11.07.2015 Views

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PARTE PRIMA 155ge (7). L’azione legislativa, inoltre, non dovrebbe presentare contrasticon il vincolo imposto dall’art. 1, 2 o comma, dello Statuto dei dirittidel contribuente che limita a casi eccezionali ed alla sola legge ordinariale eventuali disposizioni d’interpretazione autentica in materia <strong>tributaria</strong>(8).Questo stato di fatto, inevitabile in ragione della struttura del ricorsoper cassazione ed aggravato dai tempi particolarmente lunghiche affliggono proprio la Sezione <strong>tributaria</strong> della Corte stessa (9), haevidenti riflessi negativi sull’attuazione processuale della giustizia <strong>tributaria</strong>in genere, com’è agevolmente riscontrabile in molte recentisentenze della Suprema Corte, come pure riguardo alle modifiche intervenutedirettamente sul rito tributario, quali quelle incidenti sul progressivoampliamento della giurisdizione o con riferimento alla sopravvenutariduzione dei poteri istruttori delle Commissioni (10). La(7) A tal riguardo non è mancata, anche in dottrina, la rivendicazione dellanecessità di rispettare il ruolo ermeneutico della giurisprudenza a fronte dell’interventismolegislativo che diverrebbe troppo invadente. Cfr. Corrado Oliva, I recentiinterventi legislativi di ampliamento della giurisdizione delle Commissioni «incrinano»la giurisdizione generale per la materia <strong>tributaria</strong> attribuita ex lege n.448 del 2001, relazione al convegno «Gli 80 anni di <strong>Diritto</strong> e <strong>pratica</strong> <strong>tributaria</strong>»,Genova 9-10 febbraio 2007, 453 ss. del libro bianco. Considerazioni che possonoessere condivise solo nella misura in cui gli interventi legislativi si dimostrinopeggiorativi, ma che in generale non devono essere utilizzate quali argomentazioniallo scopo di stravolgere i ruoli istituzionali rispettivi, finendo per rivendicarealla giurisprudenza un ruolo creativo ed assegnare alle decisioni dei giudici il valoredi un precedente normativo che, addirittura, dovrebbe essere rispettato dal legislatore.In altri termini, occorre ribadire la necessaria distinzione dei ruoli istituzionalispecie nella tradizione di civil law che caratterizza il nostro ordinamento.Sul punto, ancora recente, l’intervento di Parlato al master di diritto tributario,Agrigento, 11 maggio 2007.(8) Al riguardo ancora infra, in particolare in relazione alla necessaria qualificazionedelle disposizioni quali norme interpretative, come prevista dallo Statuto.(9) Si parla di 25.000 liti pendenti, 1.000 ricorsi mensili, crescita esponenzialedell’arretrato in ragione di 7.000 ricorsi l’anno e, di conseguenza,tempi di giacenza medi pari a 6/7 anni, destinati ad aumentare ulteriormente –secondo i dati rilevati dalla presidenza di sezione. Al riguardo cfr. FerlazzoNatoli, Contenzioso tributario e Finanza pubblica, in La giustizia <strong>tributaria</strong>italiana e la sua Commissione centrale, a cura di G. Paleologo, Milano, 2005;dal rapporto dell’Agenzia delle entrate, aggiornato al 20 ottobre 2005, emergela diminuzione dei ricorsi proposti, che in relazione al giudizio di legittimitàpassano dai 5.042 presentati nel 2000 ai 1.956 del 2005, ma si confermano le24.722 liti pendenti. Pendenza a fronte della quale si riscontra la definizione dimeno di cinquemila (4.917) controversie dall’inizio dell’attività della Sezione<strong>tributaria</strong> all’ottobre del 2005, con una media di circa mille ricorsi l’anno portatia definizione.(10) Sebbene in materia si riscontri una coerenza certo maggiore che non inaltri settori del diritto tributario e le modifiche, pur se suscettibili di evidenti mar-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!