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a san gavino ritorna il piombo mai perdere la fiducia - Gazzetta del ...

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MAI PERDERE LA FIDUCIAMassimo CartaE’ sempre stato questol’obiettivo di fondo, daquanto “<strong>Gazzetta</strong>” ècomparsa nelle edicole: <strong>mai</strong><strong>perdere</strong> <strong>la</strong> <strong>fiducia</strong>. Non l’abbiamopersa in momenti di piùprofonda crisi, né in questomomento in cui <strong>il</strong> futuro apparenebuloso e con scarso entusiasmo.Tuttavia, come modestitestimoni di Fede e sorrettidal<strong>la</strong> Provvidenza, ci accingiamoa vivere <strong>il</strong> 2013 conrinnovato impegno perché <strong>il</strong>Sulcis Iglesiente vada incontroal riscatto sociale ed economico.Rispetto all’anno appena trascorso,<strong>il</strong> 2013 si presenta conqualche prospettiva positiva inpiù, che però andrà consolidatacon l’impegno di tutti: istituzioni,<strong>la</strong>voratori, cassintegrati,famiglie nel loro insieme.Abbiamo fatto esperienza,anche se non c’era bisogno difar<strong>la</strong>, che le divisioni ostaco<strong>la</strong>noe rallentano <strong>la</strong> soluzione<strong>del</strong>le vertenze e che sono ancoratroppi coloro i quali ut<strong>il</strong>izzanoa proprio ed esclusivointeresse l’incarico ricoperto,anche nel mezzo <strong>del</strong><strong>la</strong> tragediadi un’industria che chiude.Se un anno fa <strong>il</strong> quadro che siaveva davanti appariva pocorealistico, oggi qualche certezzapuò essere messa in conto.Già l’avvio dei nuovi impianti<strong>piombo</strong>-zinco di Portovesmesrl e <strong>la</strong> ripresa produttiva <strong>del</strong><strong>la</strong>fonderia di San Gavino sonoelementi che trascinano sul <strong>la</strong>topositivo. Altro elementod’indiscussa positività è <strong>il</strong> PianoSulcis, di cui è già stata attivata<strong>la</strong> spesa di 38 m<strong>il</strong>ioni dieuro. A questo si deve aggiungere<strong>la</strong> ridisegnata prospettiva<strong>del</strong>lo stab<strong>il</strong>imento Eurallumina,intorno al quale stanno facendoquadrato Mise, Ru.Sal.e Regione pur di riprendere leproduzioni di ossido di alluminio.FORMUFFICIO.ITRag. Francesco MancaConcessionario BuffettiForniturearticoli per ufficioLibri giuridici e per corsiVendita assistenzapersonal computerVia Gramsci, 31 - CarboniaTel. 0781.671162Fax 0781.675299SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTEwww.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it · e-ma<strong>il</strong>: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.itPoste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - CagliariCarbonia·Anno XXIV numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013·Euro 1,00Il 2013 dovrebbe, inoltre, esserel’anno <strong>del</strong>l’avvio <strong>del</strong> programmapresso gli impianti exI<strong>la</strong> (oggi Portal) gestiti dall’imprenditoreNinetto Deriu.Non meno importante appare<strong>la</strong> soluzione <strong>del</strong><strong>la</strong> vertenza exRockwool di Iglesias i cui <strong>la</strong>voratori,in tutto 56, sarannoimpegnati in <strong>la</strong>vori di bonificain aree ex minerarie in gestionead Ati Ifras.Restano ancora due capitoli,piuttosto importanti, in questocontesto. Essi riguardano l’exAlcoa e Carbosulcis.Nel primo caso le trattative,con l’arbitrato governativo, traAlcoa e Klesch sembrano finitein un binario morto, tantoche subito dopo Natale a Romaè stato definito <strong>il</strong> piano diCassa integrazione per i circa496 <strong>la</strong>voratori diretti per iquali sono stati accordati dodicimesi (prorogab<strong>il</strong>i per ulterioridodici mesi) di ammortizzatorisociali. Nul<strong>la</strong>, al momento,è stato deciso per i circa500 <strong>la</strong>voratori <strong>del</strong>le impresed’appalto.Da più parti sono state avanzatesollecitazioni perchéGlencore International si reinseriscanel<strong>la</strong> trattativa per l’acquisizione<strong>del</strong>lo smelter d’alluminiodi Portovesme. Il problemapotrebbe essere ripresonelle prime settimane <strong>del</strong> gennaiod’anno nuovo, sempreche <strong>il</strong> Governo riesca a farespazio nel tavolo <strong>del</strong>le trattativeche, peraltro, in questo momentorisentono sia <strong>del</strong><strong>la</strong> crisipolitica in atto e sia <strong>del</strong>le imminentielezioni politiche. Piùaperta appare, invece, <strong>la</strong> vertenzaCarbosulcis. Il suo carattere,soprattutto per <strong>la</strong> parteinnovativa, richiederà attentae ponderata preparazione perchéin sede comunitaria <strong>il</strong> carboneSulcis, visti gli scenariche si vanno al<strong>la</strong>rgando perl’ut<strong>il</strong>izzo sempre più consistentedi questo combustib<strong>il</strong>esia in Europa che nel resto <strong>del</strong>mondo, trovi finalmente sufficientiattenzioni. Al progetto,infatti, sono legati aspetti economicidi non trascurab<strong>il</strong>e entità,cui si uniscono quelli sociali-occupativiin un territoriosempre dominato da vertenzecon risvolti internazionali. Ilprincipio <strong>del</strong>l’ut<strong>il</strong>izzo pulito<strong>del</strong> carbone Sulcis deve essereimposto da una seria e fermapolitica che non può adattarsia seconda <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>la</strong>titudine o<strong>del</strong>le lobby in essere anche neigangli <strong>del</strong>l’UE. Perdere <strong>la</strong> partitacarbone significherà, nonsolo per <strong>il</strong> Sulcis, andare al<strong>la</strong>mercé di nuove e mortificantisconfitte.Area Industriale PortovesmeAncora due settimane e <strong>la</strong> storicaFonderia di San Gavino (dacui partivano i pallini di <strong>piombo</strong>per le Olimpiadi) riaprirà i cancelliai 75 dipendenti <strong>del</strong><strong>la</strong> Portovesmesrl rimasti in cassa integrazioneper circa tre anni. L’annunciodato al<strong>la</strong> Messa di Nataledall’Amministratore DelegatoCarlo Lolliri è stato salutato comeun prezioso regalo di fineanno per oltre cento famiglie <strong>del</strong>Medio Campidano (di <strong>la</strong>voratoridiretti e di società d’appalto). ASan Gavino arriverà <strong>il</strong> <strong>piombo</strong>prodotto dai nuovi impianti KivcetCDF <strong>del</strong> Sulcis che presentanoinnovazioni tecnologiched’avanguardia in quanto nonprodurrà neppure un grammo discorie da mandare in discarica.Qui <strong>il</strong> <strong>piombo</strong> verrà raffinato edai fanghi residuali verrannoestratti argento e oro, che costituisconoun alto valore aggiunto<strong>del</strong><strong>la</strong> f<strong>il</strong>iera.L’ARCIVESCOVO MIGLIOAI GIORNALISTI UCSI“AIUTARE IL DIALOGO”Un messaggioforte eattuale quellorivoltodall’Arcivescovodi CagliariArrigoMiglio ai Mons. Arrigo Migliogiornalisticattolici riuniti per <strong>la</strong> Messa difine anno. “Nel loro impegnoprofessionale, i giornalisti cerchinosempre di aiutare <strong>il</strong> dialogotra istituzioni, compresa <strong>la</strong>politica e <strong>la</strong> Chiesa, per ridare<strong>fiducia</strong> alle famiglie e ricomporreun più equ<strong>il</strong>ibrato assettosociale. E’ un compito nob<strong>il</strong>e edi testimonianza”. La Messa èstata l’occasione di ringraziamentoa Dio per l’anno 2012.Ad essa hanno partecipato igiornalisti Ucsi e loro famiglie.A SAN GAVINO RITORNA IL PIOMBOSan Gavino - Fonderia Portovesme srlFEDE E SPERANZA NELLE PAROLE DEL VESCOVOIs ZuddasSolo <strong>la</strong> Fede e <strong>la</strong> Speranza possono aiutare a superare l’attuale diffic<strong>il</strong>e momento sociale <strong>del</strong>le nostre comunità.Lo ha detto <strong>il</strong> Vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda nell’omelia <strong>del</strong><strong>la</strong> Messa celebrata, comeogni anno, nel<strong>la</strong> “sa<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’organo” <strong>del</strong>le Grotte Is Zuddas di Santadi. Quelle <strong>del</strong> Presule sono state parolenon di conforto, ma di stimolo perché <strong>il</strong> territorio Sulcis Iglesiente metta insieme le energie necessarieper uscire dal<strong>la</strong> crisi. Momenti di difficoltà che sono stati sottolineati anche dal Sindaco di Santadi CristianoErriu


2 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 RegioneLA RIPROGRAMMAZIONE DEL PIANOAZIONE COESIONE DELLA SARDEGNA“In questi anni ho avuto mododi confrontarmi più volte con loStato italiano e ho vissuto sul<strong>la</strong>mia pelle le ferite <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegnaper <strong>il</strong> mancato riconoscimentodei nostri diritti e dei soprusiperpetrati a danno dei nostridiritti e <strong>del</strong><strong>la</strong> nostre aspettative”.Lo ha dichiarato <strong>il</strong> presidente<strong>del</strong><strong>la</strong> Regione Sardegna,Ugo Cappel<strong>la</strong>cci, intervenendoUgo Cappel<strong>la</strong>cciCon <strong>la</strong> riprogrammazione deifondi <strong>del</strong> Piano di Azione Coesione<strong>la</strong> Sardegna persegue dueobiettivi: in primo luogo, contribuireal progresso nazionale epromuovere lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>mercato interno attraverso <strong>la</strong>realizzazione di grandi infrastrutturedi trasporto, soprattuttoferroviario; in secondo luogo,creare le condizioni per <strong>il</strong>conseguimento di standard nazionalied europei nei serviziessenziali per i cittadini, neicampi <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, giustizia, sicurezza,acqua e rifiuti, cura deglianziani e dei bambini, <strong>san</strong>ità,trasporto. L’ha spiegato <strong>il</strong>presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione Sardegna,Ugo Cappel<strong>la</strong>cci, intervenendoa Pa<strong>la</strong>zzo Chigi al<strong>la</strong> presentazione<strong>del</strong><strong>la</strong> riprogrammazione<strong>del</strong> piano di azione coesione.“Le risorse - ha evidenziatoCappel<strong>la</strong>cci - sono statedestinate rafforzare <strong>la</strong> strategiaregionale di sv<strong>il</strong>uppo sulle prioritàafferenti ad alcuni settorispecifici: Trasporti, Servizi dicura, Istruzione. Le scelte adottatedal<strong>la</strong> Regione Sardegna sonofinalizzate ad affrontare lecriticità accumu<strong>la</strong>te in passato ea valorizzare nel contempo leopportunità condivise con l’Uee con <strong>il</strong> Governo nazionale. Perquanto riguarda le infrastrutture- ha aggiunto <strong>il</strong> Presidente -, oltreche sul<strong>la</strong> rete ferroviaria, abbiamopuntato sul<strong>la</strong> strada Sassari-Olbia,che rappresenta datempo una vera e propria emergenzanazionale e che vogliamodiventi da simbolo negativo ademblema <strong>del</strong> riscatto <strong>del</strong><strong>la</strong> nostraiso<strong>la</strong>. In questo modo intendiamopromuovere l’attrattivitàe <strong>la</strong> competitività <strong>del</strong> territorioregionale, attraverso politichedi riqualificazione e livel<strong>la</strong>mentodegli squ<strong>il</strong>ibri territoriali,volte al<strong>la</strong> valorizzazione <strong>del</strong>l’ambientecostruito e naturale eUGO CAPPELLACCI SULL’INDIPENDENZA DELL’ISOLA“E’ GIUSTO CHIEDERE IL PARERE AL POPOLO SARDO”in Consiglio regionale sul<strong>la</strong>mozione re<strong>la</strong>tiva all’indipendenzapresentata dal PartitoSardo d’Azione. “Guardandoquesto b<strong>il</strong>ancio, guardo consimpatia al<strong>la</strong> mozione presentatadal Partito Sardo e credo cheabbia fatto bene a proporre inmaniera forte <strong>la</strong> questione. Peraltro- ha aggiunto <strong>il</strong> Presidente- <strong>il</strong> diritto all’autodeterminazionedei popoli é riconosciutoanche dal diritto internazionale.Tuttavia, avendo giurato sul<strong>la</strong>Costituzione, credo che <strong>il</strong> percorsodebba svolgersi nell’ambitodi percorsi da essi prevista.Ritengo giusto - ha concluso -chiamare <strong>il</strong> popolo sardo adesprimersi sul<strong>la</strong> questione re<strong>la</strong>tivaall’indipendenza”.REFERENDARICONTRO CONSIGLIO REGIONALE“Il Consiglio regionale or<strong>mai</strong> è sempre più distante dai sardi e da chi li ha eletti e se ne frega deireferendum <strong>del</strong> 6 maggio. I partiti non sembrano interessati al<strong>la</strong> riforma <strong>del</strong>le istituzioni in Sardegna,ma soltanto a salvare le poltrone e le clientele elettorali dei centri di potere politico <strong>del</strong>leProvince. La Prima commissione ha approvato <strong>la</strong> legge per abolire le Province: cosa aspetta <strong>il</strong>Consiglio Regionale ad approvar<strong>la</strong> in Au<strong>la</strong>?”Lo dicono in una nota congiunta <strong>il</strong> movimento SardegnaSI Cambia e Under 40, <strong>il</strong> movimento generazionale partito dai Riformatori sardi ma trasversalea sigle e partiti.“Le forze <strong>del</strong><strong>la</strong> conservazione, anzi <strong>del</strong><strong>la</strong> restaurazione - sostengono i duemovimenti - sono trasversali ai partiti e puntano solo ad allungare <strong>il</strong> brodo con discussioni infiniteche, di fatto, impediscono qualsiasi cambiamento e salvano solo tanti piccoli posti di potere, sottogovernoe poltrone pagate dai tutti i sardi”. Sardegna SI Cambia e Under 40, a nome dei 525000sardi che hanno votato i referendum chiedono <strong>il</strong> rispetto <strong>del</strong>le scelte fatte: “È indispensab<strong>il</strong>e approvaresubito <strong>la</strong> legge che abolisce le quattro nuove Province, trasformando quelle storiche in entidi secondo livello senza alcuna indennità per chi ne fa parte”. E, concludono i due movimenti,“si ricordi <strong>il</strong> Consiglio regionale che <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro non finisce qui: c’è da completare <strong>il</strong> riordino <strong>del</strong>lecompetenze provinciali e, sopratutto, c’è da approvare <strong>la</strong> legge per abolire l’altro centro di intollerab<strong>il</strong>esottopotere politico dei consigli di amministrazione degli Enti: i sardi ur<strong>la</strong>no, chiedendo <strong>il</strong>cambiamento, <strong>il</strong> Consiglio Regionale non può fare finta di essere sordo”.Direttore Responsab<strong>il</strong>e: MASSIMO CARTAe-ma<strong>il</strong>: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.itEdizioni Sulcis di Salis Ro<strong>san</strong>na & C. sasSede legale: Via Dalmazia 135 - Carboniaregistrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990Iscriz. Registro Nazionale <strong>del</strong><strong>la</strong> Stampa n. 5184 <strong>del</strong> 10 Giugno 1996ROC 3802 Settimanale <strong>del</strong> Sulcis - IglesienteCCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925Abbonamento Annuo (48 numeri)ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160CC. n° 43296169Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANAHanno col<strong>la</strong>borato a questo numero:Gianni Podda, Ales<strong>san</strong>dro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa,Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane,Marcello Murru, C<strong>la</strong>udio Moica.Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA)Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-ma<strong>il</strong>, sono da intendersi a titolo gratuito.La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva <strong>la</strong> facoltà di pubblicarli.Responsab<strong>il</strong>e Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915Grafica, impaginazione, stampa e allestimento:CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086Distribuzione:Fantini - Agenzia di distribuzione stampa s.r.l. - Km 2.400 str. Prov. 120 Sestu Elmas - Tel. 070.262 699al miglioramento <strong>del</strong><strong>la</strong> qualità<strong>del</strong><strong>la</strong> vita <strong>del</strong>le aree urbane e<strong>del</strong>le zone territoriali svantaggiate”.Partico<strong>la</strong>re attenzione -ha aggiunto <strong>il</strong> Governatore - éstata rivolta ai temi <strong>del</strong>l’AgendaDigitale e al<strong>la</strong> pubblica istruzione,con <strong>il</strong> progetto innovativoScuo<strong>la</strong> Digitale, che vede <strong>la</strong> RegioneSardegna come mo<strong>del</strong>losul piano nazionale. Tra l prioritàvi sono anche I “Servizi dicura”, che soprattutto nelle areepiù disagiate <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>, concorronoa migliorare le condizionidi vita <strong>del</strong>le persone anziane e/odisagiate e <strong>la</strong> qualità <strong>del</strong><strong>la</strong> vitadei loro fam<strong>il</strong>iari. La Regione -ha sottolineato - ha stanziato 35m<strong>il</strong>ioni di euro per interventi didomotica volti a migliorare <strong>la</strong>qualità <strong>del</strong><strong>la</strong> vita <strong>del</strong>le personedisab<strong>il</strong>i e per interventi di adeguamentodi “Case <strong>del</strong><strong>la</strong> Salute”.“Quello compiuto fin qui éun percorso - ha concluso <strong>il</strong>Presidente - che, grazie al<strong>la</strong> lealecol<strong>la</strong>borazione istituzionale,giunge a risultati concreti determinantie che apre prospettiveimportanti per <strong>il</strong> futuro <strong>del</strong><strong>la</strong>nostra Regione”.NUOVI FONDIABBATTIMENTODELLE BARRIEREApprovato dal<strong>la</strong> Giunta regionale,su proposta <strong>del</strong>l’assessoredei Lavori pubbliciAnge<strong>la</strong> Nonnis, <strong>il</strong> programmaper <strong>il</strong> finanziamento <strong>del</strong>leopere per l’eliminazione<strong>del</strong>le barriere architettoniche.Il provvedimento prevedeper l’anno in corso lostanziamento di 3 m<strong>il</strong>ioni dieuro a fronte di 245 domandepresentate dai Comuni esul<strong>la</strong> base di 812 richiestedei privati. Di queste, a seguito<strong>del</strong>le verifiche amministrative,si potranno soddisfare737 istanze di contribuzioneper un totale di2,758 m<strong>il</strong>ioni di euro. “Eliminarele barriere architettonicheè un atto di civ<strong>il</strong>tà inderogab<strong>il</strong>e- ha commentatoNonnis - che consente a centinaiadi cittadini sardi disab<strong>il</strong>i,che a volte non sono ingrado nemmeno di usciredalle proprie case, di potersvolgere una vita normale”.INTERVENTOPER LO SPORTSergio M<strong>il</strong>iaLa Giunta regionale, su proposta<strong>del</strong>l’assessore <strong>del</strong>loSport, Sergio M<strong>il</strong>ia, con una<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 28 novembrescorso, è intervenuta per agevo<strong>la</strong>rele società e associazionisportive che non siano ancorariuscite a perfezionarel’iscrizione o <strong>il</strong> rinnovo all’AlboRegionale <strong>del</strong>le societàsportive. Vista <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>recomplessità <strong>del</strong><strong>la</strong> nuovaprocedura informatica per <strong>la</strong>registrazione si è voluti intervenireper consentire alle societàe associazioni sportivedi perfezionare l’iscrizione o<strong>il</strong> rinnovo. Verrà quindi consentita<strong>la</strong> presentazione diuna dichiarazione sostitutivadi atto notorio attestante <strong>il</strong>possesso dei requisiti perl’iscrizione all’Albo, pena <strong>il</strong>non inserimento nei programmidi spesa per l’anno 2012.La liquidazione dei re<strong>la</strong>tivicontributi sarà, ovviamente,subordinata al positivo esito<strong>del</strong>l’iscrizione o rinnovo all’Alboregionale.FINANZIAMENTI PER SERVIZIIN COMUNI ASSOCIATIAmmontano complessivamentea 16 m<strong>il</strong>ioni 370 m<strong>il</strong>a euro,le risorse che <strong>la</strong> Giunta regionale,su proposta <strong>del</strong>l’Assessoredegli Enti locali, Nico<strong>la</strong> Rassu,ha ripartito per interventi disv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong><strong>la</strong> montagna e perlo svolgimento di servizi e funzionicomunali in forma associata,in applicazione <strong>del</strong><strong>la</strong>Legge Regionale 12 <strong>del</strong> 2005(Norme per le unioni dei comunie le comunità montane).Nel dettaglio i fondi assegnati,sono 3 m<strong>il</strong>ioni 950 m<strong>il</strong>a eurocome fondo per <strong>la</strong> montagna e12 m<strong>il</strong>ioni 400 m<strong>il</strong>a euro pergli incentivi per l’esercizio associatodei servizi e funzionicomunali. Il provvedimento,nell’ambito <strong>del</strong> percorso diconcertazione con gli attori istituzionalie non territoriali interessatie con le stesse forme associative,risponde inoltre all’esigenzadi superare alcunecriticità emerse in sede di monitoraggiosullo stato di attuazione<strong>del</strong>l’associazionismo intercomunale<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna.L’assessore degli Enti locali,Nico<strong>la</strong> Rassu ha precisato che“Nonostante le ristrettezze economicheche dobbiamo affrontaredovute al<strong>la</strong> crisi economicaglobale e al<strong>la</strong> pressione diun Patto di stab<strong>il</strong>ità che sta frenandolo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>le amministrazion<strong>il</strong>ocali <strong>del</strong>l’Iso<strong>la</strong>, <strong>la</strong>Giunta Cappel<strong>la</strong>cci sta proseguendonel suo programma dir<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong>le economie localimettendo in campo ancora unavolta tutta una serie di misureagevo<strong>la</strong>tive ut<strong>il</strong>i a dare respiroa settori importanti <strong>del</strong>l’economia,a zone di grande pregio eproduttività come le aree montanee non ultimo per agevo<strong>la</strong>rei Comuni in difficoltà. Conquesti provvedimenti – ha conclusol’esponente <strong>del</strong>l’Esecutivo- stiamo mettendo in circolonei sistemi economici territoriali,importanti risorse atte apromuovere e sostenere le attivitàeconomiche e sociali esercitatenei piccoli comuni. Inquesto modo vogliamo r<strong>il</strong>anciarei sistemi economici sardipuntando al<strong>la</strong> base sostenendodirettamente le famiglie”.L’intervento licenziato dal<strong>la</strong>Giunta permetterà di ripartire 3m<strong>il</strong>ioni 950 m<strong>il</strong>a euro <strong>del</strong> fondo<strong>del</strong><strong>la</strong> montagna a Unioni diComuni, Comunità Montane eComuni montanti di tutta <strong>la</strong>Sardegna. I 12 m<strong>il</strong>ioni e 400m<strong>il</strong>a euro stanziati per i PiccoliComuni saranno ripartiti a 36unioni di Comuni e Comunitàmontane sardi. Il finanziamentoripartito per i comuni in formaassociata, infine, prevedeanche una quota di contributostraordinario per <strong>il</strong> sostegno aiconsorzi turistici: “Sa CoronaArrubia”, “Due Giare” e “SaPerda Iddocca” che hanno evidenziatopartico<strong>la</strong>ri criticitàeconomiche.DETENUTI AL LAVOROFirmato dal Presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione Ugo Cappel<strong>la</strong>cci, dal procuratore<strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica Mauro Mura, da Stefano Tunis direttore<strong>del</strong>l’agenzia regionale per <strong>il</strong> Lavoro e da Gianfranco DeGesu <strong>del</strong> Provveditorato regionale <strong>del</strong>l’amministrazione penitenziaria,<strong>il</strong> Protocollo d’intesa che darà <strong>il</strong> via a un progetto,sperimentale e unico in Italia, che permetterà a quattro detenutidi occuparsi <strong>del</strong><strong>la</strong> scannerizzazione dei fascicoli <strong>del</strong><strong>la</strong> procuradi Cagliari. Il progetto, denominato Titolo, finanziato dal<strong>la</strong> Regionecon 120 m<strong>il</strong>a euro con durata di un anno, si inserisce nel<strong>la</strong>più ampia strategia portata avanti dal<strong>la</strong> Giunta regionale perpromuovere, a tutti i livelli, politiche di inclusione sociale anchecon l’attivazione di progetti di tipo sperimentale come quello sig<strong>la</strong>tooggi. Attraverso <strong>il</strong> progetto messo in campo si potrà permettere,in partico<strong>la</strong>re, ai detenuti di completare <strong>il</strong> loro percorsodi inclusione sociale. Tra gli altri obiettivi principali vi è anchel’incentivare a una maggiore consapevolezza nei detenuti<strong>del</strong><strong>la</strong> valenza sociale <strong>del</strong>l’attività <strong>la</strong>vorativa che andranno asvolgere, tenuto conto <strong>del</strong><strong>la</strong> sua partico<strong>la</strong>rità e <strong>del</strong> luogo in cu<strong>il</strong>avoreranno e agevo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> modernizzazione e semplificazione<strong>del</strong> processo con un miglioramento <strong>del</strong><strong>la</strong> qualità <strong>del</strong> servizio resoall’utenza e all’attività <strong>del</strong><strong>la</strong> Procura <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica.AIUTI PER INVESTIMENTINEL SETTORE VINICOLOApprovate dall’Assessorato regionale <strong>del</strong>l’agricoltura le disposizioniregionali per <strong>la</strong> presentazione <strong>del</strong>le domande di aiuto e dipagamento per <strong>la</strong> misura “Investimenti”- campagna vitico<strong>la</strong>2012/2013. La misura, attivata nell’ambito <strong>del</strong> Programma nazionaledi sostegno <strong>del</strong> settore <strong>del</strong> vino, prevede <strong>il</strong> finanziamento diun aiuto per <strong>la</strong> realizzazione di investimenti materiali e/ immaterialiin impianti di trasformazione, in infrastrutture vinicole e nel<strong>la</strong>commercializzazione <strong>del</strong> vino. L’obiettivo è quello di favorire <strong>il</strong>miglioramento <strong>del</strong> rendimento globale <strong>del</strong>l’impresa, soprattutto intermini di adeguamento al<strong>la</strong> domanda <strong>del</strong> mercato e di raggiungimentodi una maggiore competitività. La Regione Sardegna, perl’attuazione <strong>del</strong> bando dispone di fondi comunitari Feaga pari a1.581.723,00 euro. Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditoriagricoli singoli e associati, le microimprese e le piccole e medieimprese <strong>la</strong> cui produzione principale sia <strong>la</strong> produzione di vino. Isoggetti interessati che intendono presentare <strong>la</strong> domanda di aiutohanno l’obbligo di costituire/aggiornare <strong>il</strong> fascicolo aziendale. Ladomanda di aiuto dovrà essere presentata ad Agea in qualità di organismopagatore. La comp<strong>il</strong>azione e <strong>la</strong> presentazione deve esserefatta on line sul portale Sian www.sian.it entro <strong>il</strong> 31 gennaio 2013ut<strong>il</strong>izzando le funzionalità messe a disposizione da Agea. La disponib<strong>il</strong>itàdei servizi on line sarà comunicata a breve dall’Assessorato.La domanda, r<strong>il</strong>asciata e stampata dal portale Sian, sottoscrittadal richiedente, e completa <strong>del</strong><strong>la</strong> documentazione deve esserepresentata a mano o inviata tramite raccomandata con ricevutadi ritorno, al Servizio territoriale competente per territorio diArgea entro le ore 12 <strong>del</strong>l’8 febbraio 2013. Per <strong>la</strong> comp<strong>il</strong>azione e<strong>la</strong> presentazione <strong>del</strong>le domande è necessario rivolgersi:- ai Centri di assistenza tecnica autorizzati da Agea;- ai liberi professionisti ab<strong>il</strong>itati al<strong>la</strong> redazione <strong>del</strong> progetto, chehanno avuto un mandato scritto da parte dei beneficiari e che sianoaccreditati dal<strong>la</strong> regione per l’accesso all’area riservata <strong>del</strong> portaleSian e per <strong>la</strong> comp<strong>il</strong>azione <strong>del</strong>le domande di aiuto on line.


4 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 LavoroPORTOVESME SRLNEL SALUTO DI FINE ANNO UN CHIARO MESSAGGIODI FIDUCIA E IMPEGNO PER IL FUTURO PRODUTTIVOCome tradizione, all’approssimarsi<strong>del</strong>le festività <strong>del</strong> SantoNatale e <strong>del</strong>l’Anno Nuovo, sivuole cogliere l’occasione perstendere un b<strong>il</strong>ancio dei mesiappena trascorsi e tracciare lelinee di riferimento per <strong>il</strong> futuro<strong>del</strong>l’azienda.Contrariamente al recente passato,oggi ci apprestiamo conmaggiore speranza a tracciarele nostre considerazioni, e talecondizione è sicuramente dibuon auspicio per tutti noi.La crisi è ancora una realtà opprimente,tuttavia alcuni segnaliconcreti indicano chestanno evidenziandosi segni dicedimento e che <strong>la</strong> ripresa economicapotrebbe essere, nonpiù un miraggio, ma un eventodi prossima realizzazione.In tali frangenti, come giàespresso più volte in passato, èfondamentale farsi trovarepronti, nelle migliori condizionipossib<strong>il</strong>i, al fine di riuscire acavalcare <strong>la</strong> ripresa. Con unpizzico di orgoglio possiamodire che questo è stato <strong>il</strong> nostrogrande risultato.Siamo riusciti, pur tra grandisacrifici, a non farci travolgere,a mantenere le posizioni,ma non solo, abbiamo ancheposto le basi che ci consentonodi affrontare <strong>il</strong> nostro futuroproduttivo da posizioni sicuramentepiù competitive rispettoal recente passato. Lo straordinarioevento, che ha visto <strong>la</strong>presenza di Sua EminenzaCardinale Tarcisio Bertonenel<strong>la</strong> nostra azienda, è un segnotangib<strong>il</strong>e di tutto ciò.L’inaugurazione di due nuoviimpianti produttivi in tempiche vedono una tragica ed elevatamortalità aziendale, costituiscono<strong>la</strong> risposta, l’unicapossib<strong>il</strong>e, a chi sosteneva che<strong>la</strong> Portovesme srl non cel’avrebbe <strong>mai</strong> fatta.Ed invece siamo ancora qua,più forti e consapevoli di prima:Un esito, questo, frutto <strong>del</strong>concorso di tutti, ognuno per<strong>la</strong> propria parte: operai, impiegati,quadri, management, maanche gli operai e gli imprenditori<strong>del</strong>le ditte d’appalto, leOO.SS. le Istituzioni pubblichee, soprattutto, grazie alfondamentale sostegno e all’apportoeconomico fornitodal<strong>la</strong> Glencore International.Tuttavia bisogna avere <strong>la</strong> consapevolezzache l’obiettivoraggiunto non rappresenta <strong>la</strong>fine di un percorso, ma esclusivamenteuna base di partenza,una condizione necessariaper scrivere <strong>il</strong> futuro <strong>del</strong><strong>la</strong> Portovesmesrl per <strong>il</strong> prossimo decennio.Ora <strong>il</strong> peso <strong>del</strong>le responsab<strong>il</strong>itàricade esclusivamentesu di noi. Le condizioniper proseguire sono state messein atto, gli altri hanno fatto<strong>la</strong> loro parte. Adesso tocca anoi. Dal primo gennaio 2013ognuno di noi, per quello che è<strong>la</strong> sua funzione all’interno <strong>del</strong>l’azienda,dovrà impegnarsi almassimo <strong>del</strong>le sue possib<strong>il</strong>itàper garantire una prestazioneottimale, nei parametri di eccellenzae miglioramento continuoche vengono ribadirenelle Politiche <strong>del</strong><strong>la</strong> Portovesmesrl. L’importanza <strong>del</strong>leproduzioni è fondamentale,avremo un futuro se riusciremoad essere veramente competitivicon i nostri concorrentiinternazionali. Una condizionenecessaria ma non sufficienteper <strong>la</strong> Portovesme srl. Infattinoi vogliamo distinguerci perl’eccellenza <strong>del</strong>le nostre produzioni.Noi vogliamo rappresentareal<strong>la</strong> comunità civ<strong>il</strong>e unesempio di perfetta compatib<strong>il</strong>itàtra <strong>la</strong>voro, salute <strong>del</strong>l’uomoe sostenib<strong>il</strong>ità ambientale.Vogliamo che ognuno di noi,abbia maturato <strong>la</strong> consapevolezzache l’importanza diognuno di questi parametri hapari dignità nel processori produzione.La sfida che ci attendeè complessa, ma siamo certiche con <strong>il</strong> concorso di tuttiriusciremo a vincer<strong>la</strong>. Nessunoperò deve tirarsi indietro, opeggio, remare contro, perchéogni singo<strong>la</strong> attività, ogni singo<strong>la</strong>posizione aziendale, èfondamentale per <strong>la</strong> buona riuscita<strong>del</strong> progetto. Solo tuttiinsieme, solo perseguendo lostesso obiettivo, riusciremo agarantire <strong>il</strong> futuro nostro e <strong>del</strong><strong>la</strong>nostra famiglie.Il PresidenteAristotelis MistakidisL’Amministratore DelegatoCarlo LolliriDIFFICILE TRATTATIVA ALCOA-KLESCHESCLUSI FINORA I SINDACATI E RSUPres. Mistakidis - Pres. Prov. Cherchi - Am. D. LolliriFINANZIAMENTO PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVILa Giunta regionale, su proposta <strong>del</strong>l’assessore regionale <strong>del</strong>l’industria, Ales<strong>san</strong>dra Zedda, ha approvato<strong>il</strong> programma di spesa per i piani per gli insediamenti produttivi (Pip). Coerentemente con <strong>la</strong> programmazione<strong>del</strong> b<strong>il</strong>ancio regionale e con le esigenze degli enti locali è previsto uno stanziamento pluriennaledi 7 m<strong>il</strong>ioni di euro, di cui: un m<strong>il</strong>ione per <strong>il</strong> 2012, tre per <strong>il</strong> 2013 e altri tre m<strong>il</strong>ioni per <strong>il</strong>2014. “Il dato più importante - ha osservato l’assessore <strong>del</strong>l’industria, Ales<strong>san</strong>dra Zedda - è quello diessere riusciti a finanziare tutte le domande di sovvenzione inserite in graduatoria. Di 42 domandeammesse, tutte sono state finanziate. Riguardo <strong>la</strong> tipologia degli interventi finanziati - ha sottolineatol’esponente <strong>del</strong>l’esecutivo – <strong>la</strong> maggior parte sono rivolti al completamento dei Pip esistenti con unagrande attenzione agli aspetti ambientali. L’obiettivo di fondo è proprio quello di realizzare aree produttivecon caratteristiche tali da garantire, oltre <strong>la</strong> redditività, anche <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’ambiente, <strong>del</strong><strong>la</strong> salutee <strong>del</strong><strong>la</strong> sicurezza dei <strong>la</strong>voratori, anche in prospettiva <strong>del</strong>l’avvio <strong>del</strong>le aree produttive ecologicamenteattrezzate”.VALORIZZARE L’ARTIGIANATO TRADIZIONALEUn’ulteriore conferma <strong>del</strong>ruolo d’eccellenza <strong>del</strong><strong>la</strong> RegioneSardegna e <strong>del</strong>le amministrazion<strong>il</strong>ocali iso<strong>la</strong>ne nel<strong>la</strong>valorizzazione <strong>del</strong>l’artigianatotradizionale. Sono stati presentatial ‘Pa<strong>la</strong>zzo di Città’ diCagliari dall’assessore regionale<strong>del</strong>l’Artigianato, LuigiCrisponi, dal<strong>la</strong> direttrice generale<strong>del</strong><strong>la</strong> Presidenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione,Gabriel<strong>la</strong> Massidda,dall’assessore <strong>del</strong><strong>la</strong> cultura <strong>del</strong>comune di Cagliari, EnricaPuggioni e dal<strong>la</strong> direttrice deiMusei civici <strong>del</strong> comune diCagliari, Anna Maria Montaldo,i risultati <strong>del</strong> progettoAPQ dal titolo ‘Sv<strong>il</strong>uppo deisaperi artigianali tradizionali eintegrazione dei sistemi produttiviin Marocco e in Italia’.Iniziativa che rientra nel programmadi sostegno al<strong>la</strong> cooperazioneregionale - Paesi <strong>del</strong>Mediterraneo, con un duplicefondamentale obiettivo: ottimizzarel’apporto di istituzionisarde e artigiane <strong>del</strong> territorionelle attività svolte dalprogetto e di sensib<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong>territorio regionale ai temi<strong>del</strong><strong>la</strong> cooperazione. Il progettoha previsto un’attività di ricercae catalogazione <strong>del</strong>le tecnichedi tessitura tradizionalenel territorio iso<strong>la</strong>no. Le attivitàdi ‘screening’ territorialehanno coinvolto 12 centri sardi(Aggius, Bolotana, Bonorva,Is<strong>il</strong>i, Lunamatrona, Mogoro,Morgongiori, Nule, Pompu,San Vero M<strong>il</strong>is, Sarule eV<strong>il</strong><strong>la</strong>sor): sono stati catalogati500 manufatti tess<strong>il</strong>i e realizzaticirca 400 disegni tess<strong>il</strong>itradzionali; è stata condotta,inoltre, un’attività di documentazioneaudiovisiva con <strong>la</strong>realizzazione di 15 video sulletecniche di <strong>la</strong>vorazione manifatturierain Sardegna, oltre aun cortometraggio d’autore<strong>del</strong> regista Gianfranco Cabiddu,incentrato sugli aspetti comunidi produzione artigianalisarde e quelle <strong>del</strong> Marocco.Tutti i dati sono stati e<strong>la</strong>boratiall’interno di un archivio digitalizzato,un sito web che rappresenta<strong>la</strong> vetrina virtuale per<strong>la</strong> promozione <strong>del</strong>l’artigianatosardo. L’archivio è diviso indue sezioni: una storica dovesono catalogati i manufatti, idisegni tess<strong>il</strong>i e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva documentazioneaudiovisivatratti dalle ricerche; una contemporaneaattraverso <strong>la</strong> qualepromuovere a livello nazionalee internazionale le produzionipersonali di artigiani e<strong>la</strong>boratori tess<strong>il</strong>i sardi (tra lequali i manufatti <strong>del</strong><strong>la</strong> CollezioneDomo, prodotti in occasione<strong>del</strong><strong>la</strong> XIX Biennale <strong>del</strong>l’artigianatoin Sardegna).COMUNE DI ARBUSPROV. MEDIO CAMPIDANOAVVISO PUBBLICOAlcoa«L’attuale stallo <strong>del</strong><strong>la</strong> vertenzaAlcoa è inaccettab<strong>il</strong>e e scandaloso.Il sottosegretario De Vincenti,che in queste settimaneha avuto contatti con le parti incausa Alcoa e Klesch, continuaa escludere completamente isindacati senza neppure riferireai rappresentanti dei <strong>la</strong>vorator<strong>il</strong>’attuale stato di una trattativa<strong>del</strong>icata e complessa come <strong>il</strong>passaggio di proprietà <strong>del</strong>loSmelter di Portovesme». Lodenuncia <strong>il</strong> coordinatore regionaleDipartimento Lavoro <strong>del</strong>l’Italiadei Valori Stefano Lai.«Negli ambienti politici continuanoa trape<strong>la</strong>re notizie di unatrattativa che avrebbe raggiuntodiversi punti d’incontro – affermaLai -. La prima riguarda <strong>la</strong>fornitura di allumina per un periodopiuttosto lungo direttamentedallo Stab<strong>il</strong>imento spagnoloAlcoa di San Cyprianverso Klesch, per <strong>la</strong> quale sembrache <strong>il</strong> MiSE abbia giocatoun ruolo attivo e non di semplicespettatore. La seconda è legataal<strong>la</strong> transazione finanziariatra Alcoa a Klesch: per Aureliusquesta transazione avevaraggiunto 90 m<strong>il</strong>ioni di euro,mentre per Klesch pare sia notevolmenteaumentata a garanzia<strong>del</strong> riavvio <strong>del</strong>l’impianto,per gli investimenti strutturalinonché a titolo di corposa dote.La terza notizia – proseguel’esponente dipietrista - è legataal costo <strong>del</strong>l’allumina con unaccordo raggiunto anche inquesto caso grazie all’intervento<strong>del</strong> MiSE. Rimarrebbero dadefinire solo le garanzie cheAlcoa pretenderebbe da Klesche <strong>il</strong> numero degli organici datraghettare nel nuovo soggettosubentrante. Siamo in attesa diuna convocazione al MiSE cheperò tarda ad arrivare nonostantele forti pressioni sindacalie nonostante <strong>il</strong> sottosegretarioDe Vincenti e <strong>il</strong> ministroPassera nel corso <strong>del</strong><strong>la</strong> loro visitaa Carbonia abbiano garantitoun incontro prima <strong>del</strong>le festenatalizie: è un comportamentoinaccettab<strong>il</strong>e - concludeLai - e per questo motivo è stataprevista una grande manifestazionea Roma che vedrà <strong>la</strong>partecipazione di oltre 500 <strong>la</strong>voratoriche porteranno nel<strong>la</strong>Capitale tutta <strong>la</strong> loro rabbia perl’indifferenza <strong>del</strong>le istituzioni.Nel frattempo l’IDV ai massim<strong>il</strong>ivelli - con <strong>il</strong> presidenteAntonio Di Pietro, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>enazionale Lavoro MaurizioZipponi e <strong>il</strong> deputato e segretarioregionale Federico Palomba- adotteranno tutti gli strumentidi pressione necessari affinchél’incontro dei rappresentantidei <strong>la</strong>voratori con quelli <strong>del</strong>MiSE possa effettuarsi in tempirapidi».FORMAZIONE AI SENSIDELL’ART 267 DEL D.P.R.207/2010 DI UN ELENCO DIPROFESSIONISTI QUALI-FICATI PER L’AFFIDA-MENTO DEI SERVIZI TEC-NICI ATTINENTI L’INGE-GNERIA E L’ARCHITETTU-RA CONNESSI ALLO STU-DIO, PROGETTAZIONE, DI-REZIONE DEI LAVORI, CO-ORDINAMENTO ELLA SI-CUREZZA IN FASE DI PRO-GETTAZIONE E DI ESECU-ZIONE DELLE OPERE,COLLAUDO, SUPPORTOAL R.U.P., E ALTRE ATTIVI-TÀ ACCESSORIE, DI IM-PORTO STIMATO INFE-RIORE A 100.000,00 EURO,I.V.A. E TASSE ESCLUSI, AISENSI DELL’ART. 91 COM-MA 2 DEL D.LGS. 163/2006 ESS. MM. II.La dichiarazione didisponib<strong>il</strong>ità, redatta in cartasemplice secondo lo schema disponib<strong>il</strong>esul sito: www.comune.arbus.ca.ite sul sito www.regione.sardegna.it,dovrà pervenireall’Ufficio Protocollo <strong>del</strong> Comunedi Arbus a mezzo raccomandataa/r, entro <strong>il</strong> 21 gennaio2013.Il Responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong> ServizioIng. Ales<strong>san</strong>dro PaniBar Ristorante PizzeriaArgentariadi Cosimo e Giovanni CuiNUOVI LOCALICON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI(Matrimoni - Sa<strong>la</strong> da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere)Tabacchi - Lotto - TotocalcioARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS(angolo retro Ospedale CTO)


Lavoro numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 20135A GENNAIO 2013 GLI EX ROCKWOOLTUTTI A LAVORO IN ATI IFRASLavoratori Rockwool in galleriaTutti i 54 <strong>la</strong>voratori ex-Rockwoolsaranno ricollocati all’interno<strong>del</strong> progetto di bonifica eripristino ambientale <strong>del</strong>le areeminerarie dismesse, che saràrealizzato dal<strong>la</strong> società ATI IN-FRAS. Alle maestranze saràofferto un contratto di servizioa tempo indeterminato, integratoda un contratto aggiuntivodi II livello basato sullequalifiche professionali e concordatocon le organizzazionisindacali. Per questa finalità è’stato anticipato al prossimo 11gennaio l’incontro tra <strong>la</strong> Regione,<strong>la</strong> societa’Ati Infras e le organizzazionisindacali per verificare<strong>la</strong> forma contrattuale daut<strong>il</strong>izzarsi nel ricollocamentodegli ex dipendenti Rockwool.La soluzione sarebbe <strong>la</strong> via piùlogica, in quanto quel<strong>la</strong> auspicatadai <strong>la</strong>voratori d’essere assuntida Igea, è impedita dalrecente decreto di spending reviewsul contenimento <strong>del</strong><strong>la</strong>spesa pubblica e <strong>il</strong> divieto dinuove assunzioni.Tuttavia <strong>la</strong> Regione ha assuntoimpegno di ricollocare quest<strong>il</strong>avoratori, che fino al<strong>la</strong> vig<strong>il</strong>iadi Natale sono rimasti asserragliatidentro <strong>la</strong> miniera V<strong>il</strong><strong>la</strong>marinadi Monteponi, dandoad essi un contratto definitivopresso l’Ati Ifras che si occupaper conto <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione in <strong>la</strong>voridi recupero ambientale. Inordine ad alcuni momenti ditensione registrati tra <strong>la</strong>voratoriex Rockwool e Giunta regionale,l’Assessore regionale Ales<strong>san</strong>draZedda ha commentatoche “In una vertenza diffic<strong>il</strong>esono comprensib<strong>il</strong>i e naturalimomenti di tensione, in cuipuò scappare qualche paro<strong>la</strong> ditroppo, soprattutto a chi da annivive <strong>il</strong> dramma <strong>del</strong><strong>la</strong> messain discussione <strong>del</strong> futuro personalee <strong>del</strong><strong>la</strong> propria famiglia”.“Ai <strong>la</strong>voratori, dopo <strong>il</strong>confronto con i 54 <strong>la</strong>voratori<strong>del</strong><strong>la</strong> ex Rockwool, è statoprospettato <strong>il</strong> ricollocamentoall’interno <strong>del</strong> progetto di bonificae ripristino ambientale <strong>del</strong>learee dei siti dismessi, chesarà realizzato dal<strong>la</strong> società AtiInfras. “Chiediamo rispetto perle istituzioni, in primis <strong>la</strong> Giuntae l’intero Consiglio regionale,che su questa, cosi’ come sututte le altre vertenze <strong>del</strong> Sulcise <strong>del</strong>le altre aree di crisi, si sonosempre schierati e impegnatiper trovare e favorire soluzioniche salvaguardino i <strong>la</strong>voratorie i loro diritti”.PER L’ATTESO RILANCIO DI EURALLUMINAINTERVIENE LA REGIONE TRAMITE SFIRSEuralluminaLa Giunta regionale, su proposta<strong>del</strong> presidente, Ugo Cappel<strong>la</strong>cci,d’intesa con gli assessorati<strong>del</strong>l’industria e <strong>del</strong><strong>la</strong> programmazione,ha approvato <strong>il</strong>disegno di legge re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong>partecipazione <strong>del</strong> r<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong><strong>la</strong>Eurallumina Spa, tramitel’intervento finanziario <strong>del</strong><strong>la</strong>SFIRS.“Abbiamo mantenuto l’impegno- ha sottolineato <strong>il</strong> presidente- di trovare una soluzioneal<strong>la</strong> grave situazione economico-sociale<strong>del</strong> Sulcis, un territoriocaratterizzato da una recessioneche investe un siste<strong>mai</strong>ndustriale che un temporappresentava un’eccellenza”.“Con un’assidua e determinataazione politica - ha affermatol’assessore regionale <strong>del</strong>l’industria,Ales<strong>san</strong>dra Zedda - abbiamoaffrontato le principalicriticità <strong>del</strong> polo mineral-metallurgicodando seguito agliaccordi stipu<strong>la</strong>ti al Ministero<strong>del</strong>lo Sv<strong>il</strong>uppo economico per<strong>la</strong> ripresa produttiva <strong>del</strong>l’impiantodi Portovesme, attraversouna strategia mirata al<strong>la</strong> riduzionedei costi energetici,definita con le amministrazion<strong>il</strong>ocali e le organizzazioni sindacali.”Il progetto prevede <strong>la</strong>costituzione di una NewCo, icui soci saranno <strong>la</strong> Regione(tramite <strong>la</strong> SFIRS), ed Eurallumina/ Rusal.La nuova società, ha comeobiettivo <strong>la</strong> realizzazione e <strong>la</strong>gestione di una centrale elettrica“a cogenerazione a carbone”e <strong>del</strong>le infrastrutture corre<strong>la</strong>teper <strong>la</strong> produzione di vaporeed energia da fornire allostab<strong>il</strong>imento di Portovesme.RIAPERTI I TERMINI DEL BANDODEL FOTOVOLTAICO 2012Dieci m<strong>il</strong>ioni di euro per favorire<strong>la</strong> diffusione nel territorioregionale di nuove cooperativee potenziare quelle già esistenti.E’ <strong>il</strong> contenuto di una <strong>del</strong>ibera,presentata dall’assessore <strong>del</strong>Lavoro, Antonello Liori, e approvatadal<strong>la</strong> Giunta regionale.Il finanziamento, a valere sulfondo sociale (FSE) gestito dall’assessorato<strong>del</strong> Lavoro, è cosìripartito: 1,5 m<strong>il</strong>ioni di euro per<strong>la</strong> diffusione di nuove cooperative,tramite incentivi a fondoperduto con almeno un sociodisoccupato, priv<strong>il</strong>egiando learee di crisi ed i territori a rischiospopo<strong>la</strong>mento; 8,5 m<strong>il</strong>ioniper <strong>il</strong> potenziamento <strong>del</strong>lecooperative esistenti, tramite <strong>la</strong>creazione di un fondo di ingegneriafinanziaria per partecipazionial capitale.“Abbiamo voluto mettere a sistemagli interventi a favore <strong>del</strong>settore, cercando soluzioni per<strong>il</strong> finanziamento anche attraversofondi comunitari - ha sottolineatoLiori - Infatti, i soli fondiregionali, considerate le difficoltàdeterminate dalle regole<strong>del</strong> ‘Patto di stab<strong>il</strong>ità interno’,rischiano di limitare gli interventi.Questa soluzione consentedi coprire l’intero mercato<strong>del</strong><strong>la</strong> cooperazione, diversificandogli interventi secondo leesigenze”.“In questo periodo di forte crisi,<strong>la</strong> cooperazione ha dimostratodi reggere più di altri, non perdendoneanche un posto di <strong>la</strong>voro,affrontando con capacitàle difficoltà, riuscendo a creareoccupazione anche nelle zonepiù diffic<strong>il</strong>i – ha concluso l’assessore- L’attenzione <strong>del</strong><strong>la</strong>Regione verso questo mondo èsempre elevata, sia in terminieconomici (7,4 m<strong>il</strong>ioni di eurostanziati, programmati e gestitinel 2012) che sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>onormativo, con l’approvazionein Giunta regionale <strong>del</strong> ddl diModificate dall’Assessorato<strong>del</strong>l’Industria le modalità di assegnazionedei contributi asoggetti privati diversi dalleimprese per <strong>la</strong> realizzazione diimpianti fotovoltaici destinatial<strong>la</strong> produzione di energia per<strong>il</strong> proprio fabbisogno e inoltreriaperti i termini per presentaredomanda. La nuova modalitàterrà conto per l’assegnazione<strong>del</strong> contributo <strong>del</strong>l’ordine cronologicodi spedizione <strong>del</strong><strong>la</strong>domanda tramite posta raccomandata.Ricordiamo che possono partecipareal bando le persone fisiche,i condomini e gli enti noncommerciali che, al di fuori<strong>del</strong>l’esercizio di attività di impresa,ut<strong>il</strong>izzano l’impianto fotovoltaicoa fini privati, ossiaper usi domestici, <strong>il</strong>luminazione,alimentazione di apparecchielettrici... L’aiuto consisteràin un contributo in conto capitalepari a 700 euro per kw instal<strong>la</strong>toe potrà essere richiesto,in partico<strong>la</strong>re, per impianti fotovoltaiciubicati in Sardegna,di potenza nominale inclusa tra1kw e 20kw, appartenenti al tipo“su edificio” e ad una <strong>del</strong>leseguenti tipologie: abitazioneprivata, condominio o edificidi organizzazioni non commerciali.L’intervento sarà attuatocon due procedure a sportello,distinte in base al<strong>la</strong> data di entratain esercizio <strong>del</strong>l’impianto:1) per gli impianti entrati inesercizio dal 1 gennaio 2012all’ 8 novembre 2012, <strong>la</strong> domandadeve essere comp<strong>il</strong>ataon-line a partire dalle ore 9 <strong>del</strong>22 gennaio 2013 e spedita tramiteposta raccomandata a partiredalle ore 8.30 <strong>del</strong> 5 febbraio2013 e fino alle 13 <strong>del</strong> 14febbraio 2013.2) per quelli entrati in eserciziodal 9 novembre 2012, <strong>la</strong> domandadeve essere comp<strong>il</strong>ataon-line a partire dalle ore 9 <strong>del</strong>19 febbraio 2013 e spedita tramiteposta raccomandata a partiredalle ore 8.30 <strong>del</strong> 26 febbraio2013 e fino alle ore 13<strong>del</strong> 20 giugno 2013.La domanda validata on linenel periodo di apertura <strong>del</strong>losportello, stampata e sottoscrittadal responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’impiantoe completa <strong>del</strong><strong>la</strong> documentazionedovrà essere trasmessa,esclusivamente tramiteposta raccomandata con ricevutadi ritorno all’indirizzo:Regione Autonoma <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna-Servizio energia- vialeTrento, 69- 09123 CagliariPer informazioni sul bando èpossib<strong>il</strong>e contattare <strong>il</strong> Servizioai numeri 070 606 2413, 070606 2314, 070 606 2430 e 070606 2301 oppure all’indirizzoe-ma<strong>il</strong> bandofotovoltaico@regione.sardegna.it10 MILIONI PER NUOVE COOPERATIVEE POTENZIARE QUELLE ESISTENTIriordino <strong>del</strong> sistema, che nonsostituisce ma integra e coordina<strong>la</strong> normativa regionalevigente, stab<strong>il</strong>endo un quadrounitario e coerente di istituti edi interventi”.IL TUO GIORNALEIN ABBONAMENTO O IN EDICOLA


6 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 PoliticaCARBONIAINSEDIATO IL CONSIGLIO COMUNALEFORMATO DAI RAGAZZIProprio <strong>il</strong> giorno <strong>del</strong>l’anniversario<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong><strong>la</strong>città (18 dicembre), al Comunedi Carbonia si è insediato <strong>il</strong>nuovo Consiglio Comunale deiRagazzi, al<strong>la</strong> presenza <strong>del</strong> Vicesindacoe <strong>del</strong><strong>la</strong> Giunta, deicomponenti <strong>del</strong><strong>la</strong> Commissioneper le Politiche Giovan<strong>il</strong>i. Nel<strong>la</strong>sa<strong>la</strong> Polifunzionale di piazzaRoma, gremita di ragazzi, insegnanti,genitori, rappresentanti<strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>l’ordine e <strong>del</strong>l’associazionismocittadino, i quindiciragazzi eletti nelle diversescuole <strong>del</strong><strong>la</strong> città si sono presentatie hanno esposto <strong>il</strong> proprioprogramma. In un climafestoso al precedente ConsiglioComunale dei Ragazzi, rappresentatoda diversi consiglieri, èsubentrato <strong>il</strong> nuovo, tramite <strong>la</strong>consegna simbolica <strong>del</strong><strong>la</strong> fasciatricolore al nuovo Sindaco, ElisaZurru.Il nuovo Consiglio Comunaledei Ragazzi è così composto:Sindaco: Elisa Zurru (Scuo<strong>la</strong>Elementare “F. Ciusa).Assessorato al<strong>la</strong> Creatività eTempo Libero: Elisa Zurru(Scuo<strong>la</strong> Elementare “F. Ciusa),P<strong>il</strong>lo<strong>la</strong> Ruggero (Scuo<strong>la</strong> MediaCortoghiana), Nicolò Scandariato(Scuo<strong>la</strong> Media Cortoghiana).Assessorato allo Sport:Edoardo Luche (Scuo<strong>la</strong> Media“Don M<strong>il</strong>ani”), Antonio Murgia(Scuo<strong>la</strong> Elementare “G. Deledda”).Assessorato all’Ambiente:Evelyn Olivieri (Scuo<strong>la</strong> Media“G.Pascoli), Ilenia Piras(Scuo<strong>la</strong> Media “G. Pascoli).Assessorato Arte e Cultura: D<strong>il</strong>ettaSanna (Scuo<strong>la</strong> Elementare“G. Deledda”), Roberta Manca(Scuo<strong>la</strong> Media Bacu Abis), AuroraMusino (Scuo<strong>la</strong> Elementare“F. Ciusa). Assessorato al<strong>la</strong>Scuo<strong>la</strong>: Alessia Musa (Scuo<strong>la</strong>Elementare Cortoghiana),Arianna Orrù (Scuo<strong>la</strong> ElementareCortoghiana), Alice Zurru(Scuo<strong>la</strong> Elementare “F. Ciusa).Assessorato al<strong>la</strong> Solidarietà:Lorenzo Deidda (Scuo<strong>la</strong> Media“G. Pascoli), Gaia Desogus(Scuo<strong>la</strong> Media “Don M<strong>il</strong>ani”).Al termine <strong>del</strong><strong>la</strong> cerimonia, ipresenti hanno preso parte al<strong>la</strong>deposizione di una corona al<strong>la</strong>memoria di tutti i minatori, offertadall’Associazione Amici<strong>del</strong><strong>la</strong> Miniera, posata ai piedi<strong>del</strong><strong>la</strong> Statua <strong>del</strong> Minatore, neigiardini pubblici di piazza Marm<strong>il</strong><strong>la</strong>.Questo atto ha rappresentato<strong>la</strong> prima “uscita pubblica”<strong>del</strong> nuovo baby Sindaco, simbolo<strong>del</strong> legame fondamentaleche unisce ”passato e futuro”,vecchie e nuove generazioni.“Il senso di queste manifestazioniè <strong>la</strong>nciare un segnale allenuove generazioni: nonostantele difficoltà che stiamo attraver<strong>san</strong>do,non è concesso arrendersi,ma bisogna guardare consperanza al domani, recitandoun ruolo di primo piano; proprioi ragazzi sono chiamati adappropriarsi degli strumenti piùincisivi per diventare interpretidi una svolta sociale ed economicache sicuramente vedrà lorocome protagonisti”.I CIRCA 30 MILA ALLOGGI DI PROPRIETA’ AREADISPONGONO ADESSO DELLA CARTA DEI SERVIZISono poco meno di 30 m<strong>il</strong>a gli alloggi di proprietà Area (ex IACP) esistenti in Sardegna. Si tratta<strong>del</strong> più consistente patrimonio immob<strong>il</strong>iare iso<strong>la</strong>no e di cui, nelle scorse settimane, è statapresentata a V<strong>il</strong><strong>la</strong> Devoto <strong>la</strong> Carta dei servizi <strong>del</strong>l’Azienda regionale per l’ed<strong>il</strong>izia abitativa(Area). La Carta è stata presentata dall’assessore dei Lavori pubblici, Ange<strong>la</strong> Nonnis, e dai vertici<strong>del</strong>l’azienda. In 88 pagine b<strong>il</strong>ingue, italiano e sardo, <strong>la</strong> Carta sintetizza tutto ciò che un inqu<strong>il</strong>inodi Area deve sapere riguardo al<strong>la</strong> struttura <strong>del</strong>l’azienda, alle attività, ai servizi svolti eagli standard qualitativi e soprattutto in re<strong>la</strong>zione alle procedure a tute<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’utente. Il documentochiarisce quale deve essere <strong>il</strong> comportamento da adottare in diverse situazioni nell’ambitodei rapporti di locazione. È in sostanza un patto, ispirato dai principi di trasparenza, tra Areae tutti coloro che abitano le case <strong>del</strong>l’azienda che va al di là anche dei vincoli contrattuali.“La Carta dei servizi di Area contribuisce a rendere le istituzioni più accessib<strong>il</strong>i migliorando irapporti tra i cittadini e gli uffici pubblici - ha detto l’assessore Nonnis - questi processi devonoattivarsi non esclusivamente perché lo impongono le norme, ma anche e soprattutto perché è opportunoe doveroso costruire occasioni di ascolto e di dialogo tre le strutture amministrative el’utenza. A maggior ragione quando <strong>la</strong> struttura pubblica in questione si occupa di un bene primariocoma <strong>la</strong> casa”.Nel<strong>la</strong> Carta, per esempio, si trovano risposte su come avviene <strong>la</strong> scelta o come procedere per <strong>il</strong>cambio o <strong>la</strong> manutenzione di un alloggio, su come è determinato e come può variare <strong>il</strong> canone,su come funziona l’autogestione, <strong>il</strong> condominio e anche riguardo a quali norme di buon vicinatoè opportuno attenersi. Si trovano tutte le indicazioni sull’acquisto di un alloggio assegnato, suldiritto di pre<strong>la</strong>zione o sul<strong>la</strong> decadenza <strong>del</strong>l’assegnazione. Si potranno individuare con precisionele spese di manutenzione a carico di Area e quelle a carico degli inqu<strong>il</strong>ini in merito all’uso diascensore, autoc<strong>la</strong>ve, spazi coperti, giardini, riscaldamento e altro ancora.La versione <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta in limba sarda comuna ha <strong>il</strong> chiaro intento di sottolineare <strong>la</strong> specialitàlinguistica <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione Sardegna e di rafforzarne lo spirito identitario. Sono disponib<strong>il</strong>i sul sitowww.area.sardegna.it anche le traduzioni in tutti gli idiomi presenti nell’iso<strong>la</strong>: Campidanese,Cata<strong>la</strong>no, Gallurese, Logudoresu, Sassarese e Tabarchino.La Carta si artico<strong>la</strong> precisamente in quattro parti più una prefazione. La parte prima è inerenteai principi fondamentali di eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, efficienza edefficacia che ispirano l’attività di Area.La parte seconda rappresenta <strong>il</strong> cuore <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta e contiene <strong>la</strong> descrizione degli standard qualitativiche l’Ente si impegna ad osservare nell’erogazione dei servizi e nello svolgimento <strong>del</strong>leattività quali, <strong>la</strong> semplificazione <strong>del</strong>le procedure, <strong>la</strong> trasparenza, <strong>la</strong> comunicazione e l’informazione,l’accoglienza, <strong>la</strong> cortesia e <strong>la</strong> disponib<strong>il</strong>ità.La parte terza attiene al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’utente, attivab<strong>il</strong>e se si verificano disservizi, mediante <strong>la</strong>presentazione <strong>del</strong> rec<strong>la</strong>mo. È prevista inoltre una costante attività di verifica <strong>del</strong>l’osservanza<strong>del</strong>le prescrizioni <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta attraverso r<strong>il</strong>evazioni periodiche. A confermare <strong>il</strong> carattere dinamico<strong>del</strong> documento è <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità da parte degli utenti di formu<strong>la</strong>re suggerimenti che potrannoportare anche al<strong>la</strong> modifica <strong>del</strong><strong>la</strong> Carta stessa.La parte quarta descrive i diritti e i doveri degli assegnatari per favorire <strong>la</strong> gestione diretta deiservizi e incrementare <strong>la</strong> consapevolezza.Chiude <strong>il</strong> Rego<strong>la</strong>mento per <strong>la</strong> suddivisione <strong>del</strong>le spese accessorie tra Area e assegnatari checonsente di conoscere nel dettaglio, e senza recarsi negli uffici, quali spese manutentive sono acarico degli inqu<strong>il</strong>ini e quali, invece, sono a carico <strong>del</strong>l’Azienda. Proprio perché integrativa, <strong>la</strong>Carta dei servizi sarà consegnata all’assegnatario al momento <strong>del</strong><strong>la</strong> stipu<strong>la</strong> <strong>del</strong> contratto.Area costituisce lo strumento attraverso cui <strong>la</strong> Regione risponde al<strong>la</strong> domanda abitativa di soggettiche ver<strong>san</strong>o in condizioni economiche e sociali disagiate. L’azienda fa fronte alle esigenzeabitative dei cittadini sia attraverso <strong>la</strong> realizzazione di programmi costruttivi, sia attraverso <strong>la</strong>gestione <strong>del</strong>l’imponente patrimonio che negli anni è venuto a costituirsi: <strong>il</strong> più importante <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>con circa 28.000 alloggi. Altrettanti sono gli utenti che, con le rispettive famiglie, abitanole case <strong>del</strong>l’Azienda regionale.LE ASSOCIAZIONI DEL SOCCORSO 118OPERANO ANCORA SENZA CONVENZIONEA metà mese scorso l’Assemblea<strong>del</strong>le Associazioni di Volontariatooperanti nel Serviziodi Emergenza Urgenza 118 nelterritorio di competenza <strong>del</strong><strong>la</strong>ASL 7, rappresentate dal SO-COR, quale organismo di coordinamento,si sono riunite pervalutare lo stato di attuazione<strong>del</strong> piano operativo di col<strong>la</strong>borazionecol Servizio 118 Regionale,presentato nel febbraio2012, al<strong>la</strong> luce <strong>del</strong><strong>la</strong> convenzionesig<strong>la</strong>ta <strong>il</strong> 7 novembre 2011,nell’Assessorato Regionale al<strong>la</strong>Sanità, tra <strong>la</strong> Regione Sardegnae le rappresentanze <strong>del</strong> Volontariatoe <strong>del</strong>le Cooperative Sociali.La proposta di servizio <strong>del</strong>leassociazioni aderenti, presentatacongiuntamente, attraverso <strong>il</strong>SOCOR, <strong>del</strong>ineava <strong>il</strong> pianooperativo, che, oltre a riconfermaresostanzialmente i servizigià svolti, ne ampliava <strong>la</strong> propostaartico<strong>la</strong>ndo<strong>la</strong> per sv<strong>il</strong>uppareuna migliore copertura <strong>del</strong>territorio e un’assistenza piùprecisa, seguendo attentamentele direttive <strong>del</strong><strong>la</strong> convenzioneregionale.Ad oggi, nonostante i solleciti,a tale proposta non è pervenutaalcuna risposta. Parimenti, invece,sono sollecitati interventi,direttive e verifiche già allineantial<strong>la</strong> nuova convenzione.A seguito <strong>del</strong>le analisi di quantoesposto, unanimemente, leAssociazioni di Volontariatooperanti nel Servizio di EmergenzaUrgenza 118 nel territoriodi competenza <strong>del</strong><strong>la</strong> ASL 7,rappresentate dal SOCOR, hanno<strong>del</strong>iberato che:- Le Associazioni non sosterrannole richieste di ampliamento<strong>del</strong> servizio 118 in occasione<strong>del</strong> solo periodo di festenatalizie.- Le Associazioni non sigleranno<strong>il</strong> protocollo <strong>del</strong><strong>la</strong> nuovaconvenzione con <strong>la</strong> ASL 7, se,precedentemente, non sarà presentato<strong>il</strong> piano operativo con <strong>il</strong>ruolo, definito, di ogni associazionenel sistema di soccorso.Auspicando che un’assistenzaefficiente e uguale per i cittadinidi tutto <strong>il</strong> territorio sia interessecondiviso, chiediamo unmaggior rispetto per le associazionidi volontariato e le suerappresentanze democraticamenteelette, considerandol’importante ruolo svolto, dasempre, dal volontariato localenell’assistenza verso tutti, senzadistinzione di stato sociale o dislocazioneterritoriale.COMUNE DI GONNESAPROV. CARBONIA IGLESIASBANDO DI GARAAPPALTO DEI LAVORI DI:“IL GIARDINO MEDITERRA-NEO” RECUPERO PAESAGGISTICO AMBIENTALE DIUN’AREA COMUNALE INTERESSATA DA ATTIVITÀESTRATTIVA DISMESSALuogo di esecuzione: Gonnesa – Loc. Is Terrazzus; Importo complessivo <strong>del</strong>l’appalto (compreso glioneri di sicurezza) € 183.600,00; Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso €3.600,00; Importo complessivo <strong>del</strong>l’appalto al netto degli oneri <strong>del</strong><strong>la</strong> sicurezza € 180.000,00; Le offertedevono pervenire entro le ore 12.00 <strong>del</strong> 20 febbraio 2013 al protocollo generale <strong>del</strong> Comune, all’indirizzo:Comune di Gonnesa Via Sant’Andrea – 09010 Gonnesa (CI).Il Responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong> ProcedimentoF.to Ing. Ales<strong>san</strong>dra Farigu


Politica numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 20137UNO SCANDALOSO E PARTIGIANO TURISMO RELIGIOSOSENZA SANT’ANTIOCO E LA SETTIMANA SANTA D’IGLESIASUn ulteriore e decisivo passoavanti verso <strong>la</strong> piena valorizzazione<strong>del</strong>le potenzialità <strong>del</strong> turismoreligioso in Sardegna. LaGiunta regionale ha riconosciutoufficialmente, con l’approvazionedi una <strong>del</strong>ibera propostaoggi <strong>del</strong>l’assessore Luigi Cri-Sant’Antioco - Sagra Santo Martiresponi, <strong>la</strong> valenza turistica dei‘Cammini’ e degli ‘Itinerari<strong>del</strong>lo spirito’ <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna aifini <strong>del</strong><strong>la</strong> promozione e <strong>del</strong>consolidamento sui mercati diun segmento turistico capace didiversificare i flussi e perfettamenteintegrato con le lineed’azione strategiche <strong>del</strong><strong>la</strong> Regione:identità, trasversalità edestagionalizzazione. Il provvedimentostab<strong>il</strong>isce che sarannoistituiti un registro dei‘Cammini di Sardegna’ e unodegli ‘Itinerai <strong>del</strong>lo spirito’, tenutidall’assessorato <strong>del</strong> Turismo,e che l’assessore competenteindividuerà tipologie eparametri necessari per l’identificazioneufficiale da parte<strong>del</strong><strong>la</strong> Regione, fermi restando iriconoscimenti di tipo ecclesiastico,nonché quelli nazionalied europei, che ogni camminoo itinerario potrà eventualmenteottenere.RICONOSCIMENTO UFFI-CIALE DI CAMMINI E ITI-NERARI DELLO SPIRITO.“Si tratta di un’attestazione istituzionaledei percorsi religiosi<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna - afferma Crisponi- e, più in generale, di unprogetto che mira a dare unitarietàa un’infinita serie di segnispirituali custoditi dalle comunitàe a creare una rete integrataaperta a tutti i centri ‘vocati’e a quelli che si trovano lungo ipercorsi”. Primo atto <strong>del</strong> progettoè stato <strong>il</strong> Forum regionale‘Cultura religiosa e turismo –Itinerari <strong>del</strong>lo Spirito’, svoltosinell’antico borgo di Galtellìdieci giorni fa: “Ora proseguiamonel<strong>la</strong> nostra opera – aggiungel’esponente <strong>del</strong><strong>la</strong> Giunta- <strong>la</strong>vorando al<strong>la</strong> creazione diun’offerta strutturata e competitiva– afferma l’assessore Crisponi- basata su manifestazionia forte connotazione spiritualee identitaria. L’assessorato<strong>del</strong> Turismo ha attivato unpercorso progettuale orientato ainserire gli ‘Itinerari <strong>del</strong>lo spirito’<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna nell’ambitodei percorsi religiosi nazionalie internazionali tramite un’attivitàdi regia regionale sul<strong>la</strong> f<strong>il</strong>iera<strong>del</strong> turismo religioso checomprende varie manifestazionireligiose, compresi i Fuochidi S. Antonio e i Riti <strong>del</strong><strong>la</strong> SettimanaSanta”. Seguiranno <strong>il</strong>consolidamento di eventi concontenuti identitari – spiritualie <strong>la</strong> promozione <strong>del</strong>l’immagineunitaria <strong>del</strong><strong>la</strong> cultura religiosa eturismo in Sardegna, anche attraverso<strong>il</strong> sito www.camminidisardegna.it.Il Consorzio di Bonifica <strong>del</strong><strong>la</strong>Sardegna Meridionale ha approvato<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio di previsioneper l’anno 2013. Per <strong>il</strong> terzoanno consecutivo è diminuito <strong>il</strong>costo <strong>del</strong>l’acqua a carico deiconsorziati, sceso a 210 euro(nel 2010 era fissato a 250 euroe nel 2011 a 230 euro), mentrequello di manutenzione ha subìtouna riduzione <strong>del</strong> 20% rispettoai valori massimi raggiuntinel 2008. Ciò è statopossib<strong>il</strong>e, non solo in virtù diuna ocu<strong>la</strong>ta gestione <strong>del</strong>le risorseeconomiche e <strong>del</strong> contenimento<strong>del</strong><strong>la</strong> spesa ma, soprattutto,attraverso una politicaamministrativa rivolta ad aumentare<strong>la</strong> produttività e a diversificarel’ambito operativo,attraverso <strong>la</strong> realizzazione direttacon <strong>il</strong> personale ed i mezzi<strong>del</strong> Consorzio per quei <strong>la</strong>voriche in precedenza erano affidatia ditte esterne. Questo ha richiesto<strong>il</strong> rinnovo graduale <strong>del</strong>parco mezzi operativi e <strong>del</strong>leattrezzature, e <strong>la</strong> formazione<strong>del</strong> personale. Non a caso,POTENZIALITA’ SARDENEL TURISMO RELIGIOSO.Il turismo religioso è un segmentoche coinvolge circa 300m<strong>il</strong>ioni di persone in tutto <strong>il</strong>mondo per un valore complessivo,secondo i dati Wto(World tourism organization),di 18 m<strong>il</strong>iardi di dol<strong>la</strong>ri. Secondouna ricerca <strong>del</strong>l’Isnart, inItalia <strong>il</strong> settore movimenta inmedia, ogni anno, 5,6 m<strong>il</strong>ionidi visite di pellegrini (3,3 m<strong>il</strong>ionidi presenze straniere e 2,3m<strong>il</strong>ioni italiane). “Le potenzialità<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna - aggiungel’esponente <strong>del</strong><strong>la</strong> Giunta - sononotevoli grazie al suo patrimonioidentitario – spirituale materialee immateriale, composto,da una parte, da edifici,monumenti e siti ad alta valenzareligiosa e da una miriade ditestimonianze <strong>la</strong>sciate da <strong>san</strong>tisul territorio e, dall’altra, dalsentimento di devozione <strong>del</strong><strong>la</strong>popo<strong>la</strong>zione”. Su questa base siinnestano i ‘Cammini’ e ‘Itinerari<strong>del</strong>lo Spirito’: molte comunitàsi identificano nel culto perun <strong>san</strong>to, che rappresenta <strong>il</strong> comunedenominatore degli itineraridi pellegrinaggio, camminiintrisi di spiritualità, ma al contempo,anche percorsi di interessestorico, culturale e naturalistico,fonte di conoscenza<strong>del</strong> territorio per <strong>il</strong> pellegrino eper i viaggiatori non credenti.OFFERTA TURISTICA UNI-TARIA E INTEGRATA. “Lavalorizzazione di tali flussi -adesso si stanno cogliendo i risultatipositivi di questa programmazione,con l’aumento<strong>del</strong> fatturato <strong>del</strong>le opere eseguite.In sintesi: più <strong>la</strong>voro e minoricosti unitari. Viene confermato<strong>il</strong> mantenimento <strong>del</strong>l’attualeorganico <strong>del</strong> personale e,anche per <strong>il</strong> prossimo anno, siprevede l’assunzione di 100operai stagionali: ciò sarà possib<strong>il</strong>egrazie ai finanziamentimessi a disposizione dal<strong>la</strong> Regioneattraverso <strong>la</strong> legge regionalen. 7/2012, articolo 34,conclude Crisponi - è un fattoredi sv<strong>il</strong>uppo di aree e strade ruralie di percorsi esistenti o invia di individuazione, legati adaspetti storici e a connotazionireligiose, ma anche collegatiidealmente alle vie <strong>del</strong> gusto, aipercorsi <strong>del</strong>l’artigianato, ossiaun valore aggiunto a quanto già<strong>la</strong> Sardegna può offrire ai suoivisitatori in termini di bellezzepaesaggistiche e architettoniche”.I percorsi potranno esserepercorsi a piedi, a cavallo o coltrenino verde, specie in periodidi bassa stagione e messi a sistemacon manifestazioni e festereligiose iso<strong>la</strong>ne. I maggiorioperatori <strong>del</strong>l’intermediazioneturistica operanti nel segmentohanno già individuato tre cammini,cap<strong>il</strong><strong>la</strong>rmente estesi sulterritorio regionale: quello diSan Giorgio Vescovo di Suelli,dal<strong>la</strong> Trexenta alle Baronie,quello di Santu Jacu, dal Campidanodi Cagliari al<strong>la</strong> Barbagia,e quello dei Santi e MartiriSardi, dal<strong>la</strong> Gallura al<strong>la</strong> Marm<strong>il</strong><strong>la</strong>,ai quali si aggiungono,per esempio, le celebrazioni de‘Los m<strong>il</strong>agros’ <strong>del</strong> Cristo diGaltellì, <strong>il</strong> pellegrinaggio a Laconinei luoghi in cui nacque evisse Sant’Ignazio, quello al<strong>la</strong>casa di Fra’ Nico<strong>la</strong> a Gesturi,quello di Santa Barbara, nelSulcis, e di Sant’Efisio, nelBasso Campidano, e altri sulterritorio regionale.OK AL BILANCIO 2013 CON INFERIORE COSTO ACQUANEL CONSORZIO BONIFICA SARDEGNA MERIDIONALECOMUNE DI CARLOFORTEIglesiasSede Comunale: Via Garibaldi, 72 - 09014 - Tel. 0781.8589200 Fax 0781.855808Sito Ufficiale <strong>del</strong> Comune (official website): www.comune.carloforte.ca.itcomma 11. “In questo modo –spiega <strong>il</strong> direttore generale <strong>del</strong>Consorzio, Roberto Meloni –non intacchiamo <strong>il</strong> nostro b<strong>il</strong>ancioe, allo stesso tempo, rafforziamo<strong>la</strong> nostra pianta organicanei periodi cruciali <strong>del</strong>leattività nei campi. Inoltre assicuriamo<strong>il</strong> prosieguo degli interventidi manutenzione diretta<strong>del</strong> Consorzio”. Un altro importanterisultato è l’azzeramentodi tutta <strong>la</strong> pregressa situazionedebitoria con l’ENAS,che aveva toccato <strong>il</strong> valoremassimo di circa 27 m<strong>il</strong>ioni dieuro nel 2004. Questa è statarisolta con un piano di recuperosettennale conclusosi nel 2012.Tra le opere pubbliche vengonoconfermati, per <strong>il</strong> 2013,l’esecuzione <strong>del</strong> Riordino fondiario,<strong>la</strong> realizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> digasul Rio Monte Nieddu e IsCanargius ed <strong>il</strong> completamento<strong>del</strong>l’instal<strong>la</strong>zione dei misuratorielettronici dei volumi idriciin tutto <strong>il</strong> Campidano: quest’ultimoè un intervento fondamentaleche metterà tutti i consorziatinelle condizioni di monitorarel’irrigazione e le re<strong>la</strong>tivespese di gestione <strong>del</strong>l’acqua.Sono infine confermati ancheper <strong>il</strong> prossimo anno so<strong>la</strong>re i finanziamenti<strong>del</strong><strong>la</strong> Regione per<strong>il</strong> Servizio di Piena a supportodegli Uffici <strong>del</strong> Genio Civ<strong>il</strong>e diCagliari e di Oristano.IL SEN. FRANCESCO SANNASUL PARCO GEOMINERARIOIl senatore democraticoFrancesco Sanna, prima <strong>del</strong>l’apertura<strong>del</strong>le crisi di Governo,aveva incontrato aPa<strong>la</strong>zzo Madama <strong>il</strong> sottosegretarioal Ministero <strong>del</strong>l’AmbienteTullio Maria Fanelliper discutere <strong>del</strong><strong>la</strong> decisionedi r<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong> Parcogeominerario, storico e ambientale<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna. Nel<strong>la</strong>riunione, al<strong>la</strong> quale avevapreso parte anche <strong>il</strong> presidente<strong>del</strong><strong>la</strong> provincia di Carbonia- Iglesias, SalvatoreCherchi, si sono esaminate lecriticità ed i punti di contrastoemersi nel confronto tra<strong>il</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente(capof<strong>il</strong>a <strong>del</strong>le amministrazionicentrali che vig<strong>il</strong>anosul Parco, istituito con leggenazionale), <strong>la</strong> Regione Sardegna,le decine di amministrazion<strong>il</strong>ocali e le associazioniinteressate.“Per fare un passo in avantinel percorso di riforma, nel<strong>la</strong>precisazione dei compiti e<strong>del</strong><strong>la</strong> organizzazione <strong>del</strong> Parco”dichiara Francesco Sanna,“<strong>il</strong> sottosegretario Fanellici ha informato che <strong>il</strong> ministero<strong>del</strong>l’Ambiente ha promossoun vertice con tutte lealtre amministrazioni <strong>del</strong>loStato interessate, per le lorocompetenze, alle attività <strong>del</strong>l’ente:<strong>il</strong> ministero <strong>del</strong>lo Sv<strong>il</strong>uppoEconomico, <strong>il</strong> ministero<strong>del</strong><strong>la</strong> Università e <strong>del</strong><strong>la</strong>Ricerca, <strong>il</strong> ministero dei BeniCulturali. Ho chiesto al rappresentante<strong>del</strong> Governo chein quel<strong>la</strong> sede i ministeri assumanouna posizione comuneed univoca per definire ipunti controversi <strong>del</strong>le modificheal decreto istitutivo.”“Mi sembra – continua Sanna- che essi si riducano a treo quattro questioni, che conun poco ancora di buona volontàpossono essere risoltein fretta. Dall’incontro con <strong>il</strong>sottosegretario, ad esempio,mi sembra di trovare disponib<strong>il</strong>itàa rendere più compattoed efficiente l’organodi gestione collegiale <strong>del</strong>Sanna FrancescoParco di quello immaginatosino ad ora. La voce dei Comuninel governo <strong>del</strong>l’entedeve essere forte, ma non rinuncereial<strong>la</strong> presenza <strong>del</strong>loStato, vedo altrimenti <strong>il</strong> rischiodi trasformare <strong>il</strong> Geominerarioda Parco Nazionalea parco regionale.Per raggiungere questoobiettivo, tutte le istituzionidevono prevedere di <strong>del</strong>egare<strong>la</strong> loro rappresentanza,perché se ciascuno pretendedi rappresentarsi da soloavremmo organi di governopletorici. Anche <strong>la</strong> personalitàcompetente e capace cheoccorre individuare comepresidente <strong>del</strong> Parco per superare<strong>la</strong> fase di commissariamento,potrebbe vedereuna proposta comune di Comuni,Province e Regione alMinistro <strong>del</strong>l’Ambiente.Circa le competenze <strong>del</strong> Parco,è importante concentrarlesul<strong>la</strong> valorizzazione <strong>del</strong>learee minerarie dismesse e <strong>la</strong>promozione dei siti, senzasovrapporre poteri autorizzativia quelli dei Comuni suicentri abitati e alle zone chenon hanno niente a che farecon l’industria mineraria. Bisognaevitare questo errore,che non aggiungerebbe nul<strong>la</strong>alle tutele e alle dinamiche disv<strong>il</strong>uppo ma incrementerebbesolo burocrazia e complicazione”conclude Sanna.APERTO TUTTO L’ANNOSALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI E SALETTEATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E COMFORTPOSSIBILITÀ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTILOCALITÀ SPIAGGIA GRANDE- CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIATel. 0781.810188 - 0781-810153 - 0781.810189 - Fax 0781.810148e-ma<strong>il</strong>: info@hotelstel<strong>la</strong><strong>del</strong>sud.com - www.hotelstel<strong>la</strong><strong>del</strong>sud.comComune di DomusnovasProvincia di Carbonia IglesiasP.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368


8numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013SERVIZI PIU’ EFFICIENTINEGLI OSPEDALI DI IGLESIASIglesias - P.O. CTOPoliticaPROVVEDIMENTO PER I PICCOLI COMUNIL’Assessorato regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica ha disposto l’impegno dei 3 m<strong>il</strong>ioni940 m<strong>il</strong>a euro stanziati in favore dei piccoli comuni, con meno di m<strong>il</strong>le abitanti, secondo <strong>il</strong>piano di spesa approvato dal<strong>la</strong> Giunta regionale l’11 luglio scorso. Il provvedimento che <strong>la</strong> Regioneha messo in campo è finalizzato al<strong>la</strong> concessione di contributi ai cittadini per attività socio-assistenziali,per interventi nel settore ed<strong>il</strong>izio a favore <strong>del</strong>le famiglie e per interventi direttial<strong>la</strong> promozione e lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> sistema dei servizi, come previsto dal<strong>la</strong> Legge regionale 12 <strong>del</strong>2011. L’Assessorato degli Enti Locali vista <strong>la</strong> ristrettezza dei tempi entro i quali i comuni devonodare attuazione agli interventi, come stab<strong>il</strong>ito dal<strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong><strong>la</strong> Giunta regionale <strong>del</strong> 1° dicembre2011, ha previsto che <strong>il</strong> termine ultimo <strong>del</strong> 31 dicembre 2012 ut<strong>il</strong>e per <strong>la</strong> concessione dei contributiai singoli beneficiari è da intendersi assolto con <strong>la</strong> so<strong>la</strong> pubblicazione dei re<strong>la</strong>tivi bandi.L’assessore Rassu. “Con questo provvedimento l’Esecutivo regionale, guidato dal presidenteCappel<strong>la</strong>cci, sta portando avanti <strong>il</strong> suo programma di r<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong>le economie locali mettendo incampo ancora una volta tutta una serie di misure agevo<strong>la</strong>tive ut<strong>il</strong>i a dare respiro ai piccoli Comuni”,ha sottolineato l’esponente <strong>del</strong><strong>la</strong> Giunta. “Nonostante le ristrettezze economiche che dobbiamoaffrontare dovute al<strong>la</strong> crisi economica globale e al<strong>la</strong> pressione di un Patto di stab<strong>il</strong>ità chesta frenando lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>le amministrazioni locali <strong>del</strong>l’Iso<strong>la</strong> - ha concluso Rassu - si stannomettendo in circolo nei sistemi economici territoriali, importanti risorse atte a promuovere e sostenerele attività economiche e sociali esercitate nei piccoli comuni. In questo modo vogliamo r<strong>il</strong>anciarei sistemi economici sardi puntando al<strong>la</strong> base sostenendo direttamente le famiglie”. IFondi. Nello specifico i quasi 4 m<strong>il</strong>ioni di euro sono suddivisi in 440 m<strong>il</strong>a euro per le attività socio-assistenziali,1 m<strong>il</strong>ione di euro per interventi nel settore ed<strong>il</strong>izio a favore <strong>del</strong>le famiglie e ancora2 m<strong>il</strong>ioni e 500 m<strong>il</strong>a euro per <strong>la</strong> promozione e lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> sistema dei servizi. Seguendo<strong>del</strong>le precise direttive di attuazione l’intervento permetterà a 118 Comuni iso<strong>la</strong>ni di disporre diagevo<strong>la</strong>zioni per le famiglie residenti verso le quali è previsto un contributo per ogni nuova nascitao adozione, un contributo a fondo perduto per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione diimmob<strong>il</strong>i destinati a prima abitazione per coloro i quali trasferiscono nel piccolo comune <strong>la</strong> propriaresidenza da uno con popo<strong>la</strong>zione superiore a 5m<strong>il</strong>a abitanti e infine un contributo a fondoperduto in favore di chi avvia o trasferisce <strong>la</strong> propria attività artigianale, commerciale o professionaleda un comune di oltre 5 m<strong>il</strong>a abitanti a un piccolo comune.Una maggiore funzionalità e un servizio più rapido ed efficiente: sarà <strong>il</strong> risultato dei trasferimentiche sono stati effettuati in alcuni Servizi e Unità Operative dei Presidi Ospedalieri di Iglesias.Gli interventi, realizzati dopo un’attenta programmazione, porteranno ad una migliore efficienza<strong>del</strong>le attività <strong>san</strong>itarie e al<strong>la</strong> messa in funzione di nuovi servizi per i pazienti. Nello specifico, itrasferimenti effettuati sono i seguenti:1) La Neuropsichiatria Infant<strong>il</strong>e, prima al F.lli Crobu, ora si trova al primo piano <strong>del</strong><strong>la</strong> pa<strong>la</strong>zzinaservizi <strong>del</strong> S. Barbara. In questo modo non sarà più necessario recarsi al F.lli Crobu, distante dalcentro e privo di collegamenti con i mezzi pubblici, per raggiungere <strong>il</strong> quale bisogna percorrereuna strada buia, con tutte le conseguenze immaginab<strong>il</strong>i per le mamme e i piccoli pazienti.2) La Diabetologia, in seguito ad un adeguamento strutturale, è stata trasferita dal piano terra <strong>del</strong>S. Barbara (dove era ospitata in un vecchio locale molto stretto e assolutamente non funzionale)al piano terra <strong>del</strong><strong>la</strong> pa<strong>la</strong>zzina servizi <strong>del</strong>lo stesso ospedale, ben più accogliente.3) Il Centro Prelievi, ingrandito con un ampliamento murario, è stato trasferito nei locali <strong>del</strong> S.Barbara <strong>la</strong>sciati liberi dal<strong>la</strong> Diabetologia, nei quali fra pochi giorni saranno instal<strong>la</strong>ti i nuovi arredi,in un ambiente più ampio e confortevole.4) La Chirurgia Generale è stata spostata dal terzo piano al primo piano <strong>del</strong> S. Barbara, in mododa creare un collegamento diretto con le sale operatorie. Ciò rende i trasferimenti interni dei pazientimolto più rapidi e agevoli, evitando l’uso degli ascensori. Inoltre, sono state acquistate undicinuove porte per le stanze di degenza e sono stati allestiti alcuni locali destinati all’uso ambu<strong>la</strong>toriale.5) La Chirurgia Pediatrica è stata trasferita dal primo piano <strong>del</strong> S. Barbara al secondo piano <strong>del</strong>C.T.O.6) La Pneumologia è stata trasferita al terzo piano <strong>del</strong> S. Barbara in un reparto ben più grande diquelli precedenti e nel quale verrà a breve attivato <strong>il</strong> Day Hospital multidisciplinare.L’opera di rinnovamento negli ospedali di Iglesias continua inoltre con un recente e importanteacquisto: una nuova TAC (<strong>del</strong> costo di oltre 200.000 euro) che sarà instal<strong>la</strong>ta al S. Barbara, e cheopererà al servizio <strong>del</strong> Pronto Soccorso e <strong>del</strong><strong>la</strong> Radiologia. In questo modo saranno evitati i faticosie scomodi trasferimenti dal S. Barbara al CTO e viceversa, con un notevole risparmio ditempo e di risorse per l’Azienda, e con un servizio più agevole per i pazienti. La messa in funzione<strong>del</strong><strong>la</strong> macchina, già ordinata, dovrebbe avvenire entro <strong>la</strong> metà di febbraio 2013.SINDACO0781.887811(Prov. Carbonia Iglesias)Vice SINDACO0781.887828UFFICIO TURISMOSERVIZI SOCIALISPORT SPETTACOLO0781.887813UFFICIO ASSESSORI0781.887827CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.ca<strong>la</strong>setta.ca.itVia Su Pranu, 1209010 Santadi (CA)tel. 0781.950127fax 0781.950012www.cantina<strong>san</strong>tadi.itCARBONIACENSIMENTO AMIANTOL’Amministrazione comunale di Carbonia hafatto sapere che, nel rispetto <strong>del</strong>le normativenazionali e regionali, sono disponib<strong>il</strong>i le schedeper <strong>il</strong> Censimento <strong>del</strong>l’amianto.In base all’ordinanza n. 231 <strong>del</strong> 7 novembre2012, tutti i proprietari d’immob<strong>il</strong>i con coperturein <strong>la</strong>stre di cemento-amianto, tutti i proprietaridi beni immob<strong>il</strong>i nei quali siano presentimateriali o prodotti contenenti amianto liberoo in matrice friab<strong>il</strong>e, nonché i tito<strong>la</strong>ri o legalirappresentanti d’unità produttive o altro,devono provvedere ad effettuare <strong>il</strong> censimentodegli stessi. Le schede di autonotifica per <strong>il</strong>censimento degli edifici e/o suoli con presenzadi materiali contenenti amianto, vannopresentate al<strong>la</strong> ASL n. 7 diCarbonia, presso l’UfficioSPRESAL, in via Costituente,oppure presso l’Ufficio Ambiente<strong>del</strong> Comune di Carbonia,piazza Roma n.1.Per <strong>il</strong> censimento sono a disposizionepresso <strong>il</strong> ServizioAmbiente, 1° piano <strong>del</strong> pa<strong>la</strong>zzocomunale, e sul sito istituzionalewww.comune.carbonia.ca.it,nel<strong>la</strong> sezione servizicomunali – Servizio settoreambiente e nel<strong>la</strong> sezione Ordinanze– Ordinanze Ambiente.GCS srl - Sa Stoia - 09016 Iglesias (CI) - Tel. 0039.0781.260031 - 260074 Fax 0039.0781.260765www.maredigrano.com - jessica@maredigrano.com - pastificio@maredigrano.comCOSACEMCostruttori soc. coop.• INGEGNERIA - FORNITURE• ENGINEERING - SUPPLIES• MONTAGGI MECCANICIED ELETTROSTRUMENTALI• MECHANICAL AND ELECTRICALINSTRUMENTATION ASSEMBLIES• MANUTENZIONI• MAINTENANCE• GLOBAL SERVICE• GLOBAL SERVICESPORTOSCUSO Zona Industriale Strada per ParingianuTel. +39.0781.510065 - Fax +39.0781.510604e-ma<strong>il</strong>: cosacem@tiscali.it


Realtà Locale numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 20139ASSEGNATI DAL ROTARY CLUB DI IGLESIAS I PREMIDEL CONCORSO INTERNAZIONALE “ROTARY PHOTO CONTEST”Piergiorgio DelrioJavier Arcen<strong>il</strong><strong>la</strong>s“Rotary Photo Contest” è unconcorso internazionale di fotografiaideato e realizzato dalRotary Club Iglesias, e chequest’anno ha celebrato <strong>la</strong> suaseconda edizione.Esso ha una duplice finalità:- far conoscere e quindi promuovere<strong>la</strong> città di Iglesias e <strong>il</strong>suo <strong>il</strong> territorio. Un territoriosede e parte principale <strong>del</strong> ParcoGeominerario <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna,ricco di antichi insediamentiminerari, di suggestivegrotte, di incantevoli paesagginaturali; un territorio intriso distoria che trova nel<strong>la</strong> città diIglesias <strong>la</strong> sua massima espressioneculturale ed artistica, con<strong>il</strong> suo splendido centro storico ele sue numerose antiche chiese;- finanziare alcuni importantiprogetti <strong>del</strong> Rotary Club diIglesias e <strong>del</strong> Rotary Internationalpiù in generale. In partico<strong>la</strong>re:Contribuire al progetto“End Polio Now”, con <strong>il</strong> qualei Club Rotary di tutto <strong>il</strong> mondointendono ultimare l’eradicazione<strong>del</strong><strong>la</strong> polio. Un incredib<strong>il</strong>eprogetto, iniziato più di vent’annifa, che ha bisogno <strong>del</strong>l’ultimosforzo per <strong>il</strong> raggiungimento<strong>del</strong> suo obiettivo.Finanziare inoltre progetti diservizio verso <strong>il</strong> territorio, qualiad esempio borse di studio (destinatia studenti meritevoli e/oprovenienti da situazioni di disagioeconomico), e progetti discambi di studio (con cui giovan<strong>il</strong>ocali possono trascorrereun anno di studio all’estero egiovani stranieri possono farealtrettanto nel<strong>la</strong> città di Iglesias,esperienze fondamentaliper una crescita culturale personale,ma anche, come è nellefinalità <strong>del</strong> Rotary, per “favorire<strong>la</strong> comprensione e <strong>la</strong> pace frai popoli” ). I fondi raccolti nell’edizione2011 hanno permessodi contribuire al finanziamentodi alcuni progetti <strong>del</strong> nostroclub, tra cui:Contrib. PolioPlus Rotary Foundation1.540,00;Scambio giovani (anno di studioall’estero per i ragazzi <strong>del</strong>lesuperiori) 1.892,20;Concorso Solidarnosu (borse distudio per i figli dei disoccupatie cassaintegrati) 4.200,00;Borse di studio concorso nazionaledi musica “GiampieroCartocci” 680,00;Ales<strong>san</strong>dro SpigaPremio Giovanna Mossa “Racconta<strong>la</strong> tua città” 1.200,00.La prima edizione svoltasi nel2011 aveva avuto un successoinaspettato con 108 partecipantida tutto <strong>il</strong> mondo e soprattutto<strong>la</strong> partecipazione di alcuni tra imigliori fotografi a livello nazionaleed internazionale. Primoc<strong>la</strong>ssificato era stato ChanKwok Hung di Hong Kong, giàvincitore di numerosissimi premi(tra cui in Sony Photo Contest)e insignito <strong>del</strong> premio dimiglior fotografo al mondo nel<strong>la</strong>categoria “Open”.La seconda edizione, 2012, haavuto un successo ancora maggiore,e non solo per <strong>il</strong> numerodi partecipanti (117 che hannopresentato 549 fotografie), maper l’altissimo livello <strong>del</strong>leopere inviate. Duro è stato <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro<strong>del</strong><strong>la</strong> Giuria formata dafotografi professionisti e rappresentanti<strong>del</strong> Club Rotary(Angelo Cucca, Marco Sodini,Max Solinas, Luciano Ferrara,Pino Licari e Piergiorgio Delrio)i quali hanno <strong>la</strong>vorato pergiorni prima di st<strong>il</strong>are <strong>la</strong> graduatoriadefinitiva.Nel<strong>la</strong> sezione locale (Iglesias, <strong>il</strong>Sulcis Iglesiente e le aree <strong>del</strong>Parco Geominerario) si è aggiudicato<strong>il</strong> primo premio di €600,00 un fotografo di Sinnai,Carlo Soro, con <strong>la</strong> foto “Portopaglia”.Al secondo posto Ales<strong>san</strong>droSpiga (Cagliari, €400,00) e al terzo posto un fotografoiglesiente, PatrizioMartorana (€ 300,00).Nel<strong>la</strong> sezione internazionale, atema libero, <strong>il</strong> primo premio di€ 1.500,00 è andato al fotografospagnolo Javier Arcen<strong>il</strong><strong>la</strong>s,fotografo fortemente impegnatonel sociale, già vincitore dinumerosissimi premi fotograficie già insignito di prestigiosiriconoscimenti a livello internazionale(http://www.javierarcen<strong>il</strong><strong>la</strong>s.com/bio.html).Secondo premio (€ 700,00) adun noto fotografo Bolognese,Mirko Zanetti, già vincitorequest’anno, con <strong>la</strong> nazionaleitaliana di fotografia naturalistica,<strong>del</strong><strong>la</strong> XVI Coppa <strong>del</strong> MondoNatura FIAP. Terzo premioad un altro fotografo di fa<strong>mai</strong>nternazionale, <strong>il</strong> fotografovietnamita Vo Anh Kiet, che siè aggiudicato <strong>il</strong> premio di €500,00. Il Rotary Club Iglesias,tramite <strong>il</strong> suo Presidente GiuseppeLicari, durante <strong>la</strong> cerimoniadi proc<strong>la</strong>mazione dei vincitori,ha espresso viva soddisfazioneper i risultati raggiuntidal concorso che, appena al<strong>la</strong>sua seconda edizione, ha giàraggiunto fama e prestigio internazionaligrazie al<strong>la</strong> partecipazionedi alcuni tra i più qualificatie famosi fotografi italianie stranieri. “Crediamo chequesta iniziativa, ha evidenziato<strong>il</strong> Presidente Licari, possacrescere ulteriormente promuovendosempre di più <strong>la</strong> Sardegna,i suoi territori, le sue bellezzee <strong>la</strong> sua cultura e contribuendo,con i fondi raccolti, afinanziare i progetti di servizio<strong>del</strong> Rotary Club Iglesias e <strong>del</strong>Rotary International”.Carlo SoroPatrizio Martorana


10 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013Realtà LocaleLa Sardegna sud-occidentalecome ben risaputo è ricchissimadi beni sia naturali che storicoarcheologici,ed uno di questi èsicuramente rappresentato dal<strong>la</strong>miniera di Arenas con <strong>il</strong> suo circondario.Essa si trova a ridosso<strong>del</strong><strong>la</strong> confluenza di tre valli diversecon i re<strong>la</strong>tivi percorsi perpoter<strong>la</strong> raggiungere. Il primo hainizio da Iglesias, pas<strong>san</strong>do perSan Benedetto, mediante unacarrareccia attualmente in precariecondizioni di manutenzione,per cui è percorrib<strong>il</strong>e preferib<strong>il</strong>mentemediante fuoristrada.Il secondo da Domusnovas, unavolta oltrepassate le grotte diSan Giovanni attraversa <strong>la</strong> minieradi “Barraxiutta”e di “SaDuchessa”. Altri due si trovanoin comune di Fluminimaggiore,<strong>il</strong> primo dei quali attraversa <strong>la</strong>valle di Antas, per raggiungere<strong>la</strong> località “Baueddu”, dove èpresente <strong>la</strong> vecchia scuo<strong>la</strong>, ristrutturatae ut<strong>il</strong>izzata comepunto logistico da un grupposcout di Iglesias, e da cui si osservauna bellissima visuale <strong>del</strong><strong>la</strong>montagna “Punta Manna dePubusinu”ed un quarto percorsoè quello che proviene dalle sorgentidi “Pubusinu”, pas<strong>san</strong>doper <strong>la</strong> miniera di Su Zurfuru erasentando <strong>la</strong> miniera di GutturuPa<strong>la</strong>. Attualmente <strong>il</strong> più praticab<strong>il</strong>eè quello che passa per Antas.Prima di giungere nel<strong>la</strong> localitàdi “Baueddu”, sul<strong>la</strong> sinistraè presente un sentiero checonduce in località “Corana Arrubia”bellissimo altopiano carsicodal quale si può osservareuna stupenda panoramica sia <strong>del</strong>tempio di Antas che <strong>del</strong><strong>la</strong> valle<strong>del</strong> Rio Maccioni che sfocia nel<strong>la</strong>miniera di “Gutturu Pa<strong>la</strong>”.L’altopiano è ricco di grotte eArenas - Ristrutturatavoragini, tra cui l’abisso “BrunoFontanarosa”, profondo centodiecimetri, e sono inoltre presential<strong>la</strong> base, nelle vicinanze,le sorgenti carsiche di “Pubusinu”che con <strong>la</strong> portata di circa215 l/sec sono tra le più importantiin Sardegna. Proseguendoper Arenas, tra grossi alberi sagomatidal vento, fronti di cavaimmersi in una bellissima macchiamediterranea con lecci, f<strong>il</strong>liree,corbezzoli, olivastri, oltreche svariate specie sia arbustiveche erbacee, si incontra una primaarea attrezzata con tavoli erubinetto, vicino al<strong>la</strong> quale èLE BELLEZZE NATURALI E STORICO-ARCHEOLOGICHEDEL CIRCANDARIO “ARENAS” DI FLUMUNIMAGGIORERoberto Currelipresente una prima indicazioneche dirige verso le pareti di PuntaP<strong>il</strong>occa che assieme a quelledi Monti Serrau sono attrezzateper praticare <strong>il</strong> free-climbing el’innesto con <strong>il</strong> Rio Perdu Marrasche prosegue come RioMaccioni. Sul<strong>la</strong> sinistra idrografica<strong>del</strong> fiume a circa 300 metrisi apre <strong>il</strong> riparo sottoroccia diRiu Perdu Marras, tale cavitàpossiede una forma sub trapezoidale,<strong>il</strong> pavimento è costituitoda piccoli massi, mentre le paretisono costituite da co<strong>la</strong>te dia<strong>la</strong>bastro. La grotta presenta restiarcheologici costituiti daframmenti di vasi, precisamenteun’ol<strong>la</strong> ad alto collo provvista didue anse a gomito rovescio euno sco<strong>del</strong>lone a spal<strong>la</strong> rientrante,attribuib<strong>il</strong>i al Bronzo Finale.Dopo un breve tratto si giungead una seconda area attrezzatacon tavoli e sorgente, al disopra<strong>del</strong><strong>la</strong> quale è possib<strong>il</strong>e raggiungerele pareti di Punta P<strong>il</strong>occagià attrezzate per arrampicata.Queste sono impostate in unafalesia che riveste un ruolo moltoimportante per l’arrampicatasarda. Venne scoperta da MondoLiggi nel 1983: non è moltoestesa ma l’eccellente qualità<strong>del</strong><strong>la</strong> roccia ne fa una per<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’arrampicata,e questa a differenzadi altri siti sardi offre viedi arrampicata tradizionale alternatea quelle moderne. Al<strong>la</strong> basedi questa parete è presente <strong>la</strong>“Grotta prima di Punta P<strong>il</strong>occa”.Questa cavità, che si apre aduna quota di 625 m s.l.m, è statapubblicata da Luciano Cuccu,Arenas - Ristrutturata<strong>del</strong>l’allora C<strong>la</strong>n SpeleologicoIglesiente (CSI), sul notiziarioSpeleologia Sarda con <strong>il</strong> numero<strong>del</strong> Catasto <strong>del</strong>le Grotte <strong>del</strong><strong>la</strong>Sardegna 610, e presenta unosv<strong>il</strong>uppo p<strong>la</strong>nimetrico di circacinquanta metri. La cavità attualmentein fase di studio daparte <strong>del</strong> Centro Iglesiente StudiSpeleo Archeologici (CISSA),è da considerarsi come un unicoambiente in cui sono presentigrosse colonne di a<strong>la</strong>bastro chehanno diviso <strong>il</strong> grosso salone inpiù parti. L’ingresso <strong>del</strong><strong>la</strong> grottain origine molto stretto, è statosuccessivamente al<strong>la</strong>rgato da <strong>la</strong>voridi estrazione di a<strong>la</strong>bastro(onice); l’ut<strong>il</strong>izzo di esplosivi hafratturato anche alcune co<strong>la</strong>tepresenti all’interno. Sul<strong>la</strong> partealta è presente un secondo ingressodi piccole dimensioni dacui f<strong>il</strong>tra un br<strong>il</strong><strong>la</strong>nte fascio d<strong>il</strong>uce, e dal quale ha inizio una<strong>del</strong>iziosa co<strong>la</strong>ta e che discendefino al pavimento che nel<strong>la</strong> primaparte <strong>del</strong><strong>la</strong> grotta presentagrossi blocchi. La grotta è pocoumida con concrezioni asciutte,ma non per questo meno affascinanti;vi si possono osservare<strong>del</strong>le pareti di a<strong>la</strong>bastro di colorebianco candido, con attornocortine aventi forma sinuosa a<strong>la</strong>me dentel<strong>la</strong>te, mentre al centroè presente una maestosa sta<strong>la</strong>gmitedove è possib<strong>il</strong>e osservareun accrescimento a livelliche finisce a cupo<strong>la</strong>. La grotta èdi interesse archeologico, dauno studio effettuato dall’ArcheologoLuciano Alba, socio<strong>del</strong> CISSA (Centro IglesienteStudi Speleo Archeoloici), all’internosono stati rinvenuti alcuniframmenti ceramici decoratiad impressione attribuib<strong>il</strong>ial<strong>la</strong> cultura di Ozieri, con successivasovrapposizione in etànuragica. “Quest’area carsicamolto importante e poco conosciutacome anche le altre nelterritorio sono attualmente oggettodi studio da parte <strong>del</strong> nostrogruppo” commenta LucianoCuccu Presidente <strong>del</strong> CISSAProseguendo sul<strong>la</strong> strada chedagli schienali di Punta P<strong>il</strong>occaconduce a Pubusinu sono posizionatigli opifici industriali per<strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione dei minerali.Lungo <strong>la</strong> strada sterrata si nota<strong>la</strong> “Punta Pitzianti” e proseguendooltrepassato <strong>il</strong> v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggiominerario si giunge in località“Tinì” dove è presente un altroabitato minerario ancora in buonostato di conservazione. Il sitodi Arenas con <strong>la</strong> miniera e <strong>il</strong> v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggioè sicuramente <strong>il</strong> puntopiù importante <strong>del</strong>l’itinerario.La miniera era già conosciutasin dal<strong>la</strong> fine <strong>del</strong> Settecentoquando alcuni imprenditori sioccuparono di coltivare piccolif<strong>il</strong>oncelli di galena; nonostantei giacimenti si prestassero al<strong>la</strong><strong>la</strong>vorazione, le elevate spese finironoper scoraggiare i primiinterventi. Dal libro “Sardegnada salvare” di S. Mezzo<strong>la</strong>ni e A.Simoncini, <strong>la</strong> prima vera autorizzazionevenne assegnata nel1877 all’inglese George Henfrey,maggiore azionista <strong>del</strong>l’omonimasocietà, che comprendevale concessioni di GennaCarru e Su Pitzianti. I <strong>la</strong>voriiniziarono con <strong>la</strong> coltivazione<strong>del</strong> f<strong>il</strong>one di San Carlo anche sefu subito evidente che l’argentoera poco abbondante; invece risultavanointeres<strong>san</strong>ti i mineralidi rame e di zinco presenti nelleca<strong>la</strong>mine, le cui concentrazionidi minerale ut<strong>il</strong>e erano piuttostoscarse. A causa di difficoltà finanziarienel 1889 <strong>la</strong> società inglesecedette le miniere al<strong>la</strong>United Mines che dopo due annivennero acquisite dal<strong>la</strong> SocietàPertuso<strong>la</strong>, <strong>la</strong> quale ottenne <strong>il</strong>diritto di sfruttamento <strong>del</strong>le ca<strong>la</strong>minedi Is Cortis limitate alleparti superficiali, e quindi economicamentepiù accessib<strong>il</strong>i.Dopo <strong>la</strong> costruzione <strong>del</strong><strong>la</strong> lineaferroviaria a scartamento ridottoche permise di contenere notevolmentei costi di trasporto al<strong>la</strong><strong>la</strong>veria di Ma<strong>la</strong>calzetta, venneroproseguiti i <strong>la</strong>vori nel cantiere diSu Pitzianti, mentre per <strong>la</strong> concessionedi Genna Carru i <strong>la</strong>vorivennero revocati dal Corpo <strong>del</strong>leMiniere di Iglesias per palesedisinteresse allo sfruttamento daparte <strong>del</strong><strong>la</strong> Pertuso<strong>la</strong>. A seguitodi indagini geologiche più approfonditevenne stab<strong>il</strong>ito che <strong>il</strong>giacimento aveva notevoli potenzialità.Nel 1942, nell’area<strong>del</strong>l’ex concessione di GennaCarru, vennero iniziati i <strong>la</strong>voriper <strong>la</strong> costruzione <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>la</strong>veriain grado di trattare 400 tonnel<strong>la</strong>tedi minerale al giorno, venneromigliorate <strong>la</strong> strada ferrata e levie di comunicazione per <strong>il</strong> collegamentocon i centri abitati esorse <strong>il</strong> primo nucleo <strong>del</strong> v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio,che si ingrandì nel dopoguerraper ospitare i minatori ele loro famiglie. Dopo <strong>la</strong> guerral’attività di coltivazione ripresein modo rego<strong>la</strong>re, principalmentenel cantiere di Cuccuru Tinì egli impianti ripresero a funzionarein modo rego<strong>la</strong>re con unbuon rendimento da parte deglioperai con una produzione moltoalta rispetto a quel<strong>la</strong> nazionale,agevo<strong>la</strong>ta anche dagli scavi acielo aperto che permettevanol’ut<strong>il</strong>izzo di camion e pale meccaniche,fac<strong>il</strong>itando i trasportial<strong>la</strong> <strong>la</strong>veria e ai porti di spedizioni.L’alta percentuale di gangaquarzitica e arg<strong>il</strong>losa, resecomunque <strong>il</strong> materiale pococompetitivo; esso infatti contenevatenori di galena poco superiorial2%. A seguito di intens<strong>il</strong>avori e accordi tra <strong>la</strong> Pertuso<strong>la</strong>e <strong>il</strong> gruppo minerario Monteponi-Montevecchio<strong>la</strong> miniera diArenas e <strong>la</strong> limitrofa Tinì divenneroun unico complesso. Successivamentequando <strong>la</strong> Pertuso<strong>la</strong>cominciò a disfarsi <strong>del</strong>leconcessioni meno remunerativesi ebbe un periodo di crisi in cuisi determinò <strong>il</strong> dismezzamento<strong>del</strong> personale nel<strong>la</strong> miniera diArenas. La crisi si ebbe nel1963 quando si ruppe <strong>il</strong> contrattotra Pertuso<strong>la</strong> e Monteponi-Montevecchio per <strong>il</strong> trattamentodei materiali di Tinì che ne decretòdi fatto <strong>la</strong> chiusura. Nel1969 anche questa miniera passòdal<strong>la</strong> Pertuso<strong>la</strong> al<strong>la</strong> PiomboZincifera Sarda e successivamenteal<strong>la</strong> Nuova Samim nel1982 senza apportare miglioramentiper cui dopo qualche annovennero chiuse definitivamente.Il v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio minerariooggi parzialmente recuperato,inserito in un sito di partico<strong>la</strong>repregio naturalistico, caratterizzatoda specie faunistico-floristichetipiche <strong>del</strong><strong>la</strong> macchia mediterraneae da spettaco<strong>la</strong>ri morfologieimpostate su rocce carbonatichee su plutoniti granitiche,si trova tra Punta Pitzianti eCuccuru Tinì. A nord dei cantierisorge <strong>il</strong> castello <strong>del</strong> PozzoLheraud, aperto ai piedi <strong>del</strong> gigantescobacino di raccolta deglister<strong>il</strong>i <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>la</strong>veria di GennaCarru. La struttura, realizzatadopo <strong>la</strong> seconda guerra mondialee in seguito adeguata allenuove esigenze, attualmente risultain parte recuperata; sonopresenti i resti una potente centraleper <strong>la</strong> produzione di energiaelettrica, gli uffici e <strong>il</strong> <strong>la</strong>boratoriochimico, oltre che edificiadibiti a officina, falegnameria emagazzino ricambi. Attualmentenel v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio minerario sonopresenti una quindicina di edificiche ospitavano le famiglie <strong>del</strong>personale e i servizi essenzialicon una attraente chiesetta oggicompletamente recuperata.Foto Morena BonaccorsiArcheologia industrialeGrotta Punta P<strong>il</strong>occa


Realtà Locale numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 201311ATTRAVERSO LA MOSTRA DI FOTOGRAFIE IN “BIANCONERO”VINICIO PORTA APRE AI GIOVANI IL MONDO DEGLI ADULTIMarco MassaI mutamenti <strong>del</strong><strong>la</strong> societàproposti agli studenti (manon solo) attraverso immaginiche or<strong>mai</strong> appartengonoal passato. E’ questo <strong>il</strong>contenuto <strong>del</strong>l’iniziativasocio-culturale che l’IstitutoComprensivo “Deledda-Pascoli” di Carbonia hapromosso intito<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong>mostra “Scuo<strong>la</strong>rte” (<strong>la</strong>Scuo<strong>la</strong> incontra l’arte) con40 fotografie in bianco enero proposte da VinicioPorta. Immagini che ritraggono<strong>il</strong> mondo <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>d’altre generazioni, pescatorie artigiani, ambienti naturali, giochi e momenti di socializzazione, cortei nuziali e tradizionie molto altro. In queste immagini ci sono spaccati di vita e di socialità che negli stessi protagonistisono rimasti nel<strong>la</strong> memoria o in ingiallite fotografie che, come nel caso di Vinicio Porta, vengonoal<strong>la</strong> luce, quasi come i reperti in un sito archeologico.“Quando or<strong>mai</strong> <strong>la</strong> fotografia analogica all’argento sta per essere cancel<strong>la</strong>ta dalle immagini digitali,ha spiegato Vinicio Porta nel<strong>la</strong> presentazione <strong>del</strong><strong>la</strong> mostra, mi sembra più necessario riscoprire<strong>il</strong> fascino <strong>del</strong> baicnonero, costruito con diaframmi, tempi di posa e sensib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>le pellicolerego<strong>la</strong>ti a mano. Al <strong>la</strong>voro di ripresa si aggiungeva in seguito, quello in camera oscura, chepermetteva altri interventi crativi. Oggi, ha aggiunto Vinicio Porta da sempre estimatore e cultore<strong>del</strong><strong>la</strong> fotografia, a tutto questo provvedono gli automatismi degli apparecchi digitali, ed i programmidi fotoritocco come Photoshop. Ma i risultati non sono gli stessi. Attraverso le immaginidi questa mostra è possib<strong>il</strong>e scorgere una fetta <strong>del</strong> nostro passato recente, riconoscere i cambiamentinel<strong>la</strong> vita quotidiana dei nostri nonni, contribuire con le piccole storie personali al<strong>la</strong> grandestoria collettiva. Come ci hanno insegnato gli storici francesi Fernand Brau<strong>del</strong> e George Duby”.La mostra resterà aperta (dalle 10.45 alle 12,30) fino al 30 gennaio 2013.“E’ con vivo piacere che l’Istituto ospita <strong>la</strong> prima mostra <strong>del</strong> progetto “Scuo<strong>la</strong>rte”, ha spiegato<strong>la</strong> Dirigente sco<strong>la</strong>stica Gabriel<strong>la</strong> Piras. I nostri ragazzi potranno così, avvicinarsi e apprezzarevarie forme di arte e di artisti <strong>del</strong> territorio. Diamo avvio al Progetto con <strong>la</strong> mostra fotografica“Ricordi in bianconero” <strong>del</strong> prof. Vinicio Porta, già docente di quest’Istituto, che ha mantenutonegli anni un legame di col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> nostra scuo<strong>la</strong> e con i ragazzi. Attraverso <strong>la</strong> mostragli alunni e le famiglie potranno avvicinarsi e apprezzare l’arte fotografica e con essa ripercorreremomenti di storia e usi e costumi <strong>del</strong> territorio”.CARBONIARIQUALIFICAZIONE DI VIA MANNODurante <strong>la</strong> seduta di giunta <strong>del</strong>lo scorso 5 dicembre, è stata approvata una <strong>del</strong>ibera che permettedi accedere ai fondi per <strong>la</strong> realizzazione <strong>del</strong> progetto di riqualificazione di Via Manno.L’Amministrazione Comunale di Carbonia ha, infatti, deciso di rispondere all’avviso pubblico<strong>del</strong><strong>la</strong> Regione Sardegna per <strong>la</strong> ripartizione <strong>del</strong>le risorse destinate a finanziare interventi di operepubbliche e di infrastrutture di interesse degli enti locali, finalizzate a soddisfare le esigenzeprioritarie <strong>del</strong>le comunità e a garantire un adeguato livello di servizi.L’Amministrazione ha presentato <strong>la</strong> richiesta di finanziamento, per un intervento pari a400.000 euro, per i <strong>la</strong>vori, già inseriti nel Programma Triennale <strong>del</strong>le Opere Pubbliche, di sistemazionedi via Manno. La scelta di via Manno è legata ai requisiti richiesti dall’avviso regionaleche garantisce una premialità agli interventi di “completamento”. Via Manno, appunto,rappresenta un’opera di completamento <strong>del</strong> più ampio intervento sul centro città.“Già da anni l’Amministrazione ha avviato e realizzato un importante programma di riqualificazionedegli spazi pubblici, al fine di migliorare non soltanto l’aspetto urbano ma anche le condizionidi vita dei cittadini e <strong>del</strong>le attività private, come riconosciuto dal Premio Europeo <strong>del</strong> Paesaggio.Nel corso degli anni sono stati realizzati interventi di recupero e riqualificazione di alcune<strong>del</strong>le più importanti piazze centrali, comprese Piazza Roma e Piazza Marm<strong>il</strong><strong>la</strong>. Via Manno, daquesto punto di vista, rappresenta l’anello di congiunzione tra i due “luoghi” recuperati e restituitial<strong>la</strong> Città. I nuovi <strong>la</strong>vori consentiranno, quindi, di completare quel programma di riqualificazionegià avviato con gli interventi sulle due Piazze. L’intervento riguarda soprattutto <strong>la</strong> riqualificazione<strong>del</strong>l’ampio spazio pedonale e <strong>del</strong><strong>la</strong> viab<strong>il</strong>ità”.Visita <strong>il</strong> Sitowww.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.itTROVERAIQUELLOCHE TI SERVEGAZZETTADELSULCISIGLESIENTECAMPAGNAABBONAMENTI 2013“GAZZETTADEL SULCISIGLESIENTE”Ogni Giovedìin edico<strong>la</strong>COSTRUIRE LA SPERANZADOSSIER 2012 CARITAS CAGLIARITANAUn aumento degli ascolti <strong>del</strong> 50% rispetto al 2011, circa 160m<strong>il</strong>a pasti erogati (435 pasti al giorno,tutti i giorni). Inoltre, tra i bisogni espressi, non solo quelli materiali, ma anche <strong>la</strong> necessità <strong>del</strong>l’ascolto(23,1%). Sono alcuni dei dati re<strong>la</strong>tivi al periodo settembre 2011 - settembre 2012, contenuti nelDossier 2012 “Costruire <strong>la</strong> speranza. Promozione umana e tute<strong>la</strong> dei diritti nell’attività <strong>del</strong><strong>la</strong> Caritasdi Cagliari”, presentato presso l’Au<strong>la</strong> Lai <strong>del</strong><strong>la</strong> Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.“È necessario riscattare <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> <strong>la</strong> carità- ha sottolineato l’Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio durante<strong>la</strong> presentazione - dal valore limitativo che ha assunto anche presso i cattolici e ripristinare quel significatodi Agápe che è elemento costitutivo <strong>del</strong><strong>la</strong> Chiesa, un punto di arrivo assolutamente essenzialeche assomma in sé una visione pienamente antropologica”. Inoltre “l’impegno fondamentale <strong>del</strong><strong>la</strong>Caritas - ha continuato l’Arcivescovo - non è volto solo agli interventi materiali, che pur sono indispensab<strong>il</strong>i,ma mira a far crescere una cultura nuova, re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> persona e al<strong>la</strong> sua dignità, fondendol’aiuto immediato con una progettualità di vita”. Un’azione, quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Caritas, svolta in simbiosi ecorresponsab<strong>il</strong>ità con le istituzioni, come ricordato da Don Marco Lai, direttore <strong>del</strong><strong>la</strong> Caritas dioce<strong>san</strong>a.Sono complessivamente 2.123 gli utenti dei Centri d’ascolto rispetto ai 1.414 <strong>del</strong>l’anno precedente:<strong>il</strong> 47,9% uomini e <strong>il</strong> 52,1% donne. Tra questi, 74,2% italiani, 25,8% stranieri, con <strong>la</strong>rga prevalenzadegli immigrati <strong>del</strong>l’Europa <strong>del</strong>l’Est. Il 70% degli assistiti ha un’età ricompresa tra i 25 e i 54 anni.La maggior parte degli assistiti sono coniugati o conviventi (circa <strong>il</strong> 56%), seguiti da celibi o nub<strong>il</strong>i(circa <strong>il</strong> 40%): questi ultimi fanno registrare un forte incremento rispetto all’anno precedente (+11,7punti). La maggior parte degli assistiti sono disoccupati (68,1%), solo <strong>il</strong> 15,9% hanno un <strong>la</strong>voro. I bisogniprevalenti sono di natura economica (37,5%) e occupazionale (27,7%). Le richieste sono per lopiù rivolte ai sussidi economici (26,3%), all’ascolto (23,1%), ai beni e servizi materiali (19,2%) e al<strong>la</strong>voro (11,2%). L’unico problema cui gli interventi non hanno potuto porre rimedio è quello <strong>del</strong><strong>la</strong> disoccupazione,legato al<strong>la</strong> grave crisi economica generale. Per quanto riguarda <strong>la</strong> Mensa, tra settembre2011 e settembre 2012 essa ha emesso 521 tesserini (per <strong>il</strong> 65,3% a italiani, per <strong>il</strong> 34,7% nei confrontidegli stranieri): <strong>il</strong> 73,8% degli utenti sono uomini e <strong>il</strong> 26,2% donne; l’86,1% hanno fissa dimora, dunquenon fanno parte <strong>del</strong>le tradizionali povertà. Inoltre, al settembre 2012 hanno usufruito di Centri diprima accoglienza 81 persone, in prevalenza donne (82,7%). La maggior parte degli assistiti sono separati/e(51,9%), non hanno una fissa dimora (77,8%) né una retribuzione (92%). Per quanto riguardai servizi ambu<strong>la</strong>toriali, dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2012 hanno usufruito <strong>del</strong>le prestazioni offerte2.272 utenti, in prevalenza adulti (90,6%) e donne (55,6%). Gli stranieri (67,9%) superano gliitaliani (32,1%), conseguenza <strong>del</strong> fatto che “<strong>la</strong> maggior parte degli stranieri non gode <strong>del</strong>l’assistenza<strong>san</strong>itaria nazionale e dunque si rivolge al<strong>la</strong> Caritas”, ha sottolineato Francesco Manca, responsab<strong>il</strong>eCentro Studi Caritas.Gli effetti <strong>del</strong><strong>la</strong> crisi sono stati evidenti soprattutto nell’attività <strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione antiusura, con 33pratiche istruite e andate a buon fine nel 2012 (meno che nei tre anni precedenti), per un totale di circa486.000 euro.Nel complesso, dal 2004 ad oggi, sono stati erogati 2.832.690 euro, in accordo con varie istituzionipubbliche, per un totale di 219 pratiche. Inoltre, l’attività <strong>del</strong> Prestito <strong>del</strong><strong>la</strong> Speranza ha fatto registrareun forte incremento rispetto all’edizione 2009 - 2010, da 29 a 89 pratiche, facendo emergere unacrescita <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le persone che non hanno sufficienti requisiti di affidab<strong>il</strong>ità per gli istituti ufficialidi credito. Delle 118 pratiche complessive, 73 hanno ottenuto <strong>il</strong> finanziamento, con una percentualedi buon r<strong>il</strong>ievo. Come ricordato da Francesco Manca, l’esempio <strong>del</strong><strong>la</strong> Caritas nell’attività <strong>del</strong>microcredito è stato seguito dal<strong>la</strong> Regione, che ha erogato ben 68 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un tasso di restituzione<strong>del</strong> 96%.Durante <strong>la</strong> presentazione, un riferimento anche all’immigrazione: <strong>la</strong> creazione <strong>del</strong><strong>la</strong> Commissione territorialeper <strong>il</strong> riconoscimento <strong>del</strong><strong>la</strong> protezione internazionale permette di istruire a Cagliari le pratichedegli oltre 500 profughi presenti nell’Iso<strong>la</strong>, senza costringerli a recarsi a Roma, ha ricordato da EttoreBusinco (Viceprefetto di Cagliari) durante i saluti. “Gli immigrati che rientrano nell’emergenza NordAfrica - ha continuato Businco - fino al 28 febbraio passeranno sotto <strong>la</strong> giurisdizione <strong>del</strong><strong>la</strong> Prefettura,in attesa di ulteriori sv<strong>il</strong>uppi dopo <strong>la</strong> scadenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Convenzione”. Infine, “La Caritas - ha sottolineatoPietro Ciarlo (Professore ordinario di Diritto costituzionale) - ha acquistato grande credib<strong>il</strong>ità sve<strong>la</strong>ndocome <strong>la</strong> povertà materiale spesso porta progressivamente a povertà spirituale e conseguenteperdita di speranza”. Inoltre, secondo Ciarlo, l’azione <strong>del</strong><strong>la</strong> Caritas supplisce l’inefficienza <strong>del</strong><strong>la</strong> politicaufficiale, favorendo <strong>la</strong> “ripartenza”, non solo con iniziative materiali ma anche creando una sortadi “neo -umanesimo”.CARBONIAPRESTAZIONI PROFESSIONALI GRATUITEDEL ROTARY A FAVORE DELLE POPOLAZIONILOCALI DEL SULCISIl Rotary Club diCarbonia, attualmentesotto <strong>la</strong>presidenza di RobertoMontorzi,ha attivato l’iniziativa,cui prendonoparte tutti icomponenti <strong>il</strong> sodalizio,<strong>del</strong>l’erogazionedi prestazioniprofessionaligratuite in favoredei minori e <strong>del</strong>lefasce più deboli<strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<strong>del</strong> territorio sulcitano.L’iniziativa,di r<strong>il</strong>ievo sociale,tende ad offrirealle AmministrazioniComunali<strong>del</strong> Territorio ed a tutte le Istituzioni pubbliche che intendano avvalersene ( Istituzioni Sco<strong>la</strong>stiche,Provincia, ecc.) , a totale titolo gratuito, l’erogazione di prestazioni professionali gratuite daparte dei Soci <strong>del</strong> Rotary Club di Carbonia in favore dei minori e <strong>del</strong>le fasce più deboli <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione.La Convenzione è stata portata a conoscenza di tutte le Amministrazioni Comunali <strong>del</strong>territorio ed è accompagnata da un Rego<strong>la</strong>mento di attuazione.La Convenzione, a seguito di formale <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong>le Amministrazioni Comunali aderenti, èstata già stipu<strong>la</strong>ta con i Comuni di Tratalias e di Carbonia.La stampa, costituisce <strong>il</strong> valido ed indispensab<strong>il</strong>e veicolo per informare <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione, in speciele fasce più deboli, <strong>del</strong><strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità offerta dal Club di fruire di consulenze professionali gratuitenelle diverse branche professionali di cui <strong>il</strong> Club dispone.Come previsto dal Rego<strong>la</strong>mento, l’erogazione <strong>del</strong><strong>la</strong> prestazione avviene in modo anonimo.Il nominativo è noto al solo professionista obbligato al segreto Professionale e non al Club.Come previsto dal Rego<strong>la</strong>mento <strong>il</strong> Contatto, con l’attribuzione di un numero e non l’indicazionedi nominativi, avviene tramite un <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Istituzione pubblica che comunica <strong>la</strong> richiesta al<strong>del</strong>egato <strong>del</strong> Club, <strong>il</strong> quale individua <strong>il</strong> Professionista disponib<strong>il</strong>e determinando <strong>la</strong> data, l’ora eluogo <strong>del</strong>l’incontro.


12 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 Realtà LocaleC’è un errore di fondo nell’impostazionedominante <strong>del</strong><strong>la</strong> questionelinguistica sarda. Dipendedal fatto che essa è incastratadentro un contesto culturale epolitico “regionale”, vinco<strong>la</strong>taDIBATTITO APERTO SULLA LINGUA SARDAEQUIVOCI TEORICI E INERZIA POLITICAOmar Onnisa categorie concettuali e a confini discorsivi che ne hanno deteriorato le possib<strong>il</strong>ità di dispiegare appieno tutti i suoiaspetti e di trovare soluzioni non solo condivise ma anche praticamente realizzab<strong>il</strong>i. La cornice regionale in cui siamocostretti a inserire i nostri problemi, a partire da quelli <strong>del</strong>l’appartenenza e <strong>del</strong> nostro patrimonio storico-culturale,fa sì che sin dal suo risorgere in modo esplicito e compiuto, al<strong>la</strong> fine degli anni Ses<strong>san</strong>ta <strong>del</strong> Novecento, <strong>la</strong> questionelinguistica sarda abbia assunto i tratti <strong>del</strong><strong>la</strong> rivendicazione di tute<strong>la</strong> verso lo stato centrale e <strong>del</strong><strong>la</strong> problematicitànei confronti non solo di un’altra lingua egemone, ma <strong>del</strong>l’intero apparato dottrinario, storico, accademico e politicoitaliano. Gli intellettuali sardi che si sono fatti promotori <strong>del</strong><strong>la</strong> questione – una minoranza, in realtà – sono rimasti intrappo<strong>la</strong>tiin un recinto in cui non potevano far conf<strong>la</strong>grare <strong>del</strong> tutto le sue potenzialità emancipatorie. Pensarsi comeuna minoranza linguistica ha da un <strong>la</strong>to accentuato, anziché eliminar<strong>la</strong>, <strong>la</strong> connotazione subalterna e provinciale <strong>del</strong>discorso e dall’altro ha fatto <strong>perdere</strong> di vista <strong>la</strong> reale consistenza storica, antropologica, sociale ed economica <strong>del</strong><strong>la</strong>questione. Siamo abituati a pensare al sardo come a una entità mitologica. Abbiamo dato anche un nome suo a taleentità: limba. Il semplice fatto di evitare di definir<strong>la</strong> “lingua sarda”, sic et simpliciter, ne ha corroborato <strong>la</strong> marginalitàe <strong>la</strong> ghettizzazione. Basterebbe invece darsi uno sguardo attorno, in Sardegna, per scoprire, magari con sopresa,che <strong>il</strong> sardo non è affatto una lingua minoritaria, ma caso <strong>mai</strong> una lingua maggioritaria. Due terzi abbondanti deisardi <strong>la</strong> riconoscono come propria, mentre <strong>il</strong> terzo restante è di lingua ancestrale diversa (<strong>il</strong> sistema sassarese-gallurese,<strong>il</strong> cata<strong>la</strong>no di Alghero, <strong>il</strong> tabarchino di Carloforte). E stiamo par<strong>la</strong>ndo di sardi a tutti gli effetti. Oggi come oggisarebbero da aggiungere al novero anche i discendenti dei coloni veneti e istriani (anch’essi di lingua veneta) di Arboreaa Fert<strong>il</strong>ia, or<strong>mai</strong> sardi tout court anch’essi. Ecco dunque un primo problema: definire <strong>il</strong> sardo <strong>la</strong> “lingua deisardi” può essere ut<strong>il</strong>e per rivendicare (senza alcun successo, come <strong>la</strong> storia dimostra) maggiori tutele o almenomaggiore riconoscimento da parte <strong>del</strong>l’Italia, ma non serve a nul<strong>la</strong> per risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong><strong>la</strong> sua decadenza, néquello <strong>del</strong> suo rapporto col territorio e con l’intera popo<strong>la</strong>zione sarda (che non è tutta sardo-par<strong>la</strong>nte, né in terminidi attualità, né come lingua ancestrale). Dal<strong>la</strong> visione regionale (e fondamentalmente sardista) <strong>del</strong><strong>la</strong> questione discen<strong>del</strong>’apparato retorico a cui viene di solito riportata. Uno degli esiti più assurdi è che <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> più forte e le condizionimigliori per far valere <strong>la</strong> lingua sarda in ambito ufficiale sono quelle offerte dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione statale, nondal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione regionale (L. 482/99 vs. L.R. 26/97). I misconoscimenti di cui bisognerebbe liberarsi per affrontare<strong>il</strong> tema serenamente e con qualche prospettiva di inversione di rotta sono diversi. È urgente chiarire almeno alcunipunti nodali. 1) La Sardegna è storicamente una terra plur<strong>il</strong>ingue, in cui nel corso <strong>del</strong><strong>la</strong> storia si è sv<strong>il</strong>uppato un sistemalinguistico romanzo autoctono, al quale si sono poi affiancate sia le lingue <strong>del</strong>le potenze politicamente egemonicon cui l’Iso<strong>la</strong> ha avuto a che fare, sia le lingue di comunità stab<strong>il</strong>itesi sul suo territorio nel corso <strong>del</strong> tempo. A questesi aggiunge or<strong>mai</strong> lo stesso italiano, lingua praticata da tutti i sardi e, per tanti, prima lingua di socializzazione, oltreche lingua <strong>del</strong><strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, dei mass media e in definitiva, in molti casi, unica lingua conosciuta. 2) La Sardegna ha unasua propria storia, oltre ad avere una sua propria geografia. Ciò che ne fa una regione europea e mediterranea a séstante non è solo <strong>il</strong> fattore linguistico, bensì soprattutto <strong>il</strong> fattore storico. Pensarci nei termini ottocenteschi di “un popolouna lingua”, o come dicono i nazionalisti nostrani di “una nazione una lingua”, è un assunto ideologico senzareferente storico, contraddetto dai fatti. Impostare su questo equivoco l’intero approccio al<strong>la</strong> questione porta inevitab<strong>il</strong>mentea non risolver<strong>la</strong>. 3) La cornice teorica “regionale” contribuisce pe<strong>san</strong>temente anche al<strong>la</strong> dialettizzazione<strong>del</strong> sardo. Non solo nel senso che <strong>il</strong> sardo è stato a lungo e in parte è ancora oggi derubricato a dialetto, a lingua povera,di minoranza appunto, rispetto all’italiano, ma anche nel senso che hanno prevalso nel dibattito i partico<strong>la</strong>rismicampan<strong>il</strong>istici e le manovre d<strong>il</strong>atorie o sabotatorie <strong>del</strong>l’accademia e <strong>del</strong><strong>la</strong> politica, in nome <strong>del</strong>le differenze interneal sistema linguistico sardo medesimo e di quelle tra <strong>il</strong> sistema linguistico sardo e gli altri sistemi linguistici <strong>del</strong>l’Iso<strong>la</strong>.Una applicazione molto efficace <strong>del</strong> “divide et impera”. Si è cancel<strong>la</strong>ta persino <strong>la</strong> coscienza che sino a nonmolti decenni fa <strong>la</strong> comunicazione tra sardi di luoghi diversi avveniva prevalentemente senza l’aus<strong>il</strong>io <strong>del</strong>l’italiano(diventato oggi una lingua franca di comodo ut<strong>il</strong>izzo). I sardi si sono sempre capiti tra di loro, anche tra par<strong>la</strong>nti disistemi linguistici diversi, tra cui intercorrevano re<strong>la</strong>zioni e che hanno generato da sempre fenomeni di b<strong>il</strong>inguismoendogeno (sardo-gallurese, per esempio). 4) Il sardo è un unico sistema linguistico che però non è <strong>mai</strong> stato normatoe normalizzato. Opporsi a una uniformazione grafica e, col tempo, anche linguistica, nel senso <strong>del</strong><strong>la</strong> formazione diuno standard sovradialettale, nazionale, significa concepire <strong>la</strong> questione in termini appunto dialettali e regionali.Cacciandosi nel cul de sac <strong>del</strong>le diatribe infinite su “quale sardo” e nelle gelosie tra <strong>il</strong> sardo propriamente detto e lealtre lingue sarde. Anche in quest’ambito, così <strong>del</strong>icato e doloroso, concepirsi come propaggine di un’entità storicaaltra, accettando lo status di “regione”, per di più periferica e marginale, comporta gravi problemi di natura culturalee politica, costringendoci all’inerzia, al circolo vizioso. Non so se nel percorso <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra emancipazione storica<strong>la</strong> questione linguistica sarà determinante. Per come è impostata oggi, non potrà esserlo, avvinta com’è dentro categoriester<strong>il</strong>i e fuorvianti. Di certo però non potrà essere elusa. Cominciare a guardar<strong>la</strong> da un punto di vista sardocentricoe nazionale, anziché italo centrico e regionale, sarebbe già un consistente salto di qualità.SPAZIO AGLI EMIGRATIRICORDATO DAI SARDI DI PISA A 50 ANNI DALLA MORTEIL GRANDE LINGUISTA MAX LEOPOLD WAGNERPierange<strong>la</strong> DeriuPer dar conto <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong> grande linguista tedesco Max Leopold Wagner e <strong>del</strong> suo legamecon <strong>il</strong> sardo sono partico<strong>la</strong>rmente efficaci le parole di Giulio Paulis, <strong>il</strong> principale conoscitore ed esegeta<strong>del</strong>le sue opere: «raramente lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>le conoscenze scientifiche su una lingua è legato al<strong>la</strong>figura di un singolo studioso come è accaduto per <strong>il</strong> sardo con Max Leopold Wagner». E proprio aWagner, è bene ricordarlo oggi, si deve <strong>la</strong> più decisa e intransigente difesa (assolutamente ineccepib<strong>il</strong>edal punto di vista scientifico) <strong>del</strong>l’autonomia linguistica <strong>del</strong> sardo rispetto ai dialetti italiani già neglianni venti <strong>del</strong> secolo scorso quando, anche in ambito accademico, ancora si tentava di negare, oper lo meno di mettere in discussione, l’esistenza di una lingua sarda davvero indipendente dal siste<strong>mai</strong>taliano. A cinquant’anni dal<strong>la</strong> morte, <strong>il</strong> grande linguista bavarese è stato ricordato a Pisa nelcorso di una mattinata di studi promossa dall’Associazione Culturale Sarda “Grazia Deledda” e dal<strong>la</strong>FASI (Federazione <strong>del</strong>le Associazioni Sarde in Italia), in col<strong>la</strong>borazione con <strong>il</strong> Dipartimento di F<strong>il</strong>ologia,Letteratura e Linguistica <strong>del</strong>l’Università di Pisa e grazie al contributo <strong>del</strong><strong>la</strong> Fondazione CassaRisparmio di Pisa. Nell’au<strong>la</strong> magna storica di Pa<strong>la</strong>zzo Matteucci hanno portato i saluti <strong>del</strong><strong>la</strong> cittadinanzae <strong>del</strong>l’Università <strong>la</strong> presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale Titina Maccioni e <strong>il</strong> prof. FrancoFanciullo, docente di Glottologia a Pisa nonché direttore de L’Italia Dialettale, <strong>la</strong> storica rivista fondatada Clemente Merlo nel 1924, nel<strong>la</strong> quale Wagner pubblicò un importante studio sul<strong>la</strong> morfologianominale e verbale <strong>del</strong> sardo antico e moderno. Nel corso <strong>del</strong><strong>la</strong> mattina si sono succeduti gli interventidei linguisti Giulio Paulis (docente di Glottologia a Cagliari), Giovanni Lupinu (docente diGlottologia a Sassari), Lucia Molinu (docente di Linguistica Romanza a Tolosa, Francia) coordinatida Simone Pi<strong>san</strong>o (assegnista di ricerca presso l’Università di Sassari). Tutte le re<strong>la</strong>zioni, sebbeneinerenti a ambiti di ricerca differenti, hanno ribadito <strong>la</strong> validità <strong>del</strong>l’insegnamento fondamentale diWagner, che, facendo suo un motto di Goethe (Ein Blick ins Buch und zwei ins Leben ‘uno sguardo a<strong>il</strong>ibri e due al<strong>la</strong> vita’), sosteneva l’assoluta necessità di conoscere una lingua penetrando i valori spiritualie materiali <strong>del</strong><strong>la</strong> cultura osservata. Una linguistica, dunque, capace di “sporcarsi le mani” con<strong>la</strong> ricerca sul campo, indispensab<strong>il</strong>e per l’analisi dei dati e <strong>la</strong> loro sistematizzazione. Sia che si parlidi etimologia, come ha br<strong>il</strong><strong>la</strong>ntemente dimostrato Giulio Paulis, sia che si studino i testi antichi e ledinamiche tra lingue di superstrato, come ha evidenziato con puntualità Giovanni Lupinu, sia che sidiscutano le complesse dinamiche tra fonetica, morfologia e sintassi <strong>del</strong>le varietà sarde contemporaneeoggetto <strong>del</strong> contributo di Lucia Molinu e Simone Pi<strong>san</strong>o, <strong>la</strong> conoscenza, non marginale, <strong>del</strong><strong>la</strong> realtàstorica e culturale che <strong>la</strong> lingua esprime, costituisce un punto di partenza irrinunciab<strong>il</strong>e. Quasi aribadire questo concetto, l’evento è stato chiuso dal<strong>la</strong> compagine musicale Unda di lu mari, fondatada alcuni giovani sardi residenti a Pisa e nel<strong>la</strong> provincia, che ha riproposto alcuni canti <strong>del</strong><strong>la</strong> tradizionepopo<strong>la</strong>re <strong>del</strong>le diverse zone <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>. Le armoniose voci di questo inconsueto ensemble, in cu<strong>il</strong>a tradizione musicale gallurese si incontra con eleganza con quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Barbagia e <strong>del</strong> Gocèano,hanno così risuonato nel<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> <strong>del</strong>l’Ateneo Pi<strong>san</strong>o. Soltanto una nota stonata, purtroppo, evidenziatadal<strong>la</strong> presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> FASI Serafina Mascia: <strong>la</strong> Regione Sardegna, non ha ritenuto di doverpartecipare a un progetto che avrebbe voluto portare Max Leopold Wagner nelle Università e negliistituti di cultura in Italia e in Europa, vista anche l’attenzione <strong>del</strong> mondo scientifico internazionaleper <strong>la</strong> nostra lingua. ? In tempi diffic<strong>il</strong>i ha ribadito <strong>la</strong> presidente <strong>del</strong>l’Associazione culturale sarda“Grazia Deledda” Pierange<strong>la</strong> Deriu ? <strong>la</strong> crescita sociale e culturale nostra e <strong>del</strong>le realtà nelle qual<strong>il</strong>avoriamo, è purtroppo affidata al<strong>la</strong> rete di solidarietà fra le nostre associazioni, nonché al<strong>la</strong> ricchezza<strong>del</strong>le competenze dei nostri soci. Un patrimonio notevole che negli ultimi anni ha saputo organizzare,con <strong>la</strong> so<strong>la</strong> forza <strong>del</strong> volontariato, eventi e iniziative per <strong>la</strong> promozione <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>, col<strong>la</strong>borandocon enti e istituzioni locali. Peccato che, talvolta, <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse politica iso<strong>la</strong>na sembri non accorgersene.PRELUDIO A UN IMPORTANTE GEMELLAGGIOFRA LA CITTA’ VERONA E SANT’ANTIOCOUNA STORIA D’OSTRICHE E DI SANTI MORIGiuseppe SantoroArenasPer le prenotazioni telefonare al servizio visite:tel. 0781.491300 - fax 0781.491395o via e-ma<strong>il</strong>: segr.dir@igeaspa.itwww.igeaspa.itFoto - Morena BonaccorsiUna folta <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’Associazionedei Sardi “SebastianoSatta” di Verona, capeggiatada Salvatore Pau, responsab<strong>il</strong>eper i gemel<strong>la</strong>ggi, con AldoAledda e Pier Luigi Erculiani èapprodata a Sant’Antioco. Nefacevano parte i sindaci di: Cologno<strong>la</strong>ai Colli (VR) AlbertoMartelletto, accompagnato daMaurizio Solinas, già assessoreal<strong>la</strong> cultura di detto Comune epresidente <strong>del</strong><strong>la</strong> “SebastianoSatta”; Bovolone (gemello diSinnai) Em<strong>il</strong>ietto Mirando<strong>la</strong>,accompagnato da Adriano Bissoliconsigliere <strong>del</strong>egato ai gemel<strong>la</strong>ggi;Tratalias (gemello diFumane) Marco Piras. Per Sinnai,era presente <strong>il</strong> Presidente<strong>del</strong> Consiglio comunale GiampieroCocco. In rappresentanzadi Verona <strong>il</strong> Presidente <strong>del</strong> BacinoImbrifero Adige (34 comuni),gemello di quello sardo<strong>del</strong> Taloro, Franco Rancan. InComune erano attesi dal Sindacodi Sant’Antioco Mario Corongiue dall’Assessore al<strong>la</strong>Programmazione Paolo FrancoGarau. Una marea di personeper assistere al primo atto distipu<strong>la</strong>zione <strong>del</strong> Gemel<strong>la</strong>ggioistituzionale tra Sant’Antioco eCologno<strong>la</strong> ai Colli. Che cosahanno in comune i due paesi?Tutto e niente. Ambedue sonocircondati da un mare: <strong>il</strong> primoazzurro e pescoso, <strong>il</strong> secondoverde e ricco di grappoli dorati.Nell’azzurro, si strappa dalprato di Poseidonia <strong>la</strong> “Pinnanob<strong>il</strong>is”, essa secerne un liquidoche al contatto con l’acquacoagu<strong>la</strong> formando dei f<strong>il</strong>amentiut<strong>il</strong>i per ancorarsi al suolo, <strong>il</strong>mitico “bisso”; nel verde, siraccoglie un’ostrica giganteche non secerne nul<strong>la</strong> perché èfoss<strong>il</strong>e. Provate a mangiare igasteropodi <strong>del</strong> mare di Cologno<strong>la</strong>,vi rompereste i denti,duri come <strong>il</strong> sasso, un po’ stantii,hanno 30 m<strong>il</strong>ioni di anni,mentre quelli che arrivano inporto a Sant’Antioco di primamattina, sono dolci e succulenti.Massi pe<strong>san</strong>ti e neri, residuidi antiche effusioni <strong>la</strong>viche sottomarineprovenienti da sotto<strong>la</strong> crosta terrestre, dal “mantello”,significano <strong>la</strong> stessa originedei territori. I primi abitatorivennero dal mare Mediterraneo:Nuragici, Fenici, Punici,poi i dominatori Romani, Vandali,Pi<strong>san</strong>i, Spagnoli, Austriaci(sì, anche questi), Savoiardi(buoni solo nel caffe<strong>la</strong>tte) e infine nei dintorni, i pescatori“tabarchini” di origine “pegliese”.A Cologno<strong>la</strong>, ricerche archeologichesvolte dai Solinas(Giovanni e Maurizio, manco adirlo d’origine sarda) misero inluce che i primi abitatori furonopaleolitici, i Musteriani; seguironopopo<strong>la</strong>zioni di tutti iperiodi <strong>del</strong> neolitico fino aiGallo-Veneti, poi anche quiconquistatori: Romani, Longobardi,Spagnoli, Francesi, Austriacie Savoiardi (sempre nelcaffe<strong>la</strong>tte). Ambedue i territorihanno beni culturali a iosa: nuraghi,necropoli, bas<strong>il</strong>ica, musei,nell’iso<strong>la</strong>; pievi, chiese,v<strong>il</strong>le venete e fenomeni geologiciai piedi <strong>del</strong><strong>la</strong> collina veronese.In comune anche l’economiache vede l’enologia regina:Carignano <strong>del</strong> Sulcis, rossoe selvaggio, e Soave, biancoe <strong>del</strong>icato. Pesci prelibati nelle<strong>la</strong>gune e nelle tonnare da coniugarsicon i ge<strong>la</strong>ti colognolesi,ma oltre a questi si sfornanopandori … da farcire con <strong>il</strong> patèdi tonno…, potrebbe essereun’idea, senz’altro, meglio innaffiarlicon <strong>il</strong> mirto, per <strong>la</strong>gioia dei bimbi si fabbricanogiocattoli, si producono vetri emolte altre cose. Le sagre: aSant’Antioco, per l’occasionesi preparano pani speciali bianchie lievitati detti “Coccòis desu Santu”, decorati con motivifloreali e piccoli uccelli; is coccois,si portano nel<strong>la</strong> Bas<strong>il</strong>ica eper alcune settimane sono tenutia ornamento <strong>del</strong> simu<strong>la</strong>croe <strong>del</strong>le reliquie <strong>del</strong> Santo; aCologno<strong>la</strong>, <strong>la</strong> più terrena “Sagradei bisi” cioè <strong>del</strong> “Verdonenano”, varietà di pisello primaticcio,coltivato sotto i vigneti.“Lasagne con i bisi, risi e bisi,anara (anatra) con i bisi”, sonotra tante specialità gastronomichea disposizione dei buongustai.Il sacro: Sant’Antioco èmartire ed evangelizzatore,mediorientale, forse medico edi carnagione scura, es<strong>il</strong>iato emartirizzato nell’Iso<strong>la</strong> sulcitana,Patrono dei sardi; San ZenoVescovo, anch’egli molto abbronzato,da qui l’attributo dimoro, proveniente dal<strong>la</strong> Mauritania,si dedicò al<strong>la</strong> conversionedei pagani, fu esorcista e autoredi miracoli, è <strong>il</strong> Patronodei veronesi e dei pescatori,quindi può essere compatronodei <strong>san</strong>t’antiochensi. Per <strong>la</strong> cronacaMartelletto ha già invitatoCorongiu a Cologno<strong>la</strong> ai Colli,l’occasione potrebbe essere durante<strong>la</strong> Fiera <strong>del</strong>l’Agricolturadi San Biagio a Bovolone a finegennaio, dove sarà allestitouno stand sul<strong>la</strong> Sardegna. SanBiagio è anche <strong>il</strong> patrono deicolognolesi.


Storia e Personaggi numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 201313RIFONDAZIONE DELLA LOGGIA UGOLINONELLA IGLESIAS DI FINE SECOLO: 1898Gianfranco MurtasPas<strong>san</strong>o circa vent’anni, fra <strong>la</strong> prima esperienza e <strong>la</strong> seconda <strong>del</strong><strong>la</strong> Ugolino:<strong>la</strong> prima s’è conclusa di fatto nel 1877 e formalmente, con <strong>il</strong> decretogranmagistrale di abbattimento <strong>del</strong>le Colonne, nel 1881; <strong>la</strong> seconda siriavvia verso <strong>la</strong> fine <strong>del</strong> 1898. Ma per intanto nel 1891 un’altra loggiaha innalzato <strong>la</strong> sua insegna nell’Oriente di Carloforte: è <strong>la</strong> Cuore e Carattere– gemmata anch’essa (come avverrà con <strong>la</strong> Ugolino bis) dal<strong>la</strong> cagliaritanaSigismondo Arquer –, che in qualche modo copre nel<strong>la</strong> interezza,almeno nel suo primo decennio di vita, <strong>il</strong> territorio <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegnasud-occidentale.Naturalmente molte cose sono cambiate rispetto agli anni ’70, ad iniziaredalle dimensioni demografiche <strong>del</strong> circondario (distretto governato daun sottoprefetto) e <strong>del</strong><strong>la</strong> città capoluogo. La popo<strong>la</strong>zione si è quasi raddoppiata,è di 68m<strong>il</strong>a unità nell’area vasta, nel 1898; Iglesias città ha piùche raddoppiato, arrivando a 19m<strong>il</strong>a residenti; anche Carloforte ha quasiraddoppiato, superando i 7m<strong>il</strong>a, Sant’Antioco tocca i 4m<strong>il</strong>a. Sul pianosocio-economico <strong>il</strong> Sulcis-Iglesiente è divenuto un gran cantiere, condecine e decine di permessi di ricerca r<strong>il</strong>asciati dalle prefetture e coltivazionidiffuse qua e là: <strong>la</strong>rghe possib<strong>il</strong>ità di occupazione operaia sono offertea numerosi braccianti agricoli che preferiscono lo sfruttamento nellecompagnie minerarie all’irrisorio presente e futuro <strong>del</strong>le campagne.Soltanto per avere un’idea <strong>del</strong><strong>la</strong> realtà produttiva ed occupativa di finesecolo (1898-1900) si consideri che <strong>la</strong> manodopera assomma a circa14m<strong>il</strong>a unità; le donne sono <strong>il</strong> 6-7 per cento <strong>del</strong> tutto, i minori sotto i 15anni <strong>il</strong> 2-3 per cento.La produzione che all’esordio <strong>del</strong><strong>la</strong> prima Ugolino (1872) era di circa50m<strong>il</strong>a tonnel<strong>la</strong>te annue si è più che triplicata, idem <strong>il</strong> valore in lire oradi circa 20m<strong>il</strong>ioni. La remunerazione <strong>del</strong> capitale è elevata, investonoqui grandi compagnie inglesi, francesi, belghe ecc. Gli organigrammiaziendali sono molto gerarchizzati, e <strong>il</strong> più ed <strong>il</strong> meglio sarà per i tecnicistranieri o <strong>del</strong> continente italiano: né soltanto tecnici (ingegneri, geologiecc.) ma anche quadri intermedi. Si documenterà che, all’inizio di questoprocesso di massiva industrializzazione, agli operai sardi (spesso indebolitida febbri ma<strong>la</strong>riche o carenze alimentari) spettavano 2 lire ecinquanta al giorno, a quelli continentali (provenienti da Toscana, Piemonte,Lombardia, più professionalizzati) 3 e cinquanta; e dieci annidopo, rispettivamente 3 e 4,50, con evidente accentuazione <strong>del</strong> divario.Naturalmente questa situazione determinerà crescenti tensioni sociali esindacali, favorendo anche <strong>il</strong> radicamento <strong>del</strong> movimento socialista checoinvolgerà anche Carloforte. Sindaci socialisti avranno sia Iglesias cheCarloforte. E’ anche da dire che nel 1896 si è costituita l’AssociazioneMineraria Sarda – quel<strong>la</strong> <strong>del</strong> Fr. Giorgio Asproni jr., che riunisce siaazionisti che dirigenti <strong>del</strong>le società minerarie, e anche studiosi <strong>del</strong> comparto,e vorrebbe accreditarsi per un prof<strong>il</strong>o tecnico-culturale, fra geologiaed economia, da tradurre anche in un bollettino periodico. Pochi annidopo, nel 1903 – vig<strong>il</strong>ia <strong>del</strong>l’eccidio di Buggerru che sarà pianto eonorato dai versi di Sebastiano Satta – prenderà corpo <strong>la</strong> Federazioneregionale dei minatori.Gli uomini <strong>del</strong><strong>la</strong> Ugolino seconda formazione saranno dentro una logicad’apparato, sociale sì nel senso <strong>del</strong> patronato alle iniziative di sollievo<strong>del</strong><strong>la</strong> maggior sofferenza, ma senza sposare una causa politica di giustiziastrutturale, insomma senza abbracciare una scelta radicalmente democratica.Mentre va divaricandosi <strong>il</strong> rapporto fra proprietà e <strong>la</strong>voratoriper l’affermazione crescente di una coscienza di c<strong>la</strong>sse e <strong>la</strong> ribellione diquesti ultimi alle condizioni di <strong>la</strong>voro, agli orari e alle paghe, i quadriintermedi e i dirigenti – nei quali si riconoscono appunto numerosi Artieri<strong>del</strong><strong>la</strong> loggia – tendono a sostenere gli interessi aziendali o, per megliodire, degli azionisti. D’altra parte, essi stessi sono pedine di ungrande gioco, come dipendenti più o meno gallonati <strong>del</strong> capitalismo nazionalee internazionale.Palese riscontro di questo si ha anche nel<strong>la</strong> stampa locale, per come appuntoi giornali trattano l’argomento “massoneria”, ora d<strong>il</strong>eggiandol’Istituzione vista come copertura di interessi <strong>del</strong>le c<strong>la</strong>ssi forti, ora lodando<strong>la</strong>per <strong>il</strong> modernismo sociale e dunque anche per <strong>la</strong> prossimità al<strong>la</strong>realtà dinamica <strong>del</strong> territorio.Cosa sia Iglesias, o come si sia trasformata nel volgere degli ultimi anni,sarebbe ancora riassumib<strong>il</strong>e nei pochi dati rassegnati dalle guide via viadate al<strong>la</strong> stampa, che marcano sempre <strong>la</strong> durata di due ore di ferrovia<strong>del</strong> viaggio da-e-per Cagliari. Sono guide che riportano anche molti nomidi professionisti o negozianti, e fra essi fanno capolino quelli di Fratelliche, in mancanza di meglio, possono anche essere meglio censiti:dall’avvocato e professore Ugo Vianelli ai chincaglieri Centoz al conciarioMagnini, dal droghiere Decinè ai commercianti di legname e ferramentaSerra o di tessuti Sorrentino, ecc.Nuovi e vecchi artieri nel<strong>la</strong> Ugolino bisI nomi che compaiono nelle pagine dei giornali che danno spazio allecronache ludiche o conviviali <strong>del</strong>l’Iglesiente affacciano sovente quas<strong>il</strong>’intero organico in progress <strong>del</strong><strong>la</strong> nuova Ugolino, loggia scozzese gemmatadal<strong>la</strong> cagliaritana Sigismondo Arquer. In testa a tutti Pietro Fontana,che sarà sindaco <strong>del</strong><strong>la</strong> città ed è stato a lungo presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Societàoperaia (ed è a lui, infatti, che <strong>il</strong> Gran Maestro Lemmi ha dato l’incaricodi rappresentarlo al<strong>la</strong> commemorazione dei Fratelli Garibaldi e Saffi– «dei quali auguro che <strong>mai</strong> si dimentichino le grandi virtù e gli altiintendimenti civ<strong>il</strong>i» – in occasione <strong>del</strong><strong>la</strong> solenne commemorazione promossaper <strong>il</strong> 15 giugno 1890 dal<strong>la</strong> medesima Società operaia). E conFontana <strong>la</strong> schiera dei Fratelli ingegneri o tecnici di varia professionalità,in forza alle varie società minerarie <strong>del</strong><strong>la</strong> zona, fra Buggerru, Nebida,ecc.: da Alfonso Varzée ad Antonio Ferrari, a Sollmann Bertolio, daGiorgio Asproni jr. ad Elvidio Zancani, a Giro<strong>la</strong>mo Perricone, ad altriancora. Stanis<strong>la</strong>o Bruera (medico a Gonnesa), Luigi Toro (che sarà sindacoanche lui a Gonnesa), BertinoPalmas, Raffaele Serra, i vari Rodriguez,Dino Serra, a partecipare sonodecine i Fratelli già attivi nel<strong>la</strong> loggiacagliaritana. Il grosso <strong>del</strong> proselitismo<strong>del</strong><strong>la</strong> Ugolino bis si sv<strong>il</strong>uppanel primo decennio <strong>del</strong> secolo nuovo.Sembra necessario, alle dignità<strong>del</strong>l’officina, compattare al megliole forze esistenti, appena trasferitedal<strong>la</strong> Sigismondo Arquer, prima dial<strong>la</strong>rgare <strong>il</strong> giro.Il registro-matrico<strong>la</strong> <strong>del</strong> G.O.I. fornisceappena sei nominativi di nuoviiniziati: cinque ammessi fra agostoed ottobre 1898, tre nel 1899. Vale adire: Lodovico Martinazzo (capomeccanico), F. Antonio Menniti(professore), Att<strong>il</strong>a Zerbini (direttore<strong>del</strong><strong>la</strong> Officina <strong>del</strong> gas), LiberoRodriguez (capo miniere), ElvidioZancani (ingegnere), GiuseppeChiardo<strong>la</strong> (appaltatore, provenientedall’antica Ugolino), Livio So<strong>la</strong> e Carlo Varsi.Ad andare rapidamente soltanto per numeri si dirà che dal 1901 vengonoiniziati, anno dopo anno, un profano, due, sei, undici nel 1905, diecinel 1906, cinque nel 1908, due nel 1909; lunga sosta fino al 1916 (annodi guerra), tre iniziati, due nel 1917, e a seguire uno, due, uno, due, uno– sono 49 in tutto, e siamo già al 1922. Il libro matrico<strong>la</strong> non registramovimenti dopo quell’anno. Il lungo periodo naturalmente comprende ipassaggi di grado, complessivamente 35 a Compagno d’Arte e 30 aMaestro. Quando, negli anni 1899-1900, <strong>la</strong> Ugolino bis avrà finalmenterialzato <strong>il</strong> Pentalfa luminoso fra i Luminari <strong>del</strong><strong>la</strong> sua volta stel<strong>la</strong>ta, eccoche non mancherà, nelle pubbliche sottoscrizioni, <strong>la</strong> firma corale: «imassoni di Iglesias» («2 sterline in oro cambiate in lire 53»…), accantoa quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> «Loggia massonica di Carloforte» o <strong>del</strong><strong>la</strong> «Loggia massonicaArquer di Cagliari».Le occasioni sempre quelle, con <strong>la</strong> solidarietà che fa più spesso lega con<strong>il</strong> patriottismo. Come capita ad esempio nel<strong>la</strong> ricorrenza <strong>del</strong> trentesimoanniversario <strong>del</strong><strong>la</strong> restituzione di Roma «al<strong>la</strong> Patria e al<strong>la</strong> civ<strong>il</strong>tà», a trainodi un gruppo di giovani studenti e con <strong>la</strong> ferma volontà di coinvolgere«<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse meno abbiente»: saranno allora distribuiti a quasi 200 poveriuna ses<strong>san</strong>tina di ch<strong>il</strong>i di carne, quasi duecento di pane e qualchedecina di lire per le urgenze…Sul piano locale sono frequenti le adesioni e talvolta è anzi iniziativa deiFF. quel<strong>la</strong> di raccogliere fondi di sollievo (per <strong>il</strong> Ricovero di mendicità,ripetutamente, come per <strong>il</strong> patronato sco<strong>la</strong>stico, come anche per le attività<strong>del</strong><strong>la</strong> sezione <strong>del</strong><strong>la</strong> Dante Alighieri, come per <strong>il</strong> monumento ai caduti,nel 1923, ecc.): allora, <strong>il</strong> più <strong>del</strong>le volte, accanto al nome dei singoliFF., compare <strong>la</strong> denominazione <strong>del</strong><strong>la</strong> loggia.E’ anche da dire che undiscreto numero di FF. vive <strong>la</strong> vita amministrativa <strong>del</strong><strong>la</strong> città in quantoconsiglieri comunali, e non tutti <strong>del</strong>lo stesso partito: fra essi Stanis<strong>la</strong>oBruera, Att<strong>il</strong>io Atzeni, Libero Rodriguez, Vittorino Melis, Raffaele Serra,Ruggero Marchei, Antonio Zurru, Giuseppe Carta, Livio So<strong>la</strong> e altriancora – naturalmente col sindaco di lungo periodo Pietro Fontana –,quando è segretario capo <strong>del</strong> Municipio <strong>il</strong> Fr. Efisio Maxia. I FF. vivonol’associazionismo civico e patriottico, nei vari direttivi ora <strong>del</strong><strong>la</strong> Societàoperaia, ora <strong>del</strong><strong>la</strong> Società fra i commercianti e i piccoli industriali, ora<strong>del</strong> Tiro a segno, ora <strong>del</strong> Circolo di lettura e sport, ora <strong>del</strong><strong>la</strong> Dante, ora<strong>del</strong> comitato per le onoranze a Garibaldi, ora di quello per l’istituzione<strong>del</strong><strong>la</strong> biblioteca popo<strong>la</strong>re, o in favore <strong>del</strong>le famiglie dei caduti nel<strong>la</strong>guerra di Libia, o <strong>del</strong><strong>la</strong> ferrovia <strong>del</strong>Sulcis… Di un certo interesse èl’ordine <strong>del</strong> giorno di solidarietàalle vittime <strong>del</strong><strong>la</strong> repressione zarista<strong>del</strong> 1905: a favore <strong>del</strong> «popoloche inerme rec<strong>la</strong>mava quel<strong>la</strong> uguaglianzadi diritti goduti da tempoda tutte le nazioni progredite» econtro «l’ostinazione teocratica r<strong>il</strong>uttantea concedere quel<strong>la</strong> formadi governo costituzionale indispensab<strong>il</strong>eal progresso <strong>del</strong>le nazioni».La loggia si dice impressionata per<strong>il</strong> palese disinteresse <strong>del</strong>le altre nazionied auspica in conclusione«che tutti i popoli civ<strong>il</strong>i protestinocontro gli atti inumani ed alzino <strong>la</strong>loro voce di solidarietà e di fratel<strong>la</strong>nzaa favore degli oppressi».I bollettini <strong>del</strong> Grande Oriente segna<strong>la</strong>no<strong>la</strong> presenza <strong>del</strong><strong>la</strong> loggianelle varie contab<strong>il</strong>ità obbedienzialio con fini f<strong>il</strong>antropici nazionali,idem per <strong>la</strong> partecipazione alle AssembleeCostituenti o Gran Logge.Segna<strong>la</strong>no anche i nominativi deiVenerab<strong>il</strong>i, dopo Eugenio Benatti,un mantovano anche lui impiegatonelle miniere, che farà in tempo avedere, prima di andarsene all’OrienteEterno, <strong>il</strong> proprio figlioGiuseppe, studente 19enne, ricevere<strong>la</strong> Vera Luce: sono Att<strong>il</strong>a Zerbini –direttore <strong>del</strong>l’azienda <strong>del</strong> gas e perlunghi anni anche presidente <strong>del</strong><strong>la</strong>Società ginnastica sco<strong>la</strong>stica –, chepasserà poi al<strong>la</strong> loggia di Cagliari ei cui funerali, negli anni <strong>del</strong><strong>la</strong> grandeguerra, saranno salutati ostensib<strong>il</strong>mentedal<strong>la</strong> Fratel<strong>la</strong>nza (così saràad Iglesias stessa, e con appositi necrologisui giornali, per i FF. Ach<strong>il</strong>leNicodano, Benatti ecc.); Att<strong>il</strong>ioAtzeni Leo, avvocato; Aurelio Galleppini,pure impiegato minerario,di origini romagnole e garibaldine,nonno <strong>del</strong> celebre disegnatore diTex. La stampa locale, come detto,ma anche quel<strong>la</strong> cagliaritana – e inessa <strong>il</strong> Corriere <strong>del</strong>l’Iso<strong>la</strong> direttodall’avv. Enrico Sanjust – riservaal<strong>la</strong> officina iglesiente una enormequantità di articoli, note redazionali,corsivi. I ruoli eminenti assunti dadiversi FF. fac<strong>il</strong>ita e invoglia, evidentemente,<strong>il</strong> tritacarne.Ne fanno le spese, per dire alcuninomi, oltre al sindaco Fontana, i FF.Giorgio Asproni e Giuseppe SannaRandaccio – peraltro entrambi apied<strong>il</strong>ista <strong>del</strong><strong>la</strong> loggia cagliaritanama con evidenti interessi o affettinell’Iglesiente – anche per le propriecandidature politiche. In partico<strong>la</strong>requel<strong>la</strong> di Giuseppe SannaRandaccio, avvocato, a lungo consiglierecomunale e tra i fondatori<strong>del</strong><strong>la</strong> sezione radicale di Cagliari,sarà chiacchierata perché egli, nel1913, si presenta candidato moderatoantisocialista e ministeriale appoggiatodai cattolici e con l’avallovescov<strong>il</strong>e. Lui anticlericale e divorzistadi antica storia e già Venerab<strong>il</strong>e<strong>del</strong><strong>la</strong> Sigismondo Arquer!E’ fac<strong>il</strong>mente insolentito dal<strong>la</strong> stampaavversaria ed è sconfitto, al voto,dal candidato socialista e sindaco diCarloforte Giuseppe Cavallera.Una chicca chiamata GalleppiniPrincipio solenne e inderogab<strong>il</strong>e <strong>del</strong><strong>la</strong> Massoneria è l’eguaglianza fratutti i partecipanti alle sue attività rituali e, in generale, fraternali (o associativeche dir si voglia, marcando però <strong>la</strong> tipicità <strong>del</strong> sodalizio). Ciònon di meno, almeno per <strong>la</strong> storia civ<strong>il</strong>e che quel<strong>la</strong> fraternale assorbe, visono personalità impegnate sul<strong>la</strong> scena che meritano una qualche specialeconsiderazione. Qui può essere <strong>il</strong> caso <strong>del</strong> Fr. Aurelio Galleppini,noto magari più per virtù dei discendenti che non per altra ragione. E infatti…ecco a spiegarne qualche coordinata una lettera che, allo scrivente,indirizzò da Chiavari <strong>il</strong> 25 giugno 1985, l’Aurelio Galleppini disegnatoredi Tex: «Il nome di Aurelio Galleppini appartenente a quel<strong>la</strong>loggia Massonica è <strong>del</strong> mio nonno paterno che ha sempre vissuto adIglesias e che era figlio di quel Tommaso Galleppini che Giuseppe Garibaldirammenta nelle sue memorie, con <strong>il</strong> cognome un po’ storpiato,perché fu da lui aiutato durante <strong>il</strong> passaggio per Cesenatico nel<strong>la</strong> ritiratada Roma. «Quel Tommaso Galleppini, originario di Forlì e che perseper le sue gesta Garibaldine i favori, i beni e i titoli che lo stesso governoborbonico gli aveva dato, dovette ritirarsi in Sardegna dove lo stessoGaribaldi lo aiutò, come risulta da documenti autografi in nostre mani, atrovarsi un posto a Iglesias quale ispettore <strong>del</strong>le Gabelle. «Anche miopadre si chiamava Tomaso, ma non ha <strong>mai</strong> appartenuto al<strong>la</strong> massoneriae <strong>la</strong> data <strong>del</strong> 1925 che Le risulta quale rientro definitivo <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra famigliaad Iglesias è giusta e corrisponde all’anno in cui morì quel nonnoche ad Iglesias ha sempre vissuto». A questa lettera Aurelio jr fece seguitocon una seconda, datata 15 luglio <strong>del</strong>lo stesso 1985, preci<strong>san</strong>do che <strong>il</strong>nonno massone «morì ad Iglesias <strong>il</strong> 20/2/1925 dove aveva sempre vissutoprima in piazza Sel<strong>la</strong> e poi in via Verdi. Era impiegato presso <strong>la</strong> dittaMagnini. Sposato con Grazia Tiddia di Aritzo con <strong>la</strong> quale viveva insiemeal<strong>la</strong> figlia Ada ultima sopravvissuta di tutti i suoi nove figli ed oramorta anche lei nel<strong>la</strong> casa di piazza Canavera doveva viveva ultimamente.Nei documenti di famiglia unica cosa rimasta è una cartolina postalecon <strong>la</strong> sua effigie in veste massonica e di cui Le mando una fotocopia».La cartolina, assolutamente fam<strong>il</strong>iare, è datata 1917, nel<strong>la</strong> data che celebra…<strong>la</strong> presa di Roma e curiosamente reca, nel<strong>la</strong> firma «<strong>del</strong> vostroaff.mo padre e nonno» (come scrive rivolgendosi a figli e nipoti) <strong>il</strong> suogrado massonico di Maestro (vale a dire 3 tripuntato). La fotografia po<strong>il</strong>o raffigura, forse nei locali <strong>del</strong><strong>la</strong> loggia, con <strong>la</strong> sciarpa allora in uso fra iMaestri e i gradi capito<strong>la</strong>ri <strong>del</strong> Rito Scozzese Antico e Accettato.


14 numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 CulturaLA CARLO DELFINO EDITORE PUBBLICALA COLLANA DEI COMUNI “FORZA PARIS”C<strong>la</strong>udio MoicaSi è tenuta a Carbonia, presso<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> conferenze <strong>del</strong><strong>la</strong> Provinciadi Carbonia Iglesias, <strong>la</strong>penultima tappa provinciale<strong>del</strong><strong>la</strong> presentazione <strong>del</strong> progettoeditoriale “Forza Paris -Tutti i comuni <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna”<strong>del</strong><strong>la</strong> Carlo Delfino editore. Lastoria <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>, i suoi scenari,i suoi talenti unici nel suo generee ognuno dei comuni Sard<strong>il</strong>o dimostra a modo suo, conorgoglio di chi ama e rivendica<strong>la</strong> propria unicità. Quell’orgoglioche è sempre stata unaricchezza ora diventa un’opportunitàda fermare su cartaattraverso questa nuova iniziativaeditoriale, artico<strong>la</strong>ta, ambiziosae titanica. Dall’importanteesperienza <strong>del</strong> “DizionarioStorico-Geografico dei comuni<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna” curatoda Manlio Brigaglia e SalvatoreTo<strong>la</strong> (2600 pagine in 5 volumi),nascono 377 monografietascab<strong>il</strong>i, per un totale di19.500 pagine. Non sono sempliciestratti perché, con un tagliopratico e funzionale, approfondisconole informazionistoriche e geografiche e le integranocon segna<strong>la</strong>zioni di interesseturistico. Costume, sagree festività, artigianato egastronomia, attività caratteristiche<strong>del</strong> luogo, ma anche alberghi,B&B, numeri ut<strong>il</strong>i. Veree proprie guide per i viaggiatori,da conservare e portarecon sé, ut<strong>il</strong>i e interes<strong>san</strong>tiper <strong>il</strong> pubblico, importanti eprestigiose per i comuni che lehanno patrocinate. Ogni amministrazionecomunale potràcurare direttamente <strong>la</strong> stesura<strong>del</strong><strong>la</strong> monografia attraverso unletterato <strong>del</strong> luogo. Per <strong>il</strong> comunedi Carbonia e di Domusnovasè stato incaricato MassimoCarta (direttore di <strong>Gazzetta</strong><strong>del</strong> Sulcis). Da marzo2013 tutte le monografie si inserirannoin un più ampio progettodi valorizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong>cultura e <strong>del</strong> territorio sardo,che si artico<strong>la</strong> intorno a unnuovo portale web. Ognunodei 377 comuni avrà uno spaziodedicato e <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità dicurare direttamente l’aggiornamentodei contenuti. Occasioneper diffondere <strong>la</strong> culturae le peculiarità di ogni paese,ma soprattutto l’opportunità dipromuovere concretamentel’economia locale, offrendovisib<strong>il</strong>ità alle imprese e alle attrattiveturistiche. Nel prossimofuturo saranno e<strong>la</strong>borateapplicazioni per smartphone,tablet e pc con itinerari personalizzatie suggerimenti sueventi e manifestazioni in corsonel comune. Uno strumentoche si rende indispensab<strong>il</strong>e perle esigenze di un turismo modernoed evoluto. Guide, portalee applicazioni formerannoun sistema editoriale integratoper <strong>la</strong> promozione culturale eturistica dei comuni <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna.I volumi saranno distribuitinelle 1.100 edicole <strong>del</strong><strong>la</strong>Sardegna, nelle 160 librerie enei suoi tre aeroporti principali,ogni comune e prolocoavranno 1.000 copie a disposizioneper le loro promozioni.“Un progetto di grande valoree ambizioso – dichiara l’editoreCarlo Delfino - che per <strong>la</strong>prima volta coinvolgerà tutta<strong>la</strong> Sardegna fino al 2020, inquanto ci vorranno parecchianni per ultimarlo.” Così comeconfermato anche dall’assessoreProvinciale al Turismo,Marinel<strong>la</strong> Grosso, che nonostantegli sforzi fatti per interessarele varie amministrazioni,al<strong>la</strong> presentazione <strong>del</strong> progettonon si è presentato nessun<strong>del</strong>egato dei 23 comuni ricadentinel<strong>la</strong> giurisdizione.Sorge spontanea una domanda:ma su quali progetti vorrannoinvestire, nel futuro, iSindaci per lo sv<strong>il</strong>uppo socioeconomico<strong>del</strong> territorio? Probab<strong>il</strong>mentenon lo <strong>san</strong>no neppureloro o forse ritengono chesia troppo faticoso ascoltare eleggere di un progetto davveroinnovativo. È più semplice sf<strong>il</strong>aree ur<strong>la</strong>re piuttosto che impegnarsiculturalmente!PORTO FLAVIALA STORIA DEL CONNUBIOFRA VENETO E SARDEGNAElisa SoddeDomenica 2 dicembre2012 presso <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> Convegni<strong>del</strong>l’Ospedale P.F.Calvi di Noale (VE), l’AssociazioneCulturale “Unponte fra Sardegna e Veneto”,col patrocinio <strong>del</strong> Comunedi Noale e di Cimadolmo(TV), ha proposto <strong>il</strong>primo, partico<strong>la</strong>re, appuntamentosull’importante storia mineraria <strong>del</strong> Sulcis-Iglesiente.Nonostante <strong>il</strong> tempo inclemente, <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> era gremita e gli spettatoriaffascinati dai re<strong>la</strong>tori che si sono succeduti nell’artico<strong>la</strong>toe composito programma <strong>del</strong><strong>la</strong> mattinata. Abbiamo voluto iniziarea raccontare questo “connubio sardo-veneto”, come solitamentepiace fare a noi, da un angolo visuale un po’ singo<strong>la</strong>re,troppo spesso <strong>la</strong>sciato inspiegab<strong>il</strong>mente in ombra, ovvero raccontando<strong>del</strong> <strong>la</strong>voro <strong>del</strong>le donne e <strong>del</strong>le bambine in miniera edabbiamo scelto di farlo attraverso <strong>il</strong> bellissimo ed intenso librodi Andrea Sassu: “La cernitrice. Romanzo minerario”.Oltre ad Andrea Sassu, Presidente Associazione “CulturArteSardegna” e guida tecnica Igea presso <strong>il</strong> Museo di ArcheologiaIndustriale Mineraria di Porto F<strong>la</strong>via e di altri siti minerariIgea; altri importanti e graditissimi ospiti <strong>del</strong><strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> rotondanoalese su Porto F<strong>la</strong>via sono stati: i rappresentanti <strong>del</strong>le dueistituzioni comunali citate, <strong>il</strong> Consigliere Delegato all’associazionismo<strong>del</strong> Comune di Noale, l’avv. Stefano Sorino che haportato i saluti di tutta l’amministrazione noalese; <strong>il</strong> Sindaco diCimadolmo (TV), <strong>il</strong> Sig. Giancarlo Cadamuro; <strong>il</strong> Dr. LucianoOttelli, geologo con numerose ed importanti pubblicazioni suisiti minerari al suo attivo, nel<strong>la</strong> sua lunga carriera dedicata almondo minerario sardo ha ricoperto anche l’incarico di Direttore<strong>del</strong> Parco Geominerario Storico Ambientale <strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna(<strong>il</strong> 1° Parco Geominerario al mondo ad esser stato istituito)e <strong>del</strong>l’IGEA SpA; <strong>la</strong> Dr.ssa Amalia Donatel<strong>la</strong> Basso, storica<strong>del</strong>l’arte che da oltre un trentennio si occupa di conservazione erestauro presso <strong>la</strong> Soprintendenza per i Beni Architettonici ePaesaggistici di Venezia e Laguna; <strong>la</strong> Dr.ssa Manue<strong>la</strong> Cattarin,referente Ufficio Cultura <strong>del</strong> Comune di Cimadolmo (TV).Nel suo primo intervento, <strong>il</strong> Dr. Luciano Ottelli dopo un’introduzionestorica sul<strong>la</strong> nascita e l’importanza dei siti minerari inSardegna, ha raccontato dei tanti veneti giunti in Sardegna per<strong>la</strong>vorare nelle nostre miniere: si trattava non solo di minatori,ma anche di ingegneri e tecnici minerari che si formavano al<strong>la</strong>prestigiosa scuo<strong>la</strong> dei periti minerari “U. Fol<strong>la</strong>dor” di Agordo(BL), fondata nel 1867.Fra questi veneti spiccò sicuramente <strong>la</strong> figura <strong>del</strong>l’ing. CesareVecelli, veneto di nascita (nato a Venezia nel 1881; residente aCimadolmo (TV)) ma sicuramente “sardo” d’adozione, vistoche appena <strong>la</strong>ureato è stato assunto per lungo tempo dal<strong>la</strong> Societàall’epoca leader nel settore minerario, <strong>la</strong> Vie<strong>il</strong>le Montagnedi Liegi, con l’incarico di dirigere pian piano tutte le concessioniminerarie <strong>del</strong> Sulcis- Iglesiente.L’ingegnere di Cimadolmo comprese subito l’estrema durezza<strong>del</strong> <strong>la</strong>voro e i grossi sacrifici a cui erano sottoposti i minatori egli operai alle sue dipendenze e con una sensib<strong>il</strong>ità non comuneed un grande e rarissimo rispetto per <strong>la</strong> vita dei suoi <strong>la</strong>voratori,cercò di alleviare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e le loro penose condizioni d<strong>il</strong>avoro con innovazioni tecnologiche appositamente concepite.Il nome <strong>del</strong> Vecelli è or<strong>mai</strong> indissolub<strong>il</strong>mente legato a “PortoF<strong>la</strong>via”, <strong>il</strong> capo<strong>la</strong>voro d’ingegneria mineraria – rimasto unicoal mondo – realizzato a Masua nei pressi di Iglesias, con cuiriuscì, allo stesso tempo, a risolvere diverse problematiche: ledifficoltà connesse al trasferimento dei minerali dall’entroterraal mare; quelle re<strong>la</strong>tive al carico <strong>del</strong>le navi che li avrebberotrasportati ai luoghi di destinazione e, da non dimenticare, anche<strong>la</strong> salute dei <strong>la</strong>voratori addetti al carico dei minerali, attraverso<strong>il</strong> miglioramento <strong>del</strong>le loro condizioni di <strong>la</strong>voro.


Cultura numero 611 <strong>del</strong> 3 Gennaio 2013 15SARDEGNA IN LIBRERIAPRESENTATO IL LIBRO DI LUISELLA ZAPPETTO“VIVERE FELICI ALL’ESTERO”Giacomo GanzuÈ davvero possib<strong>il</strong>e vivere feliciall’estero? Risponde affermativamente<strong>la</strong> giornalistaLuisel<strong>la</strong> Zappetto, autrice <strong>del</strong>recente volume “Vivere feliciall’ estero. Come trasformareuna necessità in una grandeopportunità. Tutto quello cheoccorre sapere per diventarecittadini globali” (edizioni IlSole-24 Ore), che è stato presentatonel pomeriggio <strong>del</strong> 15dicembre presso <strong>il</strong> Circolo“Logudoro” di Pavia.La Zappetto, nata a Sassari dagenitori di Orotelli, ha casa aPavia e nel<strong>la</strong> città lombarda ètornata per le vacanze nataliziedal<strong>la</strong> lontana metropoli(Giacarta in Indonesia), in cuivive da alcuni anni col maritogeologo e con <strong>il</strong> piccolo Federico,dopo aver conosciuto un’esperienza migratoria non dipoco conto: quel<strong>la</strong> che l’haappunto convinta a scrivere sulfenomeno dei 45.000 italiani,in prevalenza <strong>la</strong>ureati, cheogni anno <strong>la</strong>sciano l’Italia perandare a vivere e a <strong>la</strong>vorare all’estero.Una scelta non fac<strong>il</strong>e e soprattuttonon immediata quel<strong>la</strong><strong>del</strong>l’ autrice che ha dovuto rinunciareal suo <strong>la</strong>voro proprioall’ apice <strong>del</strong><strong>la</strong> sua carriera digiornalista; intraprendendo un’avventura coraggiosa, quel<strong>la</strong> diseguire <strong>il</strong> marito, geologo diuna società petrolifera, neisuoi spostamenti <strong>la</strong>vorativi,sempre con destinazioni estere.L’autrice ha par<strong>la</strong>to dei contenuti<strong>del</strong> libro: l’emigrazioneattuale: chi parte oggi, quantipartono e perché; che cosa significaandare a vivere e <strong>la</strong>vorareall’estero oggi: le sfidecon le quali i protagonisti <strong>del</strong>l’espatrio(chi parte per ragionidi <strong>la</strong>voro; <strong>il</strong> partner che accompagnao che resta in Italia;i figli, ecc.) si confrontano nel<strong>la</strong>voro e nel<strong>la</strong> vita quotidiana;lo shock culturale; crescere ifigli all’estero; i rapporti conchi resta in Italia; le re<strong>la</strong>zioniinterculturali con <strong>la</strong> gente <strong>del</strong>posto; <strong>il</strong> rientro in patria.Ha raccontato, come ha fattonel libro, alcuni fatti interes<strong>san</strong>tire<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> sua vita all’esteroe che possono renderel’idea di ciò che questa sceltadi vita comporta.Il primo impatto è stato conl’O<strong>la</strong>nda, paese “burocratico”nel senso letterale <strong>del</strong> termine:in partico<strong>la</strong>re all’ Aja, città doveha sede <strong>la</strong> Corte Penale Internazionale,le misure di sicurezzasono assai severe, quindiper un cittadino è assai diffic<strong>il</strong>etrovare <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di inserirsinel paese. Una spiccatacapacità di adattamento, un’immensa resistenza al<strong>la</strong> solitudinecostituiscono le basi perun primo approccio di necessitàcon un paese straniero.Terminata l’esperienza o<strong>la</strong>ndese<strong>la</strong> scrittrice torna a Paviaper un periodo di circa due anni,tra l’altro dopo aver scoperto<strong>la</strong> dolce attesa. Dopo alcunimesi di distanza dal maritoLuisel<strong>la</strong> decide di trasferirsi alCairo e di partorire lì. I fam<strong>il</strong>iaritentano di dissuader<strong>la</strong>(partorire in un paese come l’Egitto non sembrava <strong>la</strong> soluzionemigliore dopo le cure ricevutenel “Bel Paese”), tuttavia,dopo una documentazioneapprofondita, avendo saputoche alcuni medici avevano frequentatouniversità tra le piùprestigiose <strong>del</strong> mondo, <strong>il</strong> partoavviene al Cairo. Nel<strong>la</strong> capitaleegiziana Luisel<strong>la</strong> rimarràcon <strong>la</strong> famiglia per circa dueanni.L’esperienza egiziana peròcambia <strong>la</strong> prospettive di Luisel<strong>la</strong>che, seppur ancorata al<strong>la</strong>sua terra, decide che or<strong>mai</strong> nonsi può più tornare indietro; soprattuttoperché <strong>il</strong> piccolo Federicoè or<strong>mai</strong> abituato ad un’impostazione sco<strong>la</strong>stica di tipointernazionale, profondamentediversa da quel<strong>la</strong> <strong>del</strong>le nostrescuole, in cui l’apprendimentomulticulturale viene spessosottovalutato.Dopo <strong>il</strong> Cairo, <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro <strong>del</strong>marito porta l’autrice a Mosca– città fredda, cupa, ancoraancorata ai “fantasmi <strong>del</strong> passato”– che poco si confà alleattività che lei svolgeva in precedenza.Anche qui <strong>il</strong> controlloburocratico non risparmia <strong>la</strong>vita privata <strong>del</strong>le persone (ancoracome ai tempi <strong>del</strong>l’URSS): infatti bisogna portarecon sé sempre <strong>il</strong> passaporto,perché le forze <strong>del</strong>l’ ordinerusse possono chiederlo inqualsiasi momento. Da r<strong>il</strong>evareperò che è una predisposizionedei russi quel<strong>la</strong> di aiutare gliitaliani che si trovano nel paese<strong>del</strong> “Generale Inverno”.Dopo Mosca è <strong>la</strong> volta di Giacarta,dove Luisel<strong>la</strong> oggi abita.Ancora una volta non è fac<strong>il</strong>issimocambiare st<strong>il</strong>e di vita,molto più fac<strong>il</strong>e è cambiareclima: si passa, infatti dai meno20° di Mosca ai 30° di media<strong>del</strong><strong>la</strong> capitale indonesiana.Il libro di Luisel<strong>la</strong> Zappettonon è un incentivo al<strong>la</strong> fuga,semplicemente è <strong>il</strong> racconto diun’esperienza che può aiutare igiovani a fare i conti con unarealtà ineludib<strong>il</strong>e or<strong>mai</strong> <strong>del</strong> nostropanorama esperienziale: <strong>la</strong>globalizzazione e <strong>la</strong> mob<strong>il</strong>itàinternazionale non solo consentonodi conquistare traguardieconomici più vantaggiosima anche di conseguireun arricchimento culturale elinguistico che è l’antidoto migliorecontro <strong>la</strong> xenofobia.In un certo senso gli italianisono anche avvantaggiati, perchédescritti da molti studiosicome un popolo gioviale, <strong>il</strong>quale fa trasparire l’emozionee i sentimenti, anche attraverso<strong>il</strong> linguaggio <strong>del</strong> corpo. L’autricemolto spesso si è sentitadire: “Ci troviamo bene con teperché sei italiana”. Riflettiamosull’ opinione che i paesiterzi hanno di noi, non comepacchetto di istituzioni, mabensì come insieme di individu<strong>il</strong>egati al<strong>la</strong> propria nazione.Dopo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione <strong>del</strong>l’autricesono intervenuti Gesuino Pigae Paolo Pulina, rispettivamentepresidente e vice presidente vicario<strong>del</strong> Circolo culturale sardo“Logudoro” di Pavia.Piga ha sottolineato come avereavuto una re<strong>la</strong>trice così giovanee ricca di esperienza “migratoria”sia stata un’occasionedi giub<strong>il</strong>o per l’ associazioneche si sente legata a lei daun comune destino: quello disradicarsi senza <strong>perdere</strong> però <strong>il</strong>legame con <strong>la</strong> comune iso<strong>la</strong>natia.Pulina ha osservato che <strong>la</strong> presentazione<strong>del</strong> libro <strong>del</strong><strong>la</strong> Zappettoha costituito un “format”diverso da tutte le altre iniziative,pure numerose e non ripetitive,sin qui messe in campodal Circolo: non un tema <strong>del</strong><strong>la</strong>storia/cultura/tradizione <strong>del</strong><strong>la</strong>Sardegna <strong>il</strong>lustrato da un re<strong>la</strong>tore/re<strong>la</strong>triceproveniente dall’iso<strong>la</strong>ma un’analisi <strong>del</strong><strong>la</strong> realtà,nazionale o internazionale,studiata da un sardo o una sarda“in giro per <strong>il</strong> mondo” avantaggio di un pubblico generalee poi presentata di personaai propri amati corregionalianch’essi stab<strong>il</strong>itisi fuori <strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong>.Non mancano nell’Italiacontinentale, in Europa enel mondo sardi emigrati protagonistidi innovative esperienzeesemp<strong>la</strong>ri – che possonoessere molto ut<strong>il</strong>i soprattuttoper i giovani. Ha soggiuntoPulina: anche nel valorizzarequeste “eccellenze” sarde fuori<strong>del</strong><strong>la</strong> Sardegna sono più spessogli altri sardi emigrati chequelli residenti. Ma questa –ha concluso – non è una storianuova.PRESENTATO A PORTOSCUSOIL LIBRO-DOCUMENTO DI RENZO SANNAA metà dicembre, presso <strong>la</strong>Torre Spagno<strong>la</strong> a Portoscuso,<strong>la</strong> Provincia, in col<strong>la</strong>borazionecon <strong>il</strong> Comune e <strong>la</strong> ProLoco di Portoscuso, hannoorganizzato <strong>la</strong> presentazione<strong>del</strong> libro di Renzo Sanna“Sintesi cronologica di unmicrocosmo: Portoscuso”.“Anche con questa iniziativa,<strong>la</strong> Provincia – spiega l’assessoreal Turismo e Cultura,Marinel<strong>la</strong> Grosso - contribuisceal<strong>la</strong> valorizzazione di iniziativedi interesse territoriale,avendo, tra le sue finalità,quel<strong>la</strong> di promuovere lo sv<strong>il</strong>uppo<strong>del</strong>le attività culturali,di studio e ricerca documentale,anche con l’obiettivo dimettere in vetrina <strong>il</strong> patrimoniostorico e artistico presentenel Sulcis Iglesiente”.Il manoscritto possiede unbuon valore documentale,rappresentando un’interes<strong>san</strong>teed originale ricostruzionecronologica <strong>del</strong>le vicende storichedi Portoscuso e contribuendoa favorire <strong>la</strong> divulgazione<strong>del</strong><strong>la</strong> storia e <strong>del</strong>l’identitàlocale, grazie anche alleapprofondite consultazioninei tanti archivi, confronti eanalisi di dati.“Conoscere <strong>il</strong> proprio passato– sottolinea l’assessore provinciale,Marinel<strong>la</strong> Grosso -non è solo un’occasione di arricchimento<strong>del</strong><strong>la</strong> propria culturapersonale, ma significa,soprattutto, prendere consapevolezzadei percorsi storicie culturali che hanno condottoall’attuale identità sociale.La ricerca <strong>del</strong>le radici storichedi una comunità – precisal’assessore Grosso - è essenzialeper comprendere <strong>il</strong> presentedi un luogo e <strong>del</strong><strong>la</strong> collettivitàche vi abita e, sullebasi di tali conoscenze, guardareal futuro in un’ottica dimiglioramento e crescita”.SULCIS - IGLESIENTE:TURNI DEL 5 & 6 GENNAIO 2013a cura di Franco AiriVisita <strong>il</strong> Sitowww.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.itTROVERAIQUELLOCHE TISERVEGAZZETTADELSULCISIGLESIENTEOgni Giovedìin edico<strong>la</strong>FARMACIE:IGLESIAS: LOCCI, via Torino, tel. 0781.40413CARBONIA: GIGLIO, piazza Iglesias, tel. 0781.64281CARLOFORTE: PICCALUGA, via XX Settembre, tel. 0781.854011SANT’ANTIOCO: RUBISSE, piazza Umberto, tel. 0781.83031CORTOGHIANA: ENNAS, piazza Venezia, tel. 0781.60221SILIQUA: PISANO, corso Repubblica, tel. 0781.73831BENZINAI:IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORECARBONIA: AGIP-GESSA, via CagliariQ8-CROBEDDU, viale ArsiaAGIP-SECCI, FlumentepidoVILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per CarboniaGONNESA: ESSO-DEMURO, via IglesiasSANT’ANTIOCO: AGIP-MARONGIU, lungomare Caduti di NassiriyaCARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso CavourPORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio CesareSAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-SECHI, via PortobotteSANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada statale 293

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