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don adriano avanzi una vita al servizio della parola di dio - la Notizia

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Ricordo <strong>di</strong> <strong>don</strong> Alberto BuoliDon Adriano a Gui<strong>di</strong>zzolo, prete “tutto d’unpezzo”. È questa <strong>la</strong> prima definizione cheviene <strong>al</strong><strong>la</strong> mente pensando a <strong>don</strong> Adriano.Ma quel<strong>la</strong> che sembra essere <strong>una</strong> person<strong>al</strong>itàben definibile, <strong>al</strong><strong>la</strong> luce dei ricor<strong>di</strong> degli annitrascorsi a Gui<strong>di</strong>zzolo, purificati d<strong>al</strong> tempoche passa, tra<strong>di</strong>sce invece <strong>una</strong> molteplicità<strong>di</strong> sfumature che v<strong>al</strong>e <strong>la</strong> pena annotare…Sono tante le cose che riconosco <strong>di</strong> aver imparatoda <strong>don</strong> Adriano.Forse <strong>don</strong> Adriano non avrà letto gliultimi testi <strong>di</strong> pastor<strong>al</strong>e usciti per i tipi delleDehoniane e <strong>del<strong>la</strong></strong> LDC, ma ho imparatoda lui l’importanza <strong>del<strong>la</strong></strong> visita annu<strong>al</strong>e <strong>al</strong>lefamiglie, <strong>una</strong> fatica <strong>del<strong>la</strong></strong> qu<strong>al</strong>e molti pretisi sono liberati. E con questa sua fatica ha8Gui<strong>di</strong>zzolo, 22 <strong>di</strong>cembre 2007Concerto <strong>di</strong> Natate <strong>del<strong>la</strong></strong> Banda <strong>di</strong> Gui<strong>di</strong>zzoloGui<strong>di</strong>zzolo, 5 ottobre 2008Ingresso <strong>di</strong> <strong>don</strong> Libero in Parrocchiaconservato vivo il volto <strong>del<strong>la</strong></strong> parrocchia <strong>di</strong>Gui<strong>di</strong>zzolo, come chiesa “<strong>di</strong> popolo”, secondoun’espressione cara a Giovanni Paolo II.Una Chiesa <strong>di</strong> popolo che ha saputo esprimere,nel suo interno, non pochi “carismi”,non ultimo quello <strong>di</strong> un prete, <strong>don</strong> MatteoP<strong>al</strong>azzani. Aver dato un prete <strong>al</strong><strong>la</strong> Diocesi,è stato per <strong>don</strong> Adriano <strong>una</strong> delle sue piùgran<strong>di</strong> conso<strong>la</strong>zioni.Qu<strong>al</strong>cuno avrebbe potuto giu<strong>di</strong>carlofreddo e <strong>di</strong>staccato nei confronti <strong>del<strong>la</strong></strong> gente.Eppure, un’<strong>al</strong>tra costante <strong>del<strong>la</strong></strong> pastor<strong>al</strong>eparrocchi<strong>al</strong>e <strong>di</strong> <strong>don</strong> Adriano, che ho imparatodurante l’anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>aconato, è stata <strong>la</strong> visitaagli amm<strong>al</strong>ati. Due volte <strong>al</strong><strong>la</strong> settimana,dopo <strong>la</strong> Messa <strong>al</strong><strong>la</strong> Casa <strong>di</strong> Riposo si partivain macchina <strong>al</strong><strong>la</strong> volta <strong>di</strong> Castiglione e <strong>di</strong>Volta Mantovana. Si passavano in rassegnatutti i reparti, camera dopo camera: mi meraviglioancora oggi <strong>del<strong>la</strong></strong> capacità che aveva<strong>di</strong> riconoscere i suoi parrocchiani (già <strong>al</strong>loraGui<strong>di</strong>zzolo contava più <strong>di</strong> 4.000 abitanti). Ese era necessario andava anche a Mantova, aBrescia e anche più lontano.Don Adriano, grande amministratore!Le opere da lui re<strong>al</strong>izzate lo <strong>di</strong>mostrano.Per qu<strong>al</strong>cuno questa può essere <strong>una</strong> dotenon proprio tipica del prete. Ma sapersi sacrificareper re<strong>al</strong>izzare le con<strong>di</strong>zioni perché iparrocchiani, tutti, possano fruire <strong>di</strong> buoni e<strong>di</strong>gnitosi servizi, non è <strong>una</strong> dote da poco. Evedendo <strong>la</strong> generosità dei Gui<strong>di</strong>zzolesi, c’èda <strong>di</strong>re che molti lo hanno capito, e, viste leofferte che in questi decenni ha saputo amministrare,c’è da credere che tutti gli riconoscano<strong>una</strong> grande onestà. Posso testimoniareche in parecchie occasioni ci ha rimesso anchedel suo.Don Adriano aveva <strong>la</strong> fama <strong>di</strong> riusciread ottenere sempre ciò che voleva daisuperiori ecclesiastici. Senz’<strong>al</strong>tro <strong>la</strong> Curia glidoveva riconoscenza per gli anni trascorsiin Ufficio Amministrativo. Ma nei confrontidei superiori non è mai stato né servile néopportunista. Deciso nel sostenere le sue tesied esigente nel chiedere rispetto per le sueresponsabilità in quanto parroco, vescovi eresponsabili dei vari settori <strong>del<strong>la</strong></strong> <strong>vita</strong> <strong>di</strong>ocesana,anche se t<strong>al</strong>ora non in sintonia con lesue scelte, si sono sempre sentiti in dovere<strong>di</strong> riconoscergli buona fede e infaticabile de<strong>di</strong>zioneper <strong>la</strong> sua parrocchia, e riconoscenzaper l’inventiva nel risolvere tanti problemiamministrativi e pastor<strong>al</strong>i.Don Adriano pastore. Si <strong>di</strong>ce che negli ulti-

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