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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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156 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIAcertezza del diritto, tanto quanto la stabilità e la trasparenza, sono requisitiindispensabili per un sistema tributario democratico. Occorre,infatti, considerare la certezza del diritto una precondizione del pattosociale stesso poiché è evidente che in sua assenza la delega per la gestionedella «cosa comune», recte dell’interesse comune, non può sussisterese non tramutandosi, almeno nella percezione individuale senon anche nella realtà obiettiva, in un inaccettabile assolutismo dittatorialeȮltre a ciò occorre ribadire come le riforme tributarie, in genere,sopravvengano, ancora troppo spesso, per il tramite dei provvedimentipiù disparati e se questo è in qualche misura inevitabile conseguenzadella trasversalità o meglio «polisistematicità» ed «interdisciplinarità»(11) del diritto tributario (12) sovente a questa ragione si accompagnanoscelte poco comprensibili e, in ogni modo, quantomeno didubbia trasparenza e, per ciò stesso, in aperto contrasto con i principistatutari di cui agli artt. 1 e 2 (13).gini di miglioramento, sembrano potersi valutare, in linea di massima, con moderatoottimismo. Al riguardo ancora infra nei limiti della presente trattazione.(11) Ferlazzo Natoli, Corso di diritto tributario, Milano, 1999, 2 ss.; Falsitta,Manuale di diritto tributario, Padova, 1997, 9; Tesauro, Istituzioni di dirittotributario, Vol. I, 9 a ed., Torino, 2006, 28; Griziotti, Il metodo della scienza purae delle successive approssimazioni nello studio di scienza delle finanze e di dirittofinanziario, inRiv. dir. fin., 1983, 3 ss.; Berliri, Corso istituzionale di dirittotributario, Milano, 1980, 6; Giannini, I concetti fondamentali del diritto tributario,Torino, 1956, 15.(12) È il caso di ricordare che nel processo tributario, a norma dell’art. 1,2 o comma d.lgs. n. 546 del 1992, acquisiscono rilievo, in generale, le riforme cheincidono sul codice di rito civile. Deve, dunque, osservarsi la rilevanza riflessadelle recenti modifiche apportate al rito civile per effetto del d.l. n. 35 del 2005,convertito con modifiche dalla l. n. 80 del 14 maggio 2005 ed ulteriormente modificatocon la successiva l. n. 263 del dicembre dello stesso anno 2005. Modificheintervenute con riguardo alla condanna alle spese di giudizio ed a comunicazionie notificazioni, sulle quali ultime, peraltro, è ulteriormente intervenuto il d.l.n. 223 del 4 luglio 2006 a sua volta convertito con modificazioni nella l. 4 agosto2006, n. 248. Le ll. nn. 52 e 54 del 2006, la prima in tema di riforma delle esecuzionimobiliari, la seconda in relazione alla separazione dei coniugi con particolareriferimento alla facoltà, riconosciuta al giudice di disporre l’accertamentodella polizia <strong>tributaria</strong> sui redditi e sui beni oggetto della contestazione, anche seintestati a soggetti diversi dai coniugi stessi. Il d.lgs. n. 40, del 2 febbraio 2006,con il quale si è riformato il giudizio di cassazione e precisata la funzione nomofilatticadella Suprema Corte. Al riguardo si veda anche: La Rocca, Dal contenziosoal processo tributario: le modifiche di cui alla l. n. 248 del 2005, di conversionedel d.l. n. 203 del 2005 e le novità introdotte dal codice di proceduracivile applicabili al processo tributario, inFisco, 2006, 4004 ss.(13) Si fa riferimento, in particolare, all’art. 2 della l. n. 212 del 2000, «Disposizioniin materia di statuto dei diritti del contribuente», cui peraltro si è giàaccennato. L’art. 2, sotto la rubrica «Chiarezza e trasparenza delle disposizionitributarie», dispone che: «Le leggi e gli altri atti aventi forza di legge che conten-

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