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relazione - FidoMicio - Provincia di Ancona

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RANDAGISMO NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI ANCONAAssociazioni e Citta<strong>di</strong>ni migliorano il fenomenoNella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Ancona</strong> i canili Comunali e privati che operano nel territorio sono 9 in totale: 3sono Canili Comunali, i restanti 6 sono canili o rifugi privati. I 3 Canili Comunali sono gestiti<strong>di</strong>rettamente da Associazioni Animaliste, mentre dei 6 canili o rifugi privati 2 sono gestiti<strong>di</strong>rettamente da Associazioni Animaliste, 4 da privati.Comparando i dati <strong>di</strong>chiarati dai Comuni nel 2011 con quelli degli anni precedenti si evidenzia una<strong>di</strong>minuzione (-6%) dei cani ospitati nelle strutture (nel 2008 n. 1033 – nel 2009 n. 935 - nel 2010n. 855 e nel 2011 n. 806), si registra, inoltre, una <strong>di</strong>minuzione (- 8%) della spesa annua <strong>di</strong> gestionesostenuta dai Comuni per il ricovero degli animali nelle strutture <strong>di</strong> accoglienza (nel 2008 unaspesa <strong>di</strong> € 999.338,00 – nel 2009 € 942.570,00, nel 2010 € 820.225,00 e nel 2011 una spesa <strong>di</strong> €759.326,00 ).Nel 2011 il numero totale dei cani ricoverati nelle strutture della <strong>Provincia</strong> è stata <strong>di</strong> n. 806 per unaspesa totale annua <strong>di</strong> € 759.326,00 sostenuta dai Comuni.I motivi della <strong>di</strong>minuzione dei cani ospitati nelle strutture, cioè dei cani randagi accalappiati,potrebbero essere imputabili a vari fattori.In primis un aumento delle microchippature dei cani da parte dei proprietari, poi, <strong>di</strong>rettamentecollegabile a quanto detto sopra, una maggiore e capillare azione <strong>di</strong> controllo sul territorio daparte degli organi preposti soprattutto delle guar<strong>di</strong>e zoofile che supportano e spesso segnalanoagli organi stessi le situazioni più contingenti e urgenti, da ultimo, una accresciuta sensibilità deicitta<strong>di</strong>ni.E’ da porre l’accento sulla nascita <strong>di</strong> una nuova forma <strong>di</strong> abbandono, (non solo l’abbandonoclassico per strada), quello cioè da parte <strong>di</strong> privati che, non riuscendo più né a mantenere né adoccuparsi del proprio animale fanno richiesta (al proprio Comune <strong>di</strong> residenza) <strong>di</strong> impossibilità <strong>di</strong>mantenimento.Ciò è dovuto a <strong>di</strong>sparati motivi, più o meno calati nell’attuale congiuntura: motivi economici,familiari, trasferimenti <strong>di</strong> casa o lavoro, nascita <strong>di</strong> bambini, famiglie che si <strong>di</strong>sgregano, per<strong>di</strong>ta dellavoro.Questo fenomeno, in crescita, denota anche una scarsa sensibilità e responsabilità in<strong>di</strong>viduale almomento iniziale dell’adozione.Adottare un animale, infatti, è un impegno ben preciso: l’animale (cane o gatto che sia) vivealmeno 15 anni, ha dei bisogni e necessità a seconda della specie, ha bisogno che gli si de<strong>di</strong>chidel tempo, e, soprattutto in avanti con l’età, necessita <strong>di</strong> cure veterinarie, spesso costose.La sensibilità verso gli animali è in lieve aumento, ma non è ancora sufficiente per limitare questotipo <strong>di</strong> abbandoni e anche i cosiddetti BI-abbandoni, cioè il riportare il cane dopo qualche anno,al canile dove è stato adottato, con evidente sofferenza e <strong>di</strong>sperazione da parte dell’animale chesubisce un altro abbandono.Per quanto riguarda gli affi<strong>di</strong> dei cani rispetto al 2010, nel 2011 la situazione è sostanzialmenteidentica. Si è passati dalle 218 adozioni del 2010 (con n. 843 cani totali) alle 201 adozioni nel2011 (con 806 cani totali): medesima percentuale.


I Comuni <strong>di</strong> <strong>Ancona</strong>, Agugliano, Arcevia, Barbara, Camerano, Castelleone <strong>di</strong> Suasa, Corinaldo,Osimo, Cupramontana, Jesi, Ostra, Ostra Vetere, Ripe e Senigallia offrono a chi adotta un canedelle sovvenzioni sotto forma <strong>di</strong> cibo e/o <strong>di</strong> prestazioni veterinarie.Nel resto dei Comuni gli affi<strong>di</strong> sono abbastanza scarsi rispetto al numero dei cani ricoverati.Nei Comuni dell’entroterra caratterizzati da un minor numero <strong>di</strong> abitanti rispetto all’estensione delterritorio e aventi geomorfologia peculiare, gli abbandoni risultano essere facilitati rispetto ad altriComuni, come ad esempio quelli costieri.C’è anche notevole <strong>di</strong>sparità nei <strong>di</strong>versi Comuni sulle spese per il mantenimento dei cani ospitatinelle strutture.Per quanto riguarda i GATTILI sono tre le strutture autorizzate nel territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Ancona</strong>: Gattile Comunale <strong>di</strong> Bolignano, Gattile Comunale <strong>di</strong> Vallemiano, Gattile Comunale <strong>di</strong>Osimo.Nonostante vi sia l’obbligo <strong>di</strong> legge (L.R.10/97) <strong>di</strong> costruire gattili, dopo 15 anni dall’emanazionedella norma solo 2 Comuni sui 49 della <strong>Provincia</strong> hanno provveduto a farlo.Per i canili la situazione è stagnante da anni, rispetto a nuove realizzazioni.PROGETTI ASSESSORATOSITO WEB Fidomicio, Sportello Telefonico e Blog:Per incentivare le adozioni è attivo da qualche anno il sito web provinciale interamente de<strong>di</strong>catoagli animali <strong>di</strong> affezione (www.fidomicio.provincia.ancona.it) e lo Sportello telefonico Dirittidegli animali (331/9850212).Sul sito registriamo una me<strong>di</strong>a che si è assestata su circa 30.000 contatti mensili, che sitrasformano in una più marcata, rispetto al passato, risposta delle adozioni.Con il sito si propone <strong>di</strong> rendere più facile la pratica dell'adozione e incentivare al massimo gliaffi<strong>di</strong> dei cani o dei gatti, attraverso la creazione <strong>di</strong> un filo <strong>di</strong>retto tra privato citta<strong>di</strong>no e rifugi <strong>di</strong>custo<strong>di</strong>a. Lo spazio web contiene centinaia <strong>di</strong> schede <strong>di</strong> cani e <strong>di</strong> gatti ospitati nei canili e nei gattiliautorizzati della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Ancona</strong>, che forniscono tutta una serie <strong>di</strong> informazioni sugli animalicome microchip, sesso, taglia, razza, carattere, salute, ecc, le schede sono sottoposte ad un continuoe puntuale aggiornamentoNel sito è presente anche un Blog cioè uno spazio virtuale che consente ai citta<strong>di</strong>ni e alleassociazioni, previo inserimento <strong>di</strong> username e password, un confronto in tempo reale sulleproblematiche relative agli animali d’affezione emerse nel territorio e la promozione delle adozionipiù urgenti.Lo Sportello Diritti degli animali è al suo quarto anno <strong>di</strong> funzionamento: le chiamate ricevutesono segnalazioni <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> presunti maltrattamenti, ritrovamento <strong>di</strong> cani e gatti vaganti sulterritorio, necessità <strong>di</strong> trovare famiglia soprattutto a gatti, richieste <strong>di</strong> consulenze legali, ecc.Con le Scuole Primarie:Si sono svolti due progetti che hanno visto protagoniste le scuole primarie della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Ancona</strong> per approfon<strong>di</strong>re le conoscenze sugli animali d'affezione, in particolar modo cani e gatti,per la promozione <strong>di</strong> un rapporto corretto, equilibrato, informato e sicuro con questi animali.- Il primo progetto, Quattro Zampe a scuola, si è svolto presso l'Istituto Comprensivo <strong>di</strong>Arcevia che ha coinvolto un totale <strong>di</strong> 61 bambini delle classi III-IV e V elementare.- Il secondo, Amici Pelosi, si è concluso lo scorso anno scolastico; sono stati formati deivolontari ad hoc che sono poi andati a svolgere degli incontri nelle scuole elementari


aderenti al progetto. Nell’ultimo incontro i bambini hanno incontrato il cane assiemeall’educatrice cinofila e alla veterinaria comportamentalista.Al progetto hanno aderito 10 scuole elementari <strong>di</strong>slocate nel territorio provinciale e ilnumero totale <strong>di</strong> bambini coinvolti è stato <strong>di</strong> circa 200.Pet therapy:Sono stati finanziati progetti <strong>di</strong> Pet Therapy in varie strutture del territorio provinciale:- Residenze protette e case <strong>di</strong> riposo per anziani- Ospedale infantile Salesi- Casa alloggio per soggetti affetti da <strong>di</strong>sagio psichico- Scuola me<strong>di</strong>a per integrare i ragazzi che manifestano problematiche <strong>di</strong> inserimento perfenomeni <strong>di</strong> bullismo6 zampe dal veterinario :E’ il progetto della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Ancona</strong> per incentivare la sterilizzazione dei gatti domestici. Grazieai contributi dell'ente, infatti, i pensionati, che percepiscono una pensione minima, hanno potutooperare il proprio gatto a una tariffa agevolata: 49 euro per sterilizzare una gatta femmina e 28 per imaschi. Al progetto hanno aderito n.12 veterinari sparsi sul territorio.La sterilizzazione è uno strumento molto utile per prevenire il randagismo ed è un intervento sicuro,che ad<strong>di</strong>rittura aumenta la prospettiva <strong>di</strong> vita del gatto fino a quasi il doppio. Infatti, previenenumerose malattie, non presenta rischi e i gatti sterilizzati godono <strong>di</strong> ottima salute fisica epsicologica.Progetto comportamentale nei canili provinciali:L’obiettivo del progetto è incentivare le adozioni responsabili, ed evitare, come purtroppo spessoaccade, che il cane venga riportato in canile, poco dopo essere stato adottato, e favorire il giustoaccoppiamento cane-proprietario, in base alle caratteristiche, necessità, stile <strong>di</strong> vita e ambiente.In collaborazione con la Regione Marche: Progetto biennale e Ricognizionestrategie per prevenire randagismoIl primo progetto, Biennale, è relativo all'incentivazione delle sterilizzazioni dei felini e dei canipresenti nel territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Ancona</strong>. Si è svolto in collaborazione con le Asur e leAssociazioni animaliste ed ha portato ad un congruo incremento delle sterilizzazioni dei gatti <strong>di</strong>colonie feline, utile a prevenire il vagantismo felino e la crescita in<strong>di</strong>scriminata <strong>di</strong> gatti randagi.Il secondo progetto ha riguardato il monitoraggio della situazione provinciale riguardo ilrandagismo felino e il vagantismo felino, <strong>di</strong> cui la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Pesaro è la <strong>Provincia</strong> capofila,attraverso la collaborazione delle Associazioni operanti sul territorio.

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