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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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PARTE PRIMA 5l’assistente, che, per di più, non dissente su questo punto dal Maestrodi una intera generazione di economisti. Pur nella pienezza di un rapporto,che consentiva ampia libertà di critica, è difficile pensare che,in una recensione che illustri il contenuto dell’opera recensita, venganomanifestati dissensi; ove pure ve ne siano di motivi, altri sono glispazi destinati alla critica e al dissenso, tanto più quando riguardano ilpensiero di un Maestro con il quale vi è consuetudine di dialoghi liberie aperti. Quanto all’opinione del prof. Del Vecchio che il diritto siaessenzialmente storico, è provato da secoli di studi; in ogni caso, è anchel’opinione di giuristi di diritto positivo, quale Antonio Uckmar,che considera il diritto tributario essenzialmente contingente e storico,come avevano dimostrato le vicende accadute durante la prima guerrae nel periodo post bellico (3).Difficile seguire, poi, il Falsitta nella sua tecnica argomentativa:criticare uno studioso attraverso la contrapposizione con un altro. Così,dopo aver contrapposto il Romano al Ranelletti, ora contrappone ilGriziotti al Del Vecchio, ignorando che, nel campo scientifico, ognistudioso ha la sua personalità, non comparabile con quella di altri. Percircoscrivere la questione, il Griziotti ha coltivato, e soprattutto promosso,studi giuridici, verso i quali è stato indirizzato dal Ranelletti,come testimonia lo stesso Griziotti: «le mie conclusioni scientifiche diallora sono andate incontro a uno sproposito giuridico rilevato alloesame (di laurea) da Ranelletti» (4).Nella maturità, il Griziotti ha studiato il fenomeno finanziario intutti i suoi aspetti, applicando le norme giuridiche in ragione delle finalitàeconomiche, con l’interpretazione funzionale. Dalla immaginatacontrapposizione, il Falsitta deduce che il prof. Del Vecchio fa partedegli economisti che occuparono una cattedra di scienza delle finanzee diritto finanziario, pur non potendo esibire prove persuasive di possederenozioni sufficienti di scienza giuridica. Chiunque conosca la situazionedell’insegnamento della finanza pubblica nelle Università italianesa bene che, a eccezione del Griziotti e di alcuni suoi allievi, pochidocenti hanno dato spazio a entrambe le discipline. Lo stesso Falsittaricorda come l’Università Cattolica ha assicurato la prevalenza ela continuità dell’indirizzo giuridico, né ci dice se i Maestri del dirittotributario, A.D. Giannini ed E. Allorio, abbiano esibito, a loro volta,prove persuasive di possedere nozioni sufficienti di scienza delle finanze.A differenza di altri docenti (economisti o giuristi che fossero),il prof. Del Vecchio aveva, comunque, assicurato l’insegnamento deldiritto finanziario, adottando il IV volume del Trattato dello Zanobini,con l’esposizione della parte generale del diritto finanziario, completatodalle lezioni sul sistema tributario, redatta dal prof. Del Vecchiocon il contributo di Angelo Dus, prestigioso studioso di diritto tributa-(3) In argomento, N. d’Amati, Quel memorabile anno 1926..., retro, 671 s.,specie 679 s.(4) B. Griziotti, Sul metodo di ricerca, ecc.

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