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Il Settore Pubblico Allargato secondo la metodologia dei Conti ...

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Grafico 1.2 - Spese totali pro-capite - (euro a prezzi costanti 2000)18.00017.00016.00015.00014.00013.00012.00011.00010.0009.0008.0001996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Nord Centro Sud Provincia di TrentoLa distribuzione del<strong>la</strong> spesa per livelli di governo fa risaltare, in ragione delle competenze attribuite alTrentino dallo Statuto Speciale di Autonomia, il maggiore intervento in termini di spesa, delleAmministrazioni Regionali e delle Amministrazioni Locali (complessivamente circa il 44%), rispettoal<strong>la</strong> media nazionale (22%). L’attività delle Amministrazioni Centrali, attribuita al territorio provincialedal Nucleo Centrale, attraverso molteplici criteri di ripartizione, incide in misura minore (41%) rispettoa quanto avviene in altre realtà regionali (57%), proprio in ragione delle diverse competenze del<strong>la</strong>Provincia Autonoma di Trento (sopracitato Statuto di Autonomia).Tavo<strong>la</strong> 1.1 - Distribuzione del<strong>la</strong> spesa complessiva per livelli di governo(valori percentuali – media 1996 - 2007)Provincia diTrentoNord Centro SudAmministrazioni Centrali 40,7 55,9 58,9 54,9Amministrazioni Locali 14,1 9,3 8,9 9,8Amministrazioni Regionali 29,9 12,0 8,7 15,7Imprese pubbliche locali 8,2 6,1 4,1 2,8Imprese pubbliche nazionali 7,2 16,7 19,3 16,8TOTALE SPA 100,0 100,0 100,0 100,03


Grafico 1.6 – Incidenza del<strong>la</strong> componente al<strong>la</strong>rgata rispetto al totale del <strong>Settore</strong> pubblico(valori percentuali – media 2000 - 2007)302520151050Nord Centro Sud Provincia di TrentoImprese pubbliche localiImprese pubbliche nazionaliLa spesa delle imprese pubbliche locali è sostenuta quasi totalmente (92%) da società partecipate,sia a livello provinciale (47%) che comunale (45%), con uno scostamento complessivo del 5% circarispetto alle regioni dell’area geografica di riferimento: il Nord.Grafico 1.7 – Le imprese pubbliche locali - (valori percentuali – media 2000 - 2007)100806040200Nord Centro Sud Provincia di TrentoForme associative Aziende e istituzioni Società e fondazioni7


<strong>Il</strong> <strong>Settore</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>Al<strong>la</strong>rgato</strong> del<strong>la</strong> Provincia di TrentoAl momento diventa azzardato esaminare in modo approfondito i saldi finanziari tra entrate ed uscite,poiché i criteri di riparto territoriale <strong>dei</strong> flussi finanziari re<strong>la</strong>tivi ad enti operanti su sca<strong>la</strong> sovraregionalesono diversi tra entrate ed uscite (vedasi appendice metodologica).Trattandosi inoltre di entrate ed uscite effettivamente realizzate (riscossioni e pagamenticomplessivi), il loro andamento è influenzato da procedure e vincoli che possono spostare entrate espese negli anni considerati in modo diverso dal<strong>la</strong> competenza dell’attribuzione e dell’intervento.In quel che segue ci si limita pertanto a presentare <strong>la</strong> dinamica complessiva osservando che, trannequalche esercizio, il saldo risulta quasi sempre positivo.Grafico 2.1 – Confronto entrate ed uscite (milioni di euro a prezzi costanti 2000)9.0008.5008.0007.500ENTRATEUSCITE7.0006.5001996 19971998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 20078


L’analisi del<strong>la</strong> composizione delle entrate conferma che le “Entrate tributarie” ed i “Contributi sociali”costituiscono le voci prevalenti sia per le Amministrazioni Pubbliche, che per tutto il <strong>Settore</strong> <strong>Pubblico</strong><strong>Al<strong>la</strong>rgato</strong>. In tale contesto <strong>la</strong> componente Extra PA incide soprattutto sull’incremento del<strong>la</strong> quota dientrate re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> “Vendita di beni e servizi”, che passa da un 3%, con riferimento al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> PubblicaAmministrazione, ad un 18% per tutto il <strong>Settore</strong> <strong>Pubblico</strong> al<strong>la</strong>rgato.Grafico 2.2 – Analisi economica delle entrate (valori percentuali – media 1996 – 2007)Altri incassicorrenti6%Vendita di beni eservizi18%Alienazione benipatrimoniali3%Altri incassi dicapitale4%Entrate tributarie50%Contributi sociali19%L’andamento del<strong>la</strong> spesa per livelli di governo evidenzia tra gli anni 1998 e 2001 il passaggio dicompetenze tra l’Amministrazione Centrale e quel<strong>la</strong> Regionale (Provinciale), principalmente neisettori dell’istruzione e del<strong>la</strong> viabilità.Si registra inoltre un deciso contenimento del<strong>la</strong> spesa nel periodo 2003 – 2007 attuato sia dalleAmministrazioni Regionali che Locali.Grafico 2.3 - Andamento del<strong>la</strong> spesa per livelli di governo (milioni di euro a prezzi costanti 2000)4.0003.5003.0002.5002.0001.5001.00050001996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Amministrazioni CentraliAmministrazioni RegionaliImprese pubbliche nazionaliAmministrazioni LocaliImprese pubbliche locali9


L’analisi economica del<strong>la</strong> spesa corrente pone in risalto <strong>la</strong> significatività del<strong>la</strong> componente“Trasferimenti correnti alle famiglie ed istituzioni sociali”. Tali trasferimenti, così come le spese per“Acquisto beni e servizi” risultano avere un’incidenza pari a quel<strong>la</strong> che si evidenzia nelle altre regionidell’area geografica di riferimento. Tuttavia, rispetto al Nord, più marcata risulta essere l’incidenzadelle “Spese di personale”.Rispetto al<strong>la</strong> media nazionale <strong>la</strong> provincia di Trento registra un’incidenza maggiore delle “Spese dipersonale”, con un divario di 2 punti percentuali. L’incidenza degli “Interessi passivi” e delle “Sommenon attribuibili” risulta essere più contenuta nel<strong>la</strong> misura rispettivamente di 1 e 2,5 punti percentuali.Grafico 2.4 - Composizione del<strong>la</strong> spesa corrente (valori percentuali – media 1996 - 2007)Interessi passivi9%Trasf. in contocorrente aimprese private1%Poste correttive ecompensativedelle entrate6%Trasf. in contocorrente afamiglie eistituzioni sociali35%Somme di partecorrente nonattribuibili3%Spese dipersonale20%Acquisto di Beni eServizi26%L’incidenza del<strong>la</strong> spesa corrente, rispetto al<strong>la</strong> spesa complessiva, valutata per livelli di governo,risulta praticamente di uguale peso per le Amministrazioni Regionali, Locali e le Imprese pubblichelocali attestandosi tra il 56% ed il 64%, mentre si rileva come le Amministrazioni Centrali e le ImpresePubbliche Nazionali sostengano nel territorio provinciale spese correnti nel<strong>la</strong> misura rispettivamentedel 91% ed 81%.10


Grafico 2.5 – Incidenza del<strong>la</strong> spesa corrente per livelli di governo(Valori percentuali – media 1996 - 2007)100806040200AmministrazioniCentraliAmministrazioniLocaliAmministrazioniRegionaliImpresepubbliche localiImpresepubblichenazionaliCorrenteConto capitaleLe spese in conto capitale sono rappresentate per ben il 59% da investimenti diretti (beni ed opereimmobiliari e beni mobili, macchine ed attrezzature).In termini di investimenti diretti <strong>la</strong> provincia di Trento si scosta dal<strong>la</strong> media nazionale e da quel<strong>la</strong> dellealtre regioni del Nord rispettivamente per 14 e 5 punti percentuali in più.Grafico 2.6 – Composizione del<strong>la</strong> spesa in conto capitale(valori percentuali – media 1996 - 2007)Partecipazioniazionarie econferimenti10%Trasf. in contocapitale aimprese private13%Concessioni dicrediti, etc.7%Trasf. in contocapitale afamiglie eistituzioni sociali8%Somme in contocapitale nonattribuibili3%Beni mobili,macchinari, etc.12%Beni e opereimmobiliari47%11


Le Amministrazioni Regionali (Provincia Autonoma di Trento, Enti Funzionali ed Agenzie Provinciali,Regione Trentino Alto Adige ed Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) sostengono in provincia diTrento il 43% delle spese in conto capitale, contro l’11% del<strong>la</strong> media nazionale ed il 13% delle altreregioni del Nord.Le Amministrazioni Locali ne assorbono il 24,8%, rispetto al 20% del<strong>la</strong> media nazionale ed al 25%delle altre regioni del Nord.Le Amministrazioni Centrali sostengono nel territorio il 14% del<strong>la</strong> spesa in conto capitale, contro un43% del<strong>la</strong> media nazionale ed un 34% del Nord.Grafico 2.7 – Distribuzione del<strong>la</strong> spesa in conto capitale per livelli di governo(valori percentuali – media 1996 - 2007)454035302520151050AmministrazioniCentraliAmministrazioniLocaliAmministrazioniRegionaliImpresepubbliche localiImpresepubblichenazionali12


Appendice metodologicaIL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO 2007Pubblica Amministrazione<strong>Settore</strong> Extra PAAmministrazioni pubblche centraliImprese Pubbliche NazionaliStatoAzienda <strong>dei</strong> Monopoli di StatoANASCassa Depositi e PrestitiEnti di previdenzaENELAltri Enti dell'Amministazione CentralePoste Italiane S.p.A.EquitaliaFerrovie dello StatoENIACIAziende ex IRIENAVGestore Servizi ElettriciTerna Rete Elettrica NazionaleItalia LavoroSocietà Gestione Impianti IdriciSocietà Gestione Impianti NucleariSocietà Italiana per le imprese all'EsteroSviluppo ItaliaAmministrazioni pubbliche localiImprese Pubbliche LocaliRegioni e Province autonomeEnti dipendenti dalle RegioniASL, Ospedali e IRCSSProvincie e Città metropolitaneAmministrazioni ComunaliComunità Montane ed altre Unioni di Enti localiC.C.I.A.A.UniversitàEnti dipendenti da Amministrazioni localiAutorità ed Enti portualiParchi NazionaliConsorzi e forme associative di enti localiAziende ed istituzioni localiSocietà e fondazioni partecipateRegionalizzazione <strong>dei</strong> flussi<strong>Il</strong> riparto territoriale <strong>dei</strong> flussi re<strong>la</strong>tivi ad enti operanti su sca<strong>la</strong> sovraregionale è tra gli aspettimaggiormente complessi del<strong>la</strong> costruzione di un conto consolidato dell’operatore pubblico a livelloregionale.Sia per le entrate che per le spese i criteri applicabili sono molteplici, con risultati significativamentediversi.<strong>Il</strong> criterio di base del<strong>la</strong> ripartizione regionale delle spese nei <strong>Conti</strong> Pubblici Territoriali èprincipalmente quello del<strong>la</strong> localizzazione dell’intervento dell’operatore pubblico, in termini di flussifinanziari pubblici gestiti nei diversi territori regionali.13


Per i flussi di spesa diretta, quelli legati al<strong>la</strong> produzione di beni e servizi e all’incremento di uno stockdi capitale non finanziario, <strong>la</strong> ripartizione territoriale avviene sul<strong>la</strong> base dell’allocazione fisica <strong>dei</strong>fattori produttivi impiegati e quindi dell’attività economica svolta, mentre per i flussi di altra natura siadotta il criterio del<strong>la</strong> destinazione delle risorse erogate.Per le entrate, <strong>la</strong> logica adottata nei <strong>Conti</strong> Pubblici Territoriali è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> costruzione del bi<strong>la</strong>ncio diun Operatore <strong>Pubblico</strong> Regionale virtuale in cui siano presenti le entrate di tutti i livelli di governo lecui azioni producono effetti economici diretti sul territorio. Secondo tale approccio, <strong>la</strong> regione deveessere considerata al<strong>la</strong> stregua di una nazione, nel cui ambito agisce un operatore pubblico che sipresume dotato di propria capacità decisionale.Natura delle informazioni e c<strong>la</strong>ssificazioniLe informazioni rilevate sono di tipo finanziario; i flussi finanziari consolidati vengono ricostruiti, dinorma, sul<strong>la</strong> base <strong>dei</strong> bi<strong>la</strong>nci consuntivi degli enti considerati, registrando le entrate e le speseeffettivamente realizzate. La rilevazione del<strong>la</strong> componente al<strong>la</strong>rgata del settore pubblico (Extra PA)viene effettuata tramite l’applicazione di una specifica <strong>metodologia</strong> di conversione dal<strong>la</strong> contabilitàeconomica, propria del<strong>la</strong> maggior parte delle unità che costituiscono tale componente, al<strong>la</strong> contabilitàfinanziaria.Data <strong>la</strong> natura finanziaria del<strong>la</strong> Banca Dati le informazioni sono disponibili con riferimento agliaggregati economici desumibili dai bi<strong>la</strong>nci consuntivi degli enti rilevati:Entrate- titolo: incassi correnti, incassi di capitale;- categoria economica: entrate tributarie, redditi di capitale, vendita di beni e servizi,trasferimenti, alienazione di beni patrimoniali, ecc.Spese- titolo: spese correnti, in conto capitale;- categoria economica: spese di personale, acquisto beni e servizi, trasferimenti, beni edopere immobiliari, ecc.Per un supporto efficace all’attività di analisi e di programmazione <strong>la</strong> rilevazione e l’e<strong>la</strong>borazione <strong>dei</strong>flussi di spesa viene artico<strong>la</strong>ta <strong>secondo</strong> <strong>la</strong> finalità perseguita con <strong>la</strong> loro erogazione. Pertanto incoerenza con il sistema di c<strong>la</strong>ssificazione adottato nel<strong>la</strong> Contabilità Pubblica e, quindi, con il sistemadi C<strong>la</strong>ssificazione delle Funzioni delle Amministrazioni Pubbliche (COFOG), <strong>la</strong> ricostruzione <strong>dei</strong> <strong>Conti</strong>Pubblici Territoriali viene effettuata <strong>secondo</strong> una c<strong>la</strong>ssificazione settoriale a 30 voci: sicurezzapubblica, istruzione, sanità industria ed artigianato, viabilità, ecc.ConsolidamentoCiascun ente rilevato viene considerato quale erogatore di spesa finale, attraverso l’eliminazione <strong>dei</strong>flussi di trasferimento intercorrenti tra gli enti appartenenti al medesimo livello di governo o universodi riferimento. Tale processo di consolidamento consente di ottenere il valore complessivo dellespese direttamente erogate sul territorio o delle entrate effettivamente acquisite, senza il rischio diduplicazioni.14

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