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08_agosto - Porto & diporto

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IL MAGAZINE CHE APRE IL PORTO ALLA CITTÁTariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Napoli - ANNO VI - N. 8 - Agosto 2010 - Costo singola copia € 2,50Grandi manovreper il rimorchioitaliano


sommario / porto&<strong>diporto</strong>Anno VI - N°8 - Agosto 2010Direttore responsabileAntonio De CesareDirettore editorialeMaurizio De CesareHanno collaborato a questo numero:Cosimo Brudetti - Eduardo CagnazziGiacomo Canarsa - Giuseppe CocciaFabio De Cesare - Paola De CiuceisMichela Fanis - Fiorella FranchiniBrunella Giugliano - Luciano LombardiPatrizia Lupi - Andrea MoizoGiovanni Piro - Riccardo RussoAnnalisa Tirrito - Stefania VerganiAmministrazione e abbonamentiPaola Martinoamministrazione@portoe<strong>diporto</strong>.itabbonamenti@portoe<strong>diporto</strong>.itCosto abbonamentoItalia € 30, estero € 90esclusivamente con versamento suCCP n. 81627671 AM editori srlVia Ponte dei Francesi, 3580146 NapoliPubblicità e marketingNino Scanomarketing@portoe<strong>diporto</strong>.itListini e specifiche tecnichewww.portoe<strong>diporto</strong>.itProgetto e realizzazione graficaAM editori srlStampaMorconia PrintMorcone (BN)Il magazine <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>è proprietà diAM editori srl - Tel <strong>08</strong>1 6581974Tel/Fax <strong>08</strong>1 5592332redazione@portoe<strong>diporto</strong>.itwww.portoe<strong>diporto</strong>.itAutorizzazione Tribunale di Napolin. 17 del 15 febbraio 2006Periodico associato all’USPIUnione Stampa Periodica ItalianaE’ vietata la riproduzione totale e/oparziale di testi, fotografie e di qualsiasialtro contenuto o allegato.Tutti i diritti sono riservati.4 EDITORIALELa classe politica napoletana e gli attivatoridi ricchezza8 CONFITARMAd’Amico: noi le navi le abbiamo, ma i portinon funzionano10 ARMAMENTOGrimaldi non conosce ferie13 ARMAMENTOTecnologia Consilium contro l’inquinamentodel mare14 ARMAMENTONon solo frutta per la Visemar One16 ARMAMENTOL’estiva arte del rimorchio18 FORMAZIONEConsar e N2V insieme per l’alta formazione20 FORMAZIONEPersonale navigante l’applicazione dellaSTCV 78/9524 SHIPPINGABB alimenterà le navi nel porto diGothenburg26 REGISTRIIl Rina e l’affondamento dell’Al SalamBoccaccio28 CROCIEREIl mercato delle crociere: uno sviluppoinarrestabile31 INFRASTRUTTUREI porti e le connessioni con le reti TransEuropee34 INFRASTRUTTUREMarina di Santa, nuova offerta per icrocieristi36 SPEDIZIONIERIDoganalisti di Napoli, settimo mandato perDe Crescenzo38 TRASPORTIDue nuove destinazioni da Capodichino39 TRASPORTIAlta Velocità: nel 2011 pronta la stazione diAfragola40 SVILUPPOSalviamo i segni della Storia42 AZIENDEZuegg, 150 anni di tradizione44 AZIENDEQualità e filiera corta per il successo diCirigliana46 NAUTICAL’Accademia della Vela a Pozzuoli48 NAUTICAIniziata la costruzione di Marina d’Arechi50 NAUTICA<strong>Porto</strong> Mirabello. C’era una volta un sogno...oggi una realtà52 NAUTICALinssen Yachts presenta il nuovo 25,9Grand Sturdy Sedan54 TURISMOLa memoria che torna: la strada di ferroNapoli-Portici56 TURISMOCosta del Vesuvio Express58 TURISMOParco del Pollino, un viaggio attraverso lanatura60 RICETTIVITA’B&B Hotels, alla conquista del mercatoitaliano62 EVENTIColori e musica della Provenza64 EVENTIBenevento Città Spettacolo


editoriale / porto&<strong>diporto</strong>La classe politica napoletanae gli attivatori di ricchezzaNell’estate 2005 scrivevo....quinquennio è statocaratterizzato da una crisiL’ultimoeconomica che ha investitotutto il settore produttivo dovutosia ad una situazione internazionale,sia ad una ristrutturazione socioeconomicanazionale. L’unico settoreche è stato sempre in movimentocon percentuali di crescita positivee con ingenti investimenti pubblici eprivati è stato quello dei trasporti. Mapossiamo dire che ciò sia accadutoanche per il porto di Napoli? Questiultimi anni sono stati caratterizzati dainvestimenti per nuove infrastruttureche hanno dato un contributo determinantealla crescita della più grandeazienda campana (come vienedefinito il porto di Napoli)? La classepolitica napoletana ha fatto tutto ilpossibile per la crescita economicadi questa area?La più importante infrastrutturache il porto di Napoli potrebbeavere è il nuovo terminal contenitoriche secondo le promessedella suddetta classedoveva già essere in viadi ultimazione senon addiritturaoperativo.Questatipologia di infrastruttura è in gradodi innescare un circuito virtuoso disviluppo e crescita del sistema economicolocale: la chiamerei attivatoredi ricchezza per le molteplici connessionicon tutto il sistema produttivoregionale. Altri due attivatori di ricchezzache sarebbero dovuti sorgerenell’area napoletana sono Bagnoli el’aeroporto intercontinentale di LagoPatria, poi negli anni localizzato aGrazzanise. Anche in questo casosi tratta di strutture che generanoopportunità economiche che vannoben oltrela lorosingolavalenza perché capaci di crearesviluppo e posti di lavoro anche neisettori correlati. Quindi ognuno diquesti attivatori di ricchezza è capacedi essere volano e moltiplicatore diopportunità per gli altri due generandoun meccanismo virtuoso di sviluppoche avrebbe fatto della Campanianon la regione più ricca d’Italia, ma ditutta Europa! Le promesse della nostraclasse politica erano ben chiare:estate 2005, i tre attivatori di ricchezzadovevano essere in funzione o alpiù in via di4 - <strong>agosto</strong> 2010


ultimazione. Lo stato dell’arte? Ebbenenon sono attivi due su tre attivatori,non uno su tre, ma zero su tre.Estate 2010 ... ... ... non sono attividue su tre attivatori, non uno su ...quota sopraQuando scrivevo cinque anni faqueste cose mi era ben chiaro il fineultimo di queste “mancanze”: il nonfare. I successivi anni trascorsi nelnon fare hanno rafforzato in me questoconvincimento, ovvero quello diuna decisa e duratura volontà di nonfare certe cose a Napoli e nel SudItalia. Il motivo era/è unico e semplice,quello di evitare che un flussoenorme di denaro andasse al Sud, edi dirottarlo altrove. Sempre nel corsodi questi ultimi anni ho conosciutoaltre realtà che si sono aggiunte aitre attivatori di cui sopra, o già alloraesistenti nelle potenzialità e che avevotrascurato per mia ignoranza. Ineffetti iniziando da Nord il primo grandeattivatore di ricchezza è la RivieraDomiziana, che avevatutte le potenzialitàper diventareuna rivieraRomagnola,ma più bella di tutto l’attrattoreturistico che fa capo a Riminie Riccione. Immediatamente dopoi Campi Flegrei, verso Nord, iniziauna costa che sfruttata al meglio nonavrebbe avuto concorrenza con nessunaltro comprensorio per il turismocosì detto familiare: da Licola a LagoPatria, a Pineta Mare, a Castel Volturno,fino a Mondragone per arrivarea Baia Domizia, Minturno, Formiae Gaeta, spiagge lunghissime, belmare, sabbioso in genere, vicinanzadi Napoli e Roma, siti archeologiciunici al mondo e di incomparabilebellezza, stagione lunga almeno duemesi in più di quella romagnola: insommatutto per un successo assicuratoper molti decenni. E invece ...terra di camorra, degrado sociale conimmigrazione clandestina incontrollatae degrado ambientale con unaterra distrutta dai rifiuti tossici delleindustrie del Nord, uno Stato (volutamente?)assente che non ha maifatto decollare impresa e industria turistica,a vantaggio dialtre Riviere che,pur avendodignità diesisteree capacità imprenditoriali, nonavrebbero certo retto questa concorrenza.Immediatamente a Sud i citatiCampi Flegrei, inutile descriverli,anche qui siamo in presenza di uncomprensorio unico al mondo, con ilGolfo di Baia di una bellezza struggente:leggenda metropolitana vuoleche gli Agnelli (o impresa immobiliarecollegata) avessero dato un’occhiataprima che la Costa Smeralda fosseinventata. Lago d’Averno, Lagodi Lucrino, Lago Fusaro, Pozzuoli,Astroni, Baia, Solfatara, e anche quiattrattori archeologici di primissimoordine, insieme a mare e venti pervelisti di prestigio, tutto e tanto perun turismo di alta classe, diverso ea complemento di quello massivodella Riviera Domitia. Anche qui, insurplus, la vicinanza a due metropolie una stagionalità lunga più del doppiodi quella sarda, che è in tutto duemesi, forse cinquanta giorni: ma anchein questo caso si sarebbe trattatodi un enorme flusso di denaro chesarebbe arrivato a Napoli, .... megliola Sardegna. Confinante ai CampliFlegrei la vasta area di Bagnoli: ediliziaresidenziale, (due milioni di metricubi), parchi, tanto verde, attrezzaturesportive, il mare, un porto digrandi dimensioni per la nauticada <strong>diporto</strong>, accademia dellavela, auditorium della musica,alberghi, acquariopiù grande d’Italia, interesse,sembra, delCirque du Soleilper un impiantostabile conscuola artistica,e poi isoliti attrattori<strong>agosto</strong> 2010 - 5


archeologici, artistici, enogastronomiciecc. ecc. E invece, niente o quasi:nessuna bonifica se non la brillanteidea di comprare teli di plastica damettere sul bagnasciuga per renderela spiaggia (inquinata) fruibile, unventennale palleggio di competenze,responsabilità e fondi sperperatinel nulla(?) grazie alla classe politicanapoletana, sembrerebbe al serviziodi chissà quale disegno perverso dichissà quale mente diabolica se nonfosse semplicemente quello di nonfare. In città ci spostiamo al <strong>Porto</strong>,dove il Ventennio ci ha regalato unastazione marittima tra le più belle delmondo, convertita a terminal crocierecon tre ormeggi per moderne navicruiser. Lo sviluppo enorme del settorenon ha smosso chi poteva e ilterminal crociere è rimasto uno contre ormeggi: quasi quindici anni faun progetto di usare il molo San Vincenzoper aumentare il numero di ormeggi,tanto parlare, tanti convegni,ma poi nulla. Nel frattempo in Liguriasi sono costruite tre stazioni marittime,a Civitavecchia si sono costruititerminal e moli (non c’era niente finoa pochi anni fa) per ormeggiare ottograndi navi contemporaneamente,cosa già successa ad inizio lugliocon un movimento imbarco/sbarco dicirca 30mila crocieristi in un giorno,a Venezia si costruisce nella Lagunae fra poco sarà pronto il settimoterminal per crociere con un numeroelevato di ormeggi tanto che in pochissimotempo ha superato Genovae Civitavecchia per numero di crocieristi:e pensare che il porto di Napoliera d’avanti a questi porti all’albadell’era delle crociere. Poi tante costruzionial Nord e nessuna a Napolicosì il flusso delle crociere ha presoaltre vie. Identico discorso per il trafficodelle merci in contenitori: circadieci anni fa Cosco e Msc volevanoinvestire nel porto, pronti a costruireuna nuova darsena a Levante;tutti d’accordo, cosa bellissima perl’occupazione a Napoli, soldi privati,tanti convegni, presidenti di AutoritàPortuali che hanno tre volte annunciatoufficialmente l’inizio dei lavori ...mai iniziati. Stato dell’arte zero, maè ovvio, la ricchezza generata dalmovimentare delle merci non può finire,anche se solo in parte, a Napoli,quindi costruiamo altrove, Genova,Livorno, Civitavecchia ecc.Altra incompiuta opera mai iniziatail marina di <strong>Porto</strong> Fiorito, a San Giovannia Teduccio, anche qui lavoriufficialmente iniziati senza muoverenemmeno una pietra. Per finire uncenno a Eurodysney, quello di Parigi:altra leggenda metropolitanavuole che gli americani siano venutinella nostra zona, dalle parti di Afragola,ma siano scappati per pauradella camorra!(?) Però se gli si davauna mano ... la struttura ha generato40.000 mila posti lavoro diretti eindiretti e riceve oltre 12 milioni dituristi l’anno. E’ difficile immaginarela montagna di cibo, di bevande, dialberghi, di pullman, di voli aerei datutta Europa che ha generato dal nullae che forse sarebbero stati anchedi più in Campania favoriti da un climae da una stagionalità ben diversada quella del Nord della Francia: unautentico fiume di denaro! A Napoli?No, meglio a Parigi. Riepilogando velocemente,nel ventennio 1980/2000si potevano realizzare: Riviera Domizia,Golfo di Baia/Costa Smeralda,Bagnoli, Molo San Vincenzo (crociere),Darsena di Levante (container),<strong>Porto</strong>fiorito (nautica), aeroporto diGrazzanise, Eurodysney, e inoltrecompletare l’Interporto di Marcianise;queste opere, insieme a quelle esistenti,Pompei/Ercolano (3 milioni divisitatori/anno), la Reggia di Caserta,Marina di Stabia (unica grande infrastrutturarealizzata), il CIS/Interportodi Nola, avrebbero fatto di questa regionenon la più ricca d’Italia, ma lapiù ricca d’Europa.Antonio De Cesare6 - <strong>agosto</strong> 2010


Move Forward with ConfidenceTo increase the profitability of your ships, you arelooking to minimize cost, cut outage to the boneand ensure lasting safety. Among our various specializedservices Veristar, a Bureau Veritas software,is used for classification and certification ofships and their equipment. The seaborne transportsector can count on our responsiveness and arange of key services to help make shipping morereliable, safe and profitable. Bureau Veritas hasbeen putting its comprehensive business experienceto good use since 1828. Our current workforceof 40.000 currently does business in more than140 countries throughout 850 offices, sharing andmanaging knowledge for the greater benefit of our300.000 customers supporting their own valuecreation goalsFor information: MARINE DIVISION ITALY Edificio "Caffa" - Darsena di Genova - 4, Via Paolo Imperiale -16126 Genova - ITALYtel: +39 010 585439 - fax: +39 010 594067 - e-mail: bvmarineitaly@bureauveritas.com - website: www.veristar.comBureau Veritas is authorizedand entrusted for statutorycertificates on behalf of theItalian Administration.<strong>agosto</strong> 2010 - 7


confitarma / porto&<strong>diporto</strong>d’Amico:noi le navi le abbiamo,ma i porti non funzionanoDurante il recente Forum Economico e Finanziarioper il Mediterraneo, a Milano nel luglio scorso,Paolo d’Amico, presidente di Confitarma,ha portato il contributo dell’armamento italiano, evidenziandoil ruolo di primo piano svolto dai traffici marittiminel bacino mediterraneo. Ha inoltre ricordato che sonopiù di 1.600 le unità mercantili italiane e che il 96% dellanostra flotta mercantile fa capo ad armatori privati.“Solo le cifre ci permettono di capire quello che staaccadendo - ha spiegato Paolo d’Amico - Il 19% dell’interotraffico marittimo mondiale transita all’interno delMar Mediterraneo ove si trovano più di 80 porti di rilevanzainternazionale. Parliamo di circa 1,4 miliarditonnellate di merci l’anno che vengono trasportate daoltre 2.000 navi in movimento ogni giorno nel nostromare. Il 30% del petrolio mondiale e quasi i due terzidelle risorse energetiche necessarie all’Italia e agli altriPaesi europei passano per il Mediterraneo, compresequelle trasportate dai gasdotti sottomarini. Un bacinoche abbraccia 25 Stati di tre continenti e che nel 202<strong>08</strong> - <strong>agosto</strong> 2010


appresenterà un mercato potenziale di 525 milioni dipersone. Sono evidenti le grandi potenzialità dell’areaqualora si riuscisse a sviluppare una vera logistica integratache abbia come fulcro il mare, un’infrastrutturanaturale a costo zero”.In questo contesto, l’obiettivo del rilancio dell’Italiaquale asse strategico dei traffici all’interno del Mediterraneo,è possibile perché vi sono i presupposti, nonsolo geografici ma soprattutto commerciali. Se pensiamo,infatti, che l’interscambio dell’Italia con i Paesi dellasponda Nord africana nel 20<strong>08</strong> era pari a 25 miliardi dieuro in export e 39 miliardi in import appaiono evidentile potenzialità di sviluppo.“Vorrei far notare – ha detto inoltre il presidente Confitarma- che questi flussi avvengono quasi esclusivamentevia mare. Non dimentichiamo che molti corridoieuropei, asiatici e africani, giungono ai porti mediterraneie da questi le merci proseguono via mare il loro viaggiomultimodale. Non a caso utilizzo il termine multimodale,perché lo sviluppo del trasporto combinato è fortementeincentivato dall’Ue per ridurre la congestione sulle stradecon evidenti benefici per la collettività. E’ stato calcolatoche le Autostrade del Mare in Italia consentono dieliminare ogni giorno 120 km di fila in autostrada, parialla distanza tra Bologna e Firenze.Anche grazie a questa spinta, nel corso dell’ultimo decenniosi è molto sviluppato lo Short Sea Shipping europeoche oggi rappresenta il 62% del totale delle mercitrasportate via mare dall’Unione. Il nostroPaese ha giocato un ruolo di primo pianoin questo contesto, infatti, la flottaitaliana di traghetti è la secondaal mondo dopo quella giapponesee in Italia il traffico rotabile è di pocoinferiore a quello containerizzato.Senza contare che nel settorepasseggeri registriamo ognianno circa 55 milioni di presenze,tra pendolari e turisti.Ecco perché le Autostradedel Mare sono sicuramenteun importante fattore di sviluppo.In Italia abbiamo assistito aduna crescita costante negli ultimianni: oggi oltre 90 navi effettuano più di400 partenze settimanali, e disponiamo diuna fitta rete di collegamenti tra i porti italianie tra di essi e quelli esteri. È una rete infrastrutturaleche, a differenza di quella terrestre, ha ilvantaggio di essere immateriale e di non richiedereinvestimenti faraonici e tempi biblici per la sua realizzazione:è sufficiente avere navi e porti efficienti. Noi lenavi le abbiamo, ma i porti non funzionano.Vediamo meglio. Abbiamo una flotta giovane e tecnologicamenteavanzata che in 10 anni ha più che raddoppiatola sua consistenza ed oggi, con quasi 16,5milioni di tonnellate si pone ai primi posti nella graduatoriamondiale. Le nostre infrastrutture portuali però nonsono in linea con l’evoluzione della flotta”.Paolo d’Amico ritiene che oggi la storica leadershipitaliana nel Mediterraneo è messa fortemente in discussione,proprio per quanto riguarda il settore marittimoportuale.Infatti non solo unità italiane, ma navi di tuttoil mondo spesso non vengono nei nostri porti. Perché?Perché non trovano scali adeguati a riceverleo, semplicemente, perché i fondali non sono abbastanzaprofondi.“A questo si potrebbe porre rimedio. Tutti avvertiamol’esigenza di colmare il gap infrastrutturale del sistemaportuale italiano per consentirgli di cogliere le opportunitàche verranno offerte dalla futura ripresa economica,ma - mentre tutti sono d’accordo sulla diagnosi – ci sonomolte perplessità circa la terapia. Da diversi anni si stalavorando per un aggiornamento della legge sui porti,dalla quale si attendono soluzioni ai problemi emersi nelperiodo in cui la legge è stata in vigore. I principi ispiratoridella revisione della legge puntano ad una maggioreefficienza della nostra portualità, sia in termini dicapacità progettuale che di snellezza delle procedureamministrative. E’ necessario che Governo e Parlamentorispondano in tempi brevi. Ma parlare di questariforma ha particolarmente senso oggi che affrontiamoil discorso del Mediterraneo. Solo con questa riformapotremo riaffermare il ruolo dell’Italia nell’area mediterranea.Oggi le Autostrade del Mare e lo Short Sea Shippingsono una risorsa strategica per il Paese. Lo sonoperché rappresentano un sistema che, quando correttamenteintegrato, oltre a ridurre l’impatto ambientale deltrasporto delle merci, consente di raggiungere i nuovimercati emergenti dai quali si attende un forte sviluppodell’economia dell’area. Bisogna evitare che si possanoconcretizzare rotte alternative a quelle mediterranee perraggiungere quelle destinazioni. Per tornare al nostroPaese, il 60% del commercio estero italiano viaggia permare: quindi è evidente quanto sia importante che nonsolo l’industria, ma soprattutto la politica guardino a taliscenari con scelte lungimiranti di strategia industriale edi logistica integrata”.A questo punto d’Amico propone un esempio su tutti:la Zona di libero Scambio mediterranea prevista dallaDichiarazione di Barcellona del 1995.“Tutti sappiamo che non potrà essere rispettato il terminedel 2010 per il suo avvio. Ciò non toglie che la suaattuazione concreta è un obiettivo prioritario, soprattuttoper l’Italia, in quanto incrementerà il commercio e conesso i trasporti nell’area MEDA. Ma quale è la premessaindispensabile alla realizzazione della zona di liberoscambio? E’ l’abbattimento di ogni forma di protezionismoa cominciare dai dazi doganali che tuttora presentanoun forte squilibrio. È quindi importante dare un’accelerazioneal processo di liberalizzazione, ciò porteràvantaggi economici per tutti. Noi italiani non possiamopermetterci di restare alla finestra in un processo diapertura dei mercati così importante.Francia e Spagna hanno lanciato l’Unione per il Mediterraneoe potenziato i loro principali porti con massicciinvestimenti infrastrutturali. I paesi del Nord Africa e delMedio Oriente stanno avviando progetti di forte sviluppomarittimo portuale. A fronte del progresso degli altri paesi,quale ruolo potranno giocare i nostri scali penalizzatida una normativa inadeguata e da povertà di finanziamenti?Non possiamo pensare che la centralità geograficadel nostro Paese possa bastare senza infrastruttureadeguate e competitive. Il Mediterraneo è, oggi più chemai, un’opportunità che abbiamo a portata di mano eche non possiamo farci sfuggire”.RedMar<strong>agosto</strong> 2010 - 9


armamento / porto&<strong>diporto</strong>Grimaldi non conosce ferieSe è vero che con l’arrivodell’estate cominciano alanguire notizie e novità ditema economico, l’eccezione è rappresentatadal Gruppo Grimaldi diNapoli.Fra l’inizio di luglio e quello di <strong>agosto</strong>,ad esempio, sono state quattrole navi prese in consegna dalle diversecompagnie del network armatorialeguidato da Manuel Grimaldi.La prima è stata Grande Cameroon,quinto dei sette con-ro gemelli(210 metri di lunghezza, 47.000tonnellate di stazza lorda, capaci di2.000 metri lineari e 800 TEUs) ordinatial cantiere croato di Uljanik, chesarà posizionato sul network atlanticodel GruppoPoi è stata la volta di EurocargoGenova, capofila dei 10 ro-ro commissionati(due sono già stati rivendutia Pacific Basin) al cantiere coreaniHyundai Mipo. “Questa nuovanave, che è entrata in servizio sullalinea tra Genova, Catania e Malta,offre una capacità di trasporto pari a1.255 auto (3.810 metri lineari) convelocità di 23 nodi, garantendo ottimeprestazioni in termini di consumied economie di scala e riducendoal minimo il costo per tonnellata trasportata”ha spiegato l’armatore. Pochesettimane dopo anche la gemellaEurocargo Malta ha esordito sullastessa rotta.Last but not least il ro-pax CruiseOlympia realizzato allo stabilimentoFincantieri di Castellammare diStabia, che, con la livrea della controllataMinoan Lines, effettuerà ilcollegamento Ancona - Igoumenitsa– Patrasso, su cui già opera la gemellaCruise Europa, 225 metri dilunghezza capace di 3.000 passeggerie 3.000 metri lineari di garage.SACE ha garantito il finanziamentodi € 89 milioni erogato dalla BancaEuropea per gli Investimenti (BEI) perl’acquisto di questa unità: la nave è laquarta commissionata a Fincantieridal Gruppo Grimaldi nell’ambito delprogetto “Autostrade del mare”, promossodalla Commissione Europeae supportato dalla BEI, che mira adecongestionare la rete stradale grazieal trasferimento del traffico mercidalla strada al mare. L’ampliamentodella flotta di cruise ferry consenteal Gruppo Grimaldi di potenziare lapropria presenza a livello internazionalee in particolare sui collegamentiadriatici tra Italia e Grecia.La Cruise Olympia vanta gli stessielevati standard delle navi da crociera,sia in termini di arredamento dellearee pubbliche, sia per le cabine. Lavasta gamma di servizi a bordo comprendeun ristorante à la carte e unoself service, aree wellness e fitness,piscina, palestra, casinò, discoteca,due saloni per gli autisti, una salaconferenze ed una per feste, negozi,internet point e spazi dedicati ai bambini.La Cruise Olympia ha ottenutola certificazione “Green Star” dal RegistroNavale Italiano (RINA), cheidentifica le navi progettate, costruitee gestite per garantire il massimo rispettodell’ambiente grazie alle notazioni“Clean Air” e “Clean Sea”.Con quest’operazione SACE confermail proprio impegno nel settorenavale.10 - <strong>agosto</strong> 2010


infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong>


L’esposizione nel settore è pari aoltre € 6 miliardi, di cui il 90% circa asupporto di prestiti erogati per acquistidi navi da crociera e traghetti.Ma anche sul fronte terminalisticoper Grimaldi non sono mancate lenovità.Da alcune settimane sono divenutioperativi i primi 60.000 mq (sui100.000 complessivi, totalmente fruibilidal 2011) del secondo terminalche la compagnia opera a Lagos, inNigeria. La struttura si chiama Mile2e fungerà da hub ausiliario all’ormaiperennemente saturo Tin Can Island,da cui dista circa 4 chilometri. È dedicatoesclusivamente alla movimentazionedelle automobili ed collegato alÈ ONLINEIL NUOVO SITO WEBÈ online la nuova versione del sito web istituzionale del Gruppo Grimaldi, all’indirizzowww.grimaldi.napoli.it. Il completo restyling del sito, sia nella grafica chenei contenuti, ha consentito di offrire agli utenti del gruppo partenopeo un prodottoin linea con le ultime tendenze del web, che prevedono immediatezza delle informazionie utilizzo più semplificato.In home page hanno grande evidenza le news del Gruppo, localizzate nellaparte più centrale della schermata. Più in alto, il menu principale organizza inpoche voci tutte le informazioni sui principali settori di attività: le 8 compagnie dinavigazione che trasportano merci rotabili, container e passeggeri, i vari servizidi linea per il trasporto merci nell’Atlantico, nel Baltico e nel Mediterraneo e iloro itinerari, la moderna flotta costituita da navi ro-ro multipurpose, cruise ferry etraghetti, nonché i 20 terminal portuali di proprietà ed i vari servizi logistici offertiper la movimentazione merci. Al settore passeggeri è invece dedicata la sezione“Online Booking”, con link ai siti dedicati in base alle destinazioni prescelte: www.grimaldi-lines.com per chi desidera viaggiare tra Italia, Spagna, Tunisia e Malta,www.minoan.gr per chi sceglie il trasferimento in Adriatico da e per la Grecia etra Atene e Creta, e ancora www.finnlines.com per i collegamenti nel Baltico traGermania, Svezia, Finlandia, Polonia e Russia. Non manca la lunga storia delGruppo Grimaldi, completa di organigramma societario, e una sezione “Press &Media”, con comunicati stampa, rassegna e photogallery. Tutte le informazionisono disponibili in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo.Tin Can con un canale su cui navigauna chiatta a motore in grado di trasportare250 auto al giorno.Intanto continua a prender corpo lavoce riguardante l’aggiudicazione delMuelle Costa del porto di Barcellona,dove dovrà sorgere un moderno terminala servizio delle autostrade delmare. “Ho sentito anche io che siamostati giudicati i migliori ad offrire,ma non avendo alcuna comunicazioneufficiale, aspettiamoa festeggiare” ha commentatoGrimaldi.Gli estremi del bando di garapubblicato sulla Gazzetta Ufficialespagnola parlano di unaconcessione pluriennale di 15anni (più opzione di 7 anni) sucirca 200.000 mq presso cuisarà costruita una stazionemarittima da 63.000 mq di sviluppo,con l’obbligo per il concessionariodi provvedere allapavimentazione del piazzale ealla fornitura di passerelle peraccedere alle navi dal terminale di realizzare un capiente autosilos,per un investimento intornoai 20 milioni di Euro.La decisione finale – in corsac’è anche la compagnia spagnolaBalearia – sarà presadall’Autorità Portuale di Barcellonaentro fine settembre.Andrea Moizo12 - <strong>agosto</strong> 2010


armamento / porto&<strong>diporto</strong>Tecnologia Consiliumcontro l’inquinamento del mareCompletati i test del radar che rivela gli sversamenti di idrocarburi in mareLa fuoriuscita di greggio dallepetroliere è senza dubbio unodei peggiori incubi per gli ambientalistie non solo, a causa delledisastrose conseguenze che compromettonogravemente l’ambientemarino. Disporre di strumenti idoneiche permettano di rilevare questefuoriuscite, conosciute anche come“oil spill”, consente di poter organizzareprontamente ed efficacementeadeguate contromisure.Dopo un’intensa campagna diprove, le capacità di rilevare macchiedi greggio da parte del radarCONSILIUM SELESMAR sono statecollaudate con successo.Queste prove in condizioni reali dimare aperto, hanno avuto una duratadi tre giorni ed erano parte di unampio programma di esecitazioniallo scopo di certificare sicurezza edefficenza durante operazioni di rispostaa situazioni di emergenza a seguitodi sversamento di idrocarburi inmare.Si tratta di un successo interamente“made in Italy”, in quanto fruttodi intense ricerche da parte del teamdi ricercatori presso lo Stabilimentodi Montagnana Val di Pesa (FI) dellaConsilium, dove sono progettati e costruitii radar SELESMAR.I collaudi sono stati condotti dalNorwegian Clean Seas AssociationFor Operating Companies (NOFO)nell’ambito del programma “Oil atSea”. Svoltosi dal 8 al 10 Giugno diquest’anno, si tratta della più vastaesercitazione di risposta agli sversamentidi idrocarburi in mare, cheha visto la partecipazione di 50 tecnici,oltre agli equipaggi delle unità,10 navi, elicotteri ed aerei sotto ilcoordinamento della NorwegianCoastal Administration.Per gentile concessione dellaGuardia Costiera Norvegese, unradar modello SELUX ST 340 conantenna da 9 piedi della potenza di12KW è stato installato sulla navespeciale KV Bergen. Il radar eradotato della speciale funzione softwareaggiuntiva per l’elaborazionedei segnali per poter rilevare e tracciarele macchie d’olio.Consilium è probabilmente la primaazienda di questo segmento dimercato in grado di fornire questaparticolare funzione incorporata inun radar di navigazione ARPA standardrispondente alle normative IMO/Solas, e di tipo approvato dal FederalMaritime and Hydrographic Agencytedesco in accordo con la EuropeanMaritime Directive (MED).Il vantaggio che ne consegue è evidente:l’ufficiale di guardia può usareil radar come strumento tradizionaledi navigazione oppure commutarlosulla funzione di “oil spill” qualora necessario.Un apposito dispositivo di interswitchMaster/Slave è parte integrantedel radar SELESMAR e questosignifica che l’immagine radar “oilspill” può essere interfacciata contutti i sensori radar di bordo.Il rilevamento di “oil spill” in mareè reso possibile grazie alle eccellentiprestazioni del sensore radarConsilium ed alla sua capacità di poteraumentare la velocità di rotazionedell’antenna fino a 44 giri per minuto.Un’avanzata eleaborazione delle immaginivideo permette l’operatività intutte le condizioni di visibilità. Le provein mare sono state eseguite siacon luce diurna che durante la notte,con stato del mare variabile da forza2 fino a forza 3-4.In tutte le condizioni di mare, lemacchie d’olio sono state rilevate echiaramente indicate fino al limitemassimo della mappa di clutter dimare.A seguito di queste prove, i dati registratidurante le prove sono statisuccessivamente elaborati per poterpresentare le macchie d’olio direttamentesul sistema di cartografia elettronicaECDIS.Lo sviluppo di questa particolarefunzionalità ha rappresentato uno deimaggiori sforzi da parte di Consiliumper contribuire al miglioramento dellaprotezione dall’ambiente e permigliorare le capacità di risposta incaso di inquinamento da idrocarburiin mare.Giuseppe Coccia<strong>agosto</strong> 2010 - 13


armamento / porto&<strong>diporto</strong>Non solo fruttaper la Visemar OneSe le Repubbliche Marinare solcavano con le loronavi tutto il Mediterraneo e il Mare Adriatico sichiamava Golfo di Venezia, il collegamento fra ilporto lagunare, l’ Egitto e la Siria, ripercorre antiche rottecon una di quelle che oggi si chiamano Autostrade delMare. Ci ha creduto la Visemar Lines, memore della lineapasseggeri tra Venezia ed Egitto, operata fino al 1992 conla m/n Egitto Express dell’Adriatica di Navigazione. Il collegamentofra Venezia, Tartous e Alessandria è stata unasfida con una valenza politica, sociale e turistica. Il successoè stato decretato dal mercato dell’agrolimentare chevede calare i transit time dall’Egitto fino all’Europa a 72 ore.Anche il mercato turistico ha risposto con entusiasmo: gliappassionati del Medioriente trovano una comoda via d’acquacome i cittadini di nazionalità araba residenti in Europache raggiungono comodamente la loro destinazione, conl’auto al seguito.“Le nostre aspettative hanno trovato immediatamenteconferma in queste prime settimane di collegamento – hadichiarato Stefano Tositti, Presidente di Visemar Line – Iltrend delle prenotazioni è in continua crescita, sia per iltrasporto delle merci che per quello dei passeggeri. Si trattainfatti di un grande bacino d’utenza: si calcola che ben5.000 auto private e 30.000 camion raggiungano ogni annoil Medio Oriente via terra, attraverso la frontiera turca.Il mercato che ha risposto con maggiore interesse eprontezza è senza dubbio quello della Germania e di tutti ipaesi di lingua tedesca, sia per le merci che per i passeggeri– prosegue Tositti – Si tratta infatti di paesi che presentanouna forte concentrazione di comunità arabe originariedel Medioriente, e che rappresentano uno dei mercati piùimportanti per i prodotti ortofrutticoli”.Fuori da ogni previsione, commentano i dirigenti dellacompagnia di navigazione, è invece il grande successodel collegamento Visemar One presso le associazioni dicamperisti e motociclisti, particolarmente numerose in NordEuropa: già dal primo viaggio è stato ospitato un interessantenumero di turisti che si muovono esclusivamente conquesti mezzi.MauDeCeIl servizio veloce Venezia-Alessandria-Tartous è gestitoda Visemar Line, società costituita dai gruppi Visentini e Tosittinel 2010. Sono previste partenze settimanali da Veneziaogni giovedì con scalo a Tartous, dopo 68 ore. Tappa successivaAlessandria d’Egitto 20 ore dopo la partenza da Tartous.Si rientra quindi a Venezia dopo 60 ore, con tempi di traversatasensibilmente più ridotti della media.I collegamenti sono effettuati con la m/n ro-pax “VisemarOne”, inaugurata da pochi giorni. La nave misura 26.650 tonnellatedi stazza lorda, è lunga 186 metri e larga 26: può trasportarealla velocità di 24 nodi fino a 200 camion, oltre 70autovetture e circa 400 passeggeri. È previsto inoltre l’inserimentodi una seconda nave, che assicurerà il collegamentocon Siria ed Egitto settimanalmente in entrambe le direzioni.14 - <strong>agosto</strong> 2010


armamento / porto&<strong>diporto</strong>L’estiva arte del rimorchioAl di là della non felice congiunturaeconomica, d’estateanche nei porti l’attivitàeconomica rallenta. Tuttavia, saràforse proprio perché il periodo sipresta a delineare strategie, definireinvestimenti o chiudere accordi, fattosta che nelle ultime settimane il settoredel rimorchio, portuale e d’altura,ha registrato una grande vivacità.Dando la precedenza ai nuovi ordini,la società partenopea AugustaOffshore, parte della galassia Ca.Fi.Ma. facente capo alla famiglia CafieroMattioli, ha piazzato a metà lugliouna nuova commessa al cantieredi fiducia Rosetti Marino. Lo stabilimentoravennate,da annifornitore dellecompagnie delgruppo napoletano,consegneràla nuovanave, un anchorhandlingtug supplyvessel UT 712CD del valoredi oltre 50 milionidi euro,nel terzo trimestredel 2012.L’accordo prevedeinoltreu n ’ o p z i o n eper un’unitàgemella. Destinato alla gestione deisistemi di ancoraggio di piattaformesemisommerse, il rimorchiatore saràequipaggiato con sistema propulsivo,timoni, macchinari di coperta,thrusters e sistemi di automazione econtrollo forniti da Rolls Royce.Significative novità in ambito offshoreanche per un altro big del rimorchioitaliano, il gruppo genoveseRimorchiatori Riuniti.Il bilancio 2009 si è chiuso per laprima volta con una preminenza (circail 60% su un consolidato di 94 milionidi euro) dell’attività d’altura. Undato rilevante, soprattutto in chiavefutura. Il cantiere spagnolo ArmonShipyard consegnerà entro la finedell’estate l’anchor handling AH Valletta,capace di prestazioni record(19.000 cavalli di potenza, capacitàdi tiro al punto fisso di 210 tonnellate)e già ‘prenotato’ a noleggio dal colossoestrattivo brasiliano Petrobras per4 anni a 41.000 dollari al giorno, concui Rimorchiatori Riuniti vanta unostorico e saldo rapporto di collaborazione.È già avvenuta, invece, la consegnadella seconda delle quattro navicommissionate da RimorchiatoriNapoletani al Cantiere San Marcodi La Spezia. Dritto, rimorchiatore16 - <strong>agosto</strong> 2010


portuale lungo26,89 metri e largo13,28 capace di tiroa punto fisso continuo di 74tonnellate, è destinato a raggiungereil gemello Cheradi a Taranto, doveopererà anche la quarta nave, previstaper dicembre. A ottobre saràconsegnata dal cantiere ligurela terza della serie,destinata invece a prenderservizio a Napoli.Le quattro sorelle,dotate di qualificaantincendio FFQ1,Escort e RecOil,sono costate allacompagnia partenopeaguidata daGian Andrea DeDomenico fra i 7e gli 8 milioni dieuro l’una.Anche la DivisioneRimorchiatoridi Moby, cheoffre servizi di rimorchioportuale in tutta laSardegna, ha inauguratonelle scorse settimane a Cagliariuna nuova unità: si trattadel Tommaso Onorato (in onoredell’ultimo genito dell’armatore Vincenzo,presente alla cerimonia contutta la famiglia), costruito a Valenciada Boluda Shipyards e caratterizzatoda stazza lorda di 365 tonnellate eda 5.364 HP di potenza. Progettatocon criteri all’avanguardia per le funzioniantincendio, Tommaso Onoratosvolgerà nel capoluogo sardo ancheoperazioni di ormeggio, disormeggio,escort, disincagliamento, salvataggioe recupero.Sempre il cantiere Union NavalValencia del gruppo Boluda ha effettuatonelle scorse settimane il varotecnico dell’unità C477, destinataalla compagnia ravennate SERS(Società Esercizio Rimorchio Salvataggi)del Gruppo Gesmar. Si trattadi un’unità di tipo Voith Scheneiderda 29,5 metri di lunghezza, equipaggiatacon due motori in grado diraggiungere una velocità massima di12,5 nodi e capace di un tiro al puntofisso di 62 tonnellate.Per la sua flessibilità il nuovo rimorchitorepotrà essere impegnatoin servizi di rimorchio portuale, attivitàdi assistenza trasporto offshore,missioni antinquinamento e altri impieghidi supporto. Il cantiere spagnoloconsegnerà l’unità e una suagemella entro la fine dell’anno.formazione / porto&<strong>diporto</strong>Dovrà aspettare la fine di ottobreanche la giovane compagnia brindisinaSedna Towage per ricevere la terzaunità della sua flotta di rimorchiatoridi altura. Ad affiancare Scapinoe Indipendence, unità del 2005 e del20<strong>08</strong>, sarà l’anchor handling Victory,in costruzione presso il cantiere maleseYCK Shipbuilding di Sibu.La società guidata da Rino Barretta,membro della famiglia che attraversola Fratelli Barretta gestisceil rimorchio portuale a Brindisi, haun piano d’espansione ben preciso:“Il 2011 sarà un anno di consolidamentodel business, mentre dal 2012torneremo sul mercato alla ricerca diun nuovo anchor handling in grado diarrivare fino a 100 tonnellate di tiroal punto fisso. Vogliamo infatti dotarcie gestire una flotta di mezzi modernie tecnologicamente avanzati, perchésoprattutto dopo l’incidente alla piattaformaBP la selezione da parte delleoil major sarà ancora più severa,per cui saranno fuori mercato i rimorchiatorioltre i 15-20 anni d’età”.Arriveranno nei prossimi mesi dallaSpagna, infine, due nuovi rimorchiatori‘italiani’.La Fratelli Neri di Livorno, attraversola mediazione dello studio specializzatoWatson, Farley & Williams, èriuscita ad ottenere dalla Cassa diRisparmio di Parma e Piacenza un finanziamentodi 10 milioni di euro perl’acquisto di un rimorchiatore in fasedi costruzione presso il cantiere spagnoloAstilleros Gondan di Castropol(nelle Asturie). L’unità dovrebbe essereconsegnata all’inizio del 2011, intempo per l’avvio delle operazioni delnuovo rigassificatore della Toscana,con il cui gestore, OLT Offshore, FratelliNeri ha stipulato lo scorso aprileun contratto di servizio.A causa di una serie di ritardi dovutial cantiere non sono invece ancoradeterminati i tempi di consegna delnuovo rimorchiatore in costruzionein Spagna per conto di Somat, emanazionesiciliana del gruppo Cafimar,titolare del servizio di rimorchio aCivitavecchia (Rimorchiatori Laziali),Palermo e Trapani. Il Falisca, incostruzione presso l’Astilleros Ria deAviles di Oviedo, è un’unità da altura,un AHTS ibrido, da 8.000 HP e 6.040Kw, lungo 37 metri, largo 14 metri econ 5 metri di pescaggio.Andrea Moizo<strong>agosto</strong> 2010 - 17


formazione / porto&<strong>diporto</strong>Personale navigantel’applicazione della STCW 78/95La formazione scolastica el’aggiornamento professionalidei futuri allievi dellanostra Marina Mercantile sono indubbiamenteargomenti di grande attualità.A tale proposito <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>ha intervistato l’Ammiraglio NicolaSilenti che in qualità di “esperto disettore” fa parte del Gruppo di lavorocostituito dal Comando Generaledel Corpo delle Capitanerie di <strong>Porto</strong>per lo studio e l’aggiornamento dellanormativa in materia di personalemarittimo oltre che per l’analisi delleproblematiche marittime relative allaformazione professionale dello stessopersonale.L’osservatorio del quale il Silentianalizza le suddette problematicheè alquanto privilegiato facendo partelo stesso del Comitato tecnicoscientificodel Polo Formativo perl’istruzione e la formazione tecnicasuperiore operante in Sardegna individuatonell’Istituto Nautico “Buccari”di Cagliari che in questi giorni, oltread avere completato il Modulo di allineamentodi 500 ore di cui al D.M.30/11/2007, stapredispo-unnendocorso perTecnicoSuperioreper la conduzione di navi mercantili.Ammiraglio, per iniziare è opportunointrodurre un commentosulla STCW 78/95.L’IMO, iniziò uno studio sul livellominimo di Addestramento, Certificazionee Tenuta della guardia peri marittimi (Standards of Training,Certification and Watchkeeping –STCW) già dagli inizi del 1959 inquanto considerava essenziale migliorarele qualità professionale delfuturo personale navigante: ci fu unaprima riunione nel 1964 durante laquale fu preparato il documento sullelinee guida emendato nel 1975,nel 1977 e nel 1985. La STCW’78ebbe una breve durata anche perchèpresentava alcuni aspetti non razionali,per esempio, il livello minimo dicompetenza, conoscenza e capacitàera considerato ”a soddisfazionedell’Amministrazione” per cui quantoera ritenuto soddisfacente per unanazione appartenente al 3° mondo,per lo meno di saper leggere o scriverenon era ritenuto soddisfacenteper le nazioni economicamentee culturalmenteavanzate.Quando si modificarono questiaspetti?La Convenzione 1995 rimediò aquesta originale incongruenza chiarendoe specificando in che modoottenere la conoscenza, competenzae capacità, aggiungendo alla Convenzioneanche il Codice STCW chespecificava nei dettagli come otteneree dimostrare le proprie capacitàda parte di tutto il personale facenteparte di un turno di guardia in navigazione.Non bisogna dimenticare che igravi incidenti verificatisi tra il 1967 eil 1971 avevano aperta la strada allesuddette considerazioni perché erarisultato che la maggior parte degliincidenti era riconducibile a “erroreumano”. I nuovi principi introdotti nel1995 per il personale marittimo venivanoad investire anche gli “anziani”e i “minori” che vedevano azzeratele proprie professionalità per normeburocratiche introdotte da un “incompletato”passaggio dal vecchio alnuovo ordinamento. Per poter far sìche il personale navigante potesseottemperare alla nuova Convenzionesi dovette ricorrere alla pubblicazionedi decreti ministeriali che obbligavanoil suddetto personale a frequentarecorsi di addestramento per ottenereun certificato utile al proseguimento


www.porto.napoli.itPiazzale Pisacane 80133 Napoli. Tel <strong>08</strong>1 22 83 257. Fax <strong>08</strong>1 2068 88<strong>agosto</strong> 2010 - 21


armamento/ porto&<strong>diporto</strong>della carriera marittima, applicandoquindi la STCW senza pianificazionepreventiva con conseguentepossibile esclusione dell’Italia dalla“white list” mondiale. In data 16 luglio20<strong>08</strong> come riportato da vari organidi stampa, il Ministro dei Trasporti rispondevaad una interrogazione parlamentareconcludendo che l’Italiacontinuava a figurare nella “white list”sottolineando che le carenze riscontratedall’IMO non avevano prodottoalcun danno all’immagine della flottamercantile italiana. Inoltre l’EMSA, aseguito di audit cui era stata sottopostanel 2007 l’Amministrazione marittimaitaliana, aveva espresso un giudiziopositivo sulle modalità attuativedelle direttive comunitarie in materiadi formazione e addestramento delpersonale marittimo in armonizzazionecon la suddetta ConvenzioneSTCW. Allo stato attuale la materiavede impegnato anche il Corpo delleCapitanerie di porto in virtù dell’art.7 del DPR 31.12.20<strong>08</strong>, n. 211 che sispera abbia piena esecuzione definendoun processo già avviato con lamodifica dell’art. 3 della legge 84/94che individua in capo alle Capitaneriedi porto una competenza generale inmateria di sicurezza della navigazione,assicurando cosi un indirizzo giàpraticato in sede europea in tema diformazione, addestramento e certificazionedel personale marittimo.Che cosa è il modulo di allineamento?Il corso per il modulo di allineamentorivolto a tutti coloro che sonoin possesso di un titolo di studio conclusivodi un percorso di II grado diversoda quello a indirizzo nautico omarittimo si è tenuto non solo a Cagliarima anche presso l’Accademiadel Mare a Genova e presso altri Istitutiautorizzati.Da notare che in base al Decretogli allievi di Macchina potranno andareavanti fino al massimo della carrieraa differenza di quelli di Coperta.Ci saranno pertanto allievi di serie Ae serie B. Da ciò la necessità di disciplinareil Modulo rendendolo unico,partendo dalla riforma degli IstitutiNautici confluiti nei nuovi IstitutiTecnici (Trasporti e Logistica) con unadattamento delle materie al nuovopiano di offerta formativa.Riforma della scuola, avete proposteda formulare?Con la riforma delle Scuola Superioresi è avuto un ridimensionamentodelle ore di insegnamento anche nellematerie professionalizzanti, il chedeterminerà conseguentemente unariduzione della capacità della scuoladi rispondere alle esigenze formativerichieste dal mercato del lavoro per ifuturi Ufficiali della Marina Mercantile.Si creerà così, come è stato ricordatoanche in un recente convegnotenutosi presso il Nautico di Siracusauna situazione in cui la scuola nonpotrà garantire un’adeguata preparazioneper l’immediata occupabilitàdei diplomati. E’ quindi necessarioproporre l’istituzione di corsi IFTScon Stage formativi a bordo.Veniamo all’ultima conferenzadiplomatica, cosa è successo aManila?La conferenza diplomatica di Manilasi è svolta dal 21 al 25 giugno 2010ed ha registrato la partecipazionedelle delegazioni di 88 Paesi membridell’IMO e di 22 Organizzazioni. Nelcorso del dibattito ci sono state ancheposizioni divergenti, ma ciò nonha impedito la positiva conclusionedella conferenza le cui risultanze costituisconoun significativo contributoal perseguimento degli obbiettivi insitinella Convenzione. Le principalimodifiche hanno riguardato tra l’altrol’inserimento di nuove definizioni, glistandard medici, il rispetto dell’ambientemarino, il mantenimento dellecompetenze professionali, l’aggiornamentodelle tavole di competenza,le certificazioni alternative, l’orariodi riposo, la prevenzione dell’uso didroghe e di alcol, la security e l’addestramentoobbligatorio per la prevenzionedegli atti di pirateria e di rapinearmate nei confronti delle navi.Gli emendamenti apportati entrerannoin vigore il 1° Gennaio 2012con un periodo transitorio di 5 annidurante il quale gli Stati contraentipotranno continuare a rilasciare, riconoscereed approvare i certificatisecondo le modalità della Convenzione.Ed ora cosa c’è da fare?Bisogna affrontare questioni relativeai titoli minori, alle tabelle di armamento,alla revisione dei Decretidel 2007, in particolar modo dove siparla di esami e la loro esecuzione,a sintetizzare i brevetti unendo quellipossibili, alla revisione del Decreto121 sui Titoli del Diporto, applicandoinoltre una snellezza burocraticasu alcuni aspetti delle certificazioni.Ovviamente questi sono punti di partenzasui quali risulta si stia già lavorando.Cosimo Brudetti22 - <strong>agosto</strong> 2010


SOCIETA’ ITALIANA STUDI E PROGETTI DI INGEGNERIALa società, fondata nel 1992, opera nel settore dei servizi di ingegnerie svolgendo prevalentemente le seguenti attività perEnti pubblici, P.M.I. e grandi gruppi imprenditoriali:studi di fattibilità - piani d’impresa – due diligenceanalisi di scenario e di contestopianificazione territorialeconsulenza in ambito del demanio marittimo portuale e cantieristica navalePorti turistici: progettazione e direzione dei lavori – assistenza ai soggetti promotori ed attuatori nelle procedure demanialiProgettazioni integrate e direzione lavori di:- infrastrutture marittime e portuali- terminal containers , terminal ro-ro, terminal multipurpose- progettazione architettonica- opere ed impianti civili ed industriali- strutture complesse in calcestruzzo ed in acciaio- opere di geotecnica e nel sottosuolo- sistemi di telecontrolloattività di topografia e fotogrammetria aerea e terrestreelaborazione di cartografie tematicheInfrastrutture marittime e portualiCantieristica navaleAssistenza ai concessionari operanti exL.84/94 in aree del demanio marittimoSISPI srl80121 Napoli – Via G. Filangieri 1100187 Roma – Via Lazio 14Tel. +39. <strong>08</strong>1.411557 - 412641-413<strong>08</strong>3Fax +39.<strong>08</strong>1.412510e-mail: sispi.direzione@sispinet.itPorti turisticiconsulenza - progettazione – direzione LavoriPiani di impresaAnalisi di scenario – Due Diligence<strong>agosto</strong> 2010 - 23ADV AM EDITORI SRL


shipping / porto&<strong>diporto</strong>ABB alimenterà le navinel porto di GothenburgSottostazioni per fornire energia elettrica alle naviin sosta nel porto svedeseABB, gruppo leader nelle tecnologieper l’energia e l’automazione,si è aggiudicataun ordine per una sottostazione perl’elettrificazione del porto svedese diGothenburg. Nel quadro del progetto,ABB collaborerà con ProcesskontrollElektriska per fornire l’infrastrutturanecessaria per l’alimentazione elettricadella maggior parte delle imbarcazionidella Stena Line che attraccanonel porto. Il nuovo impianto nelporto di Gothenburg sarà proprietà diStena Line e del <strong>Porto</strong> stesso.ABB sarà responsabile dello studio,della progettazione, della forniturae della messa in servizio dellasottostazione a terra che alimenterànavi da 11 kV fino a 3 MVA di potenza.Sarà la più grande installazionedel genere in grado di alimentareutenze sia a 50 che a 60 Hz. Tra leapparecchiature fornite sono previstei trasformatori, i convertitori difrequenza, i quadri di media tensionee il sistema di protezione e controllo.Il completamento del progetto è previstoper la fine del 2010.Durante una permanenza di 10 orein porto, i motori diesel di una singolanave possono bruciare fino a 20tonnellate di carburante e produrre60 tonnellate di anidride carbonica.Questo equivale alle emissioni totaliprodotte da 25 automobili europeedi medie dimensioni in un anno. Taliemissioni possono essere ridotteequipaggiando le navi del dispositivoche consente l’alimentazione daterra. Spinti dalla recente evoluzionelegislativa in materia ambientale, leautorità portuali e gli armatori di molteparti del mondo stanno cercandodi ridurre le emissioni in un’ottica dimitigazione globale dell’impatto sulclima.Oltre alla riduzione delle emissionidi anidride carbonica, l’elettrificazionedei porti come alternativaall’utilizzo dei motori diesel di bordofavorisce l’eliminazione di biossido dizolfo, ossido di azoto e polveri sottili,permettendo inoltre la riduzione delrumore a bassa frequenza e dellevibrazioni nonché la necessità di manutenzionedei motori diesel durantela permanenza in porto.“Con il suo portafoglio di prodottie sistemi a terra e a bordo, ABB èl’unica azienda in grado di offrire aiclienti soluzioni chiavi in mano perl’elettrificazione dei porti” ha dichiaratoOleg Aleinikov, responsabile alivello globale della BU Sottostazioni“ La nostra offerta completa perl’energia e l’automazione ci consente24 - <strong>agosto</strong> 2010


Barbara Freidi fornire soluzioni ottimali per le autoritàportuali, gli armatori e le utilityelettriche.”ABB fornisce i sistemi necessariper l’elettrificazione del porto sia abordo nave che a terra. L’offerta includele apparecchiature elettrichedel sistema, i convertitori di frequenza,le apparecchiature in alta e mediatensione, i trasformatori, il sistema dicontrollo e protezione. ABB può inoltrefarsi carico dell’integrazione delnuovo sistemi elettrico o dell’adeguamentodi quello esistente a bordo perconsentire l’alimentazione da terra.ABB è all’avanguardia nella tecnologiashore-to-ship e ha realizzatocon successo il primo progetto nelporto svedese di Gothenburg in Sveziache nel 2004 ha ricevuto il premio“Clean Marine Award” dalla ComunitàEuropea per la responsabilitàambientale e per aver contribuitoa ridurre l’inquinamento acustico edell’aria nel porto.Il gruppo leader nelle tecnologieper l’energia e l’automazione, haannunciato un avvicendamento allaguida di Abb Italia.Barbara Frei è stata infatti nominataCountry Manager di Abb Italiae amministratore delegato di AbbSpA, assumendo anche il ruolo diresponsabile della MediterraneanRegion, che ha la sua sede in Italiae di cui fanno parte, oltre al nostroPaese, anche Francia, Spagna,Grecia, Turchia, <strong>Porto</strong>gallo, PaesiBalcanici, Malta, Israele e Maghreb.Gian Francesco Imperiali mantienel’attuale incarico di presidente delconsiglio di amministrazione di Abbe responsabile globale delle attivitàdella società nel comparto acqua.«Nell’ambito della Mediterranean Region- si legge in una nota diffusa daAbb - Imperiali detiene inoltre la responsabilitàdel cluster composto daBalcani, Maghreb, Malta e Israele».Barbara Frei, cittadina svizzera –sposata e mamma di due figli, haconseguito una laurea in ingegneriameccanica e un dottorato in ingegneriaelettrica presso il Federal Instituteof Technology di Zurigo. Hainoltre conseguito un Master in Busi-ness Administration presso laImd (International Institute forManagement Development) diLosanna. La carriera di BarbaraFrei in Abb ha inizio nel1998 e si sviluppa in Svizzeraattraverso posizioni managerialidi crescente responsabilitànell’ambito delle macchineelettriche, dell’automazionedelle sottostazioni e degli azionamentidi media tensione.Nel 20<strong>08</strong> le viene quindi affidatala responsabilità di CountryManager della RepubblicaCeca e del cluster compostoda Ungheria, Slovacchia, RepubblicaCeca e Ucraina. “Ilmio percorso professionale inAbbmi ha dato la possibilità diconsolidare la mia esperienzain diversi ambiti aziendali: dallapianificazione strategica allagestione di business su scalamondiale, dall’armonizzazionedei processi interni all’ottimizzazionedelle attività operative– ha commentato BarbaraFrei - Questo incarico in Italiae nella Mediterranean Region,due realtà molto importanti peril gruppo Abb per i risultati e lecompetenze che sanno esprimere,rappresenta una nuovasfida che affronto con grandedeterminazione e ottimismo”.Giovanni PiroOperazione Delphis per la salvaguardiadei cetacei del Mar MediterraneoABB, il Gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione è fiera di contribuire per il sesto annoconsecutivo, all’Operazione Delphis, la manifestazione che mobilita il maggior numero di marinai e diportisti, conlo scopo di conoscere e proteggere le balene e i delfini del Mediterraneo. Una manifestazione nautica unica almondo per originalità e valenza scientifica.L’operazione Delphis, giunta alla sua quattordicesima edizione è una manifestazione promossa e organizzatadall’associazione Battibaleno. Battibaleno è un’organizzazione internazionale no profit per la tutela dell’ambientemediterraneo, creata nel 1995 con la vocazione di migliorare le conoscenze e la percezione della balenotteracomune e delle diverse specie di cetacei regolarmente avvistati nel Mar Mediterraneo. Questa associazionevuole sviluppare fra marinai, diportisti e appassionati del mare un numero sempre maggiore di “navigatori naturalisti”,in grado di rappresentare in prima persona gli interessi del nostro mare.ABB promuove da sempre, anche attraverso il suo business, l’utilizzo di energie alternative legate allo sviluppoeco-sostenibile per la tutela dell’ambiente, delle comunità e dei Paesi in cui opera. Proprio per questo motivoABB riconosce l’importanza di tale iniziativa e l’impegno legato alle tematiche ambientali sostenendo Battibalenoin virtù della sensibilizzazione delle persone verso l’ambiente marino. La politica ambientale non è solo parteintegrante dell’impegno di ABB per la Sostenibilità ma anche delle sue strategie, nei processi e nelle attivitàgiornaliere in tutto il gruppo ABB. Delphis 2010 mira a coinvolgere il più alto numero possibile d’imbarcazioni edequipaggi per realizzare una grande foto panoramica istantanea della superficie del Mar Mediterraneo, utile allacomunità scientifica. ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione che consentonoalle utility ed alle industrie di migliorare le loro performance riducendo al contempo l’impatto ambientale. Lesocietà del Gruppo ABB impiegano circa 117.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.<strong>agosto</strong> 2010 - 25


egistri / porto&<strong>diporto</strong>Il RINA e l’affondamentodell’Al Salam BoccaccioIn merito all’azione legale avviatada alcuni studi legaliche hanno chiamato in causail Rina per l’affondamento del traghettoAl Salam Boccaccio, UgoSalerno, Amministratore delegatodi Rina Spa, ha diffuso la seguentedichiarazione per spiegare la posizionedel registro navale.“Mi dispiace dover tornare su unavicenda così dolorosa come quelladell’incidente dell’Al Salam Boccaccioche ha comportato tante vittimeverso le quali dovremmo tuttiavere il massimo rispetto.Apprendiamo comunque con stuporeche un gruppo di studi legaliconsorziati ha avviato un’azionenei confronti del RINA in relazioneall’affondamento del traghetto “AlSalam Boccaccio ’98”, avvenutonel Mar Rosso nel febbraio 2006.Sebbene il RINA avesse classificatola nave, il certificato di sicurezzapasseggeri era stato rilasciatoda una società panamenseincaricata dall’Autorità di bandiera.Ciononostante il RINA si era immediatamentemesso a disposizionedelle diverse autorità incaricatedelle indagini, fornendo contributiper l’accertamento dei fatti.In particolare, nell’ambito degli accertamentidisposti dalla CommissioneEuropea, il RINA ha fornito ladocumentazione completa relativaalla vicenda all’EMSA (EuropeanMaritime Safety Agency), che nonha riscontrato alcuna irregolarità.Nessuna delle vertenze giudiziarieavviate in Egitto, né l’inchiesta condottadallo Stato di bandiera dellanave (Panama), avevano rilevatoelementi riconducibili al RINA tra levarie cause del sinistro.Il RINA inoltre non è stato coinvoltonel procedimento penale avviatodal Tribunale egiziano di Safaga,che pure ha portato alla condannadi diversi soggetti dopo un percorsoconclusosi davanti alla localeCorte di Cassazione.Infine, la quasi totalità delle famigliedelle vittime del sinistro è statada tempo risarcita dall’Armatoredella nave e dai suoi assicuratori,nell’ambito di una rigorosa procedurasvoltasi sotto il controllo delleautorità egiziane. Non è quindichiara la finalità che si intendeperseguire con l’azione annunciatanei confronti del RINA, i cui contornirimangono allo stato alquantooscuri.Non può infatti non sollevare perplessitàil fatto che una tale iniziativasia stata pubblicizzata attraversoorgani di stampa ancora primadi essere comunicata ai controinteressatie alle competenti sedi giudiziarie”.RINA è uno dei membri fondatori dell’IACS (International Associationof Classification Societies) e si trova oggi al primo posto nelleclassifiche mondiali di Port State Control (le statistiche che misuranola qualità e la sicurezza della flotta classificata). RINA è inoltreleader a livello globale nel campo della certificazione ambientale ecostituisce una importante realtà internazionale, coinvolta in grandiprogetti che interessano diversi settori industriali e che si sviluppanoin diversi continenti.R.M.26 - <strong>agosto</strong> 2010


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crociere/ porto&<strong>diporto</strong>Il mercato delle crociere:uno sviluppo inarrestabileNuova ammiraglia per MSC Crociere da 575 milioni di euroMSC Crociere e i cantieri STX France hanno conclusola trattativa per la costruzione della nuovaammiraglia MSC Fantastica, che insieme alledue sorelle MSC Fantasia e MSC Splendida, sarà la piùgrande nave da crociera mai commissionata da un armatoreeuropeo. L’accordo, anticipato da una lettera di intentisottoscritta lo scorso marzo, è stato ufficializzato a Saint-Nazaire alla presenza dell’armatore Gianluigi Aponte e delpresidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.La commessa prevede la consegna della nuova naveper la fine della primavera 2012 a fronte di un importocomplessivo di 575 milioni di euro.MSC Fantastica, che come le altre navi di MSC Crociereverrà costruita negli storici cantieri navali di Saint-Nazaire,aumenterà del 10% la capacità di movimentazione dellaflotta, portandola a 1,4 milioni di passeggeri nel 2013.“Siamo soddisfatti di aver confermato questo importanteinvestimento, segno della nostra ambiziosa strategia dicrescita e vorremmo ringraziare tutti coloro che lo hannoreso possibile - ha dichiarato Pier Francesco Vago, CEOdi MSC Crociere - Insieme a STX France ora siamo ansiosidi concentrare le nostre energie per rafforzare ulteriormentela nostra posizione all’interno dell’industria crocieristicamondiale. MSC Fantastica sarà realizzata sullabase del ‘prototipo Fantasia’, apprezzato sempre di piùdagli ospiti e considerata unica per la sua classe e per lesue innovative caratteristiche, come l’MSC Yacht Club, lanave nella nave, che offre livelli senza precedenti di privacye servizi personalizzati”.“Siamo lieti che questo importante contratto con la MSCCrociere sia confermato - ha dichiarato Jacques Hardelay,direttore generale di STX France - e siamo entusiasti diproseguire la già consolidata partnership che ci lega allaCompagnia in previsione della consegna di questa magnificanave”.Lunga 333,3 metri e larga 38, MSC Fantastica avrà1.751 cabine in grado di accogliere 4.000 ospiti e potràviaggiare a una velocità massima di 23,7 nodi. Grazie aipluripremiati architetti navali dello studio De Jorio DesignInternational, la nuova unità della classe Fantasia porteràun nuovo concetto nella gestione degli spazi, che includeràaltri due ascensori per migliorare il flusso dei passeggerie il design dei ponti e dei ristoranti per offrire agli ospitia bordo uno straordinario comfort.Questo nuovo ordine si inserisce in un mercato che cresceininterrottamente da circa quaranta anni, cosa chesi può forse considerare un’anomalia. Ma è esattamentequello che è accaduto e sta accadendo al settore crocieristico,che dalla sua nascita, riconducibile alla fine deglianni Sessanta, non ha mai smesso di aumentare i proprivolumi. Da uno studio presentato dall’Università Ca’ Foscarisugli effetti diretti, indiretti e indotti del sistema crocieristicoin Italia, si evince che dai circa 700 mila crocieristidel 1970, si è passati ai 4,5 milioni degli anni Novanta,per arrivare infine ai 19 milioni stimati per il 2010. Un trendimpressionante, che è stato al centro di un importante mo-28 - <strong>agosto</strong> 2010


mento di analisi e confronto tra operatori, istituzioni e ricercatoriorganizzato da MSC Crociere presso il Senatodella Repubblica.Secondo i dati di Cruise Line International Association(CLIA), il trend positivo continuerà perlomeno fino al 2015,quando i turisti delle crociere arriveranno a 25 milioni. Macome nasce questo fenomeno e quali sono le sue ragioni?La nascita dell’industria crocieristica, secondo lo studiodell’Università Ca’ Foscari si fa risalire alla fine degli anniSettanta, come evoluzione dei collegamenti tra Europa eStati Uniti effettuati all’epoca dai grandi transatlantici. Perquel tipo di navi l’esigenza era semplicemente di garantireil trasporto da una costa all’altra nel più breve tempo possibile:nessuna fermata intermedia e una netta discriminazionetra le classi erano le caratteristiche di questi viaggi.Con la riduzione dei flussi migratori verso le Americhe,l’affermarsi del trasporto aereo ad alta capacità, la chiusuradel canale di Suez – che costrinse le compagnie amodificare le rotte verso l’Oriente – si assiste alla costruzionedelle prime navi progettate per viaggi multidestinazione,con la possibilità per il cliente di scegliere tra diversiitinerari.Negli anni Ottanta, inizia la crescita inarrestabile delladomanda crocieristica, specialmente in America, destinatapoi ad estendersi, nel giro di un ventennio, in Europa eanche in Asia. Le compagnie diventano da sales orienteda market oriented. A differenza di altri settori turistici, nelcomparto crocieristico è l’offerta a trainare la domanda.La crescita degli ultimi anni è frutto di una diversificazionedel mercato.Altra peculiarità significativa è la concentrazione delmercato: l’80% infatti è suddiviso tra cinque player. Inoltrele compagnie hanno immesso sul mercato navi semprepiù grandi con una maggiore capacità in termini di postiletto, dato che va di pari passo con tassi di occupazionedelle navi vicini al 100% (vedi tabella)Un aspetto molto importante in questo settore è quellodella costruzione delle navi. La cantieristica navale è storicamenteeuropea: i maggiori siti di produzione di navida crociera, anche per clienti statunitensi, sono italiani(Monfalcone, Genova, Marghera con Fincantieri), francesi(Saint Nazaire con gli storici Chantiers de l’Atlantique,oggi STX Europe), finlandesi (Aker Yards) e tedeschi (MeyerWerft). Tra il 2010 e il 2012 è prevista la consegna diventicinque nuove navi da crociera per quattordici diversiarmatori. Per quanto riguarda i porti, fra i primi trenta alivello mondiale risultano ben 6 porti del Mediterraneo:Barcellona, Civitavecchia, Venezia, Pireo, Napoli e Palma<strong>agosto</strong> 2010 - 29


de Mallorca.(vedi tabella)L’elevata concentrazione degli operatori è sempre un fattorechiave. Quello delle crociere è di fatto un oligopolio,cui si è giunti essenzialmente attraverso una serie di fusionie acquisizioni. Il business delle crociere è fortementedipendente da costi fissi e indebitamento e, proprio per viadel ridotto numero di player, le grandi imprese del settoresanno che qualunque decisione prenderanno influenzerànon solo il proprio destino ma anche quello di tutto il comparto.L’industria ha visto inoltre un sempre più frequentericorso a processi di integrazione verticale, per cui sonostate via via portate all’interno dei grandi gruppi funzioni(e di conseguenza aziende) che inizialmente erano esternalizzate.E’ il caso di molte aziende di catering, agenziemarittime, aziende portuali, oggi non più indipendenti, mafacenti capo a gruppi di cui prima erano semplici fornitori.Lo studio sul mercato crocieristico realizzato da Ca’ FoscariFormazione e Ricerca, dedica un’ampia parte all’impattogenerato sull’economia italiana dalla presenza diuno dei principali player, MSC Crociere. Lo studio calcolain 1.523 milioni di euro la ricaduta sul sistema economicoitaliano dell’attività di MSC Crociere nel 2009 (impattoeconomico diretto, indiretto, indotto). Il principale elementodi sviluppo dell’economia, spiegano gli analisti di Ca’Foscari, è la spesa diretta (pari a 628 milioni di euro), cheè costituita a sua volta da due componenti: la spesa direttadell’azienda imputabile all’Italia (510 milioni di euro) ela spesa diretta dei crocieristi MSC Crociere che si imbarcano,sbarcano e transitano nei porti italiani (118 milioni,per una movimentazione pari a 2,07 milioni di passeggeriin Italia nel 2009). Gli effetti indotti nello scorso anno sonostati invece pari a 518 milioni di euro.Altro dato di grande interesse e che fornisce un’ideadell’effetto generato dalla presenza dell’azienda sul territorioè quello relativo ai fornitori. Sono 1.700 i fornitoriitaliani di MSC Crociere, di cui 600 per l’area food &beverage e 1.100 per le altre aree, come approvvigionamentogenerale, manutenzione tecnica ed allestimentodelle navi. In fase di costruzione delle navi, in particolare,i fornitori italiani coinvolti sono 300. I dipendenti italiani impiegatia bordo delle navi MSC Crociere e quelli impiegatinelle sedi italiane della Compagnia sono 2.370. Ma se siQuota di spesa diretta MSC attribuibile alle singole Regioniconsiderano anche i diversi settori produttivi interessati,le unità di lavoro collegate all’attività di MSC Crociere nel2009 raggiungono un totale di 11.869, con redditi equivalenticomplessivi pari a circa 270 milioni di euro. Capillareanche la rete dei partner commerciali: circa 9.000 le agenziedi viaggio italiane coinvolte nell’attività di distribuzionedi MSC Crociere.Analizzando il sistema di gestione dei trasferimenti deiclienti verso i porti d’imbarco, si scopre che la soluzionepreferita è quella dell’autobus, che l’azienda mette a disposizioneacquistando questo servizio da appositi fornitori.Ebbene nel 2009 sono stati circa 100 mila i passaggiautobus verso i porti d’imbarco. Circa il 10% dei crocieristisceglie invece l’aereo, con i pacchetti fly & cruise che affiancanoalla crociera il volo di a/r dall’aeroporto più vicinoallo scalo interessato. MSC Crociere ha acquistato nel2009 circa 10,8 milioni di euro di voli dalle diverse compagnieaeree. Passando a considerare le escursioni MSCCrociere nel 2009 ha speso oltre 5,3 milioni di euro peracquistare servizi presso vari fornitori italiani. Le speseper sponsorizzazioni e attività di co-marketing effettuatein Italia da MSC Crociere nel 2009 sono state invece paria 13,6 milioni. Il valore delle commissioni riconosciute alleagenzie di viaggio italiane che lo scorso anno hanno vendutoil prodotto MSC Crociere è stato invece pari a 50 milionidi euro. Nel 2009 MSC Crociere ha speso 21 milionidi euro per gli scali effettuati in 14 porti italiani (Venezia,Genova e <strong>Porto</strong>fino, Napoli, Bari, Civitavecchia, Catania,Livorno, Palermo, Messina, Salerno, Olbia, Cagliari, Ancona).A questi vanno aggiunti 65 milioni di euro per bunkeraggioe carburante.Giacomo Canarsa30 - <strong>agosto</strong> 2010010


infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong>I porti e le connessionicon le Reti Trans Europee“L e infrastrutturesono essenzialiper garantire iltrasporto di persone e mercioltre che per la coesione territorialedell’Unione Europea.Attraverso un efficiente sistemadelle Reti Ten-T (Reti ditrasporto trans-europee) sirilancia la strategia di Lisbonarelativa alla competitivitàe all’incremento dell’occupazionein Europa. Inoltre,le reti integrano la protezioneambientale assicurandouno sviluppo sostenibile”.Così esordisce il Presidentedi Assoporti, FrancescoNerli, quando sottolinea lavitale importanza della presenzaitaliana presso le sedidell’Unione in occasione degliincontri riguardanti gli sviluppi delleReti TEN-T. Ed è proprio a Bruxellesche si è tenuto recentemente l’ultimodi una lunga serie di incontri ai qualiAssoporti ha, come in passato, portatoil proprio contributo, per quantoriguarda le infrastrutture portuali.Il tema della discussione è: “Portie le connessioni con le TEN-T “(approfondimento del rapporto redattosu incarico della CommissioneEuropea (Direzione Generale dellaMobilità – DG Move), realizzato dalFrancesco NerliNEA (Istituto indipendente di ricercainternazionale del gruppo Panteia),dall’Università di Leeds, dall’IstitutoSignificance e dal Consorzio di DGMove – TNO.Nel rapporto c’è un’articolata descrizionedel settore marittimo portualeriferito ai dati dei principali portiEuropei, con ipotesi di sviluppo delleReti lungo le diverse direttrici delcontinente. Dallo studio delle areeportuali dell’Unione, rinforzando lacoesione territoriale nonché i lega-mi economici tra le regioni, si auspicadi raggiungere una politicaEuropea delle infrastrutture e deitrasporti affiancata dalla rispettivalegislazione condivisa dagli StatiMembri. L’incontro è stato particolarmenteimportante anche in considerazionedei numerosi approfondimentinelle riunioni in sededell’Organizzazione Europea deiPorti (ESPO), di cui Assoporti èmembro fondatore. La presentazionedel rapporto consentirà unarticolato confronto e dibattito suitemi di comune interesse. Ciò permetterà,tra altro, di poter meglioarticolare la posizione comunedei Porti Europei da presentarein versione definitiva nel prossimomese di settembre, prima dell’approvazionedel programma TEN-Tprevisto per il 15 settembre.“Abbiamo già trattato il tema piùvolte in Consiglio Direttivo Assoporti,da ultimo lo scorso mese di giugno -ha dichiarato Nerli - e nella riunione diluglio sono stati approfonditi con tuttii membri del Consiglio sia il rapporto,che invieremo nel più breve tempopossibile agli associati, sia le successivebozze della posizione Europea,con nostre osservazioni e commenti,in modo da poter raccogliere tutti gliutili suggerimenti ed integrazioni.”Stefania Vergani<strong>agosto</strong> 2010 - 31


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infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong>Marina di Santanuova offerta per i crocieristiSiglato accordo fra Cambiaso&Rissodi Santa– non solo“Marinamare” è il nuovomarchio del porto di SantaMargherita, creato per lasua promozione turistica suterritorio nazionale ed internazionale.Cambiaso&Rissose ne farà carico nel biennio2010 – 2011 in base ad unaconvenzione siglata con laProgetto Santa Margherita,società interamente controllatadal Comune, che ha giàin carico Villa Durazzo e gliormeggi di transito siti nel<strong>Porto</strong> cittadino.L’accordo si inserisce nelpiù ampio progetto di rilanciodell’area portuale attuatodall’amministrazionecomunale: restyling dellapasseggiata a mare di Corte,illuminazione scenograficadi banchina Sant’Erasmoe miglioramento dei servizilungo la diga foranea. Grazieai contatti diretti con gli armatori,la partecipazione a manifestazionie fiere e l’inserimento della Marinae la Progetto Santa Margherita srlGiovanni Paolo Rissodi Santa nei principali network crocieristici,la Perla del Tigullio verràproposta dall’Agenzia MarittimaCambiaso&Risso comescalo ideale di crocieraagli yacht, alle navi dacrociera di lusso ma anchea quelle di maggioridimensioni che per motivilogistici non possono faresosta a Genova e/o a LaSpezia pur proponendo laRiviera Ligure come metaturistica.“Il <strong>Porto</strong> di Santa Margherita– commenta ilPresidente Giovanni PaoloRisso – offre un ampiospazio per l’approdo deitender di bordo e di terradirettamente in centro, nellabellissima passeggiatafiancheggiata da negozi elocali. Meta di turisti italianie stranieri di alto livelloSanta Margherita è unperfetto punto di partenzaper la Riviera e <strong>Porto</strong>fino,raggiungibili in dieci minutidi pullman, ma anche ladestinazione ideale per chi vuole fermarsie godersi la tranquillità di unacittadina turistica a misura d’uomo.34 - <strong>agosto</strong> 2010


Santa Margherita rappresenta quindiun’ottima scelta di approdo grazie aiservizi turistici offerti e per l’alta qualitàdei ristoranti e delle strutture edoffre l’opportunità di fare le escursionia condizioni di assoluto comfort.Senza contare - conclude il Presidente- l’alto richiamo culturale dellaseicentesca Villa Durazzo, pregiatadimora storica dove è possibile visitarele Ville, il castello del 500 e il parco(4 ettari) recentemente valorizzatidalla Progetto Santa Margherita”.“Questo è il frutto di un lavoro iniziatoalcuni mesi fa – spiega l’amministratoreunico della Progetto SantaMargherita, Lorenzo Sorvino – Unostep fondamentale del salto di qualitàche l’ amministrazione comunale ela Progetto Santa Margherita stannocercando di compiere nell’interessedel porto turistico e che non sottova-luta l’importanza rivestita, nel mercatoodierno, dalle strategie di immaginee comunicazione aziendale. Non èun caso che il nostro nuovo marchio,Marina di Santa, venga salutato dauna partnership che secondo le nostrestime dovrebbe portare a SantaMargherita, nel 2011, tra le 30 e le 50navi da crociera”.Lo stesso Sindaco di Santa Margherita,Roberto De Marchi, esprimeampia soddisfazione per le importantiricadute che l’accordo avrà per SantaMargherita: “Il mare costituisce unorizzonte di risorse che deve esserevalorizzato in tutti i suoi aspetti, daquelli legati alla balneazione a quellibasati sulle attività portuali.Un accordo commerciale di questaportata – dichiara il sindaco - cipermette di integrare le progettualitàche interessano la nostra Marina conProgetto Santa Margherita srlLa Progetto Santa Margherita è interamente controllata dal Comune diSanta Margherita Ligure. Tra le sue ‘missions’, le gestioni del complessoarchitettonico di Villa Durazzo e degli ormeggi di transito del porto turisticoevidenziano il carattere strategico che la società riveste nel quadrodella promozione e dell’offerta territoriale. Eleganza, esclusività e culturadell’accoglienza sono i valori che orientano una politica aziendale voltaa valorizzare locations ideali, come nel caso di Villa Durazzo, per l’organizzazionedi matrimoni, eventi privati, cene di gala, mostre mercato eworkshops. Con le sue statue, gli affreschi, i trompe d’oil, i pavimenti inmaiolica o graniglia genovese, i lampadari di Murano e i mobili d’epoca,Villa Durazzo è meta di visitatori provenienti da tutto il mondo e una straodinariaopportunità per regalarsi esperienze di autentico relax, tra artee natura.obiettivi di crescita a breve termine inun settore, quello crocieristico, chepuò regalare preziose opportunità dibusiness al nostro territorio. A patto,ovviamente, che si abbiano dalla propriaquelle competenze e quell’esperienzache la Cambiaso&Risso ciporta in dote”.Patrizia LupiGruppo Cambiaso&RissoDiverse le attività svolte dalGruppo Cambiaso&Risso: agenziamarittima, con clienti fra i più prestigiosigruppi crocieristici mondiali;tour operator, che oggi si occupaanche della gestione charter dellecrociere, di eventi incentives eviaggi motivazionali; consulenzaed intermediazione assicurativa neisettori corpi e macchine, cantieri eyacht, rappresentanza di oltre 40cantieri di riparazione, brokeraggiodi rimorchi e salvataggi marini nelmondo. Un gruppo di quattrocentodipendenti con venti uffici fra Italia,Francia, Spagna, Croazia e Sloveniacon una decennale presenzaa Montecarlo e sulla Costa Azzurracon uffici a Monaco e Marsiglia,dove ha sviluppato un’ attività diservizi portuali e turistici alle navida crociera ed agli Yachts , checontribuiscono in misura considerevolealla crescita economica delPrincipato e della Costa Azzurra.<strong>agosto</strong> 2010 - 35


spedizionieri / porto&<strong>diporto</strong>Doganalisti di NapoliSettimo mandatoper De CrescenzoIl 19 luglio 2010 presso la sededel Consiglio Compartimentaledei Doganalisti di Napoli (RegioniCampania e Calabria) si sonosvolte le elezioni per il rinnovo dellecariche del Consiglio,che sono statecosi’ assegnate:Presidente: Domenico De Crescenzo(eletto con voti 142)Vice Presidente: Alfonso Mazzamauro(eletto con voti 111)Segretario: Stefania De Mari (elettacon voti 59)Tesoriere: Giovanni Di Mauro (elettocon voti 62)Consigliere: Giovanni Fumo (elettocon voti 59)Domenico De Crescenzo ricopreininterrottamente la carica di Presidentedal 1998 ed è al settimomandato; precedentemente avevaricoperto la carica di consigliere dal1992 al 1996 e di tesoriere dal 1996al 1998, attualmente è vice presidentedell’A.C.C.S.E.A. ed è da giugno2009 Presidente della CommissioneDoganale di FEDESPEDI con delegaal CLECAT a Bruxelles come rappresentanteitaliano per le case di spedizione.“Questa riconferma mi lusinga –ha dichiarato il rieletto presidente DeCrescenzo - amo il mio lavoro e vogliocontinuare a portare il contributoa favore della categoria che mi onorodi rappresentare di tutta la mia passionee professionalità.Abbiamo un Consiglio giovane econtinueremo a puntare sulla formazionecontinua del doganalista ed aldialogo con le istituzioni, cercandononostante i tempi difficili di migliorareil nostro standard qualitativo eprofessionale. Inoltre – ha conclusoDomenico De Crescenzo - ci siamoimposti di applicare in maniera rigidale norme di deontologia professionaleper una qualificazione sempre piùgrande della nostra attività che ormaiè incentrata sempre di più sulla consulenzaa trecentosessanta gradi”.Gi.Co.36 - <strong>agosto</strong> 2010


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trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Due nuove destinazioni da CapodichinoNapoli - BarcellonaA partire da questa estate la compagnia aerea Spanairamplia il proprio network: un nuovo volo di linea direttocollegherà Napoli a Barcellona – con una tariffazionemolto conveniente - tutti i martedì, giovedì e sabato.Dall’acquisizione, avvenuta lo scorso marzo, da partedi una cordata di imprenditori di Barcellona, Spanairha ampliato il proprio network puntando soprattuttoall’incremento delle connessioni da Barcellona per leprincipali città del Mediterraneo e Napoli rappresentauna delle principali scommesse della compagnia aerea.Da segnalare in particolare evidenza è il fatto che ivoli Spanair proseguiranno anche per l’inverno con duefrequenze settimanali (mercoledì e domenica); inoltrevia Barcellona si potranno raggiungere con Spanair leprincipali città spagnole (Madrid, Valencia, Siviglia, ecc.oltre alle isole Baleari).Il nuovo network riponde all’obiettivo strategico di dotareBarcellona di un numero adeguato di voli di medio ecorto raggio e di trasformare, allo stesso tempo, lo scalodi El Prat, grazie a Spanair e alla sua appartenenza alGruppo Star Alliance, in un hub di voli intercontinentali.Infatti, essendo partner di Star Alliance, la compagniaoffre ben 39 rotte internazionali in code sharing con glialtri vettori membri della rete. Con Napoli, diventano 16le destinazioni internazionali servite dalla compagnia suBarcellona, in aggiunta alle 19 nazionali.Per il prossimo inverno, il vettore opererà più di 1400voli settimanali, principalmente da Barcellona.Spanair dispone di una flotta di 45 aeromobili ed è laprima compagnia area “full service” che opera nelloscalo di Barcellona. Nel 2009 ha trasportato circa 8 milionidi passeggeri.Napoli - TunisiLa compagnia aerea Sevenair - filiale del gruppo Tunisair– ha inaugurato una nuova tratta aerea di linea traNapoli e la città di Tunisi. I voli avranno una frequenzabisettimanale con partenza il martedì e il sabato. Il lanciodi questo nuovo collegamento di linea diretto, rientranell’ambito degli sforzi compiuti dalla compagnia al finedi sviluppare non solo la base commerciale a livello internazionale,ma di raggiungere anche le nuove nicchiedi mercato considerate vantaggiose.Il Direttore Generale della Sevenair, Moncef Zouari hasottolineato che: « la nuova tratta tra Tunisi e Napoli èprima di tutto un contributo della compagnia al settoreturistico in quanto rafforza le capacità dei Tours- Operatorsitaliani che lavorano sulla destinazione Tunisia.Questa linea viene messa ugualmente a disposizionedi un’importante comunità tunisina residente non solonella Provincia di Napoli ma anche in tutta la RegioneCampania. Infatti, essa sarà maggiormente agevolataper rientrare in patria in ogni stagione ».L’apertura del collegamento rafforza la presenza dellacompagnia sul mercato italiano: la Sevenair operagià da molti anni con dei voli di linea da e per Palermo,ed è anche molto presente nelle Province del Sudd’Italia grazie ai voli charter. Inoltre Sevenair prevedel’apertura di una nuova tratta regolare da e per Catania.Sul piano economico, il nuovo volo consoliderà gliscambi tra i due paesi, soprattutto in considerazione delfatto che la Regione Campania ha un interesse particolarenei confronti della Tunisia grazie ai programmidi cooperazione mediterranea che prevedono l’internazionalizzazionedelle sue imprese. Di fatto, dal 20<strong>08</strong>,la Regione Campania ha aperto una rappresentanzacommerciale ed economica a Tunisi al fine di promuoveregli scambi tra l’Italia e la Tunisia.Sul piano turistico, Napoli è considerata una delle destinazioniitaliane più importanti grazie alle varie attrazioni,sia paesaggistiche che archeologiche, che offrela Regione. Inoltre, nel 2011 la città di Napoli sarà lacapitale della cultura mediterranea e con l’occasioneospiterà varie manifestazioni con la partecipazione ditante altre città che si affacciano su tutto il bacino mediterraneo.38 - <strong>agosto</strong> 2010


trasporti/ porto&<strong>diporto</strong>Alta Velocitànel 2011 pronta la stazione di AfragolaResta il nodo del collegamento con NapoliPrimo colpo di benna, loscorso luglio ad Afragola,per la nuova stazionedell’Alta Velocità e comincia finalmentela prima fase dei lavori, dopoben due anni di attesa; un ritardocausato dalla rinunciada parte della Sacaimdi <strong>Porto</strong> Marghera,aggiudicataria dellagara internazionale,di realizzare l’operaper una spesa di circa60 milioni di euro eal subentro della Decdel gruppo barese Degennarodopo il nuovobando per un importodi 74 milioni di euro.Se non ci sarannointoppi, entro il 2011i primi treni ad AltaVelocità fermerannoin quella che è consideratala “porta” napoletanadel sistemaveloce; mentre il completamentodelle operefunzionali ai servizicommerciali è previstoentro luglio 2012.La Dec spa è la più nota societàdel gruppo barese creata negli anni’60 da Emanuele Degennaro: fortedi un fatturato che si aggira su oltre300 milioni di euro, vanta tra i suoiclienti l’Italferr, l’Anas, Poste Italiane,il Policlinico di Pavia, e numeroseaziende ospedaliere.L’importanza dell’opera che saràrealizzata ad Afragola è stata sottolineatadal ministro dei Trasporti edelle Infrastrutture, Altero Matteoli:“Con questa opera non solo diamoinizio alla costruzione della stazione,ma ad una serie di infrastruttureche interesseranno tutto il Mezzogiorno”.Ed ha ricordato che anchela linea ferroviaria “Napoli-Bari” hamosso i primi passi perché “sonostate reperite le risorse necessarieper le prime opere”.Anche questa è un’opera di fondamentaleimportanza, ha aggiuntoil ministro, in quanto s’immette nelcorridoio 1 della rete transeuropeaPalermo-Berlino.Su questo corridoio s’inseriscea pieno titolo anche Afragola che,come ha affermato l’amministratoredelegato di Fs, Mauro Moretti,diventerà un punto di snodo tral’appennino Nord e Sud.Quanto alla tecnologia impiegata,ha aggiunto l’amministratoredelle Fs, “è da primato”, come lo èil sistema ad Alta Velocità/Alta Capacità“che procede gradualmente,recuperando i tempi perduti, sia intermini di volumi di servizi che diqualità del servizio stesso”.La stazione di Afragola porta lafirma dell’architetto anglo-iranianoZaha Hadid che ha previsto uncorpo centrale del fabbricato lungo400 metri che si eleva fino a scavalcarei binari come un grande ponte,sviluppandosi per oltre 30mila metriquadrati su quattro livelli aperti alpubblico, dando cosìcontinuità al paesaggioe alla rete viaria.Grandi vetrate costituirannoil corpo principalele cui forme sinuosericonducono,astrattamente, all’immaginedi un modernotreno in corsa.Interpretando ilruolo di committentedella grande architetturadi qualità, leFerrovie dello Statoprocederanno inoltread un percorso di valorizzazionedel territorio,così come fattoper la realizzazionedelle altre stazionidell’Alta Velocità.E non è tutto. Attornoalla struttura sorgerannoaree verdi,un parcheggio per 1.400 posti autoe un terminal per bus turistici e regionali.Resta da risolvere un quesito,altrettanto importante ai fini dellamobilità.Come si sposteranno i passeggeridalla città verso Napoli e ilsuo hinterland? Fino adesso c’è unprogetto preliminare della variante“Napoli-Cancello”, ma il ministeronon si è ancora pronunciato sulprogetto esecutivo. Quanto al serviziosu gomma, oggi esercitatodalla Ctp fino al centro di Afragola,non se ne parla ancora.Eduardo Cagnazzi<strong>agosto</strong> 2010 - 39


Ponte di Annibale Cerreto Sannitasviluppo / porto&<strong>diporto</strong>Salviamo i segnidella StoriaCome principi, papi e vescovi,streghe e monumentirendono celebre il capoluogo,così la natura incontaminata, l’artee la cultura contadina caratterizzanoi centri della provincia. Ma siamoall’ultima spiaggia.Se Benevento è celebre per lebattaglie, i vescovi, i principi, le streghee i monumenti, la sua provinciaMuseo della ceramica Cerreto Sannitaè altrettanto celebre per i sui valoriambientali, per la sua natura incontaminata,la cultura, l’arte minore, eper l’umanità della sua gente. Impoveritodall’emigrazione, il Sanniobeneventano ha tuttavia conservatoil suo volto di terra dalla storia antica,tradizionalmente legata alla civiltàcontadina. Gli studi hanno illuminatola forza e lo spirito dei Sanniti. Tito Livio,che in fondo era il più onesto deglistorici romani di regime, scriveva:“non fuggono la guerra”, ed esaltavail loro carattere fiero e arguto che ancoraoggi appartiene al Dna di questapopolazione meridionale. GuidoPiovene, nel suo Viaggio in Italia,ripercorrendo un itinerario culturalesuggestivo, scrisse che furono i Sannitiad inventare: “… il rumore inurbanodenominato volgarmente “pernacchia”mentre i Romani sfilavano sottole forche caudine”. E aggiungeva cheun illustre ricercatore tedesco, autoredi un ponderoso studio sull’originedella “pernacchia”, era venuto nelBeneventano per documentarsi. Attraversandola Valle Caudina, lo stessoPiovene riferivadi aver “notatoalcune contadinedi straordinariabellezza, simili astatue classichein movimento …Il Beneventanoè un lembo diterra italica pococonosciuto. LaValle Caudina èsolo una dellegemme di questaprovincia che sulversante tirrenicodell’Appenninoconosce altrevalli, altre contradedi fascinorimasto immutatonei secoli: laValle Telesina, ilFortore, la concadei Monti della Mutria che Annibaleattraversò con i suoi soldati nel 215aC, è la terra dell’uva e del vino, laterra pietrosa che fa crescere la fortepianta dell’ulivo, dove la civiltà contadinaha scritto, anno dopo anno, unastoria di sacrificio e di saggezza insiemee dove per secoli l’architetturasi è fusa con l’ambiente, le case sonostate costruite con i ciottoli dei torrentie la pietra calcarea delle cave appenniniche.Il Sannio beneventano èvasto e vario: montuoso e duro, collinaree dolce, ricco di valli, pianori,fiumi. Dai Romani ai Saraceni, dagliAngioini agli Aragonesi, dai Normanniai Vicerè spagnoli, ai Borboni, il Benventanoè riuscito a conservare il suovolto disole e diquiete, dilaboriosità edi tenacia con iritmi di una vita cherisponde biologicamentesoltanto alle stagioni. Nellemai dimenticate “Passeggiate campane”,Amedeo Majuri, l’archeologoche restituì alla luce civiltà dissepoltecon una visione integrale di case,abitanti e monumenti pubblici, comePompei ed Ercolano, parlava di una“terra austera e possente”. Ebbenequesta terra oggi è un vasto serbatoio,una sorta di grande scrigno apertoin cui è possibile inoltrare immagini,sapori, atmosfere dimenticate. I vini di40 - <strong>agosto</strong> 2010


Solo -paca edi GuardiaS a n f r a m o n d isono ormai nell’aristocraziaenologica campana e italiana.A loro si aggiungono i bianchidel Taburno e di Sant’Agata Dei Goti,altra perla della provincia di Benevento.L’olioextraverginenon temela concorrenzadei toscani,dei liguri edegli umbri. Laceramica di CerretoSannita e diSan Lorenzellorivive nelle manidegli artigiani che hanno riaperto levecchie fornaci e, a Telese, il termalismosta diventando una delle risorsesu cui scommettere, in altri terminiagricoltura, piccola industria, artigianatoe ambiente giocano insieme lapartita dello sviluppo, mentre su unaltro tavolo storia, cultura, turismo ePalazzo del Genio Cerreto Sannitaburocrazia cercano di raggiungereuna convivenza difficile. Perché nelSannio Beneventano non è tutto Arcadiae i problemi si avvertono anchein quelle contrade scritte dai viaggiatoristranieri.Luciano LombardiSpedizioni Internazionali – Nazionali – LogisticaServizi di allestimento e montaggio di arredi e complementi di arredo per ufficio e comunitàFiliale operativa: Via A. De Gasperi, 55 - 80133 NAPOLITel. <strong>08</strong>1 5529455 (operativo) Tel. <strong>08</strong>1 552<strong>08</strong>56 (amministrazione) Fax <strong>08</strong>1 5424135 (operativo) Fax <strong>08</strong>1 7901279 (amministrazione)e-mail: info@pbspedizioni.com - info@pblogistica.com - www.pbspedizioni.comSede legale: Viale Monza n. 7 - 20125 Milano - Tel. 02 2883501/502 Fax 02 28835510Filiale di Caserta: Via Appia Antica, 43a – 81020 S. Nicola La Strada (CE) - 5000 mq di magazzinoTel. <strong>08</strong>23 494709 - Fax <strong>08</strong>23 259027 - info@pdlogistica.com - www.pdlogistica.com<strong>agosto</strong> 2010 - 41


aziende / porto&<strong>diporto</strong>ZUEGG150 anni di tradizioneParte da Luogosano, in provinciadi Avellino, la produzionedi Zuegg Spa, l’aziendafondata dalla famiglia Zuegg nel1890 e leader sul mercato di succhi,confetture e semilavorati di frutta.ha realizzato, con un investimento di30 milioni, uno stabilimento per semilavoratia base di frutta in aggiuntaa yogurt e preparati per l’industriadolciaria.La prima linea di produzione èvo è di rafforzare il suo ruolo di modernarealtà industriale che vantauna filiera completamente integrata,seguendo tutte le fasi di produzionedel prodotto: dalla raccolta della fruttanei terreni coltivati nel Sud Italia,Qui, infatti, si lavora la frutta fresca,rigorosamente scelta tra quella cresciutanei dintorni, e si effettua lapreparazione dei semilavorati e deipreparati che sono, poi, inviati aglialtri stabilimenti del gruppo per laproduzione finale. Ma il colosso delleconfetture, con sede a Verona, hadeciso di espandere la sua presenzainternazionale aprendo un nuovoinsediamento industriale in Russia.L’azienda, infatti, ha acquistato nellaregione di Kaluga, a 180 chilometrida Mosca, 6 ettari di terreno, dovepronta a partire. Essa impiegherà 45dipendenti. A regime, invece le lineesaranno due, con una potenzialitàproduttiva di 40 milioni di chili l’annoe 100 unità di personale. L’impiantoservirà sia per consolidare la presenzacommerciale di Zuegg in Russia,sia per l’affermazione internazionaledel marchio.Con questo nuovo investimentoil Gruppo punta a raggiungere nel2010 un fatturato di 190 milioni (di cui55 prodotti all’estero), dieci in più diquanto realizzato nel 2009. L’obiettiallaprima lavorazione; dalla cotturafino al confezionamento del prodottofinito. «Da sempre Zuegg è sinonimodi tradizione, qualità e genuinità– spiega Oswald Zuegg, Presidentee Amministratore Delegato di ZueggSpa – Tradizione nel lavorare e trasformarela frutta, dall’albero allatavola. Qualità nella selezione dellematerie prime e nei processi produttivi.Genuinità nei prodotti finiti, cheracchiudono tutta la naturalità e labontà della frutta. Per questo la nostramission è quella di offrire al con-42 - <strong>agosto</strong> 2010


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Qualità e filiera cortaper il successo di Ciriglianada più di quarant’anni sulmercato del settore case-E ’ ario. Un settoreche non conosce crisi, vistoche aumentano annoper anno i mercati di sbocco:Francia, Regno Unito,Canada. E adesso ancheGiappone e Cina si confermanoestimatori dei prodottilegati all’oro bianco.Quell’oro che il CaseificioCirigliana produce immersonella natura dei verdiprati di Riardo, in provinciadi Caserta, all’ombradell’altopiano del Matese.E’ qui che viene trasformatoil latte di bufala che provienedalla propria fattoriae da quelle degli allevatori limitrofi inbocconcini, mozzarella, provola affumicata,ricotta, trecce ed ovoline. Allaguida dell’azienda è la famiglia Rubino:Vito, Mario e Nicola gestisconocon attenzione fornitori, produzione erete commerciale secondo il principiodella filiera corta. Che garantisce nonsolo la qualità delle produzioni, quantoconsente di navigare senza affanninella crisi congiunturale in atto. Nonper altro, il caseificio produce formaggioDop di mozzarella di bufalacampana secondo le severe regolamentazionidel Consorzio di tutela dicui fa parte. Con un fatturato 2009 di8 milioni di euro, di cui il 30% provienedall’estero, l’azienda è attenta allestrategie di vendita per conquistarenuove fette di mercato. Nascono cosìconfezioni nuove con colori vivaci egrafica moderna per differenziarsial meglio nel banco frigo con nuovimarchi: Rubino, Cirigliana, Favola,Sapurì, Nuvola, Venus arrivano in tavolacon tutta la fantasia e il gusto deiprodotti freschi. E nascononuove pezzature derivatedal latte. L’ultimanata è la mozzarella vegetale.“Abbiamo ricevutouna richiesta dal mercatoinglese e ci siamosubito attivati per soddisfarei clienti - spiegaVito Rubino - Il mercatodei prodotti realizzati concaglio vegetale, quindi diorigine non animale, èrichiesta da consumatoricon particolari esigenzealimentari, per motivazionireligiose, ma ancheper chi è vegetariano osoffre d’intolleranza al lattosio e nonvuole rinunciare ai latticini”. Questoconsumo per altro, è in continuoaumento in Europa, oltre che negliUsa. Della produzione vera e propriae dei processi di lavorazione sioccupano Mario e Nicola, mentre lefasi di cottura e filatura sono lasciateall’abilità ed all’esperienza di maestricaseari. E’ il loro lavoro, infatti, checon gesti sapienti dona alla mozza-44 - <strong>agosto</strong> 2010


ella quell’eccellenza, in terminidi consistenza e sapore, chenessuno strumento tecnologicoè ancora in grado di dare. E’ perraggiungere alti livelli di qualitàdella lavorazione fino al prodottofinito attraverso tutta la filiera,i fratelli Rubino hanno realizzatoall’interno della loro aziendaun sistema di controlloche coinvolge il servizioveterinario della AslCe1. L’obiettivo è teneresotto esame giorno per giornola qualità del latte e lo stato di salutedelle bufale. Il caseificio produce ancheper conto terzi in Italia e all’estero,riservando grande attenzione ancheall’immagine del packaging. Trai marchi presenti nella private labelitaliana: Primia, Pam panorama eMalga Paradiso.Eduardo Cagnazzi<strong>agosto</strong> 2010 - 45


nautica / porto&<strong>diporto</strong>L’Accademia della Velaa PozzuoliÈun ponte gettato sul domani.Pippo Dalla Vecchia loimmagina così, e così immaginala propria eredità da lasciareal Circolo Savoia. L’Accademiadella Vela era un suo sogno antico,chiamarlo progetto pareva addiritturaeccessivo. Napoli era stata capitaledella vela, un giorno di tanti decennifa ospitava le più importanti regateche toccavano all’Italia. I campionidelle classi olimpiche sapevano didoversi sfidare soprattutto nelle acquedel Golfo napoletano per esibiree imporre davvero al mondo il propriotalento. Proprio come un pilota diFormula Uno non può dirsi completose non ha vinto almeno una volta aMontecarlo o a Monza. E quandoRoma si ritrovò nel 1960 con l’assegnazionedelle Olimpiadi, fu chiaroa tutti che in quella edizione il litoralenapoletano dovesse essere il teatronaturale del mare. Pippo Dalla Vecchiaha vissuto tutto questo. Da atletaprima, da dirigente sportivo successivamente.Da vent’anni è l’uomo cheguida il Reale Yacht Club CanottieriSavoia, trasformando completamenteuna struttura che s’avviava verso ildeclino in un corpo vivo e robusto.Ora l’Accademia della Vela hasmesso di essere un sogno. E forseè diventatoanche qualcosain più di unprogetto. PippoDalla Vecchiaè il consiglieredelegato dellaFondazioneche è nata, maora ha soprattuttofretta direalizzare il seguito,di vederedavvero comeva a finire.Da quandoLivio Cosenza,imprenditore, rilevòi suoli dellaSofer e decisedi rivitalizzareinteramente il litorale flegreo, l’Accademiasta per nascere concretamente,coi suoi 1500 mq tutti assegnati alCircolo Savoia, il partner che Cosenzaha scelto per acquisire competenzee per poter contare sulla capacitàdi gestire un proposito imprenditorialee sociale di profilo elevatissimo.La Federazione Italiana della Velae il suo presidente Carlo Croce hannogià ammirato i contorni del progettoche sta per vedere la luce. Napolitornerà presto una capitale. Anzi, “la”capitale della vela e stavolta forsenon solo italiana, ma almeno europea.L’Accademia sorge per diventarela casa di tutti i velisti che hanno bisognodi allenarsi in qualsiasi periododell’anno.Soprattutto in Nord Europa, ma anchein altre zone del pianeta, durantela stagione fredda, sono costretti adammainare le vele e ripresentarsi inmare col sole più tiepido. L’Accademiaè pensata per loro, per gli atletiitaliani che devono preparare mondialio olimpiadi, per le nuove levedi velisti napoletani che vogliono avviarsiagli sport del mare.Il progetto precede di poco la nascitadella Fondazione AccademiaInternazionale della Vela, creatadalla sinergia fra il Reale Yacht ClubCanottieri Savoia e la Società WaterfrontFlegreo SpA, promotrice dellariconversione di una vasta area industrialecostiera di Pozzuoli.Fra le finalità della Fondazionespicca l’intenzione di rilanciare labaia di Napoli (e il Golfo di Pozzuoliche ne fa parte) quale centro mondialedello sport velico, posizioneche spetterebbe al Golfo partenopeodi diritto in funzione delle eccezionalicaratteristiche meteo marine,naturalistiche e paesaggistiche chelo contraddistinguono. La necessitàdi disporre di una base permanentee pienamente attrezzata per l’organizzazionedi grandi regate internazionalidi tutte le classi, con ampiadisponibilità di posti barca per ospitareadeguatamente attrezzature edequipaggi, nonché una scuola derivee altura di alto livello, hanno indottoil Circolo presieduto da Pippo dallaVecchia a ricercare alleanze utili alloscopo, individuata nella generosa disponibilitàdella Waterfront, guidata46 - <strong>agosto</strong> 2010


dalla famiglia Cosenza di Pozzuoli, egenerata appunto dalla sinergia conl’importante operazione di riqualificazionedel lungomare di quella cittàlanciata lo scorso anno.Il progetto architettonico espostonei locali del Circolo recentemente èdunque inserito in un più vasto programmadi riqualificazione costierache ha visti impegnati numerosi architettie urbanisti di fama internazionale,fra cui spicca il nome di PeterEisenman, da New York, che ha coordinatola redazione del Masterplandella linea di costa di Pozzuoli in associazionecon gli architetti Camillo eAlessandro Gubitosi e Guido Zuliani.Lo stesso team ha sviluppato ilPiano Urbanistico Attuativo (PUA)del pezzo centrale del Masterplan,la riconversione dell’area industrialedismessa ex- Sofer, al cui interno èubicata la nuova Accademia Internazionaledella Vela. Progettata a titologratuito per il Circolo da due suoisoci, i già citati architetti Camillo eAlessandro Gubitosi, la nuova strutturavelica è ubicata in corrispondenzadi un porticciolo naturale ove lapresenza di una piccola spiaggia lorende perfettamente idoneo al varodi piccole derive.Per le imbarcazioni più grandi, ilprogetto prevede la realizzazione diuna barriera frangiflutti che, utilizzandoil nuovo molo del porto previstoper la ricollocazione dell’area di serviziodei traghetti, creerà una nuovamarina dotata di pontili galleggiantiper l’ormeggio di molte decine dibarche. A terra l’Accademia disporràdi un nuovo edificio dalla superficiecoperta di circa 1200 mq concepitosu un singolo livello, per minimizzarel’impatto sul suolo, e ad esso intimamentelegato attraverso raccordi inerbatistudiati per farlo percepire comeuna sorta di collina verde abitata. Lacostruzione è stata messa a puntosecondo un approccio pienamentebioclimatico, capace di ottimizzare ilmicroclima interno con un dispendiominimo di energia elettrica. La strategiaarchitettonica prevede una seriedi misure e equipaggiamenti qualiventilazione naturale, tetto giardino,frangisole, pannelli termo-solari eisolamento speciale, che riconduconoil principio costruttivo da un latoalla tradizione mediterranea, dall’altroai più avanzati principi di sostenibilitàe risparmio energetico.L’edificio è costituito da un corpomodellato secondo le geometrie generalimesse a punto nel MasterplanGenerale, e costituisce una corteaperta in direzione del mare. E’ funzionalmentediviso in due aree. Un’areaper l’Accademia propriamente detta,ospita glispazi dedicatialla didattica,all’allenamentoin palestra,al rimessaggiodelle barche edelle vele, e aiservizi logisticiper le grandimanifestazioniquali mensa,cucina e salamultiuso. Unaseconda areaè dedicata alleattività sportivee sociali delCircolo Savoiacon sale di rappresentanza,ristorante, sala del consiglio e spaziper manifestazioni. Le aree esternesono similmente divise in una zonaper la preparazione delle derive e lasosta di veicoli e carrelli necessarialla loro movimentazione ed una secondaarea dotata di piscina di acquadi mare e ristorante all’aperto. Il tuttocaratterizzato dalla vista del suggestivoGolfo di Pozzuoli, nel quale lastruttura è inserita, e che sarà oggettodi un vasto progetto interessandocirca un km di fronte mare: il WaterfrontFlegreo ridisegnato dal genio diPeter Eisenman.“I dati salienti del progetto sonol’eliminazione della barriera fisicache allo stato divide la città dal marecon l’abbattimento delle volumetrieesistenti del 30% e con la riduzionedelle superfici coperte del 40% a beneficiodelle aree a verde - spiegaCosenza - la creazione di un parcourbano di circa 7 ettari alberato e conuna passeggiata a mare su pedonaledi legno per un investimento peropere pubbliche da conferire al Comunedi 41 ml. di euro. Gli insediamentiproduttivi previsti genererannoinvestimenti per complessivi 350 mldi euro e la creazione di occupazionestabile di almeno 1500 unità oltre350 addetti per 3 anni per la faserealizzativa delle opere. L’insiemedei progetti in corso genererà, in unprossimo futuro, la vigorosa ripresaeconomica e sociale dei CampiFlegrei e della Regione Campaniaattraendo flussi di visitatori allo statolontani dal circuito Flegreo”.MADENella foto in alto da destra DallaVecchia, Gubitosi e Cosenza<strong>agosto</strong> 2010 - 47


nautica / porto&<strong>diporto</strong>Iniziata la costruzionePosa della primapietra per Marinad’Arechi Port Villagesulla litoranea Sud diSalerno. Agostino Gallozzi,presidente di ConfindustriaSalerno e leader delGallozzi Group, ha presentatole caratteristichedi un’opera straordinariache vale un investimentodi 120 milioni di euro.L’ambizioso progetto prevede,entro tre anni, la realizzazionedi approdi permille barche da 10 a 50metri, 8.700 metri quadratidi aree commerciali e per iltempo libero, 27mila metriquadrati di verde pubblicoe passeggiate a mare.” Marina d’Arechi – haaffermato con orgoglioAgostino Gallozzi - è tantecose insieme: un portoturistico con le attrezzature d’accoglienzae servizi nautici più moderni;un villaggio per il divertimento ed ilrelax con negozi, ristoranti, localipubblici; un capolavoro dell’urbanisticacontemporanea firmato da SantiagoCalatrava. Le strutture disegnatedall’architetto celebre in tutto il mondodescrivono parabole fantasticheche intersecano il cielo ed il mare. Econ una grande attenzione proget-Da sinistra: Agostino Gallozzi, Vincenzo De Luca, Giovanni Punzotuale e funzionale all’ecosostenibilitàper tutelare l’ambiente e valorizzarelo straordinario contesto paesaggisticonel quale l’opera sarà costruita.E’ un investimento coraggioso – haconcluso Gallozzi – per la mia famigliaed il nostro gruppo. Ma comedice spesso Gianni Punzo, inventoredel CIS di Nola, se è stato fatto vuoldire che si poteva fare”.Fin dall’ideazione del progetto,Gallozzi ha lavorato – d’intesa congli enti di governo e controllo – suquattro direttrici fondamentali: il potenziamentodelle infrastrutture particolarmenteurgente se si considerala carenza di approdi e posti barcalungo il litorale campano ed italiano;la realizzazione di interventi innovativiper lo sviluppo del territorio; l’altaqualità progettuale garantita da Calatravae dagli altri partner tecnici inter-48 - <strong>agosto</strong> 2010


di Marina d’ArechiLuca Cordero di Montezemolonazionali; l’attenzione all’ambiente.Il Sindaco Vincenzo De Luca hainquadrato l’opera nel programmadi riqualificazione urbanisticache ha fatto diventare Salernosimbolo di un Sud capace di rimboccarsile maniche e realizzareconcrete occasioni di sviluppo.”In questo durissimo lavoro ci siamo– ha detto De Luca - ispirati allatempestiva concretezza dei percorsiamministrativi ed alla qualità globaledi ogni iniziativa, affermando cosìun vero e proprio modello Salerno. Incittà hanno, infatti, lavorato o lavoranole firme più prestigiose dell’architetturacontemporanea:Oriol Bohigas, ZahaHadid, David Chipperfield,Ricardo Bofill,Jean Nouvel, TobiaScarpa, MassimilianoFucksas tanto per citarnealcuni. Marina d’Arechidiventerà una dellepiù importanti attrazionituristiche per Salerno eper l’Italia intera in tuttoil mondo. Il Marinad’Arechi Port Villagecompleta idealmenteil Fronte del Mare cheda Porta Ovest passandoper piazza dellaLibertà e piazza dellaConcordia, riqualificatutta la fascia costiera del capoluogocon: la stazione marittima per icrocieristi delle primarie compagniemondiali, gli approdi turistici, i negozie le attività per il tempo libero.Tante occasioni d’investimentoe lavoro in un sinergico e virtuosorapporto tra pubblico e privato”.Alla cerimonia d’inizio lavori hannopreso parte anche il Presidente dellaProvincia Edmondo Cirielli e gli assessoriregionali Romano e Vetrellaribadendo la positiva collaborazioneistituzionale realizzata durante ilcomplesso iter amministrativo per lavalutazione dell’ambizioso progetto.“Conosco ed apprezzo Salerno. E’una città ben amministrata - ha dettoil Presidente della Ferrari Luca Corderodi Montezemolo ospite d’onoredella manifestazione - che hala fortuna di trovarsi al centro di unambiente naturale ed artistico sensazionale.Salerno merita pertantoun’opera come il Marina d’ArechiPort Village che rappresenta in pienolo spirito che deve animare imprenditoricoraggiosi e capaci come AgostinoGallozzi: capacità di guardare alfuturo, coraggio nel prendere le decisioni,voglia di rischiare e mettersisempre in gioco.L’Italia ha bisogno di esempi positivie dinamici come quello di Salernoche anche in tempo di crisi riesce arealizzare cose importanti come questa.Questo dinamismo è fondamentaleper continuare a divulgare nel mondola qualità di quel made in Italy chetanti apprezzano ed invidiano. Ed èun’importante occasione questa perannunciare che anche l’alta velocitàdel trasporto ferroviario delle merciarriverà a Salerno grazie ad unasinergia attivata con il distretto CIS,una bella opportunità per il sistemadelle imprese locali che potranno essercosì maggiormente competitivesul mercato globale”.Peppe Iannicelli<strong>agosto</strong> 2010 - 49


nautica / porto&<strong>diporto</strong><strong>Porto</strong> Mirabelloc’era una volta un sogno...<strong>Porto</strong> Mirabello rappresental’esempio, unico in Italia,di un porto cittadino realizzatocompletamente a mare, suun’isola artificiale di 40 mila metriquadrati e uno specchio d’acquacomplessivo di quasi 300 mila. Dei470 posti barca di cui dispone, apartire da 14 metri, ben 100 sonoriservati a superyacht da 25 a 100metri.Tutta la struttura portuale, la piùmoderna ed efficiente che si puòimmaginare, ricca di spazi verdi edi tutti i confort, si indirizza alla fasciaalta del mercato, soprattuttointernazionale, mettendo a disposizionetutto quello che quel tipodi clientela richiede.Il porto, situato in un golfo protetto,garantisce la fruibilità pertutto l’arco dell’anno e il suo inserimentoin un contesto ambientaledi altissimo pregio, determinatodalla vicinanza a realtà di enormevalore storico e paesaggistico,come Lerici, <strong>Porto</strong>venere, CinqueTerre, Golfo del Tigullio e Versilia,ne fa un punto di riferimento diineguagliabile attrazione.Anche la collocazione baricentricanell’alto Tirreno pone il portoquale ideale punto di partenzaper crociere verso la Corsica, l’arcipelagoToscano e l’Argentario ela Sardegna.Il complesso è inserito nel tessutourbano con la possibilità di usufruiredi strutture legate al tempolibero, alla cultura, allo shoppingnonché ai servizi generali che unacittà come La Spezia offre.Le condizioni climatiche delGolfo e del suo hinterland garantisconomediamente delle uscite in50 - <strong>agosto</strong> 2010


... oggi una realtàmare per non meno di 300 giorniall’anno.Il porto è dotato di ogni tipo diservizio: cantiere navale per lemanutenzioni e il rimessaggio, assistenzasui moli, parcheggi e boxriservati sia in struttura coperta econtrollata che in superficie perun complessivo di circa 1.300 postiauto, due stazioni carburante(una ad alta erogazione per grandiyacht e carburante SIF).Sul molo principale trova postoun eliporto.Le strutture a terra comprendonouna galleria commerciale conoltre 60 attività diversificate, uncentro benessere&fitness, piscinada 25 metri e club-house, ristoranti,bar, pub, locali per il tempo liberoe lo spettacolo e quant’altropossa integrare la struttura di servizioturistico alla vita quotidianadella città e alle sue attività.Il posto barca é attrezzato ditutto il necessario: sicurezza, telecontrolloappliances, user videoservices, fonia fissa e wireless,PC/web-internet/e-mail, videoservice,e-service, e-commerce, safety,logistica.La gestione della struttura portualeè curata dalla stessa societàproprietaria per garantire una efficientemanutenzione e assistenza.Attualmente il porto offre sia lapossibilità di acquisto del postobarca che di locazione stagionaleo annuale. La struttura, operativadal giugno del 2009, sarà inaugurataufficialmente il 18 settembre2010.Riccardo Russo<strong>agosto</strong> 2010 - 51


nautica / porto&<strong>diporto</strong>Linssen Yachts presentail nuovo 25.9 Grand Sturdy SedanIl nuovo Linssen Grand Sturdy25.9 Sedan (8.20 x 3.00 m) èl’imbarcazione più piccola delcantiere Olandese. Anche per questo2010, Linssen presenta questa suanovità in linea con la tradizione nellaproduzione di yacht dislocanti inacciaio. “Potrà sembrare strano mail nuovo Linssen Grand Sturdy 25.9Sedan è la nostra “flagship boat” -dice Yvonne Linssen direttore marketingdel cantiere – Questo piccoloprogetto, sviluppandosi si è rilevatoimportantissimo strategicamente.E’ l’opportunità per Linssen di dimostrarecome si possa creare innovazioneanche su yacht in acciaiodella fascia 8-10 metri, un settoreche la maggior parte dei cantieriOlandesi non ritiene al momento piùinteressante.Una politica di prezzo aggressiva,una bassa motorizzazione (si guidasenza patente) e la standardizzazionedella produzione sono i plus chedevono essere considerati. Grazie aquesto ultima specifica, ogni piccolodettaglio diventa parte di sistema cheporta molti benefici all’utente finale.Il 25.9 Sedan è stato concepitocome “full hull”. Questo permette diguadagnare grandi spazi interni ed inpozzetto – area di questa barca dovesi vive di più la vita di bordo. A pruaun’ampia cabina con letto matrimoniale(con grande stiva sottostante),cabina toilette e cabina doccia (conpossibilità di inserire una lavatrice)sono un altro esempio di come questo25 piedi sia concepito come barcadi categoria superiore.Cockpit e salone-pozzetto sono suun unico livello con un’area di addirittura8.5 m² che assicura un gradevolefeeling a livello di spazi. E’ possibileinserire una seduta “co-pilot” così dapoter viaggiare in coppia nelle lentenavigazioni in totale relax. La cucinaè uno dei punti di forza della barca.Posta sul lato destro include piastraa 2 fuochi, lavandino e frigorifero. Difronte si trova un divano in vera pellead U con un tavolo dinette.Il legno usato è il classico ciliegioAmericano che come in ogni Linssencrea una calda atmosfera moltoaccogliente. Il 25.9 grazie alle sue52 - <strong>agosto</strong> 2010


Maasbracht in Olanda, nella regionedel Limburg in 6 misure: 25.9(8.20), 29.9 (9.35 m), 33.9 (10.35m), 34.9 (10.70 m), 40.9 (12.85 m),45.9 (14.45 m).La serie “9” è ormai riconosciutacome una delle linee di produzionedi yacht di maggior successopresso gli appassionati di nauticaeuropei.Ne è testimone l’importante successodi Linssen ricevuto nel biennio2009-2010. Il GS 29.9 è il vincitoredel Power Boat of the year2010. Importate risultato premiatoda buone vendite in tutta Europa.Nel 2009 Linssen aveva conquistatolo stesso premio con ilGS40.9! Da una più attenta analisi,la Linssen Yachts ‘9’ series èmolto popolare presso un pubblico‘seniors’, che ha già esperienzanautica, che ricerca maggior comoditàper la propria vita di bordo. Unpubblico maturo che proviene dallavela o da cabinati a motore ad elevatoconsumo.La Serie “9” ha riscosso nel corsodel 2009 un crescente successoanche presso un pubblico più giovanesoprattutto per le coppie configli che amano una navigazionefacile e molto spazio a bordo. Unpubblico che chiede bassi consumie che necessita di efficienza a tuttii livelli oltre che strizzare l’occhio alprezzo.dimensioni compatte ed alla suafacile gestione è ideale per le brevicrociere magari per un week end.Questo non deve portare a confusione:Linssen è comunque un motoryacht completo. Grazie agli spazi distivaggio (posti sotto il letto e sottoil cockpit) ed ai consumi ridotti alminimo, ci si può permettere anchenavigazioni più lunghe. Lo scafo èrealizzato completamente in acciaio.6 mm. di spessore per la chiglia. Lemurate sono in acciaio da 5 mm. etutta la sovrastruttura in acciaio da 4mm. Tutto protetto da doppio epoxycoating Linssen system.Questa gamma si riconosce perl’ottimo compromesso nel realizzareimbarcazioni di valore, di facilegestione, dagli ampi spazi e dallelinee senza tempo, dai bassi consumie da un’elevata qualità media. Laserie è prodotta negli stabilimenti diFabio De Cesare<strong>agosto</strong> 2010 - 53


turismo / porto&<strong>diporto</strong>La memoria che torna:la strada di ferro Napoli-PorticiOgni napoletano che abbiaun minimo di cultura e diconoscenza della sua città,sa che la costruzione del primotronco della Ferrovia Napoli - Porticiinaugurò l’era della strada ferrata inItalia e stabilì un primato di prioritàper il Regno delle Due Sicilie e per ilsuo Re Ferdinando II.Il progetto della Ferrovia a firma diArmand Bayard de la Vingtrie, proponevala realizzazione di una lineada Napoli a Nocera, prolungabilefino a Salerno e una diramazionefino ad Avellino. Il progetto del Bayardvide la luce nel 1836.I lavori furono molto accurati ele difficoltà iniziali furonosuperate abbastanzaage-vol-polareper la Napoli-Portici furono generali.I primi due mesi di esercizioregistrarono un movimento di 130milaviaggiatori.La stazione di una volta ormaiè ben poca cosa: restano soltantoalcune rovine puntellate e ben visibilinei pressi del terminale dellaCircumvesuviana, all’interno dellequali spicca un enorme albero di fichi.La vecchia eè irricono-gloriosa stazionescibile, ed oggiquel che restanon potrà maitestimoniarela storia anticae recenteche di quipassò. Siè tentatoinvanodi cancellarneognimente. Il 3 ottobre del 1839 avvennel’inaugurazione del primo tratto ferroviariofino al Granatello di Portici.Così, dopo i discorsi di prammaticadel rappresentante della Compagniafrancese che aveva intrapreso i lavorie la risposta del Re, la famosalocomotiva Bayard con i vagoni agganciatie un battaglione di ufficialie soldati al suo interno, compì il percorsoinaugurale di prova da Napolial Granatello in nove minutie mezzo. La curiositàe l’entusiasmopo-traccia,ma restaintatta la memoriadi un glorioso passato.Con Traguardo Restauro, acura dell’AIGE, Associazione InformazioneGiovani Europa, s’intendetutelare, salvaguardare il patrimonioartistico-culturale della nostra comuneciviltà, restituendo a Napoli unbene che costituisce, non solo per la54 - <strong>agosto</strong> 2010


Città, ma per l’intero Paese, un veroe proprio primato. La ferrovia Napoli- Portici è uno dei tanti primati delRegno delle due Sicilie.Nella sala del Consiglio Provincialedi S. Maria La Nova, il 26 gennaiodel 2007, fu promosso un Convegnosul tema: “La strada diferro Napoli Portici”.A tale convegno,nel febbraio dello stesso anno, fucostituito un Comitato tecnicoscientifico, compostoda: Luigi Rispoli,Mariodivisoin duedistintisettori,coordinatoda UmbertoFranzese,parteciparono,per TraguardoRestauro: l’architettoMarioDe Cunzo, exsovrintendenteai Beni Architettonicie Paesaggisti; l’avvocato FeliceLaudadio assessore all’ediliziadel Comune di Napoli; l’architettoFranco Lista, ispettore alla PubblicaIstruzione; il professore Aldo LorisRossi, docente presso la Facoltà diArchitettura dell’Università di NapoliFederico II; il Sindaco di Portici,Vincenzo Cuomo. Per la StoriaInesausta: Antonio Formicola, storico,esperto di trasporti marittimi; ilcolonnello Antonio Gamboni, autorede’ “ La Napoli Portici, la prima Ferroviad’Italia”, Gabriele Marzocco,direttore di “Nazione Napoletana”;Luciano Salera, autore di “Garibaldi,Fauchè e i predatori del Regno delSud”. Dovendo dare seguito a talemeritoria operazione di recupero,De Cunzo,Antonio Gamboni,Franco Lista, MarioPresutto, Aldo Loris Rossi, PinoSimonetti, Antonio Sticco, UmbertoFranzese. Il 16 ottobre 20<strong>08</strong> una delegazionecomposta da Luigi Rispoli,da Aldo Loris Rossi e da UmbertoFranzese, consegnava presso laSegreteria del Ministero dei BeniCulturali in Roma un “Progetto direstauro della Stazione di partenzadella Napoli Portici, prima Ferroviaitaliana, come Museo delle Comunicazioniviarie e Centro informazionituristiche” dell’architetto Aldo LorisRossi. In un successivo incontrotenutosi il 6 gennaio 2009 pressola Soprintendenza regionale per iBeni Ambientali in Castel dell’Ovo,si stabiliva d’intraprendere contatticon il Comune di Napoli, proprietariodell’edificio comprendente la gloriosaferrovia. Così, come da progetto,la Stazione Museo dovrà esserecollegata alla Circumvesuviana inmodo da condurrele correntituristiche sulle vie dei sitiarcheologici di Ercolano e Pompei.Il recupero della Ferrovia NapoliPortici sembra vada delineandosi,grazie anche ai finanziamenti delMinistero dei Beni Culturali e dellaProvincia di Napoli. L’l1 febbraio2009, in un incontro svoltosi a PalazzoSan Giacomo col vicesindaco,furono definiti gli opportuni ostacolida rimuovere per restituire a Napolila stazione di partenza della primaFerrovia italiana.Nel gennaio 2009 anche il FAI(Fondo per l’Ambiente Italiano),sezione napoletana, ha dato risaltoalla meritoria operazione di recuperodella Napoli Portici. Di recente, esattamenteil 23 luglio 2010, si è tenuta,sulla base di un interessamentoal progetto della Banca Popolare diAncona, una riunione di un Comitatoristretto, composto da Luigi Rispoli,presidente del Consiglio Provinciale,Aldo Loris Rossi, Mario De Cunzo eUmberto Franzese per la definizionedi una iniziativa di così largo respiro.Fiorella Franchini<strong>agosto</strong> 2010 - 55


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Costa del Vesuvio ExpressCapodichino-Napoli area Sudcollegamenti diretti quattro volte al giornoNuovi comfort in vista per iviaggiatori che quest’annoscelgono come meta estival’area extra-metropolitana di Napoliche si stende lungo la zona costieravesuviana. Un nuovo servizio dicollegamento diretto da e per lo scaloaereo di Napoli con i Comuni delterritorio aderenti al Consorzio Costadel Vesuvio è istituito per snellire, masoprattutto per garantirne la massimasicurezza, sulla tratta. L’iniziativa – unbus navetta dedicato esclusivamenteal trasporto turistico – prevede 4 corsegiornaliere ad orario (9.30, 12.30,16.30, 19.30) verso i punti d’incontriche ciascuna delle 7 amministrazionicomunali coinvolte ha scelto comeluogo di riferimento (piazza Troisi aSan Giorgio, piazza San Ciro a Portici,Scavi di Ercolano a Ercolano,piazza Luigi Palomba a Torre del greco,Scavi di Oplonti a Torre Annunziata,via Plinio a Pompei, via Cosenzaangolo viale Europa a Castellamare);e vuol essere, anche e soprattutto,un modo di dare nuovo impulso allosviluppo turistico della zona costieradel Vesuvio. L’intento con cui lanavetta “Costadel VesuvioExpress”na-sce, difatti, è proprio il tentativo divalorizzare ulteriormente i siti turisticidi maggior spicco del territorio a Suddi Napoli ed aumentarne gli indici diaffluenza puntando sulla maggioresemplicità ed il migliore comfort offertoagli utenti che vogliano raggiungereuno dei sette siti.Ai turisti e a chiunque abbia prenotatoo acquistato un soggiorno, unticket ingresso a qualunque scavoarcheologico o museo del territoriovesuviano, o anche escursioni e/oservizi verso il territorio vesuviano,il bus/navetta consentirà di usufruiregratuitamente del servizio di trasferimentodall’Aeroporto di Napoli versola propria destinazione di viaggio, facilitandoanche lo spostamento da unsito turistico all’altro.A presentare l’iniziativa con il presidentedella commissione Turismodella regione Campania e l’assessoreregionale al Turismo Valeria Casizzone,il presidente del ConsorzioCosta del Vesuvio e tutti i sindacidei Comuni coinvolti: Luigi Bobbio(Castellammare di Stabia), VincenzoStrazzullo (Ercolano), ClaudioD’alessio (Pompei), VincenzoCuomo(Portici), DomenicoGiorgiano(San Giorgio a Cremano), GiosuèStarita (Torre Annunziata), CiroBorriello (Torre del Greco), tutti entusiastie soddisfatti della sinergia chepotrebbe finalmente essere il passodecisivo per la definizione di un veroe proprio distretto turistico i cui puntidi forza non possono essere solole bellezze paesaggistiche, i tesorid’arte, i monumenti archeologici o igrandi eventi, ma anche e soprattuttola maggiore vivibilità, la sicurezza,la balneazione, la tutela ambientalein genere. Per il sindaco di PorticiVincenzo Cuomo, difatti, “la navettarappresenta solo l’incipit per la naturaleintegrazione fra tutti noi; è fondamentaleuscire dal campanilismo chespesso ci ha indotto a mal programmareil nostro futuro sia in termini dirisorse economici sia di rispetto esalvaguardia dell’ambiente. Discorsoa parte è, poi, quello dei fattori esterni(inquinamento, traffico, delinquenza)che inevitabilmente compromettonoil nostro posizionamento come metaturistica”. A fargli eco, tutti gli altri.Tra questi, in particolare, il sindacodi Castellammare Luigi Bobbio peril quale “Il rilancio turistico dell’areaSud della provincia di Napoli e dellitorale stabiese rappresenta unasfida che deve coinvolgere non sologli attori economici e imprenditorialidelle zone interessate, ma tutte le realtàpresenti sul territorio per creareun sistema integrato di collaborazionee di interscambio. Il turismo puòrappresentare un eccezionale volanodi sviluppo per la nostra provinciasoprattutto alla luce del processo diriscoperta e valorizzazione delle attrazionipaesaggistiche, culturali earcheologiche che caratterizzano inostri territori. Garantire nuovi serviziai turisti, creare infrastrutture capacidi migliorare l’appeal dell’offerta turisticae rendere più efficienti i trasportida e verso le mete più frequentatedai visitatori significa compiere unimportante passo in avanti per l’avviodi un circuito virtuoso di crescita delcomparto”.Paola de Ciuceis56 - <strong>agosto</strong> 2010


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Parco del Pollinoun viaggio attraverso la naturaSe al Sud dello Stivale lamontagna si può rappresentarecon un simbolo, questoè certamente il pino loricato. Alberoin via di estinzione, vero e propriofossile vivente, si eleva sul Massicciodel Pollino (e in qualche angolo deiBalcani) in un assoluto anonimatonaturalistico. Così è durato fino allametà del ‘900, quando il botanico calabreseBiagio Longo lo individuò riconoscendonel’esatta corrispondenzaalla varietà scoperta quarant’anniprima nell’area Balcanica da uno studiosodi scienze naturali austriaco. Eallo stesso Longo si deve la denominazionedi pino loricato, dal terminein uso nelle legioni dell’antica Roma,lorica: una sorta di corazza di cuoio,non rigida, guarnita di scaglie. Ancoraoggi il gelo, la pioggia, il vento, ifulmini possono solamente scalfirlo,modificarne l’aspetto esteriore. Manon cambiarne l’anima, il fiero portamento.C’è quello così contorto chesembra impegnato in un ballo con leforze della natura, c’è quello con lachioma a bandiera che somiglia tantoa una bella donna dai capelli al vento,c’è quello che fa la guardia e perfinoil danzante. Ognuno è però diversodall’altro, mai due uguali. Da alcunianni il pino loricato è il simbolo delParco nazionale del Pollino, un’areaprotetta tra le più estese d’Europa,che sa infondere emozioni. Quellestesse emozioni, suggestioniche prova il turista alla ricercadi luoghi autentici,comeosserva il direttore generale dell’AptBasilicata, Gianpiero Perri. “Oggi ilturista non si accontenta più in quantoesigente, vuole riscoprire il fascinodi viaggiare seguendo le strade chedai crinali delle alture affacciano supaesaggi inconsueti, raggiungere cittàricche di storia, località marine incontaminate”.La Basilicata offre tuttoquesto. E tutto questo racchiude in sèil Pollino con quella sua mastodonticasagoma, punto d’incontro tra cieloe terra. Caratterizzato dalle vettepiù alte dell’intero arco appenninicomeridionale, il territorio comprendemonti, valli, corsi d’acqua. E, ancora,rari tesori geologici che si mostranoin affioramenti rocciosi, profondefaglie, gallerie che si insinuano perchilometri nelle viscere della terra.E poi grandi canyon bordati di profondepareti rocciose, paradiso per ilrafting, oltre a lussureggianti boschidove fanno bella figura faggi, abeti,aceri, castagni; alberi che in autunnoesplodono in una miriade di sfumature,ricoperti di neve d’inverno, disteseche si colorano in primavera con leorchidee, genziane, narcisi e ginestreche introducono l’habitat del lupo appenninico,del cinghiale, del capriolodi Orsomarso, della lontra, del nibbioreale, dell’avvoltoio degliagnelli eperfinodelle salamandre dagli occhiali.Alberi che diventano il punto d’incontrotra la terra e il cielo, luoghiombrosi e lussureggianti, tappezzatidi muschio e di erbe. L’uomo e ilcosmo, secondo significati di originepagana a cui si sono aggiunti nei secolialtri di matrice cristiana. Nell’otticadella resurrezione. Come la Sagradell’abete a Rotonda con il matrimoniotra un faggio, scelto tra i più imponenti,e un abete bianco, scelto traquelli con la chioma più folta. Abbattutie trainati in processione fino inpaese con l’aiuto dei buoi, vengonoinnalzati con corde e forcelle di legnoin un unico grande totem. Tutto questoè la Basilicata, o Lucania, unicaregione a doppia denominazione.Una terra in cui la storia della naturae dell’uomo ha lasciato tracce indelebilisin dal tempo in cui le terre emerserodalle profondità marine. Eccoperché viaggiare attraverso il Pollinoe nella Basilicata ha ancora oggi ilfascino dell’avventura alla riscopertadi un passato ricco di testimonianze,ma anche di gente ospitale pronta adaiutare chi ne ha bisogno.Eduardo Cagnazzi


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icettività / porto&<strong>diporto</strong>B&B Hotelsalla conquista del mercato italianoComincia da Firenze l’avventura italiana di B&BHotels. E dalla città sull’Arno la catena alberghiera,che si prefigge di coniugare qualità e soggiornolow cost, parte alla conquista del mercato italiano. L’obiettivoche si pone nel Bel Paese è ambizioso: realizzare, conun investimento di circa 150 milioni di euro nell’arco di tempodi cinque anni, 60 strutture consociate su tutto il territorio nazionale.In che modo, lo spiega l’amministratore delegato delgruppo B&B Hotels, Jean Claude Ghiotti: “Riteniamo l’Italiaun paese strategico per l’espansione del gruppo sul mercatoeuropeo. Dopo Firenze, dove sono previste a regime quattronuove strutture, in altre cinque città italiane sarà possibilealloggiare in un albergo della catena. Sono città che riteniamostrategiche nei piani aziendali dal punto di vista sia delturismo ludico- culturale che di affari”. Le città sono: Milano,Torino, Roma, Venezia e Padova.“Un risultato che contiamo di raggiungere rendendo il prodottopiù in linea possibile con l’Italian style. E’ per questomotivo che nel Bel Paese - aggiunge Ghiotti - le strutturesaranno realizzate in collaborazione con designer e artigianiin grado di rappresentare questa cultura, oltre a garantire unindotto economico per il territorio”. Pur mantenendo fermo ilproprio posizionamento ed i propri standard generali di prodotto,il progetto architettonico previsto per le strutture italianevanta tre punti cardine per poter raggiungere gli obiettiviprefissati: evidenziare nel piano di fattibilità le esigenze delterritorio, finalizzare gli investimenti per uno standard qualitativoche soddisfi le aspettative del cliente e, infine, unostudio accurato degli spazi in modo da rispecchiare il massimostandard internazionale di comfort. Con una crescitacostante del giro d’affari che nel 2009 si è attestato sui 177milioni di euro, B&B Hotels rappresenta uno dei principali attoridel mercato turistico no frills, con ben 229 alberghi attiviin Europa per un totale di oltre 20mila camere. E non è finita.I piani di sviluppo nel vecchio continente prevedono infatti unincremento di 1.000-1.500 nuove camere all’anno. Ma chi èB&B? Si tratta del terzo gruppo alberghiero sul mercato francesedi fascia economica. Presente anche in Germania, Poloniae <strong>Porto</strong>gallo, da quest’anno ha intrapreso l’avventuraitaliana, con grandi progetti d’investimento. Che, comunque,non interesseranno soltanto l’Italia.Nei piani del gruppo c’è attenzione anche verso il Centro-Norddell’Europa dove sono previste nuove aperture inScandinavia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Unasignificativa importanza è ricoperta inoltre sul mercato spagnolodove B&B cresce attraverso un accordo di partnershipcon la catena Sidorme.Anche in <strong>Porto</strong>gallo è stata avviata una interessante collaborazione,mentre in Polonia sono già in fase di sviluppoalcune nuove strutture, a conferma della volontà di Eurazeo,la finanziaria che dal 2005 controlla il gruppo alberghiero,di competere sul mercato internazionale ad armi pari con legrandi catene alberghiere.Eduardo Cagnazzi60 - <strong>agosto</strong> 2010


eventi / porto&<strong>diporto</strong>62 - <strong>agosto</strong> 2010


Colori e musicadella ProvenzaVigneti, paesaggi bucolici e paesini deliziosi,è ciò che cercano i turisti in Provenza, e chetrovano spostandosi da un borgo all’altro,specie se per il viaggio scelgono l’estate, il tempo migliore,quando i parchi e le location più suggestive siarricchiscono di musica del Festival International dePiano de La Roque d’Antéron. Quest’anno poi la kermessecompie 30 anni, e per festeggiare l’anniversarioil programma è particolarmente ricco, compostoda un centinaio di concerti che a partire dal 23 luglio,proseguono fino al 22 <strong>agosto</strong> 2010. Il festival presiedutoda Jean-Pierre Onoratini e fondato dal padrePaul, è curato per la parte artistica da René Martin.Si svolge in luoghi di grande suggestione, dal Parcdu Château de Florans, all’Etang des Aulnes a Saint-Martin-de-Crau, il Temple protestant de Lourmarin, oil Musée Granet di Aix-en-Provence, dove si spaziadalla musica barocca alla contemporanea e al jazz,tra i grandi nomi di pianisti internazionali, una felice eindovinata combinazione di musica e natura che rafforzala vocazione della manifestazione provenzalead essere uno degli eventi musicali più importanti eattesi. La musica è infatti, l’indiscusso punto di forzadel festival, con grandi virtuosi della scena internazionalecome Boris Berezovsky, Zhu Xiao-Mei, BrigitteEngerer, Maria João Pires, Martha Argerich, GrigorySokolov, Aldo Ciccolini, Nelson Freire, pianistiemergenti come Yuja Wang e Andreï Korobeinikov.C’è poi l’atteso concerto di chiusura del 22 <strong>agosto</strong>per festeggiare il trentennale del Festival con unamaratona di interpreti di eccezione come BertrandChamayou, Brigitte Engerer, Yaron Herman, DavidKadouch, Adam Laloum, Jean-Frédéric Neuburger,Anne Queffélec, Dezsö Ránki, Edit Klukon e l’Orchestrede Chambre de Lausanne diretta Christian Zacharias.E ancora, grande rilevanza avranno gli appuntamenticon gli artisti italiani, come il 15 <strong>agosto</strong> inuna serata interamente dedicata al pianista campanodi fama internazionale Aldo Ciccolini in occasione delsuo ottantacinquesimo compleanno e il 12 e 16 <strong>agosto</strong>con il brano Ninnananna tratto da La Miniatureestrose del compositore veronese Marco Stroppa.Ma tra tanta musica un posto speciale occupa il jazzcon la partecipazioni di grandi artisti quali McCoy TynerQuartet featuring Joe Lovano, Eric Legnini Trio,Yaron Herman Trio, il pianista e compositore giapponesedi fama internazionale Makoto Ozone e lo straordinariopianista Chick Corea. E per gli intenditorida non perdere Le Nuits du Piano (concerti articolatiin 3 parti, solitamente monografici), peculiarità dellaprogrammazione del festival, quest’anno dedicate aSchumann, alla musica jazz, alla musica romanticarappresentata da Chopin e Mendelssohn, alla stimatapianista Martha Argerich e al repertorio della musicaper pianoforte a quattro mani. Tutto il resto lo farannoi luoghi, che ospitano i concerti, magici, una decinatra i più belli della Provenza, per un itinerario più veroe poco conosciuto alla scoperta di magnifici paesi arroccatiinondati di luce, come la conca acustica delParco del Castello di Florans a La Roque d’Anthéron,circondata da sequoie e platani maestosi, il chiostrodella cistercense abbazia di Silvacane, le scenografichecave di pietra di Rognes, la Chiesa protestantedi Lourmarin, il Théâtre de Terrasses a Gordes,l’Etang des Aulnes, il modernissimo Grand Théâtrede Provence, il Museo Granet di Aix-en-Provence, ela Chiesa di Cucuron, Château-Bas a Mimet. www.festival-piano.comAnnalisa Tirrito<strong>agosto</strong> 2010 - 63


eventi / porto&<strong>diporto</strong>Benevento Città SpettacoloLa prima dopo trenta, il festival sannita volta paginacon Giulio Baffi, il nuovo direttore artistico.Da secoli palcoscenicodella storia eda trent’anni suggestivopalcoscenico teatraledi fine estate, quest’annoil capoluogo dell’antica Longobardiarinnova l’appuntamentocon il tradizionalefestival “Benevento cittàspettacolo” con un nuovo direttoreartistico: Giulio Baffiche, compiuto il giro di boadei tre decenni della manifestazionevolta pagina conlo slogan “la prima dopo 30”e lancia la sfida per rendereancora e sempre più protagonistala città. Accanto agli attori ealle rappresentazioni, riflettori sarannopuntati pure sugli spazi cittadini;in altre parole sui luoghi della storiae dell’arte dell’antica capitale sannitache non si presteranno comesemplici locatine per gli spettacoliin cartellone, ma nesaranno parte integrante perripetere quella straordinariaatmosfera di perfetta comunionee integrazione, in unaparola fusione, tra i beneventani,la città e quella loronaturale vocazione al teatroTra le sale storiche (il grandeteatro romano, affascinanteesempio di luogo archeologicoda vivere nella sua pienezza,il Comunale e il Massimo,il De Simone e i Mulini, il piccoloe nuovissimo Libertà) le piazze,la Villa Comunale, il ponte Leproso,l’Arco del Sacramento e l’Hortus conclusus,sarà un fiorire di spettacoli diprosa ma anche di danza, musica,perfomance, reading, mostre e spettacoliper l’infanzia con Peppe Barra,Marina Confalone, Veronica Mazza,Ballet National de Marseille, MalikaAyane, Edoardo Bennato tanto percitare solo alcune delle presenze chenei primi dieci giorni di settembre farannotappa a Benevento.“Un Festival per una città che diventapalcoscenico per spettacoli edeventi” è questa la linea guida tracciatada Giulio Baffi, al primo annocome direttore artistico del festivalBenevento Città Spettacolo per laversatile manifestazione che - organizzatadal Comune di Benevento edalla Fondazione Città Spettacolocon il sostegno di Regione Campania,Provincia e Camera di Commerciodi Benevento, Gesesa spae realizzata con il cofinanziamentodell’Unione Europea – vuole essereuna gioiosa e coinvolgente Festa delTeatro. E così, del resto si annunciaa giudicare dal programma “denso dispettacoli internazionali e molte ‘prime’di grande respiro scenico, cheproprio da Benevento inizieranno illoro “percorso” verso altri palcoscenici”e di appuntamenti adatti al pubblicopiù vario per chi è “desiderosodi divertirsi, emozionarsi, commuoversi”.Il cartellone ospiterà, difatti, nuovee inedite creazioni, affidate a PeppeBarra, con lo spettacoloinaugurale del festival, MarinaConfalone, VeronicaMazza, Ugo Chiti, che porterannoin scena, rispettivamente,“La musica deiciechi” di Raffaele Viviani,“La Cenerentola maritata”di Manlio Santanelli, “Thebugs Benni show” su testidi Stefano Benni e “Lamandragola” di Nicolò Machiavelli.All’insegna dellavivacità propositiva sarannoi due particolari allestimentidi Luciano Melchionna con“Dignità autonome di prostituzione”e Massimo Lanzetta, conil “Grubus Theatre”, l’autobus a duepiani trasformato in teatro viaggianteper lo spettacolo Viaggi da fermo.Un angolo speciale è dedicato ancheai più piccoli che troverannouno spazio ad hoc conben due spettacoli “ComeAlice…” di Giovanna Faccioloe “Alice nel giardinodelle meraviglie” di ClaudioDi Palma.Spazio anche alla musicae alla danza che inquesta edizione del festivaloccupano un corpososegmento della programmazionecon i concerti dellacantante italo-tunisinaMalika Ayane, di EdoardoBennato, dell’Ensemble Heliopolis,della formazione Ipse Dixie, delprestigioso Conservatorio di Musica“Nicola Sala” di Benevento, con treappuntamenti in cartellone, e l’Auditorium“G. Vergineo” del Museo delSannio, del clarinettista AlessandroCarbonare; e lo Spettacolo di danzacontemporanea “Libera caccia- Azione violenta di un danzatoreperso e di una commessa di periferia”di Francesco Gabrielli e MichelaLucenti, che l’Associazione CulturaleBalletto Civile presenterà, in primanazionale, proprio a Benevento CittàSpettacolo.E tanto altro ancora.Paola de Ciuceis64 - <strong>agosto</strong> 2010

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