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Alfonso Aurbacher, alla guida della Camera dal 1911 al 1912

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nelle questioni vit<strong>al</strong>i del commercio cittadino e isolano un pensiero si afferma e si impone, condirettive intese tutte <strong><strong>al</strong>la</strong> pubblica prosperità."Pochi mesi di lavoro che hanno dato frutti intensi per la meravigliosa fibra di un uomo che nonconosce il riposo, e veglia oggi per gli interessi <strong>della</strong> terra cui ha dato tutti i suoi affetti, come fino aieri per la fortuna delle sue idee: e trovò modo di lasciare dappertutto impronta <strong>della</strong> sua invidiabileesperienza finanziaria, come nella Cassa Ademprivile, che da poche settimane l'ha presidente eassai si compiace <strong>della</strong> buona ventura toccat<strong>al</strong>e."Chi scrive queste righe, sincero ammiratore delle forze di volontà che sanno arrivare e distinguersie eccelse, sa di dire m<strong>al</strong>amente quanto è pensiero comune <strong>della</strong> cittadinanza, che <strong>al</strong>l'uomo egregiocon piacere rinnoverà oggi l'espressione del rispetto che gli si deve e che volentieri gli rende, perchémeritato".Un solo richiamo merita l'accenno che il notista fa in capo <strong>al</strong> suo articolo riferendosi <strong>al</strong> governo.Perché non sono passati che una decina di mesi soltanto da quando <strong>Aurbacher</strong>, con tutti gli <strong>al</strong>tricolleghi del Consiglio (e lo stesso presidente Nobilioni), <strong>al</strong> pari di tutte le <strong>al</strong>tre rappresentanzepolitiche ed amministrative comun<strong>al</strong>i e provinci<strong>al</strong>i dell'Isola, ha rassegnato le dimissioni per duraprotesta contro le tergiversazioni del Ministero a riguardo di più efficienti collegamenti Sardegnapenisola.Per una Marineria sardaD<strong>al</strong>le colonne dell' "amica" Unione, il 21 aprile <strong>1911</strong>, egli stesso s'affaccia – come per presentarsicompetente e pratico – con una lettera riguardante l'annosa questione degli orari ferroviari(fondament<strong>al</strong>e a vederla nell'ottica delle coincidenze fra treni e traghetti): la sua tesi è a sostegnodell'accordo di recente intervenuto fra il Ministero dei Lavori pubblici e la Compagnia Re<strong>al</strong>e delleFerrovie Sarde (soluzione utile – avverte – anche per gli iglesienti, invero perplessi).Fra le questioni che affronta da presidente (dagli orari ferroviari, appunto, sempre m<strong>al</strong> concilianticon le esigenze e <strong>della</strong> popolazione e degli operatori isolani, <strong>al</strong>le facilitazioni di viaggio per leesposizioni, d<strong><strong>al</strong>la</strong> linea del golfo di Cagliari ai lavori portu<strong>al</strong>i, <strong>al</strong>l'adesione <strong><strong>al</strong>la</strong> Società Ligure-Sardaper la protezione <strong>della</strong> pesca, ecc.), c'è quella che il Bollettino camer<strong>al</strong>e n. 4 del <strong>1911</strong> chiama"Marineria Sarda". Un episodio fra tanti, ma il breve discorso che, <strong>al</strong> riguardo, <strong>Aurbacher</strong> tiene inConsiglio può forse aiutare a cogliere concretezza tecnica e visione di ampia prospettiva checostituiscono la sua caratteristica. Ecco le sue parole:"La nostra <strong>Camera</strong> di Commercio, che segue con attenta cura lo svolgimento economico <strong>della</strong>provincia, porgendo volenterosa <strong>al</strong> commercio ed <strong>al</strong>le industrie il contributo dei suoi studi e gliincoraggiamenti consentiti <strong>d<strong>al</strong></strong> proprio bilancio, ha veduto con vivo compiacimento iniziarsi inquesti ultimi anni quei primi passi che condurranno Cagliari ad avere una marineria mercantilepropria."Già <strong>al</strong>cune navi a vela ed un piroscafo <strong>della</strong> portata di 600 tonnellate trovansi inscritti nel nostrocompartimento marittimo. Ed in questi giorni un <strong>al</strong>tro piroscafo di 1260 tonnellate è venuto adaggiungersi <strong>al</strong> primo nucleo di navi, sulle qu<strong>al</strong>i sventola la suggestiva bandiera <strong>della</strong> marina sarda,che ci richiama <strong><strong>al</strong>la</strong> mente gloriose battaglie nav<strong>al</strong>i combattute per la libertà, la qu<strong>al</strong>e fattasi orasegnacolo di pace e di progresso nel campo economico, dovrà col tempo assicurare l'indipendenzadelle nostre industrie marittime."M<strong>al</strong> non si apponeva dunque la nostra <strong>Camera</strong> di Commercio nel suo studio sui Servizi Marittimidel gennaio scorso, affermando che entro il decennio delle nuove convenzioni marittime potràsvilupparsi una marineria sarda, forte ed indipendente, che servirà ai nostri traffici lasciandone tuttii cospicui profitti nel paese."Onore dunque ai coraggiosi che seguono la via tracciata <strong>d<strong>al</strong></strong> dovere verso il paese; e l'opera di essiserva di esempio ad <strong>al</strong>tri nostri concittadini per spronarli maggiormente anche verso le <strong>al</strong>treindustrie marittime, come la pesca razion<strong>al</strong>e, i cantieri nav<strong>al</strong>i di costruzione e di raddobbo, ed <strong>al</strong>treindustrie, che il mare appresta <strong><strong>al</strong>la</strong> fortuna delle città marittime vit<strong>al</strong>i come la nostra".


V<strong>al</strong> la pena qui di accennare che fra <strong>Aurbacher</strong> e l'ing. Edmondo Sanjust, deputato e già dirigentesuperiore del Ministero dei Lavori pubblici, si stabilirà una intesa e perfino un asse preferenzi<strong>al</strong>e<strong>al</strong>lorché proprio a Sanjust toccherà di progettare l'ampliamento del porto commerci<strong>al</strong>e e passeggeri.Ciò che finirà per determinare, quasi come conseguenza e contraccolpo, un sempre maggiorradic<strong>al</strong>ismo nella opposizione che <strong>al</strong>l'impostazione del Sanjust (e di tutto quanto dirà e farà<strong>Aurbacher</strong>) verrà da un <strong>al</strong>tro pur esimio esponente <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> di Commercio cagliaritana, il cav.Angelo Vanini…Circa poi la sua presenza, come capit<strong>al</strong>ista, nel settore ferroviario, merita riferire <strong>della</strong> pur giàaccennata società delle Complementari Sarde – un'anonima costituita nel dicembre <strong>1911</strong> – di cuiscrive Paolo Fadda nel suo pregevole saggio Alla ricerca di capit<strong>al</strong>i coraggiosi.Insieme con l'avv. Sante Boscaro (che farà p<strong>al</strong>azzo proprio di lato a quello di <strong>Aurbacher</strong>), <strong>al</strong> conteEdoardo Corin<strong>al</strong>di, agli ingg. Stanislao e Dionigi Scano e Gracco Tronci, dà vita <strong>al</strong> Comitatod'iniziativa per la concessione <strong>della</strong> Ferrovia Villacidro-Isili. Esso, che presenta <strong>al</strong> governo un pianoarticolato di nuovi collegamenti nel territorio, ottenendo l'assenso per la re<strong>al</strong>izzazione del troncoappunto Villacidro-Isili, troverà nella Banca Commerci<strong>al</strong>e It<strong>al</strong>iana l'istituto di credito che crederànell'intrapresa e la sosterrà finanziariamente.Presidenza breve ma prestigiosaRieletto, con 347 voti, per il triennio a decorrere <strong>d<strong>al</strong></strong> 1º gennaio <strong>1912</strong>, seconda la nuova normativa,in un Consiglio che conta adesso 21 membri, e confermato <strong><strong>al</strong>la</strong> presidenza, <strong>Aurbacher</strong> purtroppo giàpochi mesi dopo deve lasciare l'incarico. Il 3 marzo <strong>1912</strong> il suo vice Benvenuto Pernis dà lettura delmessaggio che da lui ha appena ricevuto: "La nuova manifestazione di stima e di fiducia offertami<strong>d<strong>al</strong></strong> Colleghi del Consiglio <strong>Camera</strong>le, col rieleggermi Presidente ad unanimità di suffragi, mi hasinceramente commosso, poiché mi dimostra da quanta benevolenza sia stata sempre seguita lamodesta opera mia e mi è di conforto in quest'ora penosissima <strong>della</strong> mia vita."Ho dedicato per molti anni ai lavori <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> solerti cure persuaso che il nostro consesso sia ilpiù atto a dirigere il Paese nella via del progresso economico e a difenderne con energia e coscienzai più vit<strong>al</strong>i interessi.Sarebbe stato per me onore grande e profonda soddisfazione se avessi potuto in questo momento,unitamente ai Colleghi vecchi e nuovi, tornare con entusiasmo <strong>al</strong> consueto lavoro, ma la tirannia diun m<strong>al</strong>e che mi obbliga per qu<strong>al</strong>che tempo <strong><strong>al</strong>la</strong> quiete più assoluta, mi impone pure di lasciare che<strong>al</strong>tri possa con la continuità d'azione, ch'è indispensabile, <strong>guida</strong>re e dirigere i lavori <strong>della</strong> <strong>Camera</strong>."Mi vedo quindi costretto a rassegnare e rassegno nelle sue mani, perché ne dia comunicazione agliegregi Colleghi, le mie dimissioni da Presidente. Riconoscentissimo verso tutti per la fiducia in meriposta, sento d'<strong>al</strong>tra parte di non dover abusare di questa fiducia, né privare la <strong>Camera</strong> di unasolerte ed intelligente direzione."A questo passo, che per l'affetto ed i ricordi che mi legano <strong><strong>al</strong>la</strong> <strong>Camera</strong> è per me dolorosissimo,sono costretto non da affievolito amore verso il nostro Paese, o sminuito sentimento di civici doveri,ma da una ragione più forte <strong>della</strong> mia stessa volontà e cioè <strong>d<strong>al</strong></strong>le speci<strong>al</strong>i condizioni di s<strong>al</strong>ute in cuimi trovo."Seguirò sempre con amorevole pensiero i lavori <strong>della</strong> <strong>Camera</strong>, e sarà per me sommo gaudio se ungiorno potrò, riacquistata completamente la s<strong>al</strong>ute, ritornare come modesto consigliere fra i colleghie riportare ancora nella <strong>Camera</strong> il povero contributo dell'opera mia."La prego pertanto di ringraziare i Colleghi tutti per la benevolenza addimostratami ed in particolarmodo ringrazio Lei per le cortesi ed amichevoli espressioni contenute nella lettera con cui mi hapartecipato la nomina".Non è ancora l'addio definitivo <strong><strong>al</strong>la</strong> <strong>Camera</strong>, è soltanto un primo passo. Perché infatti ancora perqu<strong>al</strong>che mese egli conserverà la carica di consigliere (per<strong>al</strong>tro non partecipando <strong>al</strong>le sedute), e perdiversi anni ancora ne resterà il delegato presso il Consiglio gener<strong>al</strong>e del Banco di Napoli.


Anche uomo di bancaAlla carica egli è pervenuto per la prima volta nel novembre 1909. Sarà confermato per <strong>al</strong>tri tremandati bienn<strong>al</strong>i: <strong>1912</strong>-13, 1914-15, 1916-17.Nel Consiglio dell'Istituto di credito (e di emissione) partenopeo egli succede <strong>al</strong> presidenteNobilioni, incompatibile per ufficio in quanto consigliere loc<strong>al</strong>e <strong>della</strong> Banca d'It<strong>al</strong>ia. All'attodell'assunzione del suo incarico – che, va detto, è del tutto gratuito, ma non per questo soltantoonorifico o privo di contenuto, essendo compito peculiare del Consiglio la proposta <strong><strong>al</strong>la</strong> Direzionegener<strong>al</strong>e dell'Istituto di "quei miglioramenti che possono tornare utili <strong>al</strong> pubblico per un più regolarefunzionamento del fido bancario e dei servizi inerenti" – <strong>Aurbacher</strong> deve a sua volta dimettersi daconsigliere di sconto del medesimo Banco di Napoli.È un incarico, anche quest'ultimo, espressione <strong>della</strong> fiducia dell'ente camer<strong>al</strong>e, atteso che le nominesono proposte d<strong><strong>al</strong>la</strong> <strong>Camera</strong> e approvate <strong>d<strong>al</strong></strong> Banco. Esso data ormai da ben diciassette anni, quasifin <strong>d<strong>al</strong></strong>l'impianto <strong>della</strong> succurs<strong>al</strong>e di via Spano, proprio di recente elevata <strong>al</strong> rango di sede.Di fatto – anche se va detto che sul punto specifico una ricerca mirata non è stata ancora condotta –<strong>Aurbacher</strong> esercita un potere di pressione sugli organi deliberativi del Banco affinché <strong><strong>al</strong>la</strong>rghino icordoni <strong>della</strong> borsa onde sovvenire a varie necessità <strong>della</strong> congiuntura isolana. Come avviene, adesempio, qu<strong>al</strong>che mese prima <strong>della</strong> grande guerra, fra marzo ed aprile 1914.Officiato dai nuovi vertici sia del Consiglio Provinci<strong>al</strong>e che <strong>della</strong> stessa <strong>Camera</strong> di Commercio ondeottenere, a favore <strong>della</strong> Cassa Ademprivile di Cagliari, un finanziamento speci<strong>al</strong>e di un milione dilire, così da poter sovvenire gli agricoltori e le casse rur<strong>al</strong>i indipendentemente dai provvedimentiannunciati o già adottati <strong>d<strong>al</strong></strong> governo. E se non può avere tutto, certo il suo intervento sul comm.Nicola Miraglia, direttore gener<strong>al</strong>e del Banco, si rivela comunque efficace: "… ho ottenuto cheBanco risconti effetti portafoglio <strong>della</strong> Cassa Ademprivile con tasso inferiore tre per cento", scrivein un telegramma inviato <strong>al</strong> presidente del Consiglio Provinci<strong>al</strong>e Carboni Boy ed <strong>al</strong> propriosuccessore Benvenuto Pernis.S'è accennato <strong><strong>al</strong>la</strong> Cassa Ademprivile, istituzione bancaria volta <strong>al</strong> sostegno dell'economia agricolaisolana (e, nel caso specifico, <strong>della</strong> provincia di Cagliari – <strong>al</strong> tempo comprendente anche i territoridell'attu<strong>al</strong>e provincia di Oristano e di parte di quella di Nuoro). Ebbene, anche di essa <strong>Aurbacher</strong> èper diversi anni esponente di primo piano, <strong><strong>al</strong>la</strong> vigilia e in costanza <strong>della</strong> sua presidenza camer<strong>al</strong>e.Designato infatti <strong>d<strong>al</strong></strong> Consiglio Provinci<strong>al</strong>e nell'ottobre 1910 qu<strong>al</strong>e consigliere d'amministrazione,ne assume la presidenza otto mesi dopo – nel giugno <strong>1911</strong> –, con decreto del ministro di AgricolturaIndustria Commercio, in sostituzione del dimissionario avv. Eugenio Boi. Tutti gli riconoscono"larghezza di vedute" e "sperimentata conoscenza degli interessi dell'Isola", giudizi condivisi anched<strong><strong>al</strong>la</strong> stampa quotidiana – <strong>d<strong>al</strong></strong> liber<strong>al</strong>e Unione Sarda <strong>al</strong> cleric<strong>al</strong>e Corriere dell'Isola – che li rimb<strong>al</strong>za<strong>al</strong>l'opinione pubblica.Compito precipuo <strong>della</strong> Cassa Ademprivile – istituita con legge 14 luglio 1907 n. 562 (a modifica ointegrazione di precedenti disposizioni, rimontanti <strong>al</strong> 1897 ed <strong>al</strong> 1902, connesse <strong><strong>al</strong>la</strong> legislazionespeci<strong>al</strong>e per la Sardegna del Cocco Ortu) – è quello, v<strong>al</strong> la pena appena di rammentarlo, di erogarecredito di miglioramento e/o di esercizio <strong>al</strong>le aziende agrarie dell'Isola, qu<strong>al</strong>e che sia la loro naturagiuridica, nonché ad intermediari: e dunque, ad enfiteuti di terreni ex ademprivili, societàcooperative, proprietari e conduttori, Monti di soccorso, Casse e Consorzio agrari.Quella di <strong>Aurbacher</strong> è una presidenza che dura, anche qui, un anno soltanto e anzi qu<strong>al</strong>cosa dimeno, interrotta <strong>d<strong>al</strong></strong>le note ragioni di s<strong>al</strong>ute. (Egli non sarà sostituito e per ben due anni la reggenzaresterà affidata <strong>al</strong> vice presidente avv. Giuseppe Pani, intendente di Finanza).E se i numeri possono far intuire il dinamismo impresso <strong><strong>al</strong>la</strong> giovane Cassa cagliaritana anchesoltanto nel breve periodo, meriterebbe segn<strong>al</strong>are che in quell'anno le erogazioni raddoppiano:sconto e risconto a Casse e Consorzi agrari passano così da 297mila lire del 1910 a 566mila del<strong>1911</strong>, le cambi<strong>al</strong>i in portafoglio vanno, per v<strong>al</strong>ore, da 202mila a 456mila, mentre il numero deglieffetti ammessi a sconto o risconto da 680 a 1391.


La carriera camer<strong>al</strong>eAlla <strong>Camera</strong> <strong>Alfonso</strong> <strong>Aurbacher</strong> è arrivato col mandato elettor<strong>al</strong>e del gennaio 1901. Vi resterà persei bienni circa. I primi tre, fino a tutto il 1906, sotto la presidenza del suo collega spedizioniereGio. Agostino Varsi; il quarto ed il quinto sotto quella di Francesco Nobilioni del qu<strong>al</strong>e diventeràvicario nel 1909 e successore nel <strong>1911</strong>. Eletto form<strong>al</strong>mente con grande consenso e confermato, s'èdetto, nel gennaio <strong>1912</strong> – nonostante la m<strong>al</strong>attia – nel nuovo contesto normativo che ha trasformatosignificativamente gli enti camer<strong>al</strong>i, rinuncerà definitivamente nel marzo <strong>1912</strong>, facendo seguito, inautunno, con quelle anche da semplice consigliere.Nella seduta del 22 settembre, il Consiglio delibera di inviargli un c<strong>al</strong>do augurio di pronta ripresa.Ma la ripresa sarà ancora lenta e precaria, ed <strong>Aurbacher</strong> di fatto deciderà di restare nella penisola.Così si legge nel verb<strong>al</strong>e <strong>della</strong> sesta adunanza dell'anno, il 15 novembre: "Il Presidente (Pernis) dàlettura d'una lettera del Comm. <strong>Aurbacher</strong>, con la qu<strong>al</strong>e rassegna le dimissioni da Consigliere, nonpotendo più frequentare le sedute <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> per avere ormai fissato quasi stabilmente la suaresidenza fuori dell'Isola."I Consiglieri Cocco, Nobilioni, Peluffo e Crotta ricordano gli <strong>al</strong>ti meriti del Comm. <strong>Aurbacher</strong>,dolendosi che le circostanze debbano privare la <strong>Camera</strong> <strong>della</strong> sua autorevole cooperazione. IlPresidente si associa <strong>al</strong>le parole pronunziate dai Colleghi."La <strong>Camera</strong> accetta le dimissioni del Comm. <strong>Aurbacher</strong>, incaricando il Presidente di rendersiinterprete presso di lui dei sentimenti di riconoscenza e di stima manifestati <strong>d<strong>al</strong></strong> Consiglio".Della sua decenn<strong>al</strong>e attività camer<strong>al</strong>e resteranno, particolarmente importanti, i contributi offerti aglistudi di modernizzazione dello sc<strong>al</strong>o portu<strong>al</strong>e e l'impegno per la attuazione <strong>della</strong> legge n. 121 del 20marzo 1910 relativa proprio <strong><strong>al</strong>la</strong> riorganizzazione ex novo degli enti di rappresentanza economicasu base provinci<strong>al</strong>e.Nel suo saggio dedicato ai "Segn<strong>al</strong>i di modernità nell'età giolittiana", contenuto nel secondo volume<strong>della</strong> trilogia che giustamente la <strong>Camera</strong> di Commercio di Cagliari ha pochi anni fa dedicato a sestessa (La <strong>Camera</strong> di Commercio di Cagliari, 1862-1997. Storia Economia e Società in Sardegna<strong>d<strong>al</strong></strong> dominio sabaudo <strong>al</strong> periodo repubblicano), Maria Dolores Dessì approfondisce la materia, nonsenza aver prima lumeggiato, con sobri tratti ma certo con grande efficacia, la figura dell'<strong>Aurbacher</strong>imprenditore e uomo di "progetti".Così scrive infatti: "Uomo d'affari a tutto campo, faceva parte di quella borghesia "rampante" che siera stancata di vedere la città arroccata nelle sue fortificazioni, era un immobiliarista convinto(versione high del "p<strong>al</strong>azzinaro") che sosteneva che la città doveva prendere coscienza dei suoiproblemi irrisolti per avviarsi verso un cambiamento. Progetti, proposte, idee animano quelle chesono le sue re<strong>al</strong>izzazioni concrete, frutto di esigenze tangibili determinate <strong>d<strong>al</strong></strong> mutare dei tempi."Egli segue con la sua impresa i nuovi orientamenti di sviluppo legati <strong><strong>al</strong>la</strong> necessità di creare <strong>al</strong>loggie botteghe modernamente intesi. Di questi segni di mutato rapporto tra i cittadini el'amministrazione pubblica, egli si fa interprete per re<strong>al</strong>izzare strutture per una città avviata verso lamodernizzazione e il soci<strong>al</strong>e. Egli cerca di delineare un disegno progettu<strong>al</strong>e organico per darerazion<strong>al</strong>ità a ciò che sorgeva senza precipui progetti".Le nuove attribuzioni che la legge di riforma assegna <strong>al</strong>le Camere di Commercio "e Industria"(dunque non più "e Arti", modifica terminologica che significa anche trasformazione degli orizzontioperativi degli enti e l'esclusione <strong>della</strong> rappresentanza artigian<strong>al</strong>e) vanno d<strong><strong>al</strong>la</strong> formazione dimercuri<strong>al</strong>i e listini di prezzi <strong><strong>al</strong>la</strong> designazione degli arbitri "per la risoluzione amichevole dicontroversie tra commercianti ed industri<strong>al</strong>i, fra costoro ed i loro impiegati e gli operai",<strong>d<strong>al</strong></strong>l'approntamento delle liste dei curatori f<strong>al</strong>limentari <strong><strong>al</strong>la</strong> verifica di usi e consuetudini, <strong>al</strong> rilasciodi certificati di origine delle merci.In più, in quanto incaricati <strong>d<strong>al</strong></strong> governo, gli enti rinnovati sono impegnati <strong><strong>al</strong>la</strong> raccolta edelaborazione dei dati statistici (che rappresentino veridicamente lo stato economico del territorio dicompetenza) ed <strong><strong>al</strong>la</strong> proposta di pareri <strong>al</strong>le autorità ministeri<strong>al</strong>i.


La riforma <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> di CommercioLa legge del 1910 istituisce inoltre il registro delle ditte, con l'obbligo dell'iscrizione di tutti glioperatori commerci<strong>al</strong>i e/o industri<strong>al</strong>i. Essa disciplina poi la complessa materia tributaria in capo aglistessi enti camer<strong>al</strong>i, "eliminando – scrive la Dessì nel suo saggio innanzi richiamato – la condizioneprevista d<strong><strong>al</strong>la</strong> elegge del 1862, secondo la qu<strong>al</strong>e le Camere potevano imporre tributi solo in quantonon avessero rendite proprie o ne avessero di insufficienti, prevedendo che si potesse esigereun'imposta sui certificati e sugli <strong>al</strong>tri atti rilasciati, applicare una tassa sul reddito proveniente daogni forma di attività commerci<strong>al</strong>e ed industri<strong>al</strong>e e richiedere un contributo a chi svolge commercitemporanei e girovaghi".La stessa normativa regolamenta diversamente da prima l'organo collegi<strong>al</strong>e di <strong>guida</strong> <strong>della</strong> <strong>Camera</strong>("temporaneo e gratuito") ora definito, in via uffici<strong>al</strong>e, Consiglio camer<strong>al</strong>e, costituito da un numerodi membri variabile in rapporto <strong><strong>al</strong>la</strong> popolazione <strong>della</strong> circoscrizione, <strong>al</strong>l'estensione territori<strong>al</strong>e, <strong><strong>al</strong>la</strong>base elettor<strong>al</strong>e, "<strong>al</strong> concentramento e <strong><strong>al</strong>la</strong> speci<strong>al</strong>izzazione delle industrie e dei commerci esercitatinel distretto". A Cagliari si deciderà per 21 unità (rispetto <strong>al</strong>le 13 precedenti).Dell'attuazione <strong>della</strong> legge, tramite apposito regolamento interno, <strong>Aurbacher</strong> si occupa nell'anno disua presidenza (proseguendo l'azione già avviata, sul punto, nel periodo <strong>della</strong> sua responsabilità divice di Nobilioni).Affermata la indipendenza dell'ente rispetto a ipotetiche federazioni intercamer<strong>al</strong>i, pur consentited<strong><strong>al</strong>la</strong> legge del 1910, e definita la nuova pianta organica (un segretario, un ragioniere, due applicatied un custode, mentre <strong>al</strong> servizio del capannone: un magazziniere, un applicato ed un fattorino), ilregolamento non può comunque prescindere <strong>d<strong>al</strong></strong>l'obbligo imposto d<strong><strong>al</strong>la</strong> nuova normativa diuniformare <strong>al</strong>l'intero sistema l'ordinamento amministrativo e contabile e da quello dell'approvazionegovernativa dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi, così come delle variazioni e degli storni dacapitolo a capitolo.Insomma, è nella ratio <strong>della</strong> norma, cioè nella volontà del legislatore, un certo grado di sorveglianzaministeri<strong>al</strong>e sull'ente, <strong>al</strong> fine, evidentemente, di evitare l'insorgere di opposizioni (particolarmentesgradite) <strong>al</strong> governo in carica.È questo un periodo in cui il Consiglio camer<strong>al</strong>e redige un regolamento degli usi commerci<strong>al</strong>i, iltariffario dello sbarco/imbarco sia delle merci che dei passeggeri, e così pure degli usi mercantili econtratti di noleggio.Ancora esso, sempre sotto l'impulso e il coordinamento di <strong>Aurbacher</strong>, disciplina le attivitàfieristiche e mercantili, viste anche come importanti segn<strong>al</strong>atori dello stato economico e produttivodel paese, come indicatori <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità produttiva delle aziende, tanto quelle agricolo-zootecnichequanto quelle manifatturiere.È natur<strong>al</strong>mente assai difficile quantificare gli interventi svolti da <strong>Aurbacher</strong> nelle sedute camer<strong>al</strong>i diun intero decennio. Certo è che egli è stato uno dei più assidui ai lavori e anche dei più attivi sia concontributi estemporanei, dettati <strong>d<strong>al</strong></strong>lo sviluppo preso <strong>d<strong>al</strong></strong>le discussioni fra i consiglieri, sia conrapporti scritti di an<strong>al</strong>isi e proposta, t<strong>al</strong>volta andati a stampa in appositi opuscoli.Compulsare gli Atti <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> di Commercio ed Arti di Cagliari, la collezione cioè dei bollettiniche riportano i verb<strong>al</strong>i delle sedute pubbliche dell'organo rappresentativo degli interessi economicidel territorio, aiuta a capire la varietà e profondità <strong>della</strong> competenza di <strong>Aurbacher</strong>. Quellacompetenza nelle discipline economiche da tutti riconosciutagli e che presto lo porteranno, appunto,<strong>al</strong> vertice dell'istituzione camer<strong>al</strong>e.Natur<strong>al</strong>mente la sua padronanza dei meccanismi che presiedono <strong>al</strong> comparto dei trasporti(eminentemente quelli marittimi, ma anche quelli via terra ed in specie ferroviari) è di rilievo affattospeci<strong>al</strong>e; ma la stretta interconnessione fra i settori produttivi estende interessi e conoscenze anchein materia agricola (enologia, distillazione, ecc.), di produzione ittica (suo è l'articolo "Per la pescafluvi<strong>al</strong>e e lacu<strong>al</strong>e in Sardegna", sull'Unione Sarda del 26 febbraio 1907), di formazione scolasticaprofession<strong>al</strong>e, ecc.


La sua an<strong>al</strong>isi è sempre tecnica, rispondente a criteri riconoscibili e condivisi, ma insieme si apre,sovente, a un inquadramento più gener<strong>al</strong>e e complessivo <strong>della</strong> condizione soci<strong>al</strong>e del Paese e <strong>della</strong>regione. Le sue considerazioni, tanto quelle tecniche quanto quelle "politiche", rivelano un suoradicamento nel più puro dei liberismi possibili, soltanto attenuato da una illuminata attenzioneriservata <strong>al</strong>le ragioni di giustizia distributiva e soci<strong>al</strong>i, non sempre tenute presenti <strong>d<strong>al</strong></strong> legislatore o<strong>d<strong>al</strong></strong>le amministrazioni. (Nel marzo 1913 non mancò di sostenere, con un suo contributo di cento lire– e come per<strong>al</strong>tro fecero <strong>al</strong>tri grandi borghesi –, la stampa soci<strong>al</strong>ista cagliaritana, in perenne crisi diliquidità. La sua oblazione, in particolare andò <strong>al</strong> Comitato "per una cooperativa tipografica per laprosecuzione <strong>della</strong> vita del Risveglio" che prese corpo <strong>al</strong>lora. È significativo che, accogliendol'offerta del… nemico, il quotidiano soci<strong>al</strong>ista tese ad informare quest'ultimo, <strong>d<strong>al</strong></strong>le sue stessecolonne, la composizione dello staff redazion<strong>al</strong>e, <strong>guida</strong>ti <strong>d<strong>al</strong></strong> noto propagandista Gino Corradetti).Del suo primo anno di presenza nel Consiglio camer<strong>al</strong>e si distingue il rapporto ch'egli firma,insieme con Edoardo Canepa (tesoriere uscente <strong>della</strong> <strong>Camera</strong>), sulla questione dell'esercizioeconomico delle ferrovie a traffico limitato: <strong>Aurbacher</strong> propone di appoggiare le due proposteformulate d<strong><strong>al</strong>la</strong> milanese Unione delle Ferrovie it<strong>al</strong>iane d'interesse loc<strong>al</strong>e (una riguardante laconversione – a vantaggio di tutte le ferrovie del Regno – <strong>della</strong> tassa di bollo in tassa proporzion<strong>al</strong>esui trasporti, l'<strong>al</strong>tra la parità di trattamento da riconoscere <strong>al</strong>le ferrovie private circa le agevolazioniconcesse <strong>al</strong>le linee di traffico delle grandi reti."Se si vuole che la legge conseguisca pratici risultati, è mestieri che mentre mira ad avvantaggiare ilpubblico, cerchi di conciliare l'interesse del medesimo con quello delle Società e tolga ognidisposizione restrittiva e lesiva del diritto di concorrenza".Esperto di economia portu<strong>al</strong>e ma non soloEcco di seguito il repertorio, per<strong>al</strong>tro non esaustivo, dei suoi interventi:• in materia di formazione profession<strong>al</strong>e del "capit<strong>al</strong>e umano": sulla scuola mineraria diIglesias (1902), su quella femminile di Macomer (1907, 1909), sul viaggio d'istruzione nelcontinente degli <strong>al</strong>lievi dell'Istituto Tecnico (1910), sulla scuola di tessitura e tintoria diPrato a cui vorrebbe fossero indirizzati dei giovani sardi con apposite borse di studio (1910),e ancora sulla scuola di commercio che vorrebbe si istituisse a Cagliari come già innumerose piazze <strong>della</strong> penisola (1910, <strong>1911</strong>);• circa il quadro normativo di riferimento dello sviluppo isolano e le sue infrastrutture: sulleopere di bonifica in Sardegna (1910), sui provvedimenti legislativi in favore del territorio(<strong>1911</strong>);• in ordine <strong>al</strong> comparto viti-vinicolo: sulla distillazione dei vini e/o le agitazioni per la liberadistillazione (1901, 1910), nonché sui vini conciati con <strong>al</strong>cool (1910), le difficoltà dogan<strong>al</strong>irelative <strong>al</strong>l'imbarco dei vini (1907), l'export verso la Francia (1909) o la Germania (1910);od ancora sulla visita dell'on. Cocco Ortu agli stabilimenti vinicoli del Campidano (1909);• riguardo ad <strong>al</strong>tri settori produttivi o produzioni di nicchia (e relativo trasporto): di erbep<strong>al</strong>ustri (1910), carni s<strong>al</strong>ate (1910), sughero in quadretti (<strong>1911</strong>), ma ancora circa la pesca retia strascico (1908), o l'avicoltura (1910);• sulla presenza sarda nell'ambito <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> it<strong>al</strong>iana di commercio a Berlino (1910) e suicongressi internazion<strong>al</strong>i delle Camere di Commercio;• sugli usi di piazza (1901), gli scioperi agricolo-commerci<strong>al</strong>i (1909), o la domanda disussidio presentato <strong>d<strong>al</strong></strong> periodico L'Agricoltura sarda (1909), o il cosiddetto "movimento deiforestieri" (1909);• su aspetti fisc<strong>al</strong>i di competenza stat<strong>al</strong>e o comun<strong>al</strong>e: d<strong><strong>al</strong>la</strong> gener<strong>al</strong>e riforma tributaria (1908) aquella dell'imposta di ricchezza mobile (1909), <strong>al</strong>le tariffe dazio consumo di Cagliari (1909,1910) e l'esenzione dazio per carbon fossile (1910);


• sui curatori f<strong>al</strong>limentari (1909) ed i periti dogan<strong>al</strong>i (<strong>1911</strong>, quando viene designato lui stesso,per un triennio, qu<strong>al</strong>e rappresentante camer<strong>al</strong>e nell'apposito Collegio di nomina delConsiglio Superiore dell'Industria e Commercio);• sulla complessa questione dei traffici marittimi e dell'efficienza del porto di Cagliari: <strong>d<strong>al</strong></strong>riordinamento dei servizi post<strong>al</strong>i marittimi (cumulativi marittimo-ferroviari) e/o la specific<strong>al</strong>inea XXXIX (1903, 1907) <strong>al</strong>le dotazioni dello sc<strong>al</strong>o cagliaritano per carenaggio e grueselettriche (1903, 1908, 1909), <strong><strong>al</strong>la</strong> statistica di cabotaggio (1907), <strong><strong>al</strong>la</strong> proposta di una lanciaa vapore (1909), ai nuovi piroscafi per la Sardegna (1910), ai richiesti servizi di viaggio fraCagliari e Civitavecchia (1910) e servizio marittimo Cagliari-Castiadas (1909);• sul person<strong>al</strong>e portu<strong>al</strong>e: dai turni di carico e scarico dei piroscafi e velieri (1907) <strong>al</strong>le tariffedei facchini <strong>della</strong> regia dogana (1907, 1909, 1910), d<strong><strong>al</strong>la</strong> corporazione dei facchini (1910)<strong><strong>al</strong>la</strong> società degli stivatori marittimi di Cagliari (1910);• sulla dogana (1902, 1907) ed il capannone di deposito delle merci di import/export: per lavigilanza igienica (1902), il regolamento (1907), l'ipotesi di concessione esercizio privato(1907), il suo ampliamento e diritto di sosta (1907, 1909), la sua cabina telefonica (1909);• e ancora in materia portu<strong>al</strong>e extra-cagliaritana: <strong>d<strong>al</strong></strong> riconoscimento dell'autonomia <strong>al</strong>lo sc<strong>al</strong>odi Genova (1902) <strong>al</strong>le attrezzature del porto di Bosa (1908), <strong>al</strong>l'impianto di un punto diristorazione <strong><strong>al</strong>la</strong> stazione marittimo-ferroviaria di Golfo Aranci (1910);• ai trasporti ferroviari anche nel loro nesso con le tratte marittime (servizio cumulativo contariffe differenziate: 1902, 1903, 1905, 1909, 1910), ed inoltre specificamente <strong>al</strong>le Ferroviesecondarie sarde (1903), <strong>al</strong>l'<strong><strong>al</strong>la</strong>cciamento del binario delle Secondarie col porto e le Re<strong>al</strong>i(1903), <strong>al</strong> servizio ferroviario (1903 - maggio e luglio), <strong>al</strong>le modifiche delle linee delleSecondarie Cagliari-Mandas e Mandas-Tortolì (1904), <strong>al</strong>le tratte Nuoro-Villagrande eSorgono Oniferi (1909), <strong><strong>al</strong>la</strong> deficienza vagoni (1904), <strong><strong>al</strong>la</strong> terza coppia dei treni (1907), <strong>al</strong>servizio ferroviario (1908), <strong>al</strong> riscatto delle Ferrovie sarde (1909), agli orari ferroviari ed aibiglietti andata-e-ritorno (1910, <strong>1911</strong>), ai servizi post<strong>al</strong>i e telegrafici (<strong>1911</strong>);• e su quant'<strong>al</strong>tro, sempre d'interesse diretto o indiretto <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> di Commercio: daipacchi post<strong>al</strong>i (1902) <strong><strong>al</strong>la</strong> spedizione di campioni <strong>al</strong>l'estero (1903), <strong>d<strong>al</strong></strong>le bollette dicircolazione nella zona di vigilanza (1903) ai termini di resa delle merci nelle strade ferrate(1906, 1907), dai corsi di manisc<strong>al</strong>cia <strong>al</strong>le oblazioni pro C<strong>al</strong>abria (1907) o ai furti neglistabilimenti lungo il vi<strong>al</strong>e San Pietro (1910), <strong>d<strong>al</strong></strong>le elezioni camer<strong>al</strong>i e/o il bilanciopreventivo od il conto consuntivo dell'ente ai loc<strong>al</strong>i (così frequentemente: ma si vedano inparticolare gli interventi del 1904 e del 1908) ai loc<strong>al</strong>i <strong>della</strong> <strong>Camera</strong> (1909), <strong>al</strong>le s<strong>al</strong>ine diOristano (1910), ecc.Ecco <strong>Alfonso</strong> <strong>Aurbacher</strong>. Un nome appena per quanti l'hanno udito citare, uno sconosciuto assolutoper gli <strong>al</strong>tri, che sono… quasi tutti. Ma Cagliari dovrebbe riscoprire e v<strong>al</strong>orizzare il passaggio nellasua età migliore – quella che coincide con la sindacatura "strategica" di Bacaredda – di questi che èstato senz'<strong>al</strong>tro uno dei "grandi" <strong>della</strong> sua vita economica e istituzion<strong>al</strong>e. Quando la città uscivafin<strong>al</strong>mente d<strong><strong>al</strong>la</strong> sua tarda adolescenza ed iniziava ad affermarsi come un centro economico e civilemoderno.[questo articolo è stato pubblicato sul numero 3/2002 di "Sardegna Economica"]

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