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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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PARTE SECONDA 11Un secondo profilo da valorizzare è che, anche nel campo giuridico insenso lato, tale concetto non è assoluto, ma relativo al contesto. Tale variabilitàin funzione del contesto si presenta in modo ulteriormente articolato. Inprimo luogo, lo standard richiesto per la prova potrebbe essere diverso in relazioneai valori coinvolti dall’agire giuridico (o dal fenomeno sottostante)(29). È per esempio plausibile che il livello di probabilità imposto per ungiudizio di responsabilità penale, magari ove siano previste sanzioni capitali,possa essere diverso, rispetto a quello dell’accertamento della responsabilitàdi una blanda irregolarità amministrativa (30). In secondo luogo, e si tratta diaspetto diverso ma connesso, è poi fondamentale il contesto conoscitivo (31)in cui l’accertamento va a inserirsi. Rileva, ad esempio e fondamentalmente,di quali strumenti alternativi ci si possa servire per l’accertamento della fattispecie(32).In campo tributario, si può ripetere, innanzitutto, come l’Amministrazione,normalmente estranea al fatto imponibile (33), si trova in una situazionedi costante inferiorità conoscitiva (34), inferiorità che ben più di ogni altraprevisione normativa costituisce il fondamento per il ricorso allo strumentoinduttivo. In particolare, sul contesto conoscitivo rilevante in materia <strong>tributaria</strong>possono incidere fattori quali: la tenuta, in modo più o meno regolare dellescritture contabili (35), l’atteggiamento del contribuente (36), il tipo di atdidiverse consonanti (ad esempio, BeP)èassolutamente impercettibile, se misurata construmenti acustici. La forma dell’onda, nel transitare dalla B alla P muta in modo continuo,in un numero infinito di forme d’onda intermedie. Ciò non toglie che, sperimentalmente,sottoponendo ad ascoltatori tali forme intermedie, essi collochino il passaggio da una consonanteall’altra in una fascia sostanzialmente simile per tutti. In tema si veda Eibl Eibesfeld,Etologia umana, Torino, 1993, 348. Nel giudizio sul fatto si riproduce il fenomenodella scala continua di valori, ma la valutazione è più complicata, perché invece che i patterninnati della percezione del linguaggio, si mettono in gioco le cognizioni di comuneesperienza, che hanno un tasso di soggettività maggiore. Ciò non toglie tuttavia che esisteuna larga base condivisa.(29) Lupi, Metodi induttivi e presunzioni nell’accertamento tributario, Milano, 1988,60.(30) Argomento interessante da esplorare sarebbe ad esempio, se non vi sia unaesplicita o implicita differenza nello standard richiesto per gli indizi quando si tratti dellaprevenzione di pericoli più o meno gravi. Quando si tratta di prevenzione, valore assai rilevanteè anche il tipo di pericolo temuto. Si pensi ad esempio, in ipotesi, a standard «ridotti»,quando si tratti di contrasto di fenomeni emergenziali (criminalità organizzata, terroristica,ecc.)(31) Lupi, Metodi, cit., 161 ss.(32) Lupi, Metodi, cit., 75. Questo profilo ha notevole importanza, ad esempio, aproposito delle c.d. presunzioni ultrasemplici, che si inscrivono proprio in contesti in cuisono debolissime le alternative probatorie.(33) Salvi, ad esempio, i casi della tassa.(34) Lupi, Metodi, cit., 77.(35) È ragionevole che a una tenuta in modo formalmente regolare di una contabilitàanalitica debba corrispondere uno standard di prova delle difformità più rigoroso. L’amministrazionesi muove infatti in tali ipotesi in un contesto conoscitivo più chiuso, dotato dipiù punti di riferimento. Tali punti di riferimento, di fatto prima ancora che di diritto, sonopaletti con i quali confrontarsi nell’accertamento.(36) A un atteggiamento reticente o ostruzionistico del contribuente rispetto alla acquisizionedi dati di conoscienza è ragionevole che corrisponda un abbassamento dellostandard richiesto all’ufficio. Al rifiuto di fornire dati, in possesso del contribuente, è ragionevoleche corrisponda, ad esempio, un elemento di rinforzo della plausibilità dell’ipotesi

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