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Testimoni del tempo - EndoscopiaDigestiva.it

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Storia <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva in Italiastroscopia; improvvisamente è colto da una sincope; immediato trasporto in una vicinasala dove viene rianimato a forza di schiaffi. Di episodi come questi ho avuto modo divederne più di uno in segu<strong>it</strong>o. Dimostrano la compless<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l’esame per il paziente maanche la ferma determinazione dei medici a superare un momento di crisi. C’è poi unaltro episodio abbastanza curioso osservato sempre a Parigi. Sto seguendo unarettoscopia con il paziente in posizione genupettorale. Quando l’intervento finisce ilmedico operatore dice: ‘Voilà, … 36 cm di penetrazione’. E il paziente, girando la testa,per nulla turbato: ‘C’est tout?, tutto qui?’”.Nel lungo colloquio Coppo di episodi ne racconta diversi come quello di cui è statoprotagonista Enoch Fiorini, primario chirurgo a Verona e anche lui fondatore <strong>del</strong>la Societàoltre che <strong>del</strong>la Scuola veronese. Fiorini sta compiendo nella c<strong>it</strong>tà scaligera unarettoscopia con il paziente in posizione genupettorale. L’operatore descrive la penetrazione<strong>del</strong>lo strumento, centimetro dietro centimetro. Il paziente si sottrae avanzandolentamente sul lettino fino a quando perde l’equilibrio e cade a terra. Dalla frontesgorga sangue a causa di una fer<strong>it</strong>a lacero-contusa. Fiorini chiama un collaboratore einsieme rialzano e medicano il paziente che, incerottato, esce dalla stanza incontrandola giovane moglie che era in attesa tutta pensierosa. La donna vedendo il mar<strong>it</strong>o conla testa fasciata esclama: ‘Vergine santa! Fin dove ti sono arrivati!’. E Fiorini prontoreplica: “è il progresso, signora, adesso possiamo curare anche il cervello con questanuova metodica”.Al di là degli aneddoti Coppo si sofferma a parlare <strong>del</strong>la valenza scientifica <strong>del</strong>l’endoscopiadigestiva, lui che l’ha segu<strong>it</strong>a passo dietro passo fin dai primi colloqui conTrivellini, Fiorini, Celli e Banche a Milano o in altra c<strong>it</strong>tà sede di congressi medici.Coppo è un’alta autor<strong>it</strong>à medica nel campo <strong>del</strong>le malattie <strong>del</strong> fegato ma sempre si èinteressato <strong>del</strong>la endoscopia digestiva seguendo con un entusiasmo e competenza isuoi più vicini collaboratori come Giovanni Loiodice e poco più tardi Gianpiero Rigoal punto che la Scuola modenese può definirsi fra quelle all’avanguardia in Italia.“L’endoscopia digestiva ha compiuto tanta strada – dice Coppo nel salutarmi al termine<strong>del</strong> colloquio – è passata dagli strumenti rigidi a quelli flessibili, poi è entrata nel vastocampo <strong>del</strong>la chirurgia. Grandi avanzamenti si sono avuti con l’ecografia endoscopicache ne ha ampliato indicazioni e successo. In tutti questi anni in molti mi hanno chiestoun giudizio sul ruolo <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva. Con la mia lunga esperienza posso direche l’endoscopia digestiva è una disciplina autonoma che è, e deve essere indipendente,deve gestire in proprio la didattica, può fare ricerca originale. L’associazione fra Ricercae Didattica è comp<strong>it</strong>o primario <strong>del</strong>l’Univers<strong>it</strong>à”.Una stretta di mano e un saluto a questa grande figura di medico che ha ridato il sorrisoa una molt<strong>it</strong>udine di malati e che ha insegnato l’arte <strong>del</strong> curare a varie generazioni digiovani. Un esempio di uman<strong>it</strong>à. Un Maestro <strong>del</strong>la medicina che purtroppo ci halasciati il 25 gennaio 1999.PARLA AGOSTINO FRATTONCHE RICORDA FIORINIUna giornata sul lago di Garda a parlare di endoscopia digestiva. O meglio <strong>del</strong>laScuola di endoscopia digestiva a Verona. Naturalmente il racconto di AgostinoFratton non può che iniziare da Enoch Fiorini, chirurgo allievo di grandi Maestr<strong>it</strong>edeschi che avevano perfezionato la resezione gastrica. Fratton ricorda che il suoMaestro c<strong>it</strong>ava spesso Sielaf di Hei<strong>del</strong>berg che eseguiva endoscopie gastriche con lostrumento rigido. Quando Fiorini vedeva questi esami rimaneva colp<strong>it</strong>o, oltre che dallatecnica anche dal fatto che i pazienti si facevano togliere gli incisivi per facil<strong>it</strong>arel’introduzione <strong>del</strong>lo strumento.Nel 1963 Fratton entra a far parte <strong>del</strong>l’équipe di Fiorini: un lavoro intenso, quotidiano.La seduta operatoria comincia alle 8 per concludersi verso mezzogiorno con un paio digastroscopie con il gastroscopio di Schindler: di questi strumenti Fiorini ne ha due acquistatipersonalmente in Germania.Agostino Frattonin una fotografia <strong>del</strong> 1968alla presentazione <strong>del</strong> filmsulla fibrogastroscopia99

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