danza, danza, altrimenti siamo perduti
danza, danza, altrimenti siamo perduti
danza, danza, altrimenti siamo perduti
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
VOLLMOND (2006)<br />
“Vollmond” illustra perfettamente il genio artistico di Pina Bausch,<br />
valorizzato da una musica esuberante e dalle splendide scene di Peter<br />
Pabst, suo collaboratore storico. La scena è dominata da un grande<br />
masso e da un fossato che la taglia a metà, come un fiume. Dodici<br />
<strong>danza</strong>tori si muovono in questo scenario argenteo, alla ricerca febbrile<br />
dell’amore, eposti a pioggia e tempeste. Anche qui, al centro di tutte<br />
le relazioni c’è una lotta (o una guerra) tra i sessi. Una lotta che, come<br />
in tutti i nuovi lavori della Bausch, può condurre a situazioni che vanno<br />
dalla leggerezza comica al terrore. La coreografia inizia giocosa, per<br />
poi farsi sempre più scatenata e selvaggia fino allo sfinimento dei<br />
<strong>danza</strong>tori.<br />
18