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Schema guidato per la predisposizione di un piano di marketing

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<strong>Schema</strong> <strong>guidato</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>pre<strong>di</strong>sposizione</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>piano</strong> <strong>di</strong> <strong>marketing</strong>Erika Mal<strong>la</strong>riniSDA BocconiIl Piano <strong>di</strong> Marketing rappresenta <strong>la</strong> traduzione sul <strong>piano</strong> o<strong>per</strong>ativo degli obiettivi e delle strategie<strong>di</strong> <strong>marketing</strong>, ovvero è lo strumento formale <strong>di</strong> pianificazione delle decisioni, <strong>la</strong> cui formu<strong>la</strong>zione estesura consentono al management <strong>di</strong> definire in modo p<strong>un</strong>tuale gli obiettivi, le strategie e glistrumenti o<strong>per</strong>ativi con i quali l’azienda sanitaria ha intenzione <strong>di</strong> interagire con gli stakeholders.Il processo <strong>di</strong> stesura e <strong>di</strong> gestione del Piano <strong>di</strong> Marketing può essere rappresentato in chiavecirco<strong>la</strong>re come <strong>un</strong> ciclo PDCA (P<strong>la</strong>n, Do, Check, Act), ovvero come <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso composto da <strong>un</strong>afase <strong>di</strong> Pianificazione in cui si definiscono gli obiettivi e si re<strong>di</strong>ge il documento (P<strong>la</strong>n); <strong>un</strong>a fase <strong>di</strong>Implementazione (Do) nel corso del<strong>la</strong> quale si s<strong>per</strong>imentano le decisioni <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> mix; <strong>un</strong>a fase<strong>di</strong> controllo (Check) –paralle<strong>la</strong> al<strong>la</strong> fase Do- in cui si verifica l’andamento del Piano <strong>di</strong> Marketinged eventualmente si prevedono eventuali interventi correttivi; e <strong>un</strong>a fase Act <strong>di</strong> effettiva attuazionedel Piano (Fig.1 in fondo al<strong>la</strong> nota).A. La fase P<strong>la</strong>nLa fase P<strong>la</strong>n si compone <strong>di</strong> 7 sottofasi:1. Identificazione dell’oggetto rispetto al quale sviluppare il <strong>piano</strong> <strong>di</strong> <strong>marketing</strong>.Al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi è necessario definire il bisogno oggetto del Piano <strong>di</strong>Marketing e chiarirne i confini.In termini o<strong>per</strong>ativi l’oggetto può essere identificato a partire da <strong>un</strong> prodotto, servizio o attività,<strong>di</strong> interesse dell’azienda, tuttavia è utile/necessario qualificarlo e definirlo in termini <strong>di</strong>“bisogno”, ovvero dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista del paziente/utente del servizio.2. Esplicitazione del set <strong>di</strong> obiettivi aziendali che motivano l’azione <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> e tradurli inin<strong>di</strong>catori misurabili, atten<strong>di</strong>bili e significativi.Il set <strong>di</strong> obiettivi dovrebbe chiarire i risultati attesi in termini <strong>di</strong> vantaggi <strong>per</strong> l’organizzazione <strong>di</strong>appartenenza (vantaggi <strong>per</strong> il paziente, vantaggi <strong>per</strong> <strong>la</strong> com<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> riferimento, vantaggieconomici o competitivi).La definizione degli obiettivi può partire da <strong>un</strong> ragionamento analitico sulle criticità del<strong>la</strong>gestione attuale o dalle opport<strong>un</strong>ità determinate dall’evoluzione ambientale (bisogni, tecnologiaecc.)3. Descrizione del sistema prodotto come insieme <strong>di</strong> attività e prestazioni che si re<strong>la</strong>zionano allospecifico bisogno identificato.In altri termini in questa sottofase si descrive <strong>la</strong> situazione attuale, come oggi l’azienda (analisiinterna), o il sistema sociale (analisi del<strong>la</strong> concorrenza), risponde al bisogno. Se il prodotto ènuovo, ovvero se al momento del<strong>la</strong> stesura del Piano nè l’azienda nè i concorrenti/altri soggettiistituzionali che o<strong>per</strong>ano nello stesso ambito territoriale hanno sviluppato azioni <strong>per</strong> ilsod<strong>di</strong>sfacimento del bisogno in oggetto, a questa fase corrisponde solo <strong>un</strong>’attività <strong>di</strong> ricerca ilcui risultato è nullo.Per <strong>la</strong> rappresentazione del sistema prodotto è preferibile utilizzare <strong>un</strong> <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> flusso.Dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista o<strong>per</strong>ativo si possono ipotizzare due p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> vista che aiutano <strong>un</strong>aricostruzione completa delle attività:• Quello dell’utente: si ricostruisce ciò che accade all’utente dal momento in cui (ancheinconsapevolmente) “ricade nel bisogno” <strong>di</strong> cui il Piano si occupa fino al momento in cui sipuò considerare esaurito il fabbisogno stesso (sempre dal suo p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista);1


• Quello dell’organizzazione: le attività “produttive” che sono svolte (e da chi) e, partendo da lì<strong>di</strong> quali supporti principali l’attività produttiva si avvale. Per decidere quali supportievidenziare è possibile fare riferimento ad approcci del tipo “catena del valore”, ossiacercando <strong>di</strong> iso<strong>la</strong>re gli elementi che determinano / con<strong>di</strong>zionano / minacciano l’efficaciadel<strong>la</strong> specifica attività (ad esempio supporto <strong>per</strong> manutenzione tecnologie, logistica, ecc.)Dai risultati dell’analisi del sistema prodotto si procede con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> eventuali criticitànelle modalità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento dei bisogno. Per ciasc<strong>un</strong>a area critica occorre in<strong>di</strong>viduare deglispecifici in<strong>di</strong>catori che consentono <strong>di</strong> valutare anche quantitativamente l’impatto <strong>di</strong> tali criticitàsulle <strong>per</strong>formance complessive del servizio.4. Definiti i confini del bisogno si procede con l’ultima parte del<strong>la</strong> fase analitico – conoscitiva:l’analisi del<strong>la</strong> domanda, sod<strong>di</strong>sfatta, potenziale, qualitativa e quantitativa.5. Utilizzano le informazioni derivanti dalle fasi precedenti si procede con <strong>la</strong> fase strategicodecisionale,ovvero con <strong>la</strong> definizione dei segmenti target e del posizionamento dell’offerta.6. Le decisioni si traducono quin<strong>di</strong> in azioni attraverso le definizione delle politiche <strong>di</strong> <strong>marketing</strong>mix: prodotto/servizio, eventuale prezzo, com<strong>un</strong>icazione esterna, com<strong>un</strong>icazione interna,<strong>di</strong>stribuzioneLe informazioni derivanti dalle fasi precedenti si raccolgo nel Piano <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> <strong>per</strong> il quale <strong>di</strong>seguito si propone <strong>un</strong>o schema:<strong>Schema</strong> del Piano <strong>di</strong> MarketingAnalisi del<strong>la</strong> situazione (compi<strong>la</strong>re solo se sono stati svolti degli interventi nell’anno antecedente alPiano)Trend passatoAnalisi degli scostamenti (tra obiettivi del Piano precedente e risultati effettivi)Valutazione delle cause degli eventuali scostamentiDefinizione delle variabili esterneMacroambientali (socio culturali, economiche, tecnologiche, politico-legisltaive)Microambientali (domanda, concorrenza)PosizionamentoDefinizione dei segmenti obiettivo e del posizionamento re<strong>la</strong>tivoAzioni <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> mixPolitica <strong>di</strong> prodotto ed eventuale riprogettazione del processo <strong>di</strong> erogazionePolitica <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione internaPolitica <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione esternaEventuale politica <strong>di</strong> prezzoPiano o<strong>per</strong>ativo <strong>di</strong> azioneTempi <strong>di</strong> azione, responsabilità ed economicsRisultati attesiIn<strong>di</strong>catori (gli in<strong>di</strong>catori devono misurare il set <strong>di</strong> obiettivi esplicitati nel p<strong>un</strong>to 2)2


B. La fase DoPer fase Do si intende <strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione delle leve <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> o<strong>per</strong>ativo. Tale s<strong>per</strong>imentazionepuò essere attuata o <strong>per</strong> <strong>un</strong> breve <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> tempo, oppure limitandosi a <strong>un</strong>’<strong>un</strong>ica area territoriale, oattraverso test su situazioni campione oppure ancora attraverso “riproduzioni in <strong>la</strong>boratorio” ovverofocus group <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> utenza a cui vengono presentate le variabili <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> mix che siintendono adottare (es. osservazione dell’impatto <strong>di</strong> <strong>un</strong>a campagna <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione esterna su <strong>un</strong>gruppo <strong>di</strong> utenti).C. La fase CheckContemporanea al<strong>la</strong> fase Do si sviluppa <strong>la</strong> fase <strong>di</strong> controllo Check, durante <strong>la</strong> quale vengonomonitorati gli in<strong>di</strong>catori e il livello <strong>di</strong> applicazione da parte dell’azienda delle soluzioniorganizzative progettate nel<strong>la</strong> fase P<strong>la</strong>n.Spesso, poiché le azioni <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> mix producono effetti sugli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato in <strong>per</strong>io<strong>di</strong>me<strong>di</strong>o l<strong>un</strong>ghi è opport<strong>un</strong>o monitorare in questa fase gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> area critica sui quali l’esitodelle azioni <strong>di</strong> <strong>marketing</strong> mix dovrebbe produrre risultati in tempi decisamente più brevi.Insieme al<strong>la</strong> valutazione dei risultati <strong>di</strong> qualità tecnica e organizzativa (obiettivi del Piano delMarketing), si attua nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi anche <strong>un</strong>a valutazione <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dell’utenzaovvero <strong>di</strong> qualità <strong>per</strong>cepita. Se i risultati del<strong>la</strong> fase <strong>di</strong> monitoraggio sono negativi, si valutainnanzitutto se l’organizzazione ha applicato in maniera fedele le variabili del <strong>marketing</strong> mix e incaso contrario si apportano mo<strong>di</strong>fiche al <strong>piano</strong> <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione interna; se l’applicazione è statafedele, ma i risultati non sono positivi allora si torna al<strong>la</strong> fase <strong>di</strong> definizione delle criticità al fine <strong>di</strong>apportare le necessarie mo<strong>di</strong>fiche.D. La fase ActUna volta presa <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione giusta <strong>per</strong> il raggi<strong>un</strong>gimento degli obiettivi il Piano <strong>di</strong> <strong>marketing</strong><strong>di</strong>venta esecutivo (fase ACT).Il Ciclo PDCA com<strong>un</strong>que non si conclude nemmeno con questa fase, quando si è attuato il Pianooccorre costruire <strong>un</strong> sistema strutturato <strong>per</strong> <strong>la</strong> rilevazione continua degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato <strong>per</strong>monitorare che il prodotto/servizio sia sempre allineato con <strong>la</strong> domanda.3


Il ciclo PDCAP<strong>la</strong>nDoCheckActDefinire il bisognoIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato, <strong>di</strong> area critica,<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioneDefinizione dell’oggettoImplementazioneMonitoraggioApplicazione Marketing mixIn<strong>di</strong>viduazione del set <strong>di</strong>obiettiviAnalisi dell'esistente e definizionedel sistema prodotto attualeVantaggi <strong>per</strong> il citta<strong>di</strong>noVantaggi <strong>per</strong> l’EnteVantaggi <strong>per</strong> l’UOTraduzione dei vantaggi in in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoCaratteristiche strutturali-org.ve rilevantiIdentificazione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> area criticaAnalisi del<strong>la</strong> concorrenzaImonitoraggioContinuo<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>risultatoAnalisi del<strong>la</strong> domandaAnalisi del<strong>la</strong> domanda potenziale, sod<strong>di</strong>sfattaAnalisi del<strong>la</strong> domanda qualitativa e quantitativasiDefinizione del posizionamentoRevisione delMarketing mixAnalisi dell’offertaSegmentazioneDifferenziazioneProdotto/servizioCom<strong>un</strong>icazione internaCom<strong>un</strong>icazione esternaPrezzo (?)noEsecuzionefedele?negativanegativaValutazionerispetto agliobiettiviValutazione delgrado <strong>di</strong>sod<strong>di</strong>sfazionepositivaStesura del Piano <strong>di</strong>MarketingpositivaIl Piano <strong>di</strong> Marketing consente <strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gere quattro importanti risultati• Permette <strong>di</strong> formu<strong>la</strong>re in modo esplicito gli obiettivi e definire <strong>un</strong> budget preventivo <strong>di</strong>azione• Rappresenta <strong>un</strong> efficace strumento <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione interna <strong>per</strong> <strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione degliobiettivi e delle strategie• E’ <strong>un</strong>o strumento <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icazione esterna <strong>per</strong> il coinvolgimento degli soggetti portatori <strong>di</strong>interessi• E’ <strong>un</strong>o strumento <strong>di</strong> controllo dell’effettivo concretizzarsi degli obiettivi formu<strong>la</strong>ti4

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