ID.01.006 Capitolato speciale d'appalto solo edile - Comune di ...

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AZIENDATERRITORIALEENERGIAAMBIENTEVERCELLI - S.P.A.

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PARTE A – DISPOSIZIONI GENERALI RIGUARDANTI L’APPALTOCAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL'APPALTO1. OGGETTO DELL'APPALTO1. L'oggetto dell'appalto consiste nell'esecuzione <strong>di</strong> tutti i lavori e forniture necessari per larealizzazione delle “opere e<strong>di</strong>li <strong>di</strong> REALIZZAZIONE NUOVO POZZO IN FRAZIONE S.ANTONINO”.2. Sono compresi nell'appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie perdare il lavoro completamente compiuto e secondo le con<strong>di</strong>zioni stabilite dal presente <strong>Capitolato</strong><strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong>, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progettoesecutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutividei quali l'appaltatore <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> aver preso completa ed esatta conoscenza.3. L'esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell'arte e l'appaltatoredeve conformarsi alla massima <strong>di</strong>ligenza nell'adempimento dei propri obblighi.2. FORMA E AMMONTARE DELL'APPALTO1. L'importo complessivo dei lavori e degli oneri <strong>di</strong> sicurezza compresi nell’appalto è definitocome segue:A) PER LAVORI:1) lavori a corpo € 205 390.53A) TOTALE LAVORI € 205 390.53Oneri specifici per la sicurezza e la salute nel cantiere comein<strong>di</strong>viduati nel piano <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento allegato ai documenti<strong>d'appalto</strong> non assoggettabili a miglioria d'asta € 4 000,00A1) IMPORTO TOTALE DEI LAVORI € 209 390.53Oneri percentuali relativi alla sicurezza scorporati dai lavori,da non assoggettare a ribasso d'asta € 4 027.27A2) IMPORTO DEI LAVORI SOGGETTO A RIBASSOD'ASTA € 201 363.262. L'importo contrattuale corrisponde all'importo dei lavori soggetto a ribasso d’asta, al quale deveessere applicato il ribasso percentuale offerto dall'aggiu<strong>di</strong>catario in sede <strong>di</strong> gara, aumentatodell'importo degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere sopra definito e non soggetto adalcun ribasso ribasso d’asta ai sensi dell'art. 131 del D.Lgs.163/06 s.m.i., <strong>di</strong>sciplina transitoria edel Testo Unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/08 s.m.i. .3. L’appalto, come meglio risulta nel seguente prospetto in<strong>di</strong>cante le lavorazioni complessiveritenute omogenee, ai sensi ai sensi dell’art. 45, comma 7 del DPR 554/99 e successivemo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni viene effettuato interamente a corpo, nelle proporzioni <strong>di</strong> seguitospecificate.Le cifre esposte non sono impegnative per la Amministrazione Appaltante, la quale si riserva lafacoltà <strong>di</strong> apportare alle opere delle variazioni <strong>di</strong> quantità in più o in meno, <strong>di</strong> forma, <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> struttura, ecc., che la Direzione Lavori riterrà più opportune, nonché <strong>di</strong>sopprimere alcune categorie previste e <strong>di</strong> eseguire altre non previste, senza che l’appaltatorepossa trarne argomento per chiedere compensi non contemplati nel presente <strong>Capitolato</strong> Speciale<strong>di</strong> Appalto o prezzi <strong>di</strong>versi da quelli in<strong>di</strong>cati nell’allegato elenco prezzi unitari, fermi restando ilimiti <strong>di</strong> cui all’art.132 del D.Lgs.163/06 s.m.i., e le con<strong>di</strong>zioni previste dal presente <strong>Capitolato</strong>Speciale ovvero, con valore integrativo, dagli articoli 10÷12 del <strong>Capitolato</strong> Generale d’Appaltodei lavori pubblici approvato con D.M. n. 145 del 19 aprile 2000.Il computo estimativo degli “Oneri specifici a CORPO per la sicurezza e la salute nel cantiere” è


specificamente valutate me<strong>di</strong>ante alcuni prezzi d’elenco, ed è riportato nel piano <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento della sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione allegato al progetto esecutivo.aINDICAZIONI DELLE OPEREE SPECIE CORRISPETTIVOOpere a corpo, comprensive <strong>di</strong> oneri per lasicurezza inclusi nel prezzoIMPORTIEuroINCIDENZA %specie lavorazioniscavi demolizioni e movimenti <strong>di</strong> materie 15 934.16 7,76%opere in c.a. e cls 19 454.07 9.47%opere in muratura 4690.42 2,28%intonaci e rivestimenti 6 035.79 2,94%coperture 6 233.52 3,04%Tubazioni 23 783.86 11.58%Opere stradali 29 477.23 14.35%Opere <strong>di</strong> completamento 49 382.54 24.04%manufatti metallici 13 382.55 6.52%valvolame e pezzi speciali 10 675.48 5.20%impermeabilizzazioni 1 089.31 0.53%serramenti 2 367.97 1.15%impianti elettrici 14 479.52 7.05%opere elettromeccaniche 8 404.11 4.09%Totale a corpo a) 205 390.53 100,00%bOpere a MisuraTotale a misura b) 0.00Sommano per le opere a Corpo ed a Misura a)+b) 205 390.53 100,00%3. DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORILe opere in progetto, sono sommariamente costituite da:-Realizzazione <strong>di</strong> box <strong>di</strong> protezione della testa pozzo;2


-Realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> controllo e clorazione;-Realizzazione <strong>di</strong> condotta adduttrice dal nuovo pozzo al serbatoio esistente <strong>di</strong> S.Antonino;-Messa in funzione del serbatoio interrato esistente, con la annessa stazione <strong>di</strong> pompaggio in rete,con pompe dotate <strong>di</strong> inverter ed autoclave.4. FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERELa forma e le <strong>di</strong>mensioni delle opere, che formano oggetto dell'appalto, risultano dai <strong>di</strong>segniallegati al contratto, che dovranno essere redatti in conformità alle norme UNI vigenti inmateria. Inoltre per tutte le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> grandezza presenti sugli elaborati <strong>di</strong> progetto ci sidovrà attenere alle norme UNI CEI ISO 1000 e UNI CEI ISO 31 nonché alla norma UNI 4546.5. VARIAZIONI ALLE OPERE PROGETTATELa Stazione Appaltante si riserva la insindacabile facoltà <strong>di</strong> introdurre nelle opere, all'atto esecutivo,quelle varianti che riterrà opportune, nell'interesse della buona riuscita e dell'economia deilavori, senza che l'Appaltatore possa trarne motivi per avanzare pretese <strong>di</strong> compensi e<strong>di</strong>ndennizzi, <strong>di</strong> qualsiasi natura e specie, non stabiliti nel <strong>Capitolato</strong> Generale d’Appalto deiLavori Pubblici approvato con D.M. 145/2000 e nel presente <strong>Capitolato</strong> Speciale.Dovranno essere comunque rispettate le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i..Non sono considerati varianti e mo<strong>di</strong>ficazioni gli interventi <strong>di</strong>sposti dalla Direzione dei Lavori perrisolvere aspetti <strong>di</strong> dettaglio e che siano contenuti entro un importo non superiore al 10% per ilavori <strong>di</strong> recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al 5% per tutti gli altri lavoridelle categorie dell'appalto, sempreché non comportino un aumento dell'importo del contrattostipulato per la realizzazione dell'opera. Le varianti derivanti da errori od omissioni in sede <strong>di</strong>progettazione sono quelle <strong>di</strong> cui all’art. 132 comma 6 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i..Sono considerate varianti, e come tali ammesse, quelle in aumento o in <strong>di</strong>minuzione finalizzate almiglioramento dell'opera od alla funzionalità, che non comportino mo<strong>di</strong>fiche sostanziali e sianomotivate da obbiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute ed impreve<strong>di</strong>bili almomento della stipula del contratto.L'importo <strong>di</strong> queste varianti non può comunque essere superiore al 5% dell'importo originario edeve trovare copertura nella somma stanziata per l'esecuzione dell'opera.Se le varianti derivano da errori od omissioni del progetto esecutivo ed eccedono il quintodell'importo originario del contratto, si dovrà andare alla risoluzione del contratto ed allain<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> una nuova gara, alla quale dovrà essere invitato a partecipare l'aggiu<strong>di</strong>catarioiniziale.La risoluzione darà luogo al pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10% dei lavorinon eseguiti calcolato fino all'ammontare dei 4/5 dell'importo del contratto.6. VARIANTI IN DIMINUZIONE MIGLIORATIVE PROPOSTE DALL'APPALTATORE1. L’impresa appaltatrice durante il corso dei lavori può proporre al <strong>di</strong>rettore dei lavori eventualivariazioni migliorative ai sensi dell’articolo 132, terzo comma, secondo periodo, del D. Lgs.163/06 e dell’art. 11 del D.M. 145/2000 <strong>di</strong> sua esclusiva ideazione e che comportino una<strong>di</strong>minuzione dell’importo originario dei lavori.2. Possono formare oggetto <strong>di</strong> proposta le mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong>rette a migliorare gli aspetti funzionali,nonché singoli elementi tecnologici o singole componenti del progetto, che non comportinoriduzione delle prestazioni qualitative e quantitative stabilite nel progetto stesso e chemantengano inalterate il tempo <strong>di</strong> esecuzione dei lavori e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza deilavoratori.L’idoneità delle proposte è <strong>di</strong>mostrata attraverso specifiche tecniche <strong>di</strong> valutazione, quali adesempio l’analisi del valore.3. La proposta dell’appaltatore, redatta in forma <strong>di</strong> perizia tecnica corredata anche dagli elementi <strong>di</strong>valutazione economica, è presentata al <strong>di</strong>rettore dei lavori che entro <strong>di</strong>eci giorni la trasmette al3


esponsabile del proce<strong>di</strong>mento unitamente al proprio parere. Il responsabile del proce<strong>di</strong>mentoentro i successivi trenta giorni, sentito il progettista, comunica all’appaltatore le propriemotivate determinazioni ed, in caso positivo, procede alla stipula <strong>di</strong> apposito atto aggiuntivo.4. Le proposte dell’appaltatore devono essere pre<strong>di</strong>sposte e presentate in modo da non comportareinterruzione o rallentamento nell’esecuzione dei lavori così come stabilita nel relativoprogramma.Le economie risultanti dalla proposta migliorativa approvata ai sensi del presente articolo sonoripartite in parti uguali tra la stazione appaltante e l’appaltatore.7. DIMINUZIONE DEI LAVORI1. In<strong>di</strong>pendentemente dalle ipotesi previste dall’articolo 132 del D. Lgs. 163/06, la stazioneappaltante può sempre or<strong>di</strong>nare l’esecuzione dei lavori in misura inferiore rispetto a quantoprevisto in capitolato <strong>speciale</strong> d’appalto, nel limite <strong>di</strong> un quinto dell’importo <strong>di</strong> contratto comedeterminato ai sensi dell’articolo 31, comma 4, e senza che nulla spetti all’appaltatore a titolo<strong>di</strong> indennizzo.2. L’intenzione <strong>di</strong> avvalersi della facoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione deve essere tempestivamente comunicataall’appaltatore e comunque prima del raggiungimento del quarto quinto dell’importocontrattuale.8. MODALITÀ DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO1. Il contratto sarà stipulato interamente “a corpo” ai sensi ai sensi dell’art. 53, e dall’art. 82 c.1 lett.B) del D. Lgs 163/06 e s.m.i.2. L'importo del contratto resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delleparti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità ealla qualità <strong>di</strong> detti lavori.3. I prezzi unitari del progetto definitivo, ancorché senza valore negoziale ai fini dell'appalto e delladeterminazione dell'importo complessivo dei lavori, sono vincolanti esclusivamente per ladefinizione, valutazione e contabilizzazione <strong>di</strong> eventuali varianti, ad<strong>di</strong>zioni o detrazioni in corsod'opera, qualora ammissibili ai sensi dell’art. 132 del D.Lgs.163/06 s.m.i..4. Il ribasso percentuale offerto dall'aggiu<strong>di</strong>catario in sede <strong>di</strong> gara si estende e si applica ai prezziunitari in elenco, utilizzabili esclusivamente per la definizione, valutazione e contabilizzazione <strong>di</strong>eventuali varianti, ad<strong>di</strong>zioni o detrazioni in corso d'opera, qualora ammissibili ai sensi ai sensidell’art. 132 del D.Lgs.163/06 s.m.i., e che siano inequivocabilmente estranee ai lavori giàprevisti, nonché ai lavori in economia.5. I rapporti ed i vincoli negoziali <strong>di</strong> cui al presente articolo si riferiscono ai lavori posti a based'asta esclusi gli oneri specifici per la sicurezza; per gli oneri specifici per la sicurezza e la salutenel cantiere costituiscono vincolo negoziale l'importo degli stessi per la parte a corpo e i loroprezzi unitari per la parte in economia, in<strong>di</strong>cati a tale scopo dalla Stazione appaltante negli attiprogettuali.9. CATEGORIA PREVALENTE, CATEGORIE SCORPORABILI E SUBAPPALTABILIAi sensi dell’art.30 del DPR 34/2000 i lavori sono classificati nella categoria prevalente <strong>di</strong> opere1. I soggetti appaltatori dovranno essere in possesso dei requisiti <strong>di</strong> cui agli artt. 5 e 40, Capo II, delD.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. .2. Ai sensi degli articoli 73 del Regolamento <strong>di</strong> attuazione della legge quadro sui LL.PP. approvatocon D.P.R. 554/99 e dell'articolo 3 del regolamento per la qualificazione delle imprese <strong>di</strong>costruzione approvato con D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 e in conformità all'allegato «A» alpredetto regolamento, i lavori d'importo pari a Euro 205 390.53 sono classificati nelle categorie<strong>di</strong> opere OG1 «E<strong>di</strong>fici civili e industriali» (€ 99 479.48) e OG6 «Acquedotti, gasdotti, oleodotti,opere <strong>di</strong> irrigazione ed evacuazione» (€105 911.05 che quin<strong>di</strong> è categoria prevalente per la qualeè richiesta la qualificazione) .3. Ai sensi dell'articolo 30 del regolamento approvato con d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34, nonché4


degli artt. 72, 73 e 74 del Regolamento <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> cui al D.P.R. 21.12.1999 n. 554, nonsono previsti lavori appartenenti a categorie scorporabili, non essendo presenti parti <strong>di</strong> lavoroappartenenti alla/e categoria/e <strong>di</strong>versa/e da quella prevalente, d'importo superiore ai 150.000Euro ovvero superiore al 10 % dell'importo complessivo dei lavori.5


CAPO 2 - DISCIPLINA CONTRATTUALE1. CONDOTTA DEI LAVORI DA PARTE DELL’APPALTATORE1. L’appaltatore che non conduce i lavori personalmente deve conferire mandato conrappresentanza a persona fornita dei requisiti d’idoneità tecnici e morali, per l’esercizio delleattività necessarie per l’esecuzione dei lavori a norma del contratto. L’appaltatore rimaneresponsabile dell’operato del suo rappresentante.2. Il mandato deve essere conferito per atto pubblico ed essere depositato presso l’amministrazionecommittente che, provvede a dare comunicazione all’ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei lavori.3. L’Appaltatore o il suo rappresentante deve, per tutta la durata dell’appalto, garantire la presenzasul luogo dei lavori. Quando ricorrono gravi e giustificati motivi l’amministrazione committente,previa motivata comunicazione all’appaltatore, ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> esigere il cambiamento imme<strong>di</strong>atodel suo rappresentante, senza che per ciò spetti alcuna indennità all’appaltatore o al suorappresentante.2. DOCUMENTI FACENTI PARTE DEL CONTRATTO1. Fanno parte integrante del contratto <strong>d'appalto</strong>, oltre al presente <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong> e al<strong>Capitolato</strong> Generale (D.M. 145/2000), anche i seguenti documenti:a) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari Ministeriali emanate e vigenti alla data <strong>di</strong>esecuzione dei lavori;b) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari emanate e vigenti, per i rispettivi ambititerritoriali, nella Regione, Provincia e <strong>Comune</strong> in cui si eseguono le opere oggettodell’appalto;c) Le norme emanate dal C.N.R., le norme U.N.I., le norme C.E.I., le tabelle CEI-UNEL, le altrenorme tecniche ed i testi citati nel presente <strong>Capitolato</strong>;d) L'elenco delle voci e dei lavori, con la descrizione, le caratteristiche tecniche e prestazionali, iprezzi unitari ed analisi prezzi pre<strong>di</strong>sposto dalla stazione appaltante;e) Il cronoprogramma dei lavori;f) Il Piano <strong>di</strong> Sicurezza e <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento ed i piani <strong>di</strong> cui all’art.131 del D.Lgs. 12 aprile2006 n. 163 e s.m.i.;g) Tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo.2. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali il computo metrico e ilcomputo metrico estimativo.Eventuali altri <strong>di</strong>segni e particolari costruttivi delle opere da eseguire non formeranno parteintegrante dei documenti <strong>di</strong> appalto e la Direzione dei Lavori si riserva <strong>di</strong> consegnarliall’Appaltatore in quell’or<strong>di</strong>ne che crederà più opportuno, in qualsiasi tempo, durante il corso deilavori.3. OSSERVANZA DEL CAPITOLATO GENERALE E DI PARTICOLARI DISPOSIZIONI DI LEGGEL'appalto è soggetto all'esatta osservanza <strong>di</strong> tutte le con<strong>di</strong>zioni stabilite nel D.M. 145/2000<strong>Capitolato</strong> generale per gli appalti delle opere <strong>di</strong>pendenti dal Ministero dei Lavori Pubblici.L’Appaltatore è tenuto alla piena e <strong>di</strong>retta osservanza <strong>di</strong> tutte le norme vigenti in Italia derivantisia da leggi che da decreti, circolari e regolamenti con particolare riguardo ai regolamenti e<strong>di</strong>lizi,d’igiene, <strong>di</strong> polizia urbana, dei cavi stradali, alle norme sulla circolazione stradale, a quelle sullasicurezza ed igiene del lavoro vigenti al momento dell’esecuzione delle opere (sia per quantoriguarda il personale dell’Appaltatore stesso, che <strong>di</strong> eventuali subappaltatori, cottimisti elavoratori autonomi), alle <strong>di</strong>sposizioni impartite dalle AUSL, alle norme CEI, UNI, CNR.Dovranno inoltre essere osservate le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, in materia<strong>di</strong> tutela della salute e della sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> segnaletica <strong>di</strong> sicurezza sul posto <strong>di</strong>lavoro, nonché le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al D.P.C.M. 1 marzo 1991 e s.m.i. riguardanti i “limitimassimi <strong>di</strong> esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”, alla legge6


447/95 e s.m.i (Legge quadro sull’inquinamento acustico) e relativi decreti attuativi, al D.M. 22gennaio 2008, n. 37, al D.Lgs. 195/2006 ed alle altre norme vigenti in materia.4. FALLIMENTO DELL'APPALTATORE1. In caso <strong>di</strong> fallimento dell’appaltatore la Stazione appaltante si avvale, salvi e impregiu<strong>di</strong>cati ognialtro <strong>di</strong>ritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dall’art.37, comma 18 e19 del D.Lgs. 163/06.2. Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso <strong>di</strong> fallimento dell’impresamandataria o <strong>di</strong> una impresa mandante trova applicazione l’art.37, del D.Lgs. 163/06 per laspecifica fattispecie.5. RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE E DOMICILIOL’appaltatore può avere domicilio secondo quanto previsto all’art 2 comma 1 del <strong>Capitolato</strong>generale.L’appaltatore ha l’obbligo <strong>di</strong> comunicare per iscritto alla Stazione appaltante, prima dalla stipula delcontratto, il proprio domicilio legale, dove la Stazione appaltante e il Direttore <strong>di</strong> lavori in ognitempo possono in<strong>di</strong>rizzare or<strong>di</strong>ni e notificare atti.L’appaltatore ha l’obbligo altresì <strong>di</strong> comunicare, con i medesimi termini e modalità, il nominativodel proprio rappresentante, del quale, se <strong>di</strong>verso da quello che ha sottoscritto il contratto, deveessere presentata procura <strong>speciale</strong> che gli conferisca i poteri per tutti gli adempimenti spettanti adesso aggiu<strong>di</strong>catario e inerenti l’esecuzione del contratto.6. NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L'ESECUZIONENell'esecuzione <strong>di</strong> tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente asistemi e subsistemi <strong>di</strong> impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte leprescrizioni <strong>di</strong> legge e <strong>di</strong> regolamento in materia <strong>di</strong> qualità, provenienza e accettazione deimateriali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti <strong>di</strong> prestazione e lemodalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> ogni categoria <strong>di</strong> lavoro, tutte le in<strong>di</strong>cazioni contenute o richiamatecontrattualmente nel capitolato <strong>speciale</strong> <strong>di</strong> appalto, negli elaborati tecnici e grafici del progetto.Per quanto concerne gli aspetti procedurali ed i rapporti tra la Stazione appaltante e l'appaltatore,per quanto non <strong>di</strong>versamente previsto dalle <strong>di</strong>sposizioni contrattuali, si fa riferimento esplicitoalla <strong>di</strong>sciplina del <strong>Capitolato</strong> generale d’appalto approvato con D.M. 19 aprile 2000 n. 145.7


CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI1. CONSEGNA E INIZIO LAVORI1. La consegna dei lavori all’Appaltatore verrà effettuata entro 45 giorni dalla data <strong>di</strong> registrazionedel contratto, in conformità a quanto previsto nel <strong>Capitolato</strong> Generale d’Appalto e secondo lemodalità previste dal D.P.R. 554/99 e s.m.i.. Qualora la consegna, per colpa della StazioneAppaltante, non avviene nei termini stabiliti, l’Appaltatore ha facoltà <strong>di</strong> richiedere la rescissionedel contratto.2. È facoltà della Stazione appaltante procedere in via d'urgenza, anche nelle more dellastipulazione formale del contratto, alla consegna dei lavori, ai sensi dell'articolo 129 commi 1 e 4del Regolamento; in tal caso il Direttore dei lavori in<strong>di</strong>ca espressamente sul verbale lelavorazioni da iniziare imme<strong>di</strong>atamente a norma dell'art. 130 comma III del Regolamento.3. Nel giorno e nell’ora fissati dalla Stazione Appaltante, l’Appaltatore dovrà trovarsi sul postoin<strong>di</strong>cato per ricevere la consegna dei lavori, che sarà certificata me<strong>di</strong>ante formale verbale redattoin contrad<strong>di</strong>ttorio.Se nel giorno fissato e comunicato l'appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori,viene fissato un termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini perl'esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente iltermine <strong>di</strong> anzidetto è facoltà della Stazione appaltante <strong>di</strong> risolvere il contratto e incamerare lacauzione, ferma restando la possibilità <strong>di</strong> avvalersi della garanzia fideiussoria al fine delrisarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo <strong>di</strong> pretese o eccezioni <strong>di</strong> sorta.Qualora sia indetta una nuova procedura per l'affidamento del completamento dei lavori,l'aggiu<strong>di</strong>catario è escluso dalla partecipazione in quanto l'inadempimento è considerato gravenegligenza accertata.4. All’atto della consegna dei lavori, l’Appaltatore dovrà esibire le polizze assicurative contro gliinfortuni, i cui estremi dovranno essere esplicitamente richiamati nel verbale <strong>di</strong> consegna.L’ Appaltatore è tenuto a trasmettere alla Stazione Appaltante, prima dell’effettivo inizio deilavori e comunque entro cinque giorni dalla consegna degli stessi, la documentazionedell’avvenuta denunzia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa E<strong>di</strong>le) assicurativi e<strong>di</strong>nfortunistici comprensiva della valutazione dell’Appaltatore circa il numero giornaliero minimoe massimo <strong>di</strong> personale che si prevede <strong>di</strong> impiegare nell’appalto.Lo stesso obbligo fa carico all’Appaltatore, per quanto concerne la trasmissione delladocumentazione <strong>di</strong> cui sopra da parte delle proprie imprese subappaltatrici, cosa che dovràavvenire prima dell’effettivo inizio dei lavori e comunque non oltre <strong>di</strong>eci giorni dalla datadell’autorizzazione, da parte della Stazione Appaltante, del subappalto o cottimo.5. L’Appaltatore dovrà comunque dare inizio ai lavori entro il termine improrogabile <strong>di</strong> giorni 15dalla data del verbale <strong>di</strong> consegna fermo restando il rispetto del termine <strong>di</strong> cui al successivoparagrafo per la presentazione del programma operativo dei lavori.Entro 10 giorni dalla consegna dei lavori, l’Appaltatore presenterà alla Direzione dei Lavori unaproposta <strong>di</strong> programma operativo dettagliato per l’esecuzione delle opere che dovrà essereredatto tenendo conto del tempo concesso per dare le opere ultimate entro il termine fissato dalpresente <strong>Capitolato</strong>.Al programma sarà allegato un grafico che metterà in risalto: l’inizio, l’avanzamento mensile e<strong>di</strong>l termine <strong>di</strong> ultimazione delle principali categorie <strong>di</strong> opere, nonché una relazione nella qualesaranno specificati tipo, potenza e numero delle macchine e degli impianti che l’Appaltatore siimpegna ad utilizzare in rapporto ai singoli avanzamenti.Entro quin<strong>di</strong>ci giorni dalla presentazione, la Direzione dei Lavori d’intesa con la StazioneAppaltante comunicherà all’Appaltatore l’esito dell’esame della proposta <strong>di</strong> programma; qualoraesso non abbia conseguito l’approvazione, l’Appaltatore entro 10 giorni, pre<strong>di</strong>sporrà una nuovaproposta oppure adeguerà quella già presentata secondo le <strong>di</strong>rettive che avrà ricevuto dallaDirezione dei Lavori.8


Decorsi 10 giorni dalla ricezione della nuova proposta senza che il Responsabile delProce<strong>di</strong>mento si sia espresso, il programma operativo si darà per approvato.La proposta approvata sarà impegnativa per l'Appaltatore, il quale rispetterà i termini <strong>di</strong>avanzamento mensili ed ogni altra modalità proposta, salvo mo<strong>di</strong>fiche al programma operativo incorso <strong>di</strong> attuazione, per comprovate esigenze non preve<strong>di</strong>bili che dovranno essere approvate odor<strong>di</strong>nate dalla Direzione dei Lavori.L’Appaltatore deve altresì tenere conto, nella redazione del programma:- delle particolari con<strong>di</strong>zioni dell’accesso al cantiere;- della riduzione o sospensione delle attività <strong>di</strong> cantiere per festività o go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> feriedegli addetti ai lavori;- delle eventuali <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> alcuni lavori in relazione alla specificitàdell’intervento e al periodo stagionale in cui vanno a ricadere;- dell’eventuale obbligo contrattuale <strong>di</strong> ultimazione anticipata <strong>di</strong> alcune parti laddoveprevisto.Nel caso <strong>di</strong> sospensione dei lavori, parziale o totale, per cause non attribuibili a responsabilitàdell’appaltatore, il programma dei lavori viene aggiornato in relazione all'eventuale incrementodella scadenza contrattuale.Eventuali aggiornamenti del programma, legati a motivate esigenze organizzativedell’Appaltatore e che non comportino mo<strong>di</strong>fica delle scadenze contrattuali, sono approvate dallaDirezione dei Lavori, subor<strong>di</strong>natamente alla verifica della loro effettiva necessità ed atten<strong>di</strong>bilitàper il pieno rispetto delle scadenze contrattuali.6. Nel caso in cui i lavori in appalto fossero molto estesi, ovvero mancasse l’intera <strong>di</strong>sponibilitàdell’area sulla quale dovrà svilupparsi il cantiere o comunque per qualsiasi altra causa e<strong>di</strong>mpe<strong>di</strong>mento, la Stazione Appaltante potrà <strong>di</strong>sporre la consegna anche in più tempi successivi,con verbali parziali, senza che per questo l’Appaltatore possa sollevare eccezioni o trarre motiviper richiedere maggiori compensi o indennizzi. La data legale della consegna dei lavori, per tuttigli effetti <strong>di</strong> legge e regolamenti, sarà quella del primo verbale <strong>di</strong> consegna parziale.In caso <strong>di</strong> consegne parziali, l’Appaltatore è tenuto a pre<strong>di</strong>sporre il programma operativo deilavori, in modo da prevedere l’esecuzione prioritaria dei lavori nell’ambito delle zone <strong>di</strong>sponibilie ad in<strong>di</strong>care, nello stesso programma, la durata delle opere ricadenti nelle zone non consegnatee, <strong>di</strong> conseguenza, il termine massimo entro il quale, per il rispetto della scadenza contrattuale,tali zone debbano essere consegnate.Ove le ulteriori consegne avvengano entro il termine <strong>di</strong> inizio dei relativi lavori in<strong>di</strong>cato dalprogramma operativo dei lavori redatto dall’Appaltatore e approvato dalla Direzione dei Lavori,non si da luogo a spostamenti del termine utile contrattuale; in caso contrario, la scadenzacontrattuale viene automaticamente prorogata in funzione dei giorni necessari per l’esecuzionedei lavori ricadenti nelle zone consegnate in ritardo, deducibili dal programma operativosuddetto, in<strong>di</strong>pendentemente dall’ammontare del ritardo verificatosi nell’ulteriore consegna, conconseguente aggiornamento del programma operativo <strong>di</strong> esecuzione dei lavori.Nel caso <strong>di</strong> consegna parziale, decorsi novanta giorni naturali consecutivi dal termine massimorisultante dal programma <strong>di</strong> esecuzione dei lavori <strong>di</strong> cui al comma precedente senza che si siaprovveduto, da parte della Stazione Appaltante, alla consegna delle zone non <strong>di</strong>sponibili,l’Appaltatore potrà chiedere formalmente <strong>di</strong> recedere dall’esecuzione delle sole opere ricadentinelle aree suddette.Nel caso in cui l’Appaltatore, trascorsi i novanta giorni <strong>di</strong> cui detto in precedenza, non ritenga <strong>di</strong>avanzare richiesta <strong>di</strong> recesso per propria autonoma valutazione <strong>di</strong> convenienza, non avrà <strong>di</strong>rittoad alcun maggiore compenso o indennizzo, per il ritardo nella consegna, rispetto a quellonegozialmente convenuto.7. Non appena intervenuta la consegna dei lavori, è obbligo dell’Appaltatore procedere, nel termine<strong>di</strong> 15 giorni, all’impianto del cantiere, tenendo in particolare considerazione la situazione <strong>di</strong> fattoesistente sui luoghi interessati dai lavori, nonché il fatto che nell’installazione e nella gestione9


del cantiere ci si dovrà attenere alle norme <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nonché allenorme vigenti relative alla omologazione, alla revisione annuale e ai requisiti <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> tuttii mezzi d’opera e delle attrezzature <strong>di</strong> cantiere.L'Appaltatore è tenuto, quin<strong>di</strong>, non appena avuti in consegna i lavori, ad iniziarli, proseguendolipoi attenendosi al programma operativo <strong>di</strong> esecuzione da esso redatto in modo da darlicompletamente ultimati nel numero <strong>di</strong> giorni naturali consecutivi previsti per l’esecuzionein<strong>di</strong>cato in precedenza, decorrenti dalla data <strong>di</strong> consegna dei lavori, eventualmente prorogati inrelazione a quanto <strong>di</strong>sposto dai precedenti paragrafi.Le sospensioni parziali o totali delle lavorazioni, già contemplate nel programma operativo deilavori non rientrano tra quelle regolate dalla vigente normativa e non danno <strong>di</strong>rittoall’Appaltatore <strong>di</strong> richiedere compenso o indennizzo <strong>di</strong> sorta né protrazione <strong>di</strong> terminicontrattuali oltre quelli stabiliti.Nell’eventualità che, successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per causeimpreve<strong>di</strong>bili o <strong>di</strong> forza maggiore, impe<strong>di</strong>menti che non consentano <strong>di</strong> procedere, parzialmente ototalmente, al regolare svolgimento delle singole categorie <strong>di</strong> lavori, l’Appaltatore è tenuto aproseguire i lavori eventualmente eseguibili, mentre si provvede alla sospensione, ancheparziale, dei lavori non eseguibili in conseguenza <strong>di</strong> detti impe<strong>di</strong>menti.Con la ripresa dei lavori sospesi parzialmente, il termine contrattuale <strong>di</strong> esecuzione dei lavoriviene incrementato, su istanza dell’Appaltatore, soltanto degli eventuali maggiori tempi tecnicistrettamente necessari per dare completamente ultimate tutte le opere, dedotti dal programmaoperativo dei lavori, in<strong>di</strong>pendentemente dalla durata della sospensione.Ove pertanto, secondo tale programma, la esecuzione dei lavori sospesi possa essere effettuata,una volta intervenuta la ripresa, entro il termine <strong>di</strong> scadenza contrattuale, la sospensionetemporanea non determinerà prolungamento della scadenza contrattuale medesima.Le sospensioni dovranno risultare da regolare verbale, redatto in contrad<strong>di</strong>ttorio tra la Direzionedei Lavori e l’Appaltatore, nel quale dovranno essere specificati i motivi della sospensione e, nelcaso <strong>di</strong> sospensione parziale, le opere sospese.8. Nel caso <strong>di</strong> opere e impianti <strong>di</strong> <strong>speciale</strong> complessità o <strong>di</strong> particolare rilevanza sotto il profilotecnologico o rispondenti alle definizioni dell'articolo 2, comma 1, lettera h) del D.P.R. 554/99 es.m.i. e dell'articolo 91 comma 5, e dell'articolo 141 comma 7 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 es.m.i., l'impresa aggiu<strong>di</strong>cataria dei lavori dovrà re<strong>di</strong>gere un piano <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> costruzione e <strong>di</strong>installazione che dovrà essere sottoposto all'approvazione della Direzione dei Lavori.Tale documento prevede, pianifica e programma le con<strong>di</strong>zioni, le sequenze, i mezzi d'opera e lefasi delle attività <strong>di</strong> controllo da porre in essere durante l'esecuzione dei lavori, anche in funzionedella loro classe <strong>di</strong> importanza.2. DIREZIONE LAVORI ED ORDINI DI SERVIZIO1. Ai sensi dell'art. 123 del D.P.R. 21/12/1999 n. 554 le stazioni appaltanti, prima della gara,istituiscono un ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei lavori, costituito da un <strong>di</strong>rettore dei lavori edeventualmente, in relazione alla <strong>di</strong>mensione ed alla tipologia e categoria dell'intervento, da uno opiù assistenti con funzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore operativo o <strong>di</strong> ispettore <strong>di</strong> cantiere, i quali svolgeranno lefunzioni previste dagli artt. 124, 125, 126 del D.P.R. 21/12/1999 n. 554; in particolare ilDirettore dei Lavori svolgerà i compiti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong>rezione, supervisione e controllotecnico-contrattuale attenendosi alla normativa <strong>di</strong> cui al D.P.R. 21/12/1999 n. 554.2. Il Direttore dei Lavori agisce in piena autonomia operativa a tutela degli interessidell'Amministrazione Appaltante; egli ha la responsabilità dell'accettazione dei materiali edell'esecuzione dei lavori in conformità ai patti contrattuali nonché la responsabilità delcoor<strong>di</strong>namento e della supervisione dell'attività <strong>di</strong> tutto l'ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei lavori.3. Il Direttore dei Lavori è l'unico interlocutore dell'Appaltatore per quanto riguarda gli aspettitecnici ed economici del contratto.4. I <strong>di</strong>rettori operativi hanno il compito <strong>di</strong> verificare che lavorazioni <strong>di</strong> singole parti dei lavori10


appaltati da realizzare (opere geotecniche e fondazionali, strutture, opere <strong>di</strong> finitura, impiantitecnologici o altro) sia eseguite regolarmente nell'osservanza delle clausole contrattuali. I<strong>di</strong>rettori operativi rispondono della loro attività <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong>rettamente al <strong>di</strong>rettore dei lavori.5. Gli ispettori <strong>di</strong> cantiere sono addetti alla sorveglianza continua dei lavori in conformità delleprescrizioni stabilite nel presente <strong>Capitolato</strong>; la posizione <strong>di</strong> ogni ispettore è ricoperta da una solapersona che esercita la sua attività in un unico turno <strong>di</strong> lavoro. Essi saranno presenti a tempopieno durante il periodo <strong>di</strong> svolgimento <strong>di</strong> lavori che richiedono controllo quoti<strong>di</strong>ano, nonchédurante le fasi <strong>di</strong> collaudo e delle eventuali manutenzioni.6. L'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio è l'atto me<strong>di</strong>ante il quale sono impartite tutte le <strong>di</strong>sposizioni e istruzioni daparte del <strong>di</strong>rettore dei lavori all'appaltatore; gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio sono redatti in due copie,sottoscritte del <strong>di</strong>rettore dei lavori, emanate e comunicate all'appaltatore che li restituisce firmatiper avvenuta conoscenza. Gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio non costituiscono sede per l'iscrizione <strong>di</strong>eventuali riserve e debbono essere eseguiti con la massima cura e prontezza nel rispetto dellenorme <strong>di</strong> contratto e <strong>di</strong> <strong>Capitolato</strong>. L'Appaltatore non può mai rifiutarsi <strong>di</strong> dare loro imme<strong>di</strong>ataesecuzione anche quando si tratti <strong>di</strong> lavoro da farsi <strong>di</strong> notte e nei giorni festivi o in più luoghicontemporaneamente sotto pena <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> ufficio, con addebito della eventuale maggiorespesa. Resta comunque fermo il suo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> avanzare per iscritto le osservazioni che ritenesseopportuno fare in merito all'or<strong>di</strong>ne impartito.7. L'Appaltatore dovrà assicurare in qualsiasi momento ai componenti designati delle predettestrutture, l'accesso alla zona dei lavori e dovrà fornire tutta l'assistenza necessaria per agevolarel'espletamento del loro compito, nonché mettere loro a <strong>di</strong>sposizione il personale sufficiente ed imateriali occorrenti per le prove, i controlli, le misure e le verifiche previste dal presentecapitolato.3. TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell'appalto è fissato in giorni 168(centosessantotto) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale <strong>di</strong> consegna dei lavori.2. Il termine previsto può essere sospeso, dopo non meno <strong>di</strong> 20 giorni, a <strong>di</strong>screzione della <strong>di</strong>rezionelavori, e rimanere sospeso per non più <strong>di</strong> 60 giorni, con ripresa della decorrenza dei termini dopol'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ripresa dei lavori; fermo restando che i termini complessivi dei due perio<strong>di</strong> lavorativiseparati non devono superare il tempo utile già in<strong>di</strong>cato.3. Se il ritardo dovesse essere superiore a giorni 15 a partire dalla data <strong>di</strong> consegna, la StazioneAppaltante potrà procedere alla risoluzione del contratto ed all’incameramento della cauzione.4. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.5. L'appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma che potrà fissarescadenze inderogabili per l'approntamento delle opere necessarie all'inizio <strong>di</strong> forniture e lavori daeffettuarsi da altre <strong>di</strong>tte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all'utilizzazione,prima della fine dei lavori e previo collaudo parziale, <strong>di</strong> parti funzionali delle opere.6. L'ultimazione dei lavori, appena avvenuta, deve essere dall'appaltatore comunicata per iscritto al<strong>di</strong>rettore dei lavori, il quale procede subito alle necessarie constatazioni in contrad<strong>di</strong>ttorio.7. L'appaltatore non ha <strong>di</strong>ritto allo scioglimento del contratto né ad alcuna indennità qualora ilavori, per qualsiasi causa non imputabile alla stazione appaltante, non siano ultimati nel terminecontrattuale e qualunque sia il maggior tempo impiegato.8. Nel caso <strong>di</strong> risoluzione del contratto ai sensi dell'articolo 119 del regolamento, ai finidell'applicazione delle penali il periodo <strong>di</strong> ritardo è determinato sommando il ritardo accumulatodall'appaltatore rispetto al programma esecutivo dei lavori <strong>di</strong> cui all'articolo 45, comma 10, delregolamento e il termine assegnato dal <strong>di</strong>rettore dei lavori per compiere i lavori.4. SOSPENSIONI E PROROGHE1. Qualora cause <strong>di</strong> forza maggiore, con<strong>di</strong>zioni climatologiche od altre simili circostanzeimpe<strong>di</strong>scano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d'arte, la <strong>di</strong>rezione dei11


lavori d'ufficio o su segnalazione dell'appaltatore può or<strong>di</strong>nare la sospensione dei lavorire<strong>di</strong>gendo apposito verbale. Cessate le cause della sospensione la <strong>di</strong>rezione dei lavori or<strong>di</strong>na laripresa dei lavori re<strong>di</strong>gendo l'apposito verbale.2. L'appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado <strong>di</strong> ultimare i lavori neitermini fissati, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate,sono concesse dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori purché le domande pervengano prima della scadenza deltermine anzidetto.3. A giustificazione del ritardo nell'ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dalprogramma temporale l'appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre<strong>di</strong>tte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciatoalla Stazione appaltante il ritardo imputabile a dette <strong>di</strong>tte, imprese o fornitori.4. I verbali per la concessione <strong>di</strong> sospensioni o proroghe, redatti con adeguata motivazione a curadella <strong>di</strong>rezione dei lavori e controfirmati dall'appaltatore e recanti l'in<strong>di</strong>cazione dello stato <strong>di</strong>avanzamento dei lavori, devono pervenire al responsabile del proce<strong>di</strong>mento entro il quintogiorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stessoo dal suo delegato; qualora il responsabile del proce<strong>di</strong>mento non si pronunci entro tre giorni dalricevimento, i verbali si danno per riconosciuti e accettati dalla Stazione appaltante.5. In ogni caso la sospensione opera dalla data <strong>di</strong> redazione del relativo verbale, accettato dalresponsabile del proce<strong>di</strong>mento o sul quale si sia formata l'accettazione tacita. Non possono esserericonosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza <strong>di</strong> adeguatemotivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile delproce<strong>di</strong>mento.6. Il verbale <strong>di</strong> sospensione ha efficacia dal terzo giorno antecedente la sua presentazione alresponsabile del proce<strong>di</strong>mento, qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quintogiorno dalla redazione ovvero rechi una data <strong>di</strong> decorrenza della sospensione anteriore al quintogiorno precedente la data <strong>di</strong> trasmissione.5. SOSPENSIONE ILLEGITTIMA1. Le sospensioni totali o parziali dei lavori <strong>di</strong>sposte dalla stazione appaltante per cause <strong>di</strong>verse daquelle stabilite dall’articolo 4 del presente capitolato <strong>speciale</strong> d’appalto sono considerateillegittime e danno <strong>di</strong>ritto all’appaltatore ad ottenere il riconoscimento dei danni prodotti.2. Ai sensi dell’articolo 1382 del co<strong>di</strong>ce civile, il danno derivante da sospensione illegittimamente<strong>di</strong>sposta è quantificato secondo i seguenti criteri:a) detratte dal prezzo globale nella misura intera, le spese generali infruttifere sono determinatenella misura pari alla metà della percentuale minima prevista dall’art.34, comma 2, lettera c) delregolamento, rapportata alla durata dell’illegittima sospensione;b) la lesione dell’utile è riconosciuta coincidente con la ritardata percezione dell’utile <strong>di</strong> impresa,nella misura pari agli interessi moratori come fissati dall’articolo 37, comma 4, computati sullapercentuale prevista dall’articolo 34, comma 2, lettera d) del regolamento, rapportata alla duratadell’illegittima sospensione;c) il mancato ammortamento e le retribuzioni inutilmente corrisposte sono riferiti rispettivamente aimacchinari esistenti in cantiere e alla consistenza della mano d’opera accertati dal <strong>di</strong>rettore deilavori ai sensi dell’articolo 133, comma 5, del regolamento;d) la determinazione dell’ammortamento avviene sulla base dei coefficienti annui fissati dallevigenti norme fiscali.3. Al <strong>di</strong> fuori delle voci elencate al comma 2 sono ammesse a risarcimento ulteriori voci <strong>di</strong> danno<strong>solo</strong> se documentate e strettamente connesse alla sospensione dei lavori.6. PENALI IN CASO DI RITARDO1. Nel caso <strong>di</strong> mancato rispetto del termine in<strong>di</strong>cato per l'esecuzione delle opere, per ogni giornonaturale consecutivo <strong>di</strong> ritardo nell'ultimazione dei lavori dei lavori viene applicata una penale12


pari allo 1 per mille dell'importo contrattuale.2. La penale, nella stessa misura percentuale <strong>di</strong> cui al comma 1, trova applicazione anche in caso <strong>di</strong>ritardo:a) nell'inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal <strong>di</strong>rettore dei lavori per la consegna deglistessi;b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale <strong>di</strong> sospensione, rispetto alla data fissata dal<strong>di</strong>rettore dei lavori;c) nel rispetto dei termini imposti dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori per il ripristino <strong>di</strong> lavori nonaccettabili o danneggiati.d) nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori <strong>di</strong> cuiall'articolo 16;3. La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è <strong>di</strong>sapplicata e, se già addebitata, è restituita,qualora l'appaltatore, in seguito all'andamento imposto ai lavori, rispetti la prima sogliatemporale successiva fissata nel programma dei lavori <strong>di</strong> cui all'articolo 16.4. La penale <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera b) è applicata all'importo dei lavori ancora da eseguire; lapenale <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera c) è applicata all'importo dei lavori <strong>di</strong> ripristino o <strong>di</strong> nuovaesecuzione <strong>di</strong> quelli non accettabili o danneggiati.5. Tutte le penali <strong>di</strong> cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione delpagamento imme<strong>di</strong>atamente successivo al verificarsi della relativa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ritardo.6. L'importo complessivo delle penali irrogate ai sensi del comma 1 non può superare il 10 percento dell'importo contrattuale; qualora i ritar<strong>di</strong> siano tali da comportare una penale <strong>di</strong> importosuperiore alla predetta percentuale trova applicazione l'articolo 18, in materia <strong>di</strong> risoluzione delcontratto.7. L'applicazione delle penali <strong>di</strong> cui al presente articolo non pregiu<strong>di</strong>ca il risarcimento <strong>di</strong> eventualidanni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritar<strong>di</strong>.7. PROGRAMMA DEI LAVORI DELL'APPALTATORE E CRONOPROGRAMMA1. I lavori devono essere comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma pre<strong>di</strong>sposto dallaStazione appaltante e, qualora ritenuto necessario, integrante il progetto esecutivo; talecronoprogramma può essere mo<strong>di</strong>ficato dalla Stazione appaltante e trova applicazione la<strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al comma 3.2. Entro 30 giorni dalla data del verbale <strong>di</strong> consegna, e comunque prima dell'inizio dei lavori,l'appaltatore deve pre<strong>di</strong>sporre e consegnare alla <strong>di</strong>rezione lavori un proprio programma deilavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte impren<strong>di</strong>toriali e allapropria organizzazione lavorativa; tale programma deve essere coerente con i tempi contrattuali<strong>di</strong> ultimazione e deve essere approvato dalla <strong>di</strong>rezione lavori, me<strong>di</strong>ante apposizione <strong>di</strong> un visto,entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la <strong>di</strong>rezione lavori sisia pronunciata il programma si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o in<strong>di</strong>cazionierronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini <strong>di</strong> ultimazione.3. Il programma dei lavori dell'appaltatore può essere mo<strong>di</strong>ficato o integrato dalla Stazioneappaltante, me<strong>di</strong>ante semplice or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio, ogni volta che sia necessario alla miglioresecuzione dei lavori e in particolare:a) per il coor<strong>di</strong>namento con le prestazioni o le forniture <strong>di</strong> imprese o altre <strong>di</strong>tte estranee alcontratto;b) per l'intervento o il mancato intervento <strong>di</strong> società concessionarie <strong>di</strong> pubblici servizi le cui retisiano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile a<strong>di</strong>nadempimenti o ritar<strong>di</strong> della Stazione committente;c) per l'intervento o il coor<strong>di</strong>namento con autorità, enti o altri soggetti <strong>di</strong>versi dalla Stazioneappaltante, che abbiano giuris<strong>di</strong>zione, competenze o responsabilità <strong>di</strong> tutela sugli immobili, isiti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti <strong>di</strong>versile società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari <strong>di</strong>13


<strong>di</strong>ritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi,ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante;d) per la necessità o l'opportunità <strong>di</strong> eseguire prove sui campioni, prove <strong>di</strong> carico e <strong>di</strong> tenuta efunzionamento degli impianti, nonché collau<strong>di</strong> parziali o specifici;e) qualora sia richiesto dal coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanzaall'articolo 92 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.8. PREMIO DI ACCELERAZIONE1. In casi particolari che rendano apprezzabile l'interesse a che l'ultimazione dei lavori avvengain anticipo rispetto al termine contrattualmente previsto, il contratto può prevedere cheall'appaltatore sia riconosciuto un premio per ogni giorno <strong>di</strong> anticipo determinato sulla basedegli stessi criteri stabiliti nel capitolato <strong>speciale</strong> o nel contratto per il calcolo della penale,sempre che l'esecuzione dell'appalto sia conforme alle obbligazioni assunte.9. INDEROGABILITÀ DEI TERMINI DI ESECUZIONE1. Non costituiscono motivo <strong>di</strong> proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare econtinuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie alsuo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;b) l'esecuzione <strong>di</strong> accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse <strong>di</strong> dover effettuare per laesecuzione delle opere <strong>di</strong> fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano or<strong>di</strong>natidalla <strong>di</strong>rezione dei lavori o concordati con questa;c) il tempo necessario per l'esecuzione <strong>di</strong> prove sui campioni, <strong>di</strong> sondaggi, analisi e altre proveassimilabili;d) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunqueprevisti dal <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong>;e) le eventuali controversie tra l'appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;f) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l'appaltatore e il proprio personale <strong>di</strong>pendente.10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER MANCATO RISPETTO DEI TERMINI1. L'eventuale ritardo dell'appaltatore sui termini per l'ultimazione dei lavori o sulle scadenzeesplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 60 giorni naturaliconsecutivi produce la risoluzione del contratto, a <strong>di</strong>screzione della Stazione appaltante e senzaobbligo <strong>di</strong> ulteriore motivazione, ai sensi dell'articolo 136 del D.Lgs. 163/06, <strong>di</strong>sciplinatransitoria.2. La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell'appaltatorecon assegnazione <strong>di</strong> un termine per compiere i lavori e in contrad<strong>di</strong>ttorio con il medesimoappaltatore.3. Nel caso <strong>di</strong> risoluzione del contratto la penale <strong>di</strong> cui all’art. 17, comma 1, del presente capitolatoè computata sul periodo determinato sommando il ritardo accumulato dall'appaltatore rispetto alprogramma esecutivo dei lavori e il termine assegnato dal <strong>di</strong>rettore dei lavori per compiere ilavori con la messa in mora <strong>di</strong> cui al presente comma 2. Sono a carico dell’appaltatore i dannisubiti dalla Stazione appaltante a seguito della risoluzione del contratto.14


CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA1. ANTICIPAZIONE E PAGAMENTI IN ACCONTO1. Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito conmo<strong>di</strong>ficazioni dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.Solo per opere finanziate o cofinanziate con fon<strong>di</strong> dell'Unione Europea, ai sensi del combinato<strong>di</strong>sposto dell'art. 2, comma 91, della legge 662/96 e s.m.i., e dell'art. 5, comma 1 del D.Lgs.79/97e s.m.i., convertito con mo<strong>di</strong>ficazioni dalla legge 140/97, è dovuta all'Appaltatore unasomma, a titolo <strong>di</strong> anticipazione, pari al 5 per cento dell'importo del contratto.L'erogazione dell'anticipazione sarà possibile <strong>solo</strong> previa presentazione da partedell'Appaltatore <strong>di</strong> un'apposita garanzia, anche a mezzo <strong>di</strong> polizza fidejussoria, <strong>di</strong> importo,almeno pari all'anticipazione, maggiorato dell'I.V.A..La garanzia potrà essere ridotta gradualmente in corso d'opera, in proporzione alle quote <strong>di</strong>anticipazione recuperate in occasione del pagamento dei singoli stati <strong>di</strong> avanzamento.L'anticipazione sarà recuperata proporzionalmente e gradualmente in occasione <strong>di</strong> ognipagamento.2. L’appaltatore avrà <strong>di</strong>ritto a pagamenti in acconto in corso d’opera; i pagamenti avvengono perstati <strong>di</strong> avanzamento, me<strong>di</strong>ante emissione <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> pagamento ogni volta che i lavorieseguiti, contabilizzati al netto del ribasso d'asta, comprensivi della relativa quota degli oneri perla sicurezza, raggiungano un importo non inferiore a Euro 20.000,00 , al netto della ritenuta <strong>di</strong>cui al comma 4.I materiali approvvigionati nel cantiere, sempreché siano stati accettati dalla Direzione deiLavori, verranno compresi negli stati <strong>di</strong> avanzamento dei lavori per i pagamenti suddetti inmisura non superiore alla metà del loro valore secondo quanto <strong>di</strong>sposto dall'art. 28 del D.M.145/2000.3. Per esercitare il suddetto <strong>di</strong>ritto l’Appaltatore dovrà produrre perio<strong>di</strong>camente, durante il corso deilavori, la documentazione comprovante la regolarità dei versamenti agli Enti Previdenziali(incluse le Casse E<strong>di</strong>li), assicurativi e infortunistici anche me<strong>di</strong>ante la produzione delDocumento Unico <strong>di</strong> Regolarità Contributiva <strong>di</strong> cui all'articolo 90, comma 9, del D.Lgs 9 aprile2008, n. 81.4. A garanzia dell'osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi edei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori,sull'importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi,nulla ostando, in sede <strong>di</strong> conto finale.5. Entro i 45 giorni successivi all'avvenuto raggiungimento dell'importo dei lavori eseguiti <strong>di</strong> cui alcomma 1, deve essere redatta la relativa contabilità ed emesso il conseguente certificato <strong>di</strong>pagamento.6. La Stazione appaltante deve provvedere al pagamento del predetto certificato entro i successivi30 giorni, me<strong>di</strong>ante emissione dell'apposito mandato e l'erogazione a favore dell'appaltatore aisensi dell'articolo 185 del T.U. delle leggi sull'or<strong>di</strong>namento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.7. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non<strong>di</strong>pendenti dall'appaltatore, si provvede alla redazione dello stato <strong>di</strong> avanzamento e all'emissionedel certificato <strong>di</strong> pagamento, prescindendo dall'importo minimo <strong>di</strong> cui al comma 1.8. Quando il certificato <strong>di</strong> pagamento, non venga emesso, per colpa della Stazione Appaltante, neitermini prescritti, si applicherà, in favore dell'Appaltatore, il <strong>di</strong>sposto dell'art. 133 del D.Lgs. 12aprile 2006 n.163 e s.m.i., il quale stabilisce che trascorsi tali termini oppure nel caso in cuil'ammontare delle rate <strong>di</strong> acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificatood il titolo <strong>di</strong> spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, l'Appaltatore ha la facoltà<strong>di</strong> agire ai sensi dell'art. 1460 del c.c., ovvero, previa costituzione in mora della StazioneAppaltante e decorsi 60 giorni dalla data della costituzione stessa, <strong>di</strong> promuovere il giu<strong>di</strong>zio15


arbitrale per la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> risoluzione del contratto.2. PAGAMENTI A SALDO1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 30 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata conapposito verbale; redatto il verbale <strong>di</strong> ultimazione, viene rilasciata l'ultima rata d'acconto,qualunque sia la somma a cui possa ascendere.2. Il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'appaltatore e, per la Stazione appaltante, dalresponsabile del proce<strong>di</strong>mento entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del comma 1.3. La rata <strong>di</strong> saldo, unitamente alle ritenute <strong>di</strong> cui all'articolo precedente comma 4, nulla ostando èpagata entro 90 giorni dopo l'avvenuta emissione del certificato <strong>di</strong> collaudo provvisorio (o <strong>di</strong>regolare esecuzione).4. Il pagamento della rata <strong>di</strong> saldo, <strong>di</strong>sposto previa garanzia fideiussoria ai sensi dell’art. 113 delD.Lgs. 12 aprile 2006 n.163,non costituisce presunzione <strong>di</strong> accettazione dell'opera, ai sensidell'articolo 1666, secondo comma, del co<strong>di</strong>ce civile.5. La garanzia fideiussoria <strong>di</strong> cui al comma 4 dovrà essere costituita ai sensi e con le modalità <strong>di</strong>cui all'art. 102 comma 3 del Regolamento.6. Salvo quanto <strong>di</strong>sposto dall'articolo 1669 del co<strong>di</strong>ce civile, l'appaltatore risponde per la <strong>di</strong>fformitàed i vizi dell'opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che ilcertificato <strong>di</strong> collaudo assuma carattere definitivo.3. RITARDI NEL PAGAMENTO DELLE RATE DI ACCONTO E DELLA RATA DI SALDO1. Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle con<strong>di</strong>zioni edelle circostanze per l'emissione del certificato <strong>di</strong> pagamento ai sensi dell'articolo 19 e la suaeffettiva emissione e messa a <strong>di</strong>sposizione della Stazione appaltante per la liquidazione;trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato <strong>di</strong> pagamento, sono dovutiall'appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni <strong>di</strong> ritardo; trascorso infruttuosamenteanche questo termine spettano all'appaltatore gli interessi <strong>di</strong> mora nella misura stabilita conapposito DM <strong>di</strong> cui all’art. 133, comma 1, del D.Lgs 163/06 s.m.i.2. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l'emissione del certificato <strong>di</strong>pagamento e il suo effettivo pagamento a favore dell'appaltatore; trascorso tale termine senza chela Stazione appaltante abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all'appaltatore gli interessilegali per i primi 60 giorni <strong>di</strong> ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettanoall'appaltatore gli interessi <strong>di</strong> mora nella misura stabilita con apposito DM <strong>di</strong> cui all’art. 133,comma 1, del D.Lgs 163/06 s.m.i .3. Il pagamento degli interessi <strong>di</strong> cui al presente articolo avviene d'ufficio in occasione delpagamento, in acconto o a saldo, imme<strong>di</strong>atamente successivo, senza necessità <strong>di</strong> domande oriserve; il pagamento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo <strong>di</strong>esecuzione dei lavori.4. È facoltà dell'appaltatore, trascorsi i termini <strong>di</strong> cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cuil'ammontare delle rate <strong>di</strong> acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificatoo il titolo <strong>di</strong> spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, <strong>di</strong> agire ai sensidell'articolo 1460 del co<strong>di</strong>ce civile, rifiutando <strong>di</strong> adempiere alle proprie obbligazioni se laStazione appaltante non provveda contemporaneamente al pagamento integrale <strong>di</strong> quantomaturato; in alternativa, è facoltà dell'appaltatore, previa costituzione in mora della Stazioneappaltante, promuovere il giu<strong>di</strong>zio arbitrale per la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> risoluzione del contratto,trascorsi 60 giorni dalla data della predetta costituzione in mora, in applicazione dell'articolodell’art. 133, comma 1, del D.Lgs 163/06 s.m.i .5. Per il pagamento della rata <strong>di</strong> saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'articolo 20, comma3, per causa imputabile all'Amministrazione, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali.6. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo siprotragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono16


dovuti gli interessi <strong>di</strong> mora.4. REVISIONE PREZZI1. E’ esclusa ogni forma <strong>di</strong> revisione prezzi e non si applica il primo comma dell’art. 1664 delCo<strong>di</strong>ce Civile, ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’art. 133 comma 2 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163.Tuttavia, ai sensi dell’art. 133 comma 2 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, qualora il prezzo <strong>di</strong>singoli materiali da costruzione, per effetto <strong>di</strong> circostanze eccezionali, subisca variazioni inaumento o in <strong>di</strong>minuzione, superiori al 10 per cento rispetto al prezzo rilevato dal Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti nell'anno <strong>di</strong> presentazione dell'offerta con decreto, si fa luogo acompensazioni, in aumento o in <strong>di</strong>minuzione, per la percentuale eccedente il 10 per cento e nellimite delle risorse <strong>di</strong> cui al comma 4 e segg., art. 133 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163.2. La compensazione è determinata applicando la percentuale <strong>di</strong> variazione che eccede il 10 percento al prezzo dei singoli materiali da costruzione impiegati nelle lavorazioni contabilizzatenell'anno solare precedente al decreto <strong>di</strong> cui al comma successivo, nelle quantità accertate dallaDirezione dei Lavori. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, entro il 30 giugno <strong>di</strong> ognianno, a partire dal 30 giugno 2005, rileva con proprio decreto le variazioni percentuali annualidei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.3. Per quanto riguarda eventuali categorie <strong>di</strong> lavoro non contemplate nelle voci dell’elenco prezziallegato, si procederà alla promozione <strong>di</strong> nuovi prezzi con le modalità stabilite dall'art. 136 delD.P.R. 554/99, oltre a quanto previsto nelle in<strong>di</strong>cazioni generali poste in calce dell’elenco prezziallegato.4. Qualora, per cause non imputabili all'appaltatore, la durata dei lavori si protragga fino a superarei due anni dal loro inizio, al contratto si applica il prezzo chiuso, consistente nel prezzo dei lavorial netto del ribasso d'asta, aumentato <strong>di</strong> una percentuale, determinata con decreto ministeriale, daapplicarsi, nel caso in cui la <strong>di</strong>fferenza tra il tasso <strong>di</strong> inflazione reale e il tasso <strong>di</strong> inflazioneprogrammato nell'anno precedente sia superiore al 2 per cento, all'importo dei lavori ancora daeseguire per ogni anno intero previsto per l'ultimazione dei lavori stessi.5. CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI1. È vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.2. È ammessa la cessione dei cre<strong>di</strong>ti, ai sensi del combinato <strong>di</strong>sposto dell’art. 117 del D.Lgs.163/06s.m.i., <strong>di</strong>sciplina transitoria, e della legge 21 febbraio 1991, n. 52, a con<strong>di</strong>zione che il cessionariosia un istituto bancario o un interme<strong>di</strong>ario finanziario iscritto nell’apposito Albo presso la Bancad’Italia e che il contratto <strong>di</strong> cessione, in originale o in copia autenticata, sia trasmesso allaStazione appaltante prima o contestualmente al certificato <strong>di</strong> pagamento sottoscritto dalresponsabile del proce<strong>di</strong>mento.17


CAPO 5 - DISPOSIZIONI SUI CRITERI CONTABILI PER LA LIQUIDAZIONE DEILAVORI1. ACCERTAMENTO, MISURAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DEI LAVORI1. La Direzione Lavori potrà procedere in qualunque momento all'accertamento ed alla misurazionedelle opere compiute: l'Appaltatore metterà a <strong>di</strong>sposizione tutto il personale, i materiali e leattrezzature necessarie per le operazioni <strong>di</strong> tracciamento e misura dei lavori né potrà senzaautorizzazione scritta della Direzione Lavori <strong>di</strong>struggere o rimuovere capisal<strong>di</strong> o eliminare letracce delle operazioni effettuate anche se terminate.2. Ove l'Appaltatore non si prestasse ad eseguire in contrad<strong>di</strong>ttorio tali operazioni, gli saràassegnato un termine perentorio, scaduto il quale, i maggiori oneri che si dovranno perconseguenza sostenere gli verranno senz'altro addebitati; in tal caso, inoltre, l'appaltatore nonpotrà avanzare alcuna richiesta per eventuali ritar<strong>di</strong> nella contabilizzazione o nell'emissione deicertificati <strong>di</strong> pagamento.2. VALUTAZIONE DEI LAVORI A CORPO1. La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell'enunciazione enella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e <strong>di</strong> ognialtro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza chepossa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito allaquantità <strong>di</strong> detti lavori.2. Nel corrispettivo per l'esecuzione del lavoro a corpo s'intende sempre compresa ogni spesaoccorrente per dare l'opera compiuta sotto le con<strong>di</strong>zioni stabilite dal capitolato <strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong>e secondo i tipi in<strong>di</strong>cati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essererichiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nelladescrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso <strong>di</strong>casiper lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente in<strong>di</strong>spensabili allafunzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte.3. La lista delle voci e delle quantità relative ai lavori a corpo ha vali<strong>di</strong>tà ai soli fini delladeterminazione del prezzo complessivo in base al quale effettuare l'aggiu<strong>di</strong>cazione, in quantol'appaltatore era tenuto, in sede <strong>di</strong> partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantitàrichieste per l'esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propriaofferta e del conseguente corrispettivo.3. VALUTAZIONE DEI LAVORI IN ECONOMIA1. Le prestazioni in economia saranno eseguite nella piena applicazione della normativa vigentesulla mano d’opera, i noli, i materiali incluse tutte le prescrizioni contrattuali e le specifiche delpresente capitolato. Le opere dovranno essere dettagliatamente descritte (nelle quantità, neitempi <strong>di</strong> realizzazione, nei materiali, nei mezzi e numero <strong>di</strong> persone impiegate) e controfirmatedalla Direzione dei Lavori.Il prezzo relativo alla mano d’opera comprende ogni spesa per la fornitura <strong>di</strong> tutti gli attrezzinecessari agli operai, la quota delle assicurazioni, la spesa per l’illuminazione, gli accessori, lespese generali e l’utile dell’Appaltatore.Nel prezzo dei noli si intendono incluse tutte le operazioni da eseguire per avere le macchineoperanti in cantiere, compresi gli operatori, gli operai specializzati, l’assistenza, la spesa per icombustibili, l’energia elettrica, i lubrificanti, i pezzi <strong>di</strong> ricambio, la manutenzione <strong>di</strong> qualunquetipo, l’allontanamento dal cantiere e quant’altro si rendesse necessario per la piena funzionalitàdei macchinari durante tutto il periodo dei lavori.Il prezzo dei materiali include tutte le spese e gli oneri richiesti per avere i materiali in cantiereimmagazzinati in modo idoneo a garantire la loro protezione e tutti gli apparecchi e mezzid’opera necessari per la loro movimentazione, la mano d’opera richiesta per tali operazioni, le18


spese generali, i trasporti, le parti danneggiate, l’utile dell’Appaltatore e tutto quanto ilnecessario alla effettiva installazione delle quantità e qualità richieste.I lavori che si eseguono in economia non danno luogo ad una valutazione a misura ma, nellacontabilità sono calcolati secondo i prezzi unitari <strong>di</strong> elenco relativi alle somministrazioni fattedall’impresa stessa, <strong>di</strong>minuiti del ribasso d’asta.19


CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE1. GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINITIVA1. E’ richiesta una garanzia fidejussoria del 10 per cento dell’importo degli stessi. In caso <strong>di</strong>aggiu<strong>di</strong>cazione con ribasso d’asta superiore al 10 per cento, la garanzia fidejussoria è aumentata<strong>di</strong> tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedente il 10 per cento; ove il ribasso sia superioreal 20 per cento, l’aumento è <strong>di</strong> due punti percentuali per ciascun punto <strong>di</strong> ribasso superiore al 20per cento. La cauzione definitiva è progressivamente svincolata a decorrere dal raggiungimento<strong>di</strong> un importo dei lavori eseguiti, attestato me<strong>di</strong>ante stati <strong>di</strong> avanzamento lavori o analogodocumento, pari al 50 per cento dell’importo contrattuale. Al raggiungimento dell’importo deilavori eseguiti <strong>di</strong> cui al precedente periodo, la cauzione è svincolata in ragione del 50 per centodell’ammontare garantito; successivamente si procede allo svincolo progressivo in ragione <strong>di</strong> un5 per cento dell’iniziale ammontare per ogni ulteriore 10 per cento <strong>di</strong> importo dei lavori eseguiti.Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità <strong>di</strong> benestare delcommittente, con la sola con<strong>di</strong>zione della preventiva consegna all’istituto garante, da partedell’appaltatore o del concessionario, degli stati <strong>di</strong> avanzamento lavori o <strong>di</strong> analogo documento,in originale o copia autentica, attestanti il raggiungimento delle predette percentuali <strong>di</strong> lavoroeseguito. L’ammontare residuo, pari al 25 per cento dell’iniziale importo garantito, è svincolatosecondo la normativa vigente.2. La garanzia fideiussoria deve essere prestata me<strong>di</strong>ante polizza bancaria o assicurativa, emessa daistituto autorizzato, con durata non inferiore a sei mesi oltre il termine previsto per l’ultimazionedei lavori; essa deve essere presentata in originale alla Stazione appaltante prima della formalesottoscrizione del contratto.3. Approvato il certificato <strong>di</strong> collaudo provvisorio, la garanzia fideiussoria si intende svincolata edestinta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, automaticamente, senza necessità <strong>di</strong> ulteriori atti formali, richieste,autorizzazioni, <strong>di</strong>chiarazioni liberatorie o restituzioni.4. La Società Appaltante potrà avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, perle spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagatedurante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento dellagaranzia avviene con atto unilaterale della Società Appaltante senza necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazionegiu<strong>di</strong>ziale, fermo restando il <strong>di</strong>ritto dell’appaltatore <strong>di</strong> proporre azione innanzi l’autoritàgiu<strong>di</strong>ziaria or<strong>di</strong>naria.5. La garanzia fideiussoria deve essere tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, essasia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione; in caso <strong>di</strong> variazioni alcontratto per effetto <strong>di</strong> successivi atti <strong>di</strong> sottomissione, la medesima garanzia può essere ridottain caso <strong>di</strong> riduzione degli importi contrattuali, mentre non deve essere integrata in caso <strong>di</strong>aumento degli stessi importi fino alla concorrenza <strong>di</strong> un quinto dell’importo originario.6. La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell’affidamento e l’acquisizionedella cauzione da parte del soggetto appaltante o concedente, che aggiu<strong>di</strong>ca l’appalto o laconcessione al concorrente che segue nella graduatoria. La garanzia copre gli oneri per inesatto omancato adempimento e cessa <strong>di</strong> avere effetto <strong>solo</strong> alla data <strong>di</strong> emissione del certificato <strong>di</strong>collaudo provvisorio.2. ASSICURAZIONE A CARICO DELL’IMPRESA1. Ai sensi dell’art. 129 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i., l’Appaltatore è obbligato astipulare una o più polizze assicurative che tengano indenni la Stazione Appaltante da tutti irischi <strong>di</strong> esecuzione da qualsiasi causa determinati, salvo quelli derivanti da errori <strong>di</strong>progettazione, insufficiente progettazione, azioni <strong>di</strong> terzi o cause <strong>di</strong> forza maggiore, e cheprevedano anche una garanzia <strong>di</strong> responsabilità civile per danni a terzi nell’esecuzione dei lavorisino alla data <strong>di</strong> emissione del certificato <strong>di</strong> collaudo provvisorio o <strong>di</strong> regolare esecuzione.Di conseguenza è onere dell’Appaltatore, da ritenersi compensato nel corrispettivo dell’appalto,20


l’accensione, presso compagnie <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento della Stazione Appaltante, <strong>di</strong> polizze relative:1) all’assicurazione <strong>di</strong> responsabilità civile per danni causati a terzi (RCT), per il massimalestabilito nel bando <strong>di</strong> gara, per danni a persone, a cose e animali; tale polizza dovràspecificatamente prevedere:a) la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile versoprestatori <strong>di</strong> lavoro da esso <strong>di</strong>pendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i<strong>di</strong>pendenti stessi non soggetti all’obbligo <strong>di</strong> assicurazione contro gli infortuni nonché versoi <strong>di</strong>pendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti inconseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo <strong>di</strong>pendentedel quale essa debba rispondere ai sensi dell’articolo 2049 del co<strong>di</strong>ce civile, e danni apersone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone della Stazione appaltanteoccasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell’appaltatore o dellaStazione appaltante;b) la copertura dei danni biologici;c) l'in<strong>di</strong>cazione che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti della Stazioneappaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti dell’ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione deilavori, i coor<strong>di</strong>natori per la sicurezza, i collaudatori.2) all’assicurazione nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), che deve prevedere unasomma assicurata non inferiore all'importo del contratto al lordo dell’I.V.A. e devespecificatamente prevedere:a) la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso <strong>di</strong>esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature <strong>di</strong> impiego e<strong>di</strong> uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazioneappaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incen<strong>di</strong>o, fulmini e scaricheelettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremotoe movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti darotture o per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti <strong>di</strong> vandalismo, altricomportamenti colposo o dolosi propri o <strong>di</strong> terzi;b) la copertura dei danni causati da errori <strong>di</strong> realizzazione, omissioni <strong>di</strong> cautele o <strong>di</strong> regoledell’arte, <strong>di</strong>fetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta,nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, perl’obbligazione <strong>di</strong> risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensidell’articolo 1665 del co<strong>di</strong>ce civile.2. Le polizze <strong>di</strong> cui ai precedenti commi dovranno essere accese prima della consegna dei lavori edevono portare la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> vincolo a favore della Stazione Appaltante e devono coprirel’intero periodo dell’appalto fino al completamento della consegna delle opere; le stesse polizzedevono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e devono altresìrisultare in regola con il pagamento del relativo premio per lo stesso periodo in<strong>di</strong>cato e devonoessere esibite alla Stazione Appaltante prima dell’inizio dei lavori e comunque prima dellaliquidazione del primo stato d’avanzamento, alla quale non si darà corso in assenza delladocumentazione comprovante l’intervenuta accensione delle polizze suddette.3. La garanzia assicurativa prestata dall'appaltatore copre senza alcuna riserva anche i danni causatidalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l'appaltatore sia un'associazionetemporanea <strong>di</strong> concorrenti, giusto il regime delle responsabilità <strong>di</strong>sciplinato dall'articolo 37 delD.Lgs.163/06, la garanzia assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo copre senza alcunariserva anche i danni causati dalle imprese mandanti.Qualora sia previsto un periodo <strong>di</strong> garanzia, la polizza assicurativa è sostituita da una polizza chetenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all’utilizzo delle lavorazioni ingaranzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento.21


CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE1. DURATA GIORNALIERA DEI LAVORI1. L’appaltatore può or<strong>di</strong>nare ai propri <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> lavorare oltre il normale orario giornaliero, o <strong>di</strong>notte, ove consentito dagli accor<strong>di</strong> sindacali <strong>di</strong> lavoro, dandone preventiva comunicazione al<strong>di</strong>rettore dei lavori. Il <strong>di</strong>rettore dei lavori può vietare l’esercizio <strong>di</strong> tale facoltà qualora ricorranomotivati impe<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne tecnico o organizzativo. In ogni caso l’appaltatore non ha <strong>di</strong>rittoad alcun compenso oltre i prezzi contrattuali.2. Salva l’osservanza delle norme relative alla <strong>di</strong>sciplina del lavoro, se il <strong>di</strong>rettore dei lavori ravvisala necessità che i lavori siano continuati ininterrottamente o siano eseguiti in con<strong>di</strong>zionieccezionali, su autorizzazione del responsabile del proce<strong>di</strong>mento ne dà or<strong>di</strong>ne scrittoall’appaltatore, il quale è obbligato ad uniformarvisi, salvo il <strong>di</strong>ritto al ristoro del maggior onere.2. VALUTAZIONE DEI LAVORI IN CORSO D’OPERA1. Salva <strong>di</strong>versa pattuizione, all’importo dei lavori eseguiti è aggiunta la metà <strong>di</strong> quello dei materialiprovvisti a piè d’opera, destinati ad essere impiegati in opere definitive facenti parte dell’appaltoed accentuati dal <strong>di</strong>rettore dei lavori, da valutarsi a prezzo <strong>di</strong> contratto o, in <strong>di</strong>fetto, ai prezzi <strong>di</strong>stima.2. I materiali e i manufatti portati in contabilità rimangono a rischio e pericolo dell’appaltatore, epossono sempre essere rifiutati dal <strong>di</strong>rettore dei lavori ai sensi dell’articolo 56, comma 1, delpresente capitolato <strong>speciale</strong> d’appalto.3. PREZZI APPLICABILI AI NUOVI LAVORI E NUOVI PREZZI1. Le eventuali variazioni sono valutate me<strong>di</strong>ante l'applicazione <strong>di</strong> prezzi unitari contrattuali.2. Qualora negli atti <strong>di</strong> cui al comma 1 non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procedealla formazione <strong>di</strong> nuovi prezzi, me<strong>di</strong>ante apposito verbale <strong>di</strong> concordamento.4. DIFETTI DI COSTRUZIONE1. L’appaltatore deve demolire e rifare a sue spese le lavorazioni che il <strong>di</strong>rettore dei lavori accertaeseguite senza la necessaria <strong>di</strong>ligenza o con materiali <strong>di</strong>versi da quelli prescritti contrattualmenteo che, dopo la loro accettazione e messa in opera, abbiano rilevato <strong>di</strong>fetti o inadeguatezze.2. Se l’appaltatore contesta l’or<strong>di</strong>ne del <strong>di</strong>rettore dei lavori, la decisione è rimessa al responsabiledel proce<strong>di</strong>mento; qualora l’appaltatore non ottemperi all’or<strong>di</strong>ne ricevuto, si procede <strong>di</strong> ufficio aquanto necessario per il rispetto del contratto.Qualora il <strong>di</strong>rettore dei lavori presuma che esistano <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> costruzione, può or<strong>di</strong>nare che lenecessarie verifiche siano <strong>di</strong>sposte in contrad<strong>di</strong>torio con l’appaltatore. Quando i vizi <strong>di</strong>costruzione sono accertati, le spese delle verifiche sono a carico dell’appaltatore, in casocontrario l’appaltatore ha <strong>di</strong>ritto al rimborso <strong>di</strong> tali spese e <strong>di</strong> quelle sostenute per il ripristinodella situazione originaria, con esclusione <strong>di</strong> qualsiasi altro indennizzo o compenso.5. ESPROPRIAZIONI1. L'Amministrazione appaltante provvederà a sue cure e spese ad ottenere i permessi, leautorizzazioni o i decreti <strong>di</strong> occupazione relativi alle aree da manomettere, da asservire, daoccupare definitivamente o da espropriare.2. L'Impresa provvederà, invece, a sue cure e spese a tutte le occupazioni temporanee che sirendessero necessarie per impianto <strong>di</strong> cantieri, relativi accessi, per eventuali accessi ai cantieri <strong>di</strong>lavoro ritenuti necessari in aggiunta a quelli dalle strade pubbliche esistenti, per la <strong>di</strong>scarica deimateriali inutilizzabili, per eventuali cave <strong>di</strong> prestito, ecc.3. Tutti gli oneri e le spese per l'imposizione <strong>di</strong> servitù e <strong>di</strong> esproprio sono a caricodell'Amministrazione appaltante.22


4. Qualora - al momento della consegna lavori - l'Amministrazione appaltante non avesse ancoraottenuto i permessi e le autorizzazioni necessarie per tutte le aree da occupare, la D.L. procederàalla consegna parziale limitatamente alle aree <strong>di</strong>sponibili.5. Sono a carico dell'Impresa le spese tutte per la risistemazione dei termini <strong>di</strong> confineeventualmente manomessi durante le operazioni <strong>di</strong> movimenti <strong>di</strong> terra, ivi incluse le prestazionidel professionista incaricato <strong>di</strong> comune accordo dai proprietari dei fon<strong>di</strong> confinanti.6. DISPOSIZIONI GENERALI1. Nel caso <strong>di</strong> gara esperita con offerta con unico ribasso e appalto <strong>di</strong> lavori esclusivamente amisura o esclusivamente a corpo, l'importo <strong>di</strong> ciascuno Stato <strong>di</strong> Avanzamento dei Lavori deveessere calcolato come descritto <strong>di</strong> seguito:a) Per i lavori esclusivamente a misura, moltiplicando i prezzi <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> ciascunalavorazione per le quantità <strong>di</strong> lavorazioni realizzate; all'importo così calcolato viene detratto ilribasso d’asta.b) Per i lavori esclusivamente a corpo, moltiplicando le aliquote d'incidenza <strong>di</strong> ciascun Corpod'Opera riportate nel <strong>Capitolato</strong> Speciale d'Appalto, per le percentuali <strong>di</strong> avanzamento deiCorpi d’Opera realizzati e per il prezzo globale offerto dall'appaltatore.All’importo così calcolato viene aggiunta (sia nel caso a che nel caso b) la percentualedell'importo degli oneri della sicurezza corrispondente all'avanzamento dei lavori.2. Nel caso <strong>di</strong> gara esperita con offerta a prezzi unitari e appalto <strong>di</strong> lavori a corpo e a misura,l'importo <strong>di</strong> ciascuno Stato <strong>di</strong> Avanzamento dei Lavori deve essere calcolato come descritto <strong>di</strong>seguito:a) Per la parte dei lavori a misura, moltiplicando i prezzi offerti per ciascuna lavorazione nellalista per le quantità <strong>di</strong> lavorazioni realizzate;b) Per la parte dei lavori a corpo, moltiplicando le aliquote d'incidenza <strong>di</strong> ciascun Corpo d’Operarilevate dal <strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto per l'importo dei lavori a corpo offertodall'appaltatore nella lista e per le percentuali <strong>di</strong> Corpo d’Opera realizzate.All’importo così calcolato viene aggiunta (sia nel caso a) che nel caso b)) la percentualedell'importo degli oneri della sicurezza corrispondente all'avanzamento dei lavori.3. Nel caso <strong>di</strong> gara esperita con offerta a prezzi unitari e appalto <strong>di</strong> lavori esclusivamente a misuralo Stato <strong>di</strong> Avanzamento Lavori va calcolato come descritto nel caso a) dell'appalto misto e nelcaso <strong>di</strong> appalto <strong>di</strong> lavori esclusivamente a corpo con la metodologia descritta nel caso b).4. Contabilizzazione delle variantiNel caso <strong>di</strong> variante in corso d'opera gli importi in più ed in meno sono valutati con i prezzi <strong>di</strong>progetto e soggetti al ribasso d'asta che ha determinato l'aggiu<strong>di</strong>cazione della gara ovvero con iprezzi offerti dall'appaltatore nella lista in sede <strong>di</strong> gara.5. La quantità dei lavori e delle provviste sarà determinata a misura, a peso, a corpo, in relazione aquanto previsto nell'elenco dei prezzi allegato. Le misure verranno rilevate in contrad<strong>di</strong>ttorio inbase all'effettiva esecuzione. Qualora esse risultino maggiori <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>cate nei grafici <strong>di</strong>progetto o <strong>di</strong> quelle or<strong>di</strong>nate dalla Direzione, le eccedenze non verranno contabilizzate.Soltanto nel caso che la Direzione dei Lavori abbia or<strong>di</strong>nato per iscritto maggiori <strong>di</strong>mensioni sene terrà conto nella contabilizzazione.In nessun caso saranno tollerate <strong>di</strong>mensioni minori <strong>di</strong> quelle or<strong>di</strong>nate, le quali potranno esseremotivo <strong>di</strong> rifacimento a carico dell'Appaltatore. Resta sempre salva in ogni caso la possibilità <strong>di</strong>verifica e rettifica in occasione delle operazioni <strong>di</strong> collaudo.L’Impresa dovrà tempestivamente richiedere alla D. L. <strong>di</strong> misurare in contrad<strong>di</strong>ttorio quelleopere e somministrazioni che in progresso <strong>di</strong> lavoro non potessero più accertare, come pure <strong>di</strong>procedere alla misura ed al peso <strong>di</strong> tutto ciò che deve essere misurato e posato prima <strong>di</strong> essereposto in opera.Inoltre rimane convenuto che se talune qualità non fossero esattamente accertate per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong>ricognizioni fatte a tempo debito, l’Impresa dovrà accettare la valutazione della D. L. e sottostare23


a tutte le spese e danni derivanti dalla tar<strong>di</strong>va ricognizione.7. DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER LA VALUTAZIONE DELLE SINGOLE LAVORAZIONI1. Norme generaliLe quantità dei lavori e delle provviste saranno determinate con meto<strong>di</strong> geometrici o a numero oa peso in relazione a quanto è previsto nell’elenco voci.I lavori saranno liquidati in base alle norme fissate dal progetto anche se le misure <strong>di</strong> controllorilevate dagli incaricati dovessero risultare spessori, lunghezze e cubature effettivamentesuperiori. Soltanto nel caso che la Direzione del lavori abbia or<strong>di</strong>nato per iscritto maggiori<strong>di</strong>mensioni se ne terrà conto nella contabilizzazione.In nessun caso saranno tollerate <strong>di</strong>mensioni minori <strong>di</strong> quelle or<strong>di</strong>nate, le quali potranno esseremotivo <strong>di</strong> rifacimento a carico dell’Impresa.Le misure saranno prese in contrad<strong>di</strong>ttorio mano a mano che si procederà all’esecuzione deilavori e riportate su appositi libretti che saranno firmati dagli incaricati dalla Direzione lavori edall’Impresa.Quando per il progre<strong>di</strong>re dei lavori, non risulteranno più accertabili o riscontrabili le misurazionidelle lavorazioni eseguite, l’Appaltatore è obbligato ad avvisare la Direzione dei lavori consufficiente preavviso.2. Scavi in genereOltre che per gli obblighi particolari emergenti dal presente articolo, con i prezzi <strong>di</strong> elenco per gliscavi in genere l’impresa deve ritenersi compensata per tutti gli oneri che essa dovrà incontrare:- per taglio <strong>di</strong> piante, estirpazione <strong>di</strong> ceppaie, ra<strong>di</strong>ci, ecc.;- per il taglio e lo scavo con qualsiasi mezzo delle materie sia asciutte, che bagnate, <strong>di</strong> qualsiasiconsistenza ed anche in presenza d'acqua;- per paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico a rinterro od a rifiuto a qualsiasi<strong>di</strong>stanza, sistemazione delle materie <strong>di</strong> rifiuto, deposito provvisorio e successiva ripresa;- per la regolarizzazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per laformazione <strong>di</strong> gradoni, per il successivo rinterro contro le murature, attorno e sopra lecondotte d'acqua od altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondo lesagome definitive <strong>di</strong> progetto;- per puntellature, sbadacchiature ed armature <strong>di</strong> qualsiasi importanza e genere secondo tutte leprescrizioni contenute nel presente <strong>Capitolato</strong>, compresi le composizioni, scomposizioni,estrazioni ed allontanamento, nonché sfri<strong>di</strong>, deterioramenti, per<strong>di</strong>te parziali o totali dellegname o dei ferri;- per impalcature, ponti e costruzioni provvisorie, occorrenti sia per il trasporto delle materie <strong>di</strong>scavo e sia per la formazione <strong>di</strong> rilevati, per passaggi, attraversamenti, ecc.;- per ogni altra spesa necessaria per l'esecuzione completa degli scavi.Il volume degli scavi e dei rilevati occorrenti per la formazione del corpo stradale e relativescarpate e pertinenze secondo le prescrizioni del progetto o <strong>di</strong> spostamenti eventuali or<strong>di</strong>nati periscritto dalla Direzione lavori, verrà determinato col metodo geometrico delle sezioniragguagliate, sulla base <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>cate nella planimetria e nel profilo longitu<strong>di</strong>nale, salvo lafacoltà all’Impresa ed alla Direzione dei lavori <strong>di</strong> interporne altre o aumentarne il numero permeglio adattarle alla configurazione dei terreni. All’atto della consegna dei lavori, l’Impresaeseguirà in contrad<strong>di</strong>ttorio con la Direzione lavori la verifica delle sezioni trasversali e relativequote dello stato <strong>di</strong> fatto. Sulla scorta <strong>di</strong> tale rilievo e <strong>di</strong> quelli da effettuarsi ad opera terminata,con riferimento alle sagome delle sezioni tipo ed alle quote <strong>di</strong> progetto, sarà computato il volumedegli scavi e dei rilevati eseguiti per la realizzazione dell’opera.3. Scavi <strong>di</strong> sbancamento e <strong>di</strong> fondazioneTutti i materiali provenienti dagli scavi sono <strong>di</strong> proprietà dell’Amministrazione appaltante.L’Impresa appaltatrice potrà usufruire dei materiali stessi, sempre che vengano ritenuti idoneidalla Direzione lavori, nei limiti previsti per l’esecuzione dei lavori e per quelle lavorazioni <strong>di</strong>24


cui è stabilito il prezzo <strong>di</strong> elenco con materiali provenienti da scavi.Gli scavi per la formazione <strong>di</strong> cunette, fossi, canali, l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> fossi esistenti verrannovalutati e compensati col prezzo degli scavi <strong>di</strong> sbancamento.Quando negli scavi in genere si fossero passati i limiti assegnati, non <strong>solo</strong> si terrà conto delmaggior lavoro eseguito, ma l’Impresa dovrà, a sue spese, rimettere in sito le materie scavate inpiù, o comunque provvedere a quanto necessario per assicurare la regolare esecuzione delleopere.Il prezzo relativo agli scavi in genere, da eseguirsi con le modalità prescritte agli art. “Movimenti<strong>di</strong> terre”, comprende tra gli oneri particolari il taglio delle piante, l’estirpazione delle ceppaie,ra<strong>di</strong>ci, arbusti, ecc., ed il trasporto in aree messe a <strong>di</strong>sposizione dalla Direzione lavori; lo scavo,il trasporto e lo scarico dei materiali a rifiuto, a reimpiego od a deposito a qualsiasi <strong>di</strong>stanza; laperfetta profilatura delle scarpate e dei cassonetti anche in roccia; gli esaurimenti d’acqua negliscavi <strong>di</strong> sbancamento.Qualora per la qualità del terreno, o per qualsiasi altro motivo, fosse necessario puntellare,sbadacchiare e armare le pareti degli scavi, l’Impresa dovrà provvedere a sue spese, adottandotutte le precauzioni necessarie per impe<strong>di</strong>re smottamenti. Nessun compenso spetterà all’Impresaper il mancato recupero, parziale o totale, del materiale impiegato in dette armature esbadacchiature.Nel caso degli scavi in terra, <strong>solo</strong> i trovanti rocciosi o fondazioni <strong>di</strong> murature aventi singolovolume superiore a 1 mc, se rotti, verranno compensati con i relativi prezzi d’elenco ed il lorovolume sarà detratto da quello degli scavi in terra.Gli scavi <strong>di</strong> fondazione saranno computati per un volume uguale a quello risultante dal prodottodell’area <strong>di</strong> base delle murature <strong>di</strong> fondazione per la loro profon<strong>di</strong>tà, misurate a partire dal pianodello scavo <strong>di</strong> sbancamento. Gli scavi <strong>di</strong> fondazione potranno essere eseguiti, ove ragionispeciali non lo vietino, anche con pareti a scarpata, ma in tal caso non sarà pagato il maggiorvolume, né il successivo riempimento a ridosso delle murature che l’Impresa dovrà eseguire apropria cura e spese. Al volume <strong>di</strong> scavo per ciascuna classe <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà in<strong>di</strong>cata nell’elencoprezzi, verrà applicato il relativo prezzo e sovrapprezzo.Gli scavi <strong>di</strong> fondazione saranno considerati scavi subacquei e compensati con il relativosovrapprezzo, <strong>solo</strong> se eseguiti a profon<strong>di</strong>tà maggiore <strong>di</strong> cm 20 dal livello costante a cui sistabilizzano le acque.Nel prezzo degli scavi <strong>di</strong> fondazione è sempre compreso l’onere del riempimento dei vuotiattorno alla muratura.Il trasporto a rilevato, compreso qualsiasi rimaneggiamento delle materie provenienti dagli scavi,è compreso nel prezzo <strong>di</strong> elenco degli scavi anche qualora, per qualsiasi ragione, fossenecessario allontanare, depositare provvisoriamente e quin<strong>di</strong> riprendere e portare in rilevato lematerie stesse. Le materie <strong>di</strong> scavo che risultassero esuberanti o non idonee per la formazione deirilevati, dovranno essere trasportate a rifiuto fuori della sede dei lavori, a debita <strong>di</strong>stanza esistemate convenientemente anche con spianamento e livellazione a campagna, restando a caricodell’Impresa ogni spesa conseguente, ivi compresa ogni indennità per l’occupazione delle aree <strong>di</strong>deposito.Per i materiali non ritenuti idonei dalla Direzione lavori per la formazione <strong>di</strong> rilevati, dovrannoessere redatti i relativi verbali <strong>di</strong> accertamento al fine <strong>di</strong> determinare la quantità che entrerà a farparte del computo del volume <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> cui al successivo punto E).4. Drenaggi e vespaiIl riempimento <strong>di</strong> pietrame a secco a ridosso della muratura per drenaggi, vespai ecc. saràvalutato a metro cubo per il suo volume misurato in opera al prezzo comparente nell’ elencoprezzi unitari. Non si terrà conto dei maggiori volumi risultanti dal riempimento <strong>di</strong> eventualimaggiori scavi. Sarà invece pagato, me<strong>di</strong>ante compilazione delle relative liste in economia, leore <strong>di</strong> pompa per mantenere asciutto lo scavo, qualora si renda impossibile il deflusso naturaledelle acque. Tali compensi saranno commisurati alle ore <strong>di</strong> effettivo lavoro, con deduzione delle25


interruzioni, qualunque ne sia la causa.5. Paratie e casseri in legnameSaranno valutati per la loro superficie effettiva e nel relativo prezzo <strong>di</strong> elenco s'intendecompensata ogni fornitura occorrente <strong>di</strong> legname, ferramenta, ecc., ed ogni sfrido relativo, ognispesa per la lavorazione e apprestamento, per collocamento in opera <strong>di</strong> longarine o filagne <strong>di</strong>collegamento, infissione <strong>di</strong> pali, tavoloni o palaconde, per rimozioni, per<strong>di</strong>te, guasti e per ognialtro lavoro, nessuno escluso od eccettuato, occorrente per dare le opere complete ed idoneeall'uso.6. Demolizioni <strong>di</strong> muratureI prezzi fissati in tariffa per la demolizione delle murature si applicheranno al volume effettivodelle murature da demolire.Tali prezzi comprendono i compensi per gli oneri ed obblighi specificati fissati precedentementeed in particolare la scelta, l’accatastamento ed il trasporto a rifiuto dei materiali.I materiali utilizzabili che, ai sensi <strong>di</strong> cui sopra, dovessero venire reimpiegati dall’impresa stessa,a semplice richiesta della Direzione dei Lavori, verranno addebitati all’impresa stessaconsiderandoli come nuovi, in sostituzione dei materiali che essa avrebbe dovuto provvedere ecioè allo stesso prezzo fissato per questi nell'elenco, ovvero, mancando esso, al prezzocommerciale, dedotto in ambedue i casi <strong>di</strong> ribasso d'asta. L'importo complessivo dei materialicosì valutati verrà detratto perciò dall'importo netto dei lavori, in conformità a quanto <strong>di</strong>sponel'art.40 del <strong>Capitolato</strong> generale.7. Murature in genereTutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso specificate. saranno misurategeometricamente, a volume od a superficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivodei muri, esclusi cioè gli intonaci.Sarà fatta deduzione <strong>di</strong> tutti i vuoti <strong>di</strong> luce superiore a 0,50 mq. e dei vuoti <strong>di</strong> canne fumarie,canalizzazioni, ecc. che abbiano sezione superiore a 0,25 mq., rimanendo per questi ultimi,all’impresa, l’onere della loro eventuale chiusura con materiale in cotto. Così pure sarà semprefatta deduzione del volume corrispondente alla parte incastrata <strong>di</strong> pilastri, piattabande, ecc., <strong>di</strong>strutture <strong>di</strong>verse, nonché <strong>di</strong> pietre naturali od artificiali, da pagarsi con altri prezzi <strong>di</strong> tariffa.Nei prezzi delle murature <strong>di</strong> qualsiasi specie, qualora non debbano essere eseguite con parametro<strong>di</strong> faccia vista, si intende compreso il rinzaffo delle facce visibili dei muri. Tale rinzaffo saràsempre eseguito, ed è compreso nel prezzo unitario, anche a tergo dei muri che debbono esserepoi caricati da terrapieni. Per questi ultimi muri è pure sempre compresa l'eventuale formazione<strong>di</strong> feritoie regolari e regolarmente <strong>di</strong>sposte per lo scolo delle acque ed in generale quella delleimmorsature e la costruzione <strong>di</strong> tutti gli incastri per la posa in opera della pietra da taglio odartificiale.Nei prezzi unitari delle murature <strong>di</strong> qualsiasi genere si intende compreso ogni onere performazione <strong>di</strong> spalle, sguinci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte <strong>di</strong> archi, voltee piattabande.Qualunque sia la curvatura data alla pianta ed alle sezioni dei muri, anche se si debbano costruiresotto raggio, le relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle volte esaranno valutate con i prezzi delle murature rette senza alcun compenso in più.Le murature miste <strong>di</strong> pietrame e mattoni saranno misurate come le murature in genere, <strong>di</strong> cuisopra, e con i relativi prezzi <strong>di</strong> tariffa, s'intendono compensati tutti gli oneri per l'esecuzione inmattoni <strong>di</strong> spigoli, angoli, spallette, squarci, parapetti, ecc.Le ossature <strong>di</strong> cornici, cornicioni, lesene, pilastri, ecc., <strong>di</strong> aggetto superiore a 5 cm sul filoesterno del muro, saranno valutate per il loro volume effettivo in aggetto con l'applicazione deiprezzi <strong>di</strong> tariffa stabiliti per le murature, maggiorati dell'apposito sovrapprezzo <strong>di</strong> cui alla tariffastessa.Per le ossature <strong>di</strong> aggetto inferiore ai 5 cm non verrà applicato alcun sovrapprezzo.Quando la muratura in aggetto è <strong>di</strong>versa da quella del muro sul quale insiste, la parte incastrata26


sarà considerata come della stessa specie del muro stesso.Nei prezzi unitari delle murature da eseguire con pietrame <strong>di</strong> proprietà dell'Amministrazione,come in generale <strong>di</strong> tutte le categorie <strong>di</strong> lavori per le quali s'impiegano materiali <strong>di</strong> proprietàdell'Amministrazione (non ceduti all’impresa), s’intende compreso ogni onere per trasporto,ripulitura, adattamento e posa in opera dei materiali stessi.Le murature eseguite con materiali ceduti all’impresa saranno valutate con i prezzi dellemurature in pietrame fornito dall’impresa, intendendosi in questi prezzi compreso e compensatoogni onere per trasporto, lavorazione, pulitura, messa in opera, ecc., del pietrame ceduto.Le murature <strong>di</strong> mattoni ad una testa od un foglio si misureranno a vuoto per pieno, al rustico,deducendo soltanto le aperture <strong>di</strong> superficie uguale o superiore a 0,50 mq., intendendo nel prezzocompensata la formazione <strong>di</strong> sor<strong>di</strong>ni, spalle, piattabande, ecc., nonché eventuali intelaiature inlegno che la Direzione dei lavori ritenesse opportuno <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare allo scopo <strong>di</strong> fissare iserramenti al telaio, anziché alla parete.Le volte, gli archi, le piattabande, i conci <strong>di</strong> pietrame o mattoni <strong>di</strong> spessore superiore ad unatesta, saranno anch'essi pagati a volume ed a seconda del tipo, struttura e provenienza deimateriali impiegati, coi prezzi <strong>di</strong> elenco, con i quali si intendono compensate tutte le forniture,lavorazioni e magisteri per dare la volta completa con tutti i giunti delle facce viste frontali e d'intradosso profilati e stuccati.Le volte, gli archi e le piattabande in mattoni, in foglio o ad una testa, saranno pagati asuperficie, come le analoghe murature.8. Murature in pietra da taglioLa pietra da taglio da pagarsi a volume sarà sempre valutata a metro cubo in base al volume delminimo parallelepipedo retto rettangolare, circoscrivibile a ciascun pezzo. Le lastre, i lastroni egli altri pezzi da pagarsi a superficie, saranno valutati in base al minimo rettangolocircoscrivibile.Per le pietre <strong>di</strong> cui una parte viene lasciata greggia, si comprenderà anche questa nellamisurazione, non tenendo però alcun conto delle eventuali maggiori sporgenze della parte nonlavorata in confronto delle <strong>di</strong>mensioni assegnate dai tipi prescritti.Nei relativi prezzi <strong>di</strong> elenco si intenderanno sempre compresi tutti gli oneri previsti anchequando la posa in opera non sia pagata a parte.9. Conglomerato cementizio armatoIl conglomerato per opere in cemento armato <strong>di</strong> qualsiasi natura e spessore sarà valutato per ilsuo volume effettivo, senza detrazioni del volume del ferro che verrà pagato a parte.Nei prezzi <strong>di</strong> elenco dei conglomerati armati sono anche compresi e compensati, i palchiprovvisori <strong>di</strong> servizio, l’innalzamento dei materiali, qualunque sia l'altezza alla quale l'opera incemento armato dovrà essere costruita, il getto e sua pistonatura.Non sono compresi e compensati nel prezzo gli stampi <strong>di</strong> ogni forma, i casseri, casseforme ecassette per il contenimento del conglomerato, le armature <strong>di</strong> sostegno in legname <strong>di</strong> ogni sorta,gran<strong>di</strong> o piccole, nonché la rimozione delle armature stesse ad opera ultimata;10. Casseri per il contenimento dei gettiL’onere delle armature provvisorie in legname o metalliche per sostegno, casseri <strong>di</strong>contenimento, per centine, etc, <strong>di</strong> opere murarie in genere, strutture ad arco o a cupola, opere incemento armato comuni o speciali, cordoli, copertine, piattabande, cornici, etc. sarà computatomisurando la superficie delle sole parti a contatto dei getti ed applicando i relativi prezzi unitari<strong>di</strong> cui all’elenco prezzi.Con detti prezzi è pure compensata ogni fornitura <strong>di</strong> legname e ferramenta, ogni sfrido relativoper la lavorazione ed apprestamento sia del tavolame che dei ponteggi occorrenti per dare leopere completamente finite ed idonee all’uso, armo e <strong>di</strong>sarmo compresi,11. Cordoli in conglomerato cementizio e in pietraI cordoli, canalette prefabbricate in conglomerato cementizio verranno valutati a ml.comprendendo tutte le lavorazioni necessarie alla posa quali scavi, fondazioni, getti in cls,27


interri, sigillatura dei giunti e quanto altro occorrente.12. Rinzaffi, IntonaciI prezzi degli intonaci saranno applicati alla superficie effettivamente intonacata, deducendo ivani <strong>di</strong> sezione superiore a mq. 0,50, senza tenere conto delle superfici laterali <strong>di</strong> risalti, lesene esimili. Tuttavia saranno valutate anche tali superfici laterali quando la loro larghezza superi 5cm.Varranno sia per superfici piane, che curve.L'esecuzione <strong>di</strong> gusci <strong>di</strong> raccordo, se richiesti negli angoli fra pareti e soffitto e fra pareti e pareti,con raggio non superiore a 15 cm, è pure compresa nel prezzo, avuto riguardo che gli intonaciverranno misurati anche in questo caso come se non esistessero gli spigoli vivi.Nel prezzo degli intonaci è compreso l'onere della ripresa, dopo la chiusura, <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong>qualunque genere, della muratura <strong>di</strong> eventuali ganci al soffitto e delle riprese contro pavimenti,zoccolature e serramenti.I prezzi dell'elenco valgono anche per intonaci su murature <strong>di</strong> mattoni forati dello spessoremaggiore <strong>di</strong> una testa, essendo essi comprensivi dell'onere dell'intasamento dei fori dei laterizi.Gli intonaci interni sui muri <strong>di</strong> spessore maggiore <strong>di</strong> 15 cm saranno computati a vuoto per pieno,a compenso dell'intonaco nelle riquadrature dei vani, che non saranno perciò sviluppate.Tuttavia saranno detratti i vani <strong>di</strong> superficie maggiore a 4 mq., valutando a parte la riquadraturadei detti vani.Gli intonaci interni su tramezzi in foglio o ad una testa saranno computati per la loro superficieeffettiva; dovranno essere pertanto detratti tutti i vuoti <strong>di</strong> qualunque <strong>di</strong>mensione essi siano, edaggiunte le loro riquadrature.La superficie d'intradosso delle volte, <strong>di</strong> qualsiasi forma e monta, verrà determinatamoltiplicando la superficie della loro proiezione orizzontale per il coefficiente 1,20. Nessuno<strong>speciale</strong> compenso sarà dovuto per gli intonaci eseguiti a piccoli tratti anche in corrispondenza <strong>di</strong>spalle e mazzette <strong>di</strong> vani <strong>di</strong> porte e finestre.L'intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature sarà valutato per la superficie delle paretisenza detrarre la superficie <strong>di</strong> sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e dell'intonacosulle grossezze dei muri.13. ImpermeabilizzazioniTutte le impermeabilizzazioni eseguite sui vari tipi <strong>di</strong> superficie saranno valutate sulla base deimetri quadrati effettivamente realizzati senza ulteriori oneri per la sovrapposizione dei teli, per irisvolti o raccor<strong>di</strong> vari. Il prezzo in<strong>di</strong>cato comprenderà tutti i lavori <strong>di</strong> preparazione, i mezzi, imateriali e la mano d’opera richiesti, la creazione <strong>di</strong> giunti e connessioni e quanto altro richiesto.14. Posa in opera dei marmi, pietre naturali ed artificialiI prezzi della posa in opera dei marmi e delle pietre naturali od artificiali, previsti in elenco,saranno applicati alle superfici od ai volumi dei materiali in opera,Ogni onere derivante dall'osservanza delle norme <strong>di</strong> posa, prescritte dal presente capitolato,s'intende compreso nei prezzi <strong>di</strong> posa. Specificatamente detti prezzi comprendono gli oneri per loscarico in cantiere, il deposito e la provvisoria protezione in deposito, la ripresa, il successivotrasporto ed il sollevamento dei materiali a qualunque altezza, con eventuale protezione,copertura o fasciatura; per ogni successivo sollevamento e per ogni ripresa con boiacca <strong>di</strong>cemento od altro materiale, per la fornitura <strong>di</strong> lastre <strong>di</strong> piombo, <strong>di</strong> grappe, staffe, chiavette, pernioccorrenti per il fissaggio; per ogni occorrente preparazione delle strutture murarie e per lasuccessiva chiusura e ripresa delle stesse, per la stuccatura dei giunti, per la pulizia accurata ecompleta, per la protezione a mezzo <strong>di</strong> opportune opere provvisorie delle pietre già collocate inopera, e per tutti i lavori che risultassero necessari per la perfetta posa in opera, escluse <strong>solo</strong> leprestazioni dello scalpellino e del marmista per i ritocchi ai pezzi da montarsi, <strong>solo</strong> quando lepietre o marmi non fossero forniti dall'impresa stessa.I prezzi <strong>di</strong> elenco sono pure comprensivi dell'onere dell'imbottitura dei vani <strong>di</strong>etro i pezzi, tra ipezzi stessi o comunque tra i pezzi e le opere murarie da rivestire, in modo da ottenere un buon28


collegamento e, dove richiesto, un incastro perfetto.Il prezzo previsto per la posa dei marmi e pietre, anche se la fornitura è affidata all’impresa,comprende altresì l'onere dell'eventuale posa in <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo, qualunque possa esserel'or<strong>di</strong>ne d'arrivo in cantiere dei materiali forniti all’impresa dall'Amministrazione, con ogniinerente gravame per spostamento <strong>di</strong> ponteggi e <strong>di</strong> apparecchiature <strong>di</strong> sollevamento.15. Lavori in legnameNella valutazione dei legnami non si terrà conto dei maschi e dei no<strong>di</strong> per le congiunzioni dei<strong>di</strong>versi pezzi, come non si dedurranno le relative mancanze od intagli.Nei prezzi riguardanti la lavorazione o posizione in opera dei legnami è compreso ognicompenso per la provvista <strong>di</strong> tutta la chioderia, delle staffe, bulloni, chiavetti, ecc., occorrenti,per gli sfri<strong>di</strong>, per l'esecuzione delle giunzioni e degli innesti <strong>di</strong> qualunque specie, per palchi <strong>di</strong>servizio, catene, cordami, malta, cemento, meccanismi e simili, e per qualunque altro mezzoprovvisionale e lavoro per l'innalzamento, trasporto e posa in opera.16. Lavori in metalloTutti i lavori in metallo saranno in generale valutati a peso ed i relativi prezzi verranno applicatial peso effettivo dei metalli stessi a lavorazione completamente ultimata e determinato primadella loro posa in opera, con pesatura <strong>di</strong>retta fatta in contrad<strong>di</strong>ttorio ed a spese dell'impresa ome<strong>di</strong>ante dati riportati da tabelle ufficiali U.N.I., escluse bene inteso dal peso le verniciature ecoloriture.Nei prezzi dei lavori in metallo è compreso ogni e qualunque compenso per forniture accessorie,per lavorazioni, montatura e posizione in opera.Sono pure compresi e compensati:- l'esecuzione dei necessari fori ed incastri nelle murature e pietre da taglio, le impiombature esuggellature, le malte ed il cemento, nonché la fornitura del piombo per le impiombature;- la coloritura con minio ed olio cotto, il tiro ed il trasporto in alto, ovvero la <strong>di</strong>scesa in basso etutto quanto è necessario per dare i lavori compiuti in opera a qualsiasi altezza.In particolare i prezzi delle travi in ferro a doppio T o con qualsiasi altro profilo per solai,piattabande, sostegni, collegamenti, ecc., valgono anche in caso <strong>di</strong> eccezionale lunghezza,grandezza o sezione delle stesse, e <strong>di</strong> tipi per cui occorra un'apposita fabbricazione. Essicompensano, oltre il tiro ed il trasporto in alto, ovvero la <strong>di</strong>scesa in basso, tutte le forature, tagli,ecc., occorrenti per collegare le teste <strong>di</strong> tutte le travi dei solai con ton<strong>di</strong>ni, tiranti, cordoli incemento armato, ovvero per applicare chiavi, coprichiavi, chiavarde, staffe, avvolgimenti,bulloni, chiodature ecc., tutte le opere per assicurare le travi ai muri d'appoggio, ovvero percollegare due o tre travi tra <strong>di</strong> loro, ecc., e qualsiasi altro lavoro prescritto dalla Direzione deilavori per la perfetta riuscita dei solai e per fare esercitare alle travi la funzione <strong>di</strong> collegamentodei muri sui quali poggiano.17. Tubazioni in genereSaranno valutate a ml. misurando la loro effettiva lunghezza in asse senza tenere conto delleparti sovrapposte nei giunti e con la detrazione della lunghezza misurata sui paramenti interni deipozzetti e manufatti attraversati. La lunghezza effettiva della condotta verrà valutata al nettodella lunghezza occupata dai pezzi speciali.I pezzi speciali relativi saranno compensati nel seguente modo:- per le tubazioni in cemento, gres: con un sovraprezzo pari al 100% del prezzo lineare del tubo<strong>di</strong> sezione andante;- per le tubazioni metalliche: con il relativo prezzo unitario <strong>di</strong> elenco;I prezzi relativi si intendono per tubazioni funzionanti poste in opera secondo gli assi e lelivellature prescritte dalla D.L. con i giunti eseguiti a regola d’ arte secondo altresì tutti gli onerie le soggezioni elencati relativamente agli scavi, in quanto vali<strong>di</strong> nell’esecuzione della posa egiunzione delle condotte18. Conglomerati cementiziTutti i conglomerati cementizi sia in fondazione che in elevazione, semplici o armati, verranno29


misurati a volume con metodo geometrico in base a misure sul vivo, escludendo intonaci, oveesistano, e deducendo i vuoti ed i materiali eventuali <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>fferente compenetrati nellestrutture. Non verranno dedotti il volume dei ferri <strong>di</strong> armatura e dei cavi per la precompressioneed i vani <strong>di</strong> volume minore o uguale a 0,20 mc ciascuno.Saranno valutati e pagati con i relativi prezzi <strong>di</strong> elenco i vari tipi <strong>di</strong> conglomerato armatoesclusivamente in base al valore della resistenza caratteristica, classe ambientale, <strong>di</strong>ametromassimo dell’inerte e classe <strong>di</strong> consistenza, prescritti secondo gli elaborati progettuali oppureor<strong>di</strong>nati per iscritto dalla Direzione dei lavori.Nel caso che dalle prove risultasse, per un conglomerato cementizio, un valore della resistenzacaratteristica inferiore a quello richiesto, dopo l’accertamento che tale valore sod<strong>di</strong>sfa ancora allecon<strong>di</strong>zioni statiche e <strong>di</strong> durabilità dell’opera, si provvederà all’applicazione del prezzo <strong>di</strong> elencocorrispondente al valore della resistenza caratteristica riscontrata; altrimenti l’Appaltatore a suacura e spese dovrà provvedere alla demolizione e conseguente rifacimento delle parti contestate.Nel caso, invece, che dalle prove <strong>di</strong> rottura risulti una resistenza caratteristica superiore a quellaprescritta secondo progetto od or<strong>di</strong>nata per iscritto dalla Direzione lavori, non si darà luogo adalcuna maggiorazione del prezzo unitario stabilito in sede <strong>di</strong> gara.Nei relativi prezzi <strong>di</strong> elenco sono compresi in particolare:– la fornitura a piè d’opera <strong>di</strong> tutti i materiali necessari (inerti, leganti, acqua, ecc.), la manod’opera, i ponteggi, le armature <strong>di</strong> sostegno dei casseri per il getto in elevazione <strong>di</strong> strutture asviluppo prevalentemente verticali (muri, pilastri, ecc.), attrezzature e macchinari per laconfezione, la posa in opera, la vibrazione dei calcestruzzi e quanto altro occorra per dare illavoro finito e completo a regola d’arte.Per l’impiego <strong>di</strong> eventuali ad<strong>di</strong>tivi nei conglomerati cementizi e nelle malte per muratureespressamente previsto in progetto per particolari esigenze, sarà corrisposto <strong>solo</strong> il costo <strong>di</strong> dettimateriali. In ogni altro caso, tale impiego sarà consentito ma a totale carico dell’Impresa, previobenestare della Direzione lavori.19. Acciaio per strutture in c.a.Il peso dell’acciaio tondo per l’armatura del calcestruzzo, del tipo in<strong>di</strong>cato sugli elaboratiprogettuali o dato per or<strong>di</strong>ne scritto dalla Direzione lavori, verrà determinato me<strong>di</strong>ante il pesoteorico corrispondente ai vari <strong>di</strong>ametri effettivamente prescritti, trascurando le quantità <strong>di</strong>fformidalle prescrizioni, le legature, gli eventuali <strong>di</strong>stanziatori e le sovrapposizioni per le giunte nonpreviste nei <strong>di</strong>segni esecutivi <strong>di</strong> progetto.Il peso del ferro in ogni caso verrà determinato con mezzi geometrici analitici or<strong>di</strong>nari,misurando cioè lo sviluppo lineare effettivo <strong>di</strong> ogni barra (seguendo le sagomature, risvolti euncinature) e moltiplicando per il peso unitario determinato in base alle <strong>di</strong>mensioni nominali edal peso specifico pari a 7850 Kg/m3.20. Segnaletica orizzontaleNon appena ricevuta la consegna, la Ditta appaltatrice dovrà innanzi tutto organizzare una o piùsquadre e procedere in modo che i lavori possano effettivamente e regolarmente iniziarsi equin<strong>di</strong> svolgersi secondo le <strong>di</strong>sposizioni della Direzione lavori il cui compito consisterànell’impartire all’Impresa le <strong>di</strong>sposizioni in merito all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità nell’esecuzione deilavori, al modulo da adottare nelle linee assiali <strong>di</strong>scontinue, al tipo <strong>di</strong> soluzione da adottare inogni specifico punto singolare.La Direzione dei lavori potrà consegnare alla Ditta appaltatrice la planimetria delle stradeinteressate dalle segnalazioni. L’Impresa provvederà previa ricognizione, ad apprestare un piano<strong>di</strong> lavoro tracciando sulle planimetrie medesime le segnalazioni che si ritengono necessarie ed asottoporre detto piano alla Direzione dei lavori per la necessaria approvazione.La Direzione dei lavori si riserva, a suo insindacabile giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare in qualsiasimomento il piano <strong>di</strong> lavoro pre<strong>di</strong>sposto dall’Impresa, in<strong>di</strong>viduare lungo le strade tutti i passicarrai privati esistenti ed assicurare la possibilità <strong>di</strong> accedervi con svolta a sinistra,interrompendo la eventuale linea assiale continua con tratteggi aventi piccolissima modulazione30


pari a cm 100 <strong>di</strong> pieno e cm 100 <strong>di</strong> intervallo.Per quanto concerne l’applicazione delle strisce assiali lungo le strade a due corsie a doppiosenso <strong>di</strong> marcia, si dovranno osservare rigorosamente le in<strong>di</strong>cazioni che saranno impartite dallaDirezione lavori, nonché le norme contenute nel D. Lgs. 30/4/1992, n. 285 e dal suoRegolamento <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> attuazione emanato con D.P.R. 16/12/1992, n. 495 e succ. mod.La misurazione delle segnalazioni orizzontali sarà effettuata al metro lineare <strong>di</strong> verniceeffettivamente posata per strisce bianche o gialle della larghezza <strong>di</strong> cm 12 o cm 15.In corrispondenza <strong>di</strong> accessi privati o <strong>di</strong> piccola strada poderale, dove l’eventuale strisciacontinua sarà eseguita a tratteggio <strong>di</strong> piccolissima modulazione, sarà computata vuoto per pieno<strong>solo</strong> nel caso <strong>di</strong> estensione totale minore o uguale ai 10 ml. La misurazione sarà effettuata ametro quadrato <strong>di</strong> superficie effettiva per linee aventi larghezza superiore a cm 15.Per gli attraversamenti pedonali, per le zebrature e le isole spartitraffico in vernice, si misurerà lasuperficie effettivamente verniciata, valutando a metro quadrato le strisce <strong>di</strong> larghezza superiorea cm 15 ed a metro lineare le eventuali strisce perimetrali da cm 15.Per le scritte, la superficie sarà ragguagliata a metro quadrato considerando il vuoto per pieno macalcolando l’area del rettangolo che inscrive ogni singola lettera che compone la scritta.Per le frecce e la parte <strong>di</strong> asta rettilinea o curva verrà calcolata a metro lineare se formata dastriscia <strong>di</strong> cm 12/15, a metro quadrato se formata da striscia superiore a cm 15, la parte dellapunta triangolare verrà computata con il prezzo a metro quadrato <strong>di</strong> superficie effettiva eseguita.21. Ripristino corticale <strong>di</strong> strutture portanti in c.a.a) Trattamento passivante dell’armatura in acciaioIl trattamento passivante dell’armatura in acciaio sarà quantificato e pagato al metro quadrato<strong>di</strong> superficie effettivamente trattata, comprendente le armature metalliche e la superficie <strong>di</strong>calcestruzzo interme<strong>di</strong>o tra una barra e l’altra. Nel prezzo <strong>di</strong> elenco sono compresi tutti glioneri per la fornitura dei materiali, della preparazione e posa in opera, degli sfri<strong>di</strong>, dellapreparazione del fondo <strong>di</strong> posa e della manodopera.b) Trattamento anticarbonatazione delle superfici in c.a.Il trattamento anticarbonatazione sarà quantificato e pagato con lo stesso criterio <strong>di</strong> cui alpunto a).c) Ricostruzione <strong>di</strong> strutture in c.a. su superfici verticali o orizzontaliPer quanto riguarda la ricostruzione <strong>di</strong> strutture in c.a., si sud<strong>di</strong>vide nei 2 possibili casi:CASO 1 – SUPERFICI PIANE: si quantifica al mq <strong>di</strong> superficie effettivamente ricostruita ;CASO 2 – SUPERFICI A SPIGOLO: si quantifica la superficie effettivamente ricostruitaconsiderata come somma delle superfici proiettate sui piani orizzontali e verticali o comunquerispetto ai piani finiti dell’opera in c.a. Inoltre sono compresi nel prezzo gli ulteriori oneri perl’eventuale impiego <strong>di</strong> casserature, gli spessori <strong>di</strong> malta necessari al corretto ripristino, larisagomatura <strong>di</strong> spigoli o superfici curve.d) Strato <strong>di</strong> finitura <strong>di</strong> superfici in c.a. ripristinateLo strato <strong>di</strong> finitura delle superfici in c.a. sarà quantificato e pagato con lo stesso criterio <strong>di</strong>cui al punto c).e) ImpermeabilizzazioneL’impermeabilizzazione delle superfici in c.a. sarà quantificata e pagata al metro quadrato <strong>di</strong>superficie effettivamente trattata, come al punto c). Nel prezzo <strong>di</strong> elenco sono compresi tuttigli oneri per la preparazione del fondo, la fornitura dei materiali, la preparazione e posa inopera degli sfri<strong>di</strong> e la manodopera.L’Amministrazione appaltante si riserva comunque la facoltà <strong>di</strong> effettuare controlli durante levarie fasi lavorative, prelevando campioni <strong>di</strong> prodotti utilizzati per verificare la corrispondenzadelle caratteristiche tecniche richieste, me<strong>di</strong>ante prove <strong>di</strong> laboratorio con oneri a carico dellaDitta appaltatrice.22. PozzettiI pozzetti <strong>di</strong> ispezione, <strong>di</strong> incrocio, o per salti gettati in opera verranno valutati a ml, come dai31


<strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto o da <strong>di</strong>sposizioni della <strong>di</strong>rezione lavori.I pozzetti sifonati verranno valutati cadauno.Nei rispettivi prezzi <strong>di</strong> elenco s'intendono compensati gli stampi <strong>di</strong> ogni forma, le centine, icasseri e casseforme per il contenimento del calcestruzzo; le armature <strong>di</strong> legno <strong>di</strong> ogni sorta asostegno delle centine <strong>di</strong> cassoni, i palchi provvisori <strong>di</strong> servizio e l'innalzamento dei materiali.23. Mano d'opera.Gli operai per i lavori in economia dovranno essere idonei al lavori per il quale sono richiesti edovranno essere provvisti dei necessari attrezzi.L'impresa è obbligata, senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai che non riescano <strong>di</strong>gra<strong>di</strong>mento alla Direzione dei lavori.Circa le prestazioni <strong>di</strong> mano d'opera saranno osservate le <strong>di</strong>sposizioni e convenzioni stabilitedalle leggi e dai contratti collettivi <strong>di</strong> lavoro, stipulati e convalidati a norma delle leggi sulla<strong>di</strong>sciplina giuri<strong>di</strong>ca dei rapporti collettivi.24. NoleggiLe macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato <strong>di</strong> servibilità, eprovvisti <strong>di</strong> tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.Sono a carico esclusivo dell’impresa la manutenzione degli attrezzi e delle macchine.Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, aimateriali <strong>di</strong> consumo, all'energia e tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine.Con i prezzi <strong>di</strong> noleggio <strong>di</strong> meccanismi in genere, s’ intendono corrisposti per tutto il tempodurante il quale i meccanismi rimangono a piè d' opera a <strong>di</strong>sposizione dell'Amministrazione, ecioè anche per le ore in cui i meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo stabilitoper meccanismi in funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività <strong>di</strong> lavoro; quello relativoa meccanismi in riposo in ogni altra con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> cose, anche per tutto il tempo impiegato perriscaldare la caldaia o per portare a regime i meccanismi.Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore <strong>di</strong>effettivo lavoro, rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o per<strong>di</strong>tempo.25. TrasportiCon i prezzi dei trasporti si intende compensata anche la spesa per i materiali <strong>di</strong> consumo, lamano d'opera del conducente, e ogni altra spesa occorrente.I mezzi <strong>di</strong> trasporto per i lavori in economia, debbono essere forniti in pieno stato <strong>di</strong> efficienza ecorrispondere alle prescritte caratteristiche.La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a volume od a peso, conriferimento alla <strong>di</strong>stanza.26. Materiali a piè d'opera o in cantiereTutti i materiali in provvista saranno misurati con meto<strong>di</strong> geometrici, con le prescrizioni in<strong>di</strong>catequi appresso.8. VERIFICHE NEL CORSO DI ESECUZIONE DEI LAVORII controlli e le verifiche eseguite dalla stazione appaltante nel corso dell’appalto non escludonola responsabilità dell’appaltatore per vizi, <strong>di</strong>fetti e <strong>di</strong>fformità dell’opera, <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> essa, o deimateriali impiegati, né la garanzia dell’appaltatore stesso per le parti <strong>di</strong> lavoro e materiali giàcontrollati. Tali controlli e verifiche non determinano l’insorgere <strong>di</strong> alcun <strong>di</strong>ritto in capoall’appaltatore, né alcuna preclusione in capo alla stazione appaltante.32


CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA1. DISCIPLINA E BUON ORDINE DEL CANTIERE1. L’appaltatore è responsabile della <strong>di</strong>sciplina e del buon or<strong>di</strong>ne nel cantiere e ha l’obbligo <strong>di</strong>osservare e far osservare al proprio personale le norme <strong>di</strong> legge e <strong>di</strong> regolamento.2. L’appaltatore, tramite il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> cantiere assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e laconduzione del cantiere.3. La <strong>di</strong>rezione del cantiere è assunta dal <strong>di</strong>rettore tecnico dell’impresa o da altro tecnicoformalmente incaricato dall’appaltatore ed eventualmente coincidente con il rappresentantedelegato.4. In caso <strong>di</strong> appalto affidato ad associazione temporanea <strong>di</strong> imprese o a consorzio, l’incarico della<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> cantiere è attribuito me<strong>di</strong>ante delega conferita da tutte le imprese operanti nelcantiere; la delega deve in<strong>di</strong>care specificamente le attribuzioni da esercitare dal <strong>di</strong>rettore anche inrapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere.5. Il <strong>di</strong>rettore dei lavori ha il <strong>di</strong>ritto, previa motivata comunicazione all’appaltatore, <strong>di</strong> esigere ilcambiamento del <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> cantiere e del personale per in<strong>di</strong>sciplina, incapacità o gravenegligenza.6. L’appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza <strong>di</strong>detti soggetti, e risponde nei confronti dell’amministrazione committente per la malafede o lafrode dei medesimi nell’impiego dei materiali.2. TUTELA DEI LAVORATORI1. L’appaltatore deve osservare le norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e deiregolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e assistenza dei lavoratori.2. A garanzia <strong>di</strong> tale osservanza, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenutadello 0,50 per cento. Dell’emissione <strong>di</strong> ogni certificato <strong>di</strong> pagamento il responsabile delproce<strong>di</strong>mento provvede a dare comunicazione per iscritto, con avviso <strong>di</strong> ricevimento, agli entiprevidenziali e assicurativi, compresa la casa <strong>e<strong>di</strong>le</strong>, ove richiesto.3. L’amministrazione <strong>di</strong>spone il pagamento, a valere sulle ritenute suddette, <strong>di</strong> quanto dovutoper le inadempienze accertate dagli enti competenti, i quali ne richiedono il pagamento nelleforme <strong>di</strong> legge.4. Le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede <strong>di</strong> liquidazione del conto finale, dopo lacertificazione <strong>di</strong> regolare esecuzione e/o l’approvazione del collaudo provvisorio, ove gli entisuddetti non abbiano comunicato all’amministrazione committente eventuali inadempienze entroil termine <strong>di</strong> trenta giorni dal ricevimento della richiesta del responsabile del proce<strong>di</strong>mento.3. NORME DI SICUREZZA GENERALI1. I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto <strong>di</strong> tutte le norme vigenti in materia <strong>di</strong>prevenzione degli infortuni (in particolare il D.Lgs. 81/08) e igiene del lavoro e in ogni caso incon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> permanente sicurezza e igiene.2. L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le <strong>di</strong>sposizioni del vigenteRegolamento Locale <strong>di</strong> Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.3. L’appaltatore pre<strong>di</strong>spone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni, gliappositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.4. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in <strong>di</strong>fetto nell’applicazione <strong>di</strong>quanto stabilito o richiamato nel presente articolo e in quelli del capo 8 del presente capitolato.Pena anche l’applicazione delle sanzioni previste nel D.Lgs. 81/08 e in tutte le normeapplicabili.4. PIANI DI SICUREZZA1. L’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano <strong>di</strong>33


sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento pre<strong>di</strong>sposto dal coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza e messo a<strong>di</strong>sposizione da parte della Stazione appaltante, ai sensi del D.Lgs. n. 81 del 2008.2. L’appaltatore può presentare al coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione una o piùproposte motivate <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione o <strong>di</strong> integrazione al piano <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, neiseguenti casi:a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga <strong>di</strong> poter megliogarantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito allaconsultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori oa rilievi da parte degli organi <strong>di</strong> vigilanza;b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salutedei lavoratori eventualmente <strong>di</strong>sattese nel piano <strong>di</strong> sicurezza, anche in seguito a rilievi oprescrizioni degli organi <strong>di</strong> vigilanza.3. L'appaltatore ha il <strong>di</strong>ritto che il coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione si pronuncitempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione <strong>di</strong> cantiere,sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coor<strong>di</strong>natore sonovincolanti per l'appaltatore.4. Qualora il coor<strong>di</strong>natore non si pronunci entro il termine <strong>di</strong> tre giorni lavorativi dallapresentazione delle proposte dell’appaltatore, nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera a), le proposte siintendono accolte.5. Qualora il coor<strong>di</strong>natore non si sia pronunciato entro il termine <strong>di</strong> tre giorni lavorativi dallapresentazione delle proposte dell’appaltatore, prorogabile una sola volta <strong>di</strong> altri tre giornilavorativi nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera b), le proposte si intendono rigettate.6. Nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera a), l’eventuale accoglimento delle mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioninon può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, némaggiorazioni <strong>di</strong> alcun genere del corrispettivo.Nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle mo<strong>di</strong>ficazioni eintegrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamenteprovata e documentata, trova applicazione la <strong>di</strong>sciplina delle varianti.5. PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA1. Nell’ambito dello sviluppo della progettazione esecutiva, l’appaltatore deve pre<strong>di</strong>sporre econsegnare al <strong>di</strong>rettore dei lavori e al coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza nella fase <strong>di</strong> esecuzione, unpiano operativo <strong>di</strong> sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relativeresponsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo <strong>di</strong>sicurezza comprende il documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi <strong>di</strong> cui agli articoli 17 e 28 e gliadempimenti <strong>di</strong> cui all’articolo 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs. n. 81 del 2008 e contieneinoltre le notizie <strong>di</strong> cui agli articoli 17 e 18 dello stesso decreto, con riferimento allo specificocantiere.2. Il piano operativo <strong>di</strong> sicurezza costituisce piano complementare <strong>di</strong> dettaglio del piano <strong>di</strong>sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> cui all'articolo 38 <strong>di</strong> questo capitolato , previsto dall'articolo 91,comma 1, lettera a) e dall'articolo 100, del decreto legislativo n. 81 del 2008.6. TRATTAMENTO DEI LAVORATORI1. Nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’Appaltatore è tenuto adosservare, integralmente, il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi,nazionale e territoriale, in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono leprestazioni.2. L’Appaltatore si obbliga, altresì, ad applicare il contratto o gli accor<strong>di</strong> medesimi, anche dopo lascadenza e fino alla loro sostituzione, e, se cooperative, anche nei rapporti con soci. I suddettiobblighi vincolano l’Appaltatore, anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o se34


eceda da esse, e ciò in<strong>di</strong>pendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura, dalla<strong>di</strong>mensione dell’Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuri<strong>di</strong>ca, economica osindacale.3. L’Appaltatore è responsabile in solido, nei confronti della Stazione Appaltante, dell’osservanzadelle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei loro <strong>di</strong>pendenti perle prestazioni rese nell'ambito del subappalto. Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato,non esime l’Appaltatore dalla responsabilità <strong>di</strong> cui al comma precedente e ciò senza pregiu<strong>di</strong>ziodegli altri <strong>di</strong>ritti della Stazione Appaltante.4. L’Appaltatore è inoltre obbligato ad applicare integralmente le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al comma 6dell’art. 118 e all’art. 131 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i..5. L'Appaltatore è inoltre obbligato al versamento all’INAIL, nonché, ove tenuta, alle Casse E<strong>di</strong>li,agli Enti Scuola, agli altri Enti Previdenziali ed Assistenziali cui il lavoratore risulti iscritto, deicontributi stabiliti per fini mutualistici e per la scuola professionale.6. L'Appaltatore è altresì obbligato al pagamento delle competenze spettanti agli operai per ferie,gratifiche, ecc. in conformità alle clausole contenute nei patti nazionali e provinciali sulle CasseE<strong>di</strong>li ed Enti-Scuola. Tutto quanto sopra secondo il contratto nazionale per gli addetti alleindustrie e<strong>di</strong>li vigente al momento della firma del presente <strong>Capitolato</strong>.7. L'Appaltatore e, per suo tramite, le Imprese subappaltatrici, dovranno presentare alla StazioneAppaltante prima dell’emissione <strong>di</strong> ogni singolo stato avanzamento lavori, e comunque ad ogniscadenza bimestrale calcolata dalla data <strong>di</strong> inizio lavori, copia dei versamenti contributivi,previdenziali, assicurativi nonché <strong>di</strong> quelli dovuti agli organismi paritetici, previsti dallacontrattazione collettiva.7. SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO1. L'appaltatore è obbligato a fornire alla Stazione appaltante, entro 30 giorni dall'aggiu<strong>di</strong>cazione,l'in<strong>di</strong>cazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti e una <strong>di</strong>chiarazione inmerito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti invigore.2. L’Appaltatore, prima della consegna dei lavori e, in caso <strong>di</strong> consegna d’urgenza, entro 5 gg. dalladata fissata per la consegna medesima, dovrà presentare al Coor<strong>di</strong>natore per l'esecuzione (aisensi dell'art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008) le eventuali proposte <strong>di</strong> integrazione al Piano <strong>di</strong>Sicurezza e coor<strong>di</strong>namento allegato al progetto.L'Appaltatore dovrà re<strong>di</strong>gere il Piano Operativo <strong>di</strong> Sicurezza, in riferimento al singolo cantiereinteressato, da considerare come piano complementare <strong>di</strong> dettaglio del piano <strong>di</strong> sicurezza sopramenzionato.L’Appaltatore, nel caso in cui i lavori in oggetto non rientrino nell’ambito <strong>di</strong> applicazione del“Titolo IV “Cantieri temporanei o mobili” D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, è tenuto comunque apresentare un Piano <strong>di</strong> Sicurezza Sostitutivo del Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento.Nei casi in cui è prevista la redazione del Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento, prima dell’iniziodei lavori ovvero in corso d’opera, le imprese esecutrici possono presentare, per mezzodell’impresa affidataria, al Coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione dei lavori proposte <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazioni ointegrazioni al Piano <strong>di</strong> Sicurezza e <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento loro trasmesso al fine <strong>di</strong> adeguarne icontenuti alle tecnologie proprie dell’Appaltatore, sia per garantire il rispetto delle norme per laprevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente <strong>di</strong>sattese nelpiano stesso.Il Piano della Sicurezza dovrà essere rispettato in modo rigoroso. E’ compito e oneredell’Appaltatore ottemperare a tutte le <strong>di</strong>sposizioni normative vigenti in campo <strong>di</strong> sicurezza e<strong>di</strong>giene del lavoro che le concernono e che riguardano le proprie maestranze, mezzi d’opera edeventuali lavoratori autonomi cui esse ritenga <strong>di</strong> affidare, anche in parte, i lavori o prestazionispecialistiche in essi compresi.All’atto dell’inizio dei lavori, e possibilmente nel verbale <strong>di</strong> consegna, l’Appaltatore dovrà35


<strong>di</strong>chiarare esplicitamente <strong>di</strong> essere perfettamente a conoscenza del regime <strong>di</strong> sicurezza dellavoro, ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, in cui si colloca l’appalto e <strong>di</strong> essere aconoscenza <strong>di</strong> tutti i dati specificati nel piano <strong>di</strong> sicurezza relativi tra l’altro a:- committente- Responsabile dei Lavori, eventualmente incaricato dal suddetto Committente (ai sensi dell’art.89 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81)- lavori appaltati rientranti/non rientranti nelle soglie fissate dall’art. 90 del D.Lgs. 9 aprile2008, n. 81, per la nomina dei Coor<strong>di</strong>natori della Sicurezza;- Coor<strong>di</strong>natore della Sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione- Coor<strong>di</strong>natore della Sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione- valutazione del Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento in quanto facente parte del progettorelativamente ai relativi oneri, non soggetti a ribasso d’asta ai sensi dell’art. 131 comma 3 delD.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i., per i quali l’Appaltatore deve aver adeguato le proprieofferteNella fase <strong>di</strong> realizzazione dell’opera il Coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione dei lavori, ove previsto :• verificherà, tramite opportune azioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e controllo, l’applicazione da partedelle imprese appaltatrici (e subappaltatrici) e dei lavoratori autonomi delle <strong>di</strong>sposizionicontenute nel Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento;• verificherà l’idoneità dei Piani Operativi <strong>di</strong> Sicurezza;• adeguerà il piano <strong>di</strong> sicurezza e coor<strong>di</strong>namento e il fascicolo, in relazione all’evoluzione deilavori e alle eventuali mo<strong>di</strong>fiche;• organizzerà, tra tutte le imprese presenti a vario titolo in cantiere, la cooperazione ed ilcoor<strong>di</strong>namento delle attività per la prevenzione e la protezione dai rischi;• sovrintenderà all’attività informativa e formativa per i lavoratori, espletata dalle varieimprese;• controllerà la corretta applicazione, da parte delle imprese, delle procedure <strong>di</strong> lavoro e, in casocontrario, attuerà le azioni correttive più efficaci.Il Coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione provvederà a:• segnalare al Committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta, leinadempienze da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi;• a proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o la risoluzione delcontratto.Nel caso in cui la Stazione Appaltante o il responsabile dei lavori non adottino alcunprovve<strong>di</strong>mento, senza fornire idonea motivazione, provvede a dare comunicazionedell’inadempienza alla ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro. In caso <strong>di</strong> pericolo grave e<strong>di</strong>mminente, <strong>di</strong>rettamente riscontrato, egli potrà sospendere le singole lavorazioni, fino allaverifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.L’Appaltatore è altresì obbligato, nell’ottemperare a quanto prescritto dall’art. 131 comma 2 delD.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., ad inserire nelle “proposte integrative” o nel “Piano <strong>di</strong>Sicurezza Sostitutivo” e nel “Piano Operativo <strong>di</strong> Sicurezza”, ai sensi dell’allegato XV del D.Lgs.9 aprile 2008, n. 81:1) i dati relativi all'impresa esecutrice- Anagrafica dell'impresa esecutrice- Rappresentante legale (datore <strong>di</strong> lavoro)- Nominativo del soggetto eventualmente delegato dal datore <strong>di</strong> lavoro per l'attuazione dellemisure <strong>di</strong> sicurezza, accludendo possibilmente copia della delega conferita dal datore <strong>di</strong>lavoro- Nominativo del responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione dell'impresa- Nominativo del me<strong>di</strong>co competente (se esistono lavoratori soggetti a sorveglianzasanitaria)- Nominativi degli addetti alla sicurezza, alla prevenzione incen<strong>di</strong>, evacuazione e primo36


soccorso a livello aziendale e, eventualmente, <strong>di</strong> cantiere- Nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (specificare se trattasi <strong>di</strong>rappresentante aziendale <strong>di</strong> cantiere o <strong>di</strong> bacino, segnalare il caso in cui i lavoratori non sisono avvalsi della facoltà <strong>di</strong> nominare il RLS; nel caso <strong>di</strong> rappresentante <strong>di</strong> bacino èsufficiente in<strong>di</strong>care il bacino <strong>di</strong> appartenenza).2) i dati relativi al singolo cantiere- Ubicazione del cantiere- Direttore tecnico del cantiere o responsabile dei lavori dell'impresa- Elenco dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti dell'impresa presenti in cantiere e Consistenza me<strong>di</strong>a delpersonale dell'impresa nel cantiere- In<strong>di</strong>cazione delle lavorazioni affidate in subappalto e nominativi delle imprese designateper tali lavori (da aggiornare in corso d'opera)- Elenco dei documenti inerenti la sicurezza, le autorizzazioni, le conformità, lesegnalazioni, le denunce, ecc. <strong>di</strong> competenza dell'appaltatore- In<strong>di</strong>cazioni sul protocollo sanitario previsto dal programma pre<strong>di</strong>sposto dal me<strong>di</strong>cocompetente (MC)- Eventuali in<strong>di</strong>cazioni e/o procedure <strong>di</strong> sicurezza, in merito all'uso <strong>di</strong> prodotti chimiciutilizzati nelle lavorazioni- In<strong>di</strong>cazioni sulla natura <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong> tipo professionale, ai quali sono esposti i lavoratorinelle specifiche lavorazioni del cantiere- Eventuali in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> natura sanitaria inerenti le lavorazioni previste in cantiere, daportare a conoscenza del me<strong>di</strong>co competente- In<strong>di</strong>cazioni sulla gestione dei rifiuti prodotti e/o gestiti in cantiere- In<strong>di</strong>cazioni sul livello <strong>di</strong> esposizione al rumore dei lavoratori impegnati in cantiere- In<strong>di</strong>cazioni e procedure sulle emergenze antincen<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> pronto soccorso, previste incantiere e relativi incaricati alla gestione dell'emergenza- In<strong>di</strong>cazioni tecniche sulla movimentazione manuale dei carichi- In<strong>di</strong>cazioni sulla segnaletica <strong>di</strong> sicurezza da prevedere in cantiere- Organizzazione e viabilità del cantiere- Descrizione sintetica dei servizi igienici e assistenziali e dei servizi sanitari e <strong>di</strong> prontointervento dell'impresa- Elenco delle macchine, attrezzature ed eventuali sostanze pericolose utilizzate e<strong>di</strong>n<strong>di</strong>cazione delle procedure per il loro corretto utilizzo- Elenco sommario dei DPI messi a <strong>di</strong>sposizione dei lavoratori e loro modalità <strong>di</strong> utilizzo- Estratto delle procedure aziendali <strong>di</strong> sicurezza relative alle mansioni svolte nello specificocantiere dai propri lavoratori <strong>di</strong>pendenti- In<strong>di</strong>cazione degli interventi formativi attuati in favore <strong>di</strong>: - Responsabile del Servizio <strong>di</strong>Prevenzione e Protezione; addetti ai servizi <strong>di</strong> protezione, antincen<strong>di</strong>o, evacuazione eprimo soccorso; rappresentanti dei lavoratori- Modalità <strong>di</strong> informazione dei lavoratori sui contenuti dei piani <strong>di</strong> sicurezza- Modalità <strong>di</strong> revisione del piano <strong>di</strong> sicurezza operativo3) quanto altro necessario a garantire la sicurezza e l’igiene del lavoro in relazione alla natura deilavori da eseguire ed ai luoghi ove gli stessi dovranno svolgersi.Il piano (o i piani) dovranno comunque essere aggiornati nel caso <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>sposizioni inmateria <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> igiene del lavoro, o <strong>di</strong> nuove circostanze intervenute nel corsodell’appalto, nonché ogni qualvolta l’Appaltatore intenda apportare mo<strong>di</strong>fiche alle misurepreviste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare.Il piano (o i piani) dovranno comunque essere sottoscritti dall’Appaltatore, dal Direttore <strong>di</strong>Cantiere e, ove <strong>di</strong>verso da questi, dal progettista del piano, che assumono, <strong>di</strong> conseguenza:- Il progettista: la responsabilità della rispondenza delle misure previste alle <strong>di</strong>sposizionivigenti in materia;37


- L’Appaltatore ed il Direttore <strong>di</strong> Cantiere: la responsabilità dell’attuazione delle stesse in sede<strong>di</strong> esecuzione dell’appalto.L’Appaltatore dovrà portare a conoscenza del personale impiegato in cantiere e deirappresentanti dei lavori per la sicurezza il piano (o i piani) <strong>di</strong> sicurezza ed igiene del lavoro e glieventuali successivi aggiornamenti, allo scopo <strong>di</strong> informare e formare detto personale, secondole <strong>di</strong>rettive eventualmente emanate dal Coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione.3. L'appaltatore può presentare al coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione una o piùproposte motivate <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione o <strong>di</strong> integrazione al piano <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, neiseguenti casi:a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga <strong>di</strong> poter megliogarantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito allaconsultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei proprilavoratori o a rilievi da parte degli organi <strong>di</strong> vigilanza;b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salutedei lavoratori eventualmente <strong>di</strong>sattese nel piano <strong>di</strong> sicurezza, anche in seguito a rilievi oprescrizioni degli organi <strong>di</strong> vigilanza.4. L'appaltatore ha il <strong>di</strong>ritto che il coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione si pronuncitempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione <strong>di</strong> cantiere,sull'accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coor<strong>di</strong>natore sonovincolanti per l'appaltatore.5. Qualora il coor<strong>di</strong>natore non si pronunci entro il termine <strong>di</strong> tre giorni lavorativi dallapresentazione delle proposte dell'appaltatore, nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera a), le proposte siintendono accolte.6. Qualora il coor<strong>di</strong>natore non si sia pronunciato entro il termine <strong>di</strong> tre giorni lavorativi dallapresentazione delle proposte dell'appaltatore, prorogabile una sola volta <strong>di</strong> altri tre giornilavorativi nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera b), le proposte si intendono rigettate.7. Nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera a), l'eventuale accoglimento delle mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioninon può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, némaggiorazioni <strong>di</strong> alcun genere del corrispettivo.8. Nei casi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera b), qualora l'eventuale accoglimento delle mo<strong>di</strong>ficazioni eintegrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamenteprovata e documentata, trova applicazione la <strong>di</strong>sciplina delle varianti.8. OSSERVANZA E ATTUAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA1. L'appaltatore è obbligato ad osservare le misure <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, “Testounico sulla salute e sicurezza sul lavoro” in materia <strong>di</strong> tutela della salute e della sicurezza neiluoghi <strong>di</strong> lavoro.2. L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori equin<strong>di</strong> perio<strong>di</strong>camente, a richiesta del committente o del coor<strong>di</strong>natore, l'iscrizione alla camera <strong>di</strong>commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'in<strong>di</strong>cazione dei contratti collettivi applicati ailavoratori <strong>di</strong>pendenti e la <strong>di</strong>chiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi eprevidenziali. L'affidatario è tenuto a curare il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> tutte le imprese operanti nelcantiere, al fine <strong>di</strong> rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili traloro e coerenti con il piano presentato dall'appaltatore. In caso <strong>di</strong> associazione temporanea o <strong>di</strong>consorzio <strong>di</strong> imprese detto obbligo incombe all'impresa mandataria capogruppo. Il <strong>di</strong>rettoretecnico <strong>di</strong> cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte <strong>di</strong> tutte le imprese impegnatenell'esecuzione dei lavori.3. Il piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento ed il piano operativo <strong>di</strong> sicurezza formano parteintegrante del contratto <strong>di</strong> appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da partedell'appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell'interessato,costituiscono causa <strong>di</strong> risoluzione del contratto.38


CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO1. SUBAPPALTOL’affidamento in subappalto <strong>di</strong> parte delle opere e dei lavori deve essere sempre autorizzato dallaStazione Appaltante ed è subor<strong>di</strong>nato al rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 118 del D.Lgs.12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., tenendo presente che la quota subappaltabile della categoriaprevalente non può essere superiore al 30%. E’ comunque vietato subappaltare le operespecialistiche, laddove il valore <strong>di</strong> una o più <strong>di</strong> tali opere, superi il 15% dell’importo totale deilavori, ai sensi dell’art. 37 comma 11 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i..Le imprese aggiu<strong>di</strong>catarie, in possesso della qualificazione nella categoria <strong>di</strong> opere generali ovveronella categoria <strong>di</strong> opere specializzate, in<strong>di</strong>cate nel bando <strong>di</strong> gara come categorie prevalenti,possono, salvo quanto specificato successivamente, eseguire <strong>di</strong>rettamente tutte le lavorazioni <strong>di</strong>cui si compone l'opera o il lavoro, comprese quelle specializzate, anche se non sono in possessodelle relative qualificazioni, oppure subappaltare dette lavorazioni specializzate esclusivamentead imprese in possesso delle relative qualificazioni.Non possono essere eseguite <strong>di</strong>rettamente dalle imprese qualificate per la sola categoria prevalentein<strong>di</strong>cata nel bando <strong>di</strong> gara, se prive delle relative adeguate qualificazioni, alcune lavorazionirelative a strutture, impianti ed opere speciali quali:- il restauro, la manutenzione <strong>di</strong> superfici decorate <strong>di</strong> beni architettonici, il restauro <strong>di</strong> beni mobili,<strong>di</strong> interesse storico, artistico ed archeologico;- l'installazione, la gestione e la manutenzione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> impianti idrosanitari, del gas,antincen<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> termoregolazione, <strong>di</strong> cucina e <strong>di</strong> lavanderia;- l'installazione, la gestione e la manutenzione <strong>di</strong> impianti trasportatori, ascensori, scale mobili, <strong>di</strong>sollevamento e <strong>di</strong> trasporto;- l'installazione, gestione e manutenzione <strong>di</strong> impianti pneumatici, <strong>di</strong> impianti antiintrusione;- l'installazione, gestione e manutenzione <strong>di</strong> impianti elettrici, telefonici, ra<strong>di</strong>otelefonici, televisivi esimili;- i rilevamenti topografici speciali e le esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali;- le fondazioni speciali, i consolidamenti <strong>di</strong> terreni, i pozzi;- la bonifica ambientale <strong>di</strong> materiali tossici e nocivi;- i <strong>di</strong>spositivi strutturali, i giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e gli apparecchi <strong>di</strong> appoggio, i ritegni antisismici;- la fornitura e posa in opera <strong>di</strong> strutture e <strong>di</strong> elementi prefabbricati prodotti industrialmente;- l'armamento ferroviario;- gli impianti per la trazione elettrica;- gli impianti <strong>di</strong> trattamento rifiuti;- gli impianti <strong>di</strong> potabilizzazione.Tali lavorazioni, fatto salvo quanto previsto dall’art. 37 comma 11 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163e s.m.i., sono comunque subappaltabili ad imprese in possesso delle relative qualificazioni.Le medesime lavorazioni sono altresì scorporabili e sono in<strong>di</strong>cate nei ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> gara ai fini dellacostituzione <strong>di</strong> associazioni temporanee <strong>di</strong> tipo verticale.In particolare, ai sensi dell’art. 118 comma 2 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163e s.m.i., l’Appaltatoreè tenuto ai seguenti adempimenti, la verifica del cui rispetto rientra nei compiti e nelleresponsabilità della Direzione dei Lavori:a) che i concorrenti all’atto dell’offerta o l’impresa affidataria, nel caso <strong>di</strong> varianti in corso d’opera,all’atto dell’affidamento, abbiano in<strong>di</strong>cato i lavori o le parti <strong>di</strong> opere, ovvero i servizi e leforniture o parti <strong>di</strong> servizi e forniture, che intendono subappaltare o concedere in cottimo;b) che l’appaltatore provveda al deposito del contratto <strong>di</strong> subappalto presso la Stazione Appaltantealmeno venti giorni prima della data <strong>di</strong> effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioniprestazioni;c) che al momento del deposito del contratto <strong>di</strong> subappalto presso la Stazione Appaltantel’appaltatore trasmetta altresì la certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore39


dei requisiti <strong>di</strong> qualificazione prescritti dal D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i. in relazione allaprestazione subappaltata, salvo i casi in cui, secondo la legislazione vigente, è sufficiente pereseguire i lavori l’iscrizione alla C.C.I.A.A., e la <strong>di</strong>chiarazione del subappaltatore attestante ilpossesso dei requisiti generali <strong>di</strong> cui all'articolo 38 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i.;d) che non sussista nei confronti dell’affidatario del subappalto o del cottimo, alcuno dei <strong>di</strong>vietiprevisti dall’art. 10 della legge 575/65 e s.m.i..Eventuali subappalti o cottimi sono altresì soggetti alle seguenti ulteriori con<strong>di</strong>zioni:1) l’appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultantidall’aggiu<strong>di</strong>cazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento;2) l'affidatario deve corrispondere gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate insubappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso; la stazione appaltante, sentito il<strong>di</strong>rettore dei lavori, il coor<strong>di</strong>natore della sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione, ovvero il <strong>di</strong>rettoredell'esecuzione, deve provvedere alla verifica dell'effettiva applicazione della presente<strong>di</strong>sposizione. L'affidatario è solidalmente responsabile con il subappaltatore degli adempimenti,da parte <strong>di</strong> questo ultimo, degli obblighi <strong>di</strong> sicurezza previsti dalla normativa vigente;3) i soggetti aggiu<strong>di</strong>catari devono trasmettere, entro venti giorni dalla data <strong>di</strong> ciascun pagamentoeffettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da essiaggiu<strong>di</strong>catari via via corrisposti al subappaltatore o cottimista, con l’in<strong>di</strong>cazione delle ritenute <strong>di</strong>garanzia effettuate. Qualora gli aggiu<strong>di</strong>catari non trasmettano le fatture quietanziate delsubappaltatore o del cottimista entro il predetto termine, la stazione appaltante sospende ilsuccessivo pagamento a favore degli affidatari. Nel caso in cui, invece, il pagamento siaeffettuato <strong>di</strong>rettamente dalla Stazione Appaltante al subappaltatore o al cottimista, gli affidataricomunicano alla Stazione Appaltante la parte delle prestazioni eseguite dal subappaltatore o dalcottimista, con la specificazione del relativo importo e con proposta motivata <strong>di</strong> pagamento;4) l’impresa che si avvale del subappalto o del cottimo deve allegare alla copia autentica delcontratto, da trasmettere entro il termine <strong>di</strong> cui al precedente punto b) la <strong>di</strong>chiarazione circa lasussistenza o meno <strong>di</strong> eventuali forme <strong>di</strong> controllo o <strong>di</strong> collegamento a norma dell’art. 2359 c.c.con l’impresa affidataria del subappalto o del cottimo. Analoga <strong>di</strong>chiarazione deve essereeffettuata da ciascuno dei soggetti partecipanti nel caso <strong>di</strong> raggruppamento temporaneo, società oconsorzio;5) prima dell’effettivo inizio dei lavori oggetto <strong>di</strong> subappalto o <strong>di</strong> cottimo, comunque non oltre <strong>di</strong>ecigiorni dall’autorizzazione da parte della Stazione Appaltante, l’Appaltatore, e per suo tramite isubappaltatori, dovrà trasmettere, alla Stazione Appaltante stessa, la documentazionedell’avvenuta denunzia agli Enti Previdenziali (incluse le Casse E<strong>di</strong>li), assicurativi einfortunistici unitamente al Documento Unico <strong>di</strong> Regolarità Contributiva <strong>di</strong> cui all’art. 90,comma 9, del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81, dal quale risulti la regolarità contributiva delsubappaltatore nonché copia del piano <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> cui all’art. 131 del D.Lgs. 12 aprile 2006n.163 e s.m.i..L’Appaltatore resta in ogni caso l’unico responsabile nei confronti della Stazione Appaltante perl’esecuzione delle opere oggetto <strong>di</strong> subappalto, sollevando quest’ultima da qualsiasi eventualepretesa delle imprese subappaltatrici o da richieste <strong>di</strong> risarcimento danni eventualmente avanzateda terzi in conseguenza anche delle opere subappaltate.Ai sensi dell’art. 118 comma 8 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., la Stazione Appaltanteprovvede al rilascio dell’autorizzazione al subappalto entro 30 gg. dalla relativa richiesta. Iltermine <strong>di</strong> 30 gg. può essere prorogato una sola volta, ove ricorrano giustificati motivi. Trascorsotale termine senza che si sia provveduto, l’autorizzazione si intende concessa a tutti gli effettiqualora siano verificate tutte le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> legge per l’affidamento del subappalto.Per i subappalti o cottimi <strong>di</strong> importo inferiore al 2 per cento dell’importo delle prestazioni affidate o<strong>di</strong> importo inferiore a 100.000 euro, i termini per il rilascio dell’autorizzazione da parte dellaStazione Appaltante sono ridotti della metà;6) L'Appaltatore verifica, acquisendo la relativa documentazione prima del pagamento del40


corrispettivo, che i seguenti adempimenti concernenti l'oggetto del presente capitolato sono staticorrettamente eseguiti dal subappaltatore:- versamento delle ritenute fiscali sui red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente;- versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sullavoro e le malattie professionali dei <strong>di</strong>pendenti.7) prima dell’emissione <strong>di</strong> ogni singolo stato avanzamento lavori, e comunque ad ogni scadenzabimestrale calcolata dalla data <strong>di</strong> inizio lavori, l'affidatario e, per suo tramite, i subappaltatoritrasmettono all'amministrazione o ente committente il Documento Unico <strong>di</strong> RegolaritàContributiva, nonché copia dei versamenti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazionecollettiva, ove dovuti. (art. 118 comma 6 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n.163 e s.m.i.).2. RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI SUBAPPALTO1. L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione appaltante perl'esecuzione delle opere oggetto <strong>di</strong> subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima daogni pretesa dei subappaltatori o da richieste <strong>di</strong> risarcimento danni avanzate da terzi inconseguenza all'esecuzione <strong>di</strong> lavori subappaltati.2. Il <strong>di</strong>rettore dei lavori e il responsabile del proce<strong>di</strong>mento, nonché il coor<strong>di</strong>natore per l'esecuzionein materia <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> cui all'articolo 92 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81,provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto <strong>di</strong> tutte le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>ammissibilità e del subappalto.3. Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal decreto legge 29 aprile1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzodell'importo dell'appalto, arresto da sei mesi ad un anno).41


CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO1. PAGAMENTO DEI DIPENDENTI DELL’APPALTATORE1. In caso <strong>di</strong> ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale <strong>di</strong>pendente, l’appaltatoreè invitato per iscritto dal responsabile del proce<strong>di</strong>mento a provvedervi entro i successivi quin<strong>di</strong>cigiorni. Ove egli non provveda o non contesti formalmente e motivatamente la legittimità dellarichiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante può pagare anche in corso d’opera<strong>di</strong>rettamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo delle somme dovuteall’appaltatore in esecuzione del contratto.2. I pagamenti <strong>di</strong> cui al comma 1 fatti dalla stazione appaltante sono provati dalle quietanzepre<strong>di</strong>sposte a cura del responsabile del proce<strong>di</strong>mento e sottoscritte dagli interessati.3. Nel caso <strong>di</strong> formale contestazione delle richieste da parte dell’appaltatore, il responsabile delproce<strong>di</strong>mento provvede all’inoltro delle richieste e delle contestazioni all’ufficio provinciale dellavoro e della massima occupazione per i necessari accertamenti.2. DANNI1. Sono a carico dell’appaltatore tutte le misure, comprese le opere provvisionali, e tutti gliadempimenti per evitare il verificarsi <strong>di</strong> danni alle opere, all’ambiente, alle persone e alle cose nellaesecuzione dell’appalto.2. L’onere per il ripristino <strong>di</strong> opere o il risarcimento <strong>di</strong> danni ai luoghi, a cose o a terzi determinatida mancata, tar<strong>di</strong>va o inadeguata assunzione dei necessari provve<strong>di</strong>menti sono a totale caricodell’appaltatore, in<strong>di</strong>pendentemente dall’esistenza <strong>di</strong> adeguata copertura assicurativa ai sensi deltitolo VII del regolamento.3. COMPENSI ALL’APPALTATORE PER DANNI CAGIONATI DA FORZA MAGGIORE1. Qualora si verifichino danni ai lavori causati da forza maggiore, questi devono essere denunciatialla <strong>di</strong>rezione lavori, a pena <strong>di</strong> decadenza, antro il termine <strong>di</strong> cinque giorni da quello del verificarsidel danno.2. L’indennizzo per i danni è limitato all’importo dei lavori necessari per l’occorrente riparazione,valutati ai prezzi ed alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> contratto, con esclusione dei danni e delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> materialinon ancora posti in opera, <strong>di</strong> utensili, <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> cantiere e <strong>di</strong> mezzi d’opera.3. Nessun indennizzo è dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpadell’appaltatore o delle persone delle quali esso è tenuto a rispondere.4. L’appaltatore non può sospendere o rallentare l’esecuzione dei lavori, tranne in quelle parti per lequali lo stato delle cose debba rimanere inalterato sino a che non sia eseguito l’accertamento deifatti.4. FORMA E CONTENUTO DELLE RISERVE1. L’appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle <strong>di</strong>sposizioni del <strong>di</strong>rettore dei lavori, senzapoter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o lariserva che egli iscriva negli atti contabili.2. Le riserve devono essere iscritte a pena <strong>di</strong> decadenza sul primo atto dell’appalto idoneo ariceverle, successivo all’insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiu<strong>di</strong>ziodell’appaltatore. In ogni caso, sempre a pena <strong>di</strong> decadenza, le riserve devono essere iscritte anchenel registro <strong>di</strong> contabilità all’atto della firma imme<strong>di</strong>atamente successiva al verificarsi o al cessaredel fatto pregiu<strong>di</strong>zievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendonoabbandonate.3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed in<strong>di</strong>care con precisione le ragioni sullequali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena <strong>di</strong> inammissibilità la precisaquantificazione delle somme che l’appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l’esplicazione e laquantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l’appaltatore ha42


l’onere <strong>di</strong> provvedervi, sempre a pena <strong>di</strong> decadenza, entro il termine <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci giorni fissatodall’articolo 165, comma 3, del regolamento 554/99.4. La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità <strong>di</strong> successiveintegrazioni o incrementi rispetto all’importo iscritto.5. DEFINIZIONE DELLE RISERVE AL TERMINE DEI LAVORI1. Le riserve e le pretese dell’appaltatore, che in ragione del valore o del tempo <strong>di</strong> insorgenza nonsiano state oggetto della procedura <strong>di</strong> accordo bonario ai sensi dell’articolo 240 del D. Lgs. 163/06,sono esaminate e valutate dalla stazione appaltante entro novanta giorni dalla trasmissione degli atti<strong>di</strong> collaudo effettuata ai sensi dell’articolo 204 del regolamento 554/99.2. Qualora siano decorsi i termini previsti dall’articolo 141 del D. Lgs. 163/06 senza che lastazione appaltante abbia effettuato il collaudo o senza che sia stato emesso il certificato <strong>di</strong> regolareesecuzione dei lavori, l’appaltatore può chiedere che siano comunque definite le proprie riserve erichieste notificando apposita istanza. La stazione appaltante deve in tal caso pronunziarsi entro isuccessivi novanta giorni.3. Il pagamento delle somme eventualmente riconosciute dalla stazione appaltante deve avvenireentro sessanta giorni decorrenti dalla accettazione da parte dell’appaltatore dell’importo offerto. Incaso <strong>di</strong> ritardato pagamento decorrono gli interessi al tasso legale.4. Le domande che fanno valere in via or<strong>di</strong>naria pretese già oggetto <strong>di</strong> riserva, non possono essereproposte per importi maggiori rispetto a quelli quantificati nelle riserve stesse.6. TEMPO DEL GIUDIZIOL’appaltatore che intenda far valere le proprie pretese nel giu<strong>di</strong>zio or<strong>di</strong>nario deve proporre ladomanda entro il termine <strong>di</strong> decadenza <strong>di</strong> sessanta giorni, decorrente dal ricevimento dellacomunicazione <strong>di</strong> cui all’articolo 240 del D. Lgs 163/06.7. CONTROVERSIELa definizione <strong>di</strong> eventuali controversie tra l’Appaltatore e la Stazione Appaltante dovrà avveniresecondo le procedure in<strong>di</strong>cate dagli artt. artt. 240, 241 e 243 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 es.m.i.. Ogni controversia che insorgesse in or<strong>di</strong>ne non sarà deferita al giu<strong>di</strong>zio arbitrale ma alcompetente giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario. Nessuna controversia potrà essere soggetta a giu<strong>di</strong>zio se non abbiapreventivamente formato oggetto <strong>di</strong> rituale riserva e non sia stato esperito il tentativo <strong>di</strong> definizionebonaria ex art. 240 del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i.8. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO - ESECUZIONE D'UFFICIO DEI LAVORI1. La Stazione appaltante può <strong>di</strong>chiarare risolto il contratto, oltre che nei casi previsti dalregolamento, anche nei seguenti casi:a) quando risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o <strong>di</strong>ffide fatte dal <strong>di</strong>rettore deilavori, nei termini imposti dagli stessi provve<strong>di</strong>menti, in relazione alla violazione delle normesostanziali sul subappalto;b) nel caso <strong>di</strong> mancato rispetto delle ingiunzioni fatte dalla Stazione appaltante nei mo<strong>di</strong> e neitermini previsti dal regolamento, per ritardo nell'inizio o per ingiustificata sospensione dei lavori oper ritardo rispetto al programma <strong>di</strong> esecuzione dei lavori, inadempienza che, in relazione allecaratteristiche e alle finalità dell'appalto, viene contrattualmente configurata come negligenza graveo contravvenzione da parte dell'appaltatore agli obblighi e alle con<strong>di</strong>zioni stipulate;c) nel caso <strong>di</strong> mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori <strong>di</strong> cui aldecreto legislativo n. 81 del 2008 o ai piani <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> cui all’articolo 131, comma 2, lettere a) ec), del D. Lgs. 163/06 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, integranti il contratto, e delle ingiunzioni fatte alriguardo dal coor<strong>di</strong>natore per la sicurezza.2. Nei casi <strong>di</strong> risoluzione del contratto o <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> ufficio, la comunicazione della decisioneassunta dalla Stazione appaltante è fatta all'appaltatore nella forma dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio o della43


accomandata con avviso <strong>di</strong> ritorno, con la contestuale in<strong>di</strong>cazione della data alla quale avrà luogol'accertamento dello stato <strong>di</strong> consistenza dei lavori.3. In relazione a quanto sopra, alla data comunicata dalla Stazione appaltante si fa luogo, incontrad<strong>di</strong>ttorio fra il <strong>di</strong>rettore dei lavori e l'appaltatore o suo rappresentante ovvero, in mancanza <strong>di</strong>questi, alla presenza <strong>di</strong> due testimoni, alla redazione dello stato <strong>di</strong> consistenza dei lavori,all'inventario dei materiali, delle attrezzature dei e mezzi d’opera esistenti in cantiere, nonché, nelcaso <strong>di</strong> esecuzione d’ufficio, all’accertamento <strong>di</strong> quali <strong>di</strong> tali materiali, attrezzature e mezzi d’operadebbano essere mantenuti a <strong>di</strong>sposizione della Stazione appaltante per l’eventuale riutilizzo e alladeterminazione del relativo costo.4. Nei casi <strong>di</strong> risoluzione del contratto e <strong>di</strong> esecuzione d'ufficio, come pure in caso <strong>di</strong> fallimentodell’appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza <strong>di</strong> ogni<strong>di</strong>ritto e ulteriore azione della Stazione appaltante, nel seguente modo:a) ponendo a base d’asta del nuovo appalto l’importo lordo dei lavori <strong>di</strong> completamento daeseguire d’ufficio in danno, risultante dalla <strong>di</strong>fferenza tra l’ammontare complessivo lordo dei lavoriposti a base d’asta nell’appalto originario, eventualmente incrementato per perizie in corso d’operaoggetto <strong>di</strong> regolare atto <strong>di</strong> sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti, el’ammontare lordo dei lavori eseguiti dall’appaltatore inadempiente medesimo;b) ponendo a carico dell’appaltatore inadempiente:1) l’eventuale maggiore costo derivante dalla <strong>di</strong>fferenza tra importo netto <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione delnuovo appalto per il completamento dei lavori e l’importo netto degli stessi risultantedall’aggiu<strong>di</strong>cazione effettuata in origine all’appaltatore inadempiente;2) l’eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara <strong>di</strong> appalto eventualmente andatadeserta, necessariamente effettuata con importo a base d’asta opportunamente maggiorato;3) l’eventuale maggiore onere per la Stazione appaltante per effetto della tardata ultimazione deilavori, delle nuove spese <strong>di</strong> gara e <strong>di</strong> pubblicità, delle maggiori spese tecniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione,assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, <strong>di</strong>ogni eventuale maggiore e <strong>di</strong>verso danno documentato, conseguente alla mancata tempestivautilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario.9. CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA1. L'appaltatore è tenuto all'esatta osservanza <strong>di</strong> tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti inmateria, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:a) nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l'appaltatore si obbliga adapplicare integralmente il contratto nazionale <strong>di</strong> lavoro per gli operai <strong>di</strong>pendenti dalle aziendeindustriali e<strong>di</strong>li e affini e gli accor<strong>di</strong> locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per iltempo e nella località in cui si svolgono i lavori;b) i suddetti obblighi vincolano l'appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazionistipulanti o receda da esse e in<strong>di</strong>pendentemente dalla natura industriale o artigiana, dallastruttura o dalle <strong>di</strong>mensioni dell'impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuri<strong>di</strong>ca;c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell'osservanza delle norme anzidette daparte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi <strong>di</strong>pendenti, anche nei casi incui il contratto collettivo non <strong>di</strong>sciplini l'ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto nonsia stato autorizzato non esime l'appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiu<strong>di</strong>zio deglialtri <strong>di</strong>ritti della Stazione appaltante;d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale,assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali.2. In caso <strong>di</strong> inottemperanza, accertata dalla Stazione appaltante o a essa segnalata da un entepreposto, la Stazione appaltante medesima comunica all'appaltatore l'inadempienza accertata eprocede a una detrazione del 20 per cento sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso <strong>di</strong>esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati,destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi <strong>di</strong> cui sopra; il44


pagamento all'impresa appaltatrice delle somme accantonate non è effettuato sino a quando nonsia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.10. DIFETTI DI COSTRUZIONE1. L'appaltatore deve demolire e rifare a sue spese le lavorazioni che il <strong>di</strong>rettore dei lavori accertaeseguite senza la necessaria <strong>di</strong>ligenza o con materiali <strong>di</strong>versi da quelli prescritticontrattualmente o che, dopo la loro accettazione e messa in opera, abbiano rivelato <strong>di</strong>fetti oinadeguatezze.2. Se l'appaltatore contesta l'or<strong>di</strong>ne del <strong>di</strong>rettore dei lavori, la decisione è rimessa al responsabiledel proce<strong>di</strong>mento; qualora l'appaltatore non ottemperi all'or<strong>di</strong>ne ricevuto, si procede <strong>di</strong> ufficio aquanto necessario per il rispetto del contratto.3. Qualora il <strong>di</strong>rettore dei lavori presuma che esistano <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> costruzione, può or<strong>di</strong>nare che lenecessarie verifiche siano <strong>di</strong>sposte in contrad<strong>di</strong>ttorio con l'appaltatore. Quando i vizi <strong>di</strong>costruzione siano accertati, le spese delle verifiche sono a carico dell'appaltatore, in casocontrario l'appaltatore ha <strong>di</strong>ritto al rimborso <strong>di</strong> tali spese e <strong>di</strong> quelle sostenute per il ripristinodella situazione originaria, con esclusione <strong>di</strong> qualsiasi altro indennizzo o compenso.4. I controlli e le verifiche eseguite dalla stazione appaltante nel corso dell'appalto non escludonola responsabilità dell'appaltatore per vizi, <strong>di</strong>fetti e <strong>di</strong>fformità dell'opera, <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> essa, o deimateriali impiegati, né la garanzia dell'appaltatore stesso per le parti <strong>di</strong> lavoro e materiali giàcontrollati. Tali controlli e verifiche non determinano l'insorgere <strong>di</strong> alcun <strong>di</strong>ritto in capoall'appaltatore, né alcuna preclusione in capo alla stazione appaltante.11. COMPENSI ALL'APPALTATORE PER DANNI CAGIONATI DA FORZA MAGGIORE1. Qualora si verifichino danni ai lavori causati da forza maggiore, questi devono esseredenunciati alla <strong>di</strong>rezione lavori, a pena <strong>di</strong> decadenza, entro il termine <strong>di</strong> cinque giorni da quellodel verificarsi del danno.2. L'indennizzo per i danni è limitato all'importo dei lavori necessari per l'occorrente riparazione,valutati ai prezzi ed alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> contratto, con esclusione dei danni e delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong>materiali non ancora posti in opera, <strong>di</strong> utensili, <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> cantiere e <strong>di</strong> mezzi d'opera.3. Nessun indennizzo è dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpadell'appaltatore o delle persone delle quali esso è tenuto a rispondere.4. L'appaltatore non può sospendere o rallentare l'esecuzione dei lavori, tranne in quelle parti perle quali lo stato delle cose debba rimanere inalterato sino a che non sia eseguito l'accertamentodei fatti.5. I danni prodotti da piene ai lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> corsi d'acqua o <strong>di</strong> mareggiate, quando non sianostati ancora iscritti a libretto, sono valutati in base alla misurazione provvisoria fatta dagliassistenti <strong>di</strong> cantiere. Mancando la misurazione, l'appaltatore può dare la <strong>di</strong>mostrazione deilavori eseguiti con idonei mezzi <strong>di</strong> prova, ad eccezione <strong>di</strong> quella testimoniale.12. PROPRIETÀ DEI MATERIALI DI DEMOLIZIONE1. I materiali provenienti da escavazioni o demolizioni sono <strong>di</strong> proprietà dell'amministrazione.2. L'appaltatore deve trasportarli e regolarmente accatastarli nel luogo stabilito negli atticontrattuali, intendendosi <strong>di</strong> ciò compensato coi prezzi degli scavi e delle demolizioni relative.3. Qualora gli atti contrattuali prevedano la cessione <strong>di</strong> detti materiali all'appaltatore, il prezzo adessi convenzionalmente attribuito deve essere dedotto dall'importo netto dei lavori, salvo che ladeduzione non sia stata già fatta nella determinazione dei prezzi.13. ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL'APPALTATORE1. Oltre agli oneri <strong>di</strong> cui al <strong>Capitolato</strong> generale <strong>d'appalto</strong> approvato con D.M. LL.PP. 19/04/2000n. 145, agli altri in<strong>di</strong>cati nel presente <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong>, nonché a quanto previsto da tutti ipiani per le misure <strong>di</strong> sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell'appaltatore gli oneri e gli45


obblighi <strong>di</strong> cui ai commi che seguono.2. La fedele esecuzione del progetto e degli or<strong>di</strong>ni impartiti per quanto <strong>di</strong> competenza, dal<strong>di</strong>rettore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguiterisultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regolad'arte, richiedendo al <strong>di</strong>rettore dei lavori tempestive <strong>di</strong>sposizioni scritte per i particolari cheeventualmente non risultassero da <strong>di</strong>segni, dal <strong>Capitolato</strong> o dalla descrizione delle opere. Inogni caso l'appaltatore non deve dare corso all'esecuzione <strong>di</strong> aggiunte o varianti non or<strong>di</strong>nateper iscritto ai sensi dell'articolo 1659 del co<strong>di</strong>ce civile.3. Sono a carico dell'appaltatore tutte le misure, comprese le opere provvisionali, e tutti gliadempimenti per evitare il verificarsi <strong>di</strong> danni alle opere, all'ambiente, alle persone e alle cosenella esecuzione dell'appalto.4. L'onere per il ripristino <strong>di</strong> opere o il risarcimento <strong>di</strong> danni ai luoghi, a cose o a terzi determinatida mancata, tar<strong>di</strong>va o inadeguata assunzione dei necessari provve<strong>di</strong>menti sono a totale caricodell'appaltatore, in<strong>di</strong>pendentemente dall'esistenza <strong>di</strong> adeguata copertura assicurativa ai sensi deltitolo VII del regolamento.5. I movimenti <strong>di</strong> terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, inrelazione alla entità dell'opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare unaperfetta e rapida esecuzione <strong>di</strong> tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamenteprotetti, in a<strong>di</strong>acenza <strong>di</strong> proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonchéla pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l'inghiaiamento e la sistemazione delle suestrade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addetteai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso enteappaltante.6. L'assunzione in proprio, tenendone sollevata la Stazione appaltante, <strong>di</strong> ogni responsabilitàrisarcitoria e delle obbligazioni relative, comunque connesse all'esecuzione delle prestazionidovute dall'impresa appaltatrice a termini <strong>di</strong> contratto.7. L'esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, <strong>di</strong> tutte le prove che verranno or<strong>di</strong>nate dalla<strong>di</strong>rezione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresala confezione dei campioni e l'esecuzione <strong>di</strong> prove <strong>di</strong> carico che siano or<strong>di</strong>nate dalla stessa<strong>di</strong>rezione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra strutturaportante, nonché prove <strong>di</strong> tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo <strong>di</strong> effettuarealmeno un prelievo <strong>di</strong> calcestruzzo per ogni giorno <strong>di</strong> getto, che viene datato e conservato.8. Le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti in sito rispetto a quelliprogettati o previsti dal capitolato.9. Il mantenimento, fino al collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del transito suglispazi, pubblici e privati, a<strong>di</strong>acenti le opere da eseguire.10. Il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi <strong>di</strong> deposito o nei punti <strong>di</strong> impiego secondo le<strong>di</strong>sposizioni della <strong>di</strong>rezione lavori, comunque all'interno del cantiere, dei materiali e deimanufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre <strong>di</strong>tte per contodell'ente appaltante e per i quali competono a termini <strong>di</strong> contratto all'appaltatore le assistenzealla posa in opera; i danni che per cause <strong>di</strong>pendenti dall'appaltatore fossero apportati aimateriali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso appaltatore.11. Il libero accesso al cantiere ed il passaggio, nello stesso e sulle opere eseguite od in corsod'esecuzione, alle persone addette a qualunque altra Impresa alla quale siano stati affidati lavorinon compresi nel presente appalto, e alle persone che eseguono lavori per conto <strong>di</strong>retto dellaStazione Appaltante, nonché, a richiesta della Direzione dei Lavori, l'uso parziale o totale, daparte <strong>di</strong> dette Imprese o persone, dei ponti <strong>di</strong> servizio, impalcature, costruzioni provvisorie, edegli apparecchi <strong>di</strong> sollevamento, per tutto il tempo occorrente alla esecuzione dei lavori che laStazione Appaltante intenderà eseguire <strong>di</strong>rettamente ovvero a mezzo <strong>di</strong> altre Ditte, dalle quali,come dalla Stazione Appaltante, l'Appaltatore non potrà pretendere compensi <strong>di</strong> sorta.12. La pulizia del cantiere e delle vie <strong>di</strong> transito e <strong>di</strong> accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei46


materiali <strong>di</strong> rifiuto lasciati da altre <strong>di</strong>tte. È a carico dell'Impresa appaltatrice, l'obbligo <strong>di</strong>effettuare una accurata e completa pulizia dei locali, tale da consentirne l'uso imme<strong>di</strong>ato; ilmancato adempimento comporterà la non accettazione dei lavori stessi.13. Le spese, i contributi, i <strong>di</strong>ritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gliallacciamenti provvisori dei servizi <strong>di</strong> acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per ilfunzionamento del cantiere e per l'esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e iconsumi <strong>di</strong>pendenti dai predetti servizi; l'appaltatore si obbliga a concedere, con il <strong>solo</strong>rimborso delle spese vive, l'uso dei predetti servizi alle altre <strong>di</strong>tte che eseguono forniture olavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure <strong>di</strong>sicurezza.14. L'esecuzione <strong>di</strong> un'opera campione delle singole categorie <strong>di</strong> lavoro ogni volta che questo siaprevisto specificatamente dal capitolato <strong>speciale</strong> o sia richiesto dalla <strong>di</strong>rezione dei lavori, perottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili.15. La fornitura e manutenzione dei cartelli <strong>di</strong> avviso, <strong>di</strong> fanali <strong>di</strong> segnalazione notturna nei puntiprescritti e <strong>di</strong> quanto altro in<strong>di</strong>cato dalle <strong>di</strong>sposizioni vigenti a scopo <strong>di</strong> sicurezza, nonchél'illuminazione notturna del cantiere.16. La costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio delpersonale <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti <strong>di</strong> arma<strong>di</strong>o chiuso achiave, tavolo, se<strong>di</strong>e, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale <strong>di</strong> cancelleria.17. La pre<strong>di</strong>sposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi,misurazioni, prove e controlli dei lavori tenendo a <strong>di</strong>sposizione del <strong>di</strong>rettore dei lavori i <strong>di</strong>segnie le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> darne visione a terzi e conformale impegno <strong>di</strong> astenersi dal riprodurre o contraffare i <strong>di</strong>segni e i modelli avuti inconsegna.18. La pre<strong>di</strong>sposizione delle prove sui cubetti <strong>di</strong> calcestruzzo, sui ton<strong>di</strong>ni d'acciaio e <strong>di</strong> tutte leesperienze e saggi che verranno in ogni tempo or<strong>di</strong>nati dalla Direzione dei Lavori, sui materialiimpiegati o da impiegarsi nella costruzione, in correlazione a quanto prescritto circal'accettazione dei materiali stessi. Dei campioni potrà essere or<strong>di</strong>nata la conservazione nelcompetente ufficio <strong>di</strong>rettivo munendoli <strong>di</strong> suggelli a firma della Direzione dei Lavori edell'Appaltatore nei mo<strong>di</strong> più adatti a garantirne l'autenticità.19. La esecuzione <strong>di</strong> ogni prova <strong>di</strong> carico che sia or<strong>di</strong>nata dalla Direzione dei Lavori su pali <strong>di</strong>fondazione, solai, balconi, e qualsiasi altra struttura portante, <strong>di</strong> notevole importanza statica.20. Le spese per la fornitura <strong>di</strong> fotografie delle opere in corso nei vari perio<strong>di</strong> dell'appalto, nelnumero e <strong>di</strong>mensioni che saranno <strong>di</strong> volta in volta in<strong>di</strong>cati dalla Direzione dei Lavori.18. La consegna, prima della smobilitazione del cantiere, <strong>di</strong> un certo quantitativo <strong>di</strong> materialeusato, per le finalità <strong>di</strong> eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato <strong>speciale</strong> oprecisato da parte della <strong>di</strong>rezione lavori con or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio e che viene liquidato in base al<strong>solo</strong> costo del materiale.19. L'idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione <strong>di</strong> danni <strong>di</strong> qualsiasinatura e causa, nonché la rimozione <strong>di</strong> dette protezioni a richiesta della <strong>di</strong>rezione lavori; nelcaso <strong>di</strong> sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provve<strong>di</strong>mento necessario ad evitaredeterioramenti <strong>di</strong> qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a caricodell'appaltatore l'obbligo <strong>di</strong> risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato o<strong>di</strong>nsufficiente rispetto della presente norma.20. L'adozione, nel compimento <strong>di</strong> tutti i lavori, dei proce<strong>di</strong>menti e delle cautele necessarie agarantire l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché adevitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le <strong>di</strong>sposizioni contenute nelle vigentinorme in materia <strong>di</strong> prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso <strong>di</strong>infortuni a carico dell'appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché ilpersonale preposto alla <strong>di</strong>rezione e sorveglianza dei lavori.21. L'appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti47


<strong>di</strong>versi dalla Stazione appaltante (Consorzi, rogge, privati, Provincia, ANAS, ENEL, Telecom ealtri eventuali) interessati <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e aseguire tutte le <strong>di</strong>sposizioni emanate dai suddetti per quanto <strong>di</strong> competenza, in relazioneall'esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e deglialtri atti <strong>di</strong> assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale.14. OBBLIGHI SPECIALI A CARICO DELL'APPALTATORE1. L'appaltatore è obbligato alla tenuta delle scritture <strong>di</strong> cantiere e in particolare:a) il libro giornale a pagine previamente numerate nel quale sono registrate, a curadell'appaltatore:- tutte le circostanze che possono interessare l'andamento dei lavori: con<strong>di</strong>zionimeteorologiche, maestranza presente, fasi <strong>di</strong> avanzamento, date dei getti in calcestruzzoarmato e dei relativi <strong>di</strong>sarmi, stato dei lavori eventualmente affidati all'appaltatore e adaltre <strong>di</strong>tte:- le <strong>di</strong>sposizioni e osservazioni del <strong>di</strong>rettore dei lavori,- le annotazioni e contro deduzioni dell'impresa appaltatrice,- le sospensioni, riprese e proroghe dei lavori;b) il libro dei rilievi o delle misure dei lavori, che deve contenere tutti gli elementi necessariall'esatta e tempestiva contabilizzazione delle opere eseguite, con particolare riguardo a quelleche vengono occultate con il procedere dei lavori stessi; tale libro, aggiornato a curadell'appaltatore, è perio<strong>di</strong>camente verificato e vistato dal Direttore dei Lavori; ai fini dellaregolare contabilizzazione delle opere, ciascuna delle parti deve prestarsi alle misurazioni incontrad<strong>di</strong>ttorio con l'altra parte;c) note delle eventuali prestazioni in economia che sono tenute a cura dell'appaltatore e sonosottoposte settimanalmente al visto del <strong>di</strong>rettore dei lavori e dei suoi collaboratori (in quantotali espressamente in<strong>di</strong>cati sul libro giornale), per poter essere accettate a contabilità e dunqueretribuite.2. L'appaltatore è obbligato ai tracciamenti e ai riconfinamenti, nonché alla conservazione deitermini <strong>di</strong> confine, così come consegnati dalla <strong>di</strong>rezione lavori su supporto cartografico omagnetico-informatico. L'appaltatore deve rimuovere gli eventuali picchetti e confini esistentinel minor numero possibile e limitatamente alle necessità <strong>di</strong> esecuzione dei lavori. Primadell'ultimazione dei lavori stessi e comunque a semplice richiesta della <strong>di</strong>rezione lavori,l'appaltatore deve ripristinare tutti i confini e i picchetti <strong>di</strong> segnalazione, nelle posizioniinizialmente consegnate dalla stessa <strong>di</strong>rezione lavori.3. L'appaltatore è obbligato a produrre alla <strong>di</strong>rezione dei lavori adeguata documentazionefotografica, in relazione a lavorazioni <strong>di</strong> particolare complessità, ovvero non più ispezionabili onon più verificabili dopo la loro esecuzione o comunque a richiesta della <strong>di</strong>rezione dei lavori. Ladocumentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, deve recare in modoautomatico e non mo<strong>di</strong>ficabile la data e l'ora nelle quali sono state effettuate le relativerilevazioni4. L'Appaltatore ha l'obbligo <strong>di</strong> fornire in opera a sua cura e spese e <strong>di</strong> esporre all'esterno delcantiere, come <strong>di</strong>spone la Circolare Min. LL.PP. 1 giugno 1990, n. 1729/UL, due cartelli <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni non inferiori a m. 1,00 (larghezza) per m. 2,00 (altezza) in cui devono essere in<strong>di</strong>catila Stazione Appaltante, l'oggetto dei lavori, i nominativi dell'Impresa, del Progettista, dellaDirezione dei Lavori e dell' Assistente ai lavori; ed anche, ai sensi dell’art. 118 comma 5 delD.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., i nominativi <strong>di</strong> tutte le imprese subappaltatrici e deicottimisti nonché tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali.15. RICONOSCIMENTI A FAVORE DELL'APPALTATORE IN CASO DI RITARDATA CONSEGNADEI LAVORI1. Nel caso <strong>di</strong> accoglimento dell'istanza <strong>di</strong> recesso dell'appaltatore dal contratto per ritardo nella48


consegna dei lavori attribuibile a fatto o colpa della stazione appaltante ai sensi dell'articolo 129,commi 8 e 9, del regolamento, l'appaltatore ha <strong>di</strong>ritto al rimborso delle spese contrattuali ai sensidell'articolo 112 del regolamento, nonché delle altre spese effettivamente sostenute edocumentate in misura comunque non superiore alle seguenti percentuali, calcolate sull'importonetto dell'appalto: 1,00 per cento per la parte dell'importo fino a 500 milioni; 0,50 per cento perla eccedenza fino a 3000 milioni, 0,20 per cento per la parte eccedente i 3000 milioni. Nel caso<strong>di</strong> appalto integrato, l'appaltatore ha altresì <strong>di</strong>ritto al rimborso delle spese del progetto esecutivonell'importo quantificato nei documenti <strong>di</strong> gara e depurato del ribasso offerto; con il pagamentola proprietà del progetto è acquisita in capo alla stazione appaltante.2. Ove l'istanza dell'impresa non sia accolta e si proceda tar<strong>di</strong>vamente alla consegna, l'appaltatoreha <strong>di</strong>ritto al risarcimento dei danni <strong>di</strong>pendenti dal ritardo, pari all'interesse legale calcolatosull'importo corrispondente alla produzione me<strong>di</strong>a giornaliera prevista dal programma <strong>di</strong>esecuzione dei lavori nel periodo <strong>di</strong> ritardo, calcolato dal giorno <strong>di</strong> notifica dell'istanza <strong>di</strong> recessofino alla data <strong>di</strong> effettiva consegna dei lavori.3. Oltre alle somme espressamente previste nei commi 1 e 2 nessun altro compenso o indennizzospetta all'appaltatore.4. La richiesta <strong>di</strong> pagamento degli importi spettanti a norma del comma 1, debitamente quantificata,deve essere inoltrata a pena <strong>di</strong> decadenza entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong> ricevimento dellacomunicazione <strong>di</strong> accoglimento dell'istanza <strong>di</strong> recesso; la richiesta <strong>di</strong> pagamento degli importispettanti a norma del comma 2 deve essere formulata a pena <strong>di</strong> decadenza me<strong>di</strong>ante riserva daiscrivere nel verbale <strong>di</strong> consegna dei lavori e da confermare, debitamente quantificata, nelregistro <strong>di</strong> contabilità con le modalità <strong>di</strong> cui all'articolo 165 del regolamento.16. INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO1. Qualora uno stesso atto contrattuale dovesse riportare delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>scordante,l’Appaltatore ne farà oggetto d’imme<strong>di</strong>ata segnalazione scritta alla Stazione Appaltante per iconseguenti provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica.2. In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scordanza tra i vari elaborati <strong>di</strong> progetto vale la soluzione più aderente alle finalitàper le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri <strong>di</strong>ragionevolezza e <strong>di</strong> buona tecnica esecutiva. Se le <strong>di</strong>scordanze dovessero riferirsi acaratteristiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento grafico, saranno <strong>di</strong> norma ritenute valide le in<strong>di</strong>cazioniriportate nel <strong>di</strong>segno con scala <strong>di</strong> riduzione minore. In ogni caso dovrà ritenersi nulla la<strong>di</strong>sposizione che contrasta o che in minor misura collima con il contesto delle norme e<strong>di</strong>sposizioni riportate nei rimanenti atti contrattuali.3. Nel caso si riscontrassero <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>scordanti tra i <strong>di</strong>versi atti <strong>di</strong> contratto, fermo restandoquanto stabilito nella seconda parte del precedente capoverso, l’Appaltatore rispetterà,nell’or<strong>di</strong>ne, quelle in<strong>di</strong>cate dagli atti seguenti: Contratto - <strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto - ElencoPrezzi (ovvero modulo in caso <strong>di</strong> offerta prezzi) - Disegni.In caso <strong>di</strong> norme del capitolato <strong>speciale</strong> tra loro non compatibili o apparentemente noncompatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fannoeccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle <strong>di</strong>sposizionilegislative o regolamentari ovvero all'or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co, in terzo luogo quelle <strong>di</strong> maggiordettaglio e infine quelle <strong>di</strong> carattere or<strong>di</strong>nario.4. L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle <strong>di</strong>sposizioni del capitolato <strong>speciale</strong><strong>d'appalto</strong>, deve essere fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati conl'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da1362 a 1369 del co<strong>di</strong>ce civile.5. Qualora gli atti contrattuali prevedessero delle soluzioni alternative, resta espressamente stabilitoche la scelta spetterà, <strong>di</strong> norma e salvo <strong>di</strong>versa specifica, alla Direzione dei Lavori.L’Appaltatore dovrà comunque rispettare i minimi inderogabili fissati dal presente <strong>Capitolato</strong>avendo gli stessi, per esplicita statuizione, carattere <strong>di</strong> prevalenza rispetto alle <strong>di</strong>verse o minori49


prescrizioni riportate negli altri atti contrattuali.50


CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE1. ULTIMAZIONE DEI LAVORI1. Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell'impresa appaltatrice il <strong>di</strong>rettore dei lavorire<strong>di</strong>ge, entro 10 giorni dalla richiesta, il certificato <strong>di</strong> ultimazione; entro trenta giorni dalla datadel certificato <strong>di</strong> ultimazione dei lavori il <strong>di</strong>rettore dei lavori procede all'accertamento sommariodella regolarità delle opere eseguite.2. In sede <strong>di</strong> accertamento sommario, senza pregiu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> successivi accertamenti, sono rilevati everbalizzati eventuali vizi e <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong> costruzione che l'impresa appaltatrice è tenuta aeliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal <strong>di</strong>rettore dei lavori, fattosalvo il risarcimento del danno dell'ente appaltante. In caso <strong>di</strong> ritardo nel ripristino, si applica lapenale per i ritar<strong>di</strong> prevista dall'apposito articolo del presente <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong>, proporzionaleall'importo della parte <strong>di</strong> lavori che <strong>di</strong>rettamente e in<strong>di</strong>rettamente traggono pregiu<strong>di</strong>zio dalmancato ripristino e comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori <strong>di</strong> ripristino.3. L'ente appaltante si riserva <strong>di</strong> prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere conapposito verbale imme<strong>di</strong>atamente dopo l'accertamento sommario se questo ha avuto esitopositivo, ovvero nel termine assegnato dalla <strong>di</strong>rezione lavori ai sensi dei commi precedenti.4. Dalla data del verbale <strong>di</strong> ultimazione dei lavori decorre il periodo <strong>di</strong> gratuita manutenzione; taleperiodo cessa con l'approvazione del collaudo finale da parte dell'ente appaltante, da effettuarsientro i termini previsti dal <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong>.2. PERIODO DI GARANZIA1. A partire dalla data <strong>di</strong> ultimazione lavori, sia essa parziale o totale, decorrerà il periodo <strong>di</strong>garanzia la cui durata terminerà con l'emissione del collaudo definitivo.2. Durante il periodo <strong>di</strong> garanzia la perfetta manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria delle opererealizzate sarà eseguita dall'Appaltatore con personale <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento della Società Appaltante.Tutti gli oneri economici per le prestazioni a carico dell'Appaltatore in tale periodo, siintendono compresi nel prezzo “a corpo" netto forfetario <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione.3. Nel periodo <strong>di</strong> garanzia dovranno essere effettuati, a carico dell'Appaltatore, tutti iprovve<strong>di</strong>mento, correzioni e riparazioni necessarie ad eliminare i <strong>di</strong>fetti ed imperfezioni che siverificassero durante l'esercizio.Tutti gli oneri economici per le prestazioni a carico dell'Appaltatore in tale periodo, si intendonocompresi nel prezzo “a corpo" netto forfetario <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione.4. Qualora nel periodo <strong>di</strong> garanzia la Società Appaltante riscontrasse anomalie, imperfezioni nelfunzionamento delle opere appaltate e comunque con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> contratto, potràchiedere che vengano effettuati, a carico dell'Appaltatore, tutti gli occorrenti interventi atti asistemare l'impianto e/o le apparecchiature facenti parte dell'appalto.3. CONTO FINALE E COLLAUDO1. Il conto finale verrà redatto entro tre mesi dal Certificato <strong>di</strong> ultimazione dei lavori.2. Il certificato <strong>di</strong> collaudo provvisorio verrà emesso entro il termine perentorio <strong>di</strong> sei mesi dalladata <strong>di</strong> rilascio del certificato <strong>di</strong> ultimazione finale dei lavori; esso assume carattere definitivotrascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intendetacitamente approvato anche se l’atto formale <strong>di</strong> approvazione non sia intervenuto entro isuccessivi due mesi.3. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni <strong>di</strong> collaudovolte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso <strong>di</strong> realizzazione aquanto richiesto negli elaborati progettuali, nel <strong>Capitolato</strong> Speciale o nel contratto.51


4. PRESA IN CONSEGNA DEI LAVORI ULTIMATI1. La Stazione appaltante si riserva <strong>di</strong> prendere in consegna parzialmente o totalmente le opereappaltate anche subito dopo l'ultimazione dei lavori.2. Qualora la Stazione appaltante si avvalga <strong>di</strong> tale facoltà, che viene comunicata all'appaltatore periscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi <strong>di</strong>sorta.3. Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde esseregarantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.4. La presa <strong>di</strong> possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissatodalla stessa per mezzo del <strong>di</strong>rettore dei lavori o per mezzo del responsabile del proce<strong>di</strong>mento, inpresenza dell'appaltatore o <strong>di</strong> due testimoni in caso <strong>di</strong> sua assenza.5. Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> prendere in consegna le operedopo l'ultimazione dei lavori, l'appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto allagratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong>.5. TERMINI PER L'ACCERTAMENTO DELLA REGOLARE ESECUZIONE1. Il certificato <strong>di</strong> regolare esecuzione o del collaudo redatto secondo le modalità in<strong>di</strong>cate dal titoloII del D.P.R. 554/99, è emesso entro il termine perentorio <strong>di</strong> 6 (ovvero 3 in caso <strong>di</strong> regolareesecuzione) mesi dall'ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume caratteredefinitivo trascorsi due anni dalla data dell'emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intendetacitamente approvato anche se l'atto formale <strong>di</strong> approvazione non sia intervenuto entro isuccessivi due mesi.2. Durante l'esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni <strong>di</strong> collaudo voltea verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso <strong>di</strong> realizzazione a quantorichiesto negli elaborati progettuali, nel <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong> o nel contratto.3. Qualora durante il collaudo venissero accertati i <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> cui all'art. 197 comma 2 del D.P.R.554/99, l'Appaltatore sarà tenuto ad eseguire tutti i lavori che il Collaudatore riterrà necessari, neltempo dallo stesso assegnato.4. Nell'ipotesi prevista dal comma 3 dell'art. 197 del D.P.R. 554/99 l'organo <strong>di</strong> collaudo determinerànell'emissione del certificato la somma che, in conseguenza dei riscontrati <strong>di</strong>fetti, deve detrarsidal cre<strong>di</strong>to dell'appaltatore, salvo il maggior onere che rimane comunque a caricodell'appaltatore.52


CAPO 12 - NORME FINALI1. QUALITÀ E ACCETTAZIONE DEI MATERIALI IN GENERE1. I materiali e i componenti devono corrispondere alle prescrizioni del capitolato <strong>speciale</strong> edessere della migliore qualità: possono essere messi in opera solamente dopo l’accettazione del<strong>di</strong>rettore dei lavori; in caso <strong>di</strong> controversia, si procede ai sensi dell’art.137 del regolamento554/99.2. I materiali da impiegare per i lavori compresi nell’appalto devono corrispondere, comecaratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e nei regolamenti ufficiali vigenti in materia; inmancanza <strong>di</strong> particolari prescrizioni, devono essere delle migliori qualità esistenti in commercio,in rapporto alla funzione cui sono stati destinati; in ogni caso i materiali, prima della posa inopera, devono essere riconosciuti idonei e accettati dalla <strong>di</strong>rezione Lavori, anche a seguito <strong>di</strong>specifiche prove <strong>di</strong> laboratorio o <strong>di</strong> certificazioni fornite dal produttore.3. In materia <strong>di</strong> accettazione dei materiali, qualora eventuali carenze <strong>di</strong> prescrizioni comunitarie(dell’Unione europea) nazionali e regionali, ovvero la mancanza <strong>di</strong> precise <strong>di</strong>sposizioni nelladescrizione contrattuale dei lavori possano dare luogo a incertezze circa i requisiti dei materialistessi, la <strong>di</strong>rezione lavori ha facoltà <strong>di</strong> ricorrere all’applicazione <strong>di</strong> norme speciali, ove esistano,siano esse nazionali o estere.4. Qualora la <strong>di</strong>rezione dei lavori rifiuti una qualsiasi provvista <strong>di</strong> materiali in quanto non adattaall’impiego, l’impresa deve sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; imateriali rifiutati devono essere allontanati imme<strong>di</strong>atamente dal cantiere a cura e a spese dellastessa impresa.5. L’accettazione dei materiali e dei componenti è definitiva <strong>solo</strong> dopo la loro posa in opera. Il<strong>di</strong>rettore dei lavori può rifiutare in qualunque tempo i materiali e i componenti deperiti dopo laintroduzione in cantiere, o che per qualsiasi causa non fossero conformi alle caratteristichetecniche risultanti dai documenti allegati al contratto; in questo ultimo caso l’appaltatore deverimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a sue spese.6. Ove l’appaltatore non effettui la rimozione nel termine prescritto dal <strong>di</strong>rettore dei lavori, lastazione appaltante può provvedervi <strong>di</strong>rettamente a spese dell’appaltatore, a carico del qualeresta anche qualsiasi onere o danno che possa derivargli per effetto della rimozione eseguitad’ufficio.7. Anche dopo l’accettazione e la posa in opera dei materiali e dei componenti da partedell’appaltatore, restano fermi i <strong>di</strong>ritti ed i poteri della stazione appaltante in sede <strong>di</strong>certificazione <strong>di</strong> regolare esecuzione e/o <strong>di</strong> collaudo.8. L’appaltatore che nel proprio interesse o <strong>di</strong> sua iniziativa abbia impiegato materiali ocomponenti <strong>di</strong> caratteristiche superiori a quelle prescritte nei documenti contrattuali, o eseguitouna lavorazione più accurata, non ha <strong>di</strong>ritto ad aumento dei prezzi e la contabilità è redatta comese i materiali avessero le caratteristiche stabilite.9. Nel caso sia stato autorizzato per ragioni <strong>di</strong> necessità o convenienza da parte del <strong>di</strong>rettore deilavori l’impiego <strong>di</strong> materiali o componenti aventi qualche carenza nelle <strong>di</strong>mensioni, nellaconsistenza o nella qualità, ovvero sia stata autorizzata una lavorazione <strong>di</strong> minor pregio vieneapplicata una adeguata riduzione del prezzo in sede <strong>di</strong> contabilizzazione, sempre che l’opera siaaccettabile senza pregiu<strong>di</strong>zio e salve le determinazioni definitive dell’organo <strong>di</strong> certificazionecollaudo.10. Gli accertamenti <strong>di</strong> laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie, ovvero specificamenteprevisti dal capitolato <strong>speciale</strong> d’appalto, sono <strong>di</strong>sposti dalla <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> lavori o dall’organo <strong>di</strong>certificazione-collaudo, imputando la spesa a carico delle somme a <strong>di</strong>sposizione accantonate atale titolo nel quadro economico. Per le stesse prove <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei lavori provvede al prelievodel relativo campione ed alla redazione <strong>di</strong> apposito verbale <strong>di</strong> prelievo; la certificazioneeffettuata dal laboratorio prove materiali riporta espresso riferimento a tale verbale.11. La <strong>di</strong>rezione dei lavori o l’organo <strong>di</strong> certificazione-collaudo possono <strong>di</strong>sporre ulteriori prove ed53


analisi ancorché non prescritte dal capitolato <strong>speciale</strong> d’appalto, ma ritenute necessarie perstabilire l’idoneità dei materiali o dei componenti. Le relative spese sono poste a caricodell’appaltatore.12. Entro 60 giorni dalla consegna dei lavori o, in caso <strong>di</strong> materiali o prodotti <strong>di</strong> particolarecomplessità, entro 60 giorni antecedenti il loro utilizzo, l’appaltatore presenta alla Direzione deilavori, per l’approvazione, la campionatura completa <strong>di</strong> tutti i materiali, manufatti, prodotti, ecc.previsti o necessari per dare finita in ogni sua parte l’opera oggetto dell’appalto.13. L’accettazione dei materiali da parte della <strong>di</strong>rezione dei lavori non esenta l’appaltatore dallatotale responsabilità della riuscita delle opere, anche per quanto può <strong>di</strong>pendere dai materialistessi.2. MATERIALI A PIE' D'OPERA1. I prezzi <strong>di</strong> elenco per i materiali a piè d'opera, <strong>di</strong>minuiti del ribasso d'asta, si applicano soltanto:a) alle provviste dei materiali a piè d'opera che l'Appaltatore è tenuto a fare a richiesta dellaDirezione dei Lavori come, ad esempio, somministrazioni per lavori in economia,somministrazione <strong>di</strong> legnami per casseri, paratie, palafitte, travature ecc., alla cui esecuzioneprovvede <strong>di</strong>rettamente la Stazione Appaltante, la somministrazione <strong>di</strong> ghiaia o pietrisco,quando l'Impresa non debba effettuarne lo span<strong>di</strong>mento;b) alla valutazione dei materiali accettabili nel caso <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> ufficio e nel caso <strong>di</strong>rescissione coattiva oppure <strong>di</strong> scioglimento <strong>di</strong> contratto;c) alla valutazione del materiale per l'accre<strong>di</strong>tamento del loro importo nei pagamenti in acconto,ai sensi del D.M. 145/2000 <strong>Capitolato</strong> Generale;d) alla valutazione delle provviste a piè d'opera che si dovessero rilevare dalla StazioneAppaltante quando per variazioni da essa introdotte non potessero più trovare impiego neilavori.I detti prezzi per i materiali a piè d'opera servono pure per la formazione <strong>di</strong> nuovi prezzi ai qualideve essere applicato il ribasso contrattuale.In detti prezzi dei materiali è compresa ogni spesa accessoria per dare i materiali a piè d'opera sulluogo <strong>di</strong> impiego, le spese generali ed il beneficio dell'Appaltatore.3. SOSTITUZIONE DEI LUOGHI DI PROVENIENZA DEI MATERIALI PREVISTI IN CONTRATTO1. Qualora gli atti contrattuali prevedano il luogo <strong>di</strong> provenienza dei materiali, il <strong>di</strong>rettore deilavori può prescriverne uno <strong>di</strong>verso, ove ricorrano ragioni <strong>di</strong> necessità o convenienza.2. Nel caso <strong>di</strong> cui al comma 1, se il cambiamento importa una <strong>di</strong>fferenza in più o in meno delquinto del prezzo contrattuale del materiale, si fa luogo alla determinazione del nuovo prezzo aisensi degli articoli 136 e 137 del regolamento 554/99.3. Qualora i luoghi <strong>di</strong> provenienza dei materiali siano in<strong>di</strong>cati negli atti contrattuali, l’appaltatorenon può cambiarli senza l’autorizzazione scritta del <strong>di</strong>rettore dei lavori, che riporti l’espressaapprovazione del responsabile unico del proce<strong>di</strong>mento.4. PROPRIETÀ DEGLI OGGETTI TROVATI1. Fatta eccezione per i <strong>di</strong>ritti che spettano allo Stato a termini <strong>di</strong> legge, appartiene alla stazioneappaltante la proprietà degli oggetti <strong>di</strong> valore e <strong>di</strong> quelli che interessano la scienza, la storia,l’arte o l’archeologia, compresi i relativi frammenti, che si dovessero reperire nei fon<strong>di</strong> occupatiper l’esecuzione dei lavori e per i rispettivi cantieri e nella sede dei lavori stessi. L’appaltatore ha<strong>di</strong>ritto al rimborso delle spese sostenute per la loro conservazione e per le speciali operazioni chefossero state espressamente or<strong>di</strong>nate al fine <strong>di</strong> assicurarne l’integrità ed il <strong>di</strong>ligente recupero.2. Il reperimento <strong>di</strong> cose <strong>di</strong> interesse artistico, storico o archeologico deve essere imme<strong>di</strong>atamentecomunicato alla stazione appaltante. L’appaltatore non può demolire o comunque alterare ireperti, ne può rimuoverli senza autorizzazione della stazione appaltante.54


5. CUSTODIA DEL CANTIEREE’ a carico e a cura dell’appaltatore la custo<strong>di</strong>a e la tutela del cantiere, <strong>di</strong> tutti i manufatti e deimateriali in esso esistenti, anche se <strong>di</strong> proprietà della Stazione appaltante e ciò anche duranteperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazioneappaltante.6. CARTELLO DI CANTIERE1. L'Appaltatore ha l'obbligo <strong>di</strong> fornire in opera a sua cura e spese e <strong>di</strong> esporre all'esterno delcantiere, come <strong>di</strong>spone la Circolare Min. LL.PP. 1 giugno 1990, n. 1729/UL, due cartelli <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni non inferiori a m. 1,00 (larghezza) per m. 2,00 (altezza) in cui devono essere in<strong>di</strong>catila Stazione Appaltante, l'oggetto dei lavori, i nominativi dell'Impresa, del Progettista, delDirezione dei Lavori e dell' Assistente ai lavori; ed anche, ai sensi dell’art. 118 comma 5 delD.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., i nominativi <strong>di</strong> tutte le imprese subappaltatrici e deicottimisti nonché tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali.7. SPESE CONTRATTUALI, IMPOSTE, TASSE1. Sono a carico dell'appaltatore senza <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rivalsa:a) le spese contrattuali;b) le tasse e gli altri oneri per l'ottenimento <strong>di</strong> tutte le licenze tecniche occorrenti per l'esecuzionedei lavori e la messa in funzione degli impianti;c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea <strong>di</strong> suolo pubblico,passi carrabili, permessi <strong>di</strong> scarico, canoni <strong>di</strong> conferimento a <strong>di</strong>scarica ecc.) <strong>di</strong>rettamente oin<strong>di</strong>rettamente connessi alla gestione del cantiere e all'esecuzione dei lavori;d) le spese, le imposte, i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e allaregistrazione del contratto.2. A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, <strong>di</strong>rettamente oin<strong>di</strong>rettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.3. Il presente contratto è soggetto all'imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l'I.V.A. è regolata dallalegge; tutti gli importi citati nel presente <strong>Capitolato</strong> <strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong> si intendono I.V.A.esclusa.55


PARTE B -NORME TECNICHECAPO A - QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI3. NORME GENERALI RELATIVE A QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALITutti i materiali ed i componenti occorrenti per la costruzione delle opere, che siano prodotti conmateriali e tecnologie tra<strong>di</strong>zionali e/o artigianali, proverranno dalle località che l'Appaltatoreriterrà <strong>di</strong> sua convenienza, purché, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei lavori,rispondano alle caratteristiche/prestazioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.I materiali da impiegare per i lavori compresi nell'appalto dovranno corrispondere, comecaratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e regolamenti ufficiali vigenti in materia; inmancanza <strong>di</strong> particolari prescrizioni dovranno essere delle migliori qualità esistenti incommercio in rapporto alla funzione cui sono destinati.Nel caso <strong>di</strong> prodotti industriali la rispondenza alle norme in vigore può risultare da un attestato <strong>di</strong>conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione.Quando la Direzione dei lavori avrà rifiutato qualche provvista perché ritenuta a suo giu<strong>di</strong>zioinsindacabile non idonea ai lavori, l'Impresa dovrà sostituirla con altra che risponda ai requisitivoluti ed i materiali rifiutati dovranno essere imme<strong>di</strong>atamente allontanati dalla sede del lavoro odai cantieri a cura e spese dell'Impresa.Malgrado l'accettazione dei materiali da parte della Direzione dei Lavori, l'Impresa resta totalmenteresponsabile della riuscita delle opere anche per quanto può <strong>di</strong>pendere dai materiali stessi.4. ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI, CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSOa) Acqua - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida (norma UNI EN ISO7027), priva <strong>di</strong> grassi o sostanze organiche e priva <strong>di</strong> sali (particolarmente solfati e cloruri) inpercentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante.b) Calci - Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti <strong>di</strong> accettazione <strong>di</strong> cui alRegio Decreto 2231/39; le calci idrauliche dovranno altresì rispondere alle prescrizioni contenutenella legge 595/65 (Caratteristiche tecniche e requisiti dei leganti idraulici), ai requisiti <strong>di</strong>accettazione contenuti nel D.M. 31 agosto 1972 (Norme sui requisiti <strong>di</strong> accettazione e modalità<strong>di</strong> prova degli agglomerati cementizi e delle calci idrauliche) nonché alle norme UNI EN 459-1 e459-2.c) Cementi e agglomerati cementizi.1) Devono impiegarsi esclusivamente i cementi previsti dalle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia (legge26 maggio 1995 n. 595 e norme armonizzate della serie EN 197), dotati <strong>di</strong> attestato <strong>di</strong> conformitàai sensi delle norme UNI EN 197-1, UNI EN 197-2 e UNI EN 197- 4.2) A norma <strong>di</strong> quanto previsto dal Decreto 12 luglio 1999, n. 314 (Regolamento recante norme peril rilascio dell'attestato <strong>di</strong> conformità per i cementi), i cementi <strong>di</strong> cui all'art. 1 lettera A) dellalegge 595/65 (e cioè i cementi normali e ad alta resistenza portland, pozzolanico e d'altoforno),se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato e precompresso,devono essere certificati presso i laboratori <strong>di</strong> cui all'art. 6 della legge 595/65 e all'art. 59 delD.P.R. 380/2001 e s.m.i.. Per i cementi <strong>di</strong> importazione, la procedura <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong>certificazione potrà essere svolta nei luoghi <strong>di</strong> produzione da analoghi laboratori esteri <strong>di</strong> analisi.3) I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, benriparati dall'umi<strong>di</strong>tà e da altri agenti capaci <strong>di</strong> degradarli prima dell'impiego.d) Pozzolane - Le pozzolane saranno ricavate da strati mon<strong>di</strong> da cappellaccio ed esenti da sostanzeeterogenee o <strong>di</strong> parti inerti; qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i requisitiprescritti dal Regio Decreto 2230/39.e) Gesso - Il gesso dovrà essere <strong>di</strong> recente cottura, perfettamente asciutto, <strong>di</strong> fine macinazione inmodo da non lasciare residui sullo staccio <strong>di</strong> 56 maglie a centimetro quadrato, scevro da materieeterogenee e senza parti alterate per estinzione spontanea. Il gesso dovrà essere conservato in56


locali coperti, ben riparati dall'umi<strong>di</strong>tà e da agenti degradanti. Per l'accettazione valgono i criterigenerali dell'articolo "Materiali in Genere" e la norma UNI 5371.f) Sabbie - Le sabbie dovranno essere assolutamente prive <strong>di</strong> terra, materie organiche o altre materienocive, essere <strong>di</strong> tipo siliceo (o in subor<strong>di</strong>ne quarzoso, granitico o calcareo), avere granaomogenea, e provenire da rocce con elevata resistenza alla compressione. Sottoposta alla prova<strong>di</strong> decantazione in acqua, la per<strong>di</strong>ta in peso della sabbia non dovrà superare il 2%. L’Appaltatoredovrà inoltre mettere a <strong>di</strong>sposizione della Direzione dei Lavori i vagli <strong>di</strong> controllo (stacci) <strong>di</strong> cuialla norma UNI 2332-1.La sabbia utilizzata per le murature dovrà avere grani <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni tali da passare attraverso lostaccio 2, UNI 2332-1.La sabbia utilizzata per gli intonaci, le stuccature e le murature a faccia vista dovrà avere granipassanti attraverso lo staccio 0,5, UNI 2332-1.La sabbia utilizzata per i conglomerati cementizi dovrà essere conforme a quanto previsto nell’All.1 del D.M. 3 giugno 1968 e dall’All. 1 p.to 1.2. D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i..La granulometria dovrà essere adeguata alla destinazione del getto ed alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> posa inopera. E’ assolutamente vietato l’uso <strong>di</strong> sabbia marina.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.5. MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE1 ) Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e <strong>di</strong> frantumazione, devono essere costituiti daelementi non gelivi e non friabili, privi <strong>di</strong> sostanze organiche, limose ed argillose, <strong>di</strong> getto, ecc.,in proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature.La ghiaia o il pietrisco devono avere <strong>di</strong>mensioni massime commisurate alle caratteristichegeometriche della carpenteria del getto ed all'ingombro delle armature. La sabbia per malte dovràessere priva <strong>di</strong> sostanze organiche, terrose o argillose, ed avere <strong>di</strong>mensione massima dei grani <strong>di</strong>2 mm per murature in genere, <strong>di</strong> 1 mm per gli intonaci e murature <strong>di</strong> parametro o in pietra dataglio.2) Gli ad<strong>di</strong>tivi per impasti cementizi, come da norma UNI EN 934, si intendono classificati comesegue: flui<strong>di</strong>ficanti; aeranti; ritardanti; acceleranti; flui<strong>di</strong>ficanti-aeranti; flui<strong>di</strong>ficanti-ritardanti;flui<strong>di</strong>ficanti- acceleranti; antigelo-superflui<strong>di</strong>ficanti. Per le modalità <strong>di</strong> controllo ed accettazioneil Direttore dei lavori potrà far eseguire prove od accettare, secondo i criteri dell'articolo"Materiali in Genere", l'attestazione <strong>di</strong> conformità alle norme UNI EN 934, 480, UNI 10765,7110.3) I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni<strong>di</strong> cui al D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i. e relative circolari esplicative.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.6. ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZOGli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature (elementi in laterizio ed incalcestruzzo) possono essere costituiti <strong>di</strong> laterizio normale, laterizio alleggerito in pasta,calcestruzzo normale, calcestruzzo alleggerito.Quando impiegati nella costruzione <strong>di</strong> murature portanti, essi debbono rispondere alle prescrizionicontenute nel D.M. LL.PP. 20 novembre 1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzionee collaudo degli e<strong>di</strong>fici in muratura e per il loro consolidamento).Nel caso <strong>di</strong> murature non portanti le suddette prescrizioni possono costituire utile riferimento,insieme a quelle della norma UNI EN 771.Gli elementi resistenti <strong>di</strong> laterizio e <strong>di</strong> calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle57


prescrizioni del succitato D.M. LL.PP. 20 novembre 1987.La resistenza meccanica degli elementi deve essere <strong>di</strong>mostrata attraverso certificazioni contenentirisultati delle prove e condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti <strong>di</strong> produzione, con lemodalità previste nel D.M. <strong>di</strong> cui sopra.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.E' facoltà della Direzione dei Lavori richiedere un controllo <strong>di</strong> accettazione, avente lo scopo <strong>di</strong>accertare se gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche <strong>di</strong>chiarate dal produttore.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.7. ARMATURE PER CALCESTRUZZO1) Gli acciai per l'armatura del calcestruzzo normale devono rispondere alle prescrizioni contenutenel vigente D.M. attuativo della legge 1086/71 (D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i.) e relative circolariesplicative.2) E' fatto <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> impiegare acciai non qualificati all'origine.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio8. PRODOTTI A BASE DI LEGNO1) Si intendono per prodotti a base <strong>di</strong> legno quelli derivati dalla semplice lavorazione e/o dallatrasformazione del legno e che sono presentati solitamente sotto forma <strong>di</strong> segati, pannelli, lastre,ecc.I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della loro fornitura ed in<strong>di</strong>pendentementedalla destinazione d'uso. La Direzione dei Lavori ai fini della loro accettazione può procedere aicontrolli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformitàdella stessa alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutture,pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi articoli del presente capitolato ed alleprescrizioni del progetto.2) I segati <strong>di</strong> legno a complemento <strong>di</strong> quanto specificato nel progetto o negli articoli relativi alladestinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche:- tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ±10 mm (norme UNI EN 1309-1, 844 e 336);- tolleranze sullo spessore: ±2 mm (norme UNI EN 1309-1, 844 e 336);- umi<strong>di</strong>tà non maggiore del 15%, misurata secondo le norme UNI 8829 e 8939;- <strong>di</strong>fetti visibili ammessi, misurati secondo le norme UNI EN 1310, 975, UNI ISO 1029 e 844;3) I pannelli a base <strong>di</strong> fibra <strong>di</strong> legno oltre a quanto specificato nel progetto, e/o negli articolirelativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche (norma UNIEN 316):- tolleranza sulla lunghezza e larghezza: ±3 mm;- tolleranze sullo spessore: ±0,5 mm;- umi<strong>di</strong>tà non maggiore dell'8%;- massa volumica: per tipo tenero minore <strong>di</strong> 350 kg/m³; per tipo semiduro tra 350 e 800 kg/m³;per tipo duro oltre 800 kg/m³, misurate secondo la norma UNI EN 323;La superficie potrà essere:- grezza (se mantenuta come risulta dalla pressatura);- levigata (quando ha subito la levigatura);- rivestita su uno o due facce me<strong>di</strong>ante placcatura, carte impregnate, smalti, altr).58


Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche:- assorbimento <strong>di</strong> acqua misurato secondo UNI EN 317;- resistenza a trazione;- resistenza a compressione;- resistenza a flessione misurata secondo la norma UNI 3748;4) I pannelli a base <strong>di</strong> particelle <strong>di</strong> legno a compimento <strong>di</strong> quanto specificato nel progetto, o negliarticoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche(norma UNI EN 309):- tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ±5 mm;- tolleranze sullo spessore: ±0,5 mm;- umi<strong>di</strong>tà del 10% ± 3%;- massa volumica;- superficie: grezza/levigata.- resistenza al <strong>di</strong>stacco degli strati esterni , misurata secondo la norma UNI EN 311;Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche:- rigonfiamento dopo immersione in acqua: 12% massimo (oppure 16%), misurato secondo lanorma UNI EN 317;- assorbimento d'acqua- resistenza a flessione.5) I pannelli <strong>di</strong> legno compensato e paniforti a completamento <strong>di</strong> quanto specificato nel progetto, onegli articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche(norme UNI EN 313, 635 e UNI 6467 + A58):- tolleranze sulla lunghezza e larghezza: ±5 mm, misurate secondo la norma UNI EN 315;- tolleranze sullo spessore: ±1 mm, misurate secondo la norma UNI EN 315;- umi<strong>di</strong>tà non maggiore del 12%,- grado <strong>di</strong> incollaggio da 1 a 10, misurato secondo la norma UNI EN 314.Funzionalmente avranno le seguenti caratteristiche:- resistenza a trazione misurata secondo la norma UNI 6480;- resistenza a flessione statica, misurata secondo la norma UNI 6483;Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.9. PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE1 - Si definiscono prodotti per pavimentazione quelli utilizzati per realizzare lo strato <strong>di</strong>rivestimento dell'intero sistema <strong>di</strong> pavimentazione.Per la realizzazione del sistema <strong>di</strong> pavimentazione si rinvia all'articolo sulla esecuzione dellepavimentazioni.I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori, aifini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornituraoppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.2 - Le piastrelle <strong>di</strong> ceramica per pavimentazioni (norma UNI EN ISO 10545) dovranno essere delmateriale in<strong>di</strong>cato nel progetto tenendo conto che le <strong>di</strong>zioni commerciali e/o tra<strong>di</strong>zionali (cotto,cotto forte, gres, ecc.) devono essere associate alla classificazione basata sul metodo <strong>di</strong> formatura esull'assorbimento d'acqua secondo le norme UNI EN 14411, UNI EN ISO 10545-2 e 10545-3 .a) Le piastrelle <strong>di</strong> ceramica estruse o pressate <strong>di</strong> prima scelta devono rispondere alla norma UNI EN59


14411.I prodotti <strong>di</strong> seconda scelta, cioè quelli che rispondono all'appen<strong>di</strong>ce Q della norma predetta,saranno accettati in base alla rispondenza ai valori previsti dal progetto, ed, in mancanza, in base adaccor<strong>di</strong> tra Direzione dei Lavori e fornitore.b) Per i prodotti definiti "pianelle comuni <strong>di</strong> argilla", "pianelle pressate ed arrotate <strong>di</strong> argilla" e"mattonelle greificate" dal Regio Decreto 2234/39, devono inoltre essere rispettate leprescrizioni seguenti: resistenza all'urto 2 Nm (0,20 kgm) minimo; resistenza alla flessione2,5 N/mm² (25 kg/cm)2 minimo; coefficiente <strong>di</strong> usura al tribometro 15 mm massimo per 1 km<strong>di</strong> percorso.c) Per le piastrelle colate (ivi comprese tutte le produzioni artigianali) le caratteristiche rilevantida misurare ai fini <strong>di</strong> una qualificazione del materiale sono le stesse in<strong>di</strong>cate per le piastrellepressate a secco ed estruse (norma UNI EN 14411), per cui:- per quanto attiene ai meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova si rimanda alla normativa UNI EN vigente;- per quanto attiene i limiti <strong>di</strong> accettazione, tenendo in dovuto conto il parametro relativoall'assorbimento d'acqua, i valori <strong>di</strong> accettazione per le piastrelle ottenute me<strong>di</strong>ante colaturasaranno concordati fra produttore ed acquirente, sulla base dei dati tecnici previsti dalprogetto o <strong>di</strong>chiarati dai produttori ed accettate dalla Direzione dei Lavori nel rispetto dellanorma UNI EN ISO 10545-1.d) I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche,sporcatura, ecc. nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione prima della posa ed essereaccompagnati da fogli informativi riportanti il nome del fornitore e la rispondenza alleprescrizioni predette.3 - I prodotti <strong>di</strong> gomma per pavimentazioni sotto forma <strong>di</strong> piastrelle e rotoli devono risponderealle prescrizioni date dal progetto ed in mancanza e/o a complemento devono rispondere alleprescrizioni seguenti (norma UNI EN 1816, 1817 e 12199):a) essere esenti da <strong>di</strong>fetti visibili (bolle, graffi, macchie, aloni, ecc.) sulle superfici destinate arestare in vista (norma UNI 8272-1);b) avere costanza <strong>di</strong> colore tra i prodotti della stessa fornitura; in caso <strong>di</strong> contestazione deverisultare entro il contrasto dell'elemento n. 4 della scala dei grigi <strong>di</strong> cui alla norma UNI 8272-2.Per piastrelle <strong>di</strong> forniture <strong>di</strong>verse ed in caso <strong>di</strong> contestazione vale il contrasto dell'elenco n. 3della scala dei grigi;c) sulle <strong>di</strong>mensioni nominali ed ortogonalità dei bor<strong>di</strong> sono ammesse le tolleranze seguenti:- rotoli: lunghezza +1%, larghezza +0,3%, spessore +0,2 mm;- piastrelle: lunghezza e larghezza +0,3%, spessore +0,2 mm;- piastrelle: scostamento dal lato teorico (in millimetri) non maggiore del prodotto tra<strong>di</strong>mensione del lato (in millimetri) e 0,0012;- rotoli: scostamento dal lato teorico non maggiore <strong>di</strong> 1,5 mm;d) la durezza deve essere tra 75 e 85 punti <strong>di</strong> durezza Shore A (norma UNI EN ISO 868);e) la resistenza all'abrasione deve essere non maggiore <strong>di</strong> 300 mm³ (norma UNI 9185);f) la stabilità <strong>di</strong>mensionale a caldo deve essere non maggiore dello 0,3% per le piastrelle e dello0,4% per i rotoli (norma UNI EN 434);g) la classe <strong>di</strong> reazione al fuoco deve essere la prima secondo il D.M. 26 giugno 1984 e s.m.i;h) la resistenza alla bruciatura da sigaretta, inteso come alterazioni <strong>di</strong> colore prodotte dallacombustione, non deve originare contrasto <strong>di</strong> colore uguale o minore al n. 2 della scala deigrigi <strong>di</strong> cui alla norma UNI 8272-2. Non sono inoltre ammessi affioramenti o rigonfiamenti;i) il potere macchiante, inteso come cessione <strong>di</strong> sostanze che sporcano gli oggetti che vengono acontatto con il rivestimento, per i prodotti colorati non deve dare origine ad un contrasto <strong>di</strong>colore maggiore <strong>di</strong> quello dell'elemento N3 della scala dei grigi <strong>di</strong> cui alla UNI 8272-2. Per iprodotti neri il contrasto <strong>di</strong> colore non deve essere maggiore dell'elemento N2;60


l) il controllo delle caratteristiche <strong>di</strong> cui ai commi da a) ad i), si intende effettuato secondo lemodalità in<strong>di</strong>cate nel presente articolo in conformità alla norma UNI 8272;m) i prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccanicheed agenti atmosferici nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.Il foglio <strong>di</strong> accompagnamento in<strong>di</strong>cherà oltre al nome del fornitore almeno le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>cui ai commi da a) ad i).4 - I prodotti <strong>di</strong> vinile, omogenei e non ed i tipi eventualmente caricati devono rispondere alleprescrizioni <strong>di</strong> cui alle seguenti norme:- UNI 5573 per le piastrelle <strong>di</strong> vinile;- UNI EN 649 per le piastrelle <strong>di</strong> vinile omogeneo;- UNI EN 649 per le piastrelle <strong>di</strong> vinile non omogeneo.I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> accettazione sono quelli del punto 1.I prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche edagenti atmosferici nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.Il foglio <strong>di</strong> accompagnamento in<strong>di</strong>cherà le caratteristiche <strong>di</strong> cui alle norme precitate.5 - I prodotti <strong>di</strong> resina (applicati flui<strong>di</strong> od in pasta) per rivestimenti <strong>di</strong> pavimenti (norma UNI8297) saranno del tipo realizzato:- me<strong>di</strong>ante impregnazione semplice (I1);- a saturazione (I2);- me<strong>di</strong>ante film con spessori fino a 200 mm (F1) o con spessore superiore (F2);- con prodotti flui<strong>di</strong> cosiddetti autolivellanti (A);- con prodotti spatolati (S).Le caratteristiche segnate come significative nel prospetto seguente devono rispondere alleprescrizioni del progetto.I valori <strong>di</strong> accettazione sono quelli <strong>di</strong>chiarati dal fabbricante ed accettati dal Direzione deiLavori.I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati nel presente articolo in conformità alla norma UNI8298.CARATTERISTICHEGrado <strong>di</strong> significatività rispettoai vari tipiI1 I2 F1 F2 A SColore--+++-Identificazione chimico-fisica++++++Spessore--++++Resistenza all'abrasione++++++Resistenza al punzonamento <strong>di</strong>namico (urto)-+++++Resistenza al punzonamento statico++++++Comportamento all'acqua++++++Resistenza alla pressione idrostatica inversa-+++++Resistenza al fuoco++++++61


Resistenza alla bruciatura della sigaretta-+++++Resistenza all'invecchiamento termico in aria-+++++Resistenza meccanica dei ripristini--+++++ Significativa- Non significativaI prodotti devono essere contenuti in appositi imballi che li proteggano da azioni meccaniche eda agenti atmosferici nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione prima della posa.Il foglio informativo in<strong>di</strong>cherà, oltre al nome del fornitore, le caratteristiche, le avvertenze perl'uso e per la sicurezza durante l'applicazione.6 - I prodotti <strong>di</strong> calcestruzzo per pavimentazioni a seconda del tipo <strong>di</strong> prodotto devonorispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza e/o completamento alle seguenti.a. Mattonelle <strong>di</strong> cemento con o senza colorazione e superficie levigata; mattonelle <strong>di</strong> cementocon o senza colorazione con superficie striata o con impronta; marmette e mattonelle amosaico <strong>di</strong> cemento e <strong>di</strong> detriti <strong>di</strong> pietra con superficie levigata. I prodotti sopracitati devonorispondere al Regio Decreto 2234/39 per quanto riguarda le caratteristiche <strong>di</strong> resistenzaall'urto, resistenza alla flessione e coefficiente <strong>di</strong> usura al tribometro ed alle prescrizioni delprogetto. L'accettazione deve avvenire secondo il punto 1 avendo il Regio Decreto sopracitatoquale riferimento.b. Masselli <strong>di</strong> calcestruzzo per pavimentazioni saranno definiti e classificati in base alla loroforma, <strong>di</strong>mensioni, colore e resistenza caratteristica; per la terminologia delle particomponenti il massello e delle geometrie <strong>di</strong> posa ottenibili si rinvia alla norma UNI EN 1338.Essi devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza od a loro completamentodevono rispondere a quanto segue:- essere esenti da <strong>di</strong>fetti visibili e <strong>di</strong> forma quali protuberanze, bave, incavi che superino letolleranze <strong>di</strong>mensionali ammesse (norma UNI EN 1338).Sulle <strong>di</strong>mensioni nominali è ammessa la tolleranza <strong>di</strong> 3 mm per un singolo elemento e 2 mmquale me<strong>di</strong>a delle misure sul campione prelevato;- le facce <strong>di</strong> usura e <strong>di</strong> appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza ±15% per ilsingolo massello e ±10% sulle me<strong>di</strong>e;- la massa volumica deve scostarsi da quella nominale (<strong>di</strong>chiarata dal fabbricante) non più del15% per il singolo massello e non più del 10% per le me<strong>di</strong>e;- il coefficiente <strong>di</strong> trasmissione meccanica non deve essere minore <strong>di</strong> quello <strong>di</strong>chiarato dalfabbricante;- il coefficiente <strong>di</strong> aderenza delle facce laterali deve essere il valore nominale con tolleranza±5% per un singolo elemento e ±3% per la me<strong>di</strong>a;- la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore <strong>di</strong> 50 N/mm² per ilsingolo elemento- maggiore <strong>di</strong> 60 N/mm² per la me<strong>di</strong>a;I criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli riportati nel punto 1 con riferimento alla norma UNI EN1338.I prodotti saranno forniti su appositi pallets opportunamente legati ed eventualmente protettidall'azione <strong>di</strong> sostanze sporcanti. Il foglio informativo in<strong>di</strong>cherà, oltre al nome del fornitore, almenole caratteristiche <strong>di</strong> cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, sicurezza e posa.7 - I prodotti <strong>di</strong> pietre naturali o ricostruite per pavimentazioni si intendono definiti come segue:- elemento lapideo naturale: elemento costituito integralmente da materiale lapideo (senzaaggiunta <strong>di</strong> leganti);- elemento lapideo ricostituito (conglomerato): elemento costituito da frammenti lapidei naturali62


legati con cemento o con resine;- lastra rifilata: elemento con le <strong>di</strong>mensioni fissate in funzione del luogo d'impiego, solitamentecon una <strong>di</strong>mensione maggiore <strong>di</strong> 60 cm e spessore <strong>di</strong> regola non minore <strong>di</strong> 2 cm;- marmetta: elemento con le <strong>di</strong>mensioni fissate dal produttore ed in<strong>di</strong>pendenti dal luogo <strong>di</strong> posa,solitamente con <strong>di</strong>mensioni minori <strong>di</strong> 60 cm e con spessore <strong>di</strong> regola minore <strong>di</strong> 2 cm;- marmetta calibrata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere lo spessore entro letolleranze <strong>di</strong>chiarate;- marmetta rettificata: elemento lavorato meccanicamente per mantenere la lunghezza e/olarghezza entro le tolleranze <strong>di</strong>chiarate.Per gli altri termini specifici dovuti alle lavorazioni, finiture, ecc., vedere la norma UNI 9379 eUNI EN 14618.a) I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto (<strong>di</strong>mensioni, tolleranze,aspetto, ecc.) ed a quanto prescritto nell'articolo prodotti <strong>di</strong> pietre naturali o ricostruite.In mancanza <strong>di</strong> tolleranze su <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto si intende che le lastre grezze contegnono la<strong>di</strong>mensione nominale; le lastre finite, marmette, ecc. hanno tolleranza 1 mm sulla larghezza elunghezza e 2 mm sullo spessore (per prodotti da incollare le tolleranze predette sarannoridotte);b) le lastre ed i quadrelli <strong>di</strong> marmo o <strong>di</strong> altre pietre dovranno inoltre rispondere al Regio Decreto2234/39 per quanto attiene il coefficiente <strong>di</strong> usura al tribometro in mm;c) l'accettazione avverrà secondo il punto 1. Le forniture avverranno su pallets ed i prodottisaranno opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione <strong>di</strong> sostanze sporcanti.Il foglio informativo in<strong>di</strong>cherà almeno le caratteristiche <strong>di</strong> cui sopra e le istruzioni per lamovimentazione, sicurezza e posa.8 - Le mattonelle <strong>di</strong> asfalto:a) dovranno rispondere alle prescrizioni del Regio Decreto 2234/39 per quanto riguarda lecaratteristiche <strong>di</strong> resistenza all'urto: 4 Nm (0,40 kgm minimo; resistenza alla flessione: 3 N/mm² (30kg/cm²) minimo; coefficiente <strong>di</strong> usura al tribometro: 15 mm massimo per 1 km <strong>di</strong> percorso;b) per i criteri <strong>di</strong> accettazione si fa riferimento al punto 1; in caso <strong>di</strong> contestazione si fariferimento alle norme CNR e UNI applicabili.I prodotti saranno forniti su appositi pallets ed eventualmente protetti da azioni degradantidovute ad agenti meccanici, chimici ed altri nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione ingenere prima della posa. Il foglio informativo in<strong>di</strong>cherà almeno le caratteristiche <strong>di</strong> cui sopra oltrealle istruzioni per la posa.9 - I prodotti <strong>di</strong> metallo per pavimentazioni dovranno rispondere alle prescrizioni date nellanorma UNI 4630 per le lamiere bugnate ed UNI 3151 per le lamiere stirate. Le lamiere sarannoinoltre esenti da <strong>di</strong>fetti visibili (quali scagliature, bave, crepe, crateri, ecc.) e da <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> forma(svergolamento, ondulazione, ecc.) che ne pregiu<strong>di</strong>chino l'impiego e/o la messa in opera e dovrannoavere l'eventuale rivestimento superficiale prescritto nel progetto.10 - I conglomerati bituminosi per pavimentazioni esterne dovranno rispondere allecaratteristiche seguenti:- contenuto <strong>di</strong> legante- percentuale dei vuoti- massa per unità <strong>di</strong> volume in kg/m³;- deformabilità a carico costanteTutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong>marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.63


10. PRODOTTI PER COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA)1 - Si definiscono prodotti per le coperture quelli utilizzati per realizzare lo strato <strong>di</strong> tenutaall'acqua nei sistemi <strong>di</strong> copertura e quelli usati per altri strati complementari.Per la realizzazione delle coperture <strong>di</strong>scontinue nel loro insieme si rinvia all'articolosull'esecuzione delle coperture <strong>di</strong>scontinue.I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori aifini della loro accettazione può procedere a controlli (anche parziali) su campioni della fornituraoppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.Nel caso <strong>di</strong> contestazione si intende che le procedure <strong>di</strong> prelievo dei campioni, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> provae valutazione dei risultati sono quelli in<strong>di</strong>cati nelle norme UNI citate <strong>di</strong> seguito.2 - Le tegole e coppi <strong>di</strong> laterizio per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominatesecondo le <strong>di</strong>zioni commerciali usuali (marsigliese, romana, ecc.).I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza od acompletamento alle seguenti prescrizioni:a) i <strong>di</strong>fetti visibili sono ammessi nei seguenti limiti:- le fessure non devono essere visibili o rilevabili a percussione;- le protuberanze e scagliature non devono avere <strong>di</strong>ametro me<strong>di</strong>o (tra <strong>di</strong>mensione massima eminima) maggiore <strong>di</strong> 15 mm e non deve esserci più <strong>di</strong> 1 protuberanza; è ammessa 1protuberanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro me<strong>di</strong>o tra 7 e 15 mm ogni 2 dm² <strong>di</strong> superficie proiettata;- sbavature tollerate purché permettano un corretto assemblaggio;b) sulle <strong>di</strong>mensioni nominali e forma geometrica sono ammesse le tolleranze seguenti: lunghezza±3%; larghezza ±3% per tegole e ±8% per coppi;c) sulla massa convenzionale è ammessa tolleranza del 15%;d) l'impermeabilità non deve permettere la caduta <strong>di</strong> goccia d'acqua dall'intradosso;e) resistenza a flessione: forza F singola maggiore <strong>di</strong> 1000 N; f) carico <strong>di</strong> rottura valore singolodella forza F maggiore <strong>di</strong> 1000 N e valore me<strong>di</strong>o maggiore <strong>di</strong> 1500 N;g) i criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati nel presente articolo. In caso <strong>di</strong> contestazione sifarà riferimento alle norme UNI 8626 ed UNI 8635.I prodotti devono essere forniti su appositi pallets, legati e protetti da azioni meccaniche,chimiche e sporco che possano degradarli nella fase <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione primadella posa. Gli imballi, solitamente <strong>di</strong> materiale termoretraibile, devono contenere un foglioinformativo riportante almeno il nome del fornitore e le in<strong>di</strong>cazioni dei commi a) ad f) ed eventualiistruzioni complementari.3 - Le tegole <strong>di</strong> calcestruzzo per coperture ed i loro pezzi speciali si intendono denominatisecondo le <strong>di</strong>zioni commerciali usuali (portoghese, olandese, ecc.).I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza e/ocompletamento alle seguenti prescrizioni:a) i <strong>di</strong>fetti visibili sono ammessi nei seguenti limiti:- le fessure non sono ammesse;- le incavature non devono avere profon<strong>di</strong>tà maggiore <strong>di</strong> 4 mm (escluse le tegole consuperficie granulata);- le protuberanze sono ammesse in forma lieve per tegole colorate nell'impasto;- le scagliature sono ammesse in forma leggera;- e le sbavature e deviazioni sono ammesse purché non impe<strong>di</strong>scano il corretto assemblaggiodel prodotto;b) sulle <strong>di</strong>mensioni nominali e forma geometrica sono ammesse le seguenti tolleranze: lunghezza±1,5%; larghezza ±1%; altre <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>chiarate ±1,6%; ortometria scostamento orizzontale64


non maggiore del 1,6% del lato maggiore;c) sulla massa convenzionale è ammessa la tolleranza del ±10%;d) l'impermeabilità non deve permettere la caduta <strong>di</strong> gocce d'acqua, dall'intradosso, dopo 24 h;e) dopo i cicli <strong>di</strong> gelività la resistenza a flessione F deve essere maggiore od uguale a 1800 N sucampioni maturati 28 d;f) la resistenza a rottura F del singolo elemento deve essere maggiore od uguale a 1000 N; lame<strong>di</strong>a deve essere maggiore od uguale a 1500 N;g) i criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati nel presente articolo. In caso <strong>di</strong> contestazione sifarà riferimento alle norme UNI 8626 e UNI 8635.I prodotti devono essere forniti su appositi pallets legati e protetti da azioni meccaniche,chimiche e sporco che possano degradarli nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, deposito e manipolazione primadella posa.4 - Le lastre <strong>di</strong> fibrocemento.1) Le lastre possono essere dei tipi seguenti:- lastre piane (a base: fibrocemento e silico calcare; fibrocemento; cellulosa;fibrocemento/silico calcare rinforzati);- lastre ondulate a base <strong>di</strong> fibrocemento aventi sezione trasversale formata da ondulazioniapprossimativamente sinusoidali; possono essere con sezione traslate lungo un piano o lungoun arco <strong>di</strong> cerchio);- lastre nervate a base <strong>di</strong> fibrocemento, aventi sezione trasversale grecata o caratterizzata datratti piani e tratti sagomati.I criteri <strong>di</strong> controllo sono quelli in<strong>di</strong>cati in 2.2) Le lastre piane devono rispondere alle caratteristiche in<strong>di</strong>cate nel progetto ed in mancanza o<strong>di</strong>ntegrazione alle seguenti:a) larghezza 1200 mm, lunghezza scelta tra 1200, 2500 o 5000 mm con tolleranza ±0,4% emassimo 5 mm;b) spessori con tolleranza ±0,5 mm fino a 5 mm e ±10% fino a 25 mm;c) rettilineità dei bor<strong>di</strong> scostamento massimo 2 mm per metro, ortogonalità 3 mm per metro;d) caratteristiche meccaniche (resistenza a flessione);- tipo 1: 13 N/mm² minimo con sollecitazione lungo le fibre e 15 N/mm² minimo consollecitazione perpen<strong>di</strong>colare alle fibre;- tipo 2: 20 N/mm² minimo con sollecitazione lungo le fibre e 16 N/mm² minimo consollecitazione perpen<strong>di</strong>colare alle fibre;e) massa volumica apparente;- tipo 1: 1,3 g/cm³ minimo;- tipo 2: 1,7 g/cm³ minimo;f) tenuta d'acqua con formazione <strong>di</strong> macchie <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà sulle facce inferiori dopo 24 h sottobattente d'acqua ma senza formazione <strong>di</strong> gocce d'acqua;g)resistenza alle temperature <strong>di</strong> 120 °C per 2 h con deca<strong>di</strong>mento della resistenza a flessionenon maggiore del 10%.3) Le lastre ondulate devono rispondere alle caratteristiche in<strong>di</strong>cate nel progetto ed in mancanzao ad integrazione alle seguenti:a) facce destinate all'esposizione alle intemperie, lisce, bor<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e taglio netto e bensquadrato ed entro i limiti <strong>di</strong> tolleranza;b) caratteristiche <strong>di</strong>mensionali e tolleranze <strong>di</strong> forma secondo quanto <strong>di</strong>chiarato dal fabbricanteed accettato dalla Direzione dei Lavori;c) tenuta all'acqua, come in<strong>di</strong>cato nel comma 2);d) resistenza a flessione, secondo i valori <strong>di</strong>chiarati dal fabbricante ed accettati dallaDirezione dei Lavori;e) resistenza al gelo, dopo 25 cicli in acqua a temperatura <strong>di</strong> +20 °C seguito da permanenza in65


frigo a -20 °C, non devono presentare fessurazioni, cavillature o degradazione;f) la massa volumica non deve essere minore <strong>di</strong> 1,4 kg/dm³.Gli accessori devono rispondere alle prescrizioni sopraddette per quanto attiene l'aspetto, lecaratteristiche <strong>di</strong>mensionali e <strong>di</strong> forma, la tenuta all'acqua e la resistenza al gelo.4) Le lastre nervate devono rispondere alle caratteristiche in<strong>di</strong>cate nel progetto ed in mancanza oad integrazione a quelle in<strong>di</strong>cate nel punto 3.5 - Le lastre <strong>di</strong> materia plastica rinforzata o non rinforzata si intendono definite e classificatesecondo le norme UNI vigenti.I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza e/ocompletamento alle seguenti prescrizioni:a) le lastre ondulate traslucide <strong>di</strong> materia plastica rinforzata con fibre <strong>di</strong> vetro devono essereconformi alla norma UNI 6774;b) le lastre <strong>di</strong> polistirene devono essere conformi alla norma UNI EN ISO 14631;c) le lastre <strong>di</strong> polimetilmetacrilato devono essere conformi alla norma UNI EN ISO 7823;d) i criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati nel presente articolo.6 - Le lastre <strong>di</strong> metallo ed i loro pezzi speciali si intendono denominati secondo la usualeterminologia commerciale. Essi dovranno rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanzaod a completamento alle seguenti caratteristiche:a) i prodotti completamente supportati; tolleranze <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> spessore, resistenza alpunzonamento, resistenza al piegamento a 360 °C; resistenza alla corrosione; resistenza atrazione.Le caratteristiche predette saranno quelle riferite al prodotto in lamina prima dellalavorazione. Gli effetti estetici e <strong>di</strong>fetti saranno valutati in relazione alla collocazionedell'e<strong>di</strong>ficio;b) i prodotti autoportanti (compresi i pannelli, le lastre grecate, ecc.) oltre a rispondere alleprescrizioni predette dovranno sod<strong>di</strong>sfare la resistenza a flessione secondo i carichi <strong>di</strong>progetto e la <strong>di</strong>stanza tra gli appoggi.I criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli del punto 1. In caso <strong>di</strong> contestazione si fa riferimento allenorme UNI.La fornitura dovrà essere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore ela rispondenza alle caratteristiche richieste.7 - I prodotti <strong>di</strong> pietra dovranno rispondere alle caratteristiche <strong>di</strong> resistenza a flessione, resistenzaall'urto, resistenza al gelo e <strong>di</strong>sgelo, comportamento agli aggressivi inquinanti. I limiti sarannoquelli prescritti dal progetto o quelli <strong>di</strong>chiarati dal fornitore ed accettati dalla Direzione dei Lavori.I criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati all’inizio del presente articolo. La fornitura dovràessere accompagnata da foglio informativo riportante il nome del fornitore e la corrispondenza allecaratteristiche richieste.11. PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO1 - Si definiscono materiali isolanti termici quelli atti a <strong>di</strong>minuire in forma sensibile il flussotermico attraverso le superfici sulle quali sono applicati (ve<strong>di</strong> classificazione tab. 1). Per larealizzazione dell'isolamento termico si rinvia agli articoli relativi alle parti dell'e<strong>di</strong>ficio o impianti.I materiali vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori, aifini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornituraoppure chiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate. Nelcaso <strong>di</strong> contestazione per le caratteristiche si intende che la procedura <strong>di</strong> prelievo dei campioni,delle prove e della valutazione dei risultati sia quella in<strong>di</strong>cata nelle norme UNI EN 822, 823, 824 e825 ed in loro mancanza quelli della letteratura tecnica (in primo luogo le norme internazionali ed66


estere).I materiali isolanti si classificano come segue:A) MATERIALI FABBRICATI IN STABILIMENTO: (blocchi, pannelli, lastre, feltri ecc.).1) Materiali cellulari- composizione chimica organica: plastici alveolari;- composizione chimica inorganica: vetro cellulare, calcestruzzo alveolare autoclavato;- composizione chimica mista: plastici cellulari con perle <strong>di</strong> vetro espanso.2) Materiali fibrosi- composizione chimica organica: fibre <strong>di</strong> legno;- composizione chimica inorganica: fibre minerali.3) Materiali compatti- composizione chimica organica: plastici compatti;- composizione chimica inorganica: calcestruzzo;- composizione chimica mista: agglomerati <strong>di</strong> legno.4) Combinazione <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa struttura- composizione chimica inorganica: composti "fibre minerali-perlite", calcestruzzi leggeri;- composizione chimica mista: composti perlite-fibre <strong>di</strong> cellulosa, calcestruzzi <strong>di</strong> perle <strong>di</strong>polistirene.5) Materiali multistrato(I prodotti stratificati devono essere classificati nel gruppo A5. Tuttavia, se il contributo alleproprietà <strong>di</strong> isolamento termico apportato da un rivestimento è minimo e se il rivestimentostesso è necessario per la manipolazione del prodotto, questo è da classificare nei gruppi A1ed A4).- composizione chimica organica: plastici alveolari con parametri organici;- composizione chimica inorganica: argille espanse con parametri <strong>di</strong> calcestruzzo, lastre <strong>di</strong>gesso associate a strato <strong>di</strong> fibre minerali;- composizione chimica mista: plastici alveolari rivestiti <strong>di</strong> calcestruzzo.La legge 257/92 vieta l'utilizzo <strong>di</strong> prodotti contenenti amianto quali lastre piane od ondulate,tubazioni e canalizzazioni.B) MATERIALI INIETTATI, STAMPATI O APPLICATI IN SITO MEDIANTESPRUZZATURA.1) Materiali cellulari applicati sotto forma <strong>di</strong> liquido o <strong>di</strong> pasta- composizione chimica organica: schiume poliuretaniche, schiume <strong>di</strong> ureaformaldeide;- composizione chimica inorganica: calcestruzzo cellulare.2) Materiali fibrosi applicati sotto forma <strong>di</strong> liquido o <strong>di</strong> pasta- composizione chimica inorganica: fibre minerali proiettate in opera.3) Materiali pieni applicati sotto forma <strong>di</strong> liquido o <strong>di</strong> pasta- composizione chimica organica: plastici compatti;- composizione chimica inorganica: calcestruzzo;- composizione chimica mista: asfalto.4) Combinazione <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa struttura- composizione chimica inorganica: calcestruzzo <strong>di</strong> aggregati leggeri;- composizione chimica mista: calcestruzzo con inclusione <strong>di</strong> perle <strong>di</strong> polistirene espanso.5) Materiali alla rinfusa- composizione chimica organica: perle <strong>di</strong> polistirene espanso;- composizione chimica inorganica: lana minerale in fiocchi, perlite;- composizione chimica mista: perlite bitumata.2 - Per tutti i materiali isolanti forniti sotto forma <strong>di</strong> lastre, blocchi o forme geometriche67


predeterminate, si devono <strong>di</strong>chiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:a) <strong>di</strong>mensioni: lunghezza - larghezza, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppurespecificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle<strong>di</strong>chiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione deiLavori;b) spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altridocumenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal produttorenella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;c) massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nella norma UNI o negli altri documentiprogettuali; in assenza delle prime due valgono quelli <strong>di</strong>chiarati dal produttore nella suadocumentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;d) resistenza termica specifica: deve essere entro i limiti previsti da documenti progettuali(calcolo in base al D.Lgs. 192/2005 e alla legge 10/91) ed espressi secondo i criteri in<strong>di</strong>catinelle norme UNI EN 12831 e UNI 10351;e) saranno inoltre da <strong>di</strong>chiarare, in relazione alle prescrizioni <strong>di</strong> progetto le seguenticaratteristiche:- reazione o comportamento al fuoco;- limiti <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> sostanze nocive per la salute;- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.3 - Per i materiali isolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere <strong>di</strong>chiarate lestesse caratteristiche riferite ad un campione significativo <strong>di</strong> quanto realizzato in opera. LaDirezione dei Lavori può inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto inopera, ricorrendo ove necessario a carotaggi, sezionamento, ecc. significativi dello strato eseguito.4 - Entrambe le categorie <strong>di</strong> materiali isolanti devono rispondere ad una o più dellecaratteristiche <strong>di</strong> idoneità all'impiego, tra quelle della seguente tabella, in relazione alla lorodestinazione d'uso: pareti, parete controterra, copertura a falda, copertura piana, controsoffittaturasu porticati, pavimenti, ecc.Se non vengono prescritti valori per alcune caratteristiche si intende che la Direzione dei Lavoriaccetta quelli proposti dal fornitore: i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo sono quelli definiti nelle norme UNI. Perle caratteristiche possedute intrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong>marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.12. PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE1 - Si definiscono prodotti per pareti esterne e partizioni interne quelli utilizzati per realizzare iprincipali strati funzionali <strong>di</strong> queste parti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio.Per la realizzazione delle pareti esterne e partizioni interne si rinvia all'articolo che tratta questeopere.I prodotti vengono <strong>di</strong> seguito considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori, aifini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornituraoppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate. Nelcaso <strong>di</strong> contestazione si intende che la procedura <strong>di</strong> prelievo dei campioni, le modalità <strong>di</strong> prova evalutazione dei risultati sono quelli in<strong>di</strong>cati nelle norme UNI ed in mancanza <strong>di</strong> questi quellidescritti nella letteratura tecnica (primariamente norme internazionali).2 - I prodotti a base <strong>di</strong> laterizio, calcestruzzo e similari non aventi funzione strutturale (vederearticolo murature) ma unicamente <strong>di</strong> chiusura nelle pareti esterne e partizioni devono risponderealle prescrizioni del progetto ed a loro completamento alle seguenti prescrizioni:68


a) gli elementi <strong>di</strong> laterizio (forati e non) prodotti me<strong>di</strong>ante pressatura o trafilatura con materialenormale od alleggerito devono rispondere alla norma UNI EN 771-1 (detta norma è allineataalle prescrizioni del D.M. n. 103, 20 novembre 1987 sulle murature);b) gli elementi <strong>di</strong> calcestruzzo dovranno rispettare le stesse caratteristiche in<strong>di</strong>cate nella normaUNI UNI EN 771-1 (ad esclusione delle caratteristiche <strong>di</strong> inclusione calcarea), i limiti <strong>di</strong>accettazione saranno quelli in<strong>di</strong>cati nel progetto ed in loro mancanza quelli <strong>di</strong>chiarati dalproduttore ed approvati dalla Direzione dei Lavori; c) gli elementi <strong>di</strong> calcio silicato, pietraricostruita, pietra naturale, saranno accettate in base alle loro caratteristiche <strong>di</strong>mensionali erelative tolleranze; caratteristiche <strong>di</strong> forma e massa volumica (foratura, smussi, ecc.);caratteristiche meccaniche a compressione, taglio e flessione; caratteristiche <strong>di</strong>comportamento all'acqua ed al gelo (imbibizione, assorbimento d'acqua, ecc.).I limiti <strong>di</strong> accettazione saranno quelli prescritti nel progetto ed in loro mancanza sarannoquelli <strong>di</strong>chiarati dal fornitore ed approvati dalla Direzione dei Lavori.3 - I prodotti ed i componenti per facciate continue dovranno rispondere alle prescrizioni delprogetto ed in loro mancanza alle seguenti prescrizioni:- gli elementi dell'ossatura devono avere caratteristiche meccaniche coerenti con quelle delprogetto in modo da poter trasmettere le sollecitazioni meccaniche (peso proprio delle facciate,vento, urti, ecc.) alla struttura portante, resistere alle corrosioni ed azioni chimichedell'ambiente esterno ed interno;- gli elementi <strong>di</strong> tamponamento (vetri, pannelli, ecc.) devono essere compatibili chimicamente efisicamente con l'ossatura; resistere alle sollecitazioni meccaniche (urti, ecc.); resistere allesollecitazioni termoigrometriche dell'ambiente esterno e chimiche degli agenti inquinanti;- le parti apribili ed i loro accessori devono rispondere alle prescrizioni sulle finestre o sulleporte;- i rivestimenti superficiali (trattamenti dei metalli, pitturazioni, fogli decorativi, ecc.) devonoessere coerenti con le prescrizioni sopra in<strong>di</strong>cate;- le soluzioni costruttive dei giunti devono completare ed integrare le prestazioni dei pannelli edessere sigillate con prodotti adeguati.La rispondenza alle norme UNI per gli elementi metallici e loro trattamenti superficiali, per ivetri, i pannelli <strong>di</strong> legno, <strong>di</strong> metallo o <strong>di</strong> plastica e per gli altri componenti, viene consideratoautomaticamente sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni sopraddette.4 - I prodotti ed i componenti per partizioni interne prefabbricate che vengono assemblate inopera (con piccoli lavori <strong>di</strong> adattamento o meno) devono rispondere alle prescrizioni del progetto e<strong>di</strong>n mancanza, alle prescrizioni in<strong>di</strong>cate al punto precedente.5 - I prodotti a base <strong>di</strong> cartongesso devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed, inmancanza, alle prescrizioni seguenti: avere spessore con tolleranze ±0,5 mm, lunghezza e larghezzacon tolleranza ±2 mm, resistenza all'impronta, all'urto, alle sollecitazioni localizzate (punti <strong>di</strong>fissaggio) ed, a seconda della destinazione d'uso, con basso assorbimento d'acqua, con bassapermeabilità al vapore (prodotto abbinato a barriera al vapore), con resistenza all'incen<strong>di</strong>o<strong>di</strong>chiarata, con isolamento acustico <strong>di</strong>chiarato.I limiti <strong>di</strong> accettazione saranno quelli in<strong>di</strong>cati nel progetto ed, in loro mancanza, quelli <strong>di</strong>chiaratidal produttore ed approvati dalla Direzione dei Lavori.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.13. PRODOTTI PER ASSORBIMENTO ACUSTICO1 - Si definiscono materiali assorbenti acustici (o materiali fonoassorbenti) quelli atti a <strong>di</strong>ssipare69


in forma sensibile l'energia sonora incidente sulla loro superficie e, <strong>di</strong> conseguenza, a ridurrel'energia sonora riflessa.Questa proprietà è valutata con il coefficiente <strong>di</strong> assorbimento acustico (a), definitodall'espressione:Waa = -------------Widove:Wi è l'energia sonora incidente;Wa è l'energia sonora assorbita.2 - Sono da considerare assorbenti acustici tutti i materiali porosi a struttura fibrosa o alveolareaperta. A parità <strong>di</strong> struttura (fibrosa o alveolare) la proprietà fonoassorbente <strong>di</strong>pende dallo spessore.I materiali fonoassorbenti si classificano secondo lo schema <strong>di</strong> seguito riportato.a) Materiali fibrosi:1) minerali (fibra <strong>di</strong> vetro, fibra <strong>di</strong> roccia) (norma UNI 5958);2) vegetali (fibra <strong>di</strong> legno o cellulosa, truciolari).b) Materiali cellulari:1) minerali:- calcestruzzi leggeri (a base <strong>di</strong> pozzolane, perlite, vermiculite, argilla espansa);- laterizi alveolari;- prodotti a base <strong>di</strong> tufo.2) sintetici:- poliuretano a celle aperte (elastico - rigido);- polipropilene a celle aperte.3 - Per tutti i materiali fonoassorbenti forniti sotto forma <strong>di</strong> lastre, blocchi o forme geometrichepredeterminate, si devono <strong>di</strong>chiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:- lunghezza - larghezza, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate neglialtri documenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal produttorenella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;- spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altridocumenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal produttore nellasua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;- massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nella norma UNI o negli altri documentiprogettuali; in assenza delle prime due valgono quelli <strong>di</strong>chiarati dal produttore nella suadocumentazione tecnica ed accettati dalla <strong>di</strong>rezione tecnica;- coefficiente <strong>di</strong> assorbimento acustico, misurato in laboratorio secondo le modalità prescrittedalla norma UNI EN ISO 354, deve rispondere ai valori prescritti nel progetto od in assenza aquelli <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei Lavori.Saranno inoltre da <strong>di</strong>chiarare, in relazione alle prescrizioni <strong>di</strong> progetto, le seguenticaratteristiche:- resistività al flusso d'aria (misurata secondo UNI EN 29053);- reazione e/o comportamento al fuoco;- limiti <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> sostanze nocive per la salute;- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori ai fini dellaloro accettazione può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppurechiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate.In caso <strong>di</strong> contestazione i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento e <strong>di</strong> prova delle caratteristiche <strong>di</strong> cui soprasono quelli stabiliti dalle norme UNI ed in mancanza <strong>di</strong> queste ultime, quelli descritti nella70


letteratura tecnica (primariamente norme internazionali od estere).4 - Per i materiali fonoassorbenti che assumono la forma definitiva in opera devono essere<strong>di</strong>chiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo <strong>di</strong> quanto realizzato in opera.La Direzione dei Lavori deve inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche delprodotto in opera, ricorrendo ove necessario a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello stratoeseguito.5 - Entrambe le categorie <strong>di</strong> materiali fonoassorbenti devono rispondere ad una o più dellecaratteristiche <strong>di</strong> idoneità all'impiego, tra quelle della seguente tabella, in relazione alla lorodestinazione d'uso (pareti, coperture, controsoffittature, pavimenti, ecc.).Se non vengono prescritti i valori valgono quelli proposti dal fornitore ed accettati dallaDirezione dei Lavori.In caso <strong>di</strong> contestazione i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento e <strong>di</strong> prova delle caratteristiche <strong>di</strong> cui soprasono quelli stabiliti dalle norme UNI ed in mancanza <strong>di</strong> queste ultime quelli descritti nellaletteratura tecnica (primariamente norme internazionali od estere). Per le caratteristiche posseduteintrinsecamente dal materiale non sono necessari controlli.14. PRODOTTI PER ISOLAMENTO ACUSTICO1 - Si definiscono materiali isolanti acustici (o materiali fonoisolanti) quelli atti a ridurre inmaniera sensibile la trasmissione dell'energia sonora che li attraversa.Questa proprietà è valutata con il potere fonoisolante (R), definito dall'espressione:WiR =10 log ------------Wtdove:Wi è l'energia sonora incidente;Wt è l'energia sonora trasmessa.2 - Per tutti i materiali fonoisolanti forniti sotto forma <strong>di</strong> lastre, blocchi o forme geometrichepredeterminate, si devono <strong>di</strong>chiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:- lunghezza - larghezza, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate neglialtri documenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal produttorenella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;- spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altridocumenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle <strong>di</strong>chiarate dal produttore nellasua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione dei Lavori;- massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nella norma UNI o negli altri documentiprogettuali; in assenza delle prime due valgono quelli <strong>di</strong>chiarati dal produttore nella suadocumentazione tecnica ed accettati dalla <strong>di</strong>rezione tecnica;- potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI ENISO 140, rispondente ai valori prescritti nel progetto od in assenza a quelli <strong>di</strong>chiarati dalproduttore ed accettati dalla Direzione dei Lavori.Saranno inoltre da <strong>di</strong>chiarare, in relazione alle prescrizioni <strong>di</strong> progetto e per quanto previsto inmateria dalla legge 254/95, le seguenti caratteristiche:- modulo <strong>di</strong> elasticità;- fattore <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta;- reazione e/o comportamento al fuoco;- limiti <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> sostanze nocive per la salute;71


- compatibilità chimico-fisica con altri materiali.I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la Direzione dei Lavori ai fini dellaloro accettazione può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppurechiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della stessa alle prescrizioni sopra riportate.In caso <strong>di</strong> contestazione i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento e <strong>di</strong> prova delle caratteristiche <strong>di</strong> cui soprasono quelli stabiliti dalle norme UNI ed in mancanza <strong>di</strong> queste ultime, quelli descritti nellaletteratura tecnica (primariamente norme internazionali od estere).3 - Per i materiali fonoisolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere<strong>di</strong>chiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo <strong>di</strong> quanto realizzato in opera.La Direzione dei Lavori deve inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche delprodotto in opera, ricorrendo ove necessario a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello stratoeseguito.15. POZZETTI DI ISPEZIONE PREFABBRICATIFornitura e posa in opera <strong>di</strong> pozzetto d’ispezione monolitico a perfetta tenuta idraulicaautoportante in calcestruzzo vibrato compresi gli oneri per la formazione della base <strong>di</strong> appoggio incalcestruzzo magro, i rinfianchi in materiale incoerente, il collegamento delle tubazioni, gli oneri<strong>di</strong> trasporto, carico scarico, movimentazione controllo idraulico ed ogni altro onere necessario perla realizzazione <strong>di</strong> un pozzetto perfettamente funzionante ed a tenuta idraulica senza l'impiego <strong>di</strong>sigillanti o stuccature <strong>di</strong> qualsiasi natura sia per gli innesti principali che per gli eventualiallacciamenti.Il pozzetto d’ispezione dovrà essere in calcestruzzo vibrato e armato, <strong>di</strong>mensionato per carichi <strong>di</strong>1ª categoria, con camera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro interno <strong>di</strong> 1000/1200mm in conformità alle norme DIN 4034.Il pozzetto, dovrà essere realizzato dai seguenti elementi: la base con guscio <strong>di</strong> rivestimento inpoliestere rinforzato con fibra <strong>di</strong> vetro (GF-UP) e canaletta interna con angolazioni e pendenzacome da progetto compresi i manicotti pre<strong>di</strong>sposti con guarnizioni de<strong>di</strong>cate al tipo <strong>di</strong> tuboutilizzato (PVC; Gres; Ghisa; Fibrocem.; Calcestruzzo; ecc.) e l'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzo adaltezza come da progetto completo <strong>di</strong> cono <strong>di</strong> riduzione e dell’eventuale elemento <strong>di</strong> prolunga finoal <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 600mm necessario alla posa del chiusino.Il giunto tra la base e l'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzo dovrà essere sagomato sia nel maschio chenella femmina, in modo da garantire le tolleranze ottimali per la compressione della gommacostituente la guarnizione.Per facilitarne il montaggio, il giunto dovrà presentare l’elemento maschio nella base comeprevisto dalla norma DIN 4034.L’anello <strong>di</strong> tenuta in gomma sintetica costituente la guarnizione, dovrà essere incorporatonell'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzo durante il getto me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> idonea protezione semprein gomma. La sezione della guarnizione dovrà essere tale da garantire il perfetto ancoraggio con ilcalcestruzzo e <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una sufficiente zona <strong>di</strong> tenuta. La qualità della gomma delleguarnizioni, dovrà essere conforme alle norme UNI EN 681-1.Le tolleranze <strong>di</strong>mensionali, controllate e registrate in stabilimento <strong>di</strong> produzione, riferite allacircolarità dell'elemento maschio e femmina del pozzetto e dei fori per gli innesti delle tubazioniprincipali, dovranno essere comprese tra 1-2 ‰ delle <strong>di</strong>mensioni nominali al fine <strong>di</strong> ottenere unagiusta compressione della guarnizione in gomma per una perfetta tenuta idraulica.La posa dovrà essere preceduta dalla lubrificazione dell'elemento maschio da effettuarsi conapposito lubrificante compatibile con la gomma stessa.L'Impresa è tenuta a fornire tutti i calcoli <strong>di</strong> verifica alla stabilità, firmati da un ingegnere iscrittoall'albo, e ad assumersi con lui ogni responsabilità conseguente.Normative <strong>di</strong> riferimento- UNI EN 681-1 Elementi <strong>di</strong> tenuta in elastomero – Requisiti dei materiali per giunti <strong>di</strong> tenutanelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell’acqua – Gomma vulcanizzata72


- UNI 8981 Durabilità delle opere e degli elementi prefabbricati <strong>di</strong> calcestruzzo.- UNI 9858 Calcestruzzo, prestazioni, produzione, posa in opera e criteri <strong>di</strong> conformità- DM 12.12.85 Norme tecniche relative alle tubazioni. Circ.LLPP 27291 Istruzioni relative allanormativa per le tubazioni.- DIN 4034 Schächte aus Beton-und Stahlbetonfertigteilen- DIN 4033 Canali e tubazioni per le acque <strong>di</strong> scolo con tubi prefabbricati. Direttive per lacostruzione.- ATV A127 Guideline for the statical analysis of sewage channels and pipelines.- pr EN 1917 Camerette d’ispezione e pozzetti in calcestruzzo armato e non armato, rinforzatocon fibre.16. CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE E GRIGLIE STRADALII chiusini per pozzetti <strong>di</strong> ispezione dovranno essere realizzati in ghisa sferoidale a norme UNIISO 1083, conforme alla normativa italiana UNI EN 124 ed europea EN 124, classe D 400 (carico<strong>di</strong> rottura 40 t), coperchio senza fori <strong>di</strong> ventilazione, rivestimento con vernice bituminosa, superficiemetallica antisdrucciolo, guarnizione in elastomero sul telaio per assicurare tenuta e silenziosità,con fori <strong>di</strong> fissaggio sul telaio; con telaio quadrato o rotondo, secondo la descrizione <strong>di</strong> elencoprezzi.I chiusini dovranno essere dotati <strong>di</strong> bloccaggio a 90° in apertura, consentire l’apertura a 130°,ed essere forniti <strong>di</strong> chiave <strong>di</strong> bloccaggio.I chiusini dovranno riportare i marchi previsti dalla normativa e in particolare, l’identificazionedel produttore,la classe <strong>di</strong> appartenenza,al riferimento alla norma EN 124, il marchio dell’Ente <strong>di</strong>certificazione. Le griglie trasversali per drenaggio,complete <strong>di</strong> telaio da annegare nel getto in cls,dovranno essere realizzate in ghisa sferoidale e essere in classe C 250.17. MATERIALI METALLICII materiali metallici da impiegare nei lavori dovranno corrispondere alle qualità, prescrizioni eprove appresso in<strong>di</strong>cate.In generale, i materiali dovranno essere esenti da scorie, soffiature, bruciature, paglie o qualsiasialtro <strong>di</strong>fetto apparente o latente <strong>di</strong> fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura o simili.Sottoposti ad analisi chimica, dovranno risultare esenti da impurità o da sostanze anormali.La loro struttura micrografica dovrà essere tale da <strong>di</strong>mostrare l'ottima riuscita del processometallurgico <strong>di</strong> fabbricazione e da escludere qualsiasi alterazione derivante dalle successivelavorazioni a macchina, o a mano, che possa menomare la sicurezza dell'impiego.AcciaiGli acciai in barre, ton<strong>di</strong>, fili e per armature da precompressione dovranno essere conformi a quantoin<strong>di</strong>cato nel D.M. 14 gennaio 2008 relativo alle «Norme tecniche per le costruzioni».GhisaLa ghisa grigia per getti dovrà avere caratteristiche rispondenti, per qualità, prescrizioni e prove,alla norma UNI 5007-69.La ghisa malleabile per getti dovrà avere caratteristiche rispondenti, per qualità prescrizioni e prove,alla norma UNI 3779-69.PiomboIl piombo dovrà avere caratteristiche rispondenti, per qualità, prescrizioni e prove, alle norme:- UNI 3165 - Piombo - qualità, prescrizioni;- UNI 6450-69 - Laminati <strong>di</strong> piombo - Dimensioni, tolleranze e masse.RameIl rame dovrà avere caratteristiche rispondenti, per qualità, prescrizioni e prove, alla norma UNI5649-71.ZincaturaPer la zincatura <strong>di</strong> profilati <strong>di</strong> acciaio, lamiere <strong>di</strong> acciaio, tubi, oggetti in ghisa, ghisa malleabile e73


acciaio fuso, dovranno essere rispettate le prescrizioni delle norme:- UNI 5744-66: Rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo. Rivestimenti <strong>di</strong> zinco ottenutiper immersione su oggetti <strong>di</strong>versi fabbricati in materiale ferroso.- UNI 724573: Fili <strong>di</strong> acciaio zincati a caldo per usi generici. Caratteristiche del rivestimentoprotettivo.18. CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE E GRIGLIE STRADALII chiusini per pozzetti <strong>di</strong> ispezione dovranno essere realizzati in ghisa sferoidale a norme UNI ISO1083, conforme alla normativa italiana UNI EN 124 ed europea EN 124, classe D 400 ( carico <strong>di</strong>rottura 40 t), coperchio senza fori <strong>di</strong> ventilazione, rivestimento con vernice bituminosa, superficiemetallica antisdrucciolo, guarnizione in elastomero sul telaio per assicurare tenuta e silenzionsità,con fori <strong>di</strong> fissaggio sul telaio; con telaio quadrato o rotondo, secondo la descrizione <strong>di</strong> elencoprezzi.I chiusini dovranno essere dotati <strong>di</strong> bloccaggio a 90° in apertura, consentire l’apertura a 130°, edessere forniti <strong>di</strong> chiave <strong>di</strong> bloccaggio.I chiusini dovranno riportare i marchi previsti dalla normativa e in particolare, l’identificazione delproduttore,la classe <strong>di</strong> appartenenza,al riferimento alla norma EN 124, il marchio dell’Ente <strong>di</strong>certificazione.Le griglie trasversali per drenaggio,complete <strong>di</strong> telaio da annegare nel getto in cls, dovranno essererealizzate in ghisa sferoidale e essere in classe C 25019. PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE- I prodotti per impermeabilizzazione e per coperture piane, così come rispettivamente definitonelle norme UNI 8178 e 8202, e secondo le rispettive classificazioni contenute nelle norme UNI8629/1 e 8818, si presentano sotto forma <strong>di</strong>:- membrane in fogli e/o rotoli da applicare a freddo od a caldo, in fogli singoli o pluristrato;- prodotti forniti in contenitori (solitamente liqui<strong>di</strong> e/o in pasta) da applicare a freddo od a caldo sueventuali armature (che restano inglobate nello strato finale), fino a formare in opera una membranacontinua.a) Le membrane si designano descrittivamente in base:1) al materiale componente (esempio: bitume ossidato fillerizzato, bitume polimero elastomero,bitume polimero plastomero, etilene-propilene, etilene-vinil-acetato, ecc.);2) al materiale <strong>di</strong> armatura inserito nella membrana (esempio: armatura vetro velo, armaturapoliammide tessuto, armatura polipropilene in film, armatura alluminio in foglio sottile, ecc.);3) al materiale <strong>di</strong> finitura della faccia superiore (esempio: poliestere in film da non asportare,graniglie, ecc.);4) al materiale <strong>di</strong> finitura della faccia inferiore (esempio: poliestere non-tessuto, sughero, alluminioin foglio sottile, ecc.).b) I prodotti forniti in contenitori si designano descrittivamente come segue:1) mastici <strong>di</strong> rocce asfaltiche e <strong>di</strong> asfalto sintetico;2) asfalti colati;3) malte asfaltiche;4) prodotti termoplastici;5) soluzioni in solvente <strong>di</strong> bitume;6) emulsioni acquose <strong>di</strong> bitume;7) prodotti a base <strong>di</strong> polimeri organici.c) I prodotti vengono considerati al momento della loro fornitura, le modalità <strong>di</strong> posa sono trattatenegli Articoli relativi alla posa in opera.Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) sucampioni della fornitura oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della fornitura alle prescrizioni74


<strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate.- le giunzioni devono resistere adeguatamente a trazione ed avere adeguata impermeabilità all'aria.Per quanto riguarda le caratteristiche predette esse devono rispondere alle norme UNI 9380/1 e9380/2 oppure, per i prodotti non normati, rispondere ai valori <strong>di</strong>chiarati dal fabbricante ed accettatidalla Direzione dei lavori. (Le membrane rispondenti alle varie parti della norma UNI 8629, per lecaratteristiche sopracitate sono valide anche per questo impiego).- le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed alla permeabilità all'aria.Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 9168 oppure,per i prodotti non normati, ai valori <strong>di</strong>chiarati dal fabbricante ed accettati dalla Direzione dei lavori.Le membrane rispondenti alle norme UNI 9380 e 8629, per le caratteristiche precisate, sono valideanche per questo impiego.d) Le membrane destinate a formare strati <strong>di</strong> tenuta all'acqua devono sod<strong>di</strong>sfare:- le tolleranze <strong>di</strong>mensionali (lunghezza, larghezza e spessore);- <strong>di</strong>fetti, ortometria e massa areica;- resistenza alla trazione e alla lacerazione;- punzonamento statico e <strong>di</strong>namico;- flessibilità a freddo;- stabilità <strong>di</strong>mensionale in seguito ad azione termica;- stabilità <strong>di</strong> forma a caldo;- impermeabilità all'acqua e comportamento all'acqua;- permeabilità al vapore d'acqua;- resistenza all'azione perforante delle ra<strong>di</strong>ci;- invecchiamento termico in aria ed acqua;- resistenza all'ozono (<strong>solo</strong> per polimeriche e plastomeriche);- resistenza ad azioni combinate (<strong>solo</strong> per polimeriche e plastomeriche);- le giunzioni devono resistere adeguatamente alla trazione ed avere impermeabilità all'aria.Per quanto riguarda le suddette caratteristiche esse devono rispondere alla norma UNI 8629 (varieparti) oppure, per i prodotti non normati, ai valori <strong>di</strong>chiarati dal fabbricante ed accettati dallaDirezione dei lavori.- Le membrane a base <strong>di</strong> elastomeri e <strong>di</strong> plastomeri, elencate nel seguente comma a) ed utilizzateper impermeabilizzazione delle opere elencate nel seguente comma b), devono rispondere alleprescrizioni elencate nel successivo comma c).I criteri <strong>di</strong> accettazione sono quelli in<strong>di</strong>cati nel paragrafo 15.1 comma c).a) I tipi <strong>di</strong> membrane considerati sono:- membrane in materiale elastomerico senza armatura. Assunto che per materiale elastomerico siintende un materiale che sia fondamentalmente elastico, anche a temperature superiori o inferiori aquelle <strong>di</strong> normale impiego e/o che abbia subìto un processo <strong>di</strong> reticolazione (per esempio: gommavulcanizzata).- Membrane in materiale elastomerico dotate <strong>di</strong> armatura.- Membrane in materiale plastomerico flessibile senza armatura. [Per materiale plastomerico siintende un materiale che sia relativamente elastico <strong>solo</strong> entro un intervallo <strong>di</strong> temperaturacorrispondente generalmente a quello <strong>di</strong> impiego, ma che non abbia subìto alcun processo <strong>di</strong>reticolazione (per esempio cloruro <strong>di</strong> polivinile plastificato o altri materiali termoplastici flessibili ogomme non vulcanizzate)].- Membrane in materiale plastomerico flessibile dotate <strong>di</strong> armatura.- Membrane in materiale plastomerico rigido (per esempio: polietilene ad alta o bassa densità,reticolato o non, polipropilene).- Membrane polimeriche a reticolazione posticipata (per esempio: polietilene clorosolfanato) dotate<strong>di</strong> armatura.- Membrane polimeriche accoppiate o incollate sulla faccia interna ad altri elementi aventi funzioni<strong>di</strong> protezione o altra funzione particolare, comunque non <strong>di</strong> tenuta; in questi casi, quando la parte75


accoppiata all'elemento polimerico impermeabilizzante ha importanza fondamentale per ilcomportamento in opera della membrana, le prove devono essere eseguite sulla membrana comefornita dal produttore.b) Classi <strong>di</strong> utilizzo.Classe A - membrane adatte per con<strong>di</strong>zioni statiche del contenuto (per esempio, bacini, <strong>di</strong>ghe,sbarramenti, ecc.).Classe B - membrane adatte per con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>namiche del contenuto (per esempio, canali,acquedotti, ecc.).Classe C - membrane adatte per con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sollecitazioni meccaniche particolarmente gravose,concentrate o non (per esempio: fondazioni, impalcati <strong>di</strong> ponti, gallerie, ecc.).Classe D - membrane adatte anche in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> intensa esposizione agli agenti atmosferici e/oalla luce.Classe E - membrane adatte per impieghi in presenza <strong>di</strong> materiali inquinanti e/o aggressivi (peresempio: <strong>di</strong>scariche, vasche <strong>di</strong> raccolta e/o decantazione, ecc.).Classe F - membrane adatte per il contatto con acqua potabile o sostanze <strong>di</strong> uso alimentare (peresempio: acquedotti, serbatoi, contenitori per alimenti, ecc.).Nell'utilizzo delle membrane polimeriche per impermeabilizzazione, possono essere necessarieanche caratteristiche comuni a più classi. In questi casi devono essere presi in considerazione tuttiquei fattori che, nell'esperienza progettuale e/o applicativa, risultano <strong>di</strong> importanza preminente oche per Legge devono essere considerati tali.c) Le membrane <strong>di</strong> cui al comma a) sono valide per gli impieghi <strong>di</strong> cui al comma b) purchérispettino le caratteristiche previste nelle varie parti della norma UNI 8898.- I prodotti forniti solitamente sotto forma <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> o paste destinati principalmente a realizzarestrati <strong>di</strong> tenuta all'acqua (ma anche altri strati funzionali della copertura piana) e secondo ilmateriale costituente, devono rispondere alle prescrizioni seguenti.- I bitumi da spalmatura per impermeabilizzazione (in solvente e/o emulsione acquosa) devonorispondere ai limiti specificati, per <strong>di</strong>versi tipi, alle prescrizioni della norma UNI 4157.- Le malte asfaltiche per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5660 e 5660 FA-227.- Gli asfalti colati per impermeabilizzazione devono rispondere alle norme UNI 5654 e 5654 FA-191.- Il mastice <strong>di</strong> rocce asfaltiche per la preparazione <strong>di</strong> malte asfaltiche e degli asfalti colati deverispondere alle norme UNI 4377 e 4377 FA-233, parzialmente sostituite dalle norme UNI 4398/1,4398/4 e 4398/5.20. PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI)Tutti i prodotti descritti <strong>di</strong> seguito vengono considerati al momento della fornitura. Il Direttore deilavori, ai fini della loro accettazione, può procedere a controlli (anche parziali) su campioni dellafornitura oppure richiedere un attestato <strong>di</strong> conformità della stessa alle prescrizioni <strong>di</strong> seguitoin<strong>di</strong>cate.Per il campionamento dei prodotti ed i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prova si fa riferimento ai meto<strong>di</strong> UNI esistenti (adesempio vedere le norme UNI EN 27389, 27390, 27390 FA1-91, 28339, 28339 FA1-91, 28340 e28394.- Per sigillanti si intendono i prodotti utilizzati per riempire in forma continua e durevole, i giuntitra elementi e<strong>di</strong>lizi (in particolare nei serramenti, nelle pareti esterne, nelle partizioni interne, ecc.)con funzione <strong>di</strong> tenuta all'aria, all'acqua, ecc.Oltre a quanto specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendonorispondenti alle seguenti caratteristiche:- compatibilità chimica con il supporto al quale sono destinati;- <strong>di</strong>agramma forza/deformazione (allungamento) compatibile con le deformazioni elastiche delsupporto al quale sono destinati;76


- durabilità ai cicli termoigrometrici preve<strong>di</strong>bili nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> impiego, cioè con deca<strong>di</strong>mentodelle caratteristiche meccaniche ed elastiche che non pregiu<strong>di</strong>chino la loro funzionalità;- durabilità alle azioni chimico-fisiche <strong>di</strong> agenti aggressivi presenti nell'atmosfera o nell'ambiente <strong>di</strong>destinazione.Il sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto rispondealle in<strong>di</strong>cazioni del progetto od alle norme UNI 9610 e 9611 e/o è in possesso <strong>di</strong> attestati <strong>di</strong>conformità; in loro mancanza si fa riferimento ai valori <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dallaDirezione dei lavori.- Per eventuali adesivi si intendono i prodotti utilizzati per ancorare un prodotto ad uno attiguo, informa permanente, resistendo alle sollecitazioni meccaniche, chimiche, ecc. dovute all'ambiente edalla destinazione d'uso.Sono inclusi nel presente Articolo gli adesivi usati in opere <strong>di</strong> rivestimenti <strong>di</strong> pavimenti e pareti oper altri usi e per <strong>di</strong>versi supporti (murario, terroso, legnoso, ecc.).Sono esclusi gli adesivi usati durante la produzione <strong>di</strong> prodotti o componenti.Il sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde aduna norma UNI e/o è in possesso <strong>di</strong> attestati <strong>di</strong> conformità; in loro mancanza si fa riferimento aivalori <strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.- Per eventuali geotessili si intendono i prodotti utilizzati per costituire strati <strong>di</strong> separazione,contenimento, filtraggio e <strong>di</strong> drenaggio in opere <strong>di</strong> terra (rilevati, scarpate, strade, giar<strong>di</strong>ni, ecc.) e<strong>di</strong>n coperture.Si <strong>di</strong>stinguono in:- tessuti: stoffe realizzate intrecciando due serie <strong>di</strong> fili (realizzando or<strong>di</strong>to e trama);- nontessuti: feltri costituiti da fibre o filamenti <strong>di</strong>stribuiti in maniera casuale, legati tra loro contrattamento meccanico (agugliatura), chimico (impregnazione), oppure termico (fusione). Si hannonontessuti ottenuti da fiocco o da filamento continuo.Quando non è specificato nel progetto, o negli Articoli relativi alla destinazione d'uso, si intendonoforniti rispondenti alle seguenti caratteristiche secondo i modelli <strong>di</strong> controllo riportati nelle norme:UNI 8279/1, 8279/1 FA1-91, 8279/3, 8779/4, 8279/5, 8279/6, 8279/7, 8279/11, 8279/12, 8279/13,8279/14, 8279/15, 8279/16, 8279/17, 8639, parzialmente sostituita dalla UNI EN 29073/3, UNI EN964/1 e UNI 8986.Dovrà inoltre essere sempre specificata la natura del polimero costituente (poliestere, polipropilene,poliammide, ecc.).Per i nontessuti dovrà essere precisato almeno:- se sono costituiti da filamento continuo o da fiocco;- se il trattamento legante è meccanico, chimico o termico;- il peso unitario.Il sod<strong>di</strong>sfacimento delle prescrizioni predette si intende comprovato quando il prodotto risponde aduna norma UNI e/o è in possesso <strong>di</strong> attestato <strong>di</strong> conformità; in loro mancanza valgono i valori<strong>di</strong>chiarati dal produttore ed accettati dalla Direzione dei lavori.21. PROTEZIONE DELLE SUPERFICI METALLICHESono previsti i seguenti meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> protezione delle superfici metalliche:a) ZINCATURAUsata principalmente per parapetti, scale, grigliati, carpenterie varie.b) VERNICIATURA EPOSSIBITUMINOSA Usata normalmente per parti metalliche a contattocontinuo con acqua.c) VERNICIATURA EPOSSIDICA Usata normalmente per strutture metalliche normalmenteasciutte e/o in contatto occasionale con acqua piovana e/o acqua in genere. E' usata normalmenteper: macchine, valvole, tubazioni ed in genere per tutte le strutture metalliche a vista.Rif a) Zincatura77


Descrizione generaleZincatura a caldo per immersione e/o con processo tipo "Sendzimit" o altri meto<strong>di</strong> adatti alle partidazincare.Trattamenti preliminariDecappaggio, sgrassatura, sabbiatura a seconda dei processo <strong>di</strong> zincatura adottato.ZincaturaEseguita con zinco ad elevata purezza (99,5%)Classe <strong>di</strong> rivestimento "Normale" corrispondente a 380 ÷400 g zinco/mq. 55 ÷ 60 micronNotaRitocchi in opera con zincante inorganico a freddoRif. b) Verniciatura epossibituminosaPreparazione superficiSabbiatura al "metallo bianco" in accordo con Svensk Standard grado Sa 2 1/2Prodotto: primer epoxy-zine a 2 componentiColore: rossoSpessore: 75 micron, min. dry filmSeconda manoProdotto: primer epoxy-zine a 2 componentiColore: grigioSpessore: 120 micron, dry filmTerza manoProdotto: vernice epossibitumeColore: neroSpessore: 120 micron, dry filmNota:Sabbiatura, prima mano, seconda mano: in officina ritocchi e terza mano: in opera.Rif. c) Verniciatura epossi<strong>di</strong>caPreparazione superficiSabbiatura al "metallo bianco" in accordo con Svensk Standard grado Sa 2 1/2Prodotto: primer epoxy-zine a 2 componentiColore: rossoSpessore: 75 micron, min. dry filmSeconda manoProdotto: primer epoxy-zine a 2 componentiColore: grigioSpessore: 120 micron, dry filmTerza manoProdotto: vernice epossi<strong>di</strong>caColore: azzurro, blu, marrone, neroSpessore: 120 micron, dry fùmNotaSabbiatura, prima mano, seconda mano: in officinaritocchi e terza mano: in opera.22. MATERIALI PER TUBAZIONI E PEZZI SPECIALI- Generalità78


Con il termine «tubazioni» si intende il complesso dei tubi e dei pezzi speciali costituente l'interarete <strong>di</strong> fognatura per la raccolta delle acque reflue.La verifica e la posa in opera delle tubazioni saranno conformi alle regole dell’arte ed alle normevigenti.A tale scopo l'Impresa, dopo la consegna dei lavori, in<strong>di</strong>cherà la Ditta fornitrice delle tubazioni, laquale dovrà impegnarsi a fornire tutta la documentazione tecnica necessaria ai tecnici dellaDirezione Lavori perché questi possano verificare la rispondenza delle forniture alle prescrizioni.Prima <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare i materiali, l'Impresa dovrà presentare, alla Direzione dei Lavori, in tre copie, i<strong>di</strong>segni esecutivi dei materiali che intende fornire, inerenti alle tubazioni, al tipo <strong>di</strong> giunzione, aipezzi speciali, alle flange ed ai giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e <strong>di</strong>elettrici. Insieme ai <strong>di</strong>segni, dovranno essereconsegnati i calcoli <strong>di</strong> stabilità secondo le richieste del Direttore dei Lavori.All'interno <strong>di</strong> ciascun tubo o pezzo <strong>speciale</strong> dovranno essere leggibili, impressi con tinta indelebile:- una sigla identificante l'Amministrazione,- la sigla del fabbricante;- la data <strong>di</strong> fabbricazione;- il <strong>di</strong>ametro interno;- la pressione <strong>di</strong> esercizio e la massima pressione <strong>di</strong> prova.Le tubazioni in acciaio dovranno contenere anche le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:- lo spessore;- la sigla dell'acciaio impiegato;- la lunghezza delle tubazioni;- il peso;- il numero della colata.Tubazioni in PRFVTubi <strong>di</strong> tipo CENTRIFUGATO in PRFV, prodotti secondo le specifiche della classe D delle normeUNI 9032, in stabilimenti certificati ISO 9001 ubicati in area UE.Al fine <strong>di</strong> un’adeguata resistenza all’usura ed alla corrosione, tali tubi dovranno presentare unostrato interno (liner) <strong>di</strong> spessore non inferiore a mm 1,3.I tubi dovranno presentare una lunghezza massima <strong>di</strong> m 6, con possibilità <strong>di</strong> effettuare tagli suglispezzoni <strong>di</strong>rettamente in fase <strong>di</strong> posa, con l’ausilio <strong>di</strong> comuni attrezzi <strong>di</strong> cantiere, senza che questopregiu<strong>di</strong>chi la tenuta delle giunzioni, una volta posati.Il collegamento tra un tubo e l’altro dovrà essere rapido e realizzato con semplici operazionimeccaniche, senza l’ausilio <strong>di</strong> utensili od attrezzature speciali.L’elemento <strong>di</strong> giunzione, del tipo a manicotto, dovrà mantenere inalterate le caratteristiche <strong>di</strong> tenutaanche con un’angolazione tra gli assi <strong>di</strong> tubi a<strong>di</strong>acenti fino a 1°, permettendo altresì un movimentolongitu<strong>di</strong>nale pari ad almeno lo 0,3% della lunghezza del tubo.Tubazioni e pezzi speciali in PEAD per acquedottiLa tubazione in polietilene fornita dovrà appartenere al tipo AD (alta densità) PE 100 e dovrà essereadatta per acqua potabile. Le tubazioni dovranno avere opportuna marcatura riportando numero dellotto <strong>di</strong> produzione, marchio e relativo in<strong>di</strong>cativo. A cura dell’Impresa dovrà essere garantita larispondenza delle forniture alle specifiche tecniche vigenti e/o alle eventuali specifiche in<strong>di</strong>catedella D.L.Tubi in acciaio senza saldatura- rivestimento esterno in polietilene applicato per estrusione a guaina circolare secondo la normaUNI 909979


- rivestimento interno in resina epossi<strong>di</strong>ca spessore minimo 250 micron- acciaio Fe 340 o superiore secondo la UNI6363/84 o equivalente- giunto saldato o a flangiaValvola a farfalla tipo flangiato serie PN16- corpo, <strong>di</strong>sco e flangia posteriore in ghisa sferoidale 500-7 UNI ISO 1083-91- sede <strong>di</strong> tenuta sul corpo in acciaio inox X2CrNi 18-11 (AISI 304 L)- alberi in acciaio inox X30CrNi 13 (AISI 420 B)- boccole in materiale autolubrificante- ghiera premiguarnizione in ghisa sferoidale GS 500-7 UNI-ISO 1083-91, con protezioneepossi<strong>di</strong>ca- guarnizione <strong>di</strong> tenuta idraulica realizzata da anello in gomma EPDM inserita su appositasede nel <strong>di</strong>sco- viteria interna in acciaio inox AISI 304-A2- viteria esterna in acciaio classe 8.8 zincato- tenute secondarie sugli alberi realizzate tramite O-ring in NBR- riduttore a vite senza fine motorizzabile montato sulla flangia laterale destra o sinistra,opportunamente <strong>di</strong>mensionato per la manovra nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> massima coppia- costruito in ghisa G25 UNI-ISO 185-91- finecorsa meccanici in apertura-chiusura- in<strong>di</strong>catore meccanico <strong>di</strong> posizione- volantino <strong>di</strong> manovra in acciaio stampato- rivestimento interno con verniciatura a polveri epossi<strong>di</strong>che – spessore 150 micron – RAL5005- scartamento valvola secondo le norme DIN 3202-serie F4 o ISO 5752-serie 14- attacchi a flange <strong>di</strong>mensionate a forate secondo le norme ISO 7005-2 PN 10Saracinesca a corpo piatto vite interna tipo flangiato serie PN16- corpo, coperchio e cuneo in ghisa G25 UNI-ISO 185-91- se<strong>di</strong> <strong>di</strong> tenuta in ottone Ot 58- asta in acciaio inox AISI 420 – X20Cr13- chiocciola in ottone Ot58- O-ring asta in gomma nitrilica su asta- volantino in ghisa G25 UNI-ISO 185-91- rivestimento esterno con vernice polivinilica – spessore minimo 100 micron – RAL5010- rivestimento interno con primer – spessore minimo 50 micron- scartamento secondo le norme DIN 3202-serie F4 o ISO 5752-serie 14- attacchi a flange <strong>di</strong>mensionate a forate secondo le norme ISO 7005-2 PN 10Valvola a farfalla tipo Wafer - Lug tipo flangiato serie PN16- corpo in ghisa GS 400-12- <strong>di</strong>sco in ghisa GS 400-12 nichelata oppure in acciaio inox AISI 316- albero in acciaio inox 416 con <strong>di</strong>sco in ghisa sferoidale o inox 316 con <strong>di</strong>sco in inox- sede <strong>di</strong> tenuta EPDM- boccole in PTFE sino al DN300- protezione superficiale con verniciatura a polveri epossi<strong>di</strong>che – spessore 100 micron – RAL5017- flangia <strong>di</strong> accoppiamento attuatore secondo le norme ISO 5211-parte 1Giunto <strong>di</strong> smontaggio flangiato serie PN16- tronchetti flangiati in FE 360 B- flangia <strong>di</strong> tenuta in FE 360 B80


- guarnizione <strong>di</strong> tenuta in NBR- tiranteria completa lunga in acciaio zincato- rivestimento interno ed esterno con verniciatura a polveri epossi<strong>di</strong>che – spessore 150 micron– RAL 5005- flange <strong>di</strong>mensionate a forate secondo le norme UNI 2223 PN 10Valvola <strong>di</strong> ritegno a membrana serie PN16- bocca <strong>di</strong> entrata, bocca <strong>di</strong> uscita, ogiva in ghisa grigia GG25- membrana in NBR o EPDM- vite prigioniera in acciaio inox A2-70 ( AISI304)- dado a calotta in ottone- anello tenuta in tesnit BA-S- dado esagonale in acciaio inox A2-70 ( AISI304)- o-ring in NBR- tappo in ottone- anello <strong>di</strong> tenuta in rame- scartamento secondo le norme EN 558-1 serie 48- flangiatura secondo le norme EN1092-2- verniciatura epossi<strong>di</strong>ca a polveri RAL5005 spessore minimo 150 micron- collaudo secondo le norme EN 12266-1 corpo 1.5PN, sede 1.1PNGiunto <strong>di</strong>elettrico serie PN16- resistenza elettrica in aria: 1000V D.C. con criterio <strong>di</strong> accettazione >5Mohm- test <strong>di</strong>elettrico 3.5kV 50Hz A.C. x 1 minuto- verniciatura epossi<strong>di</strong>ca a polveri interna ed esterna spessore minimo 150 micron- anello e corpo in acciaio ASTM A105 o equivalente- anello isolante in NEMA LI G10 – CEI 15-10- flangia UNI2282 PN10 in ASTM A105 o equivalenteCompensatore laterale sferico- soffietti pluriparete in AISI 321- corsa laterale 30mm- corsa assiale <strong>di</strong> montaggio +- 10mm- tiranti, da<strong>di</strong> sferici esterni, tubo interme<strong>di</strong>o e flange UNI 2277 in acciaio al carbonio- orecchiette aggiuntive per uso come giunto <strong>di</strong> smontaggio23. MISURATORI DI PORTATA ELETTROMAGNETICIMisuratori <strong>di</strong> portata elettromagnetici con elettronica separata dall’elemento primario per misure <strong>di</strong>portata bi<strong>di</strong>rezionali tipo ABB mod. MAG-XE o analoghi.Le caratteristiche richieste sono le seguenti:- assoluta stabilità <strong>di</strong> zero, nessuna regolazione <strong>di</strong> zero, nemmeno in fase <strong>di</strong> avvio.- consumo <strong>di</strong> energia


punto <strong>di</strong> misura, su banco idraulico accre<strong>di</strong>tato da P.T.B.- conducibilità superiore a 5µS/cm- grado <strong>di</strong> protezione IP67- campo <strong>di</strong> temperaturadel fluido -20...90 C° gomma duraTrasmettitore- installazione a pannello (96x96)- in<strong>di</strong>catore retro illuminato a 32 caratteri alfanumerici (16 per linea)con in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> portate bi<strong>di</strong>rezionali in lingua italiana; Q istantaneavisualizzabile in %, mA, unità ingegneristicaConfigurabile senza aprire la custo<strong>di</strong>a a tasti magnetici- fondo scala programmabile da 0.5 a 10 m/sec- uscita analogica 0/4-20 mA carico max 600 ohm- uscite <strong>di</strong>gitali n.1 optoisolato passivo per totalizzazione esternan.1 optoisolato passivo per segnalazione anomalia- ingresso <strong>di</strong>gitale n.1 optoisolato passivo reset totalizzatore, taratura <strong>di</strong> “0”- segnali uscita/ingresso separati galvanicamente- connessioni elettriche M 20 x 1.5, con pressacavo PG 13.5- Alimentazione elettrica 85 ... 253 V a.c. 50 Hz- Cavo <strong>speciale</strong>: compreso da 10mt.24. SISTEMA DI POMPAGGIOPompe e motoriSono previste n° 2 pompe (cad. 15l/s, 16m) a giri fissi, con scambiatore or<strong>di</strong>ne degli avviamenti epossibilità <strong>di</strong> funzionamento contemporaneo.Le pompe saranno del tipo sommerso semiassiale con corpo in ghisa, girante in ghisa calettata conbussole inox, albero inox su cuscinetti alle estremità ed in corrispondenza <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>ffusore, giunto<strong>di</strong> accoppiamento, viteria e succhieruola e tegolo in acciaio inox, verniciatura per acqua potabile.I motori elettrici avranno avvolgimento adatto ad inverter, tipo asincrono trifase con lubrificazionead acqua, rotore in corto circuito, statore riavvolgibile adatto a funzionare in acqua, supporti inghisa, camicia statore in acciaio inox, albero inox, viteria inox, verniciatura per acqua potabile.Alimentazione elettricaI cavi <strong>di</strong> alimentazione dovranno essere omologati per acqua potabile ed in sezione sufficiente alfunzionamento con inverter.L’avviamento delle pompe dovrà avvenire alternando l’una e l’altra macchina al fine <strong>di</strong> uniformarel’usura delle stesse.Segnali <strong>di</strong> avviamentoIl segnale <strong>di</strong> marcia – arresto sarà dato dal misuratore <strong>di</strong> livello collocato all’interno del serbatoioseminterrato esistente. Un PLC sarà collocato nei pressi del pozzo per gestire gli avviamenti.25. GENERATORE DI BIOSSIDO DI CLORODispositivi <strong>di</strong> sicurezzaControllo del flusso <strong>di</strong> adduzione acido, clorito ed acqua (CDKa) al reattore tramite sensori <strong>di</strong>82


flusso a galleggiante.Interruttori <strong>di</strong> minimo livello nei serbatoi <strong>di</strong> stoccaggio dei reagentiIl reattore preposto alla produzione del biossido è contenuto in un arma<strong>di</strong>o stagno resistente allacorrosione, con portello anteriore apribile trasparente con grado <strong>di</strong> protezione IP 55.Sistema <strong>di</strong> abbattimento <strong>di</strong> eventuali fughe <strong>di</strong> Biossido <strong>di</strong> cloro-gas, me<strong>di</strong>ante ricambio dell'ariaall'interno dell'arma<strong>di</strong>o ed abbattimento della fuga stessa in acqua. Il sistema è attivo durante ilfunzionamento del produttore ed è a comando automatico temporizzato.Sistemi <strong>di</strong> controlloIl controllo visivo ed imme<strong>di</strong>ato dell'avvenuta reazione , è riscontrabile attraverso l'oblò sulla linea<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>luizione.ReagentiAcido cloridricoSi deve impiegare acido cloridrico (concentrazione 9%) conforme alla normativa DIN 19610 (oequivalente). Per l'utilizzo nella preparazione dell'acqua potabile non vi devono essere impurità inconcentrazione tale da poter danneggiare, al termine del trattamento, la salute umana.Soluzione <strong>di</strong> clorito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>oSi deve impiegare una soluzione <strong>di</strong> clorito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o (concentrazione 7.5%) conforme alla normativaDIN 19617 (o equivalente).Impianto <strong>di</strong> produzione e dosaggioImpianto <strong>di</strong> produzione e dosaggio <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> cloro completamente premontato su un pannelloin materiale sintetico anticorrosivo con vani necessari al completo assemblaggio <strong>di</strong> tutti icomponentiL'impianto comprende:a) nr. 1 reattore realizzato in PVC termosaldato ed alloggiato in un quadro a tenuta stagna aventilazione forzata.b) nr. 2 pompe dosatrici serie beta IP 65 per il dosaggio dei reagenti complete <strong>di</strong> valvole <strong>di</strong>aspirazione e mandata a doppia sfera.c) nr. 2 sensori <strong>di</strong> flusso regolabili con ghiera <strong>di</strong> fissaggio per il controllo dell' avvenuto dosaggio.d) nr. 1 valvola <strong>di</strong> mantenimento pressione per garantire dosaggi precisi e per evitare possibilisifonamenti. Taratura 1 bar.e) nr. 2 cilindri graduati per le prove <strong>di</strong> dosaggio delle pompe dosatrici.h) nr. 1 valvola <strong>di</strong> uscita dal reattore in PVDF per il collegamento al miscelatore statico.i) nr. 1 centralina elettronica <strong>di</strong> controllo a microprocessore per la gestione <strong>di</strong> tutti i segnali <strong>di</strong>comando e controllo.l) nr. 1 sistema <strong>di</strong> bypass con premiscelazione con controllo bypass a galleggiante.Montaggio sul pannello prestampato avente segnalazioni ottiche <strong>di</strong> esercizio o anomalia, tasti asfioro per impostazione dei parametri e <strong>di</strong>splay alfanumerico per il <strong>di</strong>alogo con l’utente.Serbatoio <strong>di</strong> stoccaggio reagentiSerbatoi dei reagenti realizzati in PE ad alta densità. Colore naturale. Completi <strong>di</strong> camicia <strong>di</strong>contenimento e <strong>di</strong> sfiato . Capacità 1000 litri.Dimensioni 1280 Ø x 1260 h.VarieIl sistema è completo <strong>di</strong> pompa <strong>di</strong> rilancio e valvola antisifone83


Le suddette Specifiche Tecniche integrano le descrizioni <strong>di</strong> Elenco Prezzi e le prescrizioniContenute nel <strong>Capitolato</strong> Speciale <strong>di</strong> Appalto e si riferiscono agli impianti necessari all’attuazionedel processo <strong>di</strong> trattamento previsto ed alla sua completa funzionalita’, secondo quando descrittonelle Relazione Tecnica illustrativa.Le descrizioni si riferiscono alle macchine date in opera funzionanti e complete <strong>di</strong> ogni accessorio.Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a corpo s’intende sempre compresa ogni spesaoccorrente per dare l’opera compiuta sotto le con<strong>di</strong>zioni stabilite dal <strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appaltoe secondo i tipi in<strong>di</strong>cati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essererichiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nelladescrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso <strong>di</strong>casiper lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente in<strong>di</strong>spensabili allafunzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte.Nei prezzi stessi si intende compreso ogni compenso per tutti gli oneri che l'Appaltatore dovràsostenere a tale scopo, anche se non esplicitamente espressi o richiamati nei vari Articoli e nellaSpecifica Tecnica <strong>di</strong> Fornitura.La lista delle voci e delle quantità relative ai lavori a corpo non ha vali<strong>di</strong>tà ai fini del presentearticolo, in quanto l'appaltatore era tenuto, in sede <strong>di</strong> partecipazione alla gara, a verificare le voci ele quantità richieste per l’esecuzione completa e funzionante dei lavori progettati, ai fini dellaformulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo ( Art.71 del D.P.R. n. 554/99).26. ACCESSORI E VARIELa seguente specifica riguarda i seguenti componenti:a) staffaggi e sostegnib) grigliati <strong>di</strong> coperturac) scale metalliched) ringhiere, parapetti, passerelle, carpenteriee) flangef) giunti elasticig) bulloneriah) raccorderie in genereCaratteristiche:Rif a) Se a corredo <strong>di</strong> componenti in acciaio inox o in contatto con acqua potabile dovranno esserein acciaio inox AISI 304; se a corredo <strong>di</strong> componenti in acciaio or<strong>di</strong>nario potranno essere in acciaioor<strong>di</strong>nario. Nelle esecuzioni in acciaio or<strong>di</strong>nario non saranno consentiti gli impieghi <strong>di</strong> scatolatimetallici (tubi rettangolari, quadri, ton<strong>di</strong>, ecc). Le superfici saranno protette in base alla specifica.Rif. b) Salvo <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>cazioni riportate sugli elaborati grafici, tutte le coperture <strong>di</strong> pozzetti,camminamenti ed altri vani <strong>di</strong> lavoro dovranno essere realizzati me<strong>di</strong>ante l'impiego <strong>di</strong> lamierestriate spess. 3+2 opportunamente irrigi<strong>di</strong>te da profilati metallici così da creare delle struttureresistenti a dei carichi pari a 500 kg/mq o da grigliati in acciaio zincato aventi le medesimecaratteristiche <strong>di</strong> resistenza, salvo con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse sollecitazioni che comunque sarannosempre in<strong>di</strong>cate negli elaborati <strong>di</strong> progetto.Dette coperture dovranno essere munite <strong>di</strong> idonei telai <strong>di</strong> contenimento realizzati pure essi inprofilati metallici saldati elettricamente (a Z) e provvisti <strong>di</strong> zanche per l'inghisaggio alle strutture incalcestruzzo armato.Se la superficie da coprire ha <strong>di</strong>mensioni tali da rendere impossibile il sollevamento manuale lacopertura e la struttura <strong>di</strong> sostegno dovrà essere realizzata a moduli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni tali daconsentirne il sollevamento manuale (max 30 Kg cad); ciascun modulo dovrà essere dotato <strong>di</strong>84


<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> sollevamento (maniglia) a scomparsa realizzato in modo da non costituire intralcio opericolo.Le superfici saranno protette in base alla specifica S0 1.Rif. c) Le scale metalliche saranno realizzate in profilati e quelle verticali saranno dei tipo conparacadute, da ancorare al calcestruzzo o da saldare alle strutture metalliche. La costruzione <strong>di</strong> dettescale dovrà essere fatta a rispetto delle norme antinfortunistiche vigenti. Nella realizzazione siimpiegheranno esclusivamente profilati metallici <strong>di</strong> tipo pieno; sono esclusi i tubolari <strong>di</strong> qualsiasisezione, eccetto che per i corrimano.Le superfici saranno protette in base alla specifica S0 1.Rif. d) Nella realizzazione <strong>di</strong> queste strutture si dovranno impiegare dei profilati metallici quali:angolari piatti, I, L ecc., a sezione piena; si potranno impiegare dei tubolari <strong>solo</strong> per i corrimano.Tutte le parti dovranno essere unite fra <strong>di</strong> loro per mezzo <strong>di</strong> saldature elettriche, con la formazionein punti prestabiliti, quando occorrente, <strong>di</strong> giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione. Le superfici saranno protette in basealla specifica.Rif. e) Le flange saranno:quelle saldate del tipo a collarino UNI 2281/67 PN 16 da saldare <strong>di</strong> testacon risalto tornito secondo UNI 2229; quelle libere dei tipo piano UNI 2277 PN16.Rif. f) giunti dovranno essere costituti essenzialmente dalle seguenti parti:- estremità fiangiate con foratura a tenuta così come previsto per gli altri componenti <strong>di</strong> linea;- corpo elastico costituito da materiale in gomma sintetica o naturale con armatura interna compostada fili <strong>di</strong> acciaio.Rif. g) La bulloneria a corredo dei montaggi <strong>di</strong> singoli componenti <strong>di</strong> apparecchiature, delletubazioni, degli staffaggi ed in qualsiasi altro impiego, con la sola esclusione della bulloneriaintegrata sulle apparecchiature, dovrà essere in acciaio inox AISI 304.Rif. h) Le raccorderie saranno costituite da curve standard, raccor<strong>di</strong> a T, raccor<strong>di</strong> a crociera,riduzioni sia concentriche che eccentriche, cartelle per flange libere, ecc. Dovranno essere impiegaticomponenti dello stesso materiale delle tubazioni cui andranno assiepate ed identico dovrà essere iltrattamento delle superfici.27. BOX IN PANNELLI DI LAMIERA COIBENTATIModulo monoblocco prefabbricato isolato composto da:- struttura <strong>di</strong> base realizzata con profilati metallici imbullonati in acciaio zincato a sezione aperta.- pareti <strong>di</strong> pannelli modulari autoportanti a sandwich, spessore mm 50, isolati con iniezione <strong>di</strong>resina poliuretanica autoestinguente espansa <strong>di</strong> tipo rigido. Densità kg. 42/mc.I due supporti del sandwich sono, sia per l’esterno che per l’interno in acciaio zincato epreverniciato. Coefficiente <strong>di</strong> trasmittanza termica W/mqK 0.46- serramenti in alluminio verniciato85


CAPO B - MODALITA’ DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO1. SCAVI IN GENEREGli scavi in genere per qualsiasi lavoro, a mano o con mezzi meccanici, dovranno essere eseguitisecondo i <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto e la relazione geologica e geotecnica <strong>di</strong> cui al D.M. 11 marzo 1988integrato dalla Circolare Min. LL.PP. del 9 gennaio 1996, n. 218/24/3, nonché secondo leparticolari prescrizioni che saranno date all'atto esecutivo dalla Direzione dei Lavori.Nell'esecuzione degli scavi in genere l'Appaltatore dovrà procedere in modo da impe<strong>di</strong>rescoscen<strong>di</strong>menti e franamenti, restando esso, oltreché totalmente responsabile <strong>di</strong> eventuali danni allepersone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione dellematerie franate.L'Appaltatore dovrà, inoltre, provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficiedel terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi.Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte (a giu<strong>di</strong>zioinsindacabile della Direzione dei Lavori) ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuoridella sede del cantiere, alle pubbliche <strong>di</strong>scariche ovvero su aree che l'Appaltatore dovrà provvederea rendere <strong>di</strong>sponibili a sua cura e spese.Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, essedovranno essere depositate, previo assenso della Direzione dei Lavori, per essere poi riprese atempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere <strong>di</strong> danno ai lavori, alleproprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie.La Direzione dei Lavori potrà fare asportare, a spese dell'Appaltatore, le materie depositate incontravvenzione alle precedenti <strong>di</strong>sposizioni.2. SCAVI DI SBANCAMENTOPer scavi <strong>di</strong> sbancamento o sterri andanti s'intendono quelli occorrenti per lo spianamento osistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli <strong>di</strong> terrapieni, per laformazione <strong>di</strong> cortili, giar<strong>di</strong>ni, scantinati, piani <strong>di</strong> appoggio per platee <strong>di</strong> fondazione, vespai, rampeincassate o trincee stradali, ecc., e in generale tutti quelli eseguiti a sezione aperta su vastasuperficie ove sia possibile l'allontanamento delle materie <strong>di</strong> scavo evitandone il sollevamento, siapure con la formazione <strong>di</strong> rampe provvisorie ecc.Saranno pertanto considerati scavi <strong>di</strong> sbancamento anche quelli che si trovano al <strong>di</strong> sotto delpiano <strong>di</strong> campagna o del piano stradale <strong>di</strong> progetto (se inferiore al primo), quando gli scavirivestano i caratteri sopra accennati.3. SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEAPer scavi <strong>di</strong> fondazione in generale si intendono quelli incassati ed a sezione ristretta necessariper dar luogo ai muri o pilastri <strong>di</strong> fondazione propriamente detti.In ogni caso saranno considerati come gli scavi <strong>di</strong> fondazione quelli per dar luogo alle fogne,condutture, fossi e cunette.Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione, dovranno essere spintifino alla profon<strong>di</strong>tà che dalla Direzione dei Lavori verrà or<strong>di</strong>nata all'atto della loro esecuzione. Leprofon<strong>di</strong>tà, che si trovano in<strong>di</strong>cate nei <strong>di</strong>segni, sono perciò <strong>di</strong> stima preliminare e la StazioneAppaltante si riserva piena facoltà <strong>di</strong> variarle nella misura che reputerà più conveniente, senza checiò possa dare all'Appaltatore motivo alcuno <strong>di</strong> fare eccezioni o domande <strong>di</strong> speciali compensi,avendo egli soltanto <strong>di</strong>ritto al pagamento del lavoro eseguito, coi prezzi contrattuali stabiliti per levarie profon<strong>di</strong>tà da raggiungere. E' vietato all'Appaltatore, sotto pena <strong>di</strong> demolire il già fatto, <strong>di</strong> pormano alle murature prima che la Direzione dei Lavori abbia verificato ed accettato i piani dellefondazioni.I piani <strong>di</strong> fondazione dovranno essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che cadono86


sopra falde inclinate, dovranno, a richiesta della Direzione dei Lavori, essere <strong>di</strong>sposti a gra<strong>di</strong>ni edanche con determinate contropendenze.Compiuta la muratura <strong>di</strong> fondazione, lo scavo che resta vuoto, dovrà essere <strong>di</strong>ligentementeriempito e costipato, a cura e spese dell'Appaltatore, con le stesse materie scavate, sino al piano delterreno naturale primitivo.Gli scavi per fondazione dovranno, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiaticon robuste armature, in modo da proteggere contro ogni pericolo gli operai, ed impe<strong>di</strong>re ognismottamento <strong>di</strong> materie durante l'esecuzione tanto degli scavi che delle murature.L'Appaltatore è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle proprietà pubbliche e privateche potessero accadere per la mancanza o insufficienza <strong>di</strong> tali puntellazioni e sbadacchiature, allequali egli deve provvedere <strong>di</strong> propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioniriconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto <strong>di</strong> ottemperare alle prescrizioni che alriguardo gli venissero impartite dalla Direzione dei Lavori.Col procedere delle murature l'Appaltatore potrà ricuperare i legnami costituenti le armature,sempreché non si tratti <strong>di</strong> armature formanti parte integrante dell'opera, da restare quin<strong>di</strong> in posto inproprietà della Stazione Appaltante; i legnami però, che a giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei Lavori, nonpotessero essere tolti senza pericolo o danno del lavoro, dovranno essere abbandonati negli scavi.4. SCAVI SUBACQUEI E PROSCIUGAMENTOSe dagli scavi in genere e da quelli <strong>di</strong> fondazione, malgrado l'osservanza delle prescrizioni <strong>di</strong> cuiall'articolo "Scavi <strong>di</strong> Fondazione od in Trincea", l'Appaltatore, in caso <strong>di</strong> filtrazioni o acque sorgive,non potesse far defluire l'acqua naturalmente, è in facoltà della Direzione dei Lavori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare,secondo i casi e quando lo riterrà opportuno, la esecuzione degli scavi subacquei, oppure ilprosciugamento.Sono considerati come scavi subacquei soltanto quelli eseguiti in acqua a profon<strong>di</strong>tà maggiore <strong>di</strong>20 cm sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque sorgive nei cavi, sia naturalmente, siadopo un parziale prosciugamento ottenuto con macchine o con l'apertura <strong>di</strong> canali <strong>di</strong> drenaggio.Il volume <strong>di</strong> scavo eseguito in acqua, sino ad una profon<strong>di</strong>tà non maggiore <strong>di</strong> 20 cm dal suolivello costante, verrà perciò considerato come scavo in presenza d'acqua, ma non come scavosubacqueo. Quando la Direzione dei Lavori or<strong>di</strong>nasse il mantenimento degli scavi in asciutto, siadurante l'escavazione, sia durante l'esecuzione delle murature o <strong>di</strong> altre opere <strong>di</strong> fondazione, gliesaurimenti relativi verranno eseguiti in economia, e l'Appaltatore, se richiesto, avrà l'obbligo <strong>di</strong>fornire le macchine e gli operai necessari.Per i prosciugamenti praticati durante la esecuzione delle murature, l'Appaltatore dovrà adottaretutti quegli accorgimenti atti ad evitare il <strong>di</strong>lavamento delle malte.5. RILEVATILe terre in generale verranno caratterizzate e classificate secondo le Norme C.N.R.- U.N.I.10006/1963 riportate nella tabella seguente.Per gli accertamenti relativi alla determinazione della natura delle terre, del grado <strong>di</strong>costipamento e del contenuto <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> esse, si dovrà provvedere a tutte le prove necessarie aifini della loro possibilità e modalità d'impiego, nei laboratori ufficiali.Prima <strong>di</strong> dare inizio ai lavori, dovranno essere eseguite le verifiche sul terreno sottostante ilpiano <strong>di</strong> posa dei rilevati e su quello <strong>di</strong> fondazione stradale in trincea per definirne la classificazionesecondo tabella C.N.R. – U.N.I. 10006; si procederà inoltre alla determinazione dell’umi<strong>di</strong>tàpercentuale, dei parametri <strong>di</strong> coesione e attrito interno, ed al rilievo dell’altezza massima delleacque sotterranee.I rilevati in genere per qualsiasi lavoro saranno eseguiti conformemente alle previsioni <strong>di</strong>87


progetto, salvo le eventuali varianti che fosse per <strong>di</strong>sporre la Direzione dei lavori; dovrà essere usataogni esattezza nel configurare le scarpate e nel profilare i cigli parallelamente agli assi <strong>di</strong> progetto.Per la formazione dei rilevati si impiegheranno in generale e salvo quanto segue, fino al lorototale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi <strong>di</strong> cui al relativo articolo, in quanto<strong>di</strong>sponibili ed adatte, a giu<strong>di</strong>zio insindacabile della Direzione dei lavori, per la formazione deirilevati, dopo provveduto alla cernita e separato accatastamento dei materiali che si ritenesseroidonei per la formazione <strong>di</strong> ossature, inghiaiamenti, costruzioni murarie, ecc., i quali restano <strong>di</strong>proprietà dell'Amministrazione come per legge.Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali <strong>di</strong> cui sopra si provvederanno lematerie occorrenti prelevandole, da cave <strong>di</strong> prestito che forniscano materiali riconosciuti pureidonei dalla Direzione dei lavori.Il suolo costituente la base sulla quale si dovranno impiantare i rilevati che formano il corpostradale, od opere consimili, dovrà essere accuratamente preparato, espurgandolo da piante,cespugli, erbe, canne, ra<strong>di</strong>ci e da qualsiasi altra materia eterogenea, e trasportando fuori della sededel lavoro le materie <strong>di</strong> rifiuto; si veda in dettaglio i punti 2 e 3 del presente articolo.Sarà obbligo <strong>di</strong> dare ai rilevati, durante la loro costruzione, quelle maggiori <strong>di</strong>mensioni richiestedall'assestamento delle terre, affinché, all'epoca del collaudo, i rilevati eseguiti abbiano <strong>di</strong>mensioninon inferiori a quelle prescritte.Non si potrà sospendere la costruzione <strong>di</strong> un rilevato, qualunque sia la causa, senza che ad essosia stata data una configurazione tale da assicurare lo scolo delle acque piovane; nella ripresa dellavoro, il rilevato già eseguito dovrà essere espurgato dalle erbe e cespugli che vi fossero nati,nonché configurato a gradoni praticandovi inoltre dei solchi per il collegamento delle nuove materiecon quelle prima impiegate.Per il rivestimento delle scarpate si dovranno impiegare terre vegetali per gli spessori previsti inprogetto od or<strong>di</strong>nati dalla Direzione dei lavori.La Direzione Lavori, in relazione alla natura dei terreni <strong>di</strong> posa dei rilevati o delle fondazionistradali in trincea, potrà or<strong>di</strong>nare l’adozione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti atti a prevenire la contaminazione deimateriali d'apporto e fra questi provve<strong>di</strong>menti la fornitura e la posa in opera <strong>di</strong> teli geotessili, aventile caratteristiche in<strong>di</strong>cate nel relativo articolo.6. FORMAZIONE DEI PIANI DI POSA DEI RILEVATII piani <strong>di</strong> posa dei rilevati avranno I'estensione dell'intera area <strong>di</strong> appoggio e potranno esserecontinui od opportunamente gradonati secondo i profili e le in<strong>di</strong>cazioni che saranno dati dallaDirezione dei Lavori in relazione alle pendenze dei siti d'impianto.I piani suddetti saranno stabiliti <strong>di</strong> norma alla quota <strong>di</strong> cm 20 al <strong>di</strong> sotto del piano <strong>di</strong> campagna,salvo <strong>di</strong>versa in<strong>di</strong>cazione della Direzione Lavori, e saranno ottenuti praticando i necessari scavi <strong>di</strong>sbancamento tenuto conto della natura e consistenza delle formazioni costituenti i siti d'impiantopreventivamente accertate, anche con I'ausilio <strong>di</strong> prove <strong>di</strong> portanza.Quando alla suddetta quota si rinvengono terreni appartenenti ai gruppi A 1 , A 2 , A 3 secondo laclassifica C.N.R. - U.N.I. 10006, la preparazione dei piani <strong>di</strong> posa consisterà nella compattazione <strong>di</strong>uno strato sottostante il piano <strong>di</strong> posa stesso per uno spessore non inferiore a cm 30, in modo daraggiungere una densità secca pari almeno al 95% della densità massima AASHO mo<strong>di</strong>ficatadeterminata in laboratorio, mo<strong>di</strong>ficando il grado <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà delle terre fino a raggiungere il grado <strong>di</strong>umi<strong>di</strong>tà ottima prima <strong>di</strong> eseguire il compattamento.Quando invece i terreni rinvenuti alla quota <strong>di</strong> cm 20 al <strong>di</strong> sotto del piano <strong>di</strong> campagnaappartengono ai gruppi A 4 , A 5 , A 6 , A 7 secondo la classifica C.N.R. - U.N.I. 10006/1963, laDirezione dei Lavori potrà or<strong>di</strong>nare, a suo insindacabile giu<strong>di</strong>zio, l’approfon<strong>di</strong>mento degli scavi persostituire i materiali in loco con materiale per la formazione dei rilevati appartenente ai gruppi A 1 eA 3 .Tale materiale dovrà essere compattato, al grado <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà ottima, fino a raggiungere una densitàsecca non inferiore al 90% della densità massima AASHO mo<strong>di</strong>ficata.88


Comunque la Direzione dei Lavori si riserva <strong>di</strong> controllare il comportamento globale dei piani <strong>di</strong>posa dei rilevati me<strong>di</strong>ante la misurazione del modulo <strong>di</strong> compressibilità M E determinato con piastrada 30 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, con riferimento alle Norme svizzere VSS-SNV 670317 e definito secondo lerelazioni seguenti:∆ PM E = f 0____D∆ Sove :f 0 = fattore <strong>di</strong> forma della ripartizione del costipamento; per le piastre circolari = 1;∆ P = <strong>di</strong>fferenza tra i pesi riferiti ai singoli intervalli <strong>di</strong> carico in N/mm²;∆ s = <strong>di</strong>fferenza dello spostamento in mm della piastra <strong>di</strong> carico, circolare, rigida, corrispondente ap;D = <strong>di</strong>ametro della piastra in mm;p = peso riferito al carico trasmesso al suolo dalla piastra in N/mm²Il valore <strong>di</strong> ME misurato in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà prossima a quella <strong>di</strong> costipamento, al primo ciclo<strong>di</strong> scarico e nell'intervallo <strong>di</strong> carico compreso fra 0,05 e 0,15 N/mm², non dovrà essere inferiore a15 N/mm².Qualora i terreni esistenti abbiano scarse qualità portanti, il raggiungimento delle caratteristicheprescritte per il piano del rilevato e della trincea potrà essere conseguito con le seguenti operazioni :- operazione <strong>di</strong> bonifica con sostituzione o integrazione dei terreni esistenti;- operazione <strong>di</strong> miscelazione in sito con apposite attrezzature <strong>di</strong> leganti costituiti da calci ocementi o altri a funzionamento idraulico;- operazione <strong>di</strong> stenden<strong>di</strong>mento sul terreno, preventivamente scoticato, un telo <strong>di</strong> tessuto nontessuto in poliestere a filo continuo del peso compreso tra 300e 400 gr/mq misurato secondo normeCNR; il telo, preferibilmente in rotoli <strong>di</strong> 5 m <strong>di</strong> larghezza, avrà sovrapposizioni longitu<strong>di</strong>nali <strong>di</strong>almeno 30 cm, graffate con ton<strong>di</strong>no <strong>di</strong> ferro; al <strong>di</strong> sopra del tessuto andrà posto materiale <strong>di</strong> cavaper uno spessore <strong>di</strong> almeno 30 cm.L’impiego dei primi due meto<strong>di</strong> è preferibile se lo spessore dei terreni <strong>di</strong> scarsa portanza è limitato;in caso contrario è in<strong>di</strong>cato il terzo metodo con tessuto: è comunque vincolante il parere dellaDirezione Lavori che or<strong>di</strong>nerà eventualmente l’esecuzione <strong>di</strong> prove sperimentali delle operazioni daadottare, con pagamento a prezzi d’elenco delle quantità utilizzate.La terra vegetale risultante dagli scavi potrà essere utilizzata per il rivestimento delle scarpate seor<strong>di</strong>nato dalla Direzione dei Lavori me<strong>di</strong>ante or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio; è categoricamente vietata la messain opera <strong>di</strong> tale terra per la costituzione dei rilevati.7. DEMOLIZIONI E RIMOZIONILe demolizioni <strong>di</strong> murature, calcestruzzi, ecc., sia parziali che complete, devono essere eseguite conor<strong>di</strong>ne e con le necessarie precauzioni, in modo da non danneggiare le residue murature, daprevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomo<strong>di</strong> o <strong>di</strong>sturbo.È pertanto vietato gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati oguidati in basso, e sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali <strong>di</strong> risulta dovrannoessere opportunamente bagnati.Nelle demolizioni e rimozioni l'Appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessariepuntellature per sostenere le parti che devono essere mantenute e <strong>di</strong>sporre in modo da nondeteriorare i materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con laDirezione dei lavori, sotto pena <strong>di</strong> rivalsa <strong>di</strong> danni a favore dell'Amministrazione appaltante.Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle <strong>di</strong>mensioni prescritte. Quando, anche per89


mancanza <strong>di</strong> puntellamenti o <strong>di</strong> altre precauzioni, venissero demolite altre parti od oltrepassati ilimiti fissati, saranno ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite sempre acura e spese dell'Appaltatore, senza alcun compenso.Tutti i materiali riutilizzabili, a giu<strong>di</strong>zio insindacabile della Direzione dei lavori, devono essereopportunamente puliti, custo<strong>di</strong>ti, trasportati ed or<strong>di</strong>nati nei luoghi <strong>di</strong> deposito che verranno in<strong>di</strong>catidalla Direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia nelloro assestamento e per evitarne la <strong>di</strong>spersione.Tali materiali restano tutti <strong>di</strong> proprietà dell'Amministrazione appaltante, la quale potrà or<strong>di</strong>nareall'Appaltatore <strong>di</strong> impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati.I materiali <strong>di</strong> scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono essere trasportati fuori delcantiere, nei punti in<strong>di</strong>cati o alle pubbliche <strong>di</strong>scariche, sempre a cura dell'Appaltatore.8. RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI STRADALIIl ripristino delle pavimentazioni stradali verrà effettuato secondo le prescrizioni seguenti:a)rifacimento massicciate stradali in macadamquando il materiale <strong>di</strong> ricoprimento degli scavi sia assestato, si procederà alla ricostruzione dellamassicciata stradale demolita per la esecuzione della condotta, impegando bloccame calcareo consuccessiva ricarica <strong>di</strong> assestamento. Le massicciate avranno spessore non inferiore ai 25 cm. ed alavori ultimati le strade dovranno avere il medesimo profilo ed andamento che avevano inprecedenza.L’Impresa dovrà, a sua cura e spese eseguire i ricarichi <strong>di</strong> pietrisco che per causa <strong>di</strong> pioggia oulteriore assestamento della terra fossero necessari per rimettere al ripristino il piano stradale.Qualora venisse richiesta la cilindratura della massicciata, essa verrà effettuata in due ripreseme<strong>di</strong>ante compressore stradale del peso <strong>di</strong> 16-20 tonnellate effettuando il carico <strong>di</strong> pietrisco in duestrati, in modo da raggiungere, a cilindratura ultimata, il preesistente schema stradale.Gli strati <strong>di</strong> pietrisco, man mano che verranno <strong>di</strong>stesi e compressi, saranno innaffiatiabbondantemente o cosparsi <strong>di</strong> sabbione, (circa il 10%), onde facilitare la saldatura dei singoli pezzi<strong>di</strong> pietrisco. La cilindratura verrà prolungata fino al consolidamento regolare e perfetto e in ognicaso non prima <strong>di</strong> avere eseguito almeno trenta passaggi su ogni strato.b)Rifacimento <strong>di</strong> acciottolati stradaliPer il rifacimento <strong>di</strong> acciottolati si dovrà asportare il vecchio sottofondo <strong>di</strong> sabbia e sostituirlo conuno nuovo dello spessore <strong>di</strong> almeno 5 centimetri, previo adattamento, annaffiatura e battitura delfondo. Si procederà quin<strong>di</strong> alla posa <strong>di</strong> ciottoli ricavati dal precedente <strong>di</strong>sfacimento, previasostituzione <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong>chiarati inutilizzabili, avendo cura <strong>di</strong> scartare tutti quelli rotti edeccessivamente consumati per l’uso o mancanti delle <strong>di</strong>mensioni prescritte. I cottoli sarannocollocati con l’asse maggiore verticale e la testa più grossa a fior <strong>di</strong> terra e pre<strong>di</strong>sposti bene uniti eserrati. Si dovrà avere ben cura <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e <strong>di</strong> unire bene la parte <strong>di</strong> acciottolato ricostruita conquella esistente, specialmente per il piano della testa, ammettendosi al massimo, per la partecostruita a nuovo, una sopraelevazione <strong>di</strong> mezzo centimetro sull’acciottolato circostante.c)Ripristino <strong>di</strong> pavimentazione in cubettiPer il ripristino delle pavimentazioni in cubetti o masselli, si dovrà pure asportare il vecchiosottofondo <strong>di</strong> sabbia e sostituirlo con uno nuovo dello spessore <strong>di</strong> almeno 5 cm. Salvo particolari e<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni della D.L., il piano stradale dovrà essere rifatto secondo la stessa tessitura <strong>di</strong>quello demolito e con il reimpiego degli stessi cubetti, previa la loro cernita e sostituzione <strong>di</strong> quelli<strong>di</strong>chiarati inutilizzabili. I materiali mancanti dovranno essere dello stesso tipo, <strong>di</strong>mensione e qualità<strong>di</strong> quelli esistenti. I rifacimenti dovranno essere eseguiti in modo da raccordarsi perfettamente conquelli preesistenti e da assecondare la forma stabilita per il piano stradale.d)Ripristino <strong>di</strong> pavimentazione bituminosaPer il ripristino della pavimentazione in conglomerato bituminoso, dovrà essere ricostituito il90


sottofondo che verrà opportunamente ripulito e compresso prima della applicazione dello stratosuperiore <strong>di</strong> conglomerato bituminoso.L’applicazione del conglomerato bituminoso verrà eseguita con le stesse norme prescritte per laesecuzione del trattamento <strong>di</strong> primo impianto, impiegando gli stessi materiali sia nei riguar<strong>di</strong>qualitativi, come nei riguar<strong>di</strong> quantitativi, anche in rapporto alle rispettive proporzioni tra pietriscoe bitume, sia infine nei riguar<strong>di</strong> dello stato <strong>di</strong> consistenza ad opera finita; i rifacimenti dovrannoraccordarsi perfettamente alla sagoma del piano stradale.- Fondazione in misto granulare.Tale fondazione è costituita da una miscela <strong>di</strong> materiali granulari (misto granulare) stabilizzati pergranulometria con l'aggiunta o meno <strong>di</strong> legante naturale, il quale è costituito da terra passante alsetaccio 0,4 UNI.L'aggregato potrà essere costituito da ghiaie, detriti <strong>di</strong> cava, frantumato, scorie od anche altromateriale; potrà essere: materiale reperito in sito, entro o fuori cantiere, oppure miscela <strong>di</strong> materialiaventi provenienze <strong>di</strong>verse, in proporzioni stabilite attraverso una indagine preliminare <strong>di</strong>laboratorio e <strong>di</strong> cantiere. Lo spessore da assegnare alla fondazione sarà fissato dalla Direzione deiLavori in relazione alla portata del sottofondo; la stesa avverrà in strati successivi, ciascuno deiquali non dovrà mai avere uno spessore finito superiore a cm 20 e non inferiore a cm 10.- in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> portanza CBR ( ASTM D 1883/61 – T oppure CNR-UNI 10009 – prove sui materialistradali; in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> portanza C.B.R. <strong>di</strong> una terra ), dopo 4 giorni <strong>di</strong> imbibizione in acqua (eseguito sulmateriale passante al crivello 25) non minore <strong>di</strong> 50. E' inoltre richiesto che tale con<strong>di</strong>zione siaverificata per un intervallo <strong>di</strong> + 2% rispetto all'umi<strong>di</strong>tà ottima <strong>di</strong> costipamento. Se le miscelecontengono oltre il 60% in peso <strong>di</strong> elementi frantumati a spigoli vivi, l'accettazione avverrà sullabase delle sole caratteristiche in<strong>di</strong>cate ai precedenti commi 1), 2), 4), 5), salvo nel caso citato alcomma 5) in cui la miscela abbia equivalente in sabbia compreso tra 25 e 35.- Strato <strong>di</strong> baseLo strato <strong>di</strong> base è costituito da un misto granulare <strong>di</strong> frantumato, ghiaia, sabbia ed eventualead<strong>di</strong>tivo (secondo le definizioni riportate nelI'art. 1 delle Norme C.N.R. sui materiali stradali -fascicolo IV/1953), per uno spessore <strong>di</strong> 8 cm, impastato con bitume a caldo, previopreriscaldamento degli aggregati, steso in opera me<strong>di</strong>ante macchina vibrofinitrice e costipato conrulli gommati, vibranti gommati e metallici.Lo spessore della base è prescritto nel progetto, salvo <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>cazioni della Direzione deiLavori.- Strati <strong>di</strong> collegamento (binder) e <strong>di</strong> usuraLa parte superiore della sovrastruttura stradale sarà, in generale, costituita da un doppio strato <strong>di</strong>conglomerato bituminoso steso a caldo, e precisamente: da uno strato inferiore <strong>di</strong> collegamento(binder) e da uno strato superiore <strong>di</strong> usura, secondo quanto stabilito dalla Direzione Lavori.Il conglomerato per ambedue gli strati sarà costituito da una miscela <strong>di</strong> pietrischetti, graniglie,sabbie ed ad<strong>di</strong>tivi, secondo le definizioni riportate nell'Art. 1 delle “Norme per l’accettazione deipietrischi, dei pietrischetti, delle graniglie, della sabbia, degli ad<strong>di</strong>tivi per costruzioni stradali” delC.N.R., fascicolo IV/1953, mescolati con bitume a caldo, e verrà steso in opera me<strong>di</strong>ante macchinavibrofinitrice e compattato con rulli gommati e lisci.9. GEOTESSILI91


Per geotessili si intendono i prodotti utilizzati per costituire strati <strong>di</strong> separazione, contenimento,filtranti, drenaggio in opere <strong>di</strong> terra come rilevati, scarpate, strade, giar<strong>di</strong>ni, ecc., ed in coperture.Nel caso specifico <strong>di</strong> fondazioni stradali, il telo geotessile da posarsi sulla superficie dello scoticosuperficiale, sarà costituito da polipropilene o poliestere senza l'impiego <strong>di</strong> collanti e potrà essererealizzato con le seguenti caratteristiche costruttive:con fibre a filo continuo;con fibre intrecciate con il sistema della tessitura industriale a "trama ed or<strong>di</strong>to";con fibre <strong>di</strong> adeguata lunghezza intrecciate me<strong>di</strong>ante agugliatura meccanica.Il telo geotessile dovrà altresì avere le seguenti caratteristiche fisico meccaniche :coefficiente <strong>di</strong> permeabilità: per filtrazioni trasversali, compreso fra 10-3 e 10-1 cm/sec (tali valorisaranno misurati per con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sollecitazione analoghe a quelle in sito);resistenza a trazione: compresa tra 12 e 50 KN/m;resistenza a punzonamento: compresa tra 2100 e 8200 N;peso > 200 grammi/mq.10. RECINZIONILa recinzione sarà realizzata in rete plastificata, compresi i fili <strong>di</strong> tensione, i profilati in ferroplastificati ed ogni altro occorrente per le legature etc. a maglie <strong>di</strong> mm 50x50.I cancelli saranno realizzati in profili <strong>di</strong> ferro zincato.11. OPERE E STRUTTURE DI MURATURA- Murature in genere: criteri generali per l'esecuzione.Nelle costruzioni delle murature in genere verrà curata la perfetta esecuzione degli spigoli, dellevolte, delle piattabande e degli archi e verranno lasciati tutti i necessari incavi, sfon<strong>di</strong>, canne e foriper:- ricevere le chiavi ed i capichiavi delle volte; gli ancoraggi delle catene e delle travi a doppio T; letestate delle travi (<strong>di</strong> legno, <strong>di</strong> ferro); le pietre da taglio e quanto altro non venga messo in operadurante la formazione delle murature;- il passaggio delle canalizzazioni verticali (tubi pluviali, dell'acqua potabile, canne <strong>di</strong> stufe ecamini, scarico dell'acqua usata, immon<strong>di</strong>zie, ecc.);- il passaggio delle condutture elettriche, delle linee telefoniche e <strong>di</strong> illuminazione;- le imposte delle volte e degli archi;- zoccoli, <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> arresto <strong>di</strong> porte e finestre, zanche, soglie, ferriate, ringhiere, davanzali, ecc.Ciò, in modo che non vi sia mai bisogno <strong>di</strong> scalpellare le murature già eseguite.La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfettocollegamento sia con le murature esistenti, sia fra le parti <strong>di</strong> esse.I mattoni, prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a saturazione per immersioneprolungata in appositi bagnaroli e mai per semplice aspersione.Essi dovranno essere posti in opera con i giunti alternati ed in corsi ben regolari e normali allasuperficie esterna; saranno posati sopra un abbondante strato <strong>di</strong> malta e premuti sopra <strong>di</strong> esso, inmodo che la malta rifluisca intorno e riempia tutte le connessure.La larghezza dei giunti non dovrà essere maggiore <strong>di</strong> 8 mm, né minore <strong>di</strong> 5 mm.I giunti non verranno rabboccati durante la costruzione, per dare maggiore presa all'intonaco od allastuccatura col ferro.Le malte da impiegarsi per la esecuzione delle murature dovranno essere passate al setaccio perevitare che i giunti fra i mattoni risultino superiori al limite <strong>di</strong> tolleranza fissato.Le murature <strong>di</strong> rivestimento saranno eseguite a corsi bene allineati e dovranno essereopportunamente collegate con la parte interna.92


Se la muratura dovesse essere eseguita con paramento a vista (cortina) si dovrà avere cura <strong>di</strong>scegliere, per le facce esterne, i mattoni <strong>di</strong> migliore cottura, meglio formati e <strong>di</strong> colore più uniforme,<strong>di</strong>sponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali, alternando conprecisione i giunti verticali.In questo genere <strong>di</strong> paramento, i giunti non dovranno avere la larghezza maggiore <strong>di</strong> 5 mm e, previaloro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilati con malta idraulica o <strong>di</strong> cemento,<strong>di</strong>ligentemente compressi e lisciati con apposito ferro, senza sbavatura.Le sor<strong>di</strong>ne, gli archi, le piattabande e le volte dovranno essere costruite in modo che i mattoni sianosempre <strong>di</strong>sposti in <strong>di</strong>rezione normale alla curva dell'intradosso e la larghezza dei giunti non dovràmai eccedere 5 mm all'intradosso e 10 mm all'estradosso.All'innesto con muri da costruirsi in tempo successivo, dovranno essere lasciate opportuneammorsature in relazione al materiale impiegato.I lavori <strong>di</strong> muratura, qualunque sia il sistema costruttivo adottato, devono essere sospesi nei perio<strong>di</strong><strong>di</strong> gelo, durante i quali la temperatura si mantiene, per molte ore, al <strong>di</strong>sotto <strong>di</strong> zero gra<strong>di</strong> centigra<strong>di</strong>.Quando il gelo si verifichi per alcune ore della notte, le opere in muratura or<strong>di</strong>naria possono essereeseguite nelle ore meno fredde del giorno, purché, all'interruzione del lavoro, vengano adottatiopportuni provve<strong>di</strong>menti per <strong>di</strong>fendere le murature dal gelo notturno.Le impostature per le volte, gli archi ecc. devono essere lasciate nelle murature sia con gliaddentellati d'uso, sia col costruire l'origine delle volte e degli archi a sbalzo me<strong>di</strong>ante le debitesagome, secondo quanto verrà prescritto dalla Direzione dei lavori.La Direzione dei lavori stessa potrà or<strong>di</strong>nare che sulle aperture <strong>di</strong> vani e <strong>di</strong> porte e finestre sianocollocati degli architravi (cemento armato, acciaio) con <strong>di</strong>mensioni che saranno fissate in relazionealla luce dei vani, allo spessore del muro ed al sovraccarico.Nel punto <strong>di</strong> passaggio fra le fondazioni entro terra e la parte fuori terra, sarà eseguito un opportunostrato (impermeabile, drenante, ecc.) che impe<strong>di</strong>sca la risalita dell'acqua per capillarità.- Murature portanti: tipologie e caratteristiche tecniche.Si dovrà fare riferimento alle norme del D.M. 20 novembre 1987, n. 103 e relativa CircolareMin.LL.PP. 4 gennaio 1989, n. 30787.In particolare, vanno tenute presenti le prescrizioni che seguono.La muratura è costituita da elementi resistenti aventi generalmente forma parallelepipeda, posti inopera in strati regolari <strong>di</strong> spessore costante e legati tra <strong>di</strong> loro tramite malta.Gli elementi resistenti possono essere <strong>di</strong>:- laterizio normale;- laterizio alleggerito in pasta;- calcestruzzo normale;- calcestruzzo alleggerito.- in blocchi <strong>di</strong> calcestruzzo cellulareLe murature portanti in blocchi <strong>di</strong> calcestruzzo cellulare dovranno essere realizzate con elementitipo YTONG o tipologie analoghe, preformati con maschiatura che ne faciliti il montaggio, <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni minime 62.5 x 25 x 20 cm con densità nominale <strong>di</strong> 500kg/mc; resistenza caratteristica acompressione min. 3.2 N/mmq; trasmittanza termica della parete U min. 0.61 W/mq*K, resistenzaal fuoco REI 180; resistenza fonoisolante min. 46.Le pareti dovranno essere posate con l’utilizzo <strong>di</strong> malta collante posata con cazzuola dentata con unconsumo min. <strong>di</strong> malta <strong>di</strong> 5kg/mq e comunque secondo le prescrizioni tecniche fornite dalcostruttore.12. OPERE E STRUTTURE DI CALCESTRUZZOImpasti <strong>di</strong> Conglomerato Cementizio93


Gli impasti <strong>di</strong> conglomerato cementizio dovranno essere eseguiti in conformità <strong>di</strong> quantoprevisto nell'allegato 1 del D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i..La <strong>di</strong>stribuzione granulometrica degli inerti, il tipo <strong>di</strong> cemento e la consistenza dell'impasto,devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> posa in operadel conglomerato.Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità delconglomerato tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inerti.Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento, e quin<strong>di</strong> il dosaggio del cemento,dovrà essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerato.L'impiego degli ad<strong>di</strong>tivi dovrà essere subor<strong>di</strong>nato all'accertamento della assenza <strong>di</strong> ogni pericolo<strong>di</strong> aggressività (norme UNI 9527).L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito conmodalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede <strong>di</strong> progetto.Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alla norma UNI EN 206-1.Controlli sul Conglomerato CementizioPer i controlli sul conglomerato ci si atterrà a quanto previsto dall'allegato 2 del D.M. 9 gennaio1996 e s.m.i..Il conglomerato viene in<strong>di</strong>viduato tramite la resistenza caratteristica a compressione secondoquanto specificato nel suddetto allegato 2 del D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i..La resistenza caratteristica del conglomerato dovrà essere non inferiore a quella richiesta dalprogetto.Il controllo <strong>di</strong> qualità del conglomerato si articola nelle seguenti fasi: stu<strong>di</strong>o preliminare <strong>di</strong>qualificazione, controllo <strong>di</strong> accettazione, prove complementari (vedere paragrafi 4, 5 e 6dell'allegato 2).I prelievi dei campioni necessari per i controlli delle fasi suddette avverranno al momento dellaposa in opera dei casseri, secondo le modalità previste nel paragrafo 3 del succitato allegato 2.Norme <strong>di</strong> Esecuzione per il Cemento Armato NormaleNell'esecuzione delle opere <strong>di</strong> cemento armato normale l'Appaltatore dovrà attenersi alle normecontenute nel D.P.R. 380/2001 e s.m..i., e nelle norme tecniche del D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i.. Inparticolare:a) gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli <strong>di</strong> segregazionedei componenti o <strong>di</strong> prematuro inizio della presa al momento del getto.Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve esseremantenuta umida per almeno tre giorni.Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori <strong>di</strong> 0 °C, salvo il ricorsoad opportune cautele;b) le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non siano evitabili, si devono realizzarepossibilmente nelle regioni <strong>di</strong> minor sollecitazione, in ogni caso devono essereopportunamente sfalsate.Le giunzioni <strong>di</strong> cui sopra possono effettuarsi me<strong>di</strong>ante:- saldature eseguite in conformità delle norme in vigore sulle saldature;- manicotto filettato;- sovrapposizione calcolata in modo da assicurare l'ancoraggio <strong>di</strong> ciascuna barra. In ogni casola lunghezza <strong>di</strong> sovrapposizione in retto deve essere non minore <strong>di</strong> 20 volte il <strong>di</strong>ametroe la prosecuzione <strong>di</strong> ciascuna barra deve essere deviata verso la zona compressa. La<strong>di</strong>stanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 6 volte il <strong>di</strong>ametro;c) le barre piegate devono presentare, nelle piegature, un raccordo circolare <strong>di</strong> raggio nonminore <strong>di</strong> 6 volte il <strong>di</strong>ametro. Gli ancoraggi devono rispondere a quanto prescritto al punto5.3.3 del D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i.. Per barre <strong>di</strong> acciaio incru<strong>di</strong>to a freddo le piegature94


non possono essere effettuate a caldo;d) la superficie dell'armatura resistente deve <strong>di</strong>stare dalle facce esterne del conglomerato <strong>di</strong>almeno 0,8 cm nel caso <strong>di</strong> solette, setti e pareti, e <strong>di</strong> almeno 2 cm nel caso <strong>di</strong> travi epilastri. Tali misure devono essere aumentate, e al massimo rispettivamente portate a 2cm per le solette ed a 4 per le travi ed i pilastri, in presenza <strong>di</strong> salse<strong>di</strong>ne marina ed altriagenti aggressivi. Copriferri maggiori richiedono opportuni provve<strong>di</strong>menti intesi ad evitare il<strong>di</strong>stacco (per esempio reti).Le superfici delle barre devono essere mutuamente <strong>di</strong>stanziate in ogni <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> almenouna volta il <strong>di</strong>ametro delle barre medesime e, in ogni caso, non meno <strong>di</strong> 2 cm. Si potràderogare a quanto sopra raggruppando le barre a coppie ed aumentando la mutua <strong>di</strong>stanzaminima tra le coppie ad almeno 4 cm.Per le barre <strong>di</strong> sezione non circolare si deve considerare il <strong>di</strong>ametro del cerchio circoscritto;e) il <strong>di</strong>sarmo deve avvenire per gra<strong>di</strong> ed in modo da evitare azioni <strong>di</strong>namiche. Esso non deveinoltre avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valorenecessario in relazione all'impiego della struttura all'atto del <strong>di</strong>sarmo, tenendo anche contodelle altre esigenze progettuali e costruttive; la decisione è lasciata al giu<strong>di</strong>zio del Direzionedei Lavori.Responsabilità per le Opere in Calcestruzzo Armato e Calcestruzzo Armato PrecompressoNell'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso l'Appaltatore dovràattenersi strettamente a tutte le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel D.P.R. 380/2001 e s.m.i., e nelle normetecniche vigenti (UNI EN 1991-1-6).Nelle zone sismiche valgono le norme tecniche emanate in forza del D.P.R. 380/2001 e s.m.i., edel D.M. 16 gennaio 1996.Tutti i lavori <strong>di</strong> cemento armato facenti parte dell'opera appaltata, saranno eseguiti in baseai calcoli <strong>di</strong> stabilità accompagnati da <strong>di</strong>segni esecutivi e da una relazione, che dovranno essereredatti e firmati da un tecnico abilitato iscritto all'Albo, e che l'Appaltatore dovrà presentare allaDirezione dei Lavori entro il termine che gli verrà prescritto, attenendosi agli schemi e <strong>di</strong>segnifacenti parte del progetto ed allegati al contratto o alle norme che gli verranno impartite, a suarichiesta, all'atto della consegna dei lavori.L'esame e verifica da parte della Direzione dei Lavori dei progetti delle varie strutture incemento armato non esonera in alcun modo l'Appaltatore e il progettista delle strutture dalleresponsabilità loro derivanti per legge e per le precise pattuizioni del contratto.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong>marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.13. STRUTTURE PREFABBRICATE DI CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSOGeneralitàCon struttura prefabbricata si intende una struttura realizzata me<strong>di</strong>ante l'associazione, e/o ilcompletamento in opera, <strong>di</strong> più elementi costruiti in stabilimento o a piè d'opera.La progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate sono <strong>di</strong>sciplinate dallenorme contenute nel Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 3 <strong>di</strong>cembre 1987, nonché nellaCircolare n. 31104/89 e ogni altra <strong>di</strong>sposizione in materia. I manufatti prefabbricati utilizzati emontati dall'Impresa costruttrice dovranno appartenere ad una delle due categorie <strong>di</strong> produzionepreviste dal citato decreto e precisamente: in serie "<strong>di</strong>chiarata" o in serie "controllata".Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.Posa in Opera95


Nella fase <strong>di</strong> posa e regolazione degli elementi prefabbricati si devono adottare gli accorgimentinecessari per ridurre le sollecitazioni <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>namica conseguenti al movimento degli elementi eper evitare forti concentrazioni <strong>di</strong> sforzo.I <strong>di</strong>spostivi <strong>di</strong> regolazione devono consentire il rispetto delle tolleranze previste nel progetto,tenendo conto sia <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> produzione degli elementi prefabbricati, sia <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> esecuzionedella unione.Gli eventuali <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> vincolo impiegati durante la posa se lasciati definitivamente in sitonon devono alterare il corretto funzionamento dell'unione realizzata e comunque generareconcentrazioni <strong>di</strong> sforzo.Unioni e GiuntiPer "unioni" si intendono collegamenti tra parti strutturali atti alla trasmissione <strong>di</strong> sollecitazioni.Per "giunti" si intendono spazi tra parti strutturali atti a consentire ad essi spostamenti mutuisenza trasmissione <strong>di</strong> sollecitazioni.I materiali impiegati con funzione strutturale nelle unioni devono avere, <strong>di</strong> regola, una durabilità,resistenza al fuoco e protezione, almeno uguale a quella degli elementi da collegare. Ove questecon<strong>di</strong>zioni non fossero rispettate, i limiti dell'intera struttura vanno definiti con riguardoall'elemento significativo più debole.I giunti aventi superfici affacciate, devono garantire un adeguato <strong>di</strong>stanziamento delle superficimedesime per consentire i movimenti preve<strong>di</strong>bili.Il Direzione dei Lavori dovrà verificare che eventuali opere <strong>di</strong> finitura non pregiu<strong>di</strong>chino illibero funzionamento del giunto.AppoggiGli appoggi devono essere tali da sod<strong>di</strong>sfare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> resistenza dell'elemento appoggiato,dell'eventuale apparecchio <strong>di</strong> appoggio e del sostegno, tenendo conto delle variazioni termiche,della deformabilità delle strutture e dei fenomeni lenti. Per elementi <strong>di</strong> solaio o simili deve esseregarantita una profon<strong>di</strong>tà dell'appoggio, a posa avvenuta, non inferiore a 3 cm, se è prevista in operala formazione della continuità della unione, e non inferiore a 5 cm se definitivo. Per appoggi<strong>di</strong>scontinui (nervature, denti) i valori precedenti vanno raddoppiati.Per le travi, la profon<strong>di</strong>tà minima dell'appoggio definitivo deve essere non inferiore a (8+L/300)cm, essendo "L" la luce netta della trave in centimetri.In zona sismica non sono consentiti appoggi nei quali la trasmissione <strong>di</strong> forze orizzontali siaaffidata al <strong>solo</strong> attrito.Appoggi <strong>di</strong> questo tipo sono consentiti ove non venga messa in conto la capacità <strong>di</strong> trasmettereazioni orizzontali; l'appoggio deve consentire spostamenti relativi secondo quanto previsto dallenorme sismiche.MontaggioNel rispetto delle vigenti norme antinfortunistiche, i mezzi <strong>di</strong> sollevamento dovranno essereproporzionati per la massima prestazione prevista nel programma <strong>di</strong> montaggio; inoltre, nella fase<strong>di</strong> messa in opera dell'elemento prefabbricato fino al contatto con gli appoggi, i mezzi devono averevelocità <strong>di</strong> posa commisurata con le caratteristiche del piano <strong>di</strong> appoggio e con quella dell'elementostesso. La velocità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa deve essere tale da poter considerare non influenti le forze <strong>di</strong>namiche<strong>di</strong> urto.Gli elementi vanno posizionati come e dove in<strong>di</strong>cato in progetto.In presenza <strong>di</strong> getti integrativi eseguiti in opera, che concorrono alla stabilità della strutturaanche nelle fasi interme<strong>di</strong>e, il programma <strong>di</strong> montaggio sarà con<strong>di</strong>zionato dai tempi <strong>di</strong> maturazionerichiesti per questi, secondo le prescrizioni <strong>di</strong> progetto.L'elemento può essere svincolato dall'apparecchiatura <strong>di</strong> posa <strong>solo</strong> dopo che è stata assicurata lasua stabilità.96


L'elemento deve essere stabile <strong>di</strong> fronte all'azione del:- peso proprio;- vento;- azioni <strong>di</strong> successive operazioni <strong>di</strong> montaggio;- azioni orizzontali convenzionali.L'attrezzatura impiegata per garantire la stabilità nella fase transitoria che precede il definitivocompletamento dell'opera deve essere munita <strong>di</strong> apparecchiature, ove necessarie, per consentire, incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza, le operazioni <strong>di</strong> registrazione dell'elemento (piccoli spostamenti delle trecoor<strong>di</strong>nate, piccole rotazioni, ecc.) e, dopo il fissaggio definitivo degli elementi, le operazioni <strong>di</strong>recupero dell'attrezzatura stessa, senza provocare danni agli elementi stessi.Deve essere previsto nel progetto un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> montaggio tale da evitare che si determininostrutture temporaneamente labili o instabili nel loro insieme.La corrispondenza dei manufatti al progetto sotto tutti gli aspetti rilevabili al montaggio (forme,<strong>di</strong>mensioni e relative tolleranze) sarà verificata dalla Direzione dei Lavori, che escluderà l'impiego<strong>di</strong> manufatti non rispondenti.AccettazioneTutte le forniture <strong>di</strong> componenti strutturali prodotti in serie controllata possono essere accettatesenza ulteriori controlli dei materiali, nè prove <strong>di</strong> carico dei componenti isolati, se accompagnati daun certificato <strong>di</strong> origine firmato dal produttore e dal tecnico responsabile della produzione eattestante che gli elementi sono stati prodotti in serie controllata e recante in allegato copia delrelativo estratto del registro <strong>di</strong> produzione e degli estremi dei certificati <strong>di</strong> verifica preventiva dellaboratorio ufficiale. Per i componenti strutturali prodotti in serie <strong>di</strong>chiarata si deve verificare cheesista una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità rilasciata dal produttore.14. SOLAIGeneralità.Le coperture degli ambienti e dei vani e le sud<strong>di</strong>visioni orizzontali tra gli stessi potranno essereeseguite a seconda delle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> progetto, con solai <strong>di</strong> uno dei tipi descritti negli articolisuccessivi.I solai <strong>di</strong> partizione orizzontale (interpiano) e quelli <strong>di</strong> copertura dovranno essere previsti persopportare, a seconda della destinazione prevista per i locali relativi, i carichi comprensivi deglieffetti <strong>di</strong>namici or<strong>di</strong>nari, previsto nel D.M. 16 gennaio 1996 "Norme tecniche relative ai Criterigenerali per la verifica <strong>di</strong> sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".L'Appaltatore dovrà provvedere ad assicurare solidamente alla faccia inferiore <strong>di</strong> tutti i solaiganci <strong>di</strong> ferro appen<strong>di</strong>lumi nel numero, forma e posizione che, a sua richiesta sarà precisato dallaDirezione dei Lavori.Solai <strong>di</strong> Cemento Armato o Misti: Generalità e Classificazione.Nei successivi punti sono trattati i solai realizzati esclusivamente in calcestruzzo armato ocalcestruzzo armato precompresso o misti in calcestruzzo armato precompresso e blocchi inlaterizio od in altri materiali.Vengono considerati sia i solai eseguiti in opera che quelli formati dall'associazione <strong>di</strong> elementiprefabbricati.Per tutti i solai valgono le prescrizioni già date per le opere in calcestruzzo armato e calcestruzzoarmato precompresso, ed in particolare valgono le prescrizioni contenute nel D.M. 9 gennaio 1996 es.m.i. "Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in calcestruzzo armato normale e precompressoed a struttura metallica".I solai <strong>di</strong> calcestruzzo armato o misti sono così classificati:1) solai con getto pieno: <strong>di</strong> calcestruzzo armato o <strong>di</strong> calcestruzzo armato precompresso;2) solai misti <strong>di</strong> calcestruzzo armato o calcestruzzo armato precompresso e blocchi interposti <strong>di</strong>97


alleggerimento collaboranti e non, <strong>di</strong> laterizio od altro materiale;3) solai realizzati dall'associazione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> calcestruzzo armato o calcestruzzo armatoprecompresso prefabbricati con unioni e/o getti <strong>di</strong> completamento.Per i solai del tipo 1) valgono integralmente le prescrizioni dell'articolo "Opere e Strutture <strong>di</strong>Calcestruzzo". I solai del tipo 2) e 3) sono soggetti anche alle norme complementari riportate neisuccessivi punti.Solai misti <strong>di</strong> calcestruzzo armato o calcestruzzo armato precompresso e blocchi forati <strong>di</strong>laterizio.a) I solai misti <strong>di</strong> cemento armato normale e precompresso e blocchi forati <strong>di</strong> laterizio si<strong>di</strong>stinguono nelle seguenti categorie:1) solai con blocchi aventi funzione principale <strong>di</strong> alleggerimento;2) solai con blocchi aventi funzione statica in collaborazione con il conglomerato.I blocchi <strong>di</strong> cui al punto 2), devono essere conformati in modo che, nel solaio in opera siaassicurata con continuità la trasmissione degli sforzi dall'uno all'altro elemento.Nel caso si richieda al laterizio il concorso alla resistenza agli sforzi tangenziali, si devonousare elementi monoblocco <strong>di</strong>sposti in modo che nelle file a<strong>di</strong>acenti, comprendenti unanervatura <strong>di</strong> conglomerato, i giunti risultino sfalsati tra loro. In ogni caso, ove sia prevista unasoletta <strong>di</strong> conglomerato staticamente integrativa <strong>di</strong> altra <strong>di</strong> laterizio, quest'ultima deve avereforma e finitura tali da assicurare la solidarietà ai fini della trasmissione degli sforzitangenziali.Per entrambe le categorie il profilo dei blocchi delimitante la nervatura <strong>di</strong> conglomerato dagettarsi in opera non deve presentare risvolti che ostacolino il deflusso <strong>di</strong> calcestruzzo erestringano la sezione delle nervature stesse.La larghezza minima delle nervature <strong>di</strong> calcestruzzo per solai con nervature gettate ocompletate in opera non deve essere minore <strong>di</strong> 1/8 dell'interasse e comunque non inferiore a 8cm.Nel caso <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> serie in stabilimento <strong>di</strong> pannelli <strong>di</strong> solaio completi, il limiteminimo predetto potrà scendere a 5 cm.L'interasse delle nervature non deve in ogni caso essere maggiore <strong>di</strong> 15 volte lo spessoreme<strong>di</strong>o della soletta. Il blocco interposto deve avere <strong>di</strong>mensione massima inferiore a 52 cm.b) Caratteristiche dei blocchi.1) Spessore delle pareti e dei setti dei blocchi.Lo spessore delle pareti orizzontali compresse non deve essere minore <strong>di</strong> 8 mm, quellodelle pareti perimetrali non minore <strong>di</strong> 8 mm, quello dei setti non minore <strong>di</strong> 7 mm.Tutte le intersezioni dovranno essere raccordate con raggio <strong>di</strong> curvatura, al netto delletolleranze, maggiori <strong>di</strong> 3 mm.Si devono adottare forme semplici, caratterizzate da setti rettilinei ed allineati,particolarmente in <strong>di</strong>rezione orizzontale, con setti con rapporto spessore/lunghezza il piùpossibile uniforme.Il rapporto fra l'area complessiva dei fori e l'area lorda delimitata dal perimetro dellasezione del blocco non deve risultare superiore a 0,6/0,625 h, ove h è l'altezza del bloccoin metri.2) Caratteristiche fisico-meccaniche.La resistenza caratteristica a compressione, riferita alla sezione netta delle pareti e dellecostolature deve risultare non minore <strong>di</strong>:- 30 N/mm² nella <strong>di</strong>rezione dei fori;- 15 N/mm² nella <strong>di</strong>rezione trasversale ai fori;per i blocchi <strong>di</strong> cui alla categoria a2);e <strong>di</strong>:- 15 N/mm² nella <strong>di</strong>rezione dei fori;98


- 5 N/mm² nella <strong>di</strong>rezione trasversale ai fori;per i blocchi <strong>di</strong> cui alla categoria a1).La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovrà essere non minore <strong>di</strong>:- 10 N/mm² per i blocchi <strong>di</strong> tipo a2);e <strong>di</strong>:-7 N/mm² per i blocchi <strong>di</strong> tipo a1).Speciale cura deve essere rivolta al controllo dell'integrità dei blocchi con particolareriferimento alla eventuale presenza <strong>di</strong> fessurazioni.c) Spessore minimo dei solai.Lo spessore dei solai a portanza uni<strong>di</strong>rezionale che non siano <strong>di</strong> semplice copertura non deveessere minore <strong>di</strong> 1/25 della luce <strong>di</strong> calcolo ed in nessun caso minore <strong>di</strong> 12 cm. Per i solaicostituiti da travetti precompressi e blocchi interposti il predetto limite può scendere ad1/30.Le deformazioni devono risultare compatibili con le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio del solaio edegli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati.d) Spessore minimo della soletta.Nei solai del tipo a1) lo spessore minimo del calcestruzzo della soletta <strong>di</strong> conglomerato nondeve essere minore <strong>di</strong> 4 cm.Nei solai del tipo a2), può essere omessa la soletta <strong>di</strong> calcestruzzo e la zona rinforzata <strong>di</strong>laterizio, per altro sempre rasata con calcestruzzo, può essere considerata collaborante e devesod<strong>di</strong>sfare i seguenti requisiti:- possedere spessore non minore <strong>di</strong> 1/5 dell'altezza, per solai con altezza fino a 25 cm, nonminore <strong>di</strong> 5 cm per solai con altezza maggiore;- avere area effettiva dei setti e delle pareti, misurata in qualunque sezione normale alla<strong>di</strong>rezione dello sforzo <strong>di</strong> compressione, non minore del 50% della superficie lorda.e) Protezione delle armature.Nei solai, la cui armatura è collocata entro scanalature, qualunque superficie metallicadeve risultare conformata in ogni <strong>di</strong>rezione da uno spessore minimo <strong>di</strong> 5 mm <strong>di</strong> maltacementizia.Per armatura collocata entro nervatura, le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> questa devono essere tali daconsentire il rispetto dei seguenti limiti:- <strong>di</strong>stanza netta tra armatura e blocco 8 mm;- <strong>di</strong>stanza netta tra armatura ed armatura 10 mm.Per quanto attiene la <strong>di</strong>stribuzione delle armature: trasversali, longitu<strong>di</strong>nali, per taglio, si fariferimento alle citate norme contenute nel D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i..In fase <strong>di</strong> esecuzione, prima <strong>di</strong> procedere ai getti, i laterizi devono essere convenientementebagnati.Gli elementi con rilevanti <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> origine o danneggiati durante la movimentazionedovranno essere eliminati.f) Conglomerati per i getti in opera.Si dovrà stu<strong>di</strong>are la composizione del getto in modo da evitare rischi <strong>di</strong> segregazione o laformazione <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> <strong>di</strong> ghiaia e per ridurre l'entità delle deformazioni <strong>di</strong>fferite.Il <strong>di</strong>ametro massimo degli inerti impiegati non dovrà superare 1/5 dello spessore minimodelle nervature nè la <strong>di</strong>stanza netta minima tra le armature.Il getto deve essere costipato in modo da garantire l'avvolgimento delle armature e l'aderenzasia con i blocchi sia con eventuali altri elementi prefabbricati.Solai prefabbricati.Tutti gli elementi prefabbricati <strong>di</strong> calcestruzzo armato e calcestruzzo armato precompressodestinati alla formazione <strong>di</strong> solai privi <strong>di</strong> armatura resistente al taglio o con spessori, anche locali,inferiori ai 4 cm, devono essere prodotti in serie controllata. Tale prescrizione è obbligatoria ancheper tutti gli elementi realizzati con calcestruzzo <strong>di</strong> inerte leggero o calcestruzzo <strong>speciale</strong>.99


Per gli orizzontamenti in zona sismica, gli elementi prefabbricati devono avere almeno unvincolo che sia in grado <strong>di</strong> trasmettere le forze orizzontali a prescindere dalle resistenze <strong>di</strong> attrito.Non sono comunque ammessi vincoli a comportamento fragile. Quando si assuma l'ipotesi <strong>di</strong>comportamento a <strong>di</strong>aframma dell'intero orizzontamento, gli elementi dovranno essereadeguatamente collegati tra <strong>di</strong> loro e con le travi o i cordoli <strong>di</strong> testata laterali.Solai misti <strong>di</strong> calcestruzzo armato o calcestruzzo armato precompresso e blocchi <strong>di</strong>versi dallaterizioa) Classificazioni.I blocchi con funzione principale <strong>di</strong> alleggerimento, possono essere realizzati anche conmateriali <strong>di</strong>versi dal laterizio (calcestruzzo leggero <strong>di</strong> argilla espansa, calcestruzzo normalesagomato, materie plastiche, elementi organici mineralizzati, ecc.).Il materiale dei blocchi deve essere stabile <strong>di</strong>mensionalmente. Ai fini statici si <strong>di</strong>stinguonodue categorie <strong>di</strong> blocchi per solai:a1) blocchi collaboranti;a2) blocchi non collaboranti.- Blocchi collaboranti.Devono avere modulo elastico superiore a 8 kN/mm² ed inferiore a 25 kN/mm².Devono essere totalmente compatibili con il conglomerato con cui collaborano sulla base<strong>di</strong> dati e caratteristiche <strong>di</strong>chiarate dal produttore e verificate dalla Direzione dei Lavori.Devono sod<strong>di</strong>sfare a tutte le caratteristiche fissate per i blocchi <strong>di</strong> laterizio dellacategoria a2).- Blocchi non collaboranti.Devono avere modulo elastico inferiore ad 8 kN/mm² e svolgere funzioni <strong>di</strong> <strong>solo</strong>alleggerimento.Solai con blocchi non collaboranti richiedono necessariamente una soletta <strong>di</strong> ripartizione,dello spessore minimo <strong>di</strong> 4 cm, armata opportunamente e <strong>di</strong>mensionata per la flessionetrasversale. Il profilo e le <strong>di</strong>mensioni dei blocchi devono essere tali da sod<strong>di</strong>sfare leprescrizioni <strong>di</strong>mensionali imposte per i blocchi <strong>di</strong> laterizio non collaboranti.b) Spessori minimi.Per tutti i solai, così come per i componenti collaboranti, lo spessore delle singole parti <strong>di</strong>calcestruzzo contenenti armature <strong>di</strong> acciaio non potrà essere minore <strong>di</strong> 4 cm.Solai realizzati con l'associazione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> calcestruzzo armato e calcestruzzo armatoprecompresso prefabbricati.Oltre le prescrizioni in<strong>di</strong>cate nei punti precedenti, in quanto applicabili, sono da tenere presentile seguenti prescrizioni.a) L'altezza minima non può essere minore <strong>di</strong> 8 cm.Nel caso <strong>di</strong> solaio vincolato in semplice appoggio mono<strong>di</strong>rezionale, il rapporto tra luce <strong>di</strong>calcolo del solaio e spessore del solaio stesso non deve essere superiore a 25.Per solai costituiti da pannelli piani, pieni od alleggeriti, prefabbricati precompressi (tipo 3),senza soletta integrativa, in deroga alla precedente limitazione, il rapporto sopra in<strong>di</strong>cato puòessere portato a 35.Per i solai continui, in relazione al grado <strong>di</strong> incastro o <strong>di</strong> continuità realizzato, agli estremitali rapporti possono essere incrementati fino ad un massimo del 20%.E' ammessa deroga alle prescrizioni <strong>di</strong> cui sopra qualora i calcoli condotti con riferimentoal reale comportamento della struttura (messa in conto dei comportamenti non lineari,fessurazione, affidabili modelli <strong>di</strong> previsione viscosa, ecc.) anche eventualmente integrati daidonee sperimentazioni su prototipi, non superino i limiti in<strong>di</strong>cati nel D.M. 9 gennaio 1996 es.m.i..100


Le deformazioni devono risultare in ogni caso compatibili con le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio delsolaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati.b) Solai alveolari.Per solai alveolari, per elementi privi <strong>di</strong> armatura passiva d'appoggio, il getto integrativodeve estendersi all'interno degli alveoli interessati dalla armatura aggiuntiva per un trattoalmeno pari alla lunghezza <strong>di</strong> trasferimento della precompressione.c) Solai con getto <strong>di</strong> completamento.La soletta gettata in opera deve avere uno spessore non inferiore a 4 cm ed essere dotata<strong>di</strong> una armatura <strong>di</strong> ripartizione a maglia incrociata.15. STRUTTURE IN ACCIAIOGeneralitàLe strutture <strong>di</strong> acciaio dovranno essere progettate e costruite tenendo conto <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>spostodal D.P.R. 380/2001 e s.m.i., dalle circolari e dai decreti ministeriali in vigore (D.M. 16 gennaio1996).L'Appaltatore sarà tenuto a presentare in tempo utile, prima dell'approvvigionamento deimateriali, all'esame ed all'approvazione della Direzione dei Lavori:a) gli elaborati progettuali esecutivi <strong>di</strong> cantiere, comprensivi dei <strong>di</strong>segni esecutivi <strong>di</strong> officina,sui quali dovranno essere riportate anche le <strong>di</strong>stinte da cui risultino: numero, qualità,<strong>di</strong>mensioni, grado <strong>di</strong> finitura e peso teorici <strong>di</strong> ciascun elemento costituente la struttura, nonchéla qualità degli acciai da impiegare;b) tutte le in<strong>di</strong>cazioni necessarie alla corretta impostazione delle strutture metalliche sulle opere<strong>di</strong> fondazione.I suddetti elaborati dovranno essere redatti a cura e spese dell'Appaltatore.Collaudo Tecnologico dei MaterialiOgni volta che i materiali destinati alla costruzione <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> acciaio pervengono daglistabilimenti per la successiva lavorazione, l'Appaltatore darà comunicazione alla Direzione deiLavori specificando, per ciascuna colata, la <strong>di</strong>stinta dei pezzi ed il relativo peso, la destinazionecostruttiva e la documentazione <strong>di</strong> accompagnamento della ferriera costituita da:- attestato <strong>di</strong> controllo;- <strong>di</strong>chiarazione che il prodotto è "qualificato" secondo le norme vigenti.La Direzione dei Lavori si riserva la facoltà <strong>di</strong> prelevare campioni <strong>di</strong> prodotto qualificato dasottoporre a prova presso laboratori <strong>di</strong> sua scelta ogni volta che lo ritenga opportuno, perverificarne la rispondenza alle norme <strong>di</strong> accettazione ed ai requisiti <strong>di</strong> progetto. Per i prodottinon qualificati la Direzione dei Lavori deve effettuare presso laboratori ufficiali tutte le provemeccaniche e chimiche in numero atto a fornire idonea conoscenza delle proprietà <strong>di</strong> ogni lotto<strong>di</strong> fornitura. Tutti gli oneri relativi alle prove sono a carico dell'Appaltatore.Le prove e le modalità <strong>di</strong> esecuzione sono quelle prescritte dal D.M. 9 gennaio 1996 e s.m.i. edaltri eventuali a seconda del tipo <strong>di</strong> metallo in esame.Controlli in Corso <strong>di</strong> LavorazioneL'Appaltatore dovrà essere in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e documentare in ogni momento laprovenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e <strong>di</strong> risalire ai corrispondenti certificati <strong>di</strong>qualificazione, dei quali dovrà esibire la copia a richiesta della Direzione dei Lavori.Alla Direzione dei Lavori è riservata comunque la facoltà <strong>di</strong> eseguire in ogni momento dellalavorazione tutti i controlli che riterrà opportuni per accertare che i materiali impiegati sianoquelli certificati, che le strutture siano conformi ai <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto e che le stesse siano eseguitea perfetta regola d'arte.Ogni volta che le strutture metalliche lavorate si rendono pronte per il collaudo l'Appaltatoreinformerà la Direzione dei Lavori, la quale darà risposta entro 8 giorni fissando la data del collaudo101


in contrad<strong>di</strong>ttorio, oppure autorizzando la spe<strong>di</strong>zione delle strutture stesse in cantiere.MontaggioIl montaggio in opera <strong>di</strong> tutte le strutture costituenti ciascun manufatto sarà effettuato inconformità a quanto, a tale riguardo, è previsto nella relazione <strong>di</strong> calcolo.Durante il carico, il trasporto, lo scarico, il deposito ed il montaggio, si dovrà porre la massimacura per evitare che le strutture vengano sovrasollecitate o deformate.Le parti a contatto con funi, catene od altri organi <strong>di</strong> sollevamento saranno opportunamenteprotette.Il montaggio sarà eseguito in modo che la struttura raggiunga la configurazione geometrica <strong>di</strong>progetto, nel rispetto dello stato <strong>di</strong> sollecitazione previsto nel progetto medesimo.In particolare, per quanto riguarda le strutture a travata, si dovrà controllare che la controfrecciaed il posizionamento sugli apparecchi <strong>di</strong> appoggio siano conformi alle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> progetto,rispettando le tolleranze previste.La stabilità delle strutture dovrà essere assicurata durante tutte le fasi costruttive e larimozione dei collegamenti provvisori e <strong>di</strong> altri <strong>di</strong>spositivi ausiliari dovrà essere fatta <strong>solo</strong> quandoessi risulteranno staticamente superflui.Nei collegamenti con bulloni si dovrà procedere alla alesatura <strong>di</strong> quei fori che non risultinocentrati e nei quali i bulloni previsti in progetto non entrino liberamente. Se il <strong>di</strong>ametro del foroalesato risulta superiore al <strong>di</strong>ametro sopracitato, si dovrà procedere alla sostituzione del bullonecon uno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro superiore.E' ammesso il serraggio dei bulloni con chiave pneumatica purchè questo venga controllatocon chiave <strong>di</strong>namometrica, la cui taratura dovrà risultare da certificato rilasciato da laboratorioufficiale in data non anteriore ad un mese.Per le unioni con bulloni, l'Appaltatore effettuerà, alla presenza della Direzione dei Lavori, uncontrollo <strong>di</strong> serraggio su un numero adeguato <strong>di</strong> bulloni.L'assemblaggio ed il montaggio in opera delle strutture dovrà essere effettuato senza che vengainterrotto il traffico <strong>di</strong> cantiere sulla eventuale sottostante sede stradale salvo brevi interruzionidurante le operazioni <strong>di</strong> sollevamento, da concordare con la Direzione dei Lavori.Nella progettazione e nell'impiego delle attrezzature <strong>di</strong> montaggio, l'Appaltatore è tenuto arispettare le norme, le prescrizioni ed i vincoli che eventualmente venissero imposti da Enti, Ufficie persone responsabili riguardo alla zona interessata, ed in particolare:- per l'ingombro degli alvei dei corsi d'acqua;- per le sagome da lasciare libere nei sovrappassi o sottopassi <strong>di</strong> strade, autostrade, ferrovie,tranvie, ecc.;- per le interferenze con servizi <strong>di</strong> soprasuolo e <strong>di</strong> sottosuolo.Prove <strong>di</strong> Carico e Collaudo StaticoPrima <strong>di</strong> sottoporre le strutture <strong>di</strong> acciaio alle prove <strong>di</strong> carico, dopo la loro ultimazione in operae <strong>di</strong> regola, prima che siano applicate le ultime mani <strong>di</strong> vernice, quando prevista, verrà eseguita daparte della Direzione dei Lavori una accurata visita preliminare <strong>di</strong> tutte le membrature perconstatare che le strutture siano state eseguite in conformità ai relativi <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto, allebuone regole d'arte ed a tutte le prescrizioni <strong>di</strong> contratto.Ove nulla osti, si procederà quin<strong>di</strong> alle prove <strong>di</strong> carico ed al collaudo statico delle strutture;operazioni che verranno condotte, a cura e spese dell'Appaltatore, secondo le prescrizioni contenutenei decreti ministeriali vigenti e nel D.P.R. 380/2001 e s.m.i..16. SCALE METALLICHEScale in carpenteria <strong>di</strong> acciaio; le soluzioni <strong>di</strong> progetto prevedono scala in acciaio zincato acaldo in stabilimento con proce<strong>di</strong>mento elettrochimico costituita da normali profili con sezione adU ed H, collegati me<strong>di</strong>ante bullonatura o saldatura previa preparazione delle parti, gra<strong>di</strong>ni composti102


da lamiera grigliata tipo “Orsogrill” <strong>di</strong> portanza > 600 kg/mq, <strong>di</strong> tipo preverniciato.Il parapetto dovrà essere <strong>di</strong>mensionato per resistere a spinte <strong>di</strong> 150 kg/mq ed il suo <strong>di</strong>segnodovrà essere sottoposto alla D.L. per approvazione.La struttura in acciaio sarà <strong>di</strong> norma protetta con idoneo aggrappante e tinta micaceaLa tinta dovrà essere conforme al piano colore <strong>di</strong> progetto ovvero, in mancanza, alla tintarichiesta dalla D.L..17. ESECUZIONE DI COPERTURE DISCONTINUE (A FALDA)1) Si intendono per coperture <strong>di</strong>scontinue (a falda) quelle in cui l'elemento <strong>di</strong> tenuta all'acquaassicura la sua funzione <strong>solo</strong> per valori della pendenza maggiori <strong>di</strong> un minimo, che <strong>di</strong>pendeprevalentemente dal materiale e dalla conformazione dei prodotti.Esse si intendono convenzionalmente sud<strong>di</strong>vise nelle seguenti categorie:- coperture senza elemento termoisolante, con strato <strong>di</strong> ventilazione oppure senza;- coperture con elemento termoisolante, con strato <strong>di</strong> ventilazione oppure senza.2) Quando non è <strong>di</strong>versamente descritto negli altri documenti progettuali (o quando questi nonsono sufficientemente dettagliati), si intende che ciascuna delle categorie sopracitate saràcomposta dai seguenti strati funzionali (definiti secondo la norma UNI 8178).Nelle soluzioni costruttive uno strato può assolvere ad una o più funzioni.a) La copertura non termoisolata e non ventilata avrà quali strati ed elementi fondamentali:- l'elemento portante: con funzione <strong>di</strong> sopportare i carichi permanenti ed i sovraccarichidella copertura;- strato <strong>di</strong> pendenza: con funzione <strong>di</strong> portare la pendenza al valore richiesto (questafunzione è sempre integrata in altri strati);- elemento <strong>di</strong> supporto: con funzione <strong>di</strong> sostenere gli strati ad esso appoggiati (e <strong>di</strong>trasmettere la forza all'elemento portante);- elemento <strong>di</strong> tenuta: con funzione <strong>di</strong> conferire alle coperture una prefissata impermeabilitàall'acqua meteorica e <strong>di</strong> resistere alle azioni meccaniche-fisiche e chimiche indottedall'ambiente esterno e dall'uso.b) La copertura non termoisolata e ventilata avrà quali strati ed elementi funzionali:- lo strato <strong>di</strong> ventilazione, con funzione <strong>di</strong> contribuire al controllo delle caratteristicheigrotermiche attraverso ricambi d'aria naturali o forzati;- strato <strong>di</strong> pendenza (sempre integrato);- l'elemento portante;- l'elemento <strong>di</strong> supporto;- l'elemento <strong>di</strong> tenuta.c) La copertura termoisolata e non ventilata avrà quali strati ed elementi fondamentali:- l'elemento termoisolante, con funzione <strong>di</strong> portare al valore richiesto la resistenza termicaglobale della copertura;- lo strato <strong>di</strong> pendenza (sempre integrato);- l'elemento portante;- lo strato <strong>di</strong> schermo al vapore o barriera al vapore: con funzione <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re (schermo) o<strong>di</strong> ridurre (barriera) il passaggio del vapore d'acqua e per controllare il fenomeno dellacondensa;- l'elemento <strong>di</strong> supporto;- l'elemento <strong>di</strong> tenuta.d) La copertura termoisolata e ventilata avrà quali strati ed elementi fondamentali:- l'elemento termoisolante;- lo strato <strong>di</strong> ventilazione;- lo strato <strong>di</strong> pendenza (sempre integrato);- l'elemento portante;- l'elemento <strong>di</strong> supporto;103


- l'elemento <strong>di</strong> tenuta.e) La presenza <strong>di</strong> altri strati funzionali (complementari) eventualmente necessari perchédovuti alla soluzione costruttiva scelta dovrà essere coerente con le in<strong>di</strong>cazioni della UNI8178 sia per quanto riguarda i materiali utilizzati sia per quanto riguarda la collocazionenel sistema <strong>di</strong> copertura.3) Per la realizzazione degli strati si utilizzeranno i materiali in<strong>di</strong>cati nel progetto, ove non siaspecificato in dettaglio nel progetto od a suo complemento si rispetteranno le prescrizioniseguenti.- Per l'elemento portante vale quanto riportato nell'articolo "Esecuzione <strong>di</strong> CopertureContinue (Piane)", punto 3.- Per l'elemento termoisolante vale quanto in<strong>di</strong>cato nell'articolo "Esecuzione <strong>di</strong> CopertureContinue (Piane)", punto 3.- Per l'elemento <strong>di</strong> supporto a seconda della tecnologia costruttiva adottata si farà riferimentoalle prescrizioni già date nel presente capitolato su prodotti <strong>di</strong> legno, malte <strong>di</strong> cemento,profilati metallici, getti <strong>di</strong> calcestruzzo, elementi preformati <strong>di</strong> base <strong>di</strong> materie plastiche. Siverificherà durante l'esecuzione la sua rispondenza alle prescrizioni del progetto,l'adeguatezza nel trasmettere i carichi all'elemento portante nel sostenere lo stratosovrastante.- L'elemento <strong>di</strong> tenuta all'acqua sarà realizzato con i prodotti previsti dal progetto e cherispettino anche le prescrizioni previste nell'articolo sui prodotti per coperture <strong>di</strong>scontinue.In fase <strong>di</strong> posa si dovrà curare la corretta realizzazione dei giunti e/o le sovrapposizioni,utilizzando gli accessori (ganci, viti, ecc.) e le modalità esecutive previste dal progetto e/oconsigliate dal produttore nella sua documentazione tecnica, ed accettate dalla Direzione deiLavori, ivi incluse le prescrizioni sulle con<strong>di</strong>zioni ambientali (umi<strong>di</strong>tà, temperatura, ecc.) e<strong>di</strong> sicurezza.Attenzione particolare sarà data alla realizzazione dei bor<strong>di</strong>, punti particolari e comunqueove è previsto l'uso <strong>di</strong> pezzi speciali ed il coor<strong>di</strong>namento con opere <strong>di</strong> completamento efinitura (scossaline, gronde, colmi, camini, ecc.).- Per lo strato <strong>di</strong> ventilazione vale quanto riportato nell'articolo "Esecuzione <strong>di</strong> CopertureContinue (Piane)", punto 3.; inoltre nel caso <strong>di</strong> coperture con tegole posate su elemento <strong>di</strong>supporto <strong>di</strong>scontinuo, la ventilazione può essere costituita dalla somma dellemicroventilazioni sottotegola.- Lo strato <strong>di</strong> schermo al vapore o barriera al vapore sarà realizzato come in<strong>di</strong>cato nei relativiarticoli.- Per gli altri strati complementari il materiale prescelto dovrà rispondere alle prescrizionipreviste nell'articolo <strong>di</strong> questo capitolato ad esso applicabile. Per la realizzazione in opera siseguiranno le in<strong>di</strong>cazioni del progetto e/o le in<strong>di</strong>cazioni fornite dal produttore, ed accettatedalla Direzione dei Lavori, ivi comprese quelle relative alle con<strong>di</strong>zioni ambientali e/oprecauzioni da seguire nelle fasi <strong>di</strong> cantiere.4) La Direzione dei Lavori per la realizzazione delle coperture <strong>di</strong>scontinue (a falda) opereràcome segue.a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori, con riferimento ai tempi ed alle procedure, verificheràl'adozione dei criteri per la sicurezza degli operatori come da norma UNI 8088 e che imateriali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa siano effettivamente quelle prescritte ed inoltrealmeno per gli strati più significativi verificherà che il risultato finale sia coerente con leprescrizioni <strong>di</strong> progetto e comunque con la funzione attribuita all'elemento o stratoconsiderato.In particolare verificherà i collegamenti tra gli strati, la realizzazione deigiunti/sovrapposizioni dei singoli prodotti costituenti uno strato, l'esecuzione accurata deibor<strong>di</strong> e dei punti particolari ove sono richieste lavorazioni in sito. Per quanto applicabiliverificherà con semplici meto<strong>di</strong> da cantiere le resistenze meccaniche (portate,104


punzonamenti, resistenza a flessione, ecc.), la impermeabilità dello strato <strong>di</strong> tenutaall'acqua, la continuità (o <strong>di</strong>scontinuità) degli strati, ecc.b) A conclusione dell'opera eseguirà prove (anche <strong>solo</strong> localizzate) per verificare la tenutaall'acqua, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> carico (frecce), resistenza ad azioni localizzate e quanto altro puòessere verificato <strong>di</strong>rettamente in sito a fronte delle ipotesi <strong>di</strong> progetto. Avrà cura <strong>di</strong> faraggiornare e raccogliere i <strong>di</strong>segni costruttivi unitamente alla descrizione e/o schedetecniche dei prodotti impiegati (specialmente quelli non visibili ad opera ultimata) e leprescrizioni attinenti la successiva manutenzione.18. GRONDE E PLUVIALIGronde e pluviali in lamiera <strong>di</strong> acciaio inox o ferro o alluminio.FORNITURA E POSA DI CANALI DI GRONDA composti da:CANALI DI GRONDA sagomati a <strong>di</strong>segno me<strong>di</strong>ante pressopiegatura a raggio morbidoantimicrofessurazione in pezzi modulari <strong>di</strong> lunghezza fino a mt. 10 completi <strong>di</strong> testate sagomate,giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione, imbocchi griglie parafoglie.GRONDAMateriale : alluminio lega 3105 Uni 9003/5Spessore mm. : 10/10Protez. faccia in vista: preverniciatura ciclo poliestere 20+5 micronsColore faccia in vista: standardFISSAGGIMe<strong>di</strong>ante rivettatura AR sigillatura giunti con resine siliconiche.I TUBI PLUVIALI sono anch’essi in lamiera <strong>di</strong> ferro preverniciata a fuoco <strong>di</strong> spessore 8/10 mmo in lamiera <strong>di</strong> acciaio inox, entrambi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro cm. 1019. SERRAMENTI IN ALLUMINIOSerramenti in alluminio preverniciato, a taglio termico con vetrocamera e cristallo <strong>di</strong> sicurezzaSerramenti per esterni a taglio termico in profili estrusi in lega d'alluminio adatti allaverniciatura (elettrocolorati) delle <strong>di</strong>mensioni base <strong>di</strong> mm. 45, con tolleranza secondo tabelle UNI3879, della serie piana a giunto aperto, composto da profilo esterno e profilo interno giuntatime<strong>di</strong>ante tasselli speciali ad alto potere isolante in poliammide rinforzato con fibre <strong>di</strong> vetro conspiccate caratteristiche <strong>di</strong> resistenza alle sollecitazioni meccaniche e tecniche, con sistema <strong>di</strong> tenutaa precamera e guarnizioni centrali rigide sull'anta e flessibili su telaio, con <strong>di</strong>stanza tra anta e telaio<strong>di</strong> mm. 24, apribili ad una o due ante e pre<strong>di</strong>sposti per l'applicazione <strong>di</strong> tutti i vetri commercialicompreso gli stratificati e i vetri-camera e/o pannelli ciechi sino ad uno spessore <strong>di</strong> mm. 39/41,completi <strong>di</strong> guarnizioni, serrature e accessori <strong>di</strong> qualsiasi genere incluso il controtelaio in acciaiozincato perfettamente isolato dal telaio fisso <strong>di</strong> cui <strong>solo</strong> il profilo esterno è ancorato al controtelaio,ovvero costituito da doppio controtelaio.A battuta semplice ad una o più ante - a vasistas - a ribalta.Con specchiature realizzate con vetri termocamera <strong>di</strong> sicurezza, con lastra esterna in vetrostratificato incolore <strong>di</strong> spessore minimo mm 8, camera da mm 9, lastra interna in vetro trasparentefloat da mm 5, con interposta pellicola <strong>di</strong> polivinilbutirrale, complete <strong>di</strong> profilati <strong>di</strong>stanziatori,giunti elastici, sali <strong>di</strong>sidratanti ecc. per le finestre esterne.Scossalina in alluminio con antirombo.20. PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI⎯ Pavimento a spolvero <strong>di</strong> quarzo sferoidale.Pavimento a spolvero <strong>di</strong> quarzo sferoidale, in ragione <strong>di</strong> kg/m² 2,00 <strong>di</strong> quarzo eseguito amassetto fresco su fresco con calcestruzzo Rck 250/425 spessore 3 cm su soletta in cemento armato105


con frattazzatura e lisciatura meccanica o manuale finale, la creazione <strong>di</strong> giunti superficiali ecompresa ogni altra fornitura o onere per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte, eseguito inpresenza <strong>di</strong> binari con superficie calcolata vuoto per pieno.⎯ pavimento o rivestimento eseguito in piastrelle <strong>di</strong> gres ceramico fine porcellanato,ottenuto da impasto <strong>di</strong> argille nobili, <strong>di</strong> tipo omogeneo a tutto spessore, privo <strong>di</strong> trattamentosuperficiale, inassorbente, antigelivo, altamente resistente agli attacchi fisici e chimici, consuperficie a vista tipo naturale o tipo antisdrucciolo, anche con fascia lungo il perimetro o <strong>di</strong>sposto a<strong>di</strong>segni, realizzata me<strong>di</strong>ante l'uso <strong>di</strong> <strong>speciale</strong> adesivo in polvere a base cementizia per piastrelleceramiche, applicato con spatola dentata per uno spessore <strong>di</strong> mm 2-5, ad<strong>di</strong>zionato con malta a base<strong>di</strong> resine sintetiche ed idrofobanti per la formazione e sigillatura delle fughe (mm 0-5), compresaogni opera accessoria per la formazione dei giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e per la preparazione del fondo edescluso il rinzaffo per una superficie <strong>di</strong> almeno m² 0,20.⎯ Zoccolino in materiale plastico,rigido rinforzato con faesite o similari, con bor<strong>di</strong> morbi<strong>di</strong> e sagomati per raccordo trapavimento e parete21. PORTE A BATTENTE IN DOPPIA LAMIERA DI ACCIAIO ZINCATO E VERNICIATOPorte ad anta unica o doppia a battente in doppia lamiera <strong>di</strong> lamiera <strong>di</strong> ferro verniciato costituiteda:telaio fisso con profilo <strong>di</strong> acciaio a Z zincato a caldo e verniciato, corredato <strong>di</strong> zanche a murareovvero <strong>di</strong> fori per l’installazione con viti;controtelaio in lamiera pressopiegata <strong>di</strong> acciaio zincato a caldo <strong>di</strong> spessore minimo mm 15/10,ancorato alle strutture a mezzo tasselli ad espansione o tramite saldatura;anta/e <strong>di</strong> opportuno spessore costituita da doppia lamiera <strong>di</strong> ferro zincata pressopiegatatamburata e verniciata, dotata <strong>di</strong> guarnizioni isolanti;Isolamento interno costituito da coibente ad alto potere isolante;cerniere a tre ali con <strong>di</strong>schi antiusura <strong>di</strong> cui una con molla autotarabile per la chiusuraautomatica dell’anta;eventuale maniglione/i antipanico <strong>di</strong> acciaio zincato verniciato colore nero goffrato, compostoda barra orizzontale a sezione tubolare reso basculante per mezzo <strong>di</strong> due leve incernierate a dellescatole laterali, una scatola con funzione <strong>di</strong> supporto cerniera leva mentre l’altra, oltre a sopportareil maniglione, contiene la serratura <strong>di</strong> sicurezza in acciaio cromato, maniglia in nylon caricato vetroal 40 % con anima in acciaio complete <strong>di</strong> placche, sulla faccia opposta dell’anta;serratura <strong>di</strong> sicurezza tipo Yale a scrocco.Le superfici <strong>di</strong> acciaio e le lamiere saranno verniciati con due mani <strong>di</strong> smalto all’acqua satinatoa base <strong>di</strong> resina acrilica <strong>di</strong> colore a scelta della DL, previa preparazione del supporto me<strong>di</strong>anteaccurato sgrassaggio, pulizia e successivo trattamento aggrappante.Il controtelaio dovrà’ essere <strong>di</strong>mensionato in misura tale da trasmettere i carichi degli infissi allastruttura sottostante.Tutti gli elementi a vista dovranno essere verniciati con tre mani <strong>di</strong> pittura a smalto <strong>di</strong> colore ascelta della D.L. previa applicazione <strong>di</strong> idoneo fondo aggrappante (primer).22. RIVESTIMENTO MURARIO AD INTONACOIntonaco eseguito con grassello <strong>di</strong> calce idraulica spenta, su rinzaffo, in piano od in curva, conaggiunta <strong>di</strong> coloranti della tinta concordata con la D.L., compresa l'esecuzione dei raccor<strong>di</strong>, dellezanche e la profilatura degli spigoli in cemento.23. COIBENTAZIONE COPERTURE PIANEEventuali coibentazioni per coperture piane dovranno essere realizzate con poliretano spruzzato106


in sito dalle seguenti caratteristiche:DENSITA APPLICATA: 40 Kg./Mc. ± 2CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI: lsoclanato PolioloAspetto Liquido LiquidoColore Biondo Giallo ChiaroViscosità 20'C 250 mPa s 250 mPa sPeso Specifico 1,25 1,17Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Stoccaggio 15-25'C 15-25'CStabilità allo stoccaggio in fusti sigillati 6 mesi 3 mesiRapporto <strong>di</strong> miscelazione 100 in peso 100 in pesoFornitura in fustiIsoclanato PolioloPer applicazioni con pistola ad aria 25"C 20"CPer applicazioni con pistola airless 25"C 20"CRACCOMANDAZIONI D'USO: CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI APPLICATI:Percentuale celle chiuse 95%Conducibilità termica0,018 KcalimhocResistenza alla compressione2Kg.lcmqStab. Dimen. a -25"C -0,3%Stab. Dimen. a +70°C +0,3%Reazione al fuocomateriale autoestinguenteElasticità 5-10%Resistenza al vapore59 µ con:T:23"C ±2 eU.R.50% ±5 e 95% ±2I supporti devono essere puliti ed asciutti, senza parti inconsistenti. Il sistema ha buona reazioneed adesione anche a basse temperature. Tuttavia, la temperatura ambientale per la posa delsupporto, onde ottenere il massimo della resa della schiuma, è <strong>di</strong> circa 17-20"C.Lo spessore me<strong>di</strong>o realizzabile per ogni passata è <strong>di</strong> 3-5 cm.24. COSTRUZIONE DELLE CONDOTTELa costruzione delle condotte dovrà essere eseguita nel rispetto delle in<strong>di</strong>cazioni fornite nelD.M. 12 <strong>di</strong>cembre 1985 sulle «Norme tecniche relative alle tubazioni» e alla Circolare Ministeriale20 marzo 1986 n. 7291. Di seguito si riportano le in<strong>di</strong>cazioni suddette.- Accettazione dei tubiDovranno essere effettuati controlli in stabilimento ed in cantiere sulla corrispondenza dellafornitura alle normative vigenti, alle prescrizioni dei capitolati speciali ed ai termini contrattuali.Tutti i tubi, i giunti ed i pezzi speciali dovranno giungere in cantiere dotati <strong>di</strong> marcature in<strong>di</strong>canti la<strong>di</strong>tta costruttrice, il <strong>di</strong>ametro nominale, la pressione nominale (o la classe d'impiego); le singolepartite della fornitura dovranno avere una documentazione dei risultati delle prove eseguite instabilimento caratterizzanti i materiali impiegati ed i tubi forniti. L'accettazione dei tubi saràregolata dalle prescrizioni dello specifico <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> fornitura o capitolato <strong>speciale</strong> <strong>di</strong> appaltonel rispetto <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato al punto 2.1.4 della presente normativa e per i tubi in c.a.n. e c.a.p.delle normative vigenti per le strutture in cemento armato, in quanto applicabili. I risultati delleprove <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> collaudo dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali effettuati in stabilimento acontrollo della produzione saranno collaudati con riferimento al valore della pressione nominale <strong>di</strong>107


fornitura Pn. Nel caso <strong>di</strong> tubi e pezzi speciali forniti dall'Amministrazione committente,l'accettazione della fornitura sarà subor<strong>di</strong>nata all'esito positivo del preliminare esame delladocumentazione <strong>di</strong> accompagno e <strong>di</strong> prove e <strong>di</strong> controlli integrativi eventualmente necessari.- Il carico, il trasporto e lo scarico dei tubiIl carico, il trasporto, lo scarico e tutte le manovre in genere, dovranno essere eseguiti con lamaggiore cura possibile, adoperando mezzi idonei a seconda del tipo e del <strong>di</strong>ametro dei tubi edadottando tutti gli accorgimenti necessari al fine <strong>di</strong> evitare rotture, crinature, lesioni odanneggiamenti in genere ai materiali costituenti le tubazioni stesse ed al loro eventualerivestimento. Pertanto si dovranno evitare urti, inflessioni o sporgenze eccessive, strisciamenti,contatti con corpi che possano comunque provocare deterioramento o deformazione dei tubi. Neicantieri dovrà pre<strong>di</strong>sporsi quanto occorra (mezzi idonei e piani <strong>di</strong> appoggio) per ricevere i tubi, ipezzi speciali e gli accessori da installare.- L'accatastamento dei tubiL'accatastamento dovrà essere effettuato <strong>di</strong>sponendo i tubi su un'area piana e stabile, protetta alfine <strong>di</strong> evitare pericoli <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, riparata dai raggi solari nel caso <strong>di</strong> tubi soggetti a deformazioni odeterioramenti determinati da sensibili variazioni termiche. La base delle cataste dovrà poggiare sutavole opportunamente <strong>di</strong>stanziate o su pre<strong>di</strong>sposto letto in appoggio. L'altezza sarà contenuta entroi limiti adeguati ai materiali ed ai <strong>di</strong>ametri, per evitare deformazioni nelle tubazioni <strong>di</strong> base e perconsentire un agevole prelievo. I tubi accatastati dovranno essere bloccati con cunei onde evitareimprovvisi rotolamenti; provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> protezione dovranno, in ogni caso, essere adottati perevitare che le testate dei tubi possano subire danneggiamenti <strong>di</strong> sorta. Per i tubi deformabili, leestremità saranno rinforzate con crociere provvisionali.- Il deposito dei giunti, delle guarnizioni e degli accessoriI giunti, le guarnizioni, le bullonerie ed i materiali in genere, se deteriorabili, dovranno esseredepositati, fino al momento del loro impiego, in spazi chiusi, entro contenitori protetti dai raggisolari o da sorgenti <strong>di</strong> calore, dal contatto con oli o grassi e non sottoposti a carichi.- Lo sfilamento dei tubiI tubi dovranno essere sfilati lungo il tracciato seguendo i criteri analoghi a quelli in<strong>di</strong>cati perlo scarico ed il trasporto evitando pertanto qualsiasi manovra <strong>di</strong> strisciamento. Nel depositare i tubisul ciglio dello scavo è necessario curare che gli stessi siano in equilibrio stabile per tutto il periodo<strong>di</strong> permanenza costruttiva.- La posa in operaPrima della posa in opera i tubi, i giunti ed i pezzi speciali dovranno essere accuratamentecontrollati, quelli che dovessero risultare danneggiati in modo tale da compromettere la qualità o lafunzionalità dell'opera dovranno essere scartati e sostituiti. Nel caso in cui il danneggiamento abbiainteressato soltanto l'eventuale rivestimento si dovrà procedere al suo ripristino. Per il sollevamentoe la posa dei tubi in scavo, in rilievo o su appoggi, si dovranno adottare gli stessi criteri usati per leoperazioni precedenti, con l'impiego <strong>di</strong> mezzi adatti a seconda del tipo e del <strong>di</strong>ametro, onde evitareil deterioramento dei tubi ed in particolare delle testate e degli eventuali rivestimenti protettivi.Nell'operazione <strong>di</strong> posa dovrà evitarsi che nell'interno delle condotte penetrino detriti o corpiestranei <strong>di</strong> qualunque natura e che venga comunque danneggiata la loro superficie interna. La posain opera dei tubi sarà effettuata sul fondo del cavo spianato e livellato, eliminando ogni asperità chepossa danneggiare tubi e rivestimenti. Ove si renda necessario costituire il letto <strong>di</strong> posa o impiegareper il primo rinterro materiali <strong>di</strong>versi da quelli provenienti dallo scavo, dovrà accertarsi la possibileinsorgenza <strong>di</strong> fenomeni corrosivi adottando appropriate contromisure. In nessun caso si dovràregolarizzare la posizione dei tubi nella trincea utilizzando pietre o mattoni od altri appoggi<strong>di</strong>scontinui. Il piano <strong>di</strong> posa dovrà garantire una assoluta continuità <strong>di</strong> appoggio e, nei tratti in cui si108


temano assestamenti, si dovranno adottare particolari provve<strong>di</strong>menti quali l'impiego <strong>di</strong> giuntiadeguati, trattamenti speciali del fondo della trincea o, se occorre, appoggi <strong>di</strong>scontinui stabili, qualiselle o mensole. In quest'ultimo caso la continuità <strong>di</strong> contatto tra tubo e selle sarà assicuratadall'interposizione <strong>di</strong> materiale idoneo. Nel caso specifico <strong>di</strong> tubazioni metalliche dovranno essereinserite, ai fini della protezione cato<strong>di</strong>ca, in corrispondenza dei punti <strong>di</strong> appoggio, membraneisolanti. Per i tubi costituiti da materiali plastici dovrà presentarsi particolare cura ed attenzionequando le manovre dovessero effettuarsi a temperature inferiori a 0 °C, per evitare danneggiamenti.I tubi che nell'operazione <strong>di</strong> posa avessero subìto danneggiamenti dovranno essere riparati cosìda ripristinare la completa integrità, ovvero saranno definitivamente scartati o sostituiti, secondoquanto precisato nel primo capoverso.- La prova d'isolamentoSulle tubazioni metalliche o con armature metalliche munite <strong>di</strong> rivestimento protettivo esterno,al termine delle operazioni <strong>di</strong> completamento e <strong>di</strong> eventuale ripristino delle tubazioni in opera pertronchi isolati al fine <strong>di</strong> controllare la continuità del rivestimento protettivo, procedendo allain<strong>di</strong>viduazione ed all'eliminazione dei punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scontinuità del rivestimento.- La giunzione dei tubiVerificati pendenza e allineamento si procederà alla giunzione dei tubi. Le estremità dei tubi edei pezzi speciali da giuntare e le eventuali guarnizioni dovranno essere perfettamente pulite. Lagiunzione dovrà garantire la continuità idraulica e il comportamento statico previsto in progetto edovrà essere realizzata in materia conforme alle norme <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong>pendenti dal tipo <strong>di</strong> tubo egiunto impiegati nonché dalla pressione <strong>di</strong> esercizio. A garanzia della perfetta realizzazione deigiunti dovranno, <strong>di</strong> norma, essere pre<strong>di</strong>sposti dei controlli sistemativi con modalità esecutiveperfettamente riferite al tipo <strong>di</strong> giunto ed al tubo impiegato.- Il rinterro parzialeAl termine delle operazioni <strong>di</strong> giunzione relative a ciascun tratto <strong>di</strong> condotta ed eseguiti gliancoraggi, si procederà <strong>di</strong> norma al rinterro parziale dei tubi sino a raggiungere un opportunospessore sulla generatrice superiore, lasciando scoperti i giunti. Modalità particolari dovrannoessere eseguite nel caso <strong>di</strong> pericolo <strong>di</strong> galleggiamento dei tubi o in tutti quei casi in cui lo richieda lastabilità dei cavi. Il rinterro verrà effettuato con materiale proveniente dagli scavi, selezionato o, senon idoneo, con materiale proveniente da cava <strong>di</strong> prestito. Il materiale dovrà essere <strong>di</strong>sposto nellatrincea in modo uniforme, in strati <strong>di</strong> spessore opportuno, accuratamente costipato sotto elateralmente al tubo, per ottenere un buon appoggio esente da vuoti e per impe<strong>di</strong>re i ce<strong>di</strong>menti e glispostamenti laterali. Nei tubi <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>ametro, <strong>di</strong> tipo flessibile, dovrà essere effettuato in formasistematica il controllo dello stato <strong>di</strong> compattazione raggiunto dal materiale <strong>di</strong> rinterro secondo leprove in<strong>di</strong>cate nel capitolato <strong>speciale</strong> e le ulteriori prescrizioni del <strong>di</strong>rettore dei lavori, tenuto contoche dovranno essere rispettati i limiti <strong>di</strong> deformazione previsti nel <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> fornitura delcapitolato <strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong>. Ove occorra il rinfianco potrà essere eseguito in conglomeratocementizio magro. Saranno in ogni caso osservate le normative esistenti nonché le in<strong>di</strong>cazioni delcostruttore del tubo.- La prova idraulicaUltimate le operazioni <strong>di</strong> giunzione dei tubi ed il rinfianco, il tronco <strong>di</strong> condotta eseguito dovràessere sottoposto a prova idraulica, con pressione, durata e modalità stabilite in progetto in funzionedelle caratteristiche della condotta (tipo <strong>di</strong> tubo e giunto, pressione <strong>di</strong> esercizio, classi <strong>di</strong> impiego).Il <strong>di</strong>rettore dei lavori potrà richiedere l'assistenza della <strong>di</strong>tta fornitrice dei tubi. Prima della provadovrà accertarsi la stagionatura degli eventuali blocchi <strong>di</strong> ancoraggio e, se occorre, pre<strong>di</strong>sporre icontrasti necessari. La prova, eseguita a giunti scoperti, fatta eccezione per i casi esposti al punto70.8, sarà ritenuta d'esito positivo, sulla scorta delle risultanze del grafico del manometroregistratore ufficialmente tarato e dell'esame visivo dei giunti. La prova idraulica verrà ripetuta109


dopo il rinterro definitivo.- Il rinterro definitivoEseguita la prova idraulica si procederà al primo rinterro dei tratti <strong>di</strong> condotta ancora scoperticon le modalità ed i materiali <strong>di</strong> cui al punto 73.9. Si dovrà quin<strong>di</strong> eseguire il rinterro definitivoimpiegando idonei <strong>di</strong>sposti per strati successivi, spianati e accuratamente compattati dopo avereliminato le pietre <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni. A rinterro ultimato, si avrà cura <strong>di</strong> effettuare gliopportuni ricarichi laddove si potessero manifestare assestamenti.- CollaudoNell'ambito del collaudo delle condotte verranno eseguite prove <strong>di</strong> tenuta secondo leprescrizioni in<strong>di</strong>cate nel <strong>Capitolato</strong> Speciale <strong>di</strong> Appalto. Le pressioni <strong>di</strong> collaudo in campo pC, perle tubazioni con funzionamento a pressione sono riferite alla pressione <strong>di</strong> esercizio pE ; essedovranno comunque risultare pC = 15 pE (salvo maggiori valori in<strong>di</strong>cati nel <strong>Capitolato</strong> Speciale <strong>di</strong>Appalto), sempreché detto valore risulti essere superiore a +2 (kgf/cm2), valore limite inferiore perle pressioni pC. Le pressioni <strong>di</strong> collaudo in campo per le tubazioni, con funzionamento non apressione (fognature) sono riferite alle pressio3ni realizzabili tra l'asse della condotta ed il pianostradale o <strong>di</strong> campagna, per tratte caratterizzate da <strong>di</strong>slivello non superiore a m 0,50 circa. Leoperazioni <strong>di</strong> collaudo in campo possono essere or<strong>di</strong>nate, controllate e verbalizzate dal <strong>di</strong>rettore deilavori; i relativi documenti dovranno essere sottoposti all'esame del collaudatore per l'accettazione,fatta salva la facoltà <strong>di</strong> quest'ultimo, <strong>di</strong> richiedere la ripetizione delle prove prescritte.25. TUBAZIONI CIRCOLARI IN CALCESTRUZZO TURBOCENTRIFUGATOTubazioni circolari in calcestruzzo turbocentrifugato armato su sella continua con guarnizioneidraulica a tenuta garantita.Le tubazioni avranno sezione interna circolare, esse dovranno rispondere al progetto <strong>di</strong> normaU73.04.096.0. e alle UNI 8981, UNI 9858 e DM 12 <strong>di</strong>cembre 1985 e circolare MinisteroLL.PP.n° 27291 del 2 marzo 1986 e D.M. 14 febbraio 1992, esenti da fori passanti, poste inopera su sella d'appoggio continua in cls o materiale costipato, in grado <strong>di</strong> garantire unasuperficie <strong>di</strong> appoggio che si adatti il più possibile alla superficie esterna del tubo, comprese lesagomature dei bicchieri, su tutta la lunghezza dell’elemento, e per la larghezza definitadall’angolo <strong>di</strong> sella previsto dal progetto statico compreso gli eventuali rinfianchi e l'onere delcontrollo della livelletta con l'ausilio <strong>di</strong> apparecchiature laser. Non saranno ammesse pertantozone vuote, o cavità, o gran<strong>di</strong> bolle affioranti sulla superficie <strong>di</strong> contatto.I tubi dovranno avere l’incastro a bicchiere (punta maschio + imbocco femmina) rivestito conresina poliuretanica tipo Baydur 60 dello spessore me<strong>di</strong>o-nominale <strong>di</strong> 6 millimetri. Gli incastridovranno essere lisci e senza ondulazioni o asperità <strong>di</strong> alcun genere. Eventuali imperfezioni sullacircolarità degli incastri non dovranno superare 1 millimetro <strong>di</strong> ovalizzazione.La resina poliuretanica sugli incastri dovrà essere applicata per iniezione ad una pressione noninferiore a 130 bar.Il tipo <strong>di</strong> resina impiegata dovrà garantire una durezza standard del rivestimento pari a 70+/- 10shore D. La resina poliuretanica dovrà avere un aggrappaggio al calcestruzzo con valori noninferiori a 30+/- 5 kg/cmq, oppure a strappo del calcestruzzo stesso.L’anello <strong>di</strong> tenuta sarà in gomma elastomerica, con sezione a cuspide, dovrà avere una durezzastandard <strong>di</strong> 45 +/- 5 shore A.La guarnizione posizionata nella propria sede dovrà garantire esclusivamente la tenuta idraulicasenza funzione <strong>di</strong> supporto meccanico oltre la misura prestabilita.Le giunzioni dei tubi così eseguite dovranno garantire la tenuta idraulica secondo le norme DIN4033 e consentire perciò il collaudo dell’opera in conformità alle vigenti <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge:110


quin<strong>di</strong>, per la suddetta ragione, sui tubi non potranno essere praticati fori passanti per la posa.Nessun sigillante o malta dovrà essere introdotto nel giunto per assicurarne la tenuta, che dovràinvece <strong>di</strong>scendere dalla geometria del giunto e delle caratteristiche della guarnizione.I giunti dovranno essere realizzati in modo da assicurare, una volta posti in opera, la perfettatenuta dell’acqua e da consentire piccoli assestamenti dei tubi.Il giunto deve essere bi<strong>di</strong>rezionale, dovendo essere garantita la perfetta tenuta nei due sensi(dall’esterno verso il tubo e dal tubo verso l’esterno).La guarnizione in gomma non deve essere soggetta a schiacciamento da parte del peso del tubo.La punta del giunto, cilindrica, terminerà con una sensibile battuta, perpen<strong>di</strong>colare all’asse deltubo, per fissare con sicurezza la posizione della guarnizione all’atto del montaggio ed impe<strong>di</strong>relocali attorcigliamenti della guarnizione stessa nella fase <strong>di</strong> innesto del tubo.Il risalto all’imbocco femmina o tazza aiuterà a forzare la guarnizione contro la battuta, lasciandolibero, al fondo del bicchiere, un largo collare su cui appoggerà l’estremità del tubo innestatorealizzando così un contatto <strong>di</strong>retto fra tubo e tubo senza che la guarnizione venga interamentegravata dal peso del manufatto stesso.L’unione, così modellata, senza appoggio del tubo sulla guarnizione, evita lo schiacciamentoprogressivo del tratto inferiore <strong>di</strong> questa nel tempo per effetto del peso del tubo e dei carichisovrastanti, ed il conseguente allentamento nella zona <strong>di</strong> chiave e collasso della guarnizione nellesezioni <strong>di</strong> scorrimento.26. POZZETTI DI ISPEZIONE PREFABBRICATIFornitura e posa in opera <strong>di</strong> pozzetto d’ispezione monolitico a perfetta tenuta idraulicaautoportante in calcestruzzo vibrato compresi gli oneri per la formazione della base <strong>di</strong> appoggio incalcestruzzo magro, i rinfianchi in materiale incoerente, il collegamento delle tubazioni, gli oneri<strong>di</strong> trasporto, carico scarico, movimentazione controllo idraulico ed ogni altro onere necessario perla realizzazione <strong>di</strong> un pozzetto perfettamente funzionante ed a tenuta idraulica senza l'impiego <strong>di</strong>sigillanti o stuccature <strong>di</strong> qualsiasi natura sia per gli innesti principali che per gli eventualiallacciamenti.Il pozzetto d’ispezione dovrà essere in calcestruzzo vibrato e armato, <strong>di</strong>mensionato per carichi <strong>di</strong>1ª categoria, con camera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro interno <strong>di</strong> 1000/1200mm in conformità alle norme DIN 4034.Il pozzetto, dovrà essere realizzato dai seguenti elementi: la base con guscio <strong>di</strong> rivestimento inpoliestere rinforzato con fibra <strong>di</strong> vetro (GF-UP) e canaletta interna con angolazioni e pendenzacome da progetto compresi i manicotti pre<strong>di</strong>sposti con guarnizioni de<strong>di</strong>cate al tipo <strong>di</strong> tuboutilizzato (PVC; Gres; Ghisa; Fibrocemento; Calcestruzzo; ecc.) e l'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzoad altezza come da progetto completo <strong>di</strong> cono <strong>di</strong> riduzione e dell’eventuale elemento <strong>di</strong> prolungafino al <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 600mm necessario alla posa del chiusino.Il giunto tra la base e l'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzo dovrà essere sagomato sia nel maschio chenella femmina, in modo da garantire le tolleranze ottimali per la compressione della gommacostituente la guarnizione.Per facilitarne il montaggio, il giunto dovrà presentare l’elemento maschio nella base comeprevisto dalla norma DIN 4034.L’anello <strong>di</strong> tenuta in gomma sintetica costituente la guarnizione, dovrà essere incorporatonell'elemento monolitico <strong>di</strong> rialzo durante il getto me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> idonea protezione semprein gomma. La sezione della guarnizione dovrà essere tale da garantire il perfetto ancoraggio con ilcalcestruzzo e <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una sufficiente zona <strong>di</strong> tenuta. La qualità della gomma delleguarnizioni, dovrà essere conforme alle norme UNI EN 681-1.Le tolleranze <strong>di</strong>mensionali, controllate e registrate in stabilimento <strong>di</strong> produzione, riferite allacircolarità dell'elemento maschio e femmina del pozzetto e dei fori per gli innesti delle tubazioniprincipali, dovranno essere comprese tra 1-2 ‰ delle <strong>di</strong>mensioni nominali al fine <strong>di</strong> ottenere unagiusta compressione della guarnizione in gomma per una perfetta tenuta idraulica.La posa dovrà essere preceduta dalla lubrificazione dell'elemento maschio da effettuarsi con111


apposito lubrificante compatibile con la gomma stessa.L'Impresa è tenuta a fornire tutti i calcoli <strong>di</strong> verifica alla stabilità, firmati da un ingegnere iscrittoall'albo, e ad assumersi con lui ogni responsabilità conseguente.Normative <strong>di</strong> riferimento- UNI EN 681-1 Elementi <strong>di</strong> tenuta in elastomero – Requisiti dei materiali per giunti <strong>di</strong> tenutanelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell’acqua – Gomma vulcanizzata- UNI 8981 Durabilità delle opere e degli elementi prefabbricati <strong>di</strong> calcestruzzo.- UNI 9858 Calcestruzzo, prestazioni, produzione, posa in opera e criteri <strong>di</strong> conformità- DM 12.12.85 Norme tecniche relative alle tubazioni. Circ.LLPP 27291 Istruzioni relative allanormativa per le tubazioni.- DIN 4034 Schächte aus Beton-und Stahlbetonfertigteilen- DIN 4033 Canali e tubazioni per le acque <strong>di</strong> scolo con tubi prefabbricati. Direttive per lacostruzione.- ATV A127 Guideline for the statical analysis of sewage channels and pipelines.- pr EN 1917 Camerette d’ispezione e pozzetti in calcestruzzo armato e non armato, rinforzatocon fibre.27. OPERE DI IMPERMEABILIZZAZIONE- Le opere <strong>di</strong> impermeabilizzazione servono a limitare (o ridurre entro valori prefissati) il passaggio<strong>di</strong> acqua (sotto forma liquida o gassosa) attraverso una parte dell'e<strong>di</strong>ficio (pareti, fondazioni,pavimenti controterra, ecc.) o comunque, lo scambio igrometrico tra ambienti.Esse si <strong>di</strong>vidono in:- impermeabilizzazioni costituite da strati continui (o <strong>di</strong>scontinui) <strong>di</strong> prodotti;- impermeabilizzazioni realizzate me<strong>di</strong>ante la formazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni ventilate.Le impermeabilizzazioni, si sud<strong>di</strong>vidono nelle seguenti categorie:a) impermeabilizzazioni <strong>di</strong> coperture continue o <strong>di</strong>scontinue;b) impermeabilizzazioni <strong>di</strong> pavimentazioni;c) impermeabilizzazioni <strong>di</strong> opere interrate;d) impermeabilizzazioni <strong>di</strong> elementi verticali (con risalita d'acqua).a) per le soluzioni che adottino membrane in foglio o rotolo, si sceglieranno i prodotti che, perresistenza meccanica a trazione, agli urti ed alla lacerazione meglio si prestano a sopportare l'azionedel materiale <strong>di</strong> reinterro (che comunque dovrà essere ricollocato con le dovute cautele). Leresistenze predette potranno essere raggiunte me<strong>di</strong>ante strati complementari e/o <strong>di</strong> protezione edessere completate da soluzioni adeguate per ridurre entro limiti accettabili le azioni <strong>di</strong> insetti, muffe,ra<strong>di</strong>ci e sostanze chimiche presenti nel terreno.Inoltre, durante la realizzazione, si curerà che risvolti, punti <strong>di</strong> passaggio <strong>di</strong> tubazioni, ecc. sianoaccuratamente eseguiti, onde evitare sollecitazioni localizzate o provocare <strong>di</strong>stacchi e punti <strong>di</strong>infiltrazione;b) per le soluzioni che adottano prodotti rigi<strong>di</strong> in lastre, fogli sagomati e similari (con la formazione<strong>di</strong> interspazi per la circolazione <strong>di</strong> aria), si opererà come in<strong>di</strong>cato nel paragrafo a) per la resistenzameccanica. Per le soluzioni ai bor<strong>di</strong> e nei punti <strong>di</strong> attraversamento <strong>di</strong> tubi, ecc., si eseguirà con curala soluzione adottata in modo da non costituire punti <strong>di</strong> infiltrazione e <strong>di</strong> debole resistenzameccanica;c) per le soluzioni che adottano intercape<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> aria, si curerà la realizzazione della parete piùesterna (a contatto con il terreno) in modo da ottenere continuità ed adeguata resistenza meccanica.Al fondo dell'intercape<strong>di</strong>ne si realizzeranno opportuni drenaggi dell'acqua che limitino il fenomeno<strong>di</strong> risalita capillare nella parete protetta;d) per le soluzioni che adottano prodotti applicati flui<strong>di</strong> od in pasta si sceglieranno prodotti chepossiedano caratteristiche <strong>di</strong> impermeabilità ed anche <strong>di</strong> resistenza meccanica (urti, abrasioni,112


lacerazioni). Le resistenze predette potranno essere raggiunte me<strong>di</strong>ante strati complementari e/o <strong>di</strong>protezione ed essere completate da soluzioni adeguate, per ottenere valori accettabili <strong>di</strong> resistenzaad agenti biologici quali ra<strong>di</strong>ci, insetti, muffe, ecc., nonché <strong>di</strong> resistenza alle possibili sostanzechimiche presenti nel terreno.Durante l'esecuzione si curerà la corretta realizzazione <strong>di</strong> risvolti e <strong>di</strong> bor<strong>di</strong>, nonché <strong>di</strong> puntiparticolari (per esempio: i passaggi <strong>di</strong> tubazioni), in modo da evitare possibili zone <strong>di</strong> infiltrazionee/o <strong>di</strong>stacco.La preparazione del fondo, l'eventuale preparazione del prodotto (miscelazioni, ecc.), le modalità <strong>di</strong>applicazione, ivi comprese le con<strong>di</strong>zioni ambientali (temperatura ed umi<strong>di</strong>tà) e quelle <strong>di</strong> sicurezza,saranno quelle in<strong>di</strong>cate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzionedei lavori;4) per le impermeabilizzazioni <strong>di</strong> elementi verticali (con risalita d'acqua), si eseguiranno stratiimpermeabili (o drenanti) che impe<strong>di</strong>scano o riducano al minimo il passaggio <strong>di</strong> acqua percapillarità, ecc. Gli strati si eseguiranno con fogli, prodotti spalmati, malte speciali, ecc., curandonela continuità e la collocazione corretta nell'elemento.L'utilizzo <strong>di</strong> estrattori <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà per murature, malte speciali ed altri prodotti similari, saràammesso <strong>solo</strong> con prodotti <strong>di</strong> provata efficacia ed osservando scrupolosamente le in<strong>di</strong>cazioni delprogetto e del produttore per la loro realizzazione.- Il Direttore dei lavori, per la realizzazione delle opere <strong>di</strong> impermeabilizzazione, opererà comesegue:a) nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi e alle procedure) il Direttore deilavori verificherà che i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa siano effettivamente quelleprescritte, almeno per gli strati più significativi, e che il risultato finale sia coerente con leprescrizioni <strong>di</strong> progetto e, comunque, con la funzione attribuita all'elemento o strato considerato.In particolare saranno verificati: i collegamenti tra gli strati; la realizzazione deigiunti/sovrapposizioni dei singoli prodotti, costituenti uno strato, l'esecuzione accurata dei bor<strong>di</strong> edei punti particolari ove siano richieste lavorazioni in opera.Saranno verificati con semplici meto<strong>di</strong> da cantiere: le resistenze meccaniche (portate,punzonamenti, resistenza a flessione; ecc.; l'impermeabilità dello strato <strong>di</strong> tenuta d'acqua, lacontinuità (o <strong>di</strong>scontinuità) degli strati, ecc.;b) a conclusione dell'opera il Direttore dei lavori farà eseguire prove (anche localizzate) perverificare la resistenza ad azioni meccaniche, l'interconnessione e la compatibilità con altre partidell'e<strong>di</strong>ficio e con le eventuali opere <strong>di</strong> completamento.c) In apposito fascicolo dovranno essere raccolti dalla Direzione dei lavori tutti i documenti tecnicipiù significativi e le informazioni necessarie per l'utilizzo in esercizio e per la manutenzionedell'impermeabilizzazione. Si avrà cura, inoltre, <strong>di</strong> far aggiornare e raccogliere i <strong>di</strong>segni costruttivipiù recenti unitamente alla descrizione e/o alle schede tecniche dei prodotti impiegati (specialmentequelli non visibili ad opera ultimata). Copia <strong>di</strong> essi, poi, sarà messa a <strong>di</strong>sposizione della persona cheassumerà la responsabilità della gestione dell'e<strong>di</strong>ficio, unitamente alle informazioni identificative etecniche concernenti i materiali e/o componenti utilizzati, fornite dal produttore, quest'ultimochiaramente identificabile.28. SISTEMI DI RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI- GeneralitàSi definisce sistema <strong>di</strong> rivestimento il complesso <strong>di</strong> strati <strong>di</strong> prodotti della stessa natura o <strong>di</strong>natura <strong>di</strong>versa, omogenei o <strong>di</strong>somogenei che realizzano la finitura dell'e<strong>di</strong>ficio. I sistemi <strong>di</strong>rivestimento si <strong>di</strong>stinguono, a seconda della loro funzione, in:- rivestimenti per esterno e per interno;- rivestimenti protettivi in ambienti con specifica aggressività;- rivestimenti protettivi <strong>di</strong> materiali lapidei, legno, ferro, metalli non ferrosi ecc.113


- Sistemi realizzati con prodotti rigi<strong>di</strong>Devono essere realizzati secondo le prescrizioni del progetto ed a completamento del progettocon le in<strong>di</strong>cazioni seguenti:I) per le piastrelle <strong>di</strong> ceramica si procederà alla posa su letto <strong>di</strong> malta svolgente funzioni <strong>di</strong>strato <strong>di</strong> collegamento e <strong>di</strong> compensazione e curando la sufficiente continuità dello strato stesso, lospessore, le con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong> posa (temperatura ed umi<strong>di</strong>tà) e <strong>di</strong> maturazione. Si valuteràinoltre la composizione della malta onde evitare successivi fenomeni <strong>di</strong> incompatibilità chimica otermica con il rivestimento e/o con il supporto. Durante la posa del rivestimento si cureràl'esecuzione dei giunti, il loro allineamento, la planarità della superficie risultante ed il rispetto <strong>di</strong>eventuali motivi ornamentali. In alternativa alla posa con letto <strong>di</strong> malta, si procederà all'esecuzione<strong>di</strong> uno strato ripartitore avente adeguate caratteristiche <strong>di</strong> resistenza meccanica, planarità ecc. inmodo da applicare successivamente uno strato <strong>di</strong> collegamento (od ancoraggio) costituito da adesiviaventi adeguata compatibilità chimica e termica con lo strato ripartitore e con il rivestimento.Durante la posa si procederà come sopra descritto;II) per le lastre <strong>di</strong> pietra, calcestruzzo, fibrocemento e prodotti similari si procederà alla posame<strong>di</strong>ante fissaggi meccanici (elementi ad espansione, elementi a fissaggio chimico, ganci, zanche esimilari) a loro volta ancorati <strong>di</strong>rettamente nella parte muraria e/o su tralicci o similari. Comunque isistemi <strong>di</strong> fissaggio devono garantire un'adeguata resistenza meccanica per sopportare il pesoproprio e del rivestimento, resistere alle corrosioni e permettere piccole regolazioni dei singoli pezzidurante il fissaggio ed il loro movimento in opera dovuto a variazioni termiche. Il sistema nel suoinsieme deve avere comportamento termico accettabile, nonché evitare <strong>di</strong> essere sorgente <strong>di</strong> rumoreinaccettabile dovuto a vento, pioggia ecc. ed assolvere le altre funzioni ad esso affidate quali tenutaall'acqua ecc. Durante la posa del rivestimento si cureranno gli effetti estetici previsti, l'allineamentoo comunque la corretta esecuzione <strong>di</strong> giunti (sovrapposizioni ecc.), la corretta forma della superficierisultante ecc;III) per le lastre, pannelli ecc. a base <strong>di</strong> metallo o materia plastica si procederà analogamente aquanto descritto in II) per le lastre in pietra, calcestruzzo ecc.. Si curerà, in base alle funzioniattribuite dal progetto al rivestimento, l'esecuzione dei fissaggi e la collocazione rispetto agli stratisottostanti onde evitare incompatibilità termiche, chimiche od elettriche. Saranno considerate lepossibili vibrazioni (o rumore) indotte da vento, pioggia ecc. Verranno inoltre verificati i motiviestetici, l'esecuzione dei giunti, la loro eventuale sigillatura ecc.- Sistemi realizzati con prodotti flessibiliDevono essere realizzati secondo le prescrizioni date nel progetto con prodotti costituiti dacarte da parati (a base <strong>di</strong> carta, tessili, fogli <strong>di</strong> materia plastica o loro abbinamenti) aventi lecaratteristiche riportate nell'articolo loro applicabile ed a completamento del progetto devonorispondere alle in<strong>di</strong>cazioni seguenti. A seconda del supporto (intonaco, legno ecc.), si procederà allasua pulizia ed asportazione dei materiali esistenti nonché al riempimento <strong>di</strong> fessure e piccoli fori,alla spianatura <strong>di</strong> piccole asperità, avendo cura <strong>di</strong> eliminare, al termine, la polvere ed i piccoliframmenti che possono successivamente collocarsi tra il foglio ed il supporto durante la posa. Sistenderà uno strato <strong>di</strong> fondo (fissativo) solitamente costituito dallo stesso adesivo che si userà perl'incollaggio (ma molto più <strong>di</strong>luito con acqua) in modo da rendere uniformemente assorbente ilsupporto stesso e da chiudere i pori più gran<strong>di</strong>. Nel caso <strong>di</strong> supporti molto irregolari e nella posa <strong>di</strong>rivestimenti particolarmente sottili e lisci (esempio tessili) si provvederà ad applicare uno stratointerme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carta fodera o prodotto similare allo scopo <strong>di</strong> ottenere la levigatezza e la continuitàvolute. Si applica infine il telo <strong>di</strong> finitura curando il suo taglio preliminare in lunghezza e curando laconcordanza dei <strong>di</strong>segni, la necessità <strong>di</strong> posare i teli con andamento alternato ecc. Durantel'applicazione si curerà la realizzazione dei giunti, la quantità <strong>di</strong> collante applicato, l'esecuzione deipunti particolari quali angoli, bor<strong>di</strong> <strong>di</strong> porte, finestre ecc., facendo le opportune riprese in modo dagarantire la continuità dei <strong>di</strong>segni e comunque la scarsa percepibilità dei giunti.- Sistemi realizzati con prodotti flui<strong>di</strong>114


Devono essere realizzati secondo le prescrizioni date nel progetto (con prodotti costituiti dapitture, vernici impregnanti ecc.) aventi le caratteristiche riportate nell'articolo loro applicabile ed acompletamento del progetto devono rispondere alle in<strong>di</strong>cazioni seguenti:a) su pietre naturali ed artificiali:- impregnazione della superficie con siliconi o olii fluorurati, non pellicolanti, resistenti agliU.V., al <strong>di</strong>lavamento, agli agenti corrosivi presenti nell'atmosfera;b) su intonaci esterni:- tinteggiatura della superficie con tinte alla calce o ai silicati inorganici;- pitturazione della superficie con pitture organiche;c) su intonaci interni:- tinteggiatura della superficie con tinte alla calce, o ai silicati inorganici;- pitturazione della superficie con pitture organiche o ai silicati organici;- rivestimento della superficie con materiale plastico a spessore;- tinteggiatura della superficie con tinte a tempera;d) su prodotti <strong>di</strong> legno e <strong>di</strong> acciaio.I sistemi si intendono realizzati secondo le prescrizioni del progetto e, in loro mancanza (od aloro integrazione), si intendono realizzati secondo le in<strong>di</strong>cazioni date dal produttore ed accettatedalla Direzione dei lavori; le informazioni saranno fornite secondo le norme UNI 8758 o UNI 8760e riguarderanno:- criteri e materiali <strong>di</strong> preparazione del supporto;- criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato <strong>di</strong> fondo, ivi comprese le con<strong>di</strong>zioniambientali (temperatura, umi<strong>di</strong>tà) del momento della realizzazione e del periodo <strong>di</strong> maturazionee le con<strong>di</strong>zioni per la successiva operazione;- criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato interme<strong>di</strong>o, ivi comprese le con<strong>di</strong>zioni citateall'alinea precedente per la realizzazione e maturazione;- criteri e materiali per lo strato <strong>di</strong> finiture, ivi comprese le con<strong>di</strong>zioni citate al secondo alinea.e) Durante l'esecuzione, per tutti i tipi predetti, si curerà, per ogni operazione, la completaesecuzione degli strati, la realizzazione dei punti particolari, le con<strong>di</strong>zioni ambientali (temperatura,umi<strong>di</strong>tà) e la corretta con<strong>di</strong>zione dello strato precedente (essiccazione, maturazione, assenza <strong>di</strong> bolleecc.) nonché le prescrizioni relative alle norme <strong>di</strong> igiene e sicurezza.Il Direttore dei lavori, per la realizzazione del sistema <strong>di</strong> rivestimento opererà come segue:I) Nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure) verificheràvia via che i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> posa siano effettivamente quelle prescritte ed inoltrealmeno per gli strati più significativi verificherà che il risultato delle operazioni predette siacoerente con le prescrizioni <strong>di</strong> progetto e comunque con la funzione che è attribuita all'elemento ostrato realizzato. In particolare verificherà:- per i rivestimenti rigi<strong>di</strong> le modalità <strong>di</strong> fissaggio, la corretta esecuzione dei giunti e quantoriportato nel punto loro de<strong>di</strong>cato, eseguendo verifiche interme<strong>di</strong>e <strong>di</strong> resistenza meccanica ecc.;- per i rivestimenti con prodotti flessibili (fogli), la corretta esecuzione delle operazionidescritte nel relativo punto;- per i rivestimenti flui<strong>di</strong> od in pasta, il rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong> progetto o concordatecome detto nel punto I) verificando la loro completezza ecc. specialmente delle parti <strong>di</strong>fficilmentecontrollabili al termine dei lavori.II) A conclusione dei lavori, eseguirà prove (anche <strong>solo</strong> localizzate) e con facili mezzi dacantiere creando sollecitazioni compatibili con quelle previste dal progetto o comunque simulanti le115


sollecitazioni dovute all'ambiente, agli utenti futuri ecc. Per i rivestimenti rigi<strong>di</strong> verificherà inparticolare il fissaggio e l'aspetto delle superfici risultanti; per i rivestimenti in fogli, l'effetto finalee l'adesione al supporto; per quelli flui<strong>di</strong>, la completezza, l'assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti locali e l'aderenza alsupporto.29. REALIZZAZIONE ALLACCIAMENTI CADITOIE STRADALIRealizzazione <strong>di</strong> allacciamenti in opera su pozzetti prefabbricati in calcestruzzo vibrato ad altaresistenza, per il collegamento a tenuta <strong>di</strong> tubazioni in gres o PVC con l’utilizzo <strong>di</strong> idoneecarotatrici. Tali apparecchiature sono composte da uno zoccolo per il fissaggio della macchina,dalla colonna a cremagliera dove scorre il carrello per lo spostamento della perforatrice che vienea sua volta azionata dal gruppo motore elettrico (oppure pneumatico o idraulico).Queste attrezzature dovranno garantire la realizzazione <strong>di</strong> fori su pareti in calcestruzzo da15/20cm, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro predeterminato in funzione della <strong>di</strong>mensione e del tipo <strong>di</strong> tubo da allacciare,e dovranno essere utilizzate nel rispetto <strong>di</strong> tutte le norme antinfortunistiche vigenti.Dopo aver realizzato il foro dovrà essere inserita una guarnizione in battuta, a più labbra ingomma sintetica, per una perfetta tenuta con la tubazione da allacciare anche in presenza <strong>di</strong>deviazioni angolari <strong>di</strong> 5°/6° senza utilizzare nessun tipo <strong>di</strong> sigillante. La qualità della gommadovrà rispondere alle norme UNI EN 681-1. Prima <strong>di</strong> inserire la tubazione nella guarnizione èbuona norma applicare del lubrificante (compatibile con la gomma stessa) sulla punta del tubo.30. POSA IN OPERA DI CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALEPrima della posa la superficie <strong>di</strong> appoggio del chiusino dovrà essere convenientemente pulita ebagnata; verrà quin<strong>di</strong> steso un letto <strong>di</strong> malta dosato a 5 qli <strong>di</strong> cemento 425 al mc <strong>di</strong> impasto, sopra ilquale sarà appoggiato il telaio.La superficie superiore del chiusino dovrà trovarsi, a posa avvenuta, al perfetto piano dellapavimentazione stradale. Lo spessore della malta che si rendesse necessario, non dovrà tuttaviaeccedere i 3 cm; qualora occorressero spessori maggiori si dovrà procedere con l’interposizione <strong>di</strong>un elemento raggiungi-quota prefabbricato <strong>di</strong> spessore adeguato. Non potranno in nessun casoessere inseriti sotto al telaio, a secco, o immersi nel letto <strong>di</strong> malta, pietre, frammenti, schegge ococci.Qualora, in seguito ad assestamenti sotto carico, dovesse essere aggiustata la posizione del telaio,questo dovrà essere rimosso e i resti <strong>di</strong> malta indurita saranno asportati.Si precederà quin<strong>di</strong> alla stesura del nuovo strato <strong>di</strong> malta, come in precedenza in<strong>di</strong>cato, eall’interposizione <strong>di</strong> anelli <strong>di</strong> appoggio.I chiusini potranno essere sottoposti al traffico, non prima che siano trascorse 24 ore dalla loro posa.A giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei Lavori, per garantire la corretta collocazione altimetrica dei chiusini,dovranno essere impiegate armature <strong>di</strong> sostegno, da collegarsi all’interno delle camerette e daricuperarsi a presa avvenuta.31. VALVOLE DI NON RITORNOFornitura e posa in opera <strong>di</strong> valvola <strong>di</strong> non ritorno <strong>di</strong> estremità senza contrappeso da murare peracque reflue con apertura circolare DN 600. telaio a battente in acciaio zincato, battente collegato altelaio tramite un meccanismo articolato a biellette, assi in acciaio inox. superfici <strong>di</strong> contatto ingomma sul telaio e in neoprene sul battente.116


IMPIANTISTICA1. ESECUZIONE DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DELL'ACQUAIn conformità all’art. 6, c.1, del D.M. 22/01/2008, n. 37., gli impianti idrici ed i loro componentidevono rispondere alla regola dell’arte. Si considerano a regola d'arte gli impianti realizzati inconformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o <strong>di</strong> altri Enti <strong>di</strong> normalizzazioneappartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullospazio economico europeo.1 Si intende per impianto <strong>di</strong> adduzione dell'acqua l'insieme delle apparecchiature, condotte,apparecchi erogatori che trasferiscono l'acqua potabile (o quando consentito non potabile) da unafonte (acquedotto pubblico, pozzo o altro) agli apparecchi erogatori.Gli impianti, quando non è <strong>di</strong>versamente descritto negli altri documenti progettuali (o quandoquesti non sono sufficientemente dettagliati), si intendono sud<strong>di</strong>visi come segue:a) Impianti <strong>di</strong> adduzione dell'acqua potabile.b) Impianti <strong>di</strong> adduzione <strong>di</strong> acqua non potabile.Le modalità per erogare l'acqua potabile e non potabile sono quelle stabilite dalle competentiautorità, alle quali compete il controllo sulla qualità dell'acqua.Gli impianti <strong>di</strong> cui sopra si intendono funzionalmente sud<strong>di</strong>visi come segue:a) Fonti <strong>di</strong> alimentazione.b) Reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione acqua fredda.c) Sistemi <strong>di</strong> preparazione e <strong>di</strong>stribuzione dell'acqua calda.2 Per la realizzazione delle <strong>di</strong>verse parti funzionali si utilizzano i materiali in<strong>di</strong>cati nei documentiprogettuali. Qualora non siano specificati in dettaglio nel progetto od a suo completamento sirispetteranno le prescrizioni seguenti e quelle già fornite per i componenti; vale inoltre, qualeprescrizione ulteriore a cui fare riferimento, la norma UNI 9182 sostituita in parte dalla UNI9511.a) Le fonti <strong>di</strong> alimentazione dell'acqua potabile saranno costituite da:1) acquedotti pubblici gestiti o controllati dalla pubblica autorità; oppure2) sistema <strong>di</strong> captazione (pozzi, ecc.) fornenti acqua riconosciuta potabile della competenteautorità; oppure3) altre fonti quali gran<strong>di</strong> accumuli, stazioni <strong>di</strong> potabilizzazione.Gli accumuli (I gran<strong>di</strong> accumuli sono soggetti alle pubbliche autorità e solitamente dotati<strong>di</strong> sistema automatico <strong>di</strong> potabilizzazione) devono essere preventivamente autorizzatidall'autorità competente e comunque possedere le seguenti caratteristiche:- essere a tenuta in modo da impe<strong>di</strong>re inquinamenti dall'esterno;- essere costituiti con materiali non inquinanti, non tossici e che mantengano le lorocaratteristiche nel tempo;- avere le prese d'aria ed il troppopieno protetti con <strong>di</strong>spositivi filtranti conformi alleprescrizioni delle autorità competenti;- essere dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivo che assicuri il ricambio totale dell'acqua contenuta ogni duegiorni per serbatoio con capacità fino a 30 m³ ed un ricambio <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> 15 m³giornalieri per serbatoi con capacità maggiore;- essere sottoposti a <strong>di</strong>sinfezione prima della messa in esercizio (e perio<strong>di</strong>camente puliti e<strong>di</strong>sinfettati).b) Le reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell'acqua devono rispondere alle seguenti caratteristiche:- le colonne montanti devono possedere alla base un organo <strong>di</strong> intercettazione (valvola,ecc.), con organo <strong>di</strong> taratura della pressione, e <strong>di</strong> rubinetto <strong>di</strong> scarico (con <strong>di</strong>ametrominimo 1/2 pollice), le stesse colonne alla sommità devono possedere un ammortizzatore<strong>di</strong> colpo d'ariete. Nelle reti <strong>di</strong> piccola estensione le prescrizioni predette si applicano con117


gli opportuni adattamenti;- le tubazioni devono essere posate a <strong>di</strong>stanza dalle pareti sufficiente a permettere losmontaggio e la corretta esecuzione dei rivestimenti protettivi e/o isolanti. Laconformazione deve permettere il completo svuotamento e l'eliminazione dell'aria.Quando sono incluse reti <strong>di</strong> circolazione dell'acqua calda per uso sanitario queste devonoessere dotate <strong>di</strong> compensatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> fissaggio in modo tale da farmantenere la conformazione voluta;- la collocazione dei tubi dell'acqua non deve avvenire all'interno <strong>di</strong> cabine elettriche, al <strong>di</strong>sopra <strong>di</strong> quadri apparecchiature elettriche, od in genere <strong>di</strong> materiali che possono <strong>di</strong>venirepericolosi se bagnati dall'acqua, all'interno <strong>di</strong> immondezzai e <strong>di</strong> locali dove sono presentisostanze inquinanti. Inoltre i tubi dell'acqua fredda devono correre in posizionesottostante i tubi dell'acqua calda. La posa entro parti murarie è da evitare. Quando ciònon è possibile i tubi devono essere rivestiti con materiale isolante e comprimibile, dellospessore minimo <strong>di</strong> 1 cm;- la posa interrata dei tubi deve essere effettuata a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno un metro (misuratotra le superfici esterne) dalle tubazioni <strong>di</strong> scarico. La generatrice inferiore deve esseresempre al <strong>di</strong> sopra del punto più alto dei tubi <strong>di</strong> scarico. I tubi metallici devono essereprotetti dall'azione corrosiva del terreno con adeguati rivestimenti (o guaine) e contro ilpericolo <strong>di</strong> venire percorsi da correnti vaganti;- nell'attraversamento <strong>di</strong> strutture verticali ed orizzontali i tubi devono scorrere all'interno<strong>di</strong> controtubi <strong>di</strong> acciaio, plastica, ecc. preventivamente installati, aventi <strong>di</strong>ametro capace<strong>di</strong> contenere anche l'eventuale rivestimento isolante. Il controtubo deve resistere adeventuali azioni aggressive; l'interspazio restante tra tubo e controtubo deve essereriempito con materiale incombustibile per tutta la lunghezza. In generale si devonoprevedere adeguati supporti sia per le tubazioni sia per gli apparecchi quali valvole, ecc.,ed inoltre, in funzione dell'estensione ed andamento delle tubazioni, compensatori <strong>di</strong><strong>di</strong>latazione termica;- le coibentazioni devono essere previste sia per i fenomeni <strong>di</strong> condensa delle parti non invista dei tubi <strong>di</strong> acqua fredda, sia per i tubi dell'acqua calda per uso sanitario. Quandonecessario deve essere considerata la protezione dai fenomeni <strong>di</strong> gelo.c) Nella realizzazione dell'impianto si devono inoltre rispettare le <strong>di</strong>stanze minime nella posadegli apparecchi sanitari (vedere la norma UNI 9182) e le <strong>di</strong>sposizioni particolari necessarie agarantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli e<strong>di</strong>fici privati e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>liziaresidenziale pubblica sovvenzionata e agevolata (D.P.R. 380/2001 e s.m.i., e D.M. 236/89).Nei locali da bagno sono da considerare le prescrizioni relative alla sicurezza (<strong>di</strong>stanze degliapparecchi sanitari, da parti dell'impianto elettrico) così come in<strong>di</strong>cato nella norma CEI 64-8.Ai fini della limitazione della trasmissione del rumore e delle vibrazioni, oltre a sceglierecomponenti con bassi livelli <strong>di</strong> rumorosità (e scelte progettuali adeguate), in fase <strong>di</strong>esecuzione si curerà <strong>di</strong> adottare corrette sezioni interne delle tubazioni in modo da nonsuperare le velocità <strong>di</strong> scorrimento dell'acqua previste, limitare le pressioni dei flui<strong>di</strong>soprattutto per quanto riguarda gli organi <strong>di</strong> intercettazione e controllo, ridurre la velocità <strong>di</strong>rotazione dei motori <strong>di</strong> pompe, ecc. (in linea <strong>di</strong> principio non maggiori <strong>di</strong> 1.500 giri/minuto).In fase <strong>di</strong> posa si curerà l'esecuzione dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione, si inseriranno supportiantivibranti ed ammortizzatori per evitare la propagazione <strong>di</strong> vibrazioni, si useranno isolantiacustici in corrispondenza delle parti da murare.3 La Direzione dei Lavori per la realizzazione dell'impianto <strong>di</strong> adduzione dell'acqua opererà comesegue.a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori, con riferimento ai tempi ed alle procedure, verificheràvia via che i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> esecuzione siano effettivamente quelleprescritte ed inoltre, per le parti destinate a non restare in vista o che possono influire118


negativamente sul funzionamento finale, verificherà che l'esecuzione sia coerente con quellaconcordata (questa verifica potrà essere effettuata anche in forma casuale e statistica nel caso<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere).In particolare verificherà le giunzioni con gli apparecchi, il numero e la <strong>di</strong>slocazione deisupporti, degli elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione, degli elementi antivibranti, ecc.b) Al termine dell'installazione verificherà che siano eseguite dall'installatore e sottoscritte inuna <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità, le operazioni <strong>di</strong> prelavaggio, <strong>di</strong> lavaggio prolungato, <strong>di</strong><strong>di</strong>sinfezione e <strong>di</strong> risciacquo finale con acqua potabile. Detta <strong>di</strong>chiarazione riporterà inoltre irisultati del collaudo (prove idrauliche, <strong>di</strong> erogazione, livello <strong>di</strong> rumore). Tutte le operazionipredette saranno condotte secondo la norma UNI 9182, punti 25 e 27. Al termine la Direzionedei Lavori raccoglierà in un fascicolo i documenti progettuali più significativi ai fini dellasuccessiva gestione e manutenzione (schemi dell'impianto, dettagli costruttivi, schede <strong>di</strong>componenti con dati <strong>di</strong> targa, ecc.) nonché le istruzioni per la manutenzione rilasciate daiproduttori dei singoli componenti e dall'installatore (modalità operative e frequenza delleoperazioni).2. IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATEIn conformità all’art. 6, c.1, del D.M. 22/01/2008, n. 37, gli impianti idrici ed i loro componentidevono rispondere alla regola dell’arte. Si considerano a regola d'arte gli impianti realizzati inconformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o <strong>di</strong> altri Enti <strong>di</strong> normalizzazioneappartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullospazio economico europeo.Inoltre l’impianto <strong>di</strong> scarico delle acque usate deve essere conforme alle <strong>di</strong>sposizioni della ParteIII del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. (Norme in materia ambientale).Si intende per impianto <strong>di</strong> scarico delle acque usate l'insieme delle condotte, apparecchi, ecc. chetrasferiscono l'acqua dal punto <strong>di</strong> utilizzo alla fogna pubblica.Il sistema <strong>di</strong> scarico deve essere in<strong>di</strong>pendente dal sistema <strong>di</strong> smaltimento delle acque meteorichealmeno fino al punto <strong>di</strong> immissione nella fogna pubblica.Il sistema <strong>di</strong> scarico può essere sud<strong>di</strong>viso in casi <strong>di</strong> necessità in più impianti convogliantiseparatamente acque fecali, acque saponose, acque grasse. Il modo <strong>di</strong> recapito delle acque usatesarà comunque conforme alle prescrizioni delle competenti autorità.L'impianto <strong>di</strong> cui sopra si intende funzionalmente sud<strong>di</strong>viso come segue:- parte destinata al convogliamento delle acque (raccor<strong>di</strong>, <strong>di</strong>ramazioni, colonne, collettori);- parte destinata alla ventilazione primaria;- parte designata alla ventilazione secondaria;- raccolta e sollevamento sotto quota;- trattamento delle acque.Per la realizzazione delle <strong>di</strong>verse parti funzionali si utilizzeranno i materiali ed i componentiin<strong>di</strong>cati nei documenti progettuali ed a loro completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti.Vale inoltre quale precisazione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI EN 12056.1) I tubi utilizzabili devono rispondere alle seguenti norme:- tubi <strong>di</strong> acciaio zincato: UNI EN 10224 e UNI EN 10255 (il loro uso deve essere limitato alleacque <strong>di</strong> scarico con poche sostanze in sospensione e non saponose). Per la zincatura si fariferimento alle norme sui trattamenti galvanici. Per i tubi <strong>di</strong> acciaio rivestiti, il rivestimentodeve rispondere alle prescrizioni delle norme UNI ISO 5256, UNI EN 10240, UNI 9099,UNI 10416-1 esistenti (polietilene, bitume, ecc.) e comunque non deve essere danneggiato ostaccato; in tal caso deve essere eliminato il tubo;- tubi <strong>di</strong> ghisa: devono rispondere alla UNI EN 877, essere del tipo centrifugato e ricotto,possedere rivestimento interno <strong>di</strong> catrame, resina epossi<strong>di</strong>ca ed essere esternamente119


catramati o verniciati con vernice antiruggine;- tubi <strong>di</strong> piombo: devono rispondere alla UNI 7527. Devono essere lavorati in modo daottenere sezione e spessore costanti in ogni punto del percorso. Essi devono essere protetticon catrame e verniciati con vernici bituminose per proteggerli dall'azione aggressiva delcemento;- tubi <strong>di</strong> gres: devono rispondere alla UNI EN 295;- tubi <strong>di</strong> fibrocemento; devono rispondere alla UNI EN 588;- tubi <strong>di</strong> calcestruzzo non armato: devono rispondere alla SS UNI E07.04.088.0, i tubi armatidevono rispondere alla norma SS UNI E07.04.064.0;- tubi <strong>di</strong> materiale plastico: devono rispondere alle seguenti norme:tubi <strong>di</strong> PVC per condotte all'interno dei fabbricati: UNI EN 1329-1;tubi <strong>di</strong> PVC per condotte interrate: norme UNI applicabili ;tubi <strong>di</strong> polietilene ad alta densità (PEAD) per condotte interrate: UNI EN 12666-1;tubi <strong>di</strong> polipropilene (PP): UNI EN 1451-1;tubi <strong>di</strong> polietilene ad alta densità (PEAD) per condotte all'interno dei fabbricati: UNI EN1519-1.2) Per gli altri componenti vale quanto segue:- per gli scarichi ed i sifoni <strong>di</strong> apparecchi sanitari vedere articolo sui componenti dell'impianto<strong>di</strong> adduzione dell'acqua;- in generale i materiali <strong>di</strong> cui sono costituiti i componenti del sistema <strong>di</strong> scarico devonorispondere alle seguenti caratteristiche:a) minima scabrezza, al fine <strong>di</strong> opporre la minima resistenza al movimento dell'acqua;b) impermeabilità all'acqua ed ai gas per impe<strong>di</strong>re i fenomeni <strong>di</strong> trasudamento e <strong>di</strong>fuoruscita odori;c) resistenza all'azione aggressiva esercitata dalle sostanze contenute nelle acque <strong>di</strong> scarico,con particolare riferimento a quelle dei detersivi e delle altre sostanze chimiche usate perlavaggi;d) resistenza all'azione termica delle acque aventi temperature sino a 90° C circa;e) opacità alla luce per evitare i fenomeni chimici e batteriologici favoriti dalle ra<strong>di</strong>azioniluminose;f) resistenza alle ra<strong>di</strong>azioni UV, per i componenti esposti alla luce solare;g) resistenza agli urti accidentali.- In generale i prodotti ed i componenti devono inoltre rispondere alle seguenti caratteristiche:h) conformazione senza sporgenze all'interno per evitare il deposito <strong>di</strong> sostanze contenute otrasportate dalle acque;i) stabilità <strong>di</strong> forma in senso sia longitu<strong>di</strong>nale sia trasversale;l) sezioni <strong>di</strong> accoppiamento con facce trasversali perpen<strong>di</strong>colari all'asse longitu<strong>di</strong>nale;m) minima emissione <strong>di</strong> rumore nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> uso;n) durabilità compatibile con quella dell'e<strong>di</strong>ficio nel quale sono montati;- gli accumuli e sollevamenti devono essere a tenuta <strong>di</strong> aria per impe<strong>di</strong>re la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> odoriall'esterno, ma devono avere un collegamento con l'esterno a mezzo <strong>di</strong> un tubo <strong>di</strong>ventilazione <strong>di</strong> sezione non inferiore a metà del tubo o della somma delle sezioni dei tubiche convogliano le acque nell'accumulo;- le pompe <strong>di</strong> sollevamento devono essere <strong>di</strong> costituzione tale da non intasarsi in presenza <strong>di</strong>corpi soli<strong>di</strong> in sospensione la cui <strong>di</strong>mensione massima ammissibile è determinata dallamisura delle maglie <strong>di</strong> una griglia <strong>di</strong> protezione da installare a monte delle pompe.Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalità in<strong>di</strong>catenei documenti progettuali, i cui elaborati grafici dovranno rispettare le convenzioni della normaUNI 9511-5, e qualora non siano specificate in dettaglio nel progetto od a suo completamento si120


ispetteranno le prescrizioni seguenti.Vale inoltre quale prescrizione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI EN 12056.1) Nel suo insieme l'impianto deve essere installato in modo da consentire la facile e rapidamanutenzione e pulizia; deve permettere la sostituzione, anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong> ognisua parte senza gravosi o non previsti interventi <strong>di</strong>struttivi <strong>di</strong> altri elementi della costruzione;deve permettere l'estensione del sistema, quando previsto, ed il suo facile collegamento adaltri sistemi analoghi.2) Le tubazioni orizzontali e verticali devono essere installate in allineamento secondo il proprioasse, parallele alle pareti e con la pendenza <strong>di</strong> progetto. Esse non devono passare sopraapparecchi elettrici o similari o dove le eventuali fuoriuscite possono provocare inquinamenti.Quando ciò è inevitabile devono essere previste adeguate protezioni che convoglino i liqui<strong>di</strong>in un punto <strong>di</strong> raccolta. Quando applicabile vale il D.M. 12 <strong>di</strong>cembre 1985 con la relativaCirc. LL. PP. 16 marzo 1989, n. 31104 per le tubazioni interrate.3) I raccor<strong>di</strong> con curve e pezzi speciali devono rispettare le in<strong>di</strong>cazioni predette per gliallineamenti, le <strong>di</strong>scontinuità, le pendenze, ecc.Le curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzontali (sono ammessetra tubi verticali ed orizzontali), sono da evitare le connessioni doppie e tra loro frontali ed iraccor<strong>di</strong> a T. I collegamenti devono avvenire con opportuna inclinazione rispetto all'asse dellatubazione ricevente ed in modo da mantenere allineate le generatrici superiori dei tubi.4) I cambiamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione devono essere fatti con raccor<strong>di</strong> che non producano apprezzabilivariazioni <strong>di</strong> velocità od altri effetti <strong>di</strong> rallentamento.Le connessioni in corrispondenza <strong>di</strong> spostamento dell'asse delle colonne dalla verticaledevono avvenire ad opportuna <strong>di</strong>stanza dallo spostamento e comunque a non meno <strong>di</strong> 10 volteil <strong>di</strong>ametro del tubo ed al <strong>di</strong> fuori del tratto <strong>di</strong> possibile formazione delle schiume.5) Gli attacchi dei raccor<strong>di</strong> <strong>di</strong> ventilazione secondaria devono essere realizzati come in<strong>di</strong>catonella norma UNI EN 12056. Le colonne <strong>di</strong> ventilazione secondaria, quando non hanno unafuoriuscita <strong>di</strong>retta all'esterno, possono:- essere raccordate alle colonne <strong>di</strong> scarico ad una quota <strong>di</strong> almeno 15 cm più elevata del bordosuperiore del troppopieno dell'apparecchio collocato alla quota più alta nell'e<strong>di</strong>ficio;- essere raccordate al <strong>di</strong>sotto del più basso raccordo <strong>di</strong> scarico;- devono essere previste connessioni interme<strong>di</strong>e tra colonna <strong>di</strong> scarico e ventilazione almenoogni 10 connessioni nella colonna <strong>di</strong> scarico.6) I terminali delle colonne fuoriuscenti verticalmente dalle coperture devono essere a non meno<strong>di</strong> 0,15 m dall'estradosso per coperture non praticabili ed a non meno <strong>di</strong> 2 m per coperturepraticabili. Questi terminali devono <strong>di</strong>stare almeno 3 m da ogni finestra oppure essere adalmeno 0,60 m dal bordo più alto della finestra.7) Punti <strong>di</strong> ispezione devono essere previsti con <strong>di</strong>ametro uguale a quello del tubo fino a 100mm, e con <strong>di</strong>ametro minimo <strong>di</strong> 100 mm negli altri casi.La loro posizione deve essere:- al termine della rete interna <strong>di</strong> scarico insieme al sifone e ad una derivazione;- ad ogni cambio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione con angolo maggiore <strong>di</strong> 45°;- ogni 15 m <strong>di</strong> percorso lineare per tubi con <strong>di</strong>ametro sino a 100 mm ed ogni 30 m per tubicon <strong>di</strong>ametro maggiore;- ad ogni confluenza <strong>di</strong> due o più provenienze;- alla base <strong>di</strong> ogni colonna.Le ispezioni devono essere accessibili ed avere spazi sufficienti per operare con gli utensili<strong>di</strong> pulizia. Apparecchi facilmente rimovibili possono fungere da ispezioni.Nel caso <strong>di</strong> tubi interrati con <strong>di</strong>ametro uguale o superiore a 300 mm bisogna prevederepozzetti <strong>di</strong> ispezione ad ogni cambio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e comunque ogni 40÷50 m.8) I supporti <strong>di</strong> tubi ed apparecchi devono essere staticamente affidabili, durabili nel tempo e talida non trasmettere rumori e vibrazioni. Le tubazioni vanno supportate ad ogni giunzione; ed121


inoltre quelle verticali almeno ogni 2,5 m e quelle orizzontali ogni 0,5 m per <strong>di</strong>ametri fino a50 mm, ogni 0,8 m per <strong>di</strong>ametri fino a 100 mm, ogni 1,00 m per <strong>di</strong>ametri oltre 100 mm. Ilmateriale dei supporti deve essere compatibile chimicamente ed in quanto a durezza con ilmateriale costituente il tubo.9) Si devono prevedere giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione, per i tratti lunghi <strong>di</strong> tubazioni, in relazione almateriale costituente ed alla presenza <strong>di</strong> punti fissi quali parti murate o vincolate rigidamente.Gli attraversamenti delle pareti a seconda della loro collocazione possono essere per incasso<strong>di</strong>retto, con utilizzazione <strong>di</strong> manicotti <strong>di</strong> passaggio (controtubi) opportunamente riempiti tratubo e manicotto, con foro pre<strong>di</strong>sposto per il passaggio in modo da evitare punti <strong>di</strong> vincolo.10) Gli scarichi a pavimento all'interno degli ambienti devono sempre essere sifonati conpossibilità <strong>di</strong> un secondo attacco.3. IMPIANTO DI SCARICO ACQUE METEORICHEIn conformità all’art. 6, c.1, del D.M. 22/01/2008, n. 37, gli impianti idrici ed i loro componentidevono rispondere alla regola dell’arte. Si considerano a regola d'arte gli impianti realizzati inconformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o <strong>di</strong> altri Enti <strong>di</strong> normalizzazioneappartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullospazio economico europeo.1 Si intende per impianto <strong>di</strong> scarico acque meteoriche l'insieme degli elementi <strong>di</strong> raccolta,convogliamento, eventuale stoccaggio e sollevamento e recapito (a collettori fognari, corsid'acqua, sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione nel terreno). L'acqua può essere raccolta da coperture opavimentazioni all'aperto.Il sistema <strong>di</strong> scarico delle acque meteoriche deve essere in<strong>di</strong>pendente da quello che raccogliee smaltisce le acque usate ed industriali. Esso deve essere previsto in tutti gli e<strong>di</strong>fici adesclusione <strong>di</strong> quelli storico-artistici.Il sistema <strong>di</strong> recapito deve essere conforme alle prescrizioni della pubblica autorità inparticolare per quanto attiene la possibilità <strong>di</strong> inquinamento.Gli impianti <strong>di</strong> cui sopra si intendono funzionalmente sud<strong>di</strong>visi come segue:- converse <strong>di</strong> convogliamento e canali <strong>di</strong> gronda;- punti <strong>di</strong> raccolta per lo scarico (bocchettoni, pozzetti, ca<strong>di</strong>toie, ecc.);- tubazioni <strong>di</strong> convogliamento tra i punti <strong>di</strong> raccolta ed i punti <strong>di</strong> smaltimento (verticali =pluviali; orizzontali = collettori);- punti <strong>di</strong> smaltimento nei corpi ricettori (fognature, bacini, corsi d'acqua, ecc.).2 Per la realizzazione delle <strong>di</strong>verse parti funzionali si utilizzeranno i materiali ed i componentiin<strong>di</strong>cati nei documenti progettuali. Qualora non siano specificati in dettaglio nel progetto od asuo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti:a) in generale tutti i materiali ed i componenti devono resistere all'aggressione chimica degliinquinanti atmosferici, all'azione della gran<strong>di</strong>ne, ai cicli termici <strong>di</strong> temperatura (compresogelo/<strong>di</strong>sgelo) combinate con le azioni dei raggi IR, UV, ecc.;b) gli elementi <strong>di</strong> convogliamento ed i canali <strong>di</strong> gronda, definiti nella norma UNI EN 12056-3, oltre a quanto detto in a), se <strong>di</strong> metallo devono resistere alla corrosione, se <strong>di</strong> altromateriale devono rispondere alle prescrizioni per i prodotti per le coperture, se verniciatedovranno essere realizzate con prodotti per esterno rispondenti al comma a); la rispondenzadelle gronde <strong>di</strong> plastica alla norma UNI EN 607 sod<strong>di</strong>sfa quanto detto sopra;c) i tubi <strong>di</strong> convogliamento dei pluviali e dei collettori devono rispondere, a seconda delmateriale, a quanto in<strong>di</strong>cato nell'articolo relativo allo scarico delle acque usate; inoltre itubi <strong>di</strong> acciaio inossidabile devono rispondere alle norme UNI EN 10088;d) per i punti <strong>di</strong> smaltimento valgono per quanto applicabili le prescrizioni sulle fognaturedate dalle pubbliche autorità. Per i chiusini e le griglie <strong>di</strong> piazzali vale la norma UNI EN122


124.3 Per la realizzazione dell'impianto si utilizzeranno i materiali, i componenti e le modalitàin<strong>di</strong>cate nei documenti progettuali, e qualora non siano specificati in dettaglio nel progetto oda suo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti.Per lo specifico progetto si utilizzeranno tubi a doppia parete in modo da garantire la perfettatenuta idraulica vista la necessità <strong>di</strong> preservare la fascia <strong>di</strong> rispetto assoluto del pozzo.Si utilizzeranno tubi concentrici con classe <strong>di</strong> resistenza SN 8 Kn/mq separati da listelli<strong>di</strong>stanziometrici in polietilene.Vale inoltre quale prescrizione ulteriore cui fare riferimento la norma UNI EN 12056-3 .a) Per l'esecuzione delle tubazioni vale quanto riportato nell'articolo impianti <strong>di</strong> scarico acqueusate. I pluviali montati all'esterno devono essere installati in modo da lasciare libero unospazio tra parete e tubo <strong>di</strong> 5 cm, i fissaggi devono essere almeno uno in prossimità <strong>di</strong> ognigiunto ed essere <strong>di</strong> materiale compatibile con quello del tubo.b) I bocchettoni ed i sifoni devono essere sempre del <strong>di</strong>ametro delle tubazioni cheimme<strong>di</strong>atamente li seguono. Quando l'impianto acque meteoriche è collegato all'impianto<strong>di</strong> scarico acque usate deve essere interposto un sifone.Tutte le ca<strong>di</strong>toie a pavimento devono essere sifonate. Ogni inserimento su un collettoreorizzontale deve avvenire ad almeno 1,5 m dal punto <strong>di</strong> innesto <strong>di</strong> un pluviale.c) Per i pluviali ed i collettori installati in parti interne all'e<strong>di</strong>ficio (intercape<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> pareti,ecc.) devono essere prese tutte le precauzioni <strong>di</strong> installazione (fissaggi elastici, materialicoibenti acusticamente, ecc.) per limitare entro valori ammissibili i rumori trasmessi.4 La Direzione dei Lavori per la realizzazione dell'impianto <strong>di</strong> scarico delle acque meteoricheopererà come segue.a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori, con riferimento ai tempi ed alle procedure, verificheràvia via che i materiali impiegati e le tecniche <strong>di</strong> esecuzione siano effettivamente quelleprescritte ed inoltre, per le parti destinate a non restare in vista o che possono influireirreversibilmente sul funzionamento finale, verificherà che l'esecuzione sia coerente conquella concordata (questa verifica potrà essere effettuata anche in forma casuale e statisticanel caso <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere).Effettuerà o farà effettuare e sottoscrivere in una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità le prove <strong>di</strong>tenuta all'acqua come riportato nell'articolo sull'impianto <strong>di</strong> scarico acque usate.b) Al termine dei lavori eseguirà una verifica finale dell'opera e si farà rilasciaredall'esecutore una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità dell'opera alle prescrizioni del progetto, delpresente capitolato e <strong>di</strong> altre eventuali prescrizioni concordate.La Direzione dei Lavori raccoglierà inoltre in un fascicolo i documenti progettuali piùsignificativi, la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità predetta (ed eventuali schede <strong>di</strong> prodotti)nonché le istruzioni per la manutenzione con modalità e frequenza delle operazioni.Tutti i prodotti e/o materiali <strong>di</strong> cui al presente articolo, qualora possano essere dotati <strong>di</strong> marcaturaCE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti <strong>di</strong> tale marchio.123


4. SISTEMA DI POMPAGGIOPompe e motoriSono previste n° 2 elettropompe sommerse <strong>di</strong> tipo semiassiale munite <strong>di</strong> motore elettrico asincronotrifase (cad. 15l/s, 17m), calate all’interno del pozzo, con scambiatore or<strong>di</strong>ne degli avviamenti epossibilità <strong>di</strong> funzionamento contemporaneo.Le pompe avranno corpo in ghisa, girante in ghisa calettata con bussole inox, albero inox sucuscinetti alle estremità ed in corrispondenza <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>ffusore, giunto <strong>di</strong> accoppiamento, viteria esucchieruola e tegolo in acciaio inox, verniciatura per acqua potabile.I motori elettrici avranno avvolgimento adatto ad inverter, tipo asincrono trifase con lubrificazionead acqua, rotore in corto circuito, statore riavvolgibile adatto a funzionare in acqua, supporti inghisa, camicia statore in acciaio inox, albero inox, viteria inox, verniciatura per acqua potabile.Alimentazione elettricaI cavi <strong>di</strong> alimentazione dovranno essere omologati per acqua potabile ed in sezione sufficiente alfunzionamento con inverter.L’avviamento delle pompe dovrà avvenire alternando l’una e l’altra macchina al fine <strong>di</strong> uniformarel’usura delle stesse.Segnali <strong>di</strong> avviamentoIl segnale <strong>di</strong> marcia – arresto sarà dato dal misuratore <strong>di</strong> livello collocato all’interno del serbatoioseminterrato esistente. Un PLC sarà collocato nei pressi del pozzo per gestire gli avviamenti.124


LAVORI VARI1. LAVORI EVENTUALI NON PREVISTINel caso in cui la Stazione Appaltante, tramite la Direzione dei Lavori, ritenesse <strong>di</strong> dover introdurremo<strong>di</strong>fiche o varianti in corso d’opera, ferme restando le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 132 del D.Lgs.12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., le stesse verranno concordate e successivamente liquidate sullabase <strong>di</strong> una nuova perizia, eventualmente redatta e approvata in base a nuovi prezzi concordatime<strong>di</strong>ante apposito verbale ai sensi dell'art. 136 del D.P.R. 554/99 e s.m.i.In tal caso si applicherà la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui all'art. 45, comma 8 e artt. 134 e 135 del D.P.R. 554/99 es.m.i.Se l’Appaltatore non accetta i nuovi prezzi così determinati e approvati, la Stazione Appaltante puòingiungergli l’esecuzione delle lavorazioni o la somministrazione dei materiali sulla base <strong>di</strong> dettiprezzi, comunque ammessi nella contabilità; ove l’appaltatore non iscriva riserva negli atticontabili nei mo<strong>di</strong> previsti, i prezzi s’intendono definitivamente accettati.Gli operai forniti per le opere in economia dovranno essere idonei ai lavori da eseguirsi e provvistidei necessari attrezzi. Le macchine ed attrezzi dati a noleggio dovranno essere in perfetto stato <strong>di</strong>servibilità e provvisti <strong>di</strong> tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.Saranno a carico dell'Appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine e le eventualiriparazioni, in modo che essi siano sempre in buono stato <strong>di</strong> servizio.I mezzi <strong>di</strong> trasporto per i lavori in economia dovranno essere forniti in pieno stato <strong>di</strong> efficienza.2. LIMITAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHEOltre al rispetto dei limiti previsti dal D.P.R. 380/2001 e s.m.i., nei termini previsti nel progetto,comprovati da una specifica <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità <strong>di</strong> un tecnico abilitato, ai sensi delD.P.R. 380/2001 e s.m.i., e del D.M. LL.PP. 236/89, le varie parti dell'opera, i singolicomponenti e/o materiali, dovranno garantire l'accessibilità, l'adattabilità o la visibilità limitandola presenza <strong>di</strong> barriere architettoniche. In particolare dovranno essere evitati:- ostacoli fisici che causino <strong>di</strong>sagio alla mobilità <strong>di</strong> chiunque ed in particolare <strong>di</strong> coloro che, perqualsiasi motivo, hanno una capacità motoria ridotta o impe<strong>di</strong>ta in forma permanente otemporanea;- ostacoli che limitano o impe<strong>di</strong>scono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione <strong>di</strong> parti,attrezzature o componenti;- la mancanza <strong>di</strong> segnalazioni e accorgimenti che permettono l'orientamento e la riconoscibilità deiluoghi e delle fonti <strong>di</strong> pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovedentie per i sor<strong>di</strong>.La Direzione dei Lavori raccoglierà in un fascicolo i documenti progettuali più significativi, la<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità predetta (ed eventuali schede <strong>di</strong> prodotti) nonché le istruzioni per lamanutenzione con modalità e frequenza delle operazioni.3. ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORIIn genere l'Appaltatore avrà facoltà <strong>di</strong> sviluppare i lavori nel modo che crederà più convenienteper darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché esso, a giu<strong>di</strong>zio della <strong>di</strong>rezione,non riesca pregiu<strong>di</strong>zievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi della StazioneAppaltante.La Stazione Appaltante si riserva in ogni modo il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare l'esecuzione <strong>di</strong> undeterminato lavoro entro un prestabilito termine <strong>di</strong> tempo o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> esecuzione deilavori nel modo che riterrà più conveniente, specialmente in relazione alle esigenze <strong>di</strong>pendenti dallaesecuzione <strong>di</strong> opere ed alla consegna delle forniture escluse dall'appalto, senza che l'Appaltatorepossa rifiutarsi o farne oggetto <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> speciali compensi.L'Appaltatore presenterà alla Direzione dei Lavori per l'approvazione, prima dell'inizio lavori (e125


anticipando tale scadenza <strong>di</strong> un lasso temporale adeguato all'espletamento degli obblighi <strong>di</strong> cui alD.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81), il programma esecutivo, secondo il comma 10, art. 45 del D.P.R.554/99 e s.m.i., in armonia col programma <strong>di</strong> cui all'art. 128 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 es.m.i..4. SPECIFICHE TECNICHE – TRASPORTO A DISCARICA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI1. Tutti i rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni del cantiere dovranno essere avviati presso siti<strong>di</strong> smaltimento o <strong>di</strong> recupero autorizzati, gestiti da imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestoridei Rifiuti, e idonee al trattamento delle categorie <strong>di</strong> materiali in accordo alla nomenclaturaprevista dal Catalogo Europeo Rifiuti e a quanto contenuto nel D. Lgs. 152/06.2. Il trasportatore, anche se sarà la stessa impresa produttrice del rifiuto o l’appaltatore, dovrà essereiscritto all’Albo Nazionale Gestori dei Rifiuti e accompagnare alla movimentazione del materialel’apposito formulario, ai sensi dell’art. 193 del D. Lgs. 152/06.3. Il materiale <strong>di</strong> risulta della demolizione o fresatura della pavimentazione in conglomeratobituminoso e quanto estratto dalla pulizia delle fognature esistenti, è a tutti gli effetti daconsiderarsi rifiuto e da inquadrarsi all’interno della classificazione del Catalogo EuropeoRifiuti. Non costituiscono rifiuto le terre e le rocce da scavo, sempreché la composizione me<strong>di</strong>adell’intera massa non presenti una concentrazione <strong>di</strong> inquinanti superiore ai limiti massimiprevisti dalle norme vigenti e al D. Min. Amb. 471/99.4. L’affidatario è responsabile della gestione dei rifiuti prodotti dall’attività oggetto del presenteappalto; l’Affidatario dovrà inoltre rendersi <strong>di</strong>sponibile alle verifiche che saranno effettuate daparte della Società Committente.126


INDICEPARTE A – DISPOSIZIONI GENERALI RIGUARDANTI L’APPALTO ............................................................... 1CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL'APPALTO ................................................................................................... 11. Oggetto dell'appalto ........................................................................................................................................... 12. Forma e ammontare dell'appalto ........................................................................................................................ 13. Descrizione sommaria dei lavori ........................................................................................................................ 24. Forma e principali <strong>di</strong>mensioni delle opere ......................................................................................................... 35. Variazioni alle opere progettate ......................................................................................................................... 36. Varianti in <strong>di</strong>minuzione migliorative proposte dall'appaltatore ......................................................................... 37. Diminuzione dei lavori ........................................................................................................................................ 48. Modalità <strong>di</strong> stipulazione del contratto ................................................................................................................ 49. Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili .......................................................................... 4CAPO 2 - DISCIPLINA CONTRATTUALE ................................................................................................................. 61. Condotta dei lavori da parte dell’appaltatore .................................................................................................... 62. Documenti facenti parte del contratto ................................................................................................................ 63. Osservanza del capitolato generale e <strong>di</strong> particolari <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge ......................................................... 64. Fallimento dell'appaltatore ................................................................................................................................ 75. Rappresentante dell’appaltatore e domicilio ...................................................................................................... 76. Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione ................................................................. 7CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI ........................................................................................... 81. Consegna e inizio lavori ..................................................................................................................................... 82. Direzione lavori ed or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> servizio ............................................................................................................... 103. Termini per l'ultimazione dei lavori .................................................................................................................. 114. Sospensioni e proroghe ..................................................................................................................................... 115. Sospensione illegittima ..................................................................................................................................... 126. Penali in caso <strong>di</strong> ritardo ................................................................................................................................... 127. Programma dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma ............................................................................. 138. Premio <strong>di</strong> accelerazione ................................................................................................................................... 149. Inderogabilità dei termini <strong>di</strong> esecuzione ........................................................................................................... 1410. Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini .......................................................................... 14CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA ....................................................................................................................... 151. Anticipazione e pagamenti in acconto .............................................................................................................. 152. Pagamenti a saldo ............................................................................................................................................ 163. Ritar<strong>di</strong> nel pagamento delle rate <strong>di</strong> acconto e della rata <strong>di</strong> saldo .................................................................... 164. Revisione prezzi ................................................................................................................................................ 175. Cessione del contratto e cessione dei cre<strong>di</strong>ti .................................................................................................... 17CAPO 5 - DISPOSIZIONI SUI CRITERI CONTABILI PER LA LIQUIDAZIONE DEI LAVORI ........................... 181. Accertamento, misurazione e contabilizzazione dei lavori ............................................................................... 182. Valutazione dei lavori a corpo .......................................................................................................................... 183. Valutazione dei lavori in economia .................................................................................................................. 18CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE ......................................................................................................................... 201. Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva ..................................................................................................... 202. Assicurazione a carico dell’impresa ................................................................................................................. 20CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE ...................................................................................................... 221. Durata giornaliera dei lavori ........................................................................................................................... 222. Valutazione dei lavori in corso d’opera ........................................................................................................... 223. Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi ............................................................................................... 224. Difetti <strong>di</strong> costruzione ......................................................................................................................................... 225. Espropriazioni .................................................................................................................................................. 226. Disposizioni generali ........................................................................................................................................ 237. Disposizioni particolari per la valutazione delle singole lavorazioni .............................................................. 248. Verifiche nel corso <strong>di</strong> esecuzione dei lavori ..................................................................................................... 32CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA ........................................................................................ 331. Disciplina e buon or<strong>di</strong>ne del cantiere ............................................................................................................... 332. Tutela dei lavoratori ......................................................................................................................................... 333. Norme <strong>di</strong> sicurezza generali ............................................................................................................................. 334. Piani <strong>di</strong> sicurezza .............................................................................................................................................. 335. Piano operativo <strong>di</strong> sicurezza ............................................................................................................................. 34127


6. Trattamento dei lavoratori ................................................................................................................................ 347. Sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro ............................................................................................................................ 358. Osservanza e attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza ................................................................................................. 38CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO ............................................................................................................ 391. Subappalto ........................................................................................................................................................ 392. Responsabilità in materia <strong>di</strong> subappalto .......................................................................................................... 41CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO ......................................................... 421. Pagamento dei <strong>di</strong>pendenti dell’appaltatore ...................................................................................................... 422. Danni ................................................................................................................................................................ 423. Compensi all’appaltatore per danni cagionati da forza maggiore ................................................................... 424. Forma e contenuto delle riserve ....................................................................................................................... 425. Definizione delle riserve al termine dei lavori .................................................................................................. 436. Tempo del giu<strong>di</strong>zio ............................................................................................................................................ 437. Controversie ..................................................................................................................................................... 438. Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori ............................................................................... 439. Contratti collettivi e <strong>di</strong>sposizioni sulla manodopera ........................................................................................ 4410. Difetti <strong>di</strong> costruzione ..................................................................................................................................... 4511. Compensi all'appaltatore per danni cagionati da forza maggiore ............................................................... 4512. Proprietà dei materiali <strong>di</strong> demolizione ......................................................................................................... 4513. Oneri e obblighi a carico dell'appaltatore.................................................................................................... 4514. Obblighi speciali a carico dell'appaltatore .................................................................................................. 4815. Riconoscimenti a favore dell'appaltatore in caso <strong>di</strong> ritardata consegna dei lavori ..................................... 4816. Interpretazione del contratto e del capitolato <strong>speciale</strong> <strong>d'appalto</strong> ................................................................. 49CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE ................................................................................................. 511. Ultimazione dei lavori ...................................................................................................................................... 512. Periodo <strong>di</strong> garanzia .......................................................................................................................................... 513. Conto finale e collaudo ..................................................................................................................................... 514. Presa in consegna dei lavori ultimati ............................................................................................................... 525. Termini per l'accertamento della regolare esecuzione ..................................................................................... 52CAPO 12 - NORME FINALI ........................................................................................................................................ 531. Qualità e accettazione dei materiali in genere ................................................................................................. 532. Materiali a pie' d'opera .................................................................................................................................... 543. Sostituzione dei luoghi <strong>di</strong> provenienza dei materiali previsti in contratto ........................................................ 544. Proprietà degli oggetti trovati .......................................................................................................................... 545. Custo<strong>di</strong>a del cantiere ........................................................................................................................................ 556. Cartello <strong>di</strong> cantiere ........................................................................................................................................... 557. Spese contrattuali, imposte, tasse ..................................................................................................................... 55PARTE B -NORME TECNICHE ................................................................................................................................. 56CAPO A - QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI ............................................... 563. Norme generali relative a qualità e provenienza dei materiali ........................................................................ 564. Acqua, calci, cementi ed agglomerati, cementizi, pozzolane, gesso ................................................................. 565. Materiali inerti per conglomerati cementizi e per malte .................................................................................. 576. Elementi <strong>di</strong> laterizio e calcestruzzo .................................................................................................................. 577. Armature per calcestruzzo ................................................................................................................................ 588. Prodotti a base <strong>di</strong> legno .................................................................................................................................... 589. Prodotti per pavimentazione ............................................................................................................................. 5910. Prodotti per coperture <strong>di</strong>scontinue (a falda) ................................................................................................ 6411. Prodotti per isolamento termico ................................................................................................................... 6612. Prodotti per pareti esterne e partizioni interne ............................................................................................ 6813. Prodotti per assorbimento acustico .............................................................................................................. 6914. Prodotti per isolamento acustico .................................................................................................................. 7115. Pozzetti <strong>di</strong> ispezione prefabbricati ................................................................................................................ 7216. Chiusini in ghisa sferoidale e griglie stradali ............................................................................................... 7317. Materiali metallici ........................................................................................................................................ 7318. Chiusini in ghisa sferoidale e griglie stradali ............................................................................................... 7419. Prodotti per impermeabilizzazione ............................................................................................................... 7420. Prodotti <strong>di</strong>versi (sigillanti, adesivi, geotessili) ............................................................................................. 7621. Protezione delle superfici metalliche ............................................................................................................ 7722. Materiali per tubazioni e pezzi speciali ........................................................................................................ 7823. Misuratori <strong>di</strong> portata elettromagnetici ......................................................................................................... 8124. Sistema <strong>di</strong> pompaggio ................................................................................................................................... 82


25. Generatore <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> cloro .................................................................................................................... 8226. Accessori e varie ........................................................................................................................................... 8427. Box in pannelli <strong>di</strong> lamiera coibentati ........................................................................................................... 85CAPO B - MODALITA’ DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO ................................................... 861. Scavi in genere .................................................................................................................................................. 862. Scavi <strong>di</strong> sbancamento ........................................................................................................................................ 863. Scavi <strong>di</strong> fondazione od in trincea ...................................................................................................................... 864. Scavi subacquei e prosciugamento ................................................................................................................... 875. Rilevati .............................................................................................................................................................. 876. Formazione dei piani <strong>di</strong> posa dei rilevati ......................................................................................................... 887. Demolizioni e rimozioni .................................................................................................................................... 898. Ripristino pavimentazioni stradali .................................................................................................................... 90- Fondazione in misto granulare. ........................................................................................................................................91- Strato <strong>di</strong> base ...................................................................................................................................................................91- Strati <strong>di</strong> collegamento (binder) e <strong>di</strong> usura ........................................................................................................................919. Geotessili .......................................................................................................................................................... 9110. Recinzioni ..................................................................................................................................................... 9211. Opere e strutture <strong>di</strong> muratura ....................................................................................................................... 9212. Opere e strutture <strong>di</strong> calcestruzzo .................................................................................................................. 9313. Strutture prefabbricate <strong>di</strong> calcestruzzo armato e precompresso .................................................................. 9514. Solai .............................................................................................................................................................. 9715. Strutture in acciaio ..................................................................................................................................... 10116. Scale metalliche .......................................................................................................................................... 10217. Esecuzione <strong>di</strong> coperture <strong>di</strong>scontinue (a falda) ............................................................................................ 10318. Gronde e pluviali ........................................................................................................................................ 10519. Serramenti in alluminio .............................................................................................................................. 10520. Pavimentazioni e rivestimenti ..................................................................................................................... 10521. Porte a battente in doppia lamiera <strong>di</strong> acciaio zincato e verniciato ............................................................ 10622. Rivestimento murario ad intonaco .............................................................................................................. 10623. Coibentazione coperture piane ................................................................................................................... 10624. Costruzione delle condotte .......................................................................................................................... 10725. Tubazioni circolari in calcestruzzo turbocentrifugato ................................................................................ 11026. Pozzetti <strong>di</strong> ispezione prefabbricati .............................................................................................................. 11127. Opere <strong>di</strong> impermeabilizzazione ................................................................................................................... 11228. Sistemi <strong>di</strong> rivestimenti interni ed esterni ..................................................................................................... 11329. Realizzazione allacciamenti ca<strong>di</strong>toie stradali ............................................................................................. 11630. Posa in opera <strong>di</strong> chiusini in ghisa sferoidale .............................................................................................. 11631. Valvole <strong>di</strong> non ritorno ................................................................................................................................. 116IMPIANTISTICA ....................................................................................................................................................... 1171. Esecuzione dell'impianto <strong>di</strong> adduzione dell'acqua .......................................................................................... 1172. Impianto <strong>di</strong> scarico acque usate ..................................................................................................................... 1193. Impianto <strong>di</strong> scarico acque meteoriche ............................................................................................................ 1224. Sistema <strong>di</strong> pompaggio ..................................................................................................................................... 124LAVORI VARI ........................................................................................................................................................... 1251. Lavori eventuali non previsti .......................................................................................................................... 1252. Limitazione delle barriere architettoniche...................................................................................................... 1253. Or<strong>di</strong>ne da tenersi nell'andamento dei lavori .................................................................................................. 1254. Specifiche tecniche – Trasporto a <strong>di</strong>scarica e smaltimento dei rifiuti ............................................................ 126INDICE ..................................................................................................................................................................................127

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