la relazione fra costi economici e costi politici del multilinguismo nell ...

A parte la soluzione evidenziata, tutte le altre rappresentano una soluzione in cui si sostiene un costo politico. Infattil'opzione di multilinguismo controllato non rispetta il principio di eguale trattamento delle lingue, dato che un numero X di essedeve essere mediato attraverso delle lingue pivot. Questo significa che, ad esempio, mentre è sempre possibile ascoltare unintervento da una lingua non-pivot in una lingua pivot tramite una sola mediazione, non è possibile ascoltare un intervento inuna lingua non-pivot verso un'altra lingua non-pivot se non con due passaggi.In questo caso la relazione fra costi economici e costi politici è massima: per non sostenere un costo politico si devesostenere il massimo costo economico.La domanda che ci dobbiamo porre è se il modello si presenta sostenibile dal punto di vista finanziario. Abbiamo vistoche la percentuale attuale di assorbimento di risorse di bilancio per il multilinguismo è di circa il 30% (vedi § IV.1.3). Questacifra rappresenta in modo sintetico la quantità di risorse che il Parlamento ha allocato per il multilinguismo affinché fossero nelcontempo garantiti l'equilibrio finanziario dell'Istituzione e il finanziamento delle altre attività. Pur non esistendo sistematichestatistiche annuali sui costi del regime linguistico del Parlamento europeo, è plausibile pensare che questo valore sia rimastosostanzialmente costante degli ultimi anni, almeno a partire dall'ultimo allargamento occorso 172 . Possiamo allora considerareche una percentuale di assorbimento del bilancio del Parlamento attorno al 30% funga da parametro di sostenibilità finanziariadi un modello di regime linguistico. Per questo, date le prospettive finanziarie di Berlino, scegliere il modello multilinguismointegrale puro non è una scelta finanziariamente sostenibile.- Alternativa 2 -Se per noi l'uguaglianza corrisponde alla definizione b), allora abbiamo un campo di scelta fra modelli così definito:MODELLO COSTO POLITICO COSTO ECONOMICO % SUL BUDGET MEDIOMonolinguismo Sì € 102,0 8,38%Multilinguismoridotto Sì € 182,9 15,02%Sistemaasimmetrico(21-1)(21-3)(21-6)SìSìSì€ 388,7€ 400,3€ 422,931,92%32,87%34,73%Multilinguismocontrollato No € 447,3 36,73%Multilinguismointegrale puro No € 1.042,0 85,57%Tabella 4.6 – La relazione fra costi economici e costi politici in caso di concezione b) di eguaglianza- Dati economici in milioni di euro.Le uniche due scelte possibili per non sostenere un costo politico sono i modelli messi in evidenza.Solo l'indebolimento della concezione di eguaglianza fra le lingue permette quindi di non sostenereun costo politico e di proporre un modello di multilinguismo che sia finanziariamente sostenibile nel quadrodelle prospettive di bilancio.Il modello di multilinguismo controllato elaborato nel quadro del Rapporto Podestà (Parlamentoeuropeo, 2001c), è stato costruito per rispettare l'uguaglianza fra deputati nella concezione b) dieguaglianza, anche se questo significa, ad esempio, che alcuni deputati dovranno ricevere in cuffia unintervento doppiamente mediato.Pur essendo finanziariamente sostenibile nel senso precedentemente chiarito, il multilinguismocontrollato a 21 lingue peserà in percentuale sul bilancio futuro del Parlamento europeo più di quantoaccada oggi (+6%). Un segnale della consapevolezza di un'importante incidenza di bilancio traspare nelRapporto Podestà stesso: il regime linguistico a multilinguismo controllato dovrebbe essere applicato soloper le sedute plenarie, per gli incontri degli organi del Parlamento europeo, delle commissioni parlamentarie dei gruppi politici (Parlamento europeo, 2001c: 7). Negli altri casi, prosegue il Rapporto, si dovranno172 In particolare dal 1995 il numero delle lingue ufficiali e di lavoro non è cambiato, né gli stanziamenti di bilancio per speseamministrative hanno subito nello stesso periodo sproporzionate variazioni in termini reali (Commissione europea, 1999).64