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Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

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10.STIMA DEI PARAMETRI DELLA TURBOLENZA ATMOSFERICA—————————————————————⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯————————ben rimescolato o per convezione o per turbolenza meccanica con un tempo di scala dell’ordinedell’ora”.10.4.1 DETERMINAZIONE DELL’ESTENSIONE VERTICALE DEL PBL CONVETTIVOPrima ancora di tentare una sua quantificazione, è necessario premettere che per una sua misurazioneè necessario disporre di un apparato che lo consenta. Come sottolineato in Seibert e al. (1998) finoranon è disponibile uno strumento che misuri l’altezza del PBL e quindi l’unica cosa che possiamo fareè dedurre tale informazione dal comportamento di alcune variabili fisiche misurate in quota.10.4.1.1 Stima dai radiosondaggiDa quanto visto al Cap.9, ad oggi non disponiamo di molti sensori capaci di misurare in quota.Nonostante tutto, il mezzo più impiegato e meno controverso è il radiosondaggio. Purtroppo duranteun radiosondaggio non si misura la turbolenza ma solo il profilo verticale della temperatura, dell’umiditàe della velocità e direzione del vento e da questi profili dobbiamo dedurre l’estensione verticale delPBL. Sicuramente la strategia migliore da adottare è quella di costruire dai profili della temperatura edell’umidità il profilo della temperatura potenziale virtuale. Una volta disponibile tale profilo, inizial’analisi che per il momento è condotta praticamente sempre in maniera quasi-manuale.Il primo passo dell’analisi è la regolarizzazione dei profili che inevitabilmente presentano irregolaritàdovute a molte cause differenti. Sono state proposte molte regole per regolarizzare profili sperimentali,più o meno complesse. Una possibilità semplice è costituita dal sostituire ad ogni temperatura potenzialeθ k , relativa alla quota z k , la media tra questo valore e quello rilevato alla quota immediatamentesuperiore. Questa procedura può essere iterata per alcune volte (2 o 3 volte) e normalmente consentedi eliminare gran parte delle irregolarità. A questo punto dell’analisi è necessario precisare quale puntodi vista si adotta. Se il punto di vista adottato è quello del Micrometeorologo, allora probabilmente sicercherà la sommità del ML (si veda Kaimal e al., 1982 e Coulter, 1979) e visivamente ciò non è quasimai difficile a farsi, come ben evidenziato nella Fig. 10.10, in cui tale quota è indicata come z T (e nonz i come di consueto).Fig.10.10: profili schematici del flusso turbolento di calore, della temperatura potenziale e dellavarianza della temperatura entro un PBL convettivo (Kaimal e al., 1982).————————————————————————————————————————- 496 -

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