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Il diritto dei beni comuni. Un invito alla discussione, in Rivista critica ...

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<strong>in</strong>dividuale (ovvero l’occultamento di quella collettiva) porta con sé asua volta l’occultamento <strong>dei</strong> conflitti che <strong>in</strong>torno ai <strong>beni</strong> <strong>comuni</strong> si agitano.<strong>Il</strong> caso della ‘rap<strong>in</strong>a’ ai danni <strong>dei</strong> popoli <strong>in</strong>digeni fornisce unesempio dell’uno e dell’altro profilo.Ma la relazione fra diritti fondamentali e <strong>beni</strong> <strong>comuni</strong> può forseessere guardata sotto un’altra luce. Consideriamo il concetto di sanitàcome bene comune. L’idea di una gestione partecipata della sanità imponedi pensare lo stesso <strong>diritto</strong> fondamentale <strong>alla</strong> salute <strong>in</strong> un mododiverso: essa implica un’organizzazione della sanità che sia <strong>in</strong> grado direalizzare il <strong>diritto</strong> <strong>alla</strong> salute di quella data persona ed <strong>in</strong>sieme il <strong>diritto</strong><strong>alla</strong> salute di ciascuna e di ciascuno e dell’<strong>in</strong>tera collettività. Mentreassumiamo il <strong>diritto</strong> <strong>alla</strong> salute come necessariamente ‘personalizzato’vediamo come la sua concreta realizzazione porti a conformarela stessa istituzione deputata a soddisfarlo 46 . Insomma l’idea è che i dirittifondamentali possano acquistare una dimensione diversa – ed esserecomponente costitutiva della gestione del bene – se visti nella prospettivadella solidarietà sociale. Analogo discorso può farsi per la cittàimmag<strong>in</strong>ando i modi <strong>in</strong> cui i diritti di cittad<strong>in</strong>anza (scontando per ilmomento l’ambiguità del term<strong>in</strong>e), di libertà, di autodeterm<strong>in</strong>azione,l’aspirazione al wellness, <strong>alla</strong> democrazia, possano/debbano <strong>in</strong>cideresul suo funzionamento, sviluppo, ecc. E lo stesso dicasi per l’istruzionee per l’università, dove il <strong>diritto</strong> allo studio, attraverso la gestione partecipatadel bene comune scuola o del bene comune università, smettedi essere semplice fruizione di servizi e di opportunità e diventa produzioneculturale e di democrazia. Insomma si tratta di rovesciare lalogica oggi dom<strong>in</strong>ante <strong>in</strong> Europa per cui il <strong>diritto</strong> ai servizi essenziali,sebbene fondamentale, è sostanzialmente visto come oggetto di sussidie di assistenza, <strong>in</strong> una parola come improduttivo, nient’altro che unavoce di spesa nel bilancio statale.Resta un problema sp<strong>in</strong>oso nel configurare l’esercizio <strong>dei</strong> dirittifondamentali come parte della gestione <strong>dei</strong> <strong>beni</strong> <strong>comuni</strong>: la radice <strong>in</strong>dividuale<strong>dei</strong> diritti fondamentali trova conferma nella struttura delprocesso, anch’essa tendenzialmente estranea <strong>alla</strong> dimensione collettiva.Da questo scaturisce non solo la difficoltà dell’azione del s<strong>in</strong>golo<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di <strong>in</strong>formazione, <strong>in</strong>iziativa, ecc. ma anche il problema <strong>dei</strong>costi esorbitanti della giustizia che il s<strong>in</strong>golo membro della <strong>comuni</strong>tàpuò non essere <strong>in</strong> grado di sopportare 47 . Qui è possibile lavorare suuna migliore organizzazione e maggiore diffusione delle class actions,soprattutto superando l’idea che la class action sia una sommatoria dipretese <strong>in</strong>dividuali ed esaltando <strong>in</strong>vece la sua dimensione collettiva.46 Cfr. A. Pioggia, Consenso <strong>in</strong>formato ai trattamenti sanitari e amm<strong>in</strong>istrazionedella salute, <strong>in</strong> «Riv. trim. dir. pubbl.», 2011, 127.47 U. Mattei, Provid<strong>in</strong>g Direct Access To Social Justice By Renew<strong>in</strong>g CommonSense: The State, the Market, and some Prelim<strong>in</strong>ary Question about the Commons, <strong>in</strong>http://un<strong>in</strong>omade.org/prelim<strong>in</strong>ary-question-about-the-commons/.117

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