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la relazione fra costi economici e costi politici del multilinguismo nell ...

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Nell'ambito <strong>del</strong><strong>la</strong> creazione <strong>del</strong>le norme abbiamo diversi livelli di artico<strong>la</strong>zione dei poteri decisionali; per quello cheinteressa i nostri scopi considereremo un'artico<strong>la</strong>zione su quattro livelli integrati: internazionale, comunitario, nazionale,regionale.In partico<strong>la</strong>re per quanto riguarda l'ambito le norme <strong>del</strong> sistema giuridico comunitario 4 , Tesauro (2001: 1) ci ricorda cheesse hanno origine diversa:• Internazionale: si tratta dei trattati istitutivi e <strong>del</strong>le successive integrazioni e modificazioni.• Comunitaria: si tratta degli atti <strong>del</strong>le istituzioni, cioè gli organi che formano <strong>la</strong> struttura istituzionale <strong>del</strong>leComunità.• Nazionale: si tratta <strong>del</strong>le leggi e gli atti che gli Stati membri pongono in essere per dare corretta attuazione <strong>del</strong>sistema giuridico complessivo.Per quanto concerne <strong>la</strong> descrizione <strong>del</strong> regime linguistico comunitario, andremo a studiare le norme <strong>del</strong> sistemagiuridico comunitario di origine internazionale e comunitaria.1.2. – Gli status linguisticiDistinguere i piani di riferimento è importante per i nostri scopi, perché anche le lingue europee possono esserestudiate su diverse dimensioni in rapporto ai livelli di analisi <strong>del</strong> contesto comunitario. In questo senso nel<strong>la</strong> nostra ricercadistingueremo almeno tre status di lingue:• Le lingue comunitarie, definite come «le lingue in cui sono redatti i trattati, e le lingue ufficiali e di <strong>la</strong>voro <strong>del</strong><strong>la</strong>Comunità 5 .» (Labrie, 1993: 40).• Le lingue nazionali, definite come «le lingue considerate lingue ufficiali 6 o lingue nazionali 7 in ciascuno degli Statimembri 8 .» (Labrie, 1993: 40).• Le lingue regionali (o minoritarie o meno diffuse), definite come «le lingue praticate tradizionalmente su di unterritorio di uno Stato dai cittadini di quello Stato che <strong>costi</strong>tuiscono un gruppo numericamente inferiore al resto<strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>del</strong>lo Stato, e le lingue diverse dal<strong>la</strong>/e lingua/e ufficiale/i di quello Stato. Questa espressione noncomprende né i dialetti 9 <strong>del</strong><strong>la</strong>/e lingua/e ufficiale/i <strong>del</strong>lo Stato né le lingue dei migranti.» 10 - Articolo 1 <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta<strong>del</strong>le lingue minoritarie (Consiglio d'Europa, 1992)Una stessa lingua può coprire uno status diverso a seconda <strong>del</strong> contesto considerato: ad esempio <strong>la</strong> lingua tedesca èsia lingua comunitaria che lingua nazionale, ma è anche lingua regionale con riferimento al<strong>la</strong> minoranza germanofona in AltoAdige.1.3. – Testi ufficiali, testi autentici e traduzioni ufficiali.4 Tesauro stesso (ibidem) definisce il sistema giuridico comunitario come «il complesso <strong>del</strong>le norme che disciplina i rapportitra gli Stati membri <strong>del</strong>le Comunità europee, le istituzioni comunitarie e i singoli.».5 «Les <strong>la</strong>ngues dans lesquelles les traités sont rédigés, [et] les <strong>la</strong>ngues officielles et de travail de <strong>la</strong> Communauté». Traduzionemia.6 A prescindere dal contesto (nazionale, sopranazionale, ecc.), una lingua “ufficiale” è propriamente una «lingua che puòessere utilizzata nei rapporti con le autorità pubbliche e nei documenti ufficiali (compresi quelli di natura commerciale)».EBLUL (2003) – http://www.eblul.org/wow/ofisiel.htm. «Langue qui peut être utilisée dans les rapports avec les autoritéspubliques et dans les documents officiels (y compris commerciaux).». Traduzione mia.7 In generale negli Stati-nazione europei vi è un'identificazione <strong>fra</strong> lingua nazionale (lingua <strong>del</strong><strong>la</strong> Nazione) e lingua ufficiale (v.sopra). Vi sono poi casi più complessi in cui vi è <strong>la</strong> compresenza di più lingue nazionali-ufficiali su un medesimo territorio(Belgio), oppure casi in cui un lingua sia ufficiale solo su una parte <strong>del</strong> territorio (il cata<strong>la</strong>no in Spagna, v. in<strong>fra</strong>) o casi in cui,come l'Ir<strong>la</strong>nda (v. in<strong>fra</strong>), vi è una lingua nazionale (il gaelico) è anche "prima lingua ufficiale" <strong>del</strong>lo Stato (Par<strong>la</strong>mentoeuropeo, 1990: 12) ma un'altra lingua ufficiale (l'inglese) è prevalente <strong>nell</strong>'uso generale.8 «Les <strong>la</strong>ngues réputés avoir le statut de <strong>la</strong>ngues officielles ou de <strong>la</strong>ngues nationales dans chacun des Etats membres».Traduzione mia.9 La distinzione <strong>fra</strong> lingua e dialetto non è affatto semplice e univoca. Criteri diversi di definizione possono essere usati. Toso(1996 : 29) sostiene che forse il criterio di distinzione più adatto è quello politico: una comunità inizia a par<strong>la</strong>re una lingua enon più un dialetto quando proc<strong>la</strong>ma il diritto al<strong>la</strong> propria specificità.10 «Par l'expression “<strong>la</strong>ngues régionales ou minoritaires”, on entend les <strong>la</strong>ngues: pratiquées tradition<strong>nell</strong>ement sur unterritoire d'un Etat par des ressortissants de cet Etat qui constituent un groupe numériquement inférieur au reste de <strong>la</strong>popu<strong>la</strong>tion de l'Etat; et différentes de <strong>la</strong> (des) <strong>la</strong>ngue(s) officielle(s) de cet Etat; elle n'inclut ni les dialectes de <strong>la</strong> (des)<strong>la</strong>ngue(s) officielle(s) de l'Etat ni les <strong>la</strong>ngues des migrants.». Traduzione mia.6

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