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anno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012 eye doctor 5IncontriamoVitoDe MolfettaIncontriamo il professor Vito De Molfetta, per più ditrent’anni primario del Dipartimento di Oculisticadell’Ospedale San Gerardo di Monza, oggi stimatoconsulente per l’alta chirurgia vitreo-retinica nello stessoospedale.Quindi, bisogna osare utilizzando qualcosa che non è nelle mani di tuttie poi formare una scuo<strong>la</strong>, insegnando ad altri ciò che si è appreso,scegliendo chi è più predisposto e chi ha talento per diffondere le tuetecniche, così da continuare il tuo <strong>la</strong>voro…Lei si occupa soprattutto di chirurgia vitreo-retinica. Quali sonole nuove frontiere in questo ambito?La chirurgia vitreoretinica si è sviluppata moltissimo, adottando presidie apparecchiature molto sofisticate rispetto a quelli di un tempo.Attualmente le nuove frontiere sono rappresentate dal<strong>la</strong> chirurgia miniinvasiva, in cui si opera senza più suturare, entrando nell’occhio condelle strumentazioni dal calibro molto piccolo che consente un disagiominore del paziente.In più, le nuove frontiere sono rappresentate dai farmaci, sostanze terapeuticheutilizzate durante l’intervento che un tempo non esistevano,e sostanze tamponanti che sono col tempo notevolmente migliorate.Basti pensare al perfluoro carbonato liquido, che ha trasformato<strong>la</strong> nostra chirurgia. Questi farmaci adiuvanti avranno sicuramente dellenuove evoluzioni e anche <strong>la</strong> chirurgia mini invasiva prima o poi sfocerànel<strong>la</strong> robotica.Una nuova frontiera riguarda poi l’impiego di microchip per sostituirealcune funzioni del<strong>la</strong> retina danneggiata.Chi ritiene sarà il suo “erede”?Parecchie persone sono state destinate al<strong>la</strong> gestione di diversi repartiin Lombardia. Ma ritengo che il mio erede sia rappresentato soprattuttoda Paolo Arpa, che attualmente occupa quello che è stato il mio posto,dirigendo il reparto di Monza, e che cerca di estendere le sue grandicapacità ai giovani che adesso <strong>la</strong>vorano con lui.Nel<strong>la</strong> sua carriera, lei ha visitato numerosi personaggi famosi.Chi le è rimasto più impresso?Non posso fare nomi, è scorretto par<strong>la</strong>re di persone che ho visitato.Posso raccontare di un personaggio famoso che mi ha affidato <strong>la</strong> moglieper un distacco di retina, molto affettuoso con <strong>la</strong> signora, dicendodi essersi innamorato dei suoi occhi. Al<strong>la</strong> domanda di come era avvenutoil distacco del<strong>la</strong> retina, <strong>la</strong> signora ha risposto di essere stata picchiatadal marito! Probabilmente lui era così affettuoso perché si sentivain colpa!Mi ricordo anche una principessa orientale venuta da me accompagnatadalle sue odalische che durante <strong>la</strong> visita rimasero inginocchiate davantia lei, come fosse una divinità!Oltre ad essere un illustre medico oculista, lei è padre di unfamoso artista: come vive questo rapporto? Ha trasmesso lei aFrancesco l’amore per l’arte?Professore, vuole raccontare ai lettori del<strong>la</strong> rivista <strong>la</strong> sua storia?La sua passione per l’oculistica, gli anni universitari, <strong>la</strong>scelta di Monza…La mia passione nasce dal fatto di aver scelto, al termine degli anni universitari,di discutere <strong>la</strong> tesi su un argomento di oculistica e di aver frequentato,di conseguenza, <strong>la</strong> clinica oculistica. Di seguito, <strong>la</strong> scelta diMonza è derivata dal fatto che, nell’ambito del<strong>la</strong> carriera svolta a Mi<strong>la</strong>nopresso il Policlinico, ho seguito il professor Francesco Redi, l’aiuto cheè andato a Monza per fare il primario, e di conseguenza sono diventatol’aiuto primario a Monza. Devo dire che è stata una scelta felice perchéera un ottimo chirurgo, come lo era stato il mio professore universitario,Francesco Orzalesi. Purtroppo però, dopo un anno, il professorRedi morì e, di conseguenza, mi trovai a dirigere questo reparto in etàmolto giovane, avevo solo 38 anni, e con una responsabilità molto grande,dato che il reparto era appena nato.Il mio interesse per l’oculistica è un po’ <strong>la</strong> conseguenza dell’aver frequentatoquesti due maestri, molto appassionati, soprattutto di chirurgiadel<strong>la</strong> retina. Così ho impostato <strong>la</strong> conduzione del reparto secondoquesto tipo di attività, oltre a quelle di routine che riguardano soprattuttogli interventi di cataratta e altri interventi minori.Lei è considerato tra i migliori professionisti italiani nell’ambitooftalmologico: come si arriva ad essere un numero uno?Si arriva ad essere un numero uno sfidando un po’ l’attività con cui siha a che fare quotidianamente, introducendo qualcosa di nuovo, chenon è stato ancora adottato da altri, che magari esiste già nel mondo,andando<strong>la</strong> ad imparare e portando<strong>la</strong> in ambito nazionale, anche se incontrasto con le idee per così dire “anziane”, di coloro che sono ostiliall’introduzione di nuovi concetti.Si arriva ad essere il numero uno osando qualcosa di nuovo. Per esempio,all’inizio degli anni Settanta, ho iniziato <strong>la</strong> chirurgia vitreoretinicaappresa in America nel 1973, quando era appena nata. Ho usato dispositivie sostanze che erano ancora off <strong>la</strong>bel, cioè delle quali non era consentitol’uso. Mi sono formato in Inghilterrra da un chirurgo anziano,John Scott, che aveva introdotto per primo l’impiego dell’olio di siliconenel<strong>la</strong> chirurgia, allora molto osteggiato in ambito nazionale e ancheoltreoceano perché non aveva ancora avuto l’approvazione all’impiegodalle filiali americane.Ho sempre amato l’arte figurativa, in partico<strong>la</strong>re del primo Novecento,tanto da investire anche del denaro in questo tipo di arte. Frequentandomostre fin da piccoli, i miei figli hanno sicuramente imparato ad apprezzarel’arte e Francesco ha iniziato una propria attività artistica cheoggi lo gratifica e lo porta a realizzare numerose mostre. È molto dotato,ha molta fantasia, è un artista molto divertente! Io spero che il suofuturo sia in questo campo!Qual è il suo rapporto con i figli, ormai adulti, e con <strong>la</strong> picco<strong>la</strong>Vittoria?Come si vede dal cognome, ho origini meridionali pur essendo nato aMi<strong>la</strong>no da genitori nati a Mi<strong>la</strong>no. Ho dunque un grande attaccamento aifigli anche se sono ormai adulti e hanno superato <strong>la</strong> trentina. Ho un ottimorapporto sia con Francesco, con cui parlo soprattutto del<strong>la</strong> sua attività,sia con Federico, che fa l’architetto, anche se lo vedo raramente,perché ora vive a Boston e ha sempre vissuto all’estero. Ma appena vienein Italia, condividendo <strong>la</strong> passione per <strong>la</strong> montagna, andiamo a camminareinsieme. Mi piace anche che i miei figli siano legati al<strong>la</strong> sorellina,<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Vittoria, che ho avuto in età avanzata. Sono molto legatoa lei e, in contrasto con tutte le norme pedagogiche, <strong>la</strong> vizio in manieraincredibile! Ora ha 8 anni ed è una bambina furba e davvero viziata,ma mi dà molte soddisfazioni: oltre ad essere brava a scuo<strong>la</strong>, ha unagrande passione per <strong>la</strong> montagna.Quali sono le sue passioni oltre all’oculistica?La mia passione predominante è <strong>la</strong> montagna, camminare, frequentarei rifugi. Vado sempre in montagna, tutto l’anno, con qualsiasi condizioneclimatica. Da giovane ho sca<strong>la</strong>to molto, aprendo anche delle nuovevie sulle Alpi Orobiche, nel<strong>la</strong> bergamasca. Ora mi limito ad attivitàmeno pericolose, conservando <strong>la</strong> passione per il trekking e organizzandogite nei rifugi con un piccolo gruppo di camminatori che mi accompagnaogni fine settimana. La mia preoccupazione più grande riguardaciò che farei se un giorno mi capitasse qualcosa all’apparato locomotorio,come una frattura alle gambe!Oltre al<strong>la</strong> montagna, le mie passioni riguardano l’arte, per cui frequentomolto gli ambienti artistici e le mostre, e <strong>la</strong> lettura, soprattutto diopere di saggistica e storia.


6eye doctoranno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012libriI raccontidel<strong>la</strong>catarattaFilippo CrucianiGiuliano Landolfi EditoreQuando, duerante l’ultimo congressointernazionale SOI di Mi<strong>la</strong>no, mi si avvicinail professor Filippo Cruciani dicendomi:“sai ho scritto un libro sul<strong>la</strong>cataratta”, dentro di me penso: “anchelui?”.Di tecniche innovative se ne par<strong>la</strong> ognigiorno, ma quando mi dona il libro elo sfoglio è tutta un‘altra cosa, l’ho divoratotutto d’un fiato.A volte anche noi medici oculisti dimentichiamoquando un deficit visivoe una cataratta abbiano condizionato<strong>la</strong> nostra storia.Certo, quando facevo il medico in Africa,ricordo di vecchi saggi accompagnatida bambini per muoversi (il paisdell’antica Grecia), ma tuffarmi nel<strong>la</strong>storia, rivivendo con il nostro Omero,è stato bellissimo.La cataratta è una ma<strong>la</strong>ttia anticaquanto l’uomo. Da sempre - ieri edoggi - è <strong>la</strong> prima causa di cecità. E <strong>la</strong>cecità è una delle tragedie più graviche possa capitare all’uomo, secondasolo al<strong>la</strong> morte. Da qualcuno più temutadel<strong>la</strong> morte stessa.Ma oggi il sogno di milioni di personedi tutti i tempi, di tutti i luoghi, di ognietà, sesso e condizione si è avverato: <strong>la</strong>cataratta è debel<strong>la</strong>ta. La sfida è vinta!Ci sono voluti i secoli e secoli. Percorrerele tappe di questo successo è comepercorrere <strong>la</strong> storia dell’uomo.In miniatura si ritrovano tutte le suesofferenze, i suoi sogni, le sue speranze,<strong>la</strong> sua irrazionalità e <strong>la</strong> sua razionalità,<strong>la</strong> sua indomabile forza e capacitàdi reazione e di adattamento, i suoitentativi, le sue delusioni, i suoi successi.Filippo Cruciani ripercorre questi momentiattraverso racconti che ricostruisconorealtà passate, presenti e futuredel<strong>la</strong> lotta dell’uomo contro <strong>la</strong> cecità,perché “vedere è paradiso dell’anima,uscente da li occhi” (Piero l’Ispano,papa ed oculista).Il libro è davvero bello ed è scritto moltobene. Lo consiglio a tutti, a noi medicioculisti ed ai nostri pazienti...Chi è Filippo Cruciani?Il professor Filippo Cruciani è nato aMontelparo, nel Fermano, è professoredi oftalmologia presso l’UniversitàLa Sapienza di Roma. Vive e <strong>la</strong>voraa Roma.Ha all’attivo numerosissime pubblicazioniscientifiche su riviste nazionalied internazionali.Commediografo, ha scritto moltecommedie in lingua italiana e nelsuo dialetto. Ha pubblicato, oltre atesti di oftalmologia, anche un altrolibro molto “gustoso”: “La luna miraccontò”, commedie, racconti e poesie,presentato a Porto Sant’Empidionel 2007.Per <strong>la</strong> sua attività di medico oculista,ma anche per <strong>la</strong> sua attività di commediografoha ricevuto numerosipremi e riconoscimenti.Buona lettura!Luigi MarinoarteGuidoPajettaAttraverso e oltre il“Novecento”news• news sidoVideoCatarattaRefrattiva2012Il 19 e 20 ottobre si rinnova aMi<strong>la</strong>no l’appuntamento con ilCongresso VideoCatarattaRefrattiva,organizzato da LucioBuratto, con <strong>la</strong> segreteria scientificadi Antonio Scialdone.VideoCatarattaRefrattiva è dasempre il presente ed il futurodel<strong>la</strong> chirurgia del<strong>la</strong> catarattae del<strong>la</strong> refrattiva, un aggiornamentosu quanto succede a livellointernazionale, mostrandotutte le novità e fornendo informazionipratiche e utili.La principale novità sarà il collegamentocon alcuni centri internazionalidi eccellenza chetrasmetteranno chirurgia live inHD via satellite a Mi<strong>la</strong>no; inoltre<strong>la</strong> stessa chirurgia sarà proiettatain real time in numerose saleconvegno in Europa.Il congresso si svolgerà attraversoun modello organizzativoconsolidato ed artico<strong>la</strong>to inpresentazione e discussione diinterventi di chirurgia preregistratinelle sale operatorie deimigliori chirurghi internazionali,tavole rotonde interattive, letturemagistrali, corsi di aggiornamento.Anche quest’anno ci sarannosolo speaker internazionali dichiara fama per ottenere un aggiornamentodavvero globale.I crediti ECM verranno gestitiancora tramite <strong>la</strong> FAD (FormazioneA Distanza), successivaall’evento ed incentrata sui temidell’evento stesso.Segreteria organizzativaMedicongress SrlDott. Lucio BurattoVia Cartesio, 2 - 20124 Mi<strong>la</strong>noTel. 02.30321413 Fax 02.30321411office@medicongress.itwww.medicongress.it“…Tutta <strong>la</strong> vicenda artistica diPajetta documenta il suo angosciosodilemma se <strong>la</strong> “Bellezza”sia, heghelianamente, lo splendoredell’Idea che si manifestaai sensi, oppure, come acquisitodal<strong>la</strong> “Modernità”, una metaforadel pensiero per sfuggireil dolore. Uomo di frontiera tradue culture e appassionato lettoredi Nietzsche, che formu<strong>la</strong>un tale dilemma nel conflitto fraApollo e Dioniso, al<strong>la</strong> fine deglianni Cinquanta, sacrifica ancorauna volta <strong>la</strong> sua innata predisposizioneal<strong>la</strong> “Bellezza” e finalizza<strong>la</strong> propria pittura al<strong>la</strong> figurazionedel dolore e del pathos. Testimonee complice di questa nuovametamorfosi è il libro di poesiepiù amato, letto e riletto, I “Fioridel male” di Baude<strong>la</strong>ire, che tantisuoi dipinti ha ispirato.…Pajetta ha vissuto molti anniin Francia, dove ha studiatocon attenzione direttamente<strong>la</strong> lezione di Cézanne, dellesue “Bagnanti”, e quel<strong>la</strong>, primadegli impressionisti, di Renoirin partico<strong>la</strong>re, su analoghitemi. Al<strong>la</strong> luce dei suoi nuoviorizzonti espressivi non rinnegail senso delle proprie precedentiesperienze “novecentesche”ma, se le recupera nell’impiantoc<strong>la</strong>ssico, tuttavia le rianima con inuovi moduli stilistici ed espressividel<strong>la</strong> “forma-colore”, cheaveva maturato dall’esperienzafrancese post-fauve…’’Enrico Crispolti


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anno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012 eye doctor 11focus onAntibioticiin oculisticaMara GabusiFarmacista, <strong>Istituto</strong> <strong>Clinico</strong> Città <strong>Studi</strong>farmacia@ic-cittastudi.itPresentiamo un breve riassunto suc<strong>la</strong>ssi e attività degli antibiotici piùutilizzati in terapia oculistica, inpartico<strong>la</strong>re a livello sistemico.La barriera ematoretinica per le suepartico<strong>la</strong>ri proprietà rappresentaun distretto complesso per <strong>la</strong> somministrazionedi antibiotici sistemici,pertanto è necessaria una conoscenzaapprofondita delle possibiliterapie.CENNISUGLI ANTIBIOTICIGli antibiotici sono sostanze chimicheottenute da microrganismi chehanno <strong>la</strong> capacità di inibire <strong>la</strong> crescitao di causare <strong>la</strong> morte dei batterio di altri microrganismi.Il meccanismo d’azione varia tra idiversi antibiotici. Alcuni inibiscono<strong>la</strong> sintesi del<strong>la</strong> parete batterica, altriinterferiscono con <strong>la</strong> sintesi proteicae con i processi moltiplicativi,altri ancora alterano <strong>la</strong> permeabilitàdel<strong>la</strong> membrana dei batteri, eccetera.Sono da sempre stati suddivisi inbattericidi e batteriostatici (capacisolo di ridurre <strong>la</strong> moltiplicazionee <strong>la</strong> carica batterica); oggi questoconcetto si è evoluto, è dinamicoed è condizionato da diversi fattoricome il tempo di esposizione, <strong>la</strong>concentrazione, il microrganismoda combattere e l’organo bersagliodell’infezione.Vi sono per esempio antibiotici chea basse concentrazioni esplicanoeffetto batteriostatico, ma all’aumentodelle dosi diventano battericidi(macrolidi, linezolid).Gli antibiotici nel<strong>la</strong> attuale farmacologiasi suddividono in 10 c<strong>la</strong>ssirispetto al meccanismo d’azionesui microrganismi:• inibitori del<strong>la</strong> replicazione delDNA (chinoloni: levofloxacina);• chemioterapici che inibiscono<strong>la</strong> trascrizione del messaggiogenetico da DNA a RNA (.rifampicina);• chemioterapici che bloccano <strong>la</strong>sintesi proteica (cloramfenicolo,macrolidi, linezolid, tigeciclina);• antibiotici che deviano <strong>la</strong> traduzionedel messaggio genetico(aminoglicosidi);• inibitori del<strong>la</strong> sintesi del peptidoglicanodel<strong>la</strong> parete cellu<strong>la</strong>re deibatteri (beta<strong>la</strong>ttamine, meropenem,imipenem, teicop<strong>la</strong>nina,piperacillina, ceftriazone);• chemioterapici che inibiscono <strong>la</strong>sintesi di componenti del<strong>la</strong> paretecellu<strong>la</strong>re (etambutolo);• antibiotici che determinano depo<strong>la</strong>rizzazionedel potenziale dimembrana batterica (daptomicina);• chemioterapici che alterano <strong>la</strong>funzione delle membrane cellu<strong>la</strong>ri(polimixine);• antimetaboliti (sulfamidici, trimetoprim);• chemioterapici che agiscono conmeccanismi non identificati (metronidazolo).AZIONE degliANTIBIOTICIE SPECIFICITàLa scelta del<strong>la</strong> terapia antibioticadeve tenere conto di diverse variabili:spettro antibatterico, sensibilità delmicrorganismo, dose e durata, livelliserici e distribuzione tessutale, coefficientedi ripartizione nei tessuti, pH,liposolubilità, irrorazione dei tessutiinteressati, via di somministrazionee assorbimento, via escretrice, effetticol<strong>la</strong>terali, possibili reazioni allergichedei pazienti, età, gravidanza, al<strong>la</strong>ttamento,insufficienza renale o epatica,interazioni tra farmaci, costo del<strong>la</strong>terapia ed eventuali azioni sinergichecon altri antibiotici.Vi sono antibiotici concentrazione dipendentie altri tempo dipendenti:questo concetto è molto importanteper una corretta prescrizione e posologia.I chemioterapici concentrazione dipendentihanno risposta influenzatadal<strong>la</strong> entità dell’esposizione conpicco > MIC come aminoglicosidici,daptomicina, chionoloni, ketolidi.Per i chemioterapici tempo dipendenti<strong>la</strong> posologia deve tendere amassimizzare il tempo di esposizionee il tempo in cui l’antibioticopermane sopra <strong>la</strong> MIC (con tempo> MIC) come beta<strong>la</strong>ttamici, carbapenemici,cefalosporine, meropenem,macrolidi, eritromicina, linezolid,penicilline.ANTIBIOTICIIN OCULISTICALa terapia antibiotica in campo oculisticosi differenzia notevolmente dallealtre branche specialistiche. Infattil’utilizzo topico è ancora <strong>la</strong> modalitàdi somministrazione più diffusa edefficace per <strong>la</strong> risoluzione del<strong>la</strong> maggiorparte delle patologie a eziologiainfettiva.La maggior parte delle infezioni del<strong>la</strong>congiuntiva e degli annessi sonocausate dallo stafilococco aureo,streptococco pneumoniae, haemophilusinfluenzae e dallo stafilococcopiogene.I batteri più frequentemente presentinelle ulcere corneali sono stafilococco,pseudomonas e streptococcopneumoniae.Le endoftalmiti batteriche post operatoriesono causate da stafilococchipenicillino resistenti, streptococcopneumoniae e gram negativi comepseudomonas, proteus ed escherichiacoli.ANTIBIOTICOTERAPIATOPICAGli antibiotici per uso topico in collirioo pomata oftalmica sono utilizzatifrequentemente in oculistica e inpartico<strong>la</strong>re nelle seguenti patologie:• ca<strong>la</strong>zio;• blefarocongiuntivite cronica, spessocausata dallo stofilococco;• entropion con cheratopatia irritativa;• congiuntiviti batteriche;• iridociclite infettiva.Le famiglie di antibiotici più prescrittesono:• fluorochinoloni: oggi siutilizzano i più innovativi delgruppo ofloxacina e norfloxacina;sono attivi sia sui gram+ che suigram- e sono indicati soprattuttonelle infezioni superficialidell’occhio e dei suoi annessi;non possono essere utilizzati periniezioni o per uso intraocu<strong>la</strong>re;• aminoglicosidi: sono attivisia sui gram+ che sui grammicobatteri,streptococchi,c<strong>la</strong>midie, micop<strong>la</strong>smi, tutti glianaerobi... A questo gruppoappartengono <strong>la</strong> gentamicina,attiva anche su salmonel<strong>la</strong>,shighel<strong>la</strong> e neisseria gonorrae,<strong>la</strong> tobramicina, che ha migliorattività rispetto al<strong>la</strong> gentamicinaed è <strong>la</strong> meno nefrotossicatra gli aminoglicosidi, <strong>la</strong>micronomicina, utile nelleinfezioni ocu<strong>la</strong>ri ancheprofonde. Altre molecole delgruppo utilizzate a livello topicoin oculistica sono: amikacina,neomicina e netilmicina;• cloramfenicolo: utilizzatopartico<strong>la</strong>rmente per le infezionidel segmento anteriore da batterisensibili: cheratiti, ulcere corneali,profi<strong>la</strong>ssi pre e post operatoria einfezioni vie <strong>la</strong>crimali;• tetracicline: attive nel tracomae nel<strong>la</strong> congiuntivite da inclusi;sono valide nelle infezioni dagram+ e gram-, rickettsiae,cocchi, actinomiceti, micobatteri,protozoi, spirochete, entamebe,tricomonadi; si utilizzano ancheper le congiuntiviti da inclusi,follico<strong>la</strong>re e da herpes simplex;• sulfonamidi: farmaci diseconda scelta nel trattamentodi congiuntiviti, ulcere corneali einfezioni ocu<strong>la</strong>ri superficiali.ANTIBIOTICOTERAPIASISTEMICAAnche se <strong>la</strong> maggior parte delle infezioniocu<strong>la</strong>ri possono essere trattatecon <strong>la</strong> so<strong>la</strong> terapia topica, nei casi piùgravi o in partico<strong>la</strong>ri situazioni è necessariol’utilizzo dell’antibioticoterapiasistemica:• nel<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi chirurgica da impiantoocu<strong>la</strong>re;• nell’orzaiolo, solo se presenti infezionistafilococciche in altra sede ose presente un rigonfiamento deilinfonodi situati vicino all’orecchio;• nel<strong>la</strong> chirurgia a bassa intensità,nel<strong>la</strong> chirurigia day hospital, nel<strong>la</strong>intravitreale;• nelle endoftalmiti.In casi più gravi come ulcere cornealie infezioni intraocu<strong>la</strong>ri anteriori sipossono effettuare iniezioni sottocongiuntivaliallo scopo di ottenereconcentrazioni terapeutiche nel segmentoanteriore dell’occhio.Nelle infezioni vitreali gli antibioticipossono essere somministrati ancheper iniezione intravitreale.È molto importante tenere presenteche le strutture ocu<strong>la</strong>ri sono un distrettopoco permeabile, infatti il passaggiodei farmaci è rego<strong>la</strong>to daglistessi principi che permettono il passaggionel<strong>la</strong> barriera emato liquoralein cui passano solo farmaci liposolubilicome il cloramfenicolo, le tetracicline,il trimetroprim e i sulfamidici.Gli antibiotici aminoglicosidici e beta<strong>la</strong>ttamicipassano difficilmente <strong>la</strong> barrieraematoretinica e in caso di necessitàdevono essere introdotti per viasottocongiuntivale o retro bulbare.Tutti gli antibiotici a carattere acidosono poco liposolubili e non indicatiper le somministrazioni sistemichein oculistica.• Beta<strong>la</strong>ttamineLa ceftazidima viene utilizzata in intravitreale,retinica, nell’endoftalmite.Il ceftriazone supera parzialmente<strong>la</strong> barriera ematoretinica. L’imipenemha una buona distribuzione anche alivello ematoretinico. Il meropeneminvece ha una scarsa penetrazione.Il taobactam sembra non superarequeste barriere.• AminiglicosidiciGli antibiotici aminoglicosidici, per <strong>la</strong>scarsa capacità di distribuzione, nonsono adatti al<strong>la</strong> somministrazione sistemicain oculistica.• ChinoloniHanno un’eccezionale distribuzionesistemica in tutti i distretti dell’organismo.Si dividono in 4 gruppi: chinolonici diprima, seconda, terza e quarta generazione.Le prime due sono essenzialmente indicateper le infezioni urinarie. Le ultimedue sono attive per via sistemicae a spettro ampio.La più utilizzata attualmente è <strong>la</strong> ciprofloxacina,attiva sui gram- anchedifficili e utilizzata per gli annessi.Nel<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi chirurgica da impiantoocu<strong>la</strong>re si utilizza ciprofloxacinaper os un’ora prima dell’incisione.• GlicopetidiciInibiscono <strong>la</strong> sintesi del peptidoglicanodel<strong>la</strong> parete batterica, hannoottima attività nei confronti dei microrganismigram+ anche difficilicome stafilococchi meticillino resistenti,enterococchi, clostridiumdifficile e MRSA.Appartengono a questo gruppo <strong>la</strong>vancomicina e <strong>la</strong> teicop<strong>la</strong>nina.La vancomicina si utilizza soprattuttoin situazioni di sepsi, quindi nonin oculistica.La teicop<strong>la</strong>nina penetra meglio del<strong>la</strong>vancomicina perché è più lipofi<strong>la</strong>,però non passa in quantità sufficientia livello ocu<strong>la</strong>re, pertanto nonsi utilizza in oculistica.La daptomicina è un ottimo battericidaconcentrazione dipendente,ma non ha buona capacità di superamentodelle membrane cellu<strong>la</strong>ri.Il linezolid ha invece una buona distribuzionetissutale anche a livelloematoretinico, anche se è da riservareai casi di sepsi sostenute dabatteri aerobi e anaerobi, ed è utilizzatoanche nelle infezioni tuberco<strong>la</strong>ri.Si tratta di una terapia di secondascelta perché in alcuni casi sisono manifestate neuriti ottiche reversibili.• CloramfenicoloAttivo per blocco del<strong>la</strong> sintesi proteicabatterica, ha <strong>la</strong> caratteristica dipoter variare il pH in modo considerevole,ha una buona diffusione neitessuti ocu<strong>la</strong>ri, specialmente doposomministrazione sottocongiuntivale,ma per i suoi effetti mielotossiciviene poco consigliato.Il tiamfenicolo, che ha caratteristichesovrapponibili, è meglio tollerato,ma con attività antibatterica inferiore.• MacrolidiValidi nelle infezioni emergenti e riemergentisia per l’attività esclusivasu alcuni nuovi patogeni che nelleinfezioni di pazienti immunocompromessi.Non superano le barriereemato liquorali e quindi non sonoindicati in oculistica.ANTIBIOTICIPOLIPEPTIDICIA questo gruppo appartengono <strong>la</strong>bacitracina a <strong>la</strong> granimicidina; data<strong>la</strong> loro tossicità non vengono utilizzatiper uso sistemico in oculistica.


anno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012 eye doctor 13newsL’85% degli italiani nonindossa occhiali da soleGli occhiali da sole sono unaccessorio che piace agli italianiche però lo sfoggiano ancoracon troppa superficialità,considerandolo più per il suo<strong>la</strong>to modaiolo che non perquello, ben più importante,protettivo.«Gli occhiali da sole di qualità,acquistati in canali di venditasicuri, sono l’unico verostrumento che può proteggerei nostri occhi», ammonisceil Prof. Francesco Loperfido,consulente del<strong>la</strong> CommissioneDifesa Vista e responsabile delservizio di Oftalmologia generalepresso l’Unità Operativa diOculistica dell’Ospedale SanRaffaele di Mi<strong>la</strong>no. Forse nontutti sanno che «un’esposizione,prolungata o impropria, degliocchi ai raggi ultravioletti, puòportare a cheratiti attinicheovvero un’alterazione delfisiologico metabolismo cornealeper l’eccessivo processo didisidratazione. Non solo. Puòessere anche una concausa distadi degenerativi sia a carico delsegmento anteriore, sia a caricodel<strong>la</strong> parte nobile del<strong>la</strong> retina,quindi <strong>la</strong> macu<strong>la</strong>, per chi è espostomaggiormente al<strong>la</strong> luce blu, daqui le maculopatie», continuaLoperfido.Nel<strong>la</strong> terza età, sia l’incrementodel<strong>la</strong> dacriopatia, ovveroalterazione del<strong>la</strong> qualità/quantitàdel film <strong>la</strong>crimale, sia l’opacità delcristallino, che ha il suo naturaleprocesso di invecchiamento conl’età, inducono a una maggiorfotofobia. «Per questo <strong>la</strong>protezione degli occhi sia conil sole sia con il cielo nuvoloso,dove comunque l’irraggiamentodei raggi UV è presente, diventaquanto mai necessaria», avverte ilProf. Loperfido. «E può avvenirecon l’uso di lenti fotocromaticheo in ogni caso con lenti cheassicurino un’alta percentuale disbarramento agli UV».Se il discorso vale per adulti eanziani, con o senza patologie,è ancora più importante per ibambini. Nei loro confronti «sonoi genitori ad avere una grossaresponsabilità», ammonisceLoperfido. «Soprattutto incondizioni estreme (mare/montagne) dove le superficiriflettenti possono aumentare <strong>la</strong>percentuale di UV».Al<strong>la</strong> luce di queste considerazioni,deve trovare spazio nel<strong>la</strong> mentalitàdell’italiano il concetto chel’occhiale da sole non è solo unvezzo, ma quasi un coadiuvantemedicale che consente una vitanormale, potenziando anchei livelli di protezione dei nostriocchi.Un occhiale però non vale l’altro.Ed è fondamentale non solo“cosa” si acquista, ma anchedove. Gli occhiali da sole noncertificati espongono al rischiodi danni agli occhi e al<strong>la</strong> vista acausa di lenti non a norma epossono provocare importantireazioni allergiche al<strong>la</strong> pellecausate dal<strong>la</strong> non conformitàdei materiali utilizzati per lemontature stesse.Le lenti da sole non sonodunque un optional modaiolo,ma un vero e proprio strumentoprotettivo. Per questa lorofunzione primaria, andrebberoscelti ad hoc per ciascunasituazione.Per sottolineare l’importanzadell’uso degli occhiali da soleè nata <strong>la</strong> App Sole Amico.Sviluppata da CommissioneDifesa Vista e UNIPRO,l’Associazione Italiana delleImprese Cosmetiche, è<strong>scarica</strong>bile gratuitamente ed èun metodo semplice ed efficaceper avere consigli in tempo realesu come proteggere occhi epelle in modo adeguato.newsThe eyein inf<strong>la</strong>mmatoryrheumatic disordersDal 13 al 15 settembre si tiene aPrato l’International Conference“The eye in inf<strong>la</strong>mmatoryrheumatic disorders”, ilconvegno finalizzato a farconoscere meglio i problemioftalmologici derivanti dallepatologie reumatiche di tipoinfiammatorio, quali l’artritereumatoide, <strong>la</strong> spondiloartrite, lepatologie dei tessuti connettivi,ma anche le vasculiti. Si trattadi problemi autoimmuniche, con frequenza variabile,presentano complicazioniocu<strong>la</strong>ri quali <strong>la</strong> sindromesicca, <strong>la</strong> cheratocongiuntivitee l’uveite. Questo tipo dicomplicanze extrartico<strong>la</strong>ripossono spesso causare dannioftalmologici permanenti chepossono condurre a graviriduzioni dell’acuità visiva conripercussioni notevoli sul<strong>la</strong>qualità di vita del paziente.Una idonea gestione deipazienti con patologiereumatiche con complicanzeinfiammatorie oftalmologicheè però di difficile applicazione,poiché in genere questi pazientiricevono terapie separate dalreumatologo e dall’oftalmologo,mentre invece sarebbeutile condividere protocollidiagnostici e terapeutici comuni.Per tali ragioni al<strong>la</strong> conferenzadi Prato alcuni noti reumatologie oftalmologi presenterannoi risultati più recenti re<strong>la</strong>tivi aepidemiologia, caratteristichecliniche, strumenti diagnosticie le complicazioni legate aquesto tipo di patologie. Inoltresaranno poste a confronto leopzioni terapeutiche tradizionalicon quelle di più recenteintroduzione, discutendonel’efficacia e <strong>la</strong> sicurezza.La conferenza sarà poicompletata da una riccaselezione di presentazionidi casi con il commento diun esperto del<strong>la</strong> materia maanche discussioni aperte a cuipotranno intervenire tutti ipartecipanti.In questo modo gli organizzatoripensano di poter offrire unmomento di aggiornamentoutile e completo per fare ilpunto sullo stato dell’arte inquesto campo e promuoverel’interazione tra questespecialità mediche permigliorare <strong>la</strong> qualità delleterapie.www.eyerheum-prato2012.org


14eye doctoranno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012focus onCapire<strong>la</strong> sinergiaotticaa cura diAbbott Medical OpticsQuando si tratta di offrire i miglioririsultati visivi possibili, non vi è alcunsostituto ad un’ottima tecnicachirurgica, ma per soddisfare icrescenti livelli di aspettative visivedel paziente è importante anche <strong>la</strong>lente intraocu<strong>la</strong>re (IOL).Le IOL asferiche sono riconosciutesuperiori per <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> visionerispetto alle IOL sferiche.Ma anche tra le IOL asfericheoggi sul mercato vi sono differenzenell’ottica, nel materiale e nellecaratteristiche di produzione chedevono essere considerate. Moltedi queste caratteristiche possonosembrare insignificanti, ma il risultatovisivo è il prodotto di cometutti questi elementi <strong>la</strong>vorano insieme.La combinazione sinergicadi ottica, design e caratteristichedel materiale è definita sinergia ottica.L’aberrazione sferica è probabilmenteuna delle più considerate e ancoradiscusse tra le caratteristiche delleIOL. La maggior parte degli studi clinicisostengono che compensandocompletamente l’aberrazione sfericacorneale si ottengono risultatimigliori rispetto a <strong>la</strong>sciare piccolequantità residue. L’aberrazione asfericanegativa di -0,27 micron studiataper Tecnis sul<strong>la</strong> media del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionecon tecnologia Wavefrontcompensa statisticamente il maggiornumero di pazienti.Modu<strong>la</strong>tion Transfer Function (MTF)misura <strong>la</strong> capacità di una lente a trasferireil contrasto.Una IOL che corregge l’aberrazionesferica totale a zero fornisce il 13%di prestazioni migliori sul<strong>la</strong> curvaMTF rispetto al residuo di aberrazionesferica +0,1 micron.L’aberrazione cromatica ha storicamentericevuto meno attenzione,ma una ridotta aberrazione cromaticafornisce un significativo miglioramentoin sensibilità al contrasto.L’aberrazione cromatica in un occhiopseudofachico è causata dal materialedel<strong>la</strong> IOL. Il numero di Abbe,che è inversamente proporzionaleall’indice di rifrazione, misura <strong>la</strong>quantità di aberrazione cromaticapresente. Maggiore è il numero diAbbe (su una sca<strong>la</strong> di 100), più bassaè <strong>la</strong> quantità di aberrazione cromaticaindotta.Il materiale acrilico di Abbott MedicalOptics ha un numero di Abbepari a 55, ed è stato dimostrato fornireprestazioni superiori del 12% rispettoad altri materiali acrilici conun numero di Abbe pari a 37,1.Cosa più importante è che <strong>la</strong> correzionedell’aberrazione sferica totalea 0,0 micron utilizzando un materialecon bassa aberrazione cromaticafornisce miglioramento nel<strong>la</strong> curvaMTF del 29%.La prevalenza ed il significato di avereglistening nel materiale è oggiben compreso.Il glistening è causa di perdita di sensibilitàal contrasto, riduzione dell’acuitàvisiva e aumento di effetti indesideratidovuti al<strong>la</strong> refrazione del<strong>la</strong>luce. Forse il più al<strong>la</strong>rmante problemaè che i dati a lungo termine mostranoche <strong>la</strong> formazione del glisteningcontinua a crescere fino a 10anni.La ragione per cui alcuni materialipresentano questo problema mentrealtri no può dipendere dal materialein congiunzione con <strong>la</strong> tecnicadi produzione. Si pensa che il glisteningpossa essere causato da <strong>la</strong>cuneo vuoti nel materiale dove l’acquasi va a raccogliere. IOL prodottecon il metodo di stampaggio a caldopresentano un numero maggioredi vacuoli a causa di un processo dipolimerizzazione meno omogeneae alte variazioni di temperatura nelprocesso di fabbricazione.Quando una IOL con vacuoli vieneimpiantata, il fluido può entrare neglispazi intralenticu<strong>la</strong>ri dei vacuoli,generando glistening.Le IOL Tecnis (Abbott Medical Optics)sono realizzate con una tecnicamoderna di mo<strong>la</strong>tura con diamantea freddo, dove il materiale acrilicoidrofobico viene prodotto con unprocesso separato e senza variazionidi temperatura e poi viene tagliato afreddo, evitando così <strong>la</strong> formazionedi glistening.Inoltre il materiale trasparente con ilsolo filtro UV permette <strong>la</strong> trasmissionecompleta del<strong>la</strong> luce. <strong>Studi</strong> hannodimostrato che le lenti con filtro gialloeliminano il 43% e il 57% di lucevio<strong>la</strong> e blu rispettivamente, con unadiminuzione fino al 21% nel<strong>la</strong> sensibilitàscotopica rispetto a IOL con filtroUV. Inoltre, 10 dei 12 principalistudi epidemiologici hanno fallitonel trovare un collegamento tra età,degenerazione macu<strong>la</strong>re e l’esposizioneal<strong>la</strong> luce, quindi l’argomentazionea favore di blocco del<strong>la</strong>luce blu per misura preventiva nonsi è dimostrato valere il rischio diuna ridotta visione notturna.Il ruolo del<strong>la</strong> luce blu sul<strong>la</strong> salute èoggi compreso meglio. Sono statiscoperti sul<strong>la</strong> retina dei fotorecettorisensibili al<strong>la</strong> luce blu responsabilinel<strong>la</strong> comunicazione ai centricerebrali non visivi che rego<strong>la</strong>nonumerosi processi biologici e comportamentali,tra cui <strong>la</strong> funzionecircadiana, risposte allo stress, <strong>la</strong>produzione di serotonina e <strong>la</strong> sintesidi ormoni importanti, tra cuime<strong>la</strong>tonina.Le lenti monopezzo sono preferiteper <strong>la</strong> loro facilità di impianto, manel<strong>la</strong> nuova generazione è statoimplementato il bordo squadratoa 360° per limitare <strong>la</strong> migrazionedelle cellule epiteliali (LEC) sull’ottica.Inoltre si è cercato di riprodurre<strong>la</strong> tradizionale stabilità delle lentitre pezzi introducendo un nuovodisegno in cui le anse sono paralleleal piatto ma su un piano sfalzato,adattandosi così meglio al<strong>la</strong>forma del sacco capsu<strong>la</strong>re con trepunti di appoggio.Ottica, materiale e design sono glielementi costitutivi di una IOL, AbbottMedical Optics ha cercato diottimizzare ciascuno di questi elementiin Tecnis 1-Piece per integrareuna buona tecnica chirurgica einfine raggiungere l’obiettivo realedi pazienti felici.Tecnis ® e TriFix sono marchi di proprietà o concessi in licenzaad Abbott Laboratories, alle sue società consociate o affiliate


anno 4 numero 4LUGLIO - AGOSTO 2012 eye doctor 15EYE DOCTOR è un bimestraleedito da Ariesdue S.r.l. Copyright AriesdueS.r.l. Registrazione del Tribunaledi Como n. 10/09 del 29/07/09ISSN (Print): 2035-6900www.eyedoctor.itprodottiAL-SCANNidekBiometro Ottico No ContactIl nuovo Biometro Ottico AL-SCAN Nidek è uno strumentodi nuova generazione che in soli10 secondi ha <strong>la</strong> capacità di misurare6 valori necessari per interventidi cataratta: <strong>la</strong> lunghezzaassiale, il raggio di curvaturacorneale, <strong>la</strong> profondità del<strong>la</strong> cameraanteriore, lo spessore cornealecentrale, <strong>la</strong> distanza bianco-biancoe il diametro pupil<strong>la</strong>rescotopico e mesopico.Il Biometro Ottico AL-SCAN èdotato del sofisticato sistema diautotracking e autoshooting tridimensionaleNidek, che seguei movimenti dell’occhio del pazientesui piani X-Y-Z per assicurareun perfetto allineamento,e procede automaticamenteall’acquisizione delle immagini edei dati.L’AL-SCAN è dotato di un sistemaScheimpflug per <strong>la</strong> misurazionedel<strong>la</strong> pachimetria centrale,del<strong>la</strong> profondità del<strong>la</strong> cameraanteriore e fornisce una valutazionedel grado del<strong>la</strong> cataratta.Per il raggio di curvatura cornealeviene utilizzato un sistema aproiezione a doppio anello con360 punti di rilevazione, rendendo<strong>la</strong> misurazione partico<strong>la</strong>rmenteprecisa.La misurazione biometrica puòessere programmata fino a poterrilevare 10 valori sequenzialiper ogni occhio; è possibile verificareogni misura singo<strong>la</strong>rmente.Gli avanzati algoritmi ottimizzanoil rapporto “Signal toNoise” e, migliorando il segnale,permettono ad AL-SCAN di misurareocchi con cataratte partico<strong>la</strong>rmentedense.Un software dedicato è disponibileper l’allineamento delle IOLtoriche.Nei casi partico<strong>la</strong>ri, sono disponibilicome opzionali un biometroe un pachimetro a ultrasuoniincorporati nello strumento, chepermettono di eseguire le misurazionisenza che il paziente simuova dal<strong>la</strong> sua posizione.L’AL-SCAN incorpora 8 formuledi calcolo del<strong>la</strong> IOL; a completamentodel<strong>la</strong> misurazione, il poteredel<strong>la</strong> IOL viene automaticamentecalco<strong>la</strong>to sul<strong>la</strong> base deivalori misurati.Lo strumento consente inoltredi ottimizzare <strong>la</strong> costante IOLattraverso un calcolo statisticocon il potere refrattivo postoperatorio. L’ottimizzazione del<strong>la</strong>costante IOL aiuta a migliorarel’accuratezza post operatoria.L’AL-SCAN non richiede il collegamentodi alcuna unità esternaed è compatibile con <strong>la</strong> stazionerefrattiva che include l’OPD-SCAN III Topografo/Aberrometroe il nuovo MicroscopioEndoteliale CEM-530, per <strong>la</strong> realizzazionedi un piano chirurgicoper <strong>la</strong> cataratta, con tutti i modellidi lenti intraocu<strong>la</strong>ri.Per informazioniwww.nidek.it08_1207_07 ESASO_Anz_ED_160x250_RZ.indd 16.7.2012 14:37:57 UhrEYE DOCTOR è organoUfficiale del<strong>la</strong> Società Italiana diOftalmologia Legale (SIOL) edell’Accademia Italiana ScienzeOftalmologicheDirettore ScientificoLuigi MarinoMedico chirurgospecialista inOftalmologia,Docente Chirurgiarefrattiva e segmento anteriore,Clinica Oculistica dell’Universitàdegli <strong>Studi</strong> di Mi<strong>la</strong>noDirettore responsabileDino Sergio PorroRedazione, marketinge pubblicitàAnge<strong>la</strong> Battagliaa.battaglia@ariesdue.itBarbara Bonob.bono@ariesdue.itCristina Calcherafarma@ariesdue.itPao<strong>la</strong> Cappellettip.cappelletti@ariesdue.itFranco De Faziof.defazio@ariesdue.itSimona Marellis.marelli@eyedoctor.itGrafica e webSimone Porrosimone@ariesdue.itMichele Moscatelligrafica@ariesdue.itConsulenza editorialeMario OrtelloDirezione e redazioneAriesdue s.r.l.Via Airoldi, 1122060 Carimate (CO)tel. 031.792135fax 031.790743www.ariesdue.itinfo@ariesdue.itARIESDUEStampaGrafiche SIMA s.r.l. 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