GiurisprudenzaMinorizioni che trovano nell’opera di Millon e di Paris leproprie radici più autorevoli (19).Da un punto di vista nosografico la PAS nel DSM-IVTR (Manuale diagnostico e statistico dei disturbimentali dell’American Psychological Association,APA) rientrava, oltre che nei Disturbi d’ansia di separazione,anche nei Codici Diagnostici V: V61.20Problema relazionale genitore-bambino. Questi codicidiagnostici dovrebbero essere presi in considerazionequando, al centro dell’attenzione clinica, vi siaun problema relazionale tra genitore e bambino (ades.: comunicazione difettosa, iperprotezione) o anchefra due o più membri di una famiglia, un problemaassociato a significative limitazioni del funzionamentoindividuale o della famiglia o allo sviluppo disintomi degni di nota in un genitore o nel bambino.Nell’attuale DSM-5 la condizione che Gardner rubricavacome PAS ricade sempre sia nei Disturbid’ansia da separazione: “Separation Anxiety Disorder”[309.21 (F 93.0)]; (come sottotipo almeno in parte“iurigeno” cioè causato dal coinvolgimento nel procedimentogiudiziario in senso lato) sia, nei “CodiciV”, tra i Problemi legati all’Educazione Genitoriale especificamente come V61.29 Bambino affetto da Distressda Relazione Genitoriale. Questa categoria dovrebbeessere usata quando nel focus dell’attenzioneclinica vi siano gli effetti negativi della discordianella relazione tra i genitori (per esempio alti livellidi conflittualità, di stress, o di denigrazione) su di unbambino della famiglia come osserva Camerini(20), e vi sono inclusi anche gli effetti secondari peril bambino sui disturbi mentali o su altre condizionimediche (es. asma). La prospettiva introdotta dalnuovo DSM-5 riconosce infatti la “patologia dellerelazioni” cioè le patologie-che-non-stanno-nella-testadi-un-singolo-individuoproprio come nei casi in cuiin corso di divorzio si creano relazioni abnormi traex coniugi e tra bambino e singoli genitori (21).Una critica frequente - ripresa dalla ricorrente nellasentenza sopra esaminata - considera l’alienazioneparentale un fenomeno inesistente che non troverebberiscontro nella realtà giudiziaria e clinica e si èanche detto che nessun dato sarebbe stato fornito daGardner a supporto dell’esistenza della sindrome edelle sue dinamiche (22). Bruch afferma che la PAS,come sviluppata e descritta da Gardner, non avrebbefondamenti logici e scientifici; per l’autore, anchenei pochi casi nei quali viene probabilmente riscontratala PAS, potrebbe trattarsi di un lieve disturbotransitorio (23). Alcuni sostengono che la relazionedi un perito che faccia riferimento alla PASnon dovrebbe essere ammessa in un procedimentolegale perché mancherebbe di sufficienti credenzialidi scientificità, validità e attendibilità (24), la teoriadi Gardner non sarebbe per alcuni in grado di fornireuna prova scientifica del fatto che il rifiuto di unminore di avere contatti con un genitore sia stato effettivamentecausato da un’azione di indottrinamentodell’altro genitore (25).Note:(19) Millon T., Davis R., 2000 Personality disorder in modern life,Wiley, New York; Paris J. (1999), Nature and nurture in psychiatry:A predisposition stress model of mental disorders, AmericanPsychiatric Press, Washington, DC.(20) Camerini G., (2013) Gli ostacoli alla bigenitorialità Coercizionediretta e indiretta, Relazione presentata al Convegno Accertamenti,relazioni e cure richieste dal Tribunale dei minori e dalGiudice del divorzio, 14 giugno 2013.(21) I codici V del DSM sono peraltro importanti per il pagamentodelle prestazioni sanitarie: per ‘quel qualcosa’ elencato con uncodice V infatti le Assicurazioni sanitarie hanno accettato di pagareprestazioni e questo fatto è la miglior fonte di certezza chel’Alienazione parentale esista. Tra l’altro la lettura comparata delmanuale della ValueOptions, un’importante società di assicurazionistatunitense, permette di trovare il pagamento di 10 seduteprevisto per “ il Conflitto genitoriale irrisolto (es. svalutazionecostante di un genitore da parte dell’altro) in famiglie divorziate oseparate che da luogo ad una Parental alienation syndrome”(22) Faller K.C. (1998), The Parental Alienation Syndrome: What isit and what data support it?, «Child Maltreatment», 3 (2), 100-115(23) Bruch C.S. (2001), Parental Alienation Syndrome andParental Alienation: Getting it wrong in child custody cases,«Family Law Quarterly», 35 (3), 527-552(24) Hoult J.A. (2006), The evidentiary admissibility of ParentalAlienation Syndrome: Science, Law, and Policy, «Children’s LegalRights Journal», 26 (1), 1-61. In verità la PAS risulta ammissibilesotto la Daubert rule, come riferisce la Baker (vedi:http://www.alienazione.genitoriale.com/usa-pas-supera-testfrye-daubert/)che ha testimoniato, nel 2011 presso una Cortedel Massachusetts, come consulente tecnico ed è stata sottopostaalla procedura Daubert da avvocati di controparte. Nel2012 una Corte superiore del Connecticut ha preso la medesimadecisione. Anche Gardner e Warshak avevano superato nel2000 il Frye test presso la 13a Corte della Florida. Il test Frye(1923) e il test Daubert (1993) sono i due strumenti processualiche negli USA servono per decidere se una teoria scientifica puòessere ammessa in giudizio con valore di prova. Quando unaparte chiede la testimonianza di un esperto su una certa tematica,la controparte può opporsi e chiedere al giudice di verificarese il tipo di testimonianza richiesta soddisfa lo standard Frye oDaubert. Quindi, negli USA la nozione di PAS era ed è ammissibilein giudizio. Altrettanto vale per il Canada infatti nell’agosto2002 la Corte penale di Durham County nell’Ontario, Canada, hastabilito che la PAS supera i requisiti Mohan (la Frye canadese) diammissibilità (Central East Region. Court File No. 9520/01, Aug.9, 2002) anche nei paesi dell’Unione europea viene comunementeammessa la PAS. Inoltre la Corte EDU ha fatto ripetutamenteriferimento alla PAS nel condannare diversi paesi membri.Per l’<strong>Italia</strong> di particolare rilievo: Piazzi c. <strong>Italia</strong> (Ricorso n.36168/09) 2 novembre 2010 e Lombardo c. <strong>Italia</strong> (Ricorso n.25704/11) Strasburgo 29 gennaio 2013.(25) Emery R.E., (2005), Parental Alienation Syndrome: Proponentsbear the burden of proof, «Family Court Review», 43 (1),8-13 A differenza dei critici della Sindrome da alienazione parentalesopra citati e aventi una formazione giuridica, Emery possiedeuna formazione in psicologia come mediatore familiare, e sostieneche la PAS necessita di studi scientifici obiettivi, pubblicie indipendenti, così come di ricerche basate su dati replicabili enon studi di casi clinici.762Famiglia e diritto 8-9/2013
GiurisprudenzaMinoriDopo questo breve excursus sugli autori (non molti esenza molti argomenti) che hanno criticato la Sindromeda alienazione parentale sviluppata da Gardner,ed ignorando scientemente gli attacchi personalidai toni diffamatori e del tutto infondati allapersona di Gardner portati dai suoi detrattori e soprattuttodalle autrici lesbo-femministe, preme sottolineareche diversi autori nell’ultimo decenniohanno ritenuto necessario sviluppare una teoria piùavanzata dell’alienazione parentale. Così la Gottlieb(26) ha mostrato come una teoria dell’alienazionegenitoriale sia indispensabile non soltanto per riconoscerlaquando è effettivamente presente, ma ancheper escluderla quando fosse usata come strategiadifensiva da parte di genitori che avessero effettivamentecommesso abusi sui figli.In <strong>Italia</strong> il documento redatto dalla SINPIA (Società<strong>Italia</strong>na di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza)- maggio 2013 - permette di fissareutilmente alcuni punti fermi in merito alla qualificazionedella condizione qui discussa dal punto divista neuropsichiatrico ed è significativo notare comevi si legga che “la comunità scientifica è concordenel ritenere che l’alienazione di un genitore nonrappresenti di per sé un disturbo individuale a caricodel figlio, ma piuttosto un grave fattore di rischio evolutivoper lo sviluppo psicoaffettivo del minore stesso”.Uno studio recente esplora le caratteristiche dellefamiglie separate in <strong>Italia</strong> ove è stata diagnosticatala PAS (27). La ricerca è stata effettuata all’internodella provincia di Roma, su di un campione di 12 casinei quali gli esperti nominati dal Tribunale hannodiagnosticato la PAS. I genitori alienanti sono suddivisitra padri e madri, e tutti avevano la custodia(legale o fisica) dei figli al momento in cui la PAS èstata riconosciuta. Mediante il confronto con uncampione di controllo in cui non vi è presenza diPAS, i genitori alienanti sono risultati più conformisti,rigidi e moralisti e meno capaci di prevedere leconseguenze della proprie azioni. I bambini vittimadi PAS sono risultati avere maggiori problemi diidentità e del falso Sé, conformismo, ansia di separazione,comportamenti manipolatori, distorsione dellarealtà, maggiori difficoltà nel relazionarsi con glialtri. Riguardo all’intervento legale, emerge chequando il genitore alienante è il padre è più probabileche il suo agire sui figli venga riconosciuto comeserio e pericoloso, e che venga rifiutato l’affido.Analogamente, ai padri non viene comunque concessala custodia quando sono il genitore alienato.Le madri (anche riconosciute alienanti) ricevonol’affido con maggiore frequenza dei padri perché, secondostereotipo, sono considerate il genitore miglioreanche quando presentano gravi disfunzioni.Nei casi di alienazione di grado grave, in cui il genitorealienante è mentalmente disturbato o viola lesentenze e rifiuta le terapie, può essere opportuno uncambio di custodia, purché il genitore alienato risultiavere sufficienti capacità genitoriali.4. Programmi di recuperoPer i casi di PAS più gravi già Gardner riteneva chel’unica soluzione fosse l’inversione dell’affido. Questaconclusione è stata confermata da recenti studi(28), ove si evidenzia come la psicoterapia tradizionalesui minori alienati sia persino controproducenteoltre che lunga e costosa, mentre l’inversione dell’affidorisolve quasi sempre il problema in tempisorprendentemente brevi, come peraltro avvenutonel caso di cui alla sentenza esaminata sopra, in cuila sera stessa dell’allontanamento forzoso rappresentatoclamorosamente in TV il minore cenava tranquillamentecol padre. Tuttavia, poiché può esseredifficile convincere il minore ad andare a vivere conil genitore che egli rifiuta, può essere talora opportunauna collocazione breve del minore in un luogoneutro che in primo luogo andrebbe ricercato tra leamicizie e i parenti non schierati.Sono stati elaborati nuovi programmi che cercanodi aiutare a cambiare atteggiamento dopo aver constatatola scarsa efficacia delle terapie familiari. Iprogrammi di recupero noti e sperimentati negliStati Uniti rappresentano un tentativo di validazionesul campo di alcune teorie sul meccanismo di instaurazionedella PAS. Ricordiamo in particolare, ilFamily Bridges (29), un programma di formazioneche si propone di aiutare bambini e adolescenti gravementealienati ad accettare la decisione del tribunaleche li colloca presso il genitore rifiutato. Il minoretrascorre un periodo della durata di circa tre oquattro giorni con il genitore rifiutato in un villaggiovacanze o in un’altra struttura idonea come al-Note:(26) Gottlieb L., (2012), The Parental Alienation Syndrome: Afamily therapy and collaborative systems approach to amelioration,Charles C. Thomas Publishers, Springfield, IL.(27) Lavadera A.L., Ferracuti S., Malagoli Togliatti M., (2012),Parental Alienation Syndrome in <strong>Italia</strong>n legal judgments: An exploratorystudy, «International Journal of Law and Psychiatry»,35 (4), 334-342.(28) Rand D.C., Rand R., Kopetski L.M., (2005), The spectrum ofParental Alienation Syndrome: Part III: The Kopetski follow-upstudy, «American Journal of Forensic Psychology», 23, 15-43.(29) Warshak R.A., (2010), Family Bridges: Using insights fromsocial science to reconnect parents and alienated children,«Family Court Review», 48 (1), 48-80.Famiglia e diritto 8-9/2013 763