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Risonanza mondiale.pdf - Hermann Hesse Portal

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azione di Heiner <strong>Hesse</strong>. Il primo volume con 392 lettere va dal 1895 al 1921 e inqueste testimonianze richiama alla mente la storia spirituale di <strong>Hesse</strong>, il suo camminoverso la realizzazione di se stesso, la sua posizione nei confronti del mondo edella società nei molteplici riflessi e fratture. (Nel 1985 fu pubblicato la seconda partedi "Kindheit und Jugend vor 1900", a cura di Gerhard Kirchhoff.) Le corrispondenze,per esempio quelle con Thomas Mann, con l'editore e amico Peter Suhrkamp, e anchecon Karl Kerényi, rendono accessibili delle fonti importanti per capire l'esistenzaspirituale di <strong>Hesse</strong>, illuminano e spiegano i rapporti umani come la sua posizionepersonale riguardo ai problemi del suo tempo. Le lettere, che l'autore non scrisse maipensando ad una loro pubblicazione, offrono una chiave importante per la comprensionedi <strong>Hesse</strong> e delle sue opere.Nel corso della sua vita <strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong> ha scritto più di 3.000 recensioni per più di50 diversi giornali e riviste tedeschi. L'osservazione della vita letteraria del suo tempoe la riflessione critica su di essa appartenevano al lavoro quotidiano dello scrittore.Sono, non per ultimo, la prova di una grande diligenza. Questi lavori, non fatti soloper motivi di guadagno, sono "testimonianze di umanità accorta" (Minder) e costituisconouna parte essenziale dell'esistenza letteraria di <strong>Hesse</strong>. La sua immagine delpoeta e della poesia, dei compiti dello scrittore, del suo rapporto con l'ambiente, sievidenzia proprio nelle sue rassegne letterarie e recensioni; nel giudizio si riconoscecolui che giudica, nella rassegna si specchia colui che riferisce.Il fatto che questi lavori di critica letteraria siano così sparsi ha reso difficile, quasiimpossibile la visione d'insieme della quantità e dell'importanza di essi. Per questo idue volumi con scritti sulla letteratura, pubblicati nel 1970 come pietra finale di unanuova edizione completa dell'opera e poi anche in un'edizione speciale, sono statiper molti una scoperta, anche se contengono solo una decima parte delle recensionidi <strong>Hesse</strong>. Questa scelta spazia da Gilgamesch e i discorsi di Budda fino agli scrittidei contemporanei, preceduti dai saggi più lunghi e dalle osservazioni su temi letterarie opinioni sulla propria opera. (Le recensioni sono pubblicate in cinque volumi nellanuova edizione completa con il titolo "Die Welt im Buch" [Il mondo nel libro]).Werner Weber sottolinea giustamente nella sua recensione ai due nuovi volumi dell'edizionedelle opere che la parola chiave per lo stile della critica letteraria di <strong>Hesse</strong>dovrebbe essere "valorizzare". Raramente fu spinto da un rifiuto radicale o persinodall'odio; piuttosto l'amore e da esso la capacità di valorizzare qualcosa, determinanole sue osservazioni. Ritenere valido vuol dire anche poter lasciar perdere; occuparsie accettare soltanto quello che ci riguarda davvero. <strong>Hesse</strong> rispose alla letteraturacome rispose al mondo: dal nucleo meditativo e musicale della sua natura. I suoigiudizi sulla stessa cosa in tempi diversi sono per lo più tanto costanti quanto quelnucleo del suo carattere.Tutte le pubblicazioni citate che si basano sull'eredità di <strong>Hesse</strong> e sono uscite nel decenniodopo la sua morte, hanno completato l'immagine del suo lavoro letterario, eampliato le conoscenze sulla sua biografia, hanno offerto nuovi elementi per l'interpretazionedelle sue opere e della sua concezione del mondo spirituale e politico, manon possono mai spiegare l'enorme popolarità che il poeta ha avuto dalla metà deglianni sessanta inizialmente soprattutto negli USA; a dir la verità alcuni dei volumi nominatisono la conseguenza di questo sviluppo del tutto sorprendente.Quando <strong>Hesse</strong> nel 1946 ricevette il Premio Nobel, negli USA era uno sconosciuto. Leprime traduzioni, spesso non soddisfacenti, ebbero poco successo, ancora nel 1957


Henry Miller si impegnò senza esito presso delle case editrici americane a favoredell'opera di <strong>Hesse</strong>, e il poeta stesso era convinto di non essere né capito né lettonell'altro continente. Anche il "New York Times" scrisse nel 1962 in occasione dellamorte di <strong>Hesse</strong> che i suoi romanzi erano perlopiù inaccessibili al lettore americano.Ma a metà degli anni sessanta, quasi improvvisamente, <strong>Hesse</strong> viene richiesto, iniziail passaparola, un successo commerciale inaspettato, il “boom” di <strong>Hesse</strong>, e, a dispettodel giudizio riservato della critica letteraria ufficiale nei suoi riguardi, egli diventa inpochi anni lo scrittore europeo più letto, più tradotto dell'ultimo secolo. La Casa Editriceriferisce che fino al 1973 sono stati venduti negli USA 8 milioni di esemplari dellesue opere.Nel 1969 dell'edizione tascabile del Lupo della steppa venivano vendute circa360.000 copie al mese; fino ad oggi sono due milioni, alcune edizioni di Siddharthasono arrivate addirittura a tre milioni di copie. Prima della guerra in Vietnam questolibro, tradotto dietro raccomandazione di Henry Miller, non suscitò molta attenzione,ma poi all'improvviso ebbe una risonanza enorme.Questa ricezione quasi come un diluvio, difficile da spiegare e molto discussa, non silimita agli USA. Dal Giappone vengono segnalati dei simili successi di vendita: seimilioni di esemplari venduti. I libri di <strong>Hesse</strong> sono stati tradotti finora in 49 lingue, el’ondata continua.In Australia <strong>Hesse</strong> dominava nelle vetrine, 800.000 libri sono stati venduti nel 1972 e1973 nell'area di lingua tedesca; Narciso e Boccadoro nell'agosto del 1972 ha raggiuntole liste dei bestseller nella Repubblica Democratica Tedesca.Il fatto che un autore come <strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong>, sempre in contrasto con i poteri del suotempo, un individualista sensibile, testardo, a volte anche un outsider in fuga dai rapporticon la comunità, che aveva tanta difficoltà ad inserirsi nelle normalità della realtàe la cui completa opera non fu altro che un'unica grande autobiografia, abbia incontratoun tale successo planetario, è e resta uno dei fenomeni più strani della storiadella ricezione letteraria.La maggior parte dei lettori di <strong>Hesse</strong> sono giovani, e questa generazione di lettorigiovani non richiede norme estetiche, leggi di composizione o strutture linguistiche; èattratta in primo luogo dalle tendenze e dal contenuto degli scritti di <strong>Hesse</strong>, e ha unsenso molto preciso dell’onestà e della credibilità delle affermazioni del suo autore. Ilpunto di osservazione della sua valorizzazione e del suo giudizio si trova al margine,in parte molto fuori dall'ambito letterario.Con il suo primo grande romanzo, Camenzind, <strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong> all'inizio del secoloaveva affascinato la gioventù di allora. Demian eccitò la generazione dei reduci dellaprima guerra <strong>mondiale</strong>, e un quarto di secolo più tardi la disciplina spirituale di Castalia,le forze della meditazione e dell'umanità affascinarono quegli uomini che nel caosdi uno stato crollato e di una guerra persa cercavano un nuovo ordine.Lo sfondo biografico è decisivo per la disponibilità ad accettare un'opera letteraria.Ha un influsso fondamentale sulla sua risonanza - soprattutto per quei gruppi di lettoriche vedono la letteratura come un aiuto per la vita e il poeta come una specie dipsicoterapeuta, quasi una guida, che sa la giusta risposta nella ricerca della giustadirezione.


L'eco americano all'opera di <strong>Hesse</strong> giunse dall'America della guerra contro il Vietnam,da una generazione che si rivoltava contro la violenza e l’insensatezza dellaguerra, contro l'onnipotenza dello stato, contro la sempre maggiore razionalizzazionee meccanizzazione del mondo moderno e quindi contro la perdita dell’anima di questomondo, una generazione che non voleva essere pianificata, ma osò dubitare dellafede nel progresso dell'epoca tecnica. Questi giovani che si vedevano comeoutsider della società e trovavano rifugio in una protesta che si esprimeva in formediverse, eccentriche, strane, in parte anche pericolose, scoprirono nelle opere di<strong>Hesse</strong> le loro sofferenza psichiche, i loro problemi, i sogni e i desideri, videro in luiuna persona, che aveva osato volgere le spalle ai valori consolidati della società borghesebenestante e vivere indipendentemente la propria vita.Nelle opere di <strong>Hesse</strong> videro espressi in modo convincente i punti centrali del lorosentire, del loro pensare e del loro comportamento. Nella sua critica della civilizzazione,nella sua protesta contro ogni totalitarismo, nel suo amore per la pace, nel suoscetticismo contro la classe dominante e nella sua difesa testarda della personalità edella vita personale, libera e semplice, cedettero di trovare una conferma delle loroidee. Si aggiungevano inoltre l'amore di <strong>Hesse</strong> per il mondo del lontano oriente, chesembrava vicino alle loro idee, e il suo interesse per la psicanalisi, molto popolaresoprattutto in America.In un saggio nella rivista universitaria "Yale Review" <strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong> e Herbert Marcusevengono segnalati come i due autori che affascinano particolarmente la gioventùamericana. No si può sapere quanti fraintesi possano avere giocato un ruolo sulnuovo orientamento sociale negli USA: certo è che neanche gli osservatori critici dubitanoche una mentalità americana mutata lasci anche delle tracce. Se forse all'inizioè stato più un misticismo romantico, che ha fatto di lui il santo degli hippies, l'idolodel nuovo movimento dei giovani, il guru di tutta una generazioni di teenager, prestodiventa anche modello e testa principale per discussioni più acute, per la dura criticaalla civilizzazione, alla società e allo stato.Si riconosce in <strong>Hesse</strong> il tipo di un uomo ribelle, che tenta l'evasione, che nella gioventùsi ribella e protesta contro la casa paterna e le convenzioni, più tardi contro laguerra e contro la situazione politica del suo tempo e che ha cercato, insegnato evissuto conseguentemente e senza concessioni "la libera realizzazione dell'individualitàdi ognuno".<strong>Hesse</strong> diventò così popolare negli USA e i suoi libri trovarono una divulgazione talmentevasta soprattutto grazie a due uomini: Colin Wilson e Timothy Leary. Nel suolibro The Outsider, pubblicato nel 1956 a Boston, una serie di ritratti di scrittori, Wilsonha inserito un capitolo ammirevole su <strong>Hesse</strong>. Il libro, diventato un bestseller e poiun vademecum per i beats e gli hippies, suscitò la curiosità per il poeta tedesco.Steppenwolf (Il lupo della steppa) si chiamò presto anche un complesso beat famoso,che ha fatto conoscere questo nome in tutto il continente durante la sua tournéedegli USA.Timothy Leary, l’influente docente della Harvard University, scrittore e studioso, l'apostolodegli hippies che dimostrò l'ampliamento della coscienza dalla sua tenutachiamata Kastalia nella valle del Hudson, e ebbe una grande gloria, anche se equivocacon i suoi esperimenti con la droga (anche se non si è mai dichiarato in favoredell'uso indiscriminato di LSD), ha scelto il Lupo della steppa come il suo libro preferitoe ha definito <strong>Hesse</strong> "il più grande scrittore del mondo", guida per esperienze psi-


ne americana delle opere fu pubblicato "<strong>Hesse</strong> Companion", a cura di Anna Otten,concepito soprattutto per studenti, contenente una raccolta di lavori di germanistiamericani sulla vita e sull'opera di <strong>Hesse</strong>. Ma anche in Giappone e nell'Unione Sovietica,dove <strong>Hesse</strong> fu annunciato come "realista progressista", egli viene letto e si lavorasu di lui.Ci si sta avviando ad una nuova comprensione, più razionale, della sua opera. Lasua vasta divulgazione pone tuttavia nuovamente la vecchia domanda dell'effettodella letteratura sulla realtà della vita.Da Bernhard Zeller, "<strong>Hermann</strong> <strong>Hesse</strong> in Selbstzeugnissen und Bilddokumenten",Rowohlt Verlag, Reinbek bei Hamburg, Nuova edizione ampliata 1975.

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