IL vOSTRO pARTNER dI ELEzIONE - Straumann Canada

IL vOSTRO pARTNER dI ELEzIONE - Straumann Canada IL vOSTRO pARTNER dI ELEzIONE - Straumann Canada

2 STARGET 2 I 12IndiceindiceStarget 02 | 20126Un’intervista con David L. Cochran sulleprospettive di metodi rigenerativi ancorapiù efficaci e predicibili.STRAUMANN ® EMDOGAIN40Il nuovo corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ®CARES ® Mono per maggiore comforte una procedura di lavoro digitale ottimizzata.straumann ® cares ® digital solutions36Andreas Filippi racconta le proprieesperienze come sperimentatore partecipanteallo studio non interventisticosull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Level.straumann ® bone level implant


indiceSTARGET 2 I 123IndiceSTRAUMANN ® Emdogain 4 Progressesi in parodontologia e rigenerazione parodontale6 Intervista con David L. Cochran16 Caso clinico di Robert Levine, USASTRAUMANN ® Standard Plus 20 Caso clinico di Sergio Piano, ItaliaNarrow Neck ® CrossfitSTRAUMANN ® CARES ® Guided Surgery 24 Relazione su coDiagnostix di J. Fleiner et al., GermaniaSTRAUMANN ® CARES ® Digital Solutions 30 Il nuovo corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® MonoStudio non interventistico sull’impianto 36 Intervista con Andreas Filippi, Svizzera<strong>Straumann</strong> ® Bone LevelSimply Doing More 44 Il nuovo sito internet di <strong>Straumann</strong>46 Richiami alla LetteraturaEventi 50 Anteprima: EAO 2012 a Copenhagen52 Simposio Satellite <strong>Straumann</strong> all’EAOInternational Team for Implantology 54 Panoramica dei congressi nazionali


4 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® EmdogainintroduzioneProgressi in parodontologia e rigenerazione parodontale


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 125Dalla riparazione dei tessuti alla rigenerazioneIl trattamento parodontale è passato, nel corso del tempo, da una filosofia basata sulla riparazione deitessuti al concetto della rigenerazione tissutale. Questa nuova prospettiva è particolarmente rilevante peri casi di parodontite avanzata, in presenza di perdita di attacco e perdita ossea importanti. In questicasi, la terapia parodontale prevede interventi chirurgici di vario tipo. La chirurgia parodontale orientataalla rigenerazione si pone l’obiettivo ideale di riformare completamente i tessuti parodontali perduti.Esiti migliori con i materiali rigenerativiL’ampia evidenza clinica disponibile mostra che la chirurgia di rigenerazione parodontale può migliorarel’esito quando la stimolazione dei tessuti ospiti è coadiuvata dall’aggiunta di materiale 1 . In caso didifetti parodontali estesi, è pratica comune ricorrere a innesti di materiale osseo in ausilio alla rigenerazionetissutale. L’analisi della letteratura indica che risultati migliori si ottengono dalla combinazione divari materiali per innesto osseo e <strong>Straumann</strong> ® Emdogain, rispetto a un solo materiale 2,3,4 . Vari gruppidi ricerca in tutto il mondo si sono focalizzati sul meccanismo di azione dell'Emdogain solo o abbinatoai materiali di innesto osseo, al fine di valutare i risultati positivi ottenuti con questi materiali.Innovativa ricerca traslazionale dal Dr. CochranUn importante gruppo di ricerca, guidato dal dott. David L. Cochran, ha studiato per diversi anni Emdogainal livello scientifico di base, in studi sperimentali su animali e in studi clinici sull’uomo. Il dott. Cochranunisce un’ampia esperienza clinica e accademica e ha lavorato con diversi tipi di materiale biologico.Questo lavoro può essere definito translazionale, poiché le scoperte sono trasferite dal laboratoriodella ricerca scientifica all’applicazione clinica, contribuendo a migliorare la cura dei pazienti 5,10–12,14 .Invitiamo alla lettura dell’intervista con il dott. Cochran, nella quale illustra la sua esperienzaprofessionale e i risultati delle sue ricerche, nonché alcune considerazioni sul futuro della parodontologia.


6 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® EmdogainIntervista con il dott. David Cochran“Il futuro è molto promettente: i materiali biologici agevolerannola rigenerazione dei tessuti parodontali”Dott. Cochran, qual è l’obiettivo ultimo della terapia parodontale?L’obiettivo ultimo della terapia parodontale è mantenere lostato funzionale e sano dei denti del paziente per la duratadella sua vita. La ricerca degli ultimi anni dimostra che questorisultato comporta implicazioni di portata ben superiore per ilpaziente. Ad esempio, una dentatura sana comporta minorifocolai infiammatori nell’organismo del paziente, e ciò riduce16, 17il rischio di molti altri potenziali disturbi a livello sistemico.Questo argomento è stato discusso anche nelle società diparodontologia, per cercare di comprendere l’influenza chei processi infiammatori gengivali hanno ad esempio sullemalattie cardiovascolari, sul controllo del diabete e persinosui parti pretermine. 18In altre parole, il rischio di disturbi sistemici diminuisce quandoil paziente mantiene una dentatura sana. Spesso non cisoffermiamo a considerare questo aspetto, ma avere dentisani condiziona anche ciò che possiamo mangiare, Conconseguenze significative anche in altri ambiti: ad esempio,i denti sani consentono di masticare adeguatamente il cibo,riducendo il rischio di problemi gastrointestinali 19 e migliorandodi conseguenza la qualità della nostra vita. Infine, unsorriso sano e bello migliora l’autostima, un aspetto sicuramentepositivo. Tutti questi aspetti, analizzati nella letteratura,confermano l’importanza cruciale di una condizioneparodontale sana.Quali progressi sono stati fatti nella terapia parodontale?Direi che abbiamo assistito a due importanti progressi nellaterapia parodontale, che hanno introdotto un cambiamentonel nostro paradigma terapeutico. Il primo è stato realizzarela possibilità di rigenerare i tessuti parodontali anziché semplicementeripararli dopo la malattia parodontale. Il secondoprogresso è che la rigenerazione parodontale può esseremigliorata con materiali come Emdogain e altri prodotti proteici1 (Figg. 1 – 8).“Il rischio di problemi sistemici diminuisce quandoil paziente mantiene dei denti sani 17 .” DavidCochranIn passato, si procedeva alla pulizia dentale del paziente,adottando tecniche chirurgiche e non, nel tentativo di ridurrel’infiammazione e cercare semplicemente di prevenire laperdita ulteriore di struttura parodontale. Ora sappiamo dipotere non solo ridurre l’infiammazione e prevenire un’ulterioreperdita tissutale, ma anche ottenere effettivamente laricrescita di alcuni tessuti parodontali; i fattori proteici comequelli presenti in Emdogain ci aiutano a conseguire questorisultato in modo più efficace e prevedibile 5 .Un altro prodotto sul mercato impiega un fattore di crescitaproteico unico, derivato dalle piastrine ematiche, il fattore dicrescita di derivazione piastrinica; insieme all’innesto osseo,aiuta a rigenerare i tessuti parodontali. Un altro efficace fattoreproteico, presente nel nostro tessuto osseo, la proteinamorfogenetica dell’osso, è impiegato nella fusione spinalelombare e nella fusione ossea degli arti inferiori. Questofattore è impiegato ora nella cavità orale per stimolare lacrescita ossea del seno mascellare e dei siti di estrazione,per consentire l’inserimento di impianti dentali.


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 127


8 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSicuramente il futuro ha in serbo altre proteine per la stimolazionedella rigenerazione tissutale parodontale. Ad esempio,in collaborazione con i ricercatori <strong>Straumann</strong> stiamoanalizzando alcune delle proteine di cui è composto Emdogaine che risultano efficaci sia per la crescita dei nuovivasi sanguigni, l’angiogenesi 6,7, necessaria per la crescita diqualsiasi nuovo tessuto, sia per la formazione di nuovo osso,l’osteoinduzione 8 . Inoltre in Giappone sono stati condotti degliinteressanti studi sulla rigenerazione in presenza di unaltro fattore di crescita, il fattore di crescita dei fibroblasti,anch’esso noto per il ruolo nella crescita dei vasi sanguignie attualmente oggetto di studi clinici. Infine, un altro fatto-Fig. 1Quando si applica<strong>Straumann</strong> ® Emdogain,le proteine derivatedalla matrice di smaltoprecipitano sullasuperficie radicolare,formando uno strato dimatrice.Fig. 2La matrice stimolal‘attrazione e laproliferazione dicellule mesenchimalidalla parte sana delperiodonto.Fig. 3Le cellule secernonocitochine naturali especifiche nonchésostanze autocrine,favorendo la necessariaproliferazione.Fig. 4Vengono attiratecellule di supportoche si differenzianoin cementoblasti, cheinnescano la formazionedella matrice dicemento nella qualesaranno fissate le fibreparodontali.Fig. 5Lo spessore dello stratodi cemento appenaformato aumenta, estendendoil legamentoparodontale.Fig. 6Nell’arco di alcunimesi, il difetto si riempiecon il legamentoparodontale di nuovaformazione.Figg. 1 – 8 In che modo <strong>Straumann</strong> ® Emdogain aiuta a rigenerare il periodonto nel tempo.


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 129Fig. 7A mano a mano che illegamento parodontalesi forma, l’osso nuovocontinua a svilupparsiFig. 8<strong>Straumann</strong> ® Emdogainfacilita la rigenerazionedella strutturadentale complessa delperiodonto, formandoun nuovo attaccofunzionale.re legato alla proteina morfogenetica dell’osso, il fattore dicrescita e differenziazione, è oggetto di studio in Europa enel nostro gruppo per le sue caratteristiche di stimolazionedella rigenerazione parodontale 9 . Tutti questi studi delineanoun futuro molto promettente per quanto riguarda i materialibiologici nella rigenerazione dei tessuti parodontali, ovverol’osso, il cemento e il legamento parodontale.Il secondo progresso è stato riconoscere che la perdita ditessuto parodontale era dovuta all’infiammazione e non aibatteri che vivono attorno al dente. A margine, si è scopertoche, come detto in precedenza, l’infiammazione parodontalepuò avere effetti sistemici 10,11 . Già da tempo consapevolidel fatto che i problemi parodontali influenzano la salute deidenti, solo recentemente abbiamo compreso che l’infiammazioneparodontale, in particolare, influenza il resto dell’organismo.In altre parole, si tratta di una strada in due direzioni,in cui i denti influenzano l’organismo e viceversa. A confermadi ciò, da anni i parodontologi sono consapevoli del fattoche i pazienti con diabete non controllato presentano numeroseinfezioni purulente attorno ai denti e una perdita osseaimportante: vale a dire, la malattia sistemica, il diabete, influenzala salute dei denti.Ora sappiamo che la malattia parodontale può, a sua volta,“Si tratta quindi di una strada in due direzioni, incui i denti influenzano l’organismo e viceversa”.David Cochraninfluenzare la capacità dell’organismo di controllare il livellodi zucchero nel sangue, ovvero lo stato di salute dei denti influenzala capacità dell’organismo di controllare il diabete 20 .Quali sono i potenziali benefici dell’impiego di <strong>Straumann</strong> ®Emdogain nella terapia parodontale?L’uso di Emdogain per stimolare la rigenerazione parodontaleè molto ben documentato nella letteratura degli ultimi 15anni. Studi in vitro, su animali e studi clinici sull’uomo evidenzianogli effetti positivi sulle cellule responsabili della rigenerazionedel cemento, dell’osso e del legamento parodontale.Gli studi su animali forniscono la conferma istologica dellarigenerazione di tutti i tessuti parodontali 5 .


10 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® Emdogain


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 1211Infatti, in studi eseguiti su babbuini, si è riscontrata una formazionesignificativa di cemento, osso e legamento parodontalenuovi, ben sopra la tacca praticata nella radice alla basedei difetti parodontali. In alcuni casi questi tessuti sostanzialmenteriempivano l’intero difetto. Altri risultati istologici hannodimostrato che quando Emdogain era aggiunto all’innestoosseo autogeno attorno a difetti più grandi a carico dei dentidel babbuino, si assisteva a una stimolazione significativadel processo di rigenerazione ossea 12 . Altri studi hanno mostratoche Emdogain non solo stimola la formazione di ossoe cemento, ma anche la crescita di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi),un processo indispensabile per la neoformazioneossea 6,7 . Per riassumere, due aspetti importanti meritano diessere sottolineati per quanto concerne Emdogain. In primoluogo, la letteratura è ricca di evidenze sulla rigenerazioneparodontale 15 , sicuramente più che su ogni altra proteina impiegataper la rigenerazione parodontale. In secondo luogo,questo materiale, da solo e in sinergia con innesti ossei,offre evidenze sufficientemente convincenti sulla sicurezza el’efficacia, se anche l’FDA ne ha approvato l’impiego in moltepliciindicazioni.*“La rigenerazione parodontale conseguita conEmdogain è ampiamente documentata in letteratura,sicuramente più 15 di ogni altra proteinaimpiegata per la rigenerazione parodontale.”David CochranQuali sono i suoi consigli per i medici che eseguono lachirurgia parodontale?Nonostante le nostre approfondite conoscenze sugli effettidelle proteine, comprese quelle in Emdogain, sappiamomolto meno sull’applicazione clinica di questo materiale esu come ottimizzarne l’uso. Sicuramente si raccomanda unadisincrostazione e levigazione della radice accurate, seguitedall’uso di un agente chelante per i cationi bivalenti neutro,l’acido etilendiaminotetracetico**.“Il formato più piccolo di Emdogain consentiràal medico di utilizzare questo materiale più difrequente, poiché sarà meno costoso aggiungerlonelle procedure con innesto osseo.” DavidCochranSuccessivamente, una volta controllato il sanguinamento,Emdogain è applicato prima sulla radice e sui margini osseidel difetto. Nei casi in cui è previsto l’innesto osseo, porresuccessivamente l’innesto in un vassoio e rivestire le particelledi innesto con Emdogain prima di posizionarlo nel difettoattorno al dente. Infine, è consigliabile usare l’eventualeEmdogain rimasto distribuendolo sul difetto e sotto i lembiparodontali, poiché sappiamo che le proteine di Emdogainfavoriscono la guarigione stimolando l’angiogenesi 6,7 . Alcunianni fa abbiamo pubblicato un articolo che dimostrava* Difetti di recessione e di forcazione intraossei mandibolari di classe II. ** <strong>Straumann</strong>® PrefGel


12 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® Emdogaincome, aggiungendo Emdogain agli innesti ossei autologhi,si incrementava l’effetto osteoinduttivo dell’innesto 13 . Per questomotivo, e per tutti gli effetti positivi associati a questeproteine, unite all’innesto osseo, l’aggiunta di osso autologoo autogeno alla procedura sembra essere una componentecautelativa della terapia.Emdogain sarà presto disponibile in un formato più piccolo.In quali indicazioni lo impiegherebbe?Ho appreso con piacere della disponibilità di questo nuovoformato più piccolo. Il medico potrà utilizzare questo materialepiù di frequente, poiché sarà meno costoso aggiungerlonelle procedure con innesto osseo. Inoltre il formato piùpiccolo consente di utilizzarlo anche nei difetti più piccoli eper le procedure con innesto di tessuto molle che interessanoanche uno o due denti. La documentazione dei benefici diqueste proteine è così copiosa e protratta nel tempo che lascelta più sensata è sfruttarle per migliorare l’esito dell’interventodi rigenerazione parodontale del paziente.Che importanza riveste la combinazione di Emdogain e innestoosseo ai fini dell’esito clinico favorevole?Come abbiamo detto in precedenza, le analisi istologiche suanimale mostrano che Emdogain, unito all’innesto osseo, stimolal’effetto osteoinduttivo (e presumibilmente anche cementoinduttivo)dell’innesto osseo 13 . Inoltre, in difetti parodontaligravi nel babbuino, abbiamo osservato che la rigenerazioneparodontale ottenuta era veramente significativa. La formazionedi nuovo cemento era prominente nella tacca praticatanella radice e si estendeva ampiamente in direzione coronale12 . Il dott. Robert Schenk mi ha spiegato che la neoformazioneossea richiede una base solida, ad esempio particelledi innesto osseo o una superficie implantare osteoconduttiva,come la SLA ®14 . I nostri studi hanno indicato che le particelleossee autologhe o le particelle di innesto osseo autogenosono molto efficaci nel fornire una base alla neoformazionetissutale 5, 10-12 e 14 . Quindi, ogni volta che ne ho l’opportunitàdurante una procedura di rigenerazione parodontale, cercodi aggiungere dell’innesto osseo. Se consideriamo poi chel’innesto con Emdogain probabilmente agevola anche la stabilizzazionedel coagulo della ferita, e infine il comprovatoeffetto di Emdogain sull’angiogenesi, mi sembra che questaopzione offra la procedura più efficace per stimolare la rigenerazioneparodontale.Ci sono altre considerazioni che vorrebbe condividere connoi su questo argomento?Le mie considerazioni conclusive sono che il nostro obiettivoprincipale è migliorare la cura dei nostri pazienti. Emdogainè una miscela di proteine che vanta più di 15 anni di studiin cui gli effetti positivi sulla rigenerazione parodontale sonostati ampiamente confermati. I nostri studi più recenti, neiquali abbiamo isolato alcune proteine dalla miscela Emdogain,suggeriscono che queste siano molto efficaci sull’ossoe sul cemento e sulla capacità di stimolare la formazione divasi sanguigni nella ferita 6 .È interessante rilevare che, nonostante l’attività di formazioneossea possa coinvolgere alcune proteine morfogenetichedell’osso, questa efficacia sembra derivare prevalentemente


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 1213


14 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® Emdogain


<strong>Straumann</strong> ® EmdogainSTARGET 2 I 1215da proteine diverse contenute in Emdogain, ad esempio la enamelina e l’ameloblastina,due proteine dello smalto di cui generalmente si sa poco.“La parodontologia attraversa una fase di grandi cambiamenti:penso che questa sia la punta dell’iceberg di un futuro di terapiepiù efficaci e prevedibili per i nostri pazienti.” David CochranDott. David L. Cochran, D.D.S., Ph.D., Dr. h.c.D.D.S. e Ph.D. in Biochimica presso il MedicalMolti dei nostri studi suggeriscono inoltre che la combinazione di proteine diEmdogain è più efficace dei componenti separati o persino di alcuni dei sui componenticombinati. Gli studi che abbiamo condotto sinora confermano che Emdogainè un materiale efficace per stimolare la rigenerazione parodontale, ma, allostesso tempo, che dobbiamo sicuramente ampliare le nostre conoscenze su questeproteine e sulle loro applicazioni cliniche 5, 10-12 e 14 . La parodontologia attraversauna fase di grandi cambiamenti: penso che questa sia la punta dell’iceberg di unfuturo di terapie più efficaci e prevedibili per i nostri pazienti.College of Virginia (MCV). Specializzazione inParodontologia alla Harvard School of DentalMedicine. Attualmente Professor e Chairman delDipartimento di Parodontologia della Universityof Texas Health Science Center a San Antonio,Dental School. Membro di numerose organizzazioniodontoiatriche professionali e Diplomatodell’American Board of Periodontology. Autore dinumerosi articoli scientifici e abstract su diversiDott. Cochran, la ringraziamo per questa intervista.argomenti in implantologia e biochimica parodontale.Insignito di riconoscimenti per la ricercaa livello nazionale e internazionale.Riferimenti: L’elenco completo dei riferimenti a questo testo possono essere visualizzate sul sito<strong>Straumann</strong>: www.straumann.com/stargetref.pdf


16 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® emdogainRobert levineRecessione su dente singolo trattato con <strong>Straumann</strong> ® EmdogainDonna di 50 anni, non fumatrice, presentava 8 mm di recessionefacciale del dente n. 23. Si è messo in evidenzaun difetto di recessione di classe II di Miller. La paziente harifiutato la terapia ortodontica per correggere l’affollamentoanteriore. La prima fase di trattamento includeva la terapiaparodontale non chirurgica. Lo sbrigliamento completo dellaradice e l’appiattimento della superficie radicolare sono statiseguiti da <strong>Straumann</strong> ® Prefgel (2 minuti), per preparare laradice per <strong>Straumann</strong> ® Emdogain. La radice è stata irrigataa fondo ed è stata asciugata all’aria prima dell’applicazionedi Emdogain ® . Sono state effettuate delle incisioni al livellodella CEJ per creare un peduncolo mesiale e distale, seguiteda incisioni verticali di scarico e dissezione a spessore parziale.I singoli peduncoli sono stati creati e poi suturati tra diloro come peduncolo doppio. L’area mascellare premolarepalatale di sinistra è stata usata come tessuto donatore perl’innesto di tessuto connettivo sottoepiteliale. Dopo il prelievo,il CTG è stato poi suturato alle papille interprossimalie lateralmente per stabilizzare l’innesto. Emdogain ® è statoapplicato sopra il CTG e nel vestibolo prima di posizionarecoronalmente l’innesto del doppio peduncolo. È stata effettuataun’incisione periostale di scarico per il posizionamentocoronale del peduncolo per la sutura “tension-free” sull’innestodi tessuto connettivo. Il peduncolo è stato intenzionalmenteposizionato lievemente coronale rispetto alla CEJ. Adodici giorni, la guarigione è stata eccellente. A 3 mesi, èFig. 1 Fig. 2 Fig. 3Fig. 4 Fig. 5Fig. 6


<strong>Straumann</strong> ® emdogainSTARGET 2 I 1217stato raggiunto il 100 % della copertura della radice, con 0,5 mm di profonditàdi sondaggio disto-buccale del dente n. 23. È stato raggiunto un aumento dellagengiva attaccata.Fig. 1: Presentazione di una donna di 50 anni, sana, non fumatrice, con recessionen. 23. Si misurano 0 mm di gengiva cheratinizzata e 8 mm di perdita di attaccofacciale. Si mette in evidenza un difetto di recessione di classe II di Miller. Fig. 2:Primo piano dell’area del n. 23. Fig. 3: Dopo completo sbrigliamento della radice,viene applicato PrefGel ® per 2 minuti. Emdogain ® viene aggiunto sulla superficiedella radice dopo irrigazione per 30 secondi e asciugatura all’aria. Fig. 4: Vengonoeffettuate delle incisioni al livello della CEJ per creare un peduncolo mesialee distale con incisioni verticali di scarico. Viene completata una dissezione aspessore parziale in profondità nel vestibolo. Fig. 5: Sono stati formati i due pe-Fig. 7 Fig. 8Fig. 9Fig. 10


18 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® emdogainDottor Robert Levine, DDSSvolge attività professionale privata, focalizzata su:posizionamento chirurgico di impianti, procedure dichirurgia plastica estetica orale, terapia rigenerativa,duncoli individuali e giacciono passivamente nel vestibolo. Fig. 6: Viene riapplicatoEmdogain ® sulla superficie della radice. Il doppio peduncolo è stato creatosuturando due peduncoli tra loro. Fig. 7: Il sito donatore. Fig. 8: L’innesto finalemisura 10 × 7 mm. Fig. 9: Il CTG è suturato per stabilizzare l’innesto. Emdogain ®viene applicato sul CTG prima di posizionare coronalmente il doppio peduncolo.Fig. 10: Viene praticata un’incisione periostale di scarico, per consentire una sutura“tension-free”. Fig. 11: Il doppio peduncolo viene posizionato coronalmente e suturato.Fig. 12: Palato mascellare sinistro a 12 giorni post-intervento. Fig. 13: Giorno12 post-intervento del n. 23. Fig. 14: 3 mesi post-intervento. È stato raggiunto il100 % della copertura della radice, con 0,5 mm di profondità di sondaggio distobuccaledel dente n. 23.ortodonzia nell’adulto e medicina orale. Professoreassociato clinico presso il Periodontics del Post-Graduate Department of Periodontics, PeriodontalProsthesis and Implantology presso la University ofPennsylvania School of Dental Medicine. ChairmanEmeritus of Periodontics all’Albert Einstein MedicalCenter (1984–2003)Fig. 11 Fig. 12Fig. 13 Fig. 14


STARGET 2 I 1219straumann ® emdogain 015CONCEPITO PER RICOSTRUIREUn’opzione di trattamento convenienteImpiegabile con vari* materiali per innesto osseoRisultati clinici eccellenti 1,2,3 Benefici clinici a lungo termine 4,5Migliore soddisfazione del paziente 6,70,7 ml0,3 ml0,15 mlnuoVoEMDOGAIN ® 015PER TUTTI I GOIRNI*BoneCeramic, autoinnesto, alloinnesto, xenoinnesto di derivazione ossea, fosfato ß-tricalcicoo vetro bioattivo1 2Tonetti et al. J. Clin. Periodontol. 2002;29:317 – 325 Froum et al. J. Periodontol. 2001;72:25–343 4McGuire et al. J. Periodontol. 2003;74:1110 & 1126 Heden et al. J. Periodontol. 2006;77:295 – 3015 6Sculean et al. Int. JPRD. 2007;27:221 – 229 Jepsen et al. J. Periodontol. 2004;75:1150 – 11607Sanz et al. J. Periodontol. 2004;726 – 733


20 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® Standard Plus Narrow Neck ® CrossfitSergio PianoSostituzione degli incisivi inferiori: posizionamento e restauroimmediato di due impianti <strong>Straumann</strong> ® NNC Roxolid ®Situazione iniziale e piano di trattamentoUn paziente di 55 anni, di sesso maschile, presentava unamarcata mobilità degli incisivi inferiori con una ridotta profonditàdi sondaggio in condizioni di discreta salute parodontale(Fig. 1).Il paziente chiedeva una terapia con protesi fissa, evitandose possibile anche l’applicazione di un provvisorio mobile.Il piano di trattamento prevedeva l’estrazione degli incisiviinferiori con l’inserimento immediato di due impianti <strong>Straumann</strong>® Narrow Neck CrossFit ® (NNC) Roxolid ® nei siti 32e 42. Qualora si fosse ottenuta la stabilità primaria, venivaprogrammato il posizionamento di un ponte provvisorio immediatoavvitato in sostituzione degli incisivi inferiori.Pianificazione preoperatoriaIn linea con una ceratura diagnostica precedentemente eseguita,veniva realizzato un ponte provvisorio senza contattocon l’arcata superiore (Fig. 2). Per posizionare correttamenteil ponte si utilizzava poi una semplice mascherina termostampatain resina (Fig. 3). La stessa mascherina di riferimento,con fori allineati ai siti implantari, veniva impiegata nellaprocedura chirurgica come dima per assicurare il correttoposizionamento degli impianti (Fig. 4).Procedura chirurgicaI denti interessati venivano estratti e, dopo aver verificato attentamentel’integrità dei siti, per l’inserimento degli impiantisi sceglieva un approccio senza lembo.Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3Fig. 4 Fig. 5Fig. 6


<strong>Straumann</strong> ® Standard Plus Narrow Neck ® CrossfitSTARGET 2 I 1221La prima perforazione veniva eseguita con precisione utilizzandola mascherina di riferimento in resina (Fig. 5). Anchela seconda perforazione si controllava con grande accuratezza(Fig. 6) fino ad ottenere il corretto inserimento rispettoalla posizione pianificata (Fig. 7). Poiché in entrambe lefixture il torque superava il valore di 35 Ncm, era possibileapplicare il provvisorio immediato. Le componenti secondarieprovvisorie in titanio corrispondenti agli impianti NNCvenivano accorciate adattandole alla situazione clinica(Fig. 8) e il ponte provvisorio veniva applicato nella posizionepianificata utilizzando ancora una volta la guida inresina. Dopo aver protetto il tessuto molle con una diga digomma, il ponte veniva ribasato sulle componenti secondarieprovvisorie (Fig. 9).Per riprodurre il corretto profilo di emergenza il ponte venivaquindi rimosso dal cavo orale e avvitato su analoghi NNC(Fig. 10); gli spazi vuoti venivano riempiti ed il ponte quindirifinito e lucidato (Fig. 11).Alla fine della sessione chirurgica il ponte provvisorio presentavaun aspetto soddisfacente e calzava con precisionesu entrambi gli impianti NNC (Fig. 12). Il provvisorio venivapoi avvitato a 15 Ncm.Procedura protesicaDopo 10 settimane di guarigione, la radiografia mostravauna buona osteointegrazione (Fig. 13). Successivamente ilponte veniva rimosso e i tessuti molli intorno agli impian-Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9Fig. 10Fig. 11 Fig. 12


22 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® Standard Plus Narrow Neck ® Crossfitti apparivano in buone condizioni di salute parodontale(Fig. 14). Si passava pertanto alla fase successiva di presadell’impronta finale con transfer d’impronta specifici perNNC (Fig. 5). L’impronta veniva rilevata avvitando i transfersugli impianti (Fig. 16) e utilizzando un cucchiaio aperto personalizzato(Fig. 17).Per il ponte definitivo si optava poi per una soluzione di tipoavvitato al fine di lasciare più spazio possibile al rivestimentoestetico in ceramica, dato che una soluzione cementata,dovendo contenere anche le componenti secondarie, avrebbeavuto un ingombro maggiore. L’odontotecnico realizzavaquindi un’armatura in lega aurea, che veniva provata nelcavo orale del paziente per assicurarsi di aver ottenuto unsoddisfacente adattamento ed un’elevata precisione marginale(Fig. 18).Riproducendo fedelmente la forma dei denti originali del paziente(Fig. 19), veniva ricercato un aspetto naturale per lanuova ricostruzione protesica (Fig. 20).La fase finale consisteva nell’inserimento nel cavo orale delponte , che risultava precisamente adattato ed esteticamentein armonia con i denti adiacenti, come si nota dalla vistafrontale (Fig. 21). Il ponte veniva poi avvitato a 35 Ncm e ifori venivano chiusi con composito da otturazione.Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15Fig. 16 Fig. 17Fig. 18


<strong>Straumann</strong> ® Standard Plus Narrow Neck ® CrossfitSTARGET 2 I 1223L’esame radiografico finale confermava la precisione del posizionamento degliimpianti ed il corretto adattamento del manufatto protesico (Fig. 22).RingraziamentoL’autore desidera ringraziare per il contributo prestato Alessandro Giacometti,odontotecnico a Genova, per l’eccellente esecuzione del lavoro di laboratorio.Dr. Sergio PianoChirurgo orale e protesista dentale. Liberoprofessionista con studio privato a Genova.Relatore, nazionale e internazionale, su implantologiae estetica. Autore di diversi lavori suglistessi temi. ITI Fellow.Fig. 19 Fig. 20Fig. 21 Fig. 22


24 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® cares ® guided surgeryJonathan Fleiner, Andres Stricker e Dirk Schulze<strong>Straumann</strong> ® coPeriodontiX – Misurazione digitale tridimensionaledell’osso con l’ausilio dei dati di sezioni di immaginiDVT nell’ambito di problematiche parodontologicheCon coPeriodontiX <strong>Straumann</strong> lancia per la prima volta unsoftware per la valutazione tridimensionale della situazioneossea con l’ausilio dei dati di sezioni di immagini (DVT).Al centro di questa procedura spiccano la misurazione delprofilo osseo, durante o dopo l’esecuzione del trattamento,ma anche i controlli del profilo per stabilire l’efficacia delletecniche rigenerative.Le radiografie sono da sempre un prezioso strumento per ladiagnosi in parodontologia [1, 2]. Si utilizzano per lo piùtecniche di imaging bidimensionali, quali radiografie bitewing,radiografie endorali singole, nonché panoramiche.Tutte queste tecniche possono fornire importanti indicazionidiagnostiche, ma tutte presentano dei limiti fondamentali [3],perfino in caso di radiografie di alta qualità. Di fronte a questoscenario, negli ultimi anni è passata sempre più in primopiano la tomografia digitale volumetrica (DVT), che si è ritagliataun posto ben definito in numerosi settori della modernaodontoiatria [4, 5]. Nell’ambito dell’attuale parodontologia,la DVT permette di dare precise risposte alle numerose problematichediagnostiche relativamente alle alterazioni osseestrutturali nella regione dento-alveolare [12]. In questo contestogioca un ruolo fondamentale la rappresentazione adalta risoluzione e senza sovrapposizioni dei denti e dellestrutture ossee, oltre che della relativa distruzione di naturapatologica [6, 8, 9, 10].Principio della misurazione radiologica dell’ossoNon esistendo fino ad ora soddisfacenti soluzioni basate sulsoftware per un impiego standardizzato dei dati di sezioni diimmagini (DVT, CT) ai fini di una valutazione parodontologica,è stata messa a punto in collaborazione con <strong>Straumann</strong>un’implementazione software dal nome coPeriodontiX, presentataper la prima volta nell’attuale versione 8.0 per usoclinico quotidiano. La valutazione standardizzata si orientain questo caso ad un principio di misurazione radiologica a6 punti, in analogia alla refertazione clinica. Con l’ausilio diun sistema di coordinate digitale 3D, che viene posizionatocentralmente sul dente da misurare, il software produce inmodo automatizzato sezioni trasversali del dente (Figg. 1a, b).Fig. 1 aFig. 1 b


<strong>Straumann</strong> ® cares ® guided surgerySTARGET 2 I 1225Grazie a punti di riferimento predefiniti, viene effettuata unamisurazione automatizzata di segmenti lungo l’asse del dentein 6 diversi punti (vestibolare ed orale, rispettivamente mesiale,centrale e distale) in modo circolare intorno al dente peruna valutazione a 360° del profilo osseo crestale. In questamisurazione, la giunzione smalto-cemento e l’osso alveolarecrestale fungono da punti di riferimento standard (Figg. 2 a, b).È inoltre possibile valutare con sicurezza un possibile difettodi forcazione patologico di denti pluriradicolati avvalendosidi una speciale vista globale a 360° e misurare l’estensionedi tale difetto (Fig. 3). Tutti i dati di refertazione possonoessere prodotti su richiesta in forma grafica o tabellare(Figg. 4 a, b).ed eventuali alterazioni patologiche della cresta alveolaredi supporto del dente diventano evidenti solo in presenza diun’avanzata distruzione oppure rimangono completamentenascosti. Solo all’interno solo all'interno di spazi prossimaliè possibile stabilire con certezza la quantità di osso disponibile;l’individuazione e la determinazione quantitativa dell’estensionedi difetti ossei a due e tre pareti rimane spessouna sfida diagnostica perfino con radiografie di alta qualità[7]. Da questo punto di vista, coPeriodontiX si proponedi fornire allo specialista un prezioso strumento e, inoltre,di permettere, oltre ad un indispensabile referto clinico disondaggio, una valutazione precisa e standardizzata deidati tridimensionali di sezioni di immagini nell’ambito di problematicheparodontologiche.Tecniche di imaging odontoiatriche: 2D versus 3DUno dei principali svantaggi delle tecniche 2D convenzionalista nella rappresentazione bidimensionale di struttureanatomiche tridimensionali. In questo caso, a causa dellesovrapposizioni di immagini gli aspetti morfologici importantiAl centro di questa procedura spiccano la misurazione delprofilo osseo, durante e dopo l’esecuzione del trattamento,ma anche i controlli del profilo dopo il trattamento didifetti verticali e parodontali e di eventuali forcazioni, adesempio mediante tecniche rigenerative.Fig. 2 aFig. 2 b


26 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® cares ® guided surgeryLimitazioni DELLA DVT» ArtefattiUno dei principali problemi delle tecniche di imaging basate su sezioni di immaginiè come sempre la formazione di artefatti. Tipici sono gli artefatti dadistorsione e gli artefatti da indurimento causati da elementi di strutture ad altadensità presenti nell’oggetto esaminato (ad es. restauri in metallo, perni radicolari,impianti, osteosintesi con placca) [13], che possono rendere più difficile lavalutazione diagnostica delle strutture immediatamente adiacenti (ad es. spaziapprossimali, area periimplantare) e in parte arrivare anche a simulare dellestrutture patologiche.Dr. Jonathan Fleiner2007–2009 Clinica Universitaria di Odontostomatologiae Chirurgia Maxillo-facciale, Sezione Radiologia diFriburgo in Brisgovia (Germania). 2007/2008 Formazionepost laurea “Curriculum Implantologia” della SocietàTedesca di Implantologia (DGI) e dell’Accademia perla Pratica e la Scienza (APW). 2008 Centro DiagnosticoDentale Weil am Rhein (Dentales Diagnostikzentrum Weilam Rhein), occupandosi prevalentemente di tomografiavolumetrica digitale dentale (DVT). Dal 2008 regolareattività come relatore a livello nazionale e internazionalenonché revisore di riviste specializzate internazionali nelsettore della diagnosi odontoiatrica e radiologica, dellaDVT e della pianificazione implantare protesicamenteguidata basata su 3D (Guided Surgery). 2010 Centroper implantologia, parodontologia e diagnostica 3D,» Dose di radiazioni effettivaLa dose di radiazioni a cui è esposto il paziente durante una tomografia digitalevolumetrica dentale dipende essenzialmente dal sistema DVT, dal tipo di rilevatoreutilizzato, nonché dai parametri di esposizione della radiografia stessa. Inlinea generale, emerge che i cosiddetti “sistemi di amplificazione delle immagini”possiedono rispetto ai “sistemi di rilevamento a pannelli piatti” una dose un po’inferiore [11]. In questo caso, la dose effettiva – nel senso di una valutazionedei rischi – può essere ridotta in misura determinante scegliendo un volume diimmagini studiato appositamente per l’ambito di analisi [14]. Studi scientifici hannodimostrato che la dose [15 – 18] di una tomografia digitale volumetrica puòrientrare perfettamente nell’ordine di grandezza di una radiografia endorale (perStudio Dr. Dr. Stricker di Costanza (Germania)Fig. 3Fig. 4 a


<strong>Straumann</strong> ® cares ® guided surgerySTARGET 2 I 1227un massimo di 14 radiografie singole) e, nel confronto diretto, offre contenuto informativonettamente superiore [6]. Ciò nonostante, per l’applicazione della DVTdeve essere posta di volta in volta una stretta indicazione secondo il principioALARA (as low as reasonably achievable) per minimizzare sotto ogni punto divista il rischio d’esame per il paziente.» Accuratezza di rappresentazione e precisionePer definire la precisione e l’accuratezza di misurazione nell’ambito di problematicheparodontologiche occorre considerare inevitabile, ma clinicamente accettabile, unacerta discrepanza fra la situazione clinica e le informazioni radiologiche ottenute[6, 19 – 21]. Per quanto concerne l’affidabilità delle misurazioni radiologiche, i primirisultati di studi condotti [22] hanno rilevato un’imprecisione complessiva nell’ordinedella dimensione di due-tre voxel; ciò è emerso indipendentemente dalle nozioni dibase a livello odontoiatrico-radiologico in possesso degli esaminatori interessati. Aprescindere dal numero di radici, per i denti monoradicolati è stata indicata un’accuratezzadi misurazione fra 0,26 e 0,34 mm, mentre per i denti pluriradicolati fra0,27 e 0,55 mm.Dr. med. dent. Dirk SchulzeFino al 2009 Direttore della Sezione Radiologiadella Clinica e Policlinico per Odontostomatologiadell’Università Albert-Ludwigs di Friburgo/Germania.Dal 2010 proprietario di uno studio privato (Centrodi Diagnosi Dentale della Brisgovia) a Friburgo.Autore di numerose pubblicazioni scientifiche erevisore. Dal 2010 segretario generale dell’EADMFR(European Academy of Dento Maxillo FacialRadiology).L’influenza dei fattori individuali degli esaminatori non ha dimostrato di avereun peso significativo. Questi valori portano in linea di principio alla conclusioneche imprecisioni di fondo di tale misura possono essere considerate assolutamentecoerenti se confrontate alle imprecisioni di misurazione nel sondaggioclinico sul paziente, e classificate come accettabili dal punto di vista clinico.Fig. 4 bFig. 5


28 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® cares ® guided surgeryDr. Andres StrickerLaurea in odontoiatria (1997) e medicina (2002).Dal 2003 Studio specializzato in implantologia eparodontologia a Costanza (Germania), nonchédocente e ricercatore presso la Clinica Universitaria diFriburgo in Brisgovia (Germania). Dal 2004 docentepresso l’Università Danubiana di Krems (Austria). Diversisoggiorni di ricerca negli USA (1998 – 2001).Dal 2010 Centro di implantologia, parodontologia ediagnostica 3D a Costanza. Numerose pubblicazioniscientifiche sui seguenti e su altri temi: tecniche diincremento, distrazione, carico immediato, ingegneriatissutale, gestione dei tessuti molli, rigenerazione dellecellule staminali. Diverse licenze e brevetti. Attività direlatore a livello nazionale e internazionale.» ConclusioneNella moderna parodontologia, l’impiego della DVT, soprattutto nell’ambito di problematichecomplesse e con l’applicazione del principio ALARA, viene consideratoun prezioso strumento diagnostico. La rappresentazione tridimensionale non distortae non sovrapposta della cresta alveolare di supporto del dente mediante tecnichecome la DVT, ha la potenzialità (a condizione che sussistano evidenze scientifichefondate) di influenzare in misura rilevante la diagnosi in parodontologia. In questocontesto, il software coPeriodontiX qui presentato si propone di offrire un primostrumento per supportare il dentista nell’individuazione di casi di distruzione dentale,parodontale e ossea, in particolare casi complessi molto marcati. Non ultimo,tuttavia, coPeriodontiX potrebbe rappresentare un’interessante opzione anche percasi di terapia chirurgico-rigenerativa (<strong>Straumann</strong> ® Emdogain, BoneCeramic, MembraGel).Per finire, occorre rammentare espressamente di nuovo che il software quipresentato non intende sostituirsi in alcun modo alla refertazione clinica, ma vapiuttosto considerato come utile supporto radiologico. Nel novero di tali supportirientra non da ultima anche la possibilità di rappresentare i tessuti molli del profilogengivale mediante i dati di una scansione superficiale, ad esempio con iTero(Fig. 5). Per il futuro sono attualmente già in fase di elaborazione altri studi cliniciche prendono in considerazione diversi parametri d’esame nell’intento di analizzarele caratteristiche tecniche dei sistemi DVT attualmente presenti sul mercato (ad es.risoluzione dell’immagine, qualità dell’immagine, formazione di artefatti) per potersfruttare integralmente in futuro il potenziale diagnostico a disposizione della DVT,soprattutto per problematiche parodontologiche.Riferimenti: Per l'elenco completo dei riferimenti bibliografici riguardanti il presente testo,consultare il sito web di <strong>Straumann</strong> all'indirizzo: www.straumann.com/stargetref.pdf


clinical casesSTARGET 2 I 1229CONNETTETE Le vostre COMPETENZEstraumann ® Cares ® GuIDeD surGerYCreazione della mascherina a livello locale, per verificare l’adattamento e abbreviare i tempi di consegnaAmpie opzioni di scelta grazie al sistema aperto<strong>Straumann</strong> ® CARES ® caseXchange: comunicazione senza ostacoliNUOVO UPDATESTRAUMANNcoDiagnostiX 8.5


30 STARGET 2 I 12<strong>Straumann</strong> ® Cares ® digital solutionsNUOVO CORPO DI SCANSIONE STRAUMANN ® CARES ® MONO SCANBODYUn elemento chiave per ottimizzare il flusso di lavoro digitale


<strong>Straumann</strong> ® Cares ® digital solutionsSTARGET 2 I 1231La conversione al digitale delle tecniche protesiche migliora gli esiti clinici ed estetici del restaurodentale, con effetti positivi sia sotto il profilo clinico che della gestione dello studio dentistico. Letecniche tradizionali di acquisizione dell’impronta, fusione e modellazione in cera possono incrementareil margine di errore del processo e produrre restauri di qualità non costante. Ciò puògenerare esiti inadeguati sotto il profilo clinico ed estetico, lunghe fasi di regolazione alla poltronao persino sedute aggiuntive con il paziente.Maggiore comodità per i dentisti e i pazientiAl fine di ottenere risultati di restauro eccellenti, <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Digital Solutions offre un flussodi lavoro digitale nuovo e originale per la creazione di restauri di impianti personalizzati, unendo laprecisione di un flusso di lavoro convalidato alla flessibilità di un sistema aperto. Nell’ambito di questoflusso di lavoro digitale, <strong>Straumann</strong> presenta ora un componente ausiliario ottimizzato, estremamenteutile sia per il dentista che per il paziente: il corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono.CaratteristicheIl nuovo corpo di scansione consiste in un unico componente di scansione con vite di fissaggio integrata:• maggiore comodità per il dentista e il paziente, grazie al componente di scansione unico comprensivodi vite di fissaggio;• maggiore precisione, grazie al minore numero di componenti da inserire nella bocca del paziente.Accurata scansione dei dati per una progettazione di precisioneIl corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono, nell’ambito della procedura di scansione intraoraledella sede di impianto, fornisce dati di scansione accurati che consentono di progettare con cura lecomponenti secondarie, le barre e i ponti avvitati del sistema <strong>Straumann</strong> ® CARES ® .La presa di impronta digitale consente un controllo di qualità immediato da parte del dentista, al finedi ottenere un’impronta di altissima qualità da inviare al laboratorio odontotecnico. Inoltre, grazie alnumero ridotto di piccoli componenti, il nuovo corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono migliorail flusso di lavoro, riducendo il disagio del paziente e rendendo più semplice il lavoro del medico. Sielimina o riduce la necessità di rifare l’impronta e il restauro, garantendo l’efficienza delle sedute grazieall’eccellente occlusione e all’ottimo adattamento dei punti di contatto.


34 STARGET 2 I 12 <strong>Straumann</strong> ® Cares ® digital solutions


<strong>Straumann</strong> ® Cares ® digital solutionsSTARGET 2 I 1235Informazioni sul prodottoIl nuovo corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono saràdisponibile a partire da luglio 2012 in tutti i Paesi in cui è statoproposto il sistema <strong>Straumann</strong> ® CARES ® CADCAM e saràdisponibile per tutte le piattaforme <strong>Straumann</strong> ® Dental Implantsystem (linee Bone Level e Soft Tissue Level): NN, RN, WN,NC, RC, nonché per il nuovo impianto <strong>Straumann</strong> ® StandardPlus Narrow Neck Crossfit ® (NNC).Piattaforma dell’impianto Codice materialeNN 048.167RN 048.168WN 048.169NC 025.2915RC 025.4915NNC 048.173Il nuovo corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono èprogettato per offrire risultati di scansione accurati per l’usointra ed extraorale. Sarà inoltre compatibile con i sistemidi scansione intraorale iTero di Cadent e 3M ESPEIl corpo di scansione <strong>Straumann</strong> ® attualmente in uso è ancoradisponibile. Per ulteriori dettagli sulla compatibilità hardwaree software, consultare lo schema seguente.Lava C.O.S.Compatibilità software ehardwareHardware <strong>Straumann</strong> Software <strong>Straumann</strong> Importazione dati intraoraliCorpo di scansione<strong>Straumann</strong> ® CARES ® Mono<strong>Straumann</strong> Scanner CS2<strong>Straumann</strong> ® CARES ® Visual6.2 (non 7.0)Possibile con <strong>Straumann</strong> ®CARES ® Visual 6.2 (non 7.0)<strong>Straumann</strong> ® CARES ® Visual 5.0Corpo di scansione<strong>Straumann</strong> ®Scanner CS2 <strong>Straumann</strong> ®etkon Scanner es1o superiore – tutte le versioniattualmente disponibili, eccettola 7.0Possibile con <strong>Straumann</strong> ®CARES® Visual 5.1, 6.0 e 6.2** connettività disponibile nella seconda metà del 2012 iTero è un marchio registrato di Cadent Ltd., Israele. 3M, ESPE e Lava sono marchi registratidi 3M o 3M ESPE AG. Utilizzato su licenza in <strong>Canada</strong>.


Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone LevelSTARGET 2 I 1237


38 STARGET 2 I 12 Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Level


Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone LevelSTARGET 2 I 1239del genere se l’assistente conosce la procedura chirurgica eprepara gli strumenti adatti.“Poter utilizzare l’impianto mantenendo quasi tuttigli strumenti conosciuti era un concetto che ha resofacile il passaggio all’impianto Bone Level”. AndreasFilippiCome ha funzionato l’impianto dal punto di vista clinico?Non c’è stato alcun problema, come d’altra parte ci si aspettava;sarei stato sorpreso di constatare una considerevolediminuzione di funzionalità nel passaggio dalla linea di impiantiSoft Tissue Level allo <strong>Straumann</strong> ® Bone Level Systemtramite l’impianto Tapered Effect, poiché la parte intraosseadell’impianto Bone Level corrisponde praticamente a quelladell’impianto Tapered Effect. Occorre soltanto stare attentiad utilizzare formatori di gengiva con altezza adeguata ocappucci. Qualora la guarigione dell’impianto avvenga alivello subgengivale sarebbe opportuno preventivare più tempoper la scopertura. Questa è probabilmente la differenzamaggiore nell’applicazione.Come vede l’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Level a confrontocon altri sistemi di impianti a livello osseo?Bisogna considerare vari aspetti; da un lato nel nostro settoreè particolarmente valido il motto “mai cambiare un sistemache funziona” poiché, indipendentemente dalle specifichesuperfici dell’impianto, dall’organizzazione a monte e daicosti, si preferiscono sistemi collaudati dal punto di vista clinicoche consentono risultati eccellenti con i clienti. In questosettore esistono vari fabbricanti in grado di offrire prodotticonvincenti, che hanno pubblicato dati sul lungo periodo oli pubblicheranno in futuro. I design degli impianti sono oggigiornomolto simili, e non soltanto per quanto riguarda laplatform switching ma anche per le superfici microruvide, idesign delle viti e il profilo esterno cilindrico. La differenza stanel dettaglio, nel prezzo e nell’ancoraggio della componentesecondaria nell’impianto. L’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Levelsecondo me è tra i migliori impianti platform switching disponibilisul mercato. L’azienda <strong>Straumann</strong> si contraddistingueperché prima di lanciare i prodotti sul mercato effettua intensericerche preliminari. Penso quindi che il segno distintivo principalestia nella filosofia: quando <strong>Straumann</strong> lancia un nuovoprodotto si può stare certi che a monte siano stati effettuatiintensi studi preclinici e clinici, e questo fa sì che il prodottogoda di un’alta fiducia. Non si ha insomma la sensazione ditestare un prodotto ma di averne davanti a sé uno già collaudatoda utilizzare a beneficio del paziente.Ha menzionato la ricerca e lo sviluppo relativi a nuovi prodotti,come vede il futuro dell’implantologia?Sono convinto che in futuro si imporranno gli impianti corti, èormai finito il tempo degli impianti da 12 a 14 mm. Io stessonon utilizzo praticamente nemmeno quelli da 10 mm, perchéle esperienze cliniche fatte con gli impianti più corti sonoeccellenti. Gli esami dimostrano che nell’impianto dell’ossoil carico maggiore interessa solo i 4 millimetri superiori. Perme un altro aspetto importante è l’omogeneizzazione deicacciaviti tra i vari sistemi di impianti: in clinica si presentanocon frequenza pazienti a cui è stato inserito un impianto inqualche parte del mondo, e se la componente secondaria siallenta è spesso molto difficile reperire il tipo di impianto eil cacciavite adatto entro i tempi richiesti. Tra l’altro sarebbeopportuno predisporre l’uso di un passaporto implantare, af-


40 STARGET 2 I 12Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Levelfinché lo specialista che interviene nelle fasi successive deltrattamento possa sempre consultare tutti i dati precedenti.“Con <strong>Straumann</strong> non si ha la sensazione di testareun prodotto ma di averne davanti a sé uno giàcollaudato da utilizzare a beneficio del paziente”.Andreas FilippiCon l’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Level <strong>Straumann</strong> ha condottouno studio non interventistico durante il quale sonostati applicati in totale 1532 impianti a 852 pazienti. Cosapensa di questo tipo di studio?Questa struttura di studio ci fa vedere una raffigurazionedella realtà. Nel caso di una singola clinica universitariacon procedura implantare standardizzata possono essercialte percentuali di successo con un numero esiguo di complicazionipreviste, tuttavia ciò non riflette necessariamente larealtà quotidiana; invece condurre uno studio con tanti mediciche non adottano procedure chirurgiche identiche e chenon dispongono della stessa infrastruttura aiuta sicuramentea trarre conclusioni valide circa la funzionalità dell’impiantonella prassi di tutti i giorni. Dal punto di vista scientifico,generare un numero elevato di casi in breve tempo è unulteriore vantaggio.Un NIS mette anche di fronte a determinate sfide.È vero. Il record di dati ottenuto è molto eterogeneo, nella compilazionedella documentazione possono esserci incoerenzeche portano a una dispersione dei dati. Scientificamente parlando,un record di dati così ottenuto non ha la stessa qualitàdi uno studio clinico standardizzato, in cui la documentazioneè redatta sempre dallo stesso medico e dove il procedimentoè stato chiaramente regolato, tuttavia il modo in cui vengonoraccolti i dati, ovvero la coerenza con cui essi vengono inseritinella documentazione, riflette chiaramente la realtà con cui siconfronta un odontoiatra nello studio e in clinica.In che modo sono stati raccolti i dati dei pazienti, e com’èstata la collaborazione con <strong>Straumann</strong>?Da noi la raccolta dati è relativamente semplice poiché pergli impianti adottiamo comunque un sistema di recall, propriocome fanno altre cliniche universitarie di medicina dentaria;in pratica almeno una volta l’anno facciamo una visita dicontrollo a tutti i pazienti ai quali abbiamo applicato unimpianto, per questo motivo è stato abbastanza sempliceassisterli dopo l’intervento. Come sempre, la collaborazionecon <strong>Straumann</strong> si è svolta senza intoppi, e non soltanto pervia della vicinanza geografica ma anche perché si cooperacon persone che si conoscono da anni; pertanto il tutto si èsvolto in modo pragmatico e non burocratico fin dalla presadi contatto e dall’inizializzazione dello studio. Abbiamo ricevutoun accesso online per l’immissione dei dati, il modellodello studio e anche il numero dei casi necessari erano statiben determinati. Perciò, in linea di massima abbiamo potutointegrare con molta facilità lo studio nella prassi quotidiana.Ha raccomandazioni per futuri studi di questo tipo?Sarebbe opportuno che i partecipanti ricevano una formazionee che ci siano determinate linee guida; ci si è presentatauna situazione analoga con <strong>Straumann</strong> ® MembraGel eil relativo convegno di utenti. Chi partecipa a queste formazionie provvede poi a formare altri odontoiatri ha in questomodo un’opportunità di scambio e sincronizzazione, così lastessa informazione può essere trasmessa a tutti. Così si ge-


Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone LevelSTARGET 2 I 1241


42 STARGET 2 I 12 Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone Level


Studio non interventistico sull’impianto <strong>Straumann</strong> ® Bone LevelSTARGET 2 I 1243nera maggiore chiarezza in merito allo spazio individuale di manovra dell’odontoiatra.Tutto ciò vale anche per la raccolta dei dati: in questo NIS ci sono statediscrepanze tra gli utenti e la continuità della raccolta dei dati; naturalmente perchi alla fine valuta il record di dati è sempre positivo che gli utenti si trovino sullostesso piano per quanto riguarda la motivazione e l’accuratezza nella rilevazione.Raccomanderebbe ai suoi colleghi di partecipare a uno studio del genere?Sì, in linea di massima raccomanderei la partecipazione a un NIS a quei colleghiche trattano un numero sufficiente di casi per l’indicazione che costituisce l’oggettodi verifica. In alcuni studi è possibile implementare un NIS perché la documentazioneè regolare e ben fatta. Invece vedo minori opportunità negli studi cheutilizzano gli impianti in modo prevalentemente clinico, senza documentazioni aldi là delle radiografie.Prof. dott. Andreas FilippiSpecialista di chirurgia orale, dal 2001 aiuto primarioe sostituto direttore del Centro di chirurgiae radiologia odontostomatologica dell’Universitàdi Basilea/Svizzera. Dal 2005 docenteall’Università di Basilea.andreas.filippi@unibas.chProfessor Filippi, la ringraziamo per questo colloquio.Studio non interventistico (NIS) sull’impianto <strong>Straumann</strong>® Bone LevelCifre salienti: 852 pazienti, 1532 impianti, 123 centri di studio in 9 PaesiScopo dello studio: lo studio esamina il successo clinico degli impianti<strong>Straumann</strong> ® Bone Level nella prassi quotidiana.Tipo di studio: il "Non-Interventional Study", non impone ai partecipantialcuna limitazione per quanto riguarda la strutturazione dello studio;l’impianto può essere utilizzato nell’ambito di tutte le indicazioni consentitee per tutti i pazienti che non rientrano nei criteri predefiniti di esclusione.Durata dello studio: 3 anniStato: pubblicazione dei dati del primo anno nel 1° trimestre 20121Himmlová L, Dostálová T, Kácovský A, Konvicková S. Influence of implant length and diameter on stressdistribution: a finite element analysis. J Prosthet Dent. 2004 Jan;91(1):20-5


simply doing moreSTARGET 2 I 1245Insieme al rapporto di gestione 2012 dal titolo “Bite” (“morso”), a febbraio <strong>Straumann</strong> ha presentatoil suo nuovo sito Internet, tramite il quale l’azienda punta chiaramente alle ampie esigenzeinformative dei nostri più importanti gruppi target: clienti, pazienti e investitori.Informarsi con rapiditàI contenuti, completamente rielaborati dal punto di vista redazionale, sono inseriti in un design modernoe vivace che agevola l’orientamento grazie alla pratica guida. Le informazioni destinate ai vari gruppitarget sono facilmente e rapidamente raggiungibili tramite collegamenti multipli e varie possibilità diaccesso.A ciascuno l’offerta giustaIl sito Internet www.straumann.com, disponibile in tedesco e inglese, si rivolge ai media, agli investitorie a chi cerca un impiego; i dentisti e i laboratori possono consultare i prodotti e le soluzioni <strong>Straumann</strong>sui siti <strong>Straumann</strong> che corrispondono ai vari Paesi (ad es. www.straumann.it). Su questi siti sono pubblicateanche le informazioni per i pazienti, che illustrano le soluzioni con impianti dentali e le soluzionirigenerative. I nuovi siti sono già online per gli Stati Uniti e la Germania; nel corso dell’anno sarannosostituiti anche quelli di tutti gli altri Paesi.Conoscenze d’avanguardiaIl concetto di design, lo sviluppo dell’architettura d’informazione e l’implementazione tecnica sono statirealizzati in collaborazione con partner esterni che vantano l’esperienza necessaria in questi settori.Vi aspettiamo online!www.straumann.com


46 STARGET 2 I 12 simply doing moreRichiami alla letteraturaRassegna bibliografica di potenziale interesseselezionata da riviste di recente pubblicazione<strong>Straumann</strong> ® EmdogainJensen SS, Chen B, Bornstein MM, Bosshardt DD, Buser D.Effect of enamel matrix derivative and parathyroid hormoneon bone formation in standardized osseous defects: an experimentalstudy in minipigs. J Periodontol 2011;82(8):1197-1205.Difetti ossei monocorticali sono stati preparati nelle mandiboledi 18 maialini nani e trattati con innesto di osso autogeno,fosfato di calcio bifasico (BCP), BCP + polietilenglicole(PEG), BCP + PEG + derivato della matrice dello smalto(EMD), PEG + BCP + paratormone (PTH), o PTH-RGD + PEG+ BCP. I difetti sono stati coperti con una membrana nonriassorbibile e valutati dopo 2, 4 e 8 settimane. Rispetto aBCP e PEG + BCP, non sono stati rilevati effetti significatividi EMD, PTH o PTH-RGD. La maggiore formazione di nuovoosso è stata osservata nell’innesto di osso autogeno.Nevins ML, Camelo M, Schupbach P, Nevins M, Kim S-W,Kim DM. Human buccal plate extraction socket regenerationwith recombinant human platelet-derived growthfactor-BB or enamel matrix derivative. Int J PeriodonticsRestorative Dent 2011;31(5):481-492.Difetti della parete vestibolare di alveoli post-estrattivi sonostati trattati in 16 pazienti con impalcatura di sostituto osseodi collagene mineralizzato da solo o insieme a fattore di crescitadi derivazione piastrinica umano ricombinante (rhPDGF-BB), o con derivato della matrice dello smalto (EMD), o conuna combinazione di EMD e Bone Ceramic. L’innesto è statoeseguito al momento dell’estrazione con avanzamento dellembo vestibolare e dopo 5 mesi sono stati prelevati campionibioptici con trifilatrice. Intorno alle impalcature di biomaterialeè stato osservato osso di nuova formazione. Nonsono state rilevate differenze significative nella formazione dinuovo osso tra i gruppi, ma vi era tendenzialmente più ossonuovo nel gruppo trattato con rhPDGF-BB.Saito A, Saito E, Yoshimura Y, Takahashi D, Handa R,Honma Y, Ohata N. Attachment formation after transplantationof teeth cultured with enamel matrix derivative. JPeriodontol 2011;82(10):1462-1468.5 mm di legamento e cemento parodontale sono stati rimossida 32 incisivi di sette cani, mentre il tessuto nella parteapicale è stato preservato. I denti sono stati trapiantati immediatamenteo trapiantati dopo coltura per 6 settimane con osenza derivato della matrice dello smalto (EMD). La guarigioneparodontale è stata valutata dopo 8 settimane. La crescita


simply doing moreSTARGET 2 I 1247verso il basso dell’epitelio giunzionale era significativamenteminore per i denti tenuti in coltura e una quantità significativamentemaggiore di nuovo cemento copriva le superfici sottopostea levigatura nel gruppo EMD (72,2 ± 8,6%) rispettoal gruppo con sola coltura (29,1 ± 22,9%) e ai gruppi dicontrollo (0,3 ± 1,1%). Il nuovo attacco di tessuto connettivoè stato pertanto incrementato dall’uso di EMD.crestale erano -0,52 ± 0,40 mm per il gruppo A, +0,16 ±0,40 mm per il gruppo B, -1,28 ± 0,21 mm per il gruppo C,-0,43 ± 0,43 mm per il gruppo D, -0,03 ± 0,48 mm per ilgruppo E e -1,11 ± 0,27 mm per il gruppo F. La differenza trai gruppi A e E, e tra i gruppi C e D è stata significativa. Laperdita di osso crestale peri-implantare può pertanto essereridotta da un impianto con superficie totalmente SLA.<strong>Straumann</strong> ® Dental ImPLAnt SYSTEmHermann JS, Jones AA, Bakaeen LG, Buser D, SchoolfieldJD, Cochran DL. Influence of a machined collar on crestalbone changes around titanium implants: a histometric studyin the canine mandible. J Periodontol 2011;82(9):1329-1338.Nelle mandibole di cinque cani sono stati inseriti 60 impianti<strong>Straumann</strong> con collo liscio o collo SLA (30 di ogni gruppo)formando sei sottogruppi (da A a C con collo liscio, da Da F con collo SLA). Gli impianti sono stati posizionati 2 mmsopra la cresta ossea (gruppi A e E), 1 mm sopra la crestaossea (gruppi C e D), 3 mm sopra la cresta ossea (gruppo B)o a livello della cresta ossea (gruppo F). Le viti di guarigionesono state inserite il giorno dell’intervento e svitate e riavvitatemensilmente. Dopo 6 mesi i valori medi di perdita di ossoLethaus B, Kälber J, Petrin G, Brandstätter A, Weingart D.Early loading of sandblasted and acid-etched titanium implantsin the edentulous mandible: a prospective 5-yearstudy. Int J Oral Maxillofac Implants 2011;26(4):887-892.Un totale di 60 impianti <strong>Straumann</strong> SLA sono stati inseriti in14 pazienti e caricati dopo 6 settimane; le condizioni di ossoe mucose peri-implantari sono state valutate per 5 anni. Sisono verificati due fallimenti implantari e quattro impianti sonostati persi nel follow-up, per cui dopo 5 anni sono stati valutati13 pazienti con 54 impianti. Il tasso complessivo di successoa 5 anni è stato del 96,7 % e la perdita media di osso crestaleè stata di 0,77 mm. Il carico precoce degli impianti dopo6 settimane è stato pertanto altamente predicibile.Magne P, Oderich E, Boff LL, Cardoso AC, Belser UC. Fatigueresistance and failure mode of CAD/CAM composite resin


48 STARGET 2 I 12 simply doing moreimplant abutments restored with type III composite resin andporcelain veneers. Clin Oral Implants Res 2011;22(11):1275-1281.Abutment implantari su <strong>Straumann</strong> Bone Level sono stati realizzatiin resina composita con faccette non ritentive fresateda blocchetti di ceramica o resina composita. Le superficiinterne delle faccette sono state mordenzate e silanizzate osabbiate e silanizzate. La superficie da rivestire dell’abutmentè stata sabbiata, pulita e silanizzata. È stata simulata la masticazioneisometrica a 40, 80, 120, 160, 200, 240 e 280N per 20.000 cicli con ciascun carico, mentre gli abutmentsono stati caricati a rottura o per un massimo di 140.000 cicli.Il carico medio a rottura è stato rispettivamente di 243 Ne 206 N per gli abutment di ceramica e di resina composita,con una significativa differenza dei tassi di sopravvivenza, rispettivamentedel 21 % e dello 0 %. Il tasso di sopravvivenzadegli abutment in resina composita è risultato simile a quellodi abutment in zirconia oggetto di uno studio precedente.Marković A, Čolić S, Dražić R, Gačić B, Todorović A, Stajčić Z.Resonance frequency analysis as a reliable criterion for earlyloading of sandblasted/acid-etched active surface implantsplaced by the osteotome sinus floor elevation technique. Int JOral Maxillofac Implants 2011;26(4):718-724.Impianti <strong>Straumann</strong> Standard Plus SLActive sono stati inseritinel mascellare posteriore di 27 pazienti con una tecnicadi elevazione del pavimento sinusale mediante osteotomo.L’analisi della frequenza di risonanza (RFA) è stata eseguitaal momento dell’intervento e ogni settimana per 6 settimane,trascorse le quali sono stati caricati solo gli impianti chepresentavano un valore di RFA ≥ 65. Su 42 impianti inseriti,40 sono stati caricati dopo 6 settimane (carico precoce) ea 2 anni tutti questi erano sopravvissuti senza complicanzecliniche o radiografiche. Il carico precoce è quindi indicatoper gli impianti SLActive inseriti con la tecnica di elevazionedel pavimento sinusale mediante osteotomo, se è confermataun’adeguata stabilità.Vazquez L, Nizam Al Din Y, Belser UC, Combescure C,Bernard J-P. Reliability of the vertical magnification factoron panoramic radiographs: clinical implications for posteriormandibular implants. Clin Oral Implants Res 2011;22(12):1420-1425.La lunghezza di 32 impianti <strong>Straumann</strong> (impianti standarddi lunghezza 10 mm) inseriti in mandibole posteriori è statamisurata da 17 radiografie panoramiche postoperatorie permezzo di calibri digitali ed è stato calcolato il fattore diingrandimento. Il fattore di ingrandimento calcolato di 1,27± 0,01 (rispettivamente 1,28 ± 0,01 e 1,27 ± 0,01 nelleregioni premolari e molari) è risultato inferiore a quello indicatodal fabbricante (1,3). Sono state osservate eccellenteaffidabilità interosservatore e buona affidabilità interosservatore.I risultati indicano che le radiografie panoramichepossono essere utilizzate per valutare preoperatoriamente lalunghezza dell’impianto, ma che il fattore di ingrandimentodovrebbe essere verificato con altri apparecchi panoramici.<strong>Straumann</strong> ® SLActiveStoker GT, Wismeijer D. Immediate loading of two implantswith a mandibular implant-retained overdenture: a newtreatment protocol. Clin Implant Dent Relat Res 2011;13(4):255-261.Il carico immediato di due impianti <strong>Straumann</strong> SLActive collegatida barra con una overdenture mandibolare (convertita


simply doing moreSTARGET 2 I 1249da una protesi mobile convenzionale) è stato effettuato in 124pazienti edentuli. Durante il periodo di valutazione è stataeseguita l’analisi della frequenza di risonanza (RFA) per stimarela stabilità degli impianti. Per un periodo di valutazionedi 12-40 mesi, il tasso di sopravvivenza degli impianti è statodel 98,8 %; tre impianti sono stati persi. Durante il periodo diosteointegrazione è stato osservato un significativo aumentodella stabilità dell’impianto. La ribasatura dell’overdenturemandibolare è stata necessaria nel 3 % dei pazienti, mentrenell’11 % dei pazienti è stata necessaria la ribasatura dellaprotesi mascellare antagonista. Il carico di impianti SLActivecon una overdenture mandibolare il giorno stesso dell’inserimentoimplantare può pertanto avere successo.implant: a comparative histologic and radiographic study inthe canine. J Periodontol 2011;82(10):1453-1461.Impianti <strong>Straumann</strong> Bone Level in Ti o in Ti-Zr (Roxolid) (sei perciascun tipo, entrambi con superficie SLActive) sono stati inseritiin modo random nelle mandibole di nove cani, con guarigionesommersa. Sono state eseguite radiografie al momento dell’inserimentoe dopo 2, 4 e 8 settimane e sono state effettuatemisurazioni istologiche e istomorfometriche. La perdita mediadi osso dopo 8 settimane è stata di 0,02 ± 0,33 mm per gliimpianti in titanio e di 0,09 ± 0,33 mm per gli impianti in Ti-Zr, mentre il primo contatto osso-impianto (BIC) medio è statorispettivamente di 0,29 ± 0,42 mm e 0,26 ± 0,32 mm. Il piccopercentuale di BIC è stato dell’83,4 ± 5,9 % a 4 settimane peril Ti e dell’86,9 ± 6,8 % a 8 settimane per il Ti-Zr. Non sonoThoma DS, Jones AA, Dard M, Grize L, Obrecht M, CochranDL. Tissue integration of a new titanium-zirconium dentalstate rilevate differenze significative tra i due gruppi in nessunmomento, indice di osteointegrazione simile dei due impianti.Precisione con l’hightechPrESa D’ImPrOntaDIGItaLE CON iTeroPrESa D’ImPrOnta DIGItaLECON iTeroPrECISIOnE HIGH-tECHLaddove al paziente serva una corona, un ponte,faccette, inlay, onlay, impianti o un trattamentoortodontico, il dentista può scattare un’immaginedigitale 3D in pochi minuti. La procedura discansione intraorale rende superfl uo materiale perpresa d’impronta o polvere, non è sgradevole algusto e non presenta effetti indesiderati come ilsenso di soffocamento: il rischio di dover ripeterela procedura è minimo. Ecco perché la scansioneintraorale può risultare più confortevoli ai pazientie consente ai dentisti di lavorare in modo piùpulito, facile e preciso. Inoltre, poiché la scansioneè usata per creare un modello virtuale dei denti,il modello fi sico generato è molto preciso e così illaboratorio dentistico è facilitato nella creazione direstauri di qualità elevata.Scoprite ulteriori dettagli sul flusso dilavoro protesico high-tech di <strong>Straumann</strong>con iTero.Opuscolo informativo per i pazienti su iTeroL’opuscolo sulla presa d’impronta digitale coniTero informa i pazienti sui vantaggi, sia di comfortche di precisione, offerti dall’ultramodernosistema iTero rispetto ai metodi tradizionali dirilevamento dell’impronta.Codice articolo 151.143Informazioni per i pazientiLingue: inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo,portoghese, olandese, svedese, norvegese,danese, finlandese, ceco.


50 STARGET 2 I 12 EVENTi10 – 13 ottobre 2012, Copenhagen, Danimarca“20 anni – Cosa abbiamo imparato?”CopenhagenLa Danimarca è stato a lungo elogiato il loro stiledi vita e vitalità. Non è quindi sorprendente chela Copenhagen, la capitale – il centro della regioneØresund molto dinamico – è conosciuta come unadelle città con la più alta qualità della vita in tutto ilmondo. Che siate appassionati di design danese difama mondiale, gastronomia di alto livello, cultura,divertimento o altre attrazioni (senza dimenticare lafamosa birra danese), il vostro soggiorno a Copenhagensarà certamente memorabile.www.visitcopenhagen.com


EVENTiSTARGET 2 I 1251Meeting celebrativo per il 20° compleanno dell’Associazione Europea diOsteointegrazione (eao)Un evento specialeQuesta 20° edizione del meeting annuale dell’EAO è speciale, in quanto fornisce l’opportunità di guardareal passato e al presente. Il programma contiene una serie di corsi e di sessioni pre-congressuali,tutti concentrati su temi di particolare rilevanza per i medici che lavorano nel settore dell’odontoiatriaimplantare. Brevi presentazioni orali, concorsi per posti di ricerca e poster ci aggiorneranno inoltresui recentissimi risultati nel settore della terapia implantare. Per la prima volta verranno incluse sessioniinterattive, come le discussioni di casi pubblicati sul sito web dell’EAO prima del congresso.<strong>Straumann</strong> – un contributo sin dall’inizioDel programma fanno parte anche una grande manifestazione fieristica e una serie di simposi satellitaridel settore. <strong>Straumann</strong> vi partecipa in veste di uno dei cinque Founding Gold Sponsors sin dall’inizio,quando cioé fu organizzato il primo meeting del’EAO a Leuven, in Belgio, nel 1992. In occasione delsimposio di quest’anno dal titolo – “impianti per una vita migliore” – <strong>Straumann</strong> si focalizzerà sui fattoridi successo chiave del trattamento implantare.SIMPosio satellite strauMann all’eao“Impianti per una vita migliore” 1 : fattori di successo chiave nel trattamento implantare“Simply Doing More” è la filosofia di <strong>Straumann</strong> al servizio della comunità dell’implantologia dentale.Noi di <strong>Straumann</strong> concentriamo i nostri sforzi per fornire risultati brillanti a pazienti e medici. Nelsimposio satellite di quest’anno, eminenti medici e relatori illustreranno gli aspetti più importanti deifattori di successo chiave nel trattamento implantare, sia nella fase chirurgica che in quella restaurativa,condividendo con il pubblico l’evidenza delle prove e gli esempi tratti dalla clinica. Presidente: RonaldJung, Svizzera. Vedere 52/531“… PER UNA VITA MIGLIORE!" si intende il miglioramento della qualità di vita con un impianto dentale rispetto a nessun trattamento.Awad M.A. et al, Measuring the effect of intra oral implant rehabilitation on health-related quality of life in a randomized controlledclinical trial. J Dent Res. 2000 Sep; 79(9): 1659-63


52 STARGET 2 I 12EVENTiSIMPOSIO satellite strauMann all’eao“Impianti per una vita migliore” 1 : fattori di successo chiavenel trattamento implantarerigenerazione dell’osso e dei tessuti molli persi utilizzando latecnologia GBR (rigenerazione guidata dell’osso). Sarannopresentate opzioni di trattamento vincenti e nuovi materialitecnologici in grado di garantire, come si è visto, una riuscitaa lungo termine degli impianti dentali, nonché dei parametrifunzionali ed estetici.Ronald Jung, SvIZZERAFattori di successo chiave nella fase chirurgicaDr. med. dent. Ronald Jung. Professore associato e Vicepresidentepresso il Dipartimento di protesi fisse e removibilie di scienze dei materiali dentali, Centro di odontostomatologia,Università di Zurigo. Professore ospite straordinariopresso il Dipartimento di Parodontologia, Centro di Scienzedella Salute, Università del Texas, San Antonio/USA.will martin,STATI UNITI d’AMERICAAbstract: Un prerequisito per ottenere una soluzione ottimaleè una scrupolosa valutazione del rischio del caso del paziente,per poter studiare un piano di trattamento implantareadeguato in linea con le sue esigenze cliniche, estetiche edeconomiche. Saranno presentati nuovi strumenti che facilitanoquesta fase di pianificazione e la procedura chirurgica.Per una fase chirurgica riuscita, è estremamente importanteidentificare i parametri critici della situazione individuale delpaziente, onde evitare possibili fallimenti. Questo processodecisionale prevede la pianificazione, l’estrazione, la selezionedell’impianto, l’aumento e la gestione dei tessuti molli.Per raggiungere un risultato funzionale ed estetico ottimale, èfondamentale creare condizioni tissutali peri-impianto stabili.Il chirurgo può quindi scegliere tra vari tipi, superfici e dimensioniimplantari e può usufruire di opzioni consolidate per laFattori di successo chiave nella fase restaurativaWill Martin, DMD, MS. Professore Associato presso i Dipartimentidi Chirurgia orale e maxillofacciale e di protesi, Direttoredel Centro di Odontoiatria implantare presso il Collegiodi Odontoiatria dell’Università della Florida, Gainesville/Florida.Abstract: Il successo basato sull’evidenza ha portato a un utilizzosempre più diffuso di impianti dentali nel trattamento ditutte le forme di edentulia. Il successo implica dal canto suomaggiori aspettative da parte dei nostri pazienti, che desideranorestauri implantari durevoli e dall’aspetto naturale. Inoltre,ci troviamo di fronte a continui avanzamenti nelle tecniche, neimateriali e nella tecnologia, che promettono di assicurare unamigliore produttività, ottimizzando nel contempo gli esiti clinici.1Vedere pagina 51


EVENTiSTARGET 2 I 1253Sebbene spetti a noi stabilire l’approccio restaurativo maggiormenteindicato per una determinata situazione clinica, si è vistoche numerosi fattori implicati nella terapia restaurativa giocanoun ruolo chiave parlando di esiti brillanti a lungo termine. Chesi tratti di comunicazione (con il chirurgo o l'odontotecnico),esecuzione (procedure per i provvisori e la presa di impronte) oconsegna (materiali e manutenzione), l’impegno alla coerenzaporta alla prevedibilità. Questa breve presentazione pone l’accentosu questi fattori, condividendo con il pubblico il supportobasato sulle evidenze e gli esempi clinici.giovanni salvi, SvIZZERAsuperficie implantare; superfici ruvide assicurano percentualimaggiori di contatto osso-impianto rispetto a impianti consuperfici lisce. Da un punto di vista clinico, si sono ottenutepercentuali di sopravvivenza e di successo più elevate consuperfici implantari in titanio sabbiate e mordenzate (SLA®)in una serie di situazioni, che vanno dal carico precoce aimpianti inseriti in zone in cui la qualità dell’osso è carente.Oltre alle caratteristiche della superficie implantare, ilsuccesso a lungo termine degli impianti dipende anche dalprofilo di rischio del paziente. Situazioni di scarsa igieneorale, fumo, predisposizione alla parodontite, non rispettodelle cure di mantenimento e diabete sono stati identificaticome indicatori di rischio di peri-implantite. Va detto, tuttavia,che la prevalenza di peri-implantite in letteratura è statasegnalata in maniera incongruente a causa della mancanzadi definizioni universalmente accettate. La presente presentazionemira a sintetizzare le evidenze disponibili sulle condizioniassociate alla sopravvivenza a lungo termine e alsuccesso degli impianti dentali.Fattori di successo chiave nell’assicurare riuscita a lungotermine e soddisfazione nella terapia implantareDr. med. dent. Giovanni E. Salvi. Professore associato, Vicepresidentee Graduate Program Director della Facoltà diParodontologia presso l’Università di Berna/Svizzera.Abstract: Per la riabilitazione di soggetti affetti da edentuliaparziale o totale, sono stati messi a punto e utilizzati numerosiimpianti al titanio, il cui successo si basa nell’assicurareil processo di osteointegrazione. Gli studi hanno evidenziatoche questo processo dipende dalle caratteristiche dellaInformazioniDATA Giovedi 11. ottobre 2012ORARIO dalle 6:45 alle 18:45SEDE Auditorio 11–12LINGUAIngleseAbstract dei relatori, résumé e aggiornamenti del programmadisponibili nel nostro sito web:www.straumann.com/eao2012


ITINational Congresses2012 — 2013A great year for knowledge and networkingITI National Congresses represent the best way to combine networking with catchingup on the latest in implant dentistry. With plenty of ITI National Congresses in thecoming months, there are many opportunities to consolidate your knowledge, earncredit points and meet the top speakers in your region or country.Check out all our upcoming congresses at www.iticongress.org.ITI Congress Iberia May 10–12, 2012 Santiago de Compostela, SpainITI Congress Japan June 2–3, 2012 Tokyo, JapanITI Congress Brazil September 7–8, 2012 Campinas, BrazilITI Congress Finland September 14–15, 2012 Helsinki, Finlan<strong>dI</strong>TI Congress Taiwan September 15–16, 2012 Taipei, TaiwanITI Congress <strong>Canada</strong> September 21–22, 2012 Toronto, <strong>Canada</strong>ITI Congress Greece September 29–30, 2012 Athens, GreeceITI Congress Middle East December 7–8, 2012 Abu Dhabi, UAEITI Congress France February 7–9, 2013 Val d'Isère, FranceITI Congress Turkey March 8–9, 2013 Ankara, TurkeyITI Congress North America April 4–6, 2013 Chicago, USAITI Congress Sweden April 12–13, 2013 Stockholm, SwedenITI Congress Denmark April 19, 2013 Nyborg, DenmarkITI Congress Benelux April 19–20, 2013 Antwerp, BelgiumITI Congress South East Asia May 16–17, 2013 Bangkok, Thailan<strong>dI</strong>TI Congress Argentina & Uruguay June 14–15, 2013 Buenos Aires, ArgentinaITI Congress Austria June 21–22, 2013 Salzburg, AustriaITI Congress Korea July 6–7, 2013 Seoul, KoreaITI Congress Australasia July 26–27, 2013 Sydney, AustraliaITI Congress Southern Africa July 26–27, 2013 Pretoria, South AfricaITI Congress Mexico September 26–27, 2013 Mexico City, MexicoITI Congress Italy September 27–28, 2013 ItalyITI International Team for Implantology | Peter Merian-Weg 10 | 4052 Basel | Switzerland | www.iti.org


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