Di Mauro A. S., Santo Mazzarino, Pirandello e la storia d'Italia

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ALFIO STEFANO or MAUROSANTO MAZZARINO. PIRANDELLOE LA STORIA D'ITALIAUn inedito saggio dell'insigne storieo edito nelventesimo anniversario della morteA suo tempo. I' Accademiadegli Zelanti e dciDafniei di Acireale si uniall'unanime eon.loglio del­Ia comunit~l scientifica intcrnazionalesuscitato dallainattesa scomparsa di SantoMazzarino, attraverso Iepagine del suo periodico«Memorie e Rendiconti»l.A vent'anni dalla scomparsadel Maestro, la prestigiosaistituzione, plurisecolaresimbolo della cultura aeese,torna a rieordame la memoria.can riferimento soprat-; Cfr. R. V. CRISTALDI. Santo Ma:.:.arino (1916-/987), in ACC-\DDIIA DlSCIESZE, LETIERE E BELLE ART! DEGl.1 ZELASTI E DEI DAFI'ICI. MCllloric CRClldicollti.Serie III vol. VII, Acirealc 1987. Ho ancora vivo il ricordo delle commosseparole dell'allora Presidente dell'Accademia Cristoforo Coscntini conIe quali. durante un colloquia a cui ebbi modo di assistere. aftidava il compitodel Ricardo del ~Iaestro al compianto arnico Saretlo Cristaldi. Oggi. ilmio ringraziamcntova all'attuale Presidente Giuseppe Comarino per la disponibilit;\dimostrata nell'accoglicre questa nota.

ALFIO STEFANO or MAUROSANTO MAZZARINO. PIRANDELLOE LA STORIA D'ITALIAUn inedito saggio dell'insigne storieo edito nelventesimo anniversario del<strong>la</strong> morteA suo tempo. I' Accademiadegli Ze<strong>la</strong>nti e dciDafniei di Acireale si uniall'unanime eon.loglio del­Ia comunit~l scientifica intcrnazionalesuscitato dal<strong>la</strong>inattesa scomparsa di <strong>Santo</strong><strong>Mazzarino</strong>, attraverso Iepagine del suo periodico«Memorie e Rendiconti»l.A vent'anni dal<strong>la</strong> scomparsadel Maestro, <strong>la</strong> prestigiosaistituzione, pluriseco<strong>la</strong>resimbolo del<strong>la</strong> cultura aeese,torna a rieordame <strong>la</strong> memoria.can riferimento soprat-; Cfr. R. V. CRISTALDI. <strong>Santo</strong> Ma:.:.arino (1916-/987), in ACC-\DDIIA DlSCIESZE, LETIERE E BELLE ART! DEGl.1 ZELASTI E DEI DAFI'ICI. MCllloric CRClldicollti.Serie III vol. VII, Acirealc 1987. Ho ancora vivo il ricordo delle commosseparole dell'allora Presidente dell'Accademia Cristoforo Coscntini conIe quali. durante un colloquia a cui ebbi modo di assistere. aftidava il compitodel Ricardo del ~Iaestro al compianto arnico Saretlo Cristaldi. Oggi. ilmio ringraziamcntova all'attuale Presidente Giuseppe Comarino per <strong>la</strong> disponibilit;\dimostrata nell'accoglicre questa nota.


372 Alfio Stefano <strong>Di</strong> <strong>Mauro</strong>tutta ad un .eventa' editariale che ha pmtico<strong>la</strong>nnente segnato <strong>la</strong> ricorrenza.II falto che Acireale ricordi il Maestro scomparso assume certamenteun partico<strong>la</strong>re signiflcato. La Citta rappresenta infatti un momentounico nel<strong>la</strong> vicenda umana e culturale di <strong>Santo</strong> <strong>Mazzarino</strong>, poiche fuproprio qui che ebbe inizio il suo lungo magistero di docente: giovanissimovincitore di concorso (10 in graduatoria nazionale!) insegnaLatino e Greco al Liceo C<strong>la</strong>ssico «Gulli e Pennisi» nell'anno sco<strong>la</strong>stico1938-39.Numerose e certo di alto livello scientifico, ne\l" arco di questi ventianni, Ie iniziative volte ad onorare <strong>la</strong> figura del grande storico scomparso.In partico<strong>la</strong>r modo queUe sorte in seno all'Ateneo catanese, ad operasoprattutto di Giuseppe Giarrizzo, storico di caratura intemazionale, alungo Preside del<strong>la</strong> Facolta di Lettcre e Filosofia, sicuramcnte il nomepill prestigioso tra gli allievi di <strong>Santo</strong> <strong>Mazzarino</strong>. Due i momenti pilisignificativi, come nota 10 stesso GiaITizzo: «<strong>la</strong> Facolta di Lettere hadeliberato di far seguire a convegni e seminari sull'opera imponente deldocente e del ricercatore due atti eli omaggio fom1ale alia sua memoria:I'intito<strong>la</strong>zione al nome di <strong>Mazzarino</strong> dell'Au<strong>la</strong> Magna del<strong>la</strong> Facolta. eristituzione coi 'Seminari <strong>Mazzarino</strong>' di lectures nelle quali studiosieminenti rivisitano grandi temi e problemi del<strong>la</strong> storiografia e del<strong>la</strong> ricercastorica del nostro tempo».Canno 2007, ventesimo anniversario del<strong>la</strong> morte di <strong>Mazzarino</strong>. havisto 1'1 ristampa. per i tipi di Bol<strong>la</strong>ti-Boringhieri, di un'opera fondamenta1edello storico catanese: Fra Orieme e Occidente. E non cfacilesfuggire, nel tempo in cui viviamo, al coinvolgimento procurato dall'attualitadelle parole che vi si teggono fin dallontano ]947, data del<strong>la</strong>prima edizione del libro, a proposito del rapporto Oriente-Occidentenel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> dell' umanita. un rapporto nato in epoca arcaica c di cui«vive J'umanita ancor oggi»2.Sempre in quest'anno 2007, Ull incontro all'Accademia dei Linceiin ricordo del<strong>la</strong> scomparsa del grande storico e dell'illustre socia pro-2 SuI tcma. fondamcn<strong>la</strong>le di recenle: «Tra Orieme ed Occideme: M. I. Rostovtzef!ed ilmolldo mediterraneo». Colloquio imernaziona!e in memoria di<strong>Santo</strong> Ma::.::.arillo. Catania. Fac. di Lenere. 27 febbraio -I marzo 2003.


<strong>Santo</strong> Ma::.::.arino, Piralldello e /a sToria d'/w!ia 373mosso dal<strong>la</strong> Facolta di Lettere catanese e <strong>la</strong> pubblieazione, a cura del<strong>la</strong>stessa FacoIta e del<strong>la</strong> Societa di Storia PatIia per <strong>la</strong> Sicilia Orientale,di un prezioso opuseolo: L 'ulTima {ettera di <strong>Santo</strong> A'1azzarino di BrunoCaruso. In occasione di una mostra del<strong>la</strong> sua opera, l'artista aveva infattidonato alIa Facolta catanese il suo quadro dello storieo. affidandolenel contempo <strong>la</strong> pubblicazione dell' ultima lettera a lui indirizzata dall'amico.unitamente ad un commosso ricordo.Ci sembra di potcr dire pero. a nostro modesto avviso. che il contributopill rilevante ci giunge dallo stesso Maestro. come avesse volutodarci un ipotetieo appuntamento, proprio nel ventesimo anniversariodel<strong>la</strong> sua scomparsa: in Germania, a Bonn. viene pubblicato Piralldello.<strong>Di</strong>e Neuere lind die A{le Geschic1lle l<strong>la</strong>liens. un suo inedito saggio su<strong>Pirandello</strong>. «runico libro che ho conccpito sin dall'inizio direttamentein lingua straniera», avverte l'autore nel<strong>la</strong> Prefazionc 3 •Non so fino a chc punta per gli addett; ai {avori, rna certamente una'sorpresa' per i lettori eli <strong>Mazzarino</strong> e. in genere. per un vasto pubblicodi lettori colti.Costituito da quattro parti, a loro volta suddivise ciascuna in varicapitoli. il volume muove dal<strong>la</strong> formazione del giovane <strong>Pirandello</strong> edall'esame degli e1ementi fondamentali del<strong>la</strong> sua personalita e del suopensiero, per giungerc agli anni del<strong>la</strong> prima guerra mondiale. Un arcodi tempo segnato dall'esperienza politica crispina. dal<strong>la</strong> Triplice AIleanza.dal diffondersi del Decadentismo in Europa, e<strong>la</strong>llo scontro trainterventismo e ncutralismo.Dopo aver chiarito che <strong>la</strong> seeIta di scrivere in lingua tedesca estatamotivata non soltanto dal fatto che <strong>Pirandello</strong> si era addottorato in Germania,scrivendo il suo «primo libra eli prosa» (Ia e1issertazione di <strong>la</strong>urea)in tedesco. rna soprattutto dal fatto che «il genio creatore eli Pirandel<strong>la</strong>porta in se delle caratteristiche sovranazionali. non solo italiane »e che «non e immaginabile senza il contcsto culturale del<strong>la</strong> Germaniadi allora», <strong>Mazzarino</strong> indica chiaramente I' obiettivo del saggio: «undici3 Cfr. S, IvfAzzARIKo. vlJnl'ort, in Pirande/lo. <strong>Di</strong>e Nellere lind die Al1e GeschichteIta/iens. Aus dem Nach<strong>la</strong>ss herausgegeben von M. Adele Caval<strong>la</strong>ro.Unter Mitarbeit von Willi Hirdt. Bonn. Rudolf Habelt GMBH. 2007, p. XIII(<strong>la</strong> traduz, cnostra).


374 Alfio Stefallo <strong>Di</strong> <strong>Mauro</strong>anni or sono avevo definito Piranclello '1/01110 di sensibilita storica';adesso. attraverso <strong>la</strong> pubblicazione eli questo libro scritto nel<strong>la</strong> lingua diLessing. spero che un tale giudizio sui genio di <strong>Pirandello</strong> possa rrovareampia giustificazione»./.La Prefazione, avverte M. Adele Caval<strong>la</strong>ro. venne redatta nell'agostodel 1986, poiche I'autore pensava di poter dare aile stampe I'operaentro 10 stesso anna; rna il <strong>la</strong>voro 110n venne mai ultimato ed erimastoincompleto.In una densa ed artico<strong>la</strong>ta Illlrodl/zJone. in lingua tedesca, <strong>la</strong> Caval<strong>la</strong>rodelinea <strong>la</strong> <strong>storia</strong> di questa opera del<strong>la</strong> maturita del grande storico, acui aveva iniziato a <strong>la</strong>vorare nel 1985 5 •L'occasione venne data dal<strong>la</strong> pubblicazione, nel 1984, di un librodi Giuseppe Ta<strong>la</strong>mo, II Messaggero. I/n giornale durante if Fascis11l0.Celllo onlli di <strong>storia</strong> (1819-1946). II volume faceva seguito ad una precedenteopera del<strong>la</strong> stesso autore. edita nel 1979: II Messaggero e <strong>la</strong> suaCiT<strong>la</strong>. Cento anni di sloria (1828-1918).<strong>Mazzarino</strong> penso in un primo momenta di sClivere una recensionedel libro del fraterno amico per un quotidiano tedesco: in un secondomomento scrisse un «articolo molto dettagliato», sostanzialmente unavalutazione del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> <strong>d'Italia</strong> dal secondo governo Depretis, cioe dal<strong>la</strong>nascita del Mcssaggero, al<strong>la</strong> caduta del<strong>la</strong> monarchia, nel 1946.II titolo dell'atticolo. nel<strong>la</strong> sua scconda rcdazione - avverte <strong>la</strong> Caval<strong>la</strong>ro- era: II radicalismo di <strong>Pirandello</strong> e lin qllolidiano romano (inlornoad 1111'opera di G. Ta<strong>la</strong>mo sur qllotidiano "" Messaggero"t.A questo punto, I'interesse per <strong>Pirandello</strong>, che <strong>Mazzarino</strong> aveva iniziatoa conoscerc a quindici anni, diviene predominante: matura \'ideadi un saggio che attraverso Ie opere del<strong>la</strong> scrittore agrigentino ed ilrappOito da lui avuto con <strong>la</strong> stampa e partico<strong>la</strong>rmente con "11 Messaggero",illuminasse e quindi aiutasse a comprendere meglio <strong>la</strong> societa eIa cultura deIrItalia in eta postunitaria.L'autore vi Iavoro, come abbiamo detto, fino all'agosto del 1986: <strong>la</strong>, Ibidem (<strong>la</strong> traduz. e nostra).5 Cfr. M. A. CAVALLARO EinfiilIrlll/g, in S. MAZZARINO, <strong>Pirandello</strong>. <strong>Di</strong>eNeuere..,cit.. pp. VII-XII.6 Ci corre l'obbligo di sotlolineare che scriviamo ci<strong>la</strong>ndo. passim, dallepaginc introduttive di M. A. Caval<strong>la</strong>ro. con traduzione nostra.


<strong>Santo</strong> Ma::.::.arino, <strong>Pirandello</strong> e fa <strong>storia</strong> d'/wlill 375sua analisi del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> politica e culturalc italiana si arresta alia primaguerra l1londiale. L'ultima parte del libro. re<strong>la</strong>tiva all'ltalia durante ilFascismo c quindi aII'uitima fase del<strong>la</strong> vita di <strong>Pirandello</strong>, non fu maiscritta 7 • Sono da considerarsi definitivamente compiule solo <strong>la</strong> prima e<strong>la</strong> seconda parte. delle quattro in cui il libro e suddiviso. La terza e <strong>la</strong>quarta parte mancano del<strong>la</strong> rie<strong>la</strong>borazione prevista dall'autore, operataadesso da M. A. Caval<strong>la</strong>ro (allieva molto vicina aI Maestro soprattutto,come c noto. neIl'ultimo periodo del<strong>la</strong> sua vita). grazie ai nUl1lerosiappunti <strong>la</strong>sciati da <strong>Mazzarino</strong> e soprattutto grazie al fatto di aver partecipatoal <strong>la</strong>voro fin dal suo inizio.Sembrerebbe ovvio pensare che a fermare I'opera dello storico ail'agostode I 1986 (quando scrive addirittura <strong>la</strong> Prefa:ione, pensando aduna imminente pubblicazione!) possano essere state Ie sue condizionidi salute piuttosto precarie. quasi preludio alia dolorosa scomparsa dinemmeno un anna dopo. Ma per chi ha conosciuto <strong>Santo</strong> <strong>Mazzarino</strong>I'ipotesi non appare del tutto p<strong>la</strong>usibile.La vicenda dei suoi libri, del<strong>la</strong> loro produzione e del<strong>la</strong> loro pubblicazioneesempre stata complessa e tormentata; basti pensare ai dodicianni di <strong>la</strong>voro che precedono I'edizione del 1947 di Fro Orientt' e Occide/lte,alia piu che ventennale e<strong>la</strong>borazione del manoscritto del 1110­numentale Pe/lsiero storico c<strong>la</strong>ssico (su cui si e soffennato in paltico<strong>la</strong>reG. Giarrizzo 8 ) e soprattutto aI postumo Storia sociale del \..'£'SCOI'OAmbrogio, <strong>la</strong> cui <strong>storia</strong> ci sembra veramente emblematica per cio cheriguarda il saggio su <strong>Pirandello</strong>.II libro uScl postumo nel 1988 per volonta delle liglie. ma era giapronto. cosl come adesso veniva presentato al pubblico, ben died annipnma.In occasione del<strong>la</strong> celebrazione ufficiale del 16° centenario dell'elezioneepiscopale di Ambrogio. I'insigne storico aveva tenuto un lect/lrea Mi<strong>la</strong>no. nel dicembre 1974. nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> Alessi a Pa<strong>la</strong>zzo Marino: ne eranato un saggio. Ambrogio /lelia societa del .'1/10 Tempo. pubblicato dal<strong>la</strong>1 In una bozza del piano deWopera - nota <strong>la</strong> Caval<strong>la</strong>ro - era prevista una,


376 Alfio Stefano <strong>Di</strong> <strong>Mauro</strong><strong>Di</strong>rezione Editoriale del Comune di Mi<strong>la</strong>no nel 1977.Ampliato ulteriormente il testo, l'autore concede i diritti di pubblicazionea 'L'Erma' di Bretschneider; il libra e gia in bozze e gia apparenel catalogo dell'editrice romana quando, alrultimo momento, decidedi fermare <strong>la</strong> pubblicazione,Egli non si adattava facilmente a semplici, rapide rie<strong>la</strong>borazioni; <strong>la</strong>ricerca. scrivono Ie figlie presentando I'edizione posturna delropera,gli apriva spazi d'indagine sempre pill ampi. Per <strong>Mazzarino</strong> «'rivedere'signilkava reinterpretare, rifare. ricominciare...egli aveva ormai inmente qualcosa di nuovo, di totalmente diverso - un "altro" libro»9.II saggio piramlelliano e <strong>la</strong> sua postuma apparizione ci sembra possarientrare, per molti aspetti, nel<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re. assolutamente mazzarinianadimensione di <strong>la</strong>vora e di ricerca a cui abbiamo accennato.Nonostante sia stato <strong>la</strong>sciato incompiuto, i curatori del testo e Ieliglie delI'autore. Vineenzina e Giovanna, che Maria Adele Caval<strong>la</strong>roringrazia per averne autorizzato <strong>la</strong> pubblieazione a rieordo del padrenel ventennalc del<strong>la</strong> morte, hanno ritenuto opportuna <strong>la</strong> sua diffusionee conoscenza. Personalmente e in tutta umilta non possiamo ehe esprimere<strong>la</strong> nostra gratitudine.L'interpretazione mazzariniana del grande agrigentino, dello scrittore'ellripideo' ehe poncndo <strong>la</strong> sua arte a base del suo senso del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>aveva interpretato il tempo in eui era vissuto, apre nuove prospettive dirieerca e non poteva rimanere ignorata. II grande poeta e serittore <strong>Pirandello</strong>- scrive <strong>Mazzarino</strong> - «era qualcosa di pill e qualcosa di diverso:un grande greeo dell'eta c<strong>la</strong>ssiea ehe pensava e poetava come un greeonell'eta modema, in lingua italiana~·)IO.Abbiamo par<strong>la</strong>to prima di una 'sorpresa' a proposito delrinattesapubblieazione in Germania del saggio mazzariniano su <strong>Pirandello</strong>, masi tratta di una sorpresa ehe non e certo da aserivere all'uso da parte delMaestro del<strong>la</strong> lingua tedesea (<strong>la</strong> sua conoseenza delle lingue antiche emodeme, eben noto, era sempliecmente impressionante~). oppure al-9 V. e G. MAZZAI~JNO, Prefa::.ione, in Storia sociaIe del Vescovo Alllbrogio,Roma, 'L'Erma' di Bretschneider, 1988, p. 5.III crr. S. MAZZARINO, in !v1. A. CAVALLARO. Eillfiilmmg. cit., p. VIII (<strong>la</strong> traduz.Cl1ostra).


Samo Mazwrillo. Piralldello e fa <strong>storia</strong> d'ltalia 377I'argomento del libro ed al suo muoversi tra <strong>storia</strong> contemporanea eanlica dell'Italia. Non e necessario infatti nemmeno accennare a quelche c stato da tempo universalmente riconosciuto, e eioe corne <strong>Mazzarino</strong>fosse 10 'Storieo' tOllt court; chi scrive 10 ha imparato fin daquando, studente, andava aile sue lezioni «per ascoltare un mito», comeha seritto Biagio Longhitano ll , e che ha avuto <strong>la</strong> singo<strong>la</strong>rc fortuna disostenere con lui resame di Storia Romana. di Storia Medievale e diStoria ModemaI:.Aperture amplissime, non solo tematiehe rna anehe eronologiche,ehe van no dall'antiehita aI mondo eontemporaneo, non possono rneravigliarein uno storieo come <strong>Santo</strong> <strong>Mazzarino</strong>: eI'originale maniera delsuo 'fare <strong>storia</strong>'. e ehe ha earatterizzato tutta una produzione veramenteimponente. Lo ha sottolineato aeutamente Gennaro Sasso, can paroleche ci piace citare a eonclusione di questa nota: «II "modo" di <strong>Mazzarino</strong>e inimitabile. E consisle infatti in una eapacit~\. ehe a lui appartienee a nessull altro. di connettere rantieo e il rnodemo e altresl Ie idee e ifatti»13.II B. LO:\GHITAI'O, Illtroduziolle. in «Seminari <strong>Santo</strong> <strong>Mazzarino</strong>» I. Omaggioa Sal/to Ma::.aril/o. 1111 Maestro. Catania 13-12-2002. Universita degli Studidi Catania. Fae. di Lettere e Filosofia. 2003. p. 12.I~ Negli ultimi anni deIrinsegnamento catanese, all'lst. Universitario diMagistero in cui era doeente di Storia Romana fin dal<strong>la</strong> sua istituzione. <strong>Mazzarino</strong>tenne anehe <strong>la</strong> eattedra di Storia \

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