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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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24 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIAstema impositivo fondato, invece, su dati di normalità economica riferibilialla «massa».3. – Il problema della natura giuridica degli studi di settore. Un primopunto di partenza: l’individuazione dei nuovi indicatori di normalitàeconomica e la loro riconosciuta natura probatoria di merepresunzioni sempliciConsiderato, dunque, l’ormai amplissimo spettro applicativo deglistudi di settore, nonché la frequenza e le modalità del loro utilizzo daparte degli Uffici accertatori, nello studio di tali strumenti finisce perassumere un’importanza decisiva la ricostruzione della loro natura giuridica,anche e soprattutto in considerazione dei relativi riflessi processualisotto il profilo probatorio.Ed in questa ottica ricostruttiva un primo punto di partenza puòcertamente essere rappresentato dall’espressa qualificazione in terminidi presunzioni semplici dei nuovi c.d. indicatori di normalità economica,introdotti dalla Legge Finanziaria per il 2007.In particolare, in quella sede è stata anzitutto prevista, con normadi rango primario, la necessità di una revisione periodica, almenotriennale, degli studi di settore (in tal senso è stato inserito il nuovoart. 10-bis nella l. n. 146 del 1998) ed inoltre, con il 14 o comma dell’articolounico della l. n. 296 del 2006 è stato previsto che, fino all’elaborazionee revisione degli studi di settore di cui all’art. 62-bis,d.l. n. 331 del 1993, si dovrà tener conto altresì di specifici indicatoridi normalità economica, idonei all’individuazione di ricavi, compensie corrispettivi fondatamente attribuibili al contribuente in relazione allecaratteristiche e alle condizioni di esercizio della specifica attivitàsvolta.Questi indicatori sono stati approvati con decreto del Ministro dell’Economiae delle Finanze del 20 marzo 2007 e sono applicabili atutti gli studi di settore, in vigore per il periodo di imposta 2006, finoa quando nell’elaborazione e nella revisione di questi ultimi si terràappunto conto degli indicatori di coerenza di cui al 2 o comma delnuovo art. 10-bis, l. n. 146 del 1998; è evidente, quindi, la valenza solotransitoria dei predetti indicatori di normalità economica, così comeperaltro chiarito dalla stessa Agenzia delle entrate nella circ. del 22maggio 2007, n. 31/E.Si dovrebbe trattare, dunque, di parametri da utilizzare al fine divalutare meglio la verosimiglianza dei costi dichiarati dal contribuente(22); difatti, un’eventuale incoerenza rispetto ai predetti indicatori(22) Più precisamente, gli indicatori di normalità economica per i titolari direddito di impresa, individuati dal citato decreto ministeriale dello scorso 20 marzo2007, sono: 1) il rapporto tra costi di disponibilità dei beni mobili strumentali

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