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Alfonso Aurbacher, alla guida della Camera dal 1911 al 1912

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nelle questioni vit<strong>al</strong>i del commercio cittadino e isolano un pensiero si afferma e si impone, condirettive intese tutte <strong><strong>al</strong>la</strong> pubblica prosperità."Pochi mesi di lavoro che hanno dato frutti intensi per la meravigliosa fibra di un uomo che nonconosce il riposo, e veglia oggi per gli interessi <strong>della</strong> terra cui ha dato tutti i suoi affetti, come fino aieri per la fortuna delle sue idee: e trovò modo di lasciare dappertutto impronta <strong>della</strong> sua invidiabileesperienza finanziaria, come nella Cassa Ademprivile, che da poche settimane l'ha presidente eassai si compiace <strong>della</strong> buona ventura toccat<strong>al</strong>e."Chi scrive queste righe, sincero ammiratore delle forze di volontà che sanno arrivare e distinguersie eccelse, sa di dire m<strong>al</strong>amente quanto è pensiero comune <strong>della</strong> cittadinanza, che <strong>al</strong>l'uomo egregiocon piacere rinnoverà oggi l'espressione del rispetto che gli si deve e che volentieri gli rende, perchémeritato".Un solo richiamo merita l'accenno che il notista fa in capo <strong>al</strong> suo articolo riferendosi <strong>al</strong> governo.Perché non sono passati che una decina di mesi soltanto da quando <strong>Aurbacher</strong>, con tutti gli <strong>al</strong>tricolleghi del Consiglio (e lo stesso presidente Nobilioni), <strong>al</strong> pari di tutte le <strong>al</strong>tre rappresentanzepolitiche ed amministrative comun<strong>al</strong>i e provinci<strong>al</strong>i dell'Isola, ha rassegnato le dimissioni per duraprotesta contro le tergiversazioni del Ministero a riguardo di più efficienti collegamenti Sardegnapenisola.Per una Marineria sardaD<strong>al</strong>le colonne dell' "amica" Unione, il 21 aprile <strong>1911</strong>, egli stesso s'affaccia – come per presentarsicompetente e pratico – con una lettera riguardante l'annosa questione degli orari ferroviari(fondament<strong>al</strong>e a vederla nell'ottica delle coincidenze fra treni e traghetti): la sua tesi è a sostegnodell'accordo di recente intervenuto fra il Ministero dei Lavori pubblici e la Compagnia Re<strong>al</strong>e delleFerrovie Sarde (soluzione utile – avverte – anche per gli iglesienti, invero perplessi).Fra le questioni che affronta da presidente (dagli orari ferroviari, appunto, sempre m<strong>al</strong> concilianticon le esigenze e <strong>della</strong> popolazione e degli operatori isolani, <strong>al</strong>le facilitazioni di viaggio per leesposizioni, d<strong><strong>al</strong>la</strong> linea del golfo di Cagliari ai lavori portu<strong>al</strong>i, <strong>al</strong>l'adesione <strong><strong>al</strong>la</strong> Società Ligure-Sardaper la protezione <strong>della</strong> pesca, ecc.), c'è quella che il Bollettino camer<strong>al</strong>e n. 4 del <strong>1911</strong> chiama"Marineria Sarda". Un episodio fra tanti, ma il breve discorso che, <strong>al</strong> riguardo, <strong>Aurbacher</strong> tiene inConsiglio può forse aiutare a cogliere concretezza tecnica e visione di ampia prospettiva checostituiscono la sua caratteristica. Ecco le sue parole:"La nostra <strong>Camera</strong> di Commercio, che segue con attenta cura lo svolgimento economico <strong>della</strong>provincia, porgendo volenterosa <strong>al</strong> commercio ed <strong>al</strong>le industrie il contributo dei suoi studi e gliincoraggiamenti consentiti <strong>d<strong>al</strong></strong> proprio bilancio, ha veduto con vivo compiacimento iniziarsi inquesti ultimi anni quei primi passi che condurranno Cagliari ad avere una marineria mercantilepropria."Già <strong>al</strong>cune navi a vela ed un piroscafo <strong>della</strong> portata di 600 tonnellate trovansi inscritti nel nostrocompartimento marittimo. Ed in questi giorni un <strong>al</strong>tro piroscafo di 1260 tonnellate è venuto adaggiungersi <strong>al</strong> primo nucleo di navi, sulle qu<strong>al</strong>i sventola la suggestiva bandiera <strong>della</strong> marina sarda,che ci richiama <strong><strong>al</strong>la</strong> mente gloriose battaglie nav<strong>al</strong>i combattute per la libertà, la qu<strong>al</strong>e fattasi orasegnacolo di pace e di progresso nel campo economico, dovrà col tempo assicurare l'indipendenzadelle nostre industrie marittime."M<strong>al</strong> non si apponeva dunque la nostra <strong>Camera</strong> di Commercio nel suo studio sui Servizi Marittimidel gennaio scorso, affermando che entro il decennio delle nuove convenzioni marittime potràsvilupparsi una marineria sarda, forte ed indipendente, che servirà ai nostri traffici lasciandone tuttii cospicui profitti nel paese."Onore dunque ai coraggiosi che seguono la via tracciata <strong>d<strong>al</strong></strong> dovere verso il paese; e l'opera di essiserva di esempio ad <strong>al</strong>tri nostri concittadini per spronarli maggiormente anche verso le <strong>al</strong>treindustrie marittime, come la pesca razion<strong>al</strong>e, i cantieri nav<strong>al</strong>i di costruzione e di raddobbo, ed <strong>al</strong>treindustrie, che il mare appresta <strong><strong>al</strong>la</strong> fortuna delle città marittime vit<strong>al</strong>i come la nostra".

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