Alfonso Aurbacher, alla guida della Camera dal 1911 al 1912

Alfonso Aurbacher, alla guida della Camera dal 1911 al 1912 Alfonso Aurbacher, alla guida della Camera dal 1911 al 1912

images.ca.camcom.gov.it
from images.ca.camcom.gov.it More from this publisher
11.07.2015 Views

Anche uomo di bancaAlla carica egli è pervenuto per la prima volta nel novembre 1909. Sarà confermato per altri tremandati biennali: 1912-13, 1914-15, 1916-17.Nel Consiglio dell'Istituto di credito (e di emissione) partenopeo egli succede al presidenteNobilioni, incompatibile per ufficio in quanto consigliere locale della Banca d'Italia. All'attodell'assunzione del suo incarico – che, va detto, è del tutto gratuito, ma non per questo soltantoonorifico o privo di contenuto, essendo compito peculiare del Consiglio la proposta alla Direzionegenerale dell'Istituto di "quei miglioramenti che possono tornare utili al pubblico per un più regolarefunzionamento del fido bancario e dei servizi inerenti" – Aurbacher deve a sua volta dimettersi daconsigliere di sconto del medesimo Banco di Napoli.È un incarico, anche quest'ultimo, espressione della fiducia dell'ente camerale, atteso che le nominesono proposte dalla Camera e approvate dal Banco. Esso data ormai da ben diciassette anni, quasifin dall'impianto della succursale di via Spano, proprio di recente elevata al rango di sede.Di fatto – anche se va detto che sul punto specifico una ricerca mirata non è stata ancora condotta –Aurbacher esercita un potere di pressione sugli organi deliberativi del Banco affinché allarghino icordoni della borsa onde sovvenire a varie necessità della congiuntura isolana. Come avviene, adesempio, qualche mese prima della grande guerra, fra marzo ed aprile 1914.Officiato dai nuovi vertici sia del Consiglio Provinciale che della stessa Camera di Commercio ondeottenere, a favore della Cassa Ademprivile di Cagliari, un finanziamento speciale di un milione dilire, così da poter sovvenire gli agricoltori e le casse rurali indipendentemente dai provvedimentiannunciati o già adottati dal governo. E se non può avere tutto, certo il suo intervento sul comm.Nicola Miraglia, direttore generale del Banco, si rivela comunque efficace: "… ho ottenuto cheBanco risconti effetti portafoglio della Cassa Ademprivile con tasso inferiore tre per cento", scrivein un telegramma inviato al presidente del Consiglio Provinciale Carboni Boy ed al propriosuccessore Benvenuto Pernis.S'è accennato alla Cassa Ademprivile, istituzione bancaria volta al sostegno dell'economia agricolaisolana (e, nel caso specifico, della provincia di Cagliari – al tempo comprendente anche i territoridell'attuale provincia di Oristano e di parte di quella di Nuoro). Ebbene, anche di essa Aurbacher èper diversi anni esponente di primo piano, alla vigilia e in costanza della sua presidenza camerale.Designato infatti dal Consiglio Provinciale nell'ottobre 1910 quale consigliere d'amministrazione,ne assume la presidenza otto mesi dopo – nel giugno 1911 –, con decreto del ministro di AgricolturaIndustria Commercio, in sostituzione del dimissionario avv. Eugenio Boi. Tutti gli riconoscono"larghezza di vedute" e "sperimentata conoscenza degli interessi dell'Isola", giudizi condivisi anchedalla stampa quotidiana – dal liberale Unione Sarda al clericale Corriere dell'Isola – che li rimbalzaall'opinione pubblica.Compito precipuo della Cassa Ademprivile – istituita con legge 14 luglio 1907 n. 562 (a modifica ointegrazione di precedenti disposizioni, rimontanti al 1897 ed al 1902, connesse alla legislazionespeciale per la Sardegna del Cocco Ortu) – è quello, val la pena appena di rammentarlo, di erogarecredito di miglioramento e/o di esercizio alle aziende agrarie dell'Isola, quale che sia la loro naturagiuridica, nonché ad intermediari: e dunque, ad enfiteuti di terreni ex ademprivili, societàcooperative, proprietari e conduttori, Monti di soccorso, Casse e Consorzio agrari.Quella di Aurbacher è una presidenza che dura, anche qui, un anno soltanto e anzi qualcosa dimeno, interrotta dalle note ragioni di salute. (Egli non sarà sostituito e per ben due anni la reggenzaresterà affidata al vice presidente avv. Giuseppe Pani, intendente di Finanza).E se i numeri possono far intuire il dinamismo impresso alla giovane Cassa cagliaritana anchesoltanto nel breve periodo, meriterebbe segnalare che in quell'anno le erogazioni raddoppiano:sconto e risconto a Casse e Consorzi agrari passano così da 297mila lire del 1910 a 566mila del1911, le cambiali in portafoglio vanno, per valore, da 202mila a 456mila, mentre il numero deglieffetti ammessi a sconto o risconto da 680 a 1391.

La carriera cameraleAlla Camera Alfonso Aurbacher è arrivato col mandato elettorale del gennaio 1901. Vi resterà persei bienni circa. I primi tre, fino a tutto il 1906, sotto la presidenza del suo collega spedizioniereGio. Agostino Varsi; il quarto ed il quinto sotto quella di Francesco Nobilioni del quale diventeràvicario nel 1909 e successore nel 1911. Eletto formalmente con grande consenso e confermato, s'èdetto, nel gennaio 1912 – nonostante la malattia – nel nuovo contesto normativo che ha trasformatosignificativamente gli enti camerali, rinuncerà definitivamente nel marzo 1912, facendo seguito, inautunno, con quelle anche da semplice consigliere.Nella seduta del 22 settembre, il Consiglio delibera di inviargli un caldo augurio di pronta ripresa.Ma la ripresa sarà ancora lenta e precaria, ed Aurbacher di fatto deciderà di restare nella penisola.Così si legge nel verbale della sesta adunanza dell'anno, il 15 novembre: "Il Presidente (Pernis) dàlettura d'una lettera del Comm. Aurbacher, con la quale rassegna le dimissioni da Consigliere, nonpotendo più frequentare le sedute della Camera per avere ormai fissato quasi stabilmente la suaresidenza fuori dell'Isola."I Consiglieri Cocco, Nobilioni, Peluffo e Crotta ricordano gli alti meriti del Comm. Aurbacher,dolendosi che le circostanze debbano privare la Camera della sua autorevole cooperazione. IlPresidente si associa alle parole pronunziate dai Colleghi."La Camera accetta le dimissioni del Comm. Aurbacher, incaricando il Presidente di rendersiinterprete presso di lui dei sentimenti di riconoscenza e di stima manifestati dal Consiglio".Della sua decennale attività camerale resteranno, particolarmente importanti, i contributi offerti aglistudi di modernizzazione dello scalo portuale e l'impegno per la attuazione della legge n. 121 del 20marzo 1910 relativa proprio alla riorganizzazione ex novo degli enti di rappresentanza economicasu base provinciale.Nel suo saggio dedicato ai "Segnali di modernità nell'età giolittiana", contenuto nel secondo volumedella trilogia che giustamente la Camera di Commercio di Cagliari ha pochi anni fa dedicato a sestessa (La Camera di Commercio di Cagliari, 1862-1997. Storia Economia e Società in Sardegnadal dominio sabaudo al periodo repubblicano), Maria Dolores Dessì approfondisce la materia, nonsenza aver prima lumeggiato, con sobri tratti ma certo con grande efficacia, la figura dell'Aurbacherimprenditore e uomo di "progetti".Così scrive infatti: "Uomo d'affari a tutto campo, faceva parte di quella borghesia "rampante" che siera stancata di vedere la città arroccata nelle sue fortificazioni, era un immobiliarista convinto(versione high del "palazzinaro") che sosteneva che la città doveva prendere coscienza dei suoiproblemi irrisolti per avviarsi verso un cambiamento. Progetti, proposte, idee animano quelle chesono le sue realizzazioni concrete, frutto di esigenze tangibili determinate dal mutare dei tempi."Egli segue con la sua impresa i nuovi orientamenti di sviluppo legati alla necessità di creare alloggie botteghe modernamente intesi. Di questi segni di mutato rapporto tra i cittadini el'amministrazione pubblica, egli si fa interprete per realizzare strutture per una città avviata verso lamodernizzazione e il sociale. Egli cerca di delineare un disegno progettuale organico per darerazionalità a ciò che sorgeva senza precipui progetti".Le nuove attribuzioni che la legge di riforma assegna alle Camere di Commercio "e Industria"(dunque non più "e Arti", modifica terminologica che significa anche trasformazione degli orizzontioperativi degli enti e l'esclusione della rappresentanza artigianale) vanno dalla formazione dimercuriali e listini di prezzi alla designazione degli arbitri "per la risoluzione amichevole dicontroversie tra commercianti ed industriali, fra costoro ed i loro impiegati e gli operai",dall'approntamento delle liste dei curatori fallimentari alla verifica di usi e consuetudini, al rilasciodi certificati di origine delle merci.In più, in quanto incaricati dal governo, gli enti rinnovati sono impegnati alla raccolta edelaborazione dei dati statistici (che rappresentino veridicamente lo stato economico del territorio dicompetenza) ed alla proposta di pareri alle autorità ministeriali.

Anche uomo di bancaAlla carica egli è pervenuto per la prima volta nel novembre 1909. Sarà confermato per <strong>al</strong>tri tremandati bienn<strong>al</strong>i: <strong>1912</strong>-13, 1914-15, 1916-17.Nel Consiglio dell'Istituto di credito (e di emissione) partenopeo egli succede <strong>al</strong> presidenteNobilioni, incompatibile per ufficio in quanto consigliere loc<strong>al</strong>e <strong>della</strong> Banca d'It<strong>al</strong>ia. All'attodell'assunzione del suo incarico – che, va detto, è del tutto gratuito, ma non per questo soltantoonorifico o privo di contenuto, essendo compito peculiare del Consiglio la proposta <strong><strong>al</strong>la</strong> Direzionegener<strong>al</strong>e dell'Istituto di "quei miglioramenti che possono tornare utili <strong>al</strong> pubblico per un più regolarefunzionamento del fido bancario e dei servizi inerenti" – <strong>Aurbacher</strong> deve a sua volta dimettersi daconsigliere di sconto del medesimo Banco di Napoli.È un incarico, anche quest'ultimo, espressione <strong>della</strong> fiducia dell'ente camer<strong>al</strong>e, atteso che le nominesono proposte d<strong><strong>al</strong>la</strong> <strong>Camera</strong> e approvate <strong>d<strong>al</strong></strong> Banco. Esso data ormai da ben diciassette anni, quasifin <strong>d<strong>al</strong></strong>l'impianto <strong>della</strong> succurs<strong>al</strong>e di via Spano, proprio di recente elevata <strong>al</strong> rango di sede.Di fatto – anche se va detto che sul punto specifico una ricerca mirata non è stata ancora condotta –<strong>Aurbacher</strong> esercita un potere di pressione sugli organi deliberativi del Banco affinché <strong><strong>al</strong>la</strong>rghino icordoni <strong>della</strong> borsa onde sovvenire a varie necessità <strong>della</strong> congiuntura isolana. Come avviene, adesempio, qu<strong>al</strong>che mese prima <strong>della</strong> grande guerra, fra marzo ed aprile 1914.Officiato dai nuovi vertici sia del Consiglio Provinci<strong>al</strong>e che <strong>della</strong> stessa <strong>Camera</strong> di Commercio ondeottenere, a favore <strong>della</strong> Cassa Ademprivile di Cagliari, un finanziamento speci<strong>al</strong>e di un milione dilire, così da poter sovvenire gli agricoltori e le casse rur<strong>al</strong>i indipendentemente dai provvedimentiannunciati o già adottati <strong>d<strong>al</strong></strong> governo. E se non può avere tutto, certo il suo intervento sul comm.Nicola Miraglia, direttore gener<strong>al</strong>e del Banco, si rivela comunque efficace: "… ho ottenuto cheBanco risconti effetti portafoglio <strong>della</strong> Cassa Ademprivile con tasso inferiore tre per cento", scrivein un telegramma inviato <strong>al</strong> presidente del Consiglio Provinci<strong>al</strong>e Carboni Boy ed <strong>al</strong> propriosuccessore Benvenuto Pernis.S'è accennato <strong><strong>al</strong>la</strong> Cassa Ademprivile, istituzione bancaria volta <strong>al</strong> sostegno dell'economia agricolaisolana (e, nel caso specifico, <strong>della</strong> provincia di Cagliari – <strong>al</strong> tempo comprendente anche i territoridell'attu<strong>al</strong>e provincia di Oristano e di parte di quella di Nuoro). Ebbene, anche di essa <strong>Aurbacher</strong> èper diversi anni esponente di primo piano, <strong><strong>al</strong>la</strong> vigilia e in costanza <strong>della</strong> sua presidenza camer<strong>al</strong>e.Designato infatti <strong>d<strong>al</strong></strong> Consiglio Provinci<strong>al</strong>e nell'ottobre 1910 qu<strong>al</strong>e consigliere d'amministrazione,ne assume la presidenza otto mesi dopo – nel giugno <strong>1911</strong> –, con decreto del ministro di AgricolturaIndustria Commercio, in sostituzione del dimissionario avv. Eugenio Boi. Tutti gli riconoscono"larghezza di vedute" e "sperimentata conoscenza degli interessi dell'Isola", giudizi condivisi anched<strong><strong>al</strong>la</strong> stampa quotidiana – <strong>d<strong>al</strong></strong> liber<strong>al</strong>e Unione Sarda <strong>al</strong> cleric<strong>al</strong>e Corriere dell'Isola – che li rimb<strong>al</strong>za<strong>al</strong>l'opinione pubblica.Compito precipuo <strong>della</strong> Cassa Ademprivile – istituita con legge 14 luglio 1907 n. 562 (a modifica ointegrazione di precedenti disposizioni, rimontanti <strong>al</strong> 1897 ed <strong>al</strong> 1902, connesse <strong><strong>al</strong>la</strong> legislazionespeci<strong>al</strong>e per la Sardegna del Cocco Ortu) – è quello, v<strong>al</strong> la pena appena di rammentarlo, di erogarecredito di miglioramento e/o di esercizio <strong>al</strong>le aziende agrarie dell'Isola, qu<strong>al</strong>e che sia la loro naturagiuridica, nonché ad intermediari: e dunque, ad enfiteuti di terreni ex ademprivili, societàcooperative, proprietari e conduttori, Monti di soccorso, Casse e Consorzio agrari.Quella di <strong>Aurbacher</strong> è una presidenza che dura, anche qui, un anno soltanto e anzi qu<strong>al</strong>cosa dimeno, interrotta <strong>d<strong>al</strong></strong>le note ragioni di s<strong>al</strong>ute. (Egli non sarà sostituito e per ben due anni la reggenzaresterà affidata <strong>al</strong> vice presidente avv. Giuseppe Pani, intendente di Finanza).E se i numeri possono far intuire il dinamismo impresso <strong><strong>al</strong>la</strong> giovane Cassa cagliaritana anchesoltanto nel breve periodo, meriterebbe segn<strong>al</strong>are che in quell'anno le erogazioni raddoppiano:sconto e risconto a Casse e Consorzi agrari passano così da 297mila lire del 1910 a 566mila del<strong>1911</strong>, le cambi<strong>al</strong>i in portafoglio vanno, per v<strong>al</strong>ore, da 202mila a 456mila, mentre il numero deglieffetti ammessi a sconto o risconto da 680 a 1391.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!