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IV - SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO - Comune di Montale

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INDICATORI DI PRESSIONE<strong>IV</strong> P1 - LE ATT<strong>IV</strong>ITÀ ESTRATT<strong>IV</strong>ELe attività estrattive costituiscono ingerenze che incidono in modo sensibile sul tessutoproduttivo, economico, sociale e, soprattutto, ambientale. Si tratta infatti <strong>di</strong> interventi su risorsenon rinnovabili che si configurano come un impatto tanto maggiore quanto più concernentimateriali rari. Inoltre l’apertura <strong>di</strong> una cava comporta sempre un impatto notevole: dal punto <strong>di</strong>vista paesaggistico, della flora, della fauna, del <strong>di</strong>ssesto idrogeologico. Non sono inoltre datrascurare le interazioni con la popolazione residente nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze <strong>di</strong> una cava:immissioni, rumore, contaminazione delle acque e del sottosuolo, <strong>di</strong>sturbi alle attività socioeconomiche.In tempi relativamente recenti, la crescente sensibilità nell’ambito <strong>di</strong> questo settore hacondotto ad una opportuna regolamentazione volta a ridurre in maniera drastica l’attivitàestrattiva svolta, in passato, in maniera in<strong>di</strong>scriminata e senza il supporto <strong>di</strong> una in<strong>di</strong>spensabilepianificazione a scala <strong>di</strong> bacino. Quin<strong>di</strong> da una parte si sono introdotte norme per contenere lasottrazione <strong>di</strong> risorse peraltro non rinnovabili e dall’altra per ricucire le ferite inferte al territoriome<strong>di</strong>ante gli interventi <strong>di</strong> recupero e ricomposizione ambientale, prescritti al termine <strong>di</strong> ciascunciclo estrattivo.<strong>IV</strong> P1.1 - QUADRO NORMAT<strong>IV</strong>O ATTUALELa normativa <strong>di</strong>sciplinante l’attività estrattiva è ancora oggi legata alla bipartizione tra le risorsedel sottosuolo (R.D. n. 1443 del 29 Luglio 1927) che <strong>di</strong>stingue in cave e miniere. La leggemineraria del 1927 prevedeva una procedura estremamente semplificata per coloro i qualiintendessero iniziare un’attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> cava. A seguito dell’entrata in vigore del D.P.R.616/77 e della L.R. 30 Aprile 1980 n. 36 nella Regione Toscana l’attività estrattiva viene ad essereassoggettata ad una nuova normativa, dai contenuti più rispettosi delle esigenze ambientali. Inbase all’art. 2 della legge n° 36/1980 la Regione Toscana è tenuta ad elaborare un PianoRegionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.), approvato con Delibera del Consiglio Regionale 7Marzo 1995 n° 200, atto a regolare a livello regionale tutte le attività estrattive.Il rior<strong>di</strong>no della legislazione regionale in materia <strong>di</strong> Cave e Torbiere fa un passo in avanti conl’approvazione della Legge Regionale 3 Novembre 1998, n° 78, Testo unico in materia <strong>di</strong> cave,torbiere, miniere, recupero <strong>di</strong> aree escavate e riutilizzo <strong>di</strong> residui recuperabili. In pratica siintroduce una <strong>di</strong>sciplina organica relativa alla programmazione, autorizzazione, vigilanza econtrollo in materia <strong>di</strong> attività estrattive.<strong>IV</strong> P1.2 - CENSIMENTO DELLE ATT<strong>IV</strong>ITÀ ESTRATT<strong>IV</strong>EIl territorio in analisi presenta una <strong>di</strong>stribuzione abbastanza omogenea delle cave, parte ubicateentro la fascia collinare, dove si concentrano cave che interessano litologie lapidee, e parte inpianura dove si trovano numerose cave per l’estrazione <strong>di</strong> materiali sciolti.In questa sezione riportiamo i risultati della ricerca effettuata sui dati estratti dal Censimentodelle attività estrattive dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Arno e su quelli forniti dai PRG relativi aicomuni. In tutto il territorio <strong>di</strong> competenza amministrativa dei quattro comuni, sono state censite35 cave (figura <strong>IV</strong>.15) con prevalente utilizzo delle seguenti litologie: alluvioni, sia quaternarie cherecenti, che comprendono in prevalenza limi ed argille e, subor<strong>di</strong>natamente, sabbie impiegate perla fabbricazione <strong>di</strong> laterizi; calcari e calcari marnosi dell’Alberese impiegati dapprima come pietreda costruzione e da calce e poi per la produzione <strong>di</strong> inerti; arenaria Macigno e del Cervarolautilizzate essenzialmente come materiale da costruzione e, subor<strong>di</strong>natamente, come inerti; infinele serpentiniti del complesso ofiolitico utilizzate come pietre ornamentali o inerti.23

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