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allegato 1 studio ambientale preliminare e relazione di ... - Ambiente

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Fermi Giuseppe Bartoli Giuliano e C. S.a.s.Procedura <strong>di</strong> screening per impianto gestione rifiutiUnità e Sub unità <strong>di</strong> paesaggio così come evidenziati nel Quadro conoscitivo – Approfon<strong>di</strong>mento n. 2 –Sistema <strong>ambientale</strong>.Le politiche <strong>di</strong> promozione territoriale attuabili nelle Unità <strong>di</strong> paesaggio e nelle Sub-unità <strong>di</strong> paesaggiopossono riguardare:- l’in<strong>di</strong>viduazione delle emergenze paesistiche più rilevanti per le quali proporre modalità <strong>di</strong> gestioneintegrata per l’ottimizzazione <strong>di</strong> un’offerta turistica eco - compatibile;- l’attuazione <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> creazione e ricostruzione attiva degli elementi paesaggistici strutturali <strong>di</strong>carattere storico - testimoniale e naturalistico - <strong>ambientale</strong>;- il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> azioni volte ad indagare e mitigare i fattori <strong>di</strong> rischio relativamente agli assettigeologici ed idrogeologici del territorio.Le Sub unità <strong>di</strong> paesaggio delle foci fluviali (Sub – unità 1.b), dei varchi a mare (sub - unità1.c), dei corsifluviali (Sub – unità 2.a, 2.b, 2.c e 2.d), delle Rupi calcaree <strong>di</strong> Torriana, Montebello e Verucchio (Sub – Unità3.d) e del sistema collinare calcareo – arenaceo della zona sud (Sub – Unità 3.e) rappresentano elementiportanti della rete ecologica provinciale <strong>di</strong> cui al successivo art. 1.5 e sono ambiti preferenziali per lo sviluppo<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> valorizzazione intercomunali e per la costruzione del sistema delle aree protette provinciale.3.(D) Nella redazione dei propri strumenti generali <strong>di</strong> pianificazione i Comuni provvedono a megliospecificare le Sub-unità <strong>di</strong> paesaggio e i paesaggi identitari come in<strong>di</strong>viduati nella tavola S.A. 4.1 del Quadroconoscitivo pre<strong>di</strong>sponendo specifiche norme <strong>di</strong> tutela e valorizzazione nel rispetto delle specificità giàin<strong>di</strong>viduate nel Quadro conoscitivo – Approfon<strong>di</strong>mento n. 2 – Sistema <strong>ambientale</strong>. In particolare i comuniintegrano il quadro conoscitivo della pianificazione locale con uno <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> <strong>di</strong> dettaglio degli elementicaratterizzanti il paesaggio, delle sue qualità e criticità al fine <strong>di</strong> definire azioni <strong>di</strong> pianificazione coerenti con lein<strong>di</strong>cazioni contenute nella Convenzione europea del Paesaggio.Articolo 2.5 Mitigazione del rischio idraulico e funzionalità idraulica1.(P) I Comuni, nella pre<strong>di</strong>sposizione degli strumenti urbanistici generali e comunque entro due annidall’entrata in vigore del presente Piano, re<strong>di</strong>gono uno <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> generale volto alla in<strong>di</strong>viduazione delle eventualiaree urbane esposte al rischio idraulico connesso allo smaltimento delle acque meteoriche e assumonoidonee misure <strong>di</strong> mitigazione in particolare prevedendo la localizzazione e la realizzazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong>raccolta delle acque a servizio <strong>di</strong> più ambiti o complessi inse<strong>di</strong>ativi, esistenti e <strong>di</strong> previsione, in accordo con leAutorità competenti.2. (P) In assenza dello <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> generale <strong>di</strong> cui al precedente comma 1, negli interventi attuativi <strong>di</strong>trasformazione urbana e <strong>di</strong> nuova urbanizzazione la raccolta delle acque meteoriche deve essere effettuatain invasi <strong>di</strong> laminazione con capacità pari ad almeno 350 mc per ogni ettaro <strong>di</strong> superficie impermeabilizzata econ rilascio al corpo idrico ricettore comunque non superiore a 10l/sec per ettaro <strong>di</strong> superficie drenatainteressata dall’intervento. Tali invasi possono avere capacità inferiore, o possono non essere previsti ( soloper interventi inferiori a 5.000 mq), se il loro <strong>di</strong>mensionamento viene verificato da apposito <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> specificoche documenti la modalità <strong>di</strong> smaltimento delle acque meteoriche in rapporto alle caratteristiche e allacapacità <strong>di</strong> smaltimento delle portate <strong>di</strong> piena dei corpi idrici ricettori fino al ricettore finale e alle eventualicriticità connesse al rischio idraulico dell’area urbana afferente ai medesimi ricettori.Stu<strong>di</strong>o <strong>ambientale</strong> <strong>preliminare</strong> 28

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