L'organizzazione del personale in un Servizio di Endoscopia Digestiva
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L’organizzazione <strong>del</strong> <strong>personale</strong>&<strong>di</strong>rittidoveriIl calcolo <strong>del</strong> <strong>personale</strong> deve essere accurato,ma anche monitorato, <strong>in</strong> quanto il volume e latipologia <strong>del</strong>le prestazioni possono cambiarenel tempo. Un metodo per calcolare il <strong>personale</strong>necessario può essere ricavato dalla seguenteformula:(∑ m’I /2160) x Z∑ m’I Somma dei m<strong>in</strong>uti assistenzial<strong>in</strong>ecessari ad eseguire tutte leprestazioni settimanalmente2160 Resa oraria settimanale espressa<strong>in</strong> m<strong>in</strong>utiZ Coefficiente <strong>di</strong> sostituzione,deciso a livello aziendale (a Forlì 0,210)RECLUTAMENTO ESELEZIONE DEL PERSONALENelle strutture sanitarie pubbliche italiane ilreclutamento <strong>del</strong> <strong>personale</strong> è <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>ato danormative <strong>di</strong> legge scarsamente flessibili, chelasciano poco spazio ad <strong>un</strong>a vera selezionebasata su criteri professionali e attitud<strong>in</strong>ali. Sonoveramente poche le realtà e le situazion<strong>in</strong>elle quali il Direttore <strong>di</strong> <strong>un</strong>a Unità operativaviene messo <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> scegliere il <strong>personale</strong>,poiché nella maggior parte dei casi deve fare iconti con scelte preesistenti o effettuate da altrisoggetti. Quanto sopra riportato vale sia per il<strong>personale</strong> me<strong>di</strong>co che <strong>in</strong>fermieristico. Al Direttorenon resta altro che cercare <strong>di</strong> motivare il<strong>personale</strong> <strong>di</strong>sponibile, facendo leva su strumentioperativi <strong>di</strong>versi, che utilizzano soprattuttola formazione come elemento pr<strong>in</strong>cipale.Ai <strong>di</strong>rigenti me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Servizio</strong> <strong>di</strong> endoscopiavengono <strong>in</strong>oltre richieste, oltre a quelleprofessionali, anche conoscenze <strong>di</strong> tipo manageriale.L’evoluzione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a e la ricerca<strong>di</strong> nuove modalità organizzative, come adesempio la day surgery o l’endoscopia ambulatoriale,richiedono <strong>in</strong>oltre doti creative perconciliare l’efficacia <strong>del</strong>le prestazioni con l’efficienzaorganizzativa [McMill<strong>in</strong> D.F. Staff<strong>in</strong> andschedul<strong>in</strong>g <strong>in</strong> the endoscopy center. Gastro<strong>in</strong>test. Endosc.Cl<strong>in</strong>. North Am. 2002; 12, 2: 285-296].LA FORMAZIONELa preparazione specifica <strong>del</strong> <strong>personale</strong> me<strong>di</strong>coe <strong>in</strong>fermieristico, <strong>di</strong> grande importanza per ilbuon andamento <strong>del</strong> <strong>Servizio</strong>, viene trattatonel capitolo che segue. Nei servizi <strong>di</strong> endoscopiaè necessario prevedere <strong>personale</strong> <strong>in</strong>fermieristicoche abbia effettuato <strong>un</strong> adeguato periodo<strong>di</strong> tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g, per garantire la qualità <strong>del</strong>le prestazionied evitare l’aumento <strong>del</strong>le spese per leriparazioni degli endoscopi. La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><strong>personale</strong> esperto può con<strong>di</strong>zionare <strong>in</strong>oltre la<strong>in</strong>cidenza <strong>del</strong>le complicanze, l’accuratezza <strong>del</strong>le<strong>di</strong>agnosi, l’appropriatezza <strong>del</strong>le manovre terapeutiche,soprattutto oggi che <strong>un</strong> numero sempremaggiore <strong>di</strong> pazienti anziani e seriamenteammalati viene sempre più frequentementesottoposto a manovre endoscopiche [Qu<strong>in</strong>e M.A.et al. Prospective au<strong>di</strong>t of upper gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al endoscopy<strong>in</strong> two regions of England: safety, staff<strong>in</strong>g and sedationmethods. Gut 1995; 36, 3: 462-7]. È stato <strong>di</strong>mostratoche maggiore è l’esperienza <strong>del</strong> <strong>personale</strong><strong>del</strong>lo staff, m<strong>in</strong>ore è il tempo impiegato perl’esecuzione <strong>del</strong>le procedure endoscopiche. Lastessa proporzione è stata riscontrata anche peri costi [Cantero Perona J. et al. Complexity <strong>in</strong>dex andanalysis of <strong>di</strong>gestive endoscopies at a <strong>un</strong>iversity hospital.Gastroenterol. Hepatol. 2002; 25, 2: 71-8]. La formazionedeve qu<strong>in</strong><strong>di</strong> essere considerata <strong>un</strong> elementostrategico per il buon f<strong>un</strong>zionamento <strong>del</strong><strong>Servizio</strong> <strong>di</strong> endoscopia, anche come strumento<strong>di</strong> motivazione <strong>personale</strong>.LA MOTIVAZIONEIl tem<strong>in</strong>e motivazione <strong>in</strong><strong>di</strong>ca il moto ad agire,cioè “<strong>un</strong>a sorta <strong>di</strong> forza <strong>in</strong>terna che stimola, regolae sostiene le pr<strong>in</strong>cipali azioni compiutedalla persona” [S. Salvem<strong>in</strong>i, Le variabili <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali,<strong>in</strong> A. Rugiard<strong>in</strong>i, Organizzazione d’impresa, Giuffrè,Milano, 1978].Un modo per comprendere ed analizzare lamotivazione è quello <strong>di</strong> considerare <strong>di</strong>st<strong>in</strong>tamente:● la motivazione a partecipare, cioè qualibisogni tende a sod<strong>di</strong>sfare la persona●nel lavorola motivazione a rimanere, cioè qualielementi vengono considerati per nonabbandonare l’organizzazione pressola quale si lavora.Per meglio capire i due aspetti precedenti, è opport<strong>un</strong>odef<strong>in</strong>ire i bisogni, come ragione fondamentaleche sp<strong>in</strong>ge gli <strong>in</strong><strong>di</strong>vidui ad agire e qu<strong>in</strong><strong>di</strong>come p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> partenza <strong>del</strong>la “sequenza <strong>del</strong>lamotivazione” [G. Ambrosio, F. Band<strong>in</strong>i, La gestione <strong>del</strong><strong>personale</strong> nelle aziende non profit, Etas Libri, 1998].Rivalutazione<strong>del</strong>la situazionee scopertadei nuovi bisogniTensione derivatadalla percezione<strong>del</strong> bisogno<strong>in</strong>sod<strong>di</strong>sfattoSod<strong>di</strong>sfazione<strong>del</strong> bisognoRicerca dei mezziper la sod<strong>di</strong>sfazione