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giugno 2013 - ACLI Trentine

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OpinioniIn tema di estetica 2 minGraffiti? No, grazieAl mattino mi alzo presto per accompagnare al treno miafiglia ed una sua amica. Vedo spesso nuove scritte appariresui muri di Trento. In gergo dicasi tags: decine di firme,piccole e grandi (anche un metro) fatte con bombolette o,peggio in altre città, da rulli. Gli “artisti” in questione sono icosidetti writers. Provo a tradurre: nottambuli bontemponiche imbrattono muri, sottopassi, saracinesche, vetrine,chioschi e persino furgoni parcheggiati. I mezzi ditrasporto, come treni e bus, infatti, sono i preferiti perchéportano la loro “arte” ovunque. A Milano alcuni di“questi creativi” sono stati condannati per “associazionea delinquere” secondo l’art. 416 del codice penale. Per laprima volta in Italia son scattati i ferri per 26 persone e nonsapete quanto ho gioìto in cuor mio.Le bande di graffittari si fanno una vera e propria guerra afuror di bombolette imbrattando i centri storici compresii monumenti; abbruttendo, in sintesi, il Bel Paese. I costiinsostenibili per la pulitura non sono più possibili dallepubbliche amministrazioni.Io son d’accordo nell’offrire spazi alle diverse esperienzeartistiche che abbelliscono il panorama urbano come ilneo parcheggio di Pièdicastello, le stesse gallerie o l’exdogana. Anzi, direi di più. Le capitali nord europee hannodei murales che abbelliscono moltissimo le grigie muradi certi palazzi. Ma qui si tratta di vera e propria street artche sta sui muri o sulle strade con effetti tridimensionalistraordinari. Si tratta di signori pittori prim’ancor chewriters. Il paesaggio ha tutto da guadagnare comprese lecase che hanno ampie pareti senza finestre e che possonoessere territori d’espressione straordinari. In Kenya, comeIpsia del Trentino, abbiamo fatto dipingere più di centopareti grazie al progetto di riforestazione che invita ilocali a piantare alberi. Veri e propri murales che nonnecessitano di scritte ma solo di immagini comprensibilianche agli analfabeti.Ma, come molti trentini, perdo la pazienza con i graffitarinostrani che non sanno disegnare ma solo scarabocchiare,sporcare, lordare, rappresentare ciò che hanno in zucca:niente! E qui, signori miei, c’è poca educazione da fareper sedare la loro “ribellione artistica” ma molto “olio digomito” da usare. Altro che costose ditte esterne. Sottola sorveglianza di un “educatore” i vandali devono pulirea fondo i muri del capoluogo. Appunto; come accade inmolte città nordeuropee.Spiritualità2 minTurismo tra benesseree malessereCome delegato per la pastorale del turismo ho avuto lagrazia di poter incontrare diversi albergatori ed operatoridel turismo in due recenti serate in una famosissimazona del Trentino. Il dialogo della Diocesi di Trento conchi ha un’impresa turistica o è dipendente del settoreè stato portatore di ampie riflessioni e prospettive dalsapore umano che nascono da gioie e preoccupazioni, dasoddisfazioni ed ansie.La domanda di fondo è stata quella di ricercare un’azioneturistica che sia per il bene delle persone: sia di chi è invacanza che di chi lavora affinché altri possano esserein ferie. La preoccupazione emersa, infatti, era quelladi chiedersi quale sia l’impatto che il turismo ha sullecomunità ospitanti, sulle famiglie e quindi, se al di là delrisultato monetario, ci sia anche senso di realizzazione, disoddisfazione in chi opera nel settore. Non basta quindil’aver inventato le conferenze provinciali sul turismo,la riforma della legge, parlare e legiferare sul turismoreligioso, è necessaria una vicinanza alle persone cheoperano nel settore. Tale vicinanza le comunità cristianesono invitate ad attuarla e diverse, anche da molti anni,lo hanno già fatto. Aiutare chi opera nel turismo a saperaccogliere con delicatezza anche quella parte di turistiche esprimono un’umanità sofferente, che cerca unpo’ di distensione o distrazione. Dare risposte a chi, nelviaggiare, cerca anche spiritualità. Essere stimolo dibene verso coloro che nel turismo cercano solo bassesoddisfazioni o di approfittare della folle per i propriscopi. Alla base di tutto, anche nelle scelte di politicadel turismo, sta sempre la domanda: «che tipo di societàvogliamo costruire; qual è lo scopo della nostra azionee del nostro lavoro; quali sono i valori etici che animanole nostre scelte». A queste domande è necessario darerisposte meditate, motivate, se desideriamo il bene dellanostra gente.Fabio PipinatoPresidente Ipsia del TrentinoPresidente CTADon Rodolfo PizzolliAccompagnatore spirituale Acli trentiner.pizzolli@diocesitn.it4<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


OpinioniModello di sviluppo2 minEssere o non essere (unacomunità che esprimeuna cultura alpina)Prima di avviare qualsiasi riflessione sul futuro dellanostra Autonomia ritengo essenziale soffermarsi su unaquestione fondamentale: “il Trentino rappresenta o nonrappresenta un’autentica espressione della cultura dimontagna?”.A guardare il paesaggio, spesso e volentieri banalizzato eridotto a periferia di pianura, direi di no.A guardare l’edilizia e le tipologie architettoniche, spessosimili (anche in montagna) a condomini di città, mal coibentati,inutilmente grandi e con colori impropri rispettoagli usi e costumi delle Alpi, direi di no. L’analisi potrebbecontinuare, ma le esigenze di spazio e di sintesi ci obbliganoa venire al dunque esplicitando brutalmente la nostratesi di fondo: è con la cultura di montagna che rilanciamola nostra Autonomia sia a livello sociale e culturale, sia alivello politico ed istituzionale.La cultura di montagna è quella che ci insegna che illimite coincide sempre con l’avvio dei processi di innovazione.I problemi si verificano e si sono verificati tragicamentein passato quando il Trentino ha voltato le spallealla cultura di montagna scimmiottando la pianura equando ha tradito il proprio spirito mutualistico originario.Il Trentino ha tradito se stesso quando ha superatoconsapevolmente il proprio limite ambientale e quando,al posto della vera partecipazione ha prodotto retorica,quando si è attardato in manifestazioni che si richiamavanoal “sangue e suolo” svendendo nello stesso tempo ilterritorio “ai siori” e agli speculatori.Essere o non essere espressione di una vera cultura dimontagna significa capire che dobbiamo dire di no alla“venetizzazione” del territorio e alla “milanizzazione” delturismo e dire di si all’ipotesi di una macro regione delleAlpi che ci leghi al modello alpino e all’Europa. Limiteed innovazione, costruzione partecipata del paesaggioe della bellezza, ricerca mirata non agli Ogm, ma albiologico. Sono alcune delle strategie da percorrere senzale quali ci sarà solo la svendita del Trentino e la fine dellasua Autonomia.Per questo ogni proposta elettorale, per essere credibile,dovrà prima di ogni altra cosa dimostrare di essere un’autenticaespressione della cultura di montagna.Il mantice2 minPaesaggi e passaggiQuando parliamo di paesaggio subito la nostra mentedisegna un quadro pieno di armonia, colore, ordine e serenità.È ovviamente un’immagine ideale di bellezza che nontrova alcun riscontro nella vista abitudinaria di città daltraffico caotico, di campagne cementificate, di degrado,di abbandono. Certo esistono anche le colline toscane, leterrazze a strapiombo coltivate fino all’ultimo centimetrodisponibile nelle valli alpine, i prati curatissimi dell’AltoAdige: ma non facciamoci illusioni, il paesaggio è uno deibeni comuni più negletti a livello italiano – e globale. Ilterritorio si è repentinamente trasformato, reso irriconoscibiledallo sviluppo economico che però non ha portatoad un analogo progresso nella qualità della vita. Siamocontenti tuttavia quando viene inaugurata una nuova circonvallazione,siamo indifferenti se un centro commercialeoccuperà ettari di terreno coltivabile, non protestiamoabbastanza per gli obbrobri urbanistici.Davanti a questa situazione (che si eleva alla massima potenzase consideriamo gli scempi ambientali in moltissimezone del mondo) da soli non possiamo fare nulla. Occorrerebbeuno sforzo collettivo e prima ancora una presa dicoscienza collettiva, nella direzione di considerare sempredi più il paesaggio come parte di noi prima che come qualcosadi esterno da sfruttare indiscriminatamente.Esistono allora tanti tipi di paesaggio: quello naturale,quello antropico, quello urbanistico ma anche, se cosìsi può dire, il paesaggio domestico e interiore. Anchequest’ultimo sembra essere dominato dalla confusione.Nelle nostre case si ammucchiano oggetti, ma ugualmentesi accumulano rifiuti; l’orrore per il vuoto spinge a riempireogni spazio mentre la sobrietà, l’equilibrio e la stessa salubritàvengono sacrificati alla logica della comodità, dellafunzionalità, dell’ostensione della ricchezza.Il nostro paesaggio interiore è poi sommerso dallesollecitazioni, dalle opportunità, dai contatti, ma orasoprattutto dall’affanno di non riuscire ad essere all’altezzadi questi tempi vorticosi. Di finire travolti dalla quotidianaonda anomala del mondo contemporaneo. Non bastaimparare a nuotare, bisogna essere capaci di risalire lacorrente.Come un mosaico occorre ridisegnare il paesaggio,cominciando da noi stessi, all’insegna dei tempi lunghi,della calma, della pazienza, del continuo apprendimento.Così piano piano cambierà anche il paesaggio esterno.Walter Nicolettiwalter.nicoletti@aclitrentine.itPiergiorgio CattaniRedattore Acli trentinepgcattan@fastwebnet.it<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>5


RUBRICAMARCELLO FARINAFilosofo e saggista“Abbiamo bisogno di ritrovarebuone ragioni per il “vivere-insieme”,in un tempo in cui sembranoprevalere elementi di lacerazione econtrapposizione”.Queste sono le parole introduttive diun piccolo, prezioso libretto edito dallaFondazione Lanza, intitolato “EticaCivile” (1) , che analizza la situazione“spirituale” (cioè la sensibilità diffusa)del nostro tempo, che vede crescerela sfiducia nella possibilità di un buongoverno della civitas (della societàcivile) capace di raccordare qualità deiservizi e giustizia diffusa.è un clima, il nostro, che trae alimentoda numerosi comportamenti personalie pubblici, insofferenti nei confrontidella responsabilità – in nome di unindividualismo auto centrato o di unfamilismo amorale ma che contribuisceanche a diffonderli.Si possono mettere in evidenza tresituazioni molto “concrete”:• la crescente diffusione di unuso strumentale della cosapubblica, con impatti che toccanopesantemente anche il campoeconomico: la crisi che viviamonasce anche da qui;• la quotidiana erosione di queltessuto di valori condivisi, che haconsentito il consolidamento e lacrescita della comunità nazionalea partire dal dopoguerra (i valoriespressi nella Costituzione);• la fatica a collaborare allaCostituzione di un’autentica societàcivile internazionale, che sappiaassumersi una responsabilità per lasocietà globale.Secondo alcuni è arrivato il momentodi fare i conti con il consolidamentodi settori sempre più corposi di“società incivile”, con grandi fenomenidi decadenza, segnati dall’ulterioredeperire dell’etica pubblica conDisprezzo e riconoscimento3 minPer una rinnovataetica civilel’effetto che dal nostro orizzontesembra scomparso il significato stessodel “con-vivere”.Per il sociologo Ivo Diamanti, attentostudioso delle trasformazioni delnostro Paese, è cambiato, come sidiceva sopra, il clima dentro e fuori ipalazzi nella stessa “società civile”.Per lui lo “spirito animale”, che inpassato aveva pervaso e attraversatoil mercato neoliberista, le imprese,l’economia del “finanzcapitalismo”,oggi si è trasferito nei comportamentisociali all’interno della comunitàterritoriale, dove sentimenti a lungorepressi esplodono, senza freniinibitori, in maniera maleducata, divisa,estrema e violenta. Sia nel linguaggioche nei comportamenti. (in “Sillabariodei tempi tristi”).Se sono “civili” i comportamentiche accrescono fiducia, coesione,cooperazione, interscambio,concertazione, rispetto, dialogo, sono“incivili” i comportamenti improntatia opportunismo, prevaricazione,sopraffazione appropriazione dei benicomuni, menzogna, tradimento dellaparola data, prevalenza della logica diclan su quella comunitaria, collettiva.Negli anni di Tangentopoli, AntonioGambino osservava il quadro fosconel nostro Paese, non perché da noii disonesti siano più numerosi che inaltre società occidentali, ma perchéda noi manca una “cultura dell’onestà”,pilastro di qualunque convivenzacivile. “Manca un numero di personeattivamente oneste, capaci di fare dacontrappeso. O, se si preferisce, capacidi fornire quel “punto di appoggio”senza il quale ogni tentativo disollevare il Paese dal pantano incui si è infilato, si presenta comeun’operazione irrealizzabile”.E il Cardinale Martini in quellastessa epoca, poneva con grandelucidità il nesso tra società civile eresponsabilità delle professioni. “Perchéun imprenditore deve ribellarsi allarichiesta di pagare una tangente? Perchéun giornalista deve affrancarsi dalconformismo? Perché un infermiere devetrattare bene i pazienti scomodi e noiosi?Perché questi e altri atteggiamentidevono essere la regola e non “l’eroismo”di un singolo?La risposta è semplice: perché il lavoroè la testimonianza di una chiamata”.A vivere un’ordinata e gradevoleconvivenza.(1)Fondazione Lanza, Etica Civile,Edizioni Messaggero, Padova, <strong>2013</strong>...la fatica a collaborare alla Costituzione diun’autentica società civile internazionale, chesappia assumersi una responsabilità per lasocietà globale...6<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


AttualitàAgenda dell’essenzialità2,5 minPer un turismo a misuradi ambiente e di personaQuello che stiamo vivendo è unmomento di profondo ripensamentoanche per la nostra “industriadell’accoglienza”. La provincia diTrento si colloca al terzo posto nellaclassifica nazionale dopo quelle diBolzano e di Siena con 29 milioni dipresenze turistiche ed un fatturato cherappresenta circa l’11% del Pil.Il problema è rappresentato dalla crisiche, anche in questo settore, viene dalontano.Non c’è infatti solo una aspettocongiunturale, esistono semmai alcunecriticità per così dire “strutturali”.Da una parte le modificazioniclimatiche: dal 2020, afferma la quasitotalità della comunità scientifica, saràmolto difficile garantire l’innevamentosulle Alpi. Dall’altra la crisi di unsistema di offerta considerato “maturo”e con forti elementi di debolezzaper quanto riguarda sia il passaggiogenerazionale nelle aziende turistiche,sia i livelli di professionalità degliaddetti.Per una lettura attenta della situazionee delle prospettive pensiamo siad’obbligo la lettura de “Il futuro delturismo in Trentino” in distribuzionegratuita presso la Camera diCommercio di Trento.Quello che però non si dice, neanchein questa illuminante ricerca, èche un elemento di debolezzaoramai conclamato è rappresentatodall’omologazione del paesaggio edel patrimonio edilizio che insiemehanno compromesso, ed in molticasi cancellato, l’aspetto identitariooriginario del Trentino.Per questo è necessario rilanciare siagli aspetti ambientali che etici legatial turismo attraverso l’elaborazionedi una nuova filiera che garantiscaad un tempo: emozioni, turismodell’esperienza, approccio etico e...la provincia di Trento si colloca al terzoposto nella classifica nazionale con 29 milionidi presenze turistiche ed un fatturato cherappresenta circa l’11% del Pil...solidale, tipicità, ambiente e buonepratiche ecologiche.Da questo punto di vista è beneconsiderare che è il territorio checostruisce l’offerta turistica. Questosignifica, in parole semplici, che ilTrentino è per sua natura (ambiente,clima, morfologia, storia, tradizioni,antropologia) sollecitato a costruireun modello turistico di montagna,ancorato alla dimensione alpina edeuro regionale. Tutti i tentativi di farneuna provincia turistica di pianura osimile ad una periferia urbana (comenel caso dei grattacieli al Tonale perintenderci) sono destinati ad abortiree a rivelarsi fallimentari. Per questoè necessario rinnovare e rilanciarel’offerta turistica facendo tesoroinnanzitutto della conservazionedell’ambiente, promuovendo unturismo dolce e legato all’esperienzain montagna (escursionismo lento,relax e benessere, avventura e sport) efortemente orientato agli aspetti eticie responsabili.Le Acli, con il CTA e le AcliTerra, rappresentano un grandepatrimonio di valori, di esperienza eprofessionalità che può essere messoa disposizione del Trentino in questafase di transizione e di ricerca di nuoveopportunità al fine di coniugare lasalvaguardia dell’ambiente con unavisione progressiva dello sviluppo chefaccia del territorio la vera risorsa peril futuro.Come si vede anche nel settoreturistico vale la pratica aclista di“umanizzare l’economia” per usciredalla crisi attraverso cambiamentiche possano migliorare la situazioneattuale sia sotto il profilo ambientaleche sociale.ARRIGO DALFOVOPresidente Acli trentinearrigo.dalfovo@aclitrentine.itNella foto,paesaggio alpino.8<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


AttualitàFAP3 minIL RUOLO DEL VOLONTARIATONELLE CASE DI RIPOSONellE foto, alcune istantanee riferite alconvegno sul volontariato.Francesco MarcovecchioIn una situazione come quellaattuale, in cui aumenta la domandadi assistenza nelle case di riposo e nelcontempo si riscontra un progressivorestringimento delle finanze pubbliche,gli anziani possono diventare unapreziosa risorsa, capace di generarerelazioni umane, riscoprendo il valoredel dono e la forza del volontariato.Su questo tema si sono confrontati aTrento, sabato 18 maggio presso lasala di rappresentanza della Regione,esperti ed operatori del settore nelcorso di un convegno sul ruolo delvolontariato e la sua organizzazionenelle RSA promosso dalla Fap Acli,dall’Arof (Associazioni Rappresentantidegli Ospiti e Famigliari delle RSAdella provincia di Trento) e dall’Upipa(Unione Provinciale Istituzioni perl’Assistenza) con il patrocinio moraledella Regione.Secondo i dati forniti dall’Upipa ivolontari quotidianamente attivi nelsistema trentino sono circa 400, chesvolgono da 1 a 10 ore di attività e dipresenza alla settimana. A questi siaggiungono circa altri 800 volontariche sono attivi occasionalmentesu progetti specifici in particolariperiodi dell’anno, con una crescentedomanda di volontariato da partedelle fasce di età 55-75 anni. Da questecifre emerge come la risorsa anzianipossa attivare molteplici e costruttiverelazioni di mutuo aiuto che diventanopoi indispensabili per gli anziani chevivono situazioni di difficoltà.Nel corso del convegno è statodiscusso ed approvato un ordine delgiorno rivolto a tutti i soggetti coinvoltiche individua sette punti fondamentalida porre al centro delle politiche socialinei prossimi anni e delle proposte diriforma del welfare. Fra questi vi è lanecessità di effettuare una mappaturacompleta ed aggiornata delle mondodel volontariato e la possibilità disviluppare atteggiamenti di strettavicinanza, in ascolto dei bisogni e deiproblemi delle persone fragili, al finedi poter cogliere e soddisfare al megliole diverse necessità. Nell’ordine delgiorno è stato poi evidenziato comesia necessario organizzare l’attivitàdei volontari con sistematicità, perrenderla sinergica e coordinata enel contempo tutelarla dal rischiodi disincentivazione a causa diinopportuni gravami burocratici.Viene inoltre sottolineato che ilvolontario, per vivere una proficua eresponsabilizzata relazione di<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>9


AttualitàIl libro del meseMente aperta, cuore credenteIl nuovo Papa è stato una sorpresa per tutti, anche per le caseeditrici che, nei giorni successivi alla sua nomina, si sono affannatea trovare materiali per fulminee quanto estemporanee pubblicazioni.Sono così usciti numerosi volumi attribuiti a Papa Francesco,ma che del Papa non sono, bensì di Jorge Bergoglio quando erasuperiore generale dei gesuiti in Argentina e poi arcivescovo diBuenos Aires. È proprio dalla consuetudine di Bergoglio di tenereesercizi spirituali in stile ignaziano che nasce forse il miglior libroedito in italiano in queste settimane, dal titolo “Aprite la mente alvostro cuore”. Mente e cuore sono i due livelli a cui le riflessioni proposterimandano: la fede può e deve essere ragionata e spiegata,ma prima deve essere vissuta come una chiamata interiore che, seautentica e consapevole, chiama al combattimento e alla radicalità.Il gesuita Bergoglio si riferisce molto spesso alla tradizione del suoordine di appartenenza: Ignazio insegna un cristianesimo agonico emissionario, una disciplina morale e spirituale senza compromessi,una fede attiva e capace di incarnarsi nelle differenti culture. Scorrendole pagine del libro – costituito per lo più da brevi e a primavista semplici inviti alla meditazione – si incontrano parole inequivocabiliche, se tradotte in pratica, farebbero davvero scaturire unarivoluzione. Parole che ci sono già diventate famigliari attraverso idiscorsi e le uscite pubbliche di Papa Francesco, appunto caratterizzateda una disarmante semplicità che però nasconde tuttala serietà e la drammaticità della proposta cristiana. Reiterato è ilrichiamo a prendere sul serio il fallimento mondano della missionedi Gesù: esso diventa il modello di una Chiesa meno orgogliosa,più povera e soprattutto meno ansiosa di raggiungere il successoe di mantenere posizioni di ricchezza e di potere. Una Chiesa chediventa “carne” (termine molto utilizzato nel volume), che segueCristo sulla croce e che si rispecchia nei poveri. Questa solo è la viaper arrivare alla risurrezione e alla gioia. Con toni sorprendenti acui non siamo molto abituati, Bergoglio prospetta un cristianesimodove è bandita la tristezza e dove un’energia nuova può far rifiorirela nostra vita e il mondo.Piergiorgio CattaniJ. M. Bergoglio, Aprite la mente al vostro cuore, Rizzoli, Milano<strong>2013</strong>, pp. 263, 14,00 euro.appartenenza, deve esserecoinvolto in forma partecipativainsieme agli altri attori istituzionalinella formulazione dei programmi edelle attività relazionali, di sostegnoe accompagnamento. Si sostiene,inoltre, che il volontario deve esseremesso nelle condizioni di agire conpreparazione e professionalità; perquesto vanno istituiti da parte delleAPSP-RSA processi di formazionepermanente, anche col supporto deisussidi regionali e delle iniziative messein campo da UPIPA. Infine, l’ordine delgiorno ha evidenziato l’opportunità diuna tutela del volontario contro i rischiderivanti dallo svolgimento del proprioservizio, chiedendo che le strutturepossano predisporre le convenzioninecessarie per poter procedere alrimborso di polizze di assicurazione,oltre che di altre spese sostenute.L’Assessora regionale alla previdenzasociale Martha Stocker, che haconcluso i lavori, ha fatto proprie lesollecitazione emerse dal convegno,auspicando che il mondo delvolontariato sia sempre più strutturatoed organizzato ed offrendo ladisponibilità della Regione ad investirenell’ambito della formazione deivolontari che rappresentano un valoreaggiunto ed una risorsa di grandeimportanza sociale.10<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


AttualitàCaf Acli per l’educazione2,5 minGli studenti incontranoil mondo del lavoroOffrire ai giovani strumenti e nozionivalide per affrontare l’entrata nelmondo del lavoro, trasferire adeguateconoscenze circa la fiscalità ed idiritti/doveri di cittadinanza, offrireinformazioni sul mutualismo modernoed il movimento aclista.Sono questi gli obiettivi del Progettoscuola “Caf Acli per l’educazione”realizzato da Acli Servizi e dall’Areaformazione delle Acli <strong>Trentine</strong>in collaborazione con il SistemaScolastico trentino e il Dipartimentodella Conoscenza della ProvinciaAutonoma di Trento.Il percorso formativo, coordinato daFabio Pizzi, responsabile provincialedell’area formazione delle Acli<strong>Trentine</strong>, e da Simone Fait Giacomini,responsabile formazione di Acli ServiziTrentino Srl, ha visto la partecipazionedelle quarte classi della Rosa Bianca diPredazzo, il Floriani di Riva del Garda,il Marie Curie Levico e il Fontana diRovereto per un totale complessivo dicirca 120 studenti.Gli allievi sono stati coinvolti in unaserie di moduli che prevedevano 15ore di formazione suddivise in lezioniin aula e laboratori, oltre ad un stageformativo che si realizzerà nel corso delprossimo mese di luglio presso le sediCaf Acli più vicine agli istituti coinvoltinel progetto.Nelle lezioni in aula e nei laboratorisono stati approfonditi i temiriguardanti le caratteristiche delsistema tributario italiano attraversola presentazione e la conoscenzadell’Irpef e delle tipologie redditualioggetto dell’imposta. Altriapprofondimenti hanno poi riguardatoi Modelli 730 e Unico.Gli stage facoltativi si svolgerannoin un “ambiente protetto”, ovvero incentri CAF <strong>ACLI</strong> dove i ragazzi verrannocoinvolti nelle dinamiche relazionalie produttive di un ambiente di lavoroe nell’organizzazione delle fiscalitàdell’azienda stessa.Le classi sono state infine coinvoltenella partecipazione a due borsedi studio (una rivolta ai singoliallievi meritevoli e una alle singoleclassi) al fine di contribuire allaconoscenza del sistema tributario eNelle foto, istantanea di gruppo; in basso laconferenza stampa di presentazione del progetto....nelle lezioni in aula e nei laboratori sonostati approfonditi i temi riguardanti lecaratteristiche del sistema tributario italianoattraverso la presentazione e la conoscenzadell’Irpef e delle tipologie reddituali oggettodell’imposta...fiscale sia italiano che provinciale. Lacommissione valutatrice, formata daPizzi e Giacomini per Acli <strong>Trentine</strong> edalla dottoressa Laura Froner per ilDipartimento conoscenza della Pat haassegnato oggi i premi legati ai BandiNel primo caso – tema sulla fiscalitàsonostati individuati tre studentimeritevoli come segue: primoclassificato borsa di euro 500 KevinBenedetti – Istituto Fontana diRovereto, seconda classificata borsadi euro 300 Noemi Fontana- IstitutoLa Rosa Bianca di Predazzo, terzaclassificata borsa di euro 200 IlariaRosà- Istituto Giacomo Floriani Rivadel Garda . Nel secondo caso – video diclasse sulla fiscalità –è stata premiatol’Istituto Fontana di Rovereto con 1000euro scelto come il più meritevolesulla base dell’ideazione di unapresentazione video per un’ipoteticacampagna promozionale del Caf Aclidella provincia di Trento con relativoslogan incentrato sull’importanzadella fiscalità come valore e strumentosociale ispirato alla dinamiche dellacosiddetta “spinta gentile – nudgepolicy”, affrontata in aula.<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>11


AttualitàMondialità e bilancio pubblicoSolidarietà è aprirsial futuroDobbiamo decidere da che partestiamo. Dalla parte dei paesi civili oda tutt’altra parte. Se siamo in gradodi governare questa globalizzazioneo, chini, la subiamo. Se vogliamodimenticarci dei trentini all’esteroche sino a ieri ci hanno mandato leloro rimesse o vogliamo mantenererelazioni, contatti. La politicatrentina ha saggiamente stabilitouna percentuale per la cooperazioneinternazionale che è pari allo 0,25%del bilancio PAT. Trattasi di una “buonapratica” riconosciuta in tutta Italia enon solo. Essa si avvicina alla media dei34 paesi OSCE (Organizzazione per lasicurezza e la cooperazione in Europa)che è dello 0,29%. Ebbene, nellaprossima legislatura il bilancio PAT1,5 minsubirà un notevole ridimensionamentoe, di conseguenza, anche i fondiper la cooperazione internazionale.Non v’è quindi bisogno di ridurreulteriormente detta percentuale. Trale molte organizzazioni che operanonella cooperazione internazionaleanche Ipsia (Istituto Pace SviluppoInnovazione Acli) è impegnata acombattere la povertà crescente inTrentino e non vuole entrare in una“guerra tra poveri”; tra coloro chestanno in casa ed oltrefrontiera.Vieni e vedi. Invitiamo tutti coloroche vorrebbero serrare i cordoni dellaborsa a frequentare le associazioni disolidarietà internazionale, a visitarei diversi progetti, a partecipare ainumerosi corsi di formazione inmodo da avere un’idea più chiaradella “cooperazione internazionale”che è una peculiarità storica delnostro Trentino e che mobilitamigliaia di volontari ed impiegaprofessionalmente decine di giovani.“Non chiuderci” ma aprirci. Dobbiamopensarci come un “sistema aperto” cheè fatto da una moltitudine di contattiche poi potrebbero trasformarsianche in contratti ed infine, nei paesiemergenti, in contanti con futuriflussi di ritorno. Per questo nondisdiciamo la cooperazione tra profite non profit. Non disdiciamo dall’esser“ambasciatori” in tutto il mondo dellanostra terra solidale e ci impegniamo,qui ed ora, a fronteggiare tutte lepovertà.Fabio PipinatoPresidente Ipsia del TrentinoPresidente CTAScuola di ComunitàCONOSCERE IL PRESENTE, PROGETTARE IL FUTUROUn percorso per i giovani, per trasmettereconoscenze dei settori più importantiper il futuro comunitario dellaValle del Chiese. Nell’ottica di un pensieropartecipato alla vita sociale edeconomica della comunità, il percorsoguiderà i corsisti nella presentazione discelte, di possibilità, di esperienze daattuare e progettare insieme.1. La filiera del legnoAndrea Bagattini, consulenteprogetto legno BIM Chiese, forestalemartedì 4 <strong>giugno</strong> ore 20:002. Legno, eco sostenibilità ed energierinnovabiliAndrea Bagattini, consulenteprogetto legno BIM Chiese, forestalegiovedì 6 <strong>giugno</strong> ore 20:003. Le reti corte alimentariMichela Luise: educatore ambiente econsulente di buone pratichemartedì 11 <strong>giugno</strong> ore 20:004. Agire nel territorio: l’esperienza diAgri 90Vigilio Giovanelli, presidente Coop.Agri 90giovedì 13 <strong>giugno</strong> ore 20:005. Visita a Castelcampo: un’aziendaagricola espressione del territoriosabato 15 <strong>giugno</strong> ore 9:006. Il turismo e la comunitàFabio Sacco, direttore ConsorzioTuristico Valle del Chiesemartedi 18 <strong>giugno</strong> ore 20:007. Sabato 22 <strong>giugno</strong>9:00 – 12:00Fare sintesi: mattinata di lavoro perun nuovo pensiero partecipato14:00 -17:00Esperienze da vivere:• il cantiere forestale(con Andrea Bagattini)• la cooperativa Agri 90(con Vigilio Giovanelli)Sede del corsoEcomuseo Valle del ChieseVia Baratieri 11 CondinoCosto per la partecipazione al corso 20 €Info e segreteria iscrizioni0461-277277 / 277243scuola.dicomunita@aclitrentine.itOrganizzato in collaborazione conEcomuseo, Bim e Consorzio TuristicoValle del Chiese12<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


MONDO DEL LAVOROFormazione e Sviluppo Soc. Cooperativa1,5 minA servizio dei socia servizio delle AcliGiorgio CappellettiNelle foto, ALLIEVI AL “LAVORO” in un centro diformazione professionale; in basso la sedeprovinciale delle acli....a seguito della deliberazione della Presidenzaprovinciale del marzo 2012 le Cooperative delsistema Acli, ATIP e Mondo del Lavoro, si sonofuse, costituendo una unica cooperativa...A seguito della deliberazione dellaPresidenza provinciale del marzo2012 le Cooperative del sistema Acli,ATIP (Associazione trentina istruzioneprofessionale) e Mondo del Lavorosono addivenute alla loro fusione.Mondo del Lavoro incorpora Atip. Ledue cooperative erano state istituitenegli anni sessanta per gestireattività istituzionali del movimentoaclista trentino. In particolare ATIP hapromosso la costruzione dell’edificioadibito a scuola professionale ENAIPa Trento località Man (sulla cui area èsorto lo Studentato dell’Università).La scuola fu edificata anche conun cospicuo contributo dello Statofavorito dall’interessamento, pressoil ministero competente guidato dalSen. Petrilli, del Presidente Acli BrunoFronza. Negli anni 2000 per decisionedella Provincia le attività della scuolaprofessionale sono state spostatepresso il centro professionale diVillazzano. L’edificio è stato abbattutoed al suo posto, in collaborazione conil Consorzio Lavoro Ambiente è statocostruito uno studentato universitario.La cooperativa inoltre ha promossoe finanziato corsi formazione per FAP14(Federazione anziani e pensionatiAcli) ed i corsi di “Scuola di Comunità”per proporre momenti formazionesul territorio trentino. è di proprietàl’immobile sito in Rovereto sede delleattività del Patronato e di Acli Servizi.Mondo del Lavoro fu costituita per lacostruzione dell’albergo Rosalpina aMoena e per la gestione del giornaledelle Acli che titolava con lo stessonome. è proprietaria di gran partedel patrimonio immobiliare delle Aclitrentine (Sede provinciale <strong>ACLI</strong> di ViaRoma a Trento, sede provinciale ENAIPa Trento in via Madruzzo, sede deicircoli di Lavis e Besenello, sede deiservizi a Cavalese).Gli statuti delle due cooperative sonoin gran parte simili e si ispirano ai finiistituzionali delle <strong>ACLI</strong>.Proprio per l’affinità statutaria siè pensato di costituire una solae forte nuova Cooperativa che sichiamerà ”Formazione e Svilupposoc. cooperativa” che facendo massacritica, unendo le forze, i patrimoni,le conoscenze, le professionalitàdei componenti dei due consiglidi amministrazione possa operaresia nel campo della formazione chedello sviluppo economico, sociale,mutualistico, amministrativo dei soci edelle Acli trentine.<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


Notizie utiliElisabetta DalmasoResponsabile sede Pensplan TrentoPensplan2,5 minAnno positivo per il progetto diprevidenza complementare regionalePresentato il 2 maggio scorsoa Trento e Bolzano il Rapportoannuale 2012 dall’Assessoraregionale alla previdenzacomplementare Martha Stocker edal Presidente di Pensplan CentrumGottfried Tappeiner....rendimenti soddisfacenti, incrementocostante del numero di adesioni, sviluppo deiprogetti risparmio casa e fondi sanitari:questi gli aspetti salienti del Rapportoannuale 2012...Un sistema solidoIl 2012 è stato un anno di successoper il progetto di previdenzacomplementare regionalePensplan e, nel complesso, unanno straordinariamente positivoper i mercati finanziari con effettifavorevoli anche sui fondi pensionecomplementari: il 99% degli aderentia un fondo pensione regionale haottenuto un rendimento superiorealla rivalutazione del TFR in azienda.Ciò senza tener conto dei contributiaggiuntivi a carico del datore di lavoro.Tutte le linee d’investimento dei fondipensione regionali, esclusi i compartigarantiti, hanno realizzato ottimirendimenti con risultati pari all’8%e oltre.Benchè dalla sua nascita ad oggi sisiano succedute tre grandi crisi deimercati finanziari, sul lungo termine ilsistema di previdenza complementareregionale ha dimostrato la sua validità.Anche Pensplan Centrum registra nel2012 un rendimento molto positivo,pari all’11,17% e realizza un utiled’esercizio di 10 milioni di euro circa.Andamento delle adesioniNel 2012 i fondi pensione regionalihanno avuto un incremento del2,2% nel numero delle adesioni,raggiungendo un totale complessivodi 170.089 aderenti.Il dato è nettamente superiore allemedie nazionali, soprattutto nel casodei fondi pensione aperti. Laborfondsha registrato un andamento stabiledelle adesioni, con risultati quindisensibilmente migliori rispetto alpanorama nazionale, dove i fondipensione negoziali riportano un saldonegativo.Attività di informazionePer il successo della previdenzacomplementare sono necessari euna informazione e una consulenzasemplici e a portata di mano.L’importanza della rete degli sportelliPensplan Infopoint viene così anno peranno, confermata. Al fine di avvicinareulteriormente il target dei giovani sonostate avviate ulteriori collaborazionicon la scuola e le associazioni giovanili.Risparmio casaGli ultimi mesi del 2012 sono statifondamentali per la definizione delprogetto “risparmio casa”, che ha vistointensamente impegnate la Regione ele due giunte provinciali. Tale progetto,pronto per una prima fase di “collaudo”già con l’inizio del 2014, si proponedi dare nuovo impulso al risparmioa lungo termine e consentire unaccesso più agevolato ai finanziamentidestinati alla casa.Per informazioni38122 Trento Piazza delle Erbe 2Tel 0461 27480039100 Bolzano Via della Mostra 11/13Tel 0471 317600e-mail info@pensplan.com<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>15


Notizie utiliLuca OliverSegretario provinciale del SicetINVIATE LE VOSTRE DOMANDE A:trentino@sicet.itSICET: casa e territorioCertificazione energetica degli edificiRisponde Luca Oliver3 minSulla base di specifiche stime eseguitedall’Enea un’immobile in classeenergetica G (quella meno efficiente)nel corso di 20 anni arriva a farregistrare un consumo energeticopari al 25% del valore di mercato dellostesso. Un immobile analogo al primo,ma classificabile in classe F, anziché G,riesce a ridurre della metà il propriofabbisogno energetico e quindi lerelative spese che si attestano al 13,6%del valore. Evidente e molto tangibilela convenienza a migliorare l’efficienzaenergetica degli edifici. Sia per ridurrele bollette ma anche per motivazionidi tipo ecologiche ed ambientali.Lo strumento che la legge ha previstodi utilizzare per certificare la classeenergetica in cui si collocano idiversi edifici è l’A.C.E. (Attestato diCertificazione Energetica). Si trattadi un documento redatto da untecnico abilitato, dal 27 dicembre2012 infatti non è più possibileprodurre autocertificazioni. Per ilnostro territorio sono validi solo gliACE rilasciati da tecnici che hannoottenuto un’abilitazione da unorganismo riconosciuto dalla ProvinciaAutonoma di Trento. L’ACE comprendela diagnosi energetica dell’immobile,indica i consumi e quindi la classein cui si colloca. Questa va dalla piùbassa la G (per abitazioni significaun consumo > 270 KWh/mq) alla piùelevata, la A+ (per abitazioni significaun consumo ≤ 30 KWh/mq).Stante la normativa in vigore in casodi trasferimento a titolo oneroso(non solo vendita, quindi, ma anche– ad esempio – permuta), l’ACE èobbligatorio.Fanno eccezione i box auto, lecantine, le autorimesse, i depositi,i ruderi e gli immobili non ancoraultimati. L’obbligo di dotare l’immobiledell’attestato ricade sul venditore, male parti possono accordarsi in mododiverso.Nel caso di nuove costruzioni,l’obbligo di fornire l’ACE è semprea carico del costruttore che deveconsegnare il documento insiemecon le chiavi dell’edificio. Unaprocedura oggi indispensabile ancheper ottenere l’agibilità della nuovacostruzione.Per quanto riguarda le locazioni, neicontratti va inserita una clausolamediante la quale il conduttoreattesta di aver ricevuto tutte leSiCETSindacato Inquilini Casa e Territorio38122 Trento Via Roma, 57Tel 0461 277277www.aclitrentine.itCategoria E1= edifici abitativiCategoria ≠ E1= altri edificiinformazioni e il relativo attestato dicertificazione energetica.Attenzione perché né in casodi acquisto/vendita, né incaso di locazione, l’ACE vaobbligatoriamente allegato airelativi atti, la norma impone soloche sia consegnato alla controparte.Il decreto legislativo 28/2011impone infine di indicare negliannunci di vendita o locazionel’indice di prestazione energeticadell’edificio interessato. La regola valeindipendentemente dal fatto che gliannunci siano diffusi tramite stampa,internet o affissioni.16<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


INSERTODa CTA Turismo n. 2, in redazione Marta Fontanari, progetto e realizzazione grafica Palma & AssociatinewsSoggiorni mare estate <strong>2013</strong>acconto € 150,00EMILIA ROMAGNAGatteo a MareHotel Spiaggia ***SPECIALE PIANO FAMIGLIA2 adulti + 1° bambino gratis fino a 6 anni+ 2° bambino sconto 50%23 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 1.025,00 Mezzi propri € 985,00BellariaHotel Semprini ***SPECIALE PIANO FAMIGLIA2 adulti + 1° bambino gratis fino a 7 anni+ 2° bambino sconto 40%16 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 945,00 Mezzi propri € 895,00RivazzurraHotel Mikaela *SPECIALE PIANO FAMIGLIA2 adulti + 1° bambino gratis fino a 11 anni+ 2° bambino sconto 50%23 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 680,00 Mezzi propri € 630,00RivazzurraHotel Veliero ***SPECIALE PIANO FAMIGLIA2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni+ 2° bambino sconto 20%23 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 765,00 Mezzi propri € 715,0030 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 1.010,00 Mezzi propri € 960,00CattolicaHotel Granada ***NovitàIgea MarinaHotel Strand ***16 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 1.045,00 Mezzi propri € 995,0025 AGOSTO da Trento € 465,00Mezzi propri € 415,0010 giorni / 9 nottiTagliata di CerviaHotel Kitty ***NovitàIgea MarinaHotel Missouri ***Novità25 AGOSTO da Trento € 450,00Mezzi propri € 400,0010 giorni / 9 notti16 GIUGNO 15 giorni / 14 nottida Trento € 795,00 Mezzi propri € 745,00Informazioni, prenotazioni, richiesta programmi dettagliati CTA Trento, via roma 6 - Tel. 0461.19<strong>2013</strong>3I


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AGOSTOMongoliai Gioielli della parte meridionale8 agosto € 2.810,00da Ve/Mi12 giorni / 11 nottiRomaniaMonasteri della Bucovina9 agosto € 1.070,00da MilanoPartenza Garantita8 giorni / 7 nottiMongoliaFerragosto a Vienna eBratislava14 agosto € 475,00da Trento5 giorni / 4 nottiFerragosto a ParigiQuota speciale!14 agosto € 520,00da Trento5 giorni / 4 nottiOcchio alla quotaFerragostoa Lubiana, Zagabria e Lago diBled15 agosto € 350,00da Trento4 giorni / 3 nottiViaggio alla scoperta delle contraddizioni: la Terra, la Storia, la Cultura, le FediRICHIEDETEIL PROGRAMMADETTAGLIATOISRAELE - PALESTINA1/7 ottobre <strong>2013</strong>Quota di partecipazione € 1.085,00(base 30 partecipanti)Tasse aeroportuali € 200,00 circaQuota contributo a sostegno progetti Paceper Gerusalemme € 90,00 da versare in locoPrima della partenza sarà organizzato 1incontro in preparazione al viaggio, a curadell’Associazione Pace per Gerusalemme.PRENOTAZIONI ENTRO IL 15 LUGLIOInformazioni, prenotazioni, richiesta programmi dettagliati CTA Trento, via roma 6 - Tel. 0461.19<strong>2013</strong>3III


I grandi viaggi d’autunno <strong>2013</strong>PER I noStRI GRandI vIaGGIatoRIIn collaborazione concanada, toUR dELL’ESt E caScatE dEL nIaGaRaIndocInavIEtnaM, LaoS, caMBoGIa20 aGoSto € 2.555,00 base 20 partecipantida venezia10 giorni / 8 notti in hotel e 1 in aereoaFFREttaRSI ULtIMI PoStI dISPonIBILI!2 novEMBRE € 3.140,00minimo 15 partecipantida Milano15 giorniPREnotazIonI EntRo IL 20 GIUGno!PoStI LIMItatIMESSIco E GUatEMaLadaGLI atzEcHI aI MaYatHaILandIaBanGHoK E toUR dEL noRd15 novEMBRE € 2.790,00minimo 15 partecipanti29 ottoBRE € 1.760,00base 20 partecipantida Milano10 giornida venezia€ 2.590,00minimo 20 partecipanti14 giorniPREnotazIonI EntRo IL 28 GIUGno!PREnotazIonI EntRo IL 25 GIUGno!Iv InForMAzIonI, PrenoTAzIonI, rIChIesTA ProgrAMMI DeTTAglIATI CTA TrenTo, vIA roMA 6 - Tel. 0461.19<strong>2013</strong>3


Notizie utiliPatronato Acli2,5 minI modelli CUD e ObisM <strong>2013</strong>solo onlineA 18 milioni di pensionati nonsaranno più spediti a casa i modelliCUD e ObisM, il certificato annualedella pensione. Sarà il pensionatostesso a doversi attivare per scaricarlie stamparli tramite il sito istituzionaledell’Inps o richiederli tramite canalialternativi. La misura è impostadalla legge di stabilità <strong>2013</strong> laquale ha previsto che le PubblicheAmministrazioni utilizzino la modalitàtelematica per l’invio di comunicazionie certificazioni al cittadino alloscopo di abbattere tempi e costi diconsegna.Oltre a questo e altri canali, i cittadinipossono ottenere i modelli CUD eObisM avvalendosi del servizio offertodagli Enti di Patronato. Il servizio delPatronato Acli è gratuito ed è rivoltoa tutti i pensionati e ai cittadini chehanno ricevuto nel 2012 prestazionia sostegno del reddito quali ladisoccupazione o la mobilità. Sonoabilitati a rilasciare il modello CUDanche i Centri di Assistenza fiscale,come il CAF-Acli, presso i quali ilpensionato si potrà rivolgere per ledichiarazioni dei redditi o fiscali.Tra le altre novità, quest’anno l’Inps haelaborato un modello CUD unificato,che attesta in un’unica certificazionetutti i redditi derivanti da pensionierogate dall’Inps stesso o dagli altriEnti previdenziali Inpdap, Ipost edEnpals.Il modello ObisMAnche questo modello sarà resodisponibile solo per via telematica.Si tratta di un certificato utile perverificare la correttezza dell’importodella pensione in pagamento.In esso si trovano indicate tuttele informazioni riguardantil’adeguamento dell’importodella pensione al costo della vita,la tassazione mensile applicata(trattenute Irpef, addizionali regionalee comunale) e le detrazioni fiscaliriconosciute.Uno specifico riquadro riportal’importo mensile spettante per l’annoin corso specificando gli eventualibenefici accessori (trattamenti difamiglia, maggiorazioni sociali eincremento della maggiorazione al“milione”) e le diverse trattenuteoperate (le quote di pensione noncumulabili con redditi, l’eventualecontributo associativo, ecc.).Il modello CUD <strong>2013</strong> INAILDal <strong>2013</strong>, anche l’INAIL mette adisposizione la certificazione fiscaleutilizzando il canale telematico edeliminando l’invio cartaceo.Il modello CUD, pertanto, può esserescaricato dai lavoratori interessatisecondo le istruzioni pubblicate nelsito istituzionale dell’Inail.I lavoratori privi di un proprio indirizzoe-mail dovranno recarsi agli sportellilocali dell’Inail per farsi stampareil CUD. Per i lavoratori provvisti diindirizzo e-mail è invece possibileavvalersi dell’assistenza offerta dagliEnti di Patronato. Presso gli sportellidel Patronato Acli è disponibileservizio gratuito di assistenza per ilcollegamento telematico e la stampadel modello Cud <strong>2013</strong> Inail.PATRONATO acli38122 Trento Via Roma, 57...i cittadini possono ottenere i modelli CUDe ObisM avvalendosi del servizio offerto dagliEnti di Patronato. I servizi del Patronato Acli edel CAF Acli sono gratuiti...Numero verde 800 74 00 44e-mail patronato@aclitrentine.itwww.patronato.acli.itOrario di apertura8:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00da lunedì a venerdìgiovedì 8:00 - 14:00<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>17


Notizie utiliCaf Acli3 minMODELLO 730: CONGUAGLI EDICHIARAZIONI INTEGRATIVEDICHIARAZIONI INTEGRATIVESe il contribuente riscontra nelmodello 730 propri errori od omissionila cui correzione comporta unmaggior rimborso o un minor debito,può presentare al CAF un modello730 integrativo entro il 25 ottobre<strong>2013</strong>. Il credito derivante da questadichiarazione verrà inserito dalsostituto d’imposta nella retribuzioneerogata nel mese di dicembre <strong>2013</strong>.Nel caso in cui il contribuente riscontrinel modello 730 propri errori odomissioni la cui correzione comportaun maggior debito, può presentare alCaf un modello Unico integrativo. Ildebito derivante da tale dichiarazionedovrà essere versato dal contribuentemediante modello F24.CONGUAGLILa predisposizione dei modelli730/<strong>2013</strong> volge pian piano al termine ecome ogni anno si avvicina la data chevedrà i sostituti d’imposta impegnaticon le operazioni di conguaglio.Nel mese di luglio, quindi, i sostitutiprovvederanno a gestire gli eventualicrediti vantati dai dipendenti ovverole somme a debito risultanti daimodelli 730-4 seguendo le specificheindicazioni diffuse dall’Agenzia delleEntrate con la circolare n. 14/E del 09maggio <strong>2013</strong>. Per i pensionati invece,i conguagli avverranno nelle mese diagosto o settembre.Per quanto riguarda i conguagli acredito, il rimborso sarà inserito nelcedolino paga di competenza delmese di luglio e liquidato unitamentealla retribuzione; nel caso in cuiil monte ritenute a disposizionedel sostituto d’imposta non fossesufficiente a rimborsare l’intero creditospettante ai suoi sostituiti lo stessoprovvederà a rimborsare il restantecredito nelle mensilità successive. Ditale evenienza il sostituto ne devedare comunicazione al dipendentecontestualmente all’erogazione dellaprima rata di rimborso.Per quanto riguarda i conguagli adebito, la trattenuta sarà effettuatadal sostituto d’imposta nel cedolinopaga di competenza del mese diluglio. Nell’ipotesi in cui il contribuenteabbia un conguaglio a debito e unaretribuzione tale da non consentirela sua totale copertura, il sostitutod’imposta dovrà provvedere adimputare al mese successivo laparte eccedente del debito che nonha trovato copertura nel mese diluglio, avendo cura di applicare lamaggiorazione del 0,40%. Nel caso incui il contribuente si fosse avvalso, insede di dichiarazione dei redditi, dellafacoltà di rateizzare il debito il sostitutodecurterà la prima rata dal cedolinopaga di luglio e le rate successivedai cedolini dei mesi seguentimaggiorando del 0,33% l’importodovuto. La rateazione dovrà comunqueconcludersi entro il mese di novembre<strong>2013</strong>.A novembre infine, il sostitutoprovvederà ad operare le trattenuterelative alla seconda o unica ratad’acconto. La seconda o unicarata d’acconto Irpef, deve esseretrattenuta in un’unica soluzione, mase lo stipendio non copre totalmenteil debito, allora l’eccedenza saràmaggiorata del 0,40% e addebitatanel mese di dicembre. Il dipendentepotrà comunque richiedere alsostituto, entro il 30 settembre <strong>2013</strong>di non trattenere l’acconto o di ridurrel’importo.Caf AcliAcli Servizi Trentino srl38122 Trento Galleria Tirrena 10Tel 0461 274911 Fax 0461 274910e-mail acliservizi@aclitrentine.itwww.acliservizi.itPer informazioni ed appuntamentirivolgiti al CAF Acli telefonando alNumero Unico 199 199 730Orario di aperturaDa lunedì a giovedì8:00 - 12:00 e 14:00 - 18:00Venerdì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 17:00<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>19


mondo acliAcli Terra3 minPatentino, nessun obbligose l’agricoltore è espertolavorativa connessa a tale attrezzatura.Rientrano in quest’ultima casistica leoperazioni di spostamento a vuotodell’attrezzatura, la manutenzioneordinaria o straordinaria.Per quanto riguarda, infine, il corsodi aggiornamento di cui al punto 6dell’accordo del 22 febbraio 2012,viene riconosciuta la possibilità chele tre ore dei moduli pratici possanoessere effettuate in aula con unnumero massimo di partecipanti alcorso non superiore a 24 unità.Entra in vigore l’Accordo StatoRegioni 22 febbraio 2012, chedefinisce le norme per l’ottenimentodell’abilitazione all’uso delle macchineagricole.Obiettivo dell’Accordo eattrezzatura per la quale èrichiesta l’abilitazioneL’obiettivo è quello di fornireinformazioni essenziali ed importantisull’utilizzo delle attrezzatureimpiegate in agricoltura: trattoriagricoli o forestali, piattaforme dilavoro mobili elevabili (es. carriraccolta), carrelli elevatori semoventicon conducente a bordo (a bracciotelescopico, muletti,..).Chi ha l’obbligodell’abilitazioneL’obbligo all’abilitazione riguarda tuttigli operatori che utilizzano i mezzi:lavoratori autonomi, subordinati ecoadiuvanti familiariIl riferimento è alla circolarecontenente i chiarimenti applicatividelle norme per l’ottenimentodell’ormai famosa abilitazione perl’uso delle macchine agricole emanatalo scorso 13 marzo dal Ministero delLavoro e delle politiche sociali.In sostanza, non sarà richiesto nessunpatentino per quanti, titolari diazienda, collaboratori e dipendenti,abbiano un’esperienza di almenodue anni, riferibile ad un periodo ditempo non antecedente a dieci annie dichiarino di avere le competenzenecessarie all’utilizzo dei mezzi di cui alpunto 1.1 dell’accordo del 22 febbraio2012.Secondo la circolare,l’autocertificazione, o dichiarazionesostitutiva di atto di notorietà, validaper i lavoratori autonomi o datori dilavoro utilizzatori e suoi famigliari,dovrà essere redatta ai sensi del DPR445/2000, e attestare documentataesperienza nell’uso delle attrezzaturedi lavoro.Dovrà essere attestata la disponibilitàin azienda dell’attrezzatura di lavorodi cui si dichiara l’esperienza e altresì,che l’attività lavorativa sia statasvolta nell’ambito del normale cicloproduttivo aziendale.Nel caso di lavoratore subordinato,la dichiarazione dovrà individuarei periodi di tempo in cui sono statesvolte le attività alla dipendenza dellao delle imprese individuate.In ogni caso il datore di lavoro, ai sensidel comma 7, articolo 71 e del comma4, articolo 73 del D. Lgs 81/2008 ètenuto a verificare le capacità tecnicoprofessionali dichiarate dal lavoratore.Il conseguimento dell’abilitazione,è richiesto anche nel caso di utilizzosaltuario o occasionale delleattrezzature di lavoro ma non lo èqualora non si configuri alcuna attivitàChi ha un’esperienza pregressanei vincoli sopra indicati,dovrà frequentare un corso diaggiornamento entro il 12 marzo2017. La formazione deve essereaggiornata ogni 5 anni.CHI NON HA ESPERIENZAPREGRESSAChi alla data del 12 marzo <strong>2013</strong>non ha un’esperienza pregressa didue anni (maturata negli ultimi 10anni) o non ha crediti formativi devefrequentare un corso di abilitazioneentro il 12 marzo 2015. Inoltredovrà aggiornare la formazione ogni5 anni. è vincolante il possessodella Dichiarazione sostitutivadi atto di notorietà o il possessodell’abilitazione tramite corso diaggiornamento per guidare edutilizzare i mezzi agricoli semoventi.Si evidenzia che la normativa sullasicurezza, è in costante evoluzione,quindi suscettibile di modifiche eintegrazioni.Per maggiori informazioni o perottenere copia del modulo dellaDichiarazione Sostitutiva di atto dinotorietà rivolgetevi presso le sedidi Acli Service del Trentino srl.Telefonare in orario d’ufficioT 0461 757166.20<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


mondo acliUs Acli3 minOltre lo sport, il benessere della persona:il nuovo corso dell’US Acli...il nuovo presidente dell’associazione, GiorgioBertazzoni, parla di attenzione alle percezionedi se stessi attraverso l’attività fisica in unambito di crescita personale e di relazione...Per l’Unione sportiva delle Acli èproprio il caso di parlare di un nuovoinizio. Dopo la stagione dello sportpopolare, la nuova presidenza puntaad una proposta “olistica” dove ilbenessere della persona consistesempre nella pratica fisica, ma anchenelle altre attività non competitive chemirano all’equilibrio del corpo e dellamente.Il nuovo presidente dell’associazione,Giorgio Bertazzoni, parla di attenzionealle percezione di se stessi attraversol’attività fisica in un ambito di crescitapersonale e di relazione.Giorgio Bertazzoni, classe 1962, è unesperto in discipline orientali, Shiatsuin particolare, che milita nelle Aclifin dal 1995. Risale a quel periodo lasua presidenza nell’ambito di unapolisportiva di Modena, dove allorarisiedeva. L’associazione Il quintosigillo, dove milita attualmentedopo il suo arrivo in Trentino, sioccupa di formazione nell’ambitodelle culture del corpo provenientidall’oriente oltre a promuovere unaserie di altre iniziative ambientali”dall’orto sinergico alla Permacultura,a corsi di economia domestica e diautoproduzione.Essendo l’associazione affiliata alleAcli <strong>Trentine</strong>, Giorgio è da diversi annicomponente del consiglio provincialedella nostra Unione sportiva.L’Us Acli punta dunque ad occuparequegli spazi lasciati liberi dalleassociazioni legate all’agonismo, peraprirsi alle tematiche del benessereWalter Nicolettiwalter.nicoletti@aclitrentine.itpsico fisico comprese quelle di matriceorientale.Sono quattro le piste di lavoroindividuate dal congresso per questomandato: giovani, volontariato sociale(dove è prevista una maggiore sinergiacon il sistema aclista), formazione eambiente.La nuova presidenza è formata daprofessionisti che si occupano a variotitolo e attraverso competenze diversedel benessere della persona passandodal corpo alla mente fino agli elementicostitutivi della spiritualità.Si passa dalla guida alpina, allaureato in scienze motorie con l’a.s.dChineticamente, dall’istruttore di Judocome Educazione alla professionistache si occupa di fitness di Movimentoe Salute di Cles dall’ insegnantedi Danza Classica, all’a.s.d Le MieNella foto, Giorgio Bertazzoni.Scarpette di Mezzocorona e all’a.s.d.Trento Centro storico punto diriferimento in città. Questa equipe hagià messo a punto un programma perla prossima estate che prevede fra letante iniziative:• uno stage estivo per disabilipromosso in Val di Fiemme dalloJudo Star di Riva del Garda• una serie di campi estivi dedicatiall’avvicinamento all’alpinismopromossi dall’associazione HappyMountain• campus estivi di danza classicapromossi dall’associazione Imago• il campionato triveneto di bocce diVillalagarina• la Gimkana ciclistica di San Micheleall’Adige• un corso di formazione dedicatoall’Orienteering e promosso dall’UsCarisolo• il Festival del Benessere sostenibilepromosso nel prossimo agosto aLevico Terme dall’associazione Ilquinto sigillo.LA NUOVA PRESIDENZA PROVINCIALE US <strong>ACLI</strong>Giorgio Bertazzoni, PresidenteMichele Santaniello, VicepresidenteRoberta Deledda, Segretario all’organizzazioneWalter Mosna, Segretario all’amministrazioneAltri componenti: Roberto Amort, Claudio Mazzurana, Maria RosariaMirenghi, Lorenzo Inzigneri.22<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


CULTURAFuochi accessi 3 minI cattolici e la Resistenza nel TrentinoAttraverso documenti, testimonianzee racconti Don Giuseppe Grosselli,già accompagnatore spirituale delleAcli, racconta l’opposizione cattolicaal regime fascista e nazista in Trentino.Più di sessanta episodi per cercare difare chiarezza sul ruolo dei cattolicinella Resistenza.Da cosa nasce questa voglia diricerca storica?Principalmente da un travaglioculturale personale, sono cresciutodurante il fascismo senza parteciparealla Resistenza perché troppo giovane.Nasce da un’ obiezione di coscienzaverso un comportamento storicotipicamente trentino e cattolico, peril quale la Resistenza non è esistita.Mentre i socialcomunisti esaltavano illoro apporto alla causa i cattolici se ne“vergognavano”, probabilmente anchea causa di diktat politici democristiani.Da questo lavoro emerge un quadroterritoriale che comprende tuttoil Trentino. Cosa muove questepersone a schierarsi?Un richiamo di carità cristiana versofratelli che soffrono, una forte volontàdi liberazione dall’oppressore, daun ateismo spietato. Ma non furonosolo i parroci a schierarsi, anche i laicidiedero il loro contributo.Possiamo quindi parlare di un trattocaratteristico di matrice sociale,cristiana che si distingue dal clichédella Resistenza “rossa”?Certo, questo deriva principalmenteda un percorso di formazione socialeportato avanti dall’Azione Cattolicaper i giovani, allo scopo di educare iragazzi ai valori della libertà e dellademocrazia. Valori che poi nonritrovavano nella società fascista.Nella sede Acli di via Roma è statorestaurato il dipinto del 1935voluto dai giovani della “Juventus”,un’associazione cattolica giovanileche durante il fascismo si offriva comespazio di libertà dal “sabato fascista”e come alternativa al totalitarismo.Il pittore, Livio Benetti, raffiguraSan Vigilio e San Giorgio mentresconfiggono il drago (nazifascismo),affiancati da alcuni studenti: FlaminioPiccoli (politico di spicco della DC),Nelle foto, l’autore, giuseppe grosselli,sacerdote impegnato nella resistenza.Gino Lubich (giornalista) e sua sorellaChiara (fondatrice del movimento deiFocolari).Ma quali sono i luoghi piùsignificativi della Resistenzatrentina?Il luogo più importante è Riva delGarda ed il Basso Sarca in generale.Lì i partigiani sentirono il bisognodi organizzarsi, grazie anche adun buon numero di alpini tornatidalla campagna di Russia. A Rivamaturarono la convinzione che se sivuol combattere il regime in modoefficace e decisivo bisogna essere benorganizzati. Qui nacquero le FiammeVerdi, formate da Alpini e cattolici.I cristiani hanno partecipato allaResistenza in tutto il Trentino, macosa è successo dopo la guerra?La risposta della Chiesa è stataun’opera di rimozione della Resistenzacattolica dalla memoria storica. Inoltrecon l’inizio della Guerra Fredda èstato messo in atto un processo dipolarizzazione politica e sociale ela lotta partigiana è stata semprepiù identificata come un’esclusivasocialcomunista.LORENZO NARDELLIlorenzo_l@hotmail.it<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>23


VITA ASSOCIATIVACircolo di San Pio XDA SESSANT’ANNI A FIANCO DI CHI LAVORANelle foto, alcuni significativi momentidella manifestazione.Lo scorso primo maggio si è tenuta,presso il Rione San Giuseppe di Trento,la commemorazione per i 60 anni distoria del Circolo Acli S.Giuseppe-S.PioX, fondato nel 1953.Una data speciale, celebrata nelsignificativo giorno della Festa deiLavoratori.Un modo per ricordare l’evoluzione delquartiere e del suo sodalizio aclista edun’occasione per rilanciare l’impegnodi tutte le Acli provinciali a perseguirequelle soluzioni capaci di concorrerealla risoluzione di una crisi del lavoroche, purtroppo,anche il Trentino stavivendo in questi anni.Da qui è voluto partire il Presidentedi S.Giuseppe – S. Pio X FrancescoTrentini, ringraziando tutti i suoipredecessori, i volontari e coloro iquali sono intervenuti a partire dalVicesindaco di Trento Biasioli e dalPresidente Provinciale Acli Dafovo- epresentando un documento, ideato incollaborazione con la Parrocchia chechiede più attenzione ed un rinnovatoimpegno per aiutare i tanti lavoratoriFabio PizziSegretario Giovani delle Acli del Trentinofabio.pizzi@aclitrentine.itprecari e i disoccupati del quartiere edella provincia.Non solo un momento di festa,dunque, bensì un evento conimplicazioni pratiche, un rilancioulteriore delle attività – già moltonumerose – che il Circolo ha portatoavanti in tutti questi anni:dall’attività di Caf e Patronato,quotidiana grazie alla bella sede fornitain comodato d’uso dalla Parrocchiadel quartiere, arredata e attrezzata daAcli Servizi Trentino Srl e gestita daivolontari della Acli, all’organizzazionedi gite e raccolte fondi per i piùbisognosi, senza scordare le numeroseserate organizzate per analizzare lasituazione e l’evolversi della società.Il Circolo Acli di S.Giuseppe – S.PioX è tutt’oggi una splendida realtà dipatronato sociale, come ricordatodal Presidente provinciale durantela consegna di una targa ricordo alPresidente Trentini per i sessant’anni diininterrotta animazione del quartiere.Dalfovo, che al circolo èparticolarmente legato perché...fondato nel 1953,festeggiato il primomaggio. Una dataspeciale, celebratanel significativogiorno della Festa deiLavoratori...cresciuto nelle sue vie e avvicinatosialle Acli proprio a San Giuseppe, havoluto poi sottolineare la scelta fortedella Acli di stare con i bisognosi,pretendendo dalla politica e dagliamministratori le risposte delle qualila gente ha bisogno.’’il nostro compito’’ha concluso il Presidente ‘’è stato esempre sarà quello di essere sentinelledel territorio, facendo tutto ciò chepossiamo direttamente per aiutare lepersone ma anche segnalando conforza a chi di dovere cosa è necessariocambiare per essere davvero prossimiad una comunità.’’Le Acli <strong>Trentine</strong>, come dice il nostroslogan, sono solidali e vicine, e la storiadi un circolo aperto da più di 60 annie considerato da tutti un punto diriferimento è lì a dimostrarlo.La bella mattina si è conclusa con laconsegna di un libretto sulla storiadel Circolo intitolato ‘’60 anni con laComunità’’ e con un brindisi con glioltre 140 presenti.24<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


vita assoCiativaOccupazione e lavoroi maGGio - Festa Del lavoRoluisa maseRaVicepresidente Acli trentineluisa.masera@aclitrentine.it“.. ma si può ancora chiamarla festa.“è la frase che ha caratterizzato inumerosi incontri promossi dai variCircoli Acli in tutto il Trentino.Le Acli – Associazioni CristianeLavoratori Italiane – sono semprestate protagoniste nella giornata delI maggio, per condividere preghiera,condivisione, futuro, speranza pertutti i lavoratori e per tutti i lavori.Negli anni ’60-’70 il cambiamentonel lavoro, da impegno come lavorodi contadino per gli uomini e dicasalinga per le donne all’interno diun’impresa famigliare, all’impegnolavorativo lontano dalla famiglia,come operaio o operaia, o comecameriera o impiegato o operaia oaltro, ha portato una società nuova,nuove relazioni, nuove aspettativeeconomiche, nuovi tipi di vita.Le Acli hanno avuto un ruoloimportante nell’affiancare, sostenere,partecipare insieme ai lavoratori inquesto periodo storico nel mondodel lavoro. Anche in questo periodoc’è in atto un cambiamento, o megliosi è arrivati ad una situazione che cipone di fronte all’impossibilità di farescelte come ci si era abituati, sembradi essere impotenti.Cos’è il lavoro oggi, a prescinderedalla crisi?Il posto di lavoro è una prospettivaper pochi. L’80% dei giovani si attivaper un lavoro, ma non per il postodi lavoro. Si aspetta un rapportolavorativo a progetto o un tempodeterminato.L’esigenza è costruirsi “progetti dilavoro”, altro che posto fisso!Le ultime generazioni sanno chealmeno la metà di loro avrà il cosidetto contratto atipico, che significacirca il 35% di reddito in meno delcollega che svolge un lavoro deltutto simile, ma con posto di lavoro.Significa minori consumi, minorepropensione all’investimento, minoretutela sociale in fase pensionistica.Cos’è oggi il mondo del lavoro?Se le imprese sono nelle condizionidi operare bene, con efficienza edeconomicità, anche i lavoratoritrovano spazio. Quindi operare in unottica di sistema, tutti insieme per farfunzionare l’economia, con l’otticadel valore sociale della famiglianell’equilibrio della persona. Laconciliazione dei tempi di vita e deitempi di lavoro per custodire il beneprezioso del lavoro, il bene preziosodi una vita dignitosa per ogni ruolosvolto nell’impresa, in qualsiasiimpresa, significa permettere allepersone di non compiere sceltedrammatiche.Il I maggio i Circoli Acli hannoproposto sul territorio momenti diriflessione insieme, imprenditori,operai, istituzioni e di preghieracondivisa con le parrocchie, in luoghiNELLE FOTO, IL PRIMO MAGGIO <strong>ACLI</strong>STA: IMPORTANTEOCCASIONE DI MOBILITAzIONE IN TUTTO IL TRENTINO.26aCli trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


vita assoCiativadi lavoro come le officine, le fabbriche(per un giorno cattedrali).È emersa la precarietà del momentoper tutti, per gli imprenditori in lottacon un mercato avverso e con unaburocrazia che non aiuta, gli operaiper la paura di perdere il posto dilavoro, le istituzioni per la difficoltàa portare innovazione e propostealternative.Il momento comunque è servitoper sentirsi uniti nella speranza,cogliendo il messaggio di PapaFrancesco, il potere è servizio ese il potere risponde ai bisognidelle persone, allora tutti siamodeterminanti per l’equilibrio elo sviluppo sociale economico eculturale.Possiamo rispondere alla domandainiziale:FESTA DEL LAVORO per valorizzare illavoro come dignità della persona, vita(famiglia, relazioni, speranza..), società(equa, custode dei beni..).Coordinamento Donnela Donna PRotaGonista Diun nuovo umanesimoIl 1° e 11 maggio si è riunito a Romail Coordinamento Nazionale aRoma, presso al nuova sede per laformazione delle Acli in zona CasettaMattei.Da Trento hanno partecipato GraziellaBonissolli del Circolo di Prè di Ledrocome Rappresentante Regionale eLuisa Masera come responsabile delCoordinamento Provinciale.Nelle due giornate è stato propostauna tavola rotonda dal titolo: “Come ledonne possono aiutare a realizzare unnuovo umanesimo del lavoro fondatosull’etica della responsabilità per usciredalla crisi”.Agnese Ranghelli, responsabilenazionale scrive: «Da anni l’Italiacresce poco o nulla.Cresce poco dal punto di vistaeconomico e ancora meno sul pianodemografico. Negli ultimi mesi sonostate scritte molte pagine e sonostate spese fin troppe parole perelencare tutto quello che andrebbefatto per rimettere in moto il paese:liberalizzazioni, mercati più efficienti,fisco più leggero, investimentiin ricerca e innovazione e cosìvia. Eppure esiste una risorsa piùimportante, di cui si parla poco: illavoro femminile.Fare spazio alle donne epromuoverne l’occupazione èdiventato urgente, non solo perragioni di pari opportunità e digiustizia sociale, ma soprattuttoperché senza di loro l’Italia noncresce».Hanno partecipato alla tavolarotonda: Stefano Tassinarivicepresidente <strong>ACLI</strong> con delega allavoro, Liliana Ocmin segretariaconfederale CISL con delega a donne,giovani ed immigrati, Giuliana Mesinasegretaria nazionale FILCAMS CGIL,Maria Pia Mannino responsabilenazionale pari opportunità UIL.Alla tavola rotonda si è discusso conpartecipazione e sono emersi moltiinterrogativi, molte letture e diverseproposte.Quello che sta succedendo è effettodella crisi o sono le cause dellacrisi? Serve un consumo sostenibile.Riconciliare l’economia con la società.Creare cittadinanza. L’economiariparte con la coesione sociale. Lafiducia ha bisogno di regole, didiritti e di un patto. Creare culturadi genere, rispetto dell’altra/o.Assemblea delle donne. La violenzafrutto di ipocrisia sociale.Si è concluso con la proposta per undocumento (che verrà pubblicatosul prossimo numero) condiviso frale forze presenti, per una maggiorcollaborazione e per fare rete.aCli trentine GIUGNO <strong>2013</strong>27


VITA ASSOCIATIVACircolo di SardagnaMENO MALE CHE CI SONO LE <strong>ACLI</strong>Nella foto, da sinistra AlessandraDegasperi, Antonella Carlin, JacopoValenti e Andrea Tomasi....il Circolo Acli di Sardagna ha promosso unaserata informativa sull’inchiesta e sul futurodella cava gestita da Sativa...Per tre anni la popolazione di Sardagnaha chiesto che l’amministrazionepubblica fornisse informazioni,chiarimenti, certezze sul futuro dellacava gestita da Sativa srl. Si tratta diun appezzamento di terreno che,nei progetti del Comune, almeno inparte, sarebbe dovuto diventare parcopubblico: verde, giochi e passeggiateper le famiglie. Nella cava però gliagenti del Corpo forestale dello Stato,protagonisti di un’inchiesta giudiziariasenza precedenti sul traffico di rifiutitossici, hanno trovato sostanze nonconformi. Menomale che ci sono le Acli,perché sono stati i membri del circolo diSardagna, ad attivarsi per promuovereuna serata informativa. Al teatroparrocchiale il 24 aprile scorso hannoinvitato i giornalisti Jacopo Valenti eAndrea Tomasi, autori del libro inchiesta«La farfalla avvelenata - Il Trentino chenon ti aspetti» (Città del Sole Edizioni):un testo che in 168 pagine raccontadei veleni provenienti da mezza Italiae depositati illecitamente nelle cave diMonte Zaccon (Roncegno Valsugana) eSardagna, ai piedi del Monte Bondone,dei fumi dell’acciaieria di Borgo e dellesostanze di provenienza siderurgicapresenti sotto i prati della Val di Sella. Idue cronisti - intervistati dalla collegaAntonella Carlin (Vita Trentina) - hannofatto il punto della situazione, parlandodi cosa è successo negli anni 2007-2011,di quello che sta accadendo e di quelloche può accadere in una provinciaautonoma, che si pensava immune dacerti pericoli.I cittadini di Sardagna, per la primavolta, hanno potuto fare una prima«fotografia» della situazione. Presente,per l’occasione, anche l’assessorecomunale all’ambiente MichelangeloMarchesi, che assieme al presidentedella Circoscrizione Mirko Demozzi haannunciato un incontro con i tecnicidel Comune in maggio (data ancorada definire).«È da troppo tempo chechiediamo chiarimenti e informazioni.Ora finalmente qualcosa si muove. Leinformazioni ci sono arrivate da duegiornalisti... Adesso aspettiamo quellechieste da tempo all’ente pubblico,ma qui c’è molta preoccupazione eormai si fa fatica a dare fiducia dopotutto quello che è successo». Questo losfogo di Fausto Gardumi, presidente dellocale circolo Acli. Come dire: ci voleval’associazione e un libro inchiesta perpoter sapere qualcosa.28<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>


VITA ASSOCIATIVASimone Gosetti, ex amministratoredella Ripristini Valsugana ed expresidente di Sativa spa, nel marzoscorso è stato condannato in appelloper traffico illecito di rifiuti anche inrelazione al sito di Sardagna (in primogrado, invece, l’accusa più pesante eracaduta e a carico dell’imputato eranorimaste solo le contravvenzioni peravere conferito nella discarica Sativarifiuti non ammessi). Questo riportaanche la cronaca del quotidiano l’Adige.C’è grande attenzione da parte dellapopolazione: in maggio sono attesi itecnici comunali, provinciali e dell’Appa(Agenzia provinciale per la protezionedell’ambiente).Nell’incontro del 24 aprile si èsaputo la discarica resterà là dov’èe che verrà fatto (solo) un piano dimonitoraggio. I cronisti hanno fattonotare che i consulenti a cui, nel2010, si era affidato il giudice CarloAncona, erano stati molto chiari.Avevano spiegato che «sul fondodella cava non sono state realizzatené opere di impermeabilizzazione néopere destinate all’intercettazionee all’allontanamento delle acqueprovenienti dalle pareti e dal frontedi cava e di quelle che insistono sullasua superficie, né del percolato cheeventualmente si forma, né sono statirealizzati pozzi per il controllo dellaqualità delle acque sotterranee, comeprevisto dalla normativa in materia».Nel 2008 la spa Sativa ottenne il vialibera all’ampliamento dei volumi diinerti scaricabili, passati da 920 mila aun milione e 220 mila metri cubi. Nellarelazione dell’Ispra, commissionata dalMinistero dell’Ambiente, si legge chedue sono le strade possibili per risolvereil problema: 1) il ripristino con larimozione dell’intero volume dei rifiutipresenti nella discarica; 2) la messa insicurezza permanente del sito «che lascii rifiuti in posto realizzando le necessarieopere per la gestione in sicurezza,mediante la realizzazione di opere perla captazione del percolato e del gas ela copertura dei rifiuti. In questo casosi tratta di un ripristino parziale, chetrasforma di fatto l’ex discarica di inertiin una discarica per rifiuti pericolosi».Il Testo unico provinciale in materiadi ambiente (Tulp) permettel’abbancamento delle sostanze. Cosìil Comune ha deciso di regolarizzarein assenza di ripristino. L’area è di250 metri quadrati. È la zona dovesono stati accertati «superamenti deivalori di riferimento nelle analisi sultal quale e/o negli eluati dei test dicessione, prendendo in considerazionei campioni prelevati dall’intera area didiscarica; si tratta quindi di: piombo,cromo totale, antimonio, rame, fluoruri,molibdeno e solfati».Il Servizio ambiente ha previsto unostudio impatto della discarica sullematrici ambientali, con monitoraggisullo scarico della roggia e presso irecettori. L’agenzia che ha svolto lavalutazione del rischio sul materiale dicava «per valutare gli impatti dei rifiutinon conformi a tutela del territorio,della salute pubblica e delle matriciambientali connesse alla discarica(leggiamo dalla determinazione del 29agosto scorso, ndr») è stata individuatodalla società Sativa.La Presidenza del Circolo Acli di SardagnaIl libro che non ti aspetti«La farfalla avvelenata»(casa editrice Città del Sole) haun sottotitolo che è tutto unprogramma: «Il Trentino che non tiaspetti». È un libro-inchiesta che igiornalisti Andrea Tomasi (l’Adige)e Jacopo Valenti (Trento Today)hanno scritto nei giorni di ferie,nelle domeniche rubate al tempolibero, alla famiglia e al sonnonotturno: un lavoro puntualesugli atti giudiziari, intrecciaticon la cronaca, la politica, conretroscena istruttivi, intercettazionie informazioni inedite.Da leggere. Si può acquistare inlibreria o su internet (http://www.cdse.it/index.php?id=639 ).Circolo di GrumoLA SETTIMANAECOLOGICA CONIL CIRCOLO <strong>ACLI</strong> DIGRUMO SAN MICHELEALL’ADIGEAnche quest’anno, dal 15 al 21 aprile ilCircolo <strong>ACLI</strong> ha proposto una settimanadi studio e attività all’insegna deiproblemi ecologici.Nell’arco della settimana si sonosusseguiti numerosi incontri con glialunni delle scuole elementari e scuolematerne di San Michele e Grumo.Bambini e ragazzi accompagnati dailoro insegnanti e dal personale deldirettivo <strong>ACLI</strong> si sono avvicendati inuscite sul territorio per studiarne i variaspetti, sotto la guida del custodeforestale che, con competenza epassione, ha saputo interessarli allevarie tematiche riguardante l’ambienteche circonda il nostro comune.L’Associazione “Incontriamociall’Oratorio” ha partecipato all’iniziativadimostrando che la collaborazione frale varie associazioni per un progettocomune porta a ottimi risultatie conoscenze, creando comunearricchimento.Si è svolta, inoltre, una serata dedicataal risparmio energetico nell’ambientefamiliare, durante la quale dueesperte della “Cooperativa Kosmos”hanno fornito utili suggerimentisull’argomento. Ha concluso la serataun video realizzato dai bambini dellascuola Materna di San Michele.<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>29


VITA ASSOCIATIVACircolo Acli Roveretosemplicemente una personaL’improvvisa scomparsa di IoneBenedetti addolora tantissimepersone che hanno avuto la fortunadi conoscere da vicino questa donnastraordinaria.In particolare le <strong>ACLI</strong> di Roveretosentono il dovere di esprimerepubblicamente il cordoglio per la suascomparsa e tanta gratitudine neiconfronti di una persona che per moltianni ha svolto una preziosa, silenziosae instancabile attività a servizio deicittadini, in particolare lavoratori dellezone di Rovereto e Mori.Ma chi era Ione Benedetti?Semplicemente una persona che hadedicato la vita a servizio degli altri,dei più deboli, di chi si trovava indifficoltà.Per alcuni decenni, infatti, ha svoltocon competenza e costanza il serviziodi Addetta Sociale del Patronato<strong>ACLI</strong>, aiutando gratuitamentemigliaia di persone a districarsi neldifficile e astruso mondo del sistemaprevidenziale.Pensioni di invalidità, pensionidi vecchiaia e anzianità,assegni famigliari, indennità didisoccupazione (ed altro) sono stati ilpane quotidiano di Ione Benedetti.E questo, iniziando negli anniimmediatamente successivi aldopoguerra, quando a Roveretonacque il primo Circolo <strong>ACLI</strong> dellaregione e immediatamente venneistituito l’ufficio di zona del Patronato<strong>ACLI</strong>, dove subito lei cominciò adoperare.Cessata la sua attività nell’ufficio dizona, all’inizio degli anni sessantaassunse l’incarico di Addetta Socialevolontaria per la zona di Mori.Impegno che portò avanti per oltretrent’anni, con piena soddisfazionedei tanti assistiti della borgata e vallilimitrofe.La Presidenzadel Circolo <strong>ACLI</strong> di RoveretoCopertinaImmagine di un bosco trentino, evocativadi valori positivi di un utilizzo turistico delterritorio, più equilibrato e sostenibile.Foto e concept Palma & Associati.Acli trentinePeriodico mensile di riflessione, attualità einformazione.N° 3, marzo <strong>2013</strong> - Anno 47°Direzione e redazioneTrento, Via Roma, 57Tel 0461 277277 Fax 0461 277278www.aclitrentine.itgiornale@aclitrentine.itDirettore editorialeArrigo DalfovoDirettore responsabileWalter NicolettiRedazioneGianluigi Bozza, Maria Cristina Bridi,Marianna Calovi , Giorgio Cappelletti,Piergiorgio Cattani, Vittorio Cristelli,Arrigo Dalfovo, Marta Fontanari,Fausto Gardumi, Michele Mariotto,Luisa Masera, Loris Montagner, Walter Mosna,Lorenzo Nardelli, Walter Nicoletti, Luca Oliver,Gianni Palma, Fabio Pipinato, Fabio Pizzi,Don Rodolfo Pizzolli, Livio Trepin, Joseph ValerTrentoCONVENZIONE SALONI PAZZA IDEAL’8 febbraio 2012 abbiamo aperto ilsecondo salone denominato “PazzaIdea 2“ situato a Trento, via Roma 76con orario continuato dal martedì alsabato dalle ore 9.00 alle 18.00.Nel <strong>2013</strong> abbiamo stipulato unaconvenzione con le Acli trentine siaper il personale dipendente, sia perchi è tesserato. Da noi hanno il 15% disconto sul totale dei servizi (lo scontovale sui prezzi pieni di listino).Hanno collaboratoElisabetta Dalmaso, Marcello Farina,Francesco Marcovecchio,Presidenza del Circolo Acli di Sardagna,Presidenza Circolo Acli di RoveretoConcept and layoutPalma & AssociatiFotografieArchivio Acli trentine,archivi Palma & Associati,Piero Cavagna, Walter NicolettiStampa TipograficaLitotipografia Editrice AlcioneAbbonamentiSpedizione in abbonamento postalea tutti i soci delle Acli trentineAutorizzazione del Tribunale di Trento n. 74Registro stampa data 17 febbraio 1998 N° 06182Il giornale è consultabile sulsito internet: www.aclitrentine.itStampato su carta ecologica senza legno30<strong>ACLI</strong> trentine GIUGNO <strong>2013</strong>

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