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la relazione fra costi economici e costi politici del multilinguismo nell ...

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l'istruzione 59 ; esso è ancora principio fondamentale per ogni opera dei salvaguardia <strong>del</strong> patrimonio linguistico regionaleeuropeo.Il <strong>multilinguismo</strong> è insomma un aspetto <strong>del</strong><strong>la</strong> vita europea che sempre più travalica i confini <strong>del</strong><strong>la</strong> mera praticaistituzionale plurilingue per entrare nei campi <strong>del</strong><strong>la</strong> politica, <strong>del</strong><strong>la</strong> società e <strong>del</strong>l'economia 60 ; esso può essere visto come ostacoloo come ricchezza a seconda dei contesti e dei punti di vista, ma resta comunque uno dei punto di partenza per ogni riflessionesul futuro <strong>del</strong>l'Unione e degli Stati membri. Pensare quindi che decisioni linguistiche interne alle istituzioni comunitarie nonimpattino sul contesto esterno (e viceversa) è ragionare senza tenere conto <strong>del</strong>le interdipendenze <strong>fra</strong> ambiti ed è una praticanon solo non utile ma addirittura dannosa. È vero, come sostiene Calvet (1993: 198), che l'avvenire linguistico d'Europa non sigioca <strong>nell</strong>e stanze <strong>del</strong><strong>la</strong> burocrazia comunitaria ma <strong>nell</strong>e milioni di interazioni quotidiane <strong>fra</strong> le persone, ma è anche vero che leistituzioni europee sono comunque <strong>del</strong>le "arene" in cui il gioco <strong>del</strong>le forze viene rappresentato, e <strong>la</strong> loro valenza simbolica el'effetto <strong>del</strong>le decisioni che ivi possono essere prese, possono avere un impatto che non deve essere sottovalutato.Si potrebbero tracciare le idee chiave sul<strong>la</strong> ricchezza 61 linguistica <strong>del</strong>l'Unione in questo modo:1. Rispetto, tute<strong>la</strong> e valorizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> diversità culturale e linguistica dei Paesi membri e <strong>del</strong>l'Unione, inpartico<strong>la</strong>re tramite sostegno al<strong>la</strong> mobilità, ai partenariati, al<strong>la</strong> formazione, al<strong>la</strong> comprensione multilinguistica eagli scambi.2. Pari dignità e valore <strong>del</strong>le lingue ufficiali <strong>del</strong>l'Unione.3. Sostegno all'apprendimento <strong>del</strong>le lingue europee; in partico<strong>la</strong>re è stata sottolineata l'importanza<strong>del</strong>l'insegnamento di almeno due lingue comunitarie sin dall'infanzia.La Carta dei diritti fondamentali <strong>del</strong>l'Unione europea 62 , solennemente adottata dalle istituzioni comunitarie ma oggiancora priva di valore vinco<strong>la</strong>nte, non fa che confermare le idee sopra esposte, quando all'articolo 22 (diversità culturale,religiosa e linguistica) recita «L'Unione rispetta <strong>la</strong> diversità culturale, religiosa e linguistica.», e quando all'articolo 21 (nondiscriminazione) dec<strong>la</strong>ma:«È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in partico<strong>la</strong>re, sul sesso, <strong>la</strong> razza, il colore <strong>del</strong><strong>la</strong> pelle ol'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, <strong>la</strong> lingua, <strong>la</strong> religione o le convinzioni personali, le opinionipolitiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, <strong>la</strong> nascita, glihandicap, l'età o le tendenze sessuali.» – Enfasi mia.4.3. – I programmi di oggiIllustriamo brevemente quali sono oggi i principali programmi e azioni <strong>del</strong>l'Unione che hanno una dimensionelinguistica o sono espressamente dedicati alle lingue 63 .- SOCRATE II 64 -59 Cfr.: Risoluzione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 14 febbraio 2002 re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> promozione <strong>del</strong><strong>la</strong> diversità linguistica e <strong>del</strong>l'apprendimento<strong>del</strong>le lingue nel quadro <strong>del</strong>l'attuazione degli obiettivi <strong>del</strong>l'Anno europeo <strong>del</strong>le lingue 2001, in GUCE C 050 <strong>del</strong> 23/02/2002pag. 1–2; Risoluzione <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 16 dicembre 1997, riguardante l'insegnamento precoce <strong>del</strong>le lingue <strong>del</strong>l'Unioneeuropea in GUCE C 1 <strong>del</strong> 3/01/1998, pag. 2.; Risoluzione <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 31 marzo 1995, concernente il miglioramento<strong>del</strong><strong>la</strong> qualità e diversificazione <strong>del</strong>l'apprendimento e <strong>del</strong>l'insegnamento <strong>del</strong>le lingue <strong>nell</strong>'ambito dei sistemi d'istruzione<strong>del</strong>l'Unione europea, in GUCE C 207 <strong>del</strong> 12/08/1995 pag. 1–5; Conclusioni <strong>del</strong><strong>la</strong> presidenza <strong>del</strong> Consiglio europeo diLisbona, <strong>del</strong> 23 e 24 marzo 2000, che includono le lingue straniere in un quadro europeo per <strong>la</strong> definizione <strong>del</strong>le competenzedi base; Conclusioni <strong>del</strong><strong>la</strong> presidenza <strong>del</strong> Consiglio europeo di Barcellona, 15-16 marzo 2002 re<strong>la</strong>tivamente all'invocazionedi ulteriori azioni per migliorare <strong>la</strong> padronanza <strong>del</strong>le cognizioni basi<strong>la</strong>ri; Libro Verde - Istruzione- Formazione e Ricerca – Gliostacoli al<strong>la</strong> mobilità transnazionale, COM (96) 462, ottobre 1996; Libro Verde sul<strong>la</strong> dimensione europea <strong>del</strong>l'istruzione, COM(93) 47.60 Cfr: Libro Verde – Scelte strategiche per potenziare l'industria europea dei programmi <strong>nell</strong>'ambito <strong>del</strong><strong>la</strong> politica audiovisiva<strong>del</strong>l'Unione Europea, COM (94) 96.61 È da sottolineare come i termini "ricchezza" e "patrimonio" sono sempre utilizzati in modo metaforico e retorico, e maiesplicitamente con valenza economica. (Grin, 1997: 3).62 Carta dei diritti fondamentali <strong>del</strong>l'Unione europea <strong>del</strong> 2000 in GUCE n. C 364 <strong>del</strong> 18/12/2000 pag. 0001 – 0022.l'inserimento <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta nei trattati è attualmente al vaglio <strong>del</strong><strong>la</strong> Convenzione sul futuro <strong>del</strong>l'Europa, che potrà proporlo al<strong>la</strong>prossima conferenza intergovernativa di revisione dei trattati, prevista per il 2004.63 In questo sottoparagrafo ci rifacciamo sostanzialmente ai documenti: Commissione europea (2002d); Commissione Europea(2003); Re<strong>la</strong>is Culture Europe (2001); pagine web <strong>del</strong> sito <strong>del</strong><strong>la</strong> Direzione generale per l'istruzione e <strong>la</strong> culturahttp://europa.eu.in/comm/education/<strong>la</strong>nguages/it/index.htm.64 Decisione n. 253/2000/CE <strong>del</strong> Par<strong>la</strong>mento europeo e <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 24 gennaio 2000, si istituisce <strong>la</strong> seconda fase <strong>del</strong>programma d'azione comunitaria in materia di educazione «SOCRATES» in GUCE L 28/1 <strong>del</strong> 3.2..2000.18

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