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Il numero di Agosto-Settembre 2008 - Associazione Nazionale ...

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18 DIFESA ADRIATICA <strong>Agosto</strong>-<strong>Settembre</strong> <strong>2008</strong>1926, nasce l’US FiumanaDal nostro inviato nel tempo...La nascita dell’UnioneSportiva Fiumana (1926-1943)La data <strong>di</strong> nascita del Footballmoderno è considerata da tutti gliesperti il 23 ottobre 1863; quando, aLondra, in Great Queen St., presso lataverna dei Free Masson, venne costituitala «English Foot-ball Association».Nel 1871 si svolse la prima coppa d’Inghilterrae nel 1872 il primo incontrointernazionale tra Inghilterra e Scoziae la nascita <strong>di</strong> un club ufficiale fuoridai confini inglesi il «Le Havre AthlèticClub» in Francia.Proprio in quegli anni, e precisamentenel 1873, il nuovo gioco chestava appassionando l’intera Europafece la sua comparsa, per la primavolta, a Fiume e vide protagonisti imarinai inglesi contro una rappresentativalocale. Grande fu il successo cheriportò quel nuovo gioco tanto cheimme<strong>di</strong>atamente si <strong>di</strong>ffuse per la cittàed i suoi <strong>di</strong>ntorni.1904, fondazionedella Società sportiva OlimpiaIn quell’anno, grazie all’iniziativadei fratelli Mittrovich, Carlo Colussi,Antonio Marchich, Aristodemo Susmele Agelasio Satti, venne fondato il ClubOlimpia che oltre al calcio, aveva alsuo interno una sezione <strong>di</strong> ciclismo,nuoto, atletica e pugilato. Seguirono,negli anni successivi, la nascita <strong>di</strong> altrepolisportive come il Club atleticofiumano (1905) e l’Arx.Nel 1911 a Fiume, si potevano giàcontare <strong>numero</strong>se polisportive e moltissimiatleti che praticavano ogni tipo<strong>di</strong> sport. Ricor<strong>di</strong>amone alcune: Arx,Concor<strong>di</strong>a, Edera, Juventus-Enea,Libertas, Tarsia, Veloce, Iride, Aurora,Abbazia, Cantrida, Borgomaria,Leonida, Torpedo, Cantieri Navali, Torretta,etc.1917, nasce il Doria(poi Gloria il 30 aprile)In quel giorno, presso il Caffè Marittimo,in Piazza Dante, i signori Delfino,Ostello e Vescia fondarono laPolisportiva Doria che sarà il cuoredella futura Fiumana. La squadra giàalla nascita contava <strong>numero</strong>si campioninella sua rosa: Milautz, RomeoMilinovich, Negrich I, Dobrievich,Volk, Spadavecchia, Negrich II,Varglien,Giacchetti I e II, Gregar,Ossoinack, Paulinich, Diossy, Crulcich,Schmidt, Sega, Pillepich, Reich eTarlao.Anni 1920-’21Con la fine della Grande Guerra,le autorità fiumane avevano organizzatoun proprio campionato citta<strong>di</strong>noa cui avevano preso parte le maggiorisquadre: l’Olimpia, il Gloria, il Pola,Cartolina dell’UnioneSportiva Fiumana, 1930 ca.,Giacomi e<strong>di</strong>tore,Milano, i<strong>Il</strong>lustrazione <strong>di</strong> Magià [?]l’Edera e il Tersere. La vittoria finaleandrà all’Olimpia che con un clamoroso7 a 0 sull’Edera, vincerà il torneocitta<strong>di</strong>no. Ricor<strong>di</strong>amo la formazionecampione dell’Olimpia: Mihalich I,Goacci, Kusmann, Paulinich III, Diosy,Simcich, Ossoinak, Kregar, Pauletig,Pillepich, Gugnali.I tornei nella Fiume dannunziana.<strong>Il</strong> primo scudetto tricolore sulla magliadei calciatori<strong>Il</strong> centravanti fiumano Rodolfo Volk in una foto degli anni Trenta.Con la maglia della Roma segnò 103 golCon l’occupazione <strong>di</strong> Fiume,D’Annunzio amava assistere <strong>di</strong> frequenteai principali avvenimenti sportivicitta<strong>di</strong>ni: gare <strong>di</strong> nuoto, riunioni <strong>di</strong>pugilato al sempre zeppo TeatroFenice, e spesso si faceva vedere sullajole dei canottieri della societàQuarnaro. Continuava, quin<strong>di</strong>, anchel’antico campionato citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> calciocon le tra<strong>di</strong>zionali squadre già natesotto l’impero austro- ungarico. I militarigiocavano un loro campionato aparte e per cementare ancor più i rapporti<strong>di</strong> fratellanza con la popolazione,le autorità decisero <strong>di</strong> organizzareuna sfida tra una selezione delle squadrecitta<strong>di</strong>ne ed una rappresentativa delComando militare. Secondo i primiaccor<strong>di</strong> le due formazioni avrebberodovuto indossare le casacche rispettivamentedel Gloria e dell’Esperia, maqualcuno suggerì <strong>di</strong> far giocare la squadramilitare (che simboleggiava l’Italia)con la maglia azzurra. Fu decisopure che i militari ponessero all’altezzadel cuore uno scudetto verde, biancoe rosso, senza lo stemma sabaudoal centro.La “storica” partita si giocò domenica7 febbraio 1920 sul campo sportivo<strong>di</strong> Cantrida. <strong>Il</strong> terreno in settimanaera stato rimesso in sesto da una compagine<strong>di</strong> soldati zappatori ed eranostate erette delle nuove tribune. Suglispalti accorse una folla enorme <strong>di</strong> appassionati.«Alle ore 15 giungeva il generaleSante Ceccherini con il suo seguito –ricorda Aristodemo Susmel –, mezz’oradopo il Comandante Gabrieled’Annunzio con il suo Stato Maggioreprese posto nella tribuna centrale. Lasquadra militare si presentò in campocon la maglia azzurra e i calzoncinibianchi, mentre la selezione citta<strong>di</strong>navestiva le <strong>di</strong>vise nero-ver<strong>di</strong> stellatedell’Esperia. <strong>Il</strong> capitano dei fiumani,Goacci, donò al capitano dei militariuno splen<strong>di</strong>do mazzo <strong>di</strong> fiori con inastri dei colori fiumani e nazionali.«Sorpreso e commosso il capitanoavversario, tenente Terrile, abbracciòe baciò il capitano fiumano». L’incontrofu avvincente. Gli “azzurri”, nellecui file giocavano bersaglieri, ar<strong>di</strong>ti,aviatori e reparti d’assalto, tutti fisicamenteben prestanti, ben poco poteronocontro i più tecnici fiumani, chegrazie alla rete segnata al 30’ da Tomagfecero propria la tenzone. «<strong>Il</strong> Comandanteassistette alla partita quasi sinoalla fine e dopo il primo tempo volleconoscere personalmente i due capitaniper congratularsi con loro. I militarichiesero e ottennero la rivincita,fissata per il 9 maggio».<strong>Il</strong> 6 maggio a Cantrida si concluseil campionato militare, vinto dal II Battaglione.Gli avvenimenti, però, precipitaronoe quello stesso pomeriggioci fu un sanguinoso conflitto a fuocotra ar<strong>di</strong>ti e regi carabinieri, che stavanoabbandonando la città e forzaronoil blocco <strong>di</strong> Cantrida. Comunque, ladomenica 9 maggio Gabriele d’Annunzioassistette alla partita <strong>di</strong> calciotra i suoi legionari e la rappresentativafiumana. Prima della contesa ci fu lacerimonia <strong>di</strong> premiazione, con le 10squadre militari che avevano partecipatoal loro campionato schierate sulcampo. In tribuna era presente ancheil generale Ceccherini. Alle 18 iniziòl’attesa partita che ancora una voltavide prevalere la selezione citta<strong>di</strong>nacon il risultato <strong>di</strong> 2-1, dopo che i militariall’inizio avevano sprecato un calcio<strong>di</strong> rigore, perdendo cioè l’occasione<strong>di</strong> portarsi in vantaggio.2 settembre 1926, nasce l’US Fiumana:L’Olimpia ed il Gloria, a seguitodell’annessione allItalia, deciseroche per poter competere al meglionella nuova realtà, fosse necessarioavere solo una grande società sportiva<strong>di</strong> calcio citta<strong>di</strong>na più competitiva economicamentee sportivamente. Allaprima riunione <strong>di</strong> presidenza congiunta,a cui parteciparono GiovanniStiglich, Ramiro Antonini, FedericoBattiala, Antonio Capu<strong>di</strong>, ClementeMarassi, Olivio Musiol, Luigi Pauletich,Alberto Ronchevich, Mario Rora,Anselmo Sandrini, Armando Serdoz,Carlo Simichen, Oscar Sperber,Romeo Sperber, Aristodemo Susmelfurono prese importanti decisioni. Lanuova società prese il nome <strong>di</strong> US Fiumana,come presidente fu scelto PietroPaquali e come sta<strong>di</strong>o fu sceltoquello <strong>di</strong> Cantrida-Borgomarina. Lemaglie del Club dovevano esserearancione con la stella bianca e lanuova squadra venne iscritta al campionatointerregionale <strong>di</strong> Prima Divisione.La prima partita vide la Fiumanasuperare il Bologna per 3-2. Sceseroin campo i seguenti giocatori:Marietti, Romeo Milinovich, Pilepich,Narciso Milinovich, Ossoinak,Varglien I, Negrich, Serdoz, Tarlao,Mihalich, Spadavecchia. Intanto in Italianascevano la Salernitana Calcio el’AC Fiorentina e il Napoli, l’anno successivol’AS Roma ed il Lecce.Giorgio <strong>di</strong> GiuseppeFiume, il campo sportivo del “Gloria” in una cartolina d’epocaTutti i «moretti» fiumani in un volumecurato da Erna Toncinich per la EDITEd ora il famoso e antico «moretto» fiumano, un monile caroalla tipica tra<strong>di</strong>zione della città quarnerina, ha la sua monografiagrazie alla storica dell’arte Erna Toncinich, presentato nel mese <strong>di</strong>giugno alla Comunità degli Italiani <strong>di</strong> Fiume. <strong>Il</strong> volume, dal titolo<strong>Il</strong> moretto fiumano, ripercorre la storia e l’evoluzione del gioiello,ed è corredato da un apparato fotografico molto accurato.«Sul moretto, nel corso degli anni – ha detto alla “Voce delPopolo” l’autrice –, sono stati scritti tanti articoli e testi <strong>di</strong> variogenere che in realtà non erano che delle ripetizioni prive <strong>di</strong>base scientifica, se si eccettua lo stu<strong>di</strong>o della prof. Matejcic.Questo libro da me fortemente voluto e sognato scaturisce dalventennale contatto <strong>di</strong>retto con Rodolfo Giral<strong>di</strong>, l’ultimo, forse,della schiera dei bravi morettisti fiumani e depositario <strong>di</strong> unasecolare tra<strong>di</strong>zione tramandata <strong>di</strong> padre in figlio, da maestro a<strong>di</strong>scepolo e gelosamente custo<strong>di</strong>ta. Figlio <strong>di</strong> orafi, apprese lalavorazione dei moretti nel negozio del padre (morto nel 1929)in Piazza delle Erbe, insieme ad altri lavoranti. Quando la famosaoreficeria Gigante, sita (come tutti i morettisti) in Piazza delDuomo, cessò la sua attività, i Giral<strong>di</strong> comprarono tutta l’attrezzaturaper la lavorazione dei moretti, compreso il preziosissimo catalogo <strong>di</strong>gioielli realizzati con moretti, <strong>di</strong>segnato a mano da Agostino Gigante erisalente al 1880. Ebbene, prima <strong>di</strong> andare ai raduni dei fiumani in variecittà italiane, Rodolfo Giral<strong>di</strong> veniva a Fiume portando con sé, meravigliadelle meraviglie, un involucro carico <strong>di</strong> gioielli da lui realizzati su commissionedei fiumani. Soprattutto spille e orecchini. E portava sempre con sé ilcatalogo del Gigante. Passeggiandoinsieme per le calli dellaCittavecchia Giral<strong>di</strong> mi parlava, mispiegava tante cose su questo anticogioiello fiumano, informazioniche io annotavo e salvavo; percui incominciai a vagheggiarel’idea <strong>di</strong> un libro. Figuriamoci cheil Giral<strong>di</strong> per decorare i suoimoretti usa ancora la sua vecchiariserva <strong>di</strong> corallo <strong>di</strong> Torre del Greco,acquistata forse da AgostinoGigante».Dal saggio della prof.Toncinich si evince che il morettoa Fiume era presente già nel 1768(e presumibilmente da prima).L’autrice si chiede quali siano statele origini del moretto, se riconducibilialla battaglia <strong>di</strong> Grobnicodel 1601 contro i turchi, o a Venezia,dove come noto la figuradel moro era ben rappresentatanella pittura dei gran<strong>di</strong> maestri.red.Notizie liete...Fiori d’arancio in redazionele nozze <strong>di</strong> Serena Parisi e Leonardo FiorellaFervevano i preparativi nella sede <strong>di</strong> “DifesaAdriatica” per le nozze della collega Serenacon Leonardo. E finalmente i due promessi hannocoronato il 23 giugno scorso il loro sognonella splen<strong>di</strong>da e antica Basilica romana <strong>di</strong> S.Giovanni a Porta Latina, immersa nel verde ecircondata dalle solenni vestigia <strong>di</strong> Roma antica,alla presenza dei commossi genitori deglisposi, <strong>di</strong> parenti, amici e colleghi che hanno con<strong>di</strong>viso la loro gioia.Dopo il rito religioso, i novelli coniugi e gli invitati si sono ritrovati per gliopportuni festeggiamenti, protrattisi sino a tarda ora. A Serena e Leonardo gliauguri più fervi<strong>di</strong> da parte della redazione e dell’amministrazione del giornale.

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