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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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122 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIAL’obiettivo è di cambiare in profondità la vita dei quartieri cosìdetti «sensibili», dove i problemi sociali-economici si accumulano perpermettere: di assicurare la pace pubblica; di creare dei servizi di qualità(amministrativi, sociali, culturali, o scolastici); di rinnovare la cornicedi vita; di rinforzare i trasporti e restituire dignità agli abitanti diquesti quartieri. Per modificare la vita di questi quartieri è necessarioun rilancio dell’attività economica e dell’impiego.Si tratta dunque di una normativa non concepita per l’attrazione diinvestimenti esteri, ma piuttosto per stimolare i business di piccola emedia dimensione, in un’ottica più di creazione di posti di lavoro chedi attrazione di consistenti investimenti esterni. Il meccanismo di sgravifiscali (e contributivi) favorisce infatti le micro, le piccole e le medio-piccoleimprese. Gli esoneri sono di durata limitata nel tempo e –elemento questo di fondamentale importanza per valutare le possibiliricadute in termini di reddito e occupazione aggiuntiva della manovra– non possono superare dei limiti annui prestabiliti (45).Le Zfu consistono in aree create in quartieri con più di 8.500 abitanti(10.000 fino al 2006), particolarmente svantaggiati avuto riguardoai criteri presi in considerazione per la determinazione delle zone interessateda processi di rivitalizzazione urbana, ossia: il tasso di disoccupazione,la proporzione dei giovani usciti dal sistema scolastico senzadiploma, la proporzione dei giovani di età inferiore a 25 anni e il potenzialefiscale dei comuni interessati.Tali aree offrono vantaggi fiscali a beneficio di piccole impreseallo scopo di imprimere dinamicità alla zona e contrastare la disoccupazionee delinquenza.Le Zfu francesi presentano però una serie di sovrapposizione didiversi regimi succedutisi dopo la loro istituzione del 1996 e viste lenorme e condizioni imposte dalla Commissione europea e gli orientamentidell’Unione in materia di concorrenza e politiche regionali.Il Governo francese infatti ha attuato, con l. n. 396 del 31 marzo2006 (46), la revisione della disciplina per rispettare la definizione comunitariadi zona a fiscalità preferenziale.minazione delle zone di redynamisation urbano. L’elenco di queste zone è annessoalla l. del 14 novembre 1996 relativo al collocamento in opera del patto di rilancioper la città. La loro delimitazione è operata da decreto in Consiglio di stato,tenendo conto degli elementi di natura tale da facilitare l’insediamento di impreseo lo sviluppo di attività economiche.(45) F. Chignier-Riboulon, Zones franches urbaines et quartiers en difficulté:les utilisations d’un territoire institutionnalisé par le territoire fonctionnel,2004; N. Commerçon et al. (Eds.), Territoires institutionnels, territoires fonctionnels,inActes du colloque de Mâcon, Lyon, Presses Universitaires, 2003; cfr. ancheLes zones franches urbaines, une géographie pour l’emploi?, inRevue deGéographie de Lyon, n. 2/2000.(46) La commissione ha approvato il 22 giugno 2006 (Aiuto di Stato n. 70/A/2006) la proroga di queste zone fino al 31 dicembre 2011, l’estensione geograficadi 29 di esse, e la creazione di 15 nuove Zfu. Fino al giugno la Francia conta-

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