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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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128 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIAcoincidono esattamente con gli orientamenti che riguardano gli aiuti distato a finalità regionale per il periodo 2007-2013 (56), anche se cipuò essere una sovrapposizione parziale.Allo stesso modo non si possono assimilare gli orientamenti perlo sviluppo occupazionale previsto nelle Zfu con il Regolamento sugliaiuti per la creazione di occupazione. Il regolamento sugli aiuti all’occupazioneriguarda le imprese indipendentemente dalla loro localizzazionee si prefigge non soltanto l’aumento del numero di posti di lavoronetti nell’ambito dell’impresa beneficiaria ma anche la promozionedell’assunzione di lavoratori considerati svantaggiati, mentre il regimeZfu ha un approccio geografico dei problemi e non tiene tanto contodello statuto del lavoratore (favorito o svantaggiato ai sensi del regolamentooccupazione) bensì del suo luogo di residenza per lottare control’esclusione sociale. Inoltre il regolamento sugli aiuti all’occupazionetiene conto dei costi ammissibili soltanto su un periodo di due annimentre nel regime Zfu, le esenzioni sono a tasso pieno per cinque anni,quindi a tasso decrescente durante tre o nove anni.Altro elemento che viene sottolineato dalla Commissione è che leautorità francesi si impegnano affinché le imprese beneficiarie dell’aiutosiano conformi tutte alla definizione comunitaria di micro epiccola impresa.Tuttavia, il regolamento sugli aiuti alle piccole e medie impreseha un obiettivo diverso dal regime Zfu. Infatti il regolamento PMI prevedeaiuti all’investimento nelle PMI indipendentemente dalla loro localizzazionecon tuttavia intensità più importanti per le zone ripresenelle carte degli aiuti a finalità regionale. Il regime delle Zfu invece siprefigge di lottare contro l’esclusione in zone urbane particolarmentesvantaggiate favorendo la creazione di piccole imprese e la creazionedi posti di lavoro. Di più nel quadro del regime delle Zfu le intensitàd’aiuto massime sono previste in particolare per le piccole imprese aldi fuori delle zone che usufruiscono di aiuti regionali.Dopo tale disamina la Commissione afferma che il dispositivodelle Zfu è centrato su zone, le zone urbane sfavorite, per le qualinon esistono per il momento linee direttive o di inquadramento, ma(56) Per quanto riguarda specificamente i paragrafi 30 e 31 delle linee direttivesugli aiuti a finalità regionale, questi prevedono che la dimensione minimadelle zone possa essere in alcuni casi ridotta a 50.000 o 20.000 abitanti. Ma questadimensione minima non permette di determinare le zone in difficoltà: infattied in particolare, nessuno delle 15 nuove Zfu non conta più di 20.000 abitanti. Ladimensione media di queste zone è di 11.000 abitanti. All’eccedenza, l’aiuto allepiccole imprese nuove, previsto ai paragrafi 84 e seguenti delle linee direttive sugliaiuti a finalità regionale, non decide neppure di coprire il regime delle Zfu,poiché tiene conto soltanto dei costi esposti durante i primi cinque anni d’esistenzadi un’impresa secondo la sua creazione. Ma il regime delle Zfu si applica oltredelle sole creazioni di imprese nuove ad imprese di oltre cinque anni d’esistenza.Inoltre, le esenzioni in Zfu dopo cinque anni a tasso pieno sono seguite da un periodod’uscita decrescente del dispositivo.

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