11.07.2015 Views

Testimoni del tempo - EndoscopiaDigestiva.it

Testimoni del tempo - EndoscopiaDigestiva.it

Testimoni del tempo - EndoscopiaDigestiva.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Storia <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva in ItaliaDagli anni ’70 – conclude Macchini – ho costantemente esegu<strong>it</strong>o qualsiasi esame diagnosticood operativo usando una sedazione profonda. Inietto personalmente, essendospecialista anestesiologo, una miscela di concezione originale di tre farmaci, che ho defin<strong>it</strong>oSedoanalgesia.Ottengo esami semplici, tranquilli, senza bisogno di contenzione, senza scialorrea, senzaconati né singulti né prem<strong>it</strong>i, ma soprattutto con totale amnesia retrograda”.L’INCONTRO CONELIO BELSASSOTrieste offre il suo volto più bello in una mattina d’estate quando incontro Elio Belsasso.È uno dei pionieri <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva <strong>it</strong>aliana, è stato al vertice <strong>del</strong>laSocietà e ha rappresentato la Scuola triveneta. Belsasso, il suo è un cognome <strong>it</strong>alianizzatoda quello originario austriaco, deve molto al suo primario – è la fine degli anni ’60– all’Ospedale di Trieste. Il professore Macchioro infatti dà una impostazione gastroenterologicaalla divisione medica che dirige, anche perché è un esperto in campoepatologico. All’Ospedale arrivano due gastrocamere che consentono di gestire le variepatologie. Queste apparecchiature non sono una nov<strong>it</strong>à perchéle aveva introdotte in Italia qualche anno prima Giorgio Nava,gastroenterologo ed endoscopista romano.All’inizio degli anni ’70 fa la sua comparsa all’ospedale di Triesteil primo gastroscopio di realizzazione americana, è <strong>del</strong>l’ACMI:uno strumento che consente di compiere un salto di qual<strong>it</strong>àperché è a fibre ottiche. Con questo fibroendoscopio si vaavanti fino al 1985 quando, a disposizione <strong>del</strong>la Divisione digastroenterologia, arriva la strumentazione per la videoendoscopiaelettronica. Tre le macchine: una <strong>del</strong>la Olympus, una<strong>del</strong>la Fuji e una <strong>del</strong>la Machida. La metodica <strong>del</strong>le videoendoscopiarappresenta un’eccezionale nov<strong>it</strong>à per il medicooperatore, ricorda Belsasso, ma anche per il paziente che “puòvedere l’interno <strong>del</strong> proprio organismo come se lo osservasse suuno schermo televisivo. Due i vantaggi importanti: il primo èche la strumentazione consente di avere una documentazionevideo così come il radiologo può allegare alla cartella clinica la radiografia; il secondovantaggio è che è possibile, in maniera più razionale che in passato, procedereall’insegnamento agli studenti e nelle Scuole di specializzazione”.Elio Belsasso ricorda i suoi esperimenti fra i quali, una nov<strong>it</strong>à per l’ltalia, quello per lacolorazione <strong>del</strong>le mucose in endoscopia digestiva. Con questa tecnica, ideata daigiapponesi, si colora la mucosa con coloranti diversi consentendo l’individuazioneprecoce <strong>del</strong> tumore <strong>del</strong>lo stomaco. Belsasso presenta la sua ampia casistica con questametodica al congresso <strong>del</strong>la SIED <strong>del</strong> 1975, organizzato da Rodolfo Cheli. Lo studiosotriestino ricorda ancora oggi l’incredul<strong>it</strong>à dei colleghi i quali, ben presto, si dovrannoricredere perché la tecnica è così originale e importante al punto tale che Belsasso saràinv<strong>it</strong>ato a presentare una relazione a vari consensi scientifici fino a quello europeo diRoma nel 1988.In questo vertice i consensi sono notevoli a dimostrazione che i colleghi hanno sbagliatoa essere, un <strong>tempo</strong>, scettici. Ma già un anno prima, al congresso <strong>del</strong>la Società aTrieste, le perpless<strong>it</strong>à sulle colorazioni <strong>del</strong>la mucose <strong>del</strong> tumore gastrico erano state superatecon una relazione <strong>del</strong>lo stesso Belsasso.Si diceva <strong>del</strong> congresso <strong>del</strong>l’87 a Trieste. Belsasso ricorda molto bene questo eventoperché ha rappresentato la svolta nella v<strong>it</strong>a <strong>del</strong>la Società Italiana di Endoscopia Digestiva.“Sono al secondo anno di presidenza <strong>del</strong>la Società – dice Belsasso – quando in moltici rendiamo conto che stanno cambiando gli obiettivi di chi opera in questo settore<strong>del</strong>la medicina. Ci sono medici che vogliono rec<strong>it</strong>are un ruolo originale e cioè chiedonola ist<strong>it</strong>uzione di una nuova figura, la special<strong>it</strong>à di chirurgo endoscopista o di medico en-Elio Belsasso111

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!