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IV - SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO - Comune di Montale

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quali la presenza nel sottosuolo indagato <strong>di</strong> livelli potenzialmente liquefacibili risulta limitata,moderata o significativa; la loro <strong>di</strong>slocazione identifica con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio più elevato nella partemeri<strong>di</strong>onale del territorio, caratterizzata da se<strong>di</strong>mentazione a me<strong>di</strong>o-debole energia (sabbie-limiargille)rispetto alle aree pedecollinari. Complessivamente, le tre zone potenzialmente interessateda tale fenomeno occupano una superficie pari a circa 181 ettari, e sono situate nella porzionepianeggiante del territorio comunale, nelle circostanze della stazione ferroviaria.In definitiva le zone riconosciute a rischio maggiore sono ubicate nella fascia <strong>di</strong> territoriocomunale più meri<strong>di</strong>onale ed in un lembo <strong>di</strong> pianura tra gli abitati <strong>di</strong> Dore e <strong>Montale</strong>.COMUNE DI QUARRATA: estratto da Relazione geologica <strong>di</strong> supporto al Piano Strutturale Dott.Geol. Capecchi.Per quanto riguarda gli effetti sismici locali si ricorda che il territorio comunale <strong>di</strong> Quarrata èclassificato sismico <strong>di</strong> categoria S 9, classe 2, con accelerazione convenzionale massima al suolo amax = 0,20 g e valori dell'intensità massima (I max) compresa fra 8 e 8,5. Nel territoriocomunale, non sono state rilevate situazioni in grado <strong>di</strong> indurre amplificazioni per effettimorfologici; anche per quanto riguarda l’instabilità <strong>di</strong>namica per fenomeni franosi non sonostate in<strong>di</strong>viduate le situazioni in<strong>di</strong>cate dalla normativa. Non sono state infatti rilevati franequiescenti, pen<strong>di</strong>i con giaciture a franapoggio meno inclinata del pen<strong>di</strong>o, pen<strong>di</strong>i con giacitura areggipoggio ed intensa fratturazione degli strati, pen<strong>di</strong>i con presenza <strong>di</strong> sabbie sciolte.Per quanto riguarda gli altri punti in<strong>di</strong>cati dalla normativa (amplificazione per effettilitologici, instabilità <strong>di</strong>namica per ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fferenziali e per liquefazione) i relatorisostengono nella loro relazione, che il solo rilevamento geologico e geomorfologico <strong>di</strong> dettaglionon sia sufficiente per la corretta definizione del problema; un ulteriore raffinamento dei dati potràessere ottenuto solamente in fase <strong>di</strong> Regolamento Urbanistico, per il quale è prevista,limitatamente alle aree <strong>di</strong> intervento, una carta della litologia prevalente che dettaglierà lecaratteristiche litologiche e litotecniche dei primi 12 metri <strong>di</strong> terreno utilizzando tutte le indaginigeologiche e geotecniche allegate alle singole pratiche e<strong>di</strong>lizie. Con questi ulteriori elementi saràpossibile in<strong>di</strong>viduare le eventuali aree sismicamente più “sensibili” ed associarvi la relativanormativa per l’utilizzazione a fini urbanistici.Le zone <strong>di</strong> contatto fra litotipi <strong>di</strong>versi non sono state considerate aree a maggior rischiosismico; è evidente che eventuali fenomeni <strong>di</strong> instabilità <strong>di</strong>namica dovuti a evento sismico<strong>di</strong>pendono dalle caratteristiche fisico meccaniche dei terreni che non possono essere accertate inquesta fase, ma, col necessario dettaglio, in quella <strong>di</strong> progettazione esecutiva <strong>di</strong> ogni interventoanche alla luce dell'art. 4, comma a della L. 1684 del 25/11/1962, che fa <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> costruzioni sulconfine fra terreni <strong>di</strong> caratteristiche meccaniche <strong>di</strong>fferenti.COMUNE DI MONTEMURLO: estratto da Relazione geologica <strong>di</strong> supporto al PRG Dott. Geol. A.BERTICome accennato in precedenza, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo è stato classificato, in base al D.M.19-03-1982, sismico con grado <strong>di</strong> sismicità pari a S=9 e valori dell'intensità massima (I max)maggiori <strong>di</strong> 8,5. La DCRT 94/85 include il C.M. nella classe 1 ovvero con accelerazione massimaindotta da un sisma pari a 0.35g, prevedendo pertanto che vengano approfon<strong>di</strong>te le verifiche pertutte le problematiche connesse a caratteristiche geologico tecniche e geomorfologiche:amplificazione per effetti morfologici e litologici, ce<strong>di</strong>menti e ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fferenziali, liquefazione,frane. Non è stata effettuata una zonazione del rischio sismico anche se, in base alle previsioni <strong>di</strong>piano sulle aree <strong>di</strong> espansione (riferibili tuttavia al 1986) qualche in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> maggiore ominore esposizione viene comunque formulata. Ciò che appare evidente per ciascuna delle areeconsiderate è che comunque sussiste un certo grado <strong>di</strong> rischio connesso a fenomeni sismici siache si tratti <strong>di</strong> amplificazione delle onde che <strong>di</strong> instabilità <strong>di</strong>namica per ce<strong>di</strong>menti e ce<strong>di</strong>menti<strong>di</strong>fferenziali. In particolare, nella cartografia annessa alla variante generale al PRG, risalente al1995, nella fascia collinare vengono in<strong>di</strong>viduate quattro aree con preve<strong>di</strong>bili amplificazioni dellesollecitazioni sismiche, sia pure <strong>di</strong> modesta entità, essenzialmente dovute a forti variazioni <strong>di</strong>pendenza: una <strong>di</strong> tali zone comprende il colle su cui sorge la rocca <strong>di</strong> Montemurlo, mentre le altre14

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