la relazione fra costi economici e costi politici del multilinguismo nell ...

In effetti, tenendo conto di un aggiustamento annuale relativo all'inflazione, il valore riportato nella risposta dellaCommissione nel 1999 si avvicina al valore riportato qui sopra di 195 milioni di euro relativo ai soli costi "diretti" delmultilinguismo 167 .18. L'ALLARGAMENTO E LE ALTERNATIVE DI REGIME LINGUISTICOIl quinto allargamento dell'Unione europea si presenta come una grande sfida politica e finanziaria. Mai nella storiadell'Unione si è prospettata la possibilità di un ingresso di dieci nuovi Stati membri in una volta sola.Il Parlamento europeo è sicuramente una delle istituzioni più interessate dal possente cambiamento che implica unadeguamento a livello organizzativo, a livello di infrastrutture fisiche, di personale ecc. Con l'allargamento crescerà il numerodei deputati e il numero delle lingue con cui il Parlamento dovrà lavorare; con l'inizio della sesta legislatura (2004-2009), siprospetta l'ipotesi di lavorare con ventuno lingue ufficiali, il che implica un numero possibile di combinazioni con regimesimmetrico completo di 420.Si presenta quindi un duplice problema: organizzativo e finanziario; da un lato vi è la necessità di predisporre adeguatestrutture per ospitare un numero più elevato di deputati e di personale in genere, dall'altro lato è necessario rispettare unvincolo di bilancio così come impostato nelle prospettive finanziarie 2000-2006.In quale modo il Parlamento ha ritenuto possibile conciliare il principio dell'uguaglianza delle lingue con i vincoli dibilancio, sarà argomento del quale tratteremo nel prosieguo del seguente capitolo.18.1. – I regimi linguistici alternativi e i loro costiNel già citato documento di lavoro n° 9 Regime linguistico: opzioni supplementari (Parlamento europeo, 2001b), ilComitato di Orientamento (CO) offre uno studio approfondito delle diverse opzioni di regime linguistico che il Parlamentoeuropeo può adottare in vista dell'allargamento.Per esigenze di fluidità espositiva passeremo ora in rassegna le alternative di regime linguistico proposte, e solosuccessivamente le analizzeremo nella loro sostenibilità politica e finanziaria.Il documento propone dunque le seguenti alternative:a) Monolinguismob) Nazionalizzazionec) Multilinguismo ridottod) Sistema asimmetricoe) Multilinguismo controllatof) Multilinguismo integrale puroIl confronto fra le diverse alternative tiene conto di due componenti finanziarie: i costi operativi e i costi sociali.I costi operativi rappresentano i costi a carico del bilancio del Parlamento europeo per il normale funzionamento di undeterminato regime linguistico. I costi sociali si riferiscono agli oneri per una riduzione anticipata del personale attualmente inforze, qualora un modello diverso da quello attuale lo preveda. A proposito, «lo Statuto dei funzionari permette la collocazionein disponibilità dei funzionari in presenza di riduzione dell'organico, ma prevede anche un indennizzo consistente.» (Parlamentoeuropeo, 2001b: 3).a) MonolinguismoSi tratta di scegliere una sola lingua come lingua ufficiale e di lavoro.Sebbene si tratti certamente della soluzione più economica, il Comitato di Orientamento stima che non sarebbecomunque possibile abbattere completamente il costo attuale di 274 milioni di euro (Parlamento europeo, 2001b: 4). Anzituttooccorrerebbe mantenere un'unità linguistica al fine di facilitare le relazioni esterne con quelle parti del mondo che non utilizzanola lingua scelta (quale essa sia). Inoltre, «saranno necessari altri servizi a carattere linguistico se gli Stati membri vorrannoconservare la pubblicazione della legislazione europea nelle rispettive lingue nazionali, se la Corte di giustizia e il Tribunale diPrimo grado manterranno diverse lingue procedurali, se il Parlamento intenderà continuare a informare gli elettori nella lorolingua ecc.» (Parlamento europeo, 2001b: 4).L'ipotesi di adottare una lingua unica ha ovviamente un impatto sul personale esistente che dovrebbeconseguentemente subire un forte ridimensionamento. Questo implica dei costi sociali che il documento valuta nell'ordine di 75milioni di euro per 10 anni.In conclusione, l'ipotesi di monolinguismo contempla un risparmio totale al lordo dei costi sociali di circa 249 milioni dieuro (Parlamento europeo, 2001b: 4).167 Questo dato, seppur parziale, avalla l'ipotesi che i costi stimati dalla Commissione europea siano in realtà solo i costi direttidel multilinguismo.57