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Diritto e pratica tributaria n° 1-2008 - Shop WKI

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96 DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIApolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazioneche abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentementedalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animalinonché le attività dirette alla fornitura di beni e di servizi mediantel’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmenteimpiegate nell’attività agricola esercitata ivi comprese le attivitàdi valorizzazione del patrimonio e del patrimonio rurale e forestale ovverodi ricezione e di ospitalità come definite dalla legge» (66).Tali ultime novità comprendono le attività di agriturismo disciplinatedalla l. n. 730 del 1985 che le definisce per l’appunto come attivitàricettive ed ospitaliere esercitate dall’imprenditore agricolo mediantela propria azienda e quindi a seguito della precisazione previstadall’art. 3 del d.lgs. n. 228 del 2001 anche quelle connesse all’attivitàricettiva in senso stretto quali attività ricreative, escursionistiche finalizzatead una migliore fruizione del territorio.Quanto alle attività di manipolazione, trasformazione, commercializzazionedei prodotti agricoli si deve ritenere che esse rientrano nelconcetto di impresa agricola anche se svolte dai produttori in formaassociata quali ad esempio le cantine sociali; l’art. 1, 2 o comma, deld.lgs. 18 maggio 2001, n. 228 considera infatti imprenditore agricolole cooperative di imprenditori agricoli ed i loro consorzi quando loutilizzano per lo svolgimento delle attività agricole prevalentementeprodotti dei soci o anche quando forniscono prevalentemente ai socibeni e servizi diretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico.Atteso il riferimento all’uso di imprese si deve ritenere che l’aliquotaridotta trovi applicazione per i consumi di tali imprese nell’eserciziodella loro attività e quindi oltre che per il gas e l’energia elettricaconsumata nei processi produttivi ad esempio nei locali di ricoverodegli animali, in quelli per la manipolazione e la trasformazione diprodotti agricoli anche per quella impiegata nei locali dell’impresaadibiti ad attività amministrative dell’impresa stessa.Come le imprese estrattive o manifatturiere anche quelle agricolein esame devono inviare all’impresa erogatrice la dichiarazione cui soprasi è fatto cenno prevista dalla circolare ministeriale n. 26 del 1985relativa al possesso dei requisiti di carattere soggettivo cioè il fatto diessere un’impresa agricola ed all’utilizzo del gas e dell’energia elettricanell’esercizio dell’impresa stessa.Tali disposizioni normative sono entrate in vigore il 1 o gennaio2004 pertanto le modifiche al numero 103 della tariffa cioè l’estensionedell’ambito di operatività dell’aliquota ridotta prestano il loro effettoa norma dell’art. 6 del d.p.r. n. 633 a partire da tale data.Se le cessioni di energia elettrica o gas oggetto delle disposizioniin parola sono effettuate in base a contratto di somministrazione, il(66) Buonocore, Il nuovo imprenditore agricolo, l’imprenditore ittico el’eterogenesi dei fini, inGiur. comm., 2002, I, 5 e ss.; Germanò, Manuale di dirittoagrario, Giappichelli, Torino, 2006, 74 e ss.

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