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In <strong>acustica</strong>, derivando l’uso dellescale musicali, è molto più usatal'analisi <strong>in</strong> banda percentualecostante da 1/1 ottava o 1/3 di ottava.In questi casi la larghezza di banda ∆ fè una percentuale costante dei valoredella frequenza nom<strong>in</strong>ale f c = (f s f i ) 1/2che caratterizza la banda stessa:∆ f /f c =1/2 1/2 = 0,71 f s = 2 f i 1/1 ottava∆ f /f c =1/2 1/3 = 0,23 f s = 2 1/3 f i 1/3ottavaI grafici riportati nella figura 5 rappresentanoschematicamente le analisirelative a diversi tipi di segnalisonori; di particolare <strong>in</strong>teresse è lospettro (d) che rappresenta i1 rumorebianco caratterizzato dal fatto diessere cont<strong>in</strong>uo e costante <strong>in</strong> tutto ilcampo di frequenze. È forseimportante osservare che larappresentazione degli spettri ottenuticon analisi a banda percentualecostante avviene utilizzando una scalalogaritmica sull'asse delle ascisse; soloa uno sguardo superficiale puòpertanto sembrare che le bande sianocostanti (fig. 6).La strumentazione (fonometri)che esegue le analisi, oltre a fornireil contenuto di energia all'<strong>in</strong>terno delles<strong>in</strong>gole bande, computa anchel'energia totale nell'<strong>in</strong>tero <strong>in</strong>tervallodelle frequenze analizzate; questalettura viene <strong>in</strong>dicata con il simboloL<strong>in</strong> ed è espressa <strong>in</strong> dB. Essa corrispondeovviamente alla "somma" deilivelli relativi alle s<strong>in</strong>gole bande difrequenza, come è facile verificaredalla figura 6.Quando si vuole ricondurre la misuradella perturbazione sonora allasensazione che potrà determ<strong>in</strong>aresull'orecchio umano, si esegue una"pesatura" dell'energia misuratanelle diverse bande utilizzando lacurva di ponderazione <strong>in</strong> frequenzaA; i livelli così pesati sono sommatitra loro ottenendo il livello sonoroponderato A dB(A).Variabilità del livella sonoro neltempoIl valore efficace della pressionesonora, stabilito dalla relazione (12),che caratterizza <strong>in</strong> ampiezza undeterm<strong>in</strong>ato fenomeno sonoro, puòessere ottenuto con tempi di<strong>in</strong>tegrazione diversi <strong>in</strong> corrispondenzaalle caratteristiched<strong>in</strong>amiche S (slow) e F (fast); laprima corrisponde a una costante ditempo di 1 s, la seconda di 0,125 s.Il valore efficace così misuratovaria <strong>in</strong> genere con il tempo, <strong>in</strong>relazione alle modalità di generazionedel rumore della sorgente; volendopertanto caratterizzare un fenomenosonoro variabile nel tempo T con ununico valore del livello, è statodef<strong>in</strong>ito il livello sonoro cont<strong>in</strong>uoequivalente L eq , T (dB):L eq =10 log 1 /T ∫ T (p(t) l p rif ) 2 dt dB(22)Come è facile dedurre dalla relazioneche lo def<strong>in</strong>isce, il livello sonorocont<strong>in</strong>uo equivalente rappresenta illivello di un rumore costante che neltempo T è caratterizzato dallo stessocontenuto di energia sonora di quellovariabile nel tempo.Propagazione del suonoPropagazione <strong>in</strong> campo liberoLimitando lo studio al caso di ondeacustiche sferiche prodotte dasorgenti puntiformi, dalla relazione(16), attraverso l'impiego dellascala dei decibel, si ottiene:L l =L p =L W -10 1og 4πr 2 dB (23)L l = L p = L W - 20 log r-11 dB (24)Noto il livello di potenza sonoradella sorgente L w , la (23) o (24)consente di prevedere il valore dellivello di pressione sonora L A alladistanza r, come è facile osservare, aogni raddoppio della distanzasorgente-.ascoltatore, il livello dipressione sonora dim<strong>in</strong>uisce di 6 dB("legge del campo libero").La condizione di "campo libero"presuppone l'assenza di superficiriflettenti e ostacoli che potrebberodisturbare il fronte d'onda sferico; <strong>in</strong>pratica il campo libero può essereottenuto <strong>in</strong> laboratorio, nelle camereanecoiche,o “sorde”, cioè realizzate<strong>in</strong> modo da ridurre al m<strong>in</strong>imo possibilel'energia riflessa dalle pareti checonf<strong>in</strong>ano la camera.IL campo acustico generato da unasorgente sonora è, <strong>in</strong> <strong>generale</strong>, caratterizzatoda una emissione di energiasonora diversa secondo le variedirezioni (fig. 7). Si def<strong>in</strong>isceFig 8
pertanto il fattore di direttività Qcome rapporto tra l'<strong>in</strong>tensità sonoranella direzione Θ (l Θ ) e l'<strong>in</strong>tensitàsonora I o che avrebbe il campoacustico <strong>in</strong> quel punto, se lasorgente fosse omnidirezionale:Q=l Θ /l o (25)Oltre a tale valore si def<strong>in</strong>isceanche l'<strong>in</strong>dice di direttività D , datodalla relazione:D =10 log Q dB (26)In genere è sufficiente conoscere ilvalore di Q(o di D) sul piano verticalee orizzontale (fig. 7). Occorreancora ricordare che il valore di Qdipende dalla frequenza enormalmente aumenta con essa.Come è già stato precedentementeosservato, il campo sonoro generatoda una sorgente può esseremodificato dalla presenza di ostacolie superfici riflettenti: se, peresempio, una sorgente puntiformesferica (Q = 1) viene posta su di unpiano perfettamente riflettente, siottiene Q= 2, come mostra la figura8; se viene posta <strong>in</strong> un angolo, tradue superfici riflettenti, si ottieneQ= 4 ecc. Utilizzando le relazioni(23) e(24), si può scrivere, persorgenti <strong>in</strong> campo liberocaratterizzate dal fattore di direttivitàQ :L i = L p = L w , - 20 log r-11 + 10logQdB (27)Tale relazione è particolarmenteimportante <strong>in</strong> quanto consente,attraverso la misura dei livellisonori L p , di determ<strong>in</strong>are il fattore didirettività di una sorgente e il valoredel livello di potenza sonora. Lamisura dovrà essere condotta <strong>in</strong>camera anecoica secondo le prescrizionidella normativa ISO 3745.Effetti di attenuazione sonoranella propagazione. La relazione (27)è raramente verificata nella realtà acausa dei complessi fenomeniconnessi con la propagazionesonora come l'assorbimento dovutoall'aria o alle superfici con cuil'onda di pressione viene <strong>in</strong> contatto(diversi tipi di terreno, alberi e vegetazione),la velocità del vento e lecondizioni meteorologiche (pioggia,neve, nebbia ecc.): per tener conto ditutti questi fenomeni si <strong>in</strong>troducenella relazione (27) un genericoterm<strong>in</strong>e ∆L, espresso <strong>in</strong> dB:L 1 =L p =L W -201ogr-11++10 1ogQ - ∆L dB (28)In genere si tratta di attenuazioniche diventano significative anotevole distanza dalla sorgente.Di un certo <strong>in</strong>teresse, per le moltepliciapplicazioni pratiche che possonopresentare, sono le barriereacustiche, costituite da ostacoli<strong>in</strong>terposti tra sorgente e ascoltatore.L'efficienza <strong>acustica</strong> di una barriera èrappresentata dall'isolamentoacustico ∆L, def<strong>in</strong>ito dalla differenzatra il livello di pressione sonora<strong>in</strong> un certo punto <strong>in</strong> assenza (L To ) e<strong>in</strong> presenza (L Tb ) della barriera:∆L - (L To ) - (L Tb ) dB (29)Nel caso più <strong>generale</strong> l'energia<strong>acustica</strong> emessa dalla sorgente Sraggiungerà l'ascoltatore A seguendoi diversi percorsi <strong>in</strong>dicati nella figura10:- diffrazione sul bordosuperiore e sui bordi laterali dellabarriera (B, C, D);- trasmissione attraverso lo schermo(SA);- riflessioni e diffrazioni prodotte dasuperfici <strong>in</strong>vestite dal campo acusticodella sorgente (SEA).Nel caso di propagazione <strong>in</strong>campo libero possiamo trascurarel'ultimo term<strong>in</strong>e, mentre per quantoriguarda il term<strong>in</strong>e relativo allatrasmissione attraverso la barriera sipuò osservare che, nel caso dimateriali aventi una densità superficialesuperiore ad almeno 20kg/m 2 , esso può essere trascurato.Con queste ipotesi, l'energia cheraggiunge l'ascoltatore è quellatrasmessa per diffrazione el'isolamento della barriera può esserevalutato attraverso la relazione:∆L d = 10 log (3 + 20 N) per N > 0dB (30)dove N rappresenta il numero diFresnel def<strong>in</strong>ito dalla relazione:N=2 δ/λ= 2(SB+BA-SA)/λ (31)essendo λ la lunghezza d'onda della perturbazionesonora. Nella figura 9 èrappresentato graficamentel'andamento dell'equazione (30). Perridurre l'<strong>in</strong>fluenza della diffrazionelaterale (< 2 dB), occorre che lalarghezza della barriera sia almenouguale a 4 0 5 volte la sua altezzaeffettiva.La figura 11 riporta il valore diisolamento acustico, direttamenteespresso <strong>in</strong> dB(A), ottenibile da unabarriera <strong>in</strong> presenza di sorgenticaratterizzate da diversi spettri diemissione.Propagazione <strong>in</strong> ambiente chiusoQuando un suono viene generatoall'<strong>in</strong>terno di un ambiente chiusoproduce un campo acustico che è ilrisultato della sovrapposizione siadelle onde dirette sia di quelleriflesse; le prime sono dovute alleonde di pressione che, provenientidalla sorgente, raggiungono direttamentel'ascoltatore, come se fosse<strong>in</strong> campo libero; le seconde sono <strong>in</strong>veceprodotte da tutte le riflessioni sullepareti che delimitano l'ambiente. Laporzione di energia riflessa dallesuperfici di conf<strong>in</strong>e dipende dal lorocomportamento acustico, <strong>in</strong> <strong>generale</strong>descritto dai coefficienti diassorbimento, riflessione etrasmissione.• Coefficienti di riflessione, assorbimentoe trasmissione. La figura 12pone <strong>in</strong> evidenza il bilancio energeticodel fenomeno di riflessionedell'energia sonora che <strong>in</strong>veste unaparete di spessore f<strong>in</strong>ito: una primaparte della potenza sonora <strong>in</strong>cidenteW o viene r<strong>in</strong>viata nel mezzo diprovenienza (W r ), una seconda vieneassorbita trasformandosi <strong>in</strong> calore(W a ), una terza parte <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e l'attraversa(W t ); <strong>in</strong> base a tale bilancio si puòscrivere:W o = W r + W a + W t (33)Dividendo per W 0 si ottiene:1=r+a+f (34)dove r= W r / W o , a= W a / W o ,t = W t /W o sono, rispettivamente, icoefficienti di riflessione,assorbimento e trasmissione dellaparete nei confronti dell'energiasonora <strong>in</strong>cidente; il loro valore variatra 0 e 1 e dipende dal materiale e laf<strong>in</strong>itura superficiale della parete, oltreche dalla frequenza e dall'angolo di<strong>in</strong>cidenza dell'onda sonora. È utiledef<strong>in</strong>ire il coefficiente diassorbimento acustico apparente conla relazione:α =1-r (35)Campo acustico riverberante e semiriverberante.Se il numero delleriflessioni prodotte dalle pareti lateraliè tanto elevato da formare un campoacustico uniforme <strong>in</strong> tuttol'ambiente (anche <strong>in</strong> prossimitàdella sorgente), si dice che il campo èriverberante. In questa situazione sipuò dimostrare che la densità di energiasonora w vale:w= 4 W/α S c o J/m 3 (36)
dove W è la potenza sonora della sorgenteo delle sorgenti, c o la velocitàdel suono, S la superficie totale e α ilvalore medio del coefficiente diassorbimento acustico delle paretiche delimitano l'ambiente, def<strong>in</strong>itodalla relazione seguente:α= Σ S i α i / Σ S i = Σ S i α i /S (31)9dove S i rappresenta la s<strong>in</strong>golasuperficie avente coefficiente diassorbimento acustico α i . Il prodottoαS prende il nome di area equivalentedi assorbimento acustico e si <strong>in</strong>dicacon A(m 2 ).Fig. 9 Rappresentazione graficadella relazione ( 3 0 ) .Fig.10 Geometria di uno schermoacustico: S= sorgente; A =ascoltatore.Fig,11Isolamento acustico di barriere<strong>in</strong> presenza di sorgenti caratterizzateda spettri sonori del tipo 1, 2 e 3.1011
Fig. 12 Rappresentazione delbilancio dell’energia sonora nelcaso di onde piane <strong>in</strong>cidenti su unaarete di spessore f<strong>in</strong>ito: def<strong>in</strong>izionedei coefficienti di riflessione,assorbimento e trasmissione.Fig. 13 Rappresentazione graficadella relazione (41) valida percampo acustico semiriverberante.Fig. 14 Rappresentazione delfenomeno della riverberazione <strong>in</strong> unambiente chiuso nella fase che seguelo spegnimento di una sorgentesonora.In presenza di campo acustico semiriverberante,la densità di energiasonora <strong>in</strong> un punto dell'ambiente èpertanto data dalla somma delcampo acustico diretto e di quelloriflesso: il primo (w d ) può esserededotto dalla relazione (16), ilsecondo (w r ) dalla relazione (36), a-vendo però osservato che la potenzache contribuisce al campo riflesso èquella che ha subito una primariflessione sulle pareti, W(1-α); siottiene pertanto:w=w d +w r =WQ/c o 4πr 2 +4w(1-α)/αSc o(38)Il term<strong>in</strong>e:αS/(1-α)=R m 2 (39)viene detto costante dell'ambiente.Le relazioni (36) e(38) sonoparticolarmente importanti perchéconsentono, nei due casi, diprevedere il valore del livellosonoro L p prodotto da sorgenticaratterizzate da valori noti dellapotenza sonora L w . Passando <strong>in</strong>fattialla scala dei decibel di ottiene:L w = L p = L w + 10 log (4/α S)==L W + 10 log (4/A) dB (40)valida per campo riverberante, e:L W =L p =L w +10 log(Q/4πr 2 +4/R)dB (41)valida per campo semiriverberante.La figura 13 rappresenta graficamentel'andamento della relazione (41). Inparticolare si può osservare che la rettaR =∞ rappresenta il caso limite dicampo libero (6 dB per raddoppiodella distanza r), mentre la l<strong>in</strong>eatratteggiata delimitauna zona alla destra della quale ilcampo acustico è praticamenteriverberante. Nel caso <strong>in</strong> cui si desideriridurre il livello sonoro nell'ambienteattraverso un trattamento acustico dellepareti, risulta particolarmente utileverificare sul diagrammal'attenuazione che sarà possibileottenere.• Tempo di riverberazione. Seall'<strong>in</strong>terno di un ambiente si<strong>in</strong>terrompe improvvisamentel'emissione di energia sonora di unasorgente, il livello di pressione sonora<strong>in</strong> un generico punto non si annullaimmediatamente; a causa delle riflessionimultiple sulle pareti, che`
proseguono il loro percorso con lavelocità del suono anche dopo lospegnimento della sorgente il livellosonoro decresce più o menorapidamente a seconda delle dimensionidell'ambiente e delle caratteristichefonoassorbenti delle pareti e deglioggetti <strong>in</strong> esso contenuti (fig. 1 4).Si def<strong>in</strong>isce tempo diriverberazione TR (s) di un ambienteil tempo necessario aff<strong>in</strong>ché ladensità di energia sonora dim<strong>in</strong>uiscadi un milionesimo rispetto al valoreche aveva prima dello spegnimentodella sorgente. Ricordando ladef<strong>in</strong>izione della scala dei decibel sipuò anche dire che il tempo diriverberazione rappresenta il temponecessario aff<strong>in</strong>ché il livello sonorodim<strong>in</strong>uisca di 60 dB rispetto al valoreche aveva prima dello spegnimentodella sorgente.Se l'ambiente è perfettamente riverberante,allora il valore del tempo diriverberazione è lo stesso <strong>in</strong> tutti ipunti e vale:TR = 0,1 6 V/α S s (42)dove V è il volume dell'ambiente.Tale relazione è nota.come formula diSab<strong>in</strong>e.Il tempo di riverberazione é uno deiparametri più importanti per decideredell'idoneità <strong>acustica</strong> di tali ambienti.