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Summaries / Resúmenes - Studia Moralia

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IMPLICANZE CANONISTICHE DELL’AIDS 73si è soliti ammettere persone affette da patologie croniche controllabilicon terapie (diabete, ipertensione, problemi cardiaci ealcune forme di leucemia cronica) in linea di principio non ègiustificato un rifiuto assoluto. Anche i soggetti sieropositivipotrebbero essere abili a sostenere gli impegni legati allo “stato”clericale o religioso, anche grazie alle possibilità offertedalle nuove cure disponibili 23 . Nel caso dei seminaristi e deinovizi il tempo previsto per la formazione (dai 6 ai 10 anni)gioca a favore di una valutazione equilibrata del possibile sviluppodella patologia, che in questo lasso di tempo fornisceindicazioni significative sulla progressione e su eventuali fenomenidi farmaco resistenza e di fallimento terapeutico. Resta lapossibilità di una dimissione nell’ipotesi meno favorevole. Sinoti, poi, la necessità di valutare accuratamente il rischio economicoconnesso con la scelta di ammettere in via definitivauna persona sieropositiva all’ordinazione o ai voti perpetui,specialmente dove vige una sistema sanitario basato su assicurazioniprivate.Il candidato che è a conoscenza della propria sieropositivitàè moralmente tenuto a partecipare al superiore la propriacondizione (al pari di altre patologie rilevanti) prima dell’ammissione.Per i religiosi, l’ammissione ottenuta senza rivelareuna tale situazione è nulla (can 643, §1, 4°); non altrettantoavviene per i candidati all’ordine, non esistendo un impedimentospecifico.Infine, la convivenza in comunità di sieropositivi non sembrasollevare particolari problemi etici, stante la possibilità diosservare le norme igieniche ordinarie, la castità (prevista nelcontesto delle scelte di cui si tratta qui) e di non esporre gli altrial contatto con il sangue infetto con una corretta gestione deicasi a rischio (sanguinamento e contaminazione da fluidi corporei).Solo eccezionalmente e in via precauzionale potrebbeconfigurarsi la necessità che anche i confratelli, in numerolimitato e su libera disposizione dell’interessato, siano a cono-23Anzi, potrebbe essere giudicato discriminatorio rifiutare un sieropositivosolo in previsione del possibile sviluppo di una patologia. Potendodiagnosticare la predisposizione di un soggetto ad altre patologie, quantesituazioni simili si verrebbero arbitrariamente e ingiustamente a creare?

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