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Il Design è diventato bambinoPICCOLA VIA LATTEAdi Mario BelliniFotografata da Oliviero ToscaniMERITALIA SPA - TELEFONO +39 031 743100 - FAX +39 031 744460meritalia@meritalia.it - www.meritalia.itSHOW ROOM Via Durini, 23 - 20122 Milano - Italy - Tel. +39 02 76007701 - Fax +39 02 76281026 durini@meritalia.it


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EDITORIALEMagic Lake Autumn 20<strong>09</strong>:Quel Ramo del Lago di Como...CHE VOLGE A MEZZOGIORNO, TRA DUE CATENE NON INTERROTTE DI MONTI,…Per chi tiene il finestrinoabbassato anche allaguida di un sottomarino.Cari Lettori,non state per leggere il più importante romanzodella letteratura italiana di tutti i tempi: “I Promessi Sposi”,ma state per conoscere il particolare territorio che haaffascinato Alessandro Manzoni, non solo indiscusso geniodel Romanticismo, ma anche testimone autorevole edincondizionato di quelle bellezze naturali che la provinciadi Lecco ha saputo custodire e mantenere nel tempo. Dapagina 177 MAGIC LAKE COMO diventa MAGIC LAKE LECCO.Servizi di approfondimento vi aspettano per farvi proseguirenell’esplorazione della geografia insubrica, così <strong>com</strong>e viavevamo annunciato nell’editoriale dell’edizione Spring......ma le novità non finiscono qui!E’ con emozione che Magic Lake presenta ai suoi lettori laconclusione del progetto “Ritorno alla luce”: diciotto pagineche illustrano il percorso del restauro <strong>com</strong>pleto di due palee di quattro tele settecentesche appartenenti alla quadreriadel Duomo di Como e la straordinaria scoperta della firmadell’artista che ha eseguito una delle due grandi pale. Sitratta nientemeno che del pittore Giovanni Battista Recchi. Ilrestauro, voluto e sostenuto principalmente dall’associazionedi imprenditori mecenati Amici di Como, è stato condivisodalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca eda Intesa San Paolo, quest'ultima già associata ad Amici diComo. L'impegnativo progetto, il più importante interventodi restauro dopo quello del Duomo, ha raggiunto il suo scopo:restituire alla città la possibilità di ammirare alcuni capolavorid’arte densi di significato, che verranno messi in mostra nellaCattedrale di Como, splendido gioiello architettonico.Dear Readers,you are not going to readthe most important novel in the Italian literature “I PromessiSposi” (The Betrothed), instead you are going to discover theparticular landscape, which fascinated Alessandro Manzoni, anunquestioned genius of Romanticism, but also an authoritativeand unconditioned witness of the natural beauties, which wereso long kept and maintained in the province of Lecco. Frompage 177 MAGIC LAKE COMO turns to be MAGIC LAKE LECCO.You will have the possibility to read and appreciate the Insubricarea, as we already announced in the Spring edition……but the surprises don’t finish here!Magic Lake is excited to present to its readers the realizationof the project “Ritorno alla Luce” (Return to light): 18 pageswhich describe the <strong>com</strong>plete restoration of two altar piecesand four canvas dated back to the 18th century, property of thecanvas’ collection of the Duomo di Como and the extraordinarydiscovery of the name of the artist who realized one of thetwo altar pieces, actually it was made by Giovanni BattistaRecchi. The restoration was promoted and sponsored by theassociation of entrepreneurs and patrons of the arts Amici diComo, together with Fondazione Provinciale della ComunitàComasca and Intesa San Paolo which is already member ofthe association Amici di Como. The demanding project, whichrepresents the most important restoration work after theCathedral restoration, reached its aim: to give the opportunityof admiring some works of art, which are full of significance.They will be displayed in the magnificent architectonical jewelthat is the Cathedral of Como.Magic Lake Autumn 20<strong>09</strong>: Quel Ramo del Lago di ComoFate il pieno!Buona visita!Gli EditoriDaniele BrunatiRosaria CasaliEnjoy your visit!The EditorsDaniele BrunatiRosaria CasaliAquatimer Chronograph. Ref. 3767: immergendovi con questo Aquatimeral polso verrete di certo notati. E non solo per via delle lancette e dellaghiera girevole, così straordinariamente luminose sottacqua, ma ancheper il suo movimento cronografico meccanico a carica automatica. Perquesto non stupitevi più di tanto se qualche creatura marina vi lancerà,incrociandovi, un fischio d’ammirazione. IWC. Engineered for men.Movimento cronografico meccanico |Carica automatica | Datario egiorno della settimana | Ghieragirevole esterna (foto) | Vetro zaffiroantiriflesso | Impermeabile 12 bar | Acciaio16


Registrazione Tribunale di ComoComo Court Registrationn. 19/2005 dell’11.05.2005Stampa • Printed byTecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative byTBM Service & C. EditorePatrocinata da • Sponsored byRegione LombardiaProvincia di ComoComune di ComoCamera di Commercio di ComoSostenuta da • Supported byAmici di ComoIn collaborazione con • In collaboration withConsorzio Como TuristicaAssociazione LariomonteAssessorato al Turismo Provincia di ComoAssessorato al Turismo Comune di ComoProgetto editoriale • Research EditorDaniele BrunatiConsulente editoriale • Publishing AdviserGiovanni Anzani, Rosaria Casali®sommariosummaryDirettore responsabile • EditorDaniele BrunatiGrafica • GraphicAndrea PedrettiIn copertina:Francesco FacchinettiFucsia MusicTesti • Research and MaterialBanca BSI SA, Mons. Lorenzo Bataloni, Laura Bernasconi, Suor EmanuelaBianchini, Roberta Brucato, Daniele Brunati, Rosaria Casali,Gian Maria Casella, Gianfranco Casnati,Antonella Clemente, S.E. Mons. Diego Coletti, Elisabetta Comerio, ElisaCorti, Anna Danielon, Pietro Ebreo, Davide Fent, Raffaella Di Paola,Impresa Petazzi, Marco Lombardo Giassetti, Francesca Neri, DanielePescarmona, Isabella Preda, Provincia di Como assessorato all’Ambiente,Provincia di Lecco assessorato al Turismo, Alfredo Ratti, RenataRomano, Scatola del Tempo, Ufficio stampa Poliform.Pubblicità • AdvertisingTBM Service, Paolo FasolaTraduzioni • TranslationsElena PedrettiIn the photo cover:Francesco FacchinettiFucsia MusicPEOPLEFrancesco Facchinetti, "Mi do i numeri"Francesco Facchinetti, "I give myself markes"Fausto Fontana, Il James Bond del lagoFausto Fontana, James Bond of the lakeSimmons. Nient’altro.Revisione testi • Proof readingAmelia Guarneri, Nadia BabaFoto • Photographic MaterialA3, Fucsia Music, Davide Bigi, Andrea Butti, Maurizio Camponovo,Carlo Pozzoni, Mattia Vacca, Guido Taroni, Banca BSI SA, Antonelladi Girolamo, Ruggero Passeri, Paolo Durastante, Archivi: Cameranazionale della moda italiana, Suzuky, Ristorante Gatto Nero, CanottieriLario, CLAC, Goigest, Iltex, Ufficio stampa ospedale Sant'Anna,Famiglia Cassin, Studio Michelangelo, Giuseppe Perone, Rodacciai,Parco Ciani, Nini Binda, Provincia di Como, Porsche Como, ArchivioPetazzi Costruzioni, Scatola del Tempo, La Murrina, Poliform, Vasconi,Consorzio Brianteo Villa Greppi, Provincia di Lecco assessorato alTurismo, Andreoni Presepi, Joe Fly Sailing Team,284058126148Cav. Mario Boselli, Era e sarà Made in Italy lifestyleCav. Mario Boselli, It was and will be Made in Italy lifestyleGiovannina Franchi, Carità incondizionataGiovannina Franchi, unconditioned charityAndrea Mentasti, Il manager dell'ospedale"Ad Personam"Andrea Mentasti, the manager of the hospital"Ad Personam"Segreteria di redazione • Editorial Support TeamElena MassariAmministrazione • AdministrationRosaria CasaliUn ringraziamento speciale • Special thanks toa Giovanni e Ornella Anzani per lagenerosa disponibilità e concreta collaborazionepiazza Duomo 1722100 ComoTel. 031.268.989e-mail tbmservice@tin.itwww.<strong>com</strong>osmagiclake.<strong>com</strong>È vietata la riproduzioneparziale o totale delmateriale senza l’esplicitoconsenso dell’editoreperché protetti daCopyright © o dallanormativa sul dirittod’autoreIs prohibited the total orpartial reproduction ofmaterial without the directconsent from the publisherbecause protectedby Copyright ©154160164190194Nini Binda, Gentleman DriverNini Binda, Gentleman DriverGiuseppe Perone, Oltre lo sguardoGiuseppe Perone, beyond the glance"i Vasconi", Fotografie di storia e cultura in 100 anni"i Vasconi", photos of history and culture in 100 yearsGuido Taroni, Scatti con stileGuido Taroni, shoots of stylePablo Echaurren, un futurista poliedricoPablo Echaurren, a polyedric futuristLa scienza migliora il riposoPer chi ama il benessere e la raffinatezza un materassoSimmons è di casa. Lo straordinario <strong>com</strong>fort el’in<strong>com</strong>parabile fascino assicurano un riposoimpareggiabile. Perchè i materassi non sono tutti ugualie per dormire bene c’è bisogno di Simmons. Nient’altro.www.simmons.it800-25040718


748010222088961201342005217048626670sPECIALIInternational Magic Lakewith ILTEXInternational Magic Lakewith ILTEXWhat's onWhat's onRitorno alla LuceMagic Lake LeccoIl mondo di Magic LakeThe world of Magic LakeEvENTIAmici di Como, Magic Lake & Villa d'EsteAmici di Como, Magic Lake & Villa d'EsteConvegni del Sestante, II edizioneConferences of sestante, 2nd editionDicembre Città dei Balocchi, un must per grandie piccoliDecember Città dei balocchi, a must for adults and kidsFestival del Design in BrianzaFestival of Design in BrianzaParolario, appunti di viaggioParolario, travel notesTERRITORIOCarimate, la perla della BrianzaCarimate, the pearl of BrianzaEducazione ambientale sul territorio larianoEnvironmental education on the Como territoryC.I.A., Star bene sul Lago di ComoC.I.A., Feeling great on Lake ComoCOMO NEL MONDOVery Important Poliform Contract al G8Vert Important Poliform Conmtract at G8Rizzieri Marchini, l'innovazione nella tradizioneRizzieri Marchini, the innovation in the traditionJacopo Geraldini, un nobile dal cuore verdeJacopo Geraldini, a noble man with a green heart141145177180184768486139198224204210214216219ARTEProduzione serica in Lombardia 1400-2000Seta · Oro · CremisiSilk production in Lombardy 1400-2000 Silk • Gold• Cochineal...e lucean le stelle...20<strong>09</strong>miniartextilcosmo..e lucean le stelle...20<strong>09</strong>miniartextilcosmoMAgIC LAkE LECCORiccardo Cassin, la leggenda di una rocciaRiccardo cassin, the legend of a stoneVilla Greppi, un tesoro riscopertoVilla Greppi, a rediscovered treasureBrianza & BenessereBrianza & WellnessADvERTIsINgLa Murrina, disegni di luceLa Murrina, disegni of lightPetazzi Costruzioni presenta due immobili realizzatisul Lago di ComoPetazzi Costruzioni presents two real estates on Lake ComoLa Scatola del TempoLa Scatola del Tempo100 anni di Suzuki100 years of SuzukyBSI SA, Les Sommets du ClassiqueBSI SA, Les Sommet du ClassiqueLa quarta dimensione, la nuova Porsche PanameraThe fourth dimension, the new Porsche PanamerasPORTCanottieri Lario olimpionicaOlimpionic Canottieri LarioJoe Fly sailing Team, a tutto podioJoe Fly Sailing Team, at the topOn the Rod(a)On the Rod(a)Wakeboard sul lagoWakeboard on the lakeGiulia Petazzi, la giovane cavallerizzaGiulia Petazzi, the young rider222FOOD AND DRINkI braciuluni di Alfredo RattiI Braciuluni20


... è in arrivo il Natale ...


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PEOPLE"Mi Do iNUMERI"FrancescoFacchinettiINTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKEdi Elisabetta Comeriofoto Fucsia Music, Archivio Goigest29


Nella pagina precedente e sotto, Francesco FacchinettiIn the previous page and below, Francesco FacchinettiSotto, da sinistra, Francesco Facchinetti con Mara Maionchi;a destra, durante una registrazione radiofonicaBelow, on the left, Francesco Facchinetti with Mara Maionchi;on the right, during a radio programCome nelle migliori tradizioni dei report gossippariestivi, abbiamo raggiunto FrancescoFacchinetti a Ibiza, dove ha trascorso unaparte delle sue vacanze, e dove ci ha regalatoun po’ del suo tempo. Così, per curiosarenella sua vita. Il ragazzo brianzolo della"Canzone del Capitano" ora è uno showmanricercatissimo, un professionista che a soliventinove anni ha saputo ritagliarsi spazi importantiin televisione, in radio, nel cinema,nella musica e nella narrativa.Iniziamo l’intervista in modo un po’ insolito:sarà lui a darsi i voti in pagella!Cominciamo con un voto al Francesco Facchinetticantante.«Direi sei e mezzo. Un voto ottimo, considerandoi miei percorsi scolastici. Ho sempreamato l’idea di un personaggio capace ditrattare la musica <strong>com</strong>e un gioco. Oggi mancail “tormentone”, con la sua anima estiva,che faccia divertire la gente. Ricordo le estatiraccontate da Jovanotti, 883, Fiorello e tantialtri cantanti che ci regalavano la colonna sonoradi un momento. Ora non succede più».Un voto <strong>com</strong>e conduttore.«Quella de "L'isola dei famosi" è stata la miaprima esperienza <strong>com</strong>e conduttore e miconcedo ancora un bel sei e mezzo. Dovevoimparare molte cose: la padronanza delmezzo televisivo, <strong>com</strong>e interagire con la camerae con il pubblico a casa. Invece mi assegnoqualcosa in più, un bel sei/sette, perla conduzione di "X Factor"». Forse un po’poco, secondo noi, ma lui argomenta la suavotazione: «Credo sia giusto stare basso coni voti perché negli anni ho capito quanto siaimportante imparare a scalare una montagna,senza per questo voler arrivare subitoin vetta».Un voto <strong>com</strong>e doppiatore.«Quando nel 2005 ho doppiato "Robots", unfilm d’animazione, mi sono trovato a lavorarecon professionisti che mi hanno aiutato einsegnato tanto. Per ora, però, penso di meritarmiun sei, non di più».Un voto allo scrittore.«“Quello che non ti aspetti” è stato la miaprima esperienza nella produzione scritta.Domenico Liggeri ed io abbiamo cercato ditirare fuori una storia con un senso, che nonfosse solo una biografia, ma avesse una forte<strong>com</strong>ponente di fantasia. Ribadisco il precedentesei perché ho tutto da imparare. Oraabbiamo in cantiere un altro romanzo, cheprobabilmente uscirà nei prossimi mesi».Ovviamente, ti chiediamo un voto <strong>com</strong>edj.«Questo è il mio lavoro, quindi penso di meritarmisette/otto. Lo faccio da quando avevodiciotto anni e mi dà tantissime soddisfazioni.Il programma che ho condotto quest’annocon Nicoletta de Ponti su RTL è stato il piùascoltato nelle radio italiane nel “drive time”».Scopriamo anche un Francesco Facchinettiattore…«Infatti. Ad ottobre ci sarà la mia prima voltasugli schermi televisivi nella serie “CommissarioColiandro”, dove interpreto un serialkiller».Un voto a te stesso.«Mi darei un "rimandato a settembre", perchénella vita si può fare sempre meglio».In questi anni c’è stata una crescita, uncambiamento: da Dj Francesco a FrancescoFacchinetti.«Ad un certo punto ti rendi conto che haidei limiti, quindi fai la cosa che ti viene meglio,cercando di crescere e di essere semprepiù coinvolto. Ad esempio, mentre prima "XFactor" era soltanto un programma che presentavo,quest’anno parteciperò a tutti gliaspetti produttivi ed artistici, per essere piùresponsabile di quello che accade e per arricchirmiprofessionalmente».Francesco Facchinetti e Roby Facchinetti:si è parlato tanto di questo rapporto...maraccontacelo tu.«Il mio non è mai stato un padre invadente,che mi ha obbligato a fare alcune scelteinvece di altre. Siamo due persone <strong>com</strong>pletamentediverse, ma abbiamo un fuoco in<strong>com</strong>une: la passione per l’arte, per la musica,30 31


A lato, Francesco Facchinettinello studio di "X Factor"On the side, Francesco Facchinettiin the studio of "X Factor"www.ecotoosh.<strong>com</strong>CMYCMMYCYCMYK32per la vita. Lui mi ha trasmesso un metododi lavoro e di vita: essere figlio di Obama, diBush o di una persona <strong>com</strong>une non cambiale cose, è fondamentale l’indole di ognuno,la propria determinazione».Ci ac<strong>com</strong>una il nostro territorio. PerchéFrancesco Facchinetti sceglie di vivere aMariano Comense?«Riconosco che ciò che vivo nel mio lavoronon è reale, è una cosa che scorre parallelamentealla mia vita. Quindi ho bisognodi qualcosa di concreto, che bilanci questoaspetto. E non c’è realtà più vera che casamia, i miei amici, i miei parenti, il giornalaio,il pasticcere, il bar che frequento da vent’anni…quellecose normali che ti servono quandovivi una vita che normale non è. Tutti igiorni prendo la macchina e vado a Milano,<strong>com</strong>e un viaggiatore che si trova nel paesedei balocchi, poi la sera dico: “Torniamo acasa”. Ora ne sto costruendo una tutta mia,dopo anni in una <strong>com</strong>une, ma sempre a MarianoComense».Una giornata con te.«Allora…per prima cosa è obbligatorio fareuna lampada. Poi la tradizione vuole che sivada a prendere una piadina "Da Gigi". Segueil giro delle sette parrocchie: si vanno atrovare mia nonna, le zie, i cugini…La serata<strong>com</strong>incia al San Marco, un ristorante di Arosio,dove, i miei amici ed io, mangiamo e facciamoun gran casino, quasi insopportabile.Purtroppo la Brianza non offre grandi postidove i ragazzi si possano divertire, a partediscoteche e pub. Invece io vorrei che ci fosserocentri ricreativi dove suonare, dipingere,andare in skate…».È possibile incontrare Francesco Facchinettisul lungolago o che passeggia per levie di Como?«Così romantico non lo sono stato mai. Andavosempre a Como in motorino per <strong>com</strong>prarefumetti in via Milano e vestiti al "Vecchio Armadio".Comunque è un’idea: proverò a giocarela carta “lungolago”, vediamo se portabene…»contacts:tel: +39 031 552 029email: info@ecotoosh.<strong>com</strong>


Sotto, il nuovo team di "X Factor", da sinistra,Francesco Facchinetti, Claudia Mori, Morgan, Mara MaionchiA.D. Carlo ColomboBelow, the new team of"X Factor", from the left,Francesco Facchinetti, Claudia Mori, Morgan, Mara MaionchiI give myselfmarkesFrancesco FacchinettiFollowing the best traditions of the summer gossipreports, we have reached Francesco Facchinettiin Ibiza, where he spent part of his vacation, wemet him to talk about it and to discover some curiosityabout his life. This guy from Brianza becamefamous with the song Canzone del Capitano (Songof the Captain) and now he is a requested showman,he is 29 and he has already managed to findsome important places in TV, radio, cinema, musicand literature. We start our interview in an unusualway: he has to give votes to himself, from 1 to 10.Give a vote to Francesco Facchinetti as a singer.«I would say 6 1/2. A very good vote, if I considermy school career. I have always loved the idea of aperson who could handle music as a game. Todaywe no longer have the “song of the summer”, thatpeople like. I remember the summers describedby the Italian singers Jovanotti, 883, Fiorello andsome others, who gave us as a present the song ofthe moment, it doesn’t happen today».A vote as a showman.«My first experience as a showman was with theIsland of the Famous, here I give a 6 1/2. There stillwere lots of things to learn: how to use this mean,how to interact with the camera and the peoplewatching you. In X-Factor I give a 6/7». We thinkhe could have been more generous. But he says: «Ithink it is fair to give low votes, because during theyears I understood that it is very important to learnclimbing a mountain, without going straight to thetop».A vote as a dubber.«When in 2005 I dubbed Robots, a cartoon, I workedwith professionals who helped me a lot. Up tonow, I think I can deserve 6, no more than that».A vote as a writer.«“Quello che non ti aspetti” (What you don’t expect)was my first experience as a writer. DomenicoLiggeri and I tried to <strong>com</strong>e out with a story with aplot, not just a biography, but also something witha bit of imagination. My vote here is 6, I still have along way to go. Now we have to work on anothernovel, it should be published in a few months».Obviously we ask you a vote as a dj.«This is my job, so I think I deserve 7/8. I am doing itsince I was 18 and it gives me lots of satisfactions.The show I made this year with Nicoletta de Pontion RTL was the one with the largest audienceamong the Italian radio in the “drive time”».We discover that Francesco Facchinetti is anactor to…«That’s true. In October I will be on a TV serie “CommissarioColiandro”, where I am a serial killer».A vote to yourself.«I would say study more and <strong>com</strong>e back next time,arflex via pizzo scalino, 1_ giussano_ mb tel +39 0362 853043_info@arflex.it_ www.arflex.<strong>com</strong>Divano STRIPS_design Cini Boeri34 35


Sotto, Francesco Facchinetti con il padre Roby FacchinettiBelow, Francesco Facchinetti with his father Roby Facchinettibecause in your life you can always improve».In these years we have seen a change: from DjFrancesco to Francesco Facchinetti.«At a certain point you understand you have limits,so you usually want to do what you can do in thebest way, trying to improve and being always moreinvolved. For example, I used to be the showman ofX Factor, this year instead I will take part also in theproduction, to be more responsible of what happensand to improve from the professional pointof view».Francesco Facchinetti and your father RobyFacchinetti. Everybody speaks of this relationship.Tell us about it…«My father has never been an intrusive father, whoforced me to make certain decisions. We are totallydifferent, but we have a <strong>com</strong>mon fire: passion forart, music and life. He taught me a method of workand a method of life. It doesn’t matter if you are theson of Obama or Bush or of a <strong>com</strong>mon person, thisdoesn’t change things. What is important is yournature and your determination».We have something in <strong>com</strong>mon: our territory.Why does Francesco Facchinetti decide to livein Mariano Comense?«I recognize that what I experience in my job is notreal, it is something which goes along my life. So Ineed something real to find a balance with thisaspect. There is nothing more real than my home,my friends, my relatives, the news dealer, the candymaker, the bar where we go for 20 years…the normalthings you need when you live a life that is not<strong>com</strong>mon. Every day I drive my car to Milan, just like Iam a tourist in a fairyland, then in the evening I say:“Let’s go back home”. Now I am building my ownhouse, always in Mariano Comense».A day with you.«Well…first of all I need a sunlamp. Then there isthe tradition of a piadina (unleavened focaccia bread)Da Gigi, nearby the sunlamp center. Then I startto visit my relatives: my grandmother, my aunts,my cousins…The evening starts at San Marco, arestaurant in Arosio, where we eat and we are veryloud, almost unbearable. Unfortunately Brianzadoesn’t offer many places where young people canhave fun, a part from discos and pubs. I would seemore recreational centers for young people, wherethey can play, paint and go with the skate…»Is it possible to meet Francesco Facchinetti onthe lake shore or see him walking in the streetsof Como?«I have never been such a romantic person. I usedto <strong>com</strong>e to Como with my scooter to buy <strong>com</strong>ics invia Milano or cloths at Vecchio Armadio. Anyway itcan be an idea: I can try and use the option “lakeshore”, let’s see how it works…»Fernando Botero, “Circus People”, 2008, olio su tela, cm. 180x148FERNANDO BOTERO“Il Circo”24 ottobre 20<strong>09</strong> - 30 maggio 2010GALLERIA D’ARTE CONTINIVenezia, San Marco 2765VENEZIA – S. Marco, 2765 /2769 Calle dello Spezier (Campo S. Stefano) – Tel. 041 5204942 – 5207525 – Telefax 041 5208381-2774007VENEZIA – S. Marco, 2401– Tel. 041 5238969 - Fax 041 5238969CORTINA D’AMPEZZO – Piazza Silvestro Franceschi, 1 – Tel. 0436 867400 – Fax 0436 870140CORTINA D’AMPEZZO – Via Roma, 2– Tel. 0436 867512 – 867552 – Fax 0436 867591MESTRE – Piazzetta Mons. V. Vecchi, 1 Tel. 041 981611 – 970621 – Fax 041 980863www.continiarte.<strong>com</strong>e-mail: galleriacontini@continiarte.<strong>com</strong>36 37


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PEOPLEFAUsTO FONTANAIl James Bonddel LAGOINTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKEdi Marco Lombardo Giassettifoto A3, Archivio Gatto Nero, Carlo Pozzoni40 41


Sopra, il fantastico panorama che si gode dalla terrazza del ristoranteAbove, the beautiful view you can enjoy from the restaurant' terraceSopra, interni del ristoranteAbove, the interiors of the restaurantIl personaggio, <strong>com</strong>e tutti i VIP suoi amici, sifa desiderare. Allora, grazie alla <strong>com</strong>plicità diClaudia, splendida e infallibile manager dagliocchi verdi, sfoglio le pagine ingiallite deivecchi album dalle copertine in pelle. Dentroc’è un tesoro: testimonianze fotografiche edediche di ospiti famosi del jet set internazionale,del mondo sportivo, dell’economia,della politica e della nobiltà d’altri tempi chehanno reso onore al personaggio: FaustoFontana. Lui è una spia, un “James Bond” chea 59 anni fa ancora di professione l’agentesegreto. Certo, <strong>com</strong>e ogni buon 007 ha unaseconda identità, rispettabilissima peraltro,<strong>com</strong>e ristoratore. Lui, finalmente, ammette:«Ho i miei inviati in tutta la zona del lago,non mi sfugge niente. Arriva qualcuno ed iolo so. E so anche che presto arriverà al GattoNero». Il Gatto Nero, per intenderci, è la notatrattoria che dà il lavoro ufficiale a Fontanae dove, sin dall’ingresso, ti sembra di entrarein un garden inglese ma con una vista mozzafiatosu tutto il primo bacino del lago diComo. Nonostante la strada per inerpicarsisopra Cernobbio, nonostante abbia un parcheggiodifficoltoso e, nonostante il nomeche porta, è diventato un segnale luminososulla cartina di Como e dintorni: «Già, GattoNero… Si chiamava così prima, era una privativa-trattoriagestita per 40 anni dalla signoraGabriella. Anche un posto di contrabbando:c’erano sali e tabacchi. Poi, un giorno, lo rilevaun tipo che decide di cambiargli il nome persuperstizione: Gatto Rosa. Risultato: dopo unanno fallisce e per i 5 successivi il ristoranteresta chiuso. Poi sono arrivato io e gli ho rimessoil nome originario». Ha funzionato:ora il Gatto Nero è il ristorante del Vip dellaporta accanto, nel senso che lì i personaggiescono dall’Isola dei famosi per ritrovarsi unpo’ terreni intorno a un tavolo. «Soprattuttosanno che qui privacy e tranquillità sono laprima cosa».Faccia i nomi, però…«Ultimamente Ruper Murdoch, Robert DeNiro, Britney Spears, Neil Armstrong, AvrilAvigne, le signore Berlusconi, Dell’Utri, Kakà,David e Victoria Beckam, Mourinho… Devocontinuare?»Se vuole…«Ecco, anche un principe arabo che ha unaproprietà qui sul lago: erano in dieci, sonoarrivati con dieci auto di lusso…».Insomma, un successone. Com’è <strong>com</strong>inciata?«La mia famiglia aveva la trattoria Sant’Anna,nata nel 1907 col mio bisnonno. MammaCecilia ci sapeva fare in cucina e piano piano<strong>com</strong>inciò ad arrivare gente famosa».Ripartiamo con la lista?«Le dico solo che lì sono usciti in pubblicoper la prima volta Carolina e Casiraghi e che lìsono diventato amico di Rummenigge».Lei che è milanista…«Già. Una domenica sera, alle 22.30, si presentacon Liam Brady – allora non sapevo chifosse – e chiede di una tv per vedere i goal:l’ho mandato su in casa con mio padre, in tresul divano davanti alla Domenica Sportiva.Questo è Kalle…».Torniamo al Gatto Nero.«A un certo punto 20 anni fa un amico miporta a vedere questo posto: guardi che vista…».In effetti...«Ecco: decido di ri<strong>com</strong>inciare da qui. Partocon due soci, un amico e mio fratello, poiresto da solo con la mia <strong>com</strong>pagna Piera:trattoria alla buona con due tipi di vini, unobianco e uno rosso. E si ballava sui tavoli…».Poi, un giorno…«Un giorno, 10 anni fa, decido di cambiare:fare il ristoratore a Como è difficile, allora hocambiato genere».Ristorante di charme, quindi.«Ristorante curato ed attento ai minimi particolari,con uno staff affiatato e professionale.Qui la cucina è tradizionale, ma le materieprime sono selezionatissime: si deve poterriconoscere il sapore dei cibi».A giudicare dalle visite di George Clooney,ha funzionato!42 43


A destra, in alto, Hansi Wasmeier e signora,Fausto con Piera, Karl-Heinz Rumenigge e signora;al centro, a sinistra, Fausto Fontana con Kaka e sua madre,a destra, Fausto Fontata con Daniel Craig;sotto, con Bruno LauziOn the right, above, Hansi Wasmeier with his wife,Fausto with Piera, Karl-Heinz Rumenigge with his wife;in the middle, from the left, Fausto Fontana with Kaka and hismother, on the right, Fausto Fontata with Daniel Craig;below, with Bruno LauziA sinistra, George Clooney, Fausto Fontana e MichaelDouglas; al centro, Fausto Fontana con Catherine Zeta Jones;sotto, con Liam Gallagher e Lora H.On the left, George Clooney, Fausto Fontana and MichaelDouglas; in the middle, Fausto Fontana with Catherine ZetaJones; below, with Liam Gallagher and Lora H.James Bondof the LakeFAUSTO FONTANA«George è una persona speciale: recentementeè venuto qui con i genitori. Quellasera c’era anche la Arcuri con degli amici emi sono trovato i paparazzi fuori e le foto suigiornali. Mi ha dato un po’ fastidio: sa, la privacy…».Giusto, il Vip della porta accanto…«Io tratto le persone tutte allo stesso modo:quando entrano qui sono tutti clienti da soddisfare».E a giudicare dai risultati è andata bene.«E’ andata bene, ma le dico una cosa: il ristoranteha successo, ma i soldi non sono tutto,soprattutto per me che sono nato povero. Isoldi servono a fare felici le persone; il mio<strong>com</strong>pito è di fare uscire dal locale clienti soddisfatti,perciò devo imparare a conoscere igusti di ogni singola persona».Vorrei continuare, però <strong>com</strong>e nelle trame deifilm del raffinato agente segreto, c’è un colpodi scena: nel più rigoroso anonimato arrivaun noto campione sportivo che ha fattosognare almeno due generazioni e che oggiricopre un altro importante ruolo. Ma questaè un’altra storia...The personality acts the same as his VIP friendsand keeps me waiting. So, thanks to the <strong>com</strong>plicityof Claudia, wonderful and infallible managerwith green eyes, I look through the yellowpages of old photo albums with leather covers.Inside there is a treasure: photos and words offamous guests from the international jet set,from the sports world to the economic and politicalworld, but also the aristocratic families,who made him famous: he is Fausto Fontana.He is a spy, a 59 year-old “James Bond”, who isstill a secret agent. Sure, as any good 007 he hasa second identity too, a very respectful one: he isa restaurateur. Finally he admits:”I have my envoysall over the lake, everything is under control.If someone arrives here, I know it and I alsoknow he will <strong>com</strong>e to Gatto Nero”. Gatto Nero isthe famous restaurant where Fontana officiallyworks and where, from the very entrance, youhave the idea to enter into an English gardenwith a breathtaking view on the first basin ofLake Como. Despite the climbing road aboveCernobbio, despite the difficult parking and despitethe name (the translation is: Black Cat andaccording to the tradition the black cat brings44 45


Sopra, Fausto Fontana con la fedele Pupa, tra le vie diCernobbio; a destra, con Claudia SeifertAbove, Fausto Fontana with the faithful Pupa, in the streets ofCernobbio; on the right, with Claudia Seifertbad luck), it is one of the highlights of the Comoarea: “That’s right, Gatto Nero…This used to bethe first name, it was a simple restaurant run byMrs Gabriella for 40 years. It was a place wherepeople used to smuggle: salts and tobacco.Then, one day a man bought it and decided tochange the name into Gatto Rosa (Pink Cat).The result was that after one year he wentbankrupt and it was closed for 5 years. Then Iarrived and I decided to name it with the originalname”. It worked and now Gatto Nero is arestaurant for VIP staying in a simple context,actually they leave the show business and turnedto be very simple persons around a table.“Above all here they find privacy and peace, thisis very important”.Give us some names…“Recently Ruper Murdoch, Robert De Niro, BritneySpears, Neil Armstrong, Avril Avigne, MrsBerlusconi, Dell’Utri, Kakà, David and VictoriaBeckam, Mourinho… Shall I continue?”Please…“Well, even an Arabian king who has a residenceon the lake: 10 persons, with 10 luxus cars…”.A great success. How did it start?“My family owned the restaurant Sant’Anna inComo, opened in 1907 by my great-grandfather.My mom, Cecilia, was a very good cookand famous persons started <strong>com</strong>ing in our restaurant”.Let’s start with a list again…“I just tell you that the Princess Caroline ofMonaco and Casiraghi made their first publicappearance there. An there I became friend ofRummenigge”.But you support AC Milan…“Yes. A Sunday evening he came with Liam Brady– I didn’t know who he was – at 10.30 p.m.He asked me for a TV to watch the goals: I toldhim to go upstairs with my dad, the three ofthem were on a sofa to watch the Italian sportsprogramme Domenica Sportiva. This is Kalle…”Let’s go back to Gatto Nero.“20 years ago a friend of mine took me to havea look at this place: look at the view…”What a view.“I decided to start something here. I startedwith a friend and my brother, then I continuedwith my partner Piera: a simple restaurant withtwo types of wine, a white and a red one. Andpeople used to dance on the tables…”Then, one day…“One day, 10 years ago, I decided to change: inComo it is hard to be a restaurateur, I wantedsomething different”.A charm restaurant.“An attention to the details and a very closeand professional staff. Here we offer traditionalfood but the ingredients are carefully selected:you have to taste the food”.It worked well, considering the visits of GeorgeClooney.“George is a special person: recently he washere with his parents. That evening there wasalso Manuela Arcuri with some friends and Ifound the paparazzi outside the restaurant andphotos on the magazines. I was a little upset:you know, for the privacy…”.Right, VIP staying in a simple context…“My guests are all the same to me: when theyenter in my restaurant they just are guests toappease”.Judging from the results, everything wentwell.“Everything went well, but I can tell you: therestaurant is successful, but money are not everything,above all for me, because I was bornpoor. Money are useful to make people happy,my goal is that people who <strong>com</strong>e here have togo out happy. For this reason I have to knoweveryone’s tastes”.I would continue, but as in the story of the refinedsecret agent, there is a sensational development:in total anonymity a famous sportschampion arrives, he made two generationsdreamed and today he has an important position.But this is another story...46 47


C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.C. I. A. C. I. A. C. I.Potremmo dirvi che abbiamo i panoramipiù affascinanti del mondo,C. che I. il A. nostro patrimonio C. artistico I. A. e culturale C. è I. A. that C. our artistic I. A. and cultural C. heritage I. A. C. I. A.un tesoro unico da scoprire,che la gastronomia è per noi genuinae che i sapori sono veri,and the tastes are real,A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.che sappiamo divertirvi con effetti specialie farvi rilassare con un accurato relax,che abbiamo centri congressuali attrezzatiC. per I. il turismo A. d’affari C. , I. A. C. I. A. for C. business I. tourism, A. that C. we don’t I. leave A. C. I. A.che niente è lasciato al casoper farvi vivere emozioni uniche,A.che nonC.ci siamoI.improvvisatiA. C.albergatoriI. A.maC. I.thatA.we have twoC.centuriesI. A. C. I. A. C. I.che lo facciamo con coscienza da più di due secoliche l’accoglienza dei nostri alberghi èquella che riservereste al vostro migliore amico,you as a best friend. Instead,C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.ma una sola cosa vogliamo dirvi:We could say that we have the mostattractive landscapes in the world,is a unique treasure to discover,that our gastronomy is genuinethat we have the ability to amuse you withspecial effects and to <strong>com</strong>pletely relax you,that our convention centers are equippedanything to chance so that you mayexperience great emotions,of experience as hotelowners and that our hotels wel<strong>com</strong>ewe want to tell you one thing:il tempo è uno dei beni più preziosiTime is precious,A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.scegliete di viverlo con noi!spend it with usAntonello PasseraAntonello PasseraC. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.Presidente C.I.A.President C.I.A.A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.importante che, con azioni concrete, partecipa alla promozioneed allo sviluppo del <strong>com</strong>parto turistico lariano.Offre al mercato interessato un’attività di servizio nella logistics to organize large events in Villa Erba and in theC. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.logistica alberghiera per l’organizzazione di grandi eventicongrassuali a Villa Erba e su tutto il territorio provincialee lavora in stretta collaborazione con tutti gli enti,A. sia pubblici C. che I. privati, A. impegnati C. alla I. crescita A. qualitativa C. I. destination A. “Como C. and I. its A. lake” around C. the world. I. A. C. I.della destinazione “Como ed il suo lago” nel mondo.Il Consorzio raggruppa i maggiori alberghi di Como, Cernobbio,Moltrasio, Tremezzo e, rappresenta un attore bio, Moltrasio and Tremezzo. It acts as an important Our association gathers the best hotels in Como, Cernob-A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.institution,through concrete actions, for promoting and developpinglake Como Turism. C.I.A. offers services in hotelsurrounding territory. In addition, the association works inclose collaboration with all institutions, both public andprivate, that are <strong>com</strong>mitted to improve the quality of theC. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A.A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I. A. C. I.LUGANOVia nassa 11+41 91-923 51 56GENÈVErue du rhône 39+41 22 318 62 22ZÜRICHBahnhofstrasse 64+41 44-227 17 17ST-MORITZPalace Galerie+41 81-833 51 77


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TERRITORIOCARIMATEla perla della Brianzadi Davide Fentfoto Davide Bigi52 53


Nella pagina precedente, il Castello di Carimate; nella pagina accanto, da sinistra, vedutadel campanile del santuario; a destra, particolare della volta; in questa pagina, l'affrescoraffigurante il miracolo della Madonna dell'AlberoIn the previous page, the Castle of Carimate; in the nearby page, from the left, a view of the belltower of the sanctuary; on the right, a detail of the vault; in this page, the fresco represanting themiracle of Madonna dell'AlberoCarimate è un bel paese collinare ubicato a sud di Cantù, su una morbidaaltura che si innalza tra il fiume Seveso e il torrente Serenza.Comprende anche la frazione di Montesolaro, posta a nord del paese.Si perdono nel tempo le origini storiche di Carimate, che fu probabilmentefondato in età romana. Tra i suoi monumenti più importanti esignificativi troviamo il castello, d’antica storia, oggi divenuto un prestigioso<strong>com</strong>plesso alberghiero; l'oratorio di S. Maria dell'Albero, edificatosecondo la tradizione in ricordo dell'apparizione della Verginead alcuni contadini; la Villa Vismara, già dei marchesi Brivio e passatain proprietà ad Alfonso Vismara. Noto in tutto il mondo, il castello diCarimate è tra gli alberghi situati tra Como e Milano con una storiaantica e nobile. Il castello esisteva già nel XII secolo e fu dimora principescadi caccia di Luchino Visconti nel XIV secolo e della sua dinastia.Vi soggiornarono nomi illustri di tutta Europa, ospiti dei Visconti perbattute di caccia e cenacoli culturali e tra questi anche l'ImperatoreMassimiliano I d'Asburgo, nel lontano 1493, ed il Sovrano d’Italia UmbertoI di Savoia. Durante il XX secolo il castello fu abbandonato e solonegli anni Ottanta ritrovò lo splendore e la vocazione all'accoglienzaquando con il parco e le scuderie fu oggetto di un sapiente restauroche ne iniziò la rinascita. Dapprima l'importante studio di registrazioneed il pittoresco borgo <strong>com</strong>merciale, in seguito il campo da golf,l'hotel e il ristorante hanno restituito charme al Castello di Carimate.Il prestigioso Golf Club Carimate, nato nel 1961, sorge su un terrenoresidenziale di sessanta ettari. Lo caratterizzano una Club House modernae funzionale ed un percorso di 18 buche che ne costituisce oggil’aspetto più suggestivo. L’idea si sviluppò secondo un concettoche considerava già allora il percorso golfistico <strong>com</strong>e elemento disviluppo in una nuova concezione del vivere nel verde. Il Golf ClubCarimate è un campo naturalmente ondulato, inserito in una grandevarietà di alberi secolari e pregiati. Ogni buca ha il nome dellapianta che la caratterizza, una delle diecimila specie che <strong>com</strong>pongonolo straordinario patrimonio botanico del campo di Carimate.E’ un percorso divertente anche se molto tecnico, non lungo per ilmedio giocatore, che non annoia, ma che offre le difficoltà atte arisvegliare l’abilità dei professionisti, <strong>com</strong>e i suoi drive delicati edi veloci green. Carimate è oggi un esempio per qualsiasi iniziativaimmobiliare impostata sul buon gusto e sul rispetto dell’ambiente.A Carimate c'è il famoso Santuario di Santa Maria dell'Albero dove,intorno al 1517, la Vergine Maria si manifestò ad alcuni contadinie fanciulli per annunciare la fine della carestia. Proprio in ricordodi questo episodio miracoloso, la popolazione avrebbe eretto ilsantuario della Madonna dell’Albero. Figura storica fu Arialdo daCarimate (canonizzato Santo nel 1904); il diacono brianzolo che,nel 1057, fece sorgere dal nulla il movimento dei Patari: un'istanzapauperistica sviluppatasi in Brianza e nella diocesi di Milano nel XIsecolo, per l'esigenza di una spinta moralizzatrice all’interno delclero. La Brianza qui ti entra nel Cuore, quella descritta da GiovanniTestori, un grande del Novecento e non solo, che ha scelto le parolemigliori per parlare del sapore di queste terre e del profumodella loro storia.54 55


Per i tuoi regali di Natale devi solo sceglierewww.magistravini.ita tutto il resto pensiamo noiSopra, il campo del Golf Club CarimateAbove, the golf course of Golf Club CarimateCARIMATEthe pearl of BrianzaPositioned on a nice hill of Brianza (300 m) among Seveso Valley andSerenza Valley, you can find the village of Carimate, its origins go backto many centuries ago. Carimate is very much involved with the historyof its castle. Among the most important and relevant monumentsthere is the castle with its ancient history, now turned into a prestigioushotel, the Oratory of S. Maria dell'Albero and Villa Vismara, propertyof the marquises Brivio and then of Alfonso Vismara. Known allover the world, the Castle of Carimate is among the hotels which arelocated between Como and Milan and it has an ancient and aristocratichistory. It already existed in the 12th century, then it became aprincely hunting residence of Luchino Visconti and his family. The prestigiousGolf Club Carimate, inaugurated in 1961, is characterized bya modern and functional Club House and a golf course of 18 holes, itis very amusing and technical, not long for an average player. It offersdifficulties which aim at improving the abilities of the professionals,such as delicate drive and fast green. In Carimate you can find the famousSanctuary of Santa Maria dell'Albero; in 1517 some farmers andchildren saw the Virgin Mary and she announced them the end of famine.Brianza enters in your heart, as it described by Giovanni Testori,who chose the best words to describe the taste of this land and thescent of its history.56 57


PEOPLECAv. MARIO BOsELLIera e sarà...MADE IN ITALYlifestyleINTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKEdi Daniele Brunatifoto Camera nazionale della moda italianaSopra, creazioni di Chicca Lualdi;sotto, creazioni di Gilda Giambracollezioni p/e 2010Above, creations by Chicca Lualdi;below, creations by Gilda Giambracollections s/s 2010Cari lettori, Magic Lake non poteva restareindifferente alle dichiarazioni rilasciateda una nota firma di un quotidianointernazionale in merito alla moda italiana.Magic Lake, orgoglioso del Made inItaly, per quello che è stato, per quelloche è e per quello che sarà sempre peril mondo intero, avrebbe potuto scriveredi tutto e di più, ma non ce n’è bisogno;Magic Lake ha semplicemente rivolto tredomande al Cav. Mario Boselli, presidentedella Camera della Moda Italiana, perfare chiarezza.In questo momento quale ruolo ricopre IlMade in Italy nel mondo?«Il Made in Italy continua a tenere la posizionedi supremazia assoluta nel prêt-à-porter alto,che è rappresentato a Milano, capitale indiscussadella moda non solo a livello italiano, ma alivello mondiale. E’ l’unica città in cui vengonoorganizzati nove momenti moda importanti:due edizioni di Milano Moda Donna con lesfilate femminili, due edizioni di Milano ModaUomo con le sfilate maschili, due di MilanoModa Showroom e di Milano Moda Pre-collezioni,che inquadrano i periodi delle vendite e58 59


A destra,creazioni diCristina MiraldiOn the right,creations byCristina MiraldiA destra,creazioni diA-LABOn the right,creations byA-LABA sinistra,creazioni diCristiano BuraniOn the left,creations byCristiano BuraniA sinistra,creazioni diPaolo ErricoOn the left,creations byPaolo ErricoSotto, in questa pagina enella precedente,creazioni di Mauro GasperiBelow, in this page andthe previous,creations by Mauro GasperiMilano Moda Design che si aggancia al Salone delMobile, presentando le collezioni casa o di designdegli stilisti».Perché viene messo in discussione?«Credo che l’attacco sia stato semplicementemosso da un bieco interesse economico e dallasempreverde invidia nei confronti della nostramoda che rimane la numero uno anche in un momentodi crisi <strong>com</strong>e questo. In particolare, le collezionidi questa settimana sono state eccellenti edapprezzate da tutti, quindi certamente si tratta diuna critica infondata, per favorire la concorrenza».Quale sarà il suo futuro?«Il ‘Bello Ben Fatto’ resta il nostro vanto e quindi,secondo me, la cosa su cui bisogna concentrarsi dipiù è un ritorno alle radici, nel senso di tornare adessere più coerenti con i valori fondamentali delnostro sistema moda. Dobbiamo perciò vendereil più possibile il vero Made in Italy a prezzi coerenticon i costi di produzione italiani ed europei; nonbisogna acquistare prodotti e semilavorati in paesiextra europei, ad esempio in Cina, mantenendoi prezzi di vendita alti, perché questo <strong>com</strong>portamentodanneggia il sistema e <strong>com</strong>promette ilfuturo della moda italiana».CAv. MARIO BOsELLIIt was and will be:MADE IN ITALYLifestyleDear readers, Magic Lake could not be indifferentin front of the declarations of a famousmaison to an international newspaper,regarding the Italian fashion. We are proudof Made in Italy, for what it was, what it isand what it will be all over the world, wecould have written even more about it, butthere is no need; we simply asked three questionsto Cav. Mario Boselli, President of theChamber of Italian Fashion, just to be clear.What is the position of Made in Italy allover the world?Made in Italy still keeps an absolute supremacyon the high level of pret-à-porter,which is represented in Milan, unquestionedcapital of Fashion not just in Italy, butalso in the world. It is the only city where 9important fashion events are held: two editionof Milano Moda Donna with womencollections, two edition of Milano ModaUomo with men collections, two editionof Milano Moda Showroom and of MilanoModa Pre-collezioni, during the sale periodsand Milano Moda Design connectedwith Salone del Mobile, presenting housecollections or design collections of stylists.Why is it called into question?I think that the attack came from economicinterests and from the envy for Italian fashion,which still gains the first place in the presentmoment of crisis. In particular, the collectionsof this week are excellent and appreciated byeverybody, so this criticism has no foundationand it was made just to favour the <strong>com</strong>petitors.What does the future hide?‘Nice and Well Made’ is what we boast and Ithink that we need to concentrate ourselvesmore on our roots, that is to be more consistentwith the main values of our fashion system.So we have to sell Made in Italy at the costsof Italian and European production, avoidingbuying products and semi-finished goods innon-European countries, for example in China,keeping high sale prices, because this behaviordamages the system and <strong>com</strong>promised the futureof Italian fashion.60 61


COMO NEL MONDOVery Impor tantPoliform Contract arreda gli alloggi dei Capi di Statoe di Governo di Usa, Russia, Francia e Italia e deiloro staff. É uno dei partner del vertice G8, tenutosiall'Aquila dall'8 al 10 luglio 20<strong>09</strong>. Confermando lasua capacità di affiancare alta qualità, versatilità diintervento e <strong>com</strong>pletezza tipologica, Poliform Contractha realizzato l'arredo degli alloggi dei Capi diStato e di Governo. Il summit si è svolto interamenteall’interno della Scuola della Guardia di Finanza diCoppito le cui strutture, per l’occasione, sono stateristrutturate, con particolare attenzione agli alloggidestinati ad ospitare Barack Obama, Dmitrij Medvedev,Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi. Il progettod'arredo proposto da Poliform Contract è statocaratterizzato da una concezione estetica rigorosa,lontana da ogni ostentazione, in linea con la decisionedi realizzare un Vertice il più possibile sobrio evicino al disagio della popolazione locale. Al terminedel Vertice gli arredi verranno messi all’asta ed ilricavato sarà devoluto al risanamento del tessutourbano della città. Una dimostrazione del valoreinternazionale che il gruppo Poliform rappresentanello scenario dell’arredo contemporaneo.In alto, letto e <strong>com</strong>odini ONDA disegnati da PaoloPiva; al centro, poltroncine VELVET disegnate da CR&SPoliform, tavolo DOLMEN disegnato da Carlo Colombo,poltrona e divano SHANGAI disegnati da CarloColombo; a destra, divano CANYON disegnato da PaolaNavone, tavolino TREVI disegnato da Roberto Barbieri,poltrona CAMILLA disegnata da CR&S PoliformAbove, bed and bedside tables ONDA designed by PaoloPiva; in the middle, small armchairs VELVET designedby CR&S Poliform, table DOLMEN designed by CarloColombo, armchair and sofa SHANGAI designed by CarloColombo; on the right, sofa CANYON designed by PaolaNavone, small table TREVI designed by Roberto Barbieri,armchair CAMILLA designed by CR&S Poliform62 63


Poliform Contract furnishes the residences of Headsof State and Heads of Government of USA,Russia, France and Italy. Poliform Contract is oneof the partner of G8 summit, held in L’Aquila from8th to 10th July 20<strong>09</strong>. Confirming its ability to<strong>com</strong>bine high quality, intervention versatility andtypological <strong>com</strong>pleteness.The summit took placeinside the school of Guardia di Finanza in Coppito,on this occasion the facilities were restored with aparticular attention for the apartments of BarackObama, Dmitri Medvedev, Nicolas Sarkozy andSilvio Berlusconi. The furniture project proposedby Poliform Contract was studied following a preciseaesthetic concept, far away from any boast, inorder to organize a unpretentious summit, whichhad to be close to the dis<strong>com</strong>fort of the local population.At the end of the summit the pieces offurniture were put up for auction and the moneywere used to restore the urban fabric of the city. Itis a clear demonstration of the international valuethat the group Poliform represents in the sceneryof contemporary furniture.In alto, letto e <strong>com</strong>odini ARIA disegnati da Paolo Piva;al centro, tavolo EASY e sedie FLY2 disegnati da CarloColombo; sotto, divani CANYON disegnati da Paola Navone,tavolino TREVI disegnato da Roberto Barbieri, poltronaSNAKE disegnata da Roberto LazzeroniAbove, bed and bedside tables ARIA designed by Paolo Piva;in the middle, table EASY and chairs FLY2 designed by CarloColombo; below, sofas CANYON designed by Paola Navone,small table TREVI designed by Roberto Barbieri, armchairSNAKE designed by Roberto Lazzeroni64 65


PEOPLEIn queste pagine, Rizzieri Marchini nella sua aziendaIn these pages, Rizzieri Marchini in his headquartersRIZZIERI MARCHINIL' INNOVAZIONEdi Roberta Brucatofoto Carlo Pozzoninella TRADIZIONELa naturale vocazione di Como quale capitalemondiale della seta è certa consapevolezza dacentinaia di anni; la qualità, la creatività e la costanzadelle aziende <strong>com</strong>asche hanno concretamenterealizzato un prodotto prezioso edunico al mondo. Sicuramente la Europ Marchinis.r.l. può essere annoverata tra queste: annidi lavoro, di inventiva, d'impegno per la massimaqualità sono state ripagate dal costante interessedelle più importanti griffes della modanazionali ed internazionali. L'azienda, fondatanel 1959, festeggia quest'anno un importanteanniversario: il 5 giugno 20<strong>09</strong>, nell'ambitodell'assemblea Generale dell'Unione Industrialidi Como (adesso “Confindustria Como”), ilSig. Rizzieri Marchini ha ricevuto dal presidenteEmma Marcegaglia la medaglia d’oro per icinquant'anni di attività. «Un onore per me edun riconoscimento dell’impegno mio e di tuttii miei collaboratori, ma un po’ imbarazzante:sono un po’ restio a farmi vedere in pubblichemanifestazioni, meglio le mie amate fiere ed irapporti con la mia vasta clientela». Così il SignorRizzieri ci accoglie calorosamente nellasua sede in via Santo Garovaglio 28 a Como.Ci circondano le ultime collezioni di tessuti inseta, cotone e lana per l’abbigliamento e perl’arredamento: lavorazioni speciali e disegniesclusivi spesso creati ad hoc per i clienti piùesigenti. Sono loro che talvolta suggeriscononuove idee poi sviluppate da Chiara Marchini,la figlia di Rizzieri e capo stilista, e dall’interostaff di collaboratori. Pertanto qualità nel faresecondo tradizione, ma estremamente al passocon i tempi che produce più di mille articolidiversi ogni anno e due collezioni (primaveraestateed autunno-inverno) per l'abbigliamento,presentate alle più importanti fiere delsettore. Le costanti presenze a Milano Unica,che <strong>com</strong>prende oggi la maggiore realtà espositivaitaliana (Ideabiella, Idea<strong>com</strong>o, Moda In,Prato Expo, Shirt Avenue), a Premiére Visionin Francia e alla mostra Proposte di Cernobbioper l’arredamento sono indice di grandelivello qualitativo. L’attenzione al cliente, resapossibile grazie agli agenti che raggiungonole diverse parti del mondo, e la partecipazionealle mostre internazionali – Mosca, New York,Hong Kong e Shangai - sono altri punti fermie vincenti per la Europ Marchini. Tra i prodottidi grande successo il signor Rizzieri Marchinici mostra alcuni tessuti preziosi in “sfumati”taffetas di seta al 100%. Ogni pezza di tessutopossiede più di 16.000 fili in ordito in tintedegradanti: spettacolari per abiti da sera dialta moda! Ci incuriosisce una stoffa a quattrostrati di seta tessuti insieme a telaio, non cucitiinsieme, tutti tinti in filo, ed anche un tessutoper arredamento matelassé di seta a “doppiacatena” dagli accostamenti cromatici raffinati.Tutti i disegni sono creazioni esclusive, <strong>com</strong>egli impianti jacquard, frutto di pazienti ed infiniteprove fino al miglior risultato ed il gran-66 67


Sopra, il "Francobusta"; a lato, alcuni campionidi stoffa prodotti dalla Europ MarchiniAbove, the "Francobusta"; on the side, some fabrics'samples of Europ MarchiniSopra, Rizzieri Marchini con Emma Marcegaglia in occasione dellaconsegna della medaglia d'oro per i cinquant'anni di attivitàAbove, Rizzieri Marchini with Emma Marcegaglia on the occasion ofthe handover of the gold medal for fifty years' activityde archivio aziendale ne è prova tangibile eduratura, vero patrimonio culturale custoditocon cura, anche secondo i più moderni dettamidell’informatica. Infine una sorpresa ideatadal nostro: un francobollo in tessuto di 14centimetri per 9, assolutamente valido a tuttigli effetti e prezioso pezzo da collezione perappassionati filatelici, per promuovere Como,città della seta in tutta Italia. Meglio: si chiama“Francobusta”, primo nel suo genere al mondo,<strong>com</strong>posto da due tessuti di seta pura: un'organza doppio raso greggia e, <strong>com</strong>e fondo,un tessuto di seta tinta in filo jacquard in duevarianti diverse di colori. Una sottile pellicoladi collante nel retro ne permette l’utilizzazionequale grande francobollo oppure, dato unlato aperto del rettangolo, si può utilizzare<strong>com</strong>e una preziosissima busta da inviare. Viè rappresentata un'opera di Baldassarre Longoni,poeta <strong>com</strong>asco nato nel 1876, con l’immaginedel nostro lago. È un bollo brevettatodalla Zecca dello Stato, ultimo in lire per ilvalore di 5.000 ma anche il primo in euro per2,58, che ha anche ottenuto il premio “Francobollod’oro” aggiudicato alla filatelia italianaper la più bella emissione del 2001. Oggiè praticamente introvabile. Ed altri studi dibolli in seta e filo d’oro sono in cantiere… Il“giovane imprenditore” Rizzieri Marchini nonsmette mai di stupirci: rimaniamo contagiatidal suo entusiasmo e dalla sua infinita fantasiaper un’ennesima, possibile applicazione dellaseta nella nostra realtà quotidiana che diventacosì, improvvisamente, magica e preziosa.RIZZIERI MARCHINIThe INNOvATIONin theTRADITIONEurop Marchini s.r.l., among the <strong>com</strong>paniesin Como which have produced a preciousand unique product in the silk sector, todaycelebrates an important anniversary: 5thJune 20<strong>09</strong>, during the General Assembly ofthe Unione Industriali Como (EnterpreneurOrganization Como), Mr Rizzieri Marchinigot the gold medal by the President EmmaMarcegaglia, to celebrate 50 years of his<strong>com</strong>pany. Europ Marchini s.r.l. producesmore than 1000 different items a year andtwo collections for clothing and furnishing,which are presented in the most importantexhibition of this sector: Milano Unica,Prèmiere Vision in France and Proposte inCernobbio, as well as in the internationalshows (Moscow, New York, Hong Kong andShangai). It’s important to mention theidea of a stamp, called “Francobusta”, in fabric,14x9 cm. It is valid as a stamp and is aprecious piece for philatelists, it was madeto promote Como, city of the silk all overItaly. On it a work of art representing LakeComo by Baldassarre Longoni, poet born inComo in 1876.68 69


PEOPLENella foto, la sciarpa EcoToosh,40 grammi di morbidezzaIn this photo, the scarf EcoToosh,40 grams of softnessJACOPO gERALDINIUn NOBILEdal cuore VERDEINTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKEdi Elisabetta Comeriofoto Archivio Iltex70 71


Sotto, alcuni modelli EcoTooshBelow, some models of EcoTooshSotto, alcuni personaggi che hanno scelto di indossare EcoToosh:da sinistra, Jennifer Aniston, Andy Garcia, Michelle ObamaBelow, some vip who decided to wear EcoToosh:from the left, Jennifer Aniston, Andy Garcia, Michelle ObamaAuto ecologiche, arredamenti ecologici, alimentiecologici, vacanze ecologiche, abbigliamentoecologico…questa è la tendenzain grande aumento nei mercati mondiali.L’ecologia è anche alla base di EcoToosh,tessuto in cachemire extrafine con il qualevengono realizzate sciarpe e scialli, ma conun valore aggiunto: l’unicità. Iltex è l’azienda<strong>com</strong>asca portata agli onori della cronaca perla realizzazione di questo prodotto, esclusivoe brevettato, che ha fatto “emozionare”e ha convinto anche la first lady americanaMichelle Obama.Jacopo Geraldini, che ha rilevato l’aziendanel 1996, ci racconta la genesi del suoprogetto.«Tutto è nato dallo shahtoosh, tessuto cheveniva prodotto da famiglie indiane, utilizzandoil vello delle antilopi tibetane chevivono sulle montagne himalayane. Il problemaè che gli animali, ora <strong>com</strong>e allora, vengonouccisi per realizzare questo prodotto.Una merce di lusso, tanto da essere scambiata<strong>com</strong>e moneta, il cui utilizzo si perdenella notte dei tempi, ma che attualmenteè illegale. Ho pensato che, al giorno d’oggi,non dovesse essere impossibile riuscire ariprodurre un materiale simile, senza sacrificareanimali innocenti. Così è nato EcoToosh,tessuto capace di garantire le medesime caratteristichedi peso, dimensioni, qualità emorbidezza dello shahtoosh».Pensa che l’aspetto ecologico del tessutopossa aver avuto un’importanza determinantenel successo del prodotto?«Assolutamente sì, anche perché negli ultimianni è nata una cultura ecologica che primanon c’era, con lo sviluppo di una sensibilitàa 360°».Dal 1999 al 2007 sono stati depositati seibrevetti.«I brevetti sono evoluzioni sul tema, unosviluppo del prodotto EcoToosh. Ci siamoimmediatamente resi conto della qualità delmateriale prodotto, ma quando si intraprendeuna strada, raggiungendo dei risultatiimportanti, è impossibile fermarsi e si proseguealla continua ricerca di miglioramenti».Iltex è un’eccellenza del nostro territorio.Quanto di <strong>com</strong>asco c’è in questo prodotto?«Siamo una realtà anomala: trattiamo una fibratipica del distretto biellese, il cachemire,ma con finezze seriche <strong>com</strong>asche».Possiamo però dire che si tratta diun’azienda dal cuore <strong>com</strong>asco?«Assolutamente. Io sono nato a Como el’azienda si trova a Parè, dove EcoToosh vieneprodotto dal primo all’ultimo centimetro.Posso inoltre assicurare che la produzione èassolutamente 100% made in Italy, una garanziadifficile da riscontrare».Cosa si prova a vedere indossare EcoTooshda personaggi famosi del calibro diJennifer Aniston e Andy Garcia, oltre cheda Michelle Obama?«Questo aspetto ha una doppia valenza:rappresenta insieme una grande fortuna edun importante riconoscimento. Un giornoun cliente mi ha detto che EcoToosh è unprodotto emozionale. Chi sceglie di acquistarlolo fa anche senza avere la cultura ditutta la sua storia, dello sviluppo tecnologico,dell’aspetto ecologico. Michelle Obama,persona che non ha certo necessità di fareshopping, ha scelto di <strong>com</strong>prarlo, non le èstato regalato. È un riconoscimento che valedoppio».JACOPO gERALDINIA noble manwith a green heartEnvironmentally friendly cars, environmentallyfriendly pieces of furniture, environmentallyfriendly food, environmentally friendlyholiday, environmentally friendly clothes…this is the trend in most part of the world markets.Ecology is the basis of EcoToosh, a fabricmade of extrafine cachemire which is used forscarves and shawls, with an added value: theuniqueness. Iltex is a <strong>com</strong>pany of Como whichis praised for the creation of this exclusive andpatented product. It “moved” and convincedalso the American first lady Michelle Obama.Jacopo Geraldini, who bought the <strong>com</strong>panyin 1996, tells us the story of hisproject:«Everything came from shahtoosh, which is afabric used by Indian families, they got it fromthe fleece of the Tibetan antelopes living onthe Himalaya mountains. The problem is thatthe animals were and are still killed to makethis product. It is a luxury product with a longhistory, but at the moment it is illegal to buyit. I thought that today it could be possible totry and reproduce a similar material, withoutsacrificing these poor animals. So we createdEcoToosh, a fabric which can assure the samecharacteristics of weight, dimensions, qualityand softness of the shahtoosh».Could the environmentally friendly aspectof the fabric have had a strong importancefor the success of this product?«That’s for sure, because in the last few yearsthe environmentally friendly culture has had agreat development, like never before».From 1999 to 2007 you registered six patents.«The patents are evolutions of the samesubject, a development of the product Eco-Toosh. We immediately realized that we wereproducing a quality product. When you startfollowing a goal and you get important results,you cannot stop and so you continuelooking for improvements».Iltex is an excellence in our territory. What<strong>com</strong>es from the Como area in this product?«We are an unusual reality: we work a fabricthat is typical from the Biella area, but we addthe refinement of the silk from Como».Could we say that this <strong>com</strong>pany has aComo spirit?«Of course. I was born in Como and the <strong>com</strong>panyis located in Parè (Como), where EcoTooshis entirely produced. Moreover I can grantthat the production is 100% Made in Italy,nowadays this characteristic that is difficult tofind».How do you feel when you see famous people,such as Jennifer Aniston, Andy Garciaand Michelle Obama wearing EcoToosh?«This aspect has a double value: it is a greatluck but also a great success. One day a customertold me that EcoToosh is an emotionalproduct. Those who choose and buy it, theydon’t always know the culture of its history,the technological development and the environmentallyfriendly aspect. Michelle Obamahas no need to go shopping, but she decidedto buy it, she didn’t get it as a present. This representsa double success».72 73


s P ECIALEINTERNATIONALMagic Lakewith ILTEXContinua il sodalizio tra Amici di Como e Magic Lake. Anche Iltex, azienda <strong>com</strong>ascanota in tutto il mondo grazie alle creazioni EcoToosh® e neo associata di Amici diComo, ha scelto di promuovere le eccellenze del nostro territorio attraverso il magazineMagic Lake. Iltex è nei migliori store in Italia e nel mondo con Magic Lake: unbinomio vincente per il made in Italy!The collaboration between Amici di Como and Magic Lake continues. Iltex, a <strong>com</strong>panylocated in Como and known all over the world with the products EcoToosh®, is a newmember of Amici di Como and it also decided to promote the excellence of our territoryin the magazine Magic Lake. Iltex can be found in best stores in Italy and in the worldtogether with Magic Lake: a winning team to promote our made in Italy!LONDRAHARROD'SVENEZIAAL DUCA D'AOSTADUSSELDORFEICKHOFFCHICAGOIKRAMKITZBUEHELHELMUT EDERGSTAADTLORENZ BACH74 75


ADv E RTIs I N gLa Murrina"DISEGNI DI LUCE"Da piu’ di 30 anni La Murrina e’ l’azienda leader nel settore della lavorazionedel vetro di Murano realizzato a mano. La produzione di articolidi illuminazione <strong>com</strong>prende luci classiche e di design contemporaneo,settore “contract” per modelli realizzabili su disegno e su misura. Conl’anno 2000 La Murrina ha inaugurato la divisione DISEGNO, il cui obiettivoe’ di proporre solo collezioni di lampade ed oggetti ideati e progettatida importanti e selezionati designers. La Murrina produce ancheoggetti d’arredo e da regalo sempre realizzati manualmente in finissimovetro di Murano. I prodotti La Murrina sono distribuiti in Italia edall’estero tramite una rete di punti vendita monomarca e di rivenditori.Lo showroom La Murrina di Milano Corso Manforte, sito nel cuore dellacitta’ e’ dedicato al design ed agli architetti che desiderano utilizzare unprodotto cosi’ unico per la realizzazione dei loro layout di interni: unaserie limitata di modelli sono esposti per dare a tutti i visitatori, italianie stranieri l’idea della bellezza, della qualita’ e del design che caratterizzanoquesto prodotto che nasce da una antica tradizione ed abilita’artistica e che esprimono l’essenza del made in Italy.La Murrina"DISEGNI OF LIGHT"For more than 30 years La Murrina is the leader <strong>com</strong>pany in the handmadeglass manufacture in Murano. The production of lighting items includesclassical and contemporary chandeliers. In 2000 La Murrina inauguratedthe DISEGNO division, its aim is to propose just lighting collections anditems studied and developed by important and selected designers. La Murrinaalso produces furniture elements and gift items which are handmadein fine Murano glass. The products La Murrina are distributed in Italy andabroad, thanks to a network of La Murrina shops and retailers.Nella pagina accanto, CA D’ORO,lampadario in vetro lavorato in trasparenzacon decori oro; in questa pagina,a sinistra, SHANGHAI disegnatada Luca Scacchetti;a destra, TATTOO, la lampadadisegnata da Marco PivaIn the nearby page, CA D’ORO,glass chandelier with gold decoration;in this page, on the left,SHANGHAI designed by Luca Scacchetti;on the right, TATTOO, the lampdesigned by Marco Piva76 77


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GLI EVENTI DEL LAGO DI COMOLA GUIDA AGLI EVENTI DI COMO E DEL SUO TERRITORIOLAKE COMO EVENTS’ GUIDEsono questi i contenuti della guida “WHAT’S ON”,l’iniziativa editoriale di TBM SERVICE & C.,parte integrante del magazine “MAGIC LAKEComo’s review”. Nelle pagine della guida sonoindicati gli appuntamenti, gli incontri, i grandi eventie le informazioni che raccontano con un linguaggioed una grafica semplice e diretta, l’espressionedella creatività delle persone che si impegnano peril territorio, per offrire un’accoglienza di qualità alturista e al cittadino.Magic Lake & What’s Onancora più unite per un’informazione <strong>com</strong>pleta a360° del Lago di Como in tutto il mondo.Lake Como events’ guideThese are the contents of the guide WHAT’SON, edited by TBM SERVICE & C., that you canfind inside Magic Lake. In the guide there are theappointments, meetings, events and informationthat tell you, with simple and direct language anddesign, the creative expression of those who playan important role in the territory, to offer a qualitywel<strong>com</strong>e to the tourist and to the citizen.Magic Lake & What’s Ontogether all over the world with detailed informationon Lake ComoFotografia di Bruno FasolaOTTOBRE NOVEMBRE DICEMBREOCTOBER NOVEMBER DECEMBER20<strong>09</strong>, Anno 5 Numero 4 | 20<strong>09</strong>, Year 5 Number 4LAKE COMOEVENTS’ GUIDE* Provincia di Como* Provincia di Lecco* Canton Ticino* Castagnate, Fiere e Sagre* Città dei Balocchi XVI Ed.1* SpecialeRitorno alla LuceDA OGGI CI PUOI VEDERE E SFOGLIAREANCHE SU YOUTUBE E ISSUU.NOW ALSO ON YOUTUBE AND ISSUU.www.youtube.<strong>com</strong>/magiclake<strong>com</strong>oreviewwww.issuu.<strong>com</strong>/magiclake<strong>com</strong>owww.whatson.it81


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A D V E R T I S I N GPetazzi Costruzionipresenta due immobiliPetazzi Costruzionipresents two real estates on Lake Comorealizzati sul Lago di ComoPetazzi CostruzioniVia per la Grona 18Frazione Loveno - Menaggio (CO)Tel. 0344.32812 - www.petazzi.itDirettamente affacciato sul lago, nell’abitato di Musso, sortodal recupero di una dismessa area industriale, sorge questo<strong>com</strong>plesso residenziale costituito da 26 unità abitativedi varie metrature. Profonda attenzione nel conservareun’architettura tipica delle abitazioni presenti sul lagocaratterizzate da portici e terrazzi con l’utilizzo di materialidel luogo, in perfetta armonia con l’ambiente circostante.Directly on the lake shore, in Musso, built on a former industrialarea, this residential <strong>com</strong>plex is made of 26 apartments of differentsizes. Deep accuracy in the preservation of the typical architectureof the houses on the lake, with porches and balconies made oflocal materials, in a perfect harmony with the surrounding area.Situato a Bellagio, sulla collina di Vergonese dalla quale sidomina lo straordinario panorama del centro lago, questamoderna struttura alberghiera offre ad ogni ospite un ambienteconfortevole, privato e rilassante. Ogni appartamento, camerao suite sono stati curati nei minimi dettagli, tutti godono diun balcone panoramico oppure giardino privati. Lo scenarioè <strong>com</strong>pletato da un ampio solarium e un’incantevole piscina.Located in Bellagio, on the Vergonese hill, from which you can have agreat view of the central part of Lake Como, this modern hotel <strong>com</strong>plexoffers a <strong>com</strong>fortable, private and relaxing environment to any guest.Every apartment, room or suite is studied in the details, they all have apanoramic balcony or a private garden. The scenery is <strong>com</strong>pleted witha spacious solarium and an enchanting swimming pool.p e t a z z i


ADv E RTIs I N gLa Scatoladel tempoIl fondatore, Sandro ColarietiThe founder, Sandro ColarietiL' Amministratore delegato, Cristiana ColarietiCEO, Cristiana ColarietiSono passati ormai vent’anni dal giorno in cuiil lungimirante progetto di Sandro Colarieti èstato per la prima volta messo in <strong>com</strong>mercio.Vent’anni nei quali Scatola del Tempo, aziendaleader nel settore della produzione di rotoriper orologi automatici, ha saputo crescere,ampliare i suoi orizzonti, imporsi a livellointernazionale grazie all’attenzione riservataalla qualità, prerogativa di prodotti così esclusivi,e alla scelta di campagne di <strong>com</strong>unicazionevincenti.Cristiana Colarieti, amministratore delegatodell’azienda brianzola, sottolinea l’importanzadi sostenere, soprattutto di questi tempi, ilmade in Italy, uno degli aspetti che differenziaScatola del Tempo dalla concorrenza è la qualitàdei prodotti, garantita dalla fusione di artigianalitàe tecnologia, tradizione ed innovazione.La gamma delle collezioni offre astucciporta orologi, rotori per garantire la ricaricadegli automatici, oltre a trousse, portagioie eporta penne, che soddisfano i gusti più raffinatied i collezionisti più esigenti. Ma da oggiScatola del Tempo si è “adeguata” all’era diinternet, aprendo una sezione che consentel’acquisto on line di un nuovo prodotto, Softline,voluto per un pubblico più giovane, condifferenti esigenze rispetto all’abituale clientela.Scatola del Tempo nel 20<strong>09</strong> ha presentatouna linea <strong>com</strong>pletamente nuova in prestigiosolegno zebrano, più moderna rispettoal passato, che consente di ricaricare orologianche di grandi dimensioni, e due nuovimodelli speciali: il 21RT EB Oversize e il TimeSafe Oversize. “Ricercate la perfezione in tuttociò che fate”. Questo è ciò che ha fatto pervent’anni Scatola del Tempo. E questo è ciòche continuerà a fare.It’s 20 years since the day when the far-seeingproject of Sandro Colarieti was on the marketfor the first time.In twenty years Scatola del Tempo, leader <strong>com</strong>panyin the production of watch winders, hasgrown and expanded its horizons; now it hasan important position at international level,thanks to the attention given to the quality,prerogative of such exclusive products and tothe choice of winning <strong>com</strong>munication campaign.Cristiana Colarieti, managing director of the<strong>com</strong>pany located in Brianza, stresses the importanceto support the made in Italy, particularlyin these days. The aspect differentiate Scatoladel Tempo from its <strong>com</strong>petitors together withthe quality of the products, which is guaranteedby the mix between hand-crafted productionand technology, tradition and innovation.The range of the collections offers watch boxes,watch winders to guarantee rewind of the automaticones, jewelry boxes and pen boxes, forthe most refined and demanding collectors.Today Scatola del Tempo is also present on theInternet, it opened a section in which you canbuy a new product on line, that is Softline, it iscreated for young people, who have differentneeds if <strong>com</strong>pared with the usual customers.Scatola del Tempo celebrated 20 years in 20<strong>09</strong>and it presented a brand-new line in prestigiouszebrawood. This line is very modern and hereyou can also rewind big size watches.The two special new models are: 21RT EB Oversizeand Time Safe Oversize.“Look for perfection in everything you do”. Thisis what Scatola del tempo did for twenty years.This is what it still does.Sotto, da sinistra, Rotor One Sport Blue, 21RT EB OS, Tesoro CO + Rotor One, Timesafe OS Below, from the left, Rotor One Sport Blue, 21RT EB OS, Tesoro CO + Rotor One, Timesafe OSSotto, da sinistra, Dino De Laurentiis, Gabriele Muccino, George Lucas e Steven Spielberg Below, from the left, Dino De Laurentiis, Gabriele Muccino, George Lucas e Steven Spielberg86 87


&E v E NTI&Villa d' Este&Amici di ComoMagic Lakedi Elisabetta Comeriofoto Carlo Pozzoni88 89


&Amici di ComoMagic Lake&Villa d' Estesummer 20<strong>09</strong>24 GiugnoA lato, da sinistra, Mario Pittorelli,presidente dell'Associazione Amici di Como;a destra, Daniele Brunati, editoredella rivista Magic Lake, con Jean Marc Droulers,amministratore delegato di Villa d'EsteOn the side, from the left, Mario Pittorelli,president of the Association Amici di Como;on the right, Daniele Brunati, publisherof Magic Lake, with Jean Marc Droulers,managing director of Villa d'EsteA sinistra, Antonello Passera, presidente diComo Imprenditori Alberghieri;a destra, Silvia Ruscitto, marketing leader di LivingstonOn the right, Antonello Passera, president ofComo Imprenditori Alberghieri;on the right, Silvia Ruscitto, marketing leader of LivingstonA lato, la platea della presentazione nella SalaRegina del Grand Hotel Villa d'EsteOn the side, the public during the presentation in theSala Regina in the Grand Hotel Villa d'Este90 91


Villa d’Este, il migliore hotel del mondo secondo Forbes; Magic Lake, la rivista ufficiale del territorio lariano: due ingredienti fondamentali per unevento indimenticabile. Il 24 giugno, <strong>com</strong>e avvenuto lo scorso anno, il Grand Hotel cernobbiese ha ospitato la presentazione dell’edizione estivadella rivista edita da TBM Service e sostenuta dall’associazione Amici di Como. Alla serata erano presenti oltre 130 ospiti, tra cui rappresentantidelle istituzioni, associati di Amici di Como, inserzionisti e lettori appassionati, che hanno potuto sfogliare in anteprima il 14° numero della rivista.Gli ospiti sono stati accolti nella prestigiosa Sala Regina, dove Daniele Brunati, con l’intervento di Mario Pittorelli, Presidente di Amici di Como, ha“aperto le danze” della presentazione. Dopo aver virtualmente sfogliato alcuni dei servizi più significativi del numero estivo, Daniele Brunati hadettagliatamente esplicato i diversi ambiti di crescita di Magic Lake nei precedenti cinque anni: dal numero di pagine al numero di inserzionisti,dal numero di collaboratori al numero di copie stampate, fino ad arrivare agli importanti accordi stretti nel 20<strong>09</strong>, con la Livingston ed il ConsorzioImprenditori Alberghieri. A questo proposito, sono intervenuti Silvia Ruscitto, responsabile marketing della <strong>com</strong>pagnia aerea che porta MagicLake nel mondo, e Antonello Passera, Presidente della C.I.A., che ha avuto parole d’elogio per Magic Lake quale eccellente strumento di divulgazionedelle potenzialità del territorio <strong>com</strong>asco. Al termine della presentazione, gli invitati sono stati ac<strong>com</strong>pagnati nella Sala Impero e nella SalaNapoleone, dove è stata servita la cena e gli ospiti sono stati salutati dal padrone di casa, Jean Marc Droulers. Una serata che non ha deluso leaspettative: oltre alla location impareggiabile, Magic Lake ha dimostrato ancora una volta di essere un fondamentale strumento di promozionedel territorio ed un prodotto d’eccellenza in continua crescita.92 93


Amici di Como, Magic Lake & Villa d'EsteVilla d’Este, the best hotel in the world according to Forbes. Magic Lake, the official magazine of Lake Como. Two main elements to create anunforgettable event. On 24th June, just like last year, the Grand Hotel Villa d’Este in Cernobbio hosted the presentation of the summer edition ofthe magazine published by TBM Service and supported by the association Amici di Como. Over 130 guests took part in this event, from 7.00 p.m.they were wel<strong>com</strong>ed in Sala Regina, where Daniele Brunati, together with Mario Pittorelli, President of Amici di Como, virtually skimmed somearticles of the summer edition. Moreover the publisher explained the growth of Magic Lake: from the number of pages to the number of advertisers,from the number of staff members to the number of printed copies; finally he mentioned the important agreements made with Livingstonand C.I.A. in 20<strong>09</strong>. The guests took seats in Sala Impero and Sala Napoleone to have dinner together.94 95


E v E NTIA destra il moderatore, aseguire i relatoriAvv. Gianluca Vigo di Torre BairoDott. Gianfilippo CuneoConvegniProf. Paolo MontalentiProf. Giorgio De NovaDEL sEsTANTEII EdizioneDott. Pietro EbreoProf. Francesco RenneStrategia di valorizzazionedell’azienda in tempi incerti.Gli strumenti fiscali per creare valoredi dott. Pietro Ebreofoto Carlo PozzoniPer il secondo anno consecutivo, l’AssociazioneAmici di Como ha scelto di parteciparein qualità di local partner al Convegno delSestante, organizzato dall’istituto bancarioBSI SA e da TBM Service & C. Editore con lacollaborazione dello Studio Torres e Associati,tenutosi lo scorso 8 luglio nella splendidacornice della Villa D’Este di Cernobbio.Tra i relatori il Dottore Commercialista PietroEbreo che di seguito svilupperà le tematichetrattate durante l’evento.Ho avuto il piacere e l’onore di trattare al secondoconvegno del Sestante il tema deglistrumenti fiscali finalizzati alla valorizzazioneaziendale, evidenziando <strong>com</strong>e uno degli anagrammidella parola tasse è “asset” e quindianche la leva fiscale può essere utilizzataper creare valore nelle imprese specialmentein periodi di crisi e incertezza, attraversolegittime operazioni di ristrutturazione e dipianificazione fiscale. Prendendo spunto dainormali cicli di vita delle aziende, una dellemanifestazioni della crisi aziendale è la generazionedi perdite di bilancio e quindi di possibili“imponibili fiscali negativi” che possonotrasformarsi in possibili minori esborsi di futureimposte; per le società di capitali il beneficioè pari al 27,5% (aliquota Ires) della perditafiscale riportabile e a certe condizioni puòtrovare allocazione già nel bilancio relativoai periodi di crisi. Anche per le operazioni diriorganizzazione e aggregazione aziendalela leva fiscale può giocare un ruolo di fattoredi creazione di valore attraverso interessantiagevolazioni sia di natura temporanea che aregime. Tra le prime, il il cd. “bonus aggregazioni”che consente di ottenere il riconoscimentogratuito fino a 5 milioni dei maggiorivalori attribuiti agli asset aziendali a fronte dioperazioni di aggregazione (fusione, scissioneo conferimento) tra aziende non appartenentiallo stesso gruppo realizzate entroil 20<strong>09</strong> con un beneficio in termini di minoriimposte fino a 1,5 milioni di euro. D’altra parte,per le medesime operazioni di ristrutturazioneè possibile accedere a delle opportunitàdi rivalutazione con aliquote agevolate (12,14, 16%) degli asset aziendali che, generandoil riconoscimento futuro di maggiori costi inbilancio, conducono a minori esborsi netti,per i soggetti Ires (spa, srl), pari alla differenzatra le aliquote ordinarie (Irap e Ires) – circa il32% - e le imposte pagate per la rivalutazio-96 97


Lucasdesign.chBANCHIERI SVIZZERI DAL 1873Alcuni momenti del Convegno tenutosi al Grand Hotel Villa d'EsteSome moments of the conference held in Grand Hotel Villa d'Estene. Con la ristrutturazione aziendale si pongonoquindi le condizioni virtuose per la creazionedel valore che a sua volta genera lanecessità di attivare, anche e non solo, sottoil profilo fiscale le leve di ottimizzazione siadella gestione che della possibile cessionedel patrimonio. Tali leve peraltro agiscono<strong>com</strong>e si dice in gergo “dalla holding in giù”,a livello di impresa ad esempio per ottimizzareil flusso dei dividendi e delle plusvalenzeda cessione di aziende o partecipazioni,e “dalla holding in su”, a livello di famiglia,per ottimizzare gli asset tipici: attività finanziarie(tesoreria e partecipazioni), immobili,oggetti di valore (collezioni d’arte ecc …)non tralasciando le problematiche di protezionee di trasferimento generazionale delpatrimonio, oltre che quelle della possibileconflittualità familiare; il tutto oggi favoritoanche dall’ormai in vigore “scudo fiscale” perla messa in chiaro dei patrimoni esteri nongià conosciuti dal fisco.Conferencesof Sestante2nd EditionFor the second year in a row, Associazione Amici diComo chose to participate as a local partner to theConvegno del Sestante, held by the bank BSI SA andTBM Service & C. Editore with the collaboration ofStudio Torres e Associati. It took place on 8th July inthe beautiful Villa D’Este in Cernobbio. The businessconsultant Pietro Ebreo was one of the speaker, herfollows some topics he developed during the event.Strategy of Enterprise Development in difficult timeswas the topic of the second Convegno del Sestante, on8th July a few speakers of the academic and professionalworld in the beautiful Villa D’Este in Cernobbio.Considering the enterpreneurial scenaries, the shiftwas from the topics of governance and society controls,to the fiscal and rational financial ones. The goalwas to supply an analysis of the instruments to createthe value of the enterprises with a particular attentionto the present, the uncertainty and the crisis. With referenceto the fiscal instruments to create the enterprisevalue, Pietro Ebreo refers to his speech, that is a taxanagram of the fiscal planning and he describes thetypical four steps of the enterprises experiencing a crisis:ending the financial year with a loss, together witha loss of value and money, taxes and other enterprisecosts are seen as a burden to reduce and the enterprisetries and takes advantages from temporary or steadytax breaks set by the present legislation. At the end hetalks about perspectives: fiscal shield and fight againstfiscal paradises. Actually, starting from autumn 20<strong>09</strong>it will be a time for a choice, both for enterprises andfor families.Gli atti del convegno possonoessere richiesti inviando una mail atbmservice@tin.itOrgogliosi di dare da oltre 135 annisi curezza e serenità ai nostri clienti98www.bsibank.<strong>com</strong>


RitornoallaLUCEL'opera di restauro <strong>com</strong>pletodei dipinti ad olio su tela(XVIII sec.) appartenenti allaquadreria del Duomo di Como


2 PALE cm450x350Promotori4 DIPINTIcm215x130In collaborazione42,70mq di TELA59,60m di CORNICIcon il supporto di2 ANNI di LAVOROpartners5 RESTAUR ATORI


Ip r o t a g o n i s t id e lr e s t a u r oLa restituzione al loro antico splendore di quadri e pale d’altare è senza dubbio un impegnomeritorio, perché inserito nel solco della passione che tutti dovremmo avere – anche attraverso ipiccoli gesti quotidiani – per il rispetto e la conservazione del nostro patrimonio storico-artistico.E, soprattutto, per la sempre maggiore conoscenza e valorizzazione del nostro Duomo, la Cattedrale,madre di tutte le chiese diocesane e casa di tutti i credenti. Chi ci ha preceduto ha affidatoalle nostre mani un bene prezioso e una responsabilità grande. C’è chi è arrivato ad affermareche «il Duomo di Como è forse l’edificio più perfetto che esista in Italia» alludendo alla mirabilearmonia nella quale si fondono i diversi stili architettonici e le decorazioni statuarie e pittoriche.Lusingati da questa affermazione, avendolo noi ricevuto in dono, non possiamo che <strong>com</strong>piereogni sforzo e appoggiare tutte le iniziative che puntano a mantenere intatta tale bellezza. Il bello,infatti, nell’espressione della genialità e della capacità umana, ci avvicina a Dio e ci fa coglierequel senso di infinto che noi, in quanto creature, riusciamo solo a tratteggiare. Anche un bel quadro,dunque, una bella scultura, un colpo di genio nel disegno o nella scelta dei colori accresconoil raccoglimento e alimentano la fede. Perché, ed è questa la testimonianza più grande che ci èstata consegnata, le pietre, i “materiali” più importanti e più belli con cui la Chiesa e le chiese sicostruiscono siamo noi: uomini e donne di fede. Grazie, dunque, a chi ha permesso il recuperodi questi beni culturali: grazie a coloro che generosamente hanno sostenuto il progetto e graziea chi, giorno dopo giorno, ha lavorato abilmente e amabilmente al recupero di tratti, tele, colori.Insieme rallegriamoci della bellezza che siamo tornati a condividere.La rimozione dei teleri, di cui si tratta, dalla controfacciata della Cattedrale ha inevitabilmente impolverato chiassisteva da sotto, pronto a rimuovere i detriti depositatisi sulle traverse del telaio. Detriti e calcinacci si eranoperò anche accumulati, <strong>com</strong>e sempre avviene, fra tela e telaio, determinando l’allentamento della tensionedella tela ed estesi tagli dov’è contatto con il profilo delle stesse traverse, oltre che la conseguente frantumazionee varie cadute del colore. Il restauro era quindi doveroso e improcrastinabile. Chi n’è fatto promotoreha <strong>com</strong>piuto un’opera meritoria, premiata dai risultati. La qualità dei dipinti si è infatti confermata molto alta.Risolti i problemi tecnici del consolidamento della preparazione di adesione del colore e della foderatura, lapulitura ha rivelato un’entusiasmante sontuosità cromatica e un’esecuzione pittorica di minuziosa finezza.La tela raffigurante Cristo risorto adorato da Sant’Alberto Magno, santa Giustina e due santi domenicani recalo stemma della famiglia <strong>com</strong>mittente, Mugiasca, e, ripetuto due volte (sotto lo stemma e sotto il riccio delpastorale di sant’Alberto), il nome del pittore, Antonio Maria Crespi detto Bustino. Mirabile è la resa della figurazionedel piviale di sant’Alberto della sontuosa veste in velluto broccato della santa. Il Bustino vuole quasi<strong>com</strong>petere con lo Gnocchi che ha impreziosito le vesti di Faustina, Liberata e Paolina, impegnandosi nellapala già sull’altare di Santa Margherita e ora in Pinacoteca, ma decisamente sa fare con maggiore talento. Lamaniera <strong>com</strong>patta di tornire le forme e la scelta delle gamme scure sature di colore (quantunque si tengapresente la tecnica differente d’esecuzione) sono lontane, e quindi precedono, da quelle impiegate negliaffreschi di Sant’Orsola e della VII cappella del Sacro monte di Orta. L’Adorazione dei Magi, nobilitata dallostemma della famiglia Ponga, mostra ai piedi di san Giuseppe (a destra, sul margine già parzialmente nascostodalla cornice), una sigla: “G.B.R.”. Se, <strong>com</strong>’è presumibile, si tratta di una firma, si può sciogliere <strong>com</strong>e GiovanBattista Recchi. In italiano, non in latino. Nella lacuna contigua bene avrebbe potuto aggiungersi una “F”, inizialedi “Fece”. La ricostruzione del curriculum professionale del più anziano dei fratelli Recchi, indipendenteda quello della collaborazione di bottega, in mancanza di opere incontestabili, è ancora piena di incertezze.Il telero ora restaurato, nel locale panorama della pittura secentesca insolitamente fiabesco, realizzato senzadubbio al massimo delle potenzialità del maturo pittore di Borgo Vico, offre molteplici e problematici motividi interesse. Abbiamo pensato a Giovan Battista Recchi <strong>com</strong>e maestro di impianti prospettici. L’Interno dicattedrale con martirio di San Marco della sacrestia dei Mansionari, ad esempio, è passata anche a fondamentodella tela di Andrea Pozzo del Museo Fesch di Ajaccio. Partiamo da un punto specifico: quali sono imodelli per l’ambientazione architettonica così grandiosa dell’Adorazione dei Magi? Affiora il ricordo della<strong>com</strong>posizione di uguale soggetto di Paolo Veronese visibile presso la National Gallery di Londra, provenientedalla chiesa veneziana di San Silvestro (tradotta in stampa da Carlo Sacchi nel 1649). La pala della chiesa diSanta Corona di Vicenza, sede domenicana del tribunale dell’Inquisizione, sempre del Veronese (pubblicatada Paolo Zancon nel 18<strong>09</strong>), può invece valere quale riferimento per il disporsi delle figure della parte inferiore.(Il restauratore Gianmaria Casella mi fa poi notare, e lo ringrazio, la particolare tessitura della tela di Comoa “spina di pesce”, consueta nel Veneto). L’approfondimento non può che continuare.I quadri presentati (i quattro Santi Vescovi di Milano, l’Adorazione e dei Magi e Cristo risorto)fanno parte di una notevole collezione appartenente alla Chiesa Cattedrale. In questi giorniabbiamo la possibilità di osservare da vicino opere di pregio che prima del restauro erano collocatesulla contro-facciata interna del Duomo. L’altezza della loro collocazione, l’illuminazionepoco adatta, e lo stato precario di conservazione, impedivano di apprezzare il valore delle tele.Dobbiamo ringraziare l’Associazione Amici di Como promotrice e sostenitrice dell’oneroso impegnofinanziario, che insieme alla Fondazione Comasca onlus, hanno fatto in modo che fossenuovamente possibile, ammirare la bellezza un po’ trascurata, anche perché poco conosciuta,di questi quadri. La Chiesa Cattedrale contiene una varietà notevole di dipinti: la collezione Gallio,sculture, statue di pregio, arazzi sofferenti per un certo deterioramento. Purtroppo, <strong>com</strong>espiega il professor Alberto Rovi, nel recente volume “Splendida Materia”: “molto si è perduto delmateriale mobile fra ante d’organo, pale, paliotti, stendardi e altari provvisori, molto si è illanguiditofino a s<strong>com</strong>parire nei rivestimenti a pittura e ad oro di rilievi, statue, ornati architettonici”.I motivi di questa dispersione possono essere vari, ma ne cito uno tra i più giustificabili perquei tempi: la necessità di vendere pezzi a volte pregiati, per sopperire a difficoltà economichedella Cattedrale. Ma non preoccupatevi non sì tornerà al passato. La generosità e il mecenatismodi Amici di Como e della Fondazione Comasca, così <strong>com</strong>e quello di altre associazioni o singolefamiglie, hanno permesso di mantenere, salvaguardare e valorizzare opere che ci vengonodalla generosità del passato.Solo dopo la realizzazione di una dettagliata documentazione fotografica dello statodi conservazione delle opere e la messa in sicurezza della pellicola pittorica ha preso ilvia l’opera di recupero dei quadri appartenenti alla quadreria del Duomo di Como. Primopasso necessario è stato un'accurata operazione di fissaggio preliminare delle partidi colore che risultavano pericolanti e particolarmente fragili, onde evitare anche unaminima perdita di materia pittorica, per poi procedere allo smontaggio delle tele daivecchi ed originali telai. Poiché le opere non avevano mai subito nel passato interventisignificativi di restauro, ma solo interventi minimi di emergenza (<strong>com</strong>e la chiusura dibuchi e strappi mediante toppe applicate sul retro), si è proceduto con l'asportazionedelle polveri grasse depositate, delle vernici ossidate e dei vecchi ritocchi ormai alteratie, successivamente, anche delle stuccature, anch'esse alterate e debordanti. L’ asportazionedelle vernici, il cui strato spesso e tenace impediva la perfetta penetrazione dellesostanze fissative, ha, invece, permesso di condurre un ultimo fissaggio. Terminata lafase di pulitura delle tele si è dunque proceduto alla seconda fase del restauro. Si èproceduto seguendo il metodo concordato con la Soprintendenza: con un'operazionedi pulitura del colore originale, seguita dalla stuccatura delle piccole e grandi lacune edil successivo ritocco pittorico. Inoltre, con all’intervento operato sulle cornici, anch’essesettecentesche e dunque coeve alle tele, si è concluso l’intervento di recupero restaurativodei dipinti della Cattedrale.


"IL CRISTORISORTOTRA VARI SANTI"Grazie all'opera di restauroè stata riportata alla luce la firma del pittoreAntonio Maria Crespi (detto "il Bustino")Olio su tela,cm. 450X350Duomo di Comofoto Maurizio Camponovo


Nelle foto, alcune fasi del restauroil dipinto restauratoText, text text text


"L' ADORAZIONEDEI MAGI"Grazie all'opera di restauro è stata effettuataun'importante scoperta: la firma del pittoreGiovan Battista RecchiOlio su tela,cm. 450X350Duomo di ComoNelle pagina seguente, alcune fasi del restauro


"S. AMBROGIO"Olio su tela,cm. 215X130Duomo di Como"S. CARLO"Olio su tela,cm. 215X130Duomo di Como


"S. DIONIGI""S. SENATORE"Olio su tela,cm. 215X130Duomo di ComoOlio su tela,cm. 215X130Duomo di Como


EVENTIDICEMBRECittà dei Balocchiun MUSTper grandi e picciniSi avvicina l’inverno…e puntuali tornanole prime anticipazioni sulla Città dei Balocchi.Tra le tante iniziative che darannovita alla XVI edizione della manifestazionenatalizia <strong>com</strong>asca, abbiamo deciso dipuntare i riflettori, in anteprima, sulla VMostra di Presepi allestita nella chiesa diSan Gia<strong>com</strong>o. Come accade già da alcunianni, saranno presentate, in occasione diquesta esposizione, alcune opere di proprietàdel Sig. Giancarlo Garavaglia, titolaredel negozio Andreoni Presepi di Varese,uno dei pochi luoghi nel nord Italia(se ne contano soltanto due) specializzatonella vendita di diorami e presepi. Incontriamoil Sig. Garavaglia e gli chiediamodi svelarci qualche curiosità sulla suaprofessione e su quello che sarà presentatoin occasione della Città dei Balocchi.«Il presepe, in polistirolo e legno, chesarà presentato a Como, raffigura una cascinalombarda ed in particolare l'internodi una corte. Ci saranno poi altre opere,provenienti da preziose collezioni private».In questi anni si è <strong>com</strong>preso quantaattrattiva abbia sui visitatori una mostra<strong>com</strong>e quella di San Gia<strong>com</strong>o. Ma ora cichiediamo: che tipo di clientela frequentaun negozio specializzato nella venditadi presepi? «Ci sono tre tipi di clienti: iltradizionale, che acquista il presepe inoccasione del Natale; l’appassionato, checostruisce diorami e viene ad acquistaremateriale già nei mesi di gennaio e febbraio;il collezionista, alla continua ricercadi oggetti particolari e quindi interessatoad acquistare durante tutto l’anno».Ci addentriamo un po’ nella sua attivitàe scopriamo che annualmente presso loshowroom di Varese, si svolgono corsi finalizzatialla costruzione di un presepe.«Da otto anni a questa parte, a gennaio,partono i miei corsi. Ogni allievo, nei cinquesabati di durata del corso, lavora allacostruzione di un diorama personale, inpolistirolo e legno». La Città dei Balocchianche quest’anno ha deciso quindi didedicare spazio alla tradizione, perché ilpresepe è Natale, perché esprime il verosenso della festa.DECEMBERCittà dei Balocchia MUST for adulds and kidsWinter time is <strong>com</strong>ing and Città dei Balocchi <strong>com</strong>eswith the winter. Among the appointments of the 16thedition of the event held in Como, we can find the 5thChristmas Crib Exhibition in the church of San Gia<strong>com</strong>o,where there are works property of Mr Garavaglia,owner of the shop Andreoni Presepi in Varese. Weask him to tell us some curiosities about what it willbe displayed on the occasion of the exhibition. «TheChristmas Crib that will be exhibit in Como representsa farm building located in Lombardy, in particular theinterior of a courtyard». Then we ask him what typesof customers he has, since he is specialized in ChristmasCrib. «I have the traditional customer who buysthe Christmas Crib; but there are also people keen onscale representations, or collectors who are alwayslooking for particular objects». Also this year Città deiBalocchi decided to give place to tradition, becauseChristmas Cribs is a sign of Christmas and recalls thetrue meaning of this event.120 121


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PEOPLEIn questa pagina e nelle seguentialcuni momenti di vita quotidianadelle suore dell'ospedale ValduceIn this page and in the following somemoments of daily life of the nunsin the Valduce hospitalGIOVANNINA FRANCHICARITÀincondizionatadi Suor Emanuela Bianchini e Rosaria Casalifoto Carlo PozzoniA più di due secoli dalla nascita di Giovanna Franchi, fondatrice dell’Ospedale Valduce di Como,incontro una figura importante che ha saputo raccoglierne l’eredità spirituale e testimoniarequotidianamente gli insegnamenti trasmessi. Si tratta di Suor Emanuela Bianchini, Madre Generaledella Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata che prestano la loro operanell’ospedale cittadino, per cercare di capire l’attualità della loro presenza e della loro missione.Madre Generale, ricordiamo la figura di “Giovannina”, così amichevolmente chiamata, donnacolta dell’alta borghesia facoltosa <strong>com</strong>asca dei primi dell’Ottecento, che tutto aveva nella vita,ma che decise di <strong>com</strong>piere una scelta ardita e pionieristica per quei tempi, quella di dedicarsitotalmente ai poveri, agli emarginati, ai malati di ogni genere, con una vita consacrata.Secondo Lei, oggi, Madre Franchi, <strong>com</strong>pirebbe di nuovo questa scelta?«Voglio ricordare che la scelta di vita di Madre Giovannina Franchi nel lontano 1853 fu la coerente,coraggiosa testimonianza del primato assegnato nel messaggio cristiano alla carità. Nelsuo “Metodo di vita” si legge: “Eserciteremo la carità verso il prossimo specialmente nell’assistenzacorporale e spirituale degli infermi, massime se moribondi col disporli ad una buonamorte, essendo quest’opera di carità più cara a Dio e più utile per la salvezza dell’anima.”126 127


A lato, dall'alto, la Madre Superiora Suor Alessandrae la Madre Generale Suor Emanuela;al centro, Suor Emanuela durante il ritualequotidiano per la preghiera in ricordo delleconsorelle defunte;sotto, le suore ospiti presso l'ospedale ValduceOn the side, from above, General Mother SuorAlessandra with General Mother Suor Emanuela; inthe middle, Suor Emanuela during the daily prayremembering the dead nuns; below, the nuns at theValduce hospitalA lato dall'alto, la Madre Maestra Suor Ernestacon la novizia Maria Maddalena;al centro, l'archivista Suor Francesca;sotto, una foto storica dell'ospedale ValduceOn the side, from above, Teacher Mother Suor Ernestawith the novice Maria Maddalena; in the middle, thefiling clerk Suor Francesca; below, an historical photo ofthe Valduce hospitalProfondi sono stati i mutamenti avvenutinell’epoca di Madre Giovannina (addiritturasorprendenti i progressi che hanno riguardatole tecniche diagnostiche e terapeutiche),ma l’impegno alla carità e all’assistenzaverso il sofferente ed il bisognoso continuaa porsi <strong>com</strong>e segno distintivo di ogni esperienzacristiana coerentemente vissuta. Sonofermamente convinta che anche oggi perMadre Giovannina le scelte sarebbero <strong>com</strong>eallora, ispirate alla volontà di realizzare questogeneroso e amorevole impegno. Anzi,oggi sottolineerebbe ancor di più quel “servirei malati con gran cuore” ossia con queigesti umili e semplici di servizio, mettendo inrisalto la dignità dell’uomo dal suo nascere alsuo morire».Voglio ricordare con Lei tre date: nel 1853,Suor Giovanna Franchi, con tre <strong>com</strong>pagne,apre la prima casa di accoglienza in via Vitani;nel 1879, la casa di via Vitani diviene insufficienteper ospitare il crescente numerodi ammalati e le consorelle, divenute sedici,si trasferiscono nella nuova struttura sorta inlocalità Valduce, la Casa della salute; nel 20<strong>09</strong>,dopo 130 anni, il Valduce, divenuto OspedaleGenerale di Zona, è ancora lì con la presenzae l’opera costante delle Suore Infermiere.Madre Generale, quali sono le motivazioniche l’hanno spinta a seguire le ormedella fondatrice?«Ho avuto modo di incontrare le Suore Infermieredell’Addolorata nella mia primissimaesperienza professionale nell’allora clinicaValduce. Ricordo di essere rimasta profondamenteaffascinata dalla loro generosità, abnegazione,semplicità nei confronti dei malatie ricordo altresì di essermi chiesta perchénon avrei anch’io potuto seguire l’esempioluminoso della loro fondatrice mettendo lamia vita al servizio del prossimo sofferente,abbandonando ogni interesse terreno. Fucosì che nel 1969 entrai in noviziato e nel1971 emisi i primi voti con una profonda gioiainteriore ed un grandissimo entusiasmo chemi faceva dire: “Ec<strong>com</strong>i Signore, manda me”,ricordando la chiamata del piccolo Samuele.Queste tre date sono fondamentali anche pernoi. Il 1853 segna l’inizio di un’opera davveromiracolosa, che rimane nel tempo, diventandosempre più strumento di una presenzacristiana nel mondo della sanità. Giovanninanon era né medico, né infermiera e così lesue tre <strong>com</strong>pagne, ma ardeva nel loro cuoreil desiderio di essere in qualche modo utili,vicine ai malati poveri ed in qualche manieraabbandonati. Giovannina non ha fatto questopassaggio offrendo solo i suoi beni, <strong>com</strong>eopera pia, ha rinunciato anche alla sua condizionesociale e si è messa in prima personaa servire i malati, soprattutto quelli poveri.Nel 1879 Giovannina è morta da sette annied il piccolo ospizio di via Vitani è diventatostretto ed insalubre per i numerosi malatiche vi affluivano. L’opera era stata affidataal gran cuore e alle mani esperte di MadreGiuseppina Pozzi, già cresciuta secondo gliinsegnamenti di Madre Giovannina Franchi,la quale individuò e acquistò un terreno e nel1878 iniziò una costruzione in un luogo piùspazioso e solatio, presso il torrente Valduce.Nel luglio 1879 la casa di salute Valduceaccolse la piccola <strong>com</strong>unità di via Vitani ed isuoi primi ospiti. Oggi l’ospedale di zona Valduceè diventato un ospedale grande; <strong>com</strong>eda tradizione vi operano persone sensibili edottimi professionisti, ma ciò che vogliamo èche lo spirito che ha dato i natali al Valducerimanga inalterato e si consolidi. Madre Giovanninae Madre Giuseppina volevano chei malati si sentissero <strong>com</strong>e a casa loro e cheuna grande tenerezza ac<strong>com</strong>pagnasse l’iterdelle terapie e globalmente l’assistenza fossefatta con gran cuore».Quale futuro immagina per l’Ospedale eper la sua Congregazione?«Alle nostre spalle c'è una storia, una magnificastoria che siamo chiamate a custodire128 129


LARIOEXPRESS, LA RISPOSTA PIÙ LOGISTICA.Sopra, da sinistra, Suor Barbara con un ospite;a destra, Suor Maria Adele nella nurseryÈ logico! Potenziare il proprio business significa anche affidarsi a chi sa offrirti il miglior servizio di gestionedella merce. Larioexpress è la risposta che cerchi grazie alla <strong>com</strong>pletezza del proprio apparato logistico e allacapacità di personalizzare le procedure secondo le tue esigenze. Trasporto, stoccaggio, capillarizzazione,gestione pratiche doganali, sono tutti aspetti che acquistano più valore quando chi te li offre ha un’esperienzaultraconsolidata e conosce ogni problematica relativa all’import-export.Usa la logistica, scegli Larioexpress.Above, from the left, Suor Barbara with a patient;on the right, Suor Maria Adele in the nurserye insieme a vivere oggi, ma anche a proiettare nel futuro. Cerchiamo di vivere serenamentequesti tempi che non sono né facili né semplici, affrontando i cambiamenti globali che sono inatto nel mondo sanitario e cercando di discernere che cosa la volontà di Dio, lo Spirito, la storia,il tempo, le situazioni concrete, la nostra gente ci chiede oggi in vista del domani. È certo chela nostra pratica professionale si adegua al ritmo del progresso in corso, ma è essenziale che ilnostro stile di vita si mantenga in linea di continuità con la lezione che Madre Giovannina ci halasciato, con il suo entusiasmo, con la sua dedizione, con il suo gran cuore <strong>com</strong>mosso dalla sofferenzadel malato. Occorre saggezza e grande coraggio perché nel nostro operare incontriamotanti problemi e tante sono le difficoltà nella gestione economica dell’azienda ospedale, manon ci mancano ragioni di speranza e per questo cerchiamo di guardare al futuro con serenità,giorno per giorno, senza ansie di sopravvivenza perché sia la nostra vita di religiose, sia quelladell’ospedale sono un bene che Dio cura e che sta a cuore a lui prima che a noi».Occuparsi ogni giorno con alta professionalità, con doti umane e sensibili, delle persone sofferenti,sole e spesso alla ricerca di risposte concrete, è sicuramente un <strong>com</strong>pito arduo che nontutti sono in grado di svolgere.Dove trova la forza per riuscire ad accogliere con il sorriso chi Le chiede aiuto?«Con la mia risposta alla chiamata di Dio ho fatto la scelta più importante della mia vita: di affidarmie di fidarmi di Lui. Per questo, sin dal mio risveglio, mi rivolgo a Dio recitando le preghieredel salmo 62: “O Dio tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia.” Sì, con Lui al miofianco possiedo la certezza che il suo amore mi guiderà, momento per momento, e mi aiuteràad affrontare circostanze, decisioni, situazioni, cercando di operare per il maggior bene. Trovo inLui la forza per accogliere chi mi chiede aiuto, attraverso la preghiera personale e <strong>com</strong>unitaria.Nel “metodo di vita” della Fondatrice si legge che davanti al tabernacolo <strong>com</strong>prese la volontàdi Dio e attinse la forza per attuare ciò che Lui voleva ed, io, sua figlia, non devo cercare di farealtrettanto con serenità e gioia? Inoltre la parola di Dio meditata è <strong>com</strong>e dice il salmo: “lampadaai miei passi e luce al mio cammino”».Oggi viviamo in una società multi-etnica e multi-religiosa: <strong>com</strong>e è il suo rapporto e quellodelle consorelle nei confronti dei malati di diversa provenienza e credo? Loro Vi accettanoo vi guardano con sospetto e timore?«Rispondo a questa domanda andando ad attingere alla fonte genuina della Fondatrice: “il nostroservizio di carità deve essere fatto con un amore universale che tutti abbraccia nel SignoreSupply Chain • Customs • Warehouses • Pick & Pack • Distribution • Track & Trace130www.larioexpress.<strong>com</strong>


SuperFlash. La carta che si crede una banca.Sopra, S.E. Mons. Diego Coletti in visita all'ospedale ValduceAbove, S.E. Mons. Diego Coletti visiting Valduce hospitale non esclude nessuno”. Dobbiamo essere universali, senza categorie di persone, senza restrizioni,senza limiti: al povero, al malato, deve essere dato il meglio cercando di realizzare la parolaevangelica: “Qualunque cosa avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatto a me”. Nelnostro rapporto con i malati non ho mai rilevato nessun atteggiamento pregiudiziale negativo,anzi, veniamo cercate, apprezzate e registriamo sentimenti di fiducia e di confidenza personale».Lei è all’Ospedale Valduce da quarant'anni: sono numerose le persone che ha avuto mododi incontrare e di conoscere. Ha un ricordo particolare legato ad un’esperienza speciale?«Ho avuto nella mia esperienza la possibilità di incontrare tante persone malate e ritengo checiascuna di esse mi abbia donato di più, soprattutto nell’aspetto spirituale, di quanto io abbiasaputo dare. Le più grandi gioie non sono state quelle collegate al riconoscimento della miaprofessionalità, ma quelle derivanti da un incontro pienamente umano, disponibile, generoso,testimoniando nel quotidiano i consigli della mia Fondatrice che voleva che i malati fossero alcentro delle nostre attenzioni, cioè “con gran cuore che non sia abitua mai alla sofferenza altrui".Ho un ricordo particolare nel cuore per le molte persone che nella loro sofferenza hanno saputomantenere una grande dignità umana, suscitando ammirazione in tutti coloro che li avvicinavano.Colgo l’occasione per ringraziare quei malati che hanno lasciato e un ricordo profondo per laloro testimonianza di coraggio dimostrata nel voler lottare nel dolore della loro grave malattia.Sono state esperienze che conservo in me <strong>com</strong>e doni preziosi perché mi hanno insegnato adaffrontare la vita nei suoi più dolorosi risvolti con pazienza, coraggio, serenità, abbandono eprofonda riconoscenza, anche solo con un semplice ed insignificante servizio. Ho avuto ancheil dono di vedere riavvicinarsi a Dio persone che si erano allontanate dalla Chiesa da trenta oquarant'anni, ossia dal tempo della scuola o del matrimonio. Per una religiosa della mia Congregazione,è veramente la gioia più grande e realizzazione del mandato di Madre Giovannina: “Curarei corpi per arrivare alle anime”. Ricorderò sempre gli occhi espressivi e lo sforzo di sorridereper dire grazie di quei pazienti che, a causa della loro grave malattia non potevano esprimersicon le parole. No, grazie devo dirlo io e ve lo dico con gran cuore e una preghiera».GIOVANNINA FRANCHIUNCONDITIONALcharityGeneral Mother, what are the reasons that leadyou following the footprints of the founder?I would mention three years: 1853, 1879 and20<strong>09</strong>. «I got the chance to meet the Nun Nursesof the Sorrowful Virgin in my very first job experiencein the Valduce Hospital. I remembered Iwas fascinated by their generosity, self-sacrificeand simplicity. So in 1969 I entered the Novitiateand in 1971 I took vows with deep joy and enthusiasm.1853. Giovannina wasn’t a doctor ora nurse, but she wanted to be helpful in someway, she founded the first Help Center in via Vitani.1879. It’s 7 years Giovannina died; MotherGiuseppina Pozzi continued the project withgreat generosity and expert hands. In 1878 shestarted building the center near the torrent Valduceand in July 1879 the Health Center Valducereceived the small <strong>com</strong>munity of via Vitani.20<strong>09</strong>. Now the Hospital in the Valduce area is abig hospital; but we want to keep the same attitudeof the beginning».• Il canone annuo è di e 9,90• Puoi ricevere o disporre bonifici, e accreditare lo stipendio• Puoi utilizzarla in Italia e all’estero• Prelevi gratuitamente presso i nostri 6.500 sportelli automatici• Acquisti online con la massima sicurezzawww.vogliosuperflash.<strong>com</strong>Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali dellaCarta SuperFlash e dei Servizi via internet consultare i Fogli Informativi disponibilipresso le Filiali e sui siti internet delle Banche del Gruppo Intesa Sanpaolo checollocano la Carta.132


EVENTIdi Isabella Predafoto Mattia Vacca, Archivio CLACPromuovere il sistema artigiano e designdell’intera Brianza. Questa la nuova missiondel Clac, presentata nelle scorse settimanedal presidente Silvio Santambrogio che, dabuon imprenditore, non si è limitato alleparole, ma ha messo in evidenza quale saràlo strumento per raggiungere gli obietti-134 135


A destra, il presidente del CLAC Silvio Santambrogio; sotto, laplatea presente alla conferenza stampaA sinistra, sopra, i relatori della conferenza;sotto, la direttrice del CLAC Ilenia BrennaOn the right, the president of CLAC Silvio Santambrogio;below, the public during the press conferenceOn the left, above, the speakers of the conference;belove, the director of CLAC Ilenia Brennavi previsti: il Festival del Design. Non soloidee, ma un progetto concreto che potràdare lustro a tre province (Como, Lecco eMonza), 36 <strong>com</strong>uni, 447mila abitanti e 4.500imprese nel solo settore legno arredo (conoltre 22mila addetti). «Il Clac, fin dalla suanascita nel 1992, ha avuto <strong>com</strong>e missionequella di fornire servizi alle aziende piccolee grandi del nostro territorio - ha spiegatoSantambrogio - Il Centro ha sempre fattocose grandi, ma il mondo negli anni è cambiatoe anche per il Clac era necessaria unasvolta. Pensare il “nostro” territorio non piùsolo <strong>com</strong>e la Brianza canturina e <strong>com</strong>asca,to darà all’area brianzola la promozionenecessaria per essere conosciuta in tutto ilmondo. Un discorso del genere non è maistato fatto in maniera così collegiale dalletre province e questo oggi diventa fondamentale,visto che i nostri <strong>com</strong>petitors sisono rafforzati e sono sempre più bravi afarsi conoscere». Il Festival del Design saràun appuntamento unico al mondo per lapresenza della filiera produttiva <strong>com</strong>pleta,programmato per giugno 2010: «Il design ènato qui e soltanto noi possiamo mettere incampo un connubio tra progetto e produzionetanto eccellente».FESTIVAL of Designin BRIANZAPromoting craftsman system and design allover Brianza. This is the new mission of Clac,presented in the last few weeks by the presidentSilvio Santambrogio. As any good entrepreneur,he also stressed the importance ofthe instrument, which will be used to reach theexpected goals: Design Festival. Not just ideas,but also a real project involving the three provinces(Como, Lecco and Monza), 36 municipalities,447.000 inhabitants and 4.500 enterprisesin the wood furniture (with more than 22.000ma anche monzese e lecchese è un cambiamentoimportante. Ora il nostro riferimentosono le aziende del legno arredo, del tessilee del metalmeccanico che fanno design».Fatta questa doverosa premessa, ecco l’annunciodell’evento destinato a cambiare(in meglio) la vita economica del distrettobrianzolo: «Il nuovo CdA del Clac è formatoda un gruppo di amici che si sono messi adisposizione per creare qualcosa di grandee indimenticabile per il territorio. Abbiamoquindi pensato al Festival del Design. Lamission delle nostre aziende rimane quelladi vendere, di “fare fatturato”: questo evenworkers).«Clac was born in 1992 and its maingoal was to supply services to small and bigenterprises in our territory – explained Santambrogio– the Center has always worked on bigprojects, but the world changed during the yearsand Clac needed a change too. We have tothink about our territory not just as Brianza inthe Cantu and Como area, but also in the Monzaand Lecco area. It represents a great change.Now our reference points are wood furnitureenterprises, textile enterprises and engineeringenterprises which develop the design aspecttoo». After this premise, the announce of theevent which should improve the economic lifein Brianza: «The new Administration Councilof Clac is made of a group of friends, who putthemselves at disposal to create something bigand unforgettable for our territory. We thoughtabout a Design Festival. The mission of our enterprisesis to sell and issue invoices: this eventwill be a way to promote Brianza in the world.Such a project has never been developed by thethree provinces together and this is a very importantstep, as our <strong>com</strong>petitors are strongerand they are more and more present». DesignFestival is a unique appointment all over becauseit involves the <strong>com</strong>plete production andit will take place in June 2010:«Design was bornhere and we are the ones who have to <strong>com</strong>bineour projects and excellent productions».136 137


INSIEMECONTINUIAMO A DAREVALORE AL FUTUROADVERTISING100 ANNIdi SUZUKIA sinistra, dall'alto, modello SuzuLight del 1955;in basso ultimo modello Grand VitaraOn the left, above, the model SuzuLight 1955;below, the newest model Grand VitaraCorreva l’anno 19<strong>09</strong> quando ad Hamamatsu,da un’idea del giapponese Michio Suzuki, nasceil primo stabilimento per la produzionedi macchinari per l’industria tessile. Da quelgiorno, l’azienda nipponica Suzuki ha <strong>com</strong>piutopassi da gigante, si è modificata, è statacapace di divenire uno dei principali costruttoridi automobili, motociclette e motori fuoribordodel mondo. Ma ripercorriamo questastoria, lunga 100 anni. Nel 1920 l’azienda diventaSuzuki Loom Manufacturing Co e nel1952, superato il difficile momento bellico,<strong>com</strong>incia a produrre biciclette a motore. Nascecosì Suzuki Power Free, la prima motoprodotta dall’azienda. Da questo momentoin poi <strong>com</strong>incia la vera crescita del marchioSuzuki che, grazie alle eccellenti cifre di venditadel nuovo prodotto, chiude definitivamentecon la fabbricazione di telai, tanto damodificare il proprio nome in Suzuki MotorCompany. Nel 1955 nasce la prima automobiledi piccola cilindrata, Suzulight, che apreall’azienda le porte del mercato automobilistico.Suzuki ha da allora proseguito con ilproprio sviluppo, puntando su affidabilitàe innovazione, tanto da divenire la secondacasa automobilistica per grandezza in Giappone(Fonte: JAMA giugno 20<strong>09</strong>). I numeriparlano di 192 paesi di distribuzione, 35 impiantidi produzione suddivisi tra Giappone,Nord America, Sud America, Europa, Africae Asia. Oltre ad un consolidato mercato interno,Suzuki sta vedendo accrescere, annodopo anno, anche le vendite nei mercatiesteri, soprattutto in Europa.Sede: Corso Unità d’Italia, 11 - Cantù (CO) - Tel. 031.719.111 - Fax 031.711.550e-mail: info@cracantu.it - n. di CASSAinlinea 840-008800Filiali in città: Vighizzolo - Mirabello - Cascina Amata - PianellaFiliali: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Capiago Intimiano - Intimiano, Capiago Intimiano - Olmeda,Carimate, Carugo, Cermenate - Asnago, Cermenate centro, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago,Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato,Novedrate, Olgiate Comasco, Sondrio, Vertemate con Minoprio.100 yearsof SUZUKIIn 19<strong>09</strong> the Japanese Michio Suzuki had the idea ofthe first plant to produce machines for the textileindustry in Hamamatsu. Since that day the Japanese<strong>com</strong>pany made important steps, modifyingitself and be<strong>com</strong>ing one of the main producersof cars, motorbikes and outboard motors in theworld. But let’s go back to this 100 year history. In1920 the <strong>com</strong>pany became Suzuki Loom ManufacturingCo and in 1952, over<strong>com</strong>ing the difficulttime of World War II, it started the production ofmotorbikes. So Suzuki Power Free became the firstbikes which was produced by the <strong>com</strong>pany. Fromthat time the brand Sukuki started its real growth,thanks to the number of sales of the new product,it stopped the production of looms and it changedits name into Suzuki Motor Company. In 1955the <strong>com</strong>pany produced its first car Suzulight andopened the car market. Then Suzuki continued itsdevelopment relying on reliability and innovation,so that it became the second largest automobile<strong>com</strong>pany in Japan (JAMA giugno 20<strong>09</strong>). Numbersspeak for themselves: 192 retailer countries, 35 productionplants in the following countries: Japan,North America, South America, Europe, Africa,Asia. Moreover Suzuki has a steady national marketand year by year sales in the foreign marketsare growing, above all in Europe.INFOAutotecnica A&BMontorfano, lungo la Strada Statale Briantea(Statale Como-Bergamo), tel. 031/200 252Como, via Napoleona(ang. P.zza San Rocco), tel. 031/24 17 64www.absuzuki.it138www.cracantu.itDIFFERENTE PER SCELTA


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Il progetto Produzione Serica in Lombardia dal 1400 al 2000 è iniziato nel2007 e terminerà nel 2015 con due percorsi paralleli: la ricerca storicoscientificae la divulgazione. Consiste nell’individuare i tessili serici prodottiin Lombardia tra il XV e il XX secolo, ancora esistenti nei musei europeie nordamericani o negli archivi delle aziende lombarde. Partecipanoalla ricerca ben nove istituzioni europee e quindici studiosi, coordinatida Chiara Buss, direttore del Dipartimento Arti Applicate dell’ISAL. I risultatidi questa settennale ricerca (21.000 tessuti, 40.000 immagini ad altarisoluzione, 91.000 dati storici, tecnici e scientifici) sono riuniti nel catalogomultimediale www.setainlombardia.org, a consultazione gratuita. Laprima fase della ricerca è in rete in italiano e inglese dal 15 ottobre 20<strong>09</strong>.Un simile archivio non esiste per nessun altro distretto tessile al mondo.La prima fase del progetto ha preso in esame il Ducato di Milano ed eccoquindi la mostra Seta · Oro · Cremisi - Segreti e tecnologia alla corte deiVisconti e degli Sforza che si inaugura il 28 ottobre al Museo Poldi Pezzolidi Milano e che sarà ac<strong>com</strong>pagnata dal primo volume della collana Setain Lombardia. Le successive fasi del progetto, ciascuna corredata da unamostra e da un volume della collana, saranno: Seta · Oro · Cocciniglia- Lusso e devozione nella Milano spagnola (1535-1706), Il ciclo <strong>com</strong>pletodella seta nella Lombardia austriaca (1706-1860), Tessitura lombardaall’origine dell’industrializzazione italiana (1860-1939), Il tessile <strong>com</strong>ascoe lo stilismo milanese (1945-1990).The project Silk Production in Lombardy from the 15th to the 20th centurystarted in 2007 and will end in 2015 with two parallel routes: historic-scientificresearch and popularization. It aims at detecting the textile productsmanufactured in Lombardy between the 15th and the 20th century, whichcan still be found in the European and North-American museums or in thearchives of <strong>com</strong>panies located in Lombardy. Nine European institutions andfifteen scientists are taking part in the research, coordinated by Chiara Buss,director of the ISAL Applied Arts Department. The results of this research ofseven years (21.000 fabrics, 40.000 high resolution images, 91.000 historical,technical and scientific data) will be collected in the multimedia cataloguewww.setainlombardia.org, with could be consulted for free. The first part ofthe research is on line from 15th October 20<strong>09</strong>. No other textile district in theworld has similar archives. The first part of the project involved the Milanesecourts with the exhibition Silk · Gold • Kermes. Secrets and Technology at theVisconti and Sforza courts, which will be inaugurated on 28th October at theMuseo Poldi Pezzoli in Milan, on this occasion there will be the presentationof the first volume of the series Silk in Lombardy. The following parts of theproject, each of them connected with an exhibition and a volume of the series,will be: Silk • Gold • Cochineal – Luxury and Devotion in the Spanish Milan(1535-1706); The <strong>com</strong>plete Cycle of Silk in the Austrian Lombardy (1706-1860);Lombardy Weaving at the beginning of the Italian Industrialization (1860-1939); Textile Manufacturing in Como and Style in Milan (1945-1990).Sopra, velluto a due altezze broccato e allucciolato in oro, HistorischesMuseum, Berna; sotto, kaftano, velluto a due altezze broccato eallucciolato in oro, Museo Nazionale d'Arte, BucarestAbove velvet in two widths with gold decorations, Historisches Museum,Berna; below, caftan, velvet in two widths with gold decorations, MuseoNazionale d'Arte, BucarestSopra, Codice miniato, Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti in orazione davantia San Girolamo, 1462, Archivio di Stato, Milano; sotto, Sant'Alessandro, ricamo inseta policroma, oro filato e paillettes, Piviale, Museo Adriano Bernareggi, BergamoAbove, the Codice miniato, Francesco Sforza and Bianca Maria Visconti praying in frontof San Girolamo, 1462, Archivio di Stato, Milan; below, Sant'Alessandro, embroidery inpolicrome silk, gold and paillettes, Piviale, Museo Adriano Bernareggi, BergamoProgramma <strong>Ottobre</strong> 20<strong>09</strong>- Febbraio 201014 OTTOBRE, ORE 17.00Presentazione del progettoProduzione Serica in Lombardia (PSL)Fondazione CariploVia Manin, 23 Milano15 OTTOBREAttivazione in rete delcatalogo multimediale PSLwww.setainlombardia.org22 OTTOBRE, ORE 18.00Presentazione del progettoProduzione Serica in Lombardia (PSL)Confindustria ComoVia Raimondi, 1 Como23 OTTOBRE, ORE 17.00Presentazione del progettoe del volume Seta · Oro · CremisiSegreti e tecnologia alla cortedei Visconti e degli SforzaIstituto per la Storia dell’Arte LombardaPalazzo Arese Jacini, Cesano Maderno (MB)28 OTTOBRE, ORE 18.00Inaugurazione della mostraSeta · Oro · CremisiSegreti e tecnologia alla cortedei Visconti e degli Sforza29 ottobre – 21 febbario 2010Orario: 10.00-18.00 da mercoledì a lunedìMuseo Poldi PezzoliVia Manzoni, 12 Milano29 OTTOBRE, ORE 11.00Inaugurazione della mostraLa Milano degli Sforza29 ottobre – 19 dicembreOrario: 9.00-17.00 da lunedì a venerdìArchivio di StatoVia Senato, 10 MilanoNOVEMBRE-FEBBRAIO 2010Gli incontri del mercoledìSeta · Oro · CremisiOre 18.00, ingresso gratuitoMuseo Poldi PezzoliVia Manzoni, 12 Milano142 143


ARTEe lucean le stelle...20<strong>09</strong>miniartextilcosmofoto Mattia VaccaARTE144 145


In questa pagina, l'allestimento della mostrapresso la chiesa di San Francesco;nella pagina precedente un artista all'operaIn this page, the set up of the exhibitionin the church San Francesco;in the previous page an artist at work“e lucean le stelle…” fino al 15 novembrecon 20<strong>09</strong>miniartextilcosmo. La Chiesa di SanFrancesco a Como sarà sede dell’edizione20<strong>09</strong> della Mostra Internazionale d’Arte TessileContemporanea, organizzata dall’associazione“Arte&Arte”, ispirata all’universo, inoccasione dell’Anno Mondiale dell’Astronomiaproclamato dall’ONU. La rassegna, curatada Luciano Caramel, presenta le operefinaliste del concorso annuale 20<strong>09</strong>: 54 minitessili,selezionati tra 378 progetti pervenutiad “Arte&Arte” da 40 differenti paesi, oltre a25 installazioni di grande formato. Gli artisti,in occasione della 19° edizione, sono stati invitatia confrontarsi e a verificare nuovi campid’indagine e di ricerca attraversando l’universo.Sede principale, <strong>com</strong>e detto, la Chiesadi San Francesco, ma in città sono presentialtre location: il Teatro Sociale, la Camera diCommercio, la Cassa Rurale ed Artigiana diCantù, oltre al Museo Civico ArcheologicoPaolo Giovio. Gli eventi collaterali propostinell’ambito dell’evento: 10 ottobre, ore 16.00– Chiesa di San Francesco: L’Universo <strong>com</strong>eopera d’arte contemporanea, conferenzaProf. Marco Cagnotti; 15 ottobre, ore 17.00 –Chiesa di San Francesco: Luce e Arte, Designe Architettura, tavola rotonda Prof. Dell’AcquaBellavitis; 24 ottobre, ore 15.00 – MuseoCivico Archeologico “Paolo Giovio”: Il grandecerchio litico: lettura di un ritrovamentoenigmatico, conferenza Dr.ssa Stefania Jorio.e lucean le stelle...20<strong>09</strong>miniartextilcosmo“e lucean le stelle…” until 15th November with20<strong>09</strong>miniartextilcosmo. The church of San Francescoin Como will host the edition 20<strong>09</strong> of theInternational Exhibition of Contemporary TextileArt, organized by the association “Arte&Arte”,inspired by the universe, on the occasion of theWorld Year of Astronomy, announced by the UN.The event, organized by Luciano Caramel, presentthe finalists of the annual <strong>com</strong>petition 20<strong>09</strong>: 54minitextiles, selected among 378 projects sent to“Arte&Arte” from 40 different countries, moreoveryou can find 25 work of arts in big format. On theoccasion of the 19th edition, the artists were invitedto discuss and find out new research sectors crossingthe universe. The Church of San Francesco, aswe already said, is the main centre but in the citythere are other locations: Teatro Sociale, Chamberof Commerce, the bank Cassa Rurale ed Artigianadi Cantù and also Museo Civico Archeologico PaoloGiovio. Here follows the side events connectedto the main one: 10th October, 4.00 pm – Churchof San Francesco: The Universe as a contemporarywork of art, by Prof. Marco Cagnotti; 15th October,5.00 pm – Church of San Francesco: Light and Art ,Design and Architecture, round table Prof. Dell’AcquaBellavitis; 24th October, 3.00 pm – Museo CivicoArcheologico “Paolo Giovio”: The big lithic circle:literature of a enigmatic findings, by Stefania Jorio.146 147


PEOPLENella foto lo stato attuale del cantiere delnuovo ospedale Sant'Anna di ComoIn the photo the present condition of the constructionsite of the new hospital Sant' Anna in ComoANDREA MENTASTIIl Managerdell' OSPEDALE"AD PERSONAM"di Daniele Brunatifoto Archivio ufficio stampa Ospedale Sant'Anna, Carlo Pozzoni148 149


Nelle foto gli stati di avanzamento dei lavoridel nuovo ospedaleIn the photo the construction developmentsof the new hospitalSpinti dalla curiosità <strong>com</strong>une anche dei nostri lettori,a due anni e mezzo circa dalla posa della primapietra (15 novembre 2006) del nuovo OspedaleSant’Anna nella piana dei “Tre Camini”, intervistiamoin esclusiva per Magic Lake il Direttore Generale,Dott. Andrea Mentasti, da 18 mesi a capodall’Azienda Ospedaliera <strong>com</strong>asca.Quali sono le basi su cui si fonderà il nuovoSant’Anna?«Sappiamo che la tendenza in campo medico è lacontinua ricerca di strutture capaci di offrire l’opportunitàdi una crescita a livello professionale.Questo è ciò che offrirà il nuovo Sant’Anna: unastruttura ospedaliera con strumentazioni all’avanguardiache consentiranno di attrarre a Como lerisorse mediche più attente. Abbiamo deciso dimettere al centro la persona: i medici potranno lavorarein un ambiente nuovo dotato delle miglioriattrezzature ed i pazienti avranno un’accoglienza edelle prestazioni sanitarie migliori. L’investimento<strong>com</strong>plessivo, sviluppato grazie all’importante supportodella Regione Lombardia, sarà di oltre 250milioni di euro».Chi sta lavorando insieme a Lei a questo progetto?«Siamo un team di 20 figure professionali, ognunacon una specifica <strong>com</strong>petenza, che si stanno impegnando12 ore al giorno, assumendosi direttamentetutte le responsabilità di questo progetto. Spesso,e parlo anche in prima persona, le difficoltà cheabbiamo incontrato ci hanno anche fatto perderenon solo il sonno...».La domanda che più di sovente si rivolgonoi cittadini <strong>com</strong>aschi è: quale sarà il valore aggiuntodel nuovo ospedale?«Rispetto all’attuale ospedale, che già dispone diottime tecnologie e validi professionisti, il valoreaggiunto sarà rappresentato da un insieme di novità.La più evidente sarà quella ambientale. Infattisia gli operatori, intesi <strong>com</strong>e medici e infermieri,sia i pazienti, si troveranno in un ambiente moltopiù moderno, <strong>com</strong>odo, tecnologico, dove anche illivello di accoglienza alberghiera avrà molte stellein più. L’80% delle apparecchiature sarà cambiatoe verranno implementate tutte le strumentazionitecniche più moderne, oggi non tutte presenti invia Napoleona (inclusa l’importantissima Pet), conun notevole incremento del livello qualitativo e logisticoe in generale della capacità di prestazione».Le nuove strutture ospedaliere hanno, tra i variobiettivi, quello di ridurre e avvicinare spazi etempi. Anche voi vi siete mossi in questa direzione?«Regola <strong>com</strong>une è che i nuovi ospedali siano tutticostruiti fuori dalle città per permettere un’accessibilitàpiù facile. Con questa struttura d’eccellenzasaremo in grado di soddisfare le crescenti richiesteche ci vengono da tutto il territorio. Non dobbiamodimenticare, infatti, che il Sant’Anna non è l’ospedalecittadino, ma quello provinciale».A proposito di ospedale cittadino…Valduce eSant’Anna: rivalità o convivenza?«Sono convinto che queste due realtà già convivonoe lavorano insieme. Sant’Anna e Valducecontinueranno a lavorare in modo sinergico, graziealla scelta di svilupparsi in specialità diverse. Sicu-150


Sopra, il direttore generale Andrea Mentasti con il direttoresanitario dell'azienda ospedaliera Sant'Anna, Laura Chiappadurante un sopralluogo nei nuovi reparti; sotto, AndreaMentasti con Francesca Martini, sottosegretario al Welfare invisita alla struttura ed a una delle camere tipoAbove, the general director Andrea Mentasti whit the healthdirector of the hospital Sant' Anna Laura Chiappa duringa visit in the new departments, below; Andrea Mentasti withFrancesca Martini, undersecretary of Welfare visiting the hospitaland one of the future roomsramente il Valduce avrà un ruolo importante neimesi in cui ci sarà il trasloco e la collaborazionesarà determinante per la riuscita dell’operazione».Quando entrerà il primo paziente?«Il calendario prevede per il 30 novembre 20<strong>09</strong>il termine del cantiere e per dicembre l’iniziodei collaudi che dureranno fino a fine maggio.Nell’estate del 2010 inizierà poi il trasloco chedovrebbe terminare nei mesi tra settembre e dicembre».Cosa si aspetta al momento della consegnadelle chiavi del nuovo ospedale?«Mi piacerebbe che maturasse nella gente la consapevolezzadella nostra importante impresa evorrei che i giudizi sul nostro operato non emergesserosolo davanti alle prime difficoltà».Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto. Qualè Il suo <strong>com</strong>e Direttore Generale dell’OspedaleSant’Anna?«Arrivare alle fine del 2011 e poter dire “questoospedale non solo è nuovo, ma funziona bene”».ANDREA MENTASTIThe MANAGERof the Hospital“ad personam”It’s two years and a half that the first stone ofthe new Sant’Anna Hospital was positioned(15th November 2006), we interviewed the GeneralDirector, Andrea Mentasti.What are the basis upon which the newSant’Anna Hospital will be founded?«We decided to have the single person as a referencepoint: doctors will work in a place withthe best equipments and patients will have betterservices and better health assistance».What will the added value of the new Hospitalbe?«Both the staff and the patients will find a modernand technologic place, with much morestars regarding the acceptance».New Hospital Facilities have many goals,among which the closeness to place and times.Are you following this trend too?«The mutual rule is that the new hospitals haveto be built outside the city, in order to have aneasier access to them. We would satisfy the requestswe will receive from the entire territory».Valduce Hospital and Sant’Anna Hospital:rivalry or cooperation?«I am sure that still today this two realities cooperateand Valduce Hospital will have a veryimportant role during the transfer».When could the first patient enter the Hospital?«According to the calendar on 30th November20<strong>09</strong> works will be finished, in December therewill be the testing until the end of May. In summer2010 the transfer will start and then endbetween September and December».152


PEOPLEA destra, Nini Binda in alcuni momenti di gara: in alto,Campionato d'Europa classe 250, Berlino (3° classificato);al centro, arrivo della Pavia - Venezia (1° classificato);sotto, Trofeo Campari (1° classificato)On the right, Nini Binda in some moments of <strong>com</strong>petition:above, Campionato d'Europa class 250, Berlin (3rd place);in the middle, arrival of Pavia - Venice (1st place);below, Trofeo Campari (1st place)NINI BINDAGENTLEMANDriverdi Gianfranco Casnatifoto Carlo Pozzoni, Archivio BindaAll’anagrafe è Palmiro, ma sono in pochia chiamarlo con il nome di battesimo. Separliamo però di “Nini” Binda lo conosconotutti. Componente di una storica famiglia disetaioli <strong>com</strong>aschi, Nini Binda ha attraversatomezzo secolo di storia <strong>com</strong>asca dall’industriaallo sport, nella duplice veste di sportivo attivoe di dirigente, per finire all’esperienzapolitica. Il suo mandato nella giunta di PalazzoCernezzi ha lasciato un segno in cittànella qualità di assessore con cinque deleghe,alcune di peso. Siamo andati a trovarlonella sua residenza di campagna, ma non perparlare di politica o della situazione attualedei setaioli <strong>com</strong>aschi. La vista del laghettodi Montorfano, incastonato nel verde deiboschi alle porte della città, risveglia vecchiricordi. A volte ti senti un sopravvissutoin questo ansimante cammino che è la vita.Ad accendere la fiamma di sfide lontane, poi,basta posare lo sguardo sulla bacheca cheoccupa un’intera parete. Lì c'è un’infinità dicoppe e trofei, che Nini Binda ha vinto sui circuitiacquatici d’Italia e d’Europa. Eh, sì. Lui èrimasto uno dei pochi veri gentleman driverdella motonautica, perché cresciuto quandole corse dei motoscafi erano davvero riservateall’élite della società. Appena terminato ilsecondo conflitto mondiale, potevano permettersidi correre in motoscafo solo personaggidella nobiltà o dell’alta borghesiaindustriale. Pensiamo al conte Carlo Casalini,ai nobili Carlo Felice Trossi e Massimo Letodi Priolo, tanto per citare i nomi più in vista.«Ho avuto il privilegio di conoscere uominidi estrema eleganza, allora non c’erano le154 155


A lato, da sinistra Dell' Orto, Binda, Viganò;Sotto,il pluri campione del mondoRenato Molinari, Nini Binda, e lo storico segretariodella Mila Sergio SallustiOn the side, from the left Dell' Orto, Binda, Viganò;below, Renato Molinari, Nini Binda, Sergio Sallustisponsorizzazioni <strong>com</strong>e oggi – spiega NiniBinda – quindi poteva correre soltanto chiaveva i mezzi finanziari per farlo. Per di più igentlemen non solo correvano, ma avevanoanche uno stile nel presentarsi alle gare. Tipicoesempio il conte Umberto Marzotto, chevinse la Mille Miglia automobilistica vestendoil pullover di cachemire». Ma negli anni’50, accanto alla nobiltà con la passione dellecorse, andava facendosi strada sul nostrolago l’attività dei maestri d’ascia. Il fenomenoera nato e si era sviluppato, diciamo la verità,per via del contrabbando. I nostri costruttorinautici, realizzavano barche sempre più velociper sfuggire all’inseguimento delle vedettedei finanzieri. La continua gara tra legalitàe illegalità, ed il progressivo miglioramentoeconomico delle popolazioni del lago, portaronoalla “conversione” dell’inventiva deinostri maestri d’ascia verso la costruzione dimotoscafi da <strong>com</strong>petizione sempre più veloci,guadagnandosi una fama mondiale cheresiste tuttora. Nascevano i mitici “tre punti”,che hanno fatto la storia della motonautica.Uno dei più geniali costruttori fu Angelo Molinari,titolare del Cantiere Lariano posto sottoi “Distinti” dello Stadio Sinigaglia. A partiredal 1950, l’allora presidente della M.I.La (MotonauticaItaliana Lario), Aldo Ayala, ebbe labrillante idea di portare i motoscafi a gareggiaread alta quota. Nasceva il Gran PremioMotonautico del Cadore, in origine ad Alleghe,poi a Pieve di Cadore ed Auronzo. E’proprio ad Auronzo di Cadore che nel 1952si cimenta nella gara dei piccoli fuoribordo250 cc., Nini Binda. «Era tutta un’emozionee soprattutto abbastanza faticoso correresu quelle barche, dovendo stare sdraiati. Laguida era elettrizzante – racconta – e si avevasempre la sensazione di volare. Ci si divertivamoltissimo e le sfide, poi, finivano semprein una festa tra amici. Allora le barche eranomolto meno sicure di quelle di oggi: non avevanola capsula di sicurezza, che protegge ilpilota e gli scafi erano fragili <strong>com</strong>e il cartone,essendo costruiti con il legno e la tela». I concorrentierano più o meno sempre gli stessi:Angelo Molinari, Emilio Osculati, Carlo Grassi,Alberto Vitali, Nando e Gigi Dell’Orto, PrimoStella. «Per la verità la mia prima passione ful’auto da corsa – confessa – ma la cosa duròpoco perché mio padre (Gianni Binda, cheè stato anche presidente del Calcio Como,n.d.r.) mi diceva che correre in macchina erapericoloso, non rendendosi conto che in motoscafolo era ancora di più. Comunque, andòcosì e ci presi immediatamente una passionetale da essere in giro ogni domenica a correre.Avevo <strong>com</strong>e meccanico Fiorenzo Tagliabue».Tra l’altro Nini è stato il primo <strong>com</strong>ascodel dopoguerra ad acquistare una Porsche.Ma ormai la motonautica gli era entrata nelsangue. Le vittorie <strong>com</strong>inciavano a diventarepiù frequenti, quando alternava i piccoli 250cc. motorizzati Koenig al più performante660 cc. con propulsore Mercury, 4 cilindri,due carburatori, montato sul “tre punti” costruitoapposta per lui dall’amico-avversarioAngelo Molinari. Il 1955 segna una serie disuccessi, a <strong>com</strong>inciare dai record mondialidella classe DS 660 stabiliti sulla base di Sabaudia.Con lo scafo Molinari/Mercury realizzainfatti, due primati, infrangendo ilmuro dei 100 all’ora: di fondo a 102.176km./h e di velocità a 105.730 km/h conuna punta massima di 146 km/h. I successisi susseguono ai successi. Arriva la vittoriadi classe nella Centomiglia del Lario ealla Pavia – Venezia del 1956. In quell’annovince anche il prestigioso Trofeo Campariall’Idroscalo di Milano, sempre nella categoria660. Ma anche nella 250 non è dameno. Memorabile, al riguardo, la vittoria157


A destra Nini Binda con il padre Gianni;sotto, Nini, Chicca e Mr. KissOn the right Nini Binda with his father Gianni;below, Nini, Chicca e Mr. Kissin volata sul Po a Torino, superando all’ultimaboa Emilio Osculati. Nell’estate del 1957 laFederazione Italiana Motonautica convoca larappresentativa italiana per i Campionati Europeia Berlino. Nini Binda riceve direttamentedall'allora presidente della FIM Vitaliano BorromeoArese la lettera di convocazione nellasquadra azzurra. Gareggia sul Tegeler See diBerlino con uno scafo diverso dal solito: unoSpeed Liner della classe 250 cc., con motoreKoenig, molto performante ed aggressivo. E’un successo perché quell’8 settembre 1957l'Italia ottiene la medaglia di bronzo e a vincerlaè Nini Binda. Lo sport agonistico praticatonegli anni verdi, oltre ad aver consentitoa Nini di frequentare persone di grande stilee capacità, gli ha insegnato a <strong>com</strong>battere leavversità e le sconfitte e che il vincitore nonè quello che vince sempre ma quello che nonè mai vinto.NINI BINDAGENTLEMAN DriverNini Binda is a member of a family, whosename is linked with the silk of Como, he crossedhalf a century of the history of his city:from the enterprise to the sport, being botha sportsman and a <strong>com</strong>pany director, endingup with a political experience.He is one of the very few gentleman driver ofthe speedboat racing, he started when thissport was just for the èlite.In the 50ies, together with the passion of racing,there was also the activity of axe masterson Lake Como. They built always fasterboats to escape from the lookouts of the customsofficers.After the economic improvement for the peopleliving on the lake, this challenge betweenlegality and illegality turned out to “change”the inventiveness of axe masters towards thebuilding of faster <strong>com</strong>petition motorboats,gaining the present international prestige.In 1952 on the occasion of the MotorboatGran Prix of Cadore in Auronzo di Cadore,Nini Binda <strong>com</strong>peted in the speedboat race250 cc.. “It was such an emotion, but it washard too on those boats, you had to lie down.At that time boats weren’t so safe, they didn’thave the safety capsule and the hulls werebreakable”. He started collecting wins and in1955 he had successful results, setting worldrecords in the class DS 660 in Sabaudia; thenwe won the Centomiglia del Lario and Pavia– Venezia in 1956. In the same year he wonthe prestigious Campari Trophy at the Idroscaloin Milan. He did good also in 250. Unforgettablethe win with a final sprint on thePo river in Turin.In the summer of 1957 he took part in the EuropeanChampionship in Berlin and he wonthe bronze medal.159


PEOPLEGIUSEPPE PERONEOltrelo SGUARDOdi Elisabetta Comeriofoto Archivio Giuseppe PeroneLo “special one” dell’oftalmologia ci riceve nel suo studio <strong>com</strong>asco durantela pausa pranzo di una calda giornata di luglio. Per questa intervistascegliamo l’opzione “ruota libera”, così che, a cuore aperto, il prof.Perone possa racchiudere in un’ora e mezza di conversazione una vitadivisa tra la famiglia, la professione e la sua grande passione, l’Africa. «Misono laureato all’università di Pavia nell’87, specializzato nel '91 e poi hoavuto l’intuizione di dedicarmi ai laser per la correzione della miopia.Nel 1995 sono diventato responsabile di uno dei primi centri di chirurgiarefrattiva con laser ad eccimeri in Italia. Nel 1996 mi è stato conferitol’incarico di Professore in materia di chirurgia refrattiva e dal 1999sono primario dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Istituto ClinicoVilla Aprica. Nel 2003 ho realizzato a Saronno un centro di oftalmologiache vanta le più avanguardistiche tecnologie nell’ambito dellachirurgia oculistica». Oggi il prof. Perone è tra i pochi chirurghi in Italiache esegue ogni sorta di chirurgia oculistica, dal trapianto di cornea aldistacco di retina. Solo per accennare alcuni dati del suo curriculum…Questi sono passaggi obbligati in un’intervista ad un personaggiodi tale calibro, ai quali lui, però, sembra dare poco peso. È quando ci160 161


parla della sua esperienza in Africa che si spoglia dei panni del rinomatochirurgo per vestire quelli dell’uomo profondamente coinvolto inun'esperienza umanitaria. «Col passare degli anni è nato in me il fortedesiderio di dedicarmi agli altri. Sono stato così fortunato nella vita cheho capito che era arrivato il momento di guardare oltre e di sfruttare lamia professionalità per aiutare qualcuno. L’incontro che mi ha cambiatola vita è avvenuto nel 2000, quando feci la conoscenza di Frate Fiorenzo.Nel 2003 ho costruito prima un presidio di oftalmologia in Togo, perpoi fare la stessa cosa in Benin. Da allora, mi reco in Africa, con i mieicollaboratori, almeno 3 volte all’anno. Nel mio ultimo viaggio, sonostato ac<strong>com</strong>pagnato da alcune figure di spicco nel mondo della sanità<strong>com</strong>asca: la dott.ssa Doris Mascheroni, il dott. Arturo Brenna e il dott.Marco Malinverno. Oltre ad essere consigliere di "Amici di Tanguieta",ho fondato due associazioni: la prima, che si occupa dell’Africa e dellaricerca universitaria, è intitolata al mio maestro, il prof. Bertè; la secondaè la Monticello Onlus, dedicata alla beneficenza». Giuseppe Perone citiene a sottolineare un aspetto importante e spesso poco conosciutodella nostra città. «Como fa tantissima solidarietà, è una città silenteche nasconde un cuore enorme. Io non accetto mai denaro, perché ildenaro è il peggior nemico dell’uomo, induce gli essere umani in tentazione.Le ricchezze delle popolazioni africane sono il sorriso, la gioia, lasemplicità. Così loro mi hanno insegnato l’importanza di ritornare alleorigini». Durante la nostra chiacchierata non manca mai il riferimento asua moglie. «Tutto quello che un uomo fa lo può fare soltanto perché hauna donna eccezionale accanto ed io ne sono l’esempio lampante. Miamoglie mi ha sostenuto in tutti questi anni, si è sacrificata, così <strong>com</strong>e imiei figli». Ci conquista definitivamente con la risposta ad una domandatenuta per il “gran finale”. Prof. Perone, gli occhi sono lo specchiodell’anima? «Assolutamente sì. Io ci credo. Una persona pulita dentro erealizzata la vedi dagli occhi». E noi l’abbiamo visto nei suoi occhi.Beyond theGLANCEIn this interview Doctor Perone tells us about his family, his job andhis great passion for Africa. «I graduated at the University of Paviain 1987 and got my specialty in 1991. In 1995 I was responsible forone of the first center of refractive surgery with laser and ecimery inItaly. In 1996 I became Professor in Refractive Surgery and since 1999I am Head Physician of the Ophthalmology Operative Unit in the VillaAprica Hospital. In 2003 I opened an Ophthalmology Center in Saronno». When he explains us his experience in Africa, he no longer speaksas a doctor, but as a man who is deeply involved in this project.Nelle foto del servizio, testimonianze dell'operato deldottor Giuseppe Perone in AfricaIn the photo, some charity projects ofdottor Giuseppe Perone in Africa«I was so lucky in my life, that I understood the time was ripefor me to help someone. I created two Ophthalmology GarrisonHouses in Togo and in Benin». Then Giuseppe Perone stressesan aspect of our city, that not everybody knows. «People fromComo are very much involved in charity projects, behind a silentcity there is a big heart». During our conversation he wants alsoto call the attention on his wife. «Everything a man can do, hecan do it just because there is a great woman who stands by himand I am a shining example».162 163


PEOPLENella pagina accanto, la copertina del libro "Fotografie distoria e cultura in 100 anni. i Vasconi: tre generazioni nellaprofessione di fotografo"In the previous page, the cover of the book "Fotografie distoria e cultura in 100 anni. i Vasconi: tre generazioni nellaprofessione di fotografo"A lato, foto Piero Vasconi senior: sopra, inaugurazione tramelettrico (1910); sotto, sfilata di alta moda a Villa d'Este(1939)On the side, photo Piero Vasconi senior: above, inauguration ofelectric tram (1910); below, fashion event in Villa d'Este (1939)"i Vasconi"Fotografie diSTORIA e CULTURAin 100 ANNIdi Roberta Brucatofoto Archivio VasconiA Cernobbio, da tre generazioni Vasconi è sinonimodi fotografia di qualità. Piero Vasconiè il capostipite della dinastia di questi veri epropri artisti dell’immagine. Negli anni Ventiegli apre a Cernobbio uno studio fotograficoed il laboratorio con una sala di posa a lucenaturale. Insieme al suo valido collaboratore,Arturo Nessi, riesce a catturare i più bei paesaggidel lago ed i migliori momenti delleprestigiose manifestazioni che si svolgono aVilla d’Este nei primi decenni del Novecento.Oggi il suo archivio <strong>com</strong>prende una vastaproduzione di cartoline in bianco e nero e acolori e la collezione di oltre un migliaio dilastre 13 X 18. Il figlio di Piero, Antonio Vasconi,continua l’attività con maestrìa da oltre 45anni. Già Presidente Nazionale dell’AssociazioneNazionale Confartigianato Fotografi diRoma e rappresentante per l’Italia ai convegnimondiali del WCPP (Consiglio Mondialedei Fotografi Professionisti) e a Photokina diColonia - l’annuale fiera leader a livello mondialeper la fotografia e l'imaging - Antonioè stato inoltre presidente dei Fotografi Professionistidella Provincia di Como da oltretrent’anni e decennale docente di fotografiapresso l’Accademia di Belle Arti a Como. Lasua <strong>com</strong>petenza è prezioso parere in centinaiadi giurie di concorsi fotografici. Moltissimele onorificenze tra le quali spicca lanomina a Commendatore dell’Ordine al Meritodi Savoia da parte del Principe VittorioEmanuele di Savoia. Piero Vasconi, l’ultimagenerazione, segue dai primi anni Ottanta leorme paterne, svolgendo la sua attività in viaRegina, 36 a Cernobbio. Nella primavera del2002 i Vasconi hanno pubblicato il loro libro"Fotografie di storia, costume e cultura delNovecento - Villa d’Este, Cernobbio e il lagodi Como"; venerdì 23 ottobre 20<strong>09</strong> a VillaD’Este sarà presentata una nuova pubblicazionedal titolo "Fotografie di storia, costumee cultura di 100 anni-I Vasconi tre generazioninella professione di fotografo". Continuiamocosì a sfogliare le immagini di un mondopatinato, ma anche della realtà più vera dellestrade di un tempo, documentate, così, persempre."La fotografia diventa Cultura quandoi ns e g n a a c a p i r e l e co s e e l e p e r s o n e".(Antonio Vasconi)164 165


S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia con AntonioVasconi mentre firma il primo libro dei VasconiS.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia with AntonioVasconi while he is signing the first book of VasconiA lato, foto Piero Vasconi junior,Brigata di cucina (2008 - Grand Hotel Villa d'Este)On the side, photo Piero Vasconi junior,Chef staff (2008 - Grand Hotel Villa d'Este)VASCONIphotos of historyand culture in100 yearsIn Cernobbio Vasconi means quality photographersfor three generations. Piero Vasconiis progenitor of real photography artists. In the20ies he opened a photography studio and alaboratory with a pose room with natural lightin Cernobbio. Today his archive includes a largevariety of postcards in black and white andin colours and also a collection of more than1000 plates 13X18. Antonio Vasconi is Piero’sson and he continued the activity achievinggreat results for more than 45 years. He gotmany awards, one above the others is the appointmentas Order Commander of the Savoyby Prince Victor Emmanuel of Savoy. His professionalskill is very much considered in jury ofphotographic <strong>com</strong>petitions. Piero Vasconi representsthe young generation, he followed hisfather in the early 80ies working by the photoclub Foto Cine Club Cernobbio, in Via Regina, 5.The second edition Fotografie di storia, costumee cultura di 100 anni-I Vasconi tre generazioninella professione di fotografo is presentedon Friday 23rd October 20<strong>09</strong> in Villa D’Este."Photography be<strong>com</strong>es Culture when itteaches understanding things and persons".(Antonio Vasconi)166


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TERRITORIOEDUCAZIONEAMBIENTALEsul territorio larianoENVIRONMENTALEDUCATION in LAKE COMO Areadi Anna Danielon e Laura BernasconiEsistono angoli di natura prossimi a noi dove èpossibile immergersi in ambienti ricchi di biodiversitàe densi di vita, più noti ai turisti che nonagli stessi <strong>com</strong>aschi. Per poter apprezzare questiluoghi a fondo, vale la pena approfondirnegli aspetti ambientali, morfologici e rurali perimparare a riconoscerne e a rispettarne gli elementidi pregio. E’ anche questo un modo perimparare ad essere turisti sostenibili. Ecco perchéil C.R.E.A. della Provincia di Como propone,per il nuovo anno scolastico e in con<strong>com</strong>itanzacon il 2010, anno internazionale della biodiversità,una serie di itinerari didattici per sensibilizzarei ragazzi in età scolare alla conoscenza degliaspetti più interessanti del territorio lariano. Uninvito a visitare con coscienza e rispetto gli ambientinaturali che vale ovviamente per tutti eche ben volentieri rivolgiamo ai lettori.There are some natural places so close to us,where you can experience environments richin different biodiversities and full of life, sometimestourists know these places better then thelocals. To enjoy the beauty of these landscapes,you need to get to know the environmental,morphological and rural aspects, in order tolearn and respect the special characteristics. Itis a way to be<strong>com</strong>e sustainable tourists. This isthe reason why C.R.E.A. in the Province of Comoproposes a set of educational itineraries to callthe attention of young people on the most interestingaspects of the Como territory duringthe new school year and <strong>com</strong>bined with the internationalyear of biodiversity 2010. An invitationto visit and respect the natural landscapeswhich is valid for everybody, this is the reasonwhy we would propose them to our readers.Nella foto il lago di PianoNella foto il lago di Piano170 171


Statecercando casa?Al Lago di Pianosulle tracce della biodiversitàIl lago di Piano, situato a nord del Ceresio, èuna Riserva Naturale cioè una zona di particolarepregio, ricca di tante varietà di flora efauna, che la Regione Lombardia ha volutotutelare con apposite norme di legge. Si trattadi un ambiente suggestivo, caratterizzatoda un piccolo lago silenzioso circondato dallecime delle montagne. Un paesaggio che ininverno si trasforma in una cartolina evocandosuggestioni di altre latitudini. I laboratoriofferti dal C.R.E.A. alle scolaresche andrannocosì ad implementare la varietà di propostedella Riserva, che dedica a tutti gli escursionistiun interessante programma di visite guidate.Info: www.riservalagodipiano.it.Looking for biodiversityLago di Piano is located to the north of Lake Luganoand it is a Natural Reserve, that is an areato be protected, because it has different types offlora and fauna. The Lombardy Region decidedto preserve it with specific laws. It is a suggestinglandscape, characterized by a small silentlake surrounded by the mountains. This landscapein winter looks like a postcard, recallingfar off places. Info: www.riservalagodipiano.it.Valori che crescono.www.gpcontract.itParco Spina Verdela natura tra città e cieloAnche in prossimità di zone urbanizzate la naturaci può sorprendere. Ne è una prova l’areaumida di Paré, situata all’interno del Parco SpinaVerde, sulle colline ad ovest della città di Como,che per le sue caratteristiche, insieme agli altriparchi e riserve, costituisce un corridoio ecologicoindispensabile alla sopravvivenza di moltespecie vegetali e animali. Il Parco inaugura proprioquest’anno una struttura polifunzionalenella quale le scuole riceveranno le indicazioninecessarie per conoscere l’area umida, dovevive e si riproduce la rana rossa di Lataste. Lungol’itinerario un’altra scoperta: il punto più asud della Confederazione Elvetica, segnalato dauna scultura dedicata al leggendario GuglielmoTell. Per info: www.spinaverde.itNature between the city and the skyEven near the industrial areas nature can strike us.For example the humid area of Paré is located inthe Spina Verde Park on the hills to the west of thecity of Como and it is an eco-friendly corridor necessaryfor the survival of many species, togetherwith other parks and reserves. Inside of it there is apolifunctional facility, in which schools can get thenecessary information to get to know the humidarea. Info: www.spinaverde.it173


Parco di Villa OlmoIl verde pubblicoè tutto da scoprireLeggere e conoscere un giardino ornamentalenella sua totalità, con le sue <strong>com</strong>ponenti naturali,ma anche artificiali. Questo è lo scopo dellaboratorio didattico che condurrà le scuole larianealla scoperta di un luogo in realtà moltonoto e frequentato della città di Como: il Parcodi Villa Olmo. Le guardie ecologiche volontariedella Provincia di Como proporranno ai ragazziun modo diverso di vedere questo giardino: unalettura del paesaggio che svelerà i segreti dellespecie arboree e le motivazioni che hanno portatoalla realizzazione di questo capolavoro diarchitettura verde. Per chi volesse visitare in autonomiail parco segnaliamo che dal sito www.crea<strong>com</strong>o.it è possibile scaricare una mappa<strong>com</strong>pleta del percorso botanico.Green to be discoveredIn the Villa Olmo Park the voluntary eco-friendlyguards of the province will propose the guys a differentway to look at this garden: they can revealthe secrets of the trees and the reasons why it wascreated this work of art of garden architecture. Forthose who would visit the park by themselves, wesuggest to download the <strong>com</strong>plete map of the botanicalpath from the web site www.crea<strong>com</strong>o.itC.R.E.A. DI COMOE’ il Centro di Riferimento per l’Educazione Ambientaleistituito dal Settore Ecologia e Ambiente della Provinciadi Como. Il suo <strong>com</strong>pito è di coordinare, realizzareattività e formare all’educazione ambientale. Dal 2004il CREA offre gratuitamente alle scuole del territorioprovinciale un programma di interventi e di laboratorididattici nei quali sono coinvolti ogni anno più di10.000 studenti.L'Assessore Dott. Paolo MascettiC.R.E.A. in Como, Reference Center for EnvironmentalEducation (Ecology and Environmental Sector of the Provinceof Como). Goal: coordinate, support activities andgive an environmental education to more than 10.000students every year.175


Nella foto, Riccardo Cassin durante una scalataL’arte della stampaIn the photo, Riccardo Cassin during a climbIra Corti - Bianchi destrieri - Acrilico su tela 80x80 - 2008 www.iracorti.itLOMAZZO - Como - Italywww.tecnografica.ws177


A destra, Riccardo Cassin festeggia il suo centesimo<strong>com</strong>pleanno con Reinhold Messner e Walter Bonatti;sotto, la sede della Provincia di Lecco che saràdedicata a Riccardo CassinUsmet&Beta e Armando Vidale Group.Il mondo a portata di trasporto.On the right, Riccardo Cassin celebrates his 100 years' birthdaywhit Reinhold Messner and Walter Bonatti;below, the headquarters of Provincia di Lecco that will bededicated to Riccardo CassinDue grandi imprese. Per capire la grandezzadi questo alpinista, icona degli anni del pionierismoin montagna, basti pensare che si èmesso alle spalle circa 2500 ascensioni, di cui100 prime assolute. Il debutto di Cassin, naturalmente,sulla Grigna. La sua prima ascensionefu nell’estate del 1931, la via nuova sullaparete Est della Guglia Angelina. L’ultima nel1987 quando a 78 anni stupì tutti ripetendo,a mezzo secolo dalla sua “prima”, la salita delPizzo Badile. Di lui Reinhold Messner, l’alpinistapiù famoso al mondo, ebbe a dire «Cassinè da considerare una pietra miliare nella storiadell’alpinismo». Parole sacrosante per unuomo straordinario la cui memoria non deveessere dispersa. Da più parti si parla infatti dicreare un museo della montagna a lui intitolato,unico in Lombardia, proprio ai Piani deiResinelli.RICCARDO CASSINthe LEGENDof a STONERiccardo Cassin is a legend for the InternationalMountain Climbing, he left us at the age of 100. Ithappened in his summer residence in Piani dei Resinelli,above Lecco, at the feet of the Grigna chain ofmountains on 6th August 20<strong>09</strong>. That mountains sawhim when he was very young and when he started acareer, that turned to be a brilliant one. Riccardo Cassinwas great, he was born in Savorgnano di San Vitoal Tagliamento, in the province of Pordenone on 2ndJanuary 19<strong>09</strong>, then he moved to Lecco, the city of theResegone mountain when he was 17 and fatherless.The date 6th August was recurrent in his life: on 6thAugust 1938 he won Sperone Walker on the northside of Grandes Jorasse together with Ugo Tizzoni andGinetto Esposito and on 6th August 1958 he was thecaptain of Carlo Mauri-Walter Bonatti to conquer thewest side of Gasherbrum IV in Karakorum in Pakistan.Two important events. To understand the importanceof this mountain climber, a symbol of the pioneers onthe mountains, you should think that he made 2500climbs, of which 100 absolute first. Obviously the débutof Cassin was on the Grigna. His first climb was inthe summer of 1931, the new path on the east of GugliaAngelina. The last climb was in 1987, when he surprisedeverybody, repeating 50 years after his first one,the climb of Pizzo Badile. Reinhold Messner, the mostfamous mountain climber in the world told «Cassinhas to be considered as a milestone in the history ofmountain climbing». True words for an extraordinaryman who has to be remembered. Actually, there is theproject to dedicate a mountain museum to Cassin atthe Piani dei Resinelli.Abbiamo unito le nostre forze per offrire ai nostri clienti una gestione ancora più<strong>com</strong>pleta di tutti gli aspetti del trasporto e della logistica. Con oltre 40 anni diesperienza e un’approfondita conoscenza del mercato ci proponiamo <strong>com</strong>epartner ideale per ampliare gli orizzonti del tuo business.TRASPORTI INTERNAZIONALIVia gomma Via rotaiaNavale Aereo StoccaggioGestione pratiche doganali178COMOUsmet & Beta - Tel. +39 031 9<strong>09</strong>3Armando Vidale Group - Tel. +39 031 9<strong>09</strong>1MILANOUsmet & BetaTel. +39 02 48915050BERGAMOArmando Vidale GroupTel. +39 035 4236277BRESCIAArmando Vidale GroupTel. +39 030 3583979BOLOGNAArmando Vidale GroupTel. +39 051 6650339PORTO RECANATIUsmet & BetaTel. +39 071 7590777


TERRITORIOVILLA GREPPIun tesoro riscopertotesto e foto Consorzio Brianteo Villa Greppi180 181


Nelle foto, partcolari degli affreschi che decorano gliinterni di Villa GreppiIn the photos, details of the frescos which decoratethe interiors of Villa GreppiNei secoli XVIII e XIX la nobiltà terriera opera,in Brianza, diversi interventi edilizi, realizzandoimportanti residenze stagionali: VillaGreppi è una di queste. Ubicata a Monticelloin prossimità della frazione di Casate Vecchio,ne domina e integra la struttura con isuoi rustici residenziali che costituiscono lacerniera tra la villa, il suo parco e il territorioagricolo vero e proprio. La storia di VillaGreppi risulta alquanto frammentaria. NelCatasto Teresiano si trovano indicazioni planimetrichedell'insediamento originario. Inetà napoleonica, per la precisione nel 1811,la villa viene acquistata dalla famiglia Greppie trasformata in casa di villeggiatura e rappresentanza,secondo la buona consuetudinedi tutta la nobiltà e l’alta borghesia milanesedal Seicento ai primi del Novecento.Ulteriori minori trasformazioni alla villa e allepertinenze si sono succedute nel tempo finoai primi del XX secolo. La villa ha una formaclassica ad "U", consta di un piano interrato edi un piano terreno originariamente destinati,ad eccezione dell'ingresso e della cappella,a zone di servizio. Il primo piano fungeva daluogo di rappresentanza, <strong>com</strong>posto da saloniriccamente arredati e decorati e dalla bibliotecacon l'archivio di famiglia, mentre il pianosecondo forniva le camere per i famigliari eper gli ospiti. Un cenno particolare merita ilparco <strong>com</strong>posto da un giardino all'italianae da un giardino paesistico all'inglese, conpregevoli <strong>com</strong>posizioni di architettura vegetale,ars topiaria e maestosi esemplari isolati.L'ultimo discendente dei Greppi donò l'intero<strong>com</strong>plesso alla Santa Sede. All'inizio deglianni '70 il Consorzio per l'Istruzione MediaSuperiore e l'Educazione Permanente (oggiConsorzio Brianteo Villa Greppi) acquistò laproprietà interrompendo così lo stato di abbandonoche stava portando la villa e le pertinenzealla <strong>com</strong>pleta ruderizzazione.VILLA GREPPIA TREASURE thatwas rediscoveredVilla Greppi is located in Monticello, nearbyCasate Vecchio. It dominates and integratesthe building with its residential areas, whichconnect the Villa to the park and the agriculturalland. The history of Villa Greppi is very fragmented.In the Napoleon time, that is in 1811, itwas bought by the family Greppi and transformedinto a residential and representative house,following the habits of the noble Milanesefamilies from the 17th to the beginning of the20th century. The Villa has a classical “U” structure,with a basement and a ground floor. Thefirst floor was used as a representative place,with richly embellished and decorated roomsand the library containing the family archives;on the second floor there were the rooms for thefamily and for the guests. The park is particularlyinteresting, it has both an Italian gardenand a English landscape garden, with beautifulflower decorations, ars topiaria and isolatedmajestic species. The last member of the familyGreppi donated the entire <strong>com</strong>plex to the Vatican.At the beginning of ‘70ies the ConsorzioBrianteo Villa Greppi bought the property andthe time of isolation ended, avoiding the Villato be<strong>com</strong>e a ruin.182 183


TERRITORIOBRIANZA&Nella foto, una vedutadal Monte Barro dei laghi briantei(ph. Vittorio Buratti)In the photo, a viewfrom Monte Barro of the lake in brianza(ph. Vittorio Buratti)BENESSEREdi Elisabetta Comeriofoto Archivio Provincia di Lecco184 185


A destra, Imbersago, il traghetto di Leonardo(ph. Giulio Fumagalli); sotto, immagine di una SPAOn the right, Imbersago, the ferry of Leonardo(ph. Giulio Fumagalli); below, photo of a SPAA sinistra, Molteno (ph.Alberto Locatelli);sotto, immagine di una SPAOn the left, Molteno (ph.Alberto Locatelli);below, photo of a SPAUn tempo territorio essenzialmente agricolo,la Brianza è oggi caratterizzata da unfitto tessuto di insediamenti industriali e artigianali.Non mancano però ampie porzionidi territorio ancora quasi intatte. Là dove lapianura va ad incontrare le montagne delTriangolo Lariano, troviamo cinque specchid’acqua, i piccoli laghi briantei: il lago diMontorfano e quello di Alserio, il lago di Pusianoe di Annone e, a sud di Lecco, il lago diGarlate. Due sono poi i parchi regionali presentisul territorio: quello del Curone e quellodel Monte Barro. Sul monte Barro, rilievoche non raggiunge i 1000 metri, si possonoosservare massi erratici e materiali morenici,anche se la maggiore fonte di interesse naturalisticoè la grande varietà della flora, cheannovera oltre 1000 specie differenti. Oltread itinerari naturalistici, molto frequentatisono anche i santuari, tra cui spiccano ilSantuario della Beata Vergine del Carmelo,a Montevecchia, di impronta barocca e tradizionalemeta di devozione, ed il Santuariodella Madonna del Bosco a Imbersago. Il territorioè poi caratterizzato dalla presenza difastosi edifici sei-settecenteschi, <strong>com</strong>e quellidi Casatenovo e Merate, e, ai confini meridionalidella provincia, si estende una zonadolcemente collinare popolata da grandioseville nobiliari, circondate da parchi lussureggianti.Nel mondo laborioso della Brianza,nota per la miriade di piccole e medie imprese,c’è ancora spazio per un paesaggio riposante,tra l’ondulazione delle colline, le macchiedi colore di prati e boschetti, i campi dagolf e le aziende agrituristiche. Ma non è tutto.Infatti, in linea con il trend fatto registrarenegli ultimi anni, è in forte crescita anche inBrianza l’attenzione verso il turismo legato albenessere. Sono sorte infatti sul territorio alcuneSPA, ossia stabilimenti termali, in gradodi offrire diversi servizi per la cura del corpoe della mente. Coccolati da vasche termali,idroterapia, aromaterapia, saune e percorsisensoriali, è possibile trascorrere in questeoasi brianzole, momenti lontani dal tempo,per dimenticare le fatiche fisiche e mentalied entrare in una dimensione di leggerezzae vero relax. A <strong>com</strong>pletamento di una già poliedricaofferta paesaggistica, storica e culturale,si è inserito quindi a pieno titolo ancheil turismo dello “star bene” che si rivolge aquella fascia di visitatori interessati a salvaguardareil proprio corpo e la propria menteattraverso percorsi capaci di regalare quietee benessere.186 187


A destra, Brivio, il Castello sul fiume AddaOn the right, Brivio, the Castle on the Adda riverBrianza & WELLNESSToday Brianza is characterized by variousindustrial and craftsman areas. But you canalso find some parts of its territory whichare almost <strong>com</strong>pletely natural. In the placewhere nature meets the mountains of LakeComo Triangle, there are five small lakes,the lakes of Brianza: the regional parks ofthe territory are two: the one of Curone andthe one of Monte Barro. Lots of people also<strong>com</strong>e to this area for visiting Sanctuaries,among those the Sanctuary of Beata Verginedel Carmelo, in Montevecchia andthe Sanctuary of Madonna del Bosco inImbersago. The area is characterized bythe presence of beautiful buildings datedback to the 17th and 18th centuries andin the south of the province you can findimportant noble villas. In Brianza there isalso place for a relaxing landscape, amongthe hills, the colours of gardens and woods,golf courses and typical restaurants.And that’s not everything. Actually, reflectingthe trend of the last few years, we cannotice that in Brianza the attention to thewellness tourism is growing in importance.In the territory there are some SPA, whichcan offer different body treatments and relaxingtreatments.AUREA ARIAVOLARE È POSSIBILE.Trasferimenti rapidi ed esclusivi con Elicottero Businessda Como, Lugano, Lecco, Varese e da tutta la Brianza verso Milano Malpensa, Linate,Orio.Un servizio professionale e altamente qualificato per risolvere subito le problematiche di mobilità, private o business.Possibilità di trasferimenti singoli o per più persone.Servizio di entertainment, trasferimento verso eliporto con auto private.Prenotazioni e disponibilità in 24h.L' Assessore al Turismo, Fabio DadatiAUREA TERRAAUREA ACQUANon solo elicotteri...AureaAnche auto,con o senza conducenteIndividual Luxury Experience...e barche188Via F. Petrarca 2 - 22100 Como Ph.: +39 031851011 Ph.+39 348 0158267 www.aureaexperience.<strong>com</strong> e-mail: info@aureaexperience.<strong>com</strong>


PEOPLEIn questa pagina,scatto di Guido Tarioni perla campagna stampa Lorenzo Riva a/i 20<strong>09</strong>-2010In this page,a shot by Guido Taroni forthe press campaign Lorenzo Riva a/w 20<strong>09</strong>-2010GUIDO TARONIScatticon STILEdi Elisabetta Comeriofoto Guido TaroniVentuno anni e una grande passione per la fotografia: Guido Taroni, nato a Milano, ma cresciuto aComo in una famiglia di artisti, riconosce al nostro lago e alla sua atmosfera il merito delle sue ispirazioni.Fotografo per Lorenzo Riva e Coccinelle, modello per Tod´s, Guido Taroni possiede la capacitàdi racchiudere in uno scatto emozioni senza tempo.Quanto pensi abbia contato nel tuo lavoro il luogo dove sei cresciuto?«La magia che pervade il lago mi ha sicuramente ispirato…non a caso, lo scatto che mi ha "iniziato”al mondo della fotografia è stato realizzato sul lago di Como: un’amica, un motoscafo Riva e unascarpa con tacco a spillo. La foto è stata scelta per la rivista Arte Navale. Una s<strong>com</strong>messa vinta a 17anni! Nella galleria d’arte di mio padre ho imparato ad apprezzare la pittura e mi sono appassionatoai dipinti delle ville ottocentesche. L' apprendistato da mio zio, Giovanni Gastel, mi ha aiutato a svilupparequel forte amore per l'eleganza che già avevo innato».190 191


In alto, "Tacco sul tek" di Guido Taroni pubblicato suArte Navale aprile/maggio 2005;sotto, "Sogno di un pomeriggio di mezza estate"di Guido Taronifoto Paolo OrtelliAbove, "Tacco sul tek" by Guido Taroni published onArte Navale April/May 2005;below, "Sogno di un pomeriggio di mezza estate"by Guido TaroniShootsof STYLECome nasce invece uno scatto <strong>com</strong>e quello realizzato per Lorenzo Riva?«Avevo chiaro nella mente il posto e una modella che idealizzasse una sposa non proprio convenzionale,ma forte, elegante, protagonista assoluta della fotografia. Ho iniziato da una foto ambientata in un salonericcamente arredato. Era bellissima, ma non ne ero <strong>com</strong>pletamente soddisfatto. Poi ho visto questa statua,leggermente asimmetrica, e ho deciso che la modella sarebbe diventata un tutt´uno con essa, <strong>com</strong>e a <strong>com</strong>pletarla».E i ritratti?«Quando mi <strong>com</strong>missionano dei ritratti voglio carta bianca, dallo scatto alla stampa, dalle dimensioni dellefoto al supporto su cui stampare la fotografia. Scelgo anche formati e cornici; è un modo per sperimentaree per personalizzare il mio lavoro».Qual è la definizione che ami dare di te?«Amo semplicemente dire che sono un fotografo. Amo fotografare tutto: un oggetto, una persona qualunque,una modella o un paesaggio. Il mio modo di essere è quella sensazione di malinconia mista adeleganza che è presente in ogni mia fotografia».Fotografo o modello: quale dimensione ti appartiene maggiormente?«Io sono un fotografo, anche se devo ammettere che fare il modello è divertente e quando mi capita lofaccio con disinvoltura. Mi piacciono le sfide ed amo sperimentare cose nuove ed essere sempre attivo».Qual è l´obiettivo delle tue fotografie?«Il desiderio di immortalare dei momenti, delle sensazioni, di riuscire a ricreare un'immagine che sia perfettaquando mi appare nell'obiettivo: devo cogliere il momento giusto per bloccarla. La fotografia è l'uni<strong>com</strong>ezzo che me lo consente».Guido Taroni was raised in a family of artists inComo. He recognizes that our lake and its atmosphereis a source of inspiration. He worksas a photographer for Lorenzo Riva and Coccinelleand as a model for Tod´s, Guido Taronihas the ability to capture timeless emotions ina shoot.How much is the influence of the placewhere you were born on your job?«The magic of the lake inspired me, that’s forsure…it is not by chance that the shoot thatlaunched me in the world of photography wasmade on Lake Como: a friend, a Riva motorboat and a heel shoe. The photo was selectedfor the magazine Arte Navale…A bet I wonwhen I was 17! In the art gallery of my fatherI learned to value painting and I had a passionfor painting of 19th century villas. The apprenticeshipby my uncle, Giovanni Gastel helpedme and I developed a real love for elegance,that was already natural-born».How did you make a shoot just like the oneyou made for Lorenzo Riva?«I had clear in my mind the place and a modelrepresenting an unconventional but strongand elegant bride, absolute protagonist of thephoto. I realized a photo in hall with rich piecesof furniture. It was beautiful, but I wasn’t<strong>com</strong>pletely satisfied. Then I saw this slightlyasymmetric statue and I decided that the modelcould be a single thing with the statue, justlike she <strong>com</strong>pleted it ».What is the definition you like to give foryourself?«I love to just say “I am a photographer!”. I loveto take photos of everything: a object, a <strong>com</strong>monperson, a model or a landscape. My wayof being is the sensation of melancholy andelegance, you can find in my photos».What is the goal of your photos?«The desire to immortalize moments, sensations,or to try and recreate a perfect image…when I see it in my lens, I have to capture theright moment to block it. Photography is theonly mean that let me achieve this goal».boats serviceIl PORTO idealeper la tua BARCA192Menaggio - www.navaliaboats.<strong>com</strong> - tel. +39 0344 31882


PEOPLESopra, a sinistra, la coperina di "Caffeina d'Europa";sotto, Pablo Echaurren in una foto di Antonella diGirolamoAbove, on the left, the cover of "Caffeina d'Europa"; below,Pablo Echaurren on a photo by Antonella di GirolamoPABLO ECHAURRENUn FUTURISTApoliedricodi Davide Fentfoto Antonella di Girolamo, Ruggero PasseriPablo Echaurren (Roma, 22 gennaio 1951)è pittore, autore di fumetti, scrittore italiano,“è una fiumana, un vortice irresistibilemosso da curiosità e passioni smodate”.Figlio del pittore surrealista cileno SebastianMatta, espone i suoi quadri in Italiae all'estero, realizza numerosi fumetti diavanguardia. Il suo tratto e la sua esteticasono molto influenzati dal futurismo. Seitra i maggiori studiosi e collezionisti delFuturismo che ha stretti legami con Comoe il Lario. Hai pubblicato un capolavoroFuturista: "Le edizioni Futuriste di Poesia",grande centimetri otto di base per centimetridodici di altezza. Una lista-catalogodella prima serie delle Edizioni di Poesia diFilippo Tommaso Marinetti.Cosa ti ha dato il Futurismo e cosa halasciato e continua a lasciare nell’arte enella letteratura?«A mio avviso Marinetti è il più grande artistadel Novecento. A lui si deve lo svecchiamentodella cultura e l’anticipazione dimolte forme espressive. Le sue tavole paroliberenon sono ancora superate in quantoa modernità. I suoi programmi sono unaminiera da scavare e in cui trovare gemmeda sfruttare, non solo ammirare. EppureMarinetti è il grande rimosso, ma questo èil vizio intrinseco di ogni movimento arti-194 195


A sinistra, Pablo e Claudia con un servizio da caffè diGia<strong>com</strong>o Balla, foto di Ruggero Passeri;a destra, Melissa auf der Maur con PabloL’universo della stampaOn the left, Pablo and Claudia with a coffee set byGia<strong>com</strong>o Balla, photo by Ruggero Passeri; on theright, Melissa auf der Maur with PabloQualità ed alta tecnologiacon macchina da stampaHeidelberg XL105 10 coloristico, uccidere e divorare il proprio padre. Lostudioso Alberto Longatti ha scritto di Marinetti(morì a Bellagio nell'attuale Hotel Excelsior,il 2 dicembre 1944 in seguito a una crisicardiaca): “Il suo <strong>com</strong>portamento nei confrontidel Lario avrebbe potuto essere quellodi un qualunque turista della domenica, chesi diverte a fare una gita in battello o gradiscedi essere l’ospite d’onore del salotto di unavilla patrizia”».Che rapporto hai con l’ arte razionalista eil lago di Como?«Un lungo brano di un mio prossimo libro(già scritto) è ambientato proprio sul lagodi Como, la mia <strong>com</strong>missaria Vanessa Tulleraci si trova ospite in una villa in cui il cultodell’arte moderna sconfina nel crimine, manon svelo altro... Bisogna dire, senza tema alcuna,che Como ha rappresentato l’eccellenzadella ricerca nelle arti, dall’alto medioevoal Novecento. Amo gli astrattisti <strong>com</strong>aschi:Manlio Rho e Mario Radice, Aldo Galli, CarlaBadiali. Ovviamente amo la casa del fasciodi Giuseppe Terragni, ma soprattutto, nutrouna passione sfrenata per la tradizione deiMaestri <strong>com</strong>acini. Scalpellini, architetti, decoratori,stuccatori, costruttori itineranti chehanno decorato il romanico con una periziafuori dal <strong>com</strong>une. Il loro gusto per l’intrecciovegetale e animale, per i mostri, per le figurestilizzate e grottesche, è sempre stato fontedi ispirazione per me. Mescolare antico conmoderno è sempre stato il mio pallino».Mentre il “futurista” Pablo Echaurren<strong>com</strong>e nasce?«L’ho detto migliaia di volte e mi vergognodi ripeterlo. Correva l’anno di disgrazia 1977ed io ero un indiano metropolitano (per chili ricorda) ed un redattore di “Lotta continua”quotidiano. Fui attaccato da una fazione ame avversa, sempre di sinistra però, la qualemi accusò di essere un marinettiano. Un insulto,per loro. Per me divenne un orgoglio.Cominciai a cercare i libri futuristi e me neinnamorai».Gampiero Mughini ricorda <strong>com</strong>e tu e tuamoglie (Claudia Salaris, storica italiana studiosadi storia delle avanguardie e del futurismo)siete stati dei precursori del collezionismo,e siete andati a bussare alla porta diLuce Martinetti, la minore delle tre figlie delPoeta.Che ricordi hai di questi anni di ricerca dacollezionista?«Ne ho fatte di tutti i colori: ho ricercato ipochi futuristi ancora in vita, ho setacciatole case degli eredi, ho torturato tutti i libraidell’antico e dell’usato, ho allertato amicie conoscenti, ho messo a ferro e fuoco glistraccivendoli, ho intrattenuto faticosi e burrascosirapporti di scambio con altri maniacicollezionisti. Queste mie avventure “nel paesedei bibliofagi” sono state pubblicate apuntate su “Nuovi argomenti” anni orsono.Oggi, la collezione di mia moglie e mia, è riconosciuta<strong>com</strong>e la più grande al mondo.A PoliedricFUTURISTPablo Echaurren is among the most importantcontemporary painters and Italian <strong>com</strong>ics writer.Together with his wife, Claudia Salaris, he isone of the main collectors and scholars of Futurismat international level.What did Futurism give to you and what did itleave and does it still leave in Art and Literature?I believe that Marinetti is the most importantartist of the 20th century. He updated the cultureand he anticipated many forms of expression.What kind of relation do you have with the FunctionalArt and Lake Como?Como represented the excellence in the researchof arts, from the Medieval Time to the 20thcentury. I love the abstract artists from Como.Obviuosly I love the Terragni Palace. But aboveall I have a deep passion for the tradition of thelocal artists, the Maestri Comacini.How was the “futurist” Pablo Echaurren born?In 1977 I was a metropolitan Indian and aneditor of the left-wing newspaper “Lotta continua”.I was attacked by a left-wing faction, theyaccused me to be a follower of Marinetti. Tothem it was an insult. To me it was something tobe proud of. Today the collection of me and mywife is consider to be the biggest in the world.Tra i primi in Europacertificati con Standard FOGRAper il processo di stampa Offset196LOMAZZO - Como - Italywww.tecnografica.ws


EVENTIA destra, Laura Zarina, violino, borsista BSIOn the right, Laura Zarina, violin, stock exchanger BSIA lato, Gabriele Baldocci, piano, Direttore Artistico del Festival Les Sommets du Classique; in basso, a sinistra, Jura Margulis,Presidente della Giuria del BSI Concours de Piano, Les Virtuoses du Futur, accanto a Christopher Falzone, piano, vincitore delBSI Concours de Piano, Les Virtuoses du Futur; sotto, da sinistra: Valentina Bensi, coordinatrice del BSI Concours de Piano, LesVirtuoses du Futur, Roberto Botta, Direttore Generale BSI, Gérald Robert, Direttore Generale BSI, Christopher Falzone, vincitoredel BSI Concours de Piano, Les Virtuoses du Futur, François Noverraz, Direttore Generale BSI, Christine Rey, Presidente delFestival Les Sommets du Classique, Hubert Bonvin, Presidente di Crans-Montana Tourisme.On the side, Gabriele Baldocci, piano, Art Director of Festival Les Sommets du Classique; below, on the left, Jura Margulis, Presidentof Jury of BSI Concours de Piano, Les Virtuoses du Futur, near to Christopher Falzone, piano, winner of BSI Concours de Piano, LesVirtuoses du Futur; below, from the left: Valentina Bensi, coordinator of BSI Concours de Piano, Les Virtuoses du Futur, RobertoBotta, General Director BSI, Gérald Robert, General Director BSI, Christopher Falzone, winner of BSI Concours de Piano, Les Virtuosesdu Futur, François Noverraz, General Director BSI, Christine Rey, President of the Festival Les Sommets du Classique, Hubert Bonvin,President of Crans-Montana Tourisme.Les SOMMETSdu CLASSIQUELa musica giovane nel cuore delle AlpiCrans-Montana non deve la sua fama alla solae strabiliante bellezza dei paesaggi che la circondano.Da qualche anno a questa parte, infatti,il <strong>com</strong>une vallesano ospita il Festival LesSommets du Classique, una rassegna di musicaclassica dedicata ai talenti del futuro; tenutosiquest’anno dall’8 al 24 agosto, il Festivalnon ha mancato di stupire ed appassionareil pubblico, presente in gran numero ancheal Concours de Piano Les Virtuoses du Futur.Sostenuto per la prima volta quest’annodall’Istituto Bancario BSI SA, da sempre attentoalle giovani promesse della musica, e patrocinatodalla celeberrima pianista argentinaMartha Argerich, il Concorso si è svolto dal12 al 15 agosto, mettendo in risalto il talentodi musicisti giovani ma già pronti ad affrontareun’affollata platea. Vinto dall’americanoChristopher Falzone, il BSI Concours de PianoLes Virtuoses du Futur ha contato sulla partecipazionedi 16 giovani pianisti provenientida tutto il mondo, che con la loro bravura edil loro virtuosismo hanno reso arduo il <strong>com</strong>pitodella giuria, presieduta da Jura Margulis,rinomato pianista russo noto per la sua tecnicasopraffina.YOUNG MUSICin the heart of the ALPSCrans-Montana is famous not just for the specialand enchanting beauty of the surroundinglandscapes. It’s some years that in the town ofthe Valais region in Switzerland it takes placethe Festival, Les Sommets du Classique, aboutclassical music with new talented artists; it washeld from 8th to 24th August and the eventastonished and excited the numerous public,also present for Concours de Piano Les Virtuosesdu Futur. For the first time this year it wassupported by the Bank Institute BSI SA, whichhas always been attentive to new talented artistsin music and is under the patronage of thefamous Argentinian pianist Martha Argerich,the <strong>com</strong>petition was held from 12th to 15thAugust, focusing on young talented musicians,who can already perform in front of a crowdedaudience. The American Christopher Falzonewon BSI Concours de Piano Les Virtuoses duFutur, the participants were 16 young pianists<strong>com</strong>ing from all over the world. They were allvery good and considering their abilities thejury had a hard work, the president was JuraMargulis, famous Russian pianist, known forhis fine technique.198 199


EVENTISotto, da sinistra, Piero Grasso, Daria Bignardie Mario CalabresiBelow, from the left, Piero Grasso, Daria Bignardiand Mario CalabresiGLAUCO PEVERELLIAppunti didi Raffaella Di Paolafoto Carlo PozzoniVIAGGIOGrande successo anche quest’anno per la IXedizione di “Parolario”, che si è svolta a Comodal 29 agosto al 13 settembre 20<strong>09</strong>, nell’incantevolecornice di Piazza Cavour. E’ tempodi tracciare un bilancio con il suo presidente,Glauco Peverelli.Presidente, si ritiene soddisfatto di questedue settimane di incontri, dibattiti,musica e film attorno al tema del viaggio?«Sì, molto soddisfatto. Anche quest’anno inumeri ci hanno premiato, anzi oso affermareche abbiamo assistito ad un incremento dellepresenze del 30% rispetto al 2008: si è parlatodi circa 180.000 visitatori. Significa cheogni giorno migliaia di persone sono transitatetra le tende di Parolario e della Fiera delLibro».Come nasce Parolario e questa contiguitàcon la Fiera del Libro?«Eravamo nel lontano 2001 e la Fiera del Libro<strong>com</strong>piva 50 anni. Si fece strada la volontàdi dare vita a qualche iniziativa culturale dispessore che affiancasse in qualche modo lesemplici bancarelle dei librai. Si <strong>com</strong>inciò conqualche sporadico incontro, e, l’anno dopo,divenne già un “caffè letterario”, via via finoa riempire le due settimane interamente e adover costituire un’apposita <strong>com</strong>missioneper vagliare le richieste di partecipazione!»So già che il momento più difficile diquest’anno è stato a metà manifestazione: ildover correre in Piazza Cavour alle tre e mezzodi notte per constatare che il vento avevadivelto il tendone che ospitava il ristorantevicino alla struttura di Parolario.Ma qual è stato il momento più sorprendentein positivo?«Molti incontri sono stati un vero successocon affluenze da record, dall’inaugurazionecon Margherita Hack, a Daria Bignardi, a RobertoVecchioni, soltanto per citarne alcuni;ma ciò che veramente mi ha riempito di orgoglioè stato l’accorgermi di <strong>com</strong>e Parolariosia diventato una sorta di “marchio di garanzia”.Ad esempio, il ciclo sulla filosofia haradunato un pubblico numeroso ed attentonon solo per nomi importanti <strong>com</strong>e GiovanniReale, ma anche per autori meno noti, aiquali è stata accordata fiducia per la serietàdella proposta. Più di un relatore s’è poi dettomeravigliato delle domande qualificate delpubblico <strong>com</strong>asco…»Ci dà qualche anticipazione sul temadell’anno prossimo?«Dato che giungeremo all’importante tra-guardo dei dieci anni, ci piacerebbe proporre<strong>com</strong>e filo conduttore l’idea del tempo,che, un po’ <strong>com</strong>e è successo per il viaggio diquest’anno, si presterebbe molto bene a farda contenitore ad un caleidoscopio d’esperienze».C’è già qualche idea importante per l’organizzazionedel decennale o solo sogninel cassetto?«Ci piacerebbe che Parolario acquisisse definitivamentei connotati di manifestazione acarattere nazionale. Per questo sarebbero necessariuna più capillare pubblicizzazione, lagaranzia di una decina di nomi di richiamo eduna tenda più grande, da collocarsi semprein Piazza Cavour, perché parte del successoè certamente legato alla location: un salottodove la gente ama incontrasi ed incontrare.Dunque, più che disperdere energie in incontriperiferici, forse sarebbe più proficuo incrementarel’attività a Como, cercando di reperirepiù fondi, e non solo dall’ente pubblico,che peraltro fa già la sua parte, ma anche daiprivati (<strong>com</strong>e già avviene in altre città italianeche organizzano analoghe manifestazioni)che spesso sottovalutano il potenziale pubblicitariorappresentato dal canale Parolario».Allora speriamo che anche questa intervistasia <strong>com</strong>e un sasso nello stagno!GLAUCO PEVERELLITRAVEL NotesWe met Glauco Peverelli and he draw a report onthe 9th edition of “Parolario”President, are you satisfied with this edition?«Yes, also this year we achieved good results».How was Parolario born?«In 2001 there was the desire to create a culturalevent to be held with the Fiera del Libro (Books’ Fair).It started with few meetings and later on it becamea 2-week event».What was the most surprising moment duringthis edition?«Many meetings represented great successes, butwhat stroke me most was to understand that Parolariohas be<strong>com</strong>e a “warranty brand”».Any anticipation on next year topic?«We will celebrate 10 years of Parolario, we wouldhave the idea of “time” as next year topic».Do you already have any important idea regardingthe organization of the 10th editionor just secret dreams?«Actually we would see Parolario as a nationalevent».200 201


PEOPLEGIUSEPPE GUINa Parolariodi Raffaella Di Paolafoto Carlo PozzoniLA CASA È IDEA E CORPO. DALLE IL TUO PENSIERO, DONALE LA TUA BELLEZZA.Incontriamo Giuseppe Guin, volto noto delgiornalismo <strong>com</strong>asco, che, smessi per un momentoi panni dell’intervistatore ed indossatiquelli insoliti dell’intervistato, accetta di raccontarcidel successo del suo ultimo romanzo“L’amore imperdonabile”, sorta di noir che sidipana tra pennellate di verismo lacustre. Giuntoormai alla terza ristampa dalla Book Editoredi Bologna, il libro è stato presentato dal criticoFulvio Panzeri a Parolario lo scorso mese disettembre.Nasce prima il Guin giornalista o il Guinscrittore?«Sembra strano, ma nasce prima lo scrittore.Pubblicai il mio primo libro “Oltre le mura” nel1980, frutto dell’esperienza di un anno a Milanoin un ospedale per incurabili, che concludeva lamia permanenza di diversi anni in seminario. Divennipoi giornalista e letteralmente risucchiatodalla cronaca. Nell’84 fu la volta delle “Novelledel sabato”, pubblicate settimanalmente sulvecchio “Ordine” e poi raccolte in un volume.Ma è l’acquisto di un piccolo “rudere” nei pressidi Faggeto e il fascino della vita in riva al lagoche fanno scaturire la vena letteraria e così nel2005 esce “Meglio arrivare secondi”, nel 2006“Qui non succede niente” e nel 20<strong>09</strong> “L’amoreimperdonabile”, quest'ultimo, a differenza deiprecedenti, che strutturalmente sono raccoltedi episodi, è un vero e proprio romanzo».E’ dunque l’ambiente del lago la vera fontedi ispirazione?«Sì. L’episodio della violenza da cui prende lemosse l’ultimo romanzo è stato suggerito daun fatto di cronaca milanese degli anni ‘50; unvecchio del lago mi raccontò che anche al suopaese accadde la stessa cosa. Tutti i personaggipoi sono tratteggiati con i caratteri di personeche incontro, che mi vengono a trovare e raccontanostorie».Anche Elisa Vanelli, che sembra quasi irrealeper la sua bellezza?«Anche la protagonista femminile è una persona<strong>com</strong>une che vive sul lago».C’è anche Guin fra questi personaggi? «Certo!Io sarei Sebastiano, il vecchio della cava.Anche se non sono poi così vecchio, mi piaceidentificarmi con questo saggio, punto di riferimentoper il paese, a cui molti vanno a raccontare,magari non segreti inconfessabili, mastorie personali del presente e del passato, confidenze,desideri…Ora addirittura capita chepassi qualche barca e che qualcuno mi apostrofi:“Ehi, ma abita qui il vecchio della cava?”»Progetti per il futuro?«Ora mi sto occupando del lancio del mio ultimolibro a livello nazionale e poi…poi un’ideami frulla in testa…Poiché molti, incontrandomi,mi chiedono: “che fine ha fatto Elisa?”, <strong>com</strong>incioa pensare che il finale possa apparire aperto,anche se nelle mie intenzioni non era così».Allora forse potrebbe meritare un seguito…We met Giuseppe Guin, a popular journalist in theComo area, he is the author of the novel “L’amoreimperdonabile” (The Unforgivable Love).Who was born first: Guin journalist or Guin writer?«It seems weird, but Guin writer was born first. I publishedmy first book “Oltre le mura” (Beyond the walls)in 1980. Then I became journalist and I was absorbedby the news. In 1984 I wrote “Novelle del sabato”(Saturday’s short stories). Later on I bought a small“ruin” nearby Faggeto, which was very inspiring tome, so I published “Meglio arrivare secondi” (Betterto arrive second) in 2005, “Qui non succede niente”(Here nothing happens) in 2006 and “L’amore imperdonabile”(The Unforgivable Love) in 20<strong>09</strong>».Can we say it is the lake that inspires you?«Yes. The episode of violence connected with the lastnovel <strong>com</strong>es from a real story, which happened inMilan at the end of ‘50ies, starting from there a oldman who lives on the lake told me that the samething happened in his village…All the characters<strong>com</strong>e from real people I have met».Is Guin one of the characters too?«Sure! I am Sebastiano, the old man of the quarry.Even though I am not so old, I like to identify myselfwith this “wise man”, a reference point for his village».Projects for your future?«Now I am trying and launching my new book atnational level and then…I have got an idea…Manypeople I met asked me: “Where did Elisa go?”. MaybeI can write a continuation…».pavimenti rivestimenti stufe camini porte e finestre studio ambientazioni posa in operaCreare il proprio ambiente significa specchiarsiin esso e ritrovarsi perché la casa è sintesi di teche le hai dato vita. Con quei pavimenti, queirivestimenti, quelle rifiniture che ti sanno ispirare.E noi dell’Edilizia Showroom lo sappiamobene perché da anni selezioniamo i fornitoripiù prestigiosi per offrirti non una semplicesoluzione, ma la tua soluzione ideale.Con una costante: design e alta qualità.202Via Pitagora - Casnate con Bernate (CO) - www.ediliziabeneggi.it


SPORTCanottieriA destra, il quattro di coppia con l'equipaggiovincitore dei recenti mondiali (Sancassani, Bertini,Basalini e Gilardoni); sotto, lo storico otto G.Sinigaglia, campione assoluto del 1920On the right, the winning team of the last worldchampionship (Sancassani, Bertini, Basalini eGilardoni); below, the historical team G. Sinigaglia,absolute champion in 1920LarioOLIMPIONICAdi Gianfranco Casnatifoto Carlo Pozzoni, Archivio Canottieri LarioLa Canottieri Lario e il suo “gioiello” DanieleGilardoni, lo scorso 30 agosto a Poznan in Poloniahanno raggiunto un traguardo storico.Dieci volte grande, Daniele Gilardoni che sullago Malta della città polacca ha messo al pettola “stella” con il decimo titolo di campione delmondo di canottaggio, nove dei quali consecutivicon la casacca bianconera della CanottieriLario. Hanno condiviso l'oro con l'asso della CanottieriLario G.Sinigaglia di Como, il bellaginodella Marina Militare, Franco Sancassani, il poliziottopisano Lorenzo Bertini e Stefano Basalini,novarese della Forestale. Al Mondiale Danieleè lì, sempre lì, davanti a tutti e poi sul pontiledelle premiazioni a cantare l'Inno di Mameli.Dieci anni fa St. Catharines in Canada DanieleGilardoni centrava il suo primo oro mondiale.Dal 2001 veste il body della Lario e non è piùsceso da quel gradino più alto del podio, tantoche rimane il grande rammarico della sua partecipazionesoltanto <strong>com</strong>e riserva alle Olimpiadidi Pechino. La barca di Gilardoni punta ora versoLondra 2012 e non sarà facile per i selezionatoriignorare il campione più titolato d'Italia. Conquesto fantastico biglietto da visita, la CanottieriLario è ormai diventata la seconda casa dei204 205


Sotto, da sinistra, Giuseppe Sinigaglia, al centro la consegna a G. Sinigagliadella la storica "Diamond - Sculls"; a destra, il Presidente della Canottieri Lario,Enzo Molteni, con la stessa coppaBelow, from the left, Giuseppe Sinigaglia; in the middle, the consignation ofthe historical "Diamond-Sculls" to G. Sinigaglia; on the right, the president ofCanottieri Lario, Enzo Molteni, with the same cupLa tua prossima Casauna scelta di classeRODA HOUSE S.r.l. · Immobili di prestigioLungo Lario Trento 15 · 22100 ComoTel. 031 265388 · Fax 031 261336info@rodahouse.it · www.rodahouse.itLuxury viLLa iN CosTa smeraLda<strong>com</strong>aschi. L’edificio della canottieri, costruitonegli anni 1930 e 1931, su progetto dell’architettoGianni Mantero, è caratterizzato dal volumebasso e allungato, in cui la dimensione orizzontaleè ulteriormente sottolineata dalle lunghefinestre a nastro. Di notevole rilevanza tecnicae formale sono la vasca di voga all’interno e loslanciato trampolino in cemento armato a sbalzosul lago. La costruzione fu realizzata nel 1931,grazie al munifico lascito fatto da Antonietta Sinigaglia,la mamma di Giuseppe, sottotenentedei Granatieri di Sardegna, morto sul Carso nel1916. La signora Antonietta pose solo una condizione:che la società ospitasse, in perpetuo, lasede della sezione dei Granatieri di Sardegnain congedo, perpetrando così la memoria delfiglio. Tutt’oggi, infatti, l’associazione conservail suo locale al piano rialzato della palazzina.La Canottieri Lario entrò nell'edificio situatonell’allora Viale della Vittoria, con una solennecerimonia di inaugurazione, la domenica del 12luglio 1931, vantando già una lunga storia allespalle (fondata il 4 gennaio 1891) e tante glorie.Dopo i primi anni di attività, iniziano i successicon le epiche imprese dell’otto “Montanari”e la jole a quattro “Pellirosse”. Arrivano anchei “Depennati”. Alla fine del 1903, un gruppo disoci della Ginnastica Comense, viene punitoper indisciplina e depennato dall’albo sociale.I “cattivi” non fanno un piega. Creano un nuovosodalizio, chiamato Club Atletico, che durasolo tre anni e poi entra nella canottieri. Intantol’equipaggio dei “Depennati” vince nel 1904le regate internazionali di Lucerna e la CoppaGranduchessa Caterina di Russia sul classicopercorso dal Gand Hotel Villa d’Este di Cernobbioa Villa Olmo. L’armo è <strong>com</strong>posto da AlvaroSetti, Giuseppe Sinigaglia, Italo Carughi e OrlandoPontiggia. Il 1914, è un anno trionfale per laLario, con due straordinari successi: nella Coppadelle Nazioni e nella Diamond-Sculls. Protagonistaè Giuseppe Sinigaglia, il “gigante buono”di Sant’Agostino. Dopo la netta vittoria sui 4000metri nella Coppa delle Nazioni a Parigi (battendodi 16” il vincitore del 1913, l’inglese Kinnear),il nostro campione conquista il titolo mondialead Henley sul Tamigi, il santuario del remo, dovemai nessun europeo continentale, né tantomenoitaliano, era riuscito a vincere. Il 4 luglio 1914,nella finalissima, Giuseppe Sinigaglia sbalordiscetutti, battendo l’inglese Steward del TrinityHall di Cambridge. Il campione <strong>com</strong>asco ricevela Diamond-Sculls direttamente dalla reginaMary, consorte di re Giorgio V d’Inghilterra.Poco più di due anni dopo, purtroppo, Sinigagliaè atteso all’appuntamento con la morte inguerra sul Carso. Il 10 agosto 1916 cade da eroesul San Michele. Prima di spirare invoca: «Datemiun po’ di acqua del mio lago». Negli anniVenti l'eredità di Sinigaglia viene raccolta daldoppio di Sandro De Col e Michelangelo Bemasconi;inizia a sbocciare anche il talento di EnricoMariani, figlio del <strong>com</strong>pianto maestro e campioneTeodoro. Nel singolo, Bernasconi e Mariani silaureano Campioni d'Europa rispettivamentenel 1927 e nel 1932. I colori della Lario partecipanoper due volte alle Olimpiadi. La prima voltanel 1960 con il doppio di Severino Lucini e CesarePestuggia. Sono convocati a Roma anchei due fratelli Vincenzo e Fioravante Prina per ildue senza. Altro anno indimenticabile per la societàè il 1982, quando la Lario torna a fregiarsidel Titolo di Campione del Mondo, grazie all'impresadi Vittorio Valentinis nell'otto pesi leggerie di Paolo Martinelli nel quattro senza. Cinqueanni dopo Andrea Gavazzi si laurea campionedel Mondo Juniores e nel 1989 Danilo Fraquelliè iridato nell'otto pesi leggeri. Nel 1996 MattiaTrombetta e Francesco Mattei, allenati da CarloDel Piccolo, salgono entrambi sull'otto dei GiochiOlimpici di Atlanta. Ai Mondiali del 1997 in207


Sotto, il Presidente della Canottieri Lario, Enzo Molteni,accanto alla bacheca dei trofei italianiBelow, the president of Canottieri Lario, Enzo Molteni,near the collection of the Italian trophiesMALUX sasImpianti Fotovoltaici e Lampade a LEDFrancia, Trombetta e Mattei sono medaglia d'argentonel due senza e nel quattro con. La CanottieriLario è guidata dal 1992 dal presidenteEnzo Molteni. Dal 2001, fa di nuovo parte dellaLario un Campione del Mondo, il bellagino DanieleGilardoni, che puntualmente ogni annovince il titolo mondiale in quattro di coppia pesileggeri. Nel 2005 la Canottieri Lario fa bingo.Dopo ben 114 anni di storia sportiva <strong>com</strong>asca,la società di viale Puecher riesce a mettere inbacheca il suo primo titolo mondiale in “rosa”. Avincerlo è una giovane tedesca - milanese, tesserataalla canottieri <strong>com</strong>asca: Claudia Wurzel,che vince l’alloro iridato proprio in Germania.Protagonista della storica impresa il “quattrosenza” femminile” della categoria juniores.Nello stesso anno Claudia vince un borsa distudio per l’Università dell’Ohio, dove si laureaquest’anno in scienze della <strong>com</strong>unicazione. Manonostante la lontananza e gli impegni di studio,l’anno scorso torna in Italia per partecipareai campionati del mondo Under 23 e vincere ilsuo secondo iride con lo stesso equipaggio del2005. Quest’anno la laurea, ma appena tornataa casa viene convocata in nazionale e a lugliovince la medaglia d’argento ai Mondiali Under23 ancora in quattro senza. Potremmo definireil 20<strong>09</strong> anno rivoluzionario nella storia della Lario.I primi due titoli italiani della stagione sonoentrambi “rosa”: quattro di coppia Gran Fondodi Gaia Marzari, Diana Noseda, Giulia Longatti,Aurelia Wurzel e doppio pesi leggeri di SabrinaNoseda e Marta Labate. «Alla prossima cenasociale» – promette il presidente Enzo Molteni– «farò addobbare il salone di rosa e di fiori. Lasquadra femminile non finisce mai di stupire:mai è successo nella storia della Lario di vedereconvocate dai tecnici federali ben sette nostreatlete! Ma la canottieri ha in serbo un’altra novità.Infatti, forte dell'argento conquistato ai campionatiitaliani di Gavirate, il nostro progetto èpronto ad entrare nella cosiddetta "fase due".Grazie ai 100 mila euro avuti dalla FondazioneCariplo, il prossimo autunno inizieranno i lavoriper adeguare le strutture agli atleti disabili, cosìda potenziare la sezione. Costruiremo i serviziper loro e un ascensore per il trasporto al pianosuperiore».OLIMPIONICCanottieri LarioCanottieri Lario and his "jewel" Daniele Gilardoni,on 30th August 20<strong>09</strong> in Poznan, Polland,got the 10th World Champion Rowing Title.The gold prize of the champion of CanottieriLario G.Sinigaglia in Como was shared withFranco Sancassani, Lorenzo Bertini and StefanoBasalini. The history of Canottieri Lariostarted in 1891 and since the beginning theycollected wins. The protagonist was the secondlieutenant of the Italian corps Granatieridi Sardegna, Giuseppe Sinigaglia, the “goodgiant” of Sant’Agostino, in 1914 he won theworld title in Henley on the Thames river. Thenthe champions Bernasconi and Mariani, whobecame European Champions in 1927 and in1932. The colours of Lario took part twice inthe Olympic Games: in 1960 and in 1982. Since1992 the President of Canottieri Lario is EnzoMolteni. Since 2001 a World Champion is amember of Lario, he is from Bellagio and hisname is Daniele Gilardoni, every year he winsthe world title in four of couple light weight.Claudia Wurzel won the first female world titlein 2005 and in 2008, then last July she gotthe silver medal at the World ChampionshipUnder 23. 20<strong>09</strong> is a revolutionary year for thehistory of Lario: the first two Italian titles of theseason are both “female” titles and the goalto reach is to modify the facilities in order tobe used by disabled athletes, this can be donethanks to 100.000 Euro allocated by FondazioneCariplo.via Ceresio 45, 22018 Porlezza - Como • Tel. 0344 723342<strong>09</strong>


SPORTJoe FlyA TUTTOPODIOdi Elisa Cortifoto Archivio Joe Fly Sailing Team210 211


Nella foto, l'imprenditore Giovanni Maspero fondatore di JoeFly Sealing Team ai vertici della vela mondiale, con lo YachtClub Costa Smeralda per rilanciare la miticaAzzurra in Coppa AmericaIn this photo, the etrepreneur Giovanni Maspero founder ofJoe Fly Sailing Team at the top of the world sailing, with theYacht Club Costa Smeralda to relaunce the mythic Azzurra inthe American CupAncora un podio, ancora la consapevolezza diessere ad un passo dall’apoteosi, ancora il rammaricodi vedersi sfuggire l'iride per un nulla, ancorauna grande prestazione, ancora… Di questopasso si potrebbe andare avanti parecchio permeglio mettere a fuoco il terzo posto, il bronzo,conquistato dal Joe Fly Sailing Team nel campionatodel mondo di vela della classe Farr 40 a PortoCervo, in Costa Smeralda. Ormai il gruppo allestitoda Giovanni Maspero, che non è solo l’armatore,ma anche il timoniere della barca, ha raggiuntoun livello così elevato di <strong>com</strong>petitività da esserenon solo rispettato, ma anche temuto. In Sardegnail titolo è finito nelle mani degli americani diBarking Mad del magnate Jim Richardson che siè avvalso di un tattico d’eccezione <strong>com</strong>e TerryHutchinson già “re Mida” di Team New Zealandin Coppa America. Il team stelle e strisce ha avutouna condotta di gara impressionante con il sestoposto quale peggior piazzamento in dieci prove.Per questo la terza moneta di Joe Fly (gareggiaper la Canottieri Lecco), sulla cui randa ha campeggiatoil logo “Amici di Como, Magic Lake”, è ditutto rispetto e la conferma che il secondo postodel mondiale 2008 a Miami - in realtà un primo sulcampo di regata, rivisto poi a tavolino - non erasolo frutto del particolare momento di forma. JoeFly Farr 40 è oggi un grande team. Grande ancheperché, prima di essere al via delle regate di PortoCervo, ha dovuto affrontare due gravi imprevistiche avrebbero steso chiunque sotto l’aspetto psicologico:ci riferiamo al cedimento della gru chesosteneva la barca durante le operazioni preliminaridi stazza, con gravi danni al timone, e la successivarottura dell’albero in allenamento (forsecausata proprio dalla prima “botta”). In entrambi icasi Joe Fly ha riparato i danni a tempo di record e,con grande determinazione, si è presentato al viastrabiliando tutti. Certo, per vincere l’oro servivanon sbagliare nulla. Così non è stato: un solo “peccato”,un solo errore <strong>com</strong>messo in dieci regate,Joe Fly si è trovato escluso dalla lotta per il titolo.Ma questa è la vela ad altissimo livello. In acquaperò il sailing team è stato <strong>com</strong>unque fantasticocon Giovanni Maspero (timoniere), FrancescoBruni (tattico), Andrea Felci, Andrea Caracci, AndreaBussani, Alberto Bolzan, Pierluigi De Felice,Matteo De Luca, Francesco Coari e Matteo Auguadro.Bravi ragazzi! Un’impresa che GiovanniMaspero ha ben sottolineato in uno stralcio dellasua lettera aperta pubblicata sul sito di Joe Fly:«A volte si parla impropriamente di sentimenti,per me questa avventura, questo evento, questapagina di sport, rimarrà unica ed indelebile nellamemoria per sempre, per il bene che ho percepitoe per la profonda sincera stima che unisce noitutti in questo sport».Joe Fly AT THE TOPOnce again on the podium, once again theawareness to be so near to the top, once againthe regret to see the first place almost reached,once again a great performance, once again…We could continue like this for quite a while tofocus ourselves on the third place, the bronzeof Joe Fly Sailing Team in the World SailingChampionship Class Farr 40 in Porto Cervo, CostaSmeralda. The group created by GiovanniMaspero, who is not just the shipowner but alsothe helmsman of this boat, reached a very highlevel of <strong>com</strong>petition, he is actually respectedand even dreaded. Giovanni Maspero wantedto stress the importance of this experience: ”Sometimespeople speak improperly of feelings,for me this adventure, this event, this page ofsport will be unique and unforgettable in mymemories for ever, for the love I felt and for thedeep and real trust which join us in this sport”.Una notizia che ci inorgoglisce arriva a poche ore dalla chiusura di Magic Lake. Giovanni Maspero,l’imprenditore di Como con la passione per la vela, ha ricevuto dallo Yact Club Costa Smeralda del<strong>com</strong>modoro Riccardo Bonadeo, il <strong>com</strong>pito di riportare la bandiera italiana in acque internazionalifacendo rivivere il mito di Azzurra grande protagonista della Coppa America del 1983. Il nuovoteam di Azzurra, guidato da Giovanni Maspero – l’armatore del Joe Fly Sailing Team -, avrà <strong>com</strong>eskipper e timoniere Francesco Bruni, tattico Tommaso Chieffi e team manager l’olimpionica AlessandraSensini. Il debutto è previsto alle regate del Louis Vuitton Trophy a Nizza dal 7 al 22 novembre20<strong>09</strong>. Da ricordare che proprio Maspero, al timone di Joe Fly, ha recentemente conquistato iltitolo mondiale di classe Melges 32 nelle acque di Porto Cervo dimostrando ancora una volta tuttoil suo valore: sia sportivo che organizzativo.We got a piece of news almost at the closure of this edition of Magic Lake. Giovanni Maspero , the entrepreneurof Como with a passion for sailing, had a <strong>com</strong>mitment to fulfill. The Yact Club Costa Smeralda ofRiccardo Bonadeo asked him to bring the Italian flag in international waters, so that the myth of Azzurra,the protagonist of the American Cup 198, can live again. The new team of Azzurra, under the control ofGiovanni Maspero –the shipowner of Joe Fly Sailing Team – will have Francesco Bruni skipper and helmsman,Tommaso Chieffi tactics, the Olympic Alessandra Sensini team manager. The debut is foreseenduring the <strong>com</strong>petition of Louis Vuitton Trophy in Nice from 7th to 22nd November 20<strong>09</strong>. To remember isthe fact the Maspero on Joe Fly recently got the world title of class Melges 32 in the water of Porto Cervo,demonstrating once again his great value: both in sports and in organization.212 213


SPORTOn theROD(A)di Elisabetta Comeriofoto archivio RodacciaiCi siamo lasciati con Gianluca Roda secondoin classifica generale, ci ritroviamo conla Porsche 997 leader dell’International GTOpen. Dopo la quinta giornata del campionato20<strong>09</strong>, l’imprenditore associato di Amici diComo, in coppia con Richard Lietz, conduce laclassifica generale con 146 punti, 2 di vantaggiodai piloti Ferrari Camathias - Fassler. Maripercorriamo le tappe che hanno portato aquesto traguardo. La terza giornata di calendarioper l’International GT Open ha visto la997 protagonista assoluta sull’asfalto belga diSpa - Francorchamps, vincendo entrambe legare e dimostrando di non avere rivali. Il sabatoha incoronato leader assoluto la PorscheIMSA di Pilet, mentre nella gara di domenicala coppia Roda – Lietz si è imposta sugli avversari.Nel circuito di Donington Park l’autodi Roda è arrivata ad un soffio dal podio ingara 1, nonostante i 30 secondi di handicapda scontare, e terza classificata a breve distanzadalla coppia Camathias – Fassler in gara 2.A Magny-cours, lo scorso settembre, GianlucaRoda e Richard Lietz hanno concluso le duegare al secondo e sesto posto, mantenendoil primo posto in classifica generale. Insieme aRoda, anche Magic Lake e Amici di Como salgonosul primo gradino del podio!ON THE Rod(a)On the previous edition we spoke of GianlucaRoda winning a second place in thegeneral classification, now Porsche 997 isthe leader in the International GT Open. Atthe end of day 5 of the Championship 20<strong>09</strong>,Roda together with Richard Lietz is at thetop of the general Classification with 146points, 2 points more than the Ferrari pilotsCamathias - Fassler. But let’s go back to thesteps that lead to this result. Day 3 of the InternationalGT Open calendar was markedby 997 as a sole road protagonist in Spa –Francorchamps – Belgium, winning both<strong>com</strong>petitions and showing that it had no rivals.On Saturday Porsche IMSA of Pilet wasthe absolute leader, on Sunday Roda-Lietzdominated the <strong>com</strong>petition. In the circuit ofDonington Park, the car of Roda arrived veryclose to the podium in the game 1, despite 30seconds handicap to pay and the third placewas the one of Camathias – Fassler in game2. Last September in Magny-cours, GianlucaRoda and Richard Lietz gained second andsixth place in the two games, keeping thefirst place in the general classification.214 215


SPORTSotto, alcuni momenti delle <strong>com</strong>petizioni di WakeboardBelow, some moments of the <strong>com</strong>petitions of WakeboardWAKEBOARDsul Lagodi Elisa Cortifoto Paolo DurastanteOrmai non è più un segreto. D’estate, anchesul lago di Como, è uno degli sport sull’acquapreferito dai giovani e dai giovanissimi.E’ il wakeboard, disciplina nata dalla fusionetra lo sci nautico tradizionale e lo snowboardpraticato d’inverno sulla neve. Consistenell'essere trainati da un motoscafo o da unamoto d'acqua, con ai piedi una particolare“tavola” simile anche a quella usata per ilkite-surf. Sfruttando le onde create dal motoscafo,si possono così <strong>com</strong>piere evoluzioniincredibili: salti (spin e invert nel gergo), resiancor più acrobatici da “prese” con le manisulla tavola (grabs). Proprio sul lago di Como,per iniziativa di un gruppo di ex scinauti lariani- tra cui Luca Di Lelio e Piero Gregorio - ènato quello che ormai viene definito il trampolinodi lancio per moltissimi giovani. E’ ilWakeboard Tour del Lario che ha debuttatonel 2005 in sordina e che, dopo soli cinqueanni, riesce a coinvolgere ad ogni tappa sullago di Como (dalle tre alle quattro, tra giugnoe settembre) oltre cinquanta partecipantidagli otto anni in su. Un vero successoche ha colto un pò tutti di sorpresa e che hagià portato il Lario ai vertici nazionali con lesue promesse. E’ il caso di Mathieu Proserpioe Massimiliano Piffaretti di Sala Comacina,ma anche di Matthiew Lucini di Cernobbioe ancora delle gemelle lecchesi Chiara e Giu-lia Pronesti, Gionata e Giorgia Gregorio diLezzeno, dei fratelli Sara e Andrea Di Lelio diLecco, Nicolò e Camilla Caimi di Cantù e Filippo,Carolina e Rocco Pozzi di Lecco, soloper citarne alcuni. Ancora una volta lago diComo è in prima fila nella disciplina dello scinautico. Lo era stato negli anni Settanta eOttanta nei settori della velocità e piedi nudi,lo è oggi nel wakeboard. Dove praticare sulLario il Wakeboard? Molto semplice: sul ramodi Como nei club Morgan e Jolly Racing diLezzeno, allo Sci Nautico Como di Cernobbioe allo Sn Lariano di Blevio. A Lecco, al Bajawake,all'Orsa Maggiore e al Sews Lecco in localitàMoregallo. E...buon divertimento.WAKEBOARDON THE LAKEIn the summer time, also on Lake Como, it isone of the most beloved water sports amongyoung and very young people. It is wakeboard,discipline born with the union between the traditionalwater ski and snowboard practiced onthe snow in winter. It consists in being draggedby a motorboat or a water motor, on a particular“board”, similar to the one used for the kitesurf.With the waves created by the motorboatyou can make incredible evolutions: jumps(spin and invert) embellished with grabs withthe hands on the board. Right on Lake Como,thanks to the initiative of a group of ex waterskiers of Como and Lecco – leaded by Luca DiLelio and Piero Gregorio – it was created theWakeboard Tour of Lake Como. Where can youpractice wakeboard? It is very easy. On LakeComo at the club Morgan and Jolly Racing inLezzeno, at the Sci Nautico Como in Cernobbioand at Sn Lariano in Blevio. In Lecco, at the Bajawakein Lecco Orsa Maggiore and at the SewsLecco in Moregallo.216 217


SPORTGiulia Petazzila giovaneCAVALLERIZZAdi E. C.foto Archivio PetazziContinuano le vittorie di colei che ormaiè diventata la mascotte ufficiale di MagicLake e Amici di Como! Anche questavolta, Giulia Petazzi, ac<strong>com</strong>pagnata daPrimula del Prato Rotondo, è salita sulgradino più alto del podio. 1° classificataalla quarta tappa del Circuito PonyLombardia 20<strong>09</strong>, Giulia ha sbaragliato laconcorrenza nella <strong>com</strong>petizione che havisto coinvolti circa cinquanta giovanicavalieri.the youngRIDERThe official mascot of Magic Lake andAmici di Como keeps collecting victories!Also this time Giulia Petazzi, together withPrimula del Prato Rotondo, reached thetop of the podium. 1st place in the fourthpart of the Circuit Pony Lombardia 20<strong>09</strong>,Giulia smited the opponents during the<strong>com</strong>petition, in which more than 50 youngriders took part.Giulia Petazzi impegnatadurante la garaGiulia Petazzi duringthe <strong>com</strong>petition219


Il mondo diMagic LakeProsegue il viaggio di Magic Lake nel mondo.Quest'estate ha fatto tappa negli StatiUniti e in Costa Azzurra (<strong>com</strong>e testimoniatodalle foto inviateci dai nostri abbonati).Diventa anche tu ambasciatore del nostroterritorio. Porta Magic con te nelle tue vacanze,nei tuoi viaggi d'affari e inviaci le foto.Farai parte anche tu dell'album "Il Mondo diMagic Lake".Magic Lake keeps travelling all over world. Thissummer it reached the United States and CostaAzzurra (as we can see in the photos sent by oursubscribers).Be<strong>com</strong>e an ambassador of our territory. TakeMagic with you during your holiday or your businesstrips and send us your photos. You will bepart of the album "The World of Magic Lake".cannesred carpetnew yorkcircle linerockefeller centermadame tussaudmuseo delle cere220


FOOD AND DRINKi BRAC IULUNIdi Alfredo RattiA proposito di un piatto della storia e della cultura gastronomica siciliana, il braciuluni, mi inviauna preziosa ricetta l’amico Beppe Puntello, di recente autore del libro “Uomini di onore”. “Unbraciuluni, degno di questo nome, deve essere lungo almeno 20 cm ed avere 6-7 cm di diametro.Un braciuluni chiamasi anche ironicamente farsumagru, a significare già dal nome che nonè un piatto magro, ma ricco, sfacciatamente di una “opulenza spagnolesca degli ingredienti”.Certamente è arrivato con una denominazione sveva o angioina, e si chiamava rollò; vi sonodelle somiglianti tracce nella cucina napoletana: i rollè. La ricetta del mio triangolo è di quellopiù occidentale dell’Isola, quello che si cucinava a casa mia, quello che con le sue aggiunte dà unriflesso magrebino, l’agro-dolce arabo che regna sovrano ancor oggi nella mia cucina”.BRACIULUNI o FARSUMAGRU – per 6 personeuna fetta di carne di manzo (fesa o noce) di circa 4 etti, intatta e ben battutaun etto di carne di manzo macinata2 uova crude, 3 uova sode (facoltative)una macinata di pangrattato, possibilmente pane di grano duro raffermo grattugiatoun etto di formaggio ragusano a pezzettiniuna dozzina di acini di uva passa40 g di pecorino grattugiatouna cipollauna carota2 rametti di rosmarinoun ciuffetto di prezzemoloun bicchiere di vino bianco secco2 etti di concentrato di pomodoroolio extravergine di olivasale, pepe, noce moscataTempo di preparazione e cottura: un’ora e mezzaStendete la fetta di manzo (spessore 5mm) e disponetevi il trito di carne mescolato alle uovabattute ed al pangrattato, il pecorino grattugiato, una dozzina di acini di uva passa, il ragusanoa pezzettini, ed inoltre poco rosmarino, prezzemolo, noce moscata, sale, pepe nero pestato nelmortaio. Potete aggiungere anche tre uova sode, tagliate a medaglioni. Arrotolate la carne elegatela con lo spago da cucina per poi farla rosolare in un tegame con olio extravergine, cipollae rosmarino. Quando sarà ben dorata, bagnatela con il vino bianco e lasciate evaporare a fuocovivo. A questo punto aggiungete il concentrato di pomodoro e quanta acqua basta a coprire lacarne. Fate attenzione: il concentrato non è quello che si <strong>com</strong>pra in tubetti, doppio o triplo concentratoche sia perché – in questo caso – in Sicilia è <strong>com</strong>mercializzato <strong>com</strong>e strattu, con cui siprepara il sugo, altrimenti si può usare una passata di pomodori freschi; il sugo è più invernale evanno aggiunti il seme di finocchio selvatico e la testa d’aglio intera! Con il passato di pomodorisi prepara d’estate un braciuluni in salsa: salsa d’estate, sugo d’inverno.MEAT BRACIULUNI (FARSUMAGRU)Meat braciuluni to serve 6Ingredients:a beaten beef escalope (rump) of about 4 hundredgramsa hundred gram of mince beef meat2 raw eggs , 3 boiled eggs (optional)a mince of bread crumbs, possibly durum wheata hundred gram of matured cheese bitsa dozen raisin grapes40 g of grated sheep's milk cheesea oniona carrot2 small branches of rosemarya bit of parsleya glass of dry white wine2 hundred grams of tomato pureéextra virgin olive oilsalt, peper, nutmeg(Preparation and coking time: 1 ½ h)What to doTake a beef escalope (5 mm thick) and lay on it mincebeef meat mixed up with the beaten eggs and breadcrumbs, grated sheep's milk cheese, a dozen raisin grapes,matured cheese bits and a bit of rosemary, parsley,nutmeg, salt, black pepper beaten in the mortar. Youcan also add three boiled eggs, cut into pieces. Roll up themeat and tie it with a string, then brown it in a pan withextra virgin olive oil, onion and rosemary. Once it getsbrown, add the white wine and wait until it boils on ahigh heat. Then add the tomato pureé and some waterin order to cover the meat. Pay attention: the tomato pureéis not the one which is sold in tubes – you have to use“strattu”, that is the preparation for the tomato sauce, oralso the fresh tomato pureé; the tomato sauce is mainlyused in winter and you have to add the wild fennel andthe whole garlic! In summer we suggest you use the freshtomato pureé: sauce in winter and pureé in summer.222 223


ADVERTISINGLa QUARTA dimensioneLa NUOVAPorsche PANAMERAVenerdì 11 Settembre il Centro Porsche Como e Lecco ha presentatoa tutti i suoi clienti il nuovo gioiello firmato Porsche… la Gran Turismoquattro posti Panamera. In un location davvero suggestiva e caratteristica,il Castello di Pomerio, l’ultimo prodotto di uno dei marchi piùrappresentativi delle auto di lusso è stato presentato. La nuova Panamerariveste grande importanza strategica poiché andrà a posizionarsicon determinazione nel segmento delle vetture di categoria superiore,rivolgendosi ad un pubblico che, oltre al <strong>com</strong>fort e alla spaziosità offertida una berlina di lusso, cerca anche la tipica sportività dinamicaalla quale Porsche ha abituato. Le grandi novità tecniche di questa vetturasono il cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK),le nuove sospensioni pneumatiche adattive con volume dell’aria diespansione variabile e infine l’aerodinamica attiva ottenuta grazie allospoiler posteriore estraibile a profilo variabile. Inoltre nella creazionedi questa vettura è stata prestata molta attenzione ai consumi: le migliorieapportate dagli ingegneri dello sviluppo in Porsche <strong>com</strong>e adesempio il sistema Start–Stop (che spegne in automatico la vetturadurante lunghe attese di sosta) consentono alla Panamera di ottenereconsumi straordinariamente bassi per una Gran Turismo quattro portee di fissare gli standard di riferimento per le vetture concorrenti delsuo segmento. La serata di presentazione è stata un gran successo peril Centro Porsche Como e Lecco e per il titolare, il Sig. Marco Teli chedopo aver illustrato le caratteristiche tecniche della nuova vettura haac<strong>com</strong>pagnato direttamente gli ospiti alla scoperta della medesima.Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito alcuni partner digrande importanza <strong>com</strong>e il Casinò di Campione, che ha offerto a tuttigli invitati un buono per poter giocare presso la propria struttura, Loewe,che ha esposto alcuni tra i suoi più prestigiosi modelli di televisori eDina<strong>com</strong> che grazie alle stampanti altamente tecnologiche ha regalatoad ogni partecipante la stampa di una foto naturalmente a bordo dellanuova Porsche Panamera.The QUARTERdimensionThe NEWPorsche PANAMERAOn Friday September 11, the Center Porsche Como and Lecco presented itsnew Porsche jewel to its customers…Grand Turismo Panamera at the Castellodi Pomerio. The new Panamera has a great strategic importance as itwill be positioned in the segment of superior cars. It offers to its public notjust <strong>com</strong>fort and spaciousness of a luxus car, but also the sports dynamicsof Porsche. The double friction transmission gear Porsche Doppelkupplung(PDK), the new pneumatic tyres which adapt to the air volume ofchangeable expansion and the active aerodynamic obtained with a backspoiler with changeable profile are the key elements. Moreover, during thecreation of this car, consumption parameters have been taken into greatconsideration: the improvements carried out by the engineers during thedevelopment of Porsche, let Panamera have very low consumption <strong>com</strong>paredto any Grand Turismo car. The presentation evening was a big successfor the Center Porsche Como and Lecco and for the owner of the <strong>com</strong>pany,Mr Marco Teli. Casinò di Campione, Loewe and Dina<strong>com</strong> were thepartners which gave their contribution to the successful event.224

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