UFFICIO FORMAZIONE E ECM - IRCCS Oasi Maria SS.
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EVENTI FORMATIVIRESIDENZIALIArea clinica e tecnico assistenzialeCorso di II livello sulla Discalculia evolutivaRILEVANZANell’ambito degli studi inerenti alla psicologia clinica dello sviluppo, un’area di indagine riguardai disturbi specifici dell’apprendimento, tra questi rientra la discalculia evolutiva, che può esseredefinita come un disturbo caratterizzato da ridotte capacità nell’apprendimento numerico e del calcoloin rapporto alla classe frequentata. Questo ritardo è determinato da una molteplicità di fattoriculturali e scientifici, in parte conosciuti che consentono di intervenire sulla discalculia evolutiva.Il corso intende fornire ai partecipanti le conoscenze teoriche e le competenze pratiche per impararea riconoscere i meccanismi di base dell’apprendimento del sistema dei numeri e del calcolo ela abilità cognitive necessarie, imparare a individuare e analizzare difficoltà specifiche nell’apprendimentomatematico, formulare trattamenti sulle difficoltà specifiche.RESPONSABILE FORMATIVOA. Costanzo – UOS di Pedagogia – Dipartimento del Ritardo Mentale, IRCCS Oasi - TroinaDOCENTID. Lucangeli – Università di PadovaDESTINATARIPsicologi, pedagogisti, logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, tecnicidella riabilitazione psicosocialePercorsi di Art Therapy nella disabilità evolutiva e acquisitaRILEVANZALe attività riabilitative nella disabilità intellettiva si distinguono in attività di ri-abilitazione sanitariae attività di ri-abilitazione sociale; queste ultime intendono garantire al disabile la massima partecipazionepossibile alla vita sociale, al fine di migliorarne la qualità della vita. Nel panorama riabilitativoattuale ci sono proposte basate su “strumenti alternativi”, che riescono ad integrare glieffetti della riabilitazione tecnica con quelli della riabilitazione sociale. L’art-therapy si serve dellacreazione artistica come mezzo per esprimersi e provocare trasformazioni. Tali interventi, chehanno valenze abilitative, psicopedagogiche ed educative, riescono ad attivare diversi punti di forzadell’intervento ri-abilitativo stesso, quali il coinvolgimento affettivo - relazionale, il miglioramentodell’ego-sintonia e dell’autostima, l’immagine sociale. Le diverse forme di art-therapy, centratesu espressioni fondamentalmente non verbali, appaiono particolarmente adatte a coloro che nonpossono esprimersi facilmente a parole, come nel caso delle disabilità. Il corso prevede due moduli.Il primo tratterà il percorso riabilitativo attraverso la pittura e il secondo, quello attraverso ladrammatizzazione.RESPONSABILE FORMATIVOS. Muratore – UOS di Psicologia – Dipartimento dell’Involuzione Cerebrale, IRCCS Oasi - TroinaDOCENTID. Russo – Atelier di Arteterapia – Palermo; S. Pitruzzella – Centro di formazione nelle Artiterapie- LeccoDESTINATARIPsicologi, pedagogisti, educatori, terapisti della riabilitazione12 Ufficio Formazione e ECM - Piano di Formazione 2009-2010IRCCS OASI MARIA SS. - Troina (EN)www.irccs.oasi.en.it / www.oasi.en.it - formazione@oasi.en.it
Area clinica e tecnico assistenzialeAnomalie e lesioni del cervellettoRILEVANZAEvidenze sperimentali portano a ritenere che il cervelletto sia implicato non solo nel controllo dell’equilibrioe dei movimenti volontari, ma che costituisca parte integrante di circuiti neurali dedicatial controllo di funzioni non motorie, quali quelle cognitive, linguistiche e comportamentali.All’interno di tali circuiti il cervelletto svolgerebbe una funzione di modulazione. E' stata recentementeindividuata una condizione connotata da un complesso di anomalie sia nell’area cognitiva elinguistica che in quella affettiva e comportamentale, denominata “sindrome cerebellare cognitivoaffettiva”,caratterizzata da compromissione dell’attenzione e delle funzioni esecutive, disorganizzazionevisuo-spaziale e deficit della memoria visuo-spaziale, difficoltà nella produzione del linguaggio,disinibizione o appiattimento affettivo e comportamento inappropriato. Tali compromissionipossono essere presenti anche in assenza della sindrome cerebellare motoria. Il cervellettosembra essere coinvolto anche in quei disturbi psichiatrici nei quali le componenti cognitive edaffettive costituiscono gli aspetti fondamentali, quali la schizofrenia, i disturbi dello spettro autistico,il disturbo da deficit di attenzione con iperattività.Nell’aplasia cerebellare, anche parziale, è frequentemente presente il ritardo mentale.Obiettivo del corso è illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale del cervelletto e le implicazionidi anomalie e lesioni cerebellari sulle funzioni motorie, cognitive e comportamentali, conspecifici riferimenti a ritardo mentale e disturbi neuropsichiatriciEVENTI FORMATIVIRESIDENZIALIRESPONSABILE FORMATIVOS. Panerai – Responsabile UOS di Psicologia, Dipartimento per l’Involuzione Cerebrale, IRCCSOasi - TroinaDOCENTIB. Ghelarducci, Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Universitàdi PisaDESTINATARIMedici, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, TNPEEUfficio Formazione e ECM - Piano di Formazione 2009-2010IRCCS OASI MARIA SS. - Troina (EN)www.irccs.oasi.en.it / www.oasi.en.it - formazione@oasi.en.it13
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Area clinica e tecnico assistenzialeAnomalie e lesioni del cervellettoRILEVANZAEvidenze sperimentali portano a ritenere che il cervelletto sia implicato non solo nel controllo dell’equilibrioe dei movimenti volontari, ma che costituisca parte integrante di circuiti neurali dedicatial controllo di funzioni non motorie, quali quelle cognitive, linguistiche e comportamentali.All’interno di tali circuiti il cervelletto svolgerebbe una funzione di modulazione. E' stata recentementeindividuata una condizione connotata da un complesso di anomalie sia nell’area cognitiva elinguistica che in quella affettiva e comportamentale, denominata “sindrome cerebellare cognitivoaffettiva”,caratterizzata da compromissione dell’attenzione e delle funzioni esecutive, disorganizzazionevisuo-spaziale e deficit della memoria visuo-spaziale, difficoltà nella produzione del linguaggio,disinibizione o appiattimento affettivo e comportamento inappropriato. Tali compromissionipossono essere presenti anche in assenza della sindrome cerebellare motoria. Il cervellettosembra essere coinvolto anche in quei disturbi psichiatrici nei quali le componenti cognitive edaffettive costituiscono gli aspetti fondamentali, quali la schizofrenia, i disturbi dello spettro autistico,il disturbo da deficit di attenzione con iperattività.Nell’aplasia cerebellare, anche parziale, è frequentemente presente il ritardo mentale.Obiettivo del corso è illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale del cervelletto e le implicazionidi anomalie e lesioni cerebellari sulle funzioni motorie, cognitive e comportamentali, conspecifici riferimenti a ritardo mentale e disturbi neuropsichiatriciEVENTI FORMATIVIRESIDENZIALIRESPONSABILE FORMATIVOS. Panerai – Responsabile UOS di Psicologia, Dipartimento per l’Involuzione Cerebrale, <strong>IRCCS</strong><strong>Oasi</strong> - TroinaDOCENTIB. Ghelarducci, Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Universitàdi PisaDESTINATARIMedici, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, TNPEEUfficio Formazione e <strong>ECM</strong> - Piano di Formazione 2009-2010<strong>IRCCS</strong> OASI MARIA <strong>SS</strong>. - Troina (EN)www.irccs.oasi.en.it / www.oasi.en.it - formazione@oasi.en.it13