la relazione fra costi economici e costi politici del multilinguismo nell ...

implementabili in via generalizzata. All'interno della flessibilità comunque concessa dal Regolamento n°1/58 alle varieistituzioni, sono tuttavia possibili altre proposte di modello.e) Multilinguismo controllatoSi tratta di un sistema multilingue puro con dei correttivi di gestione. Anche questo modello garantisce che tutti ideputati abbiano il diritto di parlare/scrivere e di ascoltare/leggere nella loro lingua, ma quello che cambia rispetto almultilinguismo puro è il processo interno di mediazione linguistica.Il modello multilinguismo controllato generalizza e razionalizza alcune pratiche che già oggi sono in uso in alcune delleriunioni multilingue. Abbiamo visto nel primo paragrafo che già oggi non è raro che si utilizzino delle cabine come pivot o che sifaccia ricorso all'interpretazione bi-attiva (è il caso del solo finlandese); in effetti potremmo dire che il regime linguistico attuale èun multilinguismo integrale "impuro".Il modello multilinguismo controllato si propone come un modello per affrontare la sfida dell'allargamento basato sullasistematicità dei seguenti correttivi di gestione (Parlamento europeo, 2001b: 8-9):- Ricorrere all'interpretazione bi-attiva per le nuove lingue, ed estendere progressivamente questo sistema alle 11lingue di lavoro odierne. In prospettiva un sistema bi-attivo per tutte le lingue dovrebbe essere realizzato entro il2009 168 .- Maggiore utilizzo delle lingue pivot. Nel caso della traduzione, si tratterebbe del francese, inglese e tedesco, lequali già oggi sono le lingue origine del 76,2% dei documenti di lavoro al Parlamento europeo. Per quantoriguarda l'interpretazione sembra realistico un sistema basato su un numero di lingue ponte compreso fra 2 o 4,secondo le possibilità che il mercato offre.Se assumiamo un numero delle lingue pivot pari a tre per l'interpretazione e la traduzione ci troviamo di fronte aun sistema simmetrico (21-21) con 3 lingue ponte che porta le combinazioni linguistiche possibili a 114.- Introduzione progressiva di sistemi e strutture per consentire le "tele-interpretazione", o l'interpretazione adistanza. L'interprete si trova fuori dalla sala di conferenza, e visualizza su di uno schermo l'oratore che parla.Questo sistema consente un forte risparmio sull'ampliamento delle strutture fisiche, cioè sulle cabine, le quali allostato attuale non sarebbero abbastanza capienti per sostenere l'incremento del numero di interpreti.- Maggiore ricorso a personale linguistico composto da liberi professionisti esterni.- Riservare la garanzia automatica dell'interpretazione verso una lingua ai soli membri titolari degli organi delParlamento e delle commissioni parlamentari.- Adottare una razionalizzazione delle riunioni dei vari gruppi durante tutti i giorni lavorativi della settimana, evitandosovrapposizioni e concentrazioni di riunioni.- Responsabilizzazione dei gruppi, tramite la fatturazione sulla base delle prenotazioni dei servizi e non dell'effettivoutilizzo.Questo sistema dovrebbe garantire un consistente risparmio in termini di costi generali, ma non è privo di costi sociali.Il modello prevede la creazione di nuovi posti nei servizi linguistici in seguito all'assunzione di personale per le nuove lingue, maalcuni posti saranno ricavati attraverso delle speciali misure di pre-pensionamento del personale esistente.f) Multilinguismo integrale puroSi tratta di un'applicazione integrale del sistema a simmetria totale (21-21), senza possibilità di ricorrere a correttivi digestione come le lingue pivot o l'interpretazione bi-attiva.Un regime di tale tipo comporterebbe un numero di combinazioni possibili pari a 420, una quadruplicazione del bilanciodel multilinguismo e un raddoppio dell'organico per lingua, senza contare gli adeguamenti nelle infrastrutture fisiche delParlamento europeo (Parlamento europeo, 2001b: 10).Osserviamo infine l'andamento del numero di combinazioni linguistiche in tre dei modelli proposti: asimmetrico (21-3),multilinguismo controllato (con 3 lingue ponte) e multilinguismo puro (21-21):168 Va precisato che questa proposta ha sollevato cori di proteste da parte dell'Associazione Internazionale degli Interpreti diConferenza (AIIC), nella quale sono riuniti gli interpreti che lavorano per le istituzioni comunitarie nonché i liberiprofessionisti. Nella Risoluzione sulla gestione del multilinguismo al Parlamento europeo dopo l'allargamento del 24 ottobre2001, la AIIC mette in rilievo soprattutto due punti: il fatto che «il sistema proposto di interpretazione bi-attiva non consentiràdi realizzare risparmi sostanziali dato che non ha nessuna incidenza sul numero di interpreti necessari per una data riunione»(punto E), e che «il ricorso sistematico all'interpretazione bi-attiva avrebbe un'incidenza negativa sulla qualitàdell'interpretazione e potrebbe addirittura costituire un ostacolo alla comunicazione, finendo così col minare lo stessomultilinguismo che avrebbe dovuto difendere» (Punto J). La Risoluzione è disponibile alla pagina web:http://www.aiic.net/ViewPage.cfm/page533.htm59