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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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138 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA6. – L’equivoco delle Zone Franche Urbane e Zone franche in sensodoganale: limiti e elementi di debolezza per lo sviluppo socio-economicoDa quanto sin qui detto è evidente che le Zfu sono intese comemera politica di incentivazione delle attività economiche (73) e sonouno strumento sperimentale e specifico che riguarderà solo alcune limitatearee urbane. L’obiettivo principale di tale regime è la lotta all’esclusionesociale (74) e in quanto tale non è uno strumento per favorirelo sviluppo regionale o per creare una fiscalità di vantaggio(75).Se però si và a rileggere l’esame dei documenti di bilancio inseduta consultiva del Senato si vede che in realtà nella bozza dellafenomeni e aspetti rilevanti quali, ad esempio, la diffusione di micro-criminalità,la disponibilità e/o le carenze nei servizi pubblici, informazioni sulla popolazioneimmigrata, le caratteristiche del patrimonio immobiliare non residenziale o di areenon utilizzate e disponibili per l’insediamento di attività economiche.(73) In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno del 10 maggio 2007l’economista Nicola Rossi ritiene che l’istituzione delle Zfu, così come adessopreviste, non sono una misura adatta ad incentivar e lo sviluppo del Mezzogiorno,e il rifarsi all’esperienza francese serve solo ad ottenere l’autorizzazione dell’Unioneeuropea. Aggiunge, inoltre, che il modello francese interviene solo sullamarginalità urbana con la conseguenza che se in Italia si segue tale modello ilministro competente dovrebbe essere quello della Solidarietà sociale e non quelloper lo Sviluppo economico.(74) In tal senso anche il Rapporto annuale del dipartimento per le politichesociali 2006 dove si legge «Altri fenomeni di marginalità nelle città prediligonola dimensione socio economica e occupazionale del disagio. Ad esempioè il caso delle Zfu in Francia, aree infra-comunali... dove si concentrano programmidi defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese...» eprosegue «... definiti gli obiettivi di una politica di sviluppo per la lotta all’esclusione,è possibile elaborare una cornice analitica per favorire scelte delleamministrazioni locali per favorire l’efficace concentrazione di progetti e interventi.Su questo tema, oltre alle priorità strategiche e alle risorse disponibilipreviste nel QSN 2007-2013, un’interessante opportunità di sperimentazione èfornita dalla Legge Finanziaria 2007 che contempla interventi di sviluppo inquartieri degradati nelle città del Mezzogiorno definiti, sul modello francese,come Zone Franche Urbane (Zfu). I processi di selezione dei criteri per l’allocazionedelle risorse, e di identificazione, perimetrazione e selezione delle Zfusulla base di chiari parametri socio-economici rappresenteranno un’occasioneper le amministrazioni per individuare e fornire risposte concrete ai fenomenidi esclusione sociale». Si legga anche il Programma Operativo Nazionale 2007-2013, 20 luglio 2007, dove si evidenzia che gli interventi finanziati dai PONintendono fornire supporto alla programmazione e attuazione di progetti integratiin aree degradate tra cui le Zfu.(75) Contra P. Coppola (a cura di), La competitività fiscale: ipotesi e prospettive,ricerca Unione degli Industriali di Napoli e della Camera di commercio,industria, artigianato e agricoltura di Napoli, 2006. L’autrice considera le Zfufrancesi un significativo esempio di politica fiscale agevolata per le Pmi e delle

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