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Diplopia torsionale nelle paresi e nelle paralisi del nervo trocleare

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DIPLOPIA TORSIONALE NELLEPARESI E NELLE PARALISI DELNERVO TROCLEAREStefano PensieroS.C.O. di Oculistica e riabilitazione visuo-motoriaI.R.C.C.S. “Burlo Garofolo” di TriesteXVII Incontro di Strabologia “La diplopia: dal sintomo alla diagnosi.” Bosisio Parini (LC), 20 marzo 2010


Paralisi <strong>nervo</strong> <strong>trocleare</strong>Tra le <strong>paralisi</strong> dei nervi oculomotori, quella <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>trocleare</strong> hauna frequenza <strong>del</strong>l’11%, che diventa il 36% (la più frequente) ad etàinferiori ai 18 anni:infatti la forma più frequente è quella congenita.La causa più frequentemente diagnosticata di <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong>cranico è il trauma cranico, specialmente frontale conseguente adincidenti motociclistici.La seconda causa più frequente è la neuropatia ischemica, spessoassociata a diabete.Nelle forme monolaterali è infine da tenere in considerazione lapossibilità di una causa infiammatoria o demielinizzante.Pseudo<strong>paralisi</strong> nella plagiocefalia per un dislocamento posteriore <strong>del</strong>latroclea.


Eziologia <strong>del</strong>la <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>trocleare</strong>:localizzazione <strong>del</strong>la lesione.1. Nucleo e fascicolo:– Aplasia– Emorragia o infarto mesencefalico– Tumori o altre masse– Malformazioni arterovenose– Trauma– Demielinizzazione– Complicazioni neurochirurgiche2. Subaracnoidea:– Trauma (incluso bambino battuto)– Tumori: pineali, meningioma tentoriale,ependimoma, metastasi, tumori <strong>del</strong> <strong>nervo</strong><strong>trocleare</strong>– Aneurismi <strong>del</strong>l’arteria cerebellare superiore,<strong>del</strong>l’arteria cerebrale posteriore, o<strong>del</strong>l’arteria comunicante posteriore– Idrocefalo– Procedure neurochirurgiche– Meningiti– Siderosi superficiale– Dopo puntura lombare o o anestesiaspinale3. Seno cavernoso e fessura orbitariasuperiore:– Tumori, compresi i pituitari– Sindrome di Tolosa-Hunt– Herpes zoster– Dissezione o aneurisma <strong>del</strong>la carotide interna– Fistola durale <strong>del</strong> seno carotideo-cavernoso4. Orbita:– Trauma– Tumori5. Localizzazione incerta:– Infarto <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> (associato a diabete oipertensione)– Congenita (inclusa assenza alla RMN)– Idiopatica– Tetano– In associazione con l’atassia periodicafamiliare– Sindrome di Sjogren


Decorso <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>trocleare</strong>(il più lungo dei nervi cranici)


Origine


<strong>Diplopia</strong> nella <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IVLa diplopia è sempre un sintomo molto disturbante per il paziente, maspesso non è descritto adeguatamente. Per questo occorre procedere adomande specifiche per chiarirne gli aspetti.Tra queste, alcune sono specifiche all’individuazione <strong>del</strong>la diplopia da<strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranico:“Una <strong>del</strong>le due immagini è ruotata?”“La diplopia è peggiore per lontano (come avviene nella <strong>paresi</strong> <strong>del</strong> rettolaterale) o per vicino, ad esempio durante la lettura (<strong>paresi</strong> <strong>del</strong> rettomediale o <strong>del</strong>l’obliquo superiore)?”“Ruotando o inclinando il capo è possibile ridurre o eliminare ladiplopia?”


TorcicolloLa diplopia <strong>nelle</strong> <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IV<strong>nervo</strong> cranico è la somma di unacomponente verticale e di una<strong>torsionale</strong>.Il polo superiore <strong>del</strong>l’immagine piùbassa vista dall’occhio paretico èinclinata all’interno rispetto al polosuperiore <strong>del</strong>l’immagine più altavista dall’occhio normale.Poiché il grande obliquo èdepressore e intortore, il tipicotorcicollo oculare da <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IV<strong>nervo</strong> cranico è mento abbassatoe testa inclinata dal lato nonparalizzato.


Storia clinica <strong>del</strong>la <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IVIn fase acuta la diagnosi non è difficile: è presenteuna deviazione verticale in posizione primaria; conocchio paretico in adduzione, lo strabismoverticale aumenta man mano che lo sguardo vienerivolto verso il basso.In qualche mese la contrattura <strong>del</strong> muscoloobliquo inferiore ipsilaterale elimina questacaratteristica e l’ipertropia diviene spessoconcomitante.Il test di Bielschowsky diviene così indispensabileper una corretta diagnosi.


Diagnosi1. Eseguire il cover test alternato, per valutare la presenza distrabismo verticale in posizione primaria.2. Valutare i movimenti di versione <strong>nelle</strong> nove direzioni diagnostichedi sguardo: nella <strong>paresi</strong> <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranico l’ipertropia<strong>del</strong>l’occhio addotto rispetto a quello abdotto è più evidente nellosguardo in basso.3. Eseguire il Bielschowsky head-tilt test:infatti la contrattura <strong>del</strong>l’antagonista ipsilaterale <strong>del</strong> muscoloparalizzato non influenza il risultato.


Test di BielschowskyInclinando il capo si stimola il riflessoutricolare. Inclinando il capo a destraavviene l’intorsione <strong>del</strong>l’occhio destro el’estorsione <strong>del</strong> sinistro. I muscoli intortorisono il grande obliquo ed il rettosuperiore, entrambi con azione verticale(abbassamento per l’obliquo, elevazioneper il retto).Nella <strong>paresi</strong> <strong>del</strong>l’obliquo superiore didestra avremo perciò ipertropia<strong>del</strong>l’occhio destro nell’inclinazione adestra; nella <strong>paresi</strong> <strong>del</strong> retto superiore didestra avremo ipertropia <strong>del</strong>l’occhiodestro nell’inclinazione <strong>del</strong> capo a sinistra.Infatti in adduzione i muscoli retti verticalihanno un’azione <strong>torsionale</strong>, mentre gliobliqui verticale; in abduzione i rettiverticali hanno azione verticale, gli obliqui<strong>torsionale</strong>.


Paralisi <strong>del</strong> grande obliquo di destra:Duzioni Bielschowsky head-tilt testDeficit di abbassamento in adduzioneElevazione <strong>del</strong>l’occhio con <strong>paresi</strong> <strong>del</strong> IVall’inclinazione dal lato leso


Caratteristiche clinicheLa <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranico può essere monolaterale o bilaterale.La forma bilaterale è più rara (19%), quasi sempre acquisita, di solitosecondaria a trauma cranico.Nelle forme monolaterali è presente nel 50% dei casi il tipicotorcicollo oculare con mento abbassato e testa inclinata sulla spallaopposta al lato leso, l’ipertropia è ampia e la diplopia è più verticaleche <strong>torsionale</strong>.Le forme bilaterali presentano invece piccole ipertropie in posizioneprimaria, esotropia con atteggiamento a “V”, un abbassamento <strong>del</strong>mento che permette la fusione nello sguardo in alto (posizione anomala<strong>del</strong> capo nel 70% dei casi) ed una exciclotorsione molto ampia,maggiore di 10°-12°(>20°in basso).


Vergenza fusionale <strong>torsionale</strong>La vergenza fusionale è un riflesso. Essa produce movimenti ocularicorrettivi per correggere le disparità <strong>del</strong>le immagini retiniche provenientidai due occhi. La vergenza fusionale è classificata seguendo il piano deimovimenti oculari (orizzontale, verticale o rotatoria). L’ampiezza <strong>del</strong>lavergenza fusionale viene misurata in diottrie prismatiche, a parte larotatoria misurata in gradi. La vergenza fusionale rotatoria è distinta ininciclovergenza fusionale ed exciclovergenza fusionale.L’ampiezza <strong>del</strong>le vergenze fusionali torsionali può essere misurata conl’amblioscopio maggiore (sinottoforo), richiedendo il momentosoggettivo <strong>del</strong>la diplopia. Nel soggetto normale l’inciclovergenza è di6-10°, l’exciclovergenza di 8-12°.E’ noto che uno scarso allineamento oculare chedetermini una disparità retinica di più di 0.25°puòrisultare in una diplopia con degradazione <strong>del</strong>lastereopsi, ma è importante sapere chel’allineamento <strong>torsionale</strong> è di notevoleimportanza nel raggiungimento di un’ottimalepercezione di profondità stereoscopica.


Fusione <strong>torsionale</strong> e MGOE’ la legge di Listing che prescrive laposizione <strong>torsionale</strong> degli occhi per ognicombinazione di posizione oculare verticaleed orizzontale.Ma all’occlusione di un occhio, la maggiorparte (80%) dei soggetti normali manifestauna excicloforia, dovuta ad un deficit <strong>del</strong>muscolo grande obliquo, che vienecompensata durante la visione binoculare.Visto che i muscoli retti verticali e gli obliquilavorano insieme e sono controllati dallestesse strutture neurali (nucleo interstizialerostrale <strong>del</strong> fascicolo longitudinale mediale enucleo interstiziale di Cajal) è stato propostoche la fusione verticale sia mediata proprio dalmuscolo grande obliquo, ma gli esperimentiattuati al riguardo hanno dato risultaticontrastanti, probabilmente perché l’effetto<strong>del</strong>le pulegge muscolari non è ancora permolti aspetti noto.


<strong>Diplopia</strong> <strong>torsionale</strong>Pazienti con deviazioni torsionali raramente soffrono di diplopia <strong>torsionale</strong>, percui normalmente ci si preoccupa poco di questo problema. In una casistica di266 pazienti che riferivano diplopia, Woo e collaboratori (Eye, 19: 873-878,2005) tramite il test rosso-verde di Lancaster individuarono 63 (24%)ciclotropie. Ma tra questi pazienti solo 8 (13% <strong>del</strong>le ciclotropie) riferivanouna diplopia <strong>torsionale</strong>. Di tutte le ciclotropie, 42 (67%) erano dovute a<strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> muscolo grande obliquo.Per spiegare il così ridotto numero di diplopie torsionali occorre ricordare che<strong>nelle</strong> <strong>paralisi</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>trocleare</strong>, le ampie deviazioni orizzontali o verticalipresenti possono interferire sulle capacità <strong>del</strong> soggetto di percepire lacomponente diplopica <strong>torsionale</strong>. Inoltre i pazienti utilizzano meccanismi diadattamento di ciclofusione/cicloconvergenza, di adattamento sensoriale e/odi adattamento psicologico capaci di compensare ciclotorsioni fino a circa 8°;solo al di sopra di questo limite viene percepita la diplopia <strong>torsionale</strong>.Infine il test di Lancaster, essendo molto dissociante, può far risultare torsionianomale anche in posizioni di sguardo normalmente compensate (adesempio in posizione primaria mentre la diplopia esiste solo nello sguardo inbasso).


Valutazione <strong>del</strong>le ciclodeviazioni:test rosso-verde di LancasterLa valutazione <strong>del</strong>l’entità <strong>del</strong>la ciclodeviazione viene normalmente effettuatatramite sinottoforo, doppio test rosso-bianco di Maddox e test rosso-verde diLancaster. Purtroppo sono tutti test soggettivi.Nelle <strong>paralisi</strong> oculomotorie il test più eseguito è il già citato test rosso-verdedi Lancaster. E’ un test aploscopico, cioè che utilizza due stimoli (uno perocchio), rappresentati da due proiettori tenuti in mano uno dal paziente ed unodall’esaminatore che proiettano una striscia luminosa, una di colore rosso el’altra verde. Il paziente porta degli occhiali rosso-verdi, il rosso sull’occhiodestro. L’esame viene ripetuto due volte scambiando i proiettori. Lo schermo,posto a 2 metri dal paziente, è diviso in quadri di 7 cm di lato (corrispondente a2°). L’esaminatore proietta verticalmente la sua st riscia luminosa in ogni puntoe il paziente deve sovrapporre esattamente la sua. La distanza tra le linee puòessere così misurata e può essere evidenziata eventualmente l’inclinazione<strong>del</strong>la linea proiettata dal paziente, ciò che indica una ciclotropia. In presenza diuna ciclotropia, se poniamo la linea orizzontalmente e quella <strong>del</strong> paziente èinclinata verso il naso si tratta di exciclodeviazione: la linea è inclinata nelladirezione in cui il muscolo ipofunzionante ruoterebbe l’occhio se fosse normale(il grande obliquo abbassa dalla parte <strong>del</strong> naso) poiché l’effetto visivo èopposto a quello retinico.


Test rosso-verde di Lancaster


Valutazione <strong>del</strong>le ciclodeviazioni:Maddox double rod testSulle montature di prova, su cui è segnata la scala in gradi per poter correggerel’astigmatismo, si possono inserire le lenti a barre di Maddox o i vetri striati diBagolini.Il Maddox double rod test si esegue con una lente a barre rossa (sull’occhiodestro) ed una bianca. Si allinea sui 90°la tacca p resente sulla lente, in modo chela luce di una penna luminosa presentata davanti appaia come una rigaorizzontale (entrambe sono orizzontali se non esiste ciclotorsione). Si puòaggiungere un prisma verticale per separare le due linee. Se una è inclinata (versoil naso exciclotropia, verso la tempia inciclotropia), la lente viene ruotata finché ledue linee sono parallele. Leggendo sulla scala si ha la misura <strong>del</strong>la ciclotropia. Incaso di ciclotropia bilaterale entrambe le linee saranno inclinate. Ad esempio nella<strong>paralisi</strong> bilaterale <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranico entrambe saranno inclinate verso il naso.Allo stesso modo si possono valutare tutte le posizioni di sguardo, non solo laposizione primaria. Anche in questo caso (come nel test di Lancaster),precludendo la fusione, il test evidenzia ciclotropie che clinicamente possonoessere indifferenti.


Maddox double rod test


Valutazione <strong>del</strong>le ciclodeviazioni:Amblioscopio maggioreAnche l’amblioscopiomaggiore (sinottoforo)può essere utilizzato,poiché è possibileruotare le immagini inmodo che le due figureproiettate possanocoinciderecorrettamente (uccellonella gabbia, macchinanel garage).


Valutazione <strong>del</strong>le ciclodeviazioni:Fotografia <strong>del</strong> fundusInfine la fotografia <strong>del</strong> fundus puòessere utilizzata per cercare diottenere un dato oggettivo diciclodeviazione. Inciclotropia èpresente quando la fovea èlocalizzata superiormente ad unalinea orizzontale che passa per ilcentro <strong>del</strong>la papilla ottica;exciclotropia quando si trova al disotto di una linea orizzontale chepassa per il margine inferiore <strong>del</strong>lapapilla. Misure simili possono esserefatte anche alla lampada a fessurautilizzando una lente da 60D outilizzando l’oftalmoscopia indiretta.


Paralisi congenita <strong>del</strong> IVIn pazienti con <strong>paralisi</strong> isolata <strong>del</strong>l’obliquo superiore, senza trauma, Tensilon test(per la miastenia gravis) negativo e glicemia normale la regola è la vigile attesa.La maggior parte dei pazienti recuperano in meno di 6 mesi.Se la deviazione è stabile si può provare l’uso di prismi (press on) ma taleapproccio può fallire proprio per la presenza <strong>del</strong>la componente rotatoria. Sel’angolo è stabile, dopo 6 mesi si può agire chirurgicamente con un discretosuccesso.Quando necessario, in particolare se è presente un torcicollo evidente,oppure una impossibilità alla fusione con conseguente ambliopia nelbambino o una diplopia nell’adulto, specie se <strong>torsionale</strong>, si intervienechirurgicamente.Il trattamento <strong>del</strong>la <strong>paralisi</strong> congenita <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranico diventa un problemagià dal sesto mese di vita, quando lo strabismo verticale e/o il torcicollodivengono evidenti. La chirurgia precoce non ha solo lo scopo di permetterelo sviluppo <strong>del</strong>la visione binoculare ma di prevenire le sequelemuscoloscheletriche permanenti (torcicollo, scoliosi ed asimmetriafacciale). L’asimmetria facciale (nel torcicollo di lunga durata durante l’infanzia)si manifesta attraverso un’atrofia <strong>del</strong> volto dal lato abbassato, con deviazione<strong>del</strong>la piramide nasale verso lo stesso lato e una bocca inclinata tanto daassumere un orientamento orizzontale.


Paralisi acquisita <strong>del</strong> IVPer quanto riguarda il trattamento <strong>del</strong>la <strong>paralisi</strong> acquisita <strong>del</strong> IV <strong>nervo</strong> cranicodopo 6 mesi dall’evento, a meno che la deviazione verticale in posizioneprimaria non superi le 20DP, solo un muscolo dovrebbe essere operato e lavalutazione <strong>del</strong>le variazioni verticali e ciclorotatorie ottenute dovrebbe essereeffettuata a distanza di 3 mesi.Come primo intervento si preferisce l’indebolimento <strong>del</strong> muscolo omolateraleantagonista (piccolo obliquo) se la sua contrattura è evidente (più spesso) o laduplicatura (tuck) <strong>del</strong> muscolo paralitico (grande obliquo) se non lo è (strabismodi minor durata).Quest’ultimo intervento può essere sostituito talvolta dall’indebolimento<strong>del</strong>l’agonista controlaterale (yoke) <strong>del</strong> grande obliquo paretico, cioè <strong>del</strong> rettoinferiore. Ciò è da preferire nel caso di assenza o di scarso torcicollo o nei casi didifficoltà nell’isolare il tendine <strong>del</strong>l’obliquo superiore.Se la deviazione verticale è 25-30 DP o superiore allora l’indebolimento <strong>del</strong>piccolo obliquo e la duplicatura <strong>del</strong> grande obliquo (o la recessione <strong>del</strong> rettoinferiore controlaterale) possono essere eseguiti nella stessa seduta.


Tecnica chirurgicaIl rinforzo <strong>del</strong> muscolo paralitico non lo fa diventare normale: la situazionemigliorerà in posizione primaria ma il deficit permarrà nel suo campo di azione. Laduplicatura <strong>del</strong> tendine <strong>del</strong> muscolo grande obliquo, eseguita sul latotemporale <strong>del</strong> retto superiore, è di 10 mm o più (ma talvolta non è possibilesuperare i 6-8 mm) e può simulare una sindrome di Brown (che nel tempo tende amigliorare). Solo grazie alla lassità <strong>del</strong> tendine, nella <strong>paralisi</strong> congenita duplicaturedi più di 12 mm possono essere eseguite senza difficoltà. Per questo motivo lamaggior parte dei chirurghi sono restii ad operare il muscolo paretico, se nonquando risulta necessaria un’ulteriore chirurgia dopo aver già effettuato larecessione <strong>del</strong> retto inferiore controlaterale. Un’eccezione a questa regola è la<strong>paresi</strong> modesta <strong>del</strong> grande obliquo, in cui la duplicatura dà un ottimo risultato.La recessione <strong>del</strong> piccolo obliquo è normalmente di 10 mm e può essereaumentata fino a 14 mm; altrimenti si può eseguire la miectomia.La recessione <strong>del</strong> muscolo retto inferiore varia da 3 a 4 mm: la recessionemassima viene eseguita in casi di deviazione verticale in posizione primaria di10DP o più.


Sindrome di Brown iatrogena un mese dopo la duplicatura<strong>del</strong> tendine <strong>del</strong>l’obliquo superiore destro di 10mm e recessione<strong>del</strong>l’obliquo inferiore destro.In posizione primaria è presente un buon allineamento, mal’occhio destro si eleva poco in adduzione.Tipicamente le duzioni migliorano nel tempo.


Superior oblique tendon tuck procedure in the left eye. A. A conjunctival incision is made temporal to theinsertion of the superior rectus muscle. B. and C. With the superior rectus muscle engaged on a Jameson musclehook, the globe is held in maximal depression and a Stevens tenotomy hook is passed under the superior obliquetendon near its scleral insertion. D. The superior oblique tendon is retrieved from the orbit and tendon laxity isassessed. E. The tendon is removed from the muscle hook and placed on a Bishop tendon tucker. F. The tuckeris tightened until snug. G. The amount of tendon shortening (in mm) can be read directly above the screw knob ofthe tucker. H. Redundant tendon is sewn to itself with 5-0 braided Dacron suture forming a provisional tuck. I. Thetendon is released into the orbit and the amount of tendon tuck evaluated using forced ductions. J. If satisfactory,sutures are cut and the conjunctival incision is closed at the surgeon's option.


Chirurgia nei casi bilateraliNei casi bilaterali, l’entità <strong>del</strong>la chirurgia dovrà essere inrapporto al grado di simmetria tra gli occhi.Von Noorden e Campos <strong>nelle</strong> forme bilaterali simmetrichecon iperfunzione evidente <strong>del</strong>l’obliquo inferiore preferisconooperare in una seduta quattro muscoli (duplicatura deigrandi obliqui e miectomia dei piccoli obliqui).Quando è asimmetrica trattano in due sedute, primal’occhio più colpito.


Chirurgia <strong>del</strong>la componente <strong>torsionale</strong>Infine, ricordando che le fibre anteriori <strong>del</strong> muscolo obliquo superiore sonoresponsabili <strong>del</strong>la torsione mentre quelle posteriori hanno una funzionedepressoria ed abducente, in casi con minima deviazione verticale maimportante exciclodiplopia (casi di <strong>paralisi</strong> bilaterale <strong>del</strong> grande obliquo)verrà preferito l’intervento di Harada-Ito (Jpn J Ophthalmol, 8: 88, 1964).L’avanzamento <strong>del</strong>la metà anteriore <strong>del</strong> tendine <strong>del</strong> grande obliquo inentrambi gli occhi viene attuato con una sutura senza staccare il muscolo(come nella duplicatura): la parte anteriore <strong>del</strong> tendine viene suturata a 3 mmdall’inserzione e tale sutura viene fissata alla sclera 3 mm lateralmente edanteriormente all’inserzione stessa.Nella modifica di Fells (Br J Ophthalmol, 58: 255, 1974) invece il tendineviene diviso e la parte anteriore, distaccata dall’inserzione, viene traspostaanteriormente e lateralmente.Queste procedure tolgono torsioni da 8 a 20°in posi zione primaria, mariducono il loro effetto nel tempo (per cui non è importante utilizzaresuture aggiustabili).


Trasposizione dei muscoli rettiverticaliNei casi in cui non è possibile eseguire questo intervento, oquesto è risultato insufficiente, è possibile utilizzare latrasposizione orizzontale dei muscoli retti verticali comeproposto da von Noorden (J Pediatr OphthalmolStrabismus, 1990, 27: 291-293) e da Ohmi e collaboratori(Graefe’s Arch Clin Exp Ophthalmol, 235: 1-4, 1997).E’ possibile cioè trasporre temporalmente la metà laterale<strong>del</strong> muscolo retto superiore e nasalmente la metà mediale<strong>del</strong> muscolo retto inferiore.


Some usefulsuperior obliquestrengtheningprocedures.A and B. Superioroblique tendon tuck.C. Superior obliquetendon resection.D. Anterior fibertuck.E. Harada-Itoprocedure.F. AdjustableHarada-Itoprocedure.


Paralisi <strong>del</strong>l’obliquo superiore sinistro con iperfunzionesecondaria <strong>del</strong> piccolo obliquo.Eseguita recessione MPO OS 10 mm.


Muscolo piccolo obliquo


Recessione <strong>del</strong> MPO OS


Fibre <strong>del</strong> muscolo grande obliquo OD


Strabismo paralitico verticalediagnosiSe semplifichiamo la situazione ad una <strong>paralisi</strong> isolata di un muscolo ad azionecicloverticale, allora dobbiamo seguire tre step per fare diagnosi corretta:1. Valutare se esiste un’ipertropia in posizione primaria:per esempio se abbiamo un’ipertropia destra allora rimangono 4 muscolideficitari da valutare: due depressori (RI e GO di destra) e due elevatori (RSe PO di sinistra).2. Valutare se l’ipertropia si accentua nello sguardo laterale:ad esempio se l’ipertropia destra si accentua nello sguardo a sinistra restanodue muscoli ipofunzionanti (GO di destra o RS di sinistra). A questo punto idue muscoli rimasti sono sempre entrambi intortori od estortori (nel nostroesempio entrambi intortori).3. Eseguire il test di Bielschowsky:ci dirà quale dei due muscoli è indebolito.


Diagnosi1. Valutare se esiste un’ipertropia in posizione primaria2. Valutare se essa si accentua nello sguardo laterale3. Eseguire il test di Bielschowsky


Diagnosi• Valutare l’eventuale presenza di diplopia,anche <strong>torsionale</strong>, tenendo almenopresente:1. La presenza di PAC2. La risposta al test di Lancaster o diMaddox3. La risposta ai vetri striati


Dall’analisi dei risultati diagnostici segueuna corretta pianificazione terapeutica.GRAZIEXVII Incontro di Strabologia “La diplopia: dal sintomo alla diagnosi.” Bosisio Parini (LC), 20 marzo 2010

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