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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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PARTE PRIMA 29Peraltro, affinché possa aversi una presunzione giuridicamente rilevante,non occorre che il fatto sconosciuto rappresenti l’unica conseguenzapossibile di quello noto, secondo un legame di necessarietà assolutaed esclusiva (regola dell’inferenza necessaria), ma è sufficienteche dal fatto noto sia desumibile univocamente quello ignoto.Mentre, nelle presunzioni semplici la scelta del fatto noto e, soprattutto,la valutazione della possibilità di operare l’inferenza sono rimessedal Legislatore alla esclusiva discrezionalità dell’autore dellapresunzione, purché vengano utilizzati ragionamenti presuntivi coerentied adeguatamente motivati, in possesso dei requisiti della gravità, precisionee concordanza, diversamente, nelle presunzioni legali è la leggeche obbliga, noto il fatto A dalla stessa individuato, a dare per accertatoil fatto B: in tal caso, pertanto, l’autore dell’inferenza è la stessalegge.Si tratta di due figure profondamente differenti, in quanto nellapresunzione legale (tale perché espressamente prevista dalla legge ecaratterizzata dal fatto di dispensare da qualunque prova coloro a cuifavore è stabilita) il Legislatore ha effettuato una valutazione in terminidi preferibilità o meno di un effetto, mentre nella presunzione sempliceè solo richiesto l’impiego di un procedimento logico-induttivo rigorosoe coerente rispetto alle premesse.Sotto un differente punto di vista, è stato anche osservato (31) co-(31) In tal senso cfr. C. Mandrioli, Corso di diritto processuale civile II - ilprocesso di cognizione, V a ed., 123 ss., secondo cui le presunzioni in quanto ispiratealla finalità di facilitare la tutela di talune situazioni giuridiche, sotto taleprofilo sono indubbiamente appartenenti al diritto sostanziale; mentre, in quantoespedienti di tecnica legislativa imperniati sulla distribuzione dell’onere della prova,sotto tale profilo, assumo rilevanza come limiti o predeterminazioni dell’assettodell’onere probatorio. Cfr. anche F. Gazzoni, Manuale di diritto privato, Napoli,2001, 103, secondo cui le presunzioni legali relative, sebbene ammettano laprova contraria, non sembrerebbero inquadrarsi perfettamente nell’ambito del fenomenoprobatorio, in quanto «è pur sempre il fatto dell’equipollenza, piuttostoche l’evento da provare, ad essere oggetto di prova contraria».In particolare, con specifico riferimento alla materia <strong>tributaria</strong>, hanno sostenutouna possibile rilevanza sostanziale degli studi di settore A. Di Pietro, Rilevanzasostanziale delle nuove procedure di accertamento?, in AA.VV., Il nuovoaccertamento tributario tra teoria e processo, (a cura di) C. Preziosi, Roma - Milano,1996, 29 ss.; F. Gallo, Ancora sulla questione reddito normale - reddito effettivo:la funzione degli studi di settore, in Atti del Convegno di Studi «I nuovistudi di settore», in Fisco, allegato, 2000, 39 ss. Sostiene la rilevanza sostanzialedegli studi di settore. L. Tosi, Le predeterminazioni normative nell’imposizionereddituale, Milano, 1999, 14 ss., secondo cui tali strumenti non rientrerebbero trale presunzioni quali mezzi di prova, bensì nel novero delle c.d. predeterminazioninormative. In altri termini, secondo quest’ultimo Autore, gli studi di settore rappresenterebberodei criteri di quantificazione dei ricavi e compensi stabiliti dalLegislatore al fine di agevolare l’attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria;tuttavia, in questo modo, finirebbero per penetrare nel tessuto sostan-

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