carso triestino - Università degli Studi di Trieste

carso triestino
emozioni d’entroterra
emotion from the hinterland
eine Berglandschaft zum Erleben
Trieste > Friuli Venezia Giulia > Italia

con Il TrEno
Stazione Trieste Centrale, dalla quale è
possibile raggiungere, con i mezzi pubblici,
qualsiasi destinazione.
> con l’auTo
Dall’Italia: Autostrada A4 Venezia – Trieste,
casello Monfalcone – Lisert, uscita “Sistiana”
(SS 14 “Costiera”).
Dalla Slovenia: Autostrada A1 e A3 da
Ljubljana oppure A1 da Koper–Capodistria.
> con l’aErEo
• Aeroporto “Friuli Venzia Giulia“,
Ronchi dei Legionari (Trieste)
• Aeroporto “Marco Polo”, Venezia
• “Aeroporto “Antonio Canova’”, Treviso
• Aeroporto “Jože Pučnik”, Ljubljana
(Slovenia).
SloVEnIJa
ITalIa
udine – Venezia
A4
Monfalcone
ronchi dei legionari
airport
N
lisert
FrIulI VEnEZIa GIulIa
ITalIa
ceroglie
Malchina
SloVEnIJa
Prepotto
TrIESTE
>BY TraIn
Trieste Centrale station, from where visitors
can use public transport to reach all
destinations described in this guide.
>BY car
From Italy: Autostrada (= motorway) Venezia
(Venice) – Trieste, toll station Monfalcone-
Lisert, exit “Sistiana’”(SS 14 “Costiera”).
From Slovenia: Autostrada (=motorway) A1
and A3 from Ljubljana, or A1 from Koper-
Capodistria.
>BY PlanE
• “Friuli Venzia Giulia“ Airport,
Ronchi dei Legionari (Trieste)
• “Marco Polo” Airport, Venice
• “Antonio Canova” Airport, Treviso
• “Jože Pučnik” Airport, Ljubljana (Slovenia).
Sistiana aurisina Santa croce
Prosecco
Duino
Grignano
Miramare
Barcola
TrIESTE
Golfo di Trieste
Mare adriatico
0 2 4 6
km
Sgonico
rupinpiccolo
Borgo Grotta
Gigante
repen
>MIT DEM ZuG
Vom Triester Hauptbahnhof erreicht man
mit den öffentlichen Verkehrsmitteln jedes
beliebige Ziel in der Stadt.
>MIT DEM auTo
Aus Italien: Autobahn A4 Venedig – Triest,
Mautstelle Monfalcone-Lisert, Ausfahrt
“Sistiana“ (SS 14 “Costiera“).
Aus Slowenien: Autobahn A1 und A3 von
Ljubljana oder A1 von Koper.
>MIT DEM FluGZEuG
• Flughafen “Friuli Venzia Giulia“,
Ronchi dei Legionari (Triest)
• Flughafen “Marco Polo“ Venedig
• Flughafen “Antonio Canova“ Treviso
• “Jože Pučnik“ Ljubljana (Slowenien).
opicina
A3
Sežana
Fernetti
Muggia
lipica
Basovizza
Padriciano
lazzaretto
Bagnoli
rabuiese
Škofije
A1
lokev
Pesek
Koper
capodistria
E61
rijeka
Fiume
(Hr)
San Dorligo della Valle
Dolina
SloVEnIJa

carso triestino emozioni d’entroterra
Bianche flotte che veleggiano nel blu con
la Bora in poppa, doline carsiche puntellate
da fiammeggianti esplosioni di colore,
falesie e castelli arroccati che offrono
panoramici scorci a picco sul mare, piccoli
centri rurali fuori dal tempo che conservano
con genuinità le proprie tradizioni culturali
ed enogastronomiche, spettacolari gole
sotterranee che s’insinuano nelle intime
profondità della terra. Sono tante le
immagini di grande potenza espressiva che
potremmo evocare perché Trieste offre una
ricchissima varietà di ambienti e attrattive
naturali di notevole interesse turistico.
Un patrimonio da scoprire che va
valorizzato attraverso una promozione
del territorio e delle sue peculiarità. Il
presente volume, al quale farà da naturale
completamento una pubblicazione
dedicata a Trieste e il mare, intende
sensibilizzare e offrire utili spunti agli
operatori perché siano veicolo consapevole
delle straordinarie risorse locali.
La guida offre un’eterogenea panoramica
sui punti di maggior interesse, dal Carso
all’ambiente costiero, dai prodotti tipici alle
tradizioni, dai siti di interesse scientifico alle
attività sportive, dal patrimonio storico e
architettonico alla vita all’aria aperta.
emotion from the hinterland
eine Berglandschaft zum Erleben
White fleets sailing on the blue with the
Bora from the starboard side, the dolines
of the Carso brightened by flaming
explosions colour, cliffs and mighty castles
offering panoramic views over the sea,
small villages lost in time and which still
maintain the charm of their local cultural
and gastronomic traditions, spectacular
underground passages which go deep into
the depths of the Earth. These are some of
the many powerful and expressive images
we can invoke, and all because Trieste offers
such riches of beautiful countryside and
natural attraction that it is sure to enchant
visitors.
There is a wealth of local history and culture
in all its aspects to be discovered by making
the area and its special characteristics
known to a wider public. This volume,
the natural accompaniment to another
publication – Trieste and the Sea – aims at
encouraging those working in the tourism
and hospitality industry and offering
suggestions and help to become the means
of developing the extra-ordinary resources
at their disposal.
The guide offers a wide-ranging overview
of the points of popular interest, from the
Carso to the coast, from typical gastronomy
to local traditions, from the sites of scientific
interest to sport, from architecture and
important historical events and people to
life in the open air.
Storia e castelli | History and castles | Geschichte und Schlösse
Tradizioni e cultura | Traditions and culture | Kultur und Traditionen
Ambiente e natura | Nature and the environment | Landschaft und Natur
Sport e tempo libero | Sport and free time activities | Sport und Freizeit
Emozioni per ragazzi | Fun for children | Emotionen für Jugendliche
Gusti e sapori | Taste and flavours | Die Gastronomie
Weiße Flotten, die auf dem blauen Meer
mit dem Triester Wind, die Bora, segeln,
Karstdolinen, die mit flammenden Farben
versehen sind, Kliffküste und Schlösser, die
wunderschöne Ausblicke auf das Meer
bieten, kleine zeitlose Dörfer, die ihre
kulturellen, gastronomischen Traditionen
aufbewahren, spektakuläre unterirdische
Höhlen, die sich in die Tiefen der Erde
schlängeln. Triest hat tausend Gesichter, ist
eine originelle Mischung von Landschaften
und natürlichen Sehenswürdigkeiten und
ein einzigartiges Urlaubsziel. Die Stadt ist
eine Entdeckungsreise wert und muss
aufgewertet und geschützt werden.
Diese Publikation, der eine zweite mit dem
Titel Triest und das Meer folgen wird, sollte
den Verantwortlichen im Tourismusbereich
nützliche Anregungen zur Förderung der
außergewöhnlichen lokalen Ressourcen
bieten. Sie verschafft einen vielfältigen
Überblick der natürlichen Schönheiten
dieser Region, vom Karst, der Küste und den
typischen Produkten und Traditionen, bis
hin zu den Stätten von wissenschaftlichem
Interesse, dem historischen und
architektonischen Erbe und der Natur.
Passeggiate ed escursioni | Walks and trails | Wanderwege und Exkursionen 32
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| 1

4 | Storia e castelli
“Fra il Settecento e
l’Ottocento, sotto la
protezione degli Asburgo,
la città conobbe una nuova
prosperità grazie al porto
franco e allo sviluppo di un
fi orente commercio
che favorì una forte vivacità
culturale.”
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Risale al periodo austroungarico la costruzione
sia del Borgo Teresiano, reticolo regolarissimo
di strade che costituisce il primo esempio di
pianifi cazione urbana moderna, sia del Castello
di Miramare [4], edifi cato nella seconda metà del
1800 come residenza dell’Arciduca Massimiliano
D’Asburgo.
Both the Borgo Teresiano, with its regular network
of roads which are the fi rst example of modern
urban planning, and the Castle of Miramare
[4], built in the second half of the 1800’s as the
residence of the Arch-duke Maximillian, were built
during the Hapsburg period.
In der Habsburger Zeit wurde das Viertel mit
rechtwinklig angeordneten Straßen Maria-
Theresien-Stadt (Borgo Teresiano), das als erstes
Beispiel einer modernen Stadtplanung gilt,
gebaut. In der zweiten Hälfte des 18. Jahrhunderts
wurde das Schloss von Miramare [4] errichtet,
welches als Residenz des Herzherzogs Maximilian
von Habsburg diente.
1
2
Storia e
castelli
History and castles | Geschichte und Schlösse
Le prime tracce di presenza umana nel
Carso triestino risalgono al Paleolitico,
come testimoniano i ritrovamenti di resti
umani e animali nel sito archeologico del
Riparo di Visogliano. Le grotte carsiche
off rirono rifugio alle popolazioni preistoriche,
che crebbero e iniziarono a insediarsi
anche all’aperto, sulla sommità delle alture.
I resti delle fortifi cazioni con cinte di muri
a secco, chiamate castellieri, sono visitabili
a Rupinpiccolo e a Muggia [5], dove un
interessante Museo Archeologico conserva i
reperti rinvenuti in tutti i siti del comune.
Nel I secolo a.C. fu edifi cata la colonia romana
di Tergeste, i cui resti sono visibili accanto al
teatro [3], nella parte bassa del colle di San
Giusto, che invece ospita il castello e una
basilica paleocristiana [1] del V secolo con
bellissimi mosaici.
I fasti dell’età imperiale decaddero con
le invasioni barbariche. Nel corso dei
secoli, come dimostrano alcune opere di
fortifi cazione quali la Rocca di Monrupino,
il territorio carsico è stato attraversato
e conteso tra diverse popolazioni, dai
Longobardi ai Bizantini, dai Franchi agli
Ungari, ai Turchi. Su tutti è prevalso
l’attaccamento a queste terre delle
genti slave che, nel periodo di dominio
austroungarico, si sono radicate ancor più
saldamente.
Fra il Settecento e l’Ottocento, sotto la
protezione degli Asburgo, la città conobbe
una nuova prosperità grazie al porto franco
e allo sviluppo di un fi orente commercio che
favorì una forte vivacità culturale.
Ormai divenuta centro cosmopolita, rimasto
in età asburgica di lingua italiana, Trieste
passò al Regno d’Italia dopo la Grande
Guerra che segnò tristemente il territorio
carsico. La Seconda Guerra Mondiale
portò all’istituzione, durante i due anni di
occupazione nazista, dell’unico campo
di sterminio presente in Italia, la Risiera di
San Sabba, oggi museo storico, ad una
controversa spartizione territoriale tra Italia
e Jugoslavia e agli eccidi di centinaia di
dissidenti politici che vennero gettati nelle
foibe, rimaste per anni tombe senza nome.
All’indomani del confl itto, la città fu occupata
per quaranta giorni dalle truppe comuniste
del maresciallo Tito per poi passare sotto il
controllo delle forze anglo-americane. Dal
1954 Trieste diventa uffi cialmente territorio
3

4
della Repubblica Italiana.
Nel 2007, la storica caduta dei confi ni tra
Italia e Slovenia ha aperto alla città nuove
prospettive di sviluppo.
The earliest evidence of a human
presence on the Triestine Carso dates
back to the Paleolithic age, as shown by the
fi nds of human and animal remains at the
archaeological site of Riparo di Visogliano.
The caves on the Carso off ered shelter to
prehistoric Man, who later began to settle
in the open, on the high ground. The ruins
of early fortifi cations (called castellieri),
surrounded by dry-stone walls can be visited
at Rupinpiccolo and at Muggia [5] where
there is also an interesting Archaeological
Museum which houses archaeological fi nds
from everywhere in the town. In the Ist
century before Christ, the Roman settlement
of Tergeste was built, the ruins of which can
still be seen next to the Theatre [3] on the
lower part of the hill of San Giusto which
itself is the site of the castle and an early-
Christian basilica [1] with some exceptional
mosaics.
The achievements of the Imperial age fell
into decline with the barbarian invasions.
Over the centuries, as some fortifi cations
on the Carso such as the one at Rocca di
Monrupino show, the Carso was crossed
and fought over by diff erent populations
from the Longobards to the Byzantines,
from the Franks to the Huns to the Turks. But
throughout this disruption, one element that
remained consistent was the attachment
felt by the local Slav population to this, their
land – an attachment which was further
strengthened during the Austro-Hungarian
period.
Between the 18th and 19th centuries, under
the protection of the Hapsburgs the city
saw a period of unrivalled prosperity thanks
to its free-port status and the development
of fl ourishing trade that also led to a lively
cultural strength.
By then a truly cosmopolitan centre, at the
end of the Hapsburg era Trieste joined the
kingdom of Italy after the Great War which
left its scars on the Carso landscape. The
Second World War led to two years of Nazi
occupation which saw the creation of the
only concentration camp in Italy, at the
rice-processing plant at San Sabba (la Risiera
di San Sabba), the controversial partition
of the area between Italy and the then
Yugoslavia, and the murder of hundreds of
political dissidents – whose bodies were then
thrown into the deep clefts (‘foibe’) to remain
without name for many long years.
At the end of the confl ict, Trieste was
occupied for four days by the troops of the
Communist Marshal Tito, before then passing
under the control of the Anglo-American
forces. Since 1954, Trieste has offi cially been
part of Italy.
In 2007, the history-making removal of the
border between Italy and Slovenia opened
up new opportunities for development.
Die ersten menschlichen Spuren auf
dem Triester Karst stammen aus
der Vorgeschichte, wie die menschlichen
und tierischen Reste der archäologischen
Stätte von Riparo di Visogliano beweisen.
Die vorgeschichtlichen Völker besiedelten
diese Karsthöhle; als die Bevölkerung
zunahm, begann sie auch im Freien auf der
Hügellandschaft zu wohnen. Die Reste der
5
Storia e castelli | 5
Befestigungsanlagen, der so genannten
Castellieri, die von einer einfachen
Steinmauer umgeben waren, kann man
heute in Rupinpiccolo und in Muggia [5]
besichtigen. Die in Muggia entdeckten
Funde befi nden sich heute in einem
interessanten archäologischen Museum.
Die römische Kolonie Tergeste wurde
im 1. Jh. v. Chr. gegründet. Die Reste der
alten Ansiedlung befi nden sich neben
dem römischen Theater [3], am Fuße des
Hügels von San Giusto, auf dem im 5.
Jahrhundert eine mit wunderschönen
Mosaiken versehene frühchristliche Basilika
aufgebaut wurde. Die Völkerwanderung
brachte zur Aufl ösung des prunkvollen
römischen Reiches und im Laufe der
Jahrhunderte wurde der Karst von vielen
Bevölkerungsgruppen wie Langobarden,
Byzantinern, Franken, Ungarn und Türken
bewohnt und streitig gemacht: dies geschah
auch mit einigen Befestigungsanlagen, wie
die Rocca von Monrupino zeigt. Unter diesen
Völkern setzten sich die Slawen durch, die
während des österreichisch-ungarischen
Reiches auf diesem Gebiet Wurzeln schlugen.
Triests wirtschaftlicher Aufschwung begann
zwischen dem 18. und 19. Jahrhundert
unter den Habsburgern, mit der Ernennung
der Stadt zum Freihafen und dank des
blühenden Handels, der die kulturelle Vielfalt
förderte.
Während des Habsburger Reiches blieb
Triest italienischsprachig und wurde zu
einem kosmopolitischen Zentrum. Die
Stadt wurde nach dem ersten Weltkrieg,
der den Karst leider schwer betraf, dem
Königreich Italiens zugesprochen. Im Laufe
des zweiten Weltkriegs wurde während der
zwei Jahre andauernden Besetzung durch
die Nazis das einzige Konzentrationslager
Italiens eingerichtet, nämlich die Risiera di
San Sabba, welche heute in ein historisches
Museum umfunktioniert wurde.
Der Zweite Weltkrieg führte zu einer
umstrittenen territorialen Aufteilung
zwischen Italien und Jugoslawien sowie
zur Ermordung von Hunderten von
politischen Dissidenten, welche in die
Foibe (unzugängliche Karsthöhlen entlang
der kroatischen und slowenischen Küste)
geworfen wurden. Die Foibe wurden so zu
einem Massengrab zahlreicher namenloser
Menschen.
Die Stadt wurde nach dem Weltkrieg vierzig
Tage lang von den kommunistischen
Truppen Titos besetzt und stand dann bis
1954 unter anglo-amerikanischer Besatzung.
Seitdem ist Triest Teil der italienischen
Republik.
Die Aufhebung der Grenze zwischen Italien
und Slowenien im Jahr 2007 hat Triest neue
Entwicklungsperspektiven eröff net.

6 | Storia e castelli
Castello di Miramare
The Castle of Miramare | Das Schloss von Miramare
Bianca perla che spicca sul litorale
triestino, il Castello di Miramare è un
luogo simbolo della città. La residenza,
protesa verso il Golfo di Trieste in una
posizione panoramica incantevole, fu
costruita tra il 1856 e il 1860 per l’arciduca
Massimiliano d’Asburgo e la moglie Carlotta
del Belgio. Perfetta sintesi tra natura e arte,
fu progettata dall’ingegnere austriaco
Carl Junker in stile eclettico, fondendo
armoniosamente elementi gotici, medievali
e rinascimentali, secondo la moda
architettonica dell’epoca.
Più volte visitata anche dalla principessa Sissi,
la lussuosa dimora, oggi museo, conserva
all’interno i suoi arredi originari, a fi rma degli
artigiani Franz e Julius Hofmann. Il pianoterra,
più intimo, era destinato agli appartamenti
privati dell’arciduca mentre al primo piano
ci sono le splendide sale di rappresentanza,
ornate da sontuose tappezzerie, tappeti e
stemmi imperiali.
Nel rigoglioso parco del castello, decorato
con sculture e ricco di pregiate specie
botaniche, si possono visitare le serre
tropicali e il centro WWF, gestore dell’Area
Marina Protetta di Miramare. Poco prima
dell’ingresso al parco ci sono le Scuderie,
divenute sede espositiva, e il Castelletto,
abitato negli anni ’30 dai Duchi di Savoia-
Aosta.
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white pearl standing on the Trieste
A littoral, the Castle of Miramare is a
symbol of the city. It was built between
1856 and 1860 in an enchanting panoramic
position overlooking the Gulf of Trieste for
the Archduke Maximilian of Hapsburg and
his wife Charlotte of Belgium. The castle –
which was designed in an eclectic style by
the Austrian architect Carl Junker - stands
in perfect synthesis between nature and
art, harmoniously blending elements if the
Gothic, Mediaeval and Renaissance styles as
was the architectural fashion of the time.
This luxurious residence, which was often
visited by the Empress Sissi, today houses
a museum and still contains its original
furniture by the craftsmen Franz and Julius
Hofmann. The more intimate ground fl oor
was used for the private apartments of the
Archduke himself, while on the fi rst fl oor are
the magnifi cent reception rooms decorated
by sumptuous tapestries and carpets and the
Imperial coats-of-arms.
The castle is set in a magnifi cent garden, with
sculptures and many highly-prized botanical
specimens, and there are also tropical greenhouses
and the WWF centre, the manager
of the Protected Maritime Area of Miramare.
Just before the entrance are the stables –
now a display area – and the ‘castelletto’
where the Duke of Savoia-Aosta lived in the
1930’s.
Das Schloss von Miramare ist eine weiße
Perle auf der Triester Küste und ein
symbolträchtiger Ort der Stadt. Das Schloss
blickt auf den Golf von Triest und hat einen
zauberhaften Ausblick auf das Meer.
Die Residenz wurde zwischen 1856 und 1860
auf Wunsch von Herzherzog Maximilian von
Habsburg und seiner Frau Charlotte von
Belgien erbaut. Es ist eine perfekte Mischung
von Natur und Kunst und wurde vom Wiener
Baumeister Carl Junker in eklektischem Stil
geplant. Er vereinte nach der damaligen
architektonischen Tendenz Stilelemente aus
Gotik, Mittelalter und Renaissance in einem
sehr harmonischen Ergebnis.
Die prachtvolle Residenz wurde mehrmals
auch von Prinzessin Sissi besucht und
ist heute ein Museum, das die originale
Innenausstattung der Dekorateure Franz und
Julius Hoff mann enthält. Im Erdgeschoss
befi nden sich die privaten intimeren
Wohnräume des Herzherzoges, während sich
die wunderschönen Repräsentationsräume
mit den prächtigen Tapeten und
Wappenbildern des Reiches im ersten
Geschoss befi nden.
Das Schloss ist von einem wuchernden Park
umgeben, welcher mit Skulpturen dekoriert
und reich an wertvollen Pfl anzenarten ist.
Hier kann man die tropischen Treibhäuser
und das WWF-Zentrum besuchen, welches
für das Naturschutzgebiet von Miramare
verantwortlich ist. Kurz vor dem Eingang
befi nden sich der ehemalige Reitstall, in dem
heute Ausstellungen stattfi nden, und das
Castelletto, in dem die Herzoge von Savoia-
Aosta wohnten.

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Castello di Duino
The Castle of Duino | Das Schloss von Duino
Su un alto sperone roccioso, a picco sul
mare, è arroccato il castello di Duino,
residenza storica dei principi della Torre e
Tasso (Thurm und Taxis). L’antico castello,
di cui oggi rimangono soltanto pochi
resti, sorgeva sul promontorio adiacente.
Il nucleo centrale della nuova fortezza, più
volte ristrutturato e ampliato nei secoli, fu
costruito nel Trecento, sulle rovine di un
avamposto romano, inglobando i resti di
una torre del XVI secolo ancora oggi visibili
nel corpo del moderno edifi cio. Dalle
numerose terrazze e dagli interni della
residenza, aperti al pubblico, si gode un
panorama meraviglioso sull’intero Golfo,
apprezzato anche da molti personaggi
illustri.
Statue antiche, reperti archeologici e un
pozzo scolpito con lo stemma di famiglia
impreziosiscono il parco circostante, dove
prosperano diverse specie mediterranee e
dal quale si accede a un bunker costruito
nella roccia durante la Seconda Guerra
Mondiale, divenuto un piccolo museo con
cimeli d’epoca, esposti in una grande sala
scavata a 18 metri di profondità.
On another rocky outcrop and standing
above the sea is the castle of Duino,
the historic residence of the princely family
della Torre e Tasso (von Thurm und Taxis).
The older castle, of which little remains,
stood on the adjacent promontory. The
heart of the new fortress, which has been
rebuilt and extended many times over the
centuries, was built in the XIVth century on
the ruins of a Roman outpost which were
then included in the remains of a XVIth
century tower still to be seen in today’s
building. Both from the numerous terraces
and the rooms of the residence which are
open to the public, visitors can enjoy the
marvelous view over the whole Gulf of
Trieste so well-appreciated by many famous
historical fi gures.
Statues from the ancient world,
archeological remains and a well, decorated
with the family’s coat-of-arms add to the
allure of the surrounding gardens, where
there are many species of Mediterranean
fl ora. From here there is also access to a
former bunker built during the Second
World War and now a small museum
containing relics of the period displayed
in an enormous room 18 metres below
ground level.
Auf einem hohen Felssporn liegt steil
über das Meer das Schloss von Duino,
die historische Residenz der Fürsten Thurm
und Taxis. Das alte Schloss, von dem heute
nur einige Reste übrig bleiben, entstand
auf dem anliegenden Kap. Der zentrale
Körper der neuen Befestigungsanlage,
die mehrmals erweitert und erneuert
wurde, wurde im 14. Jahrhundert auf
den Ruinen eines römischen Vorpostens
erbaut. Das Gebäude enthält die noch
heute sichtbaren Überreste eines Turmes
des 16. Jahrhunderts. Von den zahlreichen
Storia e castelli | 7
Terrassen, wie von den dem Publikum
geöff neten Innenräumen der Residenz aus,
kann man ein atemberaubendes Panorama
des ganzen Golfes genießen, das auch viele
berühmte Persönlichkeiten bewundert
haben.
Alte Statuen, archäologische Funde und
ein Brunnen mit dem Familienwappen
schmücken den umgehenden Schlosspark,
in dem die Mittelmeervegetation blüht. Der
Park führt außerdem zu einem in den Fels
gebauten Bunker des Zweiten Weltkrieges;
ein kleines Museum, in dem Zimelien in
einem 18 m tiefen unterirdischen Saal
ausgestellt werden.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Tra i personaggi più noti che hanno soggiornato
nel castello ci sono Johann Strauss, Franz Liszt,
Eugène Ionesco, Karl Popper, Mark Twain,
Paul Valéry, Gabriele D’Annunzio, Hugo von
Hofmannsthal e Rainer Maria Rilke, che qui
compose le sue Elegie Duinesi.
Among the most famous historical fi gures to
have stayed at the castle are Johann Strauss,
Franz Liszt, Eugène Ionesco, Karl Popper, Mark
Twain, Paul Valéry, Gabriele D’Annunzio, Hugo
von Hofmannsthal and Rainer Maria Rilke, whose
Elegie Duinesi was composed here.
Zu den berühmtesten Persönlichkeiten, die im
Schloss von Duino zu Gast waren, zählen: Johann
Strauss, Franz Liszt, Eugène Ionesco, Karl Popper,
Mark Twain, Paul Valéry, Gabriele D’Annunzio,
Hugo von Hofmannsthal und Rainer Maria Rilke,
der hier seine Elegien schuf.

8 | Storia e castelli
Parco Archeologico di Muggia Vecchia
The Archeological Park of Muggia Vecchia | Der archäologische Park von Muggia Vecchia
Muggia è oggi una graziosa cittadina
di impronta veneta sviluppatasi
attorno a un porticciolo, sulla cui piazza
principale si aff acciano il bel palazzo del
Municipio e il Duomo in stile gotico. Nucleo
originario dell’abitato era però il vicino
colle di Muggia Vecchia (Castrum Muglae),
gradualmente abbandonato a favore del
nuovo insediamento a mare di Borgolauro,
racchiuso dalle mura e dominato dal
castello.
L’unico edifi cio sopravvissuto dell’antico
borgo medioevale è la basilica a tre
navate di Santa Maria Assunta. Sebbene
più volte rielaborata, per struttura e stile
architettonico, la chiesa richiama il modello
preromanico diff usosi a partire dal X secolo.
Il circostante Parco Archeologico raccoglie e
preserva le rovine dell’antico Castrum, dove
è possibile visitare i resti delle mura di cinta,
delle porte urbiche, della trama compositiva
delle strutture abitative, degli assi stradali
e degli spazi aperti che costituivano
l’articolazione originaria del centro abitato
di epoca medievale.
Today, Muggia is an attractive town with
its architecture in the Venetian style and
which grew up around a small harbour. It
has an attractive Town Hall overlooking the
main square and a cathedral in the gothic
style.
However, in the past the population centre
was on the nearby hill of Muggia Vecchia
8
9
10
(Castrum Muglae), which over time was
abandoned in favour of the new settlement
closer to the sea (Borgolauro), enclosed by a
city wall and overlooked by its castle.
The only building to have survived from
the old mediaeval town is the basilica of
Santa Maria Assunta with its three naves.
Even though it has been altered both
in structure and architectural style, this
church still reminds us of the pre-Romanic
model which began to spread from the Xth
century onwards.
The surrounding Archeological Park
protects and preserves the ruins of the
ancient Castrum, where it is possible to visit
the remains of the walls, the gateways, the
atmosphere within the living quarters, the
roads and the open spaces which all made
up the original site of the inhabited centre
in the mediaeval period.
Muggia ist heute eine schöne Stadt
im venezianischen Stil, die sich
um einen kleinen Hafen entwickelt hat.
Auf dem Hauptplatz der Stadt stehen
das Rathaus und der gotische Dom. Das
ursprüngliche Dorf befand sich auf dem
nahegelegenen Hügel von Muggia vecchia
(Castrum Muglae), das aber zugunsten der
neuen von Mauern umgebenen und vom
Schloss beherrschten Ansiedlung am Meer
(Borgolauro) verlassen wurde.
Das einzige Zeugnis des antiken
mittelalterlichen Dorfes ist die dreischiffi ge
Basilika von Santa Maria Assunta. Obwohl
sie mehrmals umgebaut wurde, sind die
Struktur und der architektonische Stil der
Kirche auf die Vorromanik zurückzuführen,
die sich bereits ab dem 10. Jahrhundert
verbreitet hat.
Im umgebenden archäologischen Park sind
die Überreste der alten Festigung (Anlage
der Wohnhäuser, der Straßen und der
off enen Plätze, in der ganzen Ausdehnung
des ursprünglichen mittelalterlichen Dorfes)
zu besichtigen.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Il presbiterio e le due cappelle laterali della basilica
di Muggia Vecchia sono arricchiti da una serie di
pannelli in pietra (plutei) ornati da motivi risalenti
alla scultura pre-romanica del VIII-IX secolo mentre
sulla navata centrale è in parte visibile un ciclo di
aff reschi del XII secolo.
The presbytery and the two side chapels of the
basilica of Muggia Vecchia are embellished by
a series of stone panels (plutei) decorated by
sculpted, pre-Romanic motifs from the VIII-IXth
centuries, while the central nave still has part of a
cycle of frescos from the XII century.
Der Chor und die zwei Seitenkapellen der Basilika
von Muggia sind mit mehreren Steinplatten (Plutei)
ausgestattet, die mit Dekorationen vorromanischer
Skulptur aus dem 8.-10. Jahrhundert geschmückt
sind. Im Mittelschiff hingegen kann man einen
Teil des aus dem 12. Jahrhundert stammenden
Fresko-Zyklus betrachten.

Le risorgive del Timavo
The springs of Timavo | Die Mündung des Timavo
Il fi ume Timavo, considerato il più corto
d’Italia, nasce in Slovenia, s’inabissa nelle
Škocjanske jame (Grotte di San Canziano)
e riemerge, dopo un percorso sotterraneo
di circa 20 Km, a San Giovanni di Duino.
Frequentata sin dalla preistoria, l’area delle
Risorgive, di alto pregio sia naturalistico che
storico, era considerata luogo sacro, come
conferma anche la lapide romana dedicata
al Nume Timavo. Sorge qui la Chiesa di
San Giovanni in Tuba [13], raro esempio
di architettura gotica presente nel Carso,
risalente al XV secolo ma con origini ben più
lontane, come testimoniano i mosaici del V
secolo visibili all’interno. Nell’abside, dietro
l’altare, si vede la zona degli scavi dove sono
venute alla luce le vestigia di una piccola
basilica paleocristiana.
La prima risorgiva si trova nelle immediate
vicinanze della chiesa ma la folta
vegetazione non permette di avere una
visione completa degli altri due rami del
fi ume, poco distanti, che si riuniscono prima
di arrivare al mare, a soli 2 Km.
A un centinaio di metri a monte, sulla
sinistra, si trovano la mansio, stazione
di sosta di epoca Imperiale, e i solchi
dell’antica Strada Romana che da Aquileia,
passando per il Carso, arrivava sino a Trieste.
The River Timavo – considered to be
the shortest river in Italy – starts in
Slovenia, fl ows underground from the
Škocjanske jame (Cave of San Canziano) and
re-emerges after some two kilometers at
San Giovanni di Duino. The area has been
known since pre-historic times, and these
springs (the so-called Risorgive), of great
naturalistic and historical importance, were
once held to be sacred as confi rmed by the
Roman stone inscription dedicated to the
11
Nume Timavo. Here stands the church of
San Giovanni in Tuba [13], a rare example
of Gothic architecture on the Carso, dating
back to the XVth century in its present form,
but with much older origins as the Vth
century mosaics which can be seen within
can testify. In the apse, behind the altar,
there can be seen the excavations which
have brought to light the remains of an
early-Christian basilica.
The fi rst of the springs lies near to the
church but the thick undergrowth prevents
a clear view of the other two branches of
the river which are also nearby. These all join
together before arriving at the sea, only 2
km away
One hundred metres uphill and towards
the left, is the mansio a staging post during
the Imperial period and the traces of
the ancient Roman road which led from
Aquileia over the Carso to Trieste.
Der Timavo gilt als der kürzeste Fluss
Italiens; er entspringt in Slowenien,
fl ießt unterirdisch durch die Škocjanske
jame, die Höhlen von San Canziano, und
taucht nach einem 20 km langen Weg
in San Giovanni di Duino wieder auf. Das
historisch und natürlich wertvolle Gebiet
der Timavoquelle wurde bereits in der
Vorgeschichte bewohnt und als heiliger Ort
angesehen, wie auch das dem Gott Timavus
gewidmete römische Grab bestätigt. Hier
fi ndet man die Kapelle von S. Giovanni in
Tuba [13], die ein seltenes Beispiel des bis
auf das 16. Jahrhundert zurückgehenden
gotischen Stiles des Karstes darstellt,
während die Mosaiken des Innenraums bis
zum 5 Jahrhundert zurückreichen.
In der Apsis, die sich hinter dem Altar
befi ndet, sind die Ausgrabungen
12
13
Storia e castelli | 9
sichtbar, in denen Überreste einer
kleinen frühchristlichen Basilika ans Licht
gekommen sind.
Die erste Flussquelle befi ndet sich in der
Nähe der Kirche, während die üppige
Vegetation den vollständigen Blick auf die
zwei anderen nahen Quellen verhindert,
die sich wieder vereinigen, bevor sie nach 2
Kilometern ins Meer münden.
Hundert Kilometer links bergauf befi ndet
sich die Mansio, der Rastplatz aus der
Kaiserzeit sowie die Überreste der alten
Römischen Straße, welche von Aquileia
über den Karst nach Triest führte.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Sulla roccia sovrastante la seconda risorgiva del
Timavo, sotto al monumento ai caduti della Prima
Guerra Mondiale che commemora il reggimento
Lupi di Toscana [12], sono stati scolpiti i versi di
Virgilio che parlano proprio del fi ume carsico.
Secondo quanto riportato dal poeta latino nel
primo libro dell’Eneide i rami del Timavo erano
però nove e non soltanto tre: “Onde con vasto
murmure del monte va qual dirotto mar per nove
bocche e risonante allaga le campagne”.
On the rock-face overlooking the second of the
springs of the Timavo and below a monument
to the fallen during the First World War which
remembers the regiment Lupi di Toscana [12],
several verses from Virgil which speak of the Carso
river have been carved into the rock. According to
the Latin poet in his fi rst book of the Aeniad, there
were nine branches of the Timavo, not only three:
“Waves murmuring loudly from the mountains fall
down towards the sea from nine mouths to fl ood
the land”.
Am Fuße des Kriegerdenkmales, das dem
Gedenken des Regimentes Lupi di Toscana [12]
gewidmet ist, wurden die Verse des römischen
Dichters Vergil, die den Karstfl uss beschreiben, in
den Stein gehauen. In dem ersten Buch der Aeneis
werden aber neun Timavoquellen und nicht drei
erwähnt.

10 | Storia e castelli
14
Rocca di Monrupino
Stronghold of Monrupino | Die Festung von Monrupino
La Rocca di Monrupino [15], costruita
su un colle che domina da un lato il
Carso triestino e dall’altro la confi nante
vallata slovena, è uno di quei luoghi dal
fascino particolare, dai quali si rimane
immediatamente conquistati. Fu prima
castelliere preistorico, poi castellum romano
fortifi cato e infi ne inespugnabile fortezza
che difese le popolazioni locali dalle
invasioni barbariche.
Si possono ammirare a mezza costa i
muraglioni di pietra, costruiti a secco, del
più antico insediamento del complesso,
il castelliere, che poi furono rinforzati per
resistere agli scontri con gli Istri e alla
terribile avanzata dei Turchi.
Pare che un primo santuario, poi andato in
rovina, sia stato costruito intorno all’anno
Mille, mentre la pittoresca chiesetta di Santa
Maria di Repen viene citata per la prima
volta nel 1316. La struttura attuale, più volte
restaurata, risale però al 1512.
The stronghold of Monrupino [15] –
built on a hilltop which on one side
dominates the Triestine Carso and on the
other the bordering Slovene valley – is
a place with its own special fascination
and one that can immediately capture
the imagination. It was the fi rst of the
prehistoric castellieri, then a fortifi ed Roman
encampment and fi nally an impregnable
fortress defending the local population from
Barbarian invasions.
Visitors can admire the ancient, dry-stone
walls of the oldest part of the complex – the
castelliere – which were later reinforced to
resist against clashes with the Istrians and
against the terrible advance of the Turks.
It seems that the fi rst sanctuary, which later
fell into ruins, was built around the year
1000, while the picturesque chapel of Santa
Maria di Repen was mentioned for the fi rst
time in 1316. The present structure, which
has been restored several times, dates back
to 1512.
Die Festung von Monrupino [15]
liegt auf einem Hügel, von dem
man auf einer Seite den Triester Karst und
auf der anderen Seite das anliegende
Slowenische Tal sieht. Dies ist einer dieser
besonders faszinierenden Ort, in die
man sich augenblicklich verliebt. Die
Festung war einst ein vorgeschichtlicher
Castelliere, dann wurde sie zum römischen
befestigten Castellum und zuletzt zu einer
uneinnehmbaren Festigung, die die lokalen
Einwohner vor der Völkerwanderung
schützte.
Man kann noch die Steinmauer der alten
Befestigungsanlage sehen, die später
abgestützt wurde, um den Einfällen der
Histri und dem gefährlichen türkischen
Vormarsch zu wiederstehen.
Ein erstes später verfallenes Heiligtum
wurde scheinbar rund um das Jahr 1000
errichtet, während die pittoreske Kirche von
Santa Maria di Repen zum ersten Mal im
Jahr 1316 erwähnt wurde. Die mehrmals
restaurierte aktuelle Struktur stammt
allerdings aus dem Jahr 1512.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Nelle vicinanze della Rocca ci sono le Riserve
naturali del Monte Lanaro, del Monte Orsario
e una antica jazera (ghiacciaia), ovvero una
cisterna cilindrica rivestita da una camicia di
pietre squadrate dove si ponevano i blocchi di
ghiaccio, prelevati da un piccolo stagno, affi nché
si conservassero a lungo.
Not far from the stronghold are the Natural
Reserves of Monte Lanaro, Monte Orsario and an
ancient jazera or ice-room, that is a cylindrical
stone-covered cistern where blocks of ice were
taken from a small pond and kept in storage.
In der Nähe der Festung befi nden sich die
Naturschutzgebiete von Monte Lanaro und
Monte Orsario und eine alte jazera (Eisschrank),
eine zylindrische mit Steinen bezogene Zisterne,
in der Eisblöcke aus einem in der Nähe gelegenen
kleinen Weiher lange aufbewahrt werden
konnten.

Storia e castelli | 11
15

12 | Tradizioni e cultura
“Trieste
è luogo di transiti,
di incroci, di miscugli
e di commistioni
linguistiche dialettali
e non, che hanno radici
istrovenete, slovene,
tedesche
e americane.”
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
A Trieste vigono nomenclature tutte locali che,
dopo un primo momento di smarrimento,
suscitano nel visitatore non triestino una divertita
curiosità: nelle panetterie si vendono sciopete,
bighe e struze mentre in pescheria occorre
destreggiarsi tra schile (gambero grigio), pedoci
(cozza), mussoli (Arca di Noè), caperozoli (vongola)
e ribaltavapori (latterino comune).
Trieste is the home to series of names which,
after feeling ‘lost’ at the beginning, give the
tourist cause to smile: bakers sell sciopete, bighe
e struze while in the fi shmongers, visitors must
come to terms with schile (grey prawns), pedoci
(mussels), mussoli (Arca di Noè), caperozoli (clams)
e ribaltavapori (common smelt).
In Triest triff t man oft auf merkwürdige lokale
Benennungen, welche manchmal bei Touristen
für Verwirrung aber auch Neugier sorgen können:
in den Bäckereien kann man Sciopete, Bighe
und Struze kaufen, in den Fischhandlungen
fi ndet man Schile (graue Krebse) Pedoci
(Miesmuscheln), Mussoli (Arche Noah-Muscheln)
Caperozoli (Venusmuscheln) und Ribaltavapori
(Atherinafi sche).
16
17
Tradizioni e
cultura
Traditions and culture | Kultur und Traditionen
Trieste è luogo di transiti, di incroci,
di miscugli. Ha natura di porto e di
città di confi ne, abbraccia un territorio
eterogeneo più volte segnato dalla Storia.
Sono tratti distintivi forti, che si rintracciano
nella presenza di tanti diversi luoghi di
culto, nella ricchezza delle tradizioni locali,
in una certa trasversalità culturale. E in
singolari commistioni linguistiche, dialettali
e non, che hanno radici istrovenete,
slovene, tedesche e americane.
Frequenti sono le indicazioni bilingui in
molte aree del territorio con un’identità
fortemente legata alla popolazione
slovena, che da secoli abita soprattutto
le aree del Carso rurale, teatro di grandi
manifestazioni folkloristiche come le Nozze
Carsiche [17].
L’anima più popolare del territorio si
18
può cogliere facendo tappa in una delle
tante osmize [18], dove assaggiare vino e
insaccati, o partecipando alle tipiche sagre
paesane come la Majenca, organizzate
soprattutto in estate e primavera.
Molto sentito è il Carnevale [16],
che a Muggia e Opicina si festeggia
tradizionalmente con sfi late di maschere e
carri allegorici.
Trieste is a network of transits and
crossings. It has the characteristics of
both a port and a border town. It covers an
area of land steeped in history, culturally
diverse with a wealth of tradition and a
lively cross-border culture. The language
too is unusually rich with dialects rooted in
Istro-Veneto, Slovene and German.
In many areas the people are bi-lingual

19
because of their close links to the Slovene
people. They have been settled in the rural
areas of the Carso for centuries yet they
still remember and celebrate their folk
tales. One of these is the Nozze Carsiche
(Carsic Marriage) [17]. Visit the osmize [18]
(local inns) and taste the local wine and
specialties if you want to discover the
true spirit of this area. Or go to the village
fairs that are held in spring and summer.
Majenca is one of them. Carnival [16] is a
great time too, traditionally celebrated in
Muggia and Opicina with fancy dress and
brightly decorated Carnival fl oats.
Triest liegt in einem Durchzugsgebiet,
ist ein Treff punkt verschiedener
Kulturen: es ist eine Hafenstadt, ein
Grenzgebiet und ein abwechslungsreicher
Landstrich, der mehrmals von einer
bewegten Geschichte gezeichnet
wurde. Das Aufeinandertreff en von
unterschiedlichen Glaubenseinrichtungen,
reichhaltigen lokalen Traditionen,
sowie vielfältigen Kulturen prägt das
Antlitz der Stadt. Außergewöhnliche
Sprachmischungen sind hier anzutreff en,
welche Elemente der venezianischen,
slowenischen und deutschen Sprache
enthalten.
In vielen Gebieten, die besonders von
der slowenischen Identität geprägt
sind, fi ndet man häufi g zweisprachige
Verkehrsbeschilderungen. Die slowenische
Bevölkerung bewohnt seit Jahrhunderten
mehrheitlich das ländliche Karstgebiet,
wo auch wunderschöne folkloristische
Veranstaltungen, wie die Nozze Carsiche
[17], abgehalten werden.
Man spürt den volkstümlichen Geist der
Region vor allen in den Osmize [18], den
Buschenschänken, in denen Wein und
Wurstwaren verkostet werden, oder bei
den typischen Volksfesten (sagra), wie z.
B. der Majenca, welche mehrheitlich im
Sommer und im Frühling stattfi nden.
Der Karneval [16] ist ebenfalls eine
sehr beliebte Veranstaltung, welche
ihren Höhepunkt im traditionellen
Umzug allegorischer Wagen und der
Karnevalskostüme in Muggia und Opicina
erlebt.
20
Tradizioni e cultura | 13

14 | Tradizioni e cultura
21
Nozze carsiche
The Carsic Marriage | Die Nozze Carsiche
Monrupino (Repen) ogni due anni si
A celebrano le Nozze Carsiche (Kraška
Ohcet), manifestazione folcloristica ispirata
a un cerimoniale del 1800. La serie di antichi
rituali tradizionali inizia l’ultimo martedì di
agosto con l’addobbo a festa del paese,
quindi si preparano le pietanze tipiche e si
consumano gli addii al nubilato e celibato
degli sposi. Il venerdì è la giornata della
serenata (podoknuce), mentre il sabato la
sposa porta il corredo nella nuova casa su un
carretto trainato da buoi. La domenica, nella
chiesetta in pietra della Rocca di Monrupino,
si celebra il matrimonio valido a fi ni religiosi
e civili. Sposi e invitati indossano costumi
tradizionali cuciti a mano che ripropongono
gli abiti tipici dei contadini della zona. Dopo
uno spuntino con spezzatino di vitello
(zvacet) e vino Terrano, il corteo guidato da
un fi sarmonicista si dirige alla Casa Carsica
[19] dove avviene la rituale consegna della
sposa che precede la grande festa. Nel corso
dell’intero evento molte case del paese si
trasformano in osmize.
Every two years the Nozze Carsiche,
inspired by a nineteenth century nuptial
ceremony, is performed in Monrupino. This
series of ancient rituals begins on the last
Tuesday of August at the local fair. Traditional
dishes are prepared and eaten to celebrate
the passage of betrothed couples from their
unmarried status. The Friday is serenading day
(podoknuce). On Saturday the bride carries her
‘corredo’ (bed linen and other sewn cotton
and linen items) on a cart pulled by bulls to
her new home. On Sunday the religious and
civil wedding is formally celebrated in the
small stone chapel of Rocca di Monrupino.
The bride, groom and invited guests all wear
hand-sewn traditional dress recalling those
once worn by the local farmers. After a snack
of zvacet (stewed veal) and Carsic Terrano
wine, the cortège, lead by a piano-accordion
player, walks to the Casa Carsica [19] where the
ritual of the bride’s delivery takes place, before
the wedding reception proper begins. Many
of the village houses become ozmize for this
week of celebrations.
Alle zwei Jahre werden die Nozze
Carsiche in Monrupino gefeiert, ein
Hochzeitsfest, welches auf ein Zeremoniell aus
dem 19. Jahrhundert zurückgeht. Die alten
traditionellen Rituale beginnen am letzten
Donnerstag im August: das Dorf Monrupino
wird geschmückt, die typischen Gerichte
zubereitet und Junggesellenabschiede
22
gefeiert. Am Freitag fi ndet die Serenade
(podoknuce) statt und am Samstag bringt die
Braut ihre Aussteuer auf einem von Ochsen
gezogenen Wagen in die neue Wohnung.
In der kleinen steinernen Kirche auf dem
Hügel von Monrupino wird die Hochzeit
gefeiert, welche sowohl als kirchliche als
auch als standesamtliche Trauung gilt. Das
Ehepaar und die Gäste kleiden sich in mit
Hand genähten traditionellen Kostümen,
welche an die Bekleidung der örtlichen
Bauern erinnern. Der Umzug wird von
einem Ziehharmonikaspieler geleitet, nach
einem Imbiss aus Spezzatino (zvacet , einem
gulaschähnlichen Fleischgericht) und Terrano-
Wein erreicht dieser das Karsthaus [19], in dem
das Ritual der Brautübergabe stattfi ndet, bevor
das Hochzeitsfest beginnt. Anlässlich dieser
Veranstaltung werden viele Wohnungen zu
Osmize umfunktioniert.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
La Casa Carsica di Monrupino [19] è un museo
etnografi co ricavato da una vera a propria
abitazione rustica della zona, restaurata nel 1968 e
arredata con mobili originali e oggettistica di inizi
Novecento. Ben si inserisce nel pittoresco paesino
dell’altipiano che ancora conserva l’aspetto dei
tipici villaggi carsici con costruzioni in pietra
calcarea, arenaria e tetti lastricati. Monrupino è il
più piccolo comune della provincia di Trieste.
The Casa Carsica di Monrupino [19] is an
ethnographical museum created in a traditional
dwelling restored in 1968 and furnished with
original pieces dating from the nineteenth century.
It fi ts in well with the picturesque village on the
plateau that still has the characteristic limestone
cottages set in a circle with their panelled roofs
(lestricali). Monrupino is the smallest district with
its own village council in the province of Trieste.
Das Karsthaus von Monrupino [19] ist ein
ethnographisches Museum, welches in einem
für die Gegend typischen Haus ausgestaltet
wurde. Das Haus wurde 1968 restauriert
und enthält die originale Ausstattung sowie
Gebrauchsgegenstände, welche auf den Beginn
des 20. Jahrhunderts zurückgehen. Das Haus
fügt sich perfekt in das malerische Dorf der
Karsthochebene ein, welches noch heute das für
die Karstdörfer typische Aussehen beibehält, mit
den hiesigen Häusern aus Kalk- bzw. Sandstein
und den Dächern aus Steinplatten. Monrupino ist
die kleinste Gemeinde der Provinz Triest.

Sagre tipiche
Traditional Fairs | Typische Volksfeste
Le sagre, tradizionali feste paesane
all’aperto, si concentrano soprattutto
nel periodo primaverile ed estivo. La più
caratteristica è la Majenca, che si tiene
ogni inizio maggio a San Dorligo della
Valle-Dolina e celebra la gioventù. Altra
apprezzata sagra storica è quella delle
ciliegie (Praznik češenj) che ha luogo a
Caresana a fine maggio [23]. L’atmosfera
è animata da balli e canti e ci sono gli
immancabili chioschi dove acquistare cibi
e bevande.
Caratteristica è anche la Sagra estiva
della sardella, internazionalizzata come
Sardon Day, che si svolge in estate nel
comune di Trieste e offre un tripudio di
fritture di pesce, prima fra tutte la regina
della festa, condite da cabaret dialettali
e accompagnamenti musicali dal vivo
piuttosto spiritosi.
In autunno la località di Prosecco ospita
la Festa di San Martino, dove è tradizione
riproporre l’antica usanza del trasporto
del vino novello nelle botti tramite la
sfilata di un carro trainato da cavalli,
accompagnata da fisarmonicisti e dalla
Regina del Terrano.
The sagre are traditional open-air
village fairs, mainly concentrated
into the spring and summertime. The
most typical is the Majenca, held at
the beginning of May in San Dorligo
della Valle-Dolina, to celebrate youth.
Another is the cherry fair (Praznik češenj)
in Carsana at the end of May [23]. The
air is filled with singing and dancing
while kiosks offer food and drink for sale.
Another summer fair in Trieste itself is the
sagra delle sardelle, internationally known
as Sardon day, offering plates of fried fish
and a queen of the fair dressed for the
cabaret and accompanied by lively music
played by travelling minstrels. In autumn
in the Prosecco district there is the San
Martino fair where the traditional practice
of transporting the barrels of new wine
by horse-drawn carriage is recreated,
alongside a piano-accordion player and
the Queen of Terrano.
Die Sagre sind typische im Freien
gefeierte Volksfeste, welche im
Frühling oder im Sommer stattfinden.
Eine der traditionsreichsten ist die
Majenca, welche Anfang Mai in San
Dorligo della Valle-Dolina stattfindet
und die Jugend zelebriert. Eine weitere
bedeutende historische Sagra ist das
Kirchenfest (Praznik češenj), welches
Ende Mai in Caresana stattfindet [23]. Die
Atmosphäre wird hier durch Tanz und
Gesang angeheitert, dabei kann man
Speisen und Getränke an den typischen
Kiosken erwerben.
Die Sagra della Sardella, welche
international als Sardon Day bekannt
ist, findet jeden Sommer in Triest statt.
Es wird dabei köstlicher frittierter Fisch
serviert sowie lustige Cabaret-Shows und
live Musik geboten.
In Prosecco findet das herbstliche Fest
von San Martino statt. Hier werden die
Fässer des neuen Weines traditionsgemäß
auf einem von Pferden gezogenen
Wagen transportiert. Der Umzug wird von
Ziehharmonikaspielern und der Königin
des Terrano-Weins begleitet.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
In occasione della Majenza, al centro della piazza di
San Dorligo della Valle-Dolina, viene innalzato il maj
[25], un tronco di abete, liscio e scortecciato, sulla
cui cima è innestato un albero di ciliegio ornato
da ghirlande, agrumi, ciambelle e bandierine
variopinte. I parterji e le parterce (debuttanti alla
vita adulta) che la domenica aprono le danze al
maj vengono scelti tra gli adolescenti del paese,
coinvolti nell’organizzazione dell’evento.
For the Majenca, the maj [25], a smooth, stripped
trunk of pine, is raised in the main square of
San Dorligo.. On its top is grafted a cherry tree
decorated with garlands, oranges, lemons
ciambelle (sweet, circular cake or bread similar
to donuts) and small, brightly-coloured fl ags. The
debutantes, who initiate the dancing at the maj,
are chosen from among the village teenagers
involved in the organization of the event.
Anlässlich der Majenca wird ein Maj [25] auf dem
Platz von San Dorligo della valle-Dolina aufgestellt,
d. h. ein glatter, entrindeter Baumstamm, auf deren
Spitze ein Kirschbaum angebracht wird, welcher
mit Kränzen, Zitrusfrüchten, Kringeln und bunten
Fahnen geschmückt ist. Unter den Jugendlichen
des Dorfes, welche das Fest organisieren, werden
die parterij und die parterce ausgewählt, d. h.
junge Männer und junge Mädchen, welche am
Sonntag um den Maj tanzen.
23
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25
Tradizioni e cultura | 15

16 | Tradizioni e cultura
26 28
Carnevale
Carnival | Der Karneval
Uno dei più coinvolgenti e allegri eventi
dell’anno è il Carnevale muggesano,
al quale partecipano con entusiasmo non
solo gli abitanti della cittadina ma anche
migliaia di visitatori. Nella piazza del Duomo
i festeggiamenti si aprono il giovedì grasso,
con l’Incoronazione di Re Carnevale, ma
il momento clou della manifestazione
arriva la domenica, quando sfi lano le
maschere e i carri allegorici preparati con
passione in lunghi mesi di lavoro dalle otto
Compagnie carnevalesche. La settimana
trascorre tra appuntamenti tradizionali,
come la megafrittata preparata in piazza
o l’antico Ballo della Verdura, e serate
danzanti nelle calli del centro storico, sino
allo scenografi co funerale di Re Carnevale il
mercoledì delle ceneri.
Anche a Opicina il sabato pomeriggio
viene organizzata una vivace sfi lata per
festeggiare il Carnevale carsico, il Kraški
pust, inaugurato dalla passeggiata di
sua Maestà il Re assieme alla Regina, che
arrivano nella cittadina a bordo del tram
storico.
One of the liveliest events of the year
is the carnival in Muggia. Not only do
local people take part in the festival but so
do thousands of visitors. Festivities begin
in the cathedral square on the Thursday
before Shrove Tuesday with the coronation
of the Carnival King. The climax is on Sunday
when allegorical carnival fl oats parade
through the centre. These fl oats have been
built painstakingly by the eight carnival
groups of enthusiasts over several months
beforehand. The week proceeds with a
series of events – an enormous barbecue
in the square, the Ballo della Verdura (the
vegetable ball), evenings of dancing in the
by-ways of old Muggia town centre and
fi nishing with the enactment of the Carnival
King’s funeral on Ash Wednesday.
In Opicina too there is a Carnival procession
organized on the Saturday afternoon to
celebrate the Carsic carnival Kraški Pust. It
is inaugurated by a stroll through town of
their Majesties the King and Queen who
arrive in the famous early twentieth-century
tram from the centre of Trieste.
27
Der Karneval von Muggia ist einer
der heitersten und mitreißendsten
Veranstaltungen des Jahres, an dem nicht
nur die Bewohner des Städtchens, sondern
auch Tausende Besucher teilnehmen.
Auf dem Domplatz beginnen die
Feierlichkeiten am Faschingsdonnerstag
mit der Krönung des Königs des Karnevals.
Den Höhepunkt erreicht die Veranstaltung
aber am Sonntag mit dem Umzug der
allegorischen Karnevalswagen und der
Karnevalskostüme, welche mit Leidenschaft
und monatelanger Arbeit von den acht
Karnevalskompanien vorbereitet wurden.
Zahlreiche traditionelle Veranstaltungen
fi nden in der Faschingswoche statt, wie
beispielsweise die Zubereitung des großen
Eierkuchens (Frittata) auf dem Platz von
Muggia oder der alte Ballo della Verdura (das
Gemüsetanzfest) sowie Tanzabende in der
Altstadt, bis zur spektakulären Trauerfeier des
Königs Karneval am Aschermittwoch.
Auch in Opicina fi ndet am
Samstagnachmittag ein bunter Umzug statt,
um den Kraški pust (den Karstkarneval) zu
feiern. Der König und die Königin eröff nen
dabei den Umzug und erreichen Opicina mit
der historischen Straßenbahn.

Osmize
Osmize | Die Osmize
Il nome deriva dal vocabolo sloveno
osem, che signifi ca otto. Questo era
il limite di giorni all’anno nei quali
l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, nel
1784, aveva concesso ai contadini carsici di
vendere i propri prodotti all’interno della
cantina di casa. Si poteva vendere a terzi
ciò che era stato prodotto in sovrappiù
dall’agricoltura e dall’allevamento rispetto
a quanto necessario al sostentamento.
Da allora i contadini, per segnalare che in
casa accolgono visitatori, nel periodo di
apertura dell’osmiza appendono il frasco
(ovvero un ramo d’edera, che ci mette
appunto una settimana circa a rinsecchire)
sopra il proprio portone d’entrata e lungo
le strade in prossimità dell’abitazione, per
indicare la via.
La gente del luogo e i turisti amano far
tappa in questi luoghi dall’aspetto rustico
e spartano, dove gustare un calice di vino
assaggiando insaccati casalinghi - dal
tipico prosciutto stagionato a pancetta e
ossocollo - preparati secondo modalità
tramandate di generazione in generazione.
The name comes from the Slovene
word osem meaning eight. This was
the number of days per year that the
Empress Maria Theresa of Austria bestowed
on the Carsic people in 1784 allowing
them to sell their own farm produce from
29
30
their cellars at home. Harvested produce
and animals bred by the families that were
surplus to their needs, could be sold on to
other families. Ever since then, during the
period of osmize, farmers hang a piece of
ivy (il frasco) over their front door to show
that they welcome visitors, and other
branches of ivy along the nearby streets
to show them the way to the house.
Both local people and tourists alike love
stopping off at these rustic and spartanly
furnished cottages to try a glass of wine
and some slices of ham, bacon or ossocollo
that have been cured using age-old
methods passed down from generation to
generation.
Die Bezeichnung Osmica/Osmiza ist
vom slowenischen Wort osem, acht,
abgeleitet. 1784 bot Maria Theresia den
Bauern die Möglichkeit, genau acht Tage
im Jahr ihre eigenen aus Landwirtschaft
und Tierhaltung überschüssigen Produkte
im Keller ihres Hofes zum Verkauf
anzubieten.
Die Bauern hängen seitdem an ihrer Tür
und entlang der anliegenden Straßen
Laubzweige (Efeuzweige, welche
eben ungefähr innerhalb einer Woche
austrocknen) auf, welche heute noch
als Wegweiser und Markierung der Höfe
dienen.
31
Einwohner und Touristen besuchen
gerne diese ländlichen Buschenschänke,
in denen Weine oder hausgemachte
Wurstwaren verkostet werden können,
wie z. B. typischer abgelagerter Schinken,
Bauchspeck oder Ossocollo, deren
Zubereitungsvorgänge von Generation zu
Generation weitergegeben werden.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Il periodo di apertura di un’osmiza ai nostri giorni
è di circa 30 giorni. Oltre a salumi, vino, sottaceti
e uova sode, in alcune è possibile ordinare anche
dolci tipici come strudel di mele, strucklo cotto e
palačinke, o addirittura piatti più elaborati come la
jota o il gulasch.
Nowadays osmize are open for about 30 days. As
well as cured meats, wine, pickles and hard boiled
eggs, some of them also off er local cakes and
pastries such as apple strudel , cooked strucklo
and palacinke, or even more diffi cult to prepare
savoury dishes like jota or gulasch.
Die Osmize sind heutzutage ungefähr 30 Tage im
Jahr geöff net. Man kann hier nicht nur Wurst, Wein,
in Essig eingelegtes Gemüse und hartgekochte
Eier, sondern auch typische Backwaren, wie
Apfelstrudel, gebackenen Strucklo, Palačinke und
auch ausgefeiltere Gerichte wie die Suppe Jota
oder Gulasch probieren.
32
Tradizioni e cultura | 17

18 | Ambiente e natura
“Il Carso triestino,
raccordo tra gli ecosistemi
mediterraneo e
centroeuropeo,
off re scenari straordinari,
caratterizzati da specifi cità
idrogeologiche, faunistiche
e botaniche .”
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Le stagioni migliori per visitare il Carso sono la
primavera, per apprezzare le copiose fi oriture, e
l’autunno inoltrato, quando ‘esplodono’ il giallo,
il rosso e l’arancione delle foglie dello scotano
(Cotinus coggygria), meglio noto come sommaco,
diff usissimo sull’altipiano.
The best times of year to visit the Carso are spring,
to enjoy the rich fl oral display, and late autumn
when there is an explosion of yellow, orange
and red as the leaves of the smoke-tree (Cotinus
coggygria) – perhaps better-known as the sumac
and widespread all over the plateau, begin to
change.
Die für einen Besuch des Karsts besten Jahreszeiten
sind der Frühling, die Zeit der prachtvollen Blüte,
sowie der Spätherbst, wenn sich die Blätter des
Perückenstrauches (Cotinus Coggygria), der auf
der Karsthochebene verbreitet ist, rot, gelb und
orange färben.
33
34
35
Ambiente e
natura
Nature and the environment | Landschaft und Natur
Dall’altipiano carsico all’Adriatico il
tuff o è breve. L’elenco di meraviglie
paesaggistiche e varietà ambientali, invece,
è lunghissimo. Passando per complessi
mondi sotterranei come l’incredibile cavità
della Grotta Gigante, si va dalle bianche
distese pietrose e suggestive forre calcaree,
come quella che incide la Val Rosandra, alle
spettacolari falesie di Duino [36] e alle piccole
baie nascoste come Canovella degli Zoppoli.
Il territorio costiero, legato ad attività nautiche
e balneari, risulta a vocazione turistica mentre
l’entroterra ha conservato in gran parte
un assetto rurale, con piccoli nuclei storici
e appezzamenti di terreno destinati alla
coltivazione e alla viticoltura.
Il Carso triestino, raccordo tra gli ecosistemi
mediterraneo e centroeuropeo, off re scenari
straordinari, caratterizzati da specifi cità
idrogeologiche, faunistiche e botaniche.
Peculiare da questo punto di vista è l’area
di Duino-Aurisina per l’esistenza di due
ambienti quali le falesie - tutelate come
Riserva Naturale Regionale assieme a Val
Rosandra [41], Monte Lanaro e Monte Orsario
- e la macchia mediterranea, diff usa lungo
la costa e sull’altopiano. Allontanandosi dal
tratto costiero compare una prateria arida
con macchie di arbusti e di varietà fl oreali
come zaff erani e genzianelle, iris, orchidee o
calcatreppole ametistine. È la landa carsica,
serbatoio di biodiversità che ospita specie
rare e che rischia di scomparire a causa
dell’imboschimento naturale conseguente
all’abbandono del pascolo. Bucaneve e dente
di cane fi oriscono invece dentro alle voragini
carsiche riempite da terra rossa e chiamate
doline mentre latifoglie come la roverella,
il carpino nero e il frassino caratterizzano
l’ambiente boschivo, habitat di tassi, faine,
caprioli, cinghiali e volpi. Le soleggiate pietraie
carsiche attirano rettili, come il biacco, il
saettone e il variopinto algiroide, che vive solo
nel Carso triestino e goriziano. Sono esclusive
del territorio anche specie cavernicole come il
proteo, un anfi bio privo di occhi, o il Rinolofo

di Blasius, tra le numerose varietà di pipistrelli
che popolano le grotte triestine.
It’s just a short hop from the Carso plateau
to the Adriatic Sea. However, the list of
fantastic views and interesting environmental
variety is as long as you like. There is
everything, from the complex underground
world such as the incredible cavern known
as the Grotta Gigante, to the pure white rocks
and evocative limestone clefts, such as in the
Val Rosandra, to the spectacular cliff s around
Duino [36] and the intimate hidden bays
such as Canovella degli Zoppoli. The coastal
landscape, closely linked to the sea and its
associated activities, is a tourist Mecca, while
the hinterland has managed to maintain its
rural atmosphere, with small historic villages,
fi elds and vineyards.
The Triestine Carso – a meeting point of
the Central European and Mediterranean
ecosystems, off ers scenery that is quite outof-the-ordinary
and which is characterized
by unusual water-courses, wildlife and
plants. From this point of view, the area of
Duino-Aurisina is quite special, since here
there co-exist two distinct environments,
36
37
the cliff s (which are protected as a Regional
Nature Reserve along with the Val Rosandra
[41], Monte Lanaro and Monte Orsario) and
the Mediterranean band along the coastline
and towards the plateau. Moving away
from the coast there appears a drier heath
land with bushes and varieties of fl owers
such as saff ron and gentian, iris, orchids and
amethyst-coloured caltrops. This is the Carso,
a reserve of biodiversity which is host to rare
species but which risks disappearing due to
recent growth of more woodland - a natural
consequence of the decline in small-holders
farming the land. Snowdrops and dogtooth
thrive in the clefts in the limestone – doline -
fi lled with rich red soil, while broadleaf trees
such as the durmast oak, the black hornbeam
and the ash are all typical of the woodland
habitat, where badgers, martens, roe deer,
wild boar and foxes all live and hide. The sunburned
stones of the Carso attract reptiles
such as the coluber and the brightly-coloured
‘algiroide’ which live only on the Trieste and
Gorizia Carso. Other, cave-dwelling species
are also unique to the area, such as the
proteus, an amphibian without eyes and the
Rinolofo di Blasius, one of the many species of
bat to inhabit the caves around Trieste.
Kurze Wege liegen zwischen der
Karsthochebene und der Adria. Die
Aufl istung der landschaftlichen Schönheiten
ist aber sehr lang. Von den komplexen
unterirdischen Höhlen, wie der erstaunlichen
Grotta Gigante, bis zu den weißen, steinigen
Weiten der Kalksteinbrüche des Rosandra-
Tales; von der spektakulären Kliff küste von
Duino [36] bis zu den versteckten Buchten
wie Canovella degli Zoppoli.
An der Küste hat sich der See- und
Badetourismus stark entwickelt, während
das Hinterland noch aus kleinen historischen
Dörfern und Grundstücken besteht, welche
Ambiente e natura | 19
zur Landwirtschaft und zum Weinbau
bestimmt sind.
Der Triester Karst, der eine Verbindung
zwischen dem mitteleuropäischen und
dem mediterranen Ökosystem darstellt,
bietet außergewöhnliche Landschaften,
die durch einzigartige hydrogeologische
Eigenschaften sowie durch besondere
Pfl anzen- bzw. Tierarten gekennzeichnet
sind. Das Gebiet von Duino-Aurisina ist in
dieser Hinsicht besonders bemerkenswert,
weil es aus zwei unterschiedlichen
Landschaften besteht: der Kliff küste (Falesie),
die zusammen mit dem Rosandra-Tal [41]
zum regionalen Naturschutzgebiet erklärt
wurde, und der an der Küste und auf der
Karsthochebene verbreiteten Macchia (die
für den Mittelmeerraum charakteristische
Gebüschvegetation).
Sobald man die Küste verlässt, triff t
man auf eine dürre Prärie, welche mit
Sträuchern und Blumenarten wie Safran
oder Kochechtem Enzian, Schwertlilien,
Orchideen und Feld-Mannstreu geschmückt
ist. Das Karstheideland beheimatet eine
außerordentliche Artenvielfalt mit zahlreichen
seltenen Arten und läuft Gefahr, aufgrund
der natürlichen Auff orstung infolge der
Aufgabe des Weidelandes, zu verschwinden.
Die typische Waldlandschaft ist durch
Laubpfl anzen wie Flaumeiche, europäischer
Hopfenbuche und Eschen gekennzeichnet.
Hier leben Dachse, Steinmarder, Rehe,
Wildschweine und Füchse. Die sonnige
und steinige Karsthochebene beherbergt
Reptilien wie die gelbgrüne Zornhatte,
die Äskulapnatter und die bunte Zwerg-
Kieleidechse, die nur auf dem Triester
bzw. Görzer Karst lebt. Auf diesem Gebiet
leben auch Höhlentierarten wie der
Grottenolm, eine Amphibie ohne Augen,
und die Blasius-Hufeisennase, eine der vielen
Fledermausarten der Triester Karsthöhlen.

20 | Ambiente e natura
La costa
The coast | Die Küste
38 39
Tra le più aff ascinanti aree costiere triestine
ci sono le falesie, alte e ripide scarpate
calcaree formatesi per l’intensa azione
erosiva del mare, che origina suggestivi
pinnacoli, ripidi canaloni, lame e torrioni. La
Riserva Regionale di Duino [38] tutela questo
particolarissimo ambiente di transizione,
dove s’incrociano le regioni biogeografi che
medioeuropea e mediterranea e dove le
maree salate dell’Adriatico incontrano le
acque dolci del fi ume Timavo.
Alle rocce strapiombanti sul mare, esposte
a sole e spruzzi salati, si aggrappa una
delle specie più esclusive del Carso, la
Centaurea kartschiana, mentre i ghiaioni
sono colonizzati dalla salvia comune e da
Euphorbia wulfenii. Oltre alle turistiche baie
di Sistiana [39] e Grignano, ci sono molte
piccole spiaggette nascoste, più intime
e diffi cili da raggiungere ma adatte alla
balneazione, come la baia di Canovella degli
Zoppoli. La Costa dei Barbari, frequentata da
naturisti, è uno dei tratti costieri più selvaggi.
Among the most fascinating aspects of
the Trieste coastline are the cliff s – high,
steep-sided limestone slopes formed by the
intense erosive action of the sea, which has
created impressive pinnacles, steep gorges,
outcrops and towers of rock. Regional
Protected Area of Duino [38] is responsible
for protecting this special, transitional area
where the bio-geographic areas of Central
Europe and the Mediterranean meet and
where the salt-water of the Adriatic meets
the freshwater of the River Timavo.
The shoreline varies from sandy beaches
to rocks and inlets, from cliff s to pebble
beaches to mudfl ats. One of the Carso’s most
exclusive plants, the Centaurea kartschiana,
clings to the boulders which have tumbled
down to the sea to be exposed to the salt
spray and the sun, while the scree-slopes
have been colonized by the common sage
plant and the Euphorbia wulfenii. Apart from
the larger tourist beaches at Sistiana [39] and
Grignano, there are many smaller, quiet and
hidden beaches which are more diffi cult
to reach but still great for swimming, such
as the bay at Canovella degli Zoppoli. The
naturalist beach at Costa dei Barbari is one
of the most rugged stretches of the entire
coast.
Zu den faszinierendsten Küstengebieten
Triests zählt die Falesie oder das
Kliff , nämlich hohe und steile Felsen aus
Kalkstein, welche durch die Erosionstätigkeit
des Meeres entstanden sind. Dabei
bildeten sich faszinierende Zinnen, steile
Rinnen sowie turmähnliche Gebilde.
Das Naturschutzgebiet von Duino
[38] wahrt diese außergewöhnliche
Übergangslandschaft, in der die
biogeographische mitteleuropäische Region
und die Mittelmeerregion aufeinandertreff en.
Hier begegnen sich das salzige Wasser des
Adriatischen Meeres und das Süßwasser des
Flusses Timavo.
Die anfangs fl ache Sandküste wird allmählich
felsig und zerklüftet, die Felsen werden durch
Kieselsteine und infolge durch Schlamm
ersetzt. Auf den überhängenden, der
Sonne und den Spritzen des Meerwassers
ausgesetzten Felsen gedeiht eine der
seltensten Pfl anzenarten des Karstes, die
Centaurea kartschaina; auf den Schutthalden
wachsen Salbei sowie die Euphorbia
wullfenii. Neben den touristischen Buchten
von Sistiana [39] und Grignano gibt es viele
kleine und versteckte Strände, welche zwar
schwierig zu erreichen sind, sich aber sehr
gut zum Baden eignen, wie beispielsweise
die Bucht von Canovelle degli Zoppoli. Einer
der am unversehrtesten gebliebenen Teile
des Küstengebietes ist die Costa dei Barbari,
welche auch als Nudistenstrand genutzt
wird.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Lo zoppolo, utilizzato per molti secoli lungo la costiera
triestina, era una semplice e primitiva imbarcazione,
ricavata da un unico tronco d’albero scavato
all’interno, dal fondo robusto, ideale da maneggiare
sul pietrisco delle spiaggette carsiche, prive di porti
o mandracchi. Veniva utilizzata dai contadini per
pescare e per raggiungere i terreni costieri non accessibili
via terra.
The zoppolo, a simple and primitive boat used
along the Trieste coastline for centuries, was carved
out of a single tree trunk which gave it a hull strong
enough to be dragged up onto a rocky Carso shore
without harbours or moorings. It was used by peasant
farmers both for inshore fi shing and to reach
coastal farmland inaccessible from the land.
Der Zoppolo ist ein aus einem robusten ausgehöhlten
Baumstamm bestehendes kleines Boot,
welches jahrhundertelang an der Küste von Triest
verwendet wurde, zumal es sich besonders für
die Nutzung an den felsigen Stränden des Karstes
eignete, welche über keine Häfen verfügten.
Die Landwirte verwendeten dieses Boot für die
Fischerei und um jene Küstengebiete zu erreichen,
welche über einen Landweg nicht zugänglich
waren.

40
La landa carsica
The Carso| Karstlandschaft
La landa carsica, presente nella costa
adriatica orientale, è una formazione
semi-naturale di prati aridi e semiaridi
su terreni calcarei. Il nome, introdotto a
inizio ‘900 dai botanici austriaci, deriva
dal tedesco Karstheide, usato per indicare
i fondi adibiti al pascolo della collettività
cui fa riferimento anche il termine gmajna,
adottato dalle popolazioni slovene del
Carso.
La landa ospita un’elevata ricchezza
fl oristica, dominata da graminacee e carici
(Ciperacee). La fi oritura inizia a fi ne febbraio
coi crochi (Crocus reticulatus), raggiunge
l’apice in primavera e si conclude a inizio
autunno con le profumate santoregge
(Satureja montana subsp. variegata e
Satureja subspicata subsp. Liburnica). Il
mammifero più comune è la lepre mentre
tra gli invertebrati presenti spicca la Saga
pedo, la più grande cavalletta del Carso.
Ci sono rettili quali il ramarro, il biacco
maggiore e la vipera dal corno. La landa
è territorio di caccia per uccelli rapaci
come il gheppio e la poiana, il biancone, il
succiacapre e il gufo reale. Vi nidifi cano gli
zigoli giallo e muciatto, l’allodola e l’averla
piccola.
Situated along the eastern Adriatic
coastline, the Carso is an area of welldrained
and sometimes arid limestone land,
today both cultivated and in its natural
state. The name, which was introduced
at the beginning of the last century by
Austrian botanists, comes from the German
Karstheide and indicates the hollows used
by local farmers for grazing, and also refers
to the term gmajna used by the Slovene
inhabitants of the Carso.
The area is host to a wealth of fl ora,
dominated by various grasses, for example
sedge (ciperacee). Blossoms begin to
appear at the end of February with crocus
(Crocus reticulatus), reach their zenith in
spring and end towards autumn with the
highly-scented variegated savory (Satureja
montana and Satureja subspicata subsp.
Liburnica). The most common mammal
is the hare while among invertebrates
the most important is the Saga pedo, the
largest grasshopper on the Carso. There are
reptiles such as the lizard called the green
ramarro, the coluber and the horned viper.
The area is the hunting ground for birds of
prey such as the kestrel and the buzzard,
the harrier, the nightjar and the eagle
owl. Nesting birds also include the yellow
hammer, the skylark and the shrike.
Unter Karst versteht man eine seminatürliche
durch Ausfällung von
Kalksteinen entstandene Landschaftsform
aus trockenen sowie halbtrockenen
Ambiente e natura | 21
Wiesen, die sich an der östlichen Küste
des Adriatischen Meeres befi ndet. Der
Begriff wurde im 19. Jahrhundert von
österreichischen Botanikern eingeführt und
stammt vom deutschen Wort Karstheide ab,
also Weideland, auf welches auch das von
den slowenischen Einwohnern des Karstes
verwendete Wort Gmajna verweist.
Die Karstlandschaft verfügt über eine
insbesondere an Gräsern und Seggen
reiche, üppige Vegetation.
Die Blütezeit beginnt Ende Februar mit den
Krokussen (Crocus reticulatus), erreicht im
Frühling ihren Höhepunkt und endet im
Herbst mit den duftenden Bohnenkräutern
(Satureja montana, subsp. variegata und
Satureja subspicata subsp. liburnica).
Das am weitesten verbreitete Säugetier
der Karstregion ist der Hase; das wichtigste
wirbellose Tier ist die Saga Pedo, nämlich
die größte Heuschrecke im Karstgebiet.
Außerdem leben in diesem Gebiet
auch Reptilien, wie beispielsweise die
Smaragdeidechse, die Gelbgrüne Zornnatter
sowie die Hornviper.
Im Karstgebiet leben Greifvögel wie
der Turmfalke, der Mäusebussard, der
Schlangenadler, der Ziegenmelker und der
Uhu. Außerdem nisten hier die Goldammer,
die Zippammer, die Feldlerche und der
Neuntöter.

22 | Ambiente e natura
41
La Val Rosandra
The Rosandra Valley| Das Rosandratal
La Val Rosandra, Riserva Naturale Regionale
a ridosso del confi ne sloveno, è una valle
di origine carsica profondamente incisa in
rocce calcaree, dove boschi e pareti verticali
si alternano a ghiaioni, gramineti e landa.
Grazie alla sua particolare conformazione
e alla posizione geografi ca è riconosciuta
come sito geologico di importanza mondiale,
frequentato da studiosi, escursionisti, rocciatori
e speleologi.
Attraversata dall’omonimo torrente Rosandra,
unico esempio di corso d’acqua superfi ciale
del Carso triestino e importante fonte di vita
per fl ora e fauna locali, la valle è popolata da
una grande varietà di uccelli, rettili e anfi bi e
da pipistrelli, ghiri, caprioli, lepri e volpi.
Il torrente genera una spettacolare cascata [46]
di 30 metri e lungo le pareti rocciose si aprono
diverse cavità che permettono di esplorare un
aff ascinante e complesso mondo sotterraneo.
Ne sono state scoperte oltre un centinaio,
alcune abitate già in epoca preistorica.
Importanti ritrovamenti archeologici sono stati
fatti nella Grotta delle Gallerie.
Sono di epoca protostorica i due castellieri
costruiti, nel II millennio avanti Cristo,
sul Monte Carso e San Michele mentre
all’imbocco della valle sono visibili i resti
dell’acquedotto romano che approvvigionava
l’antica Tergeste alimentando una fontana al
tempo collocata nell’attuale piazza Cavana,
nel centro storico di Trieste.
Il sentiero principale della Riserva porta
all’abitato di Botazzo, dove sono visibili i
resti di alcuni antichi mulini. Si possono poi
raggiungere il cippo eretto in memoria del
leggendario alpinista triestino Emilio Comici,
le sommità dei monti o la panoramica vedetta
di San Lorenzo, da dove osservare la valle,
il mare e il versante occidentale del Monte
Carso. Sospesa sul ghiaione del crinale c’è la
pittoresca chiesetta di Santa Maria in Siaris [43],
meta storica di pellegrinaggi religiosi e più
volte restaurata.
The Val Rosandra, a Regional Protected
Area on the border with Slovenia is a
deep limestone valley cut into the Carso
rock, where woodland and vertical rock-faces
meet scree-slopes, heaths and moorland.
Thanks to its unusual characteristics of form
and geographical position, the area has been
recognized as a geological site of worldwide
importance and is still the subject of scientifi c
study, as well as being popular with climbers,
walkers and the pot-holing community.
The valley is crossed by the seasonal river of
the same name, the Rosandra, which is the
only example of surface water on the Triestine
Carso and is an important source for the life
of local fl ora and fauna. Here can be seen a
wide variety of birds, reptiles and amphibians,
and animals such as hares, deer, foxes and
dormice.
The river creates a spectacular waterfall
[46] of 30 metres in height, and at various
points deep cracks in the rock-faces open
out to enable us to explore an intriguing and
complex underground world. Over a hundred
such openings have been discovered, some of
which were inhabited in the prehistoric past,
and important archaeological fi nds have been
made in the so-called Gallery Cave (Grotta
delle Gallerie).
The two castellieri built on Monte Carso
and San Michele date back to proto-historic
times, while at the mouth of the valley can be
seen remains of the Roman aqueduct which
carried water to the ancient Tergeste and fed
42

a fountain located in the present-day Piazza
Cavour in the very heart of Trieste.
The main footpath through the area starts
from the village of Botazzo where there are
still the remains of several mills. From there
walkers can climb to the memorial stone
erected to the memory of the legendary
Triestine mountaineer Emilio Comici, to the
mountain peak of the heights of San Lorenzo
with their panoramic view over valley, the
sea and the western slope of Monte Carso.
As if suspended on the crest stands the
picturesque chapel of Santa Maria in Siaris [43],
a place of pilgrimage which has often been
re-built.
43
44
45
Das Rosandratal ist ein regionales
Naturschutzgebiet an der Grenze
zu Slowenien. Es handelt sich dabei um
ein Tal karstigen Ursprungs, welches von
Kalkstein umgeben ist und in dem sich
Wälder, senkrechte Felswände, Geröllhalden
und Heiden abwechseln. Aufgrund
seiner merkwürdigen Beschaff enheit
und geographischen Lage gilt das Tal als
weltberühmte geologische Stätte und hat
sich zu einem beliebten Ziel für zahlreiche
Wissenschaftler, Ausfl ügler, Kletterer und
Höhlenforscher entwickelt. Durch das Tal fl ießt
der gleichnamige Wildbach Rosandra, der
einzige Oberfl ächenwasserlauf des Triester
Karstes, welcher eine wichtige Lebensquelle
für die hier lebenden Pfl anzen- bzw. Tierarten,
(z. B. Vögel, Reptilien, Amphibien, Fledermäuse,
Siebenschläfer, Hasen und Füchse) darstellt.
Der Bach bildet einen imposanten dreißig
Meter hohen Wasserfall [46]. Den Felswänden
entlang eröff nen sich Zugänge zu zahlreichen
faszinierenden unterirdischen Höhlen. Einige
der mehr als hundert entdeckten Höhlen
waren schon in der Vorgeschichte bewohnt.
Wichtige archäologische Funde wurden auch
in der Grotta delle Gallerie entdeckt, während
die beiden Castellieri auf Monte Carso und
San Michele während der Bronzezeit erbaut
wurden. Am Eingang des Tales befi nden sich
die Überreste des ehemaligen römischen
Aquädukts, welches durch einen Brunnen,
der sich damals auf der heutigen zur Altstadt
gehörenden Piazza Cavana befand, das alte
Tergeste versorgte.
Der Hauptweg des Schutzgebietes führt
zur Ortschaft Botazzo, in welcher man Reste
einiger alter Wassermühlen besichtigen
kann. Von hier aus erreicht man auch den
dem legendären Triester Alpinisten Emilio
Comici gewidmeten Grabstein, die Bergspitze
und den Ausguck von San Lorenzo, welcher
einen Ausblick auf das Tal, das Meer und den
westlichen Teil des Berges Carso-Griža bietet.
Auf dem Gebirgskamm befi ndet sich die
malerische, mehrmals restaurierte Kirche von
Santa Maria in Siaris [43], welche ein beliebtes
Ziel religiöser Pilgerfahrten ist.
46
Ambiente e natura | 23
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Il Centro Visite della Riserva Naturale della Val
Rosandra, situato nel paesino di Bagnoli della
Rosandra, porta d’ingresso della valle, off re
informazioni e percorsi di approfondimento sulle
tematiche naturalistiche.
Come conseguenza delle numerose particolarità
degli ambienti si ha la presenza di un’alta
biodiversità con specie di fl ora e fauna rare
e preziose quali per la fl ora la Moehringia di
Tommasini e la ginestra dei ghiaioni (Genista
holopetala) [44], per la fauna il gambero di fi ume e
molte specie di pipistrelli.
The Visitors’ Centre of the Protected Area of the Val
Rosandra is housed in the village of Bagnoli della
Rosandra-Boljunec, the gateway to the valley,
and off ers information and suggested footpaths
to help visitors to learn more about this unique
environment.
Because of the numerous diff ering characteristics
of the area, there is an unusually wide range
of bio-diversity with rare, precious species of
both fl ora and fauna, for example plants such as
the Moehringia di Tommasini and the Genista
holopetala (scree-broom) [44] and wildlife such as
the fresh-water shrimp and several species of bat.
Das Besucherzentrum des natürlichen
Schutzgebietes Rosandratal, welches sich
im Dorf Bagnoli della Rosandra-Bolijunec
befi ndet, stellt den Eingang zum Tal dar und
bietet Informationen sowie Führungen zu
naturwissenschaftlichen Themen. Aufgrund der
besonderen Gegebenheiten ist die Artenvielfalt
hier besonders groß. Die seltenen und wertvollen
Pfl anzen- bzw. Tierarten, wie z.B. die Moehringia di
Tommasini und die Genista holopetala [44], sowie
der Dohlenkrebs und viele Fledermausarten, sind
hier weit verbreitet.

24 | Ambiente e natura
Geologia, grotte e cave
Geology, caves and quarries | Geologie, Steinbrüche und Höhlen
Il Carso triestino, tra i più importanti
scenari carsici a livello mondiale, è luogo
simbolo per la geologia. Mare e rocce
registrano un’evoluzione ambientale e
climatica a partire da 100 milioni di anni
fa, in un’area che ha visto comparire la
presenza umana solo in epoca più recente
(da ca. 10.000 anni a oggi).
Tra le principali attrattive geologiche, sono
di rilevanza turistica il sito paleontologico
del dinosauro Antonio, la ricca fauna
fossile, le fenomenologie carsiche [50] e
diverse grotte. Nel Carso se ne contano
oltre 2700, molte delle quali, di grande
bellezza e interesse scientifi co, come ad
esempio la Grotta Gigante, attraggono da
tutto il mondo visitatori e appassionati di
speleologia.
La roccia è per il territorio anche risorsa
economica. Sin dall’antichità i romani
seppero sfruttare i blocchi calcarei
attraverso l’attività estrattiva nelle numerose
cave sparse su tutto il territorio e in
particolare nei pressi di Aurisina.
The Triestine Carso – among the most
important examples of carsic formation
in the world – has long been a symbol of
geology. Sea and rocks, with their respective
biological communities, record the
environmental and climatic evolution which
has taken place over the last 100 million
years in an area which has seen an increase
in human activity only over the last 10,000
years.
47
Among the most compelling geological
features, and certainly worth seeing, are the
paleontological site of the dinosaur Antonio,
the range of animal fossils, the typical
characteristics of the Carso [50] and many of
the caves. There are over 2700 in the Carso
area, many of great natural beauty and
scientifi c interest such as the Grotta Gigante
(Giant Cave) and which attract visitors and
speleologists from all over the world.
Stone is also a vital economic resource
for the Carso. Even in ancient times the
Romans were adept at exploiting the huge
limestone blocks in quarries throughout the
area, in particular around Aurisina.
Der Triester Karst, welcher zu den
bedeutendsten Karstgebieten auf der
Welt gehört, ist in geologischer Hinsicht
ein symbolträchtiger Ort. Meer und
Felsen, sowie die jeweiligen biologischen
Gemeinschaften haben vor 100 Millionen
Jahren Klima- und Umweltveränderungen
erlebt. Erst in jüngster Zeit (seit etwa
10.000 Jahren bis heute) wurde dieses
Gebiet dichter bevölkert. Zu den unter
Touristen beliebtesten geologischen
Sehenswürdigkeiten zählen das
paläontologische Gelände des Dinosauriers
Antonio, die vielfältigen fossilen Arten,
sowie Karsterscheinungen [50] und
unzählige Grotten. Das Karstgebiet zählt
mehr als 2.700 Grotten und Höhlen,
einige dieser, wie z. B. die Grotta Gigante,
sind besonders faszinierend und von
48
50
wissenschaftlichem Interesse und ziehen
alljährlich zahlreiche Besucher und
Höhlentouristen an.
Das Gestein stellt auch eine wirtschaftliche
Ressource dar: bereits im alten Römischen
Reich waren die bergbaulichen Aktivitäten
in den zahlreichen Höhlen aus Kalkstein in
der Gegend, insbesondere in der Nähe von
Aurisina, stark entwickelt.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Tra le grotte più visitate: la Gualtiero Savi [42] (Val
Rosandra), con spettacolari concrezioni, stalattiti
e stalagmiti, l’Abisso di Trebiciano, a 329 metri di
profondità, e la grotta del Mitreo, di particolare
interesse archeologico, frequentata a partire dal
Neolitico e utilizzata successivamente come luogo
di culto del Dio Mitra in epoca tardo-imperiale.
Among the most popular caves for visitors
are: the Gualtiero Savi [42] (Val Rosandra), with
its spectacular structure, its stalactites and
stalagmites; the Abisso di Trebiciano, 329 metres
deep; and the cave of Mitreo, which is of particular
archaeological interest because it was inhabited
as early as Neolithic times and was later used as
a temple for the cult of the god Mitra during the
late-Imperial period.
Die meistbesuchten Grotten und Höhlen sind
die Gualtiero Savi-Grotte [42] (Rosandratal), mit
spektakulären Konkretionen, Stalaktiten und
Stalagmiten, der 329 Meter tiefe Abisso von
Trebiciano sowie die Grotte von Mitreo, welche
archäologisch von besonderem Interesse ist,
zumal sie seit der Jungsteinzeit bewohnt und
später als ein dem römischen Gott Mithras
geweihtes Heiligtum genutzt wurde.
49

51
Grotta Gigante
The Grotta Gigante | Die Grotta Gigante
Tanto capiente da poter contenere la
basilica di San Pietro: la Grotta Gigante,
entrata nel Guinness come cavità turistica
più grande al mondo, ha una forma ellittica,
lunga 130 metri, larga 65 e alta 107. L’area
interna copre una superfi cie di 600 metri
quadrati ed è uno splendido esempio di
come processi carsici ipogei, quali fi umi
sotterranei e crolli, possano portare alla
formazione di cavità di enormi dimensioni.
Pareti e soffi tti sono ricchi di concrezioni
stalagmitiche e stalattitiche, alcune
imponenti come la Colonna Ruggero, alta
12 metri.
La prima esplorazione della cavità, allora
conosciuta come Riesen Grotte, avvenne
nel 1840, a seguito delle ricerche di acqua
per approvvigionare Trieste, anche se
reperti archeologici rivenuti al suo interno
testimoniano la presenza dell’uomo sin dalla
preistoria. Strumenti in pietra scheggiata
e levigata, ceramiche, ossa animali e
umane - ritrovamenti oggi conservati nel
piccolo museo esterno - testimoniano una
frequentazione umana dal Neolitico all’età
dei castellieri.
Large enough to hold St. Peter’s Basilica,
the Grotta Gigante has a place in the
Guinness Book of Records as the largest
cavern open to tourists in the world. It has
an elliptical shape, being 130 metres long,
65 metres wide and 107 metres high. It
has an internal area of some 600 square
metres and is a splendid example of how
the natural underground processes of the
Carso, such as erosion by underground
rivers and rock falls can lead to the creation
of enormous caves. The walls and roof are
rich in stalagmite and stalactite formations,
some of which – like the column called
Ruggero – reach an impressive 12 metres in
height.
As part of the search for water sources to
supply Trieste, the cave – then known as the
Riesen Grotte - was fi rst explored in 1840
even though archaeological remains prove
there were humans living here in prehistoric
times. Stone tools which had been carefully
smoothed and shaped, early pottery, both
animal and human bones – fi nds which are
now on display in the compact museum
just outside the cave – are witness to a
human presence from the Neolithic age to
the time of the castellieri.
Die Grotta Gigante ist im Guinness-Buch
der Rekorde als Größte Schauhöhle
der Welt vermerkt, ihr Hohlraum könnte
dabei den gesamten Petersdom enthalten.
Die elliptische Halle ist 130 Meter lang,
65 Meter tief und 107 Meter hoch. Die
Innengesamtfl äche beträgt 600 m2
und ist ein wunderbares Beispiel dafür,
wie unterirdische Karstprozesse, wie
beispielsweise Flüsse oder Einstürze, riesige
Höhlen bilden können. Wände und Decken
sind reich an Stalaktiten und Stalagmiten,
Ambiente e natura | 25
einige erreichen imposante Ausmaße, wie z.
B. die zwölf Meter hohe Säule Ruggero.
Bei der Suche nach Wasser zur Versorgung
Triests wurde die Höhle, welche damals
als Riesengrotte bekannt war, erstmals
im Jahre 1840 erkundet. Die entdeckten
archäologischen Funde belegen aber
eine menschliche Präsenz bereits in
vorgeschichtlicher Zeit. Geräte aus
abgesplittertem und geschliff enem Stein,
sowie Keramiken, menschliche sowie
tierische Knochen werden heute in dem
kleinen Speläologiemusem aufbewahrt und
belegen die menschliche Präsenz schon seit
der Jungsteinzeit bis zur Zeit der Castellieri.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
La Grotta Gigante è anche una stazione scientifi ca.
Al suo interno sono conservati due pendoli
geodetici [51], strumenti sensibilissimi che
misurano le oscillazioni crostali del nostro pianeta,
una stazione meteorologica e una stazione sismica
per la registrazione dei terremoti.
The Grotta Gigante is also a scientifi c research
station. It houses two geodetic pendulums [51],
highly sensitive instruments which measure
the slightest oscillations in the earth’s crust, a
meteorological station and seismic measuring
equipment to record earthquakes.
Die Grotta Gigante ist ebenfalls ein
Wissenschaftsstandort. In der Höhle befi nden
sich zwei geodätische Pendel [51], zwei
äußerst sensible Instrumente zur Erforschung
der Erdgezeiten sowie eine Wetter- bzw.
Erdbebenstation.
52

26 | Ambiente e natura
Cave tra Aurisina e Muggia
The quarries between Aurisina and Muggia | Die Steinbrüche von Aurisina und Muggia
Nella provincia di Trieste sono due i siti
estrattivi principali: le cave di Aurisina
[54, 55] per i calcari e quelle di Muggia per
le arenarie. Alcune sono ancora in attività
e risultano visibili dall’alto. Per ammirare da
vicino la roccia calcarea, e la moltitudine
di fossili [56] all’interno custoditi, vengono
organizzate visite su appuntamento. Si
possono prenotare al centro informativo di
Rupinpiccolo, ricavato da edifi ci un tempo
appartenenti alla cava.
Nel bacino estrattivo di Aurisina,
riconosciuto sito di interesse storico con un
provvedimento della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia, la Cava Romana è la più
grande in attività e quella che sulle pareti
conserva le più evidenti tracce delle antiche
escavazioni.
Nei pressi di Muggia e di Trieste l’ambiente
geologico cambia e la roccia calcarea
lascia il posto all’arenaria dal caratteristico
colore giallo-bruno, pregevole materiale
da costruzione molto utilizzato durante
il periodo asburgico, che ancora si estrae
dall’ultima cava muggesana rimasta in
attività.
There are two main quarrying sites in
the province of Trieste: the ones around
Aurisina for limestone [54, 55] and those
near Muggia for slate. Some are still being
worked and are visible from higher ground,
but to investigate the limestone rock and the
multitude of fossils [56] it holds special visits
(by appointment only) can be organized.
These can be booked at the Information
53
54
56
Centre at Rupinpiccolo, which once formed
part of the quarry buildings.
Within the quarrying basin of Aurisina (which
has been recognized as a site of special
historical interest by the government of
the Autonomous Region of Friuli Venezia
Giulia), the Roman Quarry is the largest still in
use and the one which still shows traces of
ancient workings on its rock surfaces.
Around Muggia and Trieste, the geological
features change, and limestone gives way
to sandstone with its characteristic yellowbrown
colour, a valued building material
much used during the Hapsburg period
and which is still extracted from the last
remaining working quarry in the Muggia
area.
Die beiden wichtigsten Bergbaustätten
in der Provinz Triest sind der
Kalksteinbruch von Aurisina [54, 55]
und die Steinbrüche von Muggia zur
Sandsteinförderung. Einige dieser
Steinbrüche sind noch in Betrieb und sind
von oben sichtbar. Es werden aber auch
regelmäßig touristische Führungen auf
Anfrage organisiert, um den Kalkstein und
die fossilen [56] Funde von nächster Nähe
bewundern zu können. Die Führungen
können auch beim Informationszentrum
von Rupinpiccolo gebucht werden, welches
sich in ehemals zum Steinbruch gehörenden
Gebäuden befi ndet. Im Steinbruch von
Aurisina, welcher durch ein Verfahren der
autonomen Region Friaul-Julisch Venetien
zu einer Stätte von historischem Interesse
55
erklärt wurde, befi ndet sich die größte
noch in Betrieb befi ndliche Cava Romana,
auf deren Wände Spuren der damaligen
Ausgrabungen sichtbar sind.
Die geologische Landschaft ändert sich
in der Nähe von Muggia und Triest, der
Kalkstein weicht dabei dem braun-gelben
Sandstein. Dieses wertvolle Material, welches
bereits während der Habsburger Zeit
verwendet wurde, wird im letzten noch in
Betrieb befi ndlichen Steinbruch bei Muggia
gefördert.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
La pietra di Aurisina [56] venne utilizzata per
edifi care splendide opere architettoniche quali
il Ponte di Rialto a Venezia, la Basilica di Aquileia,
il Teatro Romano di Trieste o la monumentale
stazione di Milano. All’estero è stata impiegata per
costruire opere pubbliche e monumenti anche in
Francia, Germania, Egitto, USA e Giappone.
Stone from Aurisina [56] has been used over the
years to create some exceptional architectural
masterworks, such as the Rialto Bridge in Venice,
the Basilica of Aquileia, the Roman Theatre in Trieste
and the magnifi cent central railway station in Milan.
It has also been used in the construction of public
buildings and monuments in France, Germany,
Egypt, the USA and Japan.
Das Gestein aus Aurisina [56] wurde beim Bau
prachtvoller architektonischer Werke wie z.B. der
Brücke von Rialto in Venedig, der Basilika von
Aquileia, des römischen Theaters von Triest und des
monumentalen Bahnhofes in Mailand verwendet.
Öff entliche Gebäude und Sehenswürdigkeiten aus
Aurisina-Stein befi nden sich außerdem auch in
Frankreich, Deutschland, Ägypten, den Vereinigten
Staaten und Japan.

Sito paleontologico del Villaggio del Pescatore
Paleontological site of the Villagio del Pescatore
Das paläontologische Gelände Villaggio del Pescatore
‘ex cava calcarea situata tra Duino e il
L Villaggio del Pescatore è un sito fossilifero
di interesse mondiale. Nel 1994, è stato qui
trovato lo scheletro completo di un dinosauro
adulto perfettamente conservato.
Alto quasi 1 metro e lungo 4, del peso di 700
kg, è il più completo dinosauro di dimensioni
medio-grandi mai rinvenuto in Europa dal
1878 e rappresenta un nuovo genere di
dinosauro adrosauroide il cui nome scientifi co,
Tethyshadros insularis, signifi ca dinosauro
adrosauroide insulare della Tetide. La testa
dell’animale, un vegetariano simpaticamente
battezzato Antonio [57], è allungata e dotata
di un curioso becco con punte sporgenti.
Negli stessi strati rocciosi, in una spessa (11
m) lente di calcari laminati inglobata in una
breccia calcarea databile a circa 70 milioni
di anni fa (Cretacico superiore), sono stati
recuperati resti fossili di pesci, gamberetti,
coccodrilli, pterosauri e di un altro dinosauro
(Bruno).
Il sito paleontologico, raggiungibile
percorrendo un facile sentiero che sale dalla
costa, è visibile ma non visitabile (gli scavi
sono protetti da una recinzione metallica).
The ex-limestone quarry between
Duino and the Villaggio del Pescatore
(Fisherman’s Village) is a fossil site of worldwide
fame and interest. It is here that in 1994
the complete skeleton of an adult dinosaur
was found in perfect condition. Almost one
metre tall, four metres long and weighing
some 700 kilos, it is the most complete
medium-large dinosaur to be found in
Si ringrazia la Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Friuli Venezia Giulia per la concessione all’utilizzo dell’immagine di Antonio.
Europe since 1878 and represents a new
species of adrosaurus whose scientifi c name,
Tethyshadros insularis, means island-living
adrosauroid dinosaur from Tetide. The extended
head of this animal – a plant-eater which was
given the friendly name of Antonio [57] –
has a curious beak-like mouth with unusual
protrusions.
Within the same strata of rock, in an 11-metre
thick layer of limestone and crushed
aggregates which has been dated to 70
millions years ago (the upper Cretaceous
period), the fossilized remains of fi sh, shrimps,
crocodiles, pterosaurs and another dinosaur -
Bruno – have been found.
The paleontological site can been seen but
not visited (the excavations are continuing
and are protected by a fence) by following
an easy footpath which leads up from the
shoreline.
Der ehemalige Kalksteinbruch zwischen
Duino und dem Fischerdorf Villaggio del
Pescatore ist eine weltberühmte an Fossilien
reiche Stätte, in dem das vollständige Skelett
eines erwachsenen Dinosauriers entdeckt
wurde. Dieser ist etwa einen Meter hoch
und vier Meter lang, wog 700 Kilogramm
und ist deshalb der vollständigste seit
1878 auf europäischem Boden gefundene
mittelgroße Dinosaurier. Er ist ein neuer
Typ der Dinosaurierart Adrosauroidea. Sein
wissenschaftlicher Name Tethyshadros
insularis bedeutet Adrosauroides der Insel
Thetys. Dieser Pfl anzenfresser wurde Antonio
[57] genannt, sein Kopf ist länglich und
Ambiente e natura | 27
verfügt über einen merkwürdigen, spitz
zulaufenden Schnabel.
In denselben Gesteinsschichten befi ndet sich
eine elf Meter dicke Kalksteinschicht, welche in
einer anderen Kalksteinschicht eingebettet ist,
deren Entstehung etwa siebzig Millionen Jahre
zurückliegt. Dort wurden Fossile Funde von
Fischen, Garnelen, Krokodilen, Pterosauriern
sowie eines weiteren Dinosauriers (Bruno)
gefunden. Das paläontologische Gelände ist
durch einen Wanderweg, welcher der Küste
entlang aufsteigt, erreichbar. Das Gelände
ist dabei sichtbar, aber nicht besuchbar (die
Gruben werden von einem metallischen Zaun
umgrenzt).
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Considerato il rinvenimento in località costiere
dell’Istria di centinaia di impronte, non stupisce la
presenza di dinosauri a Duino ma lo straordinario
stato di conservazione dei reperti, oggi custoditi
in una sala dedicata del Museo Civico di Storia
Naturale di Trieste.
Considering that hundreds of footprints have
been found along the Istrian coastline, it is not
surprising that a dinosaur fossil should have been
found at Duino, although its extra-ordinarily good
state of preservation perhaps is. It is now displayed
in a special gallery at the Museum of Natural
History in Trieste.
Zumal in den istrianischen Küstenorten
Hunderte von Spuren entdeckt wurden, ist
die Präsenz von Dinosauriern in Duino nicht
verwunderlich. Besonders erstaunlich ist aber der
Erhaltungszustand der Funde, welche heute in
einem Saal des Museo Civico di Storia Naturale
(Naturgeschichtemuseums) in Triest aufbewahrt
werden.
57
58

28 | Sport e tempo libero
“La Barcolana, storica e
aff ollatissima regata,
prende il nome
della riviera triestina
e viene organizzata ogni
seconda domenica
di ottobre.”
59
60
61
Sport e
tempo libero
Sport and free time activities | Sport und Freizeit
La varietà degli ambienti naturali
presenti nella provincia di Trieste dà
modo agli appassionati di vita all’aria
aperta di praticare molti sport a contatto
con la natura, dall’arrampicata sportiva
alla vela. Non c’è che l’imbarazzo della
scelta tra percorsi ciclistici, ippici, campi
da golf o da tennis e numerosi centri
polisportivi. Il nuoto può vantare una
struttura all’altezza della tradizione
natatoria locale con una piscina scoperta,
una per i tuffi e la vasca da 50 m che può
ospitare i più importanti appuntamenti
internazionali, quali i Campionati Europei
in vasca corta nel 2005. Ci sono diverse
piscine minori tra cui l’attrezzato centro
sportivo di San Giovanni, con zona fitness,
sauna finlandese, bagno turco e percorso
Kneipp.
Innumerevoli sono le strutture dedicate
al calcio giovanile, dilettantistico e
amatoriale mentre l’ex stadio Pino Grezzar
è diventato un moderno centro di atletica
con otto corsie e piste da 40m di raggio.
Gli amanti della corsa all’aria aperta
hanno a disposizione il centro sportivo
di Cologna, il lungomare di Barcola, la
Napoleonica e il tracciato che parte poco
dietro la chiesa di Basovizza e si snoda nel
bosco.
Tra le manifestazioni sportive più
importanti, ci sono la Barcolana, storica e
affollatissima regata che prende il nome
della riviera triestina e viene organizzata
ogni seconda domenica di ottobre, e
la Bavisela (in dialetto triestino significa
brezza, alito di vento), o Maratona
d’Europa, prestigiosa competizione
internazionale che si tiene a maggio.
La kermesse prevede anche una Mezza
Maratona o Maratonina e una sezione
non competitiva che registra una grande
partecipazione. Ogni anno l’allegro e
colorato flusso umano che si snoda da
Miramare verso Piazza dell’Unità trasforma
l’evento in una festosa celebrazione dello
sport.
The wide range of different natural
environments within the province of
Trieste means that lovers of the open-air
can practice a variety of sports in close
contact with nature, from rock climbing
to sailing. There is an embarrassment
of choice with cycle paths, equestrian
sports, golf courses, tennis courts and
numerous multi-sport centres. Swimming
can boast a structure which reaches the
same standards as the local swimming
tradition with an outdoor pool, one for

62
diving and a 50-metre pool which can
host the most important international
events, such as the European Short-
Course Championships which were held
here in 2005. There are various other,
smaller swimming pools, such as the one
at the San Giovanni Sports Centre, with
a fitness area, Finnish sauna, Turkish bath
and Knapp track.
There are countless pitches for junior,
youth and amateur football, while the
ex-stadium Pino Grazer has become a
modern athletics track with eight lanes
and a running track of 80 metres in
diameter. Enthusiasts of cross-country
running can use the sports centre at
Cologna, the sea-side path at Barcola, the
Napoleonica and the route which starts
just after the church at Basovizza and
then winds through the woods.
Among the most important sporting
events are the Barcolana, the now
traditional and highly-popular regatta
which takes it name from the Trieste
Riviera sea-front and is held every second
Sunday in October, and the Bavisela
(which in the local dialect means breeze,
or breath of wind), and the European
Marathon, a prestigious international
competition taking place in May. This
event involves also a half-marathon and a
non-competitive run which always proves
popular. Every year, this happy, brightlycoloured
river of people weaves its way
from Miramare to Piazza dell’Unità d’Italia
and transforms the event into a joyful
celebration of sport.
Die vielfältigen Landschaften
der Provinz Triest bieten dem
Naturliebhaber diverse Möglichkeiten der
sportlichen Betätigung an der frischen
Luft, von der Klettertour bis zum Segeln.
Fahrrad- und Pferdwege, Golf- und
Tennisplätze, sowie eine Vielzahl von
Sportzentren sorgen für die Qual der
Wahl.
Besonders das Schwimmen weist hier eine
lange und herausragende Tradition auf.
Die Badeanstalt besitzt ein Hallen- bzw.
Freibad und ein 50-Meter-Bad, in dem
wichtige internationale Veranstaltungen
wie die Kurzbahneuropameisterschaft im
Jahr 2005 stattfinden.
Es gibt viele kleinere Bäder wie den
Sportverein San Giovanni, welcher über
ein Fitnesszentrum, eine finnische Sauna,
ein türkisches Bad und einen Kneipp-Weg
verfügt.
Triest besitzt viele Sportanlagen für den
jugendlichen Amateurfußball, während
das ehemalige Stadion Pino Grezzar
mit acht Bahnen und 40-Meter-Pisten
zu einem modernen Athletik-Zentrum
wurde. Der Sportverein von Cologna,
die Promenade von Barcola sowie die
Napoleonica und der Wanderweg,
der sich von der Kirche von Basovizza
ausgehend durch den Wald schlängelt,
sind den zahlreichen Jogging- und
Naturliebhabern besonders lieb.
Zu den wichtigsten Sportveranstaltungen
zählt die Barcolana, die historische
und stark frequentierte Regatta, deren
Name aus der Triester Riviera stammt.
Die Barcolana wird am zweiten Sonntag
in Oktober veranstaltet. Eine andere
Sport e tempo libero | 29
bekannte Sportveranstaltung ist die
Bavisela (der Name bedeutet Brise
oder Windböe im Triester Dialekt),
auch als Europa-Marathon bekannt,
ein internationaler Wettbewerb, der
in Mai stattfindet. Außerdem werden
ein Halb- und ein Nicht-Wettbewerbs-
Marathon, die eine hohe Teilnahme
verzeichnen, organisiert. Jedes Jahr
überschwemmt ein fröhlicher und bunter
Menschenstrom den Weg von Mirarmare
nach Piazza dell’Unità, wodurch die
Sportveranstaltung zu einer freudigen
Sportfeier wird.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Nel tempo libero, molto praticata a livello turistico
è la speleologia, nata come scienza proprio a
Trieste. Appassionati e curiosi accorrono da ogni
parte del mondo per ammirare lo straordinario
patrimonio sotterraneo del Carso.
A popular activity among visitors – experts and
novices alike – is spelaeology, which as a fi eld
of scientifi c study began here in Trieste. Cavers
from all over come to admire the extra-ordinary
underground the world beneath the Carso.
Die Speläologie, die als Wissenschaft genau in
Triest entstand, ist bei den Touristen sehr beliebt.
In der Freizeit nehmen viele Touristen an Höhlen-
und Trekkingtouren teil. Liebhaber aus aller Herren
Länder erreichen Triest, um das fantastische
unterirdische Erbe des Karstes zu bewundern.

30 | Sport e tempo libero
63
A cavallo
Riding | Reiten
Gli scenari carsici off rono percorsi
ideali per escursioni a cavallo, dai
sentieri panoramici e naturalistici alle
varianti più avventurose. Molto apprezzati
dai cavallerizzi sono il tratto della via
Gemina che unisce Malchina a Prepotto, i
sentieri nella Riserva Naturale del Monte
Lanaro, a Monrupino, e la traversata
Muggesana.
Una consolidata tradizione ippica triestina
è confermata dalla presenza di diversi
circoli, associazioni e maneggi privati che
propongono attività equestri. Esistono
corsi e strutture dedicati sia alla monta
all’inglese che all’americana.
Le discipline praticabili vanno da salto
a ostacoli e volteggio, una sorta di
ginnastica acrobatica, al dressage, elegante
espressione di sintonia tra cavallo e
cavaliere. Ma il Carso off re anche opzioni
più originali: è possibile praticare sport di
squadra come l’horseball o la disciplina
degli attacchi, che insegna come guidare
una carrozza o una pariglia.
L’attività di pony è uno dei cardini
dell’equitazione giovanile. Sempre più
diff use sono le iniziative che vedono
il cavallo trasformarsi in un terapista a
quattro zampe, per la riabilitazione di
persone diversamente abili mediante
l’ippoterapia.
The Carso landscape off ers many ideal
trails for horse-riding and ponytrekking.
Lovers of riding through a natural
landscape or of hill trekking will fi nd
numerous opportunities throughout the
area, from those for tourists to those for
the more inquisitive and adventurous.
Among the most popular trails for ponytrekking
are the stretch of the Via Gemina
which connects Malchina to Prepotto,
the trails in the Natural Reserve of Monte
Lanaro at Monrupino, and the Muggesana
trail.
Trieste can boast a long-standing riding
tradition, as seen by the large number of
riding schools, clubs and private stables
which all encourage this pastime. Various
disciplines are followed: show jumping,
vaulting (a sort acrobatic gymnastics) and
dressage, that most elegant demonstration
of the synchrony between horse and rider.
There are also team games such as horse
ball or four-in-hand, which involves driving
a carriage.
Horse therapy is now an interesting part of
young people’s experience. It describes the
initiative which sees the horse transformed
into a four-legged therapist, to off er
support to the diff erently-abled.
Die Karstlandschaft bietet ideale
Reitwege, von den natürlichen
Panoramawegen bis zu den
abenteuerlichsten Varianten. Der Wanderweg
von Via della Gemina, der Malchina mit
Prepotto verbindet, sowie die Wege des
Naturschutzgebiets von Monrupino und der
Wanderweg Muggesana sind bei den Reitern
besonders beliebt.
Triest weist eine lange Reitertradition auf,
64
65
wie auch die unterschiedlichen Vereine
und privaten Manegen zeigen. Regelmäßig
werden Kurse sowohl zum englischen
als auch zum amerikanischen Reiten in
geeigneten Strukturen organisiert.
Hürdenspringen und Voltigieren, d.h.
akrobatische Geschicklichkeitsspiele, sowie
Dressurreiten, das die enge Beziehung
zwischen Pferd und Reiter ausdrückt, sind
nur einige Disziplinen, die man in der
Natur betreiben kann. Allerdings bietet
der Karst auch originelle Möglichkeiten
zum Reiten: Man kann nämlich lernen,
eine Kutsche oder ein Gespann zu reiten
oder Mannschaftssportarten wie Horseball
treiben.
Die Hippotherapie ist eine der
grundlegenden Aktivitäten des
Jugendreitens. Das Pferd gilt hier als
vierbeiniger Therapeut zur Rehabilitation
behinderter Menschen.

In sella alla bicicletta
Bicycles | Fahrradfahren
Sul territorio si sviluppano sia piste
ciclopedonali che percorsi adatti alla
mountain bike. Alcune delle passeggiate
preferite dai triestini, dalla Napoleonica al
lungomare di Barcola, sono aperte anche ai
cicloturisti. Molto apprezzati per la varietà
del paesaggio e le attrattive turistiche sono
i percorsi transfrontalieri: dalla Traversata
Muggesana, che prosegue oltreconfi ne sino
al litorale sloveno, al tracciato – in parte su
strada - che congiunge Opicina a Sezana, in
Slovenia, con tappa alle scuderie di Lipizza.
Frequentatissima è la pista ciclopedonale
intitolata allo storico ciclista triestino
Giordano Cottur, nata dalla riconversione
di un tratto dell’ex ferrovia che fi no al 1959
collegava la stazione triestina di Campo
Marzio a quella di Erpelle (Hrpelje). Da via
Orlandini fi no a Draga S. Elia, il percorso si
sviluppa per 12 km su territorio italiano, per
poi proseguire in Slovenia, fi no a Divaccia.
Si può intercettare anche arrivando dal
percorso cicloturistico del Carso che
parte dalla Napoleonica di Opicina, basta
proseguire verso Basovizza e poi scendere
verso la Val Rosandra, dove passa la ex
ferrovia.
Gli appassionati di mountain bike possono
benefi ciare della fi tta rete di sentieri carsici,
dove vengono organizzare anche gare di
endurance a staff etta su percorso sterrato,
come la Carso 24 ore. Molto panoramica è
la Traversata Mediterranea che si estende
da Aurisina alla Val Rosandra, per un totale
di circa 30 chilometri, buona parte dei quali
con vista mare.
Throughout the area there are both
cycle-paths and trails suitable for
mountain-bikes. Some of the walks bestloved
by Triestines are also open to cyclists,
such as the Napoleonica and the coastal
walk at Barcola. The cross-border tracks are
especially popular because of the varied
countryside and visitor attractions: these go
from the Traversata Muggesana, which takes
you over the border and along the Slovene
littoral, to the stretch (partly on the road)
66
linking Opicina to Sezana with a stop at the
historic stables of Lipizza.
One especially popular route is the cycle
and pedestrian trail named after the famous
Triestine cyclist Giordano Cottur. This was
created from a stretch of the old railway line
which until 1959 connected the secondary
railway station of San Marzio to Erpelle
(Hrpelje). From via Orlandini to Draga S. Elia
the track leads through Italy before then
continuing in Slovenia to Divaccia. You can
pick up this trail by starting from the Carso,
that is the section of the Napoleonica from
Opicina going towards Basovizza before
then descending in the direction of the Val
Rosandra where you meet the ex-railway.
Mountain-bike enthusiasts have at their
disposal an extensive network of routes
over the Carso, where endurance relay
races are organized along prepared tracks,
such as the Carso 24 hour. The Traversata
Mediterranea from Aurisina to Val Rosandra
off ers superb views, often over the sea,
throughout its 30-kilometre length.
Triest besitzt sowohl Fuß- und Rad- als
auch Mountainbikewege. Einige der
von den Einwohnern besonders begehrten
Fahrradwege wie die Promenade von
Barcola oder die Napoleonica sind auch
für die Radtouristen zugänglich. Die
grenzüberschreitenden Radwege erfreuen
sich wegen der abwechslungsreichen
Landschaft und der touristischen
Verlockungen besonderer Beliebtheit:
von der Traversata Muggesana, die den
slowenischen Küstenstreifen erreicht, bis zu
dem zum Teil asphaltierten Fahrradweg, der
Opicina über die Rennställe von Lipica mit
der slowenischen Stadt Sezana verbindet.
Der Fuß- und Radweg, welcher nach dem
berühmten Triester Radrennfahrer Giordano
Cottur benannt ist, entstand durch die
Neunutzung des Geländes der alten
Eisenbahnstrecke, die bis 1959 den Bahnhof
Triest Campo Marzio mit dem Bahnhof
Erpelle (Hrpeljie) verband. Die insgesamt 12
67
Sport e tempo libero | 31
km lange Strecke verläuft von Via Orlandini
bis zu der italienisch-slowenischen Grenze
von Draga S. Elia und erreicht schließlich
Divaccia in Slowenien. Man kann den
Weg von dem Fuß- und Radweg des
Karstes aus erreichen, der in der Nähe der
Napoleonica beginnt und über Basovizza
bis zum Rosandra-Tal verläuft, in dem die
Eisenbahnstrecke verläuft.
Die Mountain-Bike-Liebhaber können auf
den Karstwegen Fahrrad fahren, wo auch
Endurance- Staff elläufe auf Schotterwegen,
wie der 24 Ore Carso, organisiert werden.
Ein beliebter Fahrradweg ist auch die
Traversata Mediterranea. Dabei handelt es
sich um einen 30 km langen Panoramaweg,
der von Aurisina ausgehend das Rosandra-
Tal durchquert.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Chi ama le lunghe pedalate ma non le salite può
arrivare ad Opicina aff rontando il dislivello dal
centro città all’altipiano carsico… comodamente
seduto in tram. Con l’aiuto del tramviere si
possono infatti caricare sulla parte anteriore del
mezzo fi no a 3 biciclette, godendosi il panorama
senza faticare.
Lovers of long-distance cycling (but without
ascents!) can reach Opicina from the city centre
comfortably seated on the tram. The conductor
will help you to put you bike onto the front of the
tram (it holds three) so you can enjoy the view
without the eff ort.
Wer die langen Fahrradwege, aber nicht die
Steigungen liebt, kann ruhig mit der Tram vom
Stadtzentrum aus die Karsthochebene und
Opicina erreichen. Mit Hilfe des Straßenbahners
kann man nämlich bis zu 3 Fahrräder im Vorderteil
der Bahn aufstellen und das Panorama ohne
Mühe genießen.

32 | Sport e tempo libero
68
In barca a vela
Sailing | Segeln
Moltissimi triestini sono in grado
di condurre autonomamente
un’imbarcazione in condizioni meteomarine
non impegnative. La vela, assieme
all’arrampicata, è uno degli sport più
praticati sul territorio: sono presenti
numerosi sodalizi nautici che, durante tutto
l’anno, incoraggiano la vita marinaresca
e organizzano attività agonistiche ed
educative, aperte ai soci, ad aspiranti
velisti e alle scuole. La stagione estiva è
dedicata soprattutto ai ragazzi, che hanno a
disposizione un’ampia possibilità di scelta tra
corsi di diff erente durata e livello, strutturati
anche in base all’età. Molte scuole di vela
triestine organizzano weekend o settimane
rivolte all’apprendimento di teoria e pratica
della navigazione e propongono pacchetti
completi anche per chi arriva da fuori città.
Circoli nautici e società sportive, associazioni
storiche e istituzioni nazionali dedicate come
la Lega Navale Italiana, che nella vecchia
lanterna ospita addirittura una biblioteca
tematica, hanno contribuito a rendere la
città uno dei centri velici più importanti del
Mediterraneo. La Barcolana, storica regata
che si svolge ogni seconda domenica di
ottobre nel golfo triestino, è ormai una delle
più aff ollate al mondo.
Large numbers of Trieste’s citizens are
quite able to sail as long as the sea and
weather conditions remain not too diffi cult.
Sailing, along with climbing, is one of the
most popular sports in the area: there are
several sailing clubs of various sizes, and
throughout the year these encourage
sea-based activities and organise training
and educational courses and sessions
which are open to members, would-be
sailors and schools. The summer season is
mainly dedicated to youngsters, who have
a wide choice of courses of diff erent levels
and duration designed for specifi c age
groups. Many local sailing schools organise
weekend or week-long courses to teach fi rst
the theoretical part and then the practical
aspects of sailing, and often off er inclusive
packages for visitors from outside the city
These sailing and sports clubs, long-standing
associations and national institutions such
as the Lega Navale Italiana - which houses a
library on the subject in the old lighthouse
- have all made their contribution towards
making Trieste one of the most important
centres for sailing in the Mediterranean. The
Barcolana, the now traditional regatta held
annually in the gulf of Trieste on the second
Sunday of October, is one of the most
popular events of its kind in the world.
Viele Triestiner können selbst
ein Segelschiff unter guten
Wetterbedingungen steuern. Das Segeln
und das Klettern sind die am meisten
betriebenen Sportarten in Triest. Es gibt
viele Wassersportvereine, die Wettbewerbe
und Seeaktivitäten für ihre Mitglieder,
Segelsportler und Schulen organisieren.
Im Sommer verfügen besonderes die
Jugendlichen über eine breite Auswahl an
Kursen unterschiedlicher Stufen und Dauer,
die auch je nach Alter variieren. Viele Triester
Segelschulen organisieren Wochenend- bzw.
69
wöchentliche Kurse, um die Segeltheorie
bzw. Segelpraxis zu unterrichten und bieten
Pauschal-Pakete auch für Touristen. Dank
der Segel-Clubs und Sportvereine sowie der
historischen und nationalen Institutionen
wie der Lega Navale Italiana, die auch eine
Bibliothek über das Thema Segeln besitzt,
gilt Triest als Exzellenzzentrum für Segelsport
im Mittelmeerraum. Die historische Regatta
Barcolana, die am zweiten Sonntag im
Oktober im Triester Golf stattfi ndet, ist
heutzutage eine der wichtigsten und meist
besuchten Veranstaltungen der Welt.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Nelle strutture triestine lo sport della vela si può
praticare a partire dall’età di 6 anni grazie a piccole
imbarcazioni chiamate optimist, progettate
apposta per i più piccoli, che non superano i 2
metri e mezzo.
Molto apprezzata dai più giovani è la disciplina
del match race, che permette si sfi darsi con
imbarcazioni di pari categoria.
Children can begin sailing in Trieste’s clubs from
the age of six thanks to small dinghies called
optimist, not exceeding 21/2 metres in length and
specially designed for youngsters.
Young people really enjoy the sport known as
match race which allows them to race in boats of
the same class.
In den Triester Sportzentren kann man ab 6 Jahren
mit kleinen Booten, den so genannten Optimist,
segeln. Diese Boote eignen sich besonders für
kleinere Kinder, und ihre maximale Länge beträgt
zwei Meter.
Sehr beliebt bei den Jugendlichen ist die Match
Race, ein Wettkampf mit Schiff en der gleichen
Kategorie.

Arrampicata sportiva
Climbing | Klettern
La storia dell’arrampicata a Trieste
comincia agli inizi del Novecento,
quando in Val Rosandra vengono aperte
le prime vie, ma è con il grande alpinista
Emilio Comici, a partire dagli anni Venti,
che si inizia a parlare di scuola triestina e
l’arrampicata diventa un’attività sempre più
diff usa. Oggi qualsiasi area limitrofa alla città
è ormai stata conquistata e contrassegnata
da vie storiche.
Destinazione privilegiata dei climber sono le
splendide falesie di roccia calcarea, amate
da esperti e principianti per gli spettacolari
panorami che si conquistano una volta
scalate. Soprattutto in primavera e autunno,
c’è tutto un brulicare di corpi appesi dal
settore più piccolo, quello di Sistiana, la cui
prima via è a due metri dalla spiaggia, alle
grandi pareti della Val Rosandra [60], quasi
alpine, che off rono oltre trecento vie. Sono
frequentatissime anche le pareti di Costiera
e Napoleonica [70], molto apprezzate
soprattutto perché, oltre che panoramiche,
sono al riparo dalla Bora.
The tradition of rock climbing in Trieste
began at the beginning of the last
century when the fi rst rock/faces were
opened up in the Val Rosandra, but it
wasn’t until the 1920’s with the renowned
mountaineer Emilio Comici that people
began to speak of a Trieste School, and
climbing became increasing popular. Today,
70
these is no suitable part of the local area
without its historical routes.
The most popular destinations for climbers,
experts and beginners alike, are the
splendid limestone cliff s with their breathtaking
views that reward a successful
ascent. Especially in the spring and the
autumn you can see a line of bodies
hanging from ropes from the smallest rockface
– that of Sistiana where the fi rst climb
is only two metres from the beach – to
the high, almost Alpine ascents of the Val
Rosandra [60] with over 300 diff erent routes
of various levels of diffi culty. The rock-faces
of Costiera and Napoleonica [70] are also
popular and especially appreciated not only
for the view but because they are sheltered
from the Bora, Trieste’s very own wind.
Die Triester Klettertradition entstand
zu Beginn des 20. Jahrhunderts, als
die ersten Kletterrouten im Rosandra-Tal
eröff net wurden. Ab den 20er Jahren sprach
man dank des berühmten Kletterers Emilio
Comici von einer Triester Kletterschule,
wodurch sich das Klettern auf dem Gebiet
immer mehr verbreitete. Heutzutage
werden alle angrenzenden Felswände
von den Kletterern erobert. Hauptziel der
Climbers ist die wunderschöne karstige
Kliff küste (Falesie), die sowohl bei Experten
als auch bei Amateuren beliebt ist und
auf deren Spitzen man atemberaubende
71
Sport e tempo libero | 33
Ausblicke genießen kann. Besonders im
Frühling und im Herbst besteigen viele
Kletterer sowohl die Wände von Sistiana,
deren erste Kletterroute zwei Meter vom
Meer entfernt ist, als auch die fast alpinen
Wände des Rosandra-Tales [60], die 300
Kletterrouten bieten. Außerdem sind die
Wände von Costiera und Napoleonica [70]
besonderes geschätzt, weil sie wunderbare
Ausblicke bieten und vor dem Triester Wind
Bora geschützt sind.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
La prima scuola di roccia del C.A.I. è stata aperta
a Trieste, all’imbocco della Val Rosandra, presso il
Rifugio Premuda, a 80 metri d’altitudine. Ebbe tra i
suoi istruttori Emilio Comici, in memoria del quale
è stato eretto un cippo sulla sommità del Crinale.
Ancora oggi, gli alpinisti triestini vengono in Valle
per allenarsi sulle brevi ma impegnative pareti di
roccia che arrivano al 6 e 7 grado.
The fi rst climbing school opened by the Italian
Alpine Club (C.A.I.) was here in Trieste at the
entrance to the Val Rosandra at the mountain
hut ‘Rifugio Premuda’, only 80 metres above sea
level. One of the instructors was Emilio Comici, in
whose memory a memorial stone was placed on
the summit of Crinale. Climbers from Trieste still
come to the Val Rosandra to train on the short but
diffi cult rock-faces.
Die erste Kletterschule des C.A.I (des italienischen
Alpenvereins) wurde in Triest in 80 Meter Höhe
nahe der Berghütte Permuda eröff net. Einer
der Lehrer war Emilio Comici, dem ein Denkmal
auf dem Gipfel des Crinale gewidmet ist. Die
Triester Alpinisten besteigen hier kurze, aber
anstrengende Felswände, und die Kletterrouten
erreichen ein Gefälle von 6-7 Grad.

34 | Passeggiate ed escursioni
“Chi non teme i dislivelli
apprezzerà il sentiero
dei pescatori: da Aurisina
sino alla baia di Canovella
degli Zoppoli, si ricalca il
percorso fatto per secoli
dai contadini carsici dediti
anche alla pesca.”
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Alcuni tratti della Traversata Mediterranea - come
il sentiero Tiziana Weiss (segnavia CAI n. 7) o la
passeggiata alla vedetta Slataper o la passeggiata
Derin [72], tra Conconello e Monte Spaccato-
regalano emozionanti scorci sul Golfo e sono
molto amati dai triestini.
Several stretches of the Traversata Mediterranea
off er indescribable views over the gulf, muchloved
by the local people: the trail called Tiziana
Weiss between Aurisina and Santa Croce (marked
CAI N° 7), the walk to the peak of the Slataper or
the Derin [72] trail from Conconello to Monte
Spaccato.
Einige Wanderwege der Traversata Mediterranea
wie der Wanderweg Tiziana Weiss, der
Panoramaweg Slataper oder der Spazierweg Derin
[72], zwischen Conconello und Monte Spaccato
gelegen, bieten atemberaubende Ausblicke auf
den Golf und sind bei den Einwohnern besonders
beliebt.
72
73
Passeggiate ed
escursioni
Walks and trails | Wanderwege und Exkursionen
Percorsi molto antichi si snodano
attorno alla provincia di Trieste. Sentieri
solcati nei secoli da migliaia di passi, come
la via Gemina, l’antica via romana che
univa Aquileia all’attuale Fiume (Croazia),
attraverso il Carso interno. Piacevoli da
ripercorrere sono gli 8 km, attrezzati per
bici e cavalli, che collegano Prepotto a
Malchina.
Molti sentieri incrociano antichi castellieri,
boschi e vigneti, borghi rurali e lande
carsiche: come i gradevoli percorsi di
Conosci il Carso e il sentiero Vertikala, che
dalle svettanti Alpi Giulie porta al mare.
Sul litorale, il più conosciuto è il sentiero
Rilke, sopra le straordinarie falesie di
Duino, ma ci sono altre incantevoli vie
che collegano l’altipiano all’Adriatico,
come il percorso che da Conconello
porta a Miramare. Chi non teme i dislivelli
apprezzerà il sentiero dei pescatori: da
Aurisina sino alla baia di Canovella degli
Zoppoli, si ricalca il percorso fatto per
secoli dai contadini carsici dediti anche alla
pesca.
Dall’altra parte della città, la Traversata
Muggesana [75], tra morbidi colli, è adatta
sia per tranquille passeggiate che per
percorsi in mountain bike o per escursioni
a cavallo. All’uso si presta anche il tracciato
della vecchia ferrovia austroungarica, pista
cicloturistica che parte da San Giacomo
e attraversa la Val Rosandra [41], per poi
proseguire alla scoperta della Slovenia.
Nel parco della valle s’incrociano sentieri
e percorsi naturalistici diretti alle cime dei
rilievi e ad altri punti di interesse, come la
panoramica Vedetta San Lorenzo, da dove

74 75
si osserva un buon tratto della valle e il
versante occidentale del Monte Carso.
There are many ancient trails winding
their way around the province of
Trieste. Tracks which have been walked
by thousands of feet, such as via Gemina,
the ancient Roman road linking Aquileia
with the city now called Fiume in Croatia
which crosses the entire Carso. The eight
kilometres, also suitable for bikes and
horses, connecting Prepotto to Malchina
makes a pleasant short hike.
Other trails, through woods and vineyards,
pass ancient castellieri or go through
unspoiled villages and the Carso landscape
such as the walks included in the project
Learn about the Carso (Conosci il Carso)
and the Vertikala trail, connecting the
Julian Alps to the sea.
On the littoral, the most well-known
walk is the Rilke above the spectacular
cliff s of Duino, but there are others with
enchanting views linking the plateau
and the sea, such as the one from
Conconello to Miramare. Those who are
not deterred by some strenuous climbs
and descents will certainly enjoy the socalled
Fishermen’s Trail: from Aurisina to
the bay of Canovella degli Zoppoli hikers
follow the route taken for centuries by the
peasant farmers of the Carso, who were
also fi shermen.
On the other side of the city, the Traversata
Muggesana [75] passes over gentle hills,
and is perfectly suited to gentle walks,
riding mountain bikes or pony trekking.
The same can be said of the stretch of the
old Austro-Hungarian railway, now a cycle
track, which leaves from San Giacomo
and crosses the Val Rosandra [41] to fi nish
in Slovenia. Footpaths, trails and nature
routes all meet in the valley, some leading
to the summits of the mountains and
other points of interest, like the panoramic
Vedetta San Lorenzo from where a large
part of the valley and the western slopes of
Mt Carso can be clearly seen.
Viele alte Wanderwege schlängeln sich
rund um Triest herum. Tausende von
Schritten haben diese Wege wie etwa die
alte römische Via Gemina beschritten, die
Aquileia über den Innenkarst mit der Stadt
Fiume (Kroatien) verband. Der angenehme,
8 km lange Wanderweg, welcher Preopotto
mit Malchina verbindet, ist auch zum
Fahrradfahren und Reiten geeignet.
Auf vielen dieser Wege triff t man auf
Castellieri, Wälder, Weinreben sowie
ländliche Dörfer und Karstlandschaften.
Dazu zählen die Wege Conosci il Carso
und der Wanderweg Vertikala, der aus den
Julischen Alpen zum Meer führt.
An der wunderschönen Kliff küste von
Duino beginnt der berühmte Rilke-
Weg, aber man fi ndet hier auch andere
faszinierende Spazierwege, welche die
Karsthochebene mit dem Adriatischen
Meer verbinden, wie den Weg, der aus
Conconello nach Miramare führt.
Wer Steigungen nicht fürchtet, wird den
Sentiero dei Pescatori (den Fischerweg)
sicherlich lieben. Von Aurisina bis zur Bucht
Canovella degli Zoccoli folgt der Weg den
Spuren der Karstlandwirte, die sich auch
mit Fischerei beschäftigten.
Auf der anderen Seite der Stadt fi ndet man
Passeggiate ed escursioni | 35
die Traversata Muggesana [75], die sich
über die Hügel schlängelt. Der Wanderweg
eignet sich sowohl zum Spazierengehen
als auch zum Fahrradfahren und Reiten.
Die alte Habsburger Bahnstrecke ist heute
ein Fuß- und Radweg [41], der von San
Giacomo ausgehend das Rosandra-Tal
überquert und letztendlich Slowenien
erreicht.
Im Park des Tals schlängeln sich
Naturwege, welche Bergspitzen oder
wunderbare Panoramapunkte erreichen.
Ein Beispiel dafür ist die Vedetta di
San Lorenzo, von wo aus man schöne
Ausblicke auf das Tal und den Westkarst
genießen kann.

36 | Passeggiate ed escursioni
77
Il sentiero Rilke
The Rilke trail | Der Rilke-Weg
Il più bel sentiero panoramico della
Provincia di Trieste è dedicato a Rainer
Maria Rilke, poeta e scrittore austriaco di
origine boema che, a inizio Novecento, fu
ospite a Duino nel castello della Principessa
Maria della Torre e Tasso.
Il percorso, di circa 2 km, corre lungo il
costone tra la baia di Sistiana e Duino e
si sviluppa costeggiando le spettacolari
formazioni rocciose che dominano 80
metri di altezza a strapiombo sul mare.
Uno scenario emozionante che include il
Golfo di Trieste, lo straordinario ambiente
costiero caratterizzato dalle falesie e una
particolare commistione botanica. Qui
la fl ora continentale confi na con quella
mediterranea, tenacemente abbarbicata
alle rocce. Lungo il percorso, sempre ben
segnalato, si incontrano anche diverse
postazioni belliche aperte sul mare. Si può
iniziare la passeggiata fi ancheggiando il
campeggio dietro allo slargo sopra la baia
di Sistiana, dove si trova anche un uffi cio
informazioni, oppure partendo dal Collegio
del Mondo Unito di Duino (il cui giardino,
seppur accessibile, è proprietà privata).
76
The most beautiful panoramic trail in
the city is dedicated to Rainer Maria
Rilke (Prague 1875) the Austrian poet of
Bohemian origin who at the beginning of
the last century was the guest of Princess
Maria della Torre e Tasso at the family castle
of Duino.
The walk, of about two kilometres, goes
along the ridge between the bay of Sistiana
and Duino, and follows the spectacular
rock formations which rise to a height of 80
metres and plunge down to the sea. It gives
a truly awe-inspiring view which includes
the Gulf of Trieste, the extra-ordinary coastal
environment of the cliff s and a special
botanical mix. In fact, continental fl ora here
meet their Mediterranean counterparts,
clinging tenaciously to the rocks. There
are also well-marked remains from earlier
periods of confl ict. The trail begins by
walking along the camp-site behind the
area above the bay of Sistiana, where there
is also an information centre, or by leaving
from the United World College in Duino
(the garden of which, although accessible, is
private property).
Der schönste Panoramaweg der Stadt
ist dem österreichischen Dichter und
Schriftsteller böhmischer Herkunft, Rainer
Maria Rilke, gewidmet, der am Anfang
des 20. Jahrhunderts im nahegelegenen
Schloss von Duino bei der Prinzessin Maria
von Thurm und Taxis zu Gast war. Der 2 km
lange Spazierweg folgt der spektakulären,
ins Meer überhängenden 80 m hohen
Klippen. Er bietet einen atemberaubenden
Ausblick auf den Golf von Triest, die
wunderschöne Kliff küste mit ihren Falesien,
und die sehr besondere Pfl anzenvielfalt.
Die kontinentale Flora triff t hier nämlich
die mediterrane Flora, die sich an den
Karstfelsen festklammert. Entlang des
immer gut angezeigten Pfades triff t man
auf viele ehemalige Kriegsstellungen mit
Blick auf dem Meer.
Man kann den Spaziergang am kleinen
Parkplatz über dem Campingplatz in
der Bucht von Sistiana beginnen, wo es
auch eine Informationsstelle gibt, oder an
der internationalen Schule Collegio del
Mondo Unito in Duino (dessen Garten ein
betretbarer Privatbesitz ist).

Strada Napoleonica
The Napoleonica trail | Der Wanderweg Napoleonica
Dopo il fallito tentativo, nel 1821, di
costruire una strada che collegasse
Prosecco a Opicina, fu realizzato un sentiero
comunemente chiamato Napoleonica.
Accessibile a tutti, esposta al sole e protetta
dalla Bora, la passeggiata, molto amata dai
triestini, inizia nel piazzale dell’Obelisco di
Opicina, raggiungibile anche in tram.
Dopo circa 5 km pressoché pianeggianti, si
arriva a un tratto asfaltato sovrastato da una
parete rocciosa molto frequentata da alpinisti
e arrampicatori. Proseguendo s’incontrano
Borgo San Nazario, frazione di Prosecco, e la
bianca mole del Tempio Mariano di Monte
Grisa, eretto come voto fatto dall’Arcivescovo
di Trieste per la protezione ricevuta dalla città
durante i bombardamenti tedeschi del 1945.
Dal piazzale antistante si gode una vista che
spazia dal Golfo triestino alla costa istriana,
con le Alpi a far da cornice nelle giornate
terse. Per tornare indietro senza fare lo
stesso percorso c’è il sentiero Nicolò Cobolli
(CAI N.12), che termina proprio nei pressi
dell’Obelisco.
After the failed attempt – in 1821 – to
build a road linking Prosecco to
Opicina, a mountain path commonly named
Napoleonica was created. This walk, a local
favourite, is accessible to all, exposed to
the sun but protected from Trieste’s wind,
the Bora. It starts by the Obelisk just before
78
79
80
Opicina and can be reached by tram.
After some fi ve kilometers of large level
path, you arrive at a stretch of asphalted
trail overlooked by a rock-face where local
climbers of all levels often come. A little
further on lies Borgo San Nazario, just outside
Prosecco, and the white outcrop of the
Tempio Mariano di Monte Grisa, erected
by the Archbishop of Trieste as a gesture
of thanks for the protection from German
bombing the city received in 1945. The
view from the square in front of the church
stretches from the Gulf of Trieste to the coast
of Istria, with the Alps visible on a clear day.
To return without retracing your footsteps,
the trail called Nicolò Cobolli (CAI N°12), ends
close to the Obelisk.
Nach dem gescheiterten Versuch
1821 eine Straße von Prosecco nach
Opicina zu bauen wurde der als Napoleonica
bekannte Gehweg geschaff en. Der für alle
zugängliche, sonnige und von dem Wind
Bora geschützte Spazierweg ist bei den
Triestern sehr beliebt und beginnt auf dem
Platz des Obelisken, den man auch mit der
Bahn erreichen kann.
Nach 5 km fl achem Wanderweg, erreicht
man eine asphaltierte Straße. Sie wird von
einer Felsenwand fl ankiert, die Ziel vieler
Kletterer und Alpinisten ist. Dann triff t man
auf Borgo San Nazario, Vorort von Prosecco,
81
Passeggiate ed escursioni | 37
und das riesige weiße Muttergottesheiligtum
von Monte Grisa, der auf Wunsch vom
Erzbischof von Triest errichtet wurde, als
Zeichen der Dankbarkeit an Gott für den
Schutz vor den deutschen Bombardierungen
im Jahr 1945.
Vom gegenüberliegenden Platz hat man
einen herrlichen Ausblick auf den Golf von
Triest, die Küste von Istrien und auf die
Alpen, die an sonnigen Tagen die Landschaft
umrahmen.
Wenn man zurückkehren möchte, ohne den
gleichen Weg zu beschreiten, gibt es den
Spazierweg Nicolò Cobolli (CAI N°12), der in
der Nähe des Obelisken endet.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
L’Obelisco, simbolo di Opicina, fu eretto nel 1830 in
memoria di Francesco II al momento di inaugurare
la nuova strada Commerciale che l’imperatore
d’Austria fece costruire per collegare l’allora porto
dell’Impero al territorio austriaco.
The Obelisk, the symbol of Opicina, was erected
in 1830 to the memory of Francis II at the opening
of the new road, planned to stimulate trade by
connecting the Imperial port of Trieste to Austria
proper.
Der Obelisk ist ein Symbol von Opicina und
wurde 1830 in Erinnerung an Franz II aufgestellt,
als die neue Handelstraße eröff net wurde, die
auf Wunsch des Kaisers geschaff en wurde, um
den damaligen Hafen des Kaiserreiches mit dem
Landesinneren zu verbinden.

38 | Passeggiate ed escursioni
82
Il tram di Opicina
The Tram to Opicina | Die Standseilbahn von Opicina
Trieste c’è un modo più caratteristico
A degli altri per spostarsi dal centro
cittadino all’Altipiano carsico, ed è
sferragliando su per le rotaie di via
Commerciale a bordo del vecchio Tram de
Opcina, vera a propria istituzione cittadina.
Inaugurato nel 1902, ma nato disgraziato,
come ironizza una celebre canzone
popolare triestina, ad appena un mese
dall’inaugurazione deragliò e si schiantò
su una casa. Fu però presto rimesso in
funzione e da allora è uno dei mezzi di
trasporto più amati dai triestini. In Europa è
l’unico tram, ancora in funzione, ad avere la
trazione elettrica integrata e la funicolare.
Inizialmente il percorso congiungeva il
centro città con Vetta Scorcola, ma dopo
30 anni fu allungato fi no a raggiungere
l’abitato di Opicina. Salendo piano, piano,
mentre si superano anche pendenze del
26%, si ha l’opportunità di godersi degli
scorci sul Golfo e sul costone carsico
davvero spettacolari.
Trieste is home to a really unusual and
evocative means of travelling from the
city centre to the Carso plateau - rattling
up the tracks of via Commerciale on board
the old Tram de Opicina, a true institution
in the city. It was opened in 1902, but
started its life badly when after just a
month in service it derailed and crashed
into a house, an event immortalized at the
time in an ironic song. It was, however,
soon working again, and since that time
the tram has become the best-loved form
of transport in Trieste. It is the only tram
in Europe combining electric and cable
traction to be in regular service.
Initially, the tramway connected the city
centre to Vetta Scorcola, but some 30 years
later it was extended to arrive at Opicina.
During the slow ascent, with inclines of up
to 26%, passengers have the opportunity
to enjoy glimpses of the gulf and truly
spectacular views of the Carso ridge.
83
84
Eine besonders typische Art den Karst
vom Stadtzentrum aus zu erreichen ist
eine Fahrt über die via Commerciale mit
der alten Bergbahn Tram de Opcina, ein
Symbol der Stadt. Die Standseilbahn wurde
1902 eingeweiht, aber ist unter einem
schlechten Schicksal geboren, wie auch
ein altes Triester Volkslied erzählt, da sie
nach erst einem Monat entgleiste und auf
einen Haus stieß. Sie wurde aber wieder
in Betrieb gesetzt und ist heute eines der
beliebtesten Verkehrsmittel der Triester,
und ist die einzige Antriebstandeiselbahn
in Europa.
Anfänglich erreichte die Bahn die Vetta
Scorcola vom Stadtzentrum aus, aber die
Gesamtstrecke wurde nach 30 Jahren bis
nach Opicina verlängert. Die Tram fährt
langsam langsam den Hang hinauf und
überschreitet streckenweise ein Gefälle von
26%, sie bietet einen zauberhaften Blick auf
die karstige Küste und den Golf von Triest.

P
Località
San Giovanni di Duino
Strada Provinciale 3
A4
N
SS14
Castello di
Duino
Via Duino
Duino
Foci del Timavo
A4
P
Santa Croce
Golfo di Trieste
Mare Adriatico
P
Grignano
Strada Provinciale 2 di Duino
Gabrovizza
Prosecco P
Castello
di
Miramare
Contovello
P
Sentiero Rilke
Riserva Naturale Regionale
delle Falesie di Duino
Località
Devincina
TRIESTE
Strada Vicentina
Muggia
P
P
Opicina
Obelisco
San
Giacomo
A4
Campanelle
Altura
SS14
Passeggiate ed escursioni | 39
N
N
Padriciano
A3
SLOVENIJA
San Giuseppe
della Chiusa
Sant’Antonio
in Bosco
Bagnoli
San Dorligo della Valle
Dolina
P
Basovizza
P
P
Baia di
Sistiana
Val
Rosandra
P
SLOVENIJA
Sistiana
P

40 | Emozioni per ragazzi
“Trieste off re molto
ai giovani curiosi grazie
alla presenza di importanti
strutture che sanno nutrire
una cultura scientifi ca
85
in maniera interattiva e
stimolante.”
C
’è un’età in cui la scoperta della natura
e dei suoi segreti può essere una
potente chiave educativa, che stimola
l’acquisizione di modelli di comportamento
consapevoli e responsabili. Trieste off re
molto ai giovani curiosi grazie alla presenza
di importanti strutture che sanno nutrire una
cultura scientifi ca in maniera interattiva e
stimolante, che si fanno strumenti didattici e
di educazione ambientale, di promozione del
territorio e delle sue risorse.
Si va dall’esplorazione del mondo subaqueo
nell’ Area Marina Protetta di Miramare alla
scoperta dell’ambiente carsico presso il Centro
Didattico Naturalistico di Basovizza [87] o
presso il Giardino Botanico Carsiana [88, 94] ,
dove ammirare oltre 600 specie vegetali del
Carso italiano e sloveno, collocate nei rispettivi
ambienti naturali. Per tutte le altre curiosità,
dai misteri archeologici al fascino della volta
celeste, c’è il Science Centre Immaginario
Scientifi co di Grignano [85].
Emozioni per
ragazzi
Fun for children | Emotionen für Jugendliche
There is an age at which the discovery
of nature and her secrets can be a
powerful key to education and learning,
which teaches responsible behaviour and
thoughtfulness. Trieste has much to off er
inquisitive youngsters thanks to its many
structures off ering scientifi c culture through
a stimulating and interactive approach.
These structures have thus become
instruments of education and environmental
study, of promoting the local area and its
resources.
Young people can learn about the under-sea
world at the WWF Protected Marine Area at
Miramare, or discover the environment of
the Carso at the Nature Educational Centre
(Centro Didattico Naturalistico) at Basovizza
[87] or at the Carsianana [88, 94], a botanical
garden with over 600 plant species from the
Italian and Slovene Carso areas all growing
in their natural habitat. And for all other
interests, from the mysteries of archaeology
to the fascination of the skies, there is the
Science Centre Immaginario Scientifi co at
Grignano [85].
Die Entdeckung der Natur und ihrer
Geheimnisse können auch eine
Erziehungsrolle für Jugendliche spielen
und ihnen helfen, verantwortungsvolle
und selbstbewusste Verhaltensmuster zu
erlernen. Triest bietet den neugierigen
Jugendlichen viele Lernmöglichkeiten. Die
86 88
Stadt verfügt über geeignete Einrichtungen,
die eine wissenschaftliche Kultur durch
einen interaktiven und anregenden Ansatz
entfalten. Sie stellen ein bemerkenswertes
Erziehungsinstrument dar, um das Gebiet
und seine Ressourcen zu fördern.
Die Jugendlichen können die Meerestiefen
in der Area Marina Protetta (Marines
Naturschutzgebiet) von Miramare
erforschen, sowie die Karstlandschaft
in dem Centro Didattico Naturalistico
(Didaktisches Naturzentrum) von Basovizza
[87] entdecken. Im Botanischen Garten
Carsiana [88, 94] können sie außerdem die
über 600 Pfl anzenarten des italienischen
und slowenischen Karstes bewundern, die in
die jeweiligen natürlichen Umwelten gesetzt
wurden. Das Science Centre Immaginario
Scientifi co von Grignano [85] enthüllt
schließlich die Geheimnisse der Archäologie
und des himmlischen Firmaments.
87

WWF Area Marina Protetta di Miramare
WWF Marine Protected Area of Miramare | Das Naturschutzgebiet von Miramare
Nel 1986, tra il porticciolo turistico di
Grignano e la riviera di Barcola, è stata
istituita l’Area Marina Protetta di Miramare,
gestita da WWF Italia Onlus, dove vige un
regime di tutela integrale. L’ingresso in mare
è però consentito per visite subacquee
guidate e attività di snorkeling con
accompagnatore.
Il centro visite dellArea Marina Protetta di
Miramare, aperto tutto l’anno, permette di
conoscere un universo sommerso altrimenti
diffi cilmente accessibile, proponendo
ai visitatori un percorso multisensoriale
attraverso gli habitat tipici del Golfo di
Trieste. Lo staff di biologi e naturalisti
accoglie scolaresche e turisti, li accompagna
nella scoperta e interpretazione
dell’ambiente marino costiero, li
coinvolge in attività di campionamento e
monitoraggio della fl ora e della fauna. Le
attività eco-ricreative prevedono moduli
di visita e di educazione ambientale con
interventi di durata variabile, off rendo
anche soggiorni residenziali di un’intera
settimana (Settimane Azzurre).
In 1986, the Marine Protected Area of
Miramare (Area Marina Protetta - MPA)
was established between the small tourist
harbour of Grignano and the Barcola Riviera,
managed by the Italian branch of the World
Wildlife Fund to oversee the complete
protection of the area. Access to the sea is,
however, allowed for guided, scuba-diving
visits and snorkelling with an offi cial guide.
89
The visitors’ centre at the MPA is open
throughout the year, and enables visitors
to learn more about an undersea world
which is not easily accessible by off ering a
multi-sensory path among habitats typical
of the Gulf of Trieste. The staff of biologists
and naturalists welcomes school visits and
individual tourists, accompanying them in
a journey of discovery of the coastal marine
environment and involving them in taking
samples of and monitoring the plant and
animal life. Green, eco-recreational activities
involve modules of visits and environmental
education of diff erent durations, including
week-long residential courses (Blue Weeks).
1986 wurde das Naturschutzgebiet von
Miramare zwischen dem touristischen
Hafen von Grignano und der Riviera von
Barcola gegründet. Auf dem Gebiet, das
von WWF Italia Onlus verwaltet wird, gilt
das uneingeschränkte Schutzregime.
Der Zugang zum Meer wird nur für
Tauchbesichtigungen und Sea-Watchting
erlaubt.
Das Besucherzentrum ist das ganze Jahr
geöff net und bietet die Möglichkeit, mit
allen Sinnen durch die verschiedenen
Landschaften des Triester Golfes zu
reisen und so ein schwer zugängliches
Universum zu entdecken. Die Biologen
und Naturwissenschaftler empfangen
Schulklassen und Touristen und begeben
sich mit ihnen auf eine Entdeckungsreise
durch die Meeres- bzw. Küstenlandschaft.
Die Besucher werden außerdem bei der
Musterentnahme und der Überwachung
der Pfl anzen- und Tierarten einbezogen.
Führungen und Umwelterziehungskurse
unterschiedlicher Dauer sowie
wöchentliche Aufenthalte (die so
genannten Settimane Azzurre, Hellblaue
Wochen) zählen zu den vielfältigen Natur-
und Spielaktivitäten.
90
91
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Emozioni per ragazzi | 41

42 | Emozioni per ragazzi
93

94
Giardino Botanico Carsiana
The Botanical Garden Carsiana | Der Botanische Garten Carsiana
Il Giardino Botanico Carsiana, fondato
nel 1964 su iniziativa di alcuni studiosi e
appassionati della fl ora carsica, ospita più di
seicento specie vegetali del Carso italiano e
sloveno. L’area di provenienza delle varietà
esposte corrisponde al territorio compreso
tra le foci del Timavo, la valle del Vipacco,
i Monti Auremiano e Taiano e la foce della
Dragogna.
Nell’allestimento, che copre un’area di 5.000
metri quadrati, le specie non sono state
ordinate secondo una divisione botanica
ma collocate nei rispettivi ambienti di
provenienza. I visitatori hanno così modo
di osservare la vegetazione tipica che
caratterizza una dolina carsica, boscaglia
e sottobosco, ghiaioni, pozzi naturali e
fenomeni di carsismo superfi ciale come le
grize e i campi solcati.
A disposizione ci sono materiali informativi
in più lingue ed è possibile organizzare
delle visite guidate individuali o di gruppo,
attività didattiche per le scuole e ludicoeducative
per bambini, iniziative culturali e
di divulgazione ecologica e ambientale.
The Botanical Garden, Carsiana, was
created in 1964 thanks to the energy
and dedication of a group of enthusiasts
and lovers of plants and vegetation from
the Carso, and today is home to over 600
botanical species from both the Italian and
Slovene parts of the Carso. The plants come
from the area between the mouth of the
River Timavo, the valley of Vipacco, Mounts
Auremiano and Taiano and the mouth of
the River Dragogna.
Within the garden, covering an area of
some 5,000 square metres, the fl oras are
not categorized according to traditional
botanical classes, but rather with reference
to the various micro-climates and
environments. This means that visitors can
see vegetation typical of the Carso’s doline,
woods and scrubland, scree-slopes, natural
wells and the Carso’s surface phenomena
such as the grize and its furrowed fi elds.
Informative material is available in several
languages and individual and group
guided tours, educational visits for schools,
learning-through-play activities for children
and cultural, ecological or environmental
education visits can all be organised.
Der Botanische Garten Carsiana
wurde 1964 auf Initiative einiger
Wissenschaftler und Liebhaber der
Karstpfl anzenarten gegründet. Hier leben
mehr als 600 heimische Pfl anzenarten des
italienischen und slowenischen Karstes,
welche ursprünglich aus dem Gebiet
zwischen Timavo-Mündung, Vipacco-Tal,
den Bergen Auremiano und Taiano und der
Dragogna-Mündung stammen.
Auf der 5.000 m² großen Ausstellungsfl äche
sind die Pfl anzenarten nicht nach
botanischen Eigenschaften sondern
gemäß den jeweiligen ursprünglichen
Landschaften angelegt. Die Besucher
können deshalb die typische Flora einer
Karstdoline, das Gehölz, das Unterholz,
die Geröllhalde und die oberfl ächlichen
Karstphänomene, wir die Grize oder den
Karst-Karren, bewundern.
Mehrsprachiges Informationsmaterial
steht den Touristen zur Verfügung, und
95
96
97
Emozioni per ragazzi | 43
es besteht die Möglichkeit, sowohl
individuelle als auch Gruppenführungen
zu organisieren. Außerdem werden
Lehr- bzw. Spielaktivitäten für Schulen
und Kinder, sowie Kultur- bzw.
Sensibilisierungsinitiativen im Bereich
Umwelt und Ökologie regelmäßig
veranstaltet.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Tra le specie presenti a Carsiana ricordiamo la
ginestra stellata (Genista holopetala) [44], il giglio
martagone (Lilium martagon) e naturalmente lo
scotano (Cotinus coggygria) [90] che nel periodo
autunnale dona al Carso quel caratteristico colore
rosso-arancione.
Among the many varieties of vegetation to be
seen at the Carsiana, perhaps the most interesting
are the star-shaped broom (Genista holopetala)
[44], the Turk’s cap lily (Lilium martagon) and of
course the smoke-tree (Cotinus coggygria) [90]
which gives the Carso its characteristic orange-red
colour as autumn arrives.
Zu den Pfl anzenarten der Karstheiden zählen
der ganzfahnige Ginster (Genista holopetala)
[44], der Türkenbund (Lilium martagon) sowie
der gewöhnliche Perückenstrauch (Cotinus
coggygria) [90], welcher dem Karst im Herbst
deren typische rot-orangene Farbe verleiht.

44 | Emozioni per ragazzi
98
Centro didattico naturalistico
di Basovizza
Nature Education Centre of Basovizza | Das didaktische Naturzentrum von Basovizza
Nell’ambito dell’educazione e della
sensibilizzazione ambientale, il
Centro Didattico Naturalistico di Basovizza,
gestito dal Corpo Forestale Regionale
della regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, è divenuto un punto di riferimento
per i ragazzi in età scolare. I visitatori
possono intraprendere un coinvolgente
percorso tra diorami, materiali didattici
interattivo-sensoriali e supporti
multimediali. Attraverso tematiche
storiche e naturalistiche, sono illustrate la
biodiversità del Carso, l’importanza delle
foreste e il rapporto tra uomo e bosco.
Il moderno centro visite, dotato di una
sala conferenze che può ospitare una
cinquantina di persone e di un settore
dedicato alle mostre temporanee, è
stato costruito secondo alcuni criteri di
bioedilizia. Il centro accoglie scolaresche
sia italiane che slovene, aff ronta assieme
al pubblico temi di interesse collettivo
quali l’ecosostenibilità dei comportamenti
e organizza escursioni sul territorio. Uno
tra i progetti più interessanti realizzati è
il sentiero naturalistico dedicato a Josef
Ressel, tecnologicamente attrezzato per i
non vedenti.
Within the fi eld of environmental
education and awarenessraising,
the Nature Education Centre of
Basovizza - managed by the regional
Forestry Protection Guards – has become
a reference point for school-aged children.
A planned visit follows a stimulating path
among models, interactive and sensory
teaching material, and multi-media
support. Historical and nature-based
themes illustrate the bio-diversity of the
Carso, the importance of the woodlands,
the relationship between man and the
forest, and looks at issues of common
concern. The modern visitors’ centre, with
a conference room which can hold up
to 50 people and an area for temporary
exhibitions, has been built following
the principles of bio-construction. It
hosts school visits from both Italy and
Slovenia and organises guided tours of
the surrounding area. One of the most
interesting projects is the creation of a
footpath dedicated to Josef Ressel, which
has technological support to help the
visually-impaired.
99
Im Rahmen von Umwelterziehungsund
Sensibilisierungsinitiativen gilt das
didaktische Naturzentrum von Basovizza,
das von dem regionalen Forstkorps
verwaltet wird, als Bezugspunkt für Kinder
im Schulalter. Die Besucher gehen auf
eine faszinierende Entdeckungsreise durch
die Natur mit Hilfe der so genannten
„Diorami“, interaktiven und multimedialen
Lehrmaterialien. Die Artenvielfalt des
Karstes, die Bedeutung der Wälder sowie
die Beziehung zwischen Mensch und
Wald werden durch thematische Wege
vertieft. Das moderne Besucherzentrum
verfügt über einen Konferenzsaal, der
Platz für etwa 50 Personen bietet, und
eine Abteilung für vorübergehende
Ausstellungen. Außerdem wurde das
Zentrum unter Einhaltung einiger
Kriterien der Baubiologie errichtet. Es
empfängt sowohl italienische als auch
slowenische Schulklassen, nimmt sich
Themen von gemeinsamem Interesse wie
umweltschonender Verhaltensmuster an
und organisiert Ausfl üge in der Natur. Eines
der interessantesten realisierten Projekte ist
der Josef-Ressel-Wanderweg, der technisch
für sehbehinderte Menschen ausgestattet
wurde.

100
Science Centre Immaginario Scientifi co
The Science Centre Immaginario Scientifi co | Das Science Centre Immaginario Scientifi co
Il Science Centre Immaginario Scientifi co
è un museo della scienza di nuova
concezione che unisce gioco e spettacolo
al piacere della scoperta. Propone attività di
laboratorio, che si possono anche prenotare
a richiesta, fi nalizzate a stimolare la curiosità
dei ragazzi attraverso un programma
di didattica informale. La struttura off re
tre principali sezioni. Fenomena è un
ambiente socializzante che raccoglie
postazioni interattive organizzate secondo
specifi ci percorsi tematici e oggetti da
manipolare per avvicinarsi attraverso il
gioco ai fenomeni naturali, scoprendo
le leggi fi siche che li governano. Kaleido
è uno spazio multimediale dedicato
all’attualità scientifi ca, con mostre tematiche
continuamente aggiornate, multivisioni
ad alta defi nizione su maxischermi e
allestimenti interattivi. Cosmo è un
planetario a cupola rigida che permette di
scoprire le meraviglie della volta celeste. È
possibile prenotare una visita combinata
tra museo e planetario, dove le simulazioni
sugli astri e il moto dei pianeti danno vita a
uno spettacolo realistico ed emozionante.
The Science Centre Immaginario
Scientifi co is a place which uses all the
most modern concepts about museums
and which adds fun and entertainment to
the pleasure of discovery. It off ers workshop
activities - which can also be booked in
advance - to stimulate youngsters’ curiosity
through a programme of informal teaching.
There are three main sections. Fenomena
is a socialisation space with interactive
stations organised along the lines of specifi c
themes, and objects to touch, feel and use
to understand natural phenomena through
play and fun as a way of discovering the
physical laws which govern the world
around us. Kaleido is a multi-media space,
dedicated to current scientifi c studies, with
theme-based displays which are continually
being up-dated, large, high-defi nition multivision
screens and interactive installations.
Cosmo is a rigid-domed planetarium which
enables visitor to discover the wonders of
the skies. Visitors can book a combination
museum/planetarium visit, which involves
simulations of the movement of the planets
and the stars to create a realistic and
thrilling experience.
Das Science Centre Immaginario
Scientifi co ist ein modernes
wissenschaftliches Museum, das Spiel
und Entdeckung verbindet. Man kann
Aktivitäten im Labor buchen, um das
Interesse der Schüler durch eine Didaktik
des informellen Lernens zu wecken.
Die Einrichtung bietet verschiedene
Ausstellungsräume: In der Fenomena
kann man durch spezifi sche interaktive
bzw. thematische Wege und sogar
Gegenstandsmanipulationen die
natürlichen Phänomene und ihre
physikalischen Gesetze nachvollziehen.
Kaleido ist ein Multimediasaal, in dem
Emozioni per ragazzi | 45
man die jüngsten wissenschaftlichen
Forschungen sowie moderne
thematische, an HD-Bildschirmen
vorgeführte Ausstellungen und interaktive
Veranstaltungen bewundern kann.
Cosmo ist ein Planetarium, welches eine
feste Kuppel besitzt, um das wunderschöne
himmlische Gewölbe zu entdecken. Man
kann einen Doppelbesuch für Museum und
Planetarium buchen, wo die Simulationen
der Stern- und Planetenbewegungen
ein realistisches und atemberaubendes
Schauspiel bieten.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Durante il weekend il Science Centre Immaginario
Scientifi co organizza attività ludico-didattiche
per bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni, come
laboratori dedicati alla costruzione di giocattoli
scientifi ci da portare a casa o attività per
avvicinarsi all’ecologia e al riutilizzo dei materiali.
At the weekend, the Science Centre Immaginario
Scientifi co organises play and educational
activities for children and young people from
4 to 13, such as workshops dedicated to the
construction of scientifi c toys to take home, or
activities such as an introduction to ecology and
re-using and re-cycling materials.
Am Wochenende organisiert das Science
Centre Immaginario Scientifi co didaktische bzw.
Spielaktivitäten für Kinder und Jugendliche
zwischen 6 und 13 Jahren wie z.B. das Spiellabor
zum Aufbau wissenschaftlicher Spielzeuge oder
Kurse im Bereich Ökologie und Materialrecycling.

46 | Gusti e sapori
“La cucina triestina
mescola con naturalezza
infl uenze slave a ricette
austroungariche,
raccoglie suggestioni
orientali per amalgamarle a
semplicità contadine.”
102
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Ghiotta occasione di conoscenza e assaggio
è Sapori del Carso, autunnale manifestazione
enogastronomica che propone incontri,
degustazioni e menù tematici con lo scopo di
far conoscere e valorizzare i prodotti tipici del
territorio.
A mouth-watering opportunity to learn more
about the Tastes and Flavours of the Carso is
off ered by the Autumn gastronomical festival with
the chance to attend presentations, sample local
produce and enjoy local food and in so doing
learn to appreciate the area’s culinary traditions.
Die traditionelle herbstliche Veranstaltung Sapori
del Carso bietet die Gelegenheit, die Triester
Küche zu verkosten, bei der Treff en, thematische
Abendessen und Weinverkostungen stattfi nden,
um die für Triest typischen Produkte aufzuwerten.
103
Gusti e
sapori
Taste and fl avours | Die Gastronomie
La cucina triestina mescola con
naturalezza infl uenze slave a ricette
austroungariche, raccoglie suggestioni
orientali per amalgamarle a semplicità
contadine. Il Carso poi, in apparenza brullo e
inospitale, riserva squisite sorprese.
L’apprezzata produzione enologica si basa
su vitigni autoctoni come il noto Terrano
o il raffi nato Glera, coltivato nei pastini,
terrazzamenti ricavati laddove le colline
carsiche si aff acciano all’Adriatico. Crescono
con vista mare anche gli olivi triestini dai
quali si ricava un extravergine certifi cato
DOP, il Tergeste. Altri prodotti locali
d’eccellenza sono formaggi caratteristici
come il Tabor o il Monte Re, diversi tipi
di miele e il saporito prosciutto crudo
stagionato e aromatizzato con aglio, alloro
e rosmarino.
Tra i piatti tipici, spiccano la jota, una
minestra di crauti e fagioli, e il cotto con
104
105
kren (rafano), un vero must triestino purché
il prosciutto sia caldo e tagliato a mano.
Vanno assaggiate le fritole co’ l’anima, farcite
internamente da un’acciuga, i gnochi de
susini (dolci) [107], i chifeleti, a base di pasta
di patate fritta, e la repa, rapa acidifi cata
nelle vinacce del vino terrano.
Nelle trattorie sono comunemente serviti
goulasch [105], sardoni in savòr (sarde
con cipolla e aceto, di origine veneziana),
baccalà o agnello istriano, a testimoniare i
retaggi meticci della città. Nei menù della
provincia troneggia lo strucolo de pomi
(strudel di mele) [106] di austriaca memoria.
Altri dolci caratteristici sono la putizza e il
presnitz (rotoli di pasta lievitata, che possono
avere per ripieno noci, mandorle, uvetta e
pinoli) [102], la pinza (dolce pasquale senza
ripieno), le fave triestine, con impasto a base
di mandorle bianche, gli štruklji (strudel
di noci avvolti in una tela e bolliti) e le

106
palačinke (crêpe con ripieno di marmellata o
cioccolato).
Aleggiano ovunque, infi ne, intensi aromi
di caff è, che a Trieste si produce e che, per
tradizione storica, ha fortemente infl uenzato
le abitudini culturali della città.
Triestine cooking is a natural blend of
Italian, Slav and Austro-Hungarian
infl uences, with additions from further afi eld
to add to the simplicity of local peasant
dishes. The Carso, despite its harsh and
inhospitable appearance, maintains many
delicious surprises. The esteemed wine
production is based on local grape varieties
such as the famous Terrano or the refi ned
Glera which are grown on the so-called
pastini, terraces dug into the hillsides where
the Carso meets the Adriatic. Local olives
also grow within sight of the sea and are
used to make the extra-virgin DOP oil
called Tergeste. Other excellent local food
products are characteristic cheeses such
as Tabor and Monte Re, diff erent types of
honey and the tasty cured ham, prosciutto,
matured and fl avoured with bay, garlic and
rosemary.
Among typical local dishes, perhaps jota,
a bean and cabbage soup, is the most
interesting, and cooked ham with kren
(horseradish sauce) is a Trieste must – as
long as the ham is hot and sliced by hand!
Fritole co’anima (fi lled with anchovies),
gnocchi de susini (a dessert fi lled with
plumbs) [107] chifeleti (made with fried
potato purèe) and repa (turnips soaked in
Terrano wine) are all local delicacies waiting
to be tried.
Goulasch [105] is a popular dish in local
restaurants, as are sardoni in savor (sardines
served with onion and vinegar, a Venetian
speciality), baccalà (salted cod) and Istrian
lamb – all testimony to Trieste’s mixed
culinary heritage. Looking towards the
province of Trieste struccolo de pomi (apple
strudel, of Austrian heritage) [106] is a
favourite. Other local desserts are putizza
and presnitz (rolls of pastry fi lled with
walnuts, almonds, raisins and pine-nuts)
[102], pinza (an Easter cake without a fi lling),
Triestine fave made from white almond
paste, various types of strukiji (strudel made
with nuts, wrapped in cloth and boiled, not
baked) and palacinke (thin, rolled pancakes
fi lled with jam or chocolate).
Throughout Trieste there hangs the aroma
of coff ee, produced here and by historical
tradition having a profound impact on the
cultural habits of the city.
Die Triester Küche vereint verschiedene
Traditionen, kombiniert mit großer
Natürlichkeit slawische Einfl üsse mit
österreichisch-ungarischen Rezepten,
greift orientalische Geschmäcke
auf und verbindet sie mit einfachen
Bauerngerichten. Der scheinbar kahle und
unfruchtbare Karst bietet in Wirklichkeit
überraschende kulinarische Köstlichkeiten.
Die geschätzte Weinproduktion basiert
auf autochthonen Weinreben, wie z. B.
der bekannte Terrano und der raffi nierte
Glera, deren Reben auf den Pastini, d. h.
Terrassierungen der Karsthochebene,
welche auf das Meer hinausgehen,
angebaut werden.
Nahe dem Meer gedeihen auch die Triester
Olivenbäume, aus denen das kaltgepresste
DOP Olivenöl Tergeste hergestellt wird.
Unter den weiteren lokalen Köstlichkeiten
sind Käsesorten wie der Tabor oder der
Monte Re und Honigsorten, sowie der
schmackhafte, abgelagerte, mit Knoblauch,
Lorbeerblättern und Rosmarin gewürzte
107
Gusti e sapori | 47
Schinken zu nennen.
Typische Gerichte der Triester Küche sind
die Jota, eine Suppe deren Grundzutaten
Sauerkraut und Bohnen sind, der warme,
handgeschnittene, gekochte Schinken
mit Kren, die Fritole co l’anima, Frikadellen,
welche mit Sardellen gefüllt werden, die
süßen Gnocchi de Susini [107], die Chifeleti
aus frittiertem Kartoff elteig, und die Repa,
eine Rübe, welche mit dem Trester des
Terrano-Weines gesäuert wird.
In den Wirtshäusern werden Gerichte wie
Goulasch [105], die Sardoni in savòr (ein
Gericht venezianischen Ursprungs aus
gebratenen Sardellen mit Zwiebeln und
Knoblauch), Stockfi sch oder Lamm aus
Istrien serviert, welche ein Beleg für die
verschiedenen kulinarischen Einfl üsse sind.
In den Triester Konditoreien triff t man auf
den Strucolo de pomi (Apfelstrudel) [106]
österreichischen Ursprungs, die Putizza und
den Presnitz (Hefeteigrollen mit Nüssen,
Mandeln, Rosinen und Pinienkernen) [102],
die Pinza (Ostergebäck ohne Füllung) , die
Triester Fave aus Mandelteig, die Štruklji
(Nussstrudel, welche in Leinen eingewickelt
und gekocht werden) und die Palačinke
(Pfannkuchen mit Marmelade- oder
Schokoladefüllung).
Vielerorts kann man das für Triest typische
Kaff eearoma wahrnehmen. Die Stadt weist
nämlich eine lange Kaff eetradition auf,
welche auch das kulturelle Leben der Stadt
wesentlich beeinfl usst hat.

48 | Gusti e sapori
108
Una terra di vini
A land of vineyards | Das Weinland
Trieste off re varietà autoctone di rossi
come il secolare Terrano, defi nito
sangue del Carso per la corposità e il colore
intenso, o il Refosco d’Istria, leggermente
erbaceo. Il vitigno di quest’ultimo viene
coltivato nella terra rossa, che lo arricchisce
di sostanze ferrose conferendogli un sapore
molto particolare. Più delicata è la Vitovska,
bianco secco e fresco derivato da un vitigno
autoctono resistente alla siccità e all’impeto
del vento di Bora, mentre si riconosce
facilmente il tipico colore giallo paglierino
della Malvasia, vino che ben si accompagna
ai piatti di pesce. Vanno assaggiati anche
il Moscato d’Istria e la Ribolla. La pregiata
varietà autoctona chiamata Glera viene
indicata a volte come sinonimo del vitigno
Prosecco o quale suo predecessore.
Trieste off ers some typically local red
wines, such as the traditional Terrano,
the so-called blood of the Carso because of
its colour and full-bodied taste, or Refosco
d’Istria with its slightly grassy fl avour. The
Refosco vines are grown in red earth which
gives to the grapes plenty of iron and to the
wine its unmistakable taste. On the other
109
hand, Vitovska is a fresh, dry white wine
from a local drought-resistant vine which
can also tolerate the cold wind, the Bora,
and the straw-yellow colour of Malvasia – a
superb accompaniment to fi sh - is easily
recognizable. While in the area, visitors
should also sample two other white wines,
Moscato d’Istria and Ribolla. The valued
local variety called Glera is sometimes called
a synonym for the Prosecco grape, and
sometimes an earlier type of it.
Triest bietet viele hausgemachte
Rotweine wie den jahrhundertealten
Terrano, welcher aufgrund des
vollmundigen Geschmackes und der
intensiven Farbe als Blut des Karstes
bezeichnet wird, oder den Rofosco d’Istria
mit einem leicht würzigen Geschmack.
Die Weinreben werden auf eisenhaltiger
roter Erde angebaut, welche den Wein mit
eisenhaltigen Stoff en anreichert und ihm so
einen besonderen Geschmack verleiht. Zu
den typischen Weinsorten zählen außerdem
der trockene und kühle Vitovska, ein
Weißwein mit feinem Geschmack, welcher
aus Trauben einer autochthonen Weinrebe
hergestellt wird, welche der Dürre und
der starken Bora standhält; der Malvasia,
welcher die typische strohgelbe Farbe
aufweist und vor allem mit Fischgerichten
kombiniert wird. Der Moscato d’Istria und
der Ribolla gelten ebenfalls als köstliche
Weine. Die geschätzte Sorte Glera wird mit
der Rebsorte des Prosecco gleichgestellt
oder als deren ältere Variante angegeben.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Le caratteristiche dei vini locali variano a seconda
che la vite sia coltivata nel Carso oppure lungo la
fascia litoranea. Le varietà qui prodotte hanno una
miglior struttura, un grado alcolico più elevato e
una minore acidità.
The characteristics of these local wines vary
according to whether the vines are cultivated on
the Carso or along the littoral. These latter vines
are considered to have a better structure with a
higher alcoholic content and lower acidity.
Die Eigenschaften der lokalen Weine ändern sich
je nachdem, ob die Weinrebe auf dem Karst oder
an der Küste angebaut wird. Die hier hergestellten
Sorten verfügen über eine stärkere Struktur, einen
höheren Alkoholgehalt und einen niedrigeren
Säuregrad.

110
Formaggi e sapori
Cheese | Käsesorten
Nel Carso si producono formaggi
preparati a lavorazione casalinga e
con latte crudo, proveniente da animali
allevati in loco e nutriti con la ricca fl ora
locale. Sono prodotti vaccini, di pecora e di
capra, lontani dalle logiche di mercato, che
si apprezzano proprio per la freschezza.
Dai tradizionali Monte Re e Tabor, latteria
risalente al periodo austro-ungarico, si
passa a stracchino, mozzarelle e caciotte
bianche o arricchite con erbe spontanee
della landa carsica, come la santoreggia o
il fi nocchio selvatico, al Mlet (formaggio al
pepe), al più stagionato e originale Jamar,
chiamato così perché prima di essere
mangiato rimane per almeno quattro mesi
in fondo ad una grotta calcarea (jama in
sloveno, da cui il nome).
Cheese produced on the Carso is
home-made from unpasteurised milk
which comes from animals raised on the
plateau and fed on the rich local fl ora.
There are cows’, sheep and goats’ milk
cheeses made without commercialized
practices which are enjoyed because of
their freshness of taste. From the traditional
Monte Re e Tabor, a dairy dating back to
Austro-Hungarian times, we have plain
cheeses like stracchino, mozzarella and
caciotta either ‘white’ or with added herbs
from the same area, such as savory or wild
fennel; there’s Milet (cheese and pepper)
and the most mature of all, Jamar – socalled
because before it is eaten if should
rest for at least four months at the bottom
of a limestone cave (jama in Slovene).
Auf dem Karst werden mit Rohmilch
hausgemachte Käsesorten hergestellt.
Die Tiere werden vor Ort gezüchtet und
mit der vielfältigen lokalen Vegetation
gefüttert. Die Milchprodukte, vor allem
Schaf- und Ziegenkäse, werden in
einem gesunden Umfeld produziert
und besonders aufgrund ihres frischen
Geschmackes geschätzt. Zu diesen
köstlichen Produkten zählen die
traditionellen Sorten Monte Re und Tabor,
welche auf die österreichisch-ungarische
Zeit zurückgehen, Stracchino, Mozzarella,
weiße bzw. mit Wildfenchel oder
Bohnenkraut gewürzte Caciotta, der Mlet
(Pfeff erkäse) und der reife Jamar, welcher
111
Gusti e sapori | 49
mindestens vier Monate am Boden einer
Kalkhöhle (Jama auf Slowenisch) bleibt,
bevor er verzehrt wird.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
I formaggi del Carso sono accomunati dal marchio
Moisir (dallo sloveno moj sir, che signifi ca il mio
formaggio), creato dagli allevatori locali che
si sono riuniti in un comitato promotore per
la valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari
dell’altopiano carsico della provincia di Trieste.
Cheeses from the Carso are grouped together
under the name Moisir from the Slovene moj sir
meaning my cheese, a brand created by local
farmers who joined together into an association
to promote dairy products from the Carso plateau
in the province of Trieste.
Der Karstkäse trägt die lokale Bezeichnung Moisir
(moj sir, slowenisch für Meinen Käse), welche die
Erzeuger im Rahmen eines Förderungsausschusses
zur Aufwertung der Milchprodukte aus der
Karsthochebene der Provinz Triest gegründet
haben.

50 | Gusti e sapori
Olio e uliveti
Olives and olives tree | Oliven und Olivenhaine
L
’olivicoltura triestina ha uno standard
qualitativo di tutto rispetto. L’olio
extravergine di oliva Tergeste rientra
tra i prodotti certifi cati dall’Unione
Europea come DOP (Denominazione di
Origine Protetta) grazie alle particolarità
legate al colore, al profumo, al sapore
e alle proprietà chimiche. La principale
varietà autoctona coltivata è la pregiata
Bianchera, o Belica, dalla colorazione poco
pronunciata. Si sviluppa prevalentemente
su terrazzamenti che si aff acciano sul
mare, in condizioni climatiche più miti
rispetto al resto del territorio. Vive bene
anche sui terreni calcarei dell’altipiano
carsico, purché soleggiati, e dà un olio
fruttato e piccante, con bassissima acidità.
Sono habitat favorevoli anche le colline
muggesane e San Dorligo della Valle,
riparata dal vento, dove si conserva un
antico torchio romano.
The olive groves of Trieste are of a
standard not to be ignored. The extravirgin
olive oil Tergeste is among the food
products recognized by the European
112
Union as DOP, that is protected status as
a product typical of its area, thanks to its
special characteristics of colour, aroma,
taste and chemical properties. The main
local variety is the highly-prized Bianchera
or Belica with its delicate colouring. It is
grown mainly on terraces facing the sea,
where climatic conditions are milder than
elsewhere in the region but it also thrives
on the higher limestone areas of the Carso
as long as these receive much-needed
sunshine. The resulting oil is sharp with
extremely low acidity. The hills around
Muggia – at San Dorligo della Valle - are
also favourable for olive cultivation since
they too are protected from the wind. Here
there is also a Roman olive-press.
Der Triester Olivenanbau weist einen
hohen Qualitätsstandard auf. Das
kaltgepresste Olivenöl Tergeste erhielt
das offi zielle DOP-Siegel (geschützte
Ursprungsbezeichnung) von der EU
aufgrund seiner unverkennbar besonderen
Merkmale (Farbe, Duft, Geschmack sowie
chemische Beschaff enheit).
113
Die wichtigste autochthone Olivenvarietät
ist die hochwertige Bianchea oder Belica,
welche eine wenig ausgeprägte Farbe
aufweist. Sie wird auf den Terrassierungen
zum Meer hin angebaut, wo mildere
klimatische Verhältnisse gegenüber der
restlichen Gegend herrschen. Diese
Varietät gedeiht auch auf den sonnigen
Kalkböden der Karsthochebene. Das
daraus gewonnene Olivenöl verfügt über
einen fruchtigen und scharfen Geschmack
sowie einen äußerst niedrigen Säuregrad.
Die Hügel um Muggia sowie das vom
Wind geschützte Dorf San Dorligo della
Valle, in dem eine alte römische Ölpresse
erhalten wurde, bieten auch gute
Anbaubedingungen.

114
Una tazzina di caffè
A cup of coffee | Eine kleine Tasse Espresso
Trieste ha con il caff è un rapporto storico:
da più di 200 anni lo riceve, lo lavora e
produce con successo diverse e apprezzate
miscele; si identifi ca col suo aroma; è fi glia
di una tradizione mitteleuropea che ne
infl uenza profondamente le abitudini
culturali. Il legame nasce nel Settecento,
quando la città diventa un porto franco
pronto a ricevere i chicchi provenienti
dalle piantagioni di tutto il mondo per
alimentare i caff è dell’impero austroungarico,
sino a diventare, nel Novecento, punto di
riferimento mondiale per il caff è.
Scrittori come Stendhal, Joyce, Svevo o
Saba amavano trascorrere giornate intere a
sorseggiar la bevanda nei locali triestini.
Abitudine ereditata da Claudio Magris,
purché sia nei posti giusti, che hanno
qualcosa da raccontarti. In città non è
diffi cile trovarne: i luoghi storici legati alla
cultura del caff è sono ormai vere e proprie
attrazioni turistiche. Tanto che esiste un
carnet, Trieste in tazzina, distribuito assieme a
una mappa che li segnala, per avventurarsi
nella degustazione di capo in b (cappuccino
piccolo o macchiato, in bicchiere), goccia
(caff è con solo un goccio di latte) o
addirittura cafè de cogoma, preparato con la
moka.
Trieste has historical relationship with
its coff ee. For over 200 years the city
has imported, roasted and produced a
succession of widely-appreciated blends,
and the aroma of freshly-roasted beans or
freshly-made coff ee is always in the air. It is
part of a mitteleuropa tradition that has had
a profound infl uence on the cultural life of
Trieste. The connection started in the 18th
century when the city became a free-port
and received coff ee beans from plantations
around the world to satisfy the Austro-
115
Hungarian Empire’s thirst, and by the 1800’s
Trieste had became a world centre of coff ee.
Writers such as Stendhal, Joyce, Svevo and
Saba loved to spend whole days sipping
coff ee in the local coff ee-shops and cafés.
This is a habit inherited by Claudio Magris,
because in the right place there is always
a story to be told. It is not hard to fi nd a
somewhere – the historical cafés which are
part of the coff ee culture have become tourist
attractions in their own right. So much so
there is a special carnet – Trieste in tazzina,
which is distributed along with a map which
helps increase the pleasure of tasting a capo
in b (small cappuccino or coff ee with a dash
of milk served in a glass), goccia (coff ee with
only a drop of milk) or even cafè de cogoma
which is prepared in an Italian moka coff ee
pot.
Triest weist eine historische Beziehung
zum Kaff ee auf. Seit über 200
Jahren produziert die Stadt mit großem
Erfolg unterschiedliche und beliebte
Kaff eemischungen, und vielerorts kann
man das für Triest typische Kaff eearoma
wahrnehmen. Die Triester Kaff eetradition,
die auf mitteleuropäische Gewohnheiten
zurückzuführen ist, hat die Kultur der Stadt
stark geprägt.
Die enge Beziehung zwischen Triest und
dem Kaff ee begann im 18. Jahrhundert,
als die Stadt zum Freihafen ernannt wurde
und hier der Kaff ee, der für die zahlreichen
Kaff eehäuser der Monarchie bestimmt
war, von den Plantagen aus der ganzen
Welt ankam. Im 20. Jahrhundert wurde
Triest als weltlicher Bezugspunkt für Kaff ee
angesehen. Schriftsteller wie Stendhal,
Joyce, Svevo und Saba genossen das
kräftigende Getränk, das sie langsam und
mit kleinen Schlücken in den traditionellen
116
Gusti e sapori | 51
Kaff eehäusern zu sich nahmen.
Der Triester Schriftsteller Claudio Magris
hat in seinen Werken die Kaff eetradition
so beschrieben: Man soll den Kaff ee an
den richtigen Orten trinken, und zwar an
denjenigen, die eine Geschichte mit sich
bringen, die etwas zu erzählen haben. Es ist
nicht schwierig, die richtigen Orte in Triest
zu fi nden. Die historischen Kaff eehäuser sind
heutzutage zu touristischen Attraktionen
geworden. Es wurde sogar ein Notizbuch
mit einer Karte veröff entlicht, die die
verschiedenen Kaff eehäuser bekannt
machen. Hier kann man einen capo in b
(Espresso oder Cappuccino mit wenig Milch
im Glas) oder einen goccia (Kaff ee mit einem
Milchschaumklecks in der Mitte) oder sogar
den Café de Cogoma (den in der Kaff eekanne
gekochten Kaff ee) genießen.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Sono numerose le iniziative legate al mondo
dei bruni chicchi tostati: dall’Università del caff è,
creata da una nota azienda locale, all’Assiciazione
Caff è Trieste che organizza corsi tematici, alle
degustazioni guidate, alla manifestazione Le vie
del caff è, che ogni dicembre anima i locali storici
triestini con concerti e spettacoli teatrali.
There are numerous initiatives linked to the world
of the roasted bean: from the University of Coff ee,
founded by a famous local coff ee company, to
the Trieste Association of Coff ee which organises
courses on coff ee-related themes, to guided
tasting tours, to the event called Le vie del caff é,
the Streets of Coff ee which enlivens the historical
cafés of Trieste with concerts and theatrical
performances every December.
Um die Kultur des Kaff ees zu pfl egen, werden
regelmäßig zahlreiche Veranstaltungen
organisiert wie z.B. die Universität des Kaff ees,
die von einem bekannten Triester Unternehmen
ins Leben gerufen wurde, oder die Themenkurse
und die Kaff eeverkostungen, die von dem
Verein Caff è Trieste veranstaltet werden, bis
zur Veranstaltungsreihe Le vie del caff é, die
im Dezember in der Gestalt von Konzerten
und Theaterauff ührungen die historischen
Kaff eehäuser belebt.

52 | Gusti e sapori
117
Dolce miele
Sweet honey | Süßer Honig
L
’apicoltura e la produzione del miele in
territorio carsico erano apprezzati sin
dall’epoca romana. La grande varietà fl oristica
dell’altipiano, una delle più ricche biodiversità
del nostro continente, conferisce al nettare
locale peculiari caratteristiche organolettiche.
Raccolti dalle arnie e direttamente
confezionati in vasetto, si trovano mieli di
marasca (dalla tipica pianta locale che porta in
nome di ciliegio canino), di acacia e di tiglio,
di melata e di santoreggia, sino ai più peculiari
e tipici Millefi ori del Carso. Le produzioni
locali, curate per lo più da appassionati che
fanno gli apicoltori nel tempo libero, si sono
guadagnate riconoscimenti nazionali e
internazionali.
Apiculture and honey production on and
around the Carso have been important
since Roman times. The wide diversity of
fl owering plants on the plateau, one of the
richest in biodiversity in Europe, gives to the
local nectar special characteristics of taste and
fl avour. Collected directly from the hives and
immediately placed into jars, there is honey
from the marasca (morel cherry a typical
local fruit), the acacia, the linden, the quince
118
and savory, and also the unusual ‘thousand
blooms’ honey of the Carso. Local production,
largely in the hands of enthusiastic amateurs
who make apiculture their free-time activity,
has achieved national and international
recognition.
Die Bienenzucht und die
Honigproduktion auf dem Karst sind
seit der Römerzeit hochgeschätzt. Die große
Pfl anzenvielfalt der Karsthochebene, eine der
an biologischer Vielfalt reichsten Gegenden
Europas, verleiht dem lokalen Honig
besondere organoleptische Eigenschaften.
Zu den typischen Honigsorten, welche in den
Bienenstöcken gesammelt und direkt in Gläser
abgefüllt werden, zählen der Marascahonig
(d.h. lokaler Pfl anzenname des Steinwechsels),
der Lindenblütenhonig, der Akazienhonig, der
Waldhonig, der Bohnenkräuterhonig sowie
der typische Millefi ori del Carso.
Die Honigproduktion wird vor allem von
Bienenliebhabern gepfl egt, welche in der
Freizeit als Bienenzüchter arbeiten, und erhielt
dabei viele nationale sowie internationale
Anerkennungen.
Curiosità | Point of interest | Sonstiges
Il Consorzio Apicoltori della Provincia di Trieste
(Čebelarski Konzorcij za Tržaško Pokrajno) che
ha sede a Repen, nel Comune di Monrupino,
promuove la conoscenza e la commercializzazione
dei mieli del territorio attraverso una costante
opera di informazione alimentare e di educazione
ambientale.
The local bee-keepers consortium (the Consorzio
Apicoltori della Provincia di Trieste (Čebelarski
Konzorcij za Tržaško Pokrajno) based in Repen
near Monrupino promotes the appreciation and
sale of local honey by means of on-going dietary
information and environmental education.
Die Genossenschaft der Bienenzüchter der
Provinz Triest (Čebelarski Konzorcij za Tržaško
Pokrajno), welche sich in Repen in der Gemeinde
Monrupino befi ndet, fördert durch ständige
Umwelterziehungs- bzw. Informationskampagnen
zum Thema Ernährung die Verbreitung und die
Vermarktung der lokalen Honigsorten.
119

120
Prosciutto per tutti i palati
Cured ham for all tastes | Schinken für jeden Geschmack
Nel territorio carsico esiste una
secolare tradizione per la salatura
e stagionatura della carne di maiale, con
lavorazione rigorosamente casalinga.
Dalle varie parti dell’animale, allevato a
uno stato semibrado e nutrito dalla fl ora
locale, i carsolini ricavano lardo e luganighe
(salsicce), crodighini (musetto), panzeta
(pancetta) e altri insaccati. Una delle parti
più apprezzate è però il cosciotto, dal quale
si aff etta il saporito prosciutto crudo del
Carso – Kraški, un prodotto di prima qualità
(protetto dalla denominazione geografi ca)
che troneggia in ogni osmiza che si rispetti.
Preparato secondo modalità tramandate
da generazione in generazione, il crudo del
Carso viene a volte aromatizzato con aglio,
alloro e rosmarino. La sapidità è in genere
molto marcata e la fase di trasformazione
lunga e infl uenzata dalle condizioni
climatiche.
There is on the Carso a centuries-old
tradition of curing and conserving
pork meat, which continues to this day
in the homes of many local people. They
take from the animals – all raised on the
land and feeding on local plants - diff erent
parts and cuts of meat to get lard and
luganighe (sausages), crodighini (a type of
salami for boiling), panzeta (bacon) and
other cured cuts. One of the most well-liked
portions is the upper leg and shoulder
from where the highly-prized cured ham
from the Carso – Kraški comes, a quality
food product protected by a geographical
restriction which has pride of place in every
osmiza. It is still prepared in the way handed
down through the generations, and is
sometimes lightly fl avoured with garlic, bay
or rosemary. The taste is highly individual
since the preparation period is long and
infl uenced not a little by the climatic
conditions.
121
Gusti e sapori | 53
Im Karstgebiet existiert eine lange Tradition
des Pökelns und der Ablagerung von
Schweinefl eisch. Von den Körperteilen des
Schweins stellen die Karsteinwohner Speck,
luganighe (Wurst), crodighini (Musetto),
panzeta (Bauchspeck) und andere
Wurstwaren her. Eine der beliebtesten
Schweinepartien ist die Keule, aus welcher
der köstliche Rohschinken des Karstes-
Kraški hergestellt wird. Das hochwertige
Produkt, das das geschützte Gütesiegel der
geographischen Herkunft besitzt, wird in
jedem Osmizza serviert und auf besondere
Weise zubereitet, ein Verfahren, das von
Generation zu Generation übertragenen
wird. Der Rohschinken wird manchmal
mit Knoblauch, Lorbeer und Rosmarin
gewürzt. Der Geschmack ist normalerweise
sehr stark, und die Herstellung, die von
Klimabedingungen abhängt, kann mitunter
lange dauern.

54 |
“Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo fi lo d’erba ha spaccato
la roccia per spuntare, ogni suo fi ore ha bevuto l’arsura per
aprirsi. Per questo il suo latte è sano e il suo miele odoroso.”
Scipio Slataper, Il mio Carso
“Fänden auch wir ein reines, verhaltenes, schmales
Menschliches, einen unseren Streifen Fruchtlands zwischen
Strom und Gestein.”
Reiner Maria Rilke, Duinesische Elegien
“Avevo una città bella tra i monti rocciosi e il mare luminoso...”
Umberto Saba, Avevo
“Uplift and sway, O golden vine,
Your clustered fruits to love’s full fl ood...”
James Joyce, Flood
122

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Foto di copertina (Val Rosandra): Roberto Valenti
Finito di stampare nel mese di Febbraio 2011
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123

carso triestino
emozioni d’entroterra
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