di questo è che non è sempre possibile trovare l'equivalente in una lingua di quello che un'altra esprime. Più aumentano lelingue e più specializzato è il contenuto, più l'equivalenza <strong>fra</strong> testi è resa difficile.Ma non è tutto. Le difficoltà re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> traduzione da una lingua ad un'altra sono aggravate da fatto che l'ambiente disopranazionale europeo, <strong>costi</strong>tuito da una "comunità" di funzionari, ha dato vita a quello che è stato definito "euroburocratese"(o "eurovaniloquio", o "eurolinguaggio"), una sorta di gergo specialistico interno influenzato soprattutto da terminologia inglese e<strong>fra</strong>ncese. Al di là dei tradizionali difetti di ogni "burocratese" (lunghezza eccessiva <strong>del</strong>le <strong>fra</strong>si, sintassi contorta, ecc.) 155 , siaggiunge il fatto che l'euroburocratese è caratterizzato dall'avere una specifica terminologia sopranazionale difficile da mediarein concetti nazionali. Un esempio tipico è <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> acquis communautaire o semplicemente acquis, che indica l'insieme <strong>del</strong>lenorme di diritto comunitario <strong>costi</strong>tuite dai Trattati, dal diritto derivato e dalle sentenze <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di giustizia. L'intraducibilitàderiva dal fatto che si tratta di concetti nuovi e<strong>la</strong>borati in un contesto sopranazionale, che non hanno un esatto equivalente <strong>nell</strong>elingue nazionali.Un secondo insieme di problematiche, legate anche al tema <strong>del</strong>lo stile, riguarda <strong>la</strong> qualità stessa <strong>del</strong><strong>la</strong> composizioneoriginale dei documenti, <strong>la</strong> cui redazione è spesso effettuata da funzionari non-madrelingua (Labrie 1993: 99). Wagner (2001:2) nota che per quanto funzionari riescano a fare un ottimo <strong>la</strong>voro di composizione, sono inevitabili <strong>del</strong>le interferenze <strong>fra</strong> linguenel vocabo<strong>la</strong>rio e nel<strong>la</strong> sintassi. Va peraltro aggiunto, continua Wagner (2001: 2), che in un luogo di <strong>la</strong>voro multilingue, gli stessifunzionari madrelingua, se non mantengono adeguati contatti con il proprio ambiente d'origine, possono accusareun'alterazione <strong>del</strong><strong>la</strong> precisione <strong>nell</strong>'utilizzo <strong>del</strong><strong>la</strong> loro stessa prima lingua. Conseguenza di tutto questo può essere <strong>la</strong> bassaqualità dei testi originali e l'incertezza sulle reali intenzioni lessicali <strong>del</strong>l'autore. A questo va aggiunto il fatto che i traduttoripossono non essere in grado di chiedere chiarimenti su di una versione perché non hanno notizia di chi sia <strong>la</strong> fonte di un testo,anche perché esso può essere e<strong>la</strong>borato in fasi distinte da persone diverse (Wagner, Bech e Martínez, 2002: 71).Infine, per quanto riguarda l'utilizzo <strong>del</strong> relè, bisogna considerare le perdite e le deformazioni <strong>del</strong>l'originale in re<strong>la</strong>zioneall'utilizzo <strong>del</strong> sistema con lingue ponte. Piron (1997: 31) nota che «anche se si interpreta dal<strong>la</strong> lingua fonte al<strong>la</strong> lingua finale,una perdita <strong>del</strong> 10% e una deformazione <strong>del</strong> 2-3% sono considerate come normali». Ci si può ragionevolmente aspettare chequeste percentuali crescano in caso di utilizzo <strong>del</strong> sistema relè 156 , pratica che sembra verrà usata più sovente in vista <strong>del</strong>prossimo al<strong>la</strong>rgamento (Commissione europea, 2002b) e che comunque non è una novità perché esistita sin dall'inizio(Doerflinger, 2001: 137).b) La rapiditàUn secondo aspetto <strong>del</strong>le difficoltà <strong>del</strong><strong>la</strong> comunicazione in un contesto multilingue, riguarda il rallentamento dei <strong>la</strong>vori,in partico<strong>la</strong>re ove vi sia necessità di traduzioni di testi scritti.Se un certo rallentamento sembra inevitabile, esso può divenire un pretesto. Nel parere <strong>del</strong><strong>la</strong> commissione per <strong>la</strong>gioventù, <strong>la</strong> cultura, l’istruzione, l’informazione e lo sport annessa al Rapporto Nyborg (Par<strong>la</strong>mento europeo 1982a: 30) si legge:«<strong>la</strong> necessità di tradurre i documenti prima di distribuirli, ha <strong>costi</strong>tuito in almeno in un'occasione, un'arma imbattibile perbloccare l'iter par<strong>la</strong>mentare». In ogni caso, prosegue <strong>la</strong> nota,«anche quando non è usata <strong>del</strong>iberatamente, tale esigenza riduce considerevolmente l'efficienza <strong>del</strong>l'istituzione.Gli ordini <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> Par<strong>la</strong>mento risentono pesantemente <strong>del</strong><strong>la</strong> necessità di tradurre i documenti prima <strong>del</strong>lesedute. Le re<strong>la</strong>zioni <strong>del</strong>le commissioni sono spesso ritardate, gli emendamenti non possono essere distribuiti intempo, le possibilità di intervento urgente dono ridotte.».Le necessità che derivano dai tempi <strong>del</strong><strong>la</strong> traduzione possono a volte collidere con <strong>la</strong> richiesta di avere con urgenza<strong>del</strong><strong>la</strong> documentazione disponibile. L'eventualità <strong>del</strong>l'urgenza non è poi così remota; «evidente nel caso <strong>del</strong>l'interpretazione,l'esigenza di rapidità pesa ugualmente sul<strong>la</strong> traduzione. La maggior parte <strong>del</strong>le prestazioni dei traduttori sono soggette a terminirigorosi determinati dalle scadenze politiche, dalle date <strong>del</strong>le riunioni o dai rego<strong>la</strong>menti di procedura; e spesso i termini sonoridotti. 157 » (Fenet, 2001: 244).L'urgenza <strong>del</strong>le traduzioni, come nota Labrie (1993: 99), rende praticamente difficile l'opera di ricerca terminologica e<strong>la</strong> ricerca <strong>del</strong>lo stile. Detto in altri termini, i tempi ristretti possono generare una perdita <strong>nell</strong>'esattezza e <strong>nell</strong>o stile <strong>del</strong> testo. Non155 Per combattere l'euroburocratese, nel 1998, sotto <strong>la</strong> presidenza Britannica, è stata avviata <strong>la</strong> campagna Fight the FOG,avente come scopo proprio quello di sollevare il problema <strong>del</strong><strong>la</strong> distanza <strong>fra</strong> l'inglese reale e quello usato nei testi<strong>del</strong>l'Commissione, e più in generale di sensibilizzare i funzionari sul<strong>la</strong> necessità di mantenere una certa chiarezza di linguaggioe di contenere <strong>la</strong> lunghezza dei testi (Phillipson, 2003: 127).156 Secondo uno studio <strong>del</strong>l'ONU, «<strong>nell</strong>e sedute scientifiche <strong>la</strong> perdita d'informazione dovuta al sistema <strong>del</strong><strong>la</strong> lingua re<strong>la</strong>israggiunge un livello di almeno il 50%», C.E. King, A. S. Bryntsnev e F. D. Sohn, Incidence de l'emploi de nouvelles <strong>la</strong>nguesdans les organismes des Nations Unies, Ginevra, Ispettorato Comune, Pa<strong>la</strong>zzo <strong>del</strong>le Nazioni, 1977, documento A/32/237,paragrafo 93 (citato in Piron, 1997: 29).157 «La plupart des prestations des traducteurs sont affectées de dé<strong>la</strong>is strict déterminés par des échéances politiques, desdates de réunions ou des règlements de procédure. Très souvent ces dé<strong>la</strong>is sont courts»..50
a caso, <strong>la</strong> massima al<strong>la</strong> quale sono tenuti attenersi i traduttori è: meglio una traduzione imperfetta in tempo che una perfettatroppo tardi (Wagner, Bech e Martínez, 2002: 80).c) Lo stileIl deterioramento <strong>del</strong>lo stile è un'altra problematica corre<strong>la</strong>ta al <strong>multilinguismo</strong>, e comunque sembra che un certodeterioramento <strong>del</strong>le stile sia inevitabile. Rispetto allo stile, si possono fare le medesime considerazioni viste precedentementesul<strong>la</strong> questione <strong>del</strong>l'esattezza e <strong>del</strong><strong>la</strong> qualità in re<strong>la</strong>zione all'utilizzo di una lingua straniera da parte <strong>del</strong>le persone nonmadrelingua. Nel caso degli oratori, si è anche detto che esprimersi in una lingua che non è <strong>la</strong> propria non permette dicomunicare al pieno <strong>del</strong>le proprie capacità.Il punto da chiarire è se l'interpretazione permette agli altri di cogliere <strong>la</strong> retorica <strong>del</strong>l'oratore. A tale proposito, sempre<strong>nell</strong>e pagine <strong>del</strong> parere <strong>del</strong><strong>la</strong> commissione per <strong>la</strong> gioventù, <strong>la</strong> cultura, l’istruzione, l’informazione e lo sport annessa al RapportoNyborg (Par<strong>la</strong>mento europeo 1982a: 31) si legge:«Dal punto di vista <strong>del</strong> Par<strong>la</strong>mento, un organo il cui stesso nome implica comunicazione mediante lingua par<strong>la</strong>ta,"<strong>la</strong> spesa linguistica" più rilevante è forse il deterioramento <strong>del</strong>lo stile.In primo luogo, si osserva <strong>la</strong> mancanza di comunicazione diretta tra par<strong>la</strong>nte e ascoltatore con <strong>la</strong> conseguentevirtuale estinzione <strong>del</strong>le arti <strong>del</strong><strong>la</strong> retorica e <strong>del</strong>l'oratoria (benché i membri possano anche riuscire ad escogitaretecniche capaci di abbattere il muro <strong>del</strong>l'interpretazione). Molti osservatori notano nei dibattiti par<strong>la</strong>mentaril'assenza di umorismo il quale è spesso intraducibile; infatti, anche se debitamente trasmessi dall'interprete, <strong>la</strong>battuta e il riso possono risultare curiosamente ritardati, fenomeno questo che una volta fu riassunto<strong>nell</strong>'osservazione: "i danesi ridono per ultimi".».Per concludere, una comunicazione multilingue comporta diverse tipologie di svantaggi legati a cause differenti, tanto insituazioni in cui il <strong>la</strong>voro venga svolto in diverse lingue, quanto nei casi in cui esso si compia in una o due lingue so<strong>la</strong>mente.Quale sia il bi<strong>la</strong>ncio finale, va valutato <strong>nell</strong>e singole situazioni.16.5. – Le ragioni di bi<strong>la</strong>ncioSe è certamente vero che le ragioni <strong>del</strong><strong>la</strong> comunicazione hanno un loro peso nei dibattiti intorno al regime linguisticocomunitario, sono però le ragioni di bi<strong>la</strong>ncio quelle che entrano in gioco con un ruolo preponderante.Il <strong>multilinguismo</strong> rappresenta certamente una spesa, e poiché le risorse sono sempre scarse e soggette ad usialternativi, anche i servizi linguistici si ritrovano ad essere periodicamente l'oggetto di progetti di riforma che spaziano dal<strong>la</strong>semplice ricerca <strong>del</strong> contenimento <strong>del</strong>le spese a parità di qualità offerta, fino a prevedere l'ipotesi di una formale limitazione<strong>del</strong>le lingue di <strong>la</strong>voro.Doerflinger (2001: 136), consigliere allo SCIC, ricorda che dal 1984 <strong>la</strong> Commissione europea ha deciso di ricorrere a<strong>del</strong>le formule pragmatiche che si fondino sui bisogni reali e che assicurino il mantenimento di un alto livello di qualità edefficacia, permettendo nel contempo di non trascurare nessuna lingua. A tal proposito <strong>la</strong> Commissione ha impartito allo SCIC leseguenti disposizioni 158 :«- Fare una distinzione <strong>fra</strong> da un <strong>la</strong>to le riunioni dei rappresentanti <strong>politici</strong> e sociali da una parte (per i qualidevono essere messe a disposizione le attrezzature linguistiche il più possibilmente estese), e dall'altro <strong>la</strong>to leriunioni dei funzionari o degli esperti;- per quanto riguarda queste ultime, ricorrere il più frequentemente possibile ad un regime linguisticosemplificato che tiene conto <strong>del</strong> fatto che un gran numero di <strong>del</strong>egati, habitué <strong>del</strong>le organizzazioni internazionali,sono perfettamente in grado di <strong>del</strong>iberare <strong>nell</strong>e lingue generalmente praticate in queste ultime.- ricorrere a dei regimi "asimmetrici" […, cfr. Capitolo II] 159 . ».Oltre a questo, non dobbiamo dimenticare <strong>la</strong> possibilità di fare ricorso all'interpretazione bi-attiva o <strong>la</strong> sistema relè.Comunque, queste disposizioni si traducono in sostanza nel mettersi d'accordo prima di una riunione su quali sono le lingue<strong>nell</strong>e quali i <strong>del</strong>egati hanno bisogno di ricevere l'interpretazione. Lo stesso servizio di interpretazione <strong>del</strong> Par<strong>la</strong>mento europeo,per quanto riguarda le riunioni <strong>del</strong>le commissioni, cerca di organizzarsi in modo che non vengano chiamati interpreti per unalingua se poi al<strong>la</strong> riunione non sono presenti <strong>del</strong>egati che quel<strong>la</strong> lingua par<strong>la</strong>no.Il punto è <strong>del</strong>icato nel<strong>la</strong> misura in cui si tratta di stabilire come si definiscono i "bisogni reali". A tale proposito Phillipson(2003, 134), nota che se le lingue "piccole" non vengono costantemente utilizzate, può risultare infine persino difficile158 COM (84) PV 760 seconda parte, seduta <strong>del</strong> 28 novembre 1984.159 «Faire une distinction entre les réunions de mandataires politiques ou sociaux d'une part (pour lesquels les plus <strong>la</strong>rgesfacilités linguistiques doivent être accordées) et les réunions de fonctionnaires ou d'experts d'autre part; en ce qui concerne cesdernières réunions, recourir le plus fréquemment possible à un régime linguistique simplifié tenant compte du fait qu'ungrand nombre de délégués, habitué des organisations internationales, sont parfaitement à même de délibérer dans les <strong>la</strong>nguesgénéralement pratiquées dans celles-ci; recourir à des régimes "asymétriques" […].». Traduzione mia.51
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