11.07.2015 Views

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

8 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIAIn proposito, si è parlato di presunzione grave nel senso di idonea a darecertezza (13), basata su un rapporto di necessità assoluta (14), tale da non lasciarespazio a dubbi (15), e di presunzione precisa come indicante in modospecifico il fatto da provare (16), priva di contraddizioni logiche (17), univoca(18).Da tale panoramica (19) si ricava la netta impressione che la norma dell’art.2729, 1 o comma, c.c. sia, da un lato, ridondante (20) e, dall’altro, nonparticolarmente significativa. In sostanza, essa non fa che stabilire che un fattopuò essere provato in via di induzione solo quando tale accertamento siarazionalmente plausibile.Un problema teorico ed effettivo sarebbe, semmai, un altro: se per poterdare per accertato un fatto con il mezzo in considerazione sia richiesta unaimplicazione necessaria tra fatto noto e fatto ignorato, una certezza, per imprescindibiliragioni logiche, oppure la elevata probabilità (21).Quanto fino qui espresso in generale (e in particolare quanto alla distinzionetra presunzioni semplici e altri mezzi di prova) consente di dare un inquadramentoagevole della questione, riportando tutta la materia all’ambito del probabilismo.Si tratta allora di comprendere il perché, a scorrere i repertori di giurisprudenza(e, in misura più limitata, gli approfondimenti dottrinali), la questioneappaia ancora aperta. Alla lettera, infatti, sul punto paiono esistere due orientamentiapparentemente diversi e contrapposti. L’uno afferma che l’esistenza delfatto ignorato dovrebbe scaturire dalla premessa cognita come univoca o necessariaconseguenza (ossia come l’unica deduzione logicamente possibile, aldi là di ogni dubbio), respingendo nel contempo altre illazioni che, seppur avallateda un ricorso non contrario a parametri pragmatici, siano comunque tali(13) Certezza «morale» per Ramponi, La teoria generale delle presunzioni nel dirittocivile italiano, Torino, 1890, 300.(14) Larombiere, Théorie et pratique des obligations, vol. VII, Parigi, 1889, 316.(15) Andrioli, voce Pres., cit., 771.(16) Baudry - Lacantinerie - Barde, Trattato teorico e pratico di diritto civile, tradottoda Bonfante - Pacchioni - Sraffa, vol. IV, Milano, 1915, 386.(17) Coniglio, Op. cit., 211.(18) Andrioli, <strong>Diritto</strong> proc. civile, cit., 745.(19) Che si può arricchire con la doviziosa serie di richiami dottrinali in Gentilli, Lepresunzioni nel diritto tributario, Torino, 166 ss.(20) Coniglio, Op. cit., 211, ritiene gravità e precisione rifluenti in un unico concetto;Andrioli è sulle stesse posizioni e, anzi, fornisce pure del requisito della concordanzauna nozione priva di sostanziale autonomia (Andrioli, voce Presunzione, cit., 771 ss.). Laragione di tale dizione, come rileva la più autorevole dottrina, ha prevalente fondamentostorico e tradizionale. Si tratta, come cortesemente segnalato dal Prof. Glendi in alcune prezioseconversazioni sul tema e in occasione della lettura delle bozze del presente lavoro,della dizione ridondante già presente nel Code Napoléon francese e contenuta all’art. 1353del Code Civil (testo reperibile nel web alla url: http://www.assemblee-nationale.fr/evenements/code-civil/cc1804-l3t03c6.pdf):Les présomptions qui ne sont point établies par la loisont abandonnées aux lumières et à la prudence du magistrat, qui ne doit admettre que desprésomptions graves, précises et concordantes, et dans les cas seulement où la loi admetles preuves testimoniales, à moins que l’acte ne soit attaqué pour cause de fraude ou dedol. Si può altresì notare come anche l’ordinamento francese conosca, nel diritto civile, ilparallelismo del divieto di prova testimoniale e presuntiva.(21) Quesito che non va confuso con quello relativo alle presunzioni legali assolute.Non si tratta qui di valutare la razionalità di una norma legislativa ma il comportamentodel giudice e della Pubblica Amministrazione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!