| ( 4 ) |Fine del XIX Secolo, battelli a vapore al Porto <strong>di</strong> Ripettadei canali <strong>di</strong> deflusso delle acque eccedenti,potremmo ipotizzare <strong>di</strong> tornare a considerare<strong>il</strong> fiume come una via <strong>di</strong> comunicazione, le cuiacque sarebbero mantenute ad un livello costante(cosa che avviene praticamente <strong>per</strong> tuttii più gran<strong>di</strong> fiumi del pianeta tranne che in Italia!).Ciò porterebbe con sé la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficarelungo gli argini, in<strong>di</strong>pendentemente dallerigide normative vigenti, quali le leggi1497/39, 431/85 (Galasso), 183/89 ecc.Tornando <strong>per</strong>tanto al problema trafficopolitica,possiamo dare un senso a questo programmatraendo spunto dalla recente polemicasui parcheggi <strong>per</strong> i deputati e sulla crescentepresenza della politica che, progressivamente,sembra volersi impossessare dell’intero centrostorico romano. L’estate del 2008 infatti s<strong>il</strong>eggeva 1 :“Stop all'occupazione del Centro storico <strong>di</strong> Romada parte della politica. <strong>Un</strong> appello bipartisanquello lanciato nei giorni scorsi dal sottosegretarioai Beni Culturali Francesco Giroche, appoggiato anche da alcuni deputati delPd, ha invitato <strong>il</strong> ministro Bon<strong>di</strong> a smantellare<strong>il</strong> parcheggio dei deputati a piazza del Parlamentodefinendolo «un pollaio». Ma negliultimi anni nel centro storico <strong>di</strong> Roma nonsolo si sono moltiplicati i palazzi destinati ad1 Laura Mari, “Roma, la politica invade <strong>il</strong> centro e parte unpiano <strong>per</strong> fermare <strong>il</strong> Palazzo”. La Repubblica del 30.7.2008.ospitare gli uffici <strong>di</strong> Camera e Senato, ma sonoanche aumentate le aree <strong>di</strong> sosta riservatealle auto blu, a danno degli abitanti che vedonoinvece sottrarsi spazi <strong>per</strong> <strong>il</strong> parcheggio.E così la nuova amministrazione citta<strong>di</strong>naha deciso <strong>di</strong> dare una decisa svolta al problema.«A settembre - annuncia Dino Gas<strong>per</strong>ini,delegato del sindaco <strong>di</strong> Roma Gianni Alemanno<strong>per</strong> <strong>il</strong> Centro storico - istituiremo laCommissione consultiva urbanistica che riscriverài confini della ‘città politica', unasorta <strong>di</strong> piano regolatore che limiterà e ri<strong>di</strong>mensioneràla presenza dei palazzi e deglispazi istituzionali nel cuore della capitale»”.Stando a ciò, abbiamo ragione <strong>di</strong> ritenerematuri i tempi, e dunque immaginare come sipossa eliminare totalmente <strong>il</strong> problema, rendendonuovamente navigab<strong>il</strong>e l’intero trattodel <strong>Tevere</strong> che da Fiumicino arriva fino a PonteM<strong>il</strong>vio.La proposta in oggetto prevede l’attuazione— all’interno delle aree libere, o parzialmenteoccupate da vecchi impianti industriali e/o artigianali<strong>di</strong>slocate lungo gli argini del fiume —<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> interventi ed<strong>il</strong>izi <strong>di</strong> grande portata,da realizzarsi nel più rigoroso rispettodella tra<strong>di</strong>zione architettonica romana. Questinuovi contesti dovrebbero ospitare i vari e<strong>di</strong>ficidel potere politico italiano, e possib<strong>il</strong>mented<strong>Il</strong> Cov<strong>il</strong>ef N° 606
| ( 5 ) |straniero, e con essi, ovviamente, una serie <strong>di</strong>complessi residenziali e alberghieri, atti adospitare politici e <strong>di</strong>pendenti che, così facendo,<strong>di</strong>morando nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del loroposto <strong>di</strong> lavoro, non necessiterebbero <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzarele loro automob<strong>il</strong>i. Si immagina l’e<strong>di</strong>ficazione<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> piccoli “quartieri dellapolitica”, dotati <strong>di</strong> luoghi <strong>per</strong> la socializzazione(piazze, strade pedonali commerciali, possib<strong>il</strong>menteporticate, ecc.).Delle realtà <strong>di</strong> questo tipo, così <strong>di</strong>slocatelungo <strong>il</strong> fiume, gioverebbero della possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> <strong>Tevere</strong> come una “corsia preferenziale”a loro uso esclusivo, cosa questa che garantirebbeloro un livello <strong>di</strong> sicurezza ed unavelocità dei trasporti, da Fiumicino al centro <strong>di</strong>Roma, <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente ottenib<strong>il</strong>e con l’idea delloS.D.O. Certamente, un sim<strong>il</strong>e intervento porterebbeun grande beneficio all’intera città,che vedrebbe drasticamente alleggerito <strong>il</strong> trafficourbano.Parallelamente a questi interventi si ritieneche, <strong>di</strong>versamente dalle recenti proposte <strong>per</strong> lacostruzione <strong>di</strong> enormi parcheggi interrati inaree centrali (Lungotevere e Pincio), che acutizzerebbero<strong>il</strong> problema del traffico piuttostoche risolverlo (la certezza <strong>di</strong> trovare parcheggioincentiva l’uso dell’auto piuttosto che scoraggiarlo),si debba realizzare un doppio sistema(ra<strong>di</strong>ale e anulare) <strong>di</strong> collegamenti tramviari(o in ogni modo non inquinanti). In questosistema, le nuove linee “ra<strong>di</strong>ali” provenientidai quartieri <strong>per</strong>iferici, dovrebbero incrociarequelle “anulari” o<strong>per</strong>anti sugli attuali lungoteveree su <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> “<strong>per</strong>corsi concentrici”alla città. Questo sistema, sommandosi alle lineemetropolitane e all’anello ferroviario esistenti,garantirebbe degli spostamenti velociattraverso l’intera città, e potrebbe far <strong>di</strong>menticareai romani l’uso dell’auto e dei motorini.In questo nuovo sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico,i ponti sul fiume svolgerebbero <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> no<strong>di</strong><strong>di</strong> scambio delle aree centrali.<strong>Un</strong> sistema <strong>di</strong> questo tipo verrebbe ad assolverealla funzione svolta nelle gran<strong>di</strong> città europeedalle linee metropolitane, ma potrebbeessere più anche cap<strong>il</strong>lare <strong>di</strong> quelle! Ma c’è <strong>di</strong>più, un sistema <strong>di</strong> questo tipo troverebbe l’assenso<strong>di</strong> tutti coloro i quali si oppongono allarealizzazione <strong>di</strong> nuove linee metropolitane,immaginando che esse possano danneggiare<strong>per</strong> sempre i tesori nascosti dal sottosuolo romano.<strong>Un</strong>a città così ripensata vedrebbe drasticamenteridurre le emissioni inquinanti e, non<strong>di</strong>meno,tornerebbe ad essere pensata <strong>per</strong> <strong>il</strong> pedonepiuttosto che <strong>per</strong> l’automob<strong>il</strong>e.In aggiunta alla creazione dei tanti nuoviposti <strong>di</strong> lavoro che questa o<strong>per</strong>azione potrebbecomportare, essa si rivelerebbe come un enormebusiness <strong>per</strong> le casse pubbliche: considerandoinfatti che gran parte dei terreni <strong>di</strong> cui trattasi,nonché gli e<strong>di</strong>fici che verrebbero a liberarsi,risultano <strong>di</strong> proprietà demaniale, <strong>il</strong> Comune,o più in generale lo Stato, potrebbeemanciparsi della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>tanza neiconfronti della speculazione ed<strong>il</strong>izia, ribaltandoquella che fu la situazione lamentata daGiovanni Giolitti parlando del crack finanziariodel Comune alla fine dell’800:«Se in principio, nel 1870, vi fosse stataun’Amministrazione comunale che, intuendol’avvenire <strong>di</strong> Roma, avesse acquistato le areefino a 5 o 6 km intorno alla città, ed avessecomp<strong>il</strong>ato un piano <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento, stu<strong>di</strong>atocon concetti molto elevati, oltre ad averecreato una città con linee molto più gran<strong>di</strong>ose,avrebbe anche fatto un’eccellente speculazione»2 .Quin<strong>di</strong>, mentre una serie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici centrali, attualmente“occupati” dalla politica, potrebberoessere messi sul mercato immob<strong>il</strong>iare —o<strong>per</strong>ando <strong>il</strong> tanto auspicato ruolo <strong>di</strong> calmiereche lo Stato, o <strong>il</strong> Comune, dovrebbero svolgere<strong>per</strong> riportare <strong>il</strong> costo degli appartamenti a con<strong>di</strong>zionipiù accettab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> chiunque — una se-2 Per l’ed<strong>il</strong>izia della capitale, Camera dei deputati, tornata 16giugno 1907, Discorsi, vol. III, p. 969.5 ottobre 2010 Anno X